Renzo Piano
Genova, 1937
Il complesso Auditorium Parco della Musica, realizzato su progetto del celebre architetto italiano Renzo Piano, rappresenta il pi importante evento urbanistico, culturale e sociale attuato a Roma dagli anni'60. Si tratta altres del pi grande complesso artistico di questo genere a livello europeo. L auditorium di Roma un complesso multifunzionale dedicato alla musica caratterizzato da tre scatole musicali che sembrano da lontano sospese sul verde del vasto parco che lo circonda. Il sito scelto per lauditorium si trova nella spianata tra le rive del Tevere e le colline dei Parioli e precisamente tra il Villaggio olimpico, costruito per i giochi del 1960, il Palazzetto dello sport e lo stadio Flaminio, progettato da Pierluigi Nervi. Questa posizione decentralizzata ha il vantaggio di poter accogliere e amministrare imponenti flussi di persone grazie alle vicine infrastrutture viarie. Inoltre, costruire in questa area ha significato occupare uno spazio che era stato per lungo tempo una sorta di frattura artificiale, un vuoto nel tessuto urbano. Questo grande vuoto stato assorbito da un parco di circa 30.000 metri quadrati piantumati con 400 alberi che collegano ora il quartiere Flaminio con il giardino di Villa Glori. Le tre sale da concerto che compongono la citt della musica aggettano da una zona basamentale sulla sottostante cavea che costituisce una quarta sala allaperto con una capacit di 3000 posti che richiama gli anfiteatri Greco - Romani. Le tre sale sono state cos battezzate:
1.Sala Santa Cecilia, in onore alla patrona della musica, con 2800 posti a sedere; 2.Sala Sinopoli, in onore al direttore d'orchestra Giuseppe Sinopoli, con 1200 posti; 3.Sala Petrassi, in onore al compositore contemporaneo Goffredo Petrassi, con 700 posti. A queste si aggiunge: la cavea di 3000 posti, intitolata a Luciano Berio; unarea dedicata ai ritrovamenti archeologici di unantica villa romana di et repubblicana; ledificio nord; ledificio anulare; un ampio parcheggio e parcheggi sotterranei ai quali si accede dalle stesse entrate del parco; un immenso e particolare giardino pensile; Il Parco della Musica sede ormai dellAccademia nazionale di Santa Cecilia. L'Auditorium agisce da un lato come sofisticato strumento di forte attrazione. Esso offre anche spazi dedicati a conferenze, dibattiti, incontri con compositori ed esecutori; studio e ricerca (in biblioteca e audio teca); didattica (laboratori di vocalit e di ricerca musicale e multimediale). Luoghi dove fare piacevoli soste come il bookshop, il bar, il ristorante nonch spazi per attivit commerciali, lavoro ricreativo ed esposizione. , inoltre, la prima struttura pubblica culturale in Italia a scegliere di essere alimentata da energia verde proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili ovvero energia elettrica prodotta dallacqua, dal sole e dal vento che alimenta quella che il suo ideatore, Renzo Piano, ha definito la fabbrica della cultura di Roma, innescando un ciclo virtuoso amico dellambiente.
LA QUARTA SALA
Si chiama Teatro Studio la quarta sala dell'Auditorium. Incastonata al centro del Parco della Musica, nuovo spazio da 350 posti accoglie spettacoli, performance, incontri, letture, festival. Nella sala che diventa ora il Teatro Studio dell'Auditorium si sono svolte nei primi anni di attivit culturali di volta in volta sfilate di moda e poi tanti piccoli appuntamenti, incontri con la stampa, presentazioni di libri. Il Teatro studio permetter di portare al pubblico romano, e con la garanzia del "marchio" del Parco della Musica, concerti di musica barocca o di musica nuova, sperimentale; ma anche danza, performance,presentazioni di libri.
SPAZIO RISONANZE
Adiacente alla Sala Sinopoli si trova lo spazio Risonanze. Si tratta di un ampio spazio espositivo e multifunzionale dedicato al colloquio fra musica e arti figurative, per mostre in cui elementi visivi, pittorici, musicali entrano in risonanza, ovvero contatto tra loro, in un continuo gioco di rimandi e suggestioni. Lo spazio Risonanze stato inaugurato nel dicembre 2002 con una esposizione di parte della collezione strumentale dell'Accademia di Santa Cecilia, alla quale si affiancavano disegni di Paul Klee e un mobile di Alexander Calder, Humtulips. La sua versatilit ne consente l'utilizzo per convegni, tavole rotonde, workshop ed esibizioni musicali.
LA CAVEA
La Cavea rappresenta fisicamente il focus del progetto: la sua doppia funzione, di teatro all'aperto per un pubblico pari a 3000 persone e di piazza, la rende il fulcro della nuova centralit dell'intero complesso rispetto al sistema urbano ove si tengono concerti di musica leggera, etnica e spettacoli di ogni genere. Per il suo utilizzo sala da musica previsto un palcoscenico costituito da una struttura prefabbricata modulare.
LAREA ARCHEOLOGICA
Il complesso racchiude anche un piccolo ma interessante museo archeologico, con i resti di una villa romana rinvenuta nel corso dei lavori preliminari nella zona sulla quale sarebbe sorto l'Auditorium. In quell'occasione, agli occhi stupiti degli archeologi si presentarono resti murari di una delle pi grandi residenze dell'et repubblicana.
55.000 mq di area 350.000 mc di costruito 40.000 mq di piazze, giardini 7.600 posti a sedere 696 posti auto coperti 42.000 mq di servizi 40.000 mc di cemento 6.020.000 kg di acciaio 40.000 mq di solai
1.600 mc di travi in legno 65.000 mq di murature 18.000 mq di coperture 58.000 mq di pavimenti 6.000 mq di rivestimenti 170.000 kg di opere in ferro 190.000 mq di pitture 2.500 piante 2.500.000 di mattoni
Fonti
www.auditorium.com www.archimagazine.com www.galinsky.com www.iuav.it www.architectour.net www.archiportale.com www.novarchitectura.com
Bibliografia
Italo Insolera; Alessandra Maria Sette, Dall'Augusteo all'auditorium, Roma, Fondazione Musica per Roma, 2003. ISBN 978-88-900-9803-1