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LA SEDE DI ROMA
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19/04/23, 14:26 Storia della Radio - La sede di Roma
Il video Tour di Via Asiago
Inizia da questo momento la ripresa dell'azienda radio, vengono ripristinati i trasmettitori a partire
dal sud della penisola con materiale portato dagli alleati. Vengono ripristinati i vecchi studi
dapprima con materiale scampato alle distruzioni, poi con nuovi e più sofisticati apparecchi. Alla
fine del conflitto, oltre l'85% delle attrezzature era stata distrutta e quindi ci vorrà qualche anno
perchè la produzione possa tornare a regime, ma nel frattempo l'azienda si organizza. Il 3
novembre 1946 entra in funzione il nuovo modello editoriale-organizzativo. Con i due programmi
nazionali ad onda media, rispettivamente attraverso una Rete Rossa, la futura Radiouno, e la
Rete Azzurra.
Via Asiago, nel '49, conosce una fase di ampliamento edilizio. Ai sette auditori originali, se ne
aggiungono altri dieci: tre sale per il giornale radio, tre per le registrazioni ed altre tre nuove sale
a disposizione degli annunciatori che devono assistere i programmi in trasmissione. Viene poi
costruita la grande sala M, oltre 400 m cubi, destinata al varietà.
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Le salette di registrazione vengono attrezzate con 12
macchine Farchild a due velocità per l'incisione dischi, con
due magnetofoni a nastro della EMI e sei magnetofoni
Farchild. Ogni saletta, è dotata da due a quattro giradischi.
Vengono poi acquistati nuovi automezzi per le registrazioni
esterne.
Vengono ripristinati i
collegamenti con la rete
urbana di Roma, installati nuovi cavi verso i gruppi trasmettitori di
prato Smeraldo e Santa Palomba, si attivano i terminali telefonici
con i principali teatri, col senato e con la Camera dei Deputati, oltre
che con diversi locali pubblici.
Nel Palazzo della Radio di via Asiago, operano con continuità vari
complessi stabili: un'Orchestra sinfonica di 83 elementi,
un'Orchestra ritmo-melodica di 53 elementi, un'Orchestra di ballo di
15 elementi, un coro di 75 elementi, una Compagnia di prosa di 20 elementi, una Compagnia di
rivista di 14 elementi.
Questa la situazione della RAI alla vigilia della prima
trasmissione televisiva, del 4 gennaio 1954. Da questa
data, inevitabilmente, la storia della radio si unisce a
quella della TV. Il 10 aprile '54, la società assume
l'attuale nome di RAI-Radiotelevisione Italiana. L'anno
seguente, sempre dagli studi di via Asiago, iniziamo i
primi gazzettini regionali, una caratteristica che
diventerà tipica della radio la quale sempre di più
esprimerà così la propria vocazione informativa. Nel
'58, alcuni studi vengono utilizzati per trasmettere il
servizio di filodiffusione mentre nel '62 prendono il via le
trasmissioni in onda corta per l'estero, dagli uffici della
Presidenza del Consiglio, in via Po, a Roma. Il 30
gennaio 1976, a seguito della "legge di riforma del
settore radiotelevisivo,", la famosa legge 103, nascono
le tre reti nazionali (Radio1, Radio2, Radio3) e vengono divisi per rete i giornali radio (Gr1, Gr2,
Gr3).
Il 9 ottobre 1984, in occasione del sessantesimo anno della nascita della Radio, entra in
funzione il Super Radio, un impianto tecnico d'avanguardia per il controllo e lo smistamento di
tutti i segnali audio. Una inaugurazione solenne, con le più alte cariche dello stato dove in
questa occasione il Presidente della Repubblica Pertini ha ricordato i suoi trascorsi da speaker in
una emittente libera francese nel suo esilio in Francia, durante la seconda guerra mondiale.
Nel novembre 1992, entrano in funzione le nuove "suites" radiofoniche,una per ogni rete.
Ciascuna è composta da 2 sale di trasmissioni, una redazione ed una sala telefoni e realizzate
secondo le più moderne esigenze tecnologiche in grado di rendere la produzione radiofonica più
immediata, confortevole e di qualità. La filosofia progettuale delle suites risponde
essenzialmente a due criteri: quello della integrazione delle varie fasi relative alla messa in onda
e a quello della comunicazione all'interno dei vari ambienti e con l'esterno. Ancora oggi, da
queste sale, vengono trasmessi i programmi di Radiorai.
Negli anni successivi si è introdotta l'informatica, in particolare nella realizzazione di programmi
generati in modo automatico, tra i quali la Filodiffusione, SatelRadio (un programma destinato
all'estero e diffuso solo via satellite) e i programmi in Onda Corta (trasmessi in 19 lingue). I primi
impianti sono essenzialmente costituiti da due o più juke-box di compact disk comandati da un
pc sul quale viene fatta la programmazione musicale e che integra parti registrate su hard disk
(jingle, identificativi, programmi registrati da altre reti, etc...) il tutto sincronizzato con il segnale
orario proveniente dall'Istituto Galileo Ferraris.
Dal 1996 si sono realizzati soltanto impianti digitali: la
sala B, destinata alla ripresa di grandi eventi
specialmente dal vivo, la sala C per la prosa di alta
qualità e cinque sale RS per le normali produzioni
radiofoniche. Si tratta di impianti digitali ai massimi livelli
tecnologici con un elevato grado di automazione delle
funzioni di missaggio e di produzione, grande flessibilità
operativa e integrazione con gli apparati di registrazione
multipista su hard disk. Anche l'acustica è stata
progettata e realizzata dai più importanti specialisti a
livello mondiale.
Oggi Via Asiago produce i programmi di Radiodue e Radiotre oltre che a numerosi altri
programmi registrati. Tutt'ora è la sede amministrativa della radiofonia.
Rai Corporate
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