Il 2 novembre si commemorano i defunti in quella che viene chiamata la festa dei Morti.
In questa giornata particolare in Italia ci sono alcune tradizioni popolari.
Conosci altre tradizioni del tuo paese per il giorno dei morti?
1) In alcune zone della ____________ , la notte tra l'1 e il 2 novembre molte persone mettono in cucina
un vaso di acqua fresca per far dissetare i morti.
2) In ___________ si lascia un lume acceso, un secchio d’acqua e un po’ di pane.
3) In ___________ le campane suonano per richiamare le anime. Dentro casa viene lasciata una tavola
apparecchiata e il focolare accesso per i defunti. Lo stesso capita in Piemonte e in Val d'Aosta.
4) In ___________, vengono preparati i bacilli (fave secche) e i balletti (castagne bollite).
5) In ___________ si preparano gli stinchetti dei morti, dolci a forma di fave.
6) In ___________, oltre al tavolo da pranzo apparecchiato, si lasciano tanti lumini accesi alla finestra
quante sono le anime care. Ma era anche tradizione scavare e intagliare le zucche e inserire una
candela all'interno e usarle come lanterne, proprio come ad Halloween.
7) A ___________ la tradizione voleva che, il giorno dei morti, si tenesse compagnia ad un defunto
consumando un pasto vicino alla sua tomba.
8) In ___________ il 2 novembre è una festa con molti riti per i bambini. Se i più piccoli hanno fatto i
buoni, riceveranno dai morti i doni che troveranno la mattina sotto il letto: si tratta di giochi ma
soprattutto di dolci, come i pupi di zuccaro (le bambole di zucchero). Si preparano anche gli
scardellini, dolci fatti di zucchero e mandorle (o nocciole) a forma di ossa dei morti e si mangia la
frutta martorana, fatta di pasta di mandorle colorata. I risultati sono davvero incredibili e le vetrine
delle pasticcerie uno spettacolo da vedere.
9) In ___________i bambini girano per il paese bussando alle porte e chiedendo “is animasa” con un
sacco o una federa. Per l’occasione le famiglie preparano apposta dei dolci tipici di saba (Pabassinas)
o pane nero, per offrirli ai bambini che bussano alle porte chiedendo: “Si onada a is animasa?”. Le
donne fanno cadere nel sacco pane, noci, frutta o dolci, le persone che mangeranno quei doni faranno
sì che questi giungano al morto, il quale mangerà tramite loro.
10) Su mortu mortu, Su Petti Coccone, Su pruadorgiu, is animas, su pane e su toccu, is panixeddas, su
pane su binu, su biddiu longu, sos sonadores. Non importa come lo si chiama, la festa, il rito, la
tradizione è sempre la stessa in tutta la ___________. Queste sono le parole che i bambini
pronunciano quando, di buon mattino, bussano alle porte delle case e degli esercizi commerciali per
prendere un piccolo dono “pro Sas animas”, per le anime, per quelle persone che ognuno ricorda e
che non ci sono più, oppure per le anime del purgatorio. Tutto nasce dalla convinzione che ogni
anno, per l’appunto il giorno dei morti, i defunti tornino nelle case in cui hanno vissuto a banchettare.
Per certi versi i bambini personificano i defunti e per questo motivo ricevono i doni. Anticamente si
credeva che se i defunti il giorno dei morti fossero tornati a casa e non avessero trovato nulla da
mangiare, si sarebbero successivamente vendicati. Per questo, la notte della vigilia, si lasciava la
tavola imbandita “pro sas animas”. Oggi questa credenza non esiste più ma è comunque bello, per
ogni famiglia, mantenere una tradizione che, nel ricordo delle persone care, fa felici i bambini, che
bussano alla porta a ciclo continuo.
Esercizio :
A quali regioni (o città) corrisponde ognuna di queste tradizioni ? Attenzione: manca una regione: la devi
trovare tu.