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PARAPETTO ANTICADUTA
MODELLO SDRAIL
UNI EN ISO 14122-3:2016
NTC-2018
D.Lgs 81/08
PRODUZIONE
SICUR DELTA Rev.00_01/21
Sistemi di protezione collettiva
PARAPETTO ANTICADUTA SDRAIL Rev.00_01/21
Pag.2
Sicur-Delta Srl – Via A. Vespucci, 16 – 56029 S. Croce sull’Arno (PI) – P.I. 05738810489
Tel. (+39) 0571-33588/367677 – Fax (+39) 0571-367599 – info@sicurdelta.it
Sistemi di protezione collettiva
PARAPETTO ANTICADUTA SDRAIL Rev.00_01/21
INDICE
1 INDICAZIONI GENERALI ............................................................................................... 5
4.1 Progettazione........................................................................................................................... 33
4.2 Raccomandazioni .................................................................................................................... 34
4.3 Lay-out di installazione ............................................................................................................ 34
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7 STOCCAGGIO............................................................................................................ 102
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1 INDICAZIONI GENERALI
Ciascun elemento portante dei parapetti è realizzato in alluminio 6060 T6 con profili estrusi in lega leggera,
calcolati e certificati per assicurare il massimo rapporto resistenza/leggerezza, in accordo con i valori
di resistenza e rigidezza prescritti nei decreti e normative cui lo stesso è conforme, riassunti al capitolo 2.
Il materiale impiegato permette inoltre un’ottima resistenza agli agenti atmosferici oltre alla facilità di
trasporto, dovuta al contenimento dei pesi. Il sistema standard non prevede alcuna saldatura di componenti.
Grazie alla loro versatilità, è possibile realizzare diverse configurazioni di installazione per rispondere al
meglio alle necessità ed ai requisiti tecnici richiesti dall’area di installazione. Le modalità di fissaggio del
parapetto, in relazione alla tipologia di struttura portante, possono essere le seguenti:
• Installazione a parete: piastra di base installata su superficie verticale tramite fissaggi strutturali);
• Installazione a solaio: piastra di base installata su superficie orizzontale (max 10° di pendenza)
tramite fissaggi strutturali;
• Con funzione autoportante per coperture piane (fino ad inclinazione massima di 5°).
• Installazione su pannello sandwich/lamiera grecata fissati in piano o max 10° di pendenza;
Il parapetto può essere adattato ad innumerevoli geometrie e profili del bordo da proteggere, grazie
all’utilizzo di accessori per il fissaggio realizzati da Sicur Delta (riportati pag.25), in particolare: giunzioni
fisse/snodate, terminali dei correnti standard, attacco corrente a parete o collegamento tra correnti;
distanziali di varie misure per il fissaggio a parete.
I montanti dei parapetti della linea SDRAIL possono inoltre essere installati nelle seguenti configurazioni,
a seconda delle esigenze:
• Montante dritto (verticale), perpendicolare al piano di calpestio;
• Montante curvo verso l’interno della copertura
• Montante ribaltabile/abbattibile verso l’interno della copertura
Si ricorda una lettura e valutazione attenta del presente manuale in quanto consente di progettare,
installare, manutenere, dismettere e lasciare in uso, a chi fruirà sulla copertura o nello spazio in quota, un
sistema di protezione collettiva correttamente installato, sicuro e pronto per il suo utilizzo.
I soggetti interessati, cioè, tutti quelli che rientrano nel ciclo di vita del parapetto, da chi progetta la sua posa
in opera a chi lo installa, chi ne sarà responsabile della gestione (proprietario dell’immobile, amministratore,
RSPP, datore di lavoro, ecc…), chi sarà incaricato delle ispezioni/manutenzioni, e chi ne farà uso per essere
protetto contro il rischio caduta dall’alto.
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• Le attività in quota in cui si utilizzano dispositivi di protezione collettiva sono comunque lavori a rischio
nei quali un’errata selezione, uso e manutenzione dei prodotti potrebbero causare danni, lesioni gravi o
morte.
• Poiché è indispensabile per la sicurezza degli utilizzatori, qualora il prodotto sia rivenduto fuori dall’Italia,
i rivenditori dovranno fornire il presente manuale, le schede tecniche e le certificazioni di conformità, in
lingua di destinazione dove dovrà essere rivenduto ed installato il prodotto.
• Il prodotto deve essere trattato ed utilizzato solo per il fine consentito come descritto nel presente
manuale.
• Oltre a quanto riportato in questo manuale, rispettare sempre quanto riportato dalla legislazione vigente
e cogente, con particolare attenzione a quella in materia antinfortunistica/salute e sicurezza nei luoghi
di lavoro in tutte le fasi di montaggio, utilizzo ed ispezione/manutenzione.
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Oltre alle avvertenze riportate in questo capitolo, di carattere generale, comprendere e seguire anche quelle
riportate nei paragrafi di riferimento a seguire.
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• È una protezione dei bordi che espongono al rischio di caduta dall'alto e risulta utilizzabile quale
protezione per la copertura dove ci siano:
o parti aperte/bordi esterne;
o superfici che non garantiscono la praticabilità o vuoti interni (cortili, cavedi, lucernari);
o lati (uno o entrambi) di andatoie o passerelle che transitano nel vuoto o sopra,
o lati esterni di ballatoi o scalette a servizio di macchinari ed impianti.
• Nelle configurazioni base il sistema protegge spazi accessibili da operatori per attività lavorative di
installazione e manutenzione.
• Con configurazioni geometriche specifiche il sistema può proteggere spazi abitabili ordinari ed
anche suscettibili di affollamento e quindi accessibili a chiunque.
• Non deve essere usato come dispositivo di ancoraggio di DPI (non agganciarsi direttamente sul
parapetto)
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Tali conformità sono da ritenersi garantite se il parapetto viene assemblato e posto in opera come descritto
nel presente manuale (vedere capitolo 4 Progettazione e configurazione di installazione).
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La gamma di parapetti della linea SDRAIL realizzati da Sicur Delta è in grado di soddisfare i requisiti delle
norme e decreti citati in quanto presenta dei valori geometrici superiori a quelli minimi richiesti.
NTC 2018
D.M. 17.01.2018 --- --- --- --- ---
categ. uso H
* il numero minimo di correnti è riferito all’altezza di protezione Qa minima, quindi da incrementare per parapetti dove si prevede
un’altezza di protezione maggiore, od eventualmente riducibile ad 1 corrente dove il parapetto integra una protezione esistente al fine
di poter raggiungere l’altezza minima di protezione richiesta, sempre che venga rispettata un’apertura massima di 500 mm fra 2 vuoti
orizzontali.
Nel caso in cui siano richieste particolari specifiche geometriche o di fissaggio, sempre nel pieno rispetto delle
conformità di cui sopra, è necessario contattare l’ufficio tecnico della ditta costruttrice Sicur Delta.
• f = Hk = azione ai montanti
• Lm = altezza montanti
• lm = Interasse tra i montanti verticali (passo)
Fig. 1.1 – Valori necessari per il calcolo dei carichi del parapetto
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Inoltre i valori riportati nella Tab. 1, cap. 2.3 Caratteristiche geometriche, i requisiti di resistenza e rigidezza
per i parapetti in funzione della normativa di riferimento sono:
• D.Lgs 81/2008
“Parapetto normale” sarà quello che soddisfi:
- Sia costruito con materiale rigido e resistente in buon stato di conservazione.
- Sia costruito e fissato in modo da poter resistere, nell’insieme ed in ogni sua parte, al massimo
sforzo cui può essere assoggettato, tenuto conto delle condizioni ambientali e della sua
specifica funzione.
