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Alessandro Bertirotti

con i contributi di: Niccolò Casiddu, Luisa Chi-


menz, Raffaella Fagnoni, Maria Carola Moroz-
zo della Rocca e di Bianzé, Massimo Musio Sale,
Chiara Olivastri, Silvia Pericu, Claudia Porfirione,
Maria Benedetta Spadolini e Mario Ivan Zignego.

Psico-antropologia per il Design

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Copyright © 2017 David and Matthaus S.r.l.
Edito da: David and Matthaus collana Athaeneum
Via Flaminia, 66
61030 Serrungarina (PU)
www.davidandmatthaus.it

Editing: Augusta Larosa


Impaginazione: Luisa Chimenz, Doris Millia, Davide Russo
Copertina: Maria Francesca Marano
Realizzazione immagini prima sezione: Doris Millia

Stampa: Are.advising S.r.l.

I edizione febbraio 2017

ISBN 978-88-6984-158-3

È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale


di questo libro, così come l’inserimento in circuiti infor-
matici, la trasmissione sotto qualsiasi forma e con qualun-
que mezzo elettronico, meccanico, attraverso fotocopie,
registrazione o altri metodi senza il permesso scritto dei
titolari del copyright.

Alcune immagini traggono liberamente spunto dai mar-


chi Polaroid e Lego®. Il font “Pacifico”, utilizzato per le
immagini, è di Vernon Adams.

Dipartimento Architettura e Design


Università degli Studi di Genova

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Psico-antropologia per il Design

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Indice

Prefazione 013
PIT STOP CULTURALI_Interazioni e scam-
bi tra il mondo del design e le neuro-
scienze
Maria Benedetta Spadolini

Introduzione 021
Alessandro Bertirotti

Sezione 01

Il cervello, il sistema nervoso centrale e 045


le funzioni sensoriali
Alessandro Bertirotti

I sistemi percettivi 089


Alessandro Bertirotti

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165 La visione del designer e le ipotesi di
pertinenza
Alessandro Bertirotti

241 Le emozioni e la felicità


Alessandro Bertirotti

Sezione 02

301 La forma e il progresso tecnologico:


i robot ai tempi della quarta rivoluzione
industriale
Niccolò Casiddu

315 Il valore della storia nel progetto con-


temporaneo
Luisa Chimenz

335 Artefici di alternative


Raffaella Fagnoni

363 La nautica nel rapporto con la memo-


ria storica e le sue origini. Spunti per
una riflessione critica
Maria Carola Morozzo della Rocca e di Bianzè

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Riflessioni sul design del prodotto-im- 387
barcazione: equilibrismi fra emozione
e ragione per soddisfare i sogni di una
committenza visionaria
Massimo Musio-Sale

Tempus operandi. 405


I tempi del progetto
Chiara Olivastri

Il Design per le persone 427


Silvia Pericu

Design capacitante: il design per la ro- 449


botica nella nuova Era Tecnologica
Claudia Porfirione

Attraente, eccitante e possibile. 459


Idee, prospettive e alternative per la
nautica contemporanea
Mario Ivan Zignego

Gli Autori 483

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Alessandro Bertirotti

Introduzione

Prima di addentrarci nei bisogni e realizzazioni, con i


tratti di questo testo, ossia in quali la nostra specie svilup-
quei processi essenziali neu- pa processi di adattamento
ro-cognitivi umani in relazio- all’ambiente, modificandolo
ne al mondo del design, è e domesticandolo.
necessario fare una precisa- Diventa così importante ri-
zione importante. cordare che il nostro stare
Il testo non intende pre- nel mondo, riferendoci al
sentarsi come un manuale nostro essere specie Homo
di psicologia generale, o sapiens sapiens, richiede di
di antropologia cognitiva, colmare la differenza che
perché il suo scopo è quello nella vita quotidiana si spe-
di evidenziare solo que- rimenta fra ciò che appare
gli aspetti della psicologia essere reale e quello che
che si possono considerare si desidera diventi reale. Si
fondanti ed essenziali alla tratta di uno scarto impor-
progettazione di prodotti, tante a livello evolutivo,
servizi ed eventi nel mondo proprio perché è il risultato
del design. Nel testo si ripor- di un processo cosciente
tano quelle ricerche e teorie dell’Uomo, grazie al quale
della psicologia generale, si comprendono tanto i limiti
e dell’antropologia cogniti- del proprio intervento fattivo
va, in grado di supportare il sulla realtà, quanto gli stimo-
designer nella progettazio- li che la stessa realtà pone
ne e nel suo intervento per per incentivare cambia-
rendere migliore la realtà menti significativi. La predi-
nella quale si vive. Una re- sposizione al cambiamento
altà costruita su aspettati- è il motore evolutivo prima-
ve, esplorazioni, desideri, rio di tutti noi, e il designer

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Introduzione 22

rappresenta una costante che l’evoluzione della nostra


antropologica con radici specie è riconducibile alla
che si perdono nella notte storia degli strumenti interni
dei tempi, anche se duran- ed esterni della mente con
te il paleolitico superiore le i quali abbiamo realizzato i
prime raffigurazioni rupestri cambiamenti necessari ad
sono state attribuite sempli- un adattamento costante e
cemente ai nostri progenito- continuo.
ri. In realtà, quei progenitori, Il concetto di arte è fonda-
nel momento in cui capisco- mentale ai fini di quanto ab-
no che è possibile lasciare biamo appena descritto.
una traccia delle proprie Questo termine, così come
gesta, frutto delle loro inten- oggi noi siamo abituati ad
zioni, hanno prima segnato intenderlo, non possiede il
e poi dipinto le pareti delle proprio corrispettivo pres-
loro grotte, esprimendosi so i greci e i latini. Per i pri-
come designer ante litte- mi, téchne, e i secondi, ars,
ram. si tratta della capacità del
Non è mai facile modificare fare, ossia ciò che in inglese
la realtà, che dobbiamo in- si suole definire Know-How,
tendere in questo contesto per l’esecuzione di un com-
come l’insieme delle cose pito preciso. In sostanza, la
concrete percepite, l’atto téchne è l’abilità, in antica
del percepire in sé, e le cose Grecia come in Roma, di
immaginate. Non sempre è essere architetto, medico,
possibile farlo avendo in do- panettiere, oppure pastore,
tazione solo il nostro corpo, e così via. In queste nostre
perché la nostra specie co- civiltà, alle quali molto dob-
mincia ad intervenire dav- biamo, non esiste l’idea di
vero sul reale quando sco- qualcosa di alto che sia più
pre come creare utensili ed artistico rispetto a qualcosa
artefatti con i quali realizza- di basso che non lo sia.
re i desideri di mutamento. È In effetti, dobbiamo atten-
così che nasce il concetto di dere il Settecento perché si
strumento, un concetto che faccia strada l’idea di arte
esiste nella nostra mente sot- così come la intendiamo an-
to diverse forme, e il solo atto che oggi. Oltre alla crescita
cognitivo, il pensare e il co- di una consapevolezza pro-
noscere, sono essi stessi stru- fessionale di tipo artistico, è
menti di cambiamento. Per proprio l’emancipazione so-
questo motivo possiamo dire ciale e culturale degli stessi

