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La Pasqua una delle ricorrenze pi importanti per i cristiani, se non la pi importante: le sue origini si perdono nella notte dei

i tempi. La ricorrenza che celebra la resurrezione di Ges, avvenuta il terzo giorno dopo la morte in croce, include retaggi di antichi riti pagani nonch derivazioni della tradizione israelita. La Pasqua Pagana Per gli antichi greci, il mito del ritorno dal mondo sotterraneo alla luce del giorno di Persefone, dea degli inferi, festeggiato in primavera, simboleggiava la rinascita della vita dopo la povert dell'inverno. Per i popoli anglofodri del Nord Europa, invece, la dea Eostre, da cui il termine Inglese Easter che significa Pasqua era una divinit legata al Sole nascente. La parola Pasqua deriva invece dal latino Pascha, trascrizione dell'aramaico pasha, che corrisponde all'ebraico pesach il cui significato principale passare oltre. La Pasqua Ebraica Per gli ebrei il significato di questa festa si concentra sull'Esodo, la liberazione del Popolo di Israele ad opera di Dio. Dio annuncia che liberer la sua gente e che mander l'angelo sterminatore a uccidere i primogeniti egiziani, compreso il figlio del faraone. Per salvare i loro figli, gli israeliti dovevano segnare le porte delle case con il sangue dell'agnello. La Pasqua (Pesach) si celebrava fin dai tempi di Ges: il pomeriggio del 14 Nissan (marzo-aprile) s'immolavano gli agnelli nel tempio, il sangue era versato sull'altare gli animali spellati, visceri e grasso bruciati, il pane non lievitato. Ancora oggi la festa inizia con il Seder - la cena pasquale, tra le due sere, tra tramonto e crepuscolo e con la lettura dell'haggad, il racconto dalla liberazione dall'Egitto. L'intera cerimonia del banchetto con la lettura dei salmi, le preghiere e i cibi presenti sulla tavola segue un rituale ben preciso. Al termine della cena, gli ebrei di tutto il mondo si augurano: l'anno prossimo a Gerusalemme per esprimere il loro attaccamento alla citt santa e la speranza di ricostruire in Palestina il popolo di Israele. Il seder, la cena pasquale, inizia e si conclude con la preghiera del capofamiglia. Al centro della tavola c' un vassoio con gli elementi simbolici: il vino, simbolo della gioia e della terra promessa, il pane

azzimo (non lievitato) ricorda la partenza affrettata dall'Egitto, quando non si ebbe tempo di far lievitare il pane, le erbe amare che ricordano l'amarezza della schiavit, l'uovo sodo che per la sua forma simboleggia l'eternit della vita ( una superficie che non ha un punto d'inizio n di fine), l'aceto ricorda sia le lacrime versate in schiavit, sia il miracolo del mar rosso; il lume acceso simboleggia il Messia. Perch l'agnello? Fin da quando la Pasqua era solo la festa d'inizio della primavera, i pastori offrivano a Dio i primi nati del gregge per ringraziarlo del ritorno della vita. Poi l'agnello divenne il cibo che agli ebrei ricordava il passaggio dalla schiavit in Egitto alla libert. Anche Ges stato definito Agnello di Dio perch con il suo sacrificio che richiama quello degli animali immolati nel Tempio ci ha condotti dalla morte alla vita. Anche Ges da ebreo osservante celebrava la festa di Pesach. Nell'ultima cena, Ges diede un nuovo significato ai gesti della Pasqua ebraica: prese il Pane non lievitato e il calice di vino e li offr ai discepoli con queste parole: questo il mio corpo, questo il mio sangue: fate questo in memoria di me. Era la nascita dell'Eucaristia che significa ringraziamento perch Ges rese grazie a Dio prima di distribuire il pane e il vino. I cristiani la celebrano ogni domenica e ne ricordano la nascita il Gioved Santo. La Pasqua per i cristiani la festa pi importante dell'anno e la Resurrezione viene celebrata con una veglia notturna piena di gioia, luce e canti. Si comincia con l'accensione di un fuoco, simbolo dello Spirito Santo, dal quale si prende la fiamma per illuminare il cero pasquale, segno di Ges risorto e luce del mondo. Intanto si accendono tutte le lampade della Chiesa, suonano le campane e

si torna a cantare l'alleluja che non era stato intonato per tutta la Quaresima. Infine si benedice l'acqua; serve per i battesimi e indica la nuova vita portata da Ges. Quando cade la Pasqua? Per quale ragione il Natale cade sempre il 25 dicembre mentre il giorno di Pasqua varia? Agli albori del Cristianesimo, la Resurrezione veniva ricordata ogni domenica; in seguito la Chiesa decise di celebrarla una volta all'anno. Numerose correnti religiose dibatterono per stabilire la data dell'evento. La decisione definitiva fu affidata al Concilio di Nicea nel 325 durante il quale venne stabilito che la solennit della Pasqua sarebbe stata celebrata nella domenica seguente il primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera che cade 1121 marzo. La data di Pasqua quindi compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile incluso, essendo il ciclo lunare di ventinove giorni; ad es., se il 21 marzo c' la luna piena ed un sabato, la Pasqua sar il giorno seguente, ovvero domenica 22 marzo; se invece si tratta di una domenica, la ricorrenza cadr il giorno 29, ovvero la prima domenica successiva. Gli ortodossi seguono il calendario giuliano e quindi la data della Pasqua pu variare dal 4 aprile all'8 maggio. Inoltre celebrano la ricorrenza dei Morti, il venerd successivo. In tale occasione usano dipingere le uova di rosso per portarle sulle tombe dei cari come augurio di una serena vita ultraterrena. Questa tradizione sarebbe legata a una leggenda secondo la quale la Madonna era solita far giocare Ges bambino con uova colorate. Il giorno di Pasqua, tornata al sepolcro e trovatolo aperto e vuoto, vi avrebbe scorto delle Uova rosse.

Il 2012 stato proclamato Anno Europeo dell'invecchiamento attivo e della solidariet tra le generazioni: un'occasione per tutti noi per riflettere su come oggi gli italiani vivono e restano in salute pi a lungo, nonch per cogliere le opportunit che ne derivano. L'invecchiamento attivo pu dare alla generazione del baby-boom e agli anziani di domani la possibilit di: restare occupati e condividere la loro esperienza lavorativa, continuare a svolgere un ruolo attivo nella societ, vivere nel modo pi sano e gratificante possibile. Serve anche a mantenere la solidariet tra le generazioni nel momento in cui si registra un rapido aumento del numero delle persone anziane. La sfida per i responsabili politici e tutte le parti interessate migliorare le possibilit di invecchiare restando attivi e di condurre una vita autonoma, intervenendo in settori tanto diversi quanto il lavoro, l'assistenza sanitaria, i servizi sociali, l'istruzione per gli adulti, il volontariato, gli alloggi, i servizi informativi o i trasporti. L'Anno europeo mira a sensibilizzare a questi temi e al modo migliore per affrontarli. Ma innanzitutto cerca di incoraggiare tutti i responsabili politici e i soggetti interessati a fissare degli obiettivi e realizzarli. Il 2012 vuole andare al di l dei dibattiti e produrre risultati concreti. La vita personale dellanziano troppo spesso ridotta a poche, minime attivit prive di contenuto sociale. Questo dono del tempo libero, questa et del riposo assoluto a mio parere, e una sorta di pietosa ipocrisia, liberatrice forse dal senso di colpa di cui la coscienza collettiva soffre per l'espulsione coatta dell'individuo dal campo del lavoro e, quindi, dalla vita attiva. Il tempo libero offerto allanziano un tempo di forzata inattivit nella grande maggioranza dei casi, ragione frequente di emarginazione sociale e di solitudine. La solitudine dellanziano non si identifica, comunque, con la condizione o lo stato di chi vive da solo o appartato. Per tale situazione da preferire il termine isolamento che indica meglio la condizione di chi, spontaneamente o costretto da cause esterne, vive isolato, appartato dagli altri, ma non necessariamente privo di affetti o amicizie, di appoggi, di persone che l'aiutino o l'assistano. Solitudine vuol dire sentirsi soli e questo accade a chi vive isolato ed appartato, non per scelta propria, ma per condizione imposta dagli organismi sociali, economici e culturali del proprio complesso antropologico. In questo senso possono soffrire di solitudine, sentirsi soli, anche i vecchi che, pur vivendo in famiglia o in qualche comunit di tipo assistenziale, sono comunque ricusati dall'ambiente o non pi approvati dalla collettivit. Dalla parte dellanziano c', infatti, un bisogno continuo e pressante di affetto ed una costante esigenza di comunicazione che non trovano sempre corrispondenza nei membri giovani e adulti della

famiglia. Nella maggioranza dei casi figli e nipoti non sono in grado di dare una risposta completa ai bisogni esistenziali del loro congiunto che finisce per sentirsi un estraneo e quasi un intruso nel contesto affettivo familiare. indispensabile e urgente un vasto piano geragogico che si proponga di educare la societ in generale, oltre che l'individuo e la famiglia, allo scopo di favorire la caduta di tutti quei pregiudizi che hanno relegato l'anziano nel limbo dell'incomprensione e della solitudine. Prima che si verificasse la crisi economica mondiale esplosa nellestate scorsa, gli anziani premevano, attraverso le numerose benemerite

rappresentanze di categoria, sulla classe politica per ottenere una serie di provvedimenti normativi, quali ladeguamento di tutte le pensioni al costo della vita, un migliore accesso ai servizi socio-sanitari ed assistenziali, il sostegno alla domiciliarit con la deducibilit dal reddito del pensionato dellimporto del contratto della badante, il sostegno alla famiglia attraverso agevolazioni nellassistenza per periodi mirati quali il post-ricovero e le ferie familiari, la mutua socio-integrativa e laccesso ai sistemi di finanziamento agevolato della spesa sociale, lavvio di un sistema misto pubblico-privato di assicurazione del rischio di non autosufficienza, la promozione di corsi di alfabetizzazione informatica, la raccolta a livello regionale di curricula degli anziani che vogliono mettere la loro esperienza professionale a disposizione delle imprese o a favore dello sviluppo dei Paesi del terzo mondo ed infine limpiego degli anziani artigiani tra i 60 ed i 70 anni quali insegnanti nei corsi pratici per gli studenti di scuola secondaria professionale. Poich gli enormi passi avanti compiuti dalla scienza fanno constatare che dopo i 60 anni si ha ancora un potenziale ciclo di vita di 20-25 anni, i neo-pensionati in buona salute potevano scegliere di intraprendere un nuovo modo di vivere dedicandosi a lavoro part-time, a lavoro-hobby, ad attivit familiari ed al volontariato, offrendo un contributo economico apprezzabile alle loro famiglie, alla societ e

riducendo linsorgenza di malattie prevalentemente cardio-vascolari causate dalla depressione e dalla ridotta mobilit. Il decreto legge 201/2011, approvato prima di Natale dal Parlamento, avendo varato un corposo insieme di severe ma necessarie misure di tassazione e di risparmio, costringe a rimettere nel cassetto gran parte di quelle richieste; imponendo altres il graduale aumento dellet pensionabile da 60 a 67 anni, si arriver alla pensione stremati e con tempi troppo ridotti per inaugurare un altro modus vivendi. Se lavanzata et di pensionamento dilata i tempi di affrancamento dal lavoro, lanziano rimane per sempre il punto di riferimento della famiglia moderna ove, pur non convivendo con i figli sposati, si rende disponibile nella cura e nellassistenza dei nipoti e svolge un ruolo importante nella loro educazione perch tramanda alle nuove generazioni i valori e le tradizioni che sono alla base del progresso di ogni societ; inoltre egli ravviva allinterno dei nuclei familiari gli affetti e ne stempera le spigolosit avendo accumulato una consistente esperienza di vita. Gli anziani continuano ad essere una insostituibile risorsa psicologica, umana ed economica non solo per la loro famiglia ma anche per la nostra Italia che ha bisogno del contributo di tutti; essi esprimono spesso sorprendenti eccellenze ideali, spirituali, culturali, artistiche e professionali che li rendono degni del rispetto e dellattenzione delle istituzioni e dei giovani. E guardando soprattutto a loro, nel 2012 sar celebrato, in tutti i Paesi del nostro continente, Lanno Europeo per linvecchiamento attivo e la solidariet tra le generazioni, nel corso del quale saranno focalizzati diversi aspetti del binomio giovane-anziano nel mondo moderno; infatti questa nuova complessa realt relazionale, presente in tutte le societ pi evolute, comporta un cambiamento epocale degli schemi mentali e solleciter la classe politica a migliorare le norme di settore nella consapevolezza che tutelare gli anziani significa salvaguardare una parte rilevante della futura prosperit dellintera Nazione. Deve essere infine valutato che nei nostri tempi il giovane, portato essenzialmente alla tecnologia, entra nel mercato del lavoro a tempo indeterminato non prima dei 33 anni e fino ad allora vive in famiglia; lanziano, trasmettitore del patrimonio tradizionale familiare e sociale, partecipa economicamente al sostegno di figli e nipoti per una cifra complessiva calcolata in 50 miliardi di euro lanno, assumendo conseguentemente un duplice ruolo di tesoro affettivo e materiale che deve essere tutelato anche perch ha una benefica influenza sulle due generazioni a lui successive. Ho voluto evidenziare la figura dellanziano perch ritengo che resta come valore aggiunto allinterno delleconomia nazionale. Resto, infine, fermamente convinto che tutelare gli anziani significa salvaguardare una parte rilevante della futura prosperit dellintera Nazione.

