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Con solstizio d’estate, s’indica il giorno più lungo e la notte più breve dell’anno

nell’emisfero settentrionale del nostro pianeta.

Si tratta cioè della giornata con il maggior quantitativo di luce diurna dell’anno, il giorno
che segna ufficialmente l’inizio dell’Estate astronomica.

Il solstizio d’estate cade ogni anno tra il 20 e il 22 di giugno in conseguenza di quando il


sole tocca il punto più alto e più settentrionale nel cielo, ovvero quando il polo nord è più
vicino al sole, mentre quando il polo nord è più lontano dal sole si avrà il solstizio
d’inverno.

Date e orari Solstizio d’estate (Italia)

 2021 21 giugno 05:31


 2022 21 giugno 11:13
 2023 21 giugno 16:57
 2024 20 giugno 22:50
 2025 21 giugno 04:41

L’estate astronomica inizia il 21 Giugno e si conclude con l’equinozio di Settembre in data


21 Settembre, ha quindi una durata stagionale di 92 giorni. In Italia il solstizio d’estate fa
registrare oltre 15 ore di luce solare, mentre in Alaska tocca anche le 24 ore.

Chi ha confidenza con la lingua latina riconoscerà come la parola “solstitium” sia composta
dalla parola sol che significa “sole”, e stitium – che significa “fermo”. Quindi solstizio
significa “il sole si ferma”, proprio ad indicare come in questo giorno il sole sembri fermarsi
nel cielo più a lungo senza voler tramontare.

Da sempre in tutto il mondo il solstizio d’estate assume anche il valore simbolico del
cambiamento, della transizione verso il domani, un nuovo inizio della natura che viene
celebrato ad ogni latitudine con feste e riti tradizionali che hanno origine molto indietro nel
tempo.

Cerimonie, antiche feste pagane, falò, banchetti e danze vorticose vengono organizzate
ogni anno come forma di connessione spirituale tra madre natura e la vita umana, tra
l’energia vitale che la luce del sole porta con sé e i suoi energetici influssi sulla Terra come
fertilità e abbondanza

La vitalità del fuoco è tra i simboli più rappresentativi di questa celebrazione dove la forza
della luce si contrappone alla minaccia dell’oscurità.

Nel corso dei secoli il solstizio d’estate è stato celebrato da antiche civiltà di culture,
ognuno ha trovato modo di rendere omaggio alla forza della luce. 

Proprio per la sua grande forza spirituale questa giornata ha assunto significati precisi
anche dentro le diverse fedi religiose, se nella tradizione cristiana la celebrazione del
solstizio d’estate coincide con la nascita di San Giovanni Battista, in quelle pagane si
aspetta la prima alba d’estate per sventare incantesimi e bere fluidi a base di erbe
magiche per godere di buona salute durante l’anno.
In generale però la data del solstizio di giugno è sempre stata presa come riferimento
temporale per organizzare semina e raccolta dei campi o per unirsi in matrimonio.

Quando si parla di celebrazioni quali i Solstizi si fa riferimento comunemente


al paganesimo poiché le grandi feste stagionali erano senza dubbio un elemento
importante delle religioni europee pagane e pre-cristiane. Lo scorrere dei giorni e
l’alternarsi delle stagioni venivano infatti celebrati con riti esoterici dagli antichi popoli di
tutto il mondo. Ad esempio in questi giorni i Celti celebravano uno dei quattro sabba minori
della ruota dell’anno pagana, la festa della dea Litha, che la cristianità ha poi convertito
nei rituali per San Giovanni. Mentre per gli antichi Cinesi, il solstizio di giugno era il
momento in cui l’energia terrena YIN (femminile) nasce e cresce rafforzandosi, mentre
l’energia solare YANG (maschile) s’indebolisce.

Nel suo circuito annuale, il Sole percorre un anello che di fatto collega i quattro punti
cardinali Est-Ovest e Nord-Sud formando una croce inscritta in un cerchio. Gli Equinozi si
trovano sull’asse orizzontale, i Solstizi corrispondono alle estremità dell’asse verticale. I
Solstizi corrispondono a due porte principali, varchi da cui il Sole cambia rotta e torna
indietro.

