Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Si tratta cioè della giornata con il maggior quantitativo di luce diurna dell’anno, il giorno
che segna ufficialmente l’inizio dell’Estate astronomica.
Chi ha confidenza con la lingua latina riconoscerà come la parola “solstitium” sia composta
dalla parola sol che significa “sole”, e stitium – che significa “fermo”. Quindi solstizio
significa “il sole si ferma”, proprio ad indicare come in questo giorno il sole sembri fermarsi
nel cielo più a lungo senza voler tramontare.
Da sempre in tutto il mondo il solstizio d’estate assume anche il valore simbolico del
cambiamento, della transizione verso il domani, un nuovo inizio della natura che viene
celebrato ad ogni latitudine con feste e riti tradizionali che hanno origine molto indietro nel
tempo.
Cerimonie, antiche feste pagane, falò, banchetti e danze vorticose vengono organizzate
ogni anno come forma di connessione spirituale tra madre natura e la vita umana, tra
l’energia vitale che la luce del sole porta con sé e i suoi energetici influssi sulla Terra come
fertilità e abbondanza
La vitalità del fuoco è tra i simboli più rappresentativi di questa celebrazione dove la forza
della luce si contrappone alla minaccia dell’oscurità.
Nel corso dei secoli il solstizio d’estate è stato celebrato da antiche civiltà di culture,
ognuno ha trovato modo di rendere omaggio alla forza della luce.
Proprio per la sua grande forza spirituale questa giornata ha assunto significati precisi
anche dentro le diverse fedi religiose, se nella tradizione cristiana la celebrazione del
solstizio d’estate coincide con la nascita di San Giovanni Battista, in quelle pagane si
aspetta la prima alba d’estate per sventare incantesimi e bere fluidi a base di erbe
magiche per godere di buona salute durante l’anno.
In generale però la data del solstizio di giugno è sempre stata presa come riferimento
temporale per organizzare semina e raccolta dei campi o per unirsi in matrimonio.
Nel suo circuito annuale, il Sole percorre un anello che di fatto collega i quattro punti
cardinali Est-Ovest e Nord-Sud formando una croce inscritta in un cerchio. Gli Equinozi si
trovano sull’asse orizzontale, i Solstizi corrispondono alle estremità dell’asse verticale. I
Solstizi corrispondono a due porte principali, varchi da cui il Sole cambia rotta e torna
indietro.
Se guardiamo alla tradizione romana, il significato esoterico del solstizio è indicato dalle
divinità Giano e Vesta situate alle due soglie cardinali. Esse corrispondono all’ inizio e alla
fine del mezzo giro e coincidono quasi perfettamente con il calendario celtico suddiviso nei
sei mesi bui e nel semestre della luce. Attraversare il buio cosmico corrisponde ad un
viaggio nell’oltretomba, cioè prepararsi all’iniziazione – simbolo di trapasso rispetto al
mondo profano – e alla discesa agli Inferi. Il dio Giano rappresenta il flusso di morte e
rinascita del Sole e sovrintende ai varchi solstiziali detti anche Janua Coeli e Janua Inferi.
Il Dio dal doppio volto apre e chiude il ciclo dell’anno: introduce ai grandi e ai piccoli
misteri, dà accesso alle vie dei cieli e degli abissi, è chiamato il Signore delle due vie e
dispone della chiave d’oro e della chiave d’argento.
Altra tradizione ancora viva è la rugiada della festa di San Giovanni, legata alla tradizione
dell’acqua odorosa. In molte zone d’Italia e non solo alle prime luci dell’alba veniva
esposto un catino con acqua impregnata di fiori. Le ragazze in età da marito usavano
bagnarsi per propiziare le nozze e in generale, bagnarsi con la brina dalla notte più corta
dell’anno era considerato un atto purificatore. La tradizione ci tramanda che le comunità
contadine si riunivano all’alba e, in un rito collettivo si bagnavano gli occhi per proteggere
la vista e favorire la capacità di vedere oltre il mondo visibile. Questo tipo di abluzione
rievoca da un lato il battesimo di Giovanni ma, del resto fu quello stesso gesto a rievocare
i lavaggi di purificazione precristiani.
