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Le virtù teologali e la vita nuova nello Spirito

Test per l’esame del 19 giugno 2023

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Matricola:

1. La triade di fede, speranza e carità


r È inventata da Paolo (non è vero)
r È già in uso ma è Paolo il primo che la definisce con il termine “virtù teologali” (è
già in uso, ma in nessuna lettera di Paolo sono definite virtù teologali)
r Compare molto di frequente nell’epistolario paolino (risposta esatta)

2. Nella 1Cor 13, 1-13: qual è il contesto in cui Paolo inserisce il discorso sulla triade? Di
cosa sta parlando?
r Della natura escatologica di tutti i carismi (no, perché per Paolo non tutti i carismi
sono duraturi, cioè escatologici)
r Della natura provvisoria di tutti i carismi (no, perché per Paolo non tutti i carismi
sono provvisori)
r Di quale via percorrere per un’esistenza cristiana pienamente realizzata (risposta
esatta)

3. Nella conclusione del brano di 1Cor 13, 1-13, Paolo dice che la più grande nella triade è
la carità perché
r È più importante della fede e della speranza (no, perché Paolo dice che la carità è
«più grande», cioè ha un valore diverso rispetto alla fede e alla carità)
r È partecipazione all’amore di Dio. (risposta esatta)
r Chi ha la carità, ha anche la fede e la speranza (no, Paolo non lo dice!)
4. In alcuni testi in cui compare la triade, Paolo usa la pazienza
r Come necessaria per rafforzare la fede (no, Paolo non lo dice)
r Come opera propria della speranza (risposta esatta)
r Come espressione della carità: (no, Paolo non lo dice)

5. Perché nel NT fede, speranza e carità non vengono mai definite virtù?
r Perché non erano chiamate virtù nemmeno nella cultura greca (non è questo il
motivo)
r Perché nella Scrittura non sono ritenute importanti per la vita morale (non è vero)
r Perché nella visione biblica la salvezza è opera dell’iniziativa gratuita di Dio
(risposta esatta)

6. La sistematizzazione della triade di fede, speranza e carità come virtù teologali è opera
r Lattanzio
r Agostino
r Gregorio Magno (risposta esatta)

7. In Oriente, le virtù teologali sono legate al concetto teologico di


r Santificazione
r Testimonianza
r Divinizzazione (risposta esatta)

8. Nelle sentenze contenute nei capitoli 14-16 di Gv, la funzione veritativa dello Spirito
indica
r La continuità nella verità per i discepoli di Gesù (risposta esatta)
r La continuità della rivelazione per i discepoli di Gesù (la rivelazione non continua)
r L’infallibilità delle comunità cristiane nel discernimento (le comunità non sono
infallibili)
9. Nei capitoli 14-16 del vangelo di Giovanni la funzione di difesa-conforto dello Spirito
significa
r Aiutare i discepoli ad interpretare la verità e sostenere la loro testimonianza
(risposta esatta)
r Aiutare i discepoli ad interpretare il futuro e sostenere la loro testimonianza
r Aiutare i discepoli ad interpretare la verità e suggerire cosa devono testimoniare
(È nei vangeli Sinottici che lo Spirito suggerisce cosa devono testimoniare. In
Giovanni, invece, rende testimonianza a Cristo per fortificare e sostenere la
testimonianza dei discepoli)

10. L’opera dello Spirito viene definita extasis perchè


r Nello Spirito Dio si rivela all’uomo attraverso l’estasi mistica (non si rivela
nell’estasi!!!)
r Nello Spirito Dio fa la storia, agisce e si comunica all’esterno di sé (risposta esatta)
r Nello Spirito Dio si rivela al mondo, fuori di sé (Dio si rivela in Cristo, che è la
rivelazione del Padre, non nello Spirito)

11. L’opera dello Spirito viene definita kenosis perchè


r Lo Spirito di Dio non si può nominare come invece il Padre né conoscere come il
Figlio (lo Spirito non ha un nome, ma noi lo nominiamo, ne parliamo comunque)
r Lo Spirito di Dio è la persona divina più umile
r Lo Spirito di Dio agisce per condurre l’uomo e il creato al Padre per mezzo del
Figlio (risposta esatta)

12. L’opera dello Spirito viene definita syntesis perchè


r Lo Spirito di Dio porta gli uomini e la creazione al loro compimento attraverso un
cammino di progressiva comunione (risposta esatta)
r Lo Spirito di Dio porta la creazione a comprendere il suo destino di unità (La
creazione ha un fine, non un destino)
r Lo Spirito di Dio agisce per facilitare le relazioni nel creato (troppo generica: quali
relazioni? di chi?)
13. Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo, ha vissuto le virtù teologali
r In modo pieno e perfetto (risposta esatta)
r In modo perfetto la carità (e le altre due? Non aveva fede? non aveva speranza?)
r Non aveva bisogno di vivere di fede e di speranza perché era Dio (era anche vero
uomo)

14. A cosa servono le virtù teologali per la vita cristiana?


Sono il segno della conformazione a Cristo, della vita nuova in lui

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