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empatia e design.
PROGETTARE SISTEMI D’INTERAZIONE PER LA RIABILITAZIONE
DI BAMBINI COLPITI DA ICTUS PERINATALE ED I LORO CAREGIVER.
Politecnico di Milano, Scuola del design. Corso di Laurea Magistrale in Design della Comunicazione.
II
Indice
ABSTRACT
La scoperta 7
Il sistema nervoso e i neuroni 8
I neuroni specchio 13
Empatia e design 14
La controversia è online 20
DA MEDICINE AD HEALTHCARE
RICERCA E CONCEPT
ARCHITETTURA E FRAMEWORK
CONCLUSIONI
BIBLIOGRAFIA 156
INDICE III
Indice immagini
e grafici
[3a,b,c,d] Design Research. Roberta Tassi, ricerca per Backpack Plus, Uganda. 18-19
[6] Rete dei siti. Visualizzazione di dati presi da google search. 24-25
[16] Mappa degli obiettivi e triggers degli attori principali, grafico. 42-43
IV
[18a,b,c,d] FightTheStroke, https://www.flickr.com/photos/127044801@N06/ 46-47
INDICE IMMAGINI V
0
Abstract
0.1
LO SCOPO DI QUESTO PROGETTO
Neuroni specchio,
empatia e design
LA SCOPERTA
I NEURONI SPECCHIO
EMPATIA E DESIGN
Daniel Goleman
Neuroni specchio,
empatia e design
1.1
LA SCOPERTA
Era il 1996 quando un’equipe tutta hanno scoperto quel che gli attori aveva-
italiana di neuroscienziati annunciò al no capito da sempre. Questo per lo meno
mondo la scoperta dei neuroni specchio. è quanto sostenne il famoso regista Pe-
Il team di ricerca, coordinato da Giaco- ter Brooke il 23 maggio 2005 davanti
mo Rizzolatti e composto da Luciano agli studenti e ai professori del Fastlicht
Fadiga, Leonardo Fogassi, e Vittorio Auditorium all’Università di Tel Aviv3.
Gallese, negli anni ‘80 e ‘90 stava stu- Certo questa esternazione non era vol-
diando i neuroni responsabili del con- ta a sminuire la validità della scoperta,
trollo del movimento delle mani, come ma a sottolineare la centralità della loro
il raccogliere o il maneggiare oggetti, funzione nella comunicazione tra gli in-
utilizzando dei macachi a cui erano sta- dividui.
ti collocati degli elettrodi nella corteccia
frontale inferiore1. Un aneddoto raccon- «Apparently there are
ta come, vedendo uno sperimentatore mirror neurons so that
che prendeva una banana in un cesto di when I make a gesture
frutta preparato per degli esperimenti, a neuron in the mind of
alcuni neuroni della scimmia che osser- anyone who watches me
vava la scena reagirono2. Come poteva creates a similar sensation
essere accaduto ciò, dal momento che in their mind. And when
la scimmia non aveva compiuto lei stes- an audience sits in the
sa questo movimento, ma l’aveva solo auditorium, all their mirror
osservato? Inizialmente si pensò ad un neurons react together with
guasto alla strumentazione, ma, una vol- the actor on the stage4».
ta che l’esperimento fu ripetuto, gli elet-
trodi rilevarono nuovamente una diffe- 3 M. Handelzalts, Dan David Prize awarded
to director Peter Brook, the high priest of thea-
renza di potenziale nell’area interessata: ter, «Haaretz», 2005, http://www.haaretz.com/
i neuroni si erano attivati davvero. print-edition/news/dan-david-prize-awar-
Con i neuroni specchio i neurologi ded-to-director-peter-brook-the-high-priest-
of-theater-1.159347 – consultato il 21/11/2014
1 di Pellegrino G, Fadiga L, Fogassi L, Gallese 4 Ivi. Traduzione: «Apparentemente esistono
V, Rizzolatti G. Understanding motor events: a dei neuroni per cui quando copio un gesto un
neurophysiological study, Exp. Brain Res., Vol. neurone nella testa di qualcuno che mi osserva
91, pp. 176-180, 1992 crea una simile sensazione nella sua mente. E
2 Giacomo Rizzolatti et al. (1996). Premotor quando un pubblico siede nell’auditorium, tutti
cortex and the recognition of motor actions, Co- i loro neuroni specchio reagiscono assieme con
gnitive Brain Research, Vol.3 n.2, pag.131-141. l’attore sul palco».
LA SCOPERTA 7
L’interesse di Brooke verso l’argo- cologia, la pedagogia, l’antropologia, la
mento è un ottimo esempio di come sociologia, il mondo dell’arte, del marke-
questo tema si sia rivelato essere molto ting e, anche, del design.
trasversale, con implicazioni non solo
per le neuroscienze, ma anche per la psi-
1.2
Prima di poter parlare del ruolo dei prolungamenti ramificati vicini al corpo
neuroni specchio, è necessario capire cellulare e possono entrare in contatto
brevemente cosa sia un neurone e come con i bottoni terminali degli assoni di
funzioni. I neuroni non sono altro che altri neuroni, con altri neuroni diretta-
cellule del nostro organismo specializ- mente o costituire le terminazioni sen-
zate nella trasmissione di impulsi da sitive primarie. Essi sono la parte del
un luogo ad un altro del nostro corpo. I neurone che “riceve informazioni”.
neuroni possono interagire tra loro e Caratteristica fondamentale del neu-
con altre cellule del nostro corpo, ed essi rone è la sua eccitabilità elettrica, cioè
sono considerati come l’unità base del la capacità di generare un impulso elet-
sistema nervoso1. Il tessuto nervoso è un trico: quando viene stimolato in corri-
insieme di neuroni in grado di interagire spondenza di un suo dendrite, il corpo
tra di loro, e l’insieme dei tessuti nervosi cellulare si eccita e un impulso elettrico
costituisce il sistema nervoso, che viene viene sparato3 attraverso l’assone. La co-
solitamente descritto come l’insieme municazione tra i neuroni avviene nelle
di due parti: il sistema nervoso centrale sinapsi, che sono le regioni costituite
(costituito da encefalo e midollo spinale) dai bottoni terminali del neurone che ha
e il sistema nervoso periferico (costituito lanciato l’impulso, dai dendriti del se-
da gangli, plessi e nervi che si diramano condo e dallo spazio tra di essi. Quando
in tutto il corpo): il sistema periferico l’impulso raggiunge il bottone terminale
quindi è il collegamento necessario tra provoca il rilascio di sostanze chimiche,
tutte le parti del nostro corpo al sistema i neurotrasmettitori, che diffondendosi
nervoso centrale. Il neurone è composto attraverso lo spazio della sinapsi rag-
da un corpo cellulare, un assone e diver- giungono i recettori dell’altro neurone,
si dendriti. Il corpo cellulare è la parte che riprodurranno l’impulso ricevuto, e
centrale del neurone e contiene tutti gli così via fino al nostro sistema centrale.
organuli necessari alla vita della cellu- Ovviamente questo meccanismo non
la, l’assone è un prolungamento lungo e è sufficiente a spiegare come azioni com-
sottile che si estende dal corpo cellulare plesse come i movimenti, i pensieri, le
e può essere anche molto lungo rispetto emozioni e le sensazioni possano avve-
alle dimensioni della cellula, ed è carat- nire; a renderle possibile infatti è l’inte-
terizzato da una parte terminale rami- razione di centinaia di miliardi di cellule
ficata in bottoni terminali che entrano a (Il cervello umano potrebbe contenere
contatto con altre cellule. L’assone non è circa 1011 neuroni4) che, attraverso la co-
sempre presente2 . Infine, i dendriti sono operazione, producono proprietà emer-
genti (cioè non riscontrabili nel singolo
1 F. López-Muñoz, J. Boya, C. Alamo, Neuron neurone) che consentono l’espressione
theory, the cornerstone of neuroscience, on the
centenary of the Nobel Prize award to Santiago
Ramón y Cajal, «Brain Research Bulletin», 16 Londra, 263 (3): 513–538.
Ottobre 2006, 70 (4–6): 391–405. 3 Lett. “Fired” dall’inglese.
2 K.W. Yau, Receptive fields, geometry and 4 R.W. Williams, K. Herrup, The control of
conduction block of sensory neurons in the CNS neuron number. «Annual Review of Neuro-
of the leech, «The Journal of Physiology», 1976, science», 1988, 11: 423–53.
5 M. Rizzato, D. Donelli, Io sono il tuo spec- 8 L.J. Garey, Brodmann’s Localisation in the
chio. Neuroni specchio ed empatia, Edizioni Cerebral Cortex, Springer, 2006, New York.
AMRITA, 2011, Torino, pag.11-12. 9 Il termine si riferisce alla struttura e all’or-
6 ibidem. ganizzazione delle cellule.
7 S. Shipp, Structure and function of the ce- 10 E. Marieb, K. Hoehn, Human Anatomy &
rebral cortex, «Current Biology», 2007, 17 (12): Physiology, Pearson Prentice Hall, 2007, San
R443–9. Francisco.
11
[2] Giacomo Rizzolatti
I NEURONI SPECCHIO
I NEURONI SPECCHIO 13
me di più piccole azioni, delle frasi mo- perta nel 1996 del sistema specchio ha
torie composte da più parole del nostro portato una grossa ondata di entusiasmo
vocabolario. Ecco che quindi, quando nel mondo delle neuroscienze, portando
non è ancora stata identificata l’inten- alla realizzazione in pochi anni di cen-
zione di un’azione osservata, il nostro tinaia e centinaia di articoli accademi-
cervello attiva contemporaneamente ci sull’argomento. Il modello di Wilder
più popolazioni di neuroni specchio che Penfield in effetti non era più adatto a
corrispondono alle “parole” conosciute, descrivere molte delle nuove scoperte,
fino a quando viene identificata. Il rico- mentre quello attuale potrebbe descri-
noscimento dell’intenzione si basa su un vere meglio molti fenomeni. Ma c’è un
linguaggio comune motorio, cioè quando problema: come evidenziato dal Prof. P.
grazie al sistema specchio viviamo noi Pascolo, la voglia di scoprire potrebbe
stessi (a livello potenziale) la medesima essere stata superiore al rigore scienti-
azione che stiamo osservando: nel rico- fico necessario nello svolgimento degli
noscere le intenzioni delle azioni degli esperimenti5, 6, in quanto non sempre
altri non intervengono elementi inter- i tempi di reazione delle scimmie regi-
pretativi, bensì motori, acquisiti durante strati sembrano essere unicamente de-
l’apprendimento. scrivibili con il processo di mirroring,
Infine, è importante sottolineare ma anche con più semplici “messe in
come, nonostante ora si sia parlato solo atto” di azioni che le scimmie avevano
del senso della vista, in realtà già imparato. Il lavoro di Pascolo non
intende “distruggere” i progressi finora
i neuroni specchio si ottenuti, ma intende auspicare per una
possano attivare per altri maggior cautela e una maggior riflessio-
stimoli, come quelli sonori: ne sui risultati attuali.
Insomma, non possiamo ancora avere
esistono ad esempio, tra le varie popo- la certezza esatta dell’esistenza di que-
lazioni, dei neuroni bimodali, in gradi di ste popolazioni di neuroni, certo è che la
rispondere sia allo stimolo visivo che a nostra conoscenza nel campo delle neu-
quello uditivo. Potrebbe essere molto in- roscienze è ancora molto bassa (vista la
teressante soffermarsi un secondo anco- complessità del sistema nervoso) e i pro-
ra su questo aspetto, poiché l’udito è uno gressi ottenuti negli ultimi anni hanno
dei primi sensi che ci rendono vivi: udia- portato validi e riscontrabili risultati in
mo già dei suoni nel ventre materno4, ambiti quali la riabilitazione di danni ce-
inoltre anche il tono e l’intensità della rebrali e la ricerca sull’autismo.
voce possono diventare importanti vet-
5 P. Pascolo, R. Budai, Neuroni mirror nell’a-
tori di significati, aldilà del senso stretto rea F5 della corteccia cerebrale della sciemmia:
delle parole pronunciate. c’è stata evidenza sperimentale? E nell’uomo?,
Il nuovo paradigma portato dalla sco- «Rivista medica» Vol.14, Dicembre 2008.