Per essere considerato “parapetto normale con arresto al piede” sarà completato, a parte quello,
con fascia continua poggiante sul piano di calpestio.
Il carico per la verifica della resistenza f viene moltiplicato per il coefficiente di materiale dell’acciaio
e dell’alluminio (ϒ=1,75) e per la distanza tra i montanti (lm) la quale cambia a seconda del passo
dei diversi parapetti.
Quindi la formula viene F = 0,3KN/m x 1,75 x lm = 0,525 x lm [KN]
• NTC-2018
Carico orizzontale (Hk) distribuito sul corrente superiore Hk = 1,00 kN/m
Il carico Hk viene moltiplicato per il braccio delle forze netto (BF), per il coefficiente parziale di
amplificazione dei sovraccarichi (ϒQ) e per la distanza tra i montanti (lm) la quale cambia a seconda
del passo dei diversi parapetti.
Quindi la formula viene F = 1KN/m x BF x ϒQ x lm [KN]
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La tab.3.1.II indica le categorie di utilizzo delle costruzioni ed i relativi carichi. In particolare, il parapetto
oggetto del presente manuale, rientra nella classe d’uso H: coperture accessibili per sola
manutenzione e riparazione. Si rimanda comunque alla consultazione completa del D.M. 17 Gennaio 2018
– NTC 2018 per ogni ulteriore specifica.
qk Qk Hk
Categoria Ambienti
[kN/m2] [kN] [kN/m]
Ambienti ad uso residenziale
Aree per attività domestiche e residenziali; sono compresi in
questa categoria i locali di abitazione e relativi servizi, gli alberghi
A (ad esclusione delle aree soggette ad affollamento), camere di 2,00 2,00 1,00
degenza di
ospedali
Coperture
Cat. H Coperture accessibili per sola manutenzione
e riparazione
0,50 1,20 1,00
H-I-K Cat. I Coperture praticabili di ambienti di categoria
secondo categorie di appartenenza
d’uso compresa fra A e D
Cat. K Coperture per usi speciali, quali impianti, eliporti.
da valutarsi caso per caso
Tab. 2 - Valori dei sovraccarichi per le diverse categorie d’uso delle costruzioni,
estratti dalla tab. 3.1.II della normativa NTC 2018.
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In particolare:
• I valori riportati nella Tab. 2 sono riferiti a condizioni di uso corrente delle rispettive categorie. Altri
regolamenti potranno imporre valori superiori, in relazione ad esigenze specifiche.
• In presenza di carichi atipici (quali macchinari, serbatoi, depositi interni, impianti, ecc.) le intensità
devono essere valutate caso per caso, in funzione dei massimi prevedibili.
• Sicur Delta garantisce il rispetto delle normative e decreti descritti nel cap. 2.2 Conformità in termini
di resistenza e deformabilità di tutte le parti costituenti il parapetto.
• È compito e responsabilità del cliente e/o del proprio consulente tecnico valutare se le conformità
del parapetto SDRAIL sono idonee all'ambito di applicazione richiesto per la specifica installazione,
oltre alla verifica della pendenza del piano di lavoro ed il dimensionamento e la verifica del sistema
di fissaggio alle strutture portanti, scegliendo in autonomia idonea modalità in accordo con le
normative di riferimento, ad esempio attraverso il calcolo o la prova in sito.
• L’ufficio tecnico Sicur Delta è disponibile a valutazioni e consulenza per tutte le installazioni, quindi
in caso di dubbio rivolgersi al produttore.
• L’aggiunta di correnti, la riduzione della distanza tra i montanti ed ogni altra modifica volta a
conseguire una maggiore resistenza e stabilità sono possibili ed autorizzate dal produttore, sempre
che non vengano alterati i componenti forniti.
Il parapetto SDRAIL se montato in ottemperanza alle istruzioni del presente manuale, consente di rispettare
tutte le norme tecniche di riferimento citate.
Per le sollecitazioni dovute al momento (M), il montante alla base del montante, generato dalle azioni
definite al cap. 2.4.1, risulta M = F x BF
Per il calcolo delle sollecitazioni si effettuano le seguenti ipotesi preliminari (fig. 1.2 e 1.3):
• Azione massima (F, Hk) applicata al centro del corrente superiore (forza sulla sommità del montante);
• Lm = altezza montanti
• la piastra di base si comporta come rigida
• Momento flettente (M) sul piede montante
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Notte bene:
In caso di necessità calcolare con le formule prima citate le sollecitazioni a seconda della configurazione
del parapetto (formula fig. 1.2 si è a parete oppure formula fig. 1.3 se a solaio)
- La distanza tra i montanti (lm) cambierà a seconda del passo dei diversi parapetti.
- Decidere il valore del coeff. parziale di amplificazione dei sovraccarichi (ϒQ).
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1. MONTANTI
a. Per tipologia a parete, solaio, autoportante e
lamiera (su misura a seconda del parapetto)*
b. Per tipologia ribaltabile completo di perni per
abbattimento (p.)
c. Curvo p.
V3 V4
COMPONENTI PRINCIPALI
3.1 Montanti
Il montante del parapetto è costituito da un profilo estruso in lega
leggera (Alluminio 6060 T6) con sezione ovale a spessore variabile,
in modo da massimizzarne il rapporto resistenza/peso e poter
soddisfare i requisiti di resistenza e deformazione per le conformità
sopra citate. La lunghezza del montante "standard" varia a seconda
della versione. Per alcune versioni, per ovviare a necessità di
fissaggio e del lay-out di installazione è possibile produrre montanti
di lunghezza L fuori standard.
Il montante è fornito con il tappo di seguito descritto in tabella ed
ordinabile come ricambio. Viene inserito nella parte sommitale è ha la
funzione di proteggere l’interno del tubolare dagli agenti atmosferici e
di conferire un aspetto estetico più gradevole dell’estremità superiore
del montante.
DIMENSIONI
CODICE DESCRIZIONE PESO [kg]
[mm]
Montante a parete
SDRMPAR 83x38xL1350 1,85
“standard”
Montante a solaio
SDRMPAV 83x38xL1120 1,50
“standard”
Montante per
SDRMZAV 83x38xL1120 1,50
autoportante
Montante per
la versione con
SDRMPAR 83x38xL1120 1,50
fissaggio su grecata
(pannello/lamiera)
Montante per la
SDRMCRV 83x38xL1138 1,85
versione curvata
Montante
SDRMINC 83x38xL1120 1,52
per parapetto ribaltabile
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Le schede tecniche di ogni modello di piede montante si riportano con base (B), lunghezza (L) e altezza
(H) pari a 130mm.
Per alcune versioni, per ovviare a necessità di fissaggio e del lay-out di installazione è possibile produrre
i piedi montante fuori standard, con diversa misura della quota L o con le forature a richiesta sulla base.
B=
L=
VISTA DALL’ALTO
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H=
B= L=
VISTA DALL’ALTO
B L
Parapetto ribaltabile
Il piede montante per parapetto ribaltabile viene utilizzato per le
installazioni sulle strutture portanti orizzontali e permette, essendo
scavato nella sua parte retrostante, ribaltamento del montante verso
l'interno.
Il montante viene inserito all’interno della sede ricavata sul piede
montante e fissato mediante un perno superiore fisso ed un perno
inferiore estraibile, utilizzato per l’abbattimento del parapetto.
CODICE DESCRIZIONE DIM. [mm] PESO [kg]
Piede montante solaio
SDRBINC per parapetto ribaltabile 130x130xL130 0,75
verso l'interno
Tab. 7 – Descrizione piede montante per parapetto ribaltabile.
