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dr Coconiro Press per le irrnogirr o p 102
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Le riproduzioni o uso differente do quello personole
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lUno,,*.n,-..,

Speciole: Defqultl
Norrozioni del molessere itoliqno (2010-ll) 39
Lombra Iunsa del romanzo
La complicaiione dei sistemi nella scrirru ra d i Vincenzo Lat ronico 42
di Serena Di Lecce

Diari di insesnanti precarie


Narrare la scuola ira ficiion e reportage
diVito Santoro 45
con ta collaùorazione di SerenaAdesso

.Racconto il contap io denr ro di me"


Intervista a Silvia flai Pra'
di SerenaAdesso 48

Prove di norrotivo flessibile


. r\Àta standard di un ordinario intellettuale oneraio
nt"'i" s""r i. ,l"p ?ho pnmot)ero. Lu(b
-f{\ di OIsa Mistioni.o 5l
6 7Precariaroe"provedi lelicira a Roma Esr.
,/,{ Lèsordio di Roan.Johnson. 52
- \ diSrr.na Di Le..è

Scrittori in fobbrico
.Una nenia di paese suonerò
I lemlh di Mario Dcsiati
ìedonne puòcre.cerequestopaese. 54
rI {,Solo.o"
I Interwisia a Mario D'esiati
\ di F..o...". Giglio

,L I È:,T:rti fi:i'.'§,,'"',1
L ai Àn.""o Àa,.";qt;,,o
Lr.". 58

Ciorpio Pellesrini, un oreddtore nell ltalia dello sboom


Vassimo CarIorro. A llo fine di un qiono noro.o 53
di Vito Santoro

Lqvoro critico 69

Nosrra Sip,nora delle mancanze beate.


Sul .omaizo -r\òqm 5 de, Tu,cht Og6h) diCarmelo Bene
di Lucia DellAia 'qno,a 7t
Tèorie delÌa narrazione nell'ultimo Manzoni
Stoio della Colonna infame, Del Romon4o storico. Dell'lnuenaione
di RobertoTalamo
78
Wr"rrzioni- n.I

Teorie dello nqrrszio ne


nell'ultimo Mqnzoni
Storía della Colonna infame, Del romaruo storico, Dell'lnvenzione
I I soggio propone un'onolisi di tre opere di Monzoni (Storia della Colonna infame,
I Dul Ro^onro rtorico, Dell'lnvenzione) e le inserisce nel contesto delle coeve poetiche
romontiche. Si indogo inoltre l'originole e ottuolissimo concezione monzoniono dello storio,
in un confronto serroto con le teorie storiogrofiche dello microstorio e dei "giochi di scolo".

di Roberto Tolcmo
robtolqmo@ libero. it
uardando Ie date di pubblicazione delle tre Manzoni, in assoluto accordo tra teoria letteraria e
l/--l
(Colonnainfome: t9{z; pratica di scrittura, scrive qui corne uno <<storico-
t ,-opere prese in esarne
\-rl Del Romonzo storico e Dell'lnuen4one, r85o) si sceneggiatore>>, in una <<nuova forrna narrativa,
potrebbe pensare a testi nati in situazioni e rno- interarnente irnrnersa nelle ragioni del "vero"t>,
rnenti di riflessione diversi o lontani tra loro. Al antirornanzo storico, racconto inchiesta, narrativa
contrario, corne ha mostrato la critica, sono tutti àeluero lTèllini zoo7,263 293].
frutto del ripensarnento poetico che accornpagna Restano ancora da indagare (è quello che si pro-
la revisione dei Promessi Sposi negli anni '3o del XIX verà a fare in queste pagine) il significato di questi
secolo. Le tre opere, corne cerchererno di rnostra- testi all'interno della teoria letteraria e delle po
re, sono legate da un profondo nesso che fa, dei etiche del Rornanticisno e la particolare visione
due saggi del'5o, la riflessione teorica che anima e della storia che si sviluppa nei due saggi e nel rac
sostiene la scrittura della petitehstoire pubblicata otto conto inchiesta sul processo agli untori.
anni prirna.
II signifrcato storico-letterario delle tre oPere e Nel I83o, negli stessi anni in cui Manzoni la-
la loro imporlar'za a livello di storia dei generi let vora al saggio sul rornanzo storico, Hegel pubblica
terari sono stati, nonostante reiterate incornpren la terza edizione d,ell'Enciclopedía delle scíenae flosoJìche

