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Nota Editoriale

L’11° Congresso europeo degli psicologi, che si è tenuto ad Oslo dal

7 al 14 luglio 2009, ha rappresentato per la Comunità degli psicologi

siciliani un importante e significativo momento di qualificata presenza

attiva. Tutto ciò è stato caratterizzato da numerosi interventi preordina-

ti, inseriti nel programma del Congresso, presentati da colleghi iscritti


all’Ordine siciliano.

Il Consiglio dell’Ordine della Sicilia, su proposta del Presidente Fulvio

Giardina, per promuovere l’attività di ricerca e la partecipazione ad avve-

nimenti internazionali da parte degli iscritti all’Ordine siciliano, ad otto-

bre 2008 ha deliberato di sostenere le spese relative alla quota di iscri-

zione ed al viaggio aereo A/R per quei colleghi che presentassero una

relazione, accettata dalla segreteria scientifica, al Congresso di Oslo.

L’iniziativa di promozione professionale ha suscitato molto interesse

e trenta colleghi hanno partecipato al congresso di Oslo presentando

originali e significati contributi ritenuti validi sia sul piano scientifico

che esperienziali.

Al fine di far conoscere a tutti i colleghi siciliani tali contributi è stato

ritenuto opportuno utilizzare il nostro notiziario come veicolo di condivi-

sione. Questo numero, infatti, è interamente dedicato alla pubblicazio-

ne di un’ampia sintesi delle relazioni pervenute, presentate al congres-

so di Oslo.

Il Coordinatore Editoriale
Roberto Pagano
s ommario
Sergio S. Amico, Salvatore Noè
“Creatività Biologica”: un modello teorico centrato
sull’aspetto evolutivo dell’esistenza e del comportamento umano pag. 4
Sergio S. Amico, Giuseppa Polizzi
SOGNO VIGILE ESPLORATIVO INDOTTO E ORIENTATO
Descrizione di una metodologia psicoterapeutica pag. 6
Elisabetta Carbone, Daniela Tortolani
LA SAND PLAY THERAPY: UN VIAGGIO ATTRAVERSO L’INCONSCIO pag. 8
Giuseppe Castro, Daniel Lina Mancuso
Afasia Primaria progressiva: Descrizione di un caso clinico pag. 10
Elena Consoli
L’Approccio Centrato sulla Persona nella Medicina
dei Trapianti D’Organo pag. 12
Umberto Crisanti, Antonella Manno
LA MAGIC BOX: UN INTERVENTO DI EMOTIONAL
INTELLIGENCE A SCUOLA pag. 14
ANNO XIII - NUMERO 11
Simona Corinna Gugliotta, M. La Rosa
Aut. Trib. di Palermo, n° 29/98 Il funzionamento “limite” al test di Rorschach: ipotesi cliniche pag. 16
del 17/19-11-1998
Mario Gulli
Colapesce: L’importanza delle fiabe nella psicologia del profondo pag. 18
REDAZIONE:
Marco Lipera
Viale Francesco Scaduto, 10/B Action research nel mondo dei meninos de rua pag. 20
90144 Palermo
Daniel Lina Mancuso, Giuseppe Castro
Tel. 091 6256708 - 840500290 Demenza frontotemporale con SLA: descrizione di un caso singolo pag. 22
Fax 091 7301854 Giuseppe Maniaci
www.oprs.it Alexithimia, Stress e Supporto Sociale nei pazienti
con Orticaria Cronica pag. 24
e-mail: redazione@oprs.it
Marino Rosaria
I disturbi dell’apprendimento: il gruppo fiaba pag. 26
DIRETTORE RESPONSABILE
Paolo Bozzaro Vincenzo Messineo
Fuori dal setting, nuove funzioni della psicologia. pag. 28

COORDINAMENTO EDITORIALE Antonio Narzisi, Rosy Muccio


Intelligenza emotiva e rischio di burnout negli operatori
Roberto Pagano che lavorano con i tossicodipendenti pag. 30
Sergio Oteri, Angelida Ullo
CHIUSO IN REDAZIONE Dialisi e trapianto renale in pazienti pediatrici: affetti,
emozioni, rappresentazione identitaria e immagine corporea. pag. 32
il 23 Marzo 2010
Mariano Pizzo
Il Modello Pluralistico Integrato (MPI) di intervista di selezione:
IMMAGINE DI COPERTINA descrizione di una esperienza professionale. pag. 34
Sede del Congresso di Oslo
Antonio Prestidonato, Cristina Lanzarone, Maria Manto
MODIFICAZIONI COMPORTAMENTALI NEI GRAVI OBESI DOPO
GRAFICA & IMPAGINAZIONE INTERVENTO DI BENDAGGIO GASTRICO pag. 36
We-group Laura Rugnone
Sede legale: via R. Franchetti, 18/A PSICHE-SOMA-TÈCHNE: una integrazione mancata pag. 38
95100 Catania Salvatore Scardilli
Tel. 095 503584 - Fax 095 437657
MAPPE COGNITIVE UTILIZZO DELLE MAPPE MENTALI
NELLA PSICOTERAPIA pag. 40
www.wegroupsrl.com
Marinzia Sciuto
e-mail: grafica@wegroupsrl.com La qualità nei servizi pubblici: un approccio psicologico pag. 42
Massimiliano Terzo, Benedetto Tumminello
STAMPA Fattori psicologici in pazienti cardiopatici ischemici giovani:
We-group s.r.l. Uno studio empirico pag. 44
Angelida Ullo, Sergio Oteri, E. Aguglia, C. Amato
In AllegAto A questo notIzIArIo Fibromialgia e Depressione: analogie e differenze cliniche pag. 46
troverete:
Graziella Zitelli
• Psicologi&Psicologia in sicilia news For football fan and not against! Tifo PRO! Progetto per
l’educazione ad un tifo non violento rivolto a giovani tifosi pag. 48
• l’adesivo con la composizione del
Consiglio da applicare nello spazio Santa Muscuso
riservato nell’agenda 2010
L’ELABORAZIONE DI UNA NUOVA CATEGORIA DEL DANNO
RISARCIBILE ECONOMICAMENTE: DANNO ESISTENZIALE pag. 50
3
“Creatività Biologica”:
un modello teorico centrato
sull’aspetto evolutivo dell’esistenza
The 11th European
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

e del comportamento umano


Sergio S. Amico - psicologo, Salvatore Noè - psicologo

L
La “Creatività Biologica” rappre- alle sollecitazioni cui viene sottoposto. questa attivazione allostatica riesce a
senta il concetto nucleare di un L’eredità di Selye è stata raccolta fronteggiare e dominare la minaccia, o
modello evolutivo, che riguarda dalla PsicoNeuroEndocrinoImmunologia comunque a determinare un nuovo equi-
l’indivisibile unità della vita: gli esseri (PNEI), che rappresenta un importante librio, l'organismo esce dal processo
viventi in generale e l’essere umano in filone di ricerca contemporaneo. La allostatico con un adattamento nuovo,
particolare. Tale modello teorico è cen- PNEI si configura come un nuovo para- inedito, che ne preserva la sopravviven-
trato sulla necessità creativa dell’evolu- digma che si colloca in una prospettiva za (evoluzione).
zione. Senza gli aspetti innovativi, creati- olistica e che arricchisce la preesi- Il processo allostatico comporta uno
vi, non avremmo evoluzione ma soltanto stente concezione “psicosomatica”, stato di allerta, denominato carico allo-
un semplice e lineare sviluppo, cioè attraverso più incisive evidenze scienti- statico, che può essere mantenuto per
qualcosa che procede seguendo uno fiche. Si tratta di una visione sistemica periodi di tempo contenuti, conseguendo
schema già tracciato. dell’organismo umano, dove la psiche i suddetti risultati adattivi, ma che può
L’innovazione nasce come risposta si ritrova in costante relazione con quei anche diventare cronico e costituire così
alle difficoltà che sorgono lungo il cam- sistemi di regolazione fisiologica che uno stato di continua attivazione carat-
mino evolutivo. Ritroviamo questo sche- sono i principali sistemi adattivi del- terizzato da instabilità, che prende il
ma (l’associazione crisi -> innovazione) l’organismo: il Sistema Nervoso, il nome di sovraccarico allostatico (= dis-
anche nei processi di miglioramento Sistema Neuro Endocrino ed il Sistema tress). Ciò si verifica quando il processo
continuo della Qualità, i quali procedono Immunitario. Infatti, ogni allostatico entra in tale condizione di
attraverso il fronteggiamento e la risolu- sfida che perturba l'equilibrio dell'or- sovraccarico per incapacità a risolvere la
zione delle “criticità” emergenti. ganismo sollecita immediatamente sollecitazione e quindi a ridurre la ten-
Il vivere è evoluzione, è un processo delle reazioni regolative che sono neu- sione.
dinamico, come il camminare. Il cammi- ropsichiche, emotive, locomotorie, Accogliendo la teorizzazione di
nare è infatti una sorta di squilibrarsi ormonali e immunologiche. Maturana e Varela (“Autopoiesi e cogni-
controllato e continuo al quale segue un La PNEI ci propone, grazie all’america- zione”, 1985), l’organismo vivente è con-
ripristino dell’equilibrio in una nuova no Bruce McEwen, un nuovo modo di cepibile come un sistema autopoietico,
posizione, e tali oscillazioni, progressiva- intendere lo stress negativo (il distress) cioè un sistema autonomo che tende ad
mente ci avvicinano alla meta. inquadrandolo come sovraccarico allosta- auto-regolarsi, dotato di capacità di auto-
L’evoluzione è un alternarsi di ordine tico. (per approfondimenti: www.sipnei.it). organizzazione, che evolve a partire da
ed entropìa, governato da un processo di L'allostasi è la capacità di mantene- se stesso. I sistemi autopoietici reagi-
tipo omeostatico, che mantiene quest’o- re la stabilità dei sistemi fisiologici, scono alle perturbazioni tendendo a ripri-
scillazione equilibrata. essenziali per la vita, per mezzo del cam- stinare gli equilibri, giungendo quindi ad
L’Omeostasi – lo ricordiamo - è un biamento. È l’adattamento che si realiz- attivare gli opportuni processi omeosta-
processo che realizza l’adattamento za tramite il cambiamento, determinan- tici e/o allostatici, arrivando al punto di
ripristinando le condizioni ottimali, l’e- do nuove condizioni di equilibrio. (Bruce dover modificare la propria organizzazio-
quilibrio, attraverso “circuiti” già esi- McEwen – “The end of stress as we ne per far fronte alle sollecitazioni più
stenti, che limita entro specifici ambiti know it” - 2002) importanti ed insidiose.
fisiologici le fluttuazioni di vari elemen- L'obiettivo del processo allostatico è Quando un essere umano percepi-
ti variabili, garantendo così una stabili- più ampio di quello dei processi omeosta- sce un problema, un’avversità, speri-
tà dinamica. tici: è la fitness dell’intero sistema rispet- menta una tensione, avvertita interior-
Volendo considerare il ruolo centra- to alle sollecitazioni poste dall'ambiente. mente come fastidiosa, che lo porta a
le dell’adattamento nello studio degli Qui giocano un ruolo cardine le capacità cercare una “soluzione” che, se conse-
organismi viventi, dobbiamo riconosce- del cervello di regolare gli equilibri: biologi- guita, possa “risolvere” tale tensione
re grande merito ad Hans Selye, che ci, fisiologici e comportamentali. (Freud lo aveva chiamato “Principio di
già nel 1936 aveva visto nel modo in Se l'organismo è sottoposto a sfide costanza”).
cui si attiva il comportamento umano, ambientali che ne minacciano l’esisten- Possiamo facilmente riscontrare che
quella che lui stesso ha denominato za, a sollecitazioni talmente insidiose oltre a cercare una soluzione l’individuo
“Sindrome Generale di Adattamento”, che non riesce a controbilanciare con i può anche tendere ad evitare l’avversità.
focalizzando il concetto di Stress come semplici processi omeostatici, allora Quindi dall’attivazione possono scaturire
risposta dell’organismo nell’adattarsi attiva un processo allostatico. Quando due differenti percorsi, uno alimentato

4
da una motivazione di approccio, pro-atti- rico allostatico), non per una sorta di a confermare l’ipotesi di un ruolo signifi-
va, alla ricerca di una soluzione pratica, alterazione da esaurimento, quanto per cativo del sovraccarico allostatico nell’e-
l’altro sostenuto da una motivazione di una ricerca di soluzioni innovative in un voluzione dei tumori. Sempre più nume-
evitamento, focalizzata più sugli aspetti contesto di emergenza protratta (voglia- rosi sono infatti gli studi che evidenziano
emotivi da evitare, piuttosto che verso il mo qui ricordare che errare significa come lo stress “… aumenta l’incidenza
fronteggiare l’avversità: approccio ed evi- anche viaggiare, espandersi – oltre che del cancro e ne peggiora la prognosi” (F.
tamento rappresentano le due tendenze sbagliare). Bottaccioli in PNEI 03/09 p.6)
motivazionali di base. Entrambi sono Il processo biologico che comporta la Il binomio “Creatività Biologica”
attivati da un conflitto di fondo che si selezione di ceppi di batteri resistenti ai vuole rappresentare l’idea di fondo che il
configura come desiderio o come timo- farmaci antibiotici, segue un principio principio organizzatore principale del
re; tale conflitto rappresenta uno squili- similare: innescato dalle avversità, attra- mondo biologico possa essere l’evolu-
brio motivazionale che si traduce in verso mutazioni genetiche, determina la zione creativa. Quindi che la tendenza
un’attivazione comportamentale. formazione di caratteristiche biologiche autopoietica, cioè quella di un’auto-
Seguendo il “principio di costanza” innovative, che possano “risolvere”, neu- regolazione costantemente orientata al
l’individuo, a fronte di qualsiasi evento tralizzandola, l’efficacia del farmaco miglioramento, dia alla sofferenza ed
“perturbante”, attiva il proprio comporta- avverso. agli errori in generale, un valore positivo,
mento al fine di riequilibrarsi. La strategia biologica che volge alla di attivazione, che promuove l’innovazio-
Dovendo trovare soluzioni innovative, ricerca della soluzione dei problemi, ne attraverso uno sforzo creativo (con-
attiviamo il “pensiero divergente” e con- sembra contemplare, negli esseri fermando l’associazione crisi -> inno-
temporaneamente smorziamo il “pensie- umani, una prima fase di reazione alla vazione).
ro critico”, per dare così spazio alla sfida ambientale, ordinaria e focalizzata Le manifestazioni patologiche, sia
creatività, che può fornirci idee nuove. e, in caso di inefficacia, l’attivazione del somatiche che psichiche, quindi appaiono
Ciò rende più instabile il sistema cogni- sistema dello stress. Ciò, inizialmente, essere non tanto dei “capricci della natu-
tivo e questa “entropia della mente” comporta un’iperattivazione del sistema ra” quanto dei “processi sensati” (come
può, se diventa eccessiva, far tracollare immunitario che prepara l’organismo ad li chiama il Dr. Hamer), cioè processi che
il sistema compromettendone l’equili- un confronto (anche violento) col “nemi- tentano di risolvere la crisi mirando al
brio mentale (distress, trauma psichico). co”. Ma se lo stato di attivazione non ripristino dell’equilibrio perduto.
In chiave evolutiva umanistica, le raggiunge il suo obiettivo originale, cioè Il modello della “Creatività Biologica”
avversità sono occasioni di crescita, se non riesce a ripristinare uno stato scaturisce da un’intuizione che può e
nella misura in cui vengono affrontate equilibrato, allora si viene a determinare deve essere ulteriormente elaborata.
con l’opportuna “resilienza”, cioè con la uno squilibrio, una disregolazione, e ciò Noi speriamo di essere riusciti a tra-
capacità di far fronte alle difficoltà della porta il sistema in uno stato di aumen- smettervi, con questa breve esposizione
vita, superarle e uscirne rinforzato o, tata vulnerabilità (sovraccarico allostati- sommaria, degli elementi di novità sui
addirittura, trasformato. In questa pro- co) caratterizzato anche da immunosop- quali riflettere e fare ulteriori ricerche.
spettiva l’evoluzione rappresenta una pressione.
soluzione che si caratterizza come La ricerca di una soluzione determi-
migliore adattamento e buona stabilità na un aumento dell’entropia del siste- BIBLIOGRAFIA
(innovazione). ma: quanto più un organismo è “sotto • Bergson, Henri - L’evoluzione
L’essere umano, al livello cognitivo e stress”, tanto più questo suo squilibrar- creatrice 2002 Raffaello Cortina
comportamentale, confrontandosi conti- si potrà determinare un tracollo. Ne deri- Editore.
nuamente con le richieste e con le risor- va che tutte le strategie e le tecniche • Bottaccioli, Francesco - Il sistema
se del proprio ambiente (sia esterno, sia “anti-stress” giocano un ruolo generica- immunitario: la bilancia della vita
2008 tecniche nuove – Milano.
interno) e seguendo il proprio “slancio mente protettivo.
• Bottaccioli, Francesco -
vitale”, agisce tendendo a ripristinare un Gli errori di trascrizione genetica
Psiconeuroendocrinoimmunologia
equilibrio, che è naturalmente un po’ nella riproduzione cellulare possono
2005 Studio Red – Milano.
instabile. Infatti oscilla seguendo le due diventare così preponderanti da genera-
• Bottaccioli, Francesco - Geni e
tendenze contrapposte che possiamo re un tessuto anomalo (carcinogenesi)
comportamenti. Scienza e arte
ricollegare ai concetti di ordine ed entro- che si sviluppa con l’avallo di un sistema
della vita 2009 Studio Red
pia ed anche all’alternanza del pensiero immunitario sottotono, complice l’immu-
Milano.
convergente e divergente. nosoppressione da stress (S. Cohen,
• Lazzari, David - Mente & Salute
In sintesi: Fronteggiando le sfide quo- 1991 – in D. Lazzari, 2007). Tale ridotta
2007 - Franco Angeli – Milano.
tidiane l’essere umano evolve, attraver- efficacia del Sistema Immunitario appa-
• Lazzari, David - La «Bilancia dello
so un respiro dialettico fra ordine ed re strategicamente necessaria per con-
Stress» 2009 - Liguori Editore
entropia, attivando il pensiero divergen- sentire alle “nuove nate” di proporsi Napoli.
te e creativo per trovare soluzioni nuove come “soluzione innovativa”. • Maturana, H.R. - Varela, F.J. -
a nuove sfide. Le ricerche fatte in ambito PNEI, su Autopoiesi e cognizione 1985
Traslando tale modello sul piano bio- persone ammalate di cancro, riportano Marsilio - Venezia.
logico possiamo ipotizzare che gli errori differenze significative a vantaggio dei • Scrimali, Tullio - Entropia della
di trascrizione genetica (entropia cellula- gruppi sperimentali istruiti nell’uso di mente ed entropia negativa 2006
re) aumentino strategicamente quando il tecniche antistress (rilassamento, medi- Franco Angeli – Milano.
sistema è posto sotto stress (sovracca- tazione, visualizzazioni, ecc…), ciò tende

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SOGNO VIGILE ESPLORATIVO
INDOTTO E ORIENTATO The 11th European

Descrizione di una metodologia


Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

psicoterapeutica
Sergio S. Amico - psicologo, Giuseppa Polizzi - psicologo

del corpo fisico e che può successi- negli ultimi vent’anni.


Poniti dinanzi agli eventi
vamente reincarnarsi. L’Ipnosi Regressiva, fa emergere
come un bambino,
Si differenzia anche da molte altre scenari inaspettati che, venendo alla
e sii pronto ad abbandonare
tecniche immaginative, di stampo luce, offrono risultati straordinari. Ciò
ogni preconcetto vai umilmente
assertivo-propositivo, poiché segue sta determinando una diffusione tale
ovunque e in qualunque abisso
uno stile immaginativo-esplorativo da suggerire una revisione dei para-
la Natura ti conduca:
che mira, cioè, a fare emergere le digmi utilizzati fino ad ora dagli psico-
o non apprenderai nulla.
immagini “spontaneamente”, dall’in- terapeuti professionisti.
terno della psiche. Il metodo è quindi Tutti gli psicoterapeuti sanno che
Aldous Huxley
tendenzialmente rispettoso, in chiave esistono soggetti che nonostante i
maieutica, dei temi e dei tempi di lunghi anni di psicoterapia, di qualun-

I
l Sogno Vigile Esplorativo Indotto maturazione del cliente, riconoscendo que indirizzo, rimangono refrattari ai
e Orientato (SVEIO) è una tecnica che le risorse di cui egli ha bisogno cambiamenti e che nonostante le ana-
immaginativa - utilizzabile sia in risiedono nella sua storia, personale lisi fatte nei minuziosissimi dettagli, il
psicoterapia sia in percorsi di evolu- e transpersonale. problema di base sembra immutabile
zione personale - compatibile con vari Il terapeuta predispone un conte- o si ripete sotto mentite spoglie. In
approcci psicologici, in particolare sto relazionale atto a facilitare una chiave transpersonale, la ripetizione
con quelli che si collocano in un’otti- produzione immaginale significativa si configura come strumento per l’e-
ca transpersonale. (Esplorativo, Indotto e Orientato) in voluzione dell’anima - sostenuta dal-
Si utilizza uno stato di coscienza modo tale che il cliente, attraverso le l’inquietudine - come ricerca di una
non ordinario, ovvero uno stato ipna- proprie visualizzazioni (Sogno) connet- soluzione evolutiva.
gogico, di profondità sufficiente a far ta la sua coscienza (Vigile) con imma- Il fatto è che, fino a quando non si
affiorare visualizzazioni significative gini e con emozioni significative, alle comprende dove porta la ripetizione,
(Sogno Vigile). Ciò consente di esplo- quali seguirà una elaborazione che ovvero, in chiave junghiana, “da quale
rare (Esplorativo) contenuti psichici spesso trova luogo già durante la fase archetipo siamo posseduti”, non ci
del cliente che altrimenti non sareb- esplorativa, raggiungendo importanti sarà possibilità di cambiamento.
bero accessibili (Indotto) attraverso esperienze di abreazione catartica. La ricerca psicoterapeutica può,
messaggi del terapeuta che indicano La descrizione che oggi presentia- grazie alle tecniche di stampo ipnoti-
principalmente direzioni e contenuti mo vuole dimostrare la validità scien- co, varcare i confini dell’esistenza
generici (Orientato) piuttosto che tifica di una prassi metodologica, di attuale sfociando ‘in altri luoghi ed in
tematiche specifiche. fatto già esistente, che stenta ad altri tempi’, lungo un percorso dell’a-
Si applica in un setting individuale essere accettata nel panorama delle nima che si mostra molto più ampio di
poiché l’uso in contesti di gruppo, con tecniche psicoterapeutiche accredita- quanto non appaia ad una prima visio-
la conseguente perdita del feedback te e che, proprio per questo, viene uti- ne superficiale. L’esplorazione avvie-
interattivo individualizzato, non con- lizzata senza garanzia di professiona- ne anche grazie ai suggerimenti del
sentirebbe un adeguato orientamento. lità, da operatori di formazione varie- terapeuta rispetto ai movimenti sul-
Presenta alcune attinenze con gata e spesso non controllata: stiamo l’asse del tempo (time line) - “vai
altre tecniche di imagery, come ad parlando dell’Ipnosi Regressiva. avanti”, “vai indietro” - che prendono
esempio il Training Autogeno superio- Tale pratica trova i suoi albori in il posto dei classici movimenti, di
re di Schultz, il Rêve-Eveillé-Dirigé oriente già da parecchi decenni, men- ascensione e di discesa, previsti nella
(R.E.D.) di Desoille, l’oniroterapia, le tre in occidente, a partire dai pionieri tecnica di Desoille (R.E.D.) e che com-
visualizzazioni guidate. Da queste tec- più conosciuti, come Thorwald portano una reale capacità del sog-
niche si discosta in maniera decisiva Dethlefsen (1974) in Germania, Bruce getto di viaggiare mentalmente nel
per il suo collocarsi in un’ottica trans- Goldberg (1982) e Brian Weiss (1988) tempo e di varcare, così facendo,
personale, cioè all’interno di un para- negli USA, Manuela Pompas (1987) anche i confini della propria nascita.
digma che considera possibile l’esi- ed Angelo Bona (2003) in Italia, si Attraverso le immagini del Sogno
stenza di una parte spirituale dell’es- affaccia in tempi a noi più vicini, con Vigile è possibile recuperare non solo
sere umano che sopravvive alla morte una maggiore diffusione avvenuta eventi della storia personale del sog-

6
getto, ma anche contenuti che posso- vo per cui lo facciamo: ovvero il suo BIBlIogrAFIA
no, in qualche modo, far ipotizzare l’e- problema, chiedendogli di andare a
sistenza di vite precedenti. ripescare attraverso immagini, emo- • A. rocha & K. Jorde, Figlia della
Luce, 1995, Sperling & Kupfer.
In cosa consiste questa metodolo- zioni, pensieri, sensazioni, qualcosa
• Anne e Daniel Meurois -
gia e come si attua? che possa darci spiegazione del suo
givaudan, I nove scalini, (1991),
Il setting, individuale, prevede un stato attuale. Ed è così che possono AMRITA edizioni.
ambiente sufficientemente tranquillo, venire alla luce episodi dimenticati o • Bona, Angelo, Ipnosi regressiva e
dove il cliente possa stare in posizio- registrati sotto altri filtri cognitivi del- psicoterapia dell'entusiasmo 2003
ne adatta al rilassamento (poltrona l’attuale vita, così come possono Ed. Mediterranee.
comoda - meglio se reclinabile - o let- emergere episodi di un tempo remoto, • Bona, Angelo, L'amore dopo il
tino), con il terapeuta a fianco (posi- antecedente la propria nascita, che in tramonto, 2005, Oscar Mondadori.
zione di supporto). E’ bene dotarsi di qualche modo fanno entrare il sogget- • Caldironi, B. - Widmann, C.,
Visualizazioni guidate in
una coperta, considerato che il rilas- to in contatto vivo con le emozioni di
psicoterapia, 1980, PIOVAN.
samento può comportare la necessità quel tempo, che si ricollegano con le
• Daniel Meurois - givaudan
di ulteriore copertura del corpo. attuali emozioni. Malattie karmiche, 2000
I soggetti devono essere di norma Ciò risulta perfettamente in linea, AMRITA edizioni.
maggiorenni (sono trattabili – con in chiave transpersonale, con l’ipotesi • Dethlefsen, thorwald, Il destino
adeguata cautela – anche giovani a evoluzionistica della reincarnazione e come scelta 1979
partire dai 16 anni con sufficiente con la teoria del karma. Ed. Mediterranee.
equilibrio e strutturazione dell’io, pre- Con questo tipo di lavoro, spesso • Dethlefsen, thorwald
vio consenso genitoriale), non psicoti- emerge che specifici sintomi (anche L'esperienza della rinascita -
Guarire attraverso la reincarnazione
ci e non borderline, non in fase di di ordine prettamente fisico), nonché
2004 Ed. Mediterranee.
depressione maggiore. In sostanza, varie difficoltà relazionali, rimandano
• Dethlefsen, thorwald, Vita dopo
l’Io deve essere in grado di reggere la a qualcosa rimasto incompiuto in una vita,1974 Ed. Mediterranee.
portata delle immagini emergenti e di ipotetica vita precedente, a qualcosa • g.nardone - C.loriedo – J.zeig -
produrre un’adeguata elaborazione che appare come già vissuta e che si P. Watzlawick, Ipnosi e terapie
analitica. sta ripetendo; oppure si ricollegano a ipnotiche, 2006, Ponte alle grazie.
Il terapeuta, dunque, non ordina qualcosa che rappresenterebbe una • goldberg, Bruce, Vite passate,
dall'esterno al soggetto ciò che deve responsabilità nei confronti di altri vite future, 1982 Armenia.
fare o credere, bensì lo aiuta nella che, seguendo la legge del contrap- • granone, Franco, Trattato di
Ipnosi,1989 UTET.
ricerca di quelle sue risorse interne passo, avrebbe a sua volta determi-
• Mcelroy, Mark, Sogni Lucidi -
che possono servirgli per stare nato nella vita attuale un vissuto com-
Semplici Tecniche per Guidare i
meglio. Lo stato ipnotico utilizzato plementare: uno sperimentare oggi Propri Sogni, 2008 Macro edizioni.
non è un sonno profondo o uno stato ciò che avremmo causato ad altri in • Moody, raymond A., Ricordi di
di incoscienza completa: si tratta piut- tempi remoti al fine di imparare e, altre vite, 1990 Oscar Mondadori.
tosto di una sorta di dormiveglia in cui quindi, migliorare. Questo ‘contrap- • Peresson, luigi, L'immagine
le difese razionali assumono un ruolo passo’ ovviamente - ci teniamo a sot- mentale in psicoterapia, 1983
più permissivo. tolinearlo - non è in chiave punitiva Città Nuova - Roma.
Il metodo implica la riflessione, bensì evolutiva. • Pompas, Manuela, La terapia R,
1995 Mondadori.
durante e dopo la produzione immagi- COMPETENZE:
• Pompas, Manuela, Reincarnazione,
nale (al risveglio), sulle connessioni Per utilizzare il Sogno Vigile
alla scoperta delle vite passate,
tra le problematiche attuali e ciò che Esplorativo Indotto e Orientato, è 1897 Rizzoli.
emerge nel Sogno Vigile. Teniamo pre- necessario avere competenze psico- • Pompas, Manuela, Reincarnazione,
sente che secondo molti colleghi che terapeutiche pregresse, che includa- una vita, un destino, 2004
si occupano di Ipnosi Regressiva, oltre no, gli aspetti di cornice relazionale e Sperling & Kupfer.
che per tutto il pensiero orientale, il là contrattuale; avere – inoltre - compe- • Pompas, Manuela, Vivere. E poi?,
ed allora che emerge nel Sogno Vigile, tenze sugli stati non ordinari di 1989 Rizzoli.
può essere ricondotto a ipotetiche vite coscienza, sulla loro induzione e sulla • robin norwood, Guarire con i
perché, 1994 Feltrinelli.
precedenti. Ma visto che non sapremo fuoriuscita dalla trance ed avere, infi-
• roger J. Woolger, Il Segreto di
mai con certezza scientifica se la rein- ne, dimestichezza con le fasi del per-
Altre Vite, 2007 Sperling & Kupfer.
carnazione sia un fatto reale o una corso di morte e di rinascita e con il • tomlinson, Andy, Di Vita in Vita,
necessità di pensiero del vivente, per più ampio processo evolutivo trans- 2005 AMRITA edizioni.
adesso ci soffermeremo solo sul fatto personale, all’interno del quale l’e- • Weiss, Brian, Lo Specchio del
che la connessione fra il qui ed ora ed sperienza regressiva del Sogno Vigile Tempo, 2002 Oscar Mondadori.
il là ed allora serve terapeuticamente occupa un ruolo di elevata incisività. • Weiss, Brian, Messaggi dai
per portare alla luce, e risolvere, i nodi A ciò va aggiunta l’esperienza per- Maestri, 2000 Oscar Mondadori.
emozionali (archetipici) ancora non sonale diretta, prima come soggetto • Weiss, Brian, Molte vite, molti
maestri, 1988 Oscar Mondadori.
risolti. che si sottopone alla tecnica, poi
• Weiss, Brian, Molte vite, un solo
Quindi possiamo stimolare il sog- come osservatore ed infine come ope-
amore, 1996 Oscar Mondadori.
getto verso lo stato di trance. E men- ratore, attraverso un percorso formati- • Weiss, Brian, Molte vite,
tre lo stimoliamo gli ricordiamo il moti- vo appositamente strutturato. un'Anima Sola, 2004 Mondadori.
7
LA SAND PLAY THERAPY:
UN VIAGGIO ATTRAVERSO
L’INCONSCIO
The 11th European
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Elisabetta Carbone - psicologo, Daniela Tortolani - psicologo

L
a Sand Play Therapy è una bia” significa, ridestare la possibilità sperienza regressiva in cui l’attenzio-
metodica introdotta da Dora subconscia di mettere in scena modi ne viene distolta dal mondo circo-
Kalff nell’ambito della Psicologia di proiettare, introiettare e interiorizza- stante e concentrata sui contenuti
Analitica, espressione di un processo re, intesi come capacità di esprimere, che emergono dall’inconscio e che
creativo che antepone le sensazioni e il distinguere, confrontare e trasforma- vengono proiettati sul materiale ludi-
gioco alle parole, fornendo un linguag- re, la propria esperienza emozionale. co, determinando diverse sensazioni
gio simbolico che permette di superare Si tratta del ritorno alla dimensio- emotive. Le differenti modalità di con-
l’ostacolo che in un’analisi infantile è ne corporea costitutiva del gioco atti- tattare la sabbia, di scegliere e dis-
costituito dall’immaturità dell’evoluzio- va nel bambino come nell'adulto, porre l'oggetto, il ritmo costruttivo del
ne del linguaggio. della disposizione a rappresentare lavoro con pause, ripensamenti e
Dora Kalff ha aggiunto alla psico-
logia junghiana l’elemento della terra
e con esso la possibilità di lasciarsi
andare ad un’attività psichica model-
lando la sabbia e dandole forma con
le mani.
Il materiale necessario per poter
lavorare con il “Gioco della Sabbia”
consiste in una stanza con delle cas-
sette di sabbia di dimensioni stabili-
te, aventi fondo blu e, degli scaffali in
cui sono ordinati numerosi oggetti in
miniatura, che vengono usati dal
paziente, all’interno di questo spazio,
nella più completa libertà per costrui-
re una scena rappresentando dei con-
tenuti inconsci. emozioni presenti, ma ancora indistin- accelerazioni improvvise sono i testi-
Dal punto di vista di Dora Kalff, l'e- te; è il momento centrale nell'econo- moni esterni del confronto con l'emo-
lemento sostanziale per raggiungere mia psichica in cui un'emozione sof- zione.
la trasformazione di uno stato di sof- ferta, ma ancora senza forma, si con- La sabbia si rivela un mezzo dota-
ferenza non è tanto rendere conscio figura come rappresentazione di un to di grande potenzialità perché ogni
ciò che è inconscio, quanto dare spa- vissuto. azione, anche minima, trova in questo
zio al processo simbolico che tende Il processo di contatto con la sab- materiale una pronta capacità di
spontaneamente ad un progetto di bia, l'aggiunta di acqua, la creazione e risposta. Il segno impresso sulla
totalità, di relazione conscio - incon- la trasformazione delle scene, sem- superficie rimanda un’ampia gamma
scio più integrata. brano ottenere e sollecitare il duplice di risposte: dalla traccia appena
Durante il periodo evolutivo, per processo di guarigione e di trasforma- inscritta, quando la sabbia è asciutta,
misurarsi con l'emozione, i bambini zione, obiettivi della terapia. alla plasticità costruttiva, quando
hanno bisogno dell'oggetto e dell'a- Nella “Sand Play Therapy” pertan- bagnata e la costante presenza di una
zione, come se la capacità di affron- to, la cura si lega a due elementi fon- risposta vale anche quando il gesto è
tare l'evento emotivo coinvolgente damentali: la manipolazione della violento e distruttivo; ed è molto
richiedesse l'attività e il contatto per- sabbia e la possibilità di rappresenta- importante che la sabbia non sia
cettivo proprio dell'esperienza corpo- re simbolicamente il proprio mondo distrutta, non sparisca e si ritrovi
rea; ma anche in età adulta, in situa- interno, costruendo nella sabbiera immutata nella sua struttura dopo la
zioni emozionali intense che disorien- una scena con il materiale ludico a tempesta emotiva in cui è coinvolta.
tano, si sente la necessità di tornare disposizione. Lo spazio della sabbiera è stato
a quel modo di esperire, di regredire In presenza dell’analista che assi- descritto da Dora Kalff come uno spa-
al gesto per elaborare gli eventi dis- ste al suo gioco, condividendone il zio “libero” ma anche “protetto”, ciò
turbanti. Proporre il "Gioco della sab- vissuto, il paziente sperimenta un’e- significa che il paziente può speri-