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H=
B= L=
VISTA DALL’ALTO
L B
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UNI 14122-3:2016
VISTA DALL’ALTO VISTA LATERALE
Tab. 8.1 – Scheda tecnica tubolare e 2 zavorre parapetto autoportante ribaltabile secondo UNI 14122-3:2016
Parapetto ribaltabile
UNI 14122-3:2016
VISTA DALL’ALTO VISTA LATERALE
Tab. 8.3 – Scheda tecnica tubolare e 2 zavorre parapetto autoportante ribaltabile secondo UNI 14122-3:2016.
Conformità NTC-2018
Il piede montante per parapetto autoportante con 6 zavorre dritto/curvo oppure ribaltabile, è la variante che,
sfruttando un numero maggiore di zavorre, permette un passo fra i montanti maggiore ed al contempo una
tenuta maggiore (Hk=1,00 kN/m), essendo utilizzato su strutture/solai piani, idonei a sostenere tali carichi.
Possibilità di aumentare il lavoro di attrito e preservare la superficie di appoggio con guarnizione.
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Tab. 8.4 – Descrizione piede montante per parapetto autoportante secondo NTC-2018.
NTC-2018
VISTA DALL’ALTO VISTA LATERALE
Tab. 8.5 – Scheda tecnica piede montante, tubolari e 6 zavorre del parapetto autoportante secondo NTC-2018.
Parapetto ribaltabile
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NTC-2018
VISTA DALL’ALTO VISTA LATERALE
Tab. 8.7 – Scheda tecnica piede montante, tubolari e 6 zavorre parapetto autoportante ribaltabile secondo NTC-2018.
Il piede montante per parapetto idoneo per fissaggio su grecata (lamiera/ pannello sandwich), è fornito con
piastra di ripartizione del carico, fissata mediante rivetti, che sono inclusi anche guarnizione di interfaccia
fra la piastra e la greca.
Tab. 9.1 – Scheda tecnica piede montante per parapetto su lamiera grecata versione perpendicolare alle greche.
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Tab. 9.3 – Scheda tecnica piede montante per parapetto su lamiera grecata versione parallelo alle greche.
Parapetto ribaltabile
Il piede montante per parapetto ribaltabile idoneo per fissaggio su grecata (lamiera/ pannello sandwich) è
fornito con piastra (sagomata su richiesta) di ripartizione del carico, fissata mediante rivetti che sono inclusi
anche guarnizione di interfaccia fra la piastra e la greca.
Tab. 10.0 – Descrizione piede montante per parapetto ribaltabile su lamiera grecata
versione perpendicolare alle greche.
Tab. 10.1 – Scheda tecnica piede montante per parapetto ribaltabile su lamiera grecata
versione perpendicolare alle greche.
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Tab. 10.2 – Descrizione piede montante per parapetto ribaltabile su lamiera grecata versione parallelo alle greche.
Tab. 10.3 – Scheda tecnica piede montante per parapetto ribaltabile su lamiera grecata
versione parallelo alle greche.
3.3 Correnti
Ø40
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h=150
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ACCESSORI
3.5 Giunti
Gli accessori del parapetto sono utilizzati per collegare moduli o parti di parapetto adiacenti e/o poter creare
lay-out particolari della copertura.
48
100
28
33,8
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Sistemi di protezione collettiva
PARAPETTO ANTICADUTA SDRAIL Rev.00_01/21
MASCHIO
FEMMINA
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L
10
35
45
Ø60
Tondo pieno
Ø85
Ø85mm,
Terminale chiusura
SDRTCCU 540x180x40 0,70
correnti parapetto
Tab. 17 – Descrizione terminale chiusura ad U correnti parapetto.
Corrente
parapetto
540
426
Ø40 85
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Ø40
3.8 Distanziali
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La piastra distanziale per piede montante a parete è impiegata per quelle coperture che presentano un
aggetto del bordo esterno della copertura che impedisce un fissaggio classico. Il componente è realizzato
con una piastra presso-piegata a misura (H = variabile), in acciaio S235 zincato a caldo, che sarà interposta
tra la base del piede montante a parete e la struttura di fissaggio.
Per coperture con aggetto del bordo esterno della copertura compreso
tra 70mm<Qc<100mm, interposta tra la base del piede montante a
H
parete e la struttura di fissaggio.
CODICE DESCRIZIONE DIMENSIONI [mm] PESO [kg]
Piastra distanziale piede
SDRD100 Hx150xe6 2,63
montante a parete
Per coperture con aggetto del bordo esterno della copertura compreso
H
tra 100mm<Qc<250mm, interposta tra la base del piede montante a
parete e la struttura di fissaggio.
Piastra distanziale piede
SDRD250 Hx150xe6 4,05
montante a parete
Tab. 20.0 – Descrizione piastra distanziale piede montante a parete Qc 70÷250.
Tab. 20.1 – Scheda tecnica piastra distanziale piede montante a parete Qc 70÷250.
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Tab. 21 – Descrizione delle viti di fissaggio per il montaggio del parapetto SDRAIL
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4.1 Progettazione
• La scelta del sistema di fissaggio, il dimensionamento, e la verifica del supporto di fissaggio,
devono essere effettuati a cura del cliente (installatore/proprietario del luogo in cui si va ad
installare il parapetto/datore di lavoro/ecc...) incaricando un professionista abilitato al calcolo
strutturale, nel rispetto delle normative che ritiene idoneo applicare, mediante calcolo o prove.
• I montanti ed i tipi di piastre di fissaggio devono essere scelti dal cliente in funzione del tipo di
supporto ed alle possibilità di fissaggio che questo consente. Per l’installazione dei dispositivi di
protezione collettiva alla struttura del fabbricato è necessario la redazione di un progetto ad hoc
da parte di un tecnico abilitato nel quale siano contenute tutte le indicazioni propedeutiche alla
loro corretta posa in opera e le verifiche di sicurezza del fissaggio e della struttura su cui va a
fissarsi il parapetto. Questo esula dalle competenze del produttore.
• L’impresa installatrice dovrà attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite nei documenti redatti
dal tecnico abilitato progettista del fissaggio.
• La struttura su cui vengono installati i parapetti SDRAIL deve altresì essere dichiarata idonea
dal progettista verificando con i calcoli e attestare che la struttura è in grado di resistere alle
massime azioni trasmissibili dal parapetto in caso di entrata in funzione dell’impianto, in accordo a
quanto previsto dalle norme tecniche di riferimento. Se queste verifiche non sono soddisfatte il
tecnico dovrà necessariamente ricercare una soluzione alternativa.
• A seconda del contesto di installazione, ad esempio se è da effettuarsi su una macchina, su una
passerella o su un edificio, delle condizioni di utilizzo, della funzione svolta, quindi delle
caratteristiche geometriche e requisiti prestazionali e di carico richiesti dall’installazione in esame,
dovranno essere valutate ed individuate le caratteristiche prestazionali e di conformità
necessarie.
Si fa presente che le norme e decreti di riferimento per il parapetto SDRAIL, Tab. 0 Normative di riferimento,
riportano prescrizioni geometriche e requisiti prestazionali e di carico diversi l’una dall’altra, pertanto il
contesto di installazione e le effettive condizioni di utilizzo dovranno essere valutate attentamente
al fine di scegliere l’idonea conformità. Tali valutazioni, riguardando il contesto di installazione, esulano
dalle competenze del produttore, pertanto sono a cura del cliente che dovrà incaricare un tecnico
competente che progetti l’installazione.