Orta Nova - Verde e cimitero. Lavoratori regolarmente assunti fino al 30 giugno I lavoratori che si occupano della manutenzione del verde pubblico e dei servizi cimiteriali sono stati regolarmente assunti a partire dal 1 febbraio e lo saranno fino al 30 giugno, data di scadenza del contratto sottoscritto con lAmministrazione comunale dopo la gara regolarmente effettuata. Il periodo 1-31 gennaio stato sanato con un contratto a termine che fa salvi i diritti e la retribuzione. E la replica del sindaco Iaia Calvio alle affermazioni del segretario generale della Fisascat Cicl che sar lieta di incontrare per illustrargli nel dettaglio la soluzione che ci ha consentito di salvaguardare i livelli occupazionali ed i diritti dei lavoratori in uno con la riduzione dei costi del servizio. Come ho avuto gi modo di affermare pubblicamente, sottolinea Calvio, il passaggio da una societ allaltra delle attivit stata effettuata con qualche difficolt in pi del normale anche a causa dellingiustificato ritardo con cui la cooperativa che ha gestito i servizi fino al 31 dicembre scorso ha trasmesso la documentazione necessaria alla riassunzione degli addetti. LAmministrazione comunale ha operato con assoluta trasparenza ed ha garantito la giusta tutela di soggetti deboli, conclude il sindaco, e ringrazio i gruppi di minoranza per aver sollecitato lo svolgimento di un consiglio comunale. Non si ruba ai Bambini In realt non si ruba niente a nessuno, per legge morale e per norma di diritto, ma compiere furti nelle scuole veramente unazione riprovevole perch vengono calpestati i diritti dei bambini ad avere tutti gli strumenti necessari per migliorare le loro attivit didattiche. Profonda indignazione, quindi, per il furto di venti Pc portatili ai danni del 2 Circolo Didattico di Orta Nova che, con unattenta progettazione, riuscito ad accedere ai fondi europei Pon Fesr 2011 e a dotare tutte le classi di lavagne interattive multimediali: le Lim avrebbero consentito agli alunni di utilizzare al meglio le tecnologie informatiche. C ancora tanto da lavorare per far capire che i beni pubblici appartengono

a tutti, anche ... ai figli degli ignoti ladri e che vanno sempre tutelati, mai danneggiati o addirittura ... rubati ! La Giunta Calvio devolve parte delle indennit allacquisto di 2 notebook per il I Circolo La Giunta devolve parte delle indennit istituzionali allacquisto di due notebook destinati agli alunni del I Circolo in sostituzione di quelli rubati la notte dell1 marzo. La delibera stata adottata su proposta della sindaco Iaia Calvio e votata allunanimit. I computer portatili sono indispensabili al funzionamento delle lavagne interattive multimediali (LIM) recentemente acquistate dalla scuola per migliorare le attivit didattiche e promuovere lutilizzo delle tecnologie informatiche tra i ragazzini. Il furto dei notebook non stato lunico effetto dellintrusione nella scuola, avvenuta con rara tempestivit qualche giorno dopo lacquisto del materiale informatico, commenta il sindaco, Grazie al salvadanaio costituito con i soldi destinati alle indennit della Giunta, del presidente del Consiglio comunale e dei consiglieri, mai riscosse dallinizio del mandato, siamo riusciti a riparare almeno questo danno subto, soprattutto, dai ragazzi. C.i.m.: la punta di un iceberg Il Centro di Medicina Mentale di Orta Nova ancora nellocchio del ciclone, in una interrogazione, con risposta in Consiglio, i Consiglieri Comunali Lorenzo Annese, Nicola Maffione e Antonio Porcelli cos scrivono al Sindaco e al Presidente del Consiglio di Orta Nova: Premessa: - il Sindaco della citt di Orta Nova, venuta a conoscenza, non si sa come, della chiusura del C.I.M. (centro igiene mentale), ha rilasciato al quotidiano il Mattino di Foggia, in data 9 marzo c.a., una intervista dicendo che un presidio sociosanitario fondamentale per lintera comunit dei 5 Reali Siti non pu essere chiuso, certamente non senza offrire una valida alternativa alle centinaia di cittadini che ne fanno ricorso.., dando il suo sostegno istituzionale e personale alla commissione Servizi Sociale dellUnione, la quale ha chiesto un incontro con il Direttore Generale

dellASL - Foggia, dott. Attilio Manfrini; che la dotazione organica addetta a tale servizio comprendeva un infermiere, un assistente sociale, uno Psichiatra ed uno Psicologo, questultimi due, non pi in organico!!!!. Ebbene, noi crediamo, che il Sindaco abbia fatto bene a dare il suo sostegno personale, ma ha dimenticato, che il sostegno istituzionale e deliberativo, viene dato dal Consiglio Comunale del proprio comune, il quale stato dimenticato, esautorato e reso incapace di difendere gli interessi sacrosanti di una comunit alloscuro di tanti disagi; - Che la questione C.I.M. la punta di un iceberg nella fogna sanitaria in cui versa il comune di Orta Nova, ignorata, chiss perch, da questa Amministrazione: poliambulatorio (ex distretto sanitario) abbandonato e privato di molte ore specialistiche, il centro diurno per non autosufficienti (600.000,00 euro), chiuso, laltro nuovo poliambulatorio, in via Pertini, 800.000,00 euro, chiuso ed abbandonato, servizi sanitari sparsi e senza dignit - funzionale. Ebbene, alla luce di quanto sopra, noi consiglieri comunali, vogliamo sapere dalle SS.LL., quanto segue: Perch il Sindaco, avv. Iaia Calvio, non ha sentito il dovere di convocare e informare il Consiglio Comunale di Orta Nova, della questione C.I.M.? Da quanto tempo non lavorano al CIM lo Psicologo e lo Psichiatra? Perch non viene convocato un Consiglio monotematico per esaminare ed approfondire tutta la situazione sanitaria nel Comune di Orta Nova?. La Giunta anticipa alle famiglie il contributo regionale per i libri di testo La Giunta comunale ha deciso di anticipare il contributo per lacquisto dei libri di testo per lanno scolastico 2011-2012 assegnato al Comune di Orta Nova dalla Regione Puglia e non ancora versato. La delibera stata adottata allunanimit su proposta della sindaco Iaia Calvio. Lammontare dellanticipazione pari a 64.368 euro che la Regione potrebbe essere costretta ad erogare a fine anno per rispettare i vincoli del Patto di Stabilit interno, spiega il sindaco, Almeno questo quanto ci stato segnalato da ANCI Puglia, che ha invitato i sindaci

pugliesi ad anticipare il contributo diretto alle famiglie. Non ce la siamo sentita di scaricare sulle gi fragili spalle dei cittadini anche questo peso, piccolo o grande che sia, ed abbiamo anche ritenuto opportuno adottare una misura di solidariet istituzionale che evita di aggravare le difficolt ad un altro ente pubblico. Questa vicenda ripropone il tema della drammaticit della crisi finanziaria e degli effetti indotti dalla necessit di avere bilanci sani e stabilmente in equilibrio, conclude Iaia Calvio, Ma dovrebbe anche indurre il Governo ad una riflessione pi approfondita sullopportunit di vincoli tanto asfissianti da bloccare anche la spesa sociale o per investimenti. Per le piccole manutenzioni comunali attivato i voucher Trasformare il bisogno in opportunit di lavoro e partecipazione attiva alla vita comunitaria. lobiettivo che lAmministrazione comunale si posta approvando la delibera con cui sono stati acquistati dallINPS i voucher da utilizzare per compensare i lavori occasionali prestati da chi chiede contributi finanziari a causa della situazione di indigenza in cui si trova a seguito della mancanza di occupazione. La buona prassi amministrativa stata presentata alla stampa dal sindaco

Iaia Calvio e dai consiglieri comunali Antonio Bellino e Antonio Tartaglia. Quotidianamente incontro, dentro e fuori il Municipio, gente che chiede un lavoro o un aiuto per compare i libri, pagare le bollette, fare la spesa ha affermato Calvio ed frustrante non avere soluzioni a questi drammi. Altrettanto quotidianamente abbiamo bisogno di piccoli interventi di manutenzione sul patrimonio comunale che non richiedono particolari competenze professionali e drenano risorse finanziarie. Esigenze che abbiamo trovato il modo di coniugare. Utilizzando le previsioni normative in materia di lavoro accessorio e dando seguito ad una delibera di Consiglio comunale, la Giunta ha acquistato buoni lavoro per un ammontare di 7.000 euro da destinare alla pulizia degli spazi verdi, la manutenzione delle strade, le attivit manuali da svolgere in occasioni di eventi. Ciascun voucher ha un valore di 10 euro da riconoscere in cambio di unora di lavoro: 7,5 euro la parte retributiva, 2,5 euro quella contributiva e assicurativa. Per laccesso a questa previdenza bisogna essere: residenti o domiciliati ad Orta Nova, disoccupati da almeno un anno e titolari di un reddito ISEE inferiore o pari a 7.500 euro. Abbiamo iniziato con 7.000 euro.

Un video su Orta Nova Dal passo dOrta ad Orta Nova, questo il titolo del DVD realizzato da Domenico Francone che sar presentato il 5 maggio 2012, con inizio alle ore 18.00, presso il Palazzo ex Gesuitico. Laurea Presso lIstituto Superiore di Scienze Religiose Giovanni Paolo II in Foggia, ha brillantemente conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Religiose, col punteggio di 110/110, Donato Di Pietro. La discussione della tesi ha avuto per tema Le nozze di Cana - simboli e personaggi e ha visto come relatore il professor Giovanni Chifari. Felicitazioni vivissime al neo dottore, al pap Antonio e a mamma Antonietta. Lutto venuto a mancare allaffetto dei suoi cari Rosino Balazek, lEditore, il Direttore e lintera redazione sono vicini al marito Giuseppe Scarangella e ai figli. * * * Michele Silla deceduto a Torino. LEditore e lintera redazione si stringono intorno ai figli, ai parenti e a Matteo Silla.

Da dodici anni lAssociazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in guerra, sezione di Orta Nova con il patrocinio del comune, celebra nel giorno di S. Giuseppe la festa del pap dedicata a tutte quelle persone che sono partite per difendere la patria e non sono pi tornate. Presenti a tale evento le autorit civili e militari tra esse il sindaco di Orta Nova, avv. Iaia Calvio con quasi tutta la giunta, il sindaco di Carapelle prof. Alfonso Palomba, lassessore Antonio Di Trani in rappresentanza del Comune di Ordona, il sindaco del comune di Ascoli Satriano Savino Danaro, accompagnato dallassessore alla cultura Biagio Gallo. Molta la rappresentanza militare, tra cui il colonnello Vincenzo Cipullo comandante 21 artiglieria terra, il colonnello Augusto Candido comandante 11 Genio Guastatori, il maresciallo Vincenzo Reiboldi, il luogotenente Michele Rizzi rappresentate Capitaneria di porto di Manfredonia, il maresciallo Giuseppe Romaniello rappresentate aeronautica militare di Amendola, il maresciallo Giordano Protopapa comandante della stazione Carabinieri di Orta Nova e il comandante dei Vigili Urbani di Orta Nova il maggiore Umberto Santoro. La santa messa stata ufficiata da don Ignazio Pedone, concelebrata da don Giovanni Laino e animata dal coro parrocchiale diretto da Giorgio Maffione. Molte le associazioni locali, sportive, culturali e combattentistiche. Il parroco don

Ignazio a conclusione del sacro rito ha espresso il suo compiacimento per la buona riuscita della manifestazione e a ricordato le motivazioni di tale evento, commemorando le tante vittime cadute in guerra ed in particolare i molti giovani pap che si sono immolati per la patria per garantire la pace e la libert dei popoli. Anche il presidente dellassociazione N.F.C.D.G. Saverio Padiscia ha ricordato tale evento che si ripete da ben 12 anni e mentre si ringraziano tutti i presenti per la gradita partecipazione ha fatto una breve panoramica del lavoro svolto durante lanno ed in particolare la produzione di un dvd molto interessante dove si racconta il lavoro svolto dellassociazione. Per tale lavoro lassociazione ha ricevuto il compiacimento del presidente della Repubblica, del Capo del governo, del Ministero della Difesa, della Pubblica Istruzione, del sindaco di Bari e quello di Barletta. A tal proposito riportiamo integralmente la lettere del generale C.A. Vincenzo Lops del secondo comando delle

Forze di Difesa Egregio presidente desidero ringraziarla per lattenzione mostratami nel farmi pervenire il dvd 1861-2011: 150 anniversario unit di Italia dove ho partecipato virtualmente ma con sentito trasporto, a tutte le attivit della sua sezione di Orta Nova. Limpegno, lonest e sentita partecipazione di tutti voi, nel ricordo di una storia che, soprattutto in quanto nostra, non deve poter essere dimenticata, vi onora e gratifica ogni vero Italiano. Con il vostro agire quotidiano in un momento di incertezze e di difficolt non solo economiche, contribuisce a rendere sempre pi grande il patrimonio umano, valoriale e culturale del nostro Paese. Come soldati questo non ci fa sentire mai soli. Nel rinnovarLe il mio sentito e convinto ringraziamento per quanto fate, colgo loccasione, unitamente a tutto il personale del Secondo Comando delle Forze di Difesa di augurare a Lei e tutti i Suoi soci ogni successo famigliare e professionale. Rispettosamente Gen. C.A. Vincenzo Lops.