6 P. Pascolo, Mirror neurons: still an open
4 R. Finnegan, Comunicare. Le molteplici question?, «Progress in Neuroscience 2013» 1
modalità dell’interconnessione umana, UTET, (1-4): 25-82.
2013, Torino.
1.4
EMPATIA E DESIGN
EMPATIA E DESIGN 15
fare questo è necessaria (soprattutto in termine Empathic Design, creando del-
una fase di ricerca) una consapevolezza le linee guida per il “design empatico”,
maggiore di quei meccanismi che posso- ovvero ottenere, analizzare e applicare
no influenzare la comunicazione, come informazioni raccolte dall’osservazio-
il linguaggio del corpo. ne sul campo. È il designer stesso la
chiave di questo approccio innovativo:
«Humans are a social, la sua conoscenza dei meccanismi di
caring species. Our limbic produzione del prodotto o del servizio,
brains make us curious oltre alla sua capacità di cogliere aspetti
about the feelings of other non solo legati all’ambito orale ma an-
people and animals. That che visuale (è importante scattare foto,
ability to empathize is what schizzare concetti e prendere appunti),
separates us from lower- insieme ad un approccio di analisi più
order creatures. It allows qualitativa che quantitativa, permetto-
us to communicate and no di identificare dei bisogni dell’utente
collaborate with others. che le ricerca di mercato non potrebbero
And it allows us to read evidenziare.
between the lines to glean
information that may not “There exists a designerly
be explicitly stated8». way of thinking and
communicating that is both
Queste le parole di Dev Patnaik, Fon- different from scientific and
datore e capo di Jump Associated, che scholarly ways of thinking
nel suo libro Wired to Care si interroga and communicating, and
su come un rapporto più empatico tra as powerful as scientific
utente e progettista abbia portato a so- and scholarly methods of
luzioni progettuali efficaci e veramente enquiry when applied to its
centrate sull’utente, non sull’idea che il own kinds of problems11.”
progettista si è costruito di esso o su ciò
veniva verbalmente comunicato ma non Inoltre è necessario pensare alla figu-
realmente pensato. Ma ancora prima ra del designer, in particolare del DR12,
di Patnaik, furono Dorothy Leonard e come ad un forte collante tra le parti in
Jeffrey F. Rayport a parlare di empatia gioco, ovvero cliente e utente, in grado di
e design, già nel 1997: il loro articolo9 in- tradurre le necessità di quest’ultimo in
titolato Spark Innovation Through Em- soluzioni progettuali.
pathic Design e apparso sul numero di
novembre di Harvard Business Review “Traditional researchers
introdusse per la prima volta10 proprio il are generally trained to
gather data in relative
8 D. Patnaik, Innovation Starts with Empa- isolation from other
thy. The importance of developing deep con- disciplines; empathic
nections with the people you serve, «Design
Mind», 2009, http://designmind.frogdesign. design demands
com/articles/the-substance-of-things-not- creative interactions
seen/innovation-starts-with-empathy.html
Traduzione: «Gli esseri umani sono una specie thetic Design: A History of Confusion, 9 novem-
sociale, che si prende cura. Il nostro cervello lim- bre 2007.
bico ci rende curiosi rispetto ai sentimenti delle 11 L. B. Archer, Whatever Became of Design
altre persone e animali. Quest’abilità di entrare Methodology?, «Design Studies», 1979, 1 (1):
in empatia è ciò che ci separa dalle creature in- 17–20. Traduzione: esiste una metodologia di
feriori. Ci permette di comunicare e collaborare pensiero e di comunicazione tipica del desi-
con gli altri. E ci permette di leggere tra le righe gner che è diversa sia da quella scientifica, sia
per carpire informazioni che potrebbero non es- da quella dell’accademico, e così potente come
sere espresse esplicitamente». quella scientifica e quella accademica quando
9 J. Rayport, D. Leonard-Barton, Spark In- applicata ai problemi inerenti al suo campo.
novation Through Empathic Design, «Harvard 12 Design Researcher, ovvero “ricercatore”,
Business Review», novembre 1997. colui che si occupa principalmente della ricer-
10 P. Landwehr, Empathic Design vs. Empa- ca orientata al deisgn.
EMPATIA E DESIGN 17
18 NEURONI SPECCHIO, EMPATIA & DESIGN
[3a,b,c,d] Roberta Tassi esegue delle
ricerche sul campo coinvolgendo gli
utenti finali per la progettazione di
Backpack Plus
EMPATIA E DESIGN 19
La controversia
è ora in rete.
La scoperta dei neuroni specchio non è stata fatta senza suscitare
clamore. Se per i primi anni il loro studio e la discussione sulle loro
potenzialità era confinata all’ambito accademico, con l’ascesa dell’era
di internet anche la rete è diventata un attivo terreno di discussione.
Nono solo articoli accademici e scientifici relativi alle neuroscienze,
ma anche altre discipline, blog e quotidiani online hanno iniziato ad
interessarsi alla questione, permettendo il fiorire della letteratura
sull’argomento. Nonostante questo fatto, è necessario però sottoline-
are la centralità del lavoro del team guidato da Rizzolatti, che risulta
essere il lavoro su cui si basano gran parte di queste produzioni; que-
sto, che potrebbe sembrare un aspetto positivo, in realtà, come evi-
denziato da Pascolo1, potrebbe rivelarsi un limite: un eventuale errore
potrebbe compromettere gran parte della letteratura esistente.
1 P. Pascolo, Mirror neurons: still an open question?, «Progress in neuroscience
2013», 1 (1-4): 25-82.
http://en.wikipedia.org/wiki/IBM_History_Flow_tool
https://github.com/rdmpage/wikihistoryflow
Gennaio 2005
NOVA: Febbraio 2010
“Mirror Neurons” Huffington Post: Settembre 2011
“Just Listen -- Narcissists, Corriere della Sera:
Neurotics and Mirror Neuron A che cosa servono i
Receptor Deficits” «neuroni-specchio»
100
“neuroni specchio”
100
“mirror neurons”
100
“mirror neuron”
100
Figura sotto: sono rappresentati tutti gli articoli accademici pubblicati sulle Legenda:
principali riviste scientifiche dal 1996 al 2008 che trattano di neuroni specchio. È [_] Sperimentali su scimmie
evidente come nel tempo siano stati fatti pochi studi sui neuroni specchio delle
scimmie (dove osservati da Rizzolatti) e siano invece aumentati gli studi sull’uomo [_] Sperimentali sull’uomo
(con metodi quindi meno invasivi). [_] Review
[_] Altri
120
100
80
60
40
20
0
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008
creativecommons.org
imprint.co.uk
goodtherapy.org
ajp.psychiatryonline.org
technologyreview.com journals.cambridge.
edge.org
aarp.org
greatergood.berkeley.edu facebook.com
npr.org
investigatinghealthyminds.org
marc.ucla.edu
templeton.org meyerweb.com
pbs.org
disqus.com
mediawiki.org
ted.com
en.wikipedia.org
iucnredlist.org
commons.wikimedia.org
med.harvard.edu
interdisciplines.org
24 NEURONI SPECCHIO, EMPATIA & DESIGN unipr.it fmri.org
elsevierscitech.com
fmrib.ox.ac.uk
info.sciverse.com
link.springer.com
elsevier.com
networkadvertising.org
iacoboni.bmap.ucla.edu
europepmc.org
aginternetwork.org
dx.doi.org
who.int
highwire.stanford.edu
aaas.org jneurosci.org
crossref.org
nasonline.org
nature.com
sciencemag.org
.org
sfn.org
get.adobe.com linkinghub.elsevier.com
eurekalert.org
plosone.org
twitter.com
gutenberg.org
nsf.gov nih.gov
nlm.nih.gov
ibro.info usa.gov
blast.ncbi.nlm.nih.gov
ncbi.nlm.nih.gov
pubchem.ncbi.nlm.nih.gov
dhhs.gov
youtube.com
gateway.proquest.com 25
labome.org
2
Da medicine
ad healthcare
2.1
EFFETTO PLACEBO ED EMPATIA
Appena due settimane dopo l’inizio zienti non erano altro che amido di mais,
dello studio su dei farmaci condotto da mentre gli aghi dell’agopuntura erano re-
Ted Kaptchuck con pazienti volontari1, trattili . Kaptchuck non stava studiando
un terzo dei suoi 270 pazienti accusava due trattamenti, ma stava studiando due
fastidiosi effetti collaterali. Tutti i vo- falsi: due placebo.
lontari avevano accettato di sottoporsi I placebo sono sostanze che vengono
a questo studio sperimentale nella spe- somministrate al paziente come farma-
ranza di alleviare dei dolori agli arti su- co, ma che in realtà sono prive di principi
periori (presentavano disturbi come il attivi. Per effetto placebo, invece, si inten-
tunnel carpale, tendiniti o dolori cronici de una serie di reazioni dell’organismo a
a mano, polso o gomito), metà affidando- una terapia non derivanti dai principi
si a delle pillole analgesiche, l’altra metà attivi, insiti dalla terapia stessa, ma dalle
all’agopuntura. Le pillole li avevano resi attese dell’individuo. In altre parole, l’ef-
pigri, mentre gli aghi avevano provoca- fetto placebo è una conseguenza del fatto
to gonfiore e rossore. Il dolore di alcuni che il paziente, specie se favorevolmente
pazienti aumentò a livelli da incubo. condizionato dai benefici di un tratta-
Curiosamente, gli effetti collaterali a cui mento precedente, si aspetta o crede che
furono soggetti i pazienti erano gli stessi la terapia funzioni, indipendentemente
che erano stati indicati loro come proba- dalla sua efficacia “specifica”: sono stati
bili dal personale medico; ma ancora più riscontrati dei visibili miglioramenti in
interessante fu scoprire che quasi tutti pazienti affetti da ansia, schizofrenia,
gli altri pazienti segnalarono importan- depressione, artrite e altre patologie2. Il
ti miglioramenti e un reale sollievo, in placebo, sebbene mal definibile in termi-
particolare quelli che avevano ricevuto ni di causazione, può essere inteso come
l’agopuntura. Sarebbe potuta essere la un insieme di fattori extrafarmacolo-
prima volta nella storia in cui fosse stata gici capaci di indurre modificazioni dei
dimostrata l’efficacia dell’agopuntura ri- processi, anche biologici, di guarigione
spetto alla medicina ufficiale; ma ovvia- intervenendo a livello del sistema psi-
mente non fu così: le pillole date ai pa- chico: non per nulla molti autori consi-
derano quasi sinonimi i termini placebo
1 C. Feinberg, The Placebo Phenomenon. An
ingenious researcher finds the real ingredients 2 F. Benedetti, H. S. Mayberg, T. D. Wager, C.
of “fake” medicine, «Harvard Magazine», Gen- S. Stohler, J. Zubieta, Neurobiological Mechani-
naio-Febbraio 2013, http://harvardmagazine. sms of the Placebo Effect, «The Journal of Neu-
com/2013/01/the-placebo-phenomenon roscience», 9 novembre 2005, 25(45).
