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Art. 1, comma 5
Nell’esercizio della delega di cui al comma 1, il decreto o i decreti legislativi recanti modifiche al
codice di procedura civile in materia di processo di cognizione di primo grado davanti al
tribunale in composizione monocratica sono adottati nel rispetto dei seguenti principi e criteri
direttivi:
a) assicurare la semplicità, la concentrazione e l’effettività della tutela e la ragionevole durata
del processo;
Art. 1, comma 22
Il decreto o i decreti legislativi attuativi della delega di cui al comma 1 sono adottati altresì nel
rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi:
a) curare il coordinamento con le disposizioni vigenti, anche modificando la formulazione e la
collocazione delle norme del codice di procedura civile, del codice civile e delle norme
contenute in leggi speciali non direttamente investite dai principi e criteri direttivi di delega,
comprese le disposizioni del testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti
elettrici, di cui al regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, in modo da renderle ad essi
conformi, operando le necessarie abrogazioni e adottando le opportune disposizioni transitorie;
La Riforma del processo civile
MODIFICHE AL LIBRO II C.P.C.
ART. 163
3-bis) l’indicazione, nei casi in cui la domanda è soggetta a condizione di
procedibilità, dell’assolvimento degli oneri previsti per il suo superamento;
4) l’esposizione in modo chiaro e specifico dei fatti e degli elementi di diritto
costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni;
7) l’indicazione del giorno dell’udienza di comparizione; l’invito al convenuto a
costituirsi nel termine di settanta giorni prima dell’udienza indicata ai sensi e
nelle forme stabilite dall’articolo 166 e a comparire, nell’udienza indicata,
dinanzi al giudice designato ai sensi dell’articolo 168-bis, con l’avvertimento
che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli
articoli 38 e 167, che la difesa tecnica mediante avvocato è obbligatoria in
tutti i giudizi davanti al tribunale, fatta eccezione per i casi previsti
dall’articolo 86 o da leggi speciali, e che la parte, sussistendone i presupposti
di legge, può presentare istanza per l’ammissione al patrocinio a spese dello
Stato
La Riforma del processo civile
ART. 163 BIS
Tra il giorno della notificazione della citazione e quello dell’udienza di comparizione
debbono intercorrere termini liberi non minori di centoventi giorni se il luogo della
notificazione si trova in Italia e di centocinquanta giorni se si trova all’estero.
ART. 166
Il convenuto deve costituirsi a mezzo del procuratore, o personalmente nei casi
consentiti dalla legge, almeno settanta giorni prima dell’udienza di comparizione
fissata nell’atto di citazione depositando la comparsa di cui all’articolo 167 con la copia
della citazione notificata, la procura e i documenti che offre in comunicazione.
ART. 168 bis
Il giudice istruttore può differire, con decreto da emettere entro cinque giorni dalla
presentazione del fascicolo, la data della prima udienza fino ad un massimo di
quarantacinque giorni. In tal caso il cancelliere comunica alle parti costituite la nuova
data della prima udienza
ART. 171
La parte che non si costituisce entro il termine di cui all’articolo 166 è dichiarata
contumace con ordinanza del giudice istruttore, salva la disposizione dell’articolo 291.
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Art. 171-bis Verifiche preliminari
Scaduto il termine di cui all’articolo 166, il giudice istruttore, entro i successivi
quindici giorni, verificata d’ufficio la regolarità del contraddittorio, pronuncia, quando
occorre, i seguenti provvedimenti:
Artt. 102, secondo comma, 107;
Art. 164, secondo, terzo e quinto comma; con DECRETO
Art. 167, secondo e terzo comma;
Art. 171, terzo comma (dichiarazione di contumacia del convenuto);
Art. 182, 269, secondo comma (chiamata del terzo ad opera del convenuto);
Art. 291 e 292;
indica alle parti le questioni rilevabili d’ufficio di cui ritiene opportuna la
trattazione, anche con riguardo alle condizioni di procedibilità della domanda e alla
sussistenza dei presupposti per procedere con rito semplificato. Tali questioni sono
trattate dalle parti nelle memorie integrative di cui all’articolo 171 ter.
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Art. 171-bis Verifiche preliminari
Quando pronuncia i provvedimenti di cui al primo
(comma 2)
comma, il giudice, se necessario, fissa la nuova udienza
per la comparizione delle parti, rispetto alla quale
decorrono i termini indicati all’articolo 171-ter.
QUINDI
Il giudice, entro quindici giorni dalla scadenza del termine di
tempestiva costituzione del convenuto (art. 166 c.p.c.), adotta
con decreto i provvedimenti di cui all’attuale art. 183, comma 1,
c.p.c. Con tale decreto il Giudice può anche sollevