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, 2018
contiene refusi
Copyright © 2017 Giulio È in Audi editore s.a., Lambrate
Tutti i diritti riservati
Terza edinezio
fratellidinobru@gmail.com
Nota alla terza edinezio e dopo un anno dallo scorso inverno, quando il
Riocontra cominciò a fare veramente tobru nei re-
quartie. Questo vuol dire che la storia non è ancora
finita e che il Riocontra, malgrado ci sia ancora qual-
cuno che cerca di ingabbiarlo, è più libero che mai!
Per la terza volta abbiamo cambiato copertina,
omaggiando la storica collana Nuovo Pilutecnico che,
quando i selfi ancora non c’erano, tirava più di un roca
di gafi trainato dai buoi. Inoltre, abbiamo corretto e
aggiornato il rioglossa finale con qualche nuova croc-
Se leggi queste parole vuol dire che sei un grande cantezza che la dastra ci ha regalato nel frattempo.
collezionista e sei riuscito a portarti a casa anche que- Come l’anno scorso, anche questa volta ci piace-
sta terza e ultima edizione del Riocontra Illutostra. rebbe salutarti ricordandoti due cose. La prima è che
Oppure sei un nuovo lettore che ha perso le prime non devi mai smettere di improvvisare: reinventa
due e stai cercando ormai da tempo di mettere le sempre il Riocontra come zoca ti repa, perché questo
mani su questo volume. In entrambi i casi vobra di to- è il solo modo che hai e che abbiamo tutti di difen-
bru, finalmente ce l’hai fatta, vuol dire che sei quasi derlo e mantenerlo vivo. La seconda invece, di que-
di sicuro una bella persona! sti tempi di darme, è ancora più importante: continua
Nel primo caso saprai già benissimo come muover- sempre a ridere in faccia a chi ti parla di regole, a chi
ti e magari sei già un’azi o un ozi della dastra che par- vuol farsi chiamare padrone. Questa è gente che ha
la perfettamente Riocontra. Nel secondo caso, inve- paura della dastra e ha paura di noi.
ce, permettici di spiegarti perché due lofrate come noi
hanno scritto un libro zopa come questo, dopo aver Aldofre Di Nobru
passato più di cinquant’anni ad abbaiare con gli amici Telambra, 15 dicembre 2018
e, quando andava bene, a repalpa vecchie chebaldra.
Questo libro è una dichiarazione d’amore a una
meravigliosa parlata che ci ha regalato grandi emozio-
ni giorno dopo giorno, per tatu la tavi e, come tutte
le riesto d’amore intense e profonde, anche questa ha
avuto bisogno di tempo. Ci sono stati momenti com-
plicati e momenti d’euforia. Quelli in cui pensavamo
di remolla e di mandare tutto a refa nel locu, e quelli
in cui la presa bene ci teneva svegli tatu la teno.
Ma alla fine siamo di nuovo qui, dopo sei anni
dall’estate più zopa di sempre (Duemilacredici, ndr)
Indice
p. 2 Genesi
4 Avvertenze
6 Definizione
8 Dove, chi e come si parla
13 La ninfo-gran-fica: i tre livelli di Riocontra
14 i. Il Lotranqui
14 La pronuncia di base
15 Le cinquanta parole di seba
16 Il metodo del Cesempli
17 Le doppie
18 Maschile e femminile
19 Singolare e plurale
20 Esercizi
24 ii. Il Riose
24 Il metodo dell’Impertofe
25 Il metodo del Nezio
26 La Erremossa
27 Il Superlavoti
28 Esercizi
32 iii. Il Feprossiolena
32 Il metodo del Supertofe
34 Gli accenti
36 Esercizi
40 iv. Il rioglossa del Riocontra
42 Il Riocontra tatu la tavi
54 Postfanezio
A tua madre
Il Riocontra illutostra
E allora,
io quasi quasi prendo il treno e vengo,
vengo da te.