Ordona si conferma uno dei Comuni della nostra provincia tra i pi virtuosi a attenti alla tutela e salvaguardia dellambiente. Infatti, secondo i dati diffusi dal sito da www.rifiutiebonifica.puglia.it, la citt degli scavi nel 2011 ha fatto registrare una percentuale di raccolta differenziata pari al 26.6%, con un incremento di cinque rispetto allanno precedente. Un prestigioso riconoscimento il cui merito va attribuito allAssessore Comunale allAmbiente Franco Ditrani, sensibile, sin dal suo insediamento, al tema del rispetto dellecologia, nonch alla popolazione di Ordona, che si contraddistinta negli ultimi tempi per comportamenti etici dettati da uno spiccato senso di civilt. Ma il lusinghiero risultato raggiunto da Ordona stride se posto in paragone coi paesi limitrofi: Orta Nova desolatamente al 9% di raccolta differenziata, Carapelle sfiora la soglia minima garantita per evitare di incorrere in sanzioni (attestandosi al 14%), seguita a ruota da Stornarella e Stornara, rispettivamente con 12,3 e 11,7 punti percentuali, mentre il quadro complessivo dellATO FG/4, comprendente, oltre i Comuni dei Cinque Reali Siti, anche le realt di Cerignola, Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia, indica una percentuale di raccolta differenziata pari all11.9, ben distante dalla media regionale del 17.16%. E per incentivare i pugliesi a un comportamento pi responsabile e coscienzioso, su proposta dell'Assessore Regionale all'Ambiente Lorenzo Nicastro, la Giunta ha approvato un provvedimento di nomina di commissari ad acta per 46 Comuni (ben 16 solo della provincia di Foggia, cui va la maglia nera, nessuno nella zona di Bari) che ad oggi non hanno raggiunto la soglia del 15 % di raccolta differenziata o che entro l'agosto del 2011 non avevano presentato proposte per il potenziamento del servizio di raccolta di porta a porta sulla base dei fondi PO FESR 2007-2013, bando recentemente riaperto in quanto solo un terzo dei comuni aveva presentato domanda e parte dei 38 milioni di euro ancora inutilizzato. Ordona, numeri alla mano, ben lontana dal commissariamento, anzi dal primo luglio sar il primo Comune della provincia a dotarsi del servizio di raccolta differenziata porta a porta tutti i giorni, con centro di stoccaggio in costruzione nei pressi del Campo Sportivo, eliminando cos dalle vie cittadine i cassonetti dellimmondizia. Inoltre stato approvato il Piano per lEnergia Sostenibile elaborato nellambito della partecipazione alliniziativa europea Patto dei Sindaci, finalizzato a ridurre le emissioni di CO2, secondo le direttive del Protocollo di Kyoto, del 20% entro il 2020, grazie al sistema di illuminazione per il risparmio energetico Dibawatt, gi utilizzato con successo a Orta Nova. Lultima, forse la pi importante, novit in tema ambientale a Ordona ha riguardato linstallazione, per la prima volta in Puglia e in tutto il Meridione, di una Fontana Ecologica in Piazza Moro, proprio di fianco Palazzo di Citt. La struttura, realizzata dallimpresa foggiana Powersurf, stata inaugurata il 7 agosto scorso con un sistema

innovativo che consente di offrire al cittadino acqua naturale e frizzante, proveniente dallacquedotto, filtrata, depurata e debatterizzata, al costo di soli cinque centesimo al litro, garantendo cos un risparmio annuo stimato di 12mila ingombranti e pesanti bottiglie di plastica. Da quel 7 agosto la fontana continuamente presa dassalto non solo da ordonesi, ma anche da abitanti dei comuni vicini, allettati da un servizio cos conveniente, pulito e salutare che stato preso a modello anche a Stornarella. Prima di concludere il mio mandato come assessore

allambiente spero di aver conseguito tre obiettivi ci fa sapere Ditrani ossia raggiungere la differenziata al 65%, ridare a Ordona decoro urbano (ad esempio con gli edifici tutti della stessa tonalit cromatica) e far conseguire a Ordona la Bandiera Verde per essersi distinta nelle politiche di tutela ambientale e di paesaggio anche ai fini turistici. Il nostro auspicio che tanti altri comuni prendano ad esempio e modello lattenzione e il rispetto che hanno i cittadini di Ordona per lambiente, in modo da garantirci un futuro pi sano e un impatto sostenibile.

Il tempo di Quaresima, culminato coi riti della Settimana Santa tra fede e tradizione, ha accompagnato i fedeli durante il periodo di preparazione alla celebrazione della Santa Pasqua, giorno in cui si rivive il Mistero della Morte e Risurrezione di Ges Cristo. Anche questanno la Quaresima a Orta Nova, come in tutto il mondo, stata ricca di momenti di preghiera e riflessione, cominciata con il Mercoled delle Ceneri, giorno in cui la Chiesa Cattolica invita alla conversione e a credere nel Vangelo, per inaugurare in ognuno di noi un tempo opportuno nel quale prendere coscienza della nostra dignit di battezzati e della chiamata ad essere figli di Dio attraverso un continuo rinnovamento della vita, come ha sostenuto Don Giacomo Cirulli, Vicario della Parrocchia M.S.S. Addolorata. Partita con la Passio Christi, organizzata dal Circolo ANSPI S. Gerardo e dalla Parrocchia S.S. Crocifisso, la settimana di attesa della Pasqua ha visto, dal 31 marzo fino a gioved 5 aprile, lesposizione ai devoti delle suggestive e antichissime statue dei Misteri presso la (finalmente) riaperta Chiesa dellAltomare vecchia di via Ordona. Mercoled tutte le Comunit diocesane si sono ritrovate a Cerignola in Cattedrale per la S. Messa Crismale, officiata da S.E. Mons. Felice Di Molfetta, e la benedizione degli Oli Santi necessari per la celebrazione di sacramenti

liturgici che si svolgeranno nellanno, come battesimo, cresima e unzione degli infermi. Gioved le quattro comunit parrocchiali hanno pregato con le Sante Messe, in Coena Domini, della lavanda dei piedi in ricordo dellistituzione dei Sacramenti dellOrdine Sacro e dellEucaristia; subito dopo la messa

laltare stato spogliato e si prepara quello della Reposizione per ladorazione del Santissimo Sacramento con veglia di preghiera individuale e comunitaria: le Chiese sono rimaste aperte per tutta notte mentre le campane non hanno suonato fino alla notte del sabato della Veglia Pasquale. Le statue sono state portate in processione dalla Chiesa dellAltomare alla Chiesa Madre, per dare il

via, il giorno successivo a partire dalle ore 6, allattesa processione dei Misteri, evento significativo nella tradizione ortese in cui le enormi statue sono state portate per le vie del paese, col coinvolgimento di associazioni culturali e di volontariato nonch autorit civili e militari. La giornata, dedicata alle Opere della Terra Santa con una colletta, poi proseguita con le Lodi Mattutine e la Via Crucis organizzata dai bambini delle quattro comunit. La sera del venerd, culmine delle celebrazioni pasquali, non si celebrata messa, ma si svolta ladorazione della croce In Passione Domini, la Processione dellIncontro davanti la Villa Comunale (in cui le quattro comunit hanno portato in processione le statue di Ges Morto, dellAddolorata, di Giovanni Battista e la Croce) e il conseguente Ufficio del Seppellimento. Il Sabato Santo con il Santo Rosario si aperta la Veglia Pasquale, la Madre di tutte le Veglie, chiudendo il triduo Pasquale, con le Liturgie del Lucernario e del Battesimo a rendere particolarmente evocativa la celebrazione. Una Pasqua, insomma, anche questanno contrassegnata dalla tradizione e dalla devozione per la pi importante ricorrenza della Chiesa Cattolica, in cui si celebra la Morte e Risurrezione di Ges Cristo a segnare la vittoria sul peccato e sulla morte con gioia, speranza e forza per affrontare la vita di ogni giorno.

Nella giornata del 24 marzo, scelta a livello nazionale per promuovere la lettura, a Carapelle stata inaugurata la biblioteca che i cittadini aspettavano ormai da molti anni. La cerimonia di inaugurazione iniziata la mattina con larrivo dei bambini delle scuole medie, delle scuole dellinfanzia e del vescovo mons. Felice di Molfetta. Nel piazzale antistante lingresso della biblioteca, il prof. Alfonso Palomba, sindaco di Carapelle, ha consegnato ai cittadini la struttura che stata intitolata a Francesco Nicola De Dominicis, personaggio di rilievo nella storia non solo di Carapelle ma anche dei territori dei reali siti. Ha poi preso la parola il vescovo complimentandosi per lutilit della biblioteca, citando San Paolo per ricordare a tutti, grandi e piccoli, che la biblioteca deve essere preservata da ogni atto di vandalismo. I libri vanno letti, consultati, non bisogna scriverci sopra, strappare le pagine o rubarli. Sono un bene comune queste la parole del vescovo pronunciate poco prima del taglio del nastro tricolore che ha ufficializzato lapertura della biblioteca. A questo primo momento della manifestazione ha fatto seguito un secondo momento di incontro con i cittadini nel pomeriggio, incontro al quale hanno preso parte lassessore regionale Elena Gentile, che ha espresso soddisfazione per la realizzazione

di opere come la biblioteca utili per combattere le disuguaglianze sociali oltre a favorire lo scambio di idee e la crescita culturale, e Franco Mercurio, direttore della Biblioteca Provinciale di Foggia, il quale ha tenuto una conversazione interessante sulla biblioteca allinizio del terzo millennio. La struttura della biblioteca stata costruita grazie ad una permuta del comune di Carapelle che quattro anni fa ha concesso i terreni, del valore di 200.000 euro e destinati secondo il piano regolatore di zona ad aree di pubblico interesse, a Franco Palmieri, il quale ha provveduto alla costruzione. Sulla stessa area sorgeranno anche la caserma dei carabinieri e un centro commerciale. Per quanto riguarda le attrezzature e libri, il sindaco ha partecipato, insieme agli altri sindaci dei comuni limitrofi, al progetto Aracne che ha sovvenzionato queste spese. Si tratta di un patrimonio di circa 1.500 libri, oltre a videocassette e dischi che risponderanno alle esigenze di tutte le utenze. Inoltre ci sono libri provenienti da donazioni di privati e di altri enti pubblici che contribuiscono e contribuiranno, si spera, allespansione della biblioteca. Nelledificio sono diverse le sale presenti: la sala di consultazione, la zona per ascoltare la musica, larea adibita alla lettura

dei giornali e la sala multimediale con i computer per consentire la navigazione in rete. Sar data la tessera a coloro che andranno in biblioteca e si potranno, consultando i siti collegati delle biblioteche dei reali siti, trovare i libri presenti negli altri comuni del territorio. E gi possibile usufruire dei locali della biblioteca, gestita per il momento da giovani volontari, successivamente si provveder al bando di un concorso per individuare la figura di un bibliotecario che sapr coordinare tutte le attivit della biblioteca. Gi nellantichit Marco Tullio Cicerone aveva affermato: I libri sono lalimento della giovinezza e la gioia della vecchiaia.

La visita in Puglia della Presidente nazionale Irma Maria Re ha avuto due importanti appuntamenti: il 25 marzo la solenne Via Crucis a San Giovanni Rotondo, egregiamente organizzata dal Presidente della locale Unitre Dott. Leonardo Tricarico, il giorno successivo il convegno regionale dei Presidenti presso la Sede dellUnitre in Orta Nova. Possiamo affermare, visto il successo di entrambe le manifestazioni che la forza delle sedi non sta nello starsene in pace, ma nel trasformare lestraneit in educazione permanente e rinnovata, tramite una giusta comunicazione: un preciso messaggio che passa tramite un preciso canale da un emittente (la Segreteria nazionale) a un destinatario (le Sedi della regione). Abbiamo creduto nella bont delliniziativa, convinti che la propria unilaterale decisione di accettare la proposta del convegno regionale e della Via Crucis costituissero implicitamente un atto di fiducia e un incoraggiamento per gli altri presidenti perch, seguendo il nostro esempio, potessero programmare incontri e convegni. Il Vice Presidente Annito Di Pietro ha condotto in maniera spedita e professionale lincontro. Dopo il saluto del Prof. Alfonso Palomba, sindaco di Carapelle, ha preso la parola la Presidente nazionale che ha espresso il proprio compiacimento per il lavoro svolto dalla Presidente Prof.ssa Rina Di Giorgio Cavaliere e tutto il gruppo di lavoro. Si sono poi avvicendati i numerosi Presidenti in sala, che hanno espresso le difficolt operative delle proprie sedi e i progetti per il futuro, tra cui

linvito ad ospitare la Presidente nazionale. Il Prof. Raffaele Cera, Presidente dellUnitre di San Marco in Lamis, ha trattato il tema di studio nazionale 2012 Anno dellanziano attivo e del colloquio fra le generazioni. Occorre dedicarsi a scoprire i contenuti della partecipazione accanto al perch e al come partecipare; ci che serve la consapevolezza della necessit dincontrarsi con gli altri, avendo una coscienza dinamica dei propri compiti da chiarire in relazione ai compiti altrui. Quando si ha in mente il quadro generale di compiti

e di rapporti in cui si opera, si trovano motivazioni pi chiare per il proprio impegno e si procede con maggiore autonomia. Gli atteggiamenti collaborativi, tanto utili quanto difficili, trovano la loro radice psicologica non tanto in unastratta virt morale, quanto in una conoscenza delle possibilit esistenti nei vari soggetti implicati del sistema organizzativo, in relazione al duplice scopo dellaffermazione delle finalit del nostro Statuto e del soddisfacimento di comuni esigenze territoriali. prende cura del proprio sapere, convincendosi ancor pi che volere potere, o meglio, come dicevano i nostri avi, mente sana in corpo sano! Un ultima cosa mi sento di dire, un grazie speciale a tutti i docenti di tutti i corsi dellUnitre che amano mettere gratuitamente a disposizione di noi cittadini il loro sapere e la loro cultura.