8
grandoli: il problema inconscio è agito
nella sabbiera e dal mondo interno,
reso visibile all’esterno.
Ciò che colpisce l'osservatore
attento allo sviluppo nel tempo delle
scene è il processo spontaneo di
organizzazione sia formale che spa-
ziale, la precisione delle scelte e la
loro aderenza al vissuto individuale.
Tale organizzazione del vissuto e
le scelte specifiche dei singoli ogget-
ti, mettono a contatto col processo
che Jung definiva archetipico e trans-
personale.
Al termine del processo il paziente
può raggiungere la fase che si può
designare come espressione della
totalità, o in termini junghiani, il Sé,
che si manifesta nella sabbiera in
modi in parte nascosti, o manifesto
nei simboli (cerchio, mandala, croce,
…), come momento cruciale dello svi-
luppo della personalità.
Ci sono immagini che aprono
nuove strade all'elaborazione e sciol-
gono, la rigidità di una comprensione
ripetitiva e perciò sterile; altre che,
nella loro stessa struttura, vanno
oltre le opposizioni iniziali e portano il
mentare una totale libertà di utilizza- concentrazione sul vuoto che permet- segno concreto di un’organizzazione,
zione dello spazio, ma questa può te l’emergere di un’immagine in cui sino a quel momento imprevedibile.
essere percepita come tale solo se è l’emozione trova rappresentazione. Si tratta di momenti particolari in cui
rapportata alla percezione dei limiti, La miniaturizzazione degli oggetti le reazioni emotive, sia del paziente,
fisicamente rappresentati dai bordi favorisce l'illusione di poter dominare che del terapeuta, divengono una
della sabbiera che rappresentano emozioni ancora difficili da gestire, ma testimonianza che la forma raggiunta
infatti, la “protezione” dello spazio, al tempo stesso permette un primo corrisponde a energia liberata e attiva.
uno sbarramento cioè, alla realizzazio- confronto con loro. Le emozioni paiono Nello spazio della sabbiera è pos-
ne del puro principio del piacere: i caricare di potere inconscio l'oggetto, sibile attivare e contattare attraverso
bordi della sabbiera possono quindi tanto da sviluppare una sua autono- i simboli, quei contenuti e quelle
rappresentare una frustrazione che si mia e renderlo a volte perturbante. immagini interne cariche di energia
oppone al libero scaricarsi dell’ener- Tra i numerosi oggetti il paziente, che, rese visibili, influenzeranno un
gia e alla realizzazione di valenze onni- sceglierà quelli da cui è particolar- nuovo sviluppo e dai due poli opposti
potenti che sarebbero soddisfatte se mente attratto e che sono immagini del conflitto, uniti nello spazio della
agite in uno spazio illimitato, sottraen- significative per lui in quel momento sabbiera, emergerà un terzo simbolo
do energia ad una rappresentazione e, allora, all'apparente approssimazio- unificatore che permetterà di supera-
simbolica ed alla elaborazione della ne iniziale si va sostituendo l'impres- re il conflitto. Il simbolo, espressione
situazione intrapsichica. La sabbiera, sione che in quello spazio, nell'atto della totalità dell’individuo permette
con il suo spazio ed il suo limite, inibi- del collocare ogni singola scelta, si di “trascendere” le posizioni divergen-
sce quindi, lo scarico immediato del vada descrivendo la precisa designa- ti di conscio e inconscio. Ciò è la rea-
desiderio e l’energia psichica è così zione di un vissuto. lizzazione di quello che Jung definì
canalizzata e rappresentata, dirigendo- Le scene iniziali hanno grande “funzione trascendente” cioè, la com-
si verso il processo trasformativo. importanza per il valore anticipatorio ponente creativa della psiche attra-
Ma lo spazio limitato della sabbie- che esse hanno, possono rappresen- verso cui, producendo una nuova via,
ra, serve anche da contenimento tare il problema e indicare processi si supera una situazione di conflitto.
affettivo che, come le braccia della psichici che prendono avvio nel La Sand Play Therapy ha aperto
madre, accoglie e contiene i vissuti momento in cui parti della personalità una prospettiva molto ampia sull’im-
positivi. non attivate diventano visibili. portanza dell’azione ludica intesa
La scelta dell’oggetto in genere Quando quest’attivazione si rende- come via di rapporto con le determi-
non è immediata e si definisce lenta- rà riconoscibile attraverso la scena, nanti psichiche della sofferenza, a
mente, mentre il paziente si trova di l’Io mediante l’immagine contatterà le volte difficili da raggiungere con meto-
fronte alla scena vuota ed è proprio la parti dei contenuti archetipici inte- di di terapia più verbali.

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Afasia Primaria
progressiva: The 11th European

Descrizione di un caso clinico


Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Giuseppe Castro - psicologo, Daniel Lina Mancuso - psicologo

R
iportiamo il caso di un uomo di riuscendo, quindi, a discernere se il ANALISI CASO CLINICO
73 anni, caratterizzato da ste- deterioramento è globale e diffuso o S.M. è un uomo di 73 anni.
reotipie verbali, eloquio sponta- legato ad aspetti verbali che provocano Sposato, ha 3 figlie, una di 40 anni
neo ridotto, limitata comprensione del un effetto alone su altri domini. avuta dalle prima moglie e due (6 e 4
linguaggio parlato, agrafia, aprassia Sebbene il disturbo del linguaggio anni) avute dal secondo matrimonio.
costruttiva; di converso, non sono pre- nella PPA possa interferire con l’abilità Lavora nella produzione e commer-
senti cambiamenti di personalità né di memorizzare parole o risolvere com- cializzazione del miele.
stereotipie motorie, la memoria episo- piti verbali, il paziente non ha difficoltà Il padre è deceduto a 94 anni, la
dica è relativamente preservata, la nel richiamare eventi giornalieri, né madre a 70 anni per le complicanze di
memoria procedurale intatta, l’orienta- nelle funzioni esecutive o nelle abilità una presunta FTD.
mento spazio-temporale buono; assen- sociali. S.M. non presenta nessuna patolo-
te prosopagnosia. La difficoltà della valutazione neu- gia medica di rilievo al di là di quella
L’indagine strumentale evidenzia la ropsicologica, ma anche il suo fascino, per cui viene al consulto.
presenza di un danno focale nelle aree sta, quindi, nel valutare correttamente La moglie e la figlia riferiscono che
temporali e infero frontali dell’emisfero l’effettivo deficit cognitivo per quanto, i disturbi sarebbero iniziati 2 anni
sinistro congruente con la letteratura in questi casi, gli strumenti standardiz- prima con difficoltà nel trovare i nomi
scientifica che indica la lateralizzazio- zati non ci vengano in aiuto. di oggetti e persone conosciute, ma
ne e specializzazione sinistra per le Altra difficoltà nella valutazione che da circa 1 anno, sarebbero insorti
funzioni cognitive verbali e delle aree della PPA sta nella multiforme presen- maggiori problemi nell’espressione lin-
emisferiche destre per le funzioni spa- tazione clinica di questa patologia. guistica a causa di un’estrema difficol-
ziali. Gorno Tempini (2004) evidenzia tre tà a reperire le parole giuste.
INTRODUZIONE varianti: Ultimamente, S.M. comunichereb-
Storicamente, i deficit di memoria 1. PPA non fluente. be sempre meno e, a volte, sembre-
sono stati considerati essenziali per la 2. Demenza Semantica. rebbe non capire bene ciò che gli viene
diagnosi di demenza. 3. Logopenica. detto. A fronte delle difficoltà linguisti-
In realtà, molte demenze si presen- Secondo i seguenti criteri: che, i familiari riferiscono che S.M.
tano con deficit di memoria solo negli PPA non fluente sarebbe adeguato in molte attività quo-
ultimi stadi della malattia. • Eloquio lento, disartria, agrammati- tidiane, quali guidare l’auto (orientan-
Un esempio di demenza non amne- smo, conservata la comprensione per dosi anche in strade nuove) lavorare
sica è l’Afasia Primaria Progressiva le singole parole, non per frasi con (produzione del miele e consegna ai
(PPA). struttura sintattica complessa, anomie clienti), lavarsi, vestirsi etc.
La PPA si manifesta con un’iniziale per verbi. All’osservazione comportamentale
perdita, lenta e progressiva, del lin- Lettura compromessa per parole e al colloquio, il paziente appare ben
guaggio; deficit che rimane isolato per morfologicamente complesse. Prosodia orientato nello spazio e nel tempo, il
almeno due anni, in quanto, di conver- compromessa. comportamento è adeguato al conte-
so, la memoria, le abilità visuo-spazia- Demenza Semantica sto e alla situazione. Il linguaggio è
li, il ragionamento logico ed il compor- • Eloquio fluente, grammaticalmente lento e stentato, ma la prosodia con-
tamento rimango relativamente intatti. corretto. Parafasie semantiche. Grave servata. Viene somministra una batte-
Le neuroimmagini, tipicamente, compromissione della comprensione, ria di test con i seguenti risultati:
rivelano maggiore atrofia o ipometabo- dislessia superficiale, prosopagnosia. MMSE (Punteggio=22,86/30),
lismo nell’emisfero sinistro rispetto al Anomie per oggetti. Prosodia conser- FAB (P.E =3), Digit Span Forward (P.E=3),
destro. vata. Digit Span Backward (P.E=3),
Vista la stretta reliance dei test Logopenica RAVL Rievocazione Immediata (P.E.=1),
neuropsicologici dalle istruzioni e/o • Parafasie fonemiche, Acalculia, Deficit RAVL Rievocazione Differita (P.E.=1),
risposte verbali, questi conducono a memoria fonologica a breve termine. Riconoscimento Parole Rey (P.E.= 3),
erronee conclusioni circa l’effettivo L’afasia primaria progressiva, dopo Test di Corsi (P.E.= 4), Copia Disegni
deterioramento dei domini non lingui- un iniziale deterioramento focale del (P.E.= 2), 3 oggetti 3 luoghi (P.E.=3),
stici, in patologie quali la PPA, ritenen- linguaggio, evolve in demenza fronto- Stroop Test (P.E.=2), ENPA [Deficit
doli anch’essi danneggiati, non temporale (FTD) o Alzheimer(AD). emersi: 1) Denominazione di verbi ed

10
Conclusioni:
Lo studio di questo caso di PPA in
cui si evidenziava sin da subito un’a-
simmetria funzionale fra attività verbali
e non verbali rispecchiata anche dagli
esami strumentali (ERPs e RM) è utile
perché:
1. Mette in luce la lateralizzazione
sn/dx rispettivamente della memoria
verbale e non verbale e le preservate
abilità non verbali nella PPA.
2. Evidenzia un declino isolato delle
funzioni verbali nei primi 3 anni a cui si
associa solo successivamente un velo-
Fig. 1 ce declino degli altri domini cognitivi.
oggetti, 2) Capacità di tradurre i nume- spazio-temporale, preservate le funzio- 3. Pone degli interrogativi sulla diffi-
ri (parole) in cifre, 3) Interpretazioni ni mnesiche visuo-spaziali (memoria coltà nell’indagare la memoria non ver-
errate dei segni aritmetici e procedure topografica, capacità di apprendere bale e le funzioni esecutive indipen-
di calcolo errate]. nuovi percorsi, riconoscimento visi) dentemente dalla competenza lingui-
S.M. viene, inoltre, sottoposto ad così come l’organizzazione e pianifica- stica.
una RM con il risultato di un quadro di zione di attività giornaliere (produce e 4. Evidenzia come le tre varianti di
atrofia diffusa con una maggiore inci- distribuisce il miele, guida l’auto etc.), PPA non sempre rispecchino i casi
denza a sinistra nelle aree: Giro fron- disartria, peggioramento facoltà lingui- “reali” che presentano più deficit misti
tale inferiore parte opercolare, Insula e stiche, dislessia, disgrafia. e sovrapposizione fra varianti.
Planum temporale (fig.1). Le funzioni cognitive (eccetto i 5. Evidenzia come la PPA evolva in
La misurazione dell’attività neurale domini verbali) sono pressochè stabili demenza nel giro di un paio di anni.
evento-correlata del paziente attraver- per quanto la valutazione quantitativa Aspetti importanti da approfondire
so un semplice paradigma Oddball, evi- mostri un decremento attribuibile al in ricerche future:
denzia un’attività asimmetrica sini- deficit linguistico che compromette la 1. Uso massivo di indicatori quali
stra/destra soprattutto nelle aree tem- comprensione della spiegazione dei osservazione comportamentale, rac-
porali(T3/T4) e maggiore quantità di test. conti dei familiari ai fini della valutazio-
onde lente (theta e delta) a sinistra in La situazione clinica precipita, ne neuropsicologica in soggetti con
risposta allo stimolo raro. però, nel giro di poco più di un anno declino linguistico.
Vista la valutazione neuropsicologi- quando il paziente si ripresenta per un 2. Lavorare su tarature italiane di test
ca, i referti strumentali (ERPs e RM) la controllo; il paziente, infatti, è difficil- che possano indagare i disturbi neu-
diagnosi è di Afasia Primaria mente controllabile, manifesta sintomi ropsicologici al di là delle competenze
Progressiva. comportamentali, appare disorientato linguistiche.
Da notare, comunque, come le e confuso. 3. Riflettere sulle diverse forme di PPA
caratteristiche neuropsicologiche del La moglie riferisce che S.M. va fre- e sulle possibili sovrapposizioni e
paziente, non riflettano perfettamente quentemente via di casa (Vagabondaggio forme spurie.
le linee guida di nessuna delle tre e fuga) e che non avrebbe più quelle 4. Valutare quali aspetti predittivi pos-
varianti di Gorno Tempini. capacità di gestione personale che con- sono distinguere una PPA che si evolve
Dopo 12 mesi dalla prima visita, il servava sino alla visita precedente. in AD da una che evolve in FTD.
paziente ritorna in ambulatorio. Il paziente è poco collaborativo;
Appare leggermente disinibito una veloce somministrazione del BIBlIogrAFIA
(eccessivamente sorridente rispetto MMSE mostra un evidente closing in • Amici S., An overview on Primary
alla prima volta), l’eloquio ridottissimo nel disegno (fig. 2) per il resto, S.M. Progressive Aphasia and its
e costituito quasi esclusivamente da variants Behavioural Neurology 17
stereotipie verbali “Praticamente”; (2006) 77–87.
malgrado ciò, non ha difficoltà a rico- • Gorno-Tempini e al., Cognition
noscermi malgrado siano passati and Anatomy in Three Variants of
parecchi mesi. Primary Progressive Aphasia Ann
Vista la perdita pressochè totale Fig. 2 Neurol. 2004; 55(3): 335–346.
del linguaggio, la valutazione del livello non porta a compimento nessuna • Mesulam, Primary Progressive
cognitivo è resa piuttosto complicata. prova, visto che si alza ed esce dalla Aphasia Ann Neurol 2001;
La valutazione si avvale dell’osser- stanza molto frequentemente. 425–432.
vazione comportamentale e di una Il quadro neuropsicologico è indice • Mesulam, Alzheimer and
semplice valutazione testologica “lan- di una demenza conclamata con la pre- Frontotemporal Pathology in
guage free” o quasi, creata all’occor- senza di un deterioramento generaliz- Subsets of Primary Progressive
renza in laboratorio. zato che coinvolge sia gli aspetti cogni- Aphasia, Ann Neurol 2008;
Si evidenzia un buon orientamento tivi che quelli comportamentali. 709–719.

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L’Approccio Centrato sulla
Persona nella Medicina
dei Trapianti D’Organo
The 11th European
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Elena Consoli - psicologo

I
trapianti d’organo sono entrati di tutto il percor-
nella pratica clinica relativa a gra- so che l’interven-
vissime patologie di parecchi orga- to comporta,
ni. Essi costituiscono l’estrema spe- dalla fase di pre-
ranza di salvare una vita e di riportare trapianto alla
il malato ad una esistenza relativa- fase di post-tra-
mente normale. pianto e di adat-
La gestione dell’operazione di tra- tamento alle
pianto, in alcune realtà ospedaliere, nuove condizioni
avviene ancora da un punto di vista di vita.
esclusivamente medico pur essendo i In particolare
sanitari del tutto consapevoli della l’esperienza di
natura fortemente unitaria del sogget- counselling psi-
to trapiantato, cioè delle strettissime cologico, pre- e
interazioni tra mente e corpo. post-trapianto, a
Negli ultimi anni però si è assisti- pazienti trapian-
to ad una graduale ma sempre mag- tandi e trapiantati dimostra che gono simbolizzate o vengono simboliz-
giore integrazione tra le discipline l’Approccio Centrato sulla Persona in zate in modo distorto, così che ven-
mediche e quelle psicologiche. Infatti un clima comunicativo “facilitante” di gono esperite dal paziente, sul piano
è un dato ormai scientificamente comprensione empatica e di accetta- fenomenologico, con ansia, depres-
acquisito e consolidato che il suppor- zione positiva incondizionata così sione e disturbi del sonno che sono
to psicologico al paziente in tutte le come descritto e sperimentato da tipici di questa fase pre-trapianto.
fasi del trapianto, facilitandone l’ac- Carl Rogers ( 1951), promuove negli La possibilità di instaurare un
cettazione della propria condizione e stessi pazienti l’accettazione di sé clima accogliente, facilitante e di
consolidandone la determinazione a stessi e dei loro “nuovi” vissuti. genuino rispetto per la persona per-
sostenere l’intervento, lo dispone più Infatti nella fase del pre-trapianto, mette alla persona in attesa di tra-
facilmente ad adottare quei compor- dopo che si è accertata la necessità pianto di aprirsi e di “apprendere ad
tamenti che agevolano gli interventi clinica di un trapianto, si passa alla ascoltare se stessa”( Rogers, 2007)
terapeutici; che l’accettazione dell’or- valutazione psichica del paziente; in grazie all’atteggiamento dello psicolo-
gano, inoltre, possa ridurre in misura caso di valutazione positiva, l’obbiet- go (facilitatore).
sensibile il pericolo di rigetto è ipotiz- tivo che assume maggior rilievo, è Tale atteggiamento di comprensio-
zato da un numero sempre crescente quello di dare sostegno psicologico ai ne empatica mi ha permesso, come
di Autori. pazienti nell’affrontare il trapianto. In “facilitatore” di processo , non solo di
Risulta necessaria perciò l’integra- questa fase, infatti, ho rilevato che si capire e percepire come la persona
zione degli interventi tra i diversi pro- sviluppano spesso nel paziente senti- capisce e percepisce ma anche di
fessionisti della salute quale fonda- menti di sfiducia, o anche di sospetto dimostrare, tramite i miei sforzi di
mentale metodologia d’intervento nei confronti della medicina, accanto comprensione, il valore che aveva per
prima del trapianto e soprattutto dopo a sentimenti di disperazione e alla me la persona; dall’altro il sentirsi
di esso. convinzione di non poter ricevere compresi e accettati totalmente ha
In questo lavoro, che nasce sulla alcun aiuto. permesso ai soggetti di esplorare,
base di una personale esperienza, Per fronteggiare tali sentimenti, accettare ed integrare anche quegli
breve ma significativa, di counselling che possono essere anche violenti e aspetti che fino a quel momento
psicologico, presso il Centro Trapianti debordanti, il soggetto, secondo la erano rimasti fuori dalla esperienza
del Policlinico Universitario di teoria della personalità dell’Approccio cosciente a causa della mancanza di
Catania, diretto dal Prof. P. F. Veroux, Centrato sulla Persona, allontana una adeguata simbolizzazione; questi,
l’attenzione è stata focalizzata sulla dalla coscienza queste parti di espe- peraltro, sarebbero potuti risultare
necessità dell’ intervento dello psico- rienza che sono vissute come minac- potenzialmente patogeni per il decor-
logo quale figura che accompagnerà e ciose, perché non coerenti con l’at- so operatorio.
sosterrà il soggetto in ogni momento tuale struttura del Sé e che o non ven- La consapevolezza di quelle parti

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di sé che sino a quel momento erano corpo. Durante la fase di permanenza altresì al paziente di accettare “i
rimaste fuori dalla coscienza ha con- in U.T.I. quando l’assistenza psicolo- nuovi vissuti” che aveva precedente-
sentito una maggiore integrazione del gica viene necessariamente interrot- mente esplorato , inizialmente esperi-
Sé e ha permesso alle persone di ta, si rivela di particolare importanza ti come minacciosi, “cattivi”, impossi-
sentirsi meno vulnerabili e perciò più per il paziente il poter attingere a pro- bili da accettare ; il paziente introiet-
sicure e fiduciose nell’affrontare que- prie risorse interiori che precedente- ta, in qualche modo, tale atteggia-
sta delicata fase che precede il tra- mente siano state scoperte, valorizza- mento e vede le proprie esperienze
pianto. te e potenziate dall’intervento psico- come qualcosa che può possedere,
Una prima osservazione empirica logico. simbolizzare e accettare come parti
mi ha permesso di constatare che le Successivamente per il paziente, del Sé .
persone che hanno avuto la possibili- trasferito in una normale sala di Grazie all’instaurarsi di un clima
tà di usufruire degli interventi di coun- degenza, i momenti potenzialmente comunicativo “facilitante”, l’antica
selling centrato sulla persona e più pericolosi e angoscianti sono struttura del Sé del soggetto si modi-
hanno potuto lavorare su tali aspetti quelli in cui insorgono i primi sintomi fica, tramite l’integrazione dei nuovi
della propria esperienza, hanno di rigetto o le prime complicazioni cli- vissuti, che interessano anche e
mostrato di avere un buon adatta- niche. In questi momenti sono di rile- soprattutto la ricomposizione di una
mento post-trapianto. vante importanza i vissuti del pazien- nuova immagine corporea in direzione
Proprio per la complessità degli te riguardanti il nuovo organo e il con- di una ristrutturazione di un nuovo Sé
avvenimenti caratterizzanti il periodo seguente processo di ricomposizione più flessibile e realistico, perché non
post-operatorio possiamo suddividere dell’immagine corporea. fondato su esperienze percepite in
quest’ultimo in una fase precoce ed Nell’atmosfera di sicurezza, prote- modo distorto.
una tardiva, cioè dopo che il trapian- zione e accettazione peculiari Tale sicurezza interiore ha permes-
tato è stato dimesso dall’Ospedale. dell’Approccio Centrato sulla Persona, so a molte persone trapiantate di
Durante la fase precoce, che corri- i pazienti che hanno già subito un tra- affrontare con maggiore serenità
sponde alla permanenza del paziente pianto hanno avuto la possibilità di anche il periodo successivo alle
esprimere ed accet- dimissioni dall’ospedale, periodo
tare tutti i loro vis- segnato da un complesso e difficile
suti “negativi” lega- processo di adattamento alla nuova
ti alla condizione di condizione di trapiantato, condizione
trapiantato: rabbia, caratterizzata non solo da un cambia-
delusione, invidia mento significativo della percezione di
nei confronti delle sé e da una diversa capacità di proiet-
altre persone che tarsi nel futuro, ma anche e soprat-
stanno bene, preoc- tutto dalla dipendenza costante dalle
cupazioni per la pro- cure ospedaliere le quali non si risol-
pria salute, per il vono mai del tutto.
proprio corpo, sensi La soddisfazione dei bisogni emo-
di colpa nei confron- tivi della persona trapiantata e l’at-
ti del donatore, tenzione alle sue modalità comunica-
angosce legate al tive e relazionali generano comporta-
fantasma del riget- menti di coping più funzionali alla
to, ansie legate alle ripresa di una vita “normale”, i quali
nel reparto di terapia intensiva prima, relazioni interpersonali, aspettative incidono in maniera significativa e
e nella sala di degenza ospedaliera sulla qualità della vita in futuro, etc…, scientificamente dimostrata sulla
dopo, possono comparire serii distur- vissuti “nuovi” e per ciò stesso non compliance terapeutica.
bi psichici, spesso correlati alle pro- coerenti e non compatibili con la In conclusione, l’Approccio Centrato
cedure chirurgiche, al trattamento struttura del Sé preesistente al tra- sulla Persona nella medicina dei tra-
medico ed alle complicanze che pos- pianto, divenuta ora irrealistica; in pianti d’organo, ha come obiettivo prin-
sono insorgere. Già in questa prima questo caso, proprio a causa di que- cipale di creare quelle condizioni nelle
fase sono presenti elementi più squi- sta discrepanza, manca alla persona quali le persone, vincendo la condizio-
sitamente reattivi sul versante psico- una immagine reale del proprio Sé. ne di regressione e dipendenza a cui la
logico. Così la fase di permanenza in L’atteggiamento di comprensione malattia prima e il trapianto dopo li
U.T.I. (Unità di Terapia Intensiva) viene empatica permette al care-giver di costringono, possono evolversi ed
vissuta come molto minacciosa sia a essere per il paziente “un compagno essere loro stessi promotori del proprio
causa della angoscia di morte sia per- di viaggio” nella scoperta del proprio empowerment , al fine dell’acquisizione
ché, malgrado le informazioni ricevute Sé e perciò empaticamente di entrare di un maggiore benessere e di una
nella fase che precede il trapianto, il nel suo campo esperienziale e far migliore qualità della vita.
paziente si trova in una condizione sentire la propria presenza (“lui mi La relazione integrale e la bibliografia
sconosciuta di impotenza, in una comprende”). si possono leggere sulla rivista multi-
situazione di completa regressione L’atteggiamento di accettazione mediale “Scienza e Psicoanalisi”
sul piano della gestione del proprio positiva incondizionata permette (www.psicoanalisi.it).

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LA MAGIC BOX:
UN INTERVENTO DI EMOTIONAL
INTELLIGENCE A SCUOLA
The 11th European
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Umberto Crisanti - psicologo, Antonella Manno - psicologo

M
olte ricerche sottolineano emozioni e a gestirle, per rappresen- fattori di richieste d’aiuto emerge che il
come l’essere incoraggiati ad tarsi obiettivi non immediati e perse- 40% dei soggetti esprime la necessità
approfondire le proprie emo- guirli”. di comunicare verbalmente emozioni,
zioni e riuscire a tradurre a parole il Gli obiettivi sono l’individuazione pensieri, stati d’animo non ben orga-
proprio sconvolgimento emotivo, com- precoce delle richieste d’aiuto e lo svi- nizzati a cui i bambini vorrebbero dare
porta un significativo miglioramento luppo della componente narrativa delle un significato, una spiegazione e che
della salute fisica e mentale, quindi emozioni. Lo strumento, ancora in via influenzano il loro comportamento e le
uno stato di benessere (Solano, sperimentale, è stato utilizzato con 53 loro relazioni.
2001). In altre parole, l’esperienza soggetti di età compresa tra 9 e 10 Tale percentuale è significativamen-
umana si sviluppa sempre in modo anni, di una scuola elementare di te rilevante rispetto al 26% di soggetti
simultaneo lungo due livelli: quello del- Palermo. Lo psicologo ha presentato la che vede nella richiesta d’aiuto un
l’esperienza immediata e quello della Magic Box come uno spazio personale. modo per risolvere una problematica
spiegazione (Maturana, 1986). Durante la presentazione è stato spe- concreta.
La scuola non sempre offre le pos- cificato che tutti i messaggi, per una Per quanto riguarda le richieste d’aiu-
sibilità per facilitare il riconoscimento questione di privacy e al fine di incre- to si è scelto di descrivere alcuni momen-
e la gestione delle proprie emozioni e mentare la compliance, non sarebbero ti salienti dell’intervento svolto con G.
la Magic Box si propone come uno stati comunicati all’insegnante, ai com- G. è una bambina di 9 anni che ha
strumento innovativo finalizzato alla pagni, o ai genitori se non dietro con- affidato e confidato alla Magic Box i
comunicazione e all’individuazione pre- senso dell’alunno stesso ed è stato suoi pensieri disordinati e i suoi
coce delle esperienze e\o degli stati suggerito di firmare ogni messaggio “inspiegabili” stati d’animo. I messag-
d’animo del soggetto al fine di com- con un nickname, che consentiva di gi arrivati allo psicologo attraverso lo
prenderli e gestirli in modo funzionale poter identificare le richieste degli strumento, si sono susseguiti rapida-
al benessere dell’individuo e adattivo alunni nel tempo. Infine, è stata pro- mente ancor prima che gli stessi
al contesto classe. La scelta di deno- spettata la possibilità di far seguire ai potessero essere raccolti, registrati e
minare lo strumento con il nome di messaggi dei colloqui che sarebbero supervisionati. Tra i più significativi:
Magic Box deriva dall’idea che il termi- stati effettuati durante le ore curricula- “vorrei dire delle cose tipo in una stan-
ne magic possa racchiudere in sé quel- ri, della durata di 20 minuti. za”, “ho paura”, “piango tanto, ho
la possibilità “magica” di cambiamen- Dall’analisi dei messaggi sono paura tanta io sto male”. Tali richieste
to, mentre il termine box richiama l’hol- state estrapolate tre categorie: d’aiuto, confermano la difficoltà ad
ding, il contenimento. Pertanto, si Richieste d’aiuto (66% dei messaggi esprimere e comunicare i propri stati
passa da una fase di contenimento pervenuti), Feedback positivi (18%) e emotivi, che seppur profondamente
emotivo ed individuazione ad una di Desideri (16%). I risultati dell’indagine angoscianti, erano stati, fino a quel
elaborazione e trasformazione di esso. hanno evidenziato che era possibile momento, tenuti latenti e verbalmente
Il messaggio inserito permette al bam- estrapolare due fattori significativi, in inespressi. Segue un primo tentativo di
bino di entrare in relazione con un adul- grado di spiegare la struttura dei dati. colloquio. Lo psicologo convoca G., la
to che accoglie la richiesta d’aiuto e la Il primo fattore rimanda alla dimen- quale rifiuta l’incontro senza addurre
traduce in un intervento volto, non solo sione “Narrazione”, all’interno della motivazione alcuna, ma continua ad
allo sviluppo di meccanismi di problem quale sono state inserite le richieste affidarsi alla Magic Box: “grazie questa
solving, che consentono il superamen- d’aiuto inerenti il bisogno “del mettere cosa mi aiuta molto”.
to della situazione problematica, ma in parola”, del liberarsi “da pesi”, di Prima di far seguire una successiva
anche il miglioramento delle compe- riorganizzare i propri pensieri; il secon- convocazione, lo psicologo, in un’ottica
tenze emotive, narrative e dei processi do fattore rinvia alla dimensione di rete, decide di contattare la maestra
relazionali (Manno et all, in stampa). “Problem Solving”, nella quale sono per attenzionare maggiormente il caso
Il presente lavoro si contestualizza state considerate specifiche richieste e trovare nuove strategie al fine di pro-
all’interno delle Nuove Indicazioni di risoluzione di situazioni problemati- grammare un possibile altro incontro.
Nazionali del Curricolo (2007), nelle che, quali problemi di attenzione, con- La maestra riferisce che G. alterna
quali si afferma che “la scuola favori- centrazione, memorizzazione, metodo- momenti di pianto e tristezza a com-
sce lo sviluppo delle capacità neces- logia di studio, relazionali, e così via. portamenti aggressivi e disturbatori;
sarie per imparare a leggere le proprie Tenendo in considerazione questi due inoltre, ricorda che un giorno la bambi-