sioni e rimozioni (dall arnbito accadernico fi.no alla in compendio.Nell'esposizione del concetto di storia
manualistica scolastica), messi in luce da notevoli universale tS S+g], il filosofo definisce con chia-
studi critici. Il rifiuto manzoniano dei generi rnisti rezza il carnpo della storiografia, differenziandolo
di storia e invenzione porta alla definizione di un da quello del romanzo storico:
nuovo genere narrativo, arrivando a prefigurare
Le mere particolarità delf individuo sono lontanìssi.me
<<il tipo di odierno racconto inchiesta di ambiente
da quell'oggetto che è di pertinenza della storia [...]. La
giudiziario, che da Gide a Capote a Sciascia discen massa delLe f...1 singolarità è una massa superflua, ac-
de da rami ottocenteschi non ancora ben conosciu cumulando fèdelmente la quale si finisce per trascurare
ti'> fNegri 1972, 38], e ancora: <rLa Colonna infame e oscurare gli oggetti degni di storia; la caratteristica
f...] e così le dense sequenze della Àiro/urionefancese essenziale dello spirito e della sua epoca. infàtti, è sem-
i...] rono racconti-inchiesta, giudiziario il primo, pre contenuta nei grandi avveninenti. È stato un senso
politico il secondo (incompiuto ma unitario), e corretto della storia quello che ha portato a riservare ai
non nacquero a caso rrra pet scelta consequenziale ronon;i (come quelli celebri di Walter Scott e simili) tali
descrizioni del particolare e raccolte di tratti caratteri
al risultato teorico del Romonao storicor> [Negri 1977,
stici. Va infatti considerata opera di buon gusto il con
3tr]. Risuo-ano in questi scritti Ie parole rivolte giungere i quadri deÌla vitalità particolare e inessenziale
al Manzoni da Larrrartine, Softe4 du roman hístorique,
<<
con un materiaÌe inessenziale. come fa il ronanzo, ri-
pifes nous de I'histoire dans un geruz ner.rr4> [Saluzzo Roero cavandolo da avvenimenti privati e passioni soggettive
I92I, 35I]. Ancora piir risoluto è Tèllini, per cui il lHegel zoo5, 3qBì.
,o"oro.r*,.o!!/
giudici condannaron degl'innocenti, che essi, con la piir
Secondo Hegel, la storia deve occuparsi prin-
ferma persuasione dell'effrcacia delL'unzioni, e con una
cipaLnente degli <.individui piir notevoli'> e dei legislazione che ammetteva 1a tortura, potevano ricono
<.grandi avvenirnenti>>. Per raccontare le singo- scere innocenti'> lManzoni 2oo9, 5 6].
larità <.inessenzialit> c'è un'altra forrna di prosa,
quella del rornanzo. Accontentarsi di spiegare un evento in base
Nel saggio Del roman4o stoico, Manzoni attribuisce all'influenza del grande (l'epoca, la cultura, la
al romanziere. che voglia comporre un tal genere legislazione) sul piccolo (i fatti contingenti) con
rnisto, responsabilità ben rnaggiori di una sem porta, secondo Manzoni, una conoscenza dimegata
plice descrizio^e del "particolare" e del "caratte- o, peggio, /olso. Riflettere dal basso, dal contingen
ristico": te, a partire da determínati giudici che pofeuono giu
dicare innocenti determinati imputati, può servire a
La storia che aspettiamo da voi non è un racconto cro
completare e a rendere "veri" anche i grandi affre-
nologico di soli fatti politici e miÌitari e, per eccezione.
schi dello "spirito del tempo".
di qualche arvenimento straordinario d'altro gene-
re; ma una rappresentazione piu generale dello stato In questa e nella precedente citazione non c'è
dell umanità in un tempo, in un luogo, naturalmente solo la prefigurazione di una <<teonzzaziorte della
piir circoscritto di quello in cui si diste.dono ordina- microstoria>> [Ginzburg 2ao6, 3o7], rna il segno
riamente i lavori di storia, nel senso piir usuale del vo- di una riflessione rnatura sui problemi che la teoria