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“operai dell’arte” a favori- costruendone il percorso bio-


re l’affermazione dell’idea grafico e il catalogo delle ope-
stessa di arte. Per esempio, re, definendo lo stile individuale
e i suoi mutamenti, in riferimento
il concetto di libertà dell’ar-
alla scuola e ai maestri, ai viaggi,
tista si sviluppa grazie al rap- agli influssi, alle sperimentazioni
porto che l’autore comincia sue proprie. Si è provato, più tar-
a stabilire con la commit- di, a riaggiustare il tiro centran-
tenza, rispetto a ciò che dolo sull’opera d’arte, per col-
avveniva prima, quando il locarla entro serie tipologiche
mecenatismo, sia pure con (tanto stilistiche quanto icono-
indubbi aspetti positivi, ne grafiche), studiando i rapporti
col committente, le fonti lette-
limitava l’espressione.
rarie, le deduzioni e le citazioni
Nei confronti del design, dall’antico, i programmi icono-
possiamo sostenere che il grafici che, pur nel mutare delle
vero impulso di questa pra- generazioni e degli stili, vennero
tica progettuale, come del talvolta perseguiti per decenni.
pensiero scientifico che lo In tempi più recenti, ed è que-
sottende, si incarna in una sto il punto che ci interessa, la
dinamica che lo collega storia dell’arte ha preso a vol-
gersi verso una fase che (senza
direttamente ai concetti di
cancellare le precedenti) tende
libertà e creatività. In effetti, ad essere centrata, piuttosto,
esiste un design degli addet- sull’osservatore, e dunque sulle
ti ai lavori, ossia di coloro che forme della ricezione dell’ope-
fanno parte di una scuola di ra d’arte da parte del pubblico
pensiero, e un design per ad essa contemporaneo, ed il
tutti, ossia risultato di una modificarsi di questa ricezione,
pratica che pone in primo nel corso del tempo, da parte
dei posteri. Una tale estetica (e
piano il progetto con la sua
storia) della ricezione, introdotta
funzione, oppure il prodotto dapprima nella ricerca sulla let-
con la sua strumentalizzazio- teratura (specialmente “scuola
ne. di Costanza” col suo reader-re-
Nel corso della storia del sponse cirticism: cito qui per
‘900, possiamo individuare tutti Hans-Robert Jauss), si viene
almeno tre fondamenta- sempre più estendendo al do-
li approcci storiografici al minio della storia dell’arte [e del
design] (S. SettiS, 2012, p. IX).
mondo dell’arte e a quello
...
del design.
...
Ebbene, oggi, specialmente
Semplificando molto (ma non rispetto al design, ci trovia-
troppo), si può dire che le sue mo immersi nella valutazio-
pratiche disciplinari si sono a ne, costante e continua,
lungo incentrate sull’artista, ri- della funzione che qualsiasi

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Introduzione 24

fruitore esercita di fronte committente. E nel caso del


all’opera di design. Anche design, la questione si com-
la scuola di estetica di Chi- plica nel momento in cui la
cago teorizza la presenza di produzione entra nell’era
un nuovo concetto di arte, industriale e postindustriale.
dal momento che la defini- Il prodotto diventa quindi
sce come il luogo nel quale l’occasione per la creazione
si intersecano le intenzioni di un incontro esistenziale,
dell’autore e del fruitore (G. luogo in cui l’intenzione dei
Nuvolati, F. PiSelli, 2009). L’in- tre partecipanti si deve ne-
tenzione del progettista/arti- cessariamente armonizzare.
sta, quella del fruitore e degli Grazie a questa relazione
organizzatori degli eventi si triangolare, e in nome delle
ritrovano nell’opera, nel pro- caratteristiche proprie del
dotto, e verranno appunto design e dei suoi prodotti,
accettate quando, queste ogni esperienza-oggetto-e-
tre intenzioni, saranno armo- vento che proviene dal de-
nizzate tra loro, senza annul- sign stesso diventa un luogo
lare le eventuali differenze di sociale e culturale. Luoghi,
opinioni. quelli del design industriale,
La relazione che viene quin- che realizzano concreta-
di a stabilirsi fra il designer e mente l’incontro tra la pro-
il pubblico, che può essere duzione e la ricezione. Una
o meno anche il compra- ricezione che, per sua natu-
tore del prodotto, diventa ra, potremmo meglio defini-
qualche cosa che risente re con il termine strumenta-
del progetto stesso e della lizzazione, nel suo significato
sua utilizzazione nelle azioni etimologico.
del fruitore. Se non esistes- ...
sero elementi biologico-e- Questo incrocio richiede la so-
volutivi comuni a tutti gli es- vrapposizione almeno parzia-
seri umani, all’interno della le del campo di competenza
dell’artista [e del designer] e di
progettazione del prodotto,
quello dell’osservatore (che ha
non potrebbe crearsi, al- a che fare con le sue abitudini
dilà dei gusti e delle mode visive, in quanto esse determi-
contingenti, quell’insieme di nano uno specifico orizzonte di
reazioni emozionali univer- attesa) (S. SettiS, ibidem, p. X).
sali di fronte agli stessi pro- ...
dotti. Ecco che la relazione Queste considerazioni sono
è triangolare: progettista/ la conseguenza di ciò che
designer, pubblico/fruitore e attualmente le ricerche

