Sei sulla pagina 1di 2

Pèsach 

o Pesah (ebraico ‫)פסח‬, detta anche Pasqua ebraica, è una festività ebraica che
dura otto giorni (sette nel solo Israele) e che ricorda la liberazione del popolo ebraico
dall'Egitto e il suo esodo verso la Terra Promessa. La festività di Pèsach dura otto giorni e
cade in primavera dal 15 fino al 22 di Nissàn, (27 Marzo-4 Aprile 2021). Essa celebra
l'esodo del popolo ebraico dall'Egitto. Le osservanze principali sono evitare di mangiare e
possedere cibi lievitati, bere quattro bicchieri di vino e mangiare matzà ed erbe amare al
Seder e raccontare la storia dell’Esodo.

La storia di Pesach in breve


Dopo decenni di schiavitù sotto i faraoni Egizi, durante i quali gli Israeliti furono soggetti a
lavori forzati massacranti, D-o vide la sofferenza del popolo e mandò Moshé dal Faraone
con un messaggio “Manda il Mio popolo, affinché essi Mi possano servire”. Tuttavia
nonostante i numerosi avvertimenti, il Faraone rifiutò di ascoltare il comando di D-o, perciò
Egli mandò dieci piaghe sull’Egitto che afflissero e distrussero il bestiame ed il raccolto.

A mezzanotte del 15 di Nissan dell’anno 2448 dalla creazione (1313 pev), D-o aflisse gli
Egizi con l’ultima delle piaghe, uccidendo tutti i loro primogeniti. D-o salvò i figli d'Israele,
oltrepassando sulle loro case, da questo evento deriva il nome della festa, Pesach, che
significa appunto ‘oltrepassare’. Il Faraone chiese ai suoi ex schiavi di lasciare il paese. Gli
Israeliti andarono via in tal fretta che non ebbero tempo di far lievitare l’impasto di pane
che avevano preparato. Seicento mila maschi adulti e numerose donne e tanti bambini
lasciarono l’Egitto in quel giorno per il viaggio verso il Monte Sinai e la loro nascita come
popolo scelto da D-o.

Le Osservanze di Pesach
Pesach è composto da due parti, i primi due giorni e gli ultimi due giorni (questi ultimi
ricordano la spaccatura del Mar Rosso), sono giorni di festa. Si accendono le candele di
sera, si fa il kiddùsh e si mangiano pasti festivi sia di giorno che di sera. I divieti di Shabbat
si applicano a questi giorni pertanto non è permesso lavorare, usare la macchina, scrivere,
accendere o spegnere congegni elettronici. Si può invece cucinare (usando una fiamma
accesa prima dell’inizio della festa e solo se non coincide con Shabbat) e trasportare
oggetti permessi all’esterno.

I quattro giorni intermediari si chiamano chol hamoed e sono parzialmente festivi, la


maggior parte dei lavori sono permessi.

No Chamet
Per ricordare il pane non lievitato che gli Israeliti mangiarono quando
lasciarono l’Egitto, è proibito mangiare e perfino possedere qualsiasi cibo
chametz dalla vigilia di Pesach fino alla conclusione della festività. Chamez è
il termine generico che indica ogni cibo o bevanda ricavato da frumento, orzo,
segale, avena, farro o loro derivati, proibiti a Pesach in quanto lievitati.
Durante Pesach si mangia matzà un pane piatto non lievitato. È mitzvà
mangiare la matzà le prime due sere di Pesach. È preferibile usare la matzà
shmurà (shimurìm) fatta a mano, la farina è stata protetta dall'umidità dal
momento della mietitura e la cottura è effettuata a mano sotto il più stretto
controllo. A questa matzà i Maestri attribuiscono delle energie spirituali che
fanno di essa "il cibo della fede" e "il cibo della guarigione" (Zohar).

I Seder
Il clou di Pesach è il seder che si osserva le prime due sera della festività (in
Israele solo la prima). Il Seder include diversi riti divisi in quindi passi. I punti
principali sono:

 Mangiare matzà
 Mangiare erbe emare—per ricordare l’amara schiavitù subita dagli
Israeliti.
 Bere Quattro bicchieri di vino o succo d’uva—una bevanda regale per
festeggiare la nostra libertà.

La recitazione dell’Haggadà, una liturgia che descrive l’Esodo dall’Egitto.


Leggere l’Haggadà rappresenta l’adempimento dell’obbligo biblico di
raccontare la storia dell’Esodo ai nostril figli durante la sera di Pesach ed
inizia con la tradizionale Ma Nishtanà, le “Quattro domande..”

Potrebbero piacerti anche