Da qualche mese ho preso a frequentare nel mio paese, Ordona, i corsi dellUnitre; tra i cinque ho deciso di seguire quello di Storia dellArte-Archeologia e quello di Inglese, tenuto egregiamente dallAvv. Filippo, Marco Gatta (da noi chiamato, anche per andare simpaticamente un po contro il suo volere, Professore Marco). Tale corso, che frequento ogni luned dalle 19.00 alle 20.15, per me davvero unoccasione imperdibile! Infatti, la lezione sicuramente un momento di piacevole arricchimento culturale e questo grazie allottima ed ammirevole preparazione del docente Professore Marco. Posso affermare che si percepisce la voglia di sapere e di conoscere in ognuno di noi corsisti, ci si scambiano pareri ed opinioni e, soprattutto, si respira un clima di amicizia e collabora-

zione fra tutti noi partecipanti, insomma, siamo una classe!!! bello vedere come ognuno ci si approcci alla lingua inglese in punta di piedi; c chi apprende per la prima volta delle nozioni in merito, chi, invece, rispolvera vecchi ricordi impolveratisi nel tempo e chi, infine, arricchisce ci che gi sa con delle cose nuove. Sono molto felice di tutto questo e sono grata a chi ha ideato i corsi dellUnitre perch rappresentano per me loccasione giusta per fare qualcosa di nuovo e che mi faccia fiera di riuscire a conciliare il ruolo di donna, di madre e di moglie che si

Non sono n un futurologo n uno stregone della fantapolitica, ma so per certo che lUnione dei comuni dei cinque reali siti non gode di buona salute: quello, infatti, che successo a Carapelle durante la seduta del 20 marzo 2012, a proposito dellelezione del presidente del consiglio, il sintomo di un malessere endogeno che ha radici in una concezione della politica decisamente antiquata e superata dai tempi. Non si pu esplorare il nuovo e nel contempo restare abbarbicati a schemi mentali di tipo manicheo, a categorie interpretative integraliste, a contrapposizioni nette tra il positivo (leggi: maggioranza) e il negativo (leggi: minoranza), perch tutto questo significa introdurre elementi dirompenti allinterno di un sistema che non ancora ha raggiunto una sua compattezza strutturale, capace di renderlo tetragono ai colpi... di testa. Ritengo, invece, che sia politically correct - seguendo una pratica consolidatasi nel triennio di vita dellUnione - consegnare ancora una volta la presidenza del consiglio nelle mani di un uomo della minoranza senza se e senza ma, non certo come paternalistica concessione, ma come opportunit di coinvolgimento/condivisione del processo in atto: non si dimentichi che lidem sentire de re publica il prerequisito per poter concorrere alla realizzazione del progetto. Gli scettici e i seminatori di discordie, pertanto, i profeti della disgregazione e i funamboli della politica, i rancorosi e gli sciamani del disordine devono comprendere che le cose hanno unimportanza non di per s, ma perch gli uomini ritengono che labbiano. Ricoprire o no la carica di presidente del consiglio dellUnione , in fondo, uninezia rispetto alloperazione politico-amministrativa che si sta cercando di realizzare sul territorio e che necessita del contributo concreto di tutti, al di l dei ruoli ricoperti, perch la sfida della costruzione di una polis intercomunale in s un disegno ardito e tale da far tremare le vene e i polsi a chicchessia, ma in modo particolare a chiunque non sia fortemente motivato e soprattutto non sia disponibile a lasciarsi contaminare dal progetto da realizzare. Lapproccio, dunque, alle difficolt che si incontrano lungo il cammino, per chiunque abbia buon senso e non sia mosso da personali bisogni di autoaffermazione o di passerella elettoralistica, non pu non innervarsi in un humus reso fertile dalla consapevolezza che non solo lUnione una navicella che si muove con difficolt

tra i marosi della disomogeneit delle appartenenze politiche presenti in consiglio, ma anche un esperimento complesso, perch non facile - per ragioni endogene ed esogene - condurre allunit cinque realt municipali (e pluribus unum) cresciute nel tempo - nonostante la comune origine - sul terreno dellautonomia amministrativa e socio-economica ad un tempo. In questottica lUnione non ha bisogno di altisonanti proclami o di strepiti insulsi, ma di equilibrio, di buon senso e di moderazione, come ha sottolineato a pi riprese il presidente Rocco Formoso nel suo intervento nella seduta di insediamento tenutasi ad Ordona il 3 febbraio 2012: quella relazione programmatica merita di essere letta da tutti per i suoi interessanti spunti di riflessione e soprattutto per i suoi inviti alla condivisione e alla corresponsabilit. Non c pi tempo per puntare il dito contro laltro, perch a partire dal s che comincia la scommessa dello stare insieme in un clima di lealt e di collaborazione: lUnione oggi ad un bivio e richiede a tutti di far conoscere da che parte stia ogni consigliere, se dalla parte degli sfascisti o dei costruttori di futuro. Dora in poi, infatti, o si prende consapevolezza che non esistono, in seno allUnione, avversari da abbattere con il machete, ma solo compagni di viaggio in cammino lungo unaffascinante avventura: da questo momento, in altri termini, ognuno, dinanzi ad un possibile fallimento, avr la sua parte di responsabilit - a prescindere dal fatto che appartenga alla maggioranza o alla minoranza, perch, per dirla con Enrico Chiavacci - ciascun singolo responsabile del buon andamento della vita associata, cio della migliore attuazione del bene comune in generale e dellarricchimento globale degli altri singoli associati (Teologia morale, Assisi, Cittadella editrice, 1980, pag. 48). Solo lautenticit - intesa come fedelt ad un ideale, come apertura verso orizzonti di significato nuovi e soprattutto come lealt verso chi dentro le cose alla pari di ognuno - la risposta migliore, forse lunica, a questo momento di disorientamento che lUnione sta vivendo per colpa di chi non ha ancora interiorizzato il tlos della sperimentazione in atto. Si archivi, dunque, il 20 marzo 2012 come dies nefastus, come un incidente di percorso, come un accidente estemporaneo, incapace di incidere sulla sostanza dellUnione. lultima chance per la sopravvivenza del sistema. *assessore alla cultura

Ne avevamo gi parlato nello scorso numero del nostro periodico della spinosa questione legata al C.S.M. (Centro Salute Mentale) di Orta Nova, che richiesta la chiusura per carenza di personale: infatti la struttura di assistenza psichiatrica pu contare sul lavoro soltanto di un infermiere e unassistente sociale, oltretutto con contratto a tempo parziale, mentre non sono pi in organico il medico psichiatra e lo psicologo. Tale situazione crea, come intuibile, disservizi e problemi ai pazienti, nonch ai loro familiari, costretti a recarsi a Cerignola, dove pure vi sono carenze di personali gi evidenti. Il sindaco di Orta Nova, Iaia Calvio, era intervenuto chiedendo un intervento deciso e risolutivo del direttore generale dellAsl Foggia Attilio Manfrini, della sensibilit e disponibilit del quale non posso e non voglio dubitare, per cos alleviare le sofferenze e non infliggere ulteriori disagi a chi gi soffre, dando il proprio sostegno istituzionale e personale alla Commissione Servizi Sociosanitari dellUnione per un incontro con il dott. Manfrini. A queste parole ha fatto seguito linterrogazione presentata dai consiglieri di minoranza Porcelli, Maffione e Annese: noi crediamo, che la Sindaco abbia fatto bene a dare il suo sostegno personale, ma ha dimenticato, che il sostegno istituzionale e deliberativo viene dato dal Consiglio Comunale del proprio comune, il quale stato dimenticato, esautorato e reso incapace di difendere gli interessi sacrosanti di una comunit alloscuro di tanti disagi. La questione C.I.M, proseguono i tre consiglieri, la punta di un iceberg nella fogna sanitaria in cui versa il comune di Orta Nova, ignorata, chiss perch, da questa Amministrazione: poliambulatorio (ex distretto sanitario) abbandonato e privato di molte ore specialistiche, il centro diurno per non autosufficienti (600.000,00 euro), chiuso, laltro nuovo poliambulatorio, in via Pertini, 800.000,00 euro, chiuso ed abbandonato, servizi sanitari sparsi e senza dignit - funzionale Linterrogazione si conclude con una domanda e una richiesta: perch la Sindaco, avv. Iaia Calvio, non ha sentito il dovere di convocare e informare il Consiglio Comunale di Orta Nova, della questione C.I.M.? Da quanto tempo non lavorano al CIM lo Psicologo e lo Psichiatra? Perch non viene convocato un Consiglio monotematico per esaminare ed approfondire tutta la situazione sanitaria nel Comune di Orta Nova?. Anche il Movimento Politico LOrta Nova che vorrei intervenuto sulla questione con una nota: daremo vita

nel corso di queste settimane a manifestazioni di informazione, sensibilizzazione dellopinione pubblica e di democrazia partecipativa al fine di migliorare la situazione di chi spesso viene de-rubricato dalle agende politico-istituzionali semplicemente perch ritenuto improduttivo e perch invisibile agli occhi di chi si ritiene normale dicono i membri del movimento. Ebbene, le numerosi discussioni e prese di posizione hanno portato a effetti benefici e significativi: da noi interpellato, Potito Mauriello, Delegato alla Sanit del Comune di Orta Nova, ci ha confidato che ben presto la sede del C.S.M. potr contare su tre nuovi psichiatri nello staff direzionale, in modo da rendere la struttura pi efficiente e funzionante per cittadini bisognosi di sostegno sanitario e psichico. Inoltre posso anticiparvi che il 14 aprile prosegue Mauriello sar inaugurata la nuova sede del C.S.M., che raggrupper anche il S.E.R.T., la postazione del 118 e la Guardia Medica, in via Kennedy, nei locali un tempo impiegati come Caserma dei Carabinieri; al taglio del nastro parteciperanno, oltre ai sindaci dei Cinque Reali Siti, il Direttore Sanitario Manfrini e lAssessore Regionale al Welfare Elena Gentile.

E stato inaugurato sabato 31 marzo a Carapelle presso il quartiere Italia90 un nuovo parco giochi comunale intitolato a Giuseppe Impastato, politico, attivista e conduttore radiofonico italiano, famoso per le denunce contro la mafia, che gli costarono la vita. Allevento erano presenti il Prof. Alfonso Palomba, sindaco del Comune di Carapelle, i sindaci dei 5 Reali Siti tra cui lavv. Iaia Calvio che ha tagliato il nastro, le Forze dellOrdine, il dott. Gianluca Di Giovine che ha suggerito il nome per lintitolazione del parco a Peppino Impastato, Sergio Clemente che ha favorito lincontro del testimonial della serata, Don Aniello Manganiello con i cittadini. Dopo il taglio del nastro tricolore il primo a prendere la parola stato il prof. Alfonso Palomba: Questo parco rappresenta un valore simbolico dato alla cittadinanza, Carapelle un paese che vuole vivere nella massima serenit possibile, che dice no alla mafia, no alla delinquenza e a tutte quelle forme di violenza. Questa intitolazione un chiaro grido a tutti quelli che vogliono turbare la quiete delle comunit del nostro territorio. Poi si parlato di sicurezza nella Terra dei 5 Reali Siti: La sicurezza sul territorio molto importante e a questo proposito si sta formando una commissione a livello di Unione che garantisca la sicurezza nei nostri comuni e che merita la massima considerazione. A fare da testimonial non poteva che esserci Don Aniello Manganiello, di origini campane, dai primi anni Novanta al settembre 2010 stato parroco di Scampia, ha denunciato i misfatti della camorra napoletana, seguendo un percorso analogo a Peppino Impastato senza aver per fortuna incappato in nessuna situazione spiacevole e scrivendo un libro pubblicato nel 2011 - Ges pi forte della camorra. Domanda: Ges pi forte della camorra. Che significato ha per lei questo libro? Risposta: La mia prima intenzione era di intitolarlo Per amore del mio popolo non tacer, frase biblica di Isaia tanto cara sia a me che a Don Giuseppe Diana ucciso dai Casalesi a Casal di Principe nel 1994. A spingermi la forte speranza che la mafia, questo cancro, questa piovra non potr vincere, non potr prevalere perch il male non pu imporsi. Laffermazione Ges pi forte della camorra esprime la mia certezza, e non solo la mia, che la salvezza possibile cos come viene raccontato nella Bibbia e nel Vangelo. Quando vedo i tanti uomini che ogni giorno come Giuseppe Impastato, Don Puglisi, Falcone, Borsellino e tanti altri che ogni giorno rischiano la propria vita per stare dalla parte del bene subendo ingiustizie per sostenere i loro diritti e nella misura in cui riescono a farlo, mi rendo conto che si realizza la vittoria di Cristo sulla camorra e sulla mafia. D.: La Provincia di Foggia ha sempre avuto la fama di citt violenta, che sensazione prova ad inaugurare un parco per dire no alla mafia e a ogni forma di delinquenza? R.: Don Ciotti dice che lindividualismo direttamente proporzionale alleclissi della legalit, pi cresce lindividualismo e pi cresce lillegalit, non solo perch uno si chiude nei suoi interessi, nella sua casa, ma anche perch non pensa agli altri, non si interessa di quello che di tutti e lascia che i violenti facciano quello che vogliono. Un parco come questo in un paesino che favorisce lincontro, linterazione, laggregazione e lo scambio anche per fare quattro chiacchiere, contribuisce alla lotta allindividualismo e a migliorare lumanit. Le cose belle e tenute bene migliorano luomo, soprattutto internamente. Ricordo quando andavo in carcere dai camorristi che mi dicevano di tenere in oratorio i ragazzi perch se stanno per strada possono diventare come loro e non vogliono che ci accada. Allora ben venga un posto che favorisce lo stare insieme. D.: Crede sia possibile un giorno estirpare la mafia dal nostro tessuto sociale? R. Si, un male estirpabile perch abbiamo in mano gli strumenti per farlo. Esistono delle forme di contrasto che non mettono in pericolo il singolo cittadino ma sono forme di contrasto silenziose, scelte di vita, comportamenti che possono opporsi allo strapotere, ai guadagni,