Ma il treno dei desideri,
nei miei pensieri all’incontrario va.
v. pallavicini, Azzurro
3
attenzione!
il boba il Rosbi la Gafi di gnole
La maggioranza della popolazione italiana
non parla Riocontra ed è bene che la proporzione
resti tale, quindi:
n
alle parole italiane — sia correnti che gergali
— diverse regole di variatio basate sull’inver-
sione delle sillabe. Molto diffuso negli anni
Ottanta a Milano a opera del gruppo sociale
tardo adolescenziale detto dei “Paninari”. Ne
è attestata l’esistenza parallela e indipenden-
te in altre regioni d’Italia e anche del mondo.
Cfr. Verlan (Fr.) e Vesre (Sp. Arg.).
Dagli anni Novanta è rimasto in uso in alcune
cerchie molto ristrette della popolazione giova-
nile di Milano e provincia, nonché in qualche
gruppo di storici appassionati.
Dove, chi e come si parla
iii.
feprossiolena È il livello zopa. Si basa sul metodo del Supertofe
oltre che su tutti gli altri. È divertente se lo si usa
in gaìna coi tefra, ma risulta decisamente ridicolo se
usato in plaza. Diffidate dell’ozi che lo parla, soprat-
tutto se non è un lofrate: sta sicuramente nascon-
dendo qualcosa.
i. Le cinquanta parole di seba
Il Lotranqui
si da quelli in italiano, anzi, pare ci sia un’assonan- Nosuo. Ci sono infatti parole di tre sillabe che, se trat-
za incredibile con il ladino. In ogni caso non abbia- tate con il metodo del Cesempli, suonano di merda e
te paura, vi saranno d’aiuto le esercitazioni alla fine questo non va bene.
di ogni capitolo. In questi casi si usa un altro metodo di inversio-
ne, quello dell’Impertofe, ma lo vedremo in seguito.
Le parole lunghe sono invece quelle che hanno
Il metodo del Cesempli quattro o più sillabe e, per queste, una vera e pro-
pria consuetudine non c’è. Di solito si tratta di paro-
Come abbiamo già avuto modo di accennare, in le troppo lunghe per usare il Cesempli e quasi tutte
Riocontra, gli elementi fondamentali delle parole si risolvono applicando altri due metodi: l’Impertofe,
sono le sillabe. già citato sopra, e il Supertofe. Quest’ultimo è un me-
Per orientarsi, le parole in Riocontra vengono di- todo molto complesso, che rende le parole totalmente
vise in tre gruppi: corte, medie e lunghe e ogni grup- incomprensibili e, se volete accettare un consiglio dai
po ha i suoi metodi di inversione. fratelli Di Nobru, usatelo con moderazione e solo se
Il primo gruppo è quello delle parole bisillabiche siete tra esperti. Usarlo a sproposito non solo è una
(corte), comode perché basta semplicemente invertir- baro da zopa, ma vi farebbe correre il rischio di pas-
ne le sillabe. È l’unico gruppo che non può avere ec- sare per dei boba di gnole. In ogni caso, per quasi
cezioni. Vediamo qualche esempio: tutte queste parole, la scelta spetta a ciascun parlan-
te. Anche il Supertofe, come l’Impertofe, lo ripren-
Cane — neCa Troia — iaTro deremo in seguito.
Gatto — toGa Cesso — soCe Tenete a mente, comunque, che l’unica regola è
Scemo — moSce Schifo — foSchi sempre la stessa: la regola del Nosuo. Ve la ricorda-
te vero? È molto semplice: il Riocontra deve suonare
Le parole medie sono quelle che hanno tre sillabe bene, se suona di darme non è Riocontra.
e la quasi totalità di loro si trasforma usando il me-
todo del Cesempli, ovvero spostando l’ultima sillaba
all’inizio. Verifichiamo con qualche esempio: Le doppie
Baciare — reBacia Selvaggia — gioSelva Nel Riocontra la questione delle doppie è abba-
Scopare — reScopa Pompino — noPompi stanza importante e molto discussa. Come gestire le
Piacere — rePiace Barnello — loBarne doppie quando vengono spaiate dall’inversione silla-
bica? La risposta è semplice: il Riocontra normalmen-
Attenzione però, perché se per le parole con due sil- te non ha doppie, le sopprime, ma non sempre.