cabolo. Corre tra questi e ilvostro la differenza, in certo storiografica e I'antropologia deil'ultimo quarto
modo, che tra una carta geografica, dove sono segnate le del XX secolo hanno de{ìnito col concetto di <.arr-
catene de' monti. i fiumi. ìe città, i borghi, le strade ma-
ia<ione di scalar> lRevel Zoo6]. Con questa espressio-
estre d'una vasta regione, e una carta topografi.ca, nella
ne non si intende la sernplice possibi/rto di adottare
quale. e tutto questo è particolarizzato (dico quel tanto
una deterrninata scala di analisi (rnacrostorica o
che ne può entrare in uno spazio molto piìr ristretto di
pu.r.). . ci sono di più segnate anche le aÌture minori, microstorica) per: descrivere o spiegare uno spe-
e Ìe disuguaglianze ancor meno visibili del terreno, e i cifico fenorneno, rna la definizione di regole e
borri. le gore. i vi11aggi, le case isolate, .[e viottole. Co- strurnenti generali che giustifichino e perrnettano
stumi. opinioni. sia generali, sia particolari a questa o a i passaggi da una scala all'altra (la rnetafora della
quella classe d uomini; effetti privati degli awenimen differenza tra carta geografica e carta topografica,
rr pubblici che si chiamano piu propriamente storici. utilizzata da Manzoni, è, in questo senso, illurni
e deile 1eggi. o delle volontà de' potenti, in quaJ.unque
nante). La consapevolezza clne esistano fenomeni e
maniera siano manifestate [Manzoni 2oooa, 3 4].
oggetti che, attraverso Ia scelta di una determinata
scala, possano essere conosciuti in rnodo piìr pre-
NeÌlo stesso ternpo però viene posta I'impossibi ciso e significativo è di carattere intuitivo. Non 1o
lità della sintesi tra queslanuouastorio e I'invenzione, è affatto, al contrario, la costruzione di modelli te-
<.E dopo aver diretta e eccitata la rnia curiosità ver orici che definiscano con rigore le possibilità delle
so un tale oggetto, credereste di poterla soddisfare variazioni di scala e I'unità delle rispóste. Nell'idea
col presentarrnene uno che potrà esser quello, ma dei "giochi di scala", Ie dimensioni del "macro" o
potrà anche essere un parto della vostra inventi- del "rnicro" non godono di alcun priviiegio parti
yn!> [Ivi, 4]. Lautore arriverà così alla forrnula- colare, non si tratta cioè di preferire I'uno o I'altro
zione della teoria deila storia presente nella Colonno approccio. È il principìo stesso dellavariazione che
Infame' conta, non la scelta di una particolare scala. Cam
biando scala non si vedono le stesse cose in misura
Dalla storia. per quanto possa esser succinta, d'un av-
piii grande o pirì piccola, ma si vedono cose Wren-
venimento complicato. d'un gran male fatto senza ra-
fi. Bisognerà chiedersi se queste "cose differenti"
gione da uomini a uomini. devono necessariamente
potersi ricavare osservazioni piìr generali, e d'un'uti sono in rapporto tra loro e in che rnodo è possibiie
1ità. se non così immediata. non meno reale. Anzi, a spostarsi dal piccolo al grande. Passando in rasse-
contenta.si di quelle sole che potevan principalmente gna almeno due di queste t"orie ,...,',ti. possia
servire a quell intento speciale. c'è pericolo di f'ormar mo vedere come 1o strumento, secondo Revel, per
si una nozione del latto. non solo Aimezzala. ma falsa, attuare questa "risalita" sia I'analisi del confesto, il
prendendo per cagioni di esso I'ignoranza de'tempi e lavoro di "contestualizzazione rrrultipla", praticato
la barbarie della giurisprudenza, e riguardandolo qua
dai microstorici, dimostra che ogni attore storico
si come un aw.en i menro fatale e necessario [. . .] . 0--r"'
partecipa dauicino e dalontano a determinati proces
@""rrqzioni- n.l ::::. !:.. ::: lJ :: : :::: .::