In caso di necessità, grazie allo staff di tecnici altamente specializzati, Sicur Delta, come supporto tecnico,
è in grado di sviluppare progetti personalizzati e schemi di installazione.
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4.2 Raccomandazioni
• Si ricorda la necessità di garantire la planarità del supporto (come massima pendenza 10º oppure
5º se autoportante) e l'adesione fra la sua base di appoggio e la struttura di fissaggio oltre ad
eventuali ulteriori specifiche indicate da un progettista.
• La manomissione o alterazione di un qualsiasi elemento/parte del sistema di protezione, od
eventuali aggiunte apportate allo stesso, sono vietati. L’assemblaggio diverso da quello indicato
comporta la conformazione di sistemi ibridi non autorizzati da Sicur Delta, la quale declina ogni
responsabilità verso questi vietandoli in tutti casi.
• È necessario verificare, prima di procedere nell’installazione del parapetto, che non vi siano
impedimenti spaziali (ostacoli nelle installazioni in copertura come lucernari, canne fumarie…) tali da
impedire il posizionamento come da progetto e la rispondenza fra la struttura di supporto presente e
quanto riportato nella relazione di calcolo.
• Qualora venissero riscontrate difformità nel rispetto a quanto riportato ai punti precedenti è
indispensabile interrompere immediatamente l’installazione ed interfacciarsi con il tecnico progettista
di riferimento.
• È necessario prevedere modalità di posa in opera garantendo condizioni di salute e sicurezza in
conformità con le normative vigenti sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro agli installatori;
quest’ultimi sono tenuti altresì al loro rispetto.
Come riportato nel capitolo precedente 4.1 Progettazione, l’installazione dei sistemi di protezione collettiva
si consiglia debba essere svolta da personale con adeguata competenza, formazione ed addestramento.
Sicur Delta prepara gli installatori e gli ispettori/manutentori, perciò, contattare supporto dal fabricante.
Come descritto nel capitolo 6, Installazione del parapetto, prima di procedere con il montaggio l’installatore
deve accertarsi che il materiale sia completo e ben conservato, che ogni componente non presente danni
o difetti e che siano integri. Nel caso di prodotti deformati, danneggiati o deteriorati prima dell’installazione
contattare Sicur Delta.
Il posatore deve inoltre recepire i progetti al fine di poterli eseguire, assieme alle indicazioni del presente
manuale e delle norme tecniche di riferimento.
Come già riportato nel manuale, in caso di dubbio sulla regolare e corretta installazione del parapetto
SDRAIL contattare il/i progettista/i e Sicur Delta.
Come specificato nel capitolo 5 Tipologie di fissaggio, ci sono diverse tipologie di parapetti e possibili lay-
out di installazione. La ditta costruttrice Sicur Delta è composta da esperti di settore specializzati; il nostro
ufficio tecnico è in grado di offrire consulenza e assistenza come supporto tecnico al cliente.
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5.3 AUTOPORTANTE
5.3.2.1 UNI 14122-3:2016 / D-LGS 81/08 5.3.2.2 NTC-2018 / D-LGS 81/08
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• I parapetti con fissaggio su supporto orizzontale e verticale richiedono la foratura del supporto e
l’uso di ancoranti specifici.
• Il sistema per manto metallico richiede la foratura del manto esclusivamente nella parte superiore
delle greche del manto stesso con rivetti forniti.
• Il sistema autoportante non prevede alcuna foratura della copertura.
• Le caratteristiche dei montanti e la spiccata versatilità del sistema consentono l’apposizione di
schermature sui montanti come grigliati, reti stirate, pannellature ed altro.
• Esiste anche la modalità di parapetto con montante curvo
• Possibilità di ribaltamento del parapetto.
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5.1.1 Descrizione
• La configurazione a parete prevede il fissaggio dei piedi montanti su superfici verticali (interne o
esterne a bordo della copertura) delle strutture portanti, eliminando gli ingombri nell’area di transito
sulla copertura (se installati all’esterno).
• La lamiera fermapiede, se necessaria, dovrà essere fissata direttamente al montante (cap. 5.6.3)
Nel caso di installazione su struttura portante verticale dal lato interno al piano di calpestio, la
lamiera fermapiede non è necessaria se il cordolo perimetrale ha un’altezza di almeno 150 mm.
• Utilizzando gli accessori descritti dopo la pagina 25, è possibile effettuare innumerevoli tipologie di
lay-out di installazione.
• Il parapetto con fissaggio a parete può essere installato su coperture con spessori di riempimento
superficiali (Qb) fino a 500 mm vedere tab. 23, purché il fissaggio sia effettuato sulla struttura
portante (sotto lo spessore di riempimento) e l’interasse sia adattato di conseguenza, in relazione
alla differente lunghezza del montante (Lm).
• Per particolari tipologie di installazione (tab. 23, configurazione P2 e P3), possono essere ordinati
montanti con lunghezze Lm inferiori e con un solo corrente.
• Possibilità di scegliere tra montante dritto o curvo.
In base alla copertura oggetto di installazione (parapetto temporaneo, parapetto su copertura per accesso
a macchinari o parapetto su copertura generica in ambito civile), si rientra nel campo di impiego di una
piuttosto che l’altra normativa, con i requisiti riportati nella tab. 0 al cap. 2.2 conformità.
Nel dettaglio perciò Sicur Delta fornisce due certificazioni diverse, in relazione alla tipologia di applicazione
e pertanto di normativa richiesta. In base alla normativa da rispettare, dovrà essere modificato il passo tra
i montanti (Im), per la variazione dei carichi di progetto applicati.
5.1.2 Omologazione
Parapetto certificato UNI EN ISO 14122-3 / D.LGS. 81-08 / NTC 2018 (categoria di utilizzo H).
6b
6c 1a* 5b
3
5b
2a
Fig. 3 – Indicazione dei componenti costruttivi parapetto a parete standard (Tab.23 - P1).
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RIFERIMENTO
CODICE DESCRIZIONE
(Tab.3)
1a* SDRMPAR Montante a parete
2a SDRBPAR Piede montante a parete
3 SDRCXXX Corrente intermedio e superiore
4 SDRFXXX Lamiera fermapiede
5a SDRGSND Giunto snodato
5b SDRGCOR Giunto fisso
6b SDRTPAR Terminale fissaggio corrente a parete
6c SDRTCCU Terminale chiusura correnti parapetto
MONTANTE CURVO
Fig 4 – a parete curvo veletta lato esterno Fig 5 – a parete curvo veletta lato interno
(Tab.23 PC2) (Tab.23 – PC3)
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P1: standard P2: veletta lato esterno P3: veletta lato interno
lm max [mm]
Qb [mm] Lm [mm] UNI 14122-3: NTC 20181
2016 (ϒQ=1,5) Legenda simboli
- Lm: lunghezza montante;
0 1250 2 2 - Im: interasse montanti (passo);
- Qb: spessore copertura/ riempimento non portante;
≤ 100 1350 2 2 - Qc: misura aggetto copertura;
- Componenti del parapetto (Tab.3 pag.15)
≤ 300 1550 1,7 1,7
Per calcolare la forza massima di trazione (Fmax) sui
fissaggi secondo NTC-2018 rivolgersi al cap 2.4.2
≤ 500 1750 1,5 1,5
(configurazione 1, a parete)
3. Marcare la posizione per l’installazione dei n°4 tirafondi M12 di ancoraggio del piede montante a
parete alla struttura portante (marca e modello da definire in base alla tipologia di supporto, in
relazione ai carichi forniti nelle specifiche tecniche del presente manuale);
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Per continuare con il montaggio dei correnti e accessori per la completa realizzazione dell’installazione
vedere cap.5.6 Assemblaggio comuni per tutti parapetti.