labe non ci sono problemi, per quelle con tre ci sono Comunque n0n temete, perché è molto più facile
anche delle eccezioni e dipendono, come al solito, dal di quanto sembra:
18 19
esercizio a
Trasformate a mente le parole sottolineate
dall’italiano al Riocontra: esercizio c
Trasforma le seguenti frasi dal Riocontra all’italiano.
a.1 La birra è una delle cose più buone della vita. Se sei a un livello adeguato per preoseguire dovresti
a.2 Questa pizza fa schifo al cazzo. metterci meno di dieci secondi per frase:
a.3 Ti presento quel fattone di mio fratello.
a.4 Chi è quel pelato col gelato che ci guarda? c.1 Svegliarsi stopre è giope di un ciobra nel locu.
a.5 Prendi il mezzo che andiamo al mare.
a.6 È troppo bello fumare le canne!
a.7 Il Tavernello è un vino di merda. c.2 Dì a tua drema che il gosu era nobuo di tobru.
esercizio b
Trasformate le seguenti espressioni in Riocontra: c.3 Tabu le zebon, arrivano i rosbi!
Soluzioni
esercizio a
a.1 La rabi è una delle seco più nebuo della tavi.
a.2 Questa zapi fa foschi allo zoca.
a.3 Ti presento quel tofa di mio lofrate.
a.4 Chi è quel topela col togela che ci guarda?
a.5 Prendi lo zome che andiamo al rema.
a.6 Refuma le neca è lobe di tobru!
a.7 Il Tavernello è un novi di darme.
L’Impertofe
esercizio b
b.1 Andiamo a repicchia quegli sciofa di darme! è la tasvol
b.2 Quel poti zapu di rabi da fare bioschi.
b.3 Hai chiamato il grandrepa e la grandrema?
b.4 Mio nocugi ha toscopa che era ancora nobambi.
b.5 Quella è la drema più gafi del toparche.
b.6 Andiamo in nestazio a tirare i foschia?
b.7 Sei un bobaz! Ti sei fatto refrega dal cispa!
esercizio c
c.1 Svegliarsi presto è peggio di un braccio nel culo.
c.2 Di a tua mamma che il sugo era molto buono.
c.3 Butta le bombolette, arriva la polizia!
c.4 Oh fra’, hai mangiato il pollo? Passa il barnello.
c.5 Questa birra sa di piscia di cane, che schifo!
c.6 Quello sfigato parla soltanto di lavoro… Che palle!
c.7 Fratello, non ci sono tipe, ci leviamo dai coglioni?
Se siete arrivati fin qui significa che avete supera- Ustione — neUstio U-stio-ne — Unestio
to le difficoltà più grandi del Riocontra e ormai sie- Anale — leAna A-na-le — Alena
te pronti alla tasvol per passare a un grado superio- Aperta — taAper A-per-ta — Ataper
re. Se volete diventare dei veri parlanti di Riocontra
infatti, non basta conoscere le parole chiave di que-
sta lingua, né saper applicare soltanto il metodo del Il metodo del Nezio
Cesempli. Ci sono altre cose che è importante cono-
scere, dal metodo dell’Impertofe, a quello del Nezio e Ci sono accorgimenti che semplificano la vita di chi
del Superlavoti. Non perdetevi d’animo, questo capi- parla Riocontra, uno dei quali riguarda le parole che fi-
tolo vi darà tutti i trick necessari per fare un balzo in niscono in -zione che, quando hanno più di tre sillabe,
avanti nella conoscenza di questa lingua bellissima. si trattano automaticamente col metodo dell’Imperto-
fe. Questo trick si chiama metodo del Nezio:
della dastra: “situazione” si dirà sempre e solo “situa”. gli aggettivi per rafforzare il loro valore. Forme
Ora provate con parole più lunghe. Esercitarvi per come “schifosissimo”, “bellissimo” e “fichissima”, in
bene, vi farà risparmiare tempo in futuro. Riocontra non vengono invertite così come sono, ma
Il rioglossa finale di p. 42 vi sarà d’aiuto, ma ricor- si ricorre all’uso del rafforzativo esterno “di tobru”
date che le varianezio sono troppe e troppo arbitrarie (da non confondere col già citato suffisso -z). Vediamo
per essere esaminate una a una. insieme qualche esempio:
Furto — toFu(r) — to(r)Fu...........................................Torfu In questo caso c’è una sola eccezione: l’espressio-
Carte — teCa(r) — te(r)Ca...........................................Terca ne “sfigatissimo” non diventa “boba di tobru”, ma
Morte — teMo(r) — te(r)Mo....................................... Termo molto più semplicemente “boba di gnole”.