14
na si è chiusa in bagno a piangere, con i genitori, il che le fa piacere da un della condotta. I risultati ottenuti con-
senza motivo. “Mi ha fatto impazzire, lato “sono pur sempre una bambina” sentono di identificare precocemente
ho lasciato la classe sola, addirittura ma dall’altro “non posso fare la bam- le richieste d’aiuto del gruppo classe,
ho dovuto spingere la porta con forza bina per sempre”. Sul punto di andar- permettendo altresì di qualificarle,
opponendomi alla forza contraria di G. sene, sostiene “mi sento divisa in parti distinguerle ed intervenire.
La bambina continuava a dire che non che parlano, che mi fanno comportare Sembrerebbe, infatti, con cautela,
voleva parlarmi e che non voleva nes- male; una voce mi dice di suicidarmi trattandosi di un’indagine pilota di
suno”. Si concorda con la maestra la dal balcone” e riferisce di averlo confi- poter avanzare l’ipotesi che la Magic
necessità di incoraggiare G. ad intra- dato al padre. Box consenta di facilitare l’instaurarsi
prendere dei colloqui di supporto. La Nei giorni successivi, G. ha conti- di relazioni con una figura significativa,
collaborazione risulterà fondamentale, nuato a servirsi della Magic Box con lo psicologo, che può aiutare, suppor-
data una nuova resistenza alla succes- un’elevata frequenza, con messaggi tare il bambino nella scoperta delle
siva convocazione. Pertanto, il suo che esprimevano gratitudine e paura, proprie emozioni e nel passaggio espe-
intervento spinge G. ad accettare (con quest’ultima legata alla futura possibi- rire/spiegare. In particolare, durante
molta ritrosia) l’incontro. lità di perdere lo spazio personale gli anni dell’infanzia i pattern emotivi
Durante il primo incontro, emerge offerto dal colloquio: “grazie di tutto, progressivamente si organizzano sotto
una notevole difficoltà narrativa; G. non so come ringraziarti, ma quando forma di rappresentazioni mentali di sé
riferisce che vi sono delle “cose che mi me ne vado come faccio a parlarti?”. e del mondo (Young, 1990; Young,
bloccano … a volte si a volte no, ma Gli altri messaggi, evidenziano una Klosko, & Weishaar, 2003). Tale sche-
non so perché”. Ciò è confermato da nuova crisi: “mi sta rovinando la vita, ma di funzionamento viene concettua-
un prolungato silenzio, interrotto dallo mi litigo con P. (la sorella), se ne deve lizzato da Guidano e Liotti (1983)
psicologo, con un rilancio, per l’avvici- andare dalla mia VITA … PER QUESTO come “conoscenza tacita del Sé che è
narsi del termine dell’incontro. G. spie- MI COMPORTO MALE”. stata progressivamente elaborata
ga l’attuale nervosismo in classe, Lo psicologo contatta la famiglia, durante il corso dello sviluppo”.
riportando la strategia (far convocare svolgendo alcuni colloqui; durante i In conclusione, il nostro lavoro favo-
la mamma dalla maestra a scuola) quali, viene confermato che anche a risce la possibilità di individuare preco-
adottata per attirare l’attenzione della casa, la bambina mette in atto com- cemente gli schemi cognitivi, emotivi e
mamma. portamenti oppositivi e di difficile relazionali disadattivi, al fine di riorga-
Nel secondo incontro mostra mag- gestione. Si evince, quindi, che questi nizzarli, spiegarli e conseguentemente
giore sicurezza e tranquillità; riferisce comportamenti, probabilmente, siano di modificare l’attribuzione di significa-
che in seguito all’incontro con la mae- comparsi in seguito alla scoperta “che to che essi comportano.
stra, sua madre l’aveva punita negan- la nonna non sarebbe più andata via”.
dole uno spazio personale a causa del La famiglia è stata indotta a persegui- Bibliografia
suo comportamento in classe. Dopo re possibili soluzioni e strategie per • Guidano, V.F., Liotti, G., Cognitive
aver riflettuto, per qualche giorno, sul- fronteggiare la “crisi”. Nell’ultimo processes and emotional
l’evento, comprende, giustifica e spie- incontro, la famiglia fa emerge la pos- disorders. Guilford, New York, 1983.
ga diversamente la punizione ricevuta: sibilità di trasformare il salone, per • Manno A. et all., Percezione e
“in fondo mia mamma non aveva così riadattarlo alle esigenze del sistema rappresentazione sociale della
tanto torto … mi comporto male per- familiare, in una nuova stanza per G. funzione docente. Come i genitori
ché in questo modo posso attirare la da dividere e condividere con la sorel- vedono la scuola?, In corso di
sua attenzione. La mamma è molto la; infine, lo psicologo propone l’invio stampa.
occupata, deve prendersi cura della da uno psicoterapeuta. • Maturana, H. e Varela, F.,
nonna. È sempre lei ad aiutare tutti in Trascorse tre settimane, G. viene Autopoiesi e cognizione. La
famiglia, tutti i vecchi, anche la nonna convocata per un incontro di follow-up. realizzazione del vivente. Marsilio
di prima! Ho dovuto cederle il posto, la Durante il quale, ella racconta la deci- Editori, Venezia, 1985.
stanza”. Accenna ad un segreto che al sione presa dai genitori, la felicità ritro- • Ministero della Pubblica
momento non si sente di raccontare. vata per avere ottenuto un proprio spa- Istruzione “Indicazioni per il
Si confida spesso con suo padre e con zio ed un dialogo con la madre. curricolo per la scuola dell’infanzia
sua sorella, che considera sua alleata Tuttavia, affiora un certo senso di e per il primo ciclo di istruzione”,
ma che, tuttavia, non sembra profon- colpa per l’aver sottratto alla madre Roma, Settembre 2007
damente capirla. “La situazione a casa “tanto spazio in casa”. Lo psicologo • Solano L., Tra mente e corpo.
non è facile, mia madre si prende cura guida G. all’analisi di questo nuovo Come si costruisce la salute,
di me, di mia sorella, del cane, del sentimento vissuto, aiutandola a spie- Cortina Raffaello Editore, 2001
down (uno zio con la sindrome di garlo, neutralizzando il suo senso di • Young, J. E., Cognitive therapy for
down), siamo 6 in tutto!”. colpa, e a comprendere che tutto ciò personality disorders: A schema-
Confessa che vorrebbe dire alla era finalizzato al benessere della fami- focused approach. Sarasota, FL:
nonna “Ti odio, non capisce che ha glia. In ultima analisi, le è stato chiesto Professional Resource Press, 1990
preso la mia stanza e non posso fare “delle voci”; rispetto alle quali riferisce • Young, J. E., Klosko, J. S.,
la bambina per sempre. Ora si è ven- di non sentirle più e di essersene addi- Weishaar, M. E., Schema therapy:
duta pure la casa, sono senza speran- rittura dimenticata. La maestra ha con- A practitioner's guide. New York:
za”. G. riferisce di dormire in camera fermato un miglioramento generale Guilford Press, 2003

15
Il funzionamento “limite”
al test di Rorschach: The 11th European

ipotesi cliniche
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Simona Corinna Gugliotta - psicologo, M. La Rosa - psicologo

N
el presente lavoro il costrutto dinamico avanzate nel corso degli tivazione di “complessi” (Jung, 1967)
di “stati limite” è utilizzato in anni: la centralità attribuita al “conflit- - ovvero temi emotivamente rimossi
accordo alla definizione di to” (cfr. Kernberg, 1967;1975; 1984); che ritornano con una certa ricorren-
“organizzazione borderline” proposta quella relativa al “deficit” (cfr. Kohut, za. Ciò sembra trovare ampio riscon-
da Kernberg (1967): “un’organizzazio- 1971); l’“ipercoinvolgimento materno” tro in ambito neuropsicologico (cfr.
ne stabile che funziona a livelli inter- (cfr. Masterson, 1972; Rinsley, 1981); Pally, 2000; Solms & Turnbull, 2002).
medi fra la personalità nevrotica e l’incidenza di “fattori traumatici” (cfr. Obiettivi
quella psicotica”. All’origine vi sareb- Stern, 1938; Wolf & Alpert 1991). Il presente contributo si prefigge di
be un massivo utilizzo di difese rigide L’ipotesi qui proposta è che la individuare, attraverso la discussione
centrate sullo splitting, volte a tenere “stabile instabilità” (Schmideberg, interpretativa di due protocolli
separati aspetti molteplici, anche se
talvolta contraddittori, della medesi-
ma realtà oggettuale.
Questo darebbe vita ad un quadro
sindromico caratteristico, che sul
piano comportamentale si traduce in
una pervasiva ambivalenza nelle rela-
zioni interpersonali associata ad
instabilità emotiva e vuoto affettivo e
sul piano sintomatologico in una
significativa altalenanza del tono
umorale accompagnata da marcata
impulsività.
Da un punto di vista neurofisiolo-
gico le disfunzioni cerebrali documen-
tate nei soggetti con disturbo border-
line di personalità attengono a tre
questioni ancora aperte: 1) una spe-
cifica neurobiologia del disturbo,
secondo cui la riduzione dell’attività
serotoninergica spiegherebbe l’insta-
bilità affettiva e l’insufficiente control-
lo degli impulsi; 2) alcune specifiche 1959) dell’organizzazione borderline Rorschach, sia alcuni indicatori di pro-
anomalie bioelettriche ed una signifi- può rappresentare un osservatorio cessamento degli stimoli ambigui che
cativa riduzione dell’onda P300, che elettivo in merito alla natura ed origi- eventuali connessioni cliniche fra gli
spiegherebbero il comportamento ne, sviluppo e funzionamento delle aspetti neuropsicologici e le dinamiche
aggressivo (cfr. Cornelius, 1986 istanze psichiche (cfr. Freud, 1922) psichiche che caratterizzano il funzio-
Kutcher, 1987); 3) un’evidente com- da un lato e delle strutture cerebrali e namento mentale proprio delle “orga-
promissione a livello fronto-tempora- correlati neuropsicologici (cfr. Mancia, nizzazioni al limite”.
le, che spiegherebbe la difficoltà nel- 2006) dall’altro. Metodo
l’elaborazione e nel processamento In tale ambito il metodo Rorschach Nel tentativo di coniugare rigore
emozionale (cfr. Cummings, 1985; è stato impiegato al fine di raggiunge- quantitativo ed elementi interpretativi
Cornelius, 1989; Van Reekum, 1995; re una comprensione profonda dell’u- lo strumento Rorschach è stato utiliz-
Irle, Lange & Sachse, 2005). nicità dell’esperienza soggettivamen- zato secondo una doppia valenza:
Si riscontra inoltre una significati- te vissuta. In particolare, gli stimoli come test elettivo di valutazione neu-
va, per quanto speculativa, concor- percettivi del contenuto manifesto ropsicologica e quale metodo volto ad
danza fra le alterazioni neurofisiologi- vengono considerati veicoli attraverso indagare le profonde dinamiche psi-
che ora descritte ed alcune ipotesi cui accedere al mondo fantasmatico chiche sottostanti il funzionamento
etiopatogenetiche di carattere psico- interno (cfr. Anzieu, 1985) ed alla riat- interno della mente (cfr. Anzieu,

16
1985; Pally, 2000; Solms & Turnbull, (cfr. Grala, 1990; Sugarman, 1980). Le risposte a contenuto anatomico
2002), grazie al quale cogliere l’unici- 3) Contenuto tematico verbalizzato. emerse nei due protocolli consentono
tà dell’esperienza soggettiva anche L’analisi tematica consente di di rilevare il bisogno delle pazienti di
all’interno di una specifica organizza- cogliere alcune caratteristiche in linea “possedere una struttura”, testimo-
zione mentale come quella “al limite”. con la tendenza scissionale propria niando quindi un vissuto corporeo non
Case Report delle organizzazioni borderline (vedi integro che sta alla base di un’identi-
I protocolli Rorschach analizzati si Tavola IX). tà psichica precaria.
riferiscono a due pazienti di sesso Si ha così la possibilità di osser- La dimensione sensoriale informa
femminile giunte all’osservazione cli- vare la coesistenza indisturbata di invece sul potere delle tavole di solle-
nica – presso la Clinica Psichiatrica rappresentazioni contraddittorie (cfr. citare reazioni in termini di sensazio-
del Policlinico Universitario di Messina Grala, 1990) ovvero di imbattersi ni, emozioni ed affetti e di avere quin-
– in stato di profonda angoscia. nella frammentazione dei percetti di accesso al mondo fantasmatico.
Dal colloquio si evincono intensi che, comunemente elaborati in moda- Nei protocolli proposti l’aspetto
vissuti di aggressività - sia autodiretti lità globale, vengono invece colti con cromatico del nero-grigio-bianco ha
(condotte autolesionistiche) che ete- connotazioni soggettive ampiamente indotto reazioni depressive e riattiva-
rodiretti (perlopiù aggressività verba- eterogenee (cfr. Chabert, 1987), che to sentimenti di vuoto, determinando
le) - un’importante oscillazione del ben informano sulla qualità delle rela- l’emergere di sensazioni e/o di fanta-
tono umorale (descritto come un pro- zioni oggettuali introiettate. smi in relazione al vissuto di morte;
fondo stato di inerzia cui si alternano Un’ulteriore analisi consente di l’intensità del colore rosso - in parti-
momenti di euforia e disperazione) - cogliere la caratteristica fragilità delle colare il suo legame con la comparsa
soprattutto in funzione di contingenze organizzazioni borderline. In una con- di moti pulsionali - ha inoltre determi-
esterne - notevole ipobulia e difficoltà dizione di forte sollecitazione emozio- nato l’utilizzo di difese rigide (che
nell’addormentamento. nale - come la situazione Rorschach - attestano il rifiuto della pulsione)
Nella storia clinica di entrambe si l’adeguatezza dell’esame di realtà è volte a salvaguardare il fragile sé; i
rintracciano tentativi di suicidio. limitata al dato percettivo; in seguito colori pastello, oltre ad attivare movi-
Risultati e conclusioni “il processo di pensiero del soggetto menti regressivi, hanno promosso la
In accordo all’ipotesi proposta da viene travolto dall’aspetto proiettivo e comparsa di reazioni che mostrano la
Shafer (1954) l’analisi dei due fantasmatico dell’interpretazione” qualità delle relazioni stabilite con gli
protocolli consente di rintracciare tre (Passi Tognazzo, 1994) proprio del oggetti esterni.
indicatori come tipici del funziona- processo primario (vedi Tavola V). Quanto detto permette di conclu-
mento borderline: 1) Atteggiamenti e L’incapacità ad organizzare espe- dere sul caratteristico deficit di un
comportamenti relativi al test. rienze emotive positive e negative, quadro borderline del fondante pas-
La tendenza propria dei soggetti sembra inoltre predisporre questi saggio quanti-qualitativo dell’investi-
borderline a percepire se stessi e gli pazienti a difficoltà nell’integrare mento libidico dal sé agli oggetti del
altri come totalmente buoni o cattivi affetto e cognizione. mondo esterno (cfr. Settineri, 2003);
si coglie già nel modo in cui questi Ciò sembra essere frutto dell’in- questi ultimi continuano dunque ad
entrano in relazione con il clinico completo processo di differenziazione essere investiti ma solo in modalità
durante lo svolgimento della prova: ad (vedi Tavola III), che porta a designare parziale, testimoniando un’inadegua-
atteggiamenti volti a negare qualsiasi le due generali debolezze dell’Io ta capacità di integrazione, ovvero la
differenza tra i due protagonisti si caratteristiche dei borderline: la fragilità degli assi identitari (cfr.
alternano condotte manifestanti un bassa tolleranza alla frustrazione e lo Chabert, 1987).
esibito disprezzo nei confronti della scarso controllo degli impulsi. Secondo quest’ottica, all’interno
situazione medesima, del test e del Ai fini di una connessione fra dell’organizzazione borderline la diffe-
clinico (vedi Tavola I). 2) Modalità di aspetti neuropsicologici e psicodina- renziazione delle istanze psichiche -
organizzazione del percetto. mici è stata rilevata l’importanza delle anche in termini di passaggio dal pro-
Il predominio della scissione nelle dimensioni strutturale/sensoriale (cfr. cesso di pensiero primario a quello
organizzazioni borderline comporta la Sola, 2006) e manifesto/latente del secondario - sembra trovare caratteri-
difficoltà ad integrare l’esperienza (e materiale stimolo proprio delle tavole. stica e precoce difettualità nelle
quindi il percetto al Rorschach) in una La dimensione strutturale consen- prime relazioni oggettuali.
totalità complessa ed articolata (vedi te di porre l’accento sulla costituzione Con il presente lavoro si è inoltre
Tavola II). del sé corporeo: l’aspetto simmetrico cercato di dimostrare il valido contri-
Le risposte globali fornite non delle tavole - costruite attorno ad un buto apportato dall’utilizzo del metodo
richiedono cioè un reale sforzo di inte- asse centrale ben individuabile - sem- Rorschach al fine di giungere ad una
grazione e di sintesi degli stimoli per- bra richiamare, al di là dell’ambiguità comprensione profonda delle modalità
cepiti (come avviene nelle globali di dello stimolo proposto, la struttura di funzionamento interno della mente.
tipo combinatorio) ma rappresentano corporea; il loro essere realizzate su Il suo impiego nella pratica clinica -
invece la tendenza ad organizzare l’e- uno sfondo bianco, presuppone inol- al di là di qualunque esigenza di carat-
sperienza secondo una tonalità affet- tre un lavoro di delimitazione “den- tere nosografico - dovrebbe dunque
tiva unica, che si rintraccia nella qua- tro/fuori”, di investimento sui limiti, possedere finalità conoscitive e porsi
lità vaga, arbitraria, impressionistica che rimanda al vissuto di coesione al servizio di una progressiva ricerca e
e/o banale delle risposte medesime ovvero di fragilità del soggetto. produzione di senso.

17
Colapesce:
L’importanza delle fiabe
nella psicologia del profondo
The 11th European
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Mario Gulli - psicologo

Maistà… sugnu ccà stadio di sviluppo, stimolandone l’im- sempre avuto grande importanza nella
’nta lu funnu di lu mari maginazione, aiutandolo a chiarire le psicologia analitica, infatti, non essen-
ca nun pozzu chiù turnari sue emozioni, rappresentandogli le do riferibile ad un solo autore le infor-
Vui pregati la Madonna sue proprie difficoltà e prospettando- mazioni che fornisce riguardano carat-
staiu riggennu la culonna ne delle soluzioni. teristiche comuni a tutta una collettivi-
ca sinnò si spezzerà Il bambino vive in un mondo che tà. Si riferisce, quindi, a quello strato
e ‘a Sicilia sparirà… non comprende appieno e a cui fatica mitologico dell’inconscio chiamato da
(Otello Profazio) a adattarsi. Ha bisogno di “dare ordi- Jung inconscio collettivo di cui la fiaba
ne alla sua casa interiore”, di trovare è una manifestazione. Mancando i

L
e fiabe, essendo un prodotto un significato alla sua vita, di un’edu- personaggi di dettagli molto personali
della psiche, sono state intro- cazione morale attraverso l’esempio possono emergere i processi inconsci
dotte nelle ricerche sia di S. di concrete situazioni di giustizia. Con archetipici, mettendo in evidenza l’or-
Freud sia di C. G. Jung. le fiabe s’inizia un dialogo tra il conte- dinamento archetipico della vita psi-
Era convinzione di Freud che la psi- nuto inconscio e le fantasie consce, chica. La loro reiterata narrazione,
coanalisi era in grado di analizzare con esse lasciamo il mondo della real- come quella di miti e leggende, per-
tutto ciò che riguarda immaginazione e tà per entrare in un altro mondo mette un collegamento tra la coscien-
fantasie e postulò che, queste, sono “incantato”, che ogni bambino esplora za e l’inconscio. Per questo è estre-
comandate dal principio di piacere e e con il quale cresce. mamente importante raccontarle ai
che le fiabe sono poste oltre il princi- Un esempio d’interpretazione di bimbi, e ai grandi, perchè sono simbo-
pio di realtà, in esse governa il princi- una fiaba del Bettelheim è quella dei li strumentali tramite i quali i contenu-
pio di piacere ed è quasi sempre pre- tre porcellini, dove considera il lupo ti inconsci possono essere canalizzati
rappresentante dell’Es i primi due por- nella coscienza e lì integrati e inter-
cellini rappresentanti del principio di pretati.
piacere, il terzo del principio di realtà. Un altro aspetto delle fiabe è che
I processi psichici messi in eviden- spesso rappresentano o facilitano il
za dai freudiani si riferiscono all’area processo d’individuazione, che è uno
personalistica della psiche, ed è pro- dei capisaldi della teoresi junghiana.
prio su questo punto che si pone la Uno schema narrativo molto diffu-
differenza tra Jung e Freud. so, che è testimonianza del rapporto
È interessante che la rottura tra i esistente tra le fiabe e il processo
due avvenga dopo la pubblicazione di d’individuazione, è il seguente: il pro-
“Simboli della trasformazione”. tagonista è davanti ad una difficoltà
sente il lieto fine. Le fiabe possono Infatti, nel suo scritto, Jung utilizza che poi supera grazie ad uno spirito
essere, quindi, interpretate come i le fiabe in modo diverso da Freud, con- guida, passando indenne attraverso
sogni, scoprendo le pulsioni celate siderandole come qualcosa d’univer- prove e pericoli.
dietro la narrazione della fiaba e rap- sale che può dare un senso alle fan- Naturalmente il processo d’indivi-
presentate dai personaggi, permetto- tasie di miss Miller aprendo nuovi livel- duazione è diverso per ogni persona,
no di entrare in contatto con contenu- li di senso. In quest’opera Jung utiliz- ma molte costanti sono riscontrabili
ti repressi o rimossi, altrimenti inavvi- za una mole impressionante di mate- nelle fiabe.
cinabili, con un relativo calo della ten- riale mitologico e fiabesco interpretati Per esemplificare l’interpretazione
sione. nel contesto di una visione nuova junghiana di fiabe e leggende utilizze-
Nel campo psicoanalitico l’autore della vita psichica, è proprio in que- rò la leggenda messinese di
che si è più occupato di fiabe è B. st’area che Jung si ricaverà un suo Colapesce.
Bettelheim che ne “Il mondo incanta- spazio indipendente da Freud. Inoltre, Colapesce era un ragazzo che pas-
to” considera le fiabe in grado di rap- Jung, considerava l’immaginazione sava molto tempo in acqua, al punto
presentare problemi umani universali creativa come un fenomeno autonomo da avere piedi e mani palmati. Avendo
in forma simbolica, ed in grado di per- non riducibile ad una funzione delle saputo l’imperatore della sua capacità
mettere al ragazzo di ricavare dei pulsioni istintuali. di passare molto tempo nelle profon-
significati profondi in relazione al suo La fiaba è un fenomeno che ha dità marine lo sfidò a recuperare degli

18
oggetti, finché Colapesce non tornò
più indietro, sembra perché abbia sco-
perto che una delle tre colonne che
sostengono la Sicilia si stesse spez-
zando.
Nel tentare di analizzare questa
fiaba selezionerò alcuni aspetti speci-
fici: il mare, e quindi l’acqua, come
sfera del simbolismo attinente al fem-
minile e il distacco dal materno. Da fil
rouge farà l’analisi delle peripezie di
Colapesce come esemplificazione di
un tentativo di processo d’individua-
zione e come compito eroico di distac-
carsi dal materno.
Tra i vari significati simbolici del-
l’acqua vi è quello che la considera
come simbolo della forza vitale della
psiche rimandando all’archetipo in se,
al motore universale che preme per
attivare un processo, per mettere in dramma archetipico degli dei viene a buio più profondo. L’eroe che fallisce il
moto una trasformazione. Tale rifles- soppiantare la sua vita individuale. suo compito rischia la non esistenza,
sione è calzante nel caso di [Senza] la possibilità di liberarsi da il riassorbimento nel materno, sorte
Colapesce che, addirittura, subisce questo fascino”. che sembra toccare a Colapesce.
una trasformazione anche fisica, oltre Anche qui si è vicini alla vicenda di In base al ragionamento fatto le
che spirituale: nell’elemento acquati- Colapesce. peripezie di Colapesce possono esse-
co va verso il suo destino. Nella teoria junghiana la separazio- re, quindi, lette come tentativo di
L’acqua, tra l’altro, può rappresen- ne del figlio dalla madre, avviene non sganciarsi dal materno sia reale che
tare la sorgente d’ogni forma di vita, per un intervento esterno, come simbolico, per “guadagnare” un’esi-
ma è anche elemento di dissoluzione postulato dal complesso edipico freu- stenza reale ed indipendente, in altri
e annegamento. Ha carattere ambiva- diano, ma per una spinta interna alla termini di individuarsi.
lente perché da un lato dà la vita e base, poi, anche del processo d’indivi- In conclusione le fiabe possono
rende fertile dall’altro allude ad affon- duazione. Stessa spinta che sembra essere utili anche nel lavoro clinico, ad
damento e declino. Nella stessa leg- “impossessarsi” di Colapesce nel suo esempio, la leggenda di Colapesce mi
genda di Colapesce, pur se l’elemento anelito verso il mare e le sue profon- ha spesso ricordato le vicissitudini e
acquatico e considerato come positi- dità. le caratteristiche di molti tossicodi-
vo, nasconde un elemento mortifero. Come spesso affermato da Jung, pendenti: la speranza, la spasmodica
Altri simbolismi frequentemente uno dei compiti eroici è il distacco ricerca di tornare simbolicamente den-
associati all’acqua e alle profondità dalla Madre, dal regno materno. Con tro l’utero materno di molti eroinoma-
marine sono l’inconscio e il materno, il la sua discesa agli inferi variamente ni, ad uno stato di totale assenza da
femminile . rappresentata da Gilgamesh, stimoli esterni, la sensazione di pote-
Nel caso specifico di Colapesce il Pinocchio, Giona o altri, e “con la sua re fare a meno di tutto, non avere biso-
rapporto con il femminile, è ambiva- vittoria sulla regressione nel materno, gno di nulla d’esterno, un narcisismo
lente, infatti, la madre non permette il entra nel fondo oscuro del Sé e acqui- totalizzante; o la sfida contro gli altri,
distacco, non facilita il contatto col sta fiducia nella capacità del Sé di il tentativo di superare i propri limiti,
femminile archetipicamente rappre- sostenerlo” Giona Pinocchio e fisici e psicologici, tipica del cocaino-
sentato dalle profondità marine. Per Gilgamesh riescono a tornare indietro mane, che quando è sotto l’effetto
usare una terminologia di Neumann portando agli altri le visioni e l’arric- della cocaina perde di vista il rischio e
non permette il superamento della chimento avuti durante la prigionia nel il pericolo.
fase uroborica. Col rischio, che sem- ventre del mostro, o nell’oltre tomba Il finale della leggenda col relativo
bra avverarsi, di essere riassorbito dal nel caso di Gilgamesh. imprigionamento nelle profondità mari-
materno rinunciando alla propria indi- Colapesce, al contrario, sembra ne ricorda lo stato di dipendenza con-
vidualità, non riuscendo a riemergere più simile a Tammuz, Adone o Attis. clamata.
trasformato da questa nekyia. Tali personaggi sono tutti eroi la cui A differenza di Colapesce il tossi-
Sono innumerevoli i passi di Jung esistenza si estingue prematuramen- codipendente si può permettere di tor-
che affrontano quest’argomento ad te, perché in fondo non sono mai esi- nare a galla, di recuperare un ruolo
esempio“se la libido non fluisce tem- stiti indipendentemente dalla madre. “umano” e non di vittima archetipica,
pestivamente nella vita perviene, Ciò che distingue gli eroi che fanno riuscendo in caso d’integrazione dei
regredendo, nel mondo mitico degli ritorno dagli inferi da quelli che vi vari aspetti scissi della sua personali-
archetipi […]. Se questa regressione affondano è la capacità di mantenere tà ad incamminarsi nella via dell’indi-
avviene nell’uomo in giovane età, il un barlume di coscienza anche nel viduazione.

19
Action research
nel mondo dei meninos
de rua
The 11th European
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Marco Lipera - psicologo

P
Pensare al fenomeno dei bambini recupero e spazi educativi per strappar- povere non sono poi cambiate di molto
di strada vuol dire rivolgere lo li dalla strada. Allo stesso modo venne- rispetto al passato.
sguardo in America Latina e in ro impiegati in attività illegali all’interno Chi sono questi bambini?
particolare in Brasile dove vive la mag- delle favelas in attività come borseggio, Da una ricerca precedentemente
gioranza dei bambini di strada di tutto il prostituzione, accattonaggio, ma anche condotta è emersa l’esistenza di due
sud America: al momento si stima che per piccole attività lavorative fatte in gruppi differenziati di “meninos de rua”:
siano intorno ai 7 milioni. strada come vendita di biglietti della lot- un gruppo è composto da bambini e
Nel luglio del 2005 ha avuto inizio in teria, di caramelle, giornali o come adolescenti che fanno della strada il
Brasile una ricerca che ripercorre i pas- lustra scarpe, attività con le quali i meni- loro spazio di vita e la loro dimora ove
saggi storici che hanno determinato lo nos potevano assicurare la sopravviven- droga e problemi con la legge, sono
sviluppo del fenomeno dei “meninos di za propria e delle loro famiglie. parte del quotidiano. In questo universo
rua”. Essa trae spunto da un preceden- Grupo Ruas e Praças (ONG) si scopre che alcuni di loro hanno rotto
te lavoro compiuto nel 1995 dal dott. F. La ricerca è stata condotta in colla- definitivamente il legame con la fami-
Lo Piccolo in collaborazione con la facol- borazione con l’ONG Grupo Ruas e glia, mentre altri mantengono un vinco-
tà di Psicologia dell’Università degli Praças (GRP), che opera nella zona di lo, seppur relativo, col nucleo familiare,
studi di Palermo. L’indagine ci ha con- Santo Amaro all’interno della città. tornando di tanto in tanto in casa (AA.VV
dotti all’interno della realtà quotidiana L’organizzazione, presente sul territorio Grupo Ruas e Praças, 1998).
conoscendo le condizioni di vita, la tos- dal 1987, mi ha dato piena disponibilità L’altro gruppo, invece, è costituito da
sicodipendenza e i tanti disagi. È un nell’affiancare gli operatori nel loro lavo- quelli che gli educatori chiamano “meni-
lavoro che mette in luce le contraddizio- ro di educativa di strada, permettendo nos e meninas trabalhadores”, cioè
ni del Brasile (9° potenza mondiale) e le di introdurmi sul campo e toccare con bambini e bambine lavoratori. Questi
componenti psicologiche che costitui- mano la realtà. trascorrono le giornate in strada svol-
scono le rappresentazioni sociali che È importante tener presente che sul gendo diverse attività lavorative: lava
guidano i comportamenti di questi bam- territorio urbano sono numerose le orga- vetri, auto, lucida scarpe, vengono
bini. nizzazioni che lavorano sui “meninos de impiegati nel trasporto di materiali vari,
Obbiettivo rua”, tra le più importanti citiamo il o si occupano di piccole vendite ai
L’obiettivo è stato quello di esplorare Movimento Nazionale dei meninos e semafori: caramelle, gelati, braccialetti
l’universo mentale dei bambini di strada meninas de rua, che copre l’intero terri- ed altro.
che vivono nella città di Recife; la cono- torio Brasiliano. Profilo dei meninos
scenza di come possa strutturarsi la per- Contraddizioni Emerge il profilo di un bambino che
sonalità di individui che crescono in con- Il Brasile è stato uno dei primi Stati va dai 6 ai 16 anni in prevalenza nero e
dizioni di totale deprivazione; l’impatto nel mondo ed il primo dell’America di sesso maschile. Vive in strada e fa
sullo sviluppo di condizioni esistenziali e Latina ad adottare uno statuto a tutela uso di droga e alcool. Sono i “cheira
sociali al limite della tollerabilità umana, dei bambini: “O Estatuto da criança e colla”, ovvero, sniffa colla. É così che
nonché il mondo delle rappresentazioni do adolescente”; che prevede misure vengono etichettati con disprezzo dalla
sociali rispetto ad alcune aree fonda- per la tutela del minore circa standard popolazione. La colla è tra le droghe più
mentali (Di Maria, Lo Verso, 1995). minimi di reddito, d’istruzione, di ali- potenti in grado di combattere la fame e
Alcuni cenni storici… mentazione, di salute e di educazione. dare una illusoria sensazione di benes-
Agli inizi del Novecento dall’Europa Lo statuto considera, inoltre, il minore sere e di potere. L’effetto è allucinoge-
arrivarono emigranti in cerca di fortune quale soggetto attivo avente dei diritti, no, narcotico e anoressizzante ed ha
e la schiavitù era stata abolita solo da rispetto ai quali deve essere tutelato. conseguenze devastanti sul sistema
alcuni anni (1888). Si crearono, in tal Tuttavia di fatto questa idea di welfare in nervoso. Inoltre, in strada, tra i giovani
modo, le condizioni per una società Brasile non trova alcuna seria e concre- circola anche hashish, marijuana, psico-
spartita in due realtà, da un lato nuove ta attuazione. farmaci e crack.
relazioni commerciali e nuovi consumi e Sebbene il Brasile sia la patria di La maggior parte dei bambini che
dall’altro miseria e violenza. illustri pedagoghi e rientra tra i paese vive per strada e che fa uso di droga
I bambini furono impiegati nelle più avanzati in ambito nella pratica edu- non è alfabetizzata. Un piccolo numero
nascenti fabbriche che vennero addirit- cativa, attualmente le condizioni di vita frequenta la scuola sporadicamente,
tura previste dalla legge come luoghi di dei bambini appartenenti alle classi tutti hanno comunque avuto un passato