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Fig. 6 – Scheda tecnica del parapetto a parete con i riferimenti dei componenti della Tab.3 (pag.15).
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5.2.1 Descrizione
• La configurazione a solaio prevede il fissaggio dei piedi montanti su superfici orizzontali delle
strutture portanti.
• La lamiera fermapiede, se necessaria, dovrà essere fissata direttamente al montante (cap. 5.6.3)
• Utilizzando gli accessori descritti dopo la pagina 25, è possibile effettuare innumerevoli tipologie di
lay-out di installazione.
• Per particolari tipologie di installazione (Tab. 25, configurazione S2, S3, S4 e S5) possono essere
ordinati montanti con lunghezze Lm inferiori e con un solo corrente.
• Possibilità di scegliere tra montante dritto o curvo.
• Possibilità di configurazione a solaio ribaltabile:
- Grazie all’impiego di un piede montante apposito, è possibile, con alcune semplici operazioni,
ribaltare il parapetto verso l’interno.
- La lamiera fermapiede, se necessaria, dovrà essere fissata al piede montante con placchetta
angolare come riportato al cap. 5.6.3
- In fase di progettazione del layout di installazione dovranno essere considerati gli spazi
necessari per l’abbattimento delle protezioni verso l’interno della copertura. Per la procedura
di ribaltamento rivolgersi al cap. 5.2.5
- È necessario proteggere il bordo della copertura o utilizzare dispositivi di protezione individuali
agganciati a dispositivi di ancoraggio puntuale prima di reclinare il parapetto. Le modalità di
protezione degli operatori da attuare prima di abbattere il parapetto devono essere definite
dall’utente/installatore. Sicur Delta non è responsabile della protezione utilizzata per abbattere
il parapetto.
In base alla copertura oggetto di installazione (parapetto temporaneo, parapetto su copertura per accesso
a macchinari o parapetto su copertura generica in ambito civile), si rientra nel campo di impiego di una
piuttosto che l’altra normativa, con i requisiti riportati nella tab. 0 al cap. 2.2 conformità
Nel dettaglio perciò Sicur Delta fornisce due certificazioni diverse, in relazione alla tipologia di applicazione
e pertanto di normativa richiesta. In base alla normativa da rispettare, dovrà essere modificato il passo tra
i montanti (Im), per la variazione dei carichi di progetto applicati.
5.2.2 Omologazione
Parapetto certificato UNI EN ISO 14122-3 / D.LGS. 81-08 / NTC 2018 (categoria di utilizzo H)
6c 3
5b 6c
1a*
5a
4
2b
RIFERIMENTO
CODICE DESCRIZIONE
(Tab.3)
1a* SDRMPAV Montante a solaio
2b SDRMPAV Piede montante a solaio
3 SDRCXXX Corrente intermedio e superiore
4 SDRFXXX Lamiera fermapiede
5a SDRGSND Giunto snodato
5b SDRGCOR Giunto fisso
6b SDRTPAR Terminale fissaggio corrente a parete
6c SDRTCCU Terminale chiusura correnti parapetto
Tab. 24 – Distinta componenti parapetto omologato/certificato UNI 14122-3:2016 + NTC-2018 a solaio (fig.7)
Fig 8 – a solaio curvo standard (SC1) Fig 9 – a solaio ribaltabile standard (SR1)
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lm max [mm]
Qb [mm] Lm [mm] UNI 14122-3: NTC 2018
2016 (ϒQ=1,5) Legenda simboli
- Lm: lunghezza montante;
0 1120 2 2 - Im: interasse montanti (passo);
- Qb: spessore copertura/ riempimento non portante;
≤ 100 1220 2 1,7 - Qc: misura aggetto copertura;
- Componenti del parapetto (Tab.3 pag.15)
≤ 300 1420 2 1,5
Per calcolare la forza massima di trazione (Fmax) sui
fissaggi secondo NTC-2018 rivolgersi al cap 2.4.2
≤ 500 1620 1,7 1,3
(configurazione 2, a solaio)
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A solaio standard
1. Verificare l’idoneità della struttura
portante alla quale sarà fissato il piede VERIFICARE L’IDONEITÀ DELLA
montante a solaio, in relazione ai STRUTTURA PORTANTE PER IL FISSAGGIO
carichi trasmessi alla stessa, dichiarati DEL PARAPETTO A SOLAIO
dalla ditta costruttrice Sicur Delta;
3. Marcare la posizione per l’installazione dei n°4 tirafondi M12 di ancoraggio del piede montante a
solaio alla struttura portante (marca e modello da definire in base alla tipologia di supporto, in
relazione ai carichi forniti nelle specifiche tecniche del presente manuale);
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Per continuare con il montaggio dei correnti e accessori per la completa realizzazione dell’installazione
vedere cap.5.6, Assemblaggio comuni per tutti parapetti.
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Fig. 10 – Scheda tecnica del parapetto a solaio con i riferimenti dei componenti Tab.3 (pag.15).
A solaio ribaltabile
1. Verificare l’idoneità della struttura
portante alla quale sarà fissato il piede
VERIFICARE L’IDONEITÀ DELLA
montante a solaio ribaltabile, in relazione
STRUTTURA PORTANTE PER IL FISSAGGIO
ai carichi trasmessi alla stessa, dichiarati DEL PARAPETTO
dalla ditta costruttrice Sicur Delta;
2. Verificare la posizione del piede a solaio
ribaltabile
3. Marcare la posizione per l’installazione dei n°4 tirafondi M12 di ancoraggio del piede montante a
solaio per ribaltabile alla struttura portante (marca e modello da definire in base alla tipologia di
supporto, in relazione ai carichi forniti nelle specifiche tecniche del presente manuale);
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Per continuare con il montaggio dei correnti e accessori per la completa realizzazione dell’installazione
vedere cap.5.6, Assemblaggio comuni per tutti parapetti.
Dopo che l’operatore/i è/sono in posizione di sicurezza (DPI con ancoraggio, o sistema di protezione
collettivo) è possibile effettuare l’abbattimento del parapetto.
11. Una volta realizzato il passo 10 prendere lo spezzone e abbattere verso la parte interna della
copertura.
Per il ribaltamento del parapetto nella parte dell’angolo abbattere prima lo spezzone dove sporgono
i correnti 50cm e continuare ribaltando ogni spezone.
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Fig. 11 – Scheda tecnica del parapetto ribaltabile con i riferimenti dei componenti Tab.3 (pag.15).
Fig. 12 – Scheda tecnica del parapetto ribaltato con i riferimenti dei componenti Tab.3 (pag.15).
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Per ribaltamento
La progettazione e il lay-out di configurazione degli spezzoni che compongono il parapetto possono
variare in base alla lunghezza del lato della copertura da mettere in sicurezza.
La modalità di ribaltamento non varia, ma rimane la stessa per ogni lay-out di configurazione.
Ai fini di rendere la procedura di ribaltamento agile e pratica si consiglia di progettare spezzoni di max
5m, ferme restando le seguenti indicazioni tecniche dal fabbricante.
1. Il parapetto a solaio ribaltabile e composto di:
- Spezzone max 6 metri.
- Interasse max 2m (Tab. 25, pag. 45)
- Estremità correnti come massimo 500mm separati almeno 20mm dei correnti successivi.