Se guardiamo alla tradizione romana, il significato esoterico del solstizio è indicato dalle
divinità Giano e Vesta situate alle due soglie cardinali. Esse corrispondono all’ inizio e alla
fine del mezzo giro e coincidono quasi perfettamente con il calendario celtico suddiviso nei
sei mesi bui e nel semestre della luce. Attraversare il buio cosmico corrisponde ad un
viaggio nell’oltretomba, cioè prepararsi all’iniziazione – simbolo di trapasso rispetto al
mondo profano – e alla discesa agli Inferi. Il dio Giano rappresenta il flusso di morte e
rinascita del Sole e sovrintende ai varchi solstiziali detti anche Janua Coeli e Janua Inferi.
Il Dio dal doppio volto apre e chiude il ciclo dell’anno: introduce ai grandi e ai piccoli
misteri, dà accesso alle vie dei cieli e degli abissi, è chiamato il Signore delle due vie e
dispone della chiave d’oro e della chiave d’argento.

Altra tradizione ancora viva è la rugiada della festa di San Giovanni, legata alla tradizione
dell’acqua odorosa. In molte zone d’Italia e non solo alle prime luci dell’alba veniva
esposto un catino con acqua impregnata di fiori. Le ragazze in età da marito usavano
bagnarsi per propiziare le nozze e in generale, bagnarsi con la brina dalla notte più corta
dell’anno era considerato un atto purificatore. La tradizione ci tramanda che le comunità
contadine si riunivano all’alba e, in un rito collettivo si bagnavano gli occhi per proteggere
la vista e favorire la capacità di vedere oltre il mondo visibile. Questo tipo di abluzione
rievoca da un lato il battesimo di Giovanni ma, del resto fu quello stesso gesto a rievocare
i lavaggi di purificazione precristiani.

L’appuntamento ciclico con i solstizi, invernale ed estivo, per la Massoneria costituisce


un’importante armonizzazione al ritmo del gran rituale di Natura, dettato dal moto
apparente del sole, che generosamente e senza distinzione irradia e vivifica ogni forma
dei quattro regni. Gli equinozi costituiscono anch’essi due punti focali di questo rituale, ma
la peculiarità dei solstizi è rappresentata dalla sostanziale “inversione di tendenza” per ciò
che concerne l’irradiazione solare sul nostro pianeta.

La Luce, allora, è il simbolo al centro di questa ricorrenza.

Noi sappiamo che il termine Luce, si presta ad essere interpretato sotto molti aspetti, quali
creatività, saggezza, bellezza, intuizione, calore, amore, attrazione magnetica,
conoscenza. In ogni caso, un insieme di virtù che potremmo definire l’unità di misura del
progresso reale di ogni uomo nella scala iniziatica, che è poi espressione del proprio
sviluppo coscienziale. In realtà stiamo parlando di Cultura, che non va confusa con
erudizione. Cultura, è molto di più, è il culto della Luce.

La Luce è quindi l’energia che ogni forma è capace d’irradiare, l’essenza spirituale che
manifestandosi la qualifica. L’assenza di Luce, prodotto della coscienza spirituale, lascia
l’uomo nella tenebra, nell’oscurità, tanto che l’Insegnamento definisce il sé inferiore ancora
privo di quella coscienza, un’ombra. Quelle che Giordano Bruno definiva “ombre delle
idee”, l’uomo non consapevole dell’Idea che lo ha generato e che lo Anima. E proprio
come ombre si muovono gli uomini nel labirinto del mondo di caos.

Fuoco che noi rievocheremo fisicamente questa sera, come nostro tributo al simbolo della
Luce.

Un fuoco purificatore che prepara al rinnovamento di sé stessi, purificatore come il rito


praticato dal Battista, che annunciò la venuta di Colui che avrebbe battezzato non con
l’acqua ma con il fuoco dello Spirito.

Nulla resiste al Fuoco che trasmuta, che tutto purifica e nulla chiede. Percepire ed
applicare alla vita l’elemento fuoco, che nutre il seme dello spirito e tutto abbraccia, è
possibile per chiunque sia determinato a purificare i propri pensieri, e individuati i propri
difetti principali li sacrifichi sul fuoco dello sforzo ardente.

Il fuoco è volontà, ardore, rinnovamento, ed esprime la continua possibilità di creare


distruggendo le vecchie forme che tendono alla cristallizzazione, in altri termini alla morte.
E cosa è più insidioso alla crescita e al proprio sviluppo, dell’abitudine e della routine, che
trasmette quell’illusorio senso di sicurezza per il “già noto”?