30 DA MEDICINE AD HEALTHCARE
2.2
Se nel capitolo precedente è stata af- quasi la metà si spinge fino a farsi l’auto-
frontato il ruolo del placebo e dell’em- diagnosi col rischio di trovarsi malattie
patia nel miglioramento del quadro inesistenti o di sottovalutare i sintomi di
clinico del paziente, in questo invece altre5. Anche se con alcuni rischi, si assi-
evidenzieremo come le nuove tecnolo- ste spesso alla condivisione di informa-
gie e i servizi stiano dando nuovi stimoli zioni, esperienze tra pazienti, indizi per
in grado di trasformare una medicina arrivare a delle diagnosi, con una conse-
lontana, oscura e misteriosa per il ma- guente trasformazione del rapporto pa-
lato, in un’assistenza continua, limpida ziente-operatore sanitario. A volte infat-
e personalizzata sui bisogni del singolo. ti il medico è presente su Facebook, è lui
Certo l’attenzione verso il paziente è il stesso ad utilizzare le nuove tecnologie
primo passo fondamentale per capire i di comunicazione per ridurre le distanze
suoi bisogni, nonché passo necessario e i tempi con il paziente. Ovviamente la
per l’anamnesi, ovvero la raccolta dal- tecnologia non ci permette ancora di so-
la voce diretta del paziente e/o dei suoi stituire una visita medica: abbiamo già
familiari (per esempio i genitori nel caso sottolineato in questo elaborato come la
di un lattante o di un bambino), di tutte comunicazione diretta tra gli individui
quelle informazioni, notizie e sensazioni permetta di cogliere, grazie anche all’a-
che possono aiutare il medico e l’infer- zione dei neuroni specchio, degli aspetti
miere a indirizzarsi verso una diagnosi che molte volte rischiano di essere filtra-
di una certa patologia. Con l’avvento di ti o modificati dal medium comunicati-
internet e dell’era dell’informazione ac- vo6 utilizzato.
cedere alle informazioni mediche online Le nuove tecnologie ed i nuovi media
è diventato veramente semplice, ne sono non vengono solo in aiuto del paziente,
prova l’esistenza di siti come dica33.it1 ma anche dell’assistente sanitario. Oltre
oppure medicitalia.it2, dove gli utenti ad una informatizzazione progressiva
possono domandare anonimamente a del sistema sanitario7 in grado di snelli-
dei medici qualsiasi ogni tipo di quesito re i processi burocratici e di migliorare
inerente a questioni di salute, tramite le la raccolta e catalogazione di dati di va-
meccaniche tipiche del forum3 online, o ria natura, in particolar modo la gestio-
anche consultare enciclopedie mediche ne della cartella sanitaria dei pazienti
come sanihelp.it4, dove trovare informa- creata anche all’esterno delle strutture
zioni relative a quasi tutte le patologie. ospedaliere (da medici di base, cliniche
Sono sorte anche molte pagine sui social ma anche l’immissione nel sistema da
network, come su Facebook, che avvici- parte dei pazienti stessi), stiamo assi-
nano i malati con patologie in comune: stendo all’instaurarsi della telemedicina,
esistono dei gruppi, molto spesso priva- che rappresenta:
ti, dove si possono trovare dai racconti
personali a dei più pratici consigli di 5 V. Pini, Quelli che si “curano” via internet.
chi ha avuto esperienza di una specifica Una pratica in crescita in Italia, «La Repub-
malattia e dell’iter che ne consegue. Due blica.it», 24 Gennaio 2011, http://www.repub-
blica.it/salute/medicina/2011/01/24/news/
terzi degli utenti italiani del web cerca- italiani_si_curano_via_internet-11586716/
no online informazioni sui farmaci, ma 6 «The medium is the message», “il medium
è il messaggio” direbbe Marshall McLuhan,
1 http://www.dica33.it/ indicando come il messaggio risulti inevitabil-
2 http://www.medicitalia.it/ mente influenzato dal metodo con cui viene di-
3 Nell’ambito dell’informatica, è utilizzato in vulgato; M. McLuhan, Understanding Media,
lingua italiana per indicare l’insieme delle se- Routledge, 1964, Londra.
zioni di discussione in una piattaforma infor- 7 La sanità digitale - eHealth, Parlamento
matica, o una singola sezione, oppure lo stesso Italiano, XVI legislatura, http://www.camera.
software utilizzato per fornire questa struttura. it/camera/browse/561?appro=257&La+sani-
4 http://www.sanihelp.it/ t%C3%A0+digitale+-+eHealth
32 DA MEDICINE AD HEALTHCARE
grerà per migliorare efficacia, efficienza paziente siano gestiti dal paziente stes-
e appropriatezza. I social network, come so, aumentando il numero di dati condi-
già anticipato, ricopriranno un ruolo visibili con il personale medico e garan-
fondamentale in questo processo, in- tendo anche dei campioni di ricerca più
staurandosi come canali preferenziali di vasti e precisi:
assistenza e comunicazione asincrona,
sostituendo in parte la comunicazione “The idea of offering tools
via email. I vantaggi sono evidenti: au- to patients to help them
mentano i canali di comunicazione, le managing information is
quantità di informazioni e soprattutto not new. Only in the last
viene ridotto l’iter burocratico necessa- years, though, we have
rio ad ottenerle. witnessed a sharp rise in
Un altro passo fondamentale è costi- the number and range
tuito dall’introduzione di dispositivi che of electronic tools and
incentivino e semplifichino il Personal digital solutions to allow
Health Record (PHR), ovvero una car- patients to access, manage,
tella clinica personale dove i dati clinici share and supplement
e le informazioni correlate alla cura del their health data10”.
10 Traduzione: L’idea di offrire degli strumenti
ai pazienti per aiutarli a gestire le informazioni
non è nuova. Solo nell’ultimo anno, però, abbia-
mo assistito ad un forte incremento nel nume-
ro e nella tipologia di apparecchi elettronici e
soluzioni digitali che permettessero al paziente
di accedere, gestire, condividere e aumentare le
loro informazioni sanitarie. 2nd International
Workshop on “Personal Health Records and
Patient-oriented Infrastructures”, 19-20 Giu-
[8] Sopra, pillole digitali; queste pillole [9] Sopra, RFID cutanei; questi sensori sono
contengono dei microchip che possono in grado di segnalare eventuali informazioni
monitorare con quanta costanza il paziente le semplicemente restando a contatto con la
assuma. Quasi la metà dei pazienti non prende pelle.
le medicine come dovrebbe, secondo quanto
detto da Eric Topol, direttore dello Scripps
Translational Science Institute di La Jolla,
California. Questo metodo potrebbe essere
utile ai dottori per capire quando il paziente sia
responsabile, e come gestirlo di conseguenza.
34 DA MEDICINE AD HEALTHCARE
google fit
fumatore (ecco che ancora una volta gio- più di due miliardi12 di persone avranno
ca un ruolo primario il comportamento accesso a queste tecnologie. Alcuni bril-
del paziente stesso). Non sarà necessa- lanti esempi di self tracking sono rappre-
rio possedere particolari e costosi stru- sentati da Google Fit, applicazione per il
menti: grazie all’avvento delle tecnologie sistema operativo Android, o dalla rivale
mobile e soprattutto wearable, all’inte- Healthkit, di iOs. Queste applicazioni si
grazione negli smartphone di sensori ap-
tici, cardiofrequenzimetri, rilevatori 12 2 Billion Consumers Worldwide to Get
Smart(phones) by 2016, «eMarketer», 11 Di-
del livello di glucosio ecc., entro il 2016
cembre 2014, http://www.emarketer.com/Ar-
ticle/2-Billion-Consumers-Worldwide-Smar-
tphones-by-2016/1011694
healthkit
36 DA MEDICINE AD HEALTHCARE
la minima attenzione, poiché la stiamo “Le informazioni
già indossando! sono oggi consideratve
L’evoluzione successiva di questa ten- il quarto fattore di
denza sembra essere passare dall’ogget- produzione insieme alle
to “creato su misura”, ad un oggetto in materie prime, la forza
grado di adattarsi perfettamente; sebbe- lavoro e il capitale17”.
ne nel campo della comunicazione mul-
ti-piattaforma questo tipo di approccio Dalla ricerca condotta da Capgemini
abbia preso piede da qualche anno (un nel 2012 su un campione di più di 600
vivido esempio è la progettazione re- C-level executives a livello globale, è
sponsive16), è nel campo degli oggetti in emerso che il ricorso ai Big Data ha mi-
cui si presentano le più grandi sfide. gliorato di 26 punti percentuali le per-
Nell’utilizzo di dispositivi o strumenti formance aziendali, dato destinato a cre-
per la tracciabilità di dati è l’utente stes- scere fino al 45% nell’arco di tre anni18.
so a beneficiarne, ed in modo diretto ed E in campo medico, come già accennato
evidente: ecco quindi che possiamo par- parlando di PHR, la bontà, la qualità e la
lare di empowered user, ovvero di utenti quantità di dati possono diventare un
che, grazie a software progettati secondo fattore utilissimo alla diagnosi e, anche,
i principi di usabilità, riescono sfrutta- allo studio statistico di determinate pa-
re a pieno le potenzialità di quest’ultimi. tologie su vasto un campione di utenti
Elemento fondamentale perché ciò av- facilmente catalogabile; a questo punto
venga, parlando di assistenza sanitaria, entra anche in gioco la questione della
è il dato raccolto. privacy e della gestione dei dati persona-
li, ma restando sul piano teorico le possi-
16 Responsive Web Design (RWD), indica una
tecnica di web design per la realizzazione di siti bilità restano infinite e promettenti.
in grado di adattarsi graficamente in modo au-
17 S. Moretti, I Big Data nella società digitale,
tomatico al dispositivo coi quali vengono visua-
«Techmate», 25 Febbraio 2013, http://www.te-
lizzati (computer con diverse risoluzioni, tablet,
chmate.it/tag/big/
smartphone, cellulari, web tv), riducendo al mi-
18 ibidem
nimo la necessità per l’utente di ridimensiona-
mento e scorrimento dei contenuti.
[12a,b,c] Embrace e l’applicazione Empatica Alert sono in grado di riconoscere le crisi epilettiche
in anticipo e mandare un messaggio a tutti i caregiver per avvisarli dell’evento imminente, oltre ad
essere un elegante smartwatch.
38 DA MEDICINE AD HEALTHCARE
Ralf Schwarzer, docente di psicologia barriere e le facilitazioni ambientali, che
alla Freie University di Berlino. Questo possono influire in maniera importan-
modello sostiene che l’adozione, l’avvio te sulla capacità soggettiva di portare a
e il mantenimento di un comportamen- termine e mantenere il cambiamento
to consiste in due stadi: Motivazionale e (come ad esempio il sostegno da parte
Volitivo. del contesto sociale, o primariamente da
La fase Motivazionale è la fase inizia- quello familiare).
le del nuovo comportamento. In que- Se queste sono le fasi di chi adotta un
sta fase è importante considerare tra le nuovo comportamento, quali possono
aspettative di risultato le aspettative di essere i metodi per favorirne il compi-
risultato sociale: spesso infatti le per- mento? Su questo si è interrogato il già
sone sviluppano una intenzione perché citato B.J. Fogg, giungendo alla conclu-
percepiscono una pressione sociale ver- sione che per ottenere questi grandi
so il cambiamento. Ma quando si parla di risultati è in verità meglio scomporli in
malattie, problemi o patologie e quindi obiettivi più piccoli e facilmente rag-
nel caso in cui il cambiamento venga ri- giungibili, in modo tale da mantenere
chiesto o imposto da un medico, i fattori alta la motivazione: e raggiungere tanti
sono molteplici; la paura infatti può es- piccoli risultati. Inoltre è necessario fare
sere una forte motivazione, ma anche un in modo che l’ambiente e le micro-atti-
ostacolo. Un buon design dunque, per vità portino all’assunzione di un deter-
essere efficace, dovrebbe funzionare non minato comportamento. Questo perché
solo a breve termine, quando la motiva- la motivazione che spinge a cambiare
zione è alta e ci si approccia ad un nuovo qualcosa non è mai costante nel tempo
strumento, ma anche a medio e lungo e l’ambiente deve in qualche mondo as-
termine, ovvero nello stadio Volitivo; qui secondare l’obiettivo. Mettendo in rela-
l’intenzione deve essere trasformata in zione due variabili come motivazione e
dettagliate istruzioni comportamentali: tempo, possiamo individuare due possi-
il piano di azione. La fase volitiva è in- bili alternative; ecco quindi che prende
fluenzata dalle aspettative di risultato forma il Fogg Behavior Model5, modello
ma ancor di più dalla fiducia nelle pro-
5 B.J. Fogg, BJ Fogg’s Behavior Model, http://
prie capacità. Altri aspetti importanti www.behaviormodel.org/, consultato il 22
da considerare in questa fase sono le marzo 2015.