al radicamento delle mafie sul territorio. anche possibile che la corruzione, strisciante nelle istituzioni alte e basse, possa venire debellata con una ottima legge. La corruzione ai piani bassi delle istituzioni come i Carabinieri la Polizia, i Vigili Urbani, porta ad avere paura e la paura lascia campo libero allo strapotere della mafia. Queste istituzioni che servono a tutelare il cittadino, la loro attivit e la loro vita devono mettersi in testa che devono rischiare qualcosa, se non si disposti a fare questo, diventa difficile sconfiggere le mafie. D.: In un mondo globalizzato, e non parlo delle piccole realt come Carapelle, ma di grandi metropoli, si pu intraprendere una lotta allindividualismo? R.: possibile a patto che si abbia il coraggio di non vivere con latteggiamento di Cicero pro domo sua, bisogna aprirsi mentalmente lo stare chiusi soffoca, bisogna fare un lavoro sinergico dove siano convogliate tutte le realt buone, bisogna avere il coraggio di perdere qualcosa e mettersi a disposizione uno dellaltro. D.: Ha mai avuto paura? R.: Si, soprattutto quando mi sono arrivate le minacce in occasione di unintervista alle Iene con Giulio Golia nel 2008, la paura c stata ma quello che mi ha sempre aiutato certamente il mio essere sacerdote, il mio essere cristiano, sono stato sostenuto sia dalla gente che da Ges Cristo, il mio ispiratore lunico riferimento della mia vita. La cosa che mi ha amareggiato di pi e che listituzione ecclesiastica che avrebbe dovuto in qualche modo starmi vicino li a Napoli, quindi la curia arcivescovile, non solo non mi stata vicino ma ha anche fatto opposizione al mio modo di utilizzare i mass media per denunciare. La paura c stata, ma sai chi ha paura muore tutti i giorni chi non ha paura muore una volta sola, per dire una frase di Borsellino, bisogna vivere la vita dando un valore, un senso un significato vivendo in pienezza la vita, io penso che questa la fortuna pi bella che ci possa capitare. D.: Quali sono stati gli strumenti utilizzati per la lotta contro la camorra? R.: Intanto la denuncia a 360, i media, affrontare i mafiosi faccia a faccia. Commettevano anche delle ingiustizie nei confronti di noi sacerdoti che prima di me subivano per paura. Rubavano lacqua e arrivavano bollette di quattro e sei milioni di vecchie Lire e i miei confratelli pagavano per non avere problemi, con questo mio denunciare e affrontare il pizzo, non solo ho risposto a quelle beatitudini bibliche, beati quelli che hanno fame e sete di giustizia perch saranno saziati ma anche per dare coraggio alla gente mi sono messo in gioco portando via i ragazzi dalla camorra, incentivando il calcio affinch potessero aggregarsi attraverso il piano del contrasto netto e del mettersi in gioco.

Stornara, uno dei pi importanti centri di lavoro di immigrati europei ed extraeuropei si appresta a ringraziare questi lavoratori che spinti dal bisogno hanno lasciato la loro terra per venire a lavorare da noi. In che modo dimostrare loro che questa terra li accetta per quelli che sono, ossia depositari della dignit di persone umane al di l del colore, della cultura e della confessione religiosa? Si sviluppato un grande dibattito in parrocchia e per il corso, che durato tre giorni: dal sabato, al luned: loro non vogliono integrarsi, n, tantomeno inserirsi nel nostro contesto: preferiscono stare tra loro e l festeggiare a modo loro le varie festivit a che serve accettarli, accoglierli se poi se ne debbono andare e ritornare alle loro terre? ipocrisia bella e buona il far finta di avvicinarli per sfruttarli come e forse di pi di bestie, pagandoli poco o niente e poi in questo periodo di crisi di lavoro: non ce n per noi che se ne vadano! che stiano lontano da noi! ma questo il nostro cattolicesimo? Sono persone e quindi depositarie di dignit che preesiste alla loro esistenza, sono fatti a immagine del nostro Dio pure per loro Cristo morto in croce. Ma il nostro Cristo nero, bianco o scuro di pelle? Ma sono veramente fratelli a noi? O uomini, o costumi avrebbero detto i latini. Ma noi siamo diventati diversi, ci portiamo addosso delle divise fatte di giudizi, di comportamenti ed escludiamo chi la pensa, vive, ragiona o si esprime diversamente da noi. Dopo questa tre giorni dovevamo decidere e lo abbiamo fatto: offriamo il pranzo cos come lo abbiamo fatto in questi ultimi anni. Personalmente ero abbastanza scettico su come avrebbe risposto la gente cui spettava contribuire e mi dicevo, ma se siamo noi della Chiesa e la pensiamo cos, cosa diranno gli altri? Il marted, ed bastata solamente quella serata per ottenere tutto quanto era sufficiente per il pranzo a oltre cento persone: il primo piatto stato offerto dal ristorante i due archi; il secondo, pollo - dato da Franco Giannatempo - con patate

- offerte da Antonio Maglione, e poi la frutta dai vari fruttivendoli, bibite dallA e O, e poi i tavoli sono stati messi a disposizione dal tarallificio B & B, e poi forchette, posate e tovaglie da tanti altri. In un attimo tutti noi organizzatori abbiamo avuto certezza che lazione intrapresa aveva sortito leffetto partecipativo desiderato. Dovevamo aspettare solamente la domenica: arriv e alle tredici cominciarono a venire gli invitati. Come un prato che a primavera si riempie di tanti colori cos lAuditorium comunale. Si percepiva un senso di freschezza e di amicizia. Nessuna corsa allaccaparramento dei posti, ma tutto con tanto di educazione e di rispetto: la gente che soffre e che ha di bisogno, umile, corretta e rispettosa degli altri. Dopo una mezzora di attesa ha avuto inizio la somministrazione del primo che con estremo ordine stato accettato da tutti che a mano a mano che mangiavano si coloravano loro i visi di quella sana euforia che ti fa dire: abbiamo fatto bene! Tra i convenuti cerano di tutte le et e nazioni. Spiccava la presenza di bambini educati che stavano al loro posto. Gli adulti familiarizzavano tra di loro: per noi sembrava strano quel senso di partecipazione: la differenza di etnie, di razza e di tradizioni? Tutto risolto! Uno mi ha chiesto: del vino! E allorquando gli ho risposto: al bar! Ci siamo messi a ridere e tutto finito con un sonoro grazie!!! Quelli dellAzione Cattolica e della Confraternita di San Rocco che hanno fatto da inservienti, facendo le porzione e ritirando i piatti, con un sorriso dintesa si sono complimentati. La roba non solo bastata, ma avanzata tanto che labbiamo portata in un podere dove cerano ancora una quindicina di neri che tornavano dal lavoro, erano le 15.30 e si stavano lavando allaria aperta senza doccia ma aiutandosi con un mestolo che riempivano di acqua calda attinta da un recipiente messo sul fuoco, in campagna.

Da puro e semplice divertimento, il gioco sta diventando una vera e propria industria, sicuramente la pi importante, se consideriamo il coinvolgimento di oltre 30 milioni di italiani, secondo le stime fatte dagli addetti ai lavori. Come non considerarla tale, se il fatturato del mercato del gioco dal 2003 al 2008 stato valutato nella impressionante cifra di circa 194 miliardi di euro? Purtroppo il prodotto finale di questa enorme industria invisibile legata al gioco, al pari dell'alcool, del fumo e oserei aggiungere anche degli stupefacenti, pu trasformarsi in una vera e propria forma di schiavit, fino all'insorgenza di quegli aspetti che sono tipici della dipendenza: tolleranza, astinenza e perdita di controllo. Nel nostro paese il gioco, compreso quello d'azzardo, colpisce una fascia di popolazione che va dai 15 agli 80 anni, cos affermano coloro che si stanno adoperando con ogni mezzo, per combattere questa piaga sociale. Ad aggravare le conseguenze negative del gioco, c' l'uso dell'informatica, che preoccupa ancora di pi, in quanto incide in misura maggiore sulle fasce di et giovanili, che sono le pi esposte all'uso telematico oltre ad avere pi facilit d'accesso a certi sistemi di gioco. Con le dovute analisi, come possiamo non constatare che alcune leggi dello Stato stanno assumendo un significato non solo discutibile, se non addirittura paradossale? Infatti da parte di chi legifera viene messa in evidenza una palese contraddizione: da un lato denuncia, attraverso un'apposita Commissione Antimafia, un legame sempre pi stretto tra il gioco d'azzardo e la criminalit organizzata, e dall'altro concede la possibilit di poter esercitare online forme di gioco da ritenersi sicuramente d'azzardo. Da considerare che viviamo in una societ dove tutto appare facile, basta accendere il pi usato mezzo di comunicazione, che veniamo bombardati da programmi in cui si mette in risalto con molta evidenza che, la premiabilit della intelligenza e della personalit di un individuo, passa in second'ordine per fare posto alla fortuna che uno pu avere. Continuiamo a crescere con un metodo di comunicazione che vuole convincerci giorno per giorno che esistono sistemi per farci diventare

miliardari o quanto meno illuderci che possibile far quadrare i propri bilanci tramite facili scorciatoie. Purtroppo, cari lettori, dobbiamo prendere atto che tutto ci non assolutamente vero e sono certo che seppure lentamente, tutti lo stiamo imparando, proprio a nostre spese. Lotto, scommesse sportive, corse di cavalli, gratta e vinci, biglietti della lotteria, video poker, slot machine e chi pi ne ha pi ne metta, ci conducono inevitabilmente, ad un grave danno sociale, e ad una nuova forma di patologia da aggiungere nel dizionario, delle malattie che ci affliggono. Infatti, ed ampiamente dimostrato, che la maggior parte dei giocatori diventano persone con scarsa autonomia, insicure, con perdita di autostima, e cercano di nascondere, il pi delle volte, uno stato depressivo. Spesso pensano che la loro vita sia un fallimento, si sentono diversi dagli altri e si chiudono in se stessi, e nello stesso tempo negano che tutto ci sia la tragica conseguenza di una forma patologica causata dalla dipendenza del gioco. A livello psicologico ho avuto modo di notare in colleghi di lavoro ad un repentino passaggio da euforia a depressione, oltre ad avere un atteggiamento ossessivo e di bisogno quasi fisiologico di giocare. Tuttavia sotto gli occhi di tutti che esiste un numero esagerato di famiglie cadute in disgrazia, proprio per aver dilapidato alle macchinette in pochi minuti, il frutto di un mese di lavoro. Ad accelerare questi esiti nefasti, contribuisce la maggiore

velocit impressa ad un gioco che permette di riscuotere presto le vincite, con le cosiddette lotterie istantanee. Dobbiamo parlare perci di una vera e propria malattia che miete vittime in uno strato di popolazione sempre pi ampio. Come possibile non adoperarsi per migliorare le norme di alcuni giochi che comportano risvolti patologici gravi, creati da una dipendenza sempre pi manifesta in una fascia non esigua di giocatori? Perch non prendere coscienza che alcuni giochi rappresentano una vera tassa sui poveri, che certamente va ad alimentare, s gli introiti dello Stato, ma nello stesso tempo incentiva gli affari della criminalit? Non una interpretazione dello scrivente, ma a ragion veduta si pu dire che: anche per legge a volte si pu diventare malati d'azzardo. Questa citazione ci perviene ormai da molte parti, in particolare da chi cerca di opporsi all'avvio dei nuovi giochi utilizzati con il sistema informatico, come il poker online, al quale possono accedere tutti, soprattutto persone minorenni. Infine sarebbe opportuno mettere in conto gli aspetti criminali che ne derivano perch ampiamente dimostrato che ad ogni espansione del gioco legale si avverte anche una espansione del gioco illegale. Questa la causa principale che porta ad un indebitamento e conseguente ricorso a fonti di finanziamento con denaro, di sicura provenienza illecita, messo a disposizione del giocatore con una pratica sempre pi diffusa che si chiama usura. Alla prossima.

Proseguono incessanti i lavori, e appaiono in dirittura darrivo, a Ordona presso il cantiere di Via dei Mille, nei pressi dellIstituto Comprensivo Don Bosco in una zona periferica, ma con splendido panorama sui Monti Dauni, messo in piedi per la costruzione della nuova Chiesa dedicata alla Madonna del Principio. Infatti, a oltre un anno dalla posa della prima pietra il 22 gennaio 2011, secondo le prime stime, pare che linaugurazione delledificio possa venire nel prossimo autunno, donando a tutti i fedeli di Ordona un luogo di culto e di aggregazione accogliente e moderno ma rispettoso dello stile architettonico gi presente negli antichi edifici cittadini, in virt di un quanto mai necessario decoro urbano. Limmobile, realizzato dallimpresa edile Sedir Srl di Cerignola su progetto degli architetti Daniela Boscia e Rossella Totaro nonch dellingegnere Mario Distefano, avr una struttura circolare e si comporr di tre edifici (chiesa, casa canonica e sagrestia)

aperti alla comunit cristiana, in modo da creare ambienti religiosi e laici in armonia tra di loro e a diretto contatto con la realt

quotidiana cittadina. Lammontare complessivo del progetto di quasi due milioni e mezzo di euro, pi della met finanziati dalla Conferenza Epi-

scopale Italiana, con appaltatrice la Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, che per mezzo del Vescovo S.E. Felice Di Molfetta ha fortemente voluto che ad Ordona si realizzasse un nuovo edificio per il culto cristiano. Attenzione e cura saranno rivolti alla scelta dei materiali per laltare: i maestri originari di Bari Giuseppe Samarelli e Mauro Mezzina metteranno in risalto la simbologia iconografica, con un altare in pietra in forma quadrata, raffigurante al centro lAgnello che porta la croce e ai lati i simboli della mensa eucaristica, il pane e il vino. Di notevole impatto sar anche la croce, posizionata nel catino absidale, ricca di mosaici di gemme preziose, con un Cristo con le braccia protese verso lassemblea devota. Insomma cresce di giorno in giorno lattesa per vedere finalmente ultimata la nuova Chiesa di Ordona, destinata a diventare sin da subito la nuova casa di preghiera per i devoti cristiani.