Di seguito due esempi di parapetto a solaio e ribaltabile:
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5.3.1 Descrizione
5.3.2 Omologazione
• Per questa tipologia di parapetto, Sicur Delta fornisce l’omologazione/certificazione solamente per
le normative UNI EN ISO 14122-3:2016 e D.Lgs. 81/08. Risulta infatti esclusa la possibilità di tale
applicazione secondo i carichi richiesti dalla NTC 2018, dal momento che i carichi elevati
comporterebbero delle zavorre eccessive e verrebbe meno la funzionalità originale del parapetto
stesso.
• Possibilità di configurazione ribaltabile. Per la procedura e raccomandazioni di abbattimento del
parapetto si rimanda alla pagina 63.
• Possibilità di scegliere tra montante dritto o curvo.
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3
t1 6b
1a* z
5a
6c 5b
2b
**
Fig. 13 – Indicazione dei componenti costruttivi parapetto autoportante dritto standard (Tab.29 – A1).
RIFERIMENTO
CODICE DESCRIZIONE
(Tab.3)
1a* SDRMPAV Montante a solaio
2b** SDRBZAV Piede montante (con tubolare e zavorre)**
3 SDRCXXX Corrente intermedio e superiore
4 SDRFXXX Lamiera fermapiede
5a SDRGSND Giunto snodato
5b SDRGCOR Giunto fisso
6b SDRTPAR Terminale fissaggio corrente a parete
6c SDRCCU Terminale chiusura correnti parapetto
t1 SDR0TZ Tubolare di collegamento piede a zavorra
z SDRZAGG Zavorra singola
Tab. 28– Distinta componenti parapetto autoportante omologato/certificato secondo UNI 14122-3:2016 (fig.13).
UNI 14122-3:2016
MONTANTE CURVO CONFIGURAZIONE RIBALTABILE
Fig. 14 – autoportante curvo (Tab. 29 – AC1) Fig 15 – autoportante ribaltabile (Tab.29 – AR1)
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Per continuare con il montaggio dei correnti e accessori per la completa realizzazione dell’installazione
vedere cap.5.6, Assemblaggio comuni per tutti parapetti.
Fig. 16 – Scheda tecnica del parapetto autoportante con 2 zavorre secondo UNI 14122-3:2016
con i riferimenti dei componenti Tab.3 (pag.15).
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Per continuare con il montaggio dei correnti e accessori per la completa realizzazione dell’installazione
vedere cap.5.6, Assemblaggio comuni per tutti parapetti.
Dopo che l’operatore/i è/sono in posizione di sicurezza (DPI con ancoraggio, o sistema di protezione
collettivo) è possibile effettuare l’abbattimento del parapetto.
12. Una volta realizzato il passo 11 prendere uno spezzone alla volta e abbattere verso la parte interna
della copertura.
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Fig. 17 – Scheda tecnica del parapetto autoportante ribaltabile con i riferimenti dei componenti Tab.3 (pag.15).
Fig. 18 – Scheda tecnica del parapetto autoportante ribaltato con i riferimenti dei componenti Tab.3 (pag.15).
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Per ribaltamento
La progettazione e il lay-out di configurazione degli spezzoni che compongono il parapetto possono
variare in base alla lunghezza del lato della copertura da mettere in sicurezza.
La modalità di ribaltamento non varia, ma rimane la stessa per ogni lay-out di configurazione.
Ai fini di rendere la procedura di ribaltamento agile e pratica si consiglia di progettare spezzoni di
max 5m, ferme restando le seguenti indicazioni tecniche dal fabbricante.
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Conformità NTC-2018
• Per questa tipologia di parapetto, Sicur Delta fornisce l’omologazione/certificazione solamente per
le normative NTC 2018.
4 2b**
t2
Fig. 19 – Indicazione dei componenti costruttivi parapetto autoportante standard con 6 secondo NTC-2018
(Tab 31 – A3).
RIFERIMENTO
CODICE DESCRIZIONE
(Tab.3)
1a* SDRMPAV Montante a solaio
2b** SDRBZAV6 Piede montante per autoportante e zavorre**
3 SDRCXXX Corrente intermedio e superiore
4 SDRFXXX Lamiera fermapiede
5a SDRGSND Giunto snodato
5b SDRGCOR Giunto fisso
6c SDRCCU Terminale chiusura correnti parapetto
t.2 SDR0TZ Tubolare di collegamento piede a zavorra
z SDRZAGG Zavorra singola
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NTC-2018
MONTANTE CURVO CONFIGURAZIONE RIBALTABILE
Fig. 20 – autoportante curvo (Tab. 31 – AC3) Fig 21 – autoportante ribaltabile (Tab.31 – AR3)
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Per continuare con il montaggio dei correnti e accessori per la completa realizzazione dell’installazione
vedere cap.5.6, assemblaggio comuni per tutti parapetti.
Fig. 22 – Scheda tecnica del parapetto autoportante con 6 zavorre secondo NTC-2018
con i riferimenti dei componenti Tab.3 (pag.15).
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Per continuare con il montaggio dei correnti e accessori per la completa realizzazione dell’installazione
vedere cap.5.6, assemblaggio comuni per tutti parapetti.
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Dopo che l’operatore/i è/sono in posizione di sicurezza (DPI con ancoraggio, o sistema di protezione
collettivo) è possibile effettuare l’abbattimento del parapetto.
12. Una volta realizzato il passo 11 prendere uno spezzone alla volta e abbattere verso la parte interna
della copertura.
Fig. 23 – Scheda tecnica del parapetto ribaltabile con i riferimenti dei componenti Tab.3 (pag.15).
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Fig. 24 – Scheda tecnica del parapetto autoportante ribaltato con i riferimenti dei componenti Tab.3 (pag.15).
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Per ribaltamento
La progettazione e il lay-out di configurazione degli spezzoni che compongono il parapetto possono
variare in base alla lunghezza del lato della copertura da mettere in sicurezza.
La modalità di ribaltamento non varia, ma rimane la stessa per ogni lay-out di configurazione.
Ai fini di rendere la procedura di ribaltamento agile e pratica si consiglia di progettare spezzoni di max
5m, ferme restando le seguenti indicazioni tecniche dal fabbricante.
conseguenza.
Nota: in modo che possano incastrarsi correttamente,
tagliare 100m del tubolare che va istallato a 700mm dal
bordo, dalla parte che deve essere inserita nel piede
montante.
- Le estremità dei correnti dovranno essere separate
almeno 20mm. Se per necessità del progetto si deve
disporre di tavola fermapiede, anche questa dovrà
essere separata 20mm.
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5.4.1 Descrizione
• La configurazione su lamiera grecata prevede il fissaggio dei piedi montanti appositi sulla lamiera
grecata sottostante (sia pannello sandwich sia lamiera singola), mediante rivetti.
• La lamiera fermapiede, se necessaria, dovrà essere fissata come riportato nel cap. 5.6.3.
• Grazie all’impiego di piastre di interfaccia, è possibile, con alcune semplici operazioni, eseguire il
fissaggio alla lamiera grecata.
• Ci sono due modalità di piedi montanti per lamiera grecata a seconda della direzione delle
greche (perpendicolare o parallele al parapetto) dettagliato più avanti.
• Utilizzando gli accessori descritti dopo la pagina 26, è possibile effettuare innumerevoli tipologie di
lay-out di installazione.
• Sarà cura dell’utilizzatore/installatore stabilire l’idoneità della lamiera per il fissaggio delle piastre
e piedi montanti. Considerare spessori minimi della lamiera grecata (Tab. 32)
• Possibilità di scegliere tra montante dritto o curvo.