Iniziazione al contrario significa essere introdotti al nuovo, vivere un nuovo inizio.

«La Luce è per chiunque, ma bisogna desiderarla».

per te che cerchi la tua Spiritualità


21 giugno 2021 – ore 5,31 Solstizio d’estate

L’Autunno è un “periodo di riflessione, arrivava poi l’inverno: la luce ridotta al minimo, il


freddo pungente e l’essere si rinchiude nella propria solitudine, interiorizziamo la propria
vita; è questo il momento perfetto per dare vita a nuovi sogni e progetti. I progetti, dunque,
iniziano “timidamente” a fare capolino, tra le nebbie dell’inverno che se ne va. Ma non è
ancora il momento di realizzarli, bensì quello di progettarli, di idearli. Quando arrivava la
primavera le giornate si allungavano e si ritorna a vedere l’esterno e dar vita a tutto ciò che
abbiamo elaborato nell’inverno, Sarà poi l’energia dell’estate dargli vigore e stabilità. Ma
dopo poco ecco che arriva l’estate. Il sole splende e noi siamo pronti a dare il massimo di
noi, pronti per dare e raccogliere i nuovi frutti. Ed ecco che arriva il solstizio d’estate, il
giorno più luminoso dell’anno.

Il momento tanto atteso è arrivato e il processo di esteriorizzazione giunge al suo massimo


splendore.
Sentiamo fortemente la vibrazione dentro di noi di realizzare i nostri progetti interiori.

Questa premessa ci permette di cogliere il senso più profondo di questo giorno particolare.
Capire, non solo avere un’idea mentale di questo ciclo, ma comprendere la meraviglia di
questi legami.

Abbiamo oggi deciso di celebrare il solstizio, qui su FB per il nostro gruppo e per chi è
lontano da noi. Sentirci uniti in questo giorno speciale, con persone che cercano la propria
interiorità

Meditare per il solstizio significa connettersi con le speciali energie presenti in questa
giornata: è un’occasione da non lasciarsi scappare, soprattutto per chi ha obiettivi da
raggiungere, siano questi interiori o esteriori.

Ricordo inoltre che la notte di San Giovanni chiude il periodo del solstizio (che dura tre
giorni), ed è connessa con gli elementi fuoco ed acqua.

Per addentrarci ancora di più nel significato spirituale del solstizio d’estate voglio
approfondire la splendida simbologia della vigilia di San Giovanni. Nel giorno del solstizio il
Sole giunge al suo apice, poi il suo moto apparente si ferma per tre giorni, fino al 24
giugno, giorno di Giovanni il Battista.

Ed ecco che la simbologia del solstizio si arricchisce ancora di più: il 21 giugno il Sole
entra nel segno del Cancro, governato dalla Luna, il cui elemento è l’Acqua. Acqua e
fuoco, dunque, ma anche notte e giorno, luce e oscurità, yin e yang, energie consce (Sole)
ed inconsce (Luna) ed, infine, le due metà dell’anno che si incontrano.

I fuochi che vengono accesi nella notte di San sono simboli solari, ma vengono accesi di
notte, dunque, sotto la Luna. Si accendono fuochi perché il Sole, dopo il solstizio, inizierà
a brillare sempre meno (le giornate si accorciano) tornando gradualmente all’oscurità
dell’inverno.

LA NOSTRA MEDITAZIONE
Sarà quella di porci alcune domande, in occasione del solstizio d’estate, riguardano i lati di
noi che hanno bisogno di essere illuminati, la forza del pensiero che illumina l’inconscio o
ombra…

Sono sicuro che sarai in grado di ascoltare le risposte che ti arriveranno!

Per qualche istante rilassati e concentrati su te stesso, quando avrai raggiunto uno stato di
calma e tranquillità

poniti le seguenti domande e attendi una risposta dalla tua interiorità

…quali parti di me hanno bisogno di essere viste?

Quali aspetti, sopra tutto emotivi, hanno bisogno di essere trasformati?


Quale parte della mia interiorità ha maggiormente bisogno di essere modificata?

…di quali parti di me devo prendermi cura?

C’è, un bambino interiore che ha bisogno di essere “coccolato”?

…quali barriere ho bisogno di abbattere per far emergere verso la luce il mio essere
interiore?

In quali aspetti sono ancora bloccato?

Perché non ho la visione nitida delle cose e cosa posso fare per vedere?

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