20
scolastico. Ma è solo tra coloro che posto da ragazzi che frequentano una “Gruppo favela”
lavorano che è possibile incontrare scuola privata, gestita da suore carmeli- Nel gruppo favela non si sono regi-
bambini che frequentano la scuola. I tane, frequentata da ragazzi appartenen- strate differenze tali, rispetto alle elabo-
luoghi dove dormono sono vari e diver- ti alla classe medio-alta e proprio per razioni dei ragazzi di strada, da far pen-
sificati, generalmente sono i loro luoghi questo definito “gruppo classe media”. sare a due gruppi distanti fra loro. Le dis-
di ritrovo come piazze, marciapiedi, pic- Scelta del campione uguaglianze si riferiscono ad una miglio-
cole vie, giardini e luoghi pubblici, altri Riguardo la scelta del campione e le re proprietà di linguaggio, anche se mini-
dormono in casa o in casa di amici. scelte di carattere operativo con le quali ma, e ad una visione più distaccata
Profilo delle famiglie si decide “dove, come e quando si rac- rispetto allo stimolo tale da far emerge-
Il quadro che ne viene fuori è piuttosto colgono i dati”, mi sono lasciato guida- re contenuti legati alla formazione scola-
omogeneo. Sono molti i genitori che re dallo stile della ricerca qualitativa che stica e lavorativa personale che essi
fanno uso di droga e alcuni di loro hanno contrappone a un disegno di ricerca compiono grazie al centro rieducativo.
già avuto a che fare con la legge; il rap- strutturato anteriormente alla raccolta “Gruppo classe media”
porto che c’è tra padre e figlio è il più dei dati (ricerca quantitativa), uno L’ultimo gruppo è quello che ha for-
delle volte violento e conflittuale. Si osser- destrutturato, aperto, adatto a catturare nito il maggior numero di parole. È
va, comunque, che in genere l’assetto l’imprevisto e modellato nel corso della opportuno sottolineare che, tra que-
familiare è composto per lo più da madri rilevazione. Pertanto, il campione st’ultimo e i primi due gruppi, non vi è
e figli. La figura paterna risulta quasi total- costruito, rappresenta esattamente ciò solo una differenza socio-economica. Il
mente assente ed è comune l’esistenza che è presente sul campo. Per realizza- 90% dei ragazzi del terzo gruppo è di ori-
di fratelli, figli di padri differenti. re l’indagine si è fatto uso di una serie gine caucasica evidenziando così diffe-
La ricerca di figure create ad hoc e utilizzate come renze socio-culturali legate alle influen-
La ricerca si è concentrata sull’e- test con valenze semiproiettive (Lo ze provenienti dai paesi di origine. Tali
splorazione delle rappresentazioni Piccolo, 1996). Avvalendoci del lavoro riflessioni sono significative in quanto
sociali. A partire dal contesto è possibi- del Lo Piccolo, come riferimento guida, evidenziano, nei ragazzi, la presenza di
le valutare gli elementi interni che sono si è proceduto con la rivisitazione degli uno spazio interno che da ampio spazio
alla base delle rappresentazioni, per- strumenti. alle rappresentazioni di articolarsi.
mettendo di conoscere e di affrontare le Le figure presentano, al loro interno, Contrariamente ai primi due gruppi,
caratteristiche del gruppo al quale ci si due immagini dicotomiche, rispetto alle emerge una concezione del tempo che
riferisce (Abric, 1987). Le rappresenta- quali viene chiesto al soggetto di narra- si allunga fino a concepire la dimensio-
zioni sociali contengono in sé idee, re una breve storia evocata dalla figura ne del futuro: studio, imparo, lavoro in
norme e valori del gruppo sociale in cui stessa. Le immagini propongono quelle funzione di... Caratteristiche queste che
si producono, configurandosi come stru- categorie ritenute potenzialmente capa- ritroviamo pienamente, come solida-
mento di guida per l’azione e modello ci di coprire tutto l’arco dell’ esperienze mente acquisite nel gruppo che si riferi-
d’interpretazione della realtà. La nozio- più significative per i soggetti. sce ai ragazzi più agiati. In questi proto-
ne di rappresentazione sociale fa uso di I dati raccolti sono stati elaborati colli si evince la disponibilità dei sog-
concetti psicologici e sociologici, il che successivamente attraverso un software getti a potersi astrarre dai contenuti
comporta una dialettica tra apparato di elaborazione del testo: il T-LAB oggettivi riportati nello stimolo, cogliendo
psichico, funzionamento cognitivo e (Lancia, 2002). La linguistica e la stati- in esse una certa continuità. In questi
organizzazione sociale. stica sono le teorie che regolano il suo soggetti le rappresentazioni grafiche non
L’indagine funzionamento. Il software non si propo- hanno subito una scotomizzazione nell’u-
L’indagine è stata condotta su tre ne di analizzare i significati o i contenuti, na o nell’altra dimensione, ma sono
gruppi-criterio composti da elementi di ma la frequenza di presentazione di state integrate e interpretate secondo
entrambi i sessi, racchiusi nella fascia determinati significanti, ovvero, due o più l’aspetto più significativo presente nella
di età che va dai 12 ai 18 anni, per un elementi linguistici che co-abitano nel realtà brasiliana, ovvero, la disuguaglian-
totale di 90 interviste, rispettivamente testo. Ed è da considerare un valido dis- za sociale. In generale, emerge una chia-
30 per ogni gruppo. La fascia di età positivo di supporto all’interpretazione. ra consapevolezza del contesto e non si
maggiormente indagata è quella dei 16 “Gruppo rua” sono registrate parole che potessero
anni che rappresenta il 27% degli inter- Dal primo gruppo è emerso un lin- lasciare intuire intolleranze.
vistati. I soggetti sono 32 di sesso fem- guaggio molto povero complessivamen- Riflessione
minile e 58 di sesso maschile. I gruppi te, pieno di stereotipie e luoghi comuni. Lo scopo di questa ricerca prima
si differiscono per le condizioni socio- L’eccessiva formalizzazione mostrereb- ancora che conoscitivo è quello di rilan-
economiche. be uno sforzo di lettura oggettivante del ciare la questione. “Tenere alta l’atten-
Il primo gruppo è stato definito “grup- materiale nel tentativo di eliminarne zione” significa fare in modo di non
po rua” ed è composto esclusivamente l’apporto soggettivo. Per la maggior assuefarci all’esistenza del fenomeno.
da bambini e ragazzi che fanno della parte delle elaborazioni l’adesione nei Aprire gli occhi è importante per ren-
strada il loro unico spazio di vita. Il confronti del materiale è massima, le dersi conto che i “meninos de rua” non
secondo è stato definito “gruppo fave- narrazioni sono iper-adattive e conformi- è una realtà, poi, così lontana da noi.
la”, composto da ragazzi di classe pove- ste, difficilmente si scostano da ciò che Anche le nostre città, ad uno sguardo
ra che frequentano la scuola e appar- è esplicitamente contenuto nei disegni. più attento, tra i semafori e i tavolini dei
tengono a sistemi familiari più o meno Le produzioni sono nel complesso poco bar, cominciano sempre più ad essere
strutturati. Infine, il terzo gruppo è com- abbondanti. teatro di “meninos de rua”.

21
Demenza frontotemporale
con SLA: descrizione di un caso The 11th European

singolo
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Daniel Lina Mancuso - psicologo, Giuseppe Castro - psicologo

L
a demenza frontale con malattia za nella SLA rappresenti il continuum turbi del linguaggio (difficoltà nel trova-
del motoneneurone è un distur- clinico-patologico di una entità a sé re le parole, raccontare la trama di un
bo neurodegenerativo progressi- stante, piuttosto che l’associazione film etc), il marito sarebbe meno atten-
vo caratterizzato clinicamente da defi- casuale tra diverse forme neurodege- to, più lento nel prendere decisioni,
cit motori e cognitivi ed anatomica- nerative. maggiormente irritabile rispetto al pas-
mente dalla degenerazione del I e del La demenza frontotemporale (FTD ) sato. All’osservazione comportamenta-
II motoneurone e dall’atrofia dei lobi è anch’essa una patologia neurodege- le e al colloquio clinico, il paziente si
frontali. nerativa progressiva in cui si evidenzia presenta collaborativo, vigile, curato
Si riporta un caso di un soggetto in un’atrofia dei lobi frontali. nell’aspetto; il comportamento è ade-
cui in un primo momento si manifesta- Lavadas (2006) rintraccia i seguen- guato alla situazione.
no, prevalentemente, i sintomi cognitivi ti disturbi neuropsicologici tipici della L’eloquio spontaneo risulta lento
e successivamente (dopo 6 mesi) si FTD: incapacità di astrazione, incapa- ma corretto nella forma e nel contenu-
assiste all’insorgenza dei sintomi cità nei compiti aritmetici, rigidità to, il tono della voce basso e monocor-
motori. cognitiva, deficit di rievocazione del- de; l’umore appare depresso.
INTRODUZIONE l’informazione, sindrome pseudode- Vengono somministrati i seguenti
La sclerosi laterale amiotrofica pressiva con apatia, deficit attenziona- test con i relativi punteggi:
(SLA) è una malattia neurodegenerati- li e delle competenze sociali. MMSE (P. grezzo= 26, P. corretto=
va progressiva di eziologia sconosciu- È di facile intuizione come queste 24,5); FAB (P. E. = 2); Figura comples-
ta (Matsusue, 2007). alterazioni cognitive insieme ai distur- sa di Rey (P. E.= 4); 15 parole di Rey
La SLA è caratterizzata dalla dege- bi motori possano incidere negativa- (P.E.= 3); Matrici attentive (P. E.= 2);
nerazione del I e del II motoneurone; mente sulla qualità della vita del mala- TMT-A (P. E.= 1); TMT-B (P. E.= 0);Giudizi
si manifesta con ipostenia a carattere to. verbali (P. E.= 1); Wisconsin Card
progressivo, non associata a sintomi METODOLOGIA Sorting test (P. E.= 2 - presenza di per-
sensitivi, che si estende progressiva- Il caso in esame è un uomo di 64 severazioni-); Fluenze Semantiche (P. E.
mente all’interno di una stessa regio- anni, laureato in matematica, di pro- = 2); Fluenze Fonemiche (P. E.= 0);
ne e, successivamente, coinvolge le fessione informatico. clock drawing test (P. E.= 4); Stroop
altre regioni muscolari. Non presenta alcuna familiarità per test (P. E.= 0); ENPA -Denominazione
La malattia, solitamente, conduce disturbi neurodegenerativi, soffre di orale di verbi: P. C.: 5,5 cut-off 6,1 -
alla morte in 3-5 anni, ma esiste una ipertensione, diabete mellito e iperco- Comprensione visiva di frasi P. C= 14
discreta variabilità di decorso, con lesterolemia. cut-off= 11,3 -Comprensione uditiva di
forme più lente. Strumenti Utilizzati: frasi P. C. = 14 cut-off=11,6, ADL 6/6;
Di solito, nella malattia del moto- • Test neuropsicologici: MMSE, FAB, IADL 8/8.
neurone non si evidenziano alterazioni Figura complessa di Rey, 15 parole di Dal colloquio clinico e dalla valuta-
sensoriali, sessuali e sfinteriali. Rey, Matrici attentive TMT-A, TMT-B, zione quantitativa e qualitativa della
Tra i deficit che possono manife- Giudizi verbali, Wisconsin Card Sorting batteria dei test neuropsicologici som-
starsi in concomitanza, le alterazioni test, Fluenze Semantiche, Fluenze ministrati si evidenzia:
cognitive hanno per lungo tempo rice- Fonemiche, clock drawing test, Stroop - Attenzione: moderata difficoltà nel
vuto scarsa attenzione. test, ENPA (Miceli, Capasso), ADL, IADL. focalizzare l’attenzione su particolari sti-
Gli studi neuropsicologici condotti • Indagini strumentali: - Risonanza moli all’interno di un contesto distraen-
negli ultimi quindici anni hanno però magnetica - Elettroencefalogramma te e direzionarla in modo flessibile.
evidenziato che in questi pazienti si (EEG) - Elettromiografia (EMG). - Memoria: Adeguata capacità di
può rilevare un quadro dementigeno di PROCEDURA apprendimento ma compromessa la
tipo frontale (Zago 2004); infatti, Il paziente viene sottoposto a due rievocazione dell’informazione a causa
soprattutto se la SLA viene diagnosti- visite a distanza di 6 mesi. della difficoltà di ricerca e utilizzo di
cata intorno alla 6° o 7° decade della Prima visita: Il paziente viene rico- strategie del recupero dell’informazio-
vita, si può rilevare una sovrapposizio- verato a causa di difficoltà nell’espres- ne dai magazzini semantici e lessicali.
ne delle due patologie (Vercelletto, sione linguistica insorte da circa un - Ragionamento: deficit nella capaci-
1998). Brun et al. (1994), sostengono mese. tà di astrazione: il paziente rimane
la possibilità che l’insorgere di demen- La moglie riferisce che, oltre ai dis- ancorato alla concretezza e all’imme-

22
diatezza della situazione; moderata La moglie riferisce di frequenti zioni vitali.
rigidità cognitiva: il paziente è incapace cadute e di mancanza di forza. Diviene,quindi, fondamentale dia-
di passare da uno specifico comporta- Il quadro neuropsicologico si pre- gnosticare precocemente la SLA con
mento e/o strategia ad un altro, in senta pressochè invariato rispetto alla FTD ed evitare che alcune forme
relazione alle richieste del contesto, prima visita al di là di una lieve disar- rimangano sub-cliniche per interveni-
con significativa presenza di perseve- tria e una moderata difficoltà nella pia- re sin dai primi momenti le persone
razioni ed uno stile comportamentale nificazione ed organizzazione del mate- colpite da questa patologia. Come
estremamente “rigido”. detto, nel caso clinico esposto si
- Linguaggio: la denominazione di evidenzia come le manifestazioni
oggetti risulta lievemente compromes- cognitive e muscolari non interven-
sa. La produzione del linguaggio è gono contemporaneamente, per que-
ridotta ad un linguaggio telegrafico sto sarebbe necessario valutare:
(fig.1: gli viene chiesto come trascorre 1. L’aspetto neuropsicologico nei
pazienti a cui è stata diagnosticata
una malattia del motoneurone, che
consiste in una somministrazione di
una batteria neuropsicologica per
valutare un possibile deterioramento
riale visuo-spaziale (Fig.2). della funzioni cognitive.
Viene effettuata un’elettromio- 2. L’aspetto neuromotorio nei
grafia, che da il seguente referto: pazienti con FTD. Uno screening
Segni di denervazione e potenziali di elettromiografico potrebbe indicare,
fascicolazioni e fibrillazioni, precocemente, indici elettromiografi-
Sofferenza neurogena diffusa. ci sospetti di una presenza subclini-
Assenti disturbi della conduzione ca di SLA.
sensitiva.
La valutazione neuropsicologica Bibliografia
le giornate) adeguata la capacità di let- e gli esami strumentali indicano,
tura e la comprensione sia orale che quindi, la presenza di SLA con FTD. • Brun A. et al (1994) Consensus
scritta. statement. Clinical and
- Abilità visuo spaziale e calcolo: DISCUSSIONE neuropathological criteria for
Adeguate le capacità di organizzazione Il seguente studio riporta di un frontotemporal dementia. Lund
degli elementi visuo-spaziali. Pattern caso di SLA con FTD. and Manchester groups. J Neurol
Discalculico che si evidenzia nell’inca- Nella maggior parte dei casi, i Neurosurg Psychiatry
pacità di ricordare fattori matematici, pazienti con SLA mantengono le loro 57:416–418.
procedure di calcolo e di usarli in modo abilità mentali. • Lavadas (2006). Neuropsicologia,
appropriato. In questo caso si evidenzia, inve- Bologna, Il Mulino.
Indagine strumentali: ce, una sovrapposizione fra le due • Matsusue et al. “Cerebral
Risonanza magnetica: assenti patologie. Nel caso esposto la sinto- Cortical and White Matter Lesions
segni di atrofia ippocampale, assenti matologia frontale precede la compar- in Amyotrophic Lateral Sclerosis
segni di vasculopatia. sa del quadro di malattia del moto- with Dementia: Correlation with
• Elettroencefalogramma (EEG): neurone, infatti, nella prima visita è MR and Pathologic Examinations”
Tracciato lievemente alterato per la stata formulata la diagnosi di FTD di AJNR Am J Neuroradiol
presenza di onde theta, di basso- grado lieve- moderato, nella seconda 28:1505–10, 2007.
medio voltaggio, in brevi treni, asincro- visita, effettuata dopo 6 mesi, insor- • Vercelletto M, et al.,
ne, diffuse. gono, invece, i disturbi motori, le “Neuropsychological and
Alla luce della valutazione neuropsi- fascicolazioni, le frequenti cadute. scintigraphic aspects of
cologica e degli esami strumentali, il Il disturbo cognitivo rimane, inve- frontotemporal dementia
paziente viene dimesso con la diagno- ce, stabile anche se si riscontra un preceding amyotrophic lateral
si di declino cognitivo di grado lieve- peggioramento nell’organizzazione sclerosis Rev Neurol (Paris). 2003
moderato a carico delle funzioni fronto- visuo-spaziale. May:529-42.
temporali. • Vercelletto M. et al., type
Seconda visita: Dopo 6 mesi, il CONCLUSIONI dementia amyotrophic lateral
paziente si presenta in ambulatorio per L’associazione della FTD con la sclerosis: a neuropsycholocal and
una seconda valutazione neuropsicolo- SLA comporta una prognosi peggio- SPECT study of five clinical case.
gica. re rispetto alla sopravvivenza e alla European Jornal of Neurology
Il paziente appare vigile, curato nel- qualità di vita del paziente, infatti, 1999, 6: 295-299.
l’aspetto ma molto dimagrito rispetto i disturbi comportamentali e motori • Zago S. et al., “Aspetti cognitivi
alla visita precedente; inoltre, sono e i disturbi di comprensione posso- dei pazienti con malattie del
comparse fascicolazioni al braccio no rendere più difficile la comuni- motoneurone” Neurol Sci (2004)
destro, disfagia e lieve disartria. cazione e la nutrizione ed altre fun- 25:S69–S72.

23
Alexithimia, Stress e
Supporto Sociale nei pazienti The 11th European

con Orticaria Cronica


Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Giuseppe Maniaci - psicologo

I
l presente lavoro, par tendo piano determinati fattori psicologici, frontare le medie dei due campioni.
dalle più recenti ricerche sulle nonché certe modalità di venire in
relazioni mente-corpo, ha avuto contatto con le proprie emozioni ed Risultati
come oggetto di interesse una pato- esprimerle. Dei 24 soggetti con orticaria cro-
logia con un grande rilievo clinico e In particolare, nei pazienti con nica considerati, il 42% ha ottenuto
sociale. una patologia con componente psi- punteggi alla TAS-20 superiori a 60,
L’orticaria cronica rappresenta, cosomatica trascurabile (rinitici cro- che rappresenta la linea di cut-off
infatti, una delle più frequenti e inva- nici) ci si aspetta di trovare: per l’alessitimia, il 21% si è situato
lidanti dermopatie. • Più bassi livelli di alexithymia. all’interno di un livello borderline,
Partendo dai costrutti di alexithy- • Un maggiore supporto sociale mentre il 37% ha ottenuto un pun-
mia, stress, attaccamento e suppor- percepito. teggio ascrivibile ad un livello di non-
to sociale, si è deciso di confrontare • Minore presenza di stili di alessitimia.
due popolazioni di pazienti affetti da attaccamento disfunzionali. Nei rinitici invece la percentuale
patologie croniche, rinitici e ortica- • Minore presenza di eventi di alexithymici è risultata del 8,5%,
rioidi. stressanti nei 6 mesi precedenti quella di alexithymia indeterminata
L’etiopatogenesi del disturbo rini- l’esordio della sintomatologia. (livello borderline) del 37,5% mentre
tico è ben conosciuta dai medici, i • Minor numero di eventi stressanti quella di non alexithymia è risultata
quali riescono a diagnosticarla attra- in generale. del 54%.
verso l’esame clinico e strumentale Inoltre, la differenza delle medie
e a curarla nei sintomi con una Strumenti dei punteggi alla TAS-20 tra pazienti
buona efficacia. Ai partecipanti è stata sommini- con orticaria cronica e popolazione
Nel caso degli orticarioidi cronici, strata una batteria di test compren- normale è statisticamente significa-
invece, in molti casi non si riesce ad denti: tiva, t (23) = 2,79, p < .05, a diffe-
identificare una causa ben precisa 1. Intervista semistrutturata. renza dei pazienti rinitici, i quali
che spieghi l’insorgere del disturbo. 2. Scala Paykel per gli eventi invece presentano dei livelli di ale-
La terapia risulta mirata, pertanto, stressanti. xithymia in perfetta media rispetto
al controllo dei sintomi, senza otte- 3. Versione italiana dell’Experiences alla popolazione generale (1), t (23)
nere a volte un adeguato risultato. in Close Relationships = 0,09, p = ns.
Lo studio è stato condotto su Questionnaire (ECR). Dalla comparazione dei punteggi
soggetti afferenti alla U.O.C. di 4. Toronto Alexithymia Scale a venti ai test dei due gruppi di pazienti cro-
Allergologia dell’ARNAS Civico e item (TAS-20). nici è emerso, inoltre, come i pazien-
Benfratelli, G. Di Cristina e M. Ascoli 5. Versione italiana del ti con patologia allergologica a com-
di Palermo. Multidimensional Scale of ponente psicosomatica più elevata
Perceived Social Support (orticarioidi cronici) abbiano riportato
Obiettivo (MSPSS). in misura maggiore e statisticamente
Questo studio indaga il ruolo significativa più elevati livelli di ales-
degli eventi stressanti, la percezione Soggetti e metodo sitimia totale, più difficoltà a ricono-
del supporto sociale, lo stile di attac- Sono stati esaminati 48 pazienti scere le proprie emozioni, un minore
camento e la presenza di un funzio- ambulatoriali differenziati per il tipo supporto sociale percepito nelle
namento mentale alessitimico nei di patologia presentata: aree della famiglia, degli amici e
pazienti con Orticaria Cronica. I° gruppo: 24 pazienti con orticaria degli altri significativi, un maggiore
cronica. attaccamento di tipo evitante, un
Ipotesi II° gruppo: 24 pazienti con rinite numero maggiore di eventi stressan-
L’ipotesi principale che guida que- allergica cronica. ti presenti nei 6 mesi precedenti l’e-
sto lavoro è la considerazione del I due gruppi risultano appaiati per sordio della sintomatologia e un
disturbo orticarioide cronico come un sesso, età e livello di istruzione. numero totale di eventi stressanti
disturbo ad eziologia multifattoriale, Per l’analisi statistica è stato maggiore, rispetto ai pazienti con
in cui giocano un ruolo di primo utilizzato la T student per con- patologia cronica a componente psi-

24
cosomatica trascurabile. Questo dato è concorde con quel- strato fisiologico che regola i rap-
le ricerche che dimostrano che l’at- por ti tra emozioni, stress, perso-
Discussione taccamento insicuro può aumentare nalità e or ticaria sappiamo che
Dai risultati ottenuti possiamo la suscettibilità a sviluppare dei dis- sono implicati dei complessi mec-
trarre qualche conclusione impor- turbi della pelle (4). canismi che riguardano le relazio-
tante. Il Supporto sociale viene tradizio- ni tra sistema ner voso, endocrino
Nei soggetti da noi esaminati, gli nalmente concepito come un impor- e immunitario (7).
elevati punteggi alla TAS-20 hanno tante fattore protettivo per la salute. Auspicabile sarebbe condurre
dato testimonianza empirica della Pertanto godere della possibilità di delle ricerche che cerchino di valuta-
centralità del funzionamento mentale poter contare su una rete di soste- re, attraverso le più recenti metodo-
alessitimico per la comprensione gno familiare e/o amicale aiuta ad logie di indagine fisiologica, i rappor-
delle caratteristiche psicologiche dei affrontare efficacemente i vari stres- ti tra personalità individuale, capaci-
soggetti affetti da orticaria idiopatica sors ambientali. tà di gestione dello stress e mecca-
cronica. Di contro, vivere una condizione nismi fisiologici sottostanti.
Quindi, concordemente ai dati di isolamento reale o percepito rap- Il famoso e misterioso “salto
presenti in letteratura, si può affer- presenta un fattore di rischio verso dalla mente al corpo” potrebbe così
mare che l’alessitimia rappresenta le malattie (5). finalmente diventare meno miste-
un importante fattore di rischio, che Negli orticarioidi cronici, la perce- rioso...
predispone a sviluppare delle malat- zione di poter contare su un soste-
tie, tra cui possiamo annoverare gno sociale è dimostrata essere Bibliografia
anche l’orticaria cronica. notevolmente bassa. 1 Bressi C, et al, “Cross
Nei soggetti alessitimici l’emozio- Tale deficit si è manifestato in validation of the factor structure
ne, relegata all’interno di sistemi di tutte e tre le aree del supporto socia- of the 20- item Toronto
risposta fisiologici e motorio-compor- le indagato, quella familiare, quella Alexitnymia Scale: an
tamentali, rimane priva di regolazio- amicale e quella relativa ad altre Italian multicenter study”.
ne da parte di processi più cognitivi, figure significative. Psychosom Res. 1996
che ne permetterebbero l’elaborazio- Si può affermare pertanto, che Dec;41(6):551-9.
ne e l’espressione verbale e ciò favo- l’orticaria cronica può essere signifi- 2 Maniaci, G., Amoroso S.,
risce una iper-attivazione somatica, cativamente influenzata, nell’esordio La gestione dello stress e delle
dannosa per l'organismo. e/o nell’aggravamento dei sintomi, emozioni nei pazienti con
Lo stress è apparso particolar- da alcuni problemi nella regolazione orticaria cronica, IT J
mente presente nei pazienti ortica- degli affetti (alexithymia), da una ALLERGY CLIN IMMUN
rioidi, i quali hanno subito un nume- bassa percezione di poter contare 2008; 18:15-17.
ro nettamente maggiore di eventi sul supporto di una rete sociale di 3 Maunder RG, Hunter JJ:
stressanti nei 6 mesi precedenti l’e- sostegno, da un attaccamento evi- Attachment and psychosomatic
sordio sintomatologico. tante, e dalla difficoltà nella gestione medicine: developmental
Questo dato può essere messo in degli stressors ambientali. contributions to stress and
relazione con quello di altre ricerche In una patologia che spesso disease. Psychosom Med 2001;
in cui è stato evidenziato come le viene definita dasi medici “idiopati- 63:556–567).
strategie di coping usate dagli orti- ca” si è identificato la presenza di 4 Picardi A, et al “Stressful life
carioidi siano meno efficaci rispetto alcuni aspetti psicologici e/o psico- events, social support,
ad un gruppo di controllo (2). patologici che in letteratura vengono attachment security, and
Pertanto, una elevata presenza di identificati come predisponenti e/o alexythymia in vitiligo:
stressors ambientali, unita a delle slatentizzanti una condizione patolo- a case-control study”
strategie di coping insufficienti a gica (6). Psychother Psychosom 2003;
gestirli efficacemente, può aiutare a Anche se non è possibile dire con 72:150– 158.
spiegare come lo stress possa più certezza che l’orticaria cronica sia in 5 Cobb S: Social support as a
facilmente venire somatizzato negli certi casi determinata da fattori psi- moderator of life stress.
orticarioidi cronici. cologici, possiamo affermare l’utilità Psychosom Med 1976;
Rispetto al costrutto dell’attac- di adottare un approccio bio-psico- 38:300–314.
camento, sappiamo che l’attacca- sociale nella diagnosi e nel tratta- 6 Malhotra SK, et al “Role of
mento insicuro può influire negati- mento di questa dermopatia. stressful life events in induction
vamente nella regolazione dello I pazienti orticarioidi cronici or exacerbation of psoriasis and
stress, aumentare lo stress percepi- dovrebbero, pertanto, beneficiare di chronic urticaria” in Indian J
to e aumentare l’intensità e la dura- un approccio terapeutico integrato, Dermatol Venereol Leprol 2008
ta della risposta fisiologica allo medico e psicologico insieme che si Nov-Dec;74(6):594-9.).
stress (3). occupi di considerare anche le varia- 7 Dyke SM. Et al “Effect of stress
Noi abbiamo trovato un elevata bili psicologiche che possono a vari on basophil function in chronic
presenza di attaccamento di tipo evi- livelli influenzare la sintomatologia idiopathic urticaria” Clin Exp
tante negli orticarioidi cronici rispet- orticarioide. Agllergy. 2008 Jan;38(1):86-92.
to ai rinitici. Infine, relativamente al sub- Epub 2007 Nov 1.

25
I disturbi
dell’apprendimento: The 11th European

il gruppo fiaba
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Marino Rosaria - psicologo

I
l presente studio nasce dalla neces- salute psichica in età adulta. In linea le,dall’altra si è intervenuto affinché i
sità di creare all’interno della scuola con la nuova cultura della salute pro- bambini acquisiscano strumentalità e
un laboratorio clinico che fosse in mossa dall’OMS volta a migliorare la strategie.
grado non solo di distinguere una diffi- qualità di vita di ciascuna persona Soggetti Il progetto è stato imple-
coltà scolastica da un disturbo specifico tirando fuori da questa le sue poten- mentato all’interno di due classi ele-
di apprendimento ma anche quello di zialità, nel presente studio è stata uti- mentari (una terza e una quarta) di una
aiutare i bambini con tali difficoltà attra- lizzata una metodologia clinica che scuola primaria di un paese della provin-
verso l’utilizzo della fiaba. guardi al bambino con difficoltà di cia siracusana (Augusta) ed è stato con-
Le difficoltà nel campo dell’appren- apprendimento nella sua interezza e dotto da una psicologa psicoterapeuta e
dimento, infatti, sono molto spesso non alla singola difficoltà. due pedagogiste cliniche per la durata di
accompagnate da sentimenti di sfiducia È proprio all’interno di un interven- un anno (anno scolastico 2006-07) con
per le proprie capacità globali, bassa to di tipo olistico dei disturbi dell’ap- incontri settimanali di un ora.
autostima, scarsa motivazione allo stu- prendimento, che negli ultimi anni si è Strumenti Nella fase iniziale tutti gli
dio e, più in generale, paura di mettersi assistito ad un rinnovato interesse alunni, 17 femmine e 28 maschi, sono
in gioco in quelle situazioni che richie- della letteratura scientifica verso l’uti- stati approcciati attraverso la rappre-
dono una dimostrazione delle proprie lizzo della fiaba nei progetti educativi, sentazione grafica della propria favola
capacità. riscontrandone la validità strumentale- preferita.
L’uso della fiaba favorisce nei bam- per il recupero delle difficoltà evolutive Successivamente è stato individua-
bini l’espressione di molti aspetti della (P. Assenza, 1996; M. G. Del Porto, A. to un sottogruppo di bambini al quale è
vita psichica e al contempo promuove Bermolen, 2004). stato somministrato la Batteria per la
processi di crescita sul piano cognitivo, La fiaba è un racconto fantastico Valutazione della Dislessia e della
relazionale e comunicativo. caratterizzato dalla presenza di situa- Disortografia Evolutiva (G. Sartori, R.
I Disturbi Specifici di Apprendimento zioni e personaggi legati alla magia, Job, P. E. Tressoldi, 1996) e le prove
DSA comprendono un gruppo eteroge- alla sfera dell’immaginario dove tutto è PRCR-2 (C. Cornoldi, 1992).
neo di disturbi specifici – dislessia, dis- possibile e presenta delle caratteristi- L’elaborazione dei dati ha permes-
ortografia, disgrafia e discalculia - che che fisse:i protagonisti sono creature so di individuare la presenza di sei
rendono difficoltoso l’apprendimento e umane coinvolte in avventure straordi- bambini, tutti maschi, con difficoltà di
l’uso della lettura, della scrittura, delle narie con personaggi dai poteri magi- apprendimento(due con dislessia,tre
abilità di ragionamento e di calcolo ci.La fiaba permette di riscoprire la con disgrafia e uno con dislessia e dis-
compromettendo il normale processo creatività come momento di formazio- calculia) e disadattamento scolastico.
di evoluzione scolastica. In questi dis- ne ed attraverso di essa è possibile I bambini individuati sono stati inseriti
turbi le normali modalità di apprendi- agire sulla stimolazione delle funzioni in un gruppo, gruppo-fiaba, all’interno
mento appaiono alterate fin dalle fasi cognitive e sulle capacità di apprendi- del quale si è utilizzata la fiaba per pro-
iniziali, prima ancora che il problema mento nei bambini in età scolare. porre atteggiamenti e percorsi metodo-
possa in qualche modo essere attri- Scopo di questo lavoro è dunque logici alternativi ad una didattica tradi-
buito a una cattiva scolarizzazione, a quello di verificare l’efficacia della fiaba zionale.
metodi di insegnamento inadeguati o a in un gruppo di bambini con difficoltà di All’interno del gruppo-fiaba l’inter-
carenze motivazionali relative alle atti- apprendimento. Si ipotizza inoltre che vento è stato suddiviso in due aree.
vità scolastiche. in seguito al potenziamento delle abili- L’area psico-emozionale con lo
L'Organizzazione Mondiale della tà, questo gruppo riduca l’emissione di scopo di aumentare la fiducia nelle
Sanità ha lanciato il preoccupante comportamenti problematici. proprie capacità, stimolare interesse
allarme sul diffondersi dei disturbi di Metodolologia per attività specifiche, raggiungere una
apprendimento a scuola, consideran- L’obiettivo del gruppo fiaba è aiuta- maggiore autonomia e consapevolezza
doli una vera e propria “epidemia” a re questi bambini a provare interesse e di sé.
livello mondiale poiché interessano un curiosità per attività che solitamente L’area cognitivo-linguistica con il
bambino su cinque e rappresentano un creano disagio e sono sempre collega- rinforzo dei prerequisiti di letto-scrittu-
fattore di rischio primario per il futuro te ad una didattica o sentite come ra. Sviluppare capacità tali da utilizzare
scolastico degli alunni e uno dei fatto- costrittive. Se da una parte si è opera- i contenuti appresi, in modo diverso da
ri che maggiormente incidono sulla to per rinforzare l’area psico-emoziona- come sono stati acquisiti, stimolati da