• Possibilità di configurazione ribaltabile su lamiera:
- Grazie all’impiego di un piede montante apposito e piastre, è possibile, con alcune semplici
operazioni, ribaltare il parapetto verso l’interno.
- In fase di progettazione del layout di installazione dovranno essere considerati gli spazi
necessari per l’abbattimento delle protezioni verso l’interno della copertura. Per la procedura di
ribaltamento rivolgersi alla pagina 90.
- È necessario proteggere il bordo della copertura o utilizzare dispositivi di protezione individuali
agganciati a dispositivi di ancoraggio puntuale prima di reclinare il parapetto. Le modalità di
protezione degli operatori da attuare prima di abbattere il parapetto devono essere definite
dall’utente/installatore. Sicur Delta non è responsabile della protezione utilizzata per abbattere
il parapetto.
In base alla copertura oggetto di installazione (parapetto temporaneo, parapetto su copertura per accesso
a macchinari o parapetto su copertura generica in ambito civile), si rientra nel campo di impiego di una
piuttosto che l’altra normativa, con i requisiti riportati nella tab. 0 al cap. 2.2 conformità.
Nel dettaglio perciò Sicur Delta fornisce due certificazioni diverse, in relazione alla tipologia di applicazione
e pertanto di normativa richiesta. In base alla normativa da rispettare, dovrà essere modificato il passo tra
i montanti (Im), per la variazione dei carichi di progetto applicati.
Tab. 32– Spessori minimi lamiera grecata per l’installazione del parapetto.
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5.4.2 Omologazione
Parapetto certificato UNI EN ISO 14122-3 / D.LGS. 81-08 / NTC 2018 (categoria di utilizzo H)
6c 1a* 6b
5b
3
5a
2.pa
2.pe
Fig. 25 – Indicazione dei componenti costruttivi del parapetto installato su lamiera grecata.
Fig. 25.1 – Su lamiera curvo (Tab. 33 – LC1) Fig 25.2 – Su lamiera ribaltabile (Tab.33 – LR1)
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L1: standard perpendicolare alle greche L2: standard parallelo alle greche
LC1: curvo perpendicolare alle greche LC2: curvo parallelo alle greche
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LR1: standard perpendicolare alle greche LR2: standard parallelo alle greche
Di seguito una schematizzazione della procedura da seguire per la posa del parapetto fissato su lamiera
grecata, riportato nella colonna a sinistra se perpendicolare alle greche e parallelo alle greche nella
colonna a destra:
Standard su lamiera
2. Verificare la posizione delle piastre sulle greche; passo tra montanti (interassi) secondo schema lay-
out (misurare se necessario).
3. Attaccare le guarnizioni, fornite per ogni singola piastra base, sulle greche dove si andrà a fissare la
piastra
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4. Posizionare ogni piastra sopra le guarnizioni controllando le distanze ed effettuare preforo di 5,4 mm
per procedere con il fissaggio su tutta la greca dove vanno collocati i rivetti come riportato nel passo 7.
5. Inserire i bulloni forniti per la parte di sotto delle piastre e appoggiare queste su ogni greca verificando
su corretta posizione.
7. Inserire i rivetti nei fori fatti nel passo 4 e fissare cominciando dagli angoli per mantenere la piastra
ferma. Installare su tutta la greca utilizzando rivettatrice idonea per rivetti di diametro 5,2mm
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75cm 65cm
9. Disporre le basi per montanti con tubolare già inserito nel passo precedente sopra le piastre
atraversando i bullone e bloccare con dado.
10. Inserire l’estremiá inferiore del montante nella sede del piede montante già fissato alla piastra base,
fino alla battuta. Mettere in piombo il montante e infilare il corrimano.
11. Fissare il montante e il tubolari alle basi mediante viti V1 (6,3x27) autofilettanti per ottenere
l’istallazione finita dei piedi montanti su lamiera grecata, perpendicolare e paralleli alle greche.
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Fig. 26.1 – Scheda tecnica del parapetto su lamiera versione perpendicolare alle greche
con i riferimenti dei componenti Tab.3 (pag.15).
Fig. 26.2 – Scheda tecnica del parapetto su lamiera versione parallelo alle greche
con i riferimenti dei componenti Tab.3 (pag.15).
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Ribaltabile su lamiera
Nella colonna a sinistra se parapetto perpendicolare alle greche e parallelo alle greche riportato nella
colonna a destra:
2. Verificare la posizione delle piastre sulle greche; passo tra montanti (interassi) secondo schema lay-
out (misurare se necessario).
3. Attaccare le guarnizioni, fornite per ogni singola piastra base, sulle greche dove si andrà a fissare la
piastra già fornita assemblata al piede montante
4. Posizionare ogni base per piede montante fornita già assemblata sopra le guarnizioni controllando le
distanze ed effettuare preforo di 5,4 mm per procedere con il fissaggio su tutta la greca dove vanno
collocati i rivetti come riportato nel passo successivo.
5. Inserire i rivetti nei fori fatti nel passo precedente e fissare cominciando dagli angoli per mantenere la
piastra ferma. Installare su tutta la greca utilizzando rivettatrice idonea per rivetti di diametro 5,2mm
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Per la versione parapetto parallelo alle greche infilare il tubolare completamente all’interno
dell’apposita sede quadrata presente in ogni base per collegarle. Di seguito stringere i bulloni della
piastra e fissare su entrambe basi per bloccare il tubolare.
6. Inserire l’estremità inferiore del montante nella sede del piede montante ribaltabile e infilare il
corrimano.
7. Inserire il perno superiore fisso e bloccarlo mediante n°2 anelli elastici installati nelle rispettive sedi;
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Per continuare con il montaggio dei correnti e accessori per la completa realizzazione dell’installazione
vedere cap.5.6, assemblaggio comuni per tutti parapetti.
Dopo che l’operatore/i è/sono in posizione di sicurezza (DPI con ancoraggio, o sistema di protezione
collettivo) è possibile effettuare l’abbattimento del parapetto.
10. Estrarre il perno della parte inferiore di ogni piede montante dello spezzone che si vuole abbattere
11. Una volta realizzato il passo 10 prendere lo spezzone e abbattere verso la parte interna della
copertura.
Per il ribaltamento del parapetto nella parte dell’angolo abbattere prima lo spezzone dove sporgono i
correnti 50cm e continuare ribaltando ogni spezone verso l’interno della copertura.
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Fig. 26.3 – Scheda tecnica del parapetto su lamiera versione perpendicolare alle greche
ribaltabile con i riferimenti componenti Tab.3 (pag.15).
Fig. 26.4 – Scheda tecnica del parapetto su lamiera versione perpendicolare alle greche
ribaltato con i riferimenti componenti Tab.3 (pag.15).
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Fig. 26.5 – Scheda tecnica del parapetto su lamiera versione parallelo alle greche
ribaltabile con i riferimenti componenti Tab.3 (pag.15).
Fig. 26.6 – Scheda tecnica del parapetto su lamiera versione parallelo alle greche
ribaltato con i riferimenti componenti Tab.3 (pag.15).
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Per ribaltamento
La progettazione e il lay-out di configurazione degli spezzoni che compongono il parapetto possono variare
in base alla lunghezza del lato della copertura da mettere in sicurezza.
La modalità di ribaltamento non varia, ma rimane la stessa per ogni lay-out di configurazione.
- Interasse tra montanti (lm) sarà lm≤1500mm se conforme a UNI 14122-3:2016 o lm≤1000mm se
conforme con NTC-2018
- A seconda da dove si inizia a proiettare (se dalle piastre perpendicolare o dalle parallele alle
greche) prendere in considerazione le distanze riportate nei disegni riportati sotto, nel punto 4 delle
indicazioni per disporre le piastre.
