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Così di ponte in ponte, altro parlando Così, parlando di altre cose che
che la mia comedìa cantar non cura, la mia Commedia non si cura di
riferire, giungemmo all'altro
venimmo; e tenavamo 'l colmo, quando ponte; ed eravamo sul punto più
alto, quando ci fermammo per
restammo per veder l'altra fessura vedere l'altra Bolgia e gli altri
inutili pianti dei dannati; e la vidi
di Malebolge e li altri pianti vani; incredibilmente oscura.
e vidila mirabilmente oscura.
Allor mi volsi come l'uom cui tarda Allora mi voltai, come chi si
di veder quel che li convien fuggire attarda a vedere ciò che deve
sfuggire e cui la paura toglie
e cui paura sùbita sgagliarda, subito gagliardia, e che mentre
osserva non esita comunque a
che, per veder, non indugia 'l partire: scappare: e vidi dietro di noi un
diavolo nero che veniva
e vidi dietro a noi un diavol nero
correndo su per il ponte.
correndo su per lo scoglio venire.
Ahi quant' elli era ne l'aspetto fero! Ah, quanto mi sembrava feroce
nell'aspetto! e come mi pareva
e quanto mi parea ne l'atto acerbo, crudele nei suoi atti, mentre
con l'ali aperte e sovra i piè leggero! correva agilmente coi piedi e le
ali spalancate!
La sua spalla, acuminata e
L'omero suo, ch'era aguto e superbo, rialzata, caricava un peccatore
carcava un peccator con ambo l'anche, che giaceva riverso con
e quei tenea de' piè ghermito 'l nerbo. entrambi i fianchi, del quale il
diavolo teneva strettamente le
caviglie.
Del nostro ponte disse: «O Malebranche, Il diavolo dal ponte dove
ecco un de li anzïan di Santa Zita! eravamo disse: «O
Mettetel sotto, ch'i' torno per anche Malebranche, ecco uno degli
anziani di Santa Zita (del
comune di Lucca)! Gettatelo
a quella terra, che n'è ben fornita: nella pece, mentre io torno
ogn' uom v'è barattier, fuor che Bonturo; nuovamente a quella città che è
del no, per li denar, vi si fa ita». piena di barattieri: lo sono tutti
tranne Bonturo Dati; là, per
denaro, ogni 'no' diventa 'sì'».
Là giù 'l buttò, e per lo scoglio duro Lo scaraventò nella pece e si
si volse; e mai non fu mastino sciolto voltò sulla roccia del ponte; e
con tanta fretta a seguitar lo furo. nessun mastino sciolto fu tanto
rapido a inseguire il ladro.
Il dannato si immerse e tornò a
Quel s'attuffò, e tornò sù convolto; galla tutto imbrattato; ma i
ma i demon che del ponte avean coperchio, diavoli che erano nascosti dietro
gridar: «Qui non ha loco il Santo Volto! il ponte gridarono: «Qui non c'è
il Santo Volto!
Qui si nuota diversamente che
qui si nuota altrimenti che nel Serchio! nel fiume Serchio! Perciò, se
Però, se tu non vuo' di nostri graffi, vuoi evitare che ti straziamo,
non far sopra la pegola soverchio». non emergere al di sopra della
pece».
Poi lo afferrarono con più di
Poi l'addentar con più di cento raffi, cento uncini e dissero: «Qui
disser: «Coverto convien che qui balli, devi ballare coperto dalla pece,
sì che, se puoi, nascosamente accaffi». così, se puoi, arraffi di
nascosto».
Non diversamente da loro, i
Non altrimenti i cuoci a' lor vassalli cuochi fanno immergere ai loro
fanno attuffare in mezzo la caldaia sguatteri la carne con gli uncini
la carne con li uncin, perché non galli. in mezzo alla pentola, perché
non venga a galla.
Ma quel demonio che tenea sermone Ma quel diavolo che parlava col
col duca mio, si volse tutto presto mio maestro si voltò
rapidamente e disse: «Sta'
e disse: «Posa, posa, Scarmiglione!». fermo, Scarmiglione!»
Poi disse a noi: «Più oltre andar per questo Poi disse a noi: «Non si può
iscoglio non si può, però che giace procedere oltre per questo
ponte, visto che giace crollato al
tutto spezzato al fondo l'arco sesto. fondo della VI Bolgia.
«Omè, maestro, che è quel ch'i' veggio?», Allora io dissi: «Ahimè, maestro,
diss' io, «deh, sanza scorta andianci soli, cosa vedo mai? Per favore,
andiamo laggiù senza guida, se
se tu sa' ir; ch'i' per me non la cheggio. tu sai la strada; io non la chiedo
di sicuro.
Se tu se' sì accorto come suoli, Se sei saggio come al solito,
non vedi tu ch'e' digrignan li denti non vedi che i diavoli digrignano
i denti e ci lanciano occhiate
e con le ciglia ne minaccian duoli?». minacciose?»
Ed elli a me: «Non vo' che tu paventi; E lui a me: «Non voglio che tu
abbia timore; lasciali pure
lasciali digrignar pur a lor senno, digrignare i denti come
ch'e' fanno ciò per li lessi dolenti». vogliono, poiché fanno così per
i dannati immersi nella pece».
Per l'argine sinistro volta dienno;
I diavoli si voltarono a sinistra
ma prima avea ciascun la lingua stretta sull'argine; ma prima ognuno di
coi denti, verso lor duca, per cenno; loro aveva stretto la lingua tra i
denti, voltandosi alla loro guida
(Barbariccia) come a un
ed elli avea del cul fatto trombetta. segnale convenuto; e quello
aveva emesso uno sconcio
rumore col sedere.