si, e dunque si inscrive in contesti di dimensioni I'altra organicistica, I1 forrralisrno novecentesco


e livelli differenti lRevel 2oo6, ry-+4]. Lepetit si è la riduzione essenzialistica di una sola di que-
concentra invece su1 ruolo dell'individuo corne at- ste due anirne lMarx 2oo2, 32-3+]. La negazione
tore sociale, nel rnornento in cui effettua una scelta manzoniana, negli anni che stiamo prendendo
o prende una decisione. Lo strurnento, in questo in considerazione, si appunta su questo aspetto
caso, che permetterà la variazione di scala sarà organicistico-forrnalistico, per esaltare, in oppo-
queilo dei ualoi. I valori infatti riguardano sia una sizione, la tendenza storica della cultura rornan-
concezione teorica, astratta e universale dell'uomo tica. Per defìnire I'aspetto "formale" delle teorie
(rnacroanalisi) sia forme concrete, particolari e romantiche, mi servirò del capitolo Lacrisiromantica
contingenti, che possono variare quasi all'infini- del libro di Todorov lTodorov lggl,
Teorie delSimbolo
to (microanalisi). Dall'azione o dalla decisione di 2or 28+]. Non scelgo questa particolare ricostru-
un singolo individuo, si potrà risalire, attraverso zione a caso: Todorov infatti rilegge la vicenda
I'analisi deile risorse e delle costrizioni che pesano rornantica nei termini di una rivoluzione che ha
sull'agente in un determinato contesto, ai valori, ancora valore e significato <<per noi>>, nel <.presen
intesi come pararnetri generaii presi in conside- te>>: dove per pruente e noi (quando scrive siarno nel
razione per le scelte individuali [Revel zoo6, 85- g77),lo studioso intende principalmente il con-
II2]. Come sostiene Geertz, <<i piccoli fatti parlano testo culturale del forrnaÌisrno e dello strutturali
ai grandi problemi'> [Geertz 1987, 63]. srno. I1 Rornanticisrno tedesco è caratterizzato, se
Ne Io colonno ifme il passaggio dal piccolo (la sto- condo Todorov, da un nucleo teorico centrale (che
ria cittadina, gli umili protagonisti) al grande (la accomuna, al di 1à delle differenze individuali,
giustizia, ìo stato, il rapporto dell'uorno col potere Moritz e Schelling, i fratelli Schlegel e Novalis), il
e con le istituzioni) non è più, corne nel rornanzo Romantlcismo tedesm è unaforma di organicismo sintetico, da cui