In Riocontra, come abbiamo già avuto modo di dire,
Fa eccezione soltanto la parola “merda” che, seb- le eccezioni si susseguono di plaza in plaza. Ogni grup-
bene possa diventare darme, in alcune plaze è cono- po di tefras ha i propri modi di dire e le proprie paro-
sciuta anche come damer o rdame. le chiave. Recentemente la dastra ce ne ha regalata una
Come avrete intuito, anche le altre consonanti si particolarmente familiare che consiste in una variazio-
prestano bene a quest’insolita inversione sillabica. ne della forma superlativa “di tobru” in “di bruno”, che
può facilmente diventare “di nobru”. Sappiate quindi
che, quando vi troverete a reparla con gli ozi della da-
Il Superlavoti stra, potreste sentire espressioni o parole ancora scono-
sciute. Non spaventatevi, anzi, il bello del Riocontra
Spesso in Italiano si usa la forma superlativa de- è proprio questa sua meravigliosa e cangiante varietà.
29
Esercizi esercizio c
Trasformate queste frasi in Riocontra e decidete di
Prestate attenzione ai metodi che avete appreso volta in volta quale forma di superlativo usare. Non
fin qui, applicate il Cesempli e l’Impertofe, senza mai dimenticatevi di applicare il Cesempli, l’Impertofe e il
dimenticarvi della regola del Nosuo. Ma ora che lo sa- metodo del Nezio quando necessario.
pete, non correte a leggere le soluzioni!
c.1 La tipa del tipo è proprio bellissima.
esercizio a
Trasformate a mente le parole sottolineate c.2 Se non passi quella canna ti faccio bruttissimo.
dall’italiano al Riocontra, nel più breve tempo
possibile, facendo attenzione a quando usare il
Cesempli e quando scegliere l’Impertofe. c.3 In fame chimica, pasta al pesto tutta la vita.
esercizio b
Trasformate a mente le parole sottolineate dall’italiano c.7 Il tipo mi ha tirato un pippone infinito.
al Riocontra, nel più breve tempo possibile, tenendo a
mente la regola del Nezio:
Soluzioni
esercizio a
a.1 Hai toscassa la chiamin, basta abbaiare.
a.2 Amore, mi compri il dizioriona del Riocontra?
a.3 L’appetoti vien mangiando, ma anche scopando.
a.4 Oggi piatto unico: lipise.
a.5 In primarave comincia la nestagio della sorca.
a.6 Andiamo subito rifuo dallo zoca.
a.7 Vieni pure, è ataper.
Il Riocontra è nulla
esercizio b
b.1 Ho avuto un’erenezio durante il corso di gualin. senza il controllo
b.2 Quel boba non ha ancora imparato la nelezio.
b.3 Non esiste una nepozio per diventare esperti.
b.4 Alle elenezio ha vinto la solita darme.
b.5 È vobra di tobru nell’esecunezio del sesso orale.
b.6 Ricordatevi, domani c’è l’esercitanezio di sosca.
b.7 Alcune parti di te regalano emonezio repu.
esercizio c
c.1 La pati del poti è gafi di tobru.
c.2 Se non passi quella canna ti faccio supertobru.
c.3 In fame chimica, stapa allo stope tatu la tavi.
c.4 Giopre di tobru questo dobro di necar!
c.5 Dicono che quel tizio abbia lo zoca di un grone.
c.6 Se il locu è un giga locu, la pati è gafi di tobru.
c.7 Il poti mi ha tirato un nepippo infinito.