Noi sappiamo che il termine Luce, si presta ad essere interpretato sotto molti aspetti, quali
creatività, saggezza, bellezza, intuizione, calore, amore, attrazione magnetica,
conoscenza. In ogni caso, un insieme di virtù che potremmo definire l’unità di misura del
progresso reale di ogni uomo nella scala iniziatica, che è poi espressione del proprio
sviluppo coscienziale. In realtà stiamo parlando di Cultura, che non va confusa con
erudizione. Cultura, è molto di più, è il culto della Luce.
La Luce è quindi l’energia che ogni forma è capace d’irradiare, l’essenza spirituale che
manifestandosi la qualifica. L’assenza di Luce, prodotto della coscienza spirituale, lascia
l’uomo nella tenebra, nell’oscurità, tanto che l’Insegnamento definisce il sé inferiore ancora
privo di quella coscienza, un’ombra. Quelle che Giordano Bruno definiva “ombre delle
idee”, l’uomo non consapevole dell’Idea che lo ha generato e che lo Anima. E proprio
come ombre si muovono gli uomini nel labirinto del mondo di caos.
Fuoco che noi rievocheremo fisicamente questa sera, come nostro tributo al simbolo della
Luce.
Nulla resiste al Fuoco che trasmuta, che tutto purifica e nulla chiede. Percepire ed
applicare alla vita l’elemento fuoco, che nutre il seme dello spirito e tutto abbraccia, è
possibile per chiunque sia determinato a purificare i propri pensieri, e individuati i propri
difetti principali li sacrifichi sul fuoco dello sforzo ardente.
Questa premessa ci permette di cogliere il senso più profondo di questo giorno particolare.
Capire, non solo avere un’idea mentale di questo ciclo, ma comprendere la meraviglia di
questi legami.
Abbiamo oggi deciso di celebrare il solstizio, qui su FB per il nostro gruppo e per chi è
lontano da noi. Sentirci uniti in questo giorno speciale, con persone che cercano la propria
interiorità
Meditare per il solstizio significa connettersi con le speciali energie presenti in questa
giornata: è un’occasione da non lasciarsi scappare, soprattutto per chi ha obiettivi da
raggiungere, siano questi interiori o esteriori.
Ricordo inoltre che la notte di San Giovanni chiude il periodo del solstizio (che dura tre
giorni), ed è connessa con gli elementi fuoco ed acqua.
Per addentrarci ancora di più nel significato spirituale del solstizio d’estate voglio
approfondire la splendida simbologia della vigilia di San Giovanni. Nel giorno del solstizio il
Sole giunge al suo apice, poi il suo moto apparente si ferma per tre giorni, fino al 24
giugno, giorno di Giovanni il Battista.
Ed ecco che la simbologia del solstizio si arricchisce ancora di più: il 21 giugno il Sole
entra nel segno del Cancro, governato dalla Luna, il cui elemento è l’Acqua. Acqua e
fuoco, dunque, ma anche notte e giorno, luce e oscurità, yin e yang, energie consce (Sole)
ed inconsce (Luna) ed, infine, le due metà dell’anno che si incontrano.
I fuochi che vengono accesi nella notte di San sono simboli solari, ma vengono accesi di
notte, dunque, sotto la Luna. Si accendono fuochi perché il Sole, dopo il solstizio, inizierà
a brillare sempre meno (le giornate si accorciano) tornando gradualmente all’oscurità
dell’inverno.
LA NOSTRA MEDITAZIONE
Sarà quella di porci alcune domande, in occasione del solstizio d’estate, riguardano i lati di
noi che hanno bisogno di essere illuminati, la forza del pensiero che illumina l’inconscio o
ombra…
Per qualche istante rilassati e concentrati su te stesso, quando avrai raggiunto uno stato di
calma e tranquillità
…quali barriere ho bisogno di abbattere per far emergere verso la luce il mio essere
interiore?
Perché non ho la visione nitida delle cose e cosa posso fare per vedere?