storico, garantito dall'inaenlone che crea personag derivano i principi di coerenla interna e ài totolità orga-
gi contingenti irnmersi nel flusso della necessità nicc dell'opera d'arte. La teoria estetica romantica è
storica Ìegando particolare e universale. Q..i lu cioè dedotta da un sisterna sintetico più ampio, che
variazione di scala è garantita da una radicale tra- riguarda la fi.losofia della natura, Ia frsica rornan-
sparenza e da una radicale storicità del reale, la tica. Scrive A.W. Schlegel, <.La forma organica è
riproduzione, in forrna narrativa, dei docurnen- innata; essa si forrna dall'interno verso I'esterno, e
ti <.d'un gran male fatto da uornini a uorninir> ci raggiunge la propria deterrninazione insieme allo
porta all'interno di una serie di confesfr (quello deila sviluppo totale dell'ernbrione. Noi scopriamo taii
vita familiare e cittadina, queilo legislativo e giu- forme in natura. [...] N.tt. belle arti corne nella
ridico, quello dei rapporti dei cittadini di diver sfera della natura - questo artista superiore Ie
si ceti con Ie istituzioni, ecc.) e oalon (ie scelte dei forme autentiche sono organiche'> fSchlegel A.W.
giudici, quelle degli irnputati piìr o rneno disposti r8o9, cit. in Todorov I99r, 234]. Per l'organici
a calunniare altri innocenti, ecc.) che perrnettono srno sintetico rornantico spetta all'arte, attraverso
quella variazione di scala che trasforrna un piccolo la coerenza interna, fatta di armonia delle parti,
<<fatto di provincia>> in a1 <<grande problema mo- risolvere i contrari e costituire nell'opera una to
derno che tocca il rapporto tra Ie istituzioni e gli talità autosuffi.ciente e autoriferita, che non ha piir
uomini> lRaimondi I99o, Ig4]. bisogno di affermare il suo rapporto col mondo'
Come ho anticipato, questa riflessione sulla sto una cosa bella è intransitiva. Concìusione ultirna
ria nasce in Manzoni nel corso dell'elaborazione e del sintetisrno romantico è I'affermazio.e della
della revisione del rornanzo e si defi.nisce in questi necessità di far coincidere arte e scienza' ogni arte
terrnini all'interno delle tre opere che qui analiz- deve divenire scienza e viceversa. Scrive F. Schle
ziarno nel dettaglio. Per capire meglio come Man gel, <.Forse inizierebbe un'epoca tutta diversa delle
zoni giunga a queste formulazioni bisogna ancora scienze e delÌe arti, se la sinfrlosofia e la sinpoesia
indagare i rnodi della negazione della sintesi ro- diventassero tanto universali e profonde che non
rnantica di storia e invenzione, scienza e arte: "sin- fosse piir raro che diverse nature reciprocarnente
poesia" o "sinfilosofi a". integratesi producessero opere cornunir> [Schlegel
F. zooo, I/o]. Manzoni conobbe e apprezzò (fino
Il Rornanticismo tedesco racchiude in sé due alla svolta che stiamo studiando) questo principio
anime o ispirazioni di fondo' una storicistica e organicistico; in una lettera del t6 novembre r82l
infatti scrive: <<Sono profondamente persuaso vorranno e sapranno essere piìr e rneglio roman-
della verità di quel principio, espresso per la pri tici di loro>> [Ivi, 3611. Ora, al contrario, nell'ac-
ma volta ch'io sappia dal sig.r A.G. Schlegel, che cingersi a scrivere una "nuova forma di storia", la
la forma de' cornponirnenti vuol essere organica>> pretesa (an.o"u romantica), seppur perfezionata,
lManzoni 1986, 448]. di unire sinteticarnente invenzione e scienza sto-
Nell'ultirna riflessione manzoniana, la critica a rica, finzione e reaie, è del tutto sfumata. Nella
questo nucleo teoico trova il suo momento centrale Colonnainfame i terrnini di <.ingannot> e <<illusione>>
nel dialogo DelI'inuenlone. Qui, trattando della filo- si faranno tetro meccanismo d'oppressione: è per
sofia tedesca, Manzoni ci dice che questa frlosofla una <favola>>, una <<credenza>> costruita con fred
ha il merito di <<uscire da errori volgari>> (ì'idola do calcolo, un <<inganno volontario>> di un'autori
tria del mito greco di cui parla nell,a Lettera sul Ro- tà <<illusoria>> [Manzoni 2oo9, 84], che i giudici
mantícismo) rna soltanto <<per smarrirsi in illusioni possono condannare Guglielmo Piazza e Giangia,
scientifiche'> [Manzoni 2ooob, 220]. como Mora, stabilendo associazioni <.1à dove non
<<Illusioni scientifiche>>: per capire il senso c'erano,> lRaimondi I9go, 196]. I contesti d'uso
profondo di questa critica, espressa in una for- naturalnente sono profondarrrente diversi, ma la
mula sintetica, è necessario, a mio awiso, colle- scelta lessicale non può essere sottovalutata.
gare questa definizione a quanto scriveva, qualche Manzoni, con la pubblicazione delle opere del
decennio prirna, Giacomo Leopardi nel Drscorso di '$o, cornpie, ora non piii soltanto nel suo "labo-
un italíono intomo olla poesia romantica ll-eopardi 1998ì. ratorio" rna davanti ai suoi lettori, quello che lui
Leopardi in quest'opera definisce <<inganno in stesso definisce <<il passo dell'uscio>> fManzoni
tellettuale>> il progetto rornantico di rinnovare 2ooob, r88]. In cosa consiste questa uscita, que-
f irnmaginario attivando un universo di credenze, sto salto epistemologico che lo porta a sconÈssare
opinioni, idealità verosirnili, corrispondenti alle ogni residuo di organicisrno sintetico e di forma-
forme e ai risultati della razionalità orrnai svilup- lismo del Romanticisrno tedesco?
pata. La poesia intellettuale, la poesia-scientifi.ca Contini attribuisce questo scarto all'uso del
romantica, lungi dal sostituire I'inganno fantasti- terrnine <<verosimile> che, nelle opere del '5o,
co della poesia antica con ilvero, proporrebbe, se- <<si tecnicizza quale terÍrine gnoseologic6r> [Con-