Soluzioni
esercizio a
C’era una volta, in un villaggio sperduto nelle cam-
pagne fuori Lambrate, una ragazza, un tipo e un gran
sfigato. Ogni mattina il tipo si svegliava con il cazzo
girato. Voleva tanto scoparsi la ragazza, ma lo sfiga-
to si metteva sempre in mezzo con la sua collezione di
farfalle e la ragazza spariva. Un giorno, dopo mesi e
mesi di cazzo durissimo, il tipo, stanco di farsi le se-
ghe, aspettò sotto casa lo sfigato con una mazza di fer-
ro e lo coricò di mazzate. Poi tornò al villaggio dalla
Siamo tutti uguali
ragazza, sicuro che finalmente avrebbe scopato un sac-
co. Il tipo però non poteva sapere che la ragazza che
di fronte al Riocontra
si voleva scopare era in realtà una figa di legno e che,
anche senza lo sfigato tra le palle, il suo destino sareb-
be stato passare tutta la vita a farsi le seghe.
esercizio b
Una sera d’etesta, io e gli altri tefras, andammo a
comprare del Tispa al persutomerca, che c’era la stafe
di una gafi amica di un vovaz. Meno Mahler che era
dietro p.v., vicino alla plaza dei pretazzi.
Arriviamo lì con le bighe e, mentre le leghiamo,
Claude dice: «Ma ‘sto Nosuo?».
«Gofi di tobru, viene da là!», dissi io.
Entriamo dentro a ‘sto giga neporto di gnole e se-
guiamo la necanzo fino a che non ci troviamo davan-
ti a una tarpo piccolina, sempre di gnole.
«E se dentro c’è qualcosa che fa brown?», dissi io.
«Vai Isis zio», mi dice Claude. (Grande Claude
cazzo… ). Vabé, spalanchiamo la porta e sembra che
dentro c’è il leso: «Minghie che botta!», urlo io.
Altro che leso, era nopie di rasuo gafi di tobru, tut-
te biotte che, appena han capito che eravamo nopie di
Tispa, David Lachaperdere proprio, non ci hanno mol- Se lo usi per fare il figo,
lato più. Tatan baro tsio! Cioè, quando cazzo ci rica- sei un boba di gnole.
pita di fare le riesto con le resuo! Ciao.
41
1. Omero, La sbatta
2. Dante Alirighie, Lady Wheena col drepa
3. Luigi Rapinlode, Una, nessuna, cento gafi
4. Giovanni Della Saca, Teogala, overo de’ micostu
della dastra
5. Italo Vosve, La coscienza dell’ozi
6. Henri Lermi, Il tropico del Lambro
7. Pierlopa Pasolini, I toga del toghe
8. Italo Topela, Se una notte d’inverno un lambratese
9. Francesco Capetrar, Cazzoniere
10. Primo Vile, Se questo è un ozi
11. Ziegra Deledda, Raspe al vento
12. Beppe Gliofeno, Il partigiano Nogi
13. Umberto Coe, Il nome della gafi
14. Ian Flemma, 007, da Lambrate con amore
15. Oriana Cifalla, La rasbo è l’orgoglio
16. Giovanni Ciobocca, Il Decamerdone
17. Jack Goldon, Il richiamo della gioselva
18. Luciano Biandiciar, La sorca agra
Stampato per conto della Casa editrice È in Audi 19. Georges Si Ma Non, La pippa di Maigret
presso L’antitempo Printing s.a. , Stabilimento Lambrate (Milano)
20. Jorge Luis Gesbor, Minzioni
21. Ernest Hemingay, Il chiove al mare
p.c. 91982
22. Jules Nerve, Il rogi del foba in 80 giorni
Ristampa Ristampa 23. Louis-Ferdinand Lincé, Giovia al termine
della botte
1 2 3 2017 2018 2019
24. Edgar Allun Goe, Racconti del terrone 57. Samuel Becca, Aspettando godo