Qualcuno, una volta, mi ha detto che si deve scrivere ci che si sa. E una cosa so per certo, che questo Paese ha smesso di utilizzare il suo cuore. Te ne accorgi allistante, perch immagini come questa che pubblichiamo, dove un uomo costretto dalle avversit rinuncia alla sua dignit di uomo, le osserviamo ormai giornalmente senza il minimo sussulto, senza la pur lieve indignazione. E non fa ormai differenza, se a frugare in quei lerci sacchetti della spazzatura vi un bimbo, un ragazzo, un uomo o un anziano: guardiamo svogliatamente per pochi istanti la stessa scena, magari anche un po infastiditi da tale spettacolo indecente e nauseante. Ripetiamo infatti a noi stessi, che purtroppo simili condizioni di degrado sono oggi diffuse ovunque e, che Orta Nova non fa differenza. Magari perch no ci rattristiamo persino un po, ma solo quel tanto che basta per essere in pace con la nostra coscienza, o magari talvolta elargiamo persino pochi centesimi in elemosina, contenti per aver fatto la nostra buona azione quotidiana. Del resto, non mai colpa nostra per quello che accade intorno a noi, anzi teniamo a ribadire che queste realt di degrado umano, sono spesso poco combattute dalla Chiesa e dalle Istituzioni

locali. Ebbene a me stesso, per primo, dico: ma noi cosa facciamo concretamente, se non voltare lo sguardo altrove per timore di restare troppo coinvolti perch, in quel preciso istante,

la nostra coscienza ci imporrebbe di fare qualcosa per laltro meno fortunato? Allora, senza false retoriche, torniamo ad indignarci quando incontriamo un nostro simile che si abbruttisce sotto il nostro sguardo. E ciascuno di noi nel suo piccolo, si rimbocchi le maniche offrendo il suo aiuto disinteressato, al fratello che in difficolt. Insieme, torniamo a far battere forte il cuore sopito di questo nostro Paese, perch Orta Nova ha in fondo un gran cuore come la stessa storia degli accadimenti passati, ci testimonia.

E scaduto marted 3 aprile il termine utile per presentare le liste relative alle urne anticipate del 6-7 maggio. Dopo un periodo politicamente tumultuoso ecco le tre liste depositate Nuove Idee lista civica, sostenuta da Sel, Rifondazione e IdV con candidato sindaco l Avv. Matteo Silba (sindaco uscente) candidati consiglieri: Fedele Alborea, Pina Giovine, Damiano Giannone, Francesco Pasquale, Alessandro Grandone, Silvana Sabetta, Elia Sardone. Tutti per Stornara lista civica, sostenuta da PD, socialisti dissidenti con il gruppo di Roberto Nigro, consigliere provinciale, con candidato sindaco Vito Antonio Nigro candidati consiglieri: Michele Colamartino, Luigi Filannino, Savino Iacobone, Antonio Posillipo, Maria Rita Pozzozengaro, Gioacchino Settani, Maria Clemente Spina. LA TORRE lista civica, sostenuta da PDL e UDC con candidato sindaco Rag. Rocco Calamita candidati consiglieri: Fernando Iagulli, Nunzia Ciarallo, Giovanni Di Corato, Francesco Bianchino, Brigida Andreano, Patrizia Basto, Roberto Nigro. La presentazione della lista Nuove Idee si apre con una lunga introduzione del Prof. Gerardo Laquale e prosegue con lelenco dei candidati e dei loro motti, infine prende la parola il candidato sindaco chiamato scherzosamente da Laquale ex nuovo Sindaco della Citt suscitando non pochi battibecchi tra i candidati delle altre liste presenti allevento. Abbiamo incontrato il sindaco uscente lAvv. Matteo Silba - Stiamo procedendo nel migliore dei modi anche se vedo una campagna elettorale molto

cattiva perch ci sono gli schieramenti opposti che si sono uniti per distruggere la mia persona e la mia politica, e quando si vuole distruggere qualcuno punta sempre sulla cattiveria e sulla calunnia. La nostra squadra sostenuta dal partito dellItalia dei Valori, Rifondazione Comunista e il Sel. La lista Nuove Idee presenta, come annuncia il nome, propositi nuovi ma anche nuove persone, nella compagine del gruppo ad eccezione di me e dellex assessore Alborea Fedele, gli altri candidati sono tutti volti giovani che non hanno mai avuto a che fare con la politica, sono tutti lavoratori, padri e madri di famiglia che vogliono mettersi in gioco con me per cercare di dare un nuovo futuro al nostro paese. Oggi vanno di moda le parole tecniche della politica, io sono stato un anno e mezzo ad amministrare e quello che ho fatto non stata solo politica. Certo un anno e mezzo un periodo strettissimo dove difficilmente ci possono essere dei risultati effettivi, ma intanto, abbiamo trasformato Stornara in un cantiere, abbiamo cercato di fare

opere di restauro allinterno della scuola e delle associazioni, ci siamo mossi a 360 per il bene del nostro paese, penso di essere la persona pi preposta per dare delle risposte ai cittadini. Non escludo le difficolt in questa nuova campagna elettorale visti i recenti episodi che mi hanno coinvolto in prima persona; tuttavia resto ottimista sul risultato se sono ottimista sul risultato. In quattro mesi di presidenza ho presentato allUnione dei 5 Reali Siti un progetto di 60 milioni di euro, il TrenoTram, che gi stato approvato ed ora al vaglio del governo per la sottoscrizione. Il Treno-Tram permetter di collegare la citt di Cerignola con Foggia attraversando tutti i comuni dei Reali Siti. Siamo tutti orgogliosi che tale progetto sia entrato nel piano nazionale dei trasporti al secondo posto in graduatoria. Avevo anche iniziato delle attivit legate alla realizzazione di un marchio dei 5 Reali Siti e quindi la possibilit di creare consorzi o organizzazioni di produttori affinch i nostri prodotti abbiamo non solo una tracciabilit ma anche unidentit per dare un valore aggiunto. Il nostro punto forte la squadra, non solo nella coesione amministrativa ma anche in tutte le iniziative per il nostro territorio. Con la riduzione dei componenti del consiglio abbiamo infine deciso di costituire dei gruppi di supporto sia di professionisti sia di gente comune disponibili a darci una mano, aperti al confronto e pronti a programmare insieme le opere per il nostro paese. Perch solo stando uniti si pu vincere. Noi intanto ci mettiamo la faccia.
alunni sia stato male in biblioteca! Buona lettura a tutti e ricordate che un libro il cibo migliore per la mente Il Plesso Mascagni presenta la favola musicale i cosi gialli Il Piccolo Coro della Scuola dellInfanzia Mascagni ha ricordato, lo scorso 8 marzo in modo particolare: nel teatro della Scuola Primaria del 1 Circolo, il giorno della festa della donna i bambini della Scuola dellInfanzia si sono esibiti nella favola musicale I Cosi Gialli del progetto Musicando. Lobiettivo finale di questo progetto stato quello di diffondere la cultura musicale attraverso la conoscenza degli elementi base quali ritmo e intonazione con lausilio di semplici strumenti. I bambini hanno accolto con entusiasmo e grande partecipazione le attivit proposte, che hanno favorito laumento del livello di socializzazione, integrazione e sviluppo affettivo - emotivo - relazionale. Liniziativa si avvalsa dellesperienza e della preparazione del professore Enzo Pastore, diplomato in tomba e trombone e della professoressa Alessandra Torchiarella, laureata in Polar -Music, coadiuvati dalla presenza degli insegnanti delle sezioni coinvolte: Danilo Bucci, Carmela Fabbrizio, Assunta Iorio, Angela Manente, Pina Rinaldi, Ilaria Santomarco, Lucia Sansone, Angela Tegon, Angela Trecca.

Visita alla Biblioteca Provinciale In questo periodo tutte le classi di Quinta della nostra scuola hanno un appuntamento importante: la visita alla Biblioteca Provinciale Magna Capitana di Foggia. Nel racconto di chi gi stato nei locali della Biblioteca Ragazzi si colgono linteresse e lentusiasmo con cui gli alunni si sono avvicinati al mondo dei libri antichi. Massimo Mazza, uno dei responsabili della Biblioteca, ha parlato della presenza di libri antichi (incunaboli), ha spiegato che la biblioteca prende il nome Magna Capitana da alcuni versi di una poesia di Enzo, figlio di Federico II e, come in un tour, ci ha portati nelle diverse stanze. Quella dedicata ai bambini da 0 a 3 anni aveva materassini colorati e morbidi e i libri erano fatti di stoffa e attaccati a pupazzetti. Nella sezione 3-5 anni cerano tanti libri di

fiabe, filastrocche, tutti con immagini e scritte divertenti e un angolo dove si poteva leggere ad alta voce. Nella stanza per i bambini da 6 a 14 anni cerano libri di categorie diverse, e per orientarci dovevamo leggere la targhetta sul dorso, che aveva un simbolo e le prime tre lettere del cognome dellautore. Nella stanza per persone pi grandi, tra enciclopedie e libri antichi si poteva anche studiare. Per trovare largomento desiderato si usa la classificazione decimale di Dewey. Allultimo piano Massimo ci ha mostrato il sito della Magna Capitana e un libro in formato ebook intitolato Un leone in biblioteca, che ci ha fatto capire che, a volte, le regole si possono infrangere se uno sta male persino in biblioteca. Crediamo proprio che nessuno di questi

Trovatore e nobile menestrello, Mario Salvatore da considerarsi tra i pi validi interpreti della canzone napoletana degli ultimi decenni. Dotato di carisma coinvolgente, di naturale comunicativit instaura con il pubblico un contatto immediato che va al di l dell'esibizione. Il suo repertorio spazia dalle pi note a quelle pi antiche e meno conosciute, da quelle di raffinata e malinconica passione di Sergio Bruni a quelle poetiche e pacate di Roberto Murolo, alle allegre e disincantate di Renato Carosone. Mario Salvatore nasce a Foggia nel 1941 da genitori napoletani, originari di Torre Annunziata. Gi eventi bellici costringono la famiglia a continui spostamenti tra il capoluogo dauno e la cittadina napoletana. La passione alla canzone napoletana per il giovane Mario sboccia in casa, tanto da appassionarsi ai grandi interpreti con una predilezione per Sergio Bruni. Ed proprio alla scuola del grande maestro che affina la sua ugola. Negli anni settanta, grazie anche al cinema, il periodo doro per la sceneggiata che procrea, poi, negli anni 80 la new melody napoletana Mario Salvatore non condivide la nuova ondata musicale e compie una ponderata scelta rilanciando la canzone classica napoletana nel progetto musicale Cos cantava Napoli, per sottolineare il forte legame con la tradi-

zione e nel contempo restituire alla canzone napoletana quel sempre antico-nuovo fascino utilizzando gli strumenti a peltro (mandolino e chitarra). E stato sicuramente il precursore di quello realizzato nel corso degli anni da Massimo Ranieri, Renzo Arbore e alcuni tenori. Mario ha a partecipato a festival di canzoni napoletane e programmi televisivi e ra-

diofonici su Napoli e la sua musica. Resta memorabile il concerto ad Ischia nel 2003 in omaggio a Sergio Bruni, nellambito delle celebrazioni dedicate al grande maestro appena scomparso. Lo stesso anno ha eseguito al teatro U.Giordano di Foggia, in prima nazionale Balcone a Marechiaro, la canzone inedita di Ernesto Murolo ed Evemero Nardella, due tra le firme pi prestigiose del panorama musicale napoletano, che grande rilievo ha avuto su gran parte della stampa nazionale. Ha realizzato ottimi prodotti discografici, di particolare interesse Cos cantava Napoli - Vol. 2 che riuscito a scalare i vertici della classifica specializzata del sito musicale Vitaminic, con largo consenso degli appassionati di musica napoletana, che ne hanno apprezzato la rigorosa adesione allo stile classico della canzone napoletana nonostante loriginalit degli arrangiamenti. Sono state vendute circa 10.000 copie di questopera un primato per un periodo di crisi. Anche l'ultimo Cd Cos cantava Napoli - Vol. 3 edito dalla Mea Sound di Napoli ha ottenuto un ottimo successo in termini di vendite ed stato molto apprezzato negli Stati Uniti, dove, a margine di una tourne, si esibito nel 2008 al Gran Gal della Niaf a Washington e presso la sede della Corte Suprema. abbiamo sempre creduto nello sport come aggregazione sociale dei ragazzi, se viene a mancare una figura come il Fair Play non penso che si pu andare molto avanti. Il Carapelle al primo posto dallinizio del Campionato e i ragazzi meritano questa vittoria che si fa sempre pi vicina, tutte le domeniche che abbiamo giocato erano vissute come vere e proprie finali. Tra tutti i campionati giocati questo il pi difficile perch portare la squadra dallinizio alla fine sempre al primo posto non semplice, fare un pronostico non penso sia faticoso, i ragazzi meritano la vittoria. Come allenatore, io e il mio collega Ciccone, abbiamo sempre puntato sul gruppo non c mai stata una persona Alter tra la squadra, contiamo sul gruppo e su tutti i ragazzi ed questa la nostra forza.