condo Leopardi, una consapevole (e perciò ingan- tini 1986, 2rgì. In rnodo illurninante, Contini
nevole) creazione di "credenze" verosirnili, cioè di nota che nel testo del saggio sul romanzo storico
"inganni intellettuali", perché i poeti rornantici c'è un richiamo in nota al dialogo Dell'Inuen4ione e
si comporterebbero corne <.un filosofo che vi per questo accade proprio alI'altezza della de{ìnizione
suada il falso'> [Ivi, /6]. <.Inganno intellettuale>> del verosimile: <<il verosimile (rnateria deil'arte)
(Leopardi) e <.illusioni scientifiche>> (Manzoni), è manifestato e appreso come verosimile, è un vero,
notevole 1a coincidenza di giudizio che accornuna diverso bensì, anzi diversissirno dal reale, ma un
questi due grandi intellettuali ottocenteschi circa vero veduto dalla rrrente per sernpre o, per parlar
un aspetto del pensiero tedesco. Manzoni aveva con piir precisione, irrevocabilmenter> lManzo
già esposto questo dubbio sulle teorie rornanti ni zoooa, 12]. Al termine del periodo, una nota
che tedesche nella lettera al DAzeglio. Nel testo d'autore rirnanda al dialogo filosofico, non a un
originario del '23, Manzoni parla di un <<errore>> suo punto in particolare, ma a tutta l'opera. Il ve
del Romanticisrno tedesco, un errore <<di alcuni rosirnile, <<terribile parola'> fManzoni 2oo9, 16],
distinti scrittori stranieri, i quali, offesi princi- non è piir considerato un'invenzione possibile e
palmente e stornacati di quel sistema di poesia che legata ai reale, ma un uero ideale che, corne ogni idea,
prendeva per base il falso non creduto, sentendo per il credente Manzoni, può trovarsi solo in Dio e
vivamente che il principio dell'esser cornmosso è non nei discorsi storici che vogliano indagare, at
il credere, proposero che la commozione poeti- traverso la scrittura, la realtà delle cose, <.il vero solo è
ca si cercasse nelle cose credute>> lManzoni r986, 1r*llq- [Manzoni zoooa, lz].
339 34o]. Nel r8Z3 Manzoni è ancora convinto di
poter correggere questo "errore" con il rornanzo In questa fàse dell'opera manzoniana, il ve-
storico, attraverso un'aderenza al vero e non alla rosimile dell'arte è definitivarnente associato
"credenza", i romantici <<si potrà combatterli, rna al concetto di "idea" e <.I'idee non sono cose>>
colle armi loro 1...], sa.atr.ro superati da quei clie [Manzoni zooob, I88]. Le idee non sono sem
Er,",,azioni- n.l

