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LA GEOGRAFIA ANTROPICA o umana

studia il rapporto tra l’uomo e l’ambiente, cioè tutti i fenomeni che


riguardano gli esseri umani presenti in un territorio.

Tra le discipline che aiutano gli studi della geografia umana c’è la
demografia che studia la popolazione negli aspetti quantitativi
(numero di abitanti, densità demografica, cambiamento nel tempo)
e qualitativi, cioè gli aspetti culturali.

POPOLO:
gruppo di persone che hanno la stessa lingua e cultura.
POPOLAZIONE:
insieme degli abitanti che risiede in un certo territorio in un certo
periodo.
La popolazione di uno Stato è più numerosa del popolo di quello
Stato.
Non tutti i popoli hanno uno Stato.

Per studiare l’andamento demografico, cioè il variare della


popolazione nel tempo, la demografia prende in esame:

- il SALDO NATURALE, cioè la differenza tra i nati e i morti in un


anno. Si considera il TASSO DI NATALITÀ (numero di nati ogni
mille abitanti in un anno) e il TASSO DI MORTALITÀ (numero di
morti ogni mille abitanti in un anno). Il saldo naturale può essere:
● positivo (incremento demografico): i nati sono più dei morti
● negativo (decremento demografico): i morti sono più dei nati
● crescita zero: tanti nati quanti morti.

- il SALDO MIGRATORIO, cioè la differenza tra immigrati ed


emigrati.
E’ positivo, se sono più gli immigrati degli emigrati, negativo, se
sono più gli emigrati degli immigrati.
Ogni persona che lascia il proprio Stato è emigrato rispetto al
Paese di origine, immigrato rispetto al Paese d’arrivo

- il SALDO DEMOGRAFICO cioè la somma del saldo naturale con


il saldo migratorio: indica la crescita o la diminuzione della
popolazione. Si dice crescita zero quando la popolazione non
cambia.

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