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modulandia.it

Origami
17-22 minuti

Già dalle prime esperienze di Origami con i bambini, un educatore che le


consideri con un minimo d'occhio professionale può cogliere alcuni aspetti
significativi sul piano educativo, che, appunto per la loro evidenza, qui di
seguito verranno trattati sinteticamente.

L'Origami impegna le condotte motorie: stimola e favorisce in particolare


la coordinazione oculo-manuale e quella del movimento delle mani, affinando
anche la motricità fine (ha pari utilità anche per le persone anziane). E'
importante che in qualche modo si operi al recupero dei bambini alla
manualità, l'Origami è uno dei modi possibili, che, per di più, ha il vantaggio
di essere piacevole e divertente.
L'Origami esercita la memoria: quando un bambino ripete l'esecuzione di
un modello origami per imitazione dei gesti di un adulto o di un compagno, fa
inconsapevolmente esercizio di memoria "a breve" o "a lungo termine", a
seconda che esegua il lavoro subito o molto tempo dopo averlo imparato.
Quando segue uno schema grafico esercita la memoria "di mantenimento
della presenza" che permette di prolungare di parecchi secondi la presenza
nella mente di ogni singola immagine di un diagramma. Se impara più
tecniche di piegatura che utilizza nel costruire diverse figure, esercita la
memoria "associativa" che rimanda da qualcosa a qualcos'altro.

L'Origami stimola la curiosità che è la molla per ogni osservazione della


realtà, tuttavia non la soddisfa né immediatamente né senza alcun sforzo
personale, abituando così all'impegno ed a "saper aspettare la gratificazione"

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con un minimo di pazienza.

L'Origami pretende e stimola l'impegno, la concentrazione e la


precisione perchè la motivazione è intrinseca all'attività stessa e sta nella
soddisfazione e nel fascino che ha il poter "creare dal nulla".

L'Origami aiuta l'affinamento del senso estetico sviluppando il senso


delle proporzioni e quello dell'armonia delle forme in un complesso.

L'Origami educa il pensiero: esistono concetti o modi di procedere del


pensiero che il bambino non è in grado di far propri se non "agendoli".
Quando poi tali forme di pensiero siano basilari per la conoscenza, diventa
particolarmente importante individuare un tramite sperimentale per veicolarle
al bambino, come nei casi:

1. del "divenire della materia" un foglio di carta piegato


adeguatamente e non tagliato o strappato, quindi senza rottura
di continuità, diventa un fiore, un uccello, una barca, o un'altra
cosa ancora e il bambino capisce come, a seguito di un evento
la realtà diventa un'altra e potrà trasferirlo ad altri ambiti;

2. della "relatività", l'Origami offre l'opportunità di sperimentare,


concretamente, sin dalle prime prove, che si percepisce
qualcosa in un certo modo in rapporto ad un punto di riferimento
e dunque risulteranno percezioni diverse in ragione di diversi
punti di osservazione. Se per esempio piego un foglio di carta "a
valle" verso destra, chi mi sta di fronte vedrà lo stesso foglio
piegato "a monte" anzichè "a valle" e aperto verso sinistra
invece che verso destra. Il ripetersi di questa esperienza ed il
rimando d'informazione che l'adulto saprà dare al bambino
costituiranno per lui un'importante lezione per il superamento
della visione "egocentrica" della realtà e dunque per la presa di
coscienza che tutto è relativo al sistema di riferimento
considerato;

3. e della "consequenzialità", i rapporti causa-effetto e

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condizione-conseguenza, sono categorie logiche essenziali per


pensare e per ogni tipo di ragionamento. Il bambino piccolo non
è in grado di porre in sequenza dei fatti, o delle immagini che li
rappresentano, se non a livello temporale. L'Origami si rivela
utile per lo sviluppo del senso del tempo e delle funzioni
cognitive ad esso connesse. In qualsiasi punto del procedimento
di trasformazione di un foglio di carta in una figura, sarà ben
diverso "l'effetto" a seconda che si esegua una piega a valle
piuttosto che una a monte, verso destra piuttosto che verso
sinistra e così via ("causa"). Inoltre ogni piegatura è premessa
della successiva: sia nel senso temporale di un "prima e un
"dopo" sia nel senso di "condizione" in rapporto alla sua
"conseguenza", perchè non è assolutamente possibile, in un
punto qualsiasi di uno schema, saltare un passaggio ed
eseguire ugualmente la piega successiva.