26
idee originali, sviluppo di ipotesi e no di utilizzare i contenuti appresi in Bibliografia
ragionamento. modo diverso da come erano stati • Assenza P., Il cerchio della vita.
Procedura acquisiti. Si è osservata infine una Manuale per l’educazione olistica,
Avendo come obiettivo generale il riduzione di alcuni comportamenti pro- MacroEdizioni, 1996.
benessere complessivo dei bambini e blematici legati alle difficoltà di appren- • Atz L., Psicologia e visione olistica
come obiettivi specifici il miglioramen- dimento: aggressività e impulsività. dell’uomo tra Occidente e Oriente,
to delle abilità di apprendimento e la I bambini del gruppo-fiaba, nel corso SanBao, Trento, 2007.
riduzione di alcuni comportamenti pro- del progetto, hanno elaborato la loro • Canevaro A., Pedagogia Speciale.
blematici, si è deciso di utilizzare le fiaba dal titolo “Dal sogno alla realtà” La riduzione dell’handicap, bruno
seguenti tecniche: l’osservazione diret- nella quale si narrava delle peripezie Mondatori, Milano, 1999.
ta, l’uso della fiaba e la sua dramma- che due fratelli molto poveri dovevano • Cazzullo R., Ologramma. Il teatro
tizzazione, il rilassamento e il riequili- superare per raggiungere il loro sogno, olistico, in atti del Convegno
brio psico-emozionale. quello di conquistare le principesse “Benessere è Qualità”, Genova 9-
I primi incontri iniziano con la lettu- gemelle. In questa fiaba l’intera trama è 10.06.2007.
ra da parte degli operatori di fiabe permeata dall’idea che tutto è possibile • Cianchetti C. (a cura di), "Linee
conosciute ai bambini, per poi giunge- quando si crede nelle proprie possibilità guida per i disturbi specifici di
re alla costruzione inventata di una ed i protagonisti vengono premiati per la apprendimento", Giornale di
nuova favola collettiva dove ogni bam- loro temerarietà e forza d’animo. Neuropsichiatria dell’età evolutiva,
bino contribuisce alla sua realizzazione Discussione e Conclusioni 24,1, 179-197, 2004.
con sequenze narrative. I risultati del presente lavoro sem- • Consensus Conference
Successivamente i bambini creano brano confermare che l’esperienza del (Montecatini Terme, 2006; Milano,
le sequenze, le organizzano, le trasfor- gruppo fiaba ha permesso ai suoi 2007), Disturbi evolutivi specifici
mano in testo scritto e raffigurato, infi- membri di sperimentare delle trasfor- di apprendimento:Raccomandazioni
ne lo drammatizzano. mazioni, delle esperienze emotive e per la pratica clinica.
Grazie alla fiaba e alla sua dramma- relazionali agganciate alla creatività • Cornoldi C. (a cura di), I disturbi
tizzazione il bambino impara a dare ordi- che li hanno condotti al superamento dell’apprendimento, il Mulino,
ne a nuove strutture mentali, quali il delle loro difficoltà. Il gruppo fiaba Bologna, 1991.
tempo e lo spazio. sembra essere infatti uno strumento • Cornoldi C., PRCR-2 prove di
Durante il percorso sono state effet- valido nel superamento dei disturbi prerequisito per la diagnosi delle
tuate con i bambini del gruppo fiaba tre dell’apprendimento in quanto diventa difficoltà di lettura e scrittura, OS,
sedute di rilassamento con l’obiettivo di tema di trasformazioni, un luogo di Firenze, 1992.
rendere i bambini consapevoli delle sen- esperienze positive dove i bambini • Cornoldi C. (a cura di), I disturbi
sazioni provate e di attivare un processo opportunamente aiutati fanno un’espe- dell’apprendimento a scuola, il
di apprendimento all’autoregolazione rienza integrativa in cui lo studio non è Mulino, Bologna, 1999.
delle proprie emozioni. Si è ritenuto scisso dal resto ma agganciato alla • Cornoldi C. (a cura di), Difficoltà
opportuno estrapolare una parte del loro creatività. e disturbi dell’apprendimento, il
metodo educromo, il riequilibrio psico- Esso ha permesso di abbandonare Mulino, Bologna, 2007.
emozionale, ed adattarlo alla tematica del la logica della competitività sostituen- • Cottini L. Didattica speciale e
gioco-fiaba (G. Pesci, S. Alberti, 2002). dola con quella della cooperazione, integrazione scolastica, Carocci,
Risultati favorendo un clima di accettazione, Roma, 2004.
Al termine del progetto è stato pos- fiducia, collaborazione e comprensione • De Beni R., Moè A., Motivazione
sibile confermare che il gruppo fiaba si dei propri sentimenti ed emozioni. e apprendimento, Il Mulino Bologna.
è rivelato un utile strumento clinico per Questo studio ha messo in luce che • Del Porto M.G., Bermolen A., La
favorire e sviluppare l’equilibrio psico- oggi la scuola, riconoscendo la neces- fiaba come risveglio dell’intuizione,
emozionale nei bambini con difficoltà sità di uscire dalle etichettature delle Edizioni Scientifiche Magi, Roma, 2004.
di apprendimento.Nella fase conclusi- diagnosi, deve rivolgere i suoi sforzi e le • Di Pietro M., L’educazione
va del progetto il retest ha permesso di sue energie ad una più preziosa analisi razionale-emotiva, Erickson,
verificare miglioramenti significativi in sullo stato di necessità dell’alunno, Trento, 1992.
quasi tutte le aree e in particolare nel- permettendo di decifrare le sue poten- • Di Pietro M., L’ABC delle mie
l’area linguistica. Il linguaggio orale era zialità, abilità e disponibilità rendendo emozioni, Erickson, Trento, 2007.
migliorato sia in produzione che in olistico l’intervento di recupero. • Ianes D., La speciale normalità,
comprensione; il linguaggio scritto pre- Sebbene i risultati riscontrati sem- Erickson, Trento, 2006.
sentava una riduzione significativa del brino incoraggianti, appare evidente la • Morganti A., Una nuova “cultura”
numero medio degli errori.All’interno necessità di ulteriori approfondimenti della salute, Rivista Vega, n°3, 2007.
del gruppo-fiaba i bambini, valorizzati per accertare la stabilità dei cambia- • Pesci., De Allberti S.,Educromo,
nella loro interezza di persona, non menti sul lungo termine. Edizioni Scientifiche Magi, Roma,
solo avevano sviluppato maggiore fidu- In effetti una delle principali limita- 2002.
cia nelle proprie capacità, maggiore zioni del progetto risiede nell’assenza • Sartori G., Job R., Tressoldi P. E.,
consapevolezza di sé ed autonomia, di un follow up. Si auspica che in futu- Batteria per la valutazione della
ma avevano sviluppato anche delle ro la ricerca possa essere replicata su dislessia e della disortografia
capacità cognitive che gli permetteva- campioni più ampi. evolutiva, OS, Firenze, 1995.

27
Fuori dal setting,
nuove funzioni della
psicologia.
The 11th European
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Vincenzo Messineo - psicologo

I
l mio lavoro, che nasce da quattro
esperienze da me condotte e ancora
in essere, è una proposta di inter-
vento psicologico indirizzata a pazienti
perlopiù psicotici o autistici adulti, il cui
obiettivo consiste nell'essere per loro
un ponte con la realtà, intesa come
l'ambiente che li circonda: la famiglia,
gli operatori che eventualmente si pren-
dono cura di loro e nella migliore delle
ipotesi anche il sistema sociale più
allargato.
Tale metodo di lavoro ruota intorno
ad attività pratiche, sociali, di routine
quotidiana, di dialogo e di svago svolte
da psicologo e paziente fuori dai luoghi
istituzionali o ufficiali della cura psicolo- nesi del paziente anche dal punto di sentarci come un amico o altro, spesso
gica e in cui lo psicologo assume un vista di chi gli sta più vicino, si prende questo tradisce una modalità di comu-
ruolo di mediazione e integrazione. Ho cura di lui ed è parte in causa di tale nicazione all'interno del sistema paren-
avuto modo di constatare che questo storia. tale basata sulle mezze verità che con
tipo di intervento è praticato in varie Questo tipo di approccio non solo è questi pazienti non solo non può funzio-
città da diverso tempo con modalità dif- stato l'unico possibile in alcuni casi, ma nare, ma è fortemente rischiosa e con-
ferenti ma ancora non ufficiali o orga- ha il vantaggio di non far sentire il troproducente, alimentando le loro para-
nizzate. paziente braccato, infatti egli accetta noie e la sensazione di essere trattati
Purtroppo la richiesta di questo tipo più di buon grado la presenza di uno psi- solo come malati. In merito a questo va
di intervento nasce spesso da situazio- cologo in casa se percepisce che non è anche sottolineato che un setting dome-
ni di disagio, causate nel caso di pazien- li solo per lui. stico lascia poco spazio alla privacy,
ti psicotici dal loro rifiuto totale o quasi Durante le narrazioni dei familiari il quindi bisogna considerare sempre pre-
nei confronti di qualsiasi forma di cura paziente spesso, pur essendo presente sente il paziente, anche quando si parla
farmacologica e maggiormente psicolo- in casa, non interviene stando per lo più di lui mentre è in un altra stanza, non gli
gica, il che si somma a forti resistenze in camera sua, ma ascolta e si abitua si può tenere nascosto quasi nulla, si
ad uscire di casa e a stare in mezzo ad alla presenza dello psicologo fino ad può solo tentare di fargli usare l'ascolto
estranei. Il mondo li terrorizza e li fa avvicinarsi per cinque minuti, poi dieci e del proprio dramma da una voce ester-
sentire inadeguati, generando una forte cosi via. na a tale dramma, per rileggere la pro-
tendenza all'isolamento. Col passare del tempo accetterà pria vicenda nella speranza di trovare un
Quindi l'unico intervento possibile, gradatamente l'aiuto che gli viene rivol- po' di pacificazione.
almeno in una fase iniziale è di tipo to, capendo che comunque il principale L'ostacolo maggiore è far capire
domiciliare e anche in questo caso biso- destinatario è lui anche se non è il solo. tutto ciò ai familiari e si collega alla dif-
gna stare bene attenti a far abituare il Dietro le prime diffidenze, anche se dif- ficoltà costante di mediare tra il pazien-
paziente alla nostra presenza in casa, ficili da superare, si può nascondere il te e quest'ultimi per trasmettere che il
fino a diventare una figura di routine, desiderio di essere ascoltati, ma solo suo linguaggio e il suo mondo interiore
prima di provare qualsiasi tipo di da chi sa sospendere ogni giudizio e vanno capiti e utilizzati, anche perché
approccio. In caso contrario i rischi di quindi ogni tipo di spiegazione. ogni tentativo di opposizione e di appel-
scompenso psicotico sono gravi. Un fattore fondamentale che se lo alla razionalità per questi soggetti è
A tal proposito in situazioni partico- gestito male può causare serie difficoltà quasi incestuoso, cioè altamente limi-
larmente difficili è stato necessario riguarda la consapevolezza da parte del tante la propria libertà intesa anche
cominciare con incontri rivolti agli altri paziente di chi siamo e di quale è il come libertà di vivere.
componenti della famiglia, tra l'altro nostro ruolo: non si deve mai cedere Un'altra difficoltà incontrata nella
molto utili per conoscere bene l'anam- alle richieste dei familiari relative al pre- mia esperienza con questi soggetti

28
riguarda l'atteggiamento di sospensio-
ne e quindi di non interpretazione da
mantenere quasi sempre nei confronti
delle loro azioni e delle loro parole.
Ciò aiuta anche ad evitare di porsi
come una guida o peggio come una
delle tante figure che impone divieti,
prescrizioni e obblighi; rischiando di
essere visti come complici della fami-
glia o di altre figure normative.
L'unica speranza di alleanza con
questi pazienti consiste nell'essere
garante per loro di uno spazio psicologi-
co in cui chi decide è il paziente stesso;
questo va sottolineato costantemente e
in vari modi al fine di creare quella mini-
ma fiducia necessaria per poter agire questo gioco di forze nell'interesse sia fini si allargano all'intera città generan-
insieme. del paziente che comunque deve esse- do una varietà di situazioni e possibili
Riuscire a mantenere tale posizione re il nostro primo referente, sia di chi ci incontri davvero eterogenea.
è reso difficile sia da fattori pratici che ha contattato, evitando opposizioni con- Bisogna rinunciare all'idea di set-
ovviamente rendono necessarie certe troproducenti. ting protetto con regole rigide tipica
prescrizioni (almeno in forma di consi- Certe prese di posizione anche se delle strutture sanitarie locali o degli
glio), sia dalle pressioni dei familiari. giuste da un punto di vista professiona- studi privati.
Bisogna considerare che questi ultimi le, rischiano nella realtà di tradursi in un Sono necessarie regole flessibili e
sono coloro che hanno richiesto l'inter- danno del sistema relazionale del mutevoli, capaci di adattarsi ai diversi
vento e quindi hanno delle aspettative, paziente che va invece rafforzato e contesti fisici e sociali in cui ci si può
anche non coscienti, che vanno tirate mediato. trovare.
fuori e spesso rivalutate. Un buon obiettivo da raggiungere Per sapersi orientare sono indispen-
La richiesta reale abitualmente si sarebbe quello di far capire che la volon- sabili delle basi teoriche buone e delle
rileva quella di essere controllori del tà del soggetto psicotico, ovviamente figure di confronto o anche di supervi-
familiare psicotico, influenzandolo nei entro certi limiti, va rispettata, conside- sione, come per esempio operatori, psi-
comportamenti secondo le direttive rando le sue scelte di dignità pari a cologi, psichiatri, assistenti sociali che
familiari, in base a ciò che si ritiene quelle di chiunque altro. Solo cosi, sen- lavorano in strutture pubbliche o private
meglio per lui. tendosi trattato dignitosamente, il sog- e che spesso hanno avuto o hanno tut-
In nessun caso un ruolo normativo getto in questione potrà stemperare t'ora in cura questi pazienti, creando
di tal genere può essere affidato allo certi atteggiamenti o fissazioni che così una rete che possa sostenerli al
psicologo né in studio né fuori, egli può rischiano di isolarlo sempre più. meglio nel loro percorso di vita.
solo essere mediatore e interprete dei I soggetti psicotici hanno molta dif- È utilissimo il dialogo con chi gesti-
diversi linguaggi. fidenza delle persone, soprattutto se si sce lo stesso tipo di attività.
Lo psicologo o l'operatore domicilia- sentono soffocare psicologicamente. Lo Dal confronto continuo di esperienze
re non può essere un prolungamento si vede anche dagli atteggiamenti postu- diverse possono nascere delle linee
della volontà di qualche parente e que- rali, non amano il contatto fisico ecces- guida di questo “setting itinerante”
sto va chiarito per garantire il rispetto sivo, in particolar modo se il gesto affet- capaci di guidarci nel superare le possi-
del proprio ruolo e quel minimo di auto- tuoso o confidenziale non parte da bili crisi e soprattutto di fissare obbietti-
nomia necessaria per lavorare bene. loro,Ma lo spazio a cui più tengono è vi reali e raggiungibili.
Da tutto questo emerge che l'inter- quello mentale. Non vogliono sentirsi Il rapporto con questi pazienti pur
vento domiciliare rivolto in primis al sog- forzati in nulla, neanche nella parola, la non essendo imbrigliato da luoghi e
getto psicotico, in realtà riguarda tutto il loro questione riguarda un posto che modalità di intervento che tendono a
nucleo familiare, coinvolgendo ovvia- non gli è mai stato dato almeno simbo- farli sentire etichettati, resta terapeuti-
mente anche chi ha richiesto per primo licamente, quindi si avvicinano solo a co poiché i ruoli son ben definiti, le rego-
tale intervento. chi gli garantisce di non avere nessuna le del setting rimodellate ma presenti e
Spesso quest'ultimo è consapevo- pretesa particolare. orientate al sapere psicologico.
le di ciò e del proprio vissuto fin dal- È per questo che se percepiscono La funzione regolatrice di tale
l'inizio e quindi chiede aiuto e appog- un operatore troppo vicino a un familia- approccio è riscontrabile nei rapporti
gio nel gestire una situazione emoti- re si sentono presi in giro, con conse- con i familiari, con l’ambiente sociale e
vamente stressante; ma non è sem- guenze variabili, anche gravi. con gli operatori socio-sanitari.
pre così. Questo tipo di attività domiciliare Mi auguro che si valorizzi sempre più
Tenendo presente che atteggiamenti quando possibile si estende a luoghi il ruolo di mediatore e traduttore che lo
positivi o negativi iniziali non corrispon- esterni come il quartiere. psicologo può assumere per far aderire
dono necessariamente ai vissuti interio- Nei casi migliori, in cui le capacità meglio questi soggetti alla realtà che li
ri, bisogna saper essere mediatore in sociali e gli interessi sono elevati, i con- circonda.

29
Intelligenza emotiva e rischio
di burnout negli operatori
che lavorano con The 11th European
Congress of Psychology

i tossicodipendenti
Oslo, Norway 7-10 july 2009

Antonio Narzisi - psicologo, Rosy Muccio - dott.ssa in psicologia

P
er molti anni lo studio dell’intelli- La teoria del sé dialogico Strumenti
genza si è focalizzato principal- (Semerari, Carcione, Dimaggio et al., - 33-item Emotional Intelligence
mente sull’uso adattivo della 2003) suggerisce che la formazione Scale (33-item EI scale; Schutte,
cognizione (Wechsler, 1939; Piaget, del sé è un processo tutt’altro che Malouff et al., 1998).
1972). Sebbene alcuni teorici come dicotomico (interno vs esterno) bensì È un questionario self-report e i
Gardner (1983) e Stenberg (1988) caratterizzato da dialoghi interni ed soggetti rispondono ai singoli item
hanno proposto un approccio maggior- esterni del soggetto che gli consento- utilizzando una scala a 5 punti, in cui
mente esplicativo per comprendere no, al contempo, di distinguere, ricono- “1” rappresenta un “forte disaccor-
l’intelligenza è la pubblicazione del scere e organizzare i propri stati inter- do” e “5” un “pieno accordo”.
famoso libro di Goleman (1995), ni (rappresentazioni ed emozioni) e Per quanto concerne i punteggi di
“Intelligenza Emotiva” ad aver reso diversificare e definire le componenti cutoff faremo riferimento ai dati nor-
popolare la visione dell’esperienza e emotive e cognitive degli stati interni mativi dell’articolo originale di
dell’espressione delle emozioni come delle altre persone (Narzisi, 2008). Schuttle (1998).
un dominio della nozione più ampia di L’obiettivo del nostro lavoro è - Copenhagen Burnout Inventory
intelligenza. quello di condurre una ricerca osser- (CBI; Kristensen, Borritz et al., 2005)
Seppure Gardner (1983) non ha uti- vazionale in merito all’intelligenza È diviso in tre sotto-dimensioni:
lizzato il termine intelligenza emotiva, emotiva e l’eventuale correlazione Personal burnout, Work-related bur-
la sua concettualizzazione delle intelli- con il livello di stress in un gruppo di nout e Client burnout.
genze intrapersonale ed interpersona- soggetti che svolgono la loro attività Nel CBI il nucleo del burnout è
le pone le basi per i successivi model- professionale nel settore della tossi- delineato dai concetti di “fatigue ed
li dell’intelligenza emotiva. codipendenza. exhaustion”.
Infatti il fulcro dell’intelligenza intra- Questo è in linea con lo sviluppo
personale è la capacità di capire le pro- Materiali e Metodi Campione storico del concetto di burnout e
prie emozioni, mentre la base dell’in- Lo studio è stato condotto su un con la definizione di Greenglass
telligenza interpersonale è la capacità campione di 90 soggetti (41M/49F) (2001) che definisce il burnout
di capire le emozioni e le intenzioni che svolgono attività lavorativa presso come “a state of physical, emotio-
degli altri. un Ser.T. di un provincia della regione nal and mental exhaustion that
Salovey e Mayer (1990), che per Toscana (N = 44) e presso un circuito results from long-term involvement
primi hanno usato il termine “intelli- di Comunità residenziali situate nel in work situations that are emotio-
genza emotiva”, hanno presupposto Centro-Nord Italia che si occupano di nally demanding”.
che essa consiste di tre capacità adat- tossicodipendenza (N = 46). - Toronto Alexithymia Scale – 20
tive: (1) valutazione ed espressione L’età cronologica dei 90 soggetti è (TAS-20; Taylor et al., 1985).
delle emozioni; (2) regolazione delle compresa tra i 24 e i 56 anni (media: È uno strumento di autovalutazio-
emozioni ed (3) utilizzazione delle emo- 33,11; ds: 6,50). ne su scala Likert e sulla base dei
zioni per risolvere i problemi. L’intero campione è costituito da punteggi ottenuti è possibile identifi-
Mayer e Salovey (1997) oltre ciò 10 (6M/4F) medici con specializzazio- care soggetti “non alessitimici”; “in
ipotizzano un modello di intelligenza ne in psichiatria (MED); 21 (9M/12F) area limite” e “alessitimici”.
emotiva che rivolge particolare enfasi psicoterapeuti (PSY) (15 con laurea in
alle componenti cognitive e la con- psicologia e 6 con specializzazione in Procedure
cettualizzano in termini di potenziale psichiatria); 37 (16M/21F) educatori Abbiamo consegnato un plico con
per la crescita intellettuale ed emoti- (EDU) (17 con laurea in psicologia, 7 i tre questionari a tutti i dipenden-
va del sè. con laurea in scienze dell’educazione, ti/collaboratori (del Ser. T e delle
All’interno di tale prospettiva, l’in- 13 con diploma di scuola superiore) e Comunità) specificando che al termi-
telligenza emotiva può essere conside- 22 (10M/12F) infermieri (INF). ne della compilazione (entro tre setti-
rata una funzione metacognitiva e, a Tra i gruppi non è stata rilevata una mane dalla consegna) avrebbero
nostro avviso, potrebbe essere definita differenza significativa sia per quanto potuto inserire il plico all’interno di
come una manifestazione del “buon riguarda la distribuzione maschi/fem- un apposito raccoglitore che sarebbe
funzionamento” del cosiddetto sé dia- mine (Chi² = 15,51; p = .160) e sia per stato successivamente ritirato da chi
logico (Hermans, 1993). ciò che attiene l’età media (p = .056). si occupava della ricerca.

30
Analisi dei dati hanno ottenuto nelle sub-scale Bibliografia
L’ analisi multivariata della varianza “Personal burnout” e “Work burnout”
(MANOVA), l’Eta Square e i tests Post- sono inferiori a quelli dei dati normativi • Gardner H (1983), Frames of
Hoc sono stati usati per individuare di riferimento rilevati grazie allo studio mind: The theory of
eventuali differenze significative tra i denominato PUMA (Project on Burnout, multiple intelligence. New York:
gruppi assumendo come significativo Motivation and Job Satisfaction; Basic Books.
un valore di p < 0,01. Il test di Kristensen, 2005) condotto su una • Hermans HJM, Kempen HJK
Spearman è stato usato per studiare popolazione di 1914 soggetti. (1993), The dialogical self.
le correlazioni tra i punteggi ottenuti Alla TAS – 20 i punteggi medi non Meaning as movement.
dai soggetti ai questionari proposti. indicano presenza di alessitimia nei San Diego: Academic Press Inc.
gruppi MED, PSY, EDU ed INF. • Kristensen TS, Borritz M,
Risultati Lo studio delle correlazioni ha con- Villadsen E, Christensen KB
In tabella 1 sono riportati i risultati fermato, come ci si poteva attendere, (2005), The Copenaghen Burnout
della MANOVA e dell’Eta Square. la tendenza inversamente proporziona- Inventory: a new tool for the
La MANOVA effettuata tra i gruppi le tra alessitimia ed intelligenza emoti- assessment of burnout, Work &
ha mostrato differenze significative tra va in tutti i gruppi. Stress; 19 (3): 192-207.
• Mayer JD, Salovey P (1997), What
is emotional intelligence ? In P.
Salovey & D. Sluyter (Eds.),
Emotional development and
emotional intelligence:
educational implications.
New York: Basic Books.
• Narzisi A. (2008) Teoria della
Mente e Tossicodipendenza,
Giornale Italiano di
i punteggi medi del “33-item EI scale” Facendo una disamina “fenomeno- Psicopatologia,
ed un costrutto del CBI (Personal bur- logica” dei nostri risultati il gruppo PSY Vol. 14, Supplement.
nout). In particolare, maggiore varianza è quello che mostra una intelligenza • Piaget J (1972), The psychology
tra i gruppi si rileva ai punteggi del que- emotiva più sviluppata e una quota of intelligence. Totowa, NJ:
stionario 33-item EI scale (Eta Square minore di stress al Personal burnout Littlefield Adams.
= .499). come rilevato dal CBI. • Salovey P, Mayer JD (1990),
I confronti Post-Hoc evidenziano Questi risultati preliminari Emotional Intelligence,
una significatività (p = .000) tra i pun- potrebbero confermare l’ipotesi di Immagination, Cognition and
teggi del gruppo “PSY”, in media i più una correlazione negativa tra intelli- Personality, 9: 185-211.
elevati, vs i punteggi medi dei singoli genza emotiva e burnout, ovvero chi • Schutte NS, Malouff JM, Hall LE,
gruppi MED,EDU ed INF al 33-item EI è meno abile a riconoscere le emo- Haggerty DJ, Cooper JT,
scale. zioni e a viverle consapevolmente, Golden CJ, Dornheim L (1998),
Si rileva, in modo analogo, una dif- probabilmente grazie anche ad una Development and validation of a
ferenza significativa (p = .000) tra i sorta di dialogo tra le varie compo- measure of emotional
punteggi del gruppo “PSY”, mediamen- nenti del sé (sé dialogico), potrebbe intelligence, Personality and
te i più bassi, vs i punteggi medi dei essere più a rischio di andare incon- Individual Differences
singoli gruppi MED/EDU/INF (p = tro ad un esaurimento nervoso. 25: 167-177.
.000)” nella sub-scala Personal Valori più elevati dell’intelligenza • Semerari A, Carcione A,
Burnout del CBI. emotiva, nel gruppo PSY, potrebbero Dimaggio G, Falcone M, Nicolò G,
Correlazioni negative significative essere, inoltre, attribuiti al training Procacci M, Alleva G (2003), How
mostrano che alti punteggi sulla 33- personale (almeno quadriennale) to evaluate metacognitive
item EI scale sono associati con pun- che questi soggetti seguono per functioning in psychotherapy ?
teggi più bassi alla TAS - 20. specializzarsi in psicoterapia. Infatti The metacognition assessment
l’obiettivo dei percorsi di training è scale and its applications, Clinical
Discussione proprio quello di aumentare la con- Psychology and Psychotherapy,
I risultati ottenuti dai gruppi MED, sapevolezza dei propri sentimenti e 10: 238-261.
PSY, EDU ed INF alla 33-item EI scale sensazioni. • Taylor GJ, Ryan D, Bagby RM
evidenziano punteggi medi più eleva- Con questa riflessione come (1985), Toward the development
ti rispetto a quelli riportati dal cam- sfondo concludiamo il nostro breve of a new self-report alexithymia
pione costituito da operatori socio- contributo sintetizzando il quesito scale, Psychotherapy and
sanitari nel lavoro originario di tuttora oggetto di ricerca e di stu- Psychosomatics, 44: 195-199.
Schuttle (1998). dio, ovvero “Cosa c’è veramente • Wechsler D (1939), The
Al CBI non si rileva la presenza di dietro l’intelligenza emotiva? measurements of adult
burnout nei gruppi MED, PSY, EDU ed Dotazione, formazione oppure un intelligence. Baltimore, MD:
INF ed inoltre i punteggi medi che essi pò e un pò?”. William and Wilkins.

31
Dialisi e trapianto renale
in pazienti pediatrici: affetti,
emozioni, rappresentazione
The 11th European
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

identitaria e immagine corporea.


Sergio Oteri - psicologo, Angelida Ullo - psicologo

I
dati epidemiologici del 2002 indica- mento della sua durata, interviene lad- (Je): esiste solo il dolore…Il dolore se
vano circa 1 milione di persone nel dove una patologia cronica porterebbe non curato ed affrontato in maniera
mondo sottoposte a dialisi, con un al destino ineluttabile di una morte adeguata minaccia di distruggere la
incremento annuo di oltre il 7%; ciò per- certa. L’altro aspetto del trattamento struttura stessa dell’Io-pelle, cioè lo
mette di formulare l’ipotesi secondo la della nefropatia cronica è il trapianto scarto tra la faccia interna ed ester-
quale nel 2010 il numero di persone renale: in Italia, nonostante il progres- na…». E ancora la Bonino scrive (2)
sottoposte a dialisi potrebbe giungere a sivo incremento del numero di trapian- “…in generale la vita del paziente cro-
quasi 2 milioni. ti, passando dai 611 nel 1992 a circa nico si svolge in un clima d’incertezza e
Secondo alcuni autori (4) inoltre 1950 nell’anno 2006, abbiamo annual- di ansia per il futuro, sul quale pende in
dovremmo considerare il fenomeno alla mente oltre 6000 soggetti in attesa di continuazione la minaccia dell’aggrava-
stregua di un iceberg in quanto per ogni un trapianto renale che potrebbe non mento della patologia, delle complica-
paziente sottoposto a dialisi ve ne giungere mai. Per di più, sebbene il tra- zioni e della morte”.
sarebbero almeno altri 200 con patolo- pianto venga spesso considerato la Alcune ricerche internazionali hanno
gie renali, non croniche, ma che potreb- soluzione terapeutica completa e defi- messo in evidenza le numerose compli-
bero necessitare nel futuro di un tratta- nitiva della patologia renale cronica, canze conseguenti alla nefropatia cro-
mento di tipo dialitico. impone una condizione di non totale nica e al trattamento dialitico: disturbi
Attualmente si stima che in Italia vi guarigione costringendo il soggetto ad somatici, disfunzioni sessuali, compro-
siano circa 50.000 persone in dialisi, un continuo trattamento al fine di missione dell’assunzione dei ruoli
con un’età media di 61,5 anni. Il feno- garantire il miglior esito possibile e una sociali connessi al sesso e all’età d’ap-
meno che lega la patologia renale cro- lunga durata dell’organo trapiantato. Il partenenza, alterazioni della propria
nica alla dialisi potrebbe di prima acchi- rene è infatti un organo che una volta rappresentazione psicocorporea. Le dif-
to sembrare interessare esclusivamen- trapiantato ha una vita che normalmen- ficoltà connesse alla patologia compro-
te una popolazione adulta. te non supera i 15-20 anni. mettono l’autosufficienza dell’individuo
Dobbiamo invece immaginare che Nonostante tale numero di anni alimentando invischianti dinamiche di
l’emodialisi ed il trapianto di rene siano possa apparire sufficiente per garantire dipendenza della famiglia d’origine e
le tappe finali di una patologia diagno- una lunga sopravvivenza, soprattutto ostacolando lo sviluppo della propria
sticata spesso molti anni prima, ponen- per quei pazienti che hanno già rag- autonomia e dell’identità soggettiva.
dosi quale condizione cronica e pro- giunto la maturità o addirittura la vec- Quanto più precoce è la diagnosi di
gressiva con la quale il soggetto e i chiaia, per i giovani pazienti trapiantati nefropatia e l’inizio del trattamento dia-
suoi familiari hanno dovuto convivere in età pediatrica tali dati prospettano litico tanto maggiori saranno gli effetti
per lungo tempo. inevitabilmente uno scenario futuro nel della patologia cronica sul soggetto.
Un altro dato significativo riguarda quale si riaprirà la necessità di ripren- Le dinamiche familiari vengono così
la mortalità connessa alla nefropatia e dere il trattamento dialitico ed even- significativamente determinate dalla
alla dialisi; infatti si stima che, non- tualmente un nuovo trapianto. presenza al suo interno di un soggetto
ostante l’Italia sia il secondo paese Ciò rimanda alla difficoltà emotiva, costretto a continue consulenze medi-
europeo per durata di vita in dialisi, affettiva e simbolica dei piccoli pazienti che e ad un trattamento così frequente
ogni anno muoiano il 13,8% dei sog- e delle loro famiglie nell’affrontare e e invadente quale la dialisi. Spesso gli
getti sottoposti al trattamento; ciò nell’elaborare psicologicamente la con- assetti familiari si strutturano sulla
significa che ogni anno si contano più dizione di sofferenza fisica e i fantasmi gestione della malattia assumendo
di 6000 decessi tra questi pazienti. che aleggiano dietro di essa. connotazioni ambivalenti che oscillano
Questi dati numerici devono sugge- Dalla patologia cronica renale, in tra la gestione ed il contenimento della
rire, oltre alla portata del fenomeno da definitiva, non si può mai guarire. sofferenza del piccolo paziente fin
un punto di vista sanitario, quanto il vis- Anzieu scrive (1): «...un dolore intenso verso l’invischiamento totalizzante che
suto esistenziale di questi pazienti sia e duraturo disorganizza l’apparato psi- impedisce una libera e spontanea cre-
intriso di elementi mortiferi con i quali chico, minaccia l’integrazione di psiche scita verso l’autonomia. Il tempo, lo
bisogna confrontarsi costantemente. e corpo, intacca la possibilità di desi- spazio e le risorse del soggetto, ma
Inoltre tale terapia, nonostante sia derare e la capacità di pensiero...il anche della famiglia, soprattutto nel
un intervento di life extending, cioè di dolore occupa tutto il posto e Io non caso di pazienti in età pediatrica, ven-
salva-vita che consente un prolunga- esisto più in quanto soggetto attivo gono scanditi e ritmati dalla necessità

