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LA LINGUA THAI- ภาษา ไทย

Il Thailandese è un linguaggio tonale, il significato di una parola non dipende solamente dalle
sillabe che la costituiscono, ma anche dal tono o accento con cui la parola stessa viene pronunciata.
Ciò vuol dire che una sola parola può assumere 2, 3, o addirittura 4 significati in dipendenza del
modo in cui viene pronunciata. Esistono nel Thai ben 5 tonalità così denominate:

1. Bassa
2. Calante
3. Normale
4. Crescente
5. Alta

La struttura della frase segue la regola Soggetto (sempre espresso) + Verbo + Complemento.
I nomi sono espressi al singolare, la "pluralità" è indicata da parole numeriche aggiuntive.
Gli aggettivi seguono sempre il nome che devono qualificare.
I verbi possono essere cambiati in nomi con l'ausilio di alcuni prefissi. Il tempo dei verbi, presente,
passato, futuro, viene espresso aggiungendo parole "chiave" all' interno della frase.

 Se in italiano usiamo la vocale "i" per leggere l'alfabeto in thailandese si usa invece la "o".
Sarebbe come se in italiano invece di dire "bi-ci-di-effe-gi" dicessimo "bo-co-fo-go".
 Per capire il suono di ogni lettera basterà ricordare la prima sillaba del nome di quella stessa
lettera. La prima lettera "ก" si chiama "Go Gai" (o "Ko Kai", in quanto deve essere letta
come una G dura e non dolce. Ma ci sono molte altre lettere che si leggono come "K" per
cui per convenzione spesso la prima lettera viene trascritta come "G" dura), la prima sillaba
è "GO", per cui, per quanto visto precedentemente al punto 2, togliendo la "O" rimane il
suono della lettera, ovvero "G". Per cui ก = G (dura)

Una stessa consonante può essere letta con un altro suono se posta a fine di una parola. Un esempio
su tutti è la lettera "ร" "Ro Ruea" che, se posta come finale di una parola , non si leggerà "R" ma
"N".

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