Il Carapelle pronto per brindare alla vittoria, a soli tre giornate dalla finale che giudicher la Promozione, anche domenica scorsa vince battendo ben 5-0 lAudace Barletta, giocata allo stadio comunale Paolo Di Gioio, in rete per la capolista c la palla di Magaldi che riesce al diciottesimo minuto dopo ben tre tentativi di rete, successivamente arriva la seconda rete di Compierchio P. Il gioco si fa duro ma il portiere del Carapelle riesce a parare la palla, riprende la partita con il secondo tempo ma viene ammonito Compierchio Giuseppe e subito dopo arriva il goal di Valenza che spiazza tutti, entra Bosco in sostituzione a Magaldi che segna il quarto goal della giornata e allultimo minuto arriva il goal di Ciccone. Cosi la capolista mantiene i cinque punti di distacco dallApricena che vince a Lesina 3-0. A fine Partita abbiamo intervistato il presidente Mariano Tarantino che molto soddisfatto di come il Carapelle sta giocando in questo campionato, non sono abituato a fare pronostici ma posso affermare che il facile stato fatto, ora ci aspetta il difficile ci auguriamo di proseguire per questa strada. I calciatori di domenica 1 aprile che per tutto il campionato hanno giocato poco o per nulla o che hanno

sostituito i titolari squalificati nelle precedenti partite si sono dimostrati allaltezza delle situazioni e della classifica che ricopriamo. E anche le dichiarazioni del Dirigente Accompagnatore ufficiale dei rossoblu Felice Sebastiano: Grande soddisfazione per me questa partita, provenivamo da una settimana abbastanza turbolenta giocata ad Apricena, dove si sono presentati scenari che parlavano ben poco di sport. Dovevamo rivalerci proprio sotto questo aspetto a prescindere dal risultato, quindi giocare una partita allinsegna del Fair Play nella speranza che non si ripeta pi quello che successo ad Apricena. I ragazzi sono mortificati ma abbiamo rivalutato la parola sport e siamo contenti di aver trovato una squadra come l Atletico Barletta che si dimostrata molto simpatica sia sotto laspetto del Fair Play che come persone. Il Fair Play per queste squadre molto importate, un ottimo profilo comunicativo tra le squadre, se manca questa referenza non so fino a che punto una partita pu essere giocata,

Dal luned mattina al sabato sera Orta rimasta sostanzialmente quella che ho conosciuto da giovane. Non ci sono pi i carretti e gli aratri trainati dai cavalli, sostituiti dai trattori, ma la pratica agricola e il lavoro manuale nelle campagne rimasto, in buona sostanza, quello di una volta. Le strade sono silenziose e sono poche le autovetture circolanti, mentre la vita e le attivit fervono nei campi. Il paese si rianima verso lora di pranzo ma, terminato quel paio di ore di sosta, molti braccianti e coltivatori tornano in campagna per sfruttare le residue ore di luce. A sera, la piazza relativamente gremita fino allora di cena e sono pochissimi i giovani in giro. Essi escono solo dopo le dieci di sera, ma generalmente non si allontanano molto dal paese. La situazione cambia radicalmente la sera del sabato perch giovani e meno giovani, scapoli e nubili o sposati, studenti, impiegati, operai, professionisti o contadini che siano, tutti vengono presi dalla smania di andare in pizzeria, o al ristorante, o (i pi giovani) in discoteca. I rapporti affettivi, le relazioni amorose fra i giovani si formano e si disfano, in molti casi, con estrema facilit. I loro genitori, si sono adattati al nuovo e consentono alle loro figlie di trascorrere, come marito e moglie, le vacanze in montagna o al mare, in crociera o nei paesi esotici, visto che, se il rapporto si interrompe, il nuovo fidanzato non ha nessuna remora a mettersi con la figlia che non pi come mamma laveva fatta. Orta mi suggerisce limmagine di una grossa caldaia (o di un fusto di nafta adattato allo scopo) nella quale, destate, vengono messi a bagnomaria le bottiglie o i barattoli di salsa, nascosti alla vista da grosse pezze di stoffa, da tele di sacco o, ultimamente, da grosse buste di plastica nera. Noi udiamo soltanto il borbotto ininterrotto dellacqua che bolle, a volte il rumore sordo di una bottiglia che scoppia, ma vediamo solo gli schizzi sfrigolanti di acqua sporca e rossastra. Le porcherie, insomma, emergono alla vista di tutti solo occasionalmente, ma ne sentiamo indirettamente la presenza e questo desiderio di salvare le appa-

renze lunico tratto residuo dellantica virt contadina. In realt, una forma di ipocrisia che non inganna e non indigna pi nessuno. Riccardo e Barbara sono due giovani poco pi che trentenni che si erano sposati quattro mesi fa; da due settimane Barbara ha lasciato il marito ed tornata a vivere con sua madre, impiegata e rimasta da poco vedova. La giustificazione che ha dato ai parenti e agli amici, uno dei quali me lha riferita, mi ha lasciato di stucco: ...Io non mi ero sposata per fare la domestica di Riccardo, per trascorrere la giornata a lavar-

gli la biancheria sporca, a pulirgli le scarpe, a preparargli pranzo e cena!. La madre, invece di dare torto alla figlia e di tentare di convincerla a tornare dal marito per affrontare la realt della vita coniugale, la giustifica dicendo che lei aveva tenuto sua figlia come una rosa, evitandole le faticose, ripetitive e stressanti faccende domestiche e che la figlia meritava una vita diversa e migliore di quella che aveva vissuto lei fino a qualche anno fa. In effetti, Barbara era stata mandata a scuola, si era diplomata ragioniera e poi si era iscritta allUniversit. Qui aveva conosciuto Franco che, dopo un paio di settimane di corte stringente, un pomeriggio di aprile laveva convinta ad andare a studiare a casa sua. Naturalmente lo studio era solo una scusa e Barbara lho aveva capito subito sicch, una volta giunta a casa di Franco, non aveva fatto nessuna resistenza ad entrare nel suo letto. Cos era tornata da lui ogni pome-

riggio e, giunta alla sessione di esami, era stata promossa a pieni voti per la sua abilit amatoria, ma era stata sonoramente bocciata ai due esami che aveva tentato. Alla fine di ottobre, in discoteca, avevo conosciuto Riccardo e fra loro era scoppiato il colpo di fulmine. Aveva continuato a stare con Franco, ma non si negava a Riccardo. Quando Franco insospettito, laveva seguita e laveva colta in flagrante in una stradina di campagna, lei gli aveva detto che non lamava pi e Riccardo si era inorgoglito per essere stato prescelto. Da quel giorno Riccardo era diventato il fidanzato ufficiale; era andato a casa di Barbara, laveva portata a casa sua, insomma le cose si erano messe sul binario della normalit. Riccardo era figlio unico di un agricoltore facoltoso; lavorava col padre e tutti i sabati e le feste comandate portava Barbara ora in pizzeria, ora in discoteca. A Natale la portava nel Trentino per la settimana bianca e, subito dopo la mietitura, a Sharm el Sheik e due volte in crociera. Barbara si era cos persuasa che questa fosse la vita alla quale era destinata. Perci lentrata nella vita normale, al ritorno dal viaggio di nozze laveva fortemente delusa. Riccardo dopo il matrimonio, aveva - come si suol dire - messo la testa a posto -. La responsabilit di una famiglia lo induceva a fare un uso pi consapevole del danaro, non era pi propenso a trascorrere i sabati in pizzeria o nella discoteca anche perch lavorava di pi. Il padre, infatti, gli aveva assegnato dieci ettari di terra da coltivare in proprio e, lavorando per s, egli lavorava di pi, tornava pi tardi dalla campagna e quindi pi stanco, aveva scarsa voglia di uscire e anche minore propensione alle effusioni. Barbara, dal canto suo, abituata a trovare il letto rifatto, gli abiti stirati e la biancheria lavata da sua madre, si era trovata di colpo a dover fare la massaia e a dover sbrigare tutte le faccende domestiche e questo laveva mandata in tilt. Aveva resistito, come Napoleone, cento giorni, poi era tornata a casa della madre. - Adesso tornata quella di prima del matrimonio - mi aveva detto il mio amico - la sera esce con le amiche, il sabato va a ballare o va in pizzeria e credo che non passer molto tempo, poich non c due senza tre, che concluder le sue serate con il terzo della lista. Infatti lho vista un paio di volte in macchina con un altro uomo. (continua 1)

Questanno in verit mi sono concesso, da tifoso, un anno sabautico: il satanello rossonero e il biscione nero-azzurro sono pi amarezze che gioia, ed ecco che sin dallinizio di campionato seguo i bianco-celeste adriatici di Zeman, gi pregustavo il derby dellAdriatico tra Pescara e Bari, che una notizia giunta dal capoluogo abruzzese, in un venerd di fine marzo, mi ha lasciato sotto choc: Franco Mancini morto nella sua casa di Pescara per un attacco cardiaco. Poche ore prima era sul terreno di gioco dello Stadio Adriatico, come preparatore dei portieri. stato un portiere atipico, questo dovuto, alla sua capacit di saper giocare anche a 15-20 metri dalla porta, con la perspicace di fare delle ripartenze veloci, fu chiamato l'Higuita di Matera. Questo suo modo di gioco, meglio di giocare anche con i piedi, gli procur la possibilit di togliersi lo sfizio di segnare da porta a porta e di fare un tunnel a Van Basten. Nel corso della sua carriera ha collezionato 240 presenze in 9 campionati disputati in Serie A e 175 presenze in Serie B. Per le sue particolari caratteristiche i tifosi gli avevano anche trovato diversi soprannomi: nel Foggia dei miracoli era Manchiguita, a Bari il Giaguaro e a Napoli Psyco-Mancini. Cresciuto nella squadra locale del Matera, gioca tre stagioni in Serie C2, Nel 1987 passa al Bisceglie dove lo scoprono Peppino Pavone e Mauro Finiguerra e ad ottobre indossa la maglia del Foggia. Con i satanelli nell'arco di tre anni effettua la scalata dalla Serie C1 alla Serie A e nell'estate del 1991, dopo la promozione in Serie A, gioca titolare nell'undici di Zdenek Zeman. Nella sua prima stagione passata nella massima divisione, risulta il terzo portiere per media voti, dietro a Fabrizio Lorieri e Luca Marchegiani. Il 1995 gioca con il Foggia due gare in Serie B prima di essere dato in prestito alla Lazio, la societ biancoceleste accusa problemi di infermeria con gli infortuni di Luca Marchegiani e di Fernando Orsi. Rientra a Foggia l'anno successivo dove disputa la sua ultima stagione da rossonero nel campionato di Serie B 1996-1997. Poi per tre stagioni titolare nel Bari e nellottobre del 2000 passa al Napoli con quale retroceder a

fine stagione. Nella stagione 2003-2004 veste la maglia del Pisa in Serie C1 fino al gennaio 2005 quando si trasferisce alla Sambenedettese, per poi passare al Teramo, alla Salernitana e al Martina. La sua mirabile avventura nel calcio giocato termina nel 2009 con la Fortis Trani. ed inizia quello di allenatore in seconda e preparatore dei portieri del Manfredonia in Seconda

scritto che stato un ragazzo da dieci e lode, si la verit stato un ragazzo che ha giocato ad alti livelli, ma fuori dallo stadio era una persona semplice ed umile, di una umanit incredibilmente vera. Tra i pali della porta del rettangolo di gioco dello stadio Zaccheria rester un vuoto, ma sempre vivo il ricordo di Franco Mancini, il ragazzo da dieci e lode. Il Ricordo di Giuseppe Pavone, direttore sportivo del Foggia Calcio Siamo tanto amareggiati: le parole non possono esprimere i sentimenti. Lui cresciuto con noi, arrivato a 18 anni ed rimasto per 10 anni. Lanno scorso era qui come preparatore, era uno della famiglia. Era un ragazzo silenzioso ed educato, anche se in campo era focoso: lui stato un precursore dei portieri-libero. Lui non aveva problemi fisici pregressi: stato un dramma improvviso che ci ha colti impreparati e ci ha lasciato senza parole. Era a Foggia 3 giorni fa a mangiare una pizza con gli amici, stato uno choc. Ricordo, faceva il fornaio a Matera: lo scovai in una partita dei dilettanti. Aveva gi le qualit alla Higuita, per Zeman era perfetto perch faceva il difensore aggiunto. Amava la musica, suonava la batteria, era una testa calda ma un professionista vero: sempre primo agli allenamenti, mai una parola fuori posto, si prendeva sempre le responsabilit. Quando, nella nebbia artefatta del classico fumogeno, partiva il coro Al Mancini, al, al..., significava che la partita stava cominciando, perch lui aveva preso posto tra i pali della porta. Salutava il pubblico, e faceva muovere la chioma di riccioli. Emulava Ren Higuita, che allinizio degli anni 90 faceva parlare per la sua stravaganza colombiana. Lo ricordiamo accovacciato mentre ipnotizzava Roberto Baggio lanciato a rete, indimenticabile il volo per respingere il rigore del pi altisonante omonimo, Roberto. Si parl a lungo della sua irriverenza verso Van Basten in quel celeberrimo FoggiaMilan 2-8, e tutti sapevano della sua passione per la batteria e per la musica raegge. Quando cresciuto, e noi con lui, abbiamo scoperto che larte di difendere quei tre pezzi di legno, la sapeva pure insegnare. Lo aveva fatto a Foggia lanno scorso e fino a ieri stava contribuendo alla scalata pescarese alla serie A. Da queste parti gli avevano perdonato pure la scappatella in maglia biancorossa. Perch Mancini ha segnato unepoca, perch Mancini era il portiere del Foggia in senso assoluto. Perch in cortile, tra i ragazzini degli anni 90, quando quello con i guanti la prendeva, tutti dicevano... e chi sei, Mancini?. Quando ieri la notizia rimbalzata da Pescara, sembrato tutto tremendamente rimpicciolito. S fermato tutto di colpo e non avevamo il coraggio di chiedere conferme. Twitter e le agenzie hanno fatto il resto. Una botta troppo forte per tutti. Tutti freddati da questo calcio di punizione. Allincrocio dei pali, imparabile. Anche se fossimo stati bravi come Mancini.

