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Le feste di Pasqua e della primavera

Nelle nostre classi, da tempo ormai, sono presenti diversi ragazzini che arrivano da
paesi lontani, con i quali abbiamo fatto amicizia e che, oltre a darci una mano a
tenere sveglie e allegre le maestre, ci aiutano anche a scoprire cose nuove.
In Italia, ad esempio, la Pasqua è una festa cristiana che ricorda la resurrezione di
Gesù, ma nel mondo sono tante le feste che nel periodo di primavera troviamo
presso i vari popoli con usanze e religioni diverse.

I bambini ebrei a marzo festeggiano Purim, una specie di Carnevale con


giochi, travestimenti, dolci particolari. La loro Pasqua, che quest’anno
va dall’8 al 16 aprile, ricorda la liberazione dalla schiavitù nel paese
d’Egitto avvenuta per opera di Mosè più di tremila anni fa.

In primavera, nel mese indù della luna


piena, i bambini indiani vivono la festa di Holi. Gli adulti
accendono grandi falò di legna per le strade allo
scopo di bruciare la sporcizia e la tristezza dell’inverno e
salutano l’arrivo della bella stagione con dolci, regali,
balli, canti, lanci di acqua e polveri colorate.
Ad aprile i bambini cinesi celebrano il Qinmimg
Jie, la festa dei defunti. Per l’occasione
addobbano le tombe con fiori di carta e bruciano
incenso profumato; vengono fatti volare
bellissimi aquiloni che raffigurano animali e
personaggi mitologici.

Anche i bambini cristiani festeggiano la Pasqua, che è


considerata la festa più importante: in questa occasione
ricordano la resurrezione di Gesù, che ha vinto la morte
ed ha portato a tutti gli uomini un messaggio di pace e
di speranza. Nella notte di Pasqua le campane suonano a
festa per annunciare a tutti che Gesù è risorto.
Quest’anno, in cui stiamo vivendo un periodo particolare e difficile a causa della
diffusione del Coronavirus, l'arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia (lo ricordate? È
venuto a trovarci a scuola due anni fa
come potete vedere in questa foto dove
magari qualcuno di voi si riconoscerà…)
ha chiesto che tutte le chiese della
diocesi di Torino (quindi anche quella di
Gassino) suonino le campane a distesa:
"Le campane - ha detto - sono un segno
di 'vicinanza' che dura da secoli, nei
piccoli centri come nelle grandi città.
Una vicinanza che riguarda le persone,
non gli edifici. Sono il segno che il
Signore in mezzo a noi non dimentica
nessuno e che noi non ci dimentichiamo a vicenda, anche se non possiamo
raggiungerci".

CON L’AUGURIO CHE QUESTA FESTA, CHE CELEBRA LA RINASCITA DELLA VITA, SIA
PER TUTTI MOTIVO DI NUOVA SPERANZA.

BUONA PASQUA!!!

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