L'Origami risveglia, esercita e favorisce la manifestazione e lo


sviluppo delle potenzialità creative, aiutando il bambino a formarsi una
personalità autonoma, ricca, originale e quindi ad essere persino più felice. Il
processo di piegatura dà soddisfazione in sè stesso, affascinando con il
continuo scaturire, quasi magico, di una forma dall'altra; la gratificazione di
poter ammirare o che altri ammirino il modello finito è un sovrappiù. Il
bambino può esprimersi in maniera creativa, inventando cioè figure originali
(il bambino è più libero dell'adulto da sovrastrutture di carattere estetico e
genericamente culturale, quindi meno inibito di lui nell'esprimersi
creativamente) già dalle prime esperienze con l'origami, utilizzando solo
pieghe a valle e/o a monte. Via via che avrà appreso nuove tecniche di
piegatura, possiederà altri strumenti per affrontare problemi creativi più
complessi e/o trovare soluzioni diverse per lo stesso problema.

L'Origami stimola lo sviluppo percettivo. Non sempre educatori ed


insegnanti pongono la dovuta attenzione allo sviluppo senso-percettivo,
come se si trattasse di un aspetto secondario della persona o non

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necessitasse di opportuni interventi educativi, convinti che progredisca


autonomamente. Nel bambino, invece, la percezione di un complesso
figurale a volte, ostacola l'individuazione dei singoli elementi che lo
costituiscono, certi aspetti particolarmente vistosi di un oggetto assumono un
rilievo tale da annullare o quasi tutti gli altri con la conseguente difficoltà per
lui di analizzare un oggetto interamente. Solo se adeguatamente stimolato, il
bambino imparerà sia ad andare al di là della immediata percezione globale
di un insieme per isolarne le parti, che a dare rilievo a particolari non
percettivamente evidenti. L' Origami può servire in un questo lavoro educativo
il materiale usato è uno solo: la carta, ma intanto i tipi di carta sono
innumerevoli e diversissimi tra loro e di fronte all'offerta di più tipi di carta tra
cui scegliere, se ne osserva e confronta il colore, la rugosità o meno, la
forma, la consistenza, l'opacità o trasparenza ... ed infine la resistenza allo
strappo nelle diverse prove. La carta verrà così conosciuta attivamente,
mediante un uso attento e consapevole degli organi di senso, in tutte le
proprietà fisiche osservabili. Inoltre ogni piega che si fa su di un foglio di
carta per ottenere una qualsiasi figura, porta alla formazione di poligoni
diversi per dimensioni, per tipologia e orientamento, osservando la continua
trasformazione di una forma in un'altra o la stessa forma che cambia
dimensione o che risulta diversamente orientata nello spazio, si avrà una
buona occasione per esercitare la capacità di analisi percettiva.

L'Origami influenza positivamente il comportamento. Oltre agli aspetti


educativi più evidenti: indurre un comportamento attivo e finalizzato, favorire
l'abitudine alla concentrazione e alla precisione, ... ce ne sono altri meno
intuibili di primo acchito, ma certamente molto interessanti in un progetto
educativo:

1. Giudicare con equilibrio il proprio e l'altrui lavoro. La


constatazione che anche il prodotto più bello non è eternamente
duraturo ma comunque sempre riproducibile con le proprie
mani, induce a considerare, da un lato ciò che è veramente
duraturo in ogni prodotto umano, cioè l'idea da cui è nato, e

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dall'altro ciò che davvero conta rispetto ad ogni prodotto, e cioè


la volontà e la capacità di produrre e riprodurre, sulla base
appunto dell'idea pensata e rielaborata. La cultura occidentale,
soprattutto quella consumistica, in genere, mitizza il prodotto in
maniera abnorme, mettendo in secondo piano, quindi
sottovalutando, tanto l'idea quanto le azioni che sono state
indispensabili per generarlo. Lavorare con l'Origami non
cambierà certo la concezione della vita di un bambino
occidentale, ma potrà contribuire ad educarlo a valutare almeno
in modo più equilibrato il proprio lavoro e quello degli altri.

2. Procedere con gradualità secondo un progetto e una


corretta gestione dell'errore. La consequenzialità, non
influisce solo su ogni acquisizione specifica, ma indirettamente
anche sul comportamento. Dall'esperienza concreta che ogni
piega è la premessa e la condizione necessaria ed
indispensabile della successiva, deriva un forte stimolo ad un
controllo costante della propria azione ed alla ricerca e
correzione di eventuali errori commessi. Nell'esecuzione di una
qualsiasi figura origami, non è possibile procedere se si è
sbagliato a piegare, la ricerca e quindi la comprensione ed il
superamento dell'errore non devono essere sollecitati: se si
vuole proseguire è inevitabile cercarlo e correggerlo. Non è
proprio possibile realizzare un modello saltando qualche
passaggio, si può eseguire una piega in più modi (scegliendo
quello che risulta più agevole da eseguire), ma non si può
eliminarla e pretendere di continuare con la piega successiva.