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neuroscientifiche sono riu- Stiamo parlando del sempli-


scite ad evidenziare, perché ce ed atavico processo che
oggi sappiamo che il cervel- comunemente viene defini-
lo che agisce e quello che to agire per esempi.
comprende le azioni motorie Ma accade anche il contra-
altrui, sono sostanzialmente rio.
la stessa cosa. In altri termini, Quando le azioni sponta-
compiere azioni rispetto ad neamente imitate sono
un prodotto, oppure all’in- rappresentate sotto forma
terno di un evento, determi- di immagini, il cervello che
na nell’osservatore di quelle vede è in grado di imitare e
azioni la stessa consapevo- dunque fare quello che sta
lezza di colui che fisicamen- vedendo. Da questo na-
te agisce in prima persona. sce la responsabilità sociale,
Per esempio, vedere tutte le culturale ed educativa di
mattine, quando scendia- qualsiasi progettista, perché
mo in strada per andare al il proprio prodotto, nella sua
lavoro, che altri cittadini pro- utilizzazione concreta, favo-
ducono, in appositi conteni- risce la formazione di com-
tori, rifiuti differenziati, stimola portamenti che derivano
negli osservatori la ripetizio- dall’utilizzazione del prodot-
ne delle azioni che portano to stesso.
alla raccolta differenziata. Sulla base di quanto appe-
Questo tipo di coinvolgi- na esposto, le domande
mento motorio del cervello alle quali tenteremo di dare
che vede, comporta anche risposta in questo testo pos-
un’attivazione emozionale sono essere riassunte nell’e-
importante, rispetto a quel- lenco seguente:
le azioni che alimentano, - In quale modo e misura
a loro volta, la motivazione possiamo conoscere il mon-
personale al fare, favoren- do attraverso le immagini e i
done il consolidamento. In prodotti materiali?
sostanza, quando l’essere - Esiste un modo specifico
umano si trova nelle con- attraverso cui la nostra me-
dizioni di osservare una se- moria archivia, manipola e
rie di comportamenti, il suo quindi recupera le immagini
cervello diventa immedia- di questo patrimonio che è
tamente in grado di com- in continua e costante cre-
piere le azioni che osserva, scita attraverso il processo
incrementando in se stesso mnemonico?
la motivazione per eseguirle. - Le reazioni di un osserva-

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Introduzione 26

tore di fronte all’immagine, - Esiste una capacità di sele-


come di fronte agli oggetti zione delle rappresentazioni,
fisici, sono forse veicolate e oppure degli oggetti in ge-
determinate da alcune ca- nerale, dunque dei prodotti,
pacità o competenze artisti- in base alla quale alcuni di
che e progettuali? essi si stabilizzano con mag-
- Esistono forse immagini ed giore facilità nella nostra
oggetti che persistono più memoria? Inoltre, questa
efficacemente nella memo- capacità selettiva è di tipo
ria individuale, rispetto ad culturale o individuale?
altre tipiche della memoria - Esistono differenze per-
collettiva? E quali possono cettive, mnemoniche ed
essere quei prodotti, eventi emozionali fra l’osservazio-
e situazioni che persistono ne della vita reale rispetto
contemporaneamente nei all’osservazione di un pro-
due tipi di memoria? dotto grafico di design?
- Esistono delle differenze - È possibile indagare in
percettive di fronte ad un quale misura la reazione
paesaggio reale, una sua emotiva degli osservatori
rappresentazione grafica, può contribuire alla
oppure una sua registrazio- fortuna di alcuni schemi
ne fotografico-digitale? grafici, oppure di alcune
- Esistono caratteristiche e progettualità nel design?
peculiarità della percezio- - Esiste una relazione signifi-
ne visiva umana che posso- cativa fra le reazioni emotive
no essere scientificamente di fronte ad alcuni prodotti
quantificate e quindi valuta- di design e il loro significato
te con maggiore certezza? mediato culturalmente?
- Esiste una differenza so- - Esiste una base neuroco-
vrapponibile fra una storia gnitiva grazie alla quale i
del design che consideri la significati di alcuni progetti
fisiologia della percezione di design acquistano una
ed una storia che consideri il maggiore importanza cultu-
design dal solo punto di vista rale rispetto ad altri?
socio-culturale? - Di fronte al contempora-
- Nella nostra mente, e fin neo bombardamento per-
dai primi mesi di vita post cettivo e visuale, in quale
natale, esistono oggetti e/o misura la nostra mente se-
schemi mentali innati, oppu- leziona le informazioni e le
re acquisiti che veicolano le immagini attribuendo ad
nostre modalità percettive? esse un significato prioritario

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rispetto ad altre? re e che gli forniscono una


- In quale modo un designer gratificazione emozionale
riesce a individuare quali significativa. E il nostro mon-
sono le forme, i materiali, i do è costituito da oggetti,
gesti, e gli schemi che cat- situazioni ed eventi, grazie
tureranno meglio e più a ai quali il livello personale di
lungo l’attenzione del suo qualità della vita viene man-
pubblico? tenuto costante, oppure
- Che cosa fa di un prodot- tende al miglioramento.
to di design il suo successo, Il testo è diviso in due sezioni.
rispetto ad un prodotto simi- Nella prima si trovano le
le? considerazioni prettamente
- Quale relazione neuroco- psicologiche che possia-
gnitiva esiste fra l’invenzione mo applicare al mondo del
di nuove tecnologie, la ge- design, con l’inserimento di
stualità umana nella loro uti- molte citazioni di autori di-
lizzazione e la progettualità versi. Questo stile compositi-
in un designer? vo ha lo scopo di rendere la
Non sarà ovviamente faci- sezione simile ad una antolo-
le rispondere a tutte queste gia di autori. Lo studente o il
domande, anche se nelle lettore potranno così cono-
giuste risposte sta la strada scere le parti essenziali delle
che dobbiamo oggi per- loro teorie. Nella seconda
correre affinché le scoperte sezione sono raccolti i contri-
delle neuroscienze possano buti di colleghi designer che
essere d’aiuto al mondo del svolgono professionalmente
design. Se alcuni prodotti di e didatticamente il loro ruo-
design hanno avuto e con- lo nella società.
tinuano ad avere successo Il contributo di Niccolò Ca-
nel tempo, significa che, siddu si intitola La forma e
molto probabilmente, la di- il progresso tecnologico: i
mensione emotiva di quel robot ai tempi della quarta
prodotto è stata e rimane rivoluzione industriale. In esso
particolarmente significativa si affronta un tema decisa-
nel corso del tempo. Ogni mente attuale: l’inserimento
essere umano frequenta, di macchine intelligenti col-
e continua a frequentare, legate ad internet, e quindi
a meno che non si trovi in l’aumento della competiti-
situazioni mentali patologi- vità manifatturiera (sistemi
che, tutte quelle situazioni cyber-fisici). Oggi, in piena
nelle quali prova benesse- IV rivoluzione industriale, le

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Introduzione 28

modalità e le tipologie di in- time ricerche scientifiche


terazione uomo-macchina, i emerge la predisposizione
diversi livelli di interazione e innata nell’Uomo a reagi-
di attribuzione di responsa- re con ciò che egli stesso
bilità, incidono sulla nostra comprende e lo gratifica.
vita quotidiana. In effetti, lo Gli individui collaborano più
sviluppo costante di questo volentieri con robot capaci
processo interattivo uomo– di espressioni facciali. I robot
macchina, scardina il no- per poter reagire devono
stro tradizionale sistema di essere espressivi e simpatici.
valori e stili di vita. I collabo- Ecco perché si progettano
rative-robots ci osservano, ora social robot (Pepper e
imitando i nostri movimenti; Nao), che possiedono un
essi operano al nostro fian- elevato grado di socialità,
co secondo modalità che favorendo così la coesisten-
garantiscono sicurezza e za con l’Uomo. Riconoscono
produttività. L’attuale capa- voci, volti e stati d’animo e
cità decisionale dei robot ha rispondono adeguatamen-
spinto la comunità scientifi- te all’interazione. E in que-
ca e gli scienziati a rivedere sto contesto, sempre più
il concetto di intelligenza ar- presente e sempre meno
tificiale, col coinvolgimento legato ad un futuro remo-
di numerose discipline. Ci si to, il contributo dei designer
sta anche chiedendo come si colloca nella possibilità di
procedere rispetto alle au- suscitare sentimenti legati a
tomobili a guida autonoma, specifiche interfacce, quelle
nella eventualità le auto- adatte a favorire l’interazio-
mobili imparino a ragionare ne con questi robot.
come noi. Ma questo tipo di Il secondo contributo, di Lu-
robotica è accompagnata isa Chimenz, intitolato Il va-
da problematiche etiche e lore della storia nel design
comportamentali cui non contemporaneo, considera
corrispondono strumenti le- il design come consorella
gislativi adeguati. Il sociolo- delle Arti Maggiori e delle
go Jacques Attali prevede Arti applicate. Esiste un di-
l’impiego diffuso dei robot saccordo tra gli studiosi cir-
nella vita quotidiana e l’as- ca la definizione storica del-
sistenza a domicilio, e così la disciplina, specialmente
diventa importante fornire nella datazione precisa dal-
un aspetto umanizzato a la quale far partire gli eventi
queste macchine. Dalle ul- che riguardano il design. Ep-

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pure, il momento progettua- to oggettivamente industria-


le deve essere preceduto le. Un progetto che gioca sul
da una padronanza teorica fattore emozionale e sulle in-
della materia storica. Cono- numerevoli combinazioni di
scere la storia del design e la varianti cromatiche perso-
sua evoluzione offre spunti nalizzabili. Invece, nel caso
di riflessione per una cono- della Vespa Piaggio una di-
scenza trasversale a tutti co- versa scelta comunicativa e
loro che operano in questo una mancanza di confronto
campo del design. Una co- immediato, hanno sottratto
noscenza cui attingere per qualche attenzione al suo
comprendere processi, me- disegno. Nasce ad opera
todi e mutamenti, perché il dell’Ing. elicotterista Cor-
confronto tra le origini stori- radino D’Ascanio. Sarà af-
che e la contemporaneità fiancata da altri scooter, del
può disegnare scenari futuri tipo Lambretta di Cesare
plausibili e sostenibili, sia dal Pallavicino e Pier Luigi Torre
punto di vista produttivo che (1947). La Vespa, prodotta
culturale. L’autrice individua in 10 pezzi al giorno nel 1946,
così alcuni escamotages passa a 500 pezzi nel 1952
che possono aiutare il de- ed entra ben presto nell’O-
signer durante la progetta- limpo degli “oggetti cul-
zione, e il riferimento storico to”. Grazie a questi esempi,
è uno di questi. Nasce la emerge chiaramente come
corrente del Neoclassicismo il design abbia la capaci-
con la riproduzione delle fi- tà di innovare, interpretan-
gure greche, in bianco su do il passato per agire nel
fondi colorati dapprima in presente, senza disperdere
nero e successivamente in il bagaglio culturale e rap-
azzurro, verde e rosa. Si pren- presentativo che gli offre la
da, per esempio, la FIAT 500 storia. Nello stesso tempo, il
Topolino (1936, prezzo 8900 design dovrebbe permette-
lire), che ha dovuto spesso re alla storia di conservare il
rinverdire il design originale proprio valore, senza man-
per diventare più contem- tenere sterili legami con i
poranea, pur conservando processi ideativi, confron-
i presupposti iniziali. La nuo- tandosi con il presente, in un
va 500 di Roberto Giolito rinnovamento che arricchi-
del 2007 unisce innovazione sce il futuro.
tecnologica e invenzione Nel terzo contributo, Raffael-
della nostalgia, in un prodot- la Fagnoni, con il suo Artefici

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Introduzione 30

di alternative, ci ricorda che gioco ciò che già esisteva


progettare implica saper e faceva parte del nostro
scegliere, ossia assumere re- quotidiano. Nasce allora
sponsabilità nel dare forma una nuova classe di innova-
ed evocare bellezza nella zioni, i cui ambiti sono il rin-
realizzazione del progetto. novamento urbano, il design
Progettare è decidere, e con il conseguente sviluppo
per questo motivo il design è economico, le tecnolo-
strumento di anticipazione. gie della comunicazione e
Ciò che produce il design ha dell’informazione. Legata a
radici in un pensiero critico, questo tipo di innovazione,
perché il designer introduce abbiamo assistito all’ingres-
e induce comportamenti. I so di una economia sociale,
designer sono artefici di al- grazie alla quale l’importan-
ternative. Secondo Raffaella za dei prodotti è ritornata
Fagnoni, in epoca di grandi al valore della produzione
conflitti, l’unica speranza e del consumo di materie
per l’umanità è la presenza prime. Tanto l’innovazione
di una minoranza creativa sociale quanto l’economia
cui aggregarsi per realizzare sociale utilizzano la rete per
una progettualità. Essa può gestire i processi di relazio-
rappresentare una proba- ne. Così internet modifica
bile soluzione di problemi il rapporto tra produzione
sociali ed etici su grande e consumo, attribuendo
scala. Quindi il designer non più valore ai processi colla-
più come singolo artista, ma borativi che ai prodotti. Ed
professionista che lavora in ora, il design pone al cen-
gruppo, e soprattutto ope- tro la persona, non più un
ra in un contesto interdisci- problema ma una risorsa,
plinare. I nuovi ambiti in cui perché l’utenza diventa il
interviene il designer sono gli soggetto attivo con cui il
artefatti comunicativi, i pro- designer interagisce e col-
dotti, i servizi, i progetti volti labora, da intendersi come
ad innescare processi sociali esperto e attore di compe-
ed economici alternativi. In tenze. Ecco perché il design
effetti, l’innovazione sociale, del XXI secolo, più collabo-
che possiamo datare intor- rativo ed interdisciplinare,
no alla fine degli anni ’80, è pone maggiore attenzione
stata un processo di cam- alla sostenibilità e ai modi
biamento che ha generato alternativi di produrre. Que-
nuove idee, rimettendo in sta tendenza nasce agli inizi

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del 2000, quando si riscopre ta consapevole di ciò che


il senso della collettività, ci si fa e consuma. Ora più che
riappropria degli spazi pub- mai, il designer è artefice, e
blici. Il tutto facilitato dallo come tale esercita un’arte
sviluppo delle tecnologie e che richiede esperienza e
dei social network, che dif- ingegno. Il dare forma come
fondono reti di collaborazio- sapere estetico, connesso
ne. Siamo alla III rivoluzione all’esperienza e all’uso di un
industriale. L’industrializzazio- artefatto, diventa l’impera-
ne si rivolge ad un futuro più tivo del design contempo-
equo e sostenibile, grazie raneo. Un imperativo che
ad azioni collaborative e di coinvolge azioni che si pren-
coinvolgimento diretto dei dono cura delle cose, pren-
cittadini. Nella IV rivoluzio- dendosi cura delle persone.
ne industriale, quella cui si In questo modo, i designer
riferisce Niccolò Casiddu, la diventano innovatori sociali,
società si caratterizza per la che trovano l’equilibrio tra
diffusione massiccia di altre l’essere innovatori e l’essere
caratteristiche: l’ubiquità, i manutentori.
dispositivi supercomputazio- Maria Carola Morozzo della
nali, le presenze di robot, di Rocca e di Bianzè, nel suo
intelligenze artificiali, i mezzi La nautica nel rapporto con
di trasporto automatici, i po- la memoria storica e le sue
tenziamenti neurotecnologi- origini, ci ricorda che la sto-
ci del cervello, e l’avvento ria è origine. Essa costituisce
di modificazioni genetiche un volano di innovazione, in
che rappresentano aspetti ogni settore al quale essa
di una innovazione dirom- fa riferimento. Il boom della
pente. Un tempo, le fonti di nautica borghese per tutti
sapere erano immutabili e ha costituito una irreparabi-
punti di riferimento per ge- le frattura per la produzione
nerazioni, mentre oggi la nautica e le sue origini, con
tecnologia favorisce e sti- la perdita della memoria
mola la formazione di un sa- storica e del saper fare tradi-
pere relazionale, collegato zionale, caratteristiche della
e collegante. Ecco perché si sua nascita. La nascita della
assiste ad un nuovo approc- nautica è legata alla figura
cio produttivo, dove i gruppi mitologica del maestro d’a-
che collaborano in rete si scia, e la sua capacità di
focalizzano sull’esigenza del fare è nelle sue mani, nella
singolo individuo, che diven- sua esperienza, tramandata

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Introduzione 32

da padre in figlio. Il maestro ciò richiede un team di pro-


d’ascia individua gli alberi gettisti affiatato che ne con-
idonei alla costruzione degli trolli ogni aspetto. Anche se
scafi, intaglia, leviga, senza è iniziata, da qualche anno,
seguire disegni. Ogni imbar- l’espressione della tendenza
cazione è così unica. All’ori- a salvaguardare e recupe-
gine, nasce il gozzo, madre rare le protagoniste della
di tutte le barche, frutto di storia dello Yachting, man-
un processo evolutivo che ca tuttavia una coscienza
parte dalla scelta del legno. collettiva che riconosca
E le barche diventano par- l’imbarcazione storica come
te del panorama marino, un bene culturale. Ci fanno
quando nell’Ottocento l’a- ben sperare le associazioni
ristocrazia europea inizia ad che abbinano alle regate,
andare per mare, dando i occasioni di riflessioni sulla
natali alla nautica da dipor- valorizzazione, tutela e re-
to. Fra l‘800 e il ‘900, si assiste cupero del patrimonio nau-
allo sviluppo dello yachting, tico. Ecco perché il designer
e il maestro d’ascia viene fa- nautico è ricerca, che recu-
gocitato dai cantieri. Ora le pera e sa anche restaurare.
imbarcazioni si progettano, In questo modo, il design
si disegnano e si costruisco- nautico del nuovo millennio
no in cantiere, non più sull’a- possiede maggiori possibilità
renile. E i materiali impiegati rispetto al passato, diven-
sono diversi, e l’andar per tando un settore capace di
mare non è riservato a po- connessioni interdisciplinari
chi. La prima edizione del infinite.
Salone nautico di Genova Massimo Musio-Sale, nel suo
(1962) segna il momento di Riflessione sul design del pro-
svolta, associato alla na- dotto-imbarcazione: equili-
scita del design nautico e brismi fra emozione e ragio-
della nautica da diporto. Si ne per soddisfare i sogni di
va per mare con maggiore una committenza visionaria,
facilità, e negli ultimi 50 anni ci racconta come l’imbar-
il diporto si è molto diffuso, cazione da diporto assume
diventando un fenomeno oggi un valore diverso. Essa
meno élitario e più popola- acquista una propria ragion
re. Oggi, le imbarcazioni da d’essere se considerata
diporto sono pensate per nell’ottica del tempo libero,
“vivere e abitare a bordo”, cioè del tempo più prezio-
nel massimo confort. Tutto so. La barca è oggetto di