plici cose, sono, al contrario, quelle <.cose ulti- dell'arte e della fede (il verosimile). È merito della
met>, quegii assoluti a cui ancora rnirava l'auto Brogi quello di aver definito la visione storica pre-
re dei Promessi Sposi nella fase di elaborazione del sente nel romanzo di Manzoni, <<lPromessr Sposi è un
rornanzo, nell'intento rornantico e sintetico di grande romanzo storico per la sua capacità di rap-
tenerli insieme con la storia in una narrazione presentare il tempo urnano corne ternpo storico:
unica. Nella Colonna Infame invece, per diria con ternpo in cui gli individui fanno esperienza della
Kracauer, I'autore riconosce che la storia è quel storia> fBrogi zoo6, 93]. II romanzo di genere
campo <<intermedio>> tra scienza, filosofia e arte misto è quella <<struttura forrnale capace di;frrcí ue-
(gli obiettivi delle quali sono leggi, idee, verosi- dereíltempo,> llvi, rl2ì. Qui rta Ia grandezza dell'o-
rnili ideali) che getta uno <.sguardo prowisorio pera d'invenzione. Non è però rrreno affascinante
sulle u/fime cose che vengono prirna delÌe cose ulti- l' espeimento narrativo del1'ultirno Manzoni.
mer> lKracauer 1985, rJ1. Kracauer definisce il Se nei Promessi Sposi c'è spazio ancora, nel bilan
rornanzo come I'arte degli <<sviluppi interiori o cio cornplessivo della storia, per le cose ufuime, nella
stati d'animo'> [Kracauer 1962, 353]; Ia rnicro Colonna ínfame no, Dio tace e così I'idea. A parlare
storia è al contrario artedellasupe$cie, che ci porta, e a farsi scrittura è invece la storicità deterrnina-
in una variazione di scaia, dal basso verso l'al- ta e radicale di una .rrlova (. attualissirna) forma
to; <<i1 fremito del mondo piir alto nella sudicia della narrazione: romanzo-inchiesta (Negri) o
pozzanghera'> [Ivi, goì. In Kracauer è suggestiva narrativa del vero (Tellini). Per Manzoni questa
inoltre I'associazione tra rnicroanalisi e cinerna, forrna si poneva in antitesi e alternativa a quella
poiché queste visioni del reale <.ci rendono rnol- romanzesca, per noi è qualcosa da ricevere e me
to piìr facile incamerare i fenorneni fugaci del ditare olfre il grande esito del rornanzo. Qualcosa
rnondo esterno, sottraendoli in questo rnodo alla di ugualrnente irnportante, a cui bisogna attribui-
dirnenticanza> fKracauer rg85, r53], nel tenta- re la dovuta attenzione. Abbiarno infatti Ia libertà
tivo (che è anche manzoniano) <.di porta.. alla di essere rneno rigorosi dell'autore e continuare
luce il significato di settori dell'esperienza che a considerare il suo <<cantafavolet> corne uno dei
ancora non hanno visto accolta la loro legittirna maggiori romanzi europei dell'Ottocento, rna
aspirazione a essere riconosciuti> [Ivi, 4]. quello che dobbiamo ail'intellettuale Manzoni è di
Nella uisrone storico dei Promessi Sposi c'è ancora spa- indagare ancora ii significato storico e attuale di
zio per la cornmistione tra le <<ultirne coset> del- quegli scritti che qui abbiarno brevernente preso in
la storia (il vero) e le <.cose ultime>> del pensiero, considerazione.
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