3. Utilizzare un metodo per capire. Se l'Origami è proposto


correttamente, e cioè non come l'occasionale "lavoretto" da
eseguire su modello e per imitazione dei gesti dell'adulto, il
bambino diventa parte attiva del processo di trasformazione
della carta in immagine. Sarà dunque stimolato a "fare", per

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capire le cose con la propria testa, anziché "accettare


passivamente" da altri, come purtroppo spesso di fa a scuola.

4. Agevolare la socializzazione. l'Origami offre una vasta gamma


di opportunità di lavori di gruppo. L'esperienza con l'Origami,
mette in continua competizione con se stessi e sprona a
superare i propri limiti, affrontando difficoltà sempre maggiori.
Non incita di per sè, salvo una cattiva impostazione
dell'esperienza, a competere con gli altri per cercare di superarli,
anzi "piegare" in gruppo è piacevole e soprattutto per i modelli
che si compongono di diverse parti uguali come ad esempio i
modulari, la collaborazione rende il lavoro meno ripetitivo e più
veloce sarà quindi un'opportunità in più per educazione alla
partecipazione attiva a progetti comuni, alla solidarietà ed alla
collaborazione. La "magia" della piegatura della carta non
lascerà indifferenti neppure quei bambini che spesso risultano
demotivati ad una normale attività di tipo scolastico, ne favorirà
quindi l'integrazione in un gruppo che spesso, in questi casi, è
tanto difficile.

5. Prendere coscienza delle conseguenze delle proprie azioni.


Ogni piegatura lascia la sua traccia sul foglio di carta! E viene
da pensare: come ogni nostra azione! Che può passare
inosservata agli altri, oppure essere notata, approvata o
criticata, persino applaudita o disprezzata, può fare del bene o
del male, poco o tanto. Ma una volta fatta non può essere
cancellata: esiste e avrà le sue conseguenze, sia pur poco
rilevanti. Anche così si capisce perchè si debba fare attenzione
a quello che si fa, sia quando si agisce sulle cose o con le cose,
a maggior ragione in relazione alle persone.

In conclusione, mentre l'adulto vive il gioco come distrazione o evasione in


rapporto all'attività lavorativa, per il bambino il gioco è un'attività spontanea,
eppure assolutamente seria. Nell'esperienza ludica il bambino è immerso con

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tutto se stesso: corpo, mente, affetti e il gioco diventa così per lui mezzo per
eccellenza che ne promuove la crescita globale. Strumento formativo
polifunzionale che favorisce lo sviluppo tanto della funzione percettiva quanto
di quella motoria, di quella intellettiva, emotiva e relazionale. Nelle città
odierne, i bambini hanno sempre minori possibilità di fare esperienze ludiche
vere, sufficientemente variate e scelte liberamente, trascorrono il tempo libero
spesso in casa, dove hanno a disposizione anche molti giocattoli, ma per lo
più passivizzanti, utilizzabili nella maggior parte dei casi senza la compagnia
di alcuno, coetaneo o adulto che sia.

ED. ARTISTICA e ED. TECNICA

Produrre immagini: sculture di carta, bidimensionali o tridimensionali,


sculture aeree, decorazioni di oggetti o ambienti, ....

Cogliere l'importanza tra materia e forma,valutare le caratteristiche e la


funzionalità della carta, manipolarla o persino fabbricarla.

Sviluppare il senso della forma e verificare il rapporto figura-sfondo.

Conoscere praticamente una delle regole fondamentali di


strutturazione dello spazio: la modularità.

Esercitarsi nel disegno tecnico per realizzare i diagrammi.

Arricchirsi di elementi culturali: ricerche sulla carta e sull'arte in


estremo oriente.

MATEMATICA e SCIENZE

Rinforzare le nozioni topologiche e l'orientamento spaziale.

Associare, classificare e seriare figure geometriche.

Osservare e costruire figure geometriche piane e solide (costruzione

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di triangoli isosceli, rettangoli 1x2, 1radice di 2, ecc.)

Piegare diagonali, mediane, bisettrici, costruire pentagoni, esagoni,


cubi, tetraedri, piramidi, ottaedri, icosaedri, dodecaedri,...)

Comprendere i concetti di frazione, perimetro, area, volume; lavorare


sulla simmetria; rinforzare il linguaggio tecnico.

Comprendere il concetto di trasformazione della materia; abituare


all'attenta osservazione della natura per poterla riprodurre.

LETTERE, STORIA e GEOGRAFIA

Arricchire il linguaggio, realizzare personaggi e scenografie di una


favola letta o ascoltata.

Scoprire la storia della tecnica stessa dalla comparsa in Giappone alla


sua evoluzione nei secoli sino all'attuale diffusione nel mondo intero.

Ricostruire ambienti storici (es. il castello medioevale con tanto di


guerrieri ...)

Fare esperienza con il "prima" e il "dopo" o più sequenze temporali.

Riprodurre ambienti diversi e zone climatiche della terra con animali e


piante tipiche

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