32
della dialisi. Alexithymia Scale), LCB (Locus of tire il collegamento al rene artificiale.
Ben presto tale terapia, la macchina Control of Behaviour), POMS (Profile of È infatti questo il termine utilizzato
e anche l’equipe curante vengono Mood States), DMI (Defense per sancire l’inizio della seduta dialiti-
proiettivamente investite da elementi Mechanism Inventory), Test Grafici ca; “attacco”, richiamando la doppia
simbolici ambivalenti che attengono (Figura Umana, Albero e Famiglia). valenza costituita dal legame alla
alla doppia valenza che essi rappresen- L’utilizzo di tali strumenti ha mirato macchina, ma anche di aggressione
tano: da un lato fonte di vita e soprav- ad indagare quale fosse la condizione ai confini identitari e all’integrità psi-
vivenza; dall’altro lato vincolo indissolu- emotivo-affettiva correlata alla patolo- cocorporea.
bile dal quale dipendere per poter con- gia renale e al trattamento, quali stru- La fistola, soprattutto nei giovani va
tinuare a vivere. In tale substrato rela- menti difensivi e che stile di coping occultata, negata per non rischiare di
zionale e simbolico si intessono com- fosse maggiormente presente e come apparire diversi e/o malati agli occhi
plesse dinamiche tra i pazienti, le fami- tale condizione influenzasse la rappre- dei coetanei; ma la fistola va anche
glie e gli operatori. sentazione corporea di questi giovani custodita e protetta per assicurarne la
Molto spesso quest’ultimi costitui- pazienti. sua efficienza e la sua funzionalità, per
scono lo schermo su cui proiettare Dall’elaborazione dei dati comples- garantire la propria sopravvivenza.
ansie, angosce, aggressività, ma pur sivi non abbiamo rintracciato valori Nei disegni della figura umana ese-
sempre rimanendo i contenitori e i significativi relativamente a tratti ales- guiti da un ragazzo di 21 anni dopo 4
custodi dell’integrità psicofisica e della sitimici. anni di dialisi, e da una ragazza di 19
progettualità di questi paziente. Il locus of control dei pazienti era anni dopo 7 anni dal trapianto renale, si
Un ampio studio condotto in Russia sostanzialmente di tipo interno, a diffe- evidenzia quanto tale ferita sia ancora
ha evidenziato il progressivo incremen- renza del gruppo di controllo nel quale viva e presente nella rappresentazione
to di sintomi psichiatrici (ansia e vi era una maggiore tendenza ad avere corporea di questi due giovani.
depressione) con l’aumentare del un locus of control di tipo esterno. L’omissione delle braccia, spesso in
tempo dall’inizio del trattamento dialiti- I valori ottenuti alla POMS hanno coincidenza con l’arto interessato dalla
co. Inoltre lo stesso studio ha mostrato indicato la prevalenza, nel gruppo dei fistola artero-venosa, segnala, presumi-
una correlazione inversa tra l’età e l’in- pazienti, di stati emotivi caratterizzati bilmente, oltre ad una conflittuale sim-
cremento di disturbi psichici: quanto da Rabbia, Stanchezza e Confusione. bolizzazione di una parte del corpo par-
più giovani sono i pazienti, tanto mag- Di fronte a tale condizione di forte ticolarmente interessata dalla malattia
giore sarà la sofferenza psichica da stress psicofisico i giovani pazienti anche alla difficoltà dei pazienti negli
loro sperimentata. hanno mostrato di prediligere meccani- scambi interpersonali.
Nonostante le ricerche sin’ora con- smi difensivi (DMI) quali la Le dimensioni dei disegni dei
dotte non sempre mostrano risultati Principalizzazione e il Rovesciamento pazienti in dialisi tendono a diminuire
sovrapponibili è possibile rintracciare in (Negazione, Formazione reattiva). con il proseguio del trattamento, espri-
modo trasversale la presenza di alcuni Noi riteniamo che tali strategie mendo quindi un processo di coartazio-
elementi sintomatici ricorrenti in misu- difensive mirino ad attenuare l’impatto ne ed inibizione affettiva.
ra significativamente superiore rispetto psicologico che la malattia e la soffe- In conclusione dobbiamo considera-
alla popolazione normale: ansia, renza fisica hanno sull’equilibrio psichi- re la nefropatia cronica e la dialisi una
depressione, insonnia, irritabilità. co complessivo. condizione che provoca, soprattutto nei
Tali dati rimandano all’esperienza di Dalle elaborazioni grafiche eseguite giovani pazienti, una profonda sofferen-
grande sofferenza psicofisica alla quale dai ragazzi abbiamo avuto modo di trar- za psichica, lasciando spesso delle feri-
sono sottoposti i pazienti in dialisi. re significativi elementi relativi alla loro te che si inscrivono stabilmente nell’i-
Tale esperienza viene vissuta spes- rappresentazione psicocorporea. dentità psicocorporea soggettiva.
so in modo traumatico a tal punto da Infatti, nonostante tali elaborati I pazienti, al fine di affrontare l’im-
inscriversi nella storia soggettiva vadano letti all’interno di un quadro patto psicologico che la loro condizione
quale ferita psichica difficilmente soggettivo unico e irripetibile, vi sono morbosa comporta, tendono ad utilizza-
rimarginabile. delle caratteristiche ricorrenti. re alcune strategie difensive quali la
Nella nostra ricerca, effettuata pres- Nei disegni abbiamo spesso rintrac- razionalizzazione e il rovesciamento.
so il Reparto di Nefrologia Pediatrica del ciato l’omissione di alcune parti del Attraverso alcuni strumenti proiettivi
Policlinico di Messina, in collaborazione corpo ed in particolare a carico degli arti è possibile rintracciare alcuni segnali di
con l’Associazione A.P.R.O. di Messina superiori. Il braccio tralasciato nel dise- tale disagio e alcuni elementi di conflit-
(Associazione Pazienti Riceventi Organi), gno trovava una corrispondenza con il to a carico della rappresentazione cor-
abbiamo coinvolto 21 pazienti con un’e- braccio nel quale era stata impiantata la porea.
tà compresa tra i 10 e i 24 anni in trat- fistola necessaria alla dialisi. Riteniamo pertanto che tale patolo-
tamento dialitico e dopo il trapianto Un’attenzione particolare va riserva- gia vada approcciata attraverso un
renale. ta alla valenza simbolica della fistola in modello olistico capace di cogliere le
La durata del trattamento dialitico dei quanto essa costituisce l’accesso arte- sfumature e le complicazioni psicologi-
soggetti intervistati varia da 1 mese a 4 ro-venoso atto a garantire la filtrazione che al fine di favorire un supporto che
anni, mentre il numero di anni dal tra- ematica extracorporea e rappresenta il sappia sostenere i pazienti, le famiglie
pianto renale variava dai 4 agli 11 anni. punto cardine del corpo che viene siste- e l’equipe curante nel complesso com-
Abbiamo ideato un protocollo testo- maticamente penetrato, offeso, “attac- pito di gestione ed elaborazione della
logico costituito dalla TAS 20 (Toronto cato” ad ogni seduta al fine di consen- malattia.

33
Il Modello Pluralistico Integrato (MPI)
di intervista di selezione: descrizione
di una esperienza professionale. The 11th European
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Mariano Pizzo - psicologo

A
ll’interno del processo di sele- (interista a due) con una modalità par- do con la teoria gestaltica, sono carat-
zione del personale aziendale tecipativa”; esso si basa su considera- terizzate da tre momenti fondamentali:
(reclutamento, valutazione e zioni fenomenologiche ed esistenziali precontatto, dinamica del contatto
inserimento del personale), nel momen- dell’individuo. Nell’ottica della preven- (presa di contatto e contatto pieno) e
to della valutazione, l’intervista di sele- zione dell’errore, cioè dell’analisi accu- postcontatto (ciclo del contatto-ritiro);
zione rappresenta lo strumento princi- rata di tutte le varie componenti che esse si differenziano in relazione alle
pale di incontro e conoscenza fra l’a- costituiscono l’intervista, i parametri caratteristiche di personalità da indaga-
zienda e candidato. fondamentali, che caratterizzano la sua re previste per il ruolo professionale.
Il Modello Pluralistico Integrato (MPI) struttura (set e setting), ne rappresen- Nella fase di Pre-contatto lo psicolo-
dell’intervista di selezione (Giusti E.; tano le variabili indipendenti dal campo go studia principalmente la cartella del
Pizzo M., 2003) nasce dall’esperienza relazionale in cui l’intervista si svolge e candidato (composta da: test sommini-
degli autori in ambito selettivo, nel ten- che condizionano il processo di cono- strati e questionario biografico in accor-
tativo di creare un metodo di intervista scenza fra intervistatore e intervistato, do con le caratteristiche di personalità
standardizzato e guidato (o semi-strut- sono: il contesto o set dell’intervista da indagare); formula delle ipotesi da
turato) che rappresenti un contenitore (es. luogo, luce, distanza fra gli attori, verificare successivamente e, in relazio-
del rapporto fra intervistatore e intervi- posizione delle sedie, ecc.) e le fasi ne a queste ipotesi, imposta l’indagine
stato, in modo tale sia di organizzare in principali (pre-contatto, dinamica del della personalità.
maniera sistematica e coerente le diver- contatto e post- contatto) della relazione Nella Dinamica del contatto lo psi-
se variabili (indipendenti e dipendenti) o setting dell’intervista; in particolare, cologo segue soprattutto i periodi prin-
che intervengono nel processo di cono- nella fase della dinamica del contatto: i cipali dell’intervista e indaga le dimen-
scenza dell’individuo, sia di creare uno periodi principali, le dimensioni del Sé sioni del Sè attraverso le aree di indagi-
strumento flessibile affinchè l’intervi- (Intelligenza, Personalità, ecc.), le aree ne, l’osservazione (verbale e non verba-
statore lo possa utilizzare a prescindere di indagine (Sociale, Emozionale, ecc.) e le) e il linguaggio (formulazione guidata
dal proprio orientamento teorico e tecni- l’ascolto attivo. Tali parametri sono delle domande).
co di indagine della personalità. standardizzati, coerenti fra di loro e con In particolare i periodi principali del-
La finalità del lavoro è quella di le teorie gestaltica e rogersiana di inda- l’intervista secondo l’MPI sono: 1.
descrivere circa 2 anni di esperienza nel gine e conoscenza della personalità. Accoglienza e presentazione reciproca,
campo della selezione del personale Il contesto o set in cui si svolge l’in- 2. Indagine sulla motivazione e analisi
dell’Esercito utilizzando come strumen- tervista rappresenta il contenitore della della domanda, 3. Indagine sulle carat-
to di indagine il MPI di intervista, in par- relazione o setting fra intervistatore e teristiche di personalità del candidato
ticolare, seguendo alcuni suoi parametri intervistato; entrambi hanno la necessi- (es. struttura di personalità, capacità,
di set e setting dell’intervista e il suo tà di un ambiente sicuro e protetto, attitudini, ecc.), 4. Comunicazione (resti-
grado di strutturazione, descrivere la dif- accogliente e caloroso, in modo tale che tuzione o feedback) dei risultati testolo-
ferenza fra l’applicazione dello strumen- ci si possa rilassare e sentirsi a proprio gici al candidato e 5. Saluto finale. Il
to nel suo versante clinico, per la valu- agio; in questo modo si creano le pre- MPI dell’intervista prevede di seguire i
tazione della personalità, e nel suo ver- condizioni gestaltiche necessarie per periodi in modo ordinato (da 1 a 5)
sante attitudinale, per la valutazione di instaurare fra di loro un legame di fidu- senza la possibilità di passare al perio-
determinate capacità richieste nei diffe- cia. In questo senso ogni suo aspetto do successivo prima di aver concluso
renti ruoli professionali (Volontari, (es. dimensioni della stanza, la porta, le quello precedente.
Ufficiali e Sottufficiali), mettendone in finestre, ecc.) rappresenta una variabile Nella fase di Post-contatto, infine, lo
evidenza le differenze strutturali e la che concorre a realizzare una coerenza psicologo compila, in modo coerente, le
flessibilità di impiego. interna e la potenza di indagine dell’in- diverse parti della cartella (es. espres-
L’intervista di selezione secondo il tervista. Anche l’abbigliamento e la cura sione di valutazioni, elementi emersi
Modello Pluralistico Integrato (MPI). dell’intervistatore fanno parte del set e dalla relazione, dall’indagine dei test o
Per MPI di intervista di selezione si a tale proposito è consigliabile un abbi- dal questionario biografico).
intende: “un particolare tipo di colloquio gliamento decoroso e consono all’am- Per l’intervistatore esiste la necessi-
psicologico guidato (o semi-strutturato), biente di selezione. tà, alle volte, di creare differenti intervi-
con caratteristiche antropologiche, in Le fasi principali del processo rela- ste psicologiche guidate in relazione ai
cui si incontrano psicologo e candidato zionale o setting dell’intervista, in accor- differenti obiettivi selettivi delineati

34
dalla committenza (es. differenti profili sente lavoro è rappresentato dal perso- motivazione, in particolare per indagare
professionali, specifiche aree e caratte- nale che in questi due anni si è avuta la l’espressione del candidato di alcune
ristiche del candidato,ecc.). possibilità di conoscere e valutare in capacità individuali (es. capacità di lavo-
È allora necessario adattare l’MPI di entrambi gli ambiti di indagine, medica rare in gruppo, capacità di risolvere pro-
intervista ai differenti contesti di sele- e attitudinale; si tratta di almeno 2000 blemi, ecc.) stabilite nel profilo profes-
zione. Tale flessibilità del modello si candidati (in media n. 5 colloqui per sionale del ruolo oggetto di concorso;
ottiene considerando il grado di struttu- 225 giorni lavorativi l’anno) di entrambi • nella fase di post- contatto: mentre
razione dell’intervista, rappresentata i sessi, di cui circa 500 di sesso fem- nella cartella per la valutazione della per-
dai quadranti che si formano dall’inter- minile e 1500 di sesso maschile, con sonalità è previsto un solo giudizio o la
sezione di due assi costituiti da due un’età compresa fra i 18 e i 35 anni, proposta di un approfondimento di collo-
modalità di conduzione, precisamente: provenienti da diverse regioni dell’Italia. quio psichiatrico, in relazione alla pro-
l’asse delle ascisse formato dagli estre- Per la valutazione della personalità è spettiva di adattamento della struttura di
mi intervista strutturata-intervista non stata utilizzata l’MPI di intervista ed è personalità del candidato all’ambiente
strutturata; l’asse delle ordinate forma- stata somministrata precedentemente militare, nella cartella per la valutazione
to dagli estremi profondità-superficie. una batteria di test di personalità per la attitudinale sono previsti diversi giudizi
In relazione, dunque, al grado di valutazione clinica, fra cui l’MMPI-2; per in relazione alle differenti capacità attitu-
strutturazione si è avuta la possibilità, la valutazione delle capacità attitudinali dinali oggetto di indagine, oltre che le
in sede di selezione per il personale è stata utilizzata l’MPI di intervista ed è risultanze del questionario biografico.
dell’Esercito, di adattare i parametri del stata somministrata precedentemente Per quanto riguarda il grado di strut-
MPI dell’intervista ai differenti contesti, una batteria di test di personalità, fra turazione, infine, identificato dagli assi
clinico e attitudinale, definiti dalla com- cui il Big Five Questionnaire, e il que- intervista strutturata-intervista non strut-
mittenza. stionario biografico. turata e profondità-superficie, mentre
L’applicazione del MPI di intervista in I risultati dell’impiego indicano che l’MPI di intervista per la valutazione della
ambito di selezione clinica e attitudinale. esistono delle differenze fondamentali personalità si trova nel 1° quadrante,
Presso il Centro di Selezione e fra le due modalità di utilizzo dell’MPI di l’MPI di intervista per la valutazione atti-
Reclutamento Nazionale dell’Esercito intervista, che riguardano sia i parame- tudinale si trova nel 3° quadrante.
(C.S.R.N.E.) di Foligno è concentrata la tri del set e del setting sia il suo grado Conclusioni.
selezione del personale della Forza di strutturazione. In particolare, per La continua esperienza in ambito
Armata per i suoi diversi ruoli professio- quanto riguarda il set, fermo restando gli selettivo, l’esperienza psicodinamica di
nali (Volontari, Sottufficiali e Ufficiali). altri elementi (es. luce, dimensioni della tipo clinico e il contributo, teorico e tec-
L’iter selettivo generalmente prevede per stanza, ecc.), in quello per la valutazione nico, di diversi approcci epistemologici
i partecipanti le seguenti prove: presele- clinica sono stati introdotti due fattori di conoscenza e indagine dell’individuo
zione culturale, visite mediche, valutazio- stressanti (o stressor) in più rispetto a (es. Gestaltica, Rogersiana, cognitivo-
ne attitudinale ed efficienza fisica; tale quello per la valutazione attitudinale: la comportamentale, ecc.), rendono il MPI
iter è previsto e regolato dalla Gazzetta scrivania come divisore fra i due interlo- dell’intervista di selezione uno strumen-
Ufficiale differente per i diversi concorsi cutori e la maggiore distanza del candi- to con solide basi scientifiche e flessi-
banditi dalla Forza Armata. Ogni anno dato dallo psicologo; ciò al fine di far bile dal punto di vista dell’impiego,
presso il Centro afferiscono migliaia di emergere con più facilità eventuali diffi- come dimostra l’esperienza descritta in
candidati appartenenti ad ambo i sessi. coltà di adattamento del candidato. ambito della selezione del personale
In particolare la selezione medica ha Per quanto riguarda il setting dell’in- dell’Esercito. Può essere utile, dunque,
come finalità quella di verificare il pos- tervista, fermo restando gli altri elemen- mettere a disposizione della comunità
sesso da parte dei candidati di determi- ti, nelle fasi principali emergono le scientifica lo strumento e aprire un con-
nati requisiti psicofisiologici (es. peso, seguenti differenze fondamentali: fronto costruttivo su di esso, in modo
altezza, vista, ecc.), fra cui una struttura • nella fase di pre-contatto la com- tale da perfezionarlo nei suoi aspetti
di personalità che non pregiudichi l’a- posizione della cartella “clinica” e quel- con i contributi di altri ricercatori e poter-
dattamento del candidato alla vita mili- la “attitudinale” è differente, in quanto lo impiegare in altri contesti di selezione
tare; la selezione attitudinale ha la fina- differenti sono la tipologia di test som- del personale (e non solo).
lità di verificare la presenza nei candi- ministrati precedentemente ai candidati Ringrazio sentitamente l’Ordine degli
dati di determinate capacità comporta- e, inoltre, la cartella per la valutazione Psicologi della Regione Siciliana per
mentali richieste dal ruolo professiona- attitudinale si compone anche del que- avermi dato l’opportunità di partecipare
le e afferenti a diversi aspetti della per- stionario biografico; al Congresso Internazionale di Oslo.
sonalità (es. motivazione, relazione, • nella dinamica del contatto, per
ecc.). In questi ultimi due anni gli psico- quanto riguarda le dimensioni del Sé Bibliografia
logi che operano presso il Centro sono indagate nel 3° periodo principale dei 5: • Bergeret J. (1984), La personalità
impegnati sia nella valutazione della mentre in quella di tipo clinico si focaliz- normale e patologica, Raffaello
personalità per la parte medica, sia za l’indagine della struttura della perso- Cortina, Milano.
nella valutazione delle capacità indivi- nalità, divenendo più un colloquio di tipo • Giusti E.; Pizzo M. (2003): La
duali (es. capacità di cooperazione, psicodiagnostico, rimanendo sullo sfon- selezione professionale, intervista
capacità di risolvere problemi, ecc.) per do l’indagine delle altre dimensioni; in e valutazione delle risorse umane
la parte attitudinale. quella di tipo attitudinale si focalizza l’at- con il Modello Pluralistico
Il campione di riferimento del pre- tenzione più sulle competenze e sulla Integrato, Ed. Sovera, Roma.

35
MODIFICAZIONI COMPORTAMENTALI
NEI GRAVI OBESI DOPO
INTERVENTO DI BENDAGGIO
GASTRICO
The 11th European
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Antonio Prestidonato - psicologo, Cristina Lanzarone - psicologo, Maria Manto - psicologo

I
l presente disegno di ricerca nasce generalmente implicano il fallimento sivo, il quale ripetendosi nel tempo pro-
dall’esigenza di valutare i cambia- del programma terapeutico. duce un cambiamento cognitivo.
menti fisici e psicologici in pazienti Obiettivo generale di questa ricer- La restrizione gastrica provoca nei
obesi sottoposti a chirurgia bariatrica. ca diviene la necessità di valutare i pazienti una sensazione di pienezza
Da una lettura preliminare dei dati cambiamenti fisici e psicologici nei all’atto dell’assunzione del cibo, che
raccolti, è emerso un risultato positivo pazienti obesi sottoposti a chirurgia comunque va distinta dalla sensazione
inteso come un miglioramento sulla bariatrica. di sazietà. Infatti, nei periodi appena
qualità di vita percepita da tutti i sog- E grazie alla collaborazione tra il successivi all’impianto del band gastri-
getti della nostra ricerca. In particolar reparto di “Chirurgia Generale ad indi- co, i soggetti mantengono una sensa-
modo, sono stati verificati un supera- rizzo Oncologico” e il “Servizio zione di fame persistente, correlata
mento delle difficoltà fisiche legate Interdipartimentale di Psicologia” dell’ però ad uno stimolo aversivo che fa
all’obesità, una migliore qualità delle AOUP “P. Giaccone” di Palermo, è stato percepire lo stomaco pieno ed un con-
relazioni interpersonali, nonché un possibile effettuare la presente ricerca, seguente senso di nausea che impedi-
aumento dell'autoefficacia percepita da cui ci si aspetta che, in seguito agli sce loro l’assunzione di altro cibo
(Bandura, 1977). interventi chirurgici finalizzati alla perdi- (Wing R.R., 1998).
In conclusione i dati di questa ana- ta di peso, si possano verificare dei Le osservazioni nel tempo su que-
lisi longitudinale hanno convalidato l’i- cambiamenti comportamentali correlati sti pazienti mostrano come la mutazio-
potesi iniziale di un cambiamento delle a un miglioramento della qualità di vita. ne fisiologica dell’apparato gastrico,
abitudini alimentari che dà origine ad I supporti teorici da cui la ricerca prodotta dopo circa 3 settimane, porti
una migliore qualità di vita e anche un trae la sua scientificità fanno riferimen- a una modificazione della percezione
significativo apprendimento che produ- to alle Neuroscienze, secondo cui “i pro- cerebrale del senso di fame.
ce dapprima una modificazione com- cessi biologici del cervello danno origine Infatti, lo stimolo aversivo di pie-
portamentale e successivamente una ad eventi mentali e come a loro volta i nezza va a sincronizzarsi con il senso
modificazione cognitiva. fattori sociali modulano le strutture bio- di sazietà come un vero e proprio pro-
INTRODUZIONE logiche del cervello” (Kandel, 1998). cesso di apprendimento. Esso può
Tra i differenti approcci al tratta- L’intervento chirurgico a cui i essere spiegato come una modificazio-
mento dell’obesità, la chirurgia baria- pazienti obesi sono stati sottoposti è il ne che consegue o viene indotta da
trica sembra quella che possa rappre- bendaggio gastrico - Il Bendaggio un’interazione con l’ambiente ed è il
sentare la soluzione risolutiva e spes- Gastrico Regolabile, introdotto da risultato di esperienze sedimentate nel
so quella finale a cui, oggi, molti Kuzmak nel 1986 è un nastro di silico- percorso evolutivo (inteso sia a livello
pazienti ricorrono per un possibile ne elastomero (biocompatibile) colle- ontogenetico che a livello filogenetico)
miglioramento della qualità di vita. gato ad un piccolo serbatoio, si intro- dell’individuo, come risposte a stimoli
Sono state messe in atto da alcuni duce chirurgicamente attorno alla esterni (Kandel E.R., et al., 2000).
anni specifici protocolli di intervento parte più alta dello stomaco. Lo sto- Nella ricerca in oggetto l’apprendi-
per ridurre la possibilità di ricadute e maco assume una forma di "clessi- mento di una nuova condotta alimen-
oggi, tra le varie strategie, gli interven- dra", la parte superiore "tasca gastri- tare crea nell’individuo nell’arco di un
ti cognitivo-comportamentali individuali ca" è di volume molto ridotto, la parte tempo di 6 mesi una modificazione
o di gruppo appaiono l’elemento cen- di stomaco al di sotto del bendaggio è comportamentale, che produce una
trale di ogni intervento finalizzato al più ampia.- laparoscopico che limita forte riduzione del peso ponderale.
mantenimento di risultati positivi del l’introito gastrico alimentare mediante Consequenzialmente, nell’arco di
trattamento terapeutico. la riduzione della capacità gastrica e un anno, il soggetto ottiene un notevo-
Il modello cognitivo-comportamen- viene percepito come un aiuto nel rag- le rinforzo prodotto da una migliore
tale risulta quello più appropriato ad giungimento dell’obiettivo della perdita qualità della vita percepita. Si tratta di
integrare le modificazioni dei compor- di peso (Lang, T., et al., 2002). nuovi stili di vita che accrescono la
tamenti alimentari con il processo di Questa limitazione agisce nei con- capacità di apprendere nuove condotte
ristrutturazione cognitiva (Molinari e fronti del cibo producendo una sensa- alimentari che da un livello puramente
Riva, 2004), perché capace di identifi- zione sgradevole (nausea o pienezza), comportamentale vengono riportate a
care e modificare alcune convinzioni che dal punto di vista comportamenta- un livello cognitivo, che origina a sua
disfunzionali legate alla malattia e che le si configura come uno stimolo aver- volta una maggiore consapevolezza di

36
biologicamente e cognitivamente lo
stato del paziente che registra nei
primi sei mesi di attività un entusia-
smo per le novità apprese. I successi-
vi cambiamenti, percepiti dapprima
come repentini ed innovativi per la vita
del paziente, generano negli stessi una
normalizzazione delle aspettative.
E ciò questo dimostra una soprag-
giunta capacità di interiorizzare le
nuove condotte alimentari.
Dall’analisi dei punteggi ottenuti all’
O. R. Well dal campione suddiviso in
maschi e femmine, nei tre differenti
periodi To , T 1 e T2. è stato possibile
analizzare il miglioramento della qualità
della vita e le modifiche delle condotte
nel tempo. Il passaggio dalla fase preo-
peratoria a quella postoperatoria, entro
benessere che stabilizza stili di vita vir- cui ci si aspetta che oltre ai cambia- i sei mesi, conferma una accentuata
tuosi. menti comportamentali vi si una modi- modificazione degli stili di vita dei
MATERIALI E METODOLOGIA ficazione anche dello stile di vita. pazienti, soggetti a normalizzazione nei
Soggetti: Strumenti tempi successivi.
Il campione analizzato riguarda 30 Il campione è stato sottoposto nelle Le fasi postoperatorie, poi, registra-
soggetti di età compresa tra 18 e 60 differenti tre fasi ai seguenti questionari: no una modificazione del sé corporeo
anni, affetti da obesità grave da alme- - B. E. S. (Binge Eating Scale di come riappropriazione di comportamen-
no cinque anni, di sessi diversi: 15 Gormally et al., 1982), una scala adat- ti “normalizzati”.
maschi e 15 femmine. ta ad approfondire le gravità delle DISCUSSIONE
Tale campione è stato attentamen- abbuffate, i comportamenti e le emo- Gli strumenti hanno rilevato alcune
te selezionato in base a criteri di “com- zioni ad esse associate, appositamen- differenze di genere tra i soggetti ana-
pliance” del paziente (Poole N.A., et te studiata per i pazienti obesi. lizzati. L’obesità risulta per le donne
al., 2005). Somministrato nel T0, per escludere una condizione non socialmente accet-
Infatti, risultano fondamentali per la tale sintomatologia, la cui presenza tata, mentre per i maschi gli indicatori
buona riuscita di un intervento di chirur- non permette l’intervento di bendaggio sociali sono meno rilevanti rispetto alle
gia bariatrica, una congrua motivazione gastrico laparoscopico. variabili di prestanza fisica.
al cambiamento, un’adeguata metaco- - O.R. Well-97 (Obesity Related Well- Nelle fasi post-operatorie le donne
gnizione sulle difficoltà che l’obesità pre- Being di Manucci E. et al., 1999): que- sembrano riappropriarsi del sé corpo-
senta e la capacità di volere mettersi in stionario valutativo della qualità della reo e percepiscono in modo piacevole
gioco, variando le proprie abitudini ali- vita nei soggetti obesi, somministrato in la nuova forma, mentre gli uomini regi-
mentari (Vallis M.T., Ross M.A., 1993). tutte le fasi della ricerca (T0, T1 e T2). strano positivamente l’avvenuta nor-
Sono stati perciò esclusi dal campio- - Questionario Monitoraggio Obiettivi malizzazione di un percorso atteso.
ne tutti i soggetti che sono risultati posi- Raggiungibili (M. Manto, A. Prestidonato, CONCLUSIONE
tivi ad analisi medica e psicologica per: C. Lanzarone 2005), somministrato nel La presente ricerca conferma l’ipo-
abuso di alcool e di stupefacenti, pre- T1 e T2. tesi iniziale di un cambiamento delle
senza di patologie intestinali, epatiche e RISULTATI abitudini alimentari che dà origine ad
renali, presenza di cause endocrine, pre- Analisi dei dati una migliore qualità di vita a soggetti dif-
senza di disturbi del comportamento ali- Dall’analisi dei dati relativi ai punteg- ferenti per sesso sottoposti a bendag-
mentare (Binge Eating Disorder) presen- gi percentuali ottenuti dal campione, gio gastrico. Viene registrato come un
za di Emotional Eating e Condotte suddiviso in maschi e femmine, al significativo apprendimento correlato a
Compensatorie (Powers, 1999). Questionario Monitoraggio Obiettivi un mutato substrato fisiologico (band
I soggetti della ricerca sono stati Raggiungibili, nei due differenti periodi Gastrico) produca dapprima una modifi-
valutati con una metodologia longitudi- T1 e T2., sono stati analizzati i principa- cazione comportamentale e successiva-
nale in tre differenti fasi: li fattori che vanno a sondare l’apprendi- mente una modificazione cognitiva.
-T0: fase preoperatoria, considerando mento di nuove condotte alimentari in L’intervento di Bendaggio Gastrico,
la loro situazione come tempo zero, in seguito all’intervento chirurgico. Gli indi- partendo da uno stimolo aversivo nei
cui non si sono verificati cambiamenti. catori selezionati dagli strumenti mostra- confronti del cibo, crea nei soggetti
-T1: fase di follow-up dopo sei mesi, no il livello di apprendimento raggiunto una riappropriazione della capacità di
considerando la loro situazione come dai pazienti come modifica delle proprie gestire le proprie condotte alimentari,
periodo in cui si verificano i primi cam- condotte alimentari, con conseguente determinando una migliore qualità
biamenti comportamentali. miglioramento della qualità della vita. delle relazioni interpersonali e un
-T2: fase di follow-up dopo un anno, in In particolare, l’intervento modifica aumento dell’autoefficacia percepita.