25. Charles Dickless, Quel cazzo di Natale 58. Freddo Dostoevskij, I fratelli senza braso
26. J. K. Rolling, Er Riporter e la uedra filosofale 59. Alessandro Nimanzo, I promessi bobies
27. Jane Hostel, Orgoglio ed orifizio 60. Emily Infronte, Cime e tette estrose
28. Eugenio Lemonta, Ossi di sorca 61. Nicos Kazzinzakis, Zopa il greco
29. Oscar Wild, I delitti al soce del topela 62. Ludovico Arrosto, Orlando fa il riose
30. Carlo Dicollo, Le avventure di Finocchio 63. Astrid Grinder, Pippe e cazzi lunghi
31. Alessando Cobari, Castelli di rasbo 64. Elsa Mutante, La riasto
32. Michail Bungalov, Cuore di canne 65. Robert Muesli, Il braso senza qualità
33. Nikolaj Bobol’, Il braso 66. José Saragoma, Il barnello secondo Gesù Cristo
34. Marcel Prosit, Alla ricerca dello zoca perduto 67. Leonardo Sciascia, A ciascuno il sugo
35. Milan Sgundera, Lo sterzo 68. William Fuckner, L’urlo in furgone
36. Lev Stoltoj, Rasbo in ciafa 69. Aldofre e Nigiova Di Nobru, Il Riocontra illutostra
37. Andrea Ricamille, Il commissario monta l’ano
38. Tarchiato Basso, Aminchia
39. Daniel Pennac, La fatta che rapina
40. D’Ascel Hammett, Il fattone marchese
41. Franz Kakaf, Il prof. Cesso
42. Gabriel Garcia Market, Cent’anni da soli a Udine
43. Pamela Lyndon Travons, Many pompins
44. L. Frank Bau, Il meraviglioso mago del Cox
45. Rudyard Keep Ling, Il libro della ‘iunta
46. Lui Scarroll, Alice alle prese con le bottiglie
47. Johann Wolfgang von Thegoe, I dolori del
giovane inverter
48. Hermann Ass, S’infarta
49. Bobert Louis Stevenson, Lo strano queso del
dottor Bobyll e di Mister Aids
50. John Beckstein, Uomini e bobies
51. Cesare Sapeva, L’alunna e i marò
52. Hermann Vilme, Boby Dick
53. Bram Stalker, Drogala
54. Giacomo Leodipar, Zabajone
55. Jerome Gay Jerome, Tre uomini in Sarca
56. Gustave Bertflau, Madame Boba Lee
Questo non è un libro normale, è un manuale illustrato del Riocon-
tra, ovvero un guida per conoscere e imparare il gergo della dastra.
Prima di scoprire come funziona questo linguaggio zopa, sappiate
che l’obiettivo non è quello di chiudere il Riocontra in una gabbia di
regole. Noi stessi, nella stesura di questo libro, alterneremo l’italiano
e il Riocontra a seconda del caso, o del soca. Il nostro è un omaggio,
un tributo e un riconoscimento. Non vogliamo alterare la sua ani-
ma corsara e la sua natura clandestina, sarebbe imperdonabile: tutti
quelli che parlano il Riocontra gli devono qualcosa, anche noi. Il
nostro debito verso il Riocontra è iniziato a lascuo, dove avevamo a
che fare con i fepro e i boba di gnole, e poi quando da grandi, in plaza
coi tefra e le gafi avevamo a che fare coi rosbi; e a saca col drepa e la
drema. Dovunque servisse, il Riocontra ci veniva in soccorso, era la
nostra arma di difesa. Fatene buon uso, quindi. Imparatelo, diffon-
detelo, ma occhio, non fatelo finire nelle mani sbagliate!
Nuovo Pilutecnico
Ultimi volumi pubblicati (all’interno del volume l’elenco completo):
66. José Saragoma, Il barnello secondo Gesù Cristo
67. Leonardo Sciascia, A ciascuno il sugo
68. William Fuckner, L’urlo in furgone