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design godibile all’esterno e ma spesso non facili. L’im-


all’interno: un po’ casa e un barcazione diventa così uno
po’ mezzo di trasporto, così status symbol, all’interno del
emotivamente importante quale essa stessa rappresen-
per chi la possiede che le ta un’opportunità di lavoro
vien dato spesso il nome di e di guadagno per l’indotto.
donna. E così, il designer di L’Italia è la nazione leader
imbarcazione deve conci- per i Super Yacht, di oltre 24
liare l’idea di un prodotto da metri. L’imbarcazione come
sogno con la realizzazione di mezzo di competizione spor-
un oggetto reale. La prima tiva costituisce un momen-
imbarcazione dell’umanità to per dimostrare le proprie
era un semplice tronco d’al- capacità o per affermarsi
bero ed esisteva già prima come manager sportivo. La
dell’invenzione della ruota. nautica sportiva favorisce
Le prime civiltà nascono vi- la sperimentazione, l’agoni-
cino ai fiumi o presso il mare, smo, l’occupazione e crea
quindi nelle condizioni di do- un notevole indotto econo-
ver usare una imbarcazione. mico. In quest’ottica, diven-
Il design dell’imbarcazione tano importanti le barche
è quindi un’arte assai anti- che tengono conto della
ca. Noè è stato forse il primo coscienza ecologica e del-
maestro d’ascia, l’archetipo la sostenibilità economica.
antropologico del proget- Chi non può comprarsi la
tista. La vita a bordo è spe- barca può sempre affittar-
cifica: il comandante è un la, realizzando comunque
monarca assoluto, governa l’esperienza del navigare.
la barca, ma anche la ciur- Si ha così il vantaggio di di-
ma. Opera per il bene della sporre della barca, senza i
nave e dei suoi occupanti. fastidi e le responsabilità di
L’imbarcazione è quindi un gestione e di trasferimenti.
piccolo mondo, un micro- La barca che dovremo pro-
cosmo nel mare infinito e ci gettare richiede l’incontro
riporta al tempo dell’immer- della psicologia con il desi-
sione nel liquido amniotico gn, perché entrano in gio-
durante il periodo fetale. co: l’armatore diportista con
Nello stesso tempo, l’imbar- le sue aspettative, il conces-
cazione può essere un luogo sionario, il costruttore, il pro-
di solitudine, mentre le espe- gettista, e ciascuno con le
rienze di vita comunitaria a proprie istanze e competen-
volte sono entusiasmanti, ze. Certo, la barca del futu-

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Introduzione 34

ro deve rispondere ad alcu- frutto di una mente sapien-


ne esigenze precise, come i te. Ma spesso il modello pre-
consumi, i residui delle mate- sentato è così all’avanguar-
rie prime e la cura della di- dia che non esiste industria
smissione del prodotto, con il e tecnica in grado di rea-
riciclo dei suoi componenti. lizzarlo. Quando il progetto
In futuro, il designer di imbar- raggiunge l’essenza, come
cazioni, ma non solo, dovrà dice Magistretti, si giunge al
essere creatore di sogni non concept design che è così
semplice ideatore di fanta- chiaro che non necessita
sia. del disegno, e può essere
Chiara Olivastri, in Tempus trasmesso per telefono. Con
Operandi, ritiene che il tem- l’avvento del Boom econo-
po sia caratterizzante il ma- mico degli anni ’70 si affer-
nufatto progettuale, e per ma il pop design, e in con-
questo introduce i concetti trasto alla serietà dei maestri
di tempo del progetto, della si approda ad uno stile più
ideazione, della realizzazio- ironico e anticonvenziona-
ne, della durata dell’artefat- le. Si privilegiano materiali
to e del contesto. In queste meno nobili e nuovi, come
dimensioni temporali, si situa le plastiche, e ci si occupa
il progettista che determina di oggetti di uso comune. I
un ulteriore elemento che riferimenti progettuali ven-
può influenzare l’opera. Le gono ricercati nella contem-
interconnessioni temporali poraneità. Il valore del pro-
nelle loro evoluzioni eviden- getto risiede nella capacità
ziano segni riconoscibili nei di relazionarsi col presente
prodotti e hanno determi- e nel presente esaurirsi. La
nato notevoli cambiamen- poltrona senza una strut-
ti nel design degli ultimi 50 tura fissa, la poltrona “fa-
anni. Per esempio, nell’e- giolo”, diventa l’emblema
poca post bellica, “le icone delle nuove generazioni. In
del design”, progettate per questa poltrona è possibile
collocarsi in una dimensio- sprofondare, immergersi e
ne temporale proiettata rilassarsi in piena libertà. Nel
verso l’infinito, sono avulse 1964 emerge un richiamo
dalle mode e dagli stili cor- agli aspetti sociali del design
renti. L’opera progettuale è contro gli approcci più con-
opera del singolo artista che sumistici del tempo. Negro-
lascia un segno nella storia. ponte definisce il progettista
Il progetto è l’idea geniale, un intermediario, un creato-

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re di schemi aperti, non più passato ormai inadeguato e


di forme deterministiche. Al il nuovo che non è ancora
giorno d’oggi, i progettisti costruito né adeguato alle
dovrebbero impegnarsi af- odierne condizioni. In effet-
finché i prodotti rappresenti- ti, l’attuale scelta razionale,
no sempre meno loro stessi, nell’era dell’istantaneità, è
e sempre più le istanze di chi perseguire la gratificazione,
ne farà uso. Il movimento evitando le conseguenze e
dei Makers rappresenta un le responsabilità. E le conse-
esempio di questa tendenza guenze sono sotto gli occhi
già in atto. Prevale l’idea di di tutti. L’innovazione sociale
un design diffuso, accessibi- è uno dei temi che meglio
le, in cui gli strumenti di pro- esprime la contemporanei-
duzione sono alla portata tà, e una pratica innovativa
di tutti, e non si dimentichi è l’applicazione efficace
il valore rivoluzionario del- e sostenibile di una nuova
le stampanti 3D. La grande idea di prodotto, servizio,
espansione dell’user-cen- modello. Ecco perché, il
tred design ha fatto sì che ruolo del design è quello di
l’user, da una mera posizio- creare spazi sociali, dove sia
ne di cavia, sia passato a possibile elaborare proget-
quella di co-sviluppatore di ti in grado di incidere sugli
sistemi, posizionando l’uten- spazi del vivere comune,
te al centro del processo di quindi sulla vita delle perso-
sviluppo. Il nostro presente è ne e sul rapporto di queste
così dilatato dalla tecnolo- con la città. Uno dei valori
gia da considerare tempo alla base dell’epoca in-
reale solo ciò che esiste nel- dustriale era la perfezione.
lo spazio virtuale, e l’istanta- Oggi emerge invece una
neità significa acquisizione nuova idea di estetica, in
immediata, ma anche im- cui l’imperfezione è il riflesso
mediata perdita di interesse. di un processo corale che
La figura del designer si tra- privilegia la concretezza,
sforma: da lavoratore isola- l’azione, la messa in rete.
to, atipico e non inquadra- Alla personalizzazione si pri-
bile, diviene figura di massa; vilegia l’esprimersi attraverso
da professionista esterno e una materialità semplice,
sfuggente al sistema diven- che tuttavia incorpori ele-
ta elemento integrato a tut- menti molto sofisticati a livel-
ti i livelli. Stiamo vivendo un lo tecnologico. Per i prossimi
periodo di interregno tra un anni, l’autrice pensa che il