Divisione. Nella stagione successiva con il ritorno a Foggia di Zeman viene chiamato ad allenare i portieri del club rossonero, lennesimo ritorno a casa, ma nel mese di giugno dello scorso anno il tecnico boemo lasciando Foggia per Pescara volle portare con se anche Franco per la preparazione dei portieri bianco-celeste. Le qualit di Franco Mancini non era solo quelle espresse sul rettangolo di gioco, ma anche quelle del quotidiano era un grande appassionato e cultore della musica reggae, fu folgorato da Bob Marley in un concerto del 1980 ed era una dei collezionisti pi forniti dEuropa tanto da possedere un disco d'oro del musicista giamaicano. Bravissimo nel suonare la batteria, a Foggia si esibiva con un gruppo nei pub, memorabile fu il suo concerto nella programmazione dellEstate foggiana del 1993. Aveva una grande devozione per S. Pio da Pietralcina tanta da far scoprire a Zeman il culto del frate del gargano: il Foggia Champagne ogni anno andava in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo. Qualcuno in questi giorni ha

e la scamorza secca. Disporre in piatti piani condire con olio e sale. Cardoncelli con Agnello Ingredienti per 4 persone: kg. 1,5 di Cardoncelli, kg. 1/2 di carne di agnello, cinque uova, gr. 200 di formaggio pecorino, aglio, olio di oliva extravergine. Per prima cosa i cardoncelli vanno nettati, quindi vanno lessati in acqua abbondante e leggermente salata. Da parte preparare uno spezzatino d'agnello, mettere la carne a soffriggere in un tegame con olio di oliva extravergine e aglio: Quando la carne comincia a rosolare aggiungere del vino bianco, lasciarlo sfumare ed aggiungere un po' di acqua di cottura dei cardoncelli. Continuare la cottura per circa trenta minuti. Aggiungere i cardoncelli, precedentemente lessati, assieme alle uova sbattute con pecorino grattugiato, un pizzico di sale, e continuare la cottura fino a quando le uova si sono rapprese. Condire con il pecorino rimanente e servire a tavola. Le Squarcelle Ingredienti: Kg. 1 di farina, n. 8 uova, gr. 400 di zucchero, 200 gr., lievito per dolci, sale. Per la guarnizione: n. 2 uova, zucchero a velo, limone, confettini colorati, cioccolatini. Su di una spianatoia versare la farina aperta a fontana, poi mettere le uova, lo zucchero, il burro, il lievito per dolci e un pizzico di sale. Lavorare la pasta fino a quanto non avr acquistata una consistenza elastica. Tagliarla a pezzi e lavorarla fino ad ottenere dei taralli, al centro inserire due strisce di pasta a forma di croce. Riporli in una teglia imburrata e metterli a forno caldo (150). Quando le squarcelle hanno il colore dorato toglierli dal forno e farle raffredare. Nel frattempo preparare la glassa: in un contenitore versare gli albumi di uova, zucchero a velo e gocce di limone. Sbattere il tutto fino ad ottenere la glassa, poi con un pennello passarla sulle squarcelle, guarnirle infine con i confettini e i cioccolatini. Sistemarli su di una vassoio e farli asciugare. Le squarecelle hanno anche la variante a forma di cuore.

La Settimana Santa, tutta dedicata ai riti pasquali; una settimana piuttosto impegnativa, sia sotto il profilo religioso che quello culinario, che prepara appunto allavvento della Pasqua. Ma cosa troviamo sulle tavole pasquali di Capitanata? Sicuramente legata alla tradizione religiosa la presenza in ogni men pasquale delle uova e dellagnello: secondo riti antichissimi, le uova sono simbolo di fecondit e di vita, e in genere venivano consumate proprio per celebrare larrivo della primavera, come simbolo di rinascita di una nuova vita. Successivamente i primi Cristiani hanno trasposto questa tradizione associandola alla rinascita di Cristo: luovo diventato cos simbolo di rinascita e quindi di Resurrezione. Da allora la Chiesa ha diffuso la tradizione di distribuire tra i fedeli un cestino di uova benedette, e luovo divenuto parte integrante delle tradizioni cristiane legate alla Pasqua. Da quelle di cioccolato a quelle utilizzate in torte salate o nei dolci, luovo protagonista assoluto dei pi tradizionali men pasquali tipicamente pugliesi, insieme allagnello, che ricorda appunto sotto il profilo religioso il sacrificio di Cristo, che diventa agnello di Dio. Ma la provincia di Foggia, come lintera Puglia, che ha una tradizione gastronomica fortemente legata alla terra, propone sulle tavole imbandite di Pasqua anche verdurine e primizie di stagione, condite con il prezioso olio extravergine di oliva pugliese. Quindi, partendo dagli antipasti, citiamo il Benedetto, piatto foggiano, che apre il pranzo del giorno di Pasqua, e che composto da uova sode benedette dal prete durante la messa pasquale, salame, ricotta fresca e asparagi, prodotto tipico di questa stagione. la portata di apertura al pranzo pasquale e prima di dare inizio al momento conviviale il capo famiglia benedice con un ramo dulivo imbevuto di acqua santa, tutti i commensali. Molto frequenti sulle tavole di Capitanata sono anche i Panzerotti pasquali, fritti e ripieni di ricotta fresca. Per quanto concerne primi e secondi piatti, invece, sono le ricette della tradizione a fare da padrone, come la Tiella di Riso, Patate e Cozze, o ancora specialit mare e monti, con pesce fresco e verdure di stagione. Lagnello o capretto diventano il secondo per eccellenza, cucinati in mille modi diversi: in alcuni paesi abbiamo il Brodetto, cio pezzetti di capretto cotto in tegame, associato ad asparagi lessati da parte, che poi vengono conditi insieme al capretto con uova sbattute e formaggio grattugiato. I Cardoncelli con lagnello il piatto principe della tradizione pasquale dauna, ossia agnello a pezzi roso-

lato con cardoncelli, il tutto legato con uova sbattute insieme a pecorino grattugiato. Nella mia Deliceto si usa la variante dei finocchi al posto dei carboncelli e il giorno di Luned in Albis dedicato alla gita di fuori porta la frittata di cipolla regna sulla tavola. Ma sono i dolci i veri protagonisti delle tavole pasquali: pensiamo alle Trecce Pasquali e le Squarcelle, un dolce semplice e genuino, che ricorda i sapori e le tradizioni di una volta. Le Squarcelle di Pasqua per i bambini sono sinonimo di festa: tante sono le forme divertenti che vengono date a questo dolce, dagli animaletti ricoperti di glassa colorata alle semplici ciambelle, che i bambini possono sbizzarrirsi a decorare con granella di zucchero colorata e zucchero a velo. Il Benedetto Mentre altrove si usa mangiarle appena svegli a colazione accompagnate magari a qualcosa di dolce, da noi tradizione consumarle a mezza mattinata, per spezzare un po la fame, o come prima portata del pranzo pasquale. Per realizzarlo vengono accostati in un unico piatto di portata o in singoli piatti da dessert, le uova sode tagliate, del salame o del capocollo e delle fette di arancia. In alcune famiglie si adotta poi una versione ancora pi ricca aggiungendo anche della ricotta fresca. un piatto molto appetitoso, profumato e anche coreografico, certamente allaltezza di un pranzo di Pasqua che si rispetti. Ingredienti per 4 persone: 200 gr. di soppressata, scamorza secca, 4 uove, 2 arance, 2 limoni, olio di oliva extravergine, sale q.b.. Fare bollire le uova. Tagliare a fette la soppressata, le uova sode, i limoni, le arance

Moncler, anche nomi a dominio falsi Il Gip ha sequestrato 493 siti web, che inserivano nel proprio nome a dominio il marchio dei piumini. Il Tribunale, per, ha annullato il decreto. L'attivazione di un sito di e-commerce, che abbia un nome a dominio che richiama un noto marchio, non causa sufficiente per sostenere in giudizio l'accusa di messa in vendita di prodotti contraffatti. Questo stabilisce l'ordinanza del Tribunale di Padova, emanata a novembre scorso, con la quale stato annullato il decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip contro ben 493 siti web, contenenti il nome Moncler nel proprio nome a dominio. La questione della contraffazione di noti capi di abbigliamento, dunque, passa anche dal Web. Anzi, sono centinaia e centinaia i siti web di ecommerce, che trattano abbigliamento non originale, molto spesso all'insaputa del consumatore. Quest'ultimo si ritrova a navigare fra i milioni di siti web per l'acquisto di un capo e, allettati da offerte incredibili (-70%, -80%, ecc.), incappano in vere e proprie truffe. Allo scopo di intervenire per contrastare il dilagante fenomeno della contraffazione, il Gip ha ordinato il sequestro di centinaia di siti web e ha anche ordinato a 27 provider di oscurare i siti web incriminati. L'attivit posta in essere dai gestori di quei siti, infatti, che hanno semplicemente indicato il marchio all'interno del nome a dominio (monclerfans.com, moncler-cheap-jacket.com, moncleroutlet.uk.com, monclerprezzi.com, monclerdiscount.com, ecc.) ha indotto in inganno il consumatore. Per non parlare, ovviamente, delle ricadute economiche spiacevoli per l'azienda, che legittimamente detiene i diritti sul marchio. Secondo quanto stabilito nelle indagini, per Moncler ha dovuto sostenere ingenti perdite da lucro cessante. Difficile qualificazione del nome a dominio Come si pu vedere dalla recente ordinanza del Tribunale di Padova, la questione dei nomi a dominio suscita numerose difficolt interpreta-

tive. Se per un giudice stato configurato un reato nell'inserimento di un marchio in un indirizzi web, per l'altro non cos. La vicenda sintomo di una difficile qualificazione giuridica del nome a dominio; interpretazione che poco chiara ormai da anni. Il nome a dominio Il nome a dominio, o domain name, il nome (dai 3 ai 63 caratteri massimo) espresso in forma alfanumerica con cui viene indicato un dominio Internet, cui corrisponde un determinato sito inteso come lo spazio all'interno del quale sono contenute le informazioni immesse in rete. La parola inglese domain, tradotta in italiano come padronanza, potere incontrastato, controllo, deriva dal latino dominium, da dominus signore, padrone di casa, che a sua volta deriva da domus casa. Dunque, il termine stesso ci fa comprendere come il domain name sia quel nome che contraddistingue una nostra propriet, un nostro mondo sul quale abbiamo pieni poteri. Con la diffusione delle-commerce, il nome a dominio ha assunto un valore commerciale spesso pari a quello del marchio, soprattutto per le aziende che fanno del commercio elettronico uno dei principali veicoli di promozione e vendita dei propri prodotti. Chi presente su Internet punta alla registrazione di domini che, per quanto possibile, contengano il nome del proprio marchio dimpresa, nella consapevolezza che il dominio possiede ormai la qualit di elemento catalizzatore di clientela, come sa bene il navigatore che, pur non conoscendo lindirizzo Internet di una determinata azienda, ne individua facilmente il sito digitando sulla tastiera il nome seguito dal suffisso .it o .com. Il domain name come marchio La Giurisprudenza e la dottrina hanno assunto posizioni differenti al loro interno sulla qualificazione giuridica del nome a dominio. L'orientamento prevalente, comunque, quello di configurare il nome a dominio alla stregua di

un marchio. Una esplicita normativa sembra essere stata scritta nel nuovo codice per la propriet industriale. In effetti anche il nuovo codice per la propriet industriale pur affrontando il delicato argomento si limitato ad assicurare ai domain names una tutela non solo sostanziale ma anche formale, in quanto per la prima volta viene equiparato a livello legislativo il nome a dominio agli altri segni distintivi, prevedendo, all'articolo 22 (Unitariet dei segni distintivi) che: vietato adottare come ditta, denominazione o ragione sociale, insegna e nome a dominio aziendale un segno uguale o simile all'altrui marchio se, a causa dell'identit o dell'affinit tra l'attivit di impresa dei titolari di quei segni ed i prodotti o servizi per i quali il marchio adottato, possa determinarsi un rischio di confusione per il pubblico che pu consistere anche in un rischio di associazione fra i due segni. Una volta, quindi, accertato che il marchio registrato debba essere tutelato anche su Internet, pu, quindi, presentarsi il caso in cui un soggetto registri presso la autorit competente un nome a dominio che corrisponda in tutto o in parte ad un marchio registrato il cui diritto di utilizzo di esclusiva spettanza di un terzo. In questi casi, gli strumenti adottabili da parte del titolare del marchio registrato che ritiene che lutilizzo del proprio marchio come nome a dominio altrui possa configurare una attivit illecita, sono proprio quelli forniti dalla normativa in tema di marchi e dalla disciplina sulla concorrenza sleale.

LAMORE Lamore quello vero lo senti nel cuore. Lamore nobile sentimento il lievito della vita. Pu la massai impastare il pane senza lievito? Senza lamore la vita non avrebbe senso. La ricchezza non deve prevalere sul nobile sentimento, e come oscurare gli insegnamenti che per millenni ci tramanda la chiesa. Savino Luce

hanno avvolto lesistenza di un uomo timido e onesto. Solo e senza gioia ora con Dio che capir e lamer. Rocchina Morgese

Ora che tutto vedi e tutto senti da lass, fa in modo che si calmino le anime qua gi: i tuoi cari ripensano e ti amano sempre e dal dolore non ne possono pi. Tu, piccolo Angelo, che sei lass in compagnia sei del Buon Ges. Gi Emme

AL PICCOLO ANGELO CAGGIANO Quando tu nascesti, piccolo Angelo qualcuno ti prescelse e da lass ti guard e la sua mano su di te pos dicendo mio piccolo Angelo, tra breve tempo tu da me verrai, perch ho bisogno di te, perch tu, piccolo pargolo, sarai tra i tanti altri pargoli che qui sono gi da me e ti distinguerai dagli altri, perch prescelto tu fosti e perch tu sei un Angelo di fatto e di nome tu, piccolo fiore, piccolo gelsomino profumato.

IL FUMO La mia signora ricca sfondata figlia di famiglia blasonata, con tutto ci degna di rispetto per ha un cattivissimo difetto: Fuma ed un vizio ereditario che la mantiene sempre disturbata. La mamma, il padre e la zia tengono tutti la stessa malattia. Con questa prospettiva verit c poco o niente per poter studiare perch la scienza ha detto: che per i mali ereditari non c alcun altro mezzo si deve fumare il sigaro. Antonio Silla

VORREI Vorrei trovare nei miei simili una briciola del coraggio di Maria, della bont di San Giuseppe, del sacrificio immane di Ges. Il loro incommensurabile esempio si sta cancellando nel cuore degli uomini fino a scomparire. quanto squallore nelle loro menti turbate! Rocchina Morgese

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Aprile 2012 - 23

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