Fase Fase
Motivazionale Volitiva
Motivazione Ambiente
Ambiente Motivazione
Alta motivazione
descrivere come i tre fattori individuati da Fogg
debbano convergere affinché un artefatto o
un servizio possa instaurare un cambiamento
di comportamento nell’utente. È quindi
importante che vi sia un ottimo equilibrio tra
difficoltà di utilizzo (capacità) e la motivazione
necessaria per utilizzare.
Eventi scatenanti:
Motivazione
Eventi scatenanti:
Qui falliscono
40 DA MEDICINE AD HEALTHCARE
Information Displayer e Data Sensor; la sugli obiettivi. Ancora una volta, è il rap-
funzione dei primi è mostrare informa- porto tra esseri umani a fare la differen-
zioni, degli altri invece è catturarle. Un za, ancora una volta è l’empatia ad esse-
device può fare contemporaneamente re la chiave di volta in grado di reggere
le cose o solamente una di esse. È in- il complesso sistema delle interazioni
teressante come un data sensor possa umane: perché il paziente non è solo, ma
anche acquisire informazioni preziose attorno ad esso ruotano tante figure; dal
e dati senza che l’utente ne sia davvero medico al famigliare, al collega o amico
cosciente o che badi attenzione. Queste ad un altro paziente. Differenti patologie
tecnologie sono molto importanti in am- o pazienti significano diverse interazio-
bito sanitario per diminuire lo stress e le ni con le altre persone, sia per la difficol-
attenzioni del paziente, che resta invece tà nel confidarsi, sia per la gravità della
libero di concentrarsi maggiormente situazione.
Famiglia
Ricerca
Caregiver Amici
Personale
Medico Paziente
Altri
Medico pazienti
personale
Esperti
patologia
calendari
monitoraggio
co
del p
PERSONALE
MEDICO
reminder alert
calendari
ADULTI MINO
sensori E/O
assunzione medicinali
diari
riabilitazione
sostegno
empatia
42 motivazione
consigli alimentari
alert [16] Mappa degli obiettivi e triggers degli
attori principali; i triggers sono quelle azioni
o strumenti che nel modello di Fogg venivano
descritti come eventi –o elementi– scatenanti.
visita Questo tentativo di mappare gli obiettivi dei vari
attori ai fini del successo della terapia mostra
come la maggior parte della responsabilità e
delle azioni sia in generale in mano al paziente,
ma, in caso di disabilità gravi, o gravi problemi
o bambini, la responsabilità per il successo sia
spostata verso il caregiver.
Triggers
Obiettivi
stanza
Attore
paziente
Importanza delle azioni per il successo della terapia
calendari
gestione
di più pazienti
ORENNI
DISABILI GRAVI
supporto
CAREGIVER psicologico
assistenza
al paziente
monitoraggio
Il 13 gennaio 2011 è nato Mario. Fran- esercizi che Roberto e Francesca si ac-
cesca Fedeli e Roberto D’Angelo hanno corsero di come Mario, invece che osser-
accolto con gioia l’arrivo prematuro del vare il movimento che gli veniva mostra-
loro primo figlio, ma solo dieci giorni to, guardava proprio loro.
dopo, durante una TAC di controllo (è
la prassi per i bambini nati prematura- “But one day we found out
mente) è emerso che il 40% dell’encefa- that Mario was not looking
lo di Mario era stato colpito da un ictus at our hands: he was looking
perinatale1. In particolare, nel caso di at us. We were his mirror;
Mario, l’emiparesi ha interessato l’e- and the problem, as you
misfero destro del cervello, andando a might felt, is that we were
compromettere la motricità degli arti down, we were depressed,
sinistri, superiore ed inferiore. Sebbene we were looking at him as a
l’ictus sia un evento raro nell’infanzia ri- problem, not as a son, not
spetto all’età adulta, non risulta così ec- from a positive perspective.
cezionale: colpisce 2-3 bambini su mille And that day really changed
e risulta molto difficile da diagnosticare, our perspective.”
specialmente nei neonati2. Quel giorno,
il 23 gennaio 2011, la gioia si era tramu- Erano loro il suo specchio, e i loro sen-
tata in angoscia. Francesca e Roberto timenti, la loro perdita di fiducia e il loro
non erano pronti ad affrontare tutto ciò, sconforto si stava trasferendo su di lui,
non sapevano come avere a che fare con proprio tramite il meccanismo dei neu-
questo tipo di disabilità. si sono trovati roni specchio.
alle prese con domande a cui non era-
no in grado di dare una risposta: Mario “We realized that we
avrebbe potuto condurre una vita piena, had to become a better
o anche solo “normale”? Era possibile mirror for Mario”
che il prodotto delle loro vite fosse stato
un fallimento? Questo piccolo ma fondamentale det-
Ma Francesca e Roberto reagirono. taglio aiutò i genitori a capire che un
Iniziarono le visite con gli specialisti, vero cambiamento era necessario.
iniziarono il percorso di terapia e riabili-
tazione. In particolare, uno dei percorsi “We stopped to look at
di riabilitazione era il mirror neurons him as a problem and we
pilot; esso consiste nel mostrare ripetu- started to look at him as an
tamente delle azioni al bambino, con lo opportunity to improve”
scopo di stimolare i suoi neuroni spec-
chio in modo che essi possano sopperi- Iniziarono a condividere con Mario le
re alle funzionalità compromesse della loro più grandi passioni, come viaggiare
parte lesa. Fu proprio grazie a questi e ascoltare musica, a portarlo con sé nei
loro momenti più felici e importanti. E
1 F.Fedeli, R. D’Angelo, Nella malattia di Mario iniziò a migliorare.
nostro figlio, una lezione di vita, TED, http://
www.ted.com/talks/roberto_d_angelo_fran- Un passo fondamentale fu il TED3 che
cesca_fedeli_in_our_baby_s_illness_a_life_ nel giugno 2013 portò Roberto e France-
lesson?language=it
2 M. Fronte, Ictus perinatale, un evento raro. sca a parlare pubblicamente e davanti ad
Recuperare si può, Corriere della Sera, 30 No- una platea di persone delle loro vicissi-
vembre 2013, http://www.corriere.it/salute/
pediatria/13_novembre_15/ictus-perinata- 3 Cos’è TED etc. http://www.ted.com/talks/
le-evento-raro-recuperare-si-puo-4d54d- roberto_d_angelo_francesca_fedeli_in_our_
1dc-4e09-11e3-a50b-09fe1c737ba4.shtml baby_s_illness_a_life_lesson#t-349618
44 DA MEDICINE AD HEALTHCARE
tudini con Mario e di come il cambio di lavora presso Microsoft, produttrice di
prospettiva li aiutò nella riabilitazione. Kinect5, che è anche tra gli sponsor di
Da questa esperienza, dalla voglia di fare FightTheStroke).
tutto il possibile per il proprio figlio e dal Insomma, FightTheStroke, oltre ad
bisogno di convidere la propria espe- essere un punto di ritrovo importante
rienza nacque Familydan.org, successi- per I caregiver (che nella pagina priva-
vamente divenuta FightTheStroke4. Con ta di facebook possono trovare consigli
l’obiettivo di creare una rete di persone di altri genitori che affrontano al stessa
e conoscenze, l’associazione si è affer- sfida6), lavora nel campo della diagno-
mata sin da subito come un valido punto si e dell’intervento precoce, dell’open-
di riferimento per i caregiver di pazienti medicine e della ricerca e innovazione.
affetti da ictus perinatale, supportando Ovviamente tutto ciò sotto la bandiera
anche iniziative di vario genere. dell’empatia, quella che ha fatto scattare
FightTheStroke si muove su diversi questo grande meccanismo insieme al
ambiti, per esempio favorendo la ricer- riconoscimento dell’impatto dei neuroni
ca per nuovi metodi di diagnosi e trat- specchio nella riabilitazione di bambini
tamenti precoci (si passa dallo studio colpiti da ictus, affrontato non solo dal
della pratica del baby cooling, ai metodi punto di vista motorio, ma anche cogni-
di rilevamento precoce dell’ictus) op- tivo, grazie allo studio del contesto fami-
pure creando dei momenti di incontro gliare di riferimento (portato avanti con
multidisciplinari come gli hackathon, l’ausilio dello stesso Rizzolatti).
dove figure appartenenti a diversi campi
del sapere si incontrano per progettare
assieme, o ancora mischiando la terapia
5 descrizione kinect
al gioco e alle nuove tecnologie (Roberto 6 http://www.huffingtonpost.com /ra-
chel-engel/what-facebook-means-to-spe-
4 http://www.fightthestroke.org/ cial-needs-families_b_6516642.html
49
50
51
[18f,...,p] FightTheStroke; Mario, figlio di
Roberto e Francesca, è colui che ha portato
alla creazione di Fightthestroke. Il lavoro di
sensibilizzazione sull’argomento portato avanti
dai suoi genitori ha portato alla stesura di un
libro e alla creazione di una associazione che
conta già centinaia di collaboratori.
52
53
54 DA MEDICINE AD HEALTHCARE
[19] Homepage.
Ricerca
e concept
EXPERIENCE JOURNEY
#fightthestroke
Ricerca
e concept
3.1
QUESTIONARIO UTENTI & PERSONAS
3/3/2015 10:21:11 Torino Infermiera professionale 1 A tre giorni di vita, durante la visita della pedi
ha avuto una crisi epilettica. È stata subito es
Il ciclo di interviste è stato fortemen- te riguardo alla tematica, ma cogliere
un infartole
cerebrale della zona posteriore del
te influenzato dalla difficoltà tecnica di esperienze, i sentimenti , le aspettative
raggiungere i caregiver più lontani geo- e le delusioni dei vari genitori. Per am-
3/3/2015 10:35:11 Milano Lavoro 1
graficamente dall’intervistatore, per cui pliare il pool di risposte, è stato creato a sopportare la notizia
nell'aiutarmi
le interviste faccia a faccia con gli utenti un questionario online che è stato pro-
hanno visto un campione molto limitato, posto ad un gruppo chiuso di facebook
ma comunque significativo per l’otteni- che, sotto l’ala di fightthestroke, aiuta i
mento di quelle informazioni qualitative caregiver a condividere le proprie espe-
difficilmente veicolabili attraverso mez- rienze ed offre supporto morale e utili
zi poco “empatici” quali un questionario consigli ai nuovi arrivati. Quello pre-
3/3/2015 12:59:39 digitale online osenza
Brescia una videochiamata.
occupazione sentato in queste pagine è il risultato
2 del
Obiettivo delle interviste non era questionario, dai cui sono statedurante
generatel'esame stesso. Mi trovavo in ambulat
solo ottenere informazioni approfondi- le personas.