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Introduzione 36

compito del fare design sia designer, utilizzare il termine


quello di anticipare i desi- persona, con il quale si indi-
derata inespressi, sapendo ca l’insieme delle caratteristi-
cogliere i segnali di un futuro che distintive dell’individuo.
prossimo nel tempo reale. Il In questo modo, il design
compito del decisore è co- diventa partecipativo, per-
struire una rappresentazione ché il nuovo designer facilita
concettuale del problema i processi che coinvolgono
tale da renderlo risolvibile. Si più persone, oppure gruppi
apre così la strada ad una di lavoro multidisciplinari. La
visione costruttivista, perché multiversatilità della disci-
i problemi vanno costruiti e plina continua a mettere in
visualizzati nelle loro evolu- crisi oggi la locuzione desi-
zioni future possibili. Poiché il gn industriale. Nella società
futuro è ovunque, in tutti i fe- post industriale si fa riferi-
nomeni, l’abilità del design è mento al modello persona-
quella di scegliere e attivarsi lizzato che ha sostituito la
per realizzare quelli preferibi- centralità della produzione
li. In questo modo, l’impor- di beni, e il design perde così
tanza del ruolo del design la connotazione industriale.
nella società si misurerà sulla Esso diventa la professione
capacità di rendere le pro- singolare, ma con il gruppo
babili realtà visibili, efficaci e di una società progettante,
significative, con uno sguar- espressione di persone ani-
do capace di leggere nella mate da energie riformiste.
realtà le anticipazioni del Esso risponde all’urgenza di
domani. realizzare, attraverso il pro-
In La relazione culturale e getto, l’identità creativa di
funzionale con il proprio ciascuno. L’esperienza di
utente. Il Design per le per- partecipazione su temi com-
sone, Silvia Pericu espone plessi, come quella esperita
la necessità di passare dal da Salvatore Iaconesi ri-
progettare per la persona al guardo il cancro, evidenzia
progettare con la persona. la portata della rivoluzione
Occorre un sistema di stru- open source. Emergono le
menti e metodi per rendere sue grandi potenzialità, per
possibile il coinvolgimento la possibilità di rivoluzionare
reale delle persone nel pro- le relazioni tra le persone, di
getto, fattore importante di cui il design sta prendendo
innovazione. Invece del ter- atto. Dal mondo informati-
mine utente, è meglio, per il co dove nasce la filosofia

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open source, alcune prati- cipazione alla vita societa-


che di condivisione stanno ria. All’inizio del 2000, in Gran
contagiando il mondo dei Bretagna il Governo ricorre
manufatti tridimensionali, at- al termine Design Inclusivo
traverso il ribaltamento dello per definire la reale appar-
schema produttivo storico. tenenza di tutte le persone
In alcune esperienze prati- al processo progettuale. La
che, la filosofia open source nuova situazione demogra-
giunge addirittura a sfumare fica, ossia la longevità della
i contorni sempre più labili popolazione, impone un ri-
dell’autorialità del proget- pensamento dei principali
to. Questo parallelismo, tra ambienti di vita, città, abi-
informatica e design, conti- tazioni, uffici, per adattarli
nua anche attraverso il con- alle nuova esigenze. Queste
cetto della user experience, ultime devono prima esse-
modalità di indagine e ve- re comprese e interpretate,
rifica che mette al centro secondo un approccio cen-
del progetto le persone. Il trato sull’utente, con il quale
fondamento teorico e scien- si possono mettere a punto
tifico di tale concezione le nuove strategie di inter-
è la necessità di indagare vento. In questo contesto
l’esperienza delle persone di studio, progettazione e
attraverso un approccio ricerca, le università posso-
concreto e diretto (intervi- no svolgere un ruolo decisa-
ste, testimonianze dirette, mente importante, perché
etc.), per orientare il proget- attivo. Formare nuovi pro-
to in funzione di quanto, da gettisti richiede, a livello di-
esse, emerge. E questo iter dattico, la creazione di una
si conclude con la possibili- reale sinergia tra designer e
tà di testare gli artefatti di- fruitori finali, i quali diventa-
rettamente con le persone, no in realtà semi-progettisti.
ridefinendo il design come Nel caso della popolazione
inclusivo, vale a dire un de- anziana, i giovani designer
sign con il quale mutano i hanno compreso che il pro-
principi di progettazione di getto deve essere finalizzato
ambienti, prodotti e servizi. a persone reali con esigen-
Il Design Inclusivo nasce ne- ze definite. L’adeguamento
gli anni’50 per riconoscere i dell’habitat alle nuove cir-
diritti civili delle minoranze in costanze della popolazione
genere, delle persone disa- anziana rappresenta un’op-
bili e favorire una loro parte- portunità economica per la