37
PSICHE-SOMA-TÈCHNE:
una integrazione mancata
The 11th European
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Laura Rugnone - psicologo

I
“Fino a quando noi possediamo il
corpo e la nostra anima resta invi-
schiata in un male siffatto, noi non
raggiungeremo mai in modo adeguato
ciò che ardentemente desideriamo,
vale a dire la verità…Pertanto, nel
tempo in cui siamo in vita, come sem-
bra, noi ci avvicineremo tanto più al
sapere quanto meno avremo relazioni
col corpo e comunione con esso…E
così liberati dalla follia del corpo,
come è verosimile, ci troveremo con
esseri puri come noi e conosceremo,
nella purezza della nostra anima, tutto
ciò che è puro: questo io penso è la
verità”.
In questa citazione, tratta dal
Fedone di Platone, possiamo rintraccia-
re il primato dell’idea e dello spirito
sulla materia e sul corpo, origine della
cultura occidentale così come oggi la nenza etnica, l’apparenza, non hanno le sue origini nell’interazione di più fat-
conosciamo. Il corpo per il filosofo è manifestazione in rete. tori, inerenti, in primis, elementi di per-
solo un ostacolo, un irrilevante ingom- L’immagine digitale diventa essen- sonalità predisponenti.
bro nel percorso verso la verità. zialmente una scrittura, un’operazione La rete può diventare oggetto di
Anche la cultura Cristiana sembra linguistica: tramite le parole digitate dipendenza con gravi ricadute sulla
fargli eco vedendo nel sacrificio del sulla tastiera costruiamo la nostra qualità di vita dei soggetti e innestarsi
corpo una via elettiva per la salvezza. immagine in rete. psicopatologicamente in quel comples-
Questo dualismo platonico-cristia- Ogni attività umana risente dell’in- so e delicato processo di integrazione
no, sarà la base del pensiero cartesia- fluenza di internet e da questa viene psiche-soma che non è mai dato, una
no che relegando il corpo nella res sottoposta a ristrutturazione. volta per tutte, ma in continuo divenire.
extensa, lo riduce ad un oggetto che L’individuo è chiamato ad una Le derive psicopatologiche della
risponde alle leggi fisiche come tutti gli nuova sfida di integrazione con le innu- rete, a fronte di un iperinvestimento del
altri corpi. merevoli potenzialità offerte dalla rete mentale, sembrano togliere voce al
Artificiose scissioni che nell’epoca che richiedono, per poter divenire van- corpo ed ai suoi bisogni alterando i cicli
storica in cui sono state formulate taggi operativi, notevoli capacità di di sonno-veglia, il senso di fame-sazie-
hanno avuto un ruolo funzionale all’e- adattamento, strumenti, competenze e tà, la percezione dello scorrere del
volversi delle scienze. anche voglia di mettersi in gioco. tempo.
Irrealistiche illusioni che ritroviamo Internet è risorsa per velocizzare ed Il corpo postmoderno assoggettato
estremizzate nei libri di letteratura fan- implementare gli scambi comunicativi, ai valori di perfezione, potere e control-
tascientifica come il “Neuromante” di per superare le frontiere fisiche, è lo, oggetto di sperimentazioni artistiche
William Gibson. “luogo” dell’interattività, della connetti- e luogo di spettacolo viene privato dei
In questo romanzo del 1984 per la vità, dell’allargamento della sfera rela- suoi ritmi bioevolutivi, schiacciati dal-
prima volta compare il termine “cyber- zionale ma allo stesso tempo può dive- l’incalzare del progresso tecnologico.
spazio”; caratteristica distintiva di que- nire rifugio da una vita reale vissuta Il corpo contemporaneo è un corpo
sto nuovo spazio, reso possibile dalla come troppo minacciosa per essere bionico, un misto di tecnologia e biolo-
massiccia diffusione dell’uso del com- affrontata. Questa infelice eventualità, gia, si lascia invadere dalla tecnologia,
puter e dalla capillare estensione della che trasforma un’occasione di amplia- è elettronicamente attrezzato, assistito
rete telematica, è l’assenza del corpo; mento delle proprie potenzialità di vita da raffinati congegni e dispositivi,
aspetti come il sesso, l’età, l’apparte- in un appiattimento delle stessa, trova diventa onnipresente e universale

38
superando il limite spazio-temporale, i nell’area borderline per le condizioni
confini tra interno ed esterno, tra uomo alessitimiche (M=51,61 ds=12,23).
e macchina, tra io e altro. Mentre il gruppo di controllo 0 ha un
La tecnologia ci fornisce la possibi- punteggio medio notevolmente inferiore
lità di essere in più luoghi contempora- (M=43,86 ds=14,41), sotto la soglia di
neamente, abbatte i limiti spaziali e 50 e dunque negativo per l’alessitimia.
temporali fino ad espandere il nostro Io Il punteggio ottenuto alla DES II dal
psicologico al di là dei limiti della pelle gruppo 1 (M=20,60 ds=14,23) seppur
e del corpo dandoci un’illusoria sensa- non raggiungendo il cut off clinico dello
zione di controllo onnipotente; aspetto, strumento è notevolmente più elevato
questo ultimo tipico, delle sostanze che rispetto quello del campione di control-
danno dipendenza. lo 0 (M=11,41 ds=10,29).
Un utilizzo patologico delle tecnolo- Infine il punteggio medio al test BUT
gie e lo sviluppo di una dipendenza da del gruppo 1 risulta essere decisamen-
queste presenta le caratteristiche te elevato (M= 1,30 ds=0,76), al di
comuni a tutti i disturbi di dipendenza: sopra del cut-off clinico dello strumento
ricercare uno stato di trance autoindot- e significativamente superiore rispetto
to, un rifugio mentale il cui scopo è di quello del gruppo di controllo 0
costruirsi una realtà parallela psicosen- (M=0,75 ds=0,55), presentano dunque
soriale differente da quella sperimenta- un disagio rispetto al loro corpo.
ta nella realtà ordinaria, di ritirarsi da 100. Punteggi ≥ 61 indicano la presen- Utilizzando un test non parametrico
ogni contatto e di dissociare le sensa- za di gravi aree alessitimiche. di differenze tra medie per campioni
zioni, le emozioni, le immagini conflit- La DES II, Dissociative Experience indipendenti (test di Wilcoxon-Mann-
tuali non rappresentabili sul piano Scale (Putnam, Carlson, 1993), è una Whitney) è stato rilevato che le diffe-
cosciente. scala autosomministrata con 28 items, renze tra i due gruppi sono statistica-
Un disturbo che sovrainveste così basata sulla definizione DSM di disso- mente significative con p < 0,01 per IAT
tanto la mente e che correla con feno- ciazione. Punteggi ≥ 30 indicano la pre- e BUT e p = 0,01 per DES II e TAS-20;
meni di incapacità nella verbalizzazione senza di una significativa sintomatolo- lo stesso procedimento statistico inve-
delle proprie emozioni fino al miscono- gia dissociativa. ce ci consente di affermare che non ci
scimento di queste muovendosi lungo Il BUT, Body Uneasiness Test sono differenze statisticamente signifi-
un versante dissociativo dell’esperien- (Cuzzolaro, Vetrone, Manaro e cative in base al genere.
za, fa ipotizzare scenari in cui sia dive- Battacchi, 1999), è un questionario Le analisi di correlazione, effettuate
nuto difficile, per l’individuo che ne sof- autosomministrato di 71 items a scala tramite il calcolo dell’indice rho di
fre, vivere un rapporto armonico col pro- likert. Un punteggio GSI (media dei pun- Spearman, rivelano una forte correla-
prio corpo e con i segnali che questo gli teggi di tutti gli item che rappresenta zione (p < 0.01) tra dipendenza da
invia. l’indice globale di gravità) >1,2 indica la internet e disagio corporeo, dipendenza
Ipotesi che sembrano essere con- probabile presenza di un disagio del da internet e dissociazione, dipendenza
fermate dai dati emersi in una prima corpo clinicamente significativo. da internet ed alessitimia. Dall’analisi
ricerca esplorativa che ho condotto su Sulla base del cut off del test IAT, i delle correlazioni risulta anche uno
un campione di 47 soggetti, non clinici, soggetti sono stati differenziati in due stretto legame tra i punteggi al BUT ,
abituali fruitori di almeno un servizio gruppi: un primo gruppo 1, con punteg- alla DES II ed alla TAS-20 (p < 0.05
internet (mail, forum, chat, newsgroup, gio superiore a 60, composto da 18 level).
mailing list), di età compresa tra 21 e i soggetti di cui 15 uomini (83,3%) e 3 I dati emersi si presentano rilevanti
51 anni, reclutati presso l’università e donne (16,7%) con età media di 29,33 sia per una riflessione sotto il profilo
presso i siti www.flickr.com e anni (DS = 5,33) e un secondo gruppo della psicologia di comunità che clinica.
www.ondarock.it. 0, con punteggio inferiore a 60, che La possibilità di un’integrazione psi-
Ai soggetti sono state somministra- nella nostra ricerca fungerà da campio- che-soma-tèchne sembra essere un
te 4 scale autosomministrate per valu- ne di controllo, composto da 29 sog- processo complesso, data anche l’e-
tare il loro utilizzo della rete (IAT), l’a- getti di cui 20 maschi e 9 femmine con strema velocità con cui incedono le
lessitimia (TAS-20), la dissociazione età media di 30,34 anni (DS = 4,952). innovazioni.
(DES II), il loro rapporto col corpo (BUT). Al fine di evidenziare le differenze Il cyberspazio come “terra vergine”
L’IAT, Interner Addiction Test (Young, tra i due gruppi, i dati sono stati analiz- da esplorare, si offre agli utenti, come
1998), è un test di 20 items a scala zati statisticamente utilizzando un test un luogo ricco di occasioni ma anche di
likert che valuta l’utilizzo di internet. non parametrico di differenze tra medie rischi.
Punteggi ≥ 60 indicano una dipendenza per campioni indipendenti, il test di Interventi di prevenzione e di ricerca
da internet. Mann-Whitney. potrebbero essere utili ad arginare il
La TAS-20, Toronto Alexithymia Scale Le analisi di correlazione tra varibili, numero dei naufraghi nell’esplorazione
(Bagby, Parker, e Taylor 1994; Bagby, sono state effettuate tramite il calcolo di questo nuovo territorio ed a ripristi-
Taylor, e Parker 1994) è un questionario dell’indice rho di Spearman. nare una virtuosa integrazione tra
di autovalutazione a scala likert. Il range Il gruppo 1 presenta alla TAS-20 un mente e corpo in cui la tecnologia sia
dei punteggi complessivi varia da 20 a punteggio medio elevato, collocabile alleata e non minaccia.

39
MAPPE COGNITIVE
UTILIZZO DELLE MAPPE MENTALI
The 11th European

NELLA PSICOTERAPIA
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Salvatore Scardilli - psicologo

L
a tesi di fondo di questa modalità
di intervento, all’interno del set-
ting psicoterapeutico, è quella di
considerare la percezione e la cognizio-
ne come due aspetti non disgiunti tra
loro, ma che si integrano; e che la rap-
presentazione degli aspetti intrapsichici
e relazionali, attraverso il disegno della
mappa mentale del paziente, possa dare
un valido contributo all’intervento psico-
terapeutico.
Per la rappresentazione possono
essere utilizzati segni grafici come figure
geometriche, cerchi, ovali, rettangoli, vet-
tori, linee, tratteggio, punti.
L’utilità dello strumento rappresenta-
tivo risiede nella possibilità di “leggere”
le immagini della propria vita e gli aspet-
ti su cui si ritiene si debba intervenire.
Il disegno realizzato assume la fun-
zione di canalizzare l’attenzione su alcu-
ni aspetti del paziente ritenuti dal tera- cambiamento dovrà intraprendere, facili- di dire che l’organismo integri una capa-
peuta inizialmente centrali per l’interven- tando la costruzione di versioni alternati- cità passiva di ricezione con una capaci-
to terapeutico, ma soprattutto è il mezzo ve della propria vita. tà diversa, e attiva, di elaborazione.”
attraverso il quale la persona inizia ad La mappa contiene al suo interno Pertanto non sembra possa esistere
esplorare il proprio mondo interno e rela- linee di demarcazione che indicano con- una separazione netta tra la percezione
zionale, avviando un processo di cam- fini, limiti, barriere, più o meno permea- e il pensiero.
biamento, attraverso la lettura, la com- bili. Il lavoro terapeutico sarà incentrato
prensione e la trasformazione del mate- sulla possibilità di modificare ciò che DESTINATARI
riale prodotto insieme al terapeuta. crea separazioni, limiti, realizzando aper- Questo è un metodo di lavoro che
ture o dove viene ritenuto necessario non ha un paziente di elezione con par-
ASPETTI TEORICI DI CORNICE chiusure nette. ticolari caratteristiche personologiche o
Il disegno della mappa mentale è un Anche la dimensione del tempo specifiche problematiche, ma piuttosto
mediatore psicologico che facilita la viene presa in considerazione all’interno uno strumento metodologico per rende-
riflessione personale e il contatto con della mappa: passato, presente, apren- re efficace l’intervento psicoterapeutico.
parti di sé non prese in considerazione o do prospettive nuove rispetto al futuro. Quali obiettivi consente di perseguire
difficili da individuare sia per la persona, Per Rudolf Arnheim, riferendosi al - Accrescere l’adesione all’interven-
sia per il terapeuta. pensiero di Schopenhauer, “..…la to terapeutico di soggetti con motiva-
L’introduzione di elementi nuovi o mente, per poter misurarsi col mondo, zione estrinseca.
prima scotomizzati permette di assegna- deve adempiere a due funzioni. Deve - Stimolare la comprensione e la
re significati diversi ai problemi vissuti. raccogliere l’informazione, e deve elabo- riflessione su se stessi.
Il lavoro di manipolazione, integrazio- rarla. In teoria le due funzioni sono net- - Approfondire la propria storia per-
ne, interpretazione sul disegno facilita tamente distinte; ma lo sono altrettanto sonale.
l’uscita dai campi psicologici che impli- in pratica?” - Conoscere i propri limiti e l’ap-
cano comportamenti ripetitivi che crea- Secondo Arnheim “Percepire visiva- prendere strumenti per stimolare il
no blocchi emotivi e relazionali. mente è pensare visivamente… cambiamento del proprio stile di vita, e
L’intervento terapeutico sulla rappre- Il mondo getta il proprio riflesso sulla i comportamenti ritenuti disfunzionali
sentazione diventa un gioco di ricombi- mente, e tale riflesso serve come mate- - Superare i propri limiti o abbattere
nazioni, attraverso la modifica degli riale grezzo, da esaminare, filtrare, rior- le barriere che impediscono un reale
schemi, degli spazi, delle direzioni che il ganizzare ed immagazzinare. Si è tentati cambiamento.
40
TEMPI PER L’UTILIZZO quello iniziale. terapeuta.
DELLA METODICA Il paziente osservando criticamente il Lavoro sulle emozioni
L’utilizzo di questo metodo necessita disegno lo trasforma dentro di sé in Cosa prova il paziente: sorpresa,
di circa 20 minuti, anche utilizzandolo in parole, interrogandosi sul senso da dare meraviglia, perplessità, preoccupazione,
tempi diversi all’interno del setting. alle parole trovate o ritrovate. rabbia per ciò che intravede nella
Durante la seduta il disegno può mappa. Cosa gli fa più paura o crea
essere integrato con l’emergere di ulte- LAVORO DA EFFETTUARE angoscia.
riore materiale da utilizzare. SUL DISEGNO Lavoro sulla fantasia / creatività
Dopo aver disegnato la mappa Cosa è capace di inserire all’interno
STRUMENTI mentale del paziente, il terapeuta sti- del disegno tracciato dal terapeuta, quali
Durante la seduta occorre avere a mola l’esplorazione del disegno, l’ana- sono gli elementi nuovi che per associa-
disposizione semplici strumenti per lisi, la comprensione e le possibili inte- zione possono essere inseriti.
disegnare. grazioni, rendendo più complessa la Quanto riesce a utilizzare il pensiero
- Fogli A4 rappresentazione. laterale.
- Penna o matita Punteggiatura Le eventuali domande saranno aper-
Su quali aspetti contenuti dal dise- te per facilitare le verbalizzazioni ed evi-
MODELLO APPLICATIVO gno si concentra l’attenzione del pazien- tare di creare blocchi.
Fase iniziale te. Quali sono i principali problemi, diffi- Fase conclusiva – Valutazione inter-
Come si costruisce lo spazio per- coltà che paziente vive e individua nel vento
cettivo disegno. Su quali ritiene sia prioritario All’utente viene chiesta una valuta-
Il terapeuta disegna inizialmente la intervenire. zione complessiva della mappa e possi-
rappresentazione degli aspetti più rile- Lavoro sui confini bili evoluzioni future che riescano ad
vanti del paziente dal punto di vista tera- I confini non sono solo separazioni affrontare efficacemente le problemati-
peutico (conflitti,ansie, relazioni, com- sono anche linee di contatto, forme di che emerse durante la seduta o dopo il
portamenti). unione o lo possono diventare. lavoro sulle mappe mentali.
Si delimita la cornice entro cui il Si agisce sui confini accettando i A seconda delle trasformazioni della
sistema relazionale si muove. limiti, la loro rilevanza, la necessità di mappa potrà essere ipotizzata un nuovo
Si tracciano confini, limiti, riguardanti trovare degli equilibri, individuando sfu- disegno.
le relazioni, le connessioni, i pensieri. mature tra aree e la loro permeabilità. In alcuni casi il paziente viene invita-
I segni grafici utilizzati sono: punti, Lavoro sulle aree – qualità e quantità to a portare con sé il grafico e analizzar-
linee, tratteggio, figure geometriche pos- (spazio utilizzato) lo in modo più approfondito, suggerendo
sono delimitare lo spazio come il qua- L’utilizzo delle metafore spaziali faci- ulteriori modifiche o introducendo nuove
drato, il cerchio, l’ellisse. lita la definizione della rilevanza che idee finalizzate al superamento dei pro-
Le relazioni, le connessioni vengo- assumono talune scelte e l’eventuale blemi che lo hanno portato in terapia.
no indicati attraverso l’utilizzo di vetto- necessità di ridimensionare alcuni Conclusione
ri, di linee che creano contatti, collega- aspetti relazionali, comportamentali, psi- L’utilizzo delle mappe mentali non
menti. Servono anche a indicare la cologici in senso stretto. Quali aree offre soluzioni precostituite, ma pone le
distanza esistente tra parti del siste- ampliare o ridimensionare. Le scelte basi per creare contesti percettivi in cui
ma, centralità nelle relazioni, marginali- orienteranno il processo di cambiamen- il paziente possa trovare stimoli per lavo-
tà, invischiamento. to da intraprendere. rare su “oggetti mentali” che hanno
All’utente viene chiesto quali possa- Lavoro sui vettori /cambiamenti auspi- bisogno di interventi.
no essere le distanze “giuste”, rispetto cati Con l’aiuto del terapeuta vengono
a quelle utilizzate e quale dovrebbe Utilizzando delle frecce e dei vetto- l’individuate ipotesi, da verificare nella
essere la direzione dei vettori indicanti la ri il paziente o il terapeuta a seconda realtà, riguardanti la realizzazione di un
direzione del cambiamento. del processo attivato vengono indicati i cambiamento che riesca a migliorare la
Il ruolo dello psicoterapeuta il più percorsi da seguire, quali cambiamenti qualità della vita.
delle volte è notarile dopo la fase iniziale. sono desiderati, quali direzioni intra-
Il disegno realizzato rappresenta una prendere per superare le difficoltà pre- Bibliografia
sorta di “base”, per realizzare “costru- sentate. • R. Arnheim (1969), Il pensiero
zioni aggiuntive”, creando le premesse Lavoro sull’apertura/chiusura visivo, Einaudi, Torino, 1974.
per avviare un percorso di approfondi- Appare importante il lavoro sulla • AA.VV. (2008), Il lavoro
mento degli aspetti disfunzionali del capacità del soggetto in trattamento di psicoanalitico sul limite,
paziente. modificare la mappa e individuare per- Franco Angeli, Milano, 2008.
Le forme grafiche utilizzate dal tera- corsi di apertura nei confronti di contesti • Cella G. P. (2006), Tracciare confini,
peuta sono generalmente semplici, poco ritenuti minacciosi o pericolosi, o chiu- Il Mulino, Bologna, 2006.
articolate; delineano aspetti essenziali sure rispetto a spazi ritenuti non più utili. • C. Cappellotto (2009),
del funzionamento psichico, lasciando al Lavoro sulla capacità di simbolizzazione Neuroestetica, Laterza, Roma-Bari,
paziente le scelte di ampliare le aree e È uno strumento che dà la possibi- 2009.
diversificarle. lità di stimolare la simbolizzazione, • K. Lewin (1936), Principi di
La conclusione del processo attivato favorendo la capacità creativa in senso Psicologia Topologica, O.S.,
darà vita a un disegno più complesso di evolutivo della persona seguita dal Firenze, 1970.

41
La qualità
nei servizi pubblici: The 11th European

un approccio psicologico
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Marinzia Sciuto - psicologo

I
I modelli di qualità basati sulla cen- La prospettiva psicologica, pertan- solo delle semplici descrizioni di ciò
tralità del cliente e delle sue valu- to, è sempre più implicata visto che che il cliente pensa di ottenere, ma
tazioni (vedi il Total Quality “divengono centrali variabili come la anche implicazioni circa la rappresen-
Management, il modello ISO 9000, e la soddisfazione, la rilevazione delle tazione sociale che egli condivide, del
customer satisfaction o soddisfazione aspettative delle persone, la determi- servizio a cui si è rivolto (Cavalieri,
del cliente), sono ormai ampiamente nazione dei bisogni esterni ed interni 1996).
diffusi all’interno dei nostri servizi pub- all’organizzazione” (ibidem p.9). “Lo studio delle rappresentazioni
blici. Dall’analisi di tali modelli si evi- La letteratura sulla qualità dei ser- condivise da coloro che partecipano
denziano come elementi centrali nella vizi è uniformemente d'accordo nell'u- effettivamente e potenzialmente al ser-
costruzione e valutazione della qualità tilizzare la soddisfazione del cliente vizio (committenti, clienti, operatori,
di un servizio: come criterio principale di verifica della dirigenti) e l'analisi della domanda
• gli aspetti processuali; qualità ed il concetto di aspettativa come metodologia fondante la lettura
• alcuni concetti come soddisfazio- riveste in tale contesto un ruolo fonda- dell'incontro con l'utente costituiscono
ne, percezione, aspettative e, dunque, mentale. una possibilità di rilevazione e inter-
la “soggettività”. All’interno del modello degli scarti vento circa quei fenomeni collusivi che
L’iniziale concezione di qualità in secondo cui il soggetto che ha usufrui- caratterizzano il funzionamento (sia
senso ingegneristico, cioè come risul- to di un servizio ne è soddisfatto solo interno che esterno) del Servizio”(ibi-
tato di un processo tecnico dove il con- se la percezione di esso, collegata ad dem p.89). “Il modello psicologico-cli-
trollo rispetto a degli standard era cen- un’esperienza concreta, ha incontrato nico consente” quindi “di ipotizzare la
trale, si è progressivamente modificata le aspettative pregresse, ciò che viene presenza di categorie emozionali e di
in senso antropocentrico nella secon- indicato come aspettativa può essere proposte collusive alla base di ciò che
da metà del Novecento. letto, nella sua genesi attraverso il il cliente richiede (e l'operatore offre)
Questo cambiamento ha visto recu- modello psicologico-clinico. In questo in un certo contesto e di metterlo in
perare i significati psicologici della qua- caso possono essere utili quindi i relazione con la cultura del Servizio e
lità, cioè quelli legati ad un assetto costrutti di simbolizzazione affettiva e con l'immagine che quest'ultimo veico-
organizzativo centrato più sul soggetto di rappresentazione sociale i quali sot- la all'esterno”, considerando che
che sull’apparato macchinistico e mec- tendono una categorizzazione della “…tanto minore è la definizione di ciò
canicistico (Gabassi, 2005). realtà legata a vissuti di incertezza. che viene offerto, tanto maggiore è l'u-
Se nel passato la qualità era una Quando domandiamo "quale è il tilizzo di dimensioni collusive nell'in-
proprietà del prodotto finale, progressi- servizio atteso?" infatti, non otteniamo contro del Servizio con i suoi utenti.”
vamente, anche il processo organizza-
tivo e le diverse pratiche utilizzate per
ottenere i prodotti o i servizi di qualità
sono andati a convergere nel significa-
to di qualità.
In questo senso, l’attuale prospetti-
va di studio che sposta l’attenzione
dalle caratteristiche del prodotto alle
necessità, ai bisogni, alle richieste
esplicite- implicite del cliente, può
essere considerata un gran passo in
avanti nella definizione del fenomeno
qualità.
In tale contesto diventano impor-
tanti le aspettative verificate, misurate
o supposte dell’ipotetico cliente, la cui
visione può essere sistematicamente
essere spostata in avanti (migliora-
mento continuo).

42
(ibidem p.90) L’utente, infatti, dovrebbe essere
La psicologia, dunque, può e deve sempre considerato una persona con-
occuparsi concretamente di soddisfa- creta portatrice di domande connesse
zione e di qualità (Kaneklin, 2000). alle sue emozioni ed ai suoi sentimen-
“Da un lato, appare evidente come ti oltre che influenzate dal suo conte-
il tema della qualità percepita rimandi sto “culturale” in senso lato.
a contenuti, dimensioni, costrutti di Solo a partire da una simile pre-
chiara natura psicologica: si fa riferi- messa, infatti, è possibile avviare un
mento a percezioni, rappresentazioni, processo colloquiale capace di garanti-
aspettative, atteggiamenti, giudizi. re la messa a fuoco di rappresentazio-
Da un altro lato, si osserva la mar- ni mentali di congruenza tra
ginalità - se non l’assenza - della psi- bisogni/desideri dell’utente e offerta
cologia quale disciplina in grado di del servizio.
strutturare sul piano della teoria e Il percorso di valutazione della qua-
della prassi adeguate prospettive di lità del servizio, quindi, potrebbe avere
ricerca e intervento. In altre parole, si avvio dalla presa di contatto con la dif-
è di fronte all’emergere di una doman- ficoltà a pensare e rappresentarsi l’og-
da che appare implicitamente psicolo- getto del lavoro, il processo produttivo,
gica nei contenuti, ma che non chiama il prodotto.
esplicitamente in causa competenze Si tratta di una tappa fondamentale
psicologiche per trovare una risposta. affinché il servizio non si rapporti più
Né d’altra parte, la psicologia sem- all’utente in modo autoreferenziale e la
bra percepire e cogliere la sfida della valutazione del processo produttivo
qualità. diventi asse metodologico e strumen-
Di fatto il tema della qualità perce- tale per la costruzione del valore del
pita appare prevalentemente affronta- servizio.
to sulla base di competenze e profes- Ciò equivale ad affermare la neces-
sionalità di tipo economico o ingegne- sità di non scindere nell’operatività
ristico.”(ibidem p.88). progettazione, produzione, prodotto e
In tale contesto, le dimensioni più valutazione e di andare oltre l’idea di
immateriali ed intangibili rimangono valutazione come istanza superiore o
relegate nell’area dell’implicito perché esterna alle parti che deve procedere possiamo affermare dunque che gli
ciò che viene ricercato è un supporto con un linguaggio quanto più numerico psicologi possono con le loro compe-
tangibile con cui materializzare la valu- e statistico possibile anche a costo di tenze svolgere un ruolo indispensabile
tazione. sacrificare la soggettività dei due poli per la costruzione della qualità dei ser-
Pertanto “la valutazione del prodot- della relazione. vizi, a patto però che questa venga
to-servizio rischia di essere ricondotta Nei contesti in cui le rilevazioni di intesa come processo che coinvolge i
nella prassi a semplificazioni ispirate qualità e soddisfazione sono orientate vari attori favorendone consapevolez-
da atteggiamenti di accanimento ideo- alla promozione di cambiamenti idonei za, partecipazione e quindi empower-
logico o tecnicistico sorretti dal luogo a sostenere politiche di miglioramento ment.
comune per il quale la pensabilità stes- continuo, anche l’approccio psicoso-
sa della valutazione è resa possibile ciale può fornire significativi contributi Bibliografia
dall’individuazione e concentrazione su (Venza et al, 2006). • Cavalieri P. (1996 ), La competenza
elementi di materialità ed oggettivi- All’interno di questa prospettiva psicologica nella gestione della
tà”(ibidem p.88). andrebbero realizzati periodici e ripetu- qualità nei servizi di assistenza
L’alternativa consisterebbe nello ti momenti di elaborazione dell’espe- sanitaria, Psicologia Clinica, 1,
spostarsi all’interno di una dimensione rienza concreta maturata dentro i ser- 87-103.
che invece intende la valutazione come vizi, tenendo comunque presenti i rile- • Gabassi P. G., Garzitto M.L.,
costruzione di senso all’interno della vanti legami tra questi e le iniziative di Perin G. (2005), Psicologia e
relazione che si instaura con un utente dialogo e concertazione con le altre Qualità, Raffaello Cortina.
concreto, in un ottica in cui sia il “for- parti sociali coinvolte. • Kaneklin C., Valutazione e qualità
nitore” che l’utente co-costruiscono il Solo attraverso tale tipo di percorso nei servizi. Valutare il valore del
prodotto- servizio. sarebbe possibile, infatti, avviare un servizio, in Regalia C., Bruno A.
Grazie al processo di analisi della reale processo di partecipazione di un (2000), Valutazione e qualità nei
domanda, può, infatti, essere garantita utente-cliente-cittadino, “interlocutore servizi, Unicopli, Milano.
l’attivazione di pensiero (inteso come dal riconosciuto ruolo di influenzamen- • Venza et al. (2006), Verso un
ricorsività tra azione e conoscenza), to attivo ed intenzionale nei processi approccio psicosociale alla
strumento necessario quando il pro- decisionali che riguardano la sua vita e customer satisfaction in sanità:
blema dell’utente non è dato per scon- quella della sua comunità.” (ibidem teorie, modelli e pratiche a
tato e considerato qualcosa di predefi- p.71). confronto, Psicologia della salute,
nito e definibile. Considerando quanto su esposto 1, pp.65-79.

43
Fattori psicologici in pazienti
cardiopatici ischemici giovani:
Uno studio empirico
The 11th European
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Massimiliano Terzo - psicologo, Benedetto Tumminello - psicologo

I
l seguente lavoro ha avuto l’obbiet-
tivo di indagare la relazione tra
mente e salute cardiaca in una
modalità nuova, affrontando il proble-
ma di tale relazione sotto una spinta
metodologica votata all’individuazione
di relazioni tra più fenomeni psichici
già studiati e posti in relazione con la
salute cardiaca.
Il lavoro integra il modello del
comportamento di tipo “A” nell’ezio-
logia delle cardiopatie con quello
che vede nel disturbo della regola-
zione affettiva il nucleo esplicativo
centrale delle malattie psicosomati-
che.
Si è indagata la presenza di trat-
ti collerici, alessitimici, e di un fun-
zionamento difensivo arcaico in gio-
vani cardiopatici ischemici.
Al gruppo, costituito da 125 sog-
getti con età media di 36,3 anni Al centro il Prof. Philip Zimbardo
[111 uomini (88,8%) e 14 donne
(11,2%) (il numero di donne è molto detto sopra, i giovani rappresentano che empiriche condotte sulla relazio-
basso a causa della scarsa percen- spesso un quadro patologico molto ne tra alessitimia e malattie cardia-
tuale di donne affette da cardiopatia più puro rispetto ai soggetti più che, in generale, e tra alessitimia,
ischemica in queste fasce d’età), di anziani, non soffrendo generalmente comportamento di tipo A (e in parti-
età compresa tra i 20 e i 48 anni, di patologie legate a quelle cardia- colare la componente ostile di tale
con una età media di 35,8 anni e che; infine, i giovani sono soggetti di comportamento) e le malattie car-
una deviazione standard di 7,69 più facile approccio dal punto di diache in particolare. Studi recenti
anni, di stato sociale eterogeneo, vista psicologico. hanno, comunque, dimostrato corre-
tutti affetti da cardiopatia ischemica Entrando nello specifico della lazioni significative tra i due fenome-
giovanile, nelle sue varie forme, ricerca è fondamentale sottolineare ni nonostante le critiche metodologi-
(angina pectoris ed infarto del mio- come la letteratura internazionale che poste dalla comunità scientifica
cardio)], sono stati somministrati ha storicamente indagato le relazio- (Defourny, Hubin e Luminet,
TAS-20 (Taylor, Bagby, Parker, 1992), ni esistenti tra psiche e salute car- 1976/1977; Keltikangas-Jarvinen e
STAXI-2 (Spielberger, 1988) e DSQ diaca alla ricerca di relazioni tra la Jokinen, 1989; Bogdanovic et al.
(Andrew, Pollock, Stewart, 1989). stessa e alcuni profili di personalità 1989; Kauhanen et al. 1994 ).
La scelta di un campione di sog- (Comportamento di tipo A), alcuni Il nostro lavoro si colloca, per
getti giovani è stata fatta in primo tratti caratteriali (rabbia, aggressivi- l’appunto, all’interno di questa linea
luogo perchè i giovani, per ovvie tà, reazione allo stress, etc.), alcuni metodologica rappresentando, dun-
ragioni anagrafiche, risultano essere costrutti psicologici (alessitimia), que, un contributo scientifico che
esposti da relativamente poco lasciando alla ricerca da un lato, mette in luce le correlazioni tra due
tempo a tutti quei fattori di rischio risultati incoraggianti e numerosi mondi troppo spesso separati
quali aterosclerosi, fumo, obesità, spunti di riflessione, ma, dall’altro, “mente e corpo”.
diabete, ipertensione, etc, universal- una mole di dati spesso contrastan- Nello specifico, lo studio si è
mente ritenuti come responsabili ti e di difficile interpretazione clinica posto come obiettivo quello di inda-
della malattia cardiaca; in secondo e metodologia. gare i seguenti fenomeni psichici:
luogo e conseguentemente a quanto Sono state invece poche le ricer- 1. La presenza del sentimento della

44
rabbia, nonché le modalità di dui fortemente irascibili per indole Se si considera l’alessitimia
espressione e di controllo della e, teoricamente, inclini all’espres- come un generale disturbo delle
stessa. sione dei propri sentimenti collerici; regolazioni affettive, in linea con le
2. La potenziale presenza concomitante il 44,8% tende a sentire la rabbia recenti formulazioni teoriche e ricer-
di alessitimia (costrutto psichico fisicamente, quindi con possibili dis- che empirica del gruppo di Toronto
caratterizzato da difficoltà ad turbi somatici conseguenti l’emozio- (Taylor, Bagby, Parker, 1997), diventa
identificare i sentimenti e a ne negativa. allora possibile formulare delle ipo-
distinguerli dalle sensazioni Questi risultati, letti in relazione tesi sul perché sussista, nel nostro
corporee che accompagnano le alla patologia dei soggetti del grup- gruppo di soggetti affetti da cardio-
emozioni stesse, difficoltà a po sottoposto a indagine, ci danno patia ischemica giovanile, una siffat-
descrivere ad altri i propri degli interessanti spunti, replicando ta correlazione tra alessitimia e rab-
sentimenti, e uno stile cognitivo in qualche modo, i risultati riportati bia. Infatti, è possibile ipotizzare,
legato agli oggetti piuttosto che a in letteratura (Bishop e Quah 1998; solo in linea teorica, che la forte
se stessi). Mendes e Leon 1992). componente collerica, decisamente
3. L’esistenza di relazioni tra rabbia e All’analisi dei punteggi dello stru- sopra la media, riscontrata in que-
alessitimia, al fine ultimo di mento utilizzato per la rilevazione sto gruppo di soggetti cardiopatici
ipotizzare una relazione tra i due dell’alessitimia, soltanto su 29,6% giovani, non costituisca solo un trat-
fenomeni, nonché la possibilità che dei soggetti non si sono riscontrati to caratteriale o una componente di
dietro il sentimento della rabbia in particolari tratti alessitimici; questo una più generale struttura di perso-
questa tipologia di pazienti, spesso dato è un importante indicatore; nalità, quale quella di tipo A, ma rap-
riportata in letteratura, si nasconda infatti, nonostante il fatto che la let- presenti, invece, una modalità alta-
in realtà una più subdola difficoltà a teratura internazionale non sia mente disregolata di provare le emo-
provare e a modulare le emozioni in riuscita, ancora, a dare una risposta zioni.
modo corretto. esauriente sul fenomeno dell’alessi- Quindi, sempre in linea ipotetica,
Da un punto di vista metodologi- timia in popolazioni cardiopatiche, il si può supporre che il comporta-
co, abbiamo cercato i fenomeni dato riscontrato è in linea con quelli mento di tipo A, o meglio, la compo-
appena esposti attraverso l’ausilio e dello studio di Bogdanovic e coll. nente collerica dello stesso, non
la somministrazione di scale psico- (1989), che attestano come nelle costituisca l’unico possibile fattore
logiche valide e attendibili che misu- popolazioni affette da infarto del eziopatogenetico nell’insorgenza
rino la presenta dei tratti psichici miocardio la prevalenza di soggetti delle cardiopatie ischemiche. Infatti,
sotto esame (STAXI-2 per la misura- alessitimici è di gran lunga superio- vista la presenza di una concomitan-
zione della rabbia, TAS-20 per la re rispetto alla popolazione normale, te alta percentuale di soggetti ales-
misurazione dell’alessitimia e DSQ il che potrebbe indicare come un dis- sitimici, e dato che l’alessitimia
per l’analisi degli stili difensivi). turbo delle regolazioni degli affetti costituisce un disturbo della regola-
Inoltre, si è proceduto, attraverso possa rappresentare un fattore di zione degli affetti, è possibile pen-
l’utilizzo di un software statistico rischio per l’insorgenza di malattie sare che la rabbia sia, in un tale
(SPSS) ad analizzare le correlazioni cardiache a eziologia ischemica sistema, un’emozione disregolata
esistenti tra i gli strumenti testologi- (Taylor, Bagby, Parker, 1997). all’interno di un sistema disregolato
ci, nonchè dei fenomeni che essi Entrando maggiormente nello e che il fattore maggiormente predi-
stessi misurano. specifico delle ipotesi di ricerca la sponente l’insorgenza di affezioni
I soggetti dello studio sono stati lettura dei risultati degli indici corre- cardiopatiche ischemiche non sia da
sottoposti ai questionari, in regime zionali ci fa presumere che nel grup- ricercare nella rabbia, o nelle emo-
ambulatoriale e dopo almeno due po sottoposto a indagine empirica, zioni negative, viste in quanto tali, e
mesi dal malessere cardiaco, al fine esiste una correlazione positiva tra interessanti per la loro stessa pre-
ultimo di evitare risposte influenzate l’alessitimia e la rabbia; è stato pos- senza nel quadro clinico del pazien-
dal trauma psichico che spesso col- sibile notare facilmente come il te, ma nel fatto che queste emozio-
pisce le persone affette da infarto costrutto dell’alessitimia correli ni sono emozioni disregolate e dis-
nei giorni immediatamente successi- positivamente con tutte le forme del regolative, sia sul versante intraper-
vi all’evento. sentire il sentimento della rabbia. sonale che, in quanto eterodirette,
Dall’analisi dei risultati ottenuti Tutto ciò, se da un lato conferma su quello interpersonale.
ed in base alle ipotesi di ricerca pre- quasi per intero le ipotesi di ricerca, Queste ipotesi possono costitui-
cedentemente formulate, il primo dall’altro apre la strada a numerosi re un importante spunto di riflessio-
dato che risulta degno di attenzione interrogativi sulla presenza ed esi- ne sul quale le future ricerche pos-
e in linea con le ipotesi, è la forte stenza delle relazioni riscontrate. sono concentrarsi per cercare di
prevalenza di soggetti fortemente Il fatto stesso che nei pazienti, fare maggiore chiarezza, con l’aiuto
collerici. oggetto di indagine, si riscontri una delle scienze psicofisiologiche, sul-
In particolare, un dato interes- forte componente collerica e una l’effettivo ruolo eziologico che le dis-
sante è il fatto che la maggior parte altrettanto importante componente regolazioni affettive svolgono nell’e-
dei soggetti (l’89,6% del campione) alessitimica, induce a riflettere sul- ziologia di una malattia, quale quella
mostra una preponderante rabbia di l’effettivo ruolo che l’alessitimia cardiaca, ancora oggi fitta di troppi
tratto, quindi si tratterebbe di indivi- riveste in questa relazione. misteri.

