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il battito cardiaco

Potrebbe continuare per 4/5 ore anche fuori dal corpo dell’individuo, perché
regola i propri impulsi elettrici, in quanto organo autonomo, grazie alle cellule pacemaker, che
danno origine al battito cardiaco senza stimolazione nervosa, e sono collegate ai muscoli cardiaci.
Permette anche il ritardo di battito tra atri e ventricoli affinchè il sangue passi da un atrio a un
ventricolo. Le cellule muscolari cardiache sono in contatto con giunzioni serrate (veloce
propagazione stimolo), e il pacemaker primario si trova nel nodo senoatriale (tra vena cava
superiore e atrio destro), e forma un circuito di conduzione di impulsi elettrici autonomo e che si
auto coordina. Componenti:
- Nodo senoatriale: nodo di cellule muscolari modificate situate tra atri e ventricoli.
- Fascio di His: f costituito da fasci di fibre di cell muscolari modificate, che non si
contraggono, ma trasmettono velocemente gli impulsi elettrici.
- Fibre di Purkinje: si diramo dal fascio di His attraverso la massa muscolare ventricolare
Origine del battito cardiaco è nel nodo-seno atriale, si diffonde velocemente attraverso gli atri, la
loro contrazione stimola il nodo seno-ventricolare e con un leggero ritardo gli impulsi vengono
condotti ai ventricoli con il fascio di His e le fibre di Purkinje, che diffondono lo stimolo alla massa
muscolare dei ventricoli dal basso e ne generano la contrazione.
Non è possibile per il sist. Nervoso generare un battito, ma può aumentare o diminuire la frequenza
cardiaca.
Ricorda vene e arterie coronarie.
Le arterie
Portano il sangue dal cuore ai tessuti e sopportano una pressione maggiore, hanno perciò una
composizione delle loro pareti più spesse e complesse
(max sistole, min diastole).
Ma ogni volta che si ramificano velocità e pressione diminuiscono (sia per attrito che per volume
distribuito nel sangue), ma devono mantenersi costanti per consentire al sangue di raggiungere tutto
il corpo.
Hanno 3 strati:
1. ENDOTELIO
2. STRATO DI TESS MUSCOLARE LISCIO
3. STRATO DI TESSUTO CONNETTIVO
La componente muscolare è soprattutto nelle arteriole, che permettono a questi vasi di restringersi o
dilatarsi (vasocostrizione o vasodilatazione).

I capillari
tra arteriole e venule ci sono i capillari, con la loro rete fittissima, ì dovuta alle loro dimensioni.
Hanno un diametro piccolissimo e sono composte da un solo strato epiteliale con cui chiudono il
loro flusso sanguigno.
Tutto ciò perché devono permettere gli scambi tra cellule e liquido interstiziale (flusso lento e
costante).
In diversi tessuti corporei ii capillari presentano piccoli fori detti fenestrazioni, chiusi da un sottile
diaframma. Il sangue che entra in un capillare modifica la sua composizione.

Le vene
Raccolgono il sangue povero di nutrienti da tutto il corpo e lo riportano al cuore.
La pressione, anche se nei capillari è molto bassa, spinge il sangue verso il cuore grazie al diametro
più piccolo delle vene rispetto a quello delle arterie, ma sono meno elastiche.
Negli arti inferiori per in

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