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L’eliminazione di liquidi di rifiuto è una funzione essenziale del corpo umano. L’infermiere ha un ruolo
fondamentale per prevenire complicanze urinarie in tutti gli assistiti.
Il modello di eliminazione urinaria può essere: efficace, a rischio di alterazione o inefficace.
Le principali strutture dell’apparato urinario comprendono:
- reni: organi pari, ciascuno dei quali è racchiuso in una capsula fibrosa
- nefrone: unità minima del rene, costituito da glomeruli, capsula di Bowman, tubuli prossimali,
ansa di Henle, tubulo distale e dotto collettore
- ureteri: condotti di tessuto muscolare liscio che con movimenti peristaltici spingono l’urina verso la
vescica
- vescica: organo cavo destinato al deposito dell’urina
- uretra: struttura di passaggio con sfintere esterno
Eliminare liquidi di rifiuto dal corpo è la funzione principale del sistema urinario, mentre la regolazione del
volume e della composizione del liquido extracellulare dell’organismo è la funzione del rene. Il rene attua
questa funzione, selezionando la quantità di acqua e altre sostanze da ritenere, eliminando invece le
sostanze indesiderate nell’urina.
La formazione dell’urina avviene attraverso i processi di filtrazione che sono 3:
1. filtrazione: inizia nei glomeruli dove avviene la produzione del liquido filtrato (filtrato glomerulare) che
finisce nella capsula di Bowman (da dove inizia la produzione dell’urina)
2. riassorbimento: il 99% del filtrato glomerulare è riassorbito selettivamente da ansa di Henle e dotto
collettore
3. secrezione: l’1% del filtrato glomerulare non è assorbito e va a formare l’urina. Il tubulo seleziona alcune
sostanze da espellere come ammonio, urina, acido urico e altri metaboliti.
È molto importante nel processo di valutazione fare attenzione a quantità e qualità di urine al fine di
valutare eventuali caratteristiche anomale.
2. Interventi infermieristici (qualora gli interventi di promozione della salute non siano andati a buon fine)
- Cateterismo vescicale: estemporaneo, ad intermittenza o a permanenza.
- Presidi assorbenti
CATETERIZZAZIONE URINARIA
La cateterizzazione urinaria consiste nell’inserimento di una piccola sonda, chiamata catetere attraverso
l’uretra fino alla vescica e permette all’urina di essere drenata fino all’esterno.
Quando un catetere rimane in sede per un tempo prolungato è definito catetere a permanenza; quando è
inserito temporaneamente per svuotare l’urina dalla vescica e poi viene rimosso è definito catetere
estemporaneo. La cateterizzazione estemporanea effettuata di routine e secondo un programma definito è
chiamata cateterizzazione intermittente.
Esistono delle specifiche indicazioni per la cateterizzazione:
Bisogna evitare la cateterizzazione quando non necessaria perché può causare infezioni, specialmente
quando i cateteri a permanenza rimangono inseriti per più di 48 h.
Esistono anche cateteri impregnati o rivestiti di argento utilizzati per diminuire l’incidenza di batteriuria e
anche cateteri in lattice rivestiti di silicone la cui permanenza può essere estesa fino alle 4 settimane.
N.B.: la procedura può essere effettuata da un solo operatore; un secondo operatore è indispensabile solo
se l’assistito è poco collaborante.