45
Fibromialgia
e Depressione: The 11th European

analogie e differenze cliniche


Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

Angelida Ullo - psicologo, Sergio Oteri - psicologo, E. Aguglia, C. Amato - psicologo

S
olo negli ultimi due decenni la D.S., 2008). così grande nella vita quotidiana del-
medicina ha cominciato a prendere La seconda realtà patologica presa l’individuo, abbia conseguenze sullo
coscienza che, da sola, non è in in considerazione, in quanto si associa stato psichico del paziente e sulla sua
grado di determinare la qualità della vita frequentemente alla Fibromialgia, è Qualità della Vita.
ma può soltanto aiutare gli individui a appunto la Depressione, oggetto d’at- Come la maggior parte delle malat-
raggiungere uno stato di salute tale da tenzione di molti medici e psicologi. tie croniche, anche la Fibromialgia pro-
consentire loro di coltivare l’arte della La presenza di questa sintomatolo- voca uno stato di abbattimento, di tri-
vita, ma ciascuno alla propria maniera. gia è importante da considerare non stezza o depressione. Si tratta di un
È così che idealmente, la medicina ha solo per la diagnosi, ma per la valutazio- complesso circolo vizioso nel quale lo
rispolverato gli insegnamenti di Seneca ed ne di una corretta strategia terapeutica stato psichico rappresenta uno dei
ha incominciato a prendere in considera- che deve tener conto dei sintomi nella tanti fattori contribuenti, ma non l’origi-
zione, come elemento di giudizio dell’effi- loro complessività, della qualità della ne prima della malattia in causa.
cacia della sua azione, la valutazione della vita del paziente e della disabilità che la Per favorire la diagnosi differenzia-
Qualità della Vita (Quality of Life-QoL). malattia determina nella persona che ne le, è bene riconoscere la sintomatolo-
Se, infatti, è importantissimo salvare è affetta. La prevalenza della Sindrome gia comune alla SF e alla Depressione,
o prolungarla la vita delle persone, risul- Fibromialgica nella popolazione generale più nello specifico: sbalzi d’umore,
ta altrettanto importante che queste per- è del 2 -3 %. (Cazzola, 2007). astenia, disturbi del sonno, cefalea,
sone siano messe nelle condizioni di Si tratta di una “Sindrome Dolorosa disturbi gastrointestinali, secchezza
vivere bene (o almeno dignitosamente) la Cronica”, comune e polimorfa, ad eziolo- delle fauci, disturbi cardiaci, facile affa-
loro vita e, laddove possibile, esercitino il gia sconosciuta, condizione clinica di fre- ticabilità, calo della libido etc.
loro diritto di vedere alleviata la propria quente riscontro nella pratica clinica, Esistono, comunque, segni evidenti
sofferenza. caratterizzata da dolore muscolare-schele- capaci di distinguere la SF dalla
Da qui l’esigenze di una diagnosi cor- trico diffuso e altri sintomi clinici quali: Depressione:
retta e tempestiva per fronteggiare ade- ansia, depressione, cefalea, alterazioni del 1) I sintomi fisici nel paziente
guatamente l’esordio patologico e il sonno, astenia, rigidità mattutina, pareste- depresso sono il più delle volte
dovere, di noi psicologi di integrare le sie agli arti, etc. (Bennet R., 2004). variabili, migranti e meno definibili
nostre conoscenze con quelle più tecni- La diagnosi si fonda sulla ricerca che non nel paziente fibromialgico.
camente mediche al fine di permettere al della presenza di un dolore muscolo- 2) Assenza di dolore nei tender points
nostro assistito il raggiungimento del suo scheletrico presente da almeno 3 mesi nel paziente depresso, tipica invece
benessere psico-fisico. Da queste consi- e sulla dolorabilità evocata dalla digito- nel paziente affetto da SF.
derazioni nasce il nostro lavoro! pressione di specifici “Tender Points”. Una cospicua parte di letteratura
Sia la Fibromialgia che la Depres- I Criteri diagnostici per la Fibromialgia suggerisce che la relazione tra SF e
sione, sono due patologie molto invali- (ACR sono): EDM sia molto complessa.
danti, purtroppo oggi sempre più diffuse, - Dolori da oltre 3 mesi. Una buona comprensione di questa
anche se la prima poco conosciuta, diffi- - Dolori a tutto il corpo (simmetrici). relazione permetterebbe di fornire, in
cili talvolta da riconoscere e da trattare ≥ 11/18 punti (tender points). termini clinici, una più accurata valuta-
efficacemente. I pazienti affetti spesso Inoltre: zione e possibilità di trattamento per
sono costretti a intraprendere lunghi iter - Parestesie o sensazione di freddo entrambi i disturbi.
diagnostici, da specialisti di diversa natu- alle mani o ai piedi. Sostanziali risultano le similarità
ra e formazione, prima di ricevere una dia- - Dolori articolari. nelle anomalie neuroendocrine, nelle
gnosi corretta ed un trattamento efficace. - Rigidità mattutina. caratteristiche psicologiche, nei sinto-
La Fibromialgia appartiene, principal- - Sensazione di restringimento nel mi fisici ed anche nel trattamento sia
mente, alla sfera delle malattie reumato- respirare. della SF che della Depressione. (Pae
logiche, ma della quale, però, si fanno - Disturbi del sonno, stanchezza, Cu. et al., 2008). Recenti dati statisti-
carico anche neurologi, psichiatrici e, ulti- disturbi di concentrazione, paure, ci suggeriscono che: nel 20 - 80 % dei
mamente, anche se più raramente, noi stato depressivo. pazienti FM si riscontra un Disturbo
psicologi per la sua frequente comorbidi- La Fibromialgia non è una malattia depressivo; nel 13 - 63.8% dei pazien-
tà con disturbi psico-pato-logici, in preva- psichica ma è naturale che, essendo ti FM si rilevano Disturbi d’ansia; anco-
lenza di tipo ansioso depressivi (Rooks una patologia che possiede un peso ra, la prevalenza dei DP è significativa-

46
mente più alta in soggetti fibromialgici, quantificazione del dolore. so terapeutico può essere ottenuto
rispetto alla popolazione generale, con • SF-36 (Short Form 36 Health solo grazie all’interazione tra terapia
un’incidenza del 7%, rispetto alla popo- Survey Questionnaire): per la farmacologica e non farmacologica.
lazione normale (Fietta P. et al., 2007). misurazione dello stato di salute (Auquier L. et al., 2008). L’Approccio
Ecco di seguito riportate le ipotesi e la QoL. multifattoriale nel trattamento della SF
validanti la comorbidità tra SF e Il punteggio medio al test per la e della Depressione prevede, dunque:
Disturbi Psichiatrici, validate da un misurazione della depressione HAM-D • L’educazione del paziente.
recente studio italiano: è di 16.95 (range 7-26): 15 pazienti • La descrizione delle caratteristiche
1. “I PD potrebbero essere una (75%) hanno ottenuto un valore supe- della malattia.
conseguenza della fibromialgia”. riore a 14, che rappresenta la soglia • La descrizione del programma
2. “La Fibromialgia potrebbe essere indicativa di un lieve disturbo depressi- terapeutico.
un effetto di un sottostante vo; 9 di questi (45%) hanno riportato • Le modificazioni delle abitudini di
disturbo psichiatrico”. un punteggio superiore a 18, indicativo vita che potrebbero determinare
3. “Sia la SF che i DP potrebbero di un episodio depressivo classificabi- e/o perpetuare la sintomatologia
avere una causa comune, le da moderato a grave. fibromialgica e depressiva.
attualmente sconosciuta”: più nello Score Depressione alla Hamilton • La programmazione di un’attività
specifico, si ipotizza un’alterazione Rating Scale for Depression fisica moderata ma continuativa.
a carico dei neurotrasmettitori della • Grave (score > 25 ) = 1 5% • Il supporto psicologico o la
serotonina e della noradrenalina • Moderato (score 18 – 24) = 8 40% Psicoterapia per elaborare
(“Iperattività del Sistema Nervoso • Lieve (score 14 – 17 ) = 6 30% programmi educativi volti ad aiutare
Neurovegetativo”). (Fietta P. et al., 2007). • Assente (score 0 -13 ) = 5 25% il paziente a comprendere la
Prima di descrivere lo studio nel Il punteggio medio al test HAM-A, patologia, imparare a conviverci,
dettaglio, risulta importante delineare per la misurazione dell’ansia, è di ridurre la disabilità derivante e
le caratteristiche psicologiche della 16.85 (range 7- 41): 11 pazienti (55%) migliorare la qualità di vita.
personalità fibromialgica individuate hanno ottenuto un valore superiore o • La terapia farmacologica: farmaci
da Keller et al., in uno studio del 2004: uguale a 18, che rappresenta la soglia che diminuiscono il dolore e
bassa autostima; sentirsi indifesi; pes- indicativa di un disturbo d’ansia d’inte- migliorano la qualità del sonno
simismo; dipendenza e passività; vul- resse clinico. (Analgesici) e farmaci antidepressivi
nerabilità psicologica; negazione dei L’SF 36 è il test al quale maggior- (SSRI e SNRI). Oggi risultano molto
problemi psicosociali; attribuzione del mente abbiamo prestato la nostra utilizzati i farmaci inibitori della
disagio a soli fattori somatici. attenzione in quanto capace di indaga- ricaptazione della serotonina e
Il nostro studio osservazionale re le ripercussioni sulla vita quotidiana della noradrenalina (SNRI), i quali
Sono stati presi in esame 20 pazienti delle pazienti affette da SF. agiscono su un più ampio spettro di
donne di età compresa tra i 18 e i 65 anni, I punteggi ottenuti in ogni singola neurotrasmettitori rispetto agli
che afferite all’Ambulatorio di area indagata sono stati convertiti su SSRI e, sono risultati particolarmente
Reumatologia dell’Ospedale “G. Garibaldi” di una scala da 0 a 100 in cui i pun- efficaci, oltre che per la sintomatologia
di Catania e all’U.O. di Psichiatria teggi più bassi corrispondono ad una depressiva, nel ridurre il dolore
dell’A.O.U. “G. Rodolico” Policlinico di condizione di vita peggiore. nelle donne affette da SF (Russell
Catania con diagnosi di Fibromialgia secon- Esclusa l’area del “Dolore fisico” in IJ. et al., 2008; Winfied H.et al.,
do i criteri dell’American College of cui punteggi maggiori corrispondono JAMA, 2009).
Reumatology (Wolfe,1990). ad un maggior impatto del dolore sulla In conclusione, da un punto di vista
L’indagine psicologica, mediante il vita quotidiana. prognostico, la Fibromialgia è una malat-
colloquio e la somministrazione di una Ecco di seguito riportate le aree mag- tia cronica che ha un decorso di anni,
batteria testologica, è stata orientata ad giormente intaccate dalla Fibromialgia: spesso associato a sofferenze di lunga
indagare l’eventuale comorbidità tra 1) Dolore fisico durata, ma non porta ad alcuna altera-
Sindrome Fibromialgica e Depressione e 2) Attività fisica zione delle articolazioni o di altri organi.
in che termini viene intaccata la Qualità 3) Ruolo e stato emotivo È difficile prevedere la durata della
della Vita dei pazienti affetti da SF. 4) Attività sociali malattia in ogni singolo caso. Studi
I test psicometrici utilizzati sono stati: Conclusioni dello studio basati su grandi numeri hanno rilevato
• HAM-D (Hamilton Rating Il 75% del nostro campione di riferi- un periodo di presenza dei sintomi che
Depression Scale) a 21 items con mento risulta affetto da stati depressi- va dai 15 anni in su. Una diagnosi tem-
valore soglia = 14. vi da lievi a gravi; 11 pazienti su 20 pestiva e corretta, insieme ad un ade-
• HAM-A (Hamilton Anxiety Scale) a (55%), soffre di stati ansiosi di lieve o guato trattamento terapeutico multidisci-
14 item con valore soglia = 18. media gravità; la QoL dei pazienti fibro- plinare risultano fondamentali per la pro-
• FIQ (Fibromyalgia Impact mialgici considerati risulta compromes- gnosi: quanto più il paziente si comporta
Questionnaire) a 10 item per sa per le limitazioni delle attività fisi- in maniera attiva e consapevole nei
confermare la diagnosi di che quotidiane dovute al dolore cronico riguardi della propria malattia, tanto più
Fibromialgia. e per la riduzione delle attività sociali riesce a ridurne il decorso complessivo,
• VAS (Scala Analogica Visiva), VRS con ricadute a livello emotivo. le ripercussioni sulla sua Quality of Life
(Scala valutazione verbale) e NRS Nell’ambito del trattamento, l’attua- e ad orientare efficacemente l’intervento
(Scala numerica) per la le letteratura suggerisce che il succes- clinico multidisciplinare.

47
For football fan and not against!
Tifo PRO! Progetto per
l’educazione ad un tifo non violento
The 11th European
Congress of Psychology

Oslo, Norway 7-10 july 2009

rivolto a giovani tifosi


Graziella Zitelli - psicologo

I
n Italia, dopo gli episodi violenti
occorsi alle manifestazioni calcisti-
che, sono stati adottati provvedi-
menti legislativi (emanati per cavalcare
l’onda emotiva, perdendo d’impatto
quando scemava l’allarmismo sociale)
e la gestione del problema è stata
delegata alle Forze dell’Ordine, consi-
derandolo un problema unicamente di
ordine pubblico.
Per tale motivo si è cercato di pro-
gettare un’azione sociale-formativa rite-
nendo le iniziative in atto inadeguate
(una delle reazioni che i provvedimenti
presi hanno prodotto è stata la cre-
scente opposizione tra Ultras e Forze
dell’Ordine, elemento trasversale che
accomuna i gruppi di tifosi organizzati).
Si intende approfondire il problema
con i gruppi direttamente coinvolti e
portare una critica costruttiva, mante-
nendo il focus sul problema e non sulle personali e sociali. Inoltre, è stato pen- ad assumere un atteggiamento di rifiu-
persone. sato e stilato con contenuti ed obietti- to del conflitto, e di conseguenza alla
La nostra idea è quella di coinvol- vi elaborati anche in armonia con i det- violenza.
gere attivamente tutte le parti in tami per l’educazione alla Convivenza Riteniamo che questa causalità non
causa, per un confronto diretto, in Civile, relativamente all’Educazione sia assoluta e scontata, ma che un
modo di portare a una riflessione e ad alla Cittadinanza. conflitto, se ben gestito (la risoluzione
un conseguente cambiamento. Il conflitto sociale è un’esperienza è impossibile, infatti parliamo di
Si affronta la “violenza” nel mondo soggettiva che comporta diverse gestione), possa essere anche un’oc-
dello sport non solo come fenomeno modalità d’affrontare la situazione con- casione di crescita, che non sfoci in
sugli spalti di cui sono protagonisti i flittuale: ognuno è portatore di una per- violenza; imparando a riconoscere il
gruppi di tifosi organizzati, ma anche sonale soglia percettiva ed emotiva. conflitto, a dargli un senso e a gestirlo
come comportamenti violenti in campo, Riuscire a pensare, riflettere e verbaliz- si può evitare di arrivare alla violenza.
il gioco eccessivamente duro, volto zare il conflitto (emozioni, reazioni) e le Apprendere a “so-stare” nel conflit-
solo a colpire e ferire un avversario e proprie teorie implicite può aiutare il to permette di arrivare alla capacità di
che va ben oltre la sana competizione. soggetto ad aumentare la soglia di tol- dire “No” quando occorre, di staccare
Il progetto nasce a Catania prima leranza e di sostenibilità personale al la spina, evitare un’adesione conformi-
dei fatti del “2 febbraio“, (2007) data conflitto. In questi percorsi è fonda- sta (fenomeni tipici di alcuni gruppi,
memorabile per lo scontro tra tifosi e mentale darsi il tempo necessario per soprattutto di giovani), assumendosi
Forze dell’Ordine durante la partita favorire la decantazione delle emozioni quindi una responsabilità adulta, un
Catania Palermo con l’idea di entrare che nell’immediato portano ad essere atteggiamento opportuno nei contesti
nella realtà in oggetto per individuare i reattivi. Ci siamo discostati dalla “teo- adeguati.
diversi attori in gioco, le zone bianche ria dell’escalation della violenza”, che L’intervento si prefigurava i seguen-
su cui intervenire e le leve più adegua- vede il conflitto come la tappa di un ti Obiettivi specifici:
te per farlo; prevede il coinvolgimento processo che ha inizio debole, ma - Lavorare con i giovani, bacino
di differenti gruppi per i quali sono stati porta inevitabilmente alla violenza (dis- d’utenza per futuri sportivi e tifosi,
pensati percorsi diversificati, che in cussione → scontro → conflitto → per riacquisire valori di sportività,
alcuni momenti si andranno a intrec- aggressione → violenza → guerra); rispetto, tolleranza, legalità, in
ciare nella costruzione di nuove reti questa idea induce talvolta i soggetti un’ottica di limitazione delle

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tensioni presenti nella società civile. tanti del Catania Calcio etc), con i ed evitare l’isolamento di gruppi socia-
- Favorire il confronto tra realtà diverse seguenti contenuti: li territoriali.
per favorire la comprensione dei • Violenza e conflitto: rappresentazioni, La quarta fase; un evento finale in
fenomeni sociali e del vissuti, copioni comportamentali. cui è stata presentata l’esperienza for-
comportamento individuale. • La legislazione in merito allo Stadio. mativa maturata da parte dei soggetti
- Limitazione l’esasperazione di • Il punto di vista del proprio gruppo: coinvolti, attraverso la restituzione alla
prestazioni e competizioni. esperienze e vissuti su fenomeni di popolazione etnea dei diversi lavori
- Sviluppare competenze d’espressione violenza (ultras, poliziotti, atleti, prodotti dai partecipanti; dibattiti e
e gestione delle proprie emozioni, FIGC, studenti, addetti ai lavori di proiezioni, per favorire una diffusione
imparando a considerare le società sportive). della riflessione critica sul tema, utiliz-
conseguenze delle azioni proprie e • Il fenomeno della violenza negli zando uno scambio di pratiche e rifles-
altrui, riuscendo a tenere presenti i stadi: una visione sistemica dei sioni tra gli attori sociali coinvolti nel
diversi punti di vista. diversi punti di vista. fenomeno, studiosi, associazioni, isti-
- Fornire strumenti di analisi per • Comunicazione efficace: tuzioni, giornalisti.
l’acquisizione di competenze utili al saper/poter comunicare i propri Il percorso formativo è iniziato con
superamento di copioni violenti. vissuti e le proprie esigenze (livello l’analisi della rappresentazione del tifo
- Coinvolgere attivamente i soggetti cognitivo). dei partecipanti (alunni di scuola ele-
nel percorso formativo che li vede • Dar voce alla rabbia: acquisire mentare e media inferiore) attraverso
protagonisti. competenze d’utilizzo della l’elaborazione di un disegno.
- Proporre attività per la sensibilizzazione comunicazione assertiva per la È stata fatta una suddivisione dei
della società rispetto i temi trattati. gestione della propria aggressività disegni secondo alcune categorie dico-
Per quanto concerne i destinatari (livello emotivo). tomiche:
sono stati coinvolti i seguenti attori • Gestione del conflitto: riflessioni • Connotazione positiva/negativa
sociali: teoriche, personali e tecniche (per l’88% del tutto positiva).
- Studenti. (livello relazionale). • Fenomeno individuale/di gruppo - Il
- Atleti del settore giovanile. Rappresentare il tifo attraverso un 62% dei disegni rappresenta il tifo
- Società Catania Calcio (allenatori, disegno e metodologie partecipative; i come fenomeno di aggregazione
giocatori, accompagnatori, dirigenti, partecipanti hanno ideato elaborati (38% individualità).
steward, etc). creativi sugli argomenti trattati nella • Presenza/assenza di persone -
- Ultras. precedente fase del processo formati- Solo il 45% dei disegni rappresenta
- Agenti di Polizia. vo. Inoltre, i ragazzi hanno avuto l’op- delle persone, mentre nel 55%
- La società. portunità di fare una sperimentazione sono presenti ambientazioni,
Si è cercato di raggiungere la socie- attiva del tifo ed una gita d’istruzione simboli, oggetti, slogan ma anche
tà tutta attraverso campagne d’infor- all’interno dello Stadio. pensieri e riflessioni.
mazione di sensibilizzazione al tema. Nella terza fase, è stata prevista • Presenza/assenza dell’elemento
La metodologia utilizzata è stata di una valutazione in itenere, sia formale “stadio” - l’elemento stadio è
tipo partecipativo, con momenti espo- che informale, volta alla condivisione presente solo nel 29% dei disegni.
sitivi ed attivazioni (role playing, simu- delle aspettative, dei nodi critici, dei Nel 20% dei disegni emerge la pre-
late, giochi di gruppo, visione di video vissuti e dell’andamento del percorso. senza di elementi della Società Calcio
creati ad hoc con relativa discussione La valutazione costituisce sia feed- Catania.
di gruppo). Il gruppo era al tempo stes- back continuo (sugli effetti dell’azione Particolarmente incisiva è stata la
so obiettivo da raggiungere, strumento formativa, la problematiche, il gradi- scoperta che il tifo, per i ragazzi etnei,
di apprendimento e catalizzatore delle mento, i vissuti, ecc.), sia possibilità non è malato per definizione ma la vio-
diverse dinamiche in gioco. per ritarare il progetto se necessario. lenza è solo una DEGENERAZIONE e
Quattro fasi d’intervento: Infine, una valutazione finale princi- non una COMPONENTE del fenomeno.
1) Informazione/formazione. palmente su 2 focus: Alla fine dell’intervento, sono stati
2) Formazione ed intervento in classe. • La qualità erogata. somministrati ai ragazzi dei brevi que-
3) Valutazione (in itinere, finale, • La qualità percepita. stionari, in cui si è chiesto di eviden-
follow up). Attraverso il dialogo con i giovani si ziare gli aspetti positivi e negativi del
4) Realizzazione del convegno finale. è confidato in una forte assimilazione progetto.
Nella prima fase, la messa a punto di principi e valori, tale da prevenire le La maggior parte delle risposte
del percorso formativo con l’attivazio- degenerazioni dello sport, che riguardi- riguardavano i temi del progetto (novi-
ne di contatti necessari per far partire no violenza o discriminazioni. tà, immedesimarsi nel tifoso) e il rap-
il progetto, incontri con insegnanti ecc. Allo stesso modo, il coinvolgimento porto con i compagni (lavoro di gruppo,
Nella seconda fase, l’attuazione di gruppi di tifosi e rappresentanti della il senso dell’unione, la collaborazione,
dell’intervento formativo; attraverso Società Catania Calcio, nella comune la libertà d’espressione).
metodologie attive (gruppi di discus- riflessione su tali tematiche, è risultata È nota d’orgoglio che il progetto è
sione, studio di casi, utilizzo di tecni- rilevante, sia per la riduzione delle ten- stato inserito come percorso rieducati-
che proiettive, attivazioni, role playing, sioni del tifo calcistico nella realtà vo nei giovani sottoposti all’istituto
etc.) ed interventi di relatori esterni etnea, sia per favorire l’integrazione tra della messa alla prova dal Tribunale dei
(esperti, ultras, giocatori, rappresen- le varie comunità presenti nel territorio Minori di Catania, per reati da stadio.

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L’ELABORAZIONE DI UNA NUOVA
CATEGORIA DEL DANNO
RISARCIBILE ECONOMICAMENTE: The 11th European
Congress of Psychology

DANNO ESISTENZIALE
Oslo, Norway 7-10 july 2009

Santa Muscuso - psicologo

C
olleghe e colleghi, nell’ambito dei amarezze,penombre,sofferenze psichi- li” di coloro che sono rimasti vittime di
lavori dell’11° Congresso Europeo che che intaccano l’animo umano irre- incidenti e bisogna dare spazio a specia-
degli Psicologi ho pensato fosse versibilmente dopo un’evento dannoso. listi che possano enucleare e rappresen-
utile e opportuno approfondire,chiarire Questi stati d’animo costringono coloro tare in quale modo sia stata intaccata la
ulteriormente lo sviluppo teorico dell’ela- che subiscono un’incidente a modifica- personalità e quale incidenza tale evento
borazione di una nuova categoria del re drasticamente la propria vita, cam- ha avuto sulla sfera della creatività.
danno risarcibile economicamente. biando abitudini, togliendo il piacere di È evidente come lo stravolgimento
Vorrei brevemente parlarvi del danno passioni, hobbies, interessi su cui si della vita, a seguito di un fatto danno-
“esistenziale”, ovverosia di una nuova ricrea lo spirito e si rilassa il corpo. so, determina inevitabilmente una per-
categoria della responsabilità civile che Oltre i danni fisici, la beffa di una dita del bene essenziale della vita: la
comincia a trovare una forte e robusta vita alterata che l’evento traumatico propria capacità di essere liberi.
impostazione dottrinale, sulla falsariga trasforma in un inferno, togliendo quel- Dunque insieme alle vittime “pri-
dell’ordinamento giuridico anglosassone la serenità interiore, turbando la mente marie” da un punto di vista psicologico
fondato sulla “common law” (diritto che vive nel ricordo ossessivo del e umano vi sono anche vittime “secon-
comune) e sicuramente molto più avanti momento drammatico in cui un con- darie” da proteggere e da tutelare.
del sistema giudiziario italiano nella dife- giunto ha perso la vita o è rimasto gra- Anch’esse pagano personalmente un
sa dei diritti della persona, per lo meno vemente ferito. Si devia sostanzial- prezzo molto alto e salato sul versante
per ciò che riguarda l’uguaglianza dei cit- mente dai normali percorsi quotidiani delle sofferenze umane.
tadini, innanzi alla legge, contrariamente minando seriamente la razionalità e la Da anni mi imbatto in situazioni
a quello che avviene in Italia, dove il dirit- logica degli individui e reprimendo la drammatiche di interi nuclei familiari
to codificato impedisce la valutazione naturale creatività umana. Subentra, in distrutti dal dolore per la perdita o per il
analogica in due casi simili (possono parole povere, un grave danno che ferimento di un proprio caro in un inci-
essere emesse e, spesso lo sono, due coinvolge i congiunti in un vortice di dente automobilistico e in seguito a
sentenze diverse in casi simili). effetti spesso di incalcolabile portata. questi eventi luttuosi emergono, affiora-
Bisogna francamente affermare Quindi si deve valutare la nuova real- no stati depressivi, disturbi psicosoma-
che appariva poco coerente un siffatto tà di fondo, che cominciano a vivere tici, ansie, isterie e la casistica potreb-
ordinamento, che tutela solo la sfera penosamente i “congiunti”, che impara- be continuare, a dimostrazione che gli
relativa al danno biologico o materiale no a sacrificarsi materialmente e moral- effetti traumatici di un evento dannoso
prodotto da terzi e non considerare, mente per la vittima dell’incidente. si riverberano nel tempo come una cate-
invece, gli effetti del danno sull’intero Altresì si impongono alla vita nuove na di Sant’Antonio da cui è difficile usci-
complesso dell’esistenza. modalità organizzative, nuovi ritmi con re a costo anche di perdere la ragione.
Quindi non solo si va oltre il danno conseguenze evidenti quali notti in bian- Anche quando non vi è la morte del con-
patrimoniale come danno emergente e co, claustralità, week-end perduti, giunto si registra lo stesso una gravissi-
lucro cessante, ma si comincia a valu- appiattimenti, funzionalizzazioni, restrin- ma difficoltà a “relazionare il tutto” e
tare seriamente negli “accadimenti gimenti di orizzonti. questo nuovo staus quo diventa prima-
drammatici” della vita, causati da terzi, Allora non si tratta di sole perdite rio ostacolo impedendo una vera esi-
l’importanza ai fini del risarcimento del patrimoniali (conti in banca dimezzati, stenza densa di significati autentici.
pentimento di una grande sofferenza guadagni compromessi), ma si gremi- La vita è bella quando può essere
interiore, del detrimento subito alla vita sce la vita di una nuova fisionomia alte- vissuta completamente, ma quando vi è
di relazione della “vittima” di un inci- rata e compromessa non solo sotto il una modificazione peggiorativa della
dente, dai suoi familiari, da coloro che profilo morale (malinconie, ansie,lamen- qualità della vita e quando sono venuti
si definiscono congiunti. ti notturni, pianti). Si comincia a perce- meno quel fascio di relazioni umane, si
E questo è sicuramente l’inizio di pire nettamente l’idea di rinunciare a assiste ad una menomazione e ad un
una grande speranza per un mondo del sacrificare la gran parte dei propri impe- impoverimento della persona che ne
dolore umano non considerato “ade- gni dell’esistenza quotidiana. impedisce il libero sviluppo, sia come
guatamente” e da sempre trascurato. Per valutare questo nuovo danno singolo individuo, sia nelle formazioni
Si comincia a considerare il “pre- occorre un approfondimento più attento sociali in cui necessariamente o volon-
tium doloris” di coloro che subiscono e meticoloso delle “condizioni esistenzia- tariamente si svolge la sua personalità.

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Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia
PRESIDENTE
Paolo Bozzaro
VICEPRESIDENTE
Melita Ricciardi

CONSIGLIERE SEGRETARIO CONSIGLIERE TESORIERE


Roberto Pagano Ilenia Adamo

Ammirata Michele Noto Maria Teresa


Attinà Alice (sez. B) Smirni Daniela
Chianese Rita Spitale Giuseppe
CONSIGLIERI
Ciavirella Sebastiano Tinti Barraja Sonia
Di Martino Giovanni Zarcone Vincenza
Marù Antonino

SEDI E RECAPITI
347 4846834
Paolo Bozzaro Catania presidente.oprs@psypec.it
Telefax: 095 536082

Melita Ricciardi Palermo vicepresidente.oprs@psypec.it 338 8515317

340 8946307
348 0356221
Ilenia Adamo Piazza Armerina (EN) tesoriere.oprs@psypec.it
0935 682231
Fax: 0935 1866660

Roberto Pagano S.G.La Punta (CT) segretario.oprs@psypec.it 349 5745814

347 1122507
Michele Ammirata Palermo consiglio.oprs.ammirata@psypec.it
327 4440066
328 8215399
Alice Valeria Attinà Bronte (CT) consiglio.oprs.attina@psypec.it
095 7721202
347 1961694
Rita Chianese Marsala (TP) consiglio.oprs.chianese@psypec.it 377 5061418
Fax: 0923 762260
Telefax: 090 344480
Sebastiano Ciavirella Messina consiglio.oprs.ciavirella@psypec.it Studio: 338 1760938
Studio: 329 6733305
339 6966451
Giovanni Di Martino Modica (RG) consiglio.oprs.dimartino@psypec.it 0932 234931
0932 448606
347 2602807
Antonino Marù Ragusa consiglio.oprs.maru@psypec.it
Fax: 0932 256855

Maria Teresa Noto Palermo consiglio.oprs.noto@psypec.it 338 5862168

Daniela Smirni Catania consiglio.oprs.smirni@psypec.it 347 4739207

Ab.: 0931 823811


Giuseppe Spitale Avola (SR) consiglio.oprs.spitale@psypec.it
330 852394

Sonia Tinti Barraja Palermo consiglio.oprs.tinti@psypec.it 347 4929867

Vincenza Zarcone Palermo consiglio.oprs.zarcone@psypec.it 338 5240379

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