- Separazione del bordo almeno 500mm.
Ai fini di rendere la procedura di ribaltamento agile e pratica si consiglia di progettare spezzoni di max
4m, ferme restando le seguenti indicazioni tecniche dal fabbricante.
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Fig. 27 –Installazione su veletta con singolo corrente. Fig. 28 – Installazione mista solaio/parete.
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Correnti-montanti
Per l’installazione dei correnti ai montanti effettuare le operazioni seguenti:
1. Inserire il corrente intermedio e quello superiore negli appositi fori dei
montanti;
3. Avvitare n°2 viti autofilettanti V2 (6,3x36) su ciascun montante (dal lato interno), all’altezza del
corrente intermedio e di quello superiore, per impedire lo sfilamento accidentale dei correnti.
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3. Avvitare n°2 viti V1 (6,3x27) autofilettanti sul corrente intermedio e superiore, per il bloccaggio
del terminale.
1. Posizionare il terminale in
prossimità dell’estremità
libera del corrente;
2. Inserire completamente il
terminale nell’estremità
del corrente;
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1. Posizionare il giunto sul corrente fissato in precedenza ed inserire il corrente libero nel giunto, fino
al completo inserimento;
2. Avvitare n°2 viti autofilettanti V1 (6,3x27) per fissare entrambi i correnti al giunto;
1. Posizionare il giunto sul corrente fisso ed inserire il corrente mobile nell’altra estremità del giunto;
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2. Avvitare n°2 viti autofilettanti V1 (6,3x27) per fissare entrambi i correnti al giunto;
1000
1. Controllare che la distanza tra montanti sia 1m
Ø40
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- V1 (6,3x27) e con
placchetta f2 fissando sia
il piede montante sia la
lamiera fermapiede se
piede montante ribaltabile
(a solaio, autoportante o su
lamiera)
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4. Per il collegamento continuo tra i pezzi della lamiera fermapiede fissare con Nº2 V1 (6,3x27)
placchetta fornita f1 (100x60xsp3) dalla parte interna del fermapiede
5. Per la formazione dell’angolo della lamiera fermapiede, incastrare un pezzo con l’altro e fissare
con Nº2 V1 (6,3x27) placchetta fornita f2 (60x60xsp2) dalla parte interna del fermapiede per
formazione di 90º.
Di seguito si riporta un esempio della tavola fermapiede installata con i riferimenti dei componenti Tab.3
(pag.15) per ogni tipo di parapetto.
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PARAPETTO A PARETE
PARAPETTO A SOLAIO
Standard
PARAPETTO AUTOPORTANTE
Secondo UNI 14122-3:2016
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Secondo NTC-2018
Fig. 39 – Schema fermapiede parapetto ribaltabile su lamiera versione perpendicolare alle greche
Parallelo alle greche
Fig. 41 – Schema fermapiede parapetto ribaltabile su lamiera versione parallelo alle greche
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7 STOCCAGGIO
Per assicurarsi di prevenire danneggiamenti e conservare il prodotto si consiglia non impilare prodotti
diversi per forma, tipologia o geometria di imballaggio; il luogo ideale di stoccaggio deve essere asciutto,
ventilato e non esposto a fumi, lontano da fonti di calore, oggetti appuntiti o che possono schiacciarlo; non
lasciare il materiale esposto alle intemperie. Evitare ogni altra possibile fonte di danno o deterioramento
come urti, usi non conformi, contatti con sostanze chimiche e temperature elevate che possono ridurre la
vita del prodotto o danneggiarlo.
8 MANUTENZIONE E ISPEZIONE
Il responsabile del sistema di protezione, della sua efficienza e del suo funzionamento, della previsione
e dell’effettiva esecuzione delle ispezioni e della manutenzione è il proprietario/gestore del parapetto.
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Per le attività di manutenzione e ispezione del parapetto le normative di riferimento non prescrivono una
periodicità obbligatoria, ma essendo un sistema che ha bisogno di assemblaggio/montaggio dei
componenti che lo compongono è opportuno tenerli in buono stato.
Grazie alle caratteristiche dei componenti, la scelta del materiale con elevata resistenza meccanica e alla
corrosione, non sono previsti particolari interventi di manutenzione ordinaria, se non azioni di manutenzione
e ispezione come:
• controllo della presenza e la leggibilità di un riconoscimento del sistema all’accesso alla copertura
o luogo di installazione;
• corretto serraggio della bulloneria;
• pulizia, rimuovendo regolarmente eventuali tracce di sporco;
• controllo dello stato complessivo del sistema e dei singoli componenti, ponendo attenzione alla
presenza di segni di manomissione, usura, deformazione, ossidazione o corrosione;
• stabilità dei fissaggi
Per motivi di sicurezza non sono ammesse riparazioni anche se ritenute di entità non rilevante.
LE RIPARAZIONE/MODIFICHE NON
SONO AMMESSE IN NESSUN CASO!
L’ispezione periodica consiste in un esame approfondito sui dispositivi per verificare la presenza di danni
o difetti, come ad esempio deformazioni oppure usura dei vari componenti e di loro assemblaggio.
La prima parte dell’ispezione periodica coincide con l’ispezione prima dell’uso, che va intesa come controllo
diretto del buono stato del parapetto installato attraverso una verifica documentale e visiva, cioè, un
esame visivo del sistema di protezione e di ogni suo componente per sincerarsi del buono stato generale,
se vi sono segni di corrosione, deterioramento o danneggiamento.
Nel caso in cui vengano rilevati difetti o inconvenienti, l’operatore o manutentore deve segnalarli al
committente, il quale dovrà sospendere l’utilizzo dei dispositivi (messa fuori servizio) e prevedere che
venga effettuata una ispezione straordinaria.
In seguito ad una messa fuori servizi temporanea, è sempre necessaria una verifica ispettiva straordinaria,
o una rimozione con conseguente messa fuori servizio definitiva di quel sistema.
Post rimozione, l’obbligo legislativo o la necessità di reinstallare un nuovo sistema di protezione collettiva
esula dal contenuto del presente manuale.
L’ispezione straordinaria consiste nel verificare se il sistema di protezione, compreso il suo fissaggio e
la struttura di supporto, risultano idonei all’utilizzo, oppure è necessario effettuare azioni correttive. Queste,
possono essere sostituzioni di elementi o componenti, fino ad arrivare alla completa rimozione con
conseguente dismissione.
• Deve essere svolta, oltre che dall’ispettore/manutentore, da un professionista/progettista in grado
di valutare fissaggio e supporto, e che indichi le azioni correttive da effettuare se necessarie.
• In caso di dubbi sul sistema di protezione collettiva effettuare la rimozione e conseguente
dismissione dello stesso, oppure far intervenire un funzionario incaricato da Sicur Delta per una
definitiva valutazione.
• A rimozione avvenuta è possibile redigere un nuovo progetto, e sulla base di questo implementare
una nuova installazione.
Come per l’installazione del parapetto (capitolo 6), anche per gli interventi descritti in questo capitolo si
consiglia vengano effettuati da personale con adeguata competenza e formazione a questa mansione.
L’ispettore/manutentore dovrà essere persona con conoscenza sia sull’installazione che sulle modalità di
intervento ispettivo e manutentivo da effettuare ai dispositivi di protezione oggetto del manuale.
Sicur Delta, come supporto tecnico, prepara gli installatori e gli ispettori/manutentori, quindi contattare la
stessa.
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