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Introduzione 38

futura attività professionale. cognitivi. Queste macchine,


Nella relazione dialogica in- inserite in ambienti coopera-
terdisciplinare, il design rap- tivi (Ambient Assisted Living),
presenta uno strumento effi- possono rendere la vita più
cace e democratico poiché vivibile, perché hanno la
offre soluzioni veloci e intel- capacità di interagire con
ligenti e alla portata di tutti. l’Uomo, l’ambiente e altri
Claudia Porfirione, nel suo robot. In questo contesto,
Disegno capacitante, ci si situano alcuni studi desi-
ricorda che attualmente gn-robotica, presentandosi
stiamo vivendo in un’epo- come un settore giovane e
ca socio-tecnologica defi- di frontiera, ancora tutto da
nita era ibrida, nella quale inventare. Questa sezione di
si assiste all’evoluzione degli studi richiede la sinergia con
esseri umani con la tecno- discipline tradizionali come
logia. Questa coesistenza l’ingegneria, e l’integrazione
interattiva uomo/macchina con altre discipline non inge-
vede i robot, gli avatar, gli gneristiche. In effetti, la pro-
umanoidi diventare attori gettazione di questi robot è
sociali e professionali comu- molto complessa, perché
ni. I robot ad alto livello di mette in gioco situazioni di
interazione con l’uomo ab- fisicità tangibile, le capacità
bisognano quindi di essere di agire e reagire, quelle de-
soft nella loro forma e dun- cisionali autonome e le simu-
que più friendly. La robotica lazioni di emozioni. È un set-
è in rapida accelerazione, e tore di studi che richiede un
necessita quindi di contributi approccio multidisciplinare,
scientifici ad ampio spettro con problematiche psicolo-
disciplinare. In questo con- giche e dinamiche sociali le-
testo il design agisce con un gate a responsabilità legali.
ruolo di guida e di equilibra- Ecco che il design inizia un
zione. Si presenta la neces- percorso di ricerca e pro-
sità di conferire ai robot ca- gettazione in compagnia
pacità “decisionali” prima della psicologia cognitiva,
di agire, e diventa sempre con lo scopo di trasformare
più importante mediare tra la ricerca di base in appli-
la complessità dei sistemi e cazioni concrete. E proprio
l’ambiente, con apposite in riferimento a quanto ap-
interfacce. Considerazioni pena detto, è interessan-
che anticipano l’era di nuo- te il contributo di Claudia
vi robot, autonomi e super- Porfirione, presente nella

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seconda sezione di questo piccoli mezzi sportivi. La nau-


testo. Lo scopo principale è tica deve diventare un mon-
quello di favorire lo sviluppo do desiderabile e accessibi-
di una tecnologia al servizio le a tutti. Natura, contatto
delle esigenze dell’uomo, con il mare o con il fiume.
ma in maniera non intrusiva. Soprattutto in un Paese
Riprendendo da Norman il come l’Italia, che ha coste
concetto di dispositivo ca- meravigliose e che potreb-
pacitante, si può giungere bero essere il palcoscenico
alla definizione di approc- per una corretta informazio-
cio capacitante, ossia di ne sul mondo della nautica.
Design Capacitante. La Anche dal punto di vista
progettazione capacitante economico, la logistica, i
mobilita esperienze, pro- costi, la scarsa informazione
dotti, ambienti capacitanti, rendono scarsa giustizia al
che espandono le libertà trasporto nautico, etichet-
dell’individuo e permettono tato sempre come com-
acquisizioni di nuove com- plesso. Il sistema strade/ro-
petenze. taie ci sembra più semplice
Ivan Zignego, nel suo Nauti- solo perché siamo ad esso
ca per tutti, rilegge provoca- più abituati. E un modo per
toriamente la situazione del- correlare questi due mondi,
la nautica oggi, rilevando la quello terrestre con quello
necessità di “far piacere” le acquatico, potrebbero es-
barche alle giovani genera- sere i mezzi anfibi. Chi si spo-
zioni. Quindi, diventa sem- sta nel mare o nel fiume con
pre più importante innovare la barca può spostarsi an-
per rendere più attraente la che in terraferma se nel pic-
nautica, la quale si presenta colo natante vi è uno spazio
bifronte, con due espressioni per un ciclomotore, oppure
che la rendono originale: da se può usufruire del noleg-
una parte, è status symbol, gio dell’auto in prossimità
e dall’altra è barca a vela. del porto. Il piacere della
Natanti day-cruiser, natanti nautica può trovare realiz-
sportivi, dal Kitesurf-Windsurf, zazione anche nei gonfia-
all’Hydrofoil, alle tradizionali bili, con costi contenuti, per
canoe. Come nelle strade quanto riguarda i problemi
si osservano a volte le Ferrari di ricovero, di trasporto e
ma anche moto di grande manutenzione. E così, si può
cilindrata, così nell’acqua dare ai giovani e ai neofiti la
abbiamo grossi natanti e possibilità di avvicinarsi alle

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Introduzione 40

discipline dell’acqua, con te rispetto ai primi periodi


contenuti oneri economici. dell’era post-industriale e la
Negli anni ’70 e ’80 assistia- conoscenza di quei mec-
mo all’avvento del Windsurf canismi neurocognitivi che
e del Funboard, con l’esplo- realizzano una soddisfazione
sione degli sport acquatici. culturale generalizzata può
Con i Foils si amplia l’utiliz- rivelarsi la chiave di volta del
zazione della tavola e con nostro futuro.
queste importanti evoluzioni Un futuro sempre più com-
si giunge al sistema foiling, plesso, eppure semplice al
presente anche nell’Ame- tempo stesso, nel momento
rica’s Cup, sperimentato e in cui si comprende che la
validato. Oggi, la nautica mente umana è tanto dif-
sportiva deve evolversi e ferenziata individualmente
svecchiarsi, per coinvolgere quanto comune a tutta la
giovani e meno giovani, e specie, nei suoi fondamen-
forse guardando al mondo tali bioevolutivi.
automobilistico può essere
utile per pensare a strumenti .......
adeguati. Bibliografia
Da questi contributi emerge Dickie G., Introduction to
chiaramente che la fortuna Aesthetics. An analytic Ap-
della nostra vita e del nostro proach, Oxford University,
mondo risiede nella relazio- Oxford 1997.
ne positiva che riusciamo a Nuvolati G., PiSelli F., La cit-
stabilire con le situazioni e gli tà: bisogni, desideri, diritti.
eventi, all’interno dei qua- La città diffusa: stili di vita e
li ci troviamo ad esistere. Il popolazioni metropolitane,
designer è in parte respon- Franco Angeli, Milano 2009.
sabile di questa fortuna, SettiS S., Introduzione, in Maf-
specialmente nel caso del fei L., Fiorentini A., Arte e cer-
mondo industriale e post in- vello, Zanichelli, Milano 2012.
dustriale, dove l’interazione Wollheim R., Arts and its ob-
fra il progettista e il fruitore jects, Pelican Editions, Yale
è sempre più indifferenziata, University Press 1970, trad. it,
e la partecipazione all’idea L’arte e i suoi oggetti, Ma-
progettuale è sempre più rinotti, Milano 2013.
vasta e diffusa. L’interazio-
ne fra il progetto, il processo
ideativo e le sue modifiche
avviene più velocemen-

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