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Comune di Carcare
Comune di Carcare
I. Il Sole e la Luna
Note
Dizionario biografico
Giorgia Ugdonne
Assessore alla Cultura
Comune di Carcare
Una notte cara ai poeti
[“Tra ciò che vedo e dico, tra ciò che dico e taccio, tra ciò che
taccio e sogno, tra ciò che sogno e scordo, la poesia”.]
(14)
La Chiesa Gioannita
Si capisce bene perché fin dai primi secoli cristiani una figura
carica di così tante valenze sia divenuta oggetto di un grande
culto liturgico e popolare che dura ancora oggi. Nel
festeggiarlo la devozione popolare ha mantenuto le antiche
credenze e pratiche pagane della festa del solstizio: i bagni
nella rugiada, la raccolta delle erbe, l'accensione dei falò, la
danza, il canto, il riso.
5. I Mandei
“Dai tempi più antichi, e ben prima del celebre San Giovanni
Battista del 1717, la vita dei Liberi Muratori è ritmata dalle
feste di San Giovanni: San Giovanni Battista , il San
Giovanni d'estate, il 24 giugno, e San Giovanni Evangelista,
il San Giovanni d'inverno, il 27 dicembre, solstizio d'inverno
e solstizio d'estate. Ancora oggi, oltre agli aspetti storici, il
nostro banchetto annuale e la nostra festa solstiziale, ritmi e
riti fondamentali del nostro anno massonico, sembrano
significare simbolicamente un ritmo fondamentale del nostro
lavoro massonico che giustifica pienamente il fatto che noi ci
ricolleghiamo alla Loggia di san Giovanni. I nostri due San
Giovanni, eredi del mito, antico come l'agricoltura, del Dio
che muore col grano al Solstizio d'inverno per rinascere con
le messi al Solstizio d'estate, ci indicano le due modalità del
nostro cammino verso la Luce, semenza e messi, morte e vita,
pensiero e azione. L'una, festa del Solstizio d'inverno, ci apre
la via del Gabinetto di Riflessione, dell'approfondimento
interiore, dello spogliarsi dei metalli, il lavoro silenzioso su
se stessi; l'altra, festa del Solstizio d'estate, ci porta a
testimoniare, a agire, a costruire la nostra opera. Ma come a
San Giovanni d'inverno i giorni cominciano a crescere
annunciando il San Giovanni d'estate che condurrà poi di
nuovo al San Giovanni d'inverno, la vita del Massone non è
probabilmente che una interazione perpetua
dell'approfondimento e dell'apertura, come una respirazione
fatta d'inspirazione e di espirazione quando si apre davanti a
lui il vasto ambito del pensiero e dell'azione.” (49)
Matisse, La danza
L'artemisia
[Ma più veleno stillano i tuoi occhi, i tuoi verdi occhi, laghi
dove si specchia e capovolto trema il mio cuore, amari abissi
dove a frotte si dissetano i miei sogni] (70)
La Verbena
La Ruta
“Unguento, unguento
mandame a la noce de Beneviento
supra acqua et supra ad vento
et supra ad omne maltempo”.
"Legna che arde. Crepitio nel silenzio. Alari. Bastan due tizzi,
spirito reduce, e un palpitar di fiamma azzurra. Riassunta
tutta la miracolosa vivacità degli elementi. Più fresca d'un
acqua corrente, più vicina del vento alla segreta gioia della
terra, cuore del tempo, rosso ganglio eterno. Due tizzi fra
alari anche di camino straniero, in una sosta anche di un'ora
sola. O un falò sotto fredde stelle, un rombo, una scossa han
destato minacciosi le case, s'esce al freddo aperto, i campi
s'accendono come in una notte di San Giovanni." (79)
Note
Alì Ibn Abi Talib. (la Mecca 602 - al-Kufah 661). Cugino e
genero di Maometto. Il suo califfato fu segnato da lotte che
determinarono la scissione dell'Islam tra sciiti e sunniti.