3/3/2015 15:47:06 Lugano banca 2 Dopo mia insistenza abbiamo visto neurologo
risonanza, dalla quale è risultato il danno
«A due giorni
3/3/2015 22:29:18 romano d'ezzelino di vita ci siamo accorti che piangeva2 Neuropsichiatra. In ospedale.
disoccupata
3/9/2015 22:24:24 Gorgonzola Impiegata 1 A due giorni di vita ci siamo accorti che piang
insistito più volte con le puericultrici si sono
non andava. Sottoposto ad eco cranica si è ris
materia grigia. Prima abbiamo parlato con un
della TIN che ci ha detto cosa era successo a
60
3/10/2015 9:43:06 padova libero professionista 1 Ha avuto delle apnee e dei movimenti a scatto
ore dalla nascita e due giorni dopo i medici c
uno stroke in fase perinatale. Eravamo in osp
Come hanno reagito gli altri familiari? Quali prospettive ti sono state presentate? Come ti sei sentito/a in quel mom
azie ad un programma di Ho preferito non parlare con gli altri La prospettiva più pessimistica: danni di tipo Arrabbiato/a
familiari motorio e di tipo cognitivo, anche se non ben
stra salvezza. la notizia mi è stata data
i ricerca. ictus pediatrico, nè le cause nè il momento in cui
poteva essere avvenuto.
iatra ospedaliera per le dimissioni, M. Mi hanno aiutato attivamente Quando un infarto cerebrale colpisce in età così Disperata
seguita una TAC che ha evidenziato giovane nessuno prospetta niente. Si naviga a
ll'arteria cerebrale sinistra «Non mi è stato spiegato cose fosse un ictus pediatrico,
vista per almeno 3 anni, aspettando di vedere
nè le cause nè il momento in cui poteva essere avvenuto.»
come si manifesteranno le conseguenze dello
stroke
Mi hanno aiutato attivamente Mi hanno detto che nessuno sa con precisione Speranzoso/a
cosa succederà, ma che non si aspettano
problemi dal punto di vista cognitivo e che
verosimilmente camminerà
hanno preso male la notizia Inizialmente mi hanno prospettato una situazione Speranzoso/a, Confuso/a, Triste
o, hanno fatto controllo e poi Nulla di particolare, viviamo ogni giorno, lottiamo, Arrabbiato/a, Demoralizzato/a,
«Quando un infarto cerebrale colpisce
facciamo terapie in età così impotente, Confuso/a, Triste
Mi hanno aiutato attivamente Nessuno... Citando il medico : Nn sara mai come Arrabbiato/a
Mi sono stati vicini Inizialmente che il bambino non avrebbe mai più Arrabbiato/a, impotente
ha atteso i risultati della risonanza comminato
alcuni hanno dato supporto altri si sono Piu brutte di come sono andate le cose in realtà Arrabbiato/a, Demoralizzato/a,
allontanati Confuso/a
lnto
momento
in cui in cui
pisce
età così
in età così
Disperata
Disperata Vista la Vista
mia professione,
la mia professione,
molto ampie.
molto ampie.
Il che non
Il che
è stato
non èsempre
stato sempre
No No Dal personale
Dal personale
medicome
viga
e. Sianaviga a un vantaggio:
un vantaggio:
non mi non
sonomi
mai
sono
potuta
mai permettere
potuta permettere
il lusso il lusso
ndo
edere
di vedere «No. Non è stato facile trovare o entrare in contatto
dell'ignoranza,
dell'ignoranza,
diciamo.
diciamo.
eguenze
dello dello
con altri genitori nella ns situazione.. Ci siamo
riusciti da qualche giorno grazie alla Signora Fedeli
cisione
on precisione
Speranzoso/a
Speranzoso/a Suoi bambini
Suoi bambini
zero, ma
o
spettano dopo aver visto una suazero, conosco
ma conosco
l'argomento
intervista l'argomento
televisiva» No No Su internet
Su internet
he
tivo e che
to una situazione
situazione Speranzoso/a,
Speranzoso/a,
Confuso/a,
Confuso/a,
Triste Triste Non ne Non
sapevo
ne sapevo
nulla. nulla. Sì Sì Su internet
Su internet
giorno,
lottiamo,
lottiamo,
Arrabbiato/a,
Arrabbiato/a,
Demoralizzato/a,
Demoralizzato/a, NessunaNessuna Sì Sì Su internet
Su internet
impotente,
impotente,
Confuso/a,
Confuso/a,
Triste Triste
otosoltanto Arrabbiato/a,
Arrabbiato/a,
impotente,
impotente,
Confuso/a,
Confuso/a,
Non conoscevo
Non conoscevo
assolutamente
assolutamente
certe patologie...
certe patologie... Sì Sì fortunatamente
fortunatamente
ho un
progressi,
giorno i progressi,
Triste Triste
« Non mi interessava conoscere altri genitori.»
mai
n sara
come
mai come
Arrabbiato/a
Arrabbiato/a 0(zero) 0(zero) Sì Sì Su internet
Su internet
eavrebbe
mai piùmai Arrabbiato/a,
più Arrabbiato/a,
impotente
impotente Nessuna.
Nessuna.
Queste Queste
cose succedono
cose succedono
ai vecchi
ai vecchi Sì Sì caso piùcaso
unico
piùche
unico
raro
ch
impotente,
impotente,
disperata
disperata Nulle Nulle Sì Sì Su una rivista
Su una rivista
Demoralizzato/a,
Demoralizzato/a, «Non conosco
impotente
impotente personalmente genitori che
Zero. Zero. No No Su internet
Su internet
emi
i problemi
vivano la mia situazione. Ho costanti contatti
ca.
io, logica. Demoralizzato/a,
Triste, Perché
con
Demoralizzato/a,
Triste, Perché
a me? a me?
genitori
impotente,
impotente,
Confuso/a, attraverso
Confuso/a,
nessuna
nessuna Facebook. Tale forma di Sì Sì Su internet
Su internet
in
e cose
realtàin realtà
Arrabbiato/a,
Arrabbiato/a,
Demoralizzato/a,
Demoralizzato/a, Non ne Non
sapevo
ne sapevo
nulla. nulla. Sì Sì Dal personale
Dal personale
medicome
Confuso/a
Confuso/a
Arrabbiato/a,
Arrabbiato/a,
impotente,
impotente,
Confuso/a,
Confuso/a, No No Su internet
Su internet
rmanente.
tato permanente.
Triste Triste problema.
problema.
urbi
linguaggio
nel linguaggio
eata
ci data
è stata data
a privata
ad un ad un
edico
Episodica
Episodica
psicomotricità,
psicomotricità,
terapia terapia
in piscina
in piscina
settimanalmente
settimanalmente Ho sempre
Ho sempre
trovato trovato
un ottimo
un confronto
ottimo confronto
con il personale
con il personale
ospedaliero. Man
ospedaliero
info
«Il momento più gratificante è stato intorno ai suoi farmacologiche
farmacologiche
di M. è sicuramente
di M. è sicuramente
la sua neuropsichiatra,
la sua neuropsichiatra,
che lo che lo
2 anni, quando abbiamo avuto consapevolezza che lo segue praticamente
segue praticamente
dalla nascita
dalla nascita
Da pochi
Damesi
pochi
fa mesi fa Man
ippoterapia
ippoterapia
e e cui riferirsi
cui riferirsi
sono state
sono
lestate
terapiste.
le terapiste. da p
psicomotricità.
psicomotricità. pers
Tem
Fisioterapia
Fisioterapia Nessuna,
Nessuna,
tanto amore
tanto amore
Facciamo
Facciamo
riferimento
riferimento
ai terapisti
ai terapisti
sopra citati
soprae citati
saltuariamente
e saltuariamente
da da
Ergoterapia
Ergoterapia neurologo
neurologo
e neurologo
e neurologo
ortopedico
ortopedico
Osteopatia
Osteopatia
hoFisioterapia
un Fisioterapia
settimana.
due volte
settimana.
due
a settimana
«Trovare un pediatra
volte a settimana
e logopedia
e logopedia
una volta
una
di Massaggi
a volta a
Massaggi
Bertele' base che
metodometodo
Bertele'
e piscina
e piscina sipersonale
(non (non è davvero
personale
medicomedico
fortunatamente
fortunatamente
non abbiamo
non abbiamo
avuto bisogno
Man
avuto bisogno da p
occupata del problema, aiutandomi
un corsoundicorso
nuoto
classicoclassico
ma una ma
di nuoto sotto tutti i punti
specie
una specie
pers
Fisioterapia
Fisioterapia
2 volte 2a settimana
volte a settimana Man
da p
pers
info
Fisioterapia
Fisioterapia
e tossina
e tossina
alla gamba
alla ogni
gambaseiogni
mesisei mesi nuoto nuoto Tem
Judo Judo
Fisioterapia
Fisioterapia
(tradizionale),
(tradizionale),
"asilo nido"
"asilo nido" nessunanessuna Man
dell'ospedale
dell'ospedale
(per i primi
(per mesi)
i primi mesi) da p
pers
info
Tem
«I momenti più gratificanti sono le sue conquiste.
I più demotivanti sono gli incontri con l’ignoranza
della gente, la difficoltà di integrazione sociale.»
edico
Fisioterapia,
Fisioterapia,
piscina,piscina,
psicologo,
psicologo,
massaggimassaggi
terapia terapia
occupazionale.
occupazionale.
NessunaNessuna Man
da p
pers
Tem
Per qualche
Per qualche
mese, mese, Tem
cui le facui
entrambe
le fa entrambe
per cattiva
per organizzazione
cattiva organizzazione
della struttura
della struttura
e e acquaticità.
acquaticità. avere informazioni
avere informazioni
costanticostanti
e precise
e precise
dal pediatra
dal pediatra
e dal primario.
e dal primario.
Eravamo Eravamo
noi a cercarli
noi a cercarli
e a chiedere.
e a chiedere.
C'eranoC'erano
un notevole
un notevole
imbarazzo
imbarazzo
Una seduta
Una seduta
di osteopatia,
di osteopatia,
privatamente.
privatamente.
In NPI ciInsono
NPI ci
colloqui
sono colloqui
periodici
periodici
con Neuropsichiatra
con Neuropsichiatra
e Psicologa.
e Psicologa.
63
di cui Ancora Ancora ci stiamo Medici e
ci stiamo Medici
infermieri
e infermieri
sono stati
sonopresenti,
stati presenti,
competenti
competenti
e osereiedire
oserei direTem
informando.
informando. amorevoli
amorevoli
sia nel darci
sia nelladarci
diagnosi
la diagnosi
che in ogni
che spiegazione
in ogni spiegazione
e nella e nella
GrandeGrande
interesse
interesse cura
per la per la delcura
bambino
del bambino
e di noiegenitori.
di noi genitori.
Un faroUn
nelfaro
maremoto.
nel maremoto.
terapia terapia
dei neuroni
dei neuroni
specchio.
specchio.
Quali le terapie "dolci"/al Il personale medico era facilmente reperibile quando necessario? Q È stato facile conoscere altri genitori ne
osteopatia - solo il neonatologo di riferimento si è preoccupato di lasciarci la sua Mancanza di supporto
circomotricità - email, gli altri medici non hanno rilasciato dati di contatto personali e da parte di altre l'Associazione Fightthestroke e il gruppo
supplementi nutrizionali - persone, Mancanza di
massaggio infantile informazioni chiare
Osteopatia (anche se Ho conosciuto molto medici (troppi...) Sono stati quasi tutti educati Mancanza di È stato facile grazie ad internet.
noi genitori non ma la maggior parte non è stata esaustiva nelle risposte (e non informazioni chiare
crediamo che serva, lo
facciamo perché rende «La cosa più gratificante è sapere che si può fare
parlo di prognosi, ma di terapie ed esami da fare o non fare) non
conosce linee guida, non sa bene che fare, non ha dato aiuto nella
sereni i nonni) qualcosa. Quindi anche solo sapere cosa era successo,
burocrazia.
Poi ci sono stati anche medici bravissimi che hanno aiutato il più
il momento della diagnosi, è stato un momento
possibile e si sono informati apposta per aiutarci, come la seconda
pediatra di base (ho dovuto cambiare la prima perché non era dio
incoraggiante. Spaventa non sapere cosa sta succedendo.
nessun aiuto ne medico ne per le burocrazie)
E poi sapere che ci sono cose da fare perché possa
migliorare. Di demotivante
disponibili ad ascoltare ancora
e ad aiutare per quanto non c’è niente. »
in loro potere
Da pochi mesi fa Mancanza di supporto Non e' stato facile. Solo da poco tempo
ippoterapia e cui riferirsi sono state le terapiste. da parte di altre
psicomotricità. persone, Costi,
Tempistiche
Massaggi metodo Mancanza di supporto No. Non è stato facile trovare o entrare
Bertele' e piscina (non personale medico fortunatamente non abbiamo avuto bisogno da parte di altre Ci siamo riusciti da qualche giorno grazi
un corso di nuoto persone, Costi intervista televisiva
classico ma una specie
tanto gioco fondazione Santa Lucia -Roma Tempistiche No. Centri di riabilitazione
Acquaticità NPI di chi lo segue dal punto epilettico Mancanza di supporto Non è stato facile. Solo grazie alle mie ri
NPI del centro riabilitativo da parte di altre persone
Fisioterapista
Pediatra
64
Ancora ci stiamo Medici e infermieri sono stati presenti, competenti e oserei dire Tempistiche
informando. amorevoli sia nel darci la diagnosi che in ogni spiegazione e nella mettersi in contatto con Francesca Fede
Grande interesse per la cura del bambino e di noi genitori. Un faro nel maremoto.
terapia dei neuroni
specchio.
ella stessa situazione? Come siete entrati in cont Come sei venuto/a a co Il personale medico è eff
(siamo i promotori) 2
o di Famiglie su facebook Il più demotivante, la diagnosi.
da una rivista 3
momento in cui altri ti fanno notare cosa non potrà fare
65
Dal personale medico 5
ele è stato poi naturale. era successo, il momento della diagnosi, è stato un momento incora
non sapere cosa sta succedendo. E poi sapere che ci sono cose da fa
migliorare. Di demotivante ancora non c'è niente.
C'è qualcosa che non è stato chiesto, ma che a tuo parere è molto Tipologia di Caregiver Se avessi a disposizione delle somm
no madre una scuola di riabilitazione che inte
metodologie e facesse ricerca su n
supporto della ricerca
ata del problema, aiutandomi sotto Sono rimasta estremamente stupita che nessuno dei CINQUE Madre
parole, che avrebbe fatto il meglio per neuropsichiatri abbia mai fatto un' anamnesi accurata della ogni bambino nato. E non servirebb
visto che l'ecografo ce l'hanno già
ndermi conto dell'ignoranza dei medici bene in gravidanza?" Nessuno mi ha mai neanche chiesto se formare un adeguato numero di ne
non si aggiorna, non si preoccupa di fumano (io non fumo ma loro non possono saperlo se non me lo così come viene fatto lo screening
chiedono!)
non venga fatta nei TRE giorni di ric
madre
Dal momento che un ictus alla nascita rimane un evento sempre Padre
o. inatteso, pur per quanto si possa diffondere la conoscenza della tutti i ricoverati in TIN.
no scenario decisamente peggiore di possibilità, occorre che nel momento in cui si fa la diagnosi si
dici senza le idee chiare in merito. possano mettere in contatto i genitori con altre famiglie di genitori o
si diano informazioni chiare su cosa aspettarsi (per quanto sia di emiparesi lievi e tecniche innova
impossibile dare indicazioni precise, ci sono comunque dei range). Più consapevolezza da parte dei m
sia per la diagnosi precoce che per
possibili scenari e interventi.
Attrezzature per ipotermia terapeu
Vorrei poter curare mia figlia senza dover in atto.
supportare spese sanitarie e di trasporto e che lo Possibilità di effettuare analisi gen
possibili cause o fattori di rischio.
stato desse la possibilità di poterseguire i propri poterle analizzare in seguito alla sc
figli avendo un contributo più sostanzioso che Diffusione ai pediatri di informazio
alimentari per migliorare le funzion
quasi sempre bisogna rinunciare al lavoro. contrastare eventuali squilibri/fatt
La preoccupazione per il suo futuro. madre
sanitarie e di trasporto e che lo sta
a tutte le famiglie con un Supporto ai caregivers, Supporto ai pazienti, Informazione e sensibilizzazione, Raccolta fondi per la Maschio 5 anni
tematica
Supporto ai caregivers, Informazione e sensibilizzazione, Raccolta fondi per la ricerca, Raccogliere Maschio 6 mesi
bero neanche tanti soldi,
in ogni reparto,basterebbe
eonatologi in grado di farla, competenti...
delle malattie metaboliche
covero in ospedale.
Supporto ai caregivers, Supporto ai pazienti, Informazione e sensibilizzazione, Raccolta fondi per la Maschio 22 mesi
ricerca
Maschio
scambio di conoscenze sulla tematica
Maschio
per favorire lo scambio di conoscenze sulla tematica
ni su tipologia di Maschio
supporti, tutori o giochi ad hocscambio di conoscenze sulla tematica
viluppo
Maschio
scambio di conoscenze sulla tematica
Supporto ai caregivers, Informazione e sensibilizzazione, Raccolta fondi per la ricerca, Raccogliere Maschio
ative.
medici di questa patologia,
r condividere con i genitori i
Maschio
Informazione e sensibilizzazione, Sia supporto ai caregivers che informazione e sensibilizzazione Maschio 22 mesi
cambiamenti e
ere una maggiore libertà
68 RICERCA E CONCEPT
FIGLIA
Lucia Architto
* Le immagini [20a,...,k] delle personas qui raffigurate sono state prese da http://www.freeimages.com/ sotto licenza Creative Commons ©©
Stefano Badelecchi
“Non so dove trovare le informazioni di cui ho bisogno,
non so a chi rivolgermi per chiedere aiuto.
Sono molto confuso.”
> ha pochissima esperienza; > vorrebbe capire come affrontare > non ha ancora raggiunto un rapporto
> delega quasi tutto il lavoro alle figure meglio la malattia; di piena fiducia con il bambino, lo vede
professionali; come un problema;
> cerca una maggiore collaborazione
> non sa come informarsi se non dal tra gli organi competenti;
personale medico;
70 RICERCA E CONCEPT
FIGLIO
Giorgio Badelecchi
Gianni Felice
“Ci sono un sacco di genitori e un sacco di bambini che
hanno bisogno di aiuto e so che le mie esperienze e i progressi
di mia figlia possono essere molto importanti per loro.”
72 RICERCA E CONCEPT
FIGLIA
Gaia Felice
> il figlio non ha raggiunto molti > vorrebbe riuscire ad accettare il fatto > prova vergogna e dolore per i suoi
risultati; che la malattia sarà permanente; sentimenti;
74 RICERCA E CONCEPT
FIGLIO
Diego Salvalai
Karima Russ
“Il mio lavoro non finisce con la visita:
il mio lavoro è far sì che anche il genitore si
impegni per il successo della terapia!”
76 RICERCA E CONCEPT
MEDICO INSODDISFATTO
Alberto Stecca
“Ci sarebbe bisogno di maggiore collaborazione...
Ma è impossibile stare dietro ad un’infità di pazienti e
dedicare a tutti loro il tempo che meritano.”
Elisabetta Norma
“Con tanti bambini di cui devo prendermi cura,
è difficile trovare il tempo necessario per le
attenzioni particolari che alcuni richiedono.”
78 RICERCA E CONCEPT
3.2
EXPERIENCE JOURNEY
Una volta forgiati degli archetipi (le è ben chiaro e si lavora costantemente
personas) ricorrenti dalla moltitudine di per ottenere sempre migliori risultati.
input ricevuti dalla ricerca con gli uten- L’intersezione tra le personas e questi
ti, il metodo migliore per individuare momenti permette di raccogliere quelli
i punti di azione consiste nel mappare che sono i painpoints, ovvero tutte quel-
l’esperienza e osservare come le varie le problematiche che si presentano al
personas si comportino in ogni fase, oltre protagonista dell’esperienza nelle varie
ad identificare dei momenti significativi fasi. Questa mappatura prende il nome
dell’esperienza in cui esse si trovino. Per di Experience Journey1 (o Costumer
fare questo è necessario, basandosi sem- Journey, o Patient Journey, a seconda
pre sui dati raccolti, riuscire a dividere dei casi in esame) ed è un ottimo stru-
l’esperienza in “fasi” o appunto “mo- mento di analisi: tramite la sua visua-
menti”. lizzazione di informazioni complesse,
Già la scelta di suddivisione in fasi tra- permette di individuare facilmente le
disce un punto di vista privilegiato della opportunità d’azione.
vicenda, ovvero quello del genitore/care- In questa Experience Journey si è vo-
giver. È lui infatti, come già evidenziato luto evidenziare anche quello che è lo
nel capito relativo al behavior design, ad stato di motivazione personale dei prin-
essere fondamentale per il successo di cipali attori (in particolare dell’hemi-kid,
terapie in presenza di minori (in questo termine americano per indicare i bambi-
caso molto piccoli). Ecco quindi che le ni colpiti da emiparesi o emiplagia, e del
fasi si dividono in “Prevenzione”, su cui genitore/caregiver) affinché la terapia
il genitore ha comunque un ruolo poco abbia successo. Quello che è difficilmen-
attivo nel suo primo approccio alla pa- te mappabile invece è la complessità e
tologia, “Scoperta del problema”, la fase la varietà di sintomi dei pazienti: come
più confusa in cui si notano dei sintomi è anche emerso dalla ricerca e dai que-
o vegono notati dal medico, “Diagnosi”, stionari, i casi di stroke perinatale posso-
ovvero il momento in cui viene data la no incidere con modalità multiple e con
notizia, “Crollo psicologico”, la fase in diversi effetti, difficilmente prevedibili.
cui l’enorme macigno di informazioni e Scopo della Experience Journey è an-
prospettive future travolge il caregiver, che quello di evidenziare, per i painpoin-
“Scelta terapia”, quando ci si prepara ad ts individuati, delle possibili soluzioni
affrontare la patologia, “Inizio terapia” è (sia “tecnologiche” che legate a servizi),
il momento in cui dalle parole si passa ai dalla cui sintesi, come vedremo, nasce il
fatti e in cui già potrebbero vedersi i pri- concept di Mirrorable.
mi progressi o i primi blocker che impe-
1 C. Risdom, The Anatomy of an Experien-
discono il successo, e infine “Terapia sul ce Map, «Adaptive Path», 30 novembre 2011,
lungo termine”, la fase in cui il problema http://www.adaptivepath.com/ideas/the-ana-
tomy-of-an-experience-map/
EXPERIENCE JOURNEY 79
Experience Journey
Motivato
Demotivato
ALBERTO STECCA
M
GIORGIO BADELECCHI
STEFANO BADELECCHI
CAREGIVER • Poca conoscenza della tematica; • Difficoltà nel riconoscere i sintomi. • Vergogna, paura; • Effet
• Sembra una malattia rara; • Poche informazioni su cause, cura, • Poca
• «Non capiterà a me». sul numero di malati etc.; • PTSD
• Pericolo di rivolgersi a ciarlatani. • PTG (
• Manc
PERSONALE • Quasi impossibile da prevedere. • «Non
MEDICO
ˇ POSSIBILI SOLUZIONI
• Diffondere la conoscenza del tema; • Diffondere la conoscenza dei • Controlli specifici sui neonati; • Supp
• Supportare la ricerca; sintomi; • Tecnologie wearable non invasive e care
• Aumentare i controlli sui neonati. per la diagnosi precoce; • Evitar
• Tecnologie wearable non invasive scenar
per il monitoraggio;
• Scambio di informazioni tra medici.
a una situazione di apparente benessere La terapia, se affrontata correttamente, aiuta il caregiver
ne di disagio provoca un crollo psicologico. a riacquistare fiducia in sé stesso e nel proprio bambino.
CROLLO PSICOLOGICO SCELTA TERAPIA INIZIO TERAPIA TERAPIA SUL LUNGO PERIODO
KARIMA RUSS
LUCIA ARCHITTO
ELENA ROSSI (ARCHITTO)
DIEGO SALVALAI
MICHELA CARUSA (SALVALAI)
GAIA FELICE
GIANNI FELICE
ibile frustrazione nel sentirsi • Il danno non è fotografia del • Predilige l’arto sano, dimentica • Perdita di motivazione;
o. risultato del danno. quello paretico; • Materiali (filmati ecc.) desueti;
• È difficile camuffare la terapia con • Più il bambino è adulto, minore il
il gioco. recupero,
tto “chioccia”; • Insorgenza altri sintomi (epilessia).
a comunicazione;
D (Post Traumatic Stress Disorder); Con il passare del tempo, è la
(Post Traumatic Growth); costanza del paziente a far la
canza di resilienza. differenza tra successo e insuccesso.
n si può fare nulla». Il ruolo del Caregiver diventa molto • Scoraggiamento • Costi ingenti, pochi sussidi;
importante.
• Richiede molto tempo libero a
disposizione seguire le terapie;
• Non esiste una terapia mirata, • Difficile interpretazione delle carte
specifica, per i bambini colpiti da mediche;
ictus perinatale. • Difficoltà nel trovare gruppi di
condivisione dell’esperienza.
• La chirurgia ortopedica può fare
molto poco;
• È difficile raccogliere dati sullo • Il tempo della visita è molto poco;
stato del paziente. • I test cognitivi sono antiquati.
porto psicologico per pazienti • Terapia bimanuale (HABIT); • Cercare di favorire attività • Mantenere alta la motivazione;
egivers; • Constrain Therapy; bimanuali; •Registrare le performance;
re di basarsi solo sul peggior • Constrain Induced Movement • Mostrare gesti che stimolino i • IoT negli oggetti d’uso, per una
rio possibile. Therapy (CIMT); neuroni specchio; continua monitorazione;
• Forced Used Therapy (FUT); • Rendere più smart la chirurgia • Agire anche su benessere psicofico
• Camuffare il gioco con la terapia; ortopedica; e nutrizione;
• Massaggio neonatale; • Raccogliere dati; • Mantenere il gioco come tale;
• Terapie alternative con forte • Reagire alla passiva accettazione • Rinnovare gli strumenti terapeutici;
impatto empatico; del destino; • Inserire nuove tecnologie wearable;
• Facilitare il tentare diverse terapie. • Tracciare i movimenti senza
costrizione;
• Condividere;
• Raccogliere dati;
• Condivisione e rebalancing della
terapia.
3.3
82 RICERCA E CONCEPT
reggersi in modo da non perdere di vista volte è proprio la costrizione a fornire gli
i veri obiettivi e su cui andranno ad es- strumenti necessari perché la creatività
sere costruire le sue funzionalità. I De- abbia luogo, è il vincolo a rendere crea-
sign Pillars2 sono evinti dall’analisi della tivi, trasformando il design in problem
ricerca condotta alla luce dei risultati solving di problemi da lui stesso posti,
emersi dalla Experience Journey, oltre come insegna l’esperienza del gruppo
che dalla buona pratica progettuale (A di scrittori e matematici che aderirono
all’OuLiPo3).
2 C. Kuang, The 6 Pillars Of Steve Jobs’s De-
sign Philosophy, «Fast Company», 7 novembre 3 M. Maiocchi, Comunicazione, design e
2011, http://www.fastcodesign.com/1665375/ strutture. Il design della comunicazione, Inac/
the-6-pillars-of-steve-jobss-design-philo- Ulisse & Calipso – Edizioni mediterranee,
sophy 2006, Napoli.
[*] [†]
[‡] [§]
Fai qualcosa che possa essere realizzato subito, La via è lunga e impervia,
perché ce n’è bisogno adesso. ma ogni miglioramento è un dono.
[||] [¶]
Architettura
e framework
Google Design
Architettura
e framework
4.1
ARCHITETTURA DELLE INFORMAZIONI
Funzionalità Semplicità
desktop
cercapersone
PERSONALE
MEDICO
laptop
smartphone
ipad
protesi
PAZIENTE CAREGIVER
Embrace smartwatch
Kinect
MYO
88 ARCHITETTURA E FRAMEWORK
ATTIVAZIONE E INSTALLAZIONE
Medico
Genitore Bambino
IL BAMBINO
L’idea alla base è che il bambino sia con altri bambini [¶] e durante queste
costantemente monitorato, ma nel modo attività raccogliere passivamente infor-
meno invasivo possibile. Il modo mi- mazioni sulle sue capacità di movimento
gliore per ottenere tutto ciò è inserire (tramite la presenza del giroscopio, in
il monitoraggio nelle azioni che lui già grado di percerire le variazioni di incli-
compierebbe, o nelle attività piacevo- nazioni di un oggetto rispetto all’asse
li. Ecco che quindi l’applicazione non terrestre, e l’accelerometro, in grado di
avrà un’interfaccia dedicata al bambino percepire spostamenti). Il gioco è moni-
[*], ma raccoglierà dati e input da diversi torato dal genitore, i dati sono inviati al
strumenti, quali Kinect, Embrace, MYO medico.
ecc. Lo scopo è far giocare il bambino
altro Bambino
MYO
Gioco
KINECT Genitore
Bambino Medico
Monitoraggio EMBRACE
Il genitore o caregiver è il fulcro dell’e- tesi viene redatta non siano ancora in
sperienza, è il ponte tra bambino e me- commercio, sono già in via di svilup-
dico. Questa scelta è dovuta al fatto che, po grazie agli sforzi di FightTheStroke.
come già dimostrato negli scorsi capito- Di fondamentale importanza è la se-
li, il ruolo del caregiver assume un’im- zione Video Tearapeutici; come era già
portanza fondamentale nei contesti con stato detto nei primi capitoli, lo stimo-
pazienti molto giovani. È inoltre impor- lo dei neuroni specchio avviene anche
tante sottolineare un aspetto emerso du- tramite la visione di filmati audiovisivi
rante le fasi di ricerca ma poco discusso in cui vengono compiute delle azioni,
finora: il livello d’attenzione di una per- senza parlare del fatto che essa possa
sona sotto questo tipo stress è minore essere una utilissima risorsa di condivi-
che in una fase più “tranquilla”; que- sione di esperienze, esercizi pratici tra
sto motivo, unito al design pillar della un paziente e l’altro (sottosezione Crea
semplicità [*], hanno portato alla scelta Nuovo: l’utente ha la possibilità di girare
sensata di ridurre al minimo le funzioni, lui stesso dei filmati e condividerli); sì,
concentrandosi su quelle principali. perché se i dati di ciascun paziente sono
Le aree principali sono quattro: privati e accessibili solo dal genitore,
l’Area Monitoring, la Scelta dei Giochi, la è giusto che esso abbia la possibilità di
sezione per i Video Terapeutici e quella confrontarsi con altri caregiver, in modo
di Community. L’area di monitoraggio da condividere esperienze ed informarsi
è il cuore dell’applicazione, è dove ven- velocemente e nel modo migliore [||]. La
gono visualizzati i progressi quotidiani sezione Community quindi è una natu-
del bambino monitorato passivamente rale estensione di questo aspetto, volta
(tramite i sensori presenti in Embrace ad essere più che altro un contenitore
o in uno smartwatch, o tramite Kinect, di informazioni da vari canali (pagina
MYO, Leap Motion e qualsiasi altro de- Facebook e Tweetfeed di FightTheStroke,
vice che sfrutti giroscopi o sensori in gruppi di caregiver ecc.), come se fosse
grado di tracciare i movimenti1) e che un vero e proprio feed. Al suo interno si
quindi, basandosi sul secondo [†] e sul trovano anche dei reminder dei prossimi
quarto [§] design pillar, mostri solo i appuntamenti in calendario con il medi-
miglioramenti al genitore e lo stimoli co e i terapisti.
a lavorare assieme al bambino al rag- Per una corretta gestione e settaggio
giungimento dell’obiettivo. È quindi dell’applicazione, sono state inserite al-
un incitare ad una relazione non filtra- tre funzioni: la gestione dei Dispositivi
ta dalla tecnologia, ma coadiuvata [¶]. Associati, dove vengono gestite e accop-
Le sue sottosezioni sono relative alle piate all’applicazione le periferiche in
informazioni sull’Obiettivo (che viene grado di catturare i dati del bambino, la
definito dal medico, non dal genitore) Gestione Accessi, dove è possibile con-
e ad i Dettagli, in particolare ad un re- dividere le informazioni di monitorag-
gistro delle varie attività quotidiane. gio con eventuali altri caregiver su altri
La Scelta Giochi è una sezione dedi- dispositivi, le informazioni (quali reca-
cata ai giochi e alle novità per device pito, numeri telefonici e informazioni
come Kinect, MYO, ecc. studiati ap- di vario genere) sul Medico Curante, ed
positamente per bambini emiparetici infine un sezione chiamata Info Bambi-
e consigliati dal terapista. Questi gio- no, che altro non è che una contenitore
chi, seppure nel momento in cui questa di tutti quei documenti digitali, appunti,
progressi ecc. sul paziente, redatti dal
1 Obiettivo del progetto non è individuare un medico e quindi facilmente accessibili
device univoco, ma fornire delle linee guida re- dal genitore.
plicabili in contesti e con tecnologie differenti, Per verificare la vera utilità delle se-
che richiedano budget differenti e che possano zioni progettate nell’architettura delle
essere utilizzate con diversi gradi di disabilità
o necessità. informazioni, è utile capire come le varie
90 ARCHITETTURA E FRAMEWORK
funzionalità possano rivelarsi determi- Elena Rossi o Gianni Felice, sempre en-
nanti nell’aiutare i problemi di deter- tusiasta di aiutare i neofiti e gran utiliz-
minate personas. Prendendo ad esem- zatore della sezione Video Terapeutici,
pio un genitore inesperto come Stefano tramite la quale adora condividere que-
Badelecchi, che dichiara: «Non so dove gli espedienti con cui riesce a forzare la
trovare le informazioni di cui ho biso- supinazione di sua figlia senza che essa
gno, non so a chi rivolgermi per chiedere se ne renda conto. La sezione di monito-
aiuto. Sono molto confuso», potremmo raggio potrebbe invece essere vincente
capire quanto la sezione Community per Michela Caruso, poiché, non met-
possa aiutarlo ad orientarsi tra i vari tendo l’accento su altro se non i progres-
social network e a metterlo in contatto si, possa aiutarla a diminuire il senso di
con altri caregiver, magari proprio con incapacità che la attanaglia.
Genitore
Bambino
Medico
Caregivers
Come abbiamo già detto, il medico è tuito da PubMed1) che utilizzino parole
l’attore con più funzionalità legate alla chiave riconducibili alle ultime terapie
gestione dei pazienti e delle informa- in ambito riabilitativo. In questo modo
zioni. Attualmente l’applicazione non non solo viene mantenuta l’apertura del
prevede una differenziazione tra medico sistema verso strumenti esterni (atten-
e terapista, sebbene siano figure molto zione: i dati raccolti dall’applicazione,
diverse con ruoli differenti e comple- però, non sono condivisi!), ma anche ri-
mentari. La scelta è stata quella di con- spettato un altro pillar [‡]. Se questo è il
centrarsi su alcuni archetipi distanti tra punto di contatto con il mondo accade-
loro (genitore, bambino e medico) e non mico e assistenziale, la sezione Caregi-
quelli simili, che potrebbero invece esse- vers si presenta invece come il ponte tra
re presi in considerazione in una futura il medico e i genitori dei suoi pazienti.
fase di design dettagliato e sviluppo. Oltre alla sezione Community, dove sono
A differenza del genitore, il medico ac- raccolti in un feed uguale a quello del ge-
cederà all’applicazione principalmente nitore tutte le interazioni dei caregiver,
da computer o da tablet, in quanto le sue vi è un collegamento al calendario di si-
funzioni sono state calibrate per poter stema (la sezione Appuntamenti), in gra-
essere fruite in modo asincrono (ecce- do di sincronizzare con la propria agen-
zion fatta per eventuali alert e reminder da digitale gli appuntamenti e le visite.
di appuntamenti). Anche in questo caso Quella che però è la funzione decisiva
è stato rispettato il primo design pillar dell’applicazione, in grado di renderla
[*], diminuendo al minimo le funzioni. distintiva, si trova sotto la sezione Ge-
La prima schermata, una volta aper- stione Pazienti. In questa sezione ven-
ta l’applicazione, sarà costituita dalla gono registrate le informazioni di tutti i
Dashboard, un aggregamento di notizie pazienti e dei genitori o caregiver a loro
rilevanti e novità presente nelle sezio- associati; Info Pazienti è un insieme di
ni dell’applicazione. Le sezioni Profilo appunti, informazioni, cartelle mediche
e Notifiche sono utili per la gestione dei digitali relative ad ogni singolo bambino,
dati del medico, in particolare per de- utili al medico per avere una veloce vi-
cidere su quali canali (telefono, mail, sione d’insieme della sua storia clinica,
skype ecc.) e a quali recapiti essere un elenco dei dispositivi di monitorag-
contattabile dai genitori dei pazienti, gio posseduti ed utilizzati (MYO, Kinect,
oltre a che tipo di notifiche attivare (es. Embrace ecc.) e ad una visualizzazione
alert in caso di crisi epilettiche conti- semplificata dello stato di funzionalità
nue di un determinato paziente, op- degli arti. Questa visualizzazione è l’e-
pure determinati progressi, reminder laborazione di tutti i movimenti raccolti
di appuntamenti imminenti ecc.). Le dai vari strumenti, confrontati tra tutti
sezioni Gestione Pazienti, Caregivers e i pazienti. Il concetto verrà mostrato
Risorse sono il cuore dell’applicazione. meglio più avanti. Sempre in Gestione
In Risorse troviamo un canale di contat- Pazienti, possiamo trovare la funzione
to che, conformemente al quinto design di Monitoring, dove vengono evidenzia-
pillar [||], permette un rapido accesso ti i trend principali nelle abitudini del
ad una lista di strutture e professionisti paziente, e l’importantissima funzione
(Colleghi e Strutture) che utilizzano l’ap- di Matching, che incarna l’ultimo e più
plicazione e che hanno un ruolo primario importante design pillar, quello relativo
nel trattamento di piccoli sopravvissuti all’empatia [¶]. Come è stato già tratta-
all’ictus, mentre la sottosezione Ricerca to nei primi capitoli e come è poi ancora
funziona come aggregatore di tutte le no- emerso dalla ricerca e dalla testimonian-
vità presenti sui maggiori siti di ricerca
e medicina (un esempio famoso è costi- 1 National Center for Biotechnology Infor-
mation, U.S. National Library of Medicine,
8600 Rockville Pike, Bethesda MD, 20894
USA. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed
92 DA MEDICINE ADEHEALTHCARE
ARCHITETTURA FRAMEWORK
za di FightTheStroke, per un corretto interazioni tra chi migliora
stimolo dei neuroni specchio non esiste e chi di progressi non
nulla di meglio che una persona reale riesce a farne, rompendo
che compia quei movimenti; proprio a ogni barriera legata alla
questo serve la funzione di Matching: distanza grazie all’impiego
di tecnologie come Kinect.
sfruttando i dati raccolti
dai sensori e analizzando Ovviamente è importante anche trat-
pazienti con pattern simili tare la questione degli accessi, gestiti sia
nel manifestarsi della dalla sezione Info Pazienti, sia durante il
patologia, il matching processo di creazione del profilo (Nuovo
è in grado di suggerire Paziente).
Medico
LOG IN
INFO PAZIENTI
GESTIONE ACCESSI
ARCHITETTURA
EFFETTO PLACEBO
DELLE INFORMAZIONI
ED EMPATIA 93
4.2
94 ARCHITETTURA E FRAMEWORK
IL GENITORE
Contenuti
Azione importante
EFFETTO
FRAMEWORK
PLACEBO
E WIREFRAMES
ED EMPATIA 95
[25a] Monitoraggio; il monitoraggio è la tab
di default all’apertura dell’applicazione,
e funziona da dashboard. Vi sono indicati
principalmente i progressi quotidiani del
bambino. Tramite il tab menu è possibile
accedere alle altre sezioni, mentre nel menu
fisso, dalla call to action è possibile accedere
al menu laterale con le opzioni di profilo e di
settaggio dell’applicazione, oltre ai contatti del
medico, mentre dalla call to action interna alla
pagina, vicino alla visualizzazione, si accede alle
informazioni e ai dettagli su di essa, oltre che
agli obiettivi.
96 DA MEDICINE ADEHEALTHCARE
ARCHITETTURA FRAMEWORK
[25c] Community; questa sezione è un vero
e proprio feed di notizie provenienti da altre
fonti (come il sito o la pagina Facebook di
FightTheStroke), utili al genitore soprattutto per
restare informato. Una possibile espansione
potrebbe essere l’aggiunta di un Floating
action button per commentare o scrivere
direttamente da un social network associato
all’applicazione, automatizzando i filtri di
privacy in modo da renderlo visibile solo agli
altri caregiver.
EFFETTO
FRAMEWORK
PLACEBO
E WIREFRAMES
ED EMPATIA 97
[25e] Monitoraggio > dettagli; nei dettagli del
monitoraggio è possibile passare da una visione
centrata sull’obiettivo (quella della dashboard)
ad una visione più analitica, utile solo ad
individuare le differenti prestazioni dei diversi
touchpoint utilizzati dal bambino, oltre ad avere
una storia semplificata degli accadimenti ed un
log di eventuali crisi epilettiche passate.
98 DA MEDICINE ADEHEALTHCARE
ARCHITETTURA FRAMEWORK
IL MEDICO
EFFETTO
FRAMEWORK
PLACEBO
E WIREFRAMES
ED EMPATIA 99
[26b] Dashboard; nell’area del contenuto
troviamo le card più importanti di tutte le
sezioni, in un feed che mischia appuntamenti
e novità di ogni tipo. Al posto del pulsante [26c] Appunti pazienti; il menu contestuale
indietro abbiamo l’icona del profilo del medico. riporta l’elenco dei pazienti, tra i quali si può
effettuare una ricerca, il bottone indietro
è attivo per tornare alla dashboard, mentre
i contenuti sono calibrati con schede in
cui il medico può aggiustare e modificare i
parametri.
EFFETTO
FRAMEWORK
PLACEBO
E WIREFRAMES
ED EMPATIA 101
5
Visual design
e scenari
MATERIAL DESIGN
SCENARI
USER TEST
Visual design
e scenari
5.1
MATERIAL DESIGN
EFFETTO PLACEBO
MATERIAL
ED EMPATIA
DESIGN 109
5.2
SCENARI
Il metodo migliore per testare la tota- di uno strumento che può essere uti-
lità dell’esperienza di Mirrorable è mo- lizzato nella fase di concept iniziale del
strarlo nel suo contesto, non in scher- progetto per esplorare e definire i modi
mate avulse e asettiche in grado di ben in cui il sistema deve funzionare per
evidenziare i colori e le geometrie, ma garantire una buona esperienza uten-
meno il contesto. Ecco perché è stato te e soddisfare gli obiettivi, oppure per
scelto di evitare una lunga didascalia di spiegare efficacemente al committente o
immagini, oltre al fatto che, essendo un agli utenti il funzionamento dell’applica-
concept di design e non un’applicazione zione. Lo scenario è uno strumento che
finita e pronta, prima di diventare reale consente di comprendere il modo in cui
avrebbe bisogno di molteplici rifiniture una persona interagisce con il servizio,
utili a migliorarne l’usabilità; dovrebbe identificando e mettendo in ordine di
quindi affrontare una successiva fase priorità le caratteristiche ritenute più
di rifinitura, che potremmo definire di importanti dagli utenti1.
detailed design. Ma Mirrorable nasce Nelle prossime pagine vedremo quin-
come strumento declinabile, che ora si di la storia di Diego Salvalai (una delle
presenta con una veste grafica ispirata nostre personas) e della sua famiglia,
al Material Design di Google, ma che in che con il loro medico curante (Alberto
un futuro potrebbe doversi adattare a Stecca) utilizzeranno Mirrorable per
sistemi operativi ben diversi, quali iOS monitorare i progressi del bambino, con
o Windows, oltre a voler essere un’espe- lo scopo di migliorare e ricalibrare la
rienza utile a narrare come l’empatia (e terapia. La storia sarà vista dal punto di
i neuroni specchio) possa diventare una vista dei vari touchpoint utilizzati, e nar-
risorsa utilissima nella progettazione di rerà i vari eventi salienti (riconducibili a
artefatti comunicativi. fasi dell’Experience Journey costruita in
Lo scenario descrive in modo realisti- precedenza).
co la sequenza di azioni che una persona
1 http://www.sketchin.ch/it/tools/scenario/
compie utilizzando un servizio. Si tratta
USER TEST
Conclusioni
6.1
UNA RISORSA PER IL DESIGN
CONCLUSIONI 155
Bibliografia
Cross N.,
Design Thinking: Understanding How Designers Think and Work,
2011, Berg, Oxford e New York.
Finnegan R.,
Comunicare. Le molteplici modalità dell’interconnessione umana,
UTET, 2013, Torino.
Gibson J.J.,
The ecological approach to visual perception.
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BIBLIOGRAFIA 159
Ritengo che un’occasione per ringraziare non debba mai essere
sprecata: grazie ai miei genitori, Tiziano e Mariella, che mi
hanno sempre sostenuto nelle mie scelte; grazie a Giulia per
la sua fiducia inesauribile, grazie a Tommaso e Daniele per i
consigli mai banali; grazie a Chiara, a Pietro e a Fabiola per
essere stati vicini anche da lontani. Un grazie ai colleghi di
frog, per avermi insegnato tantissimo e per aver sempre risolto
ogni mio dubbio, un grazie al mio professore Gianluca Brugnoli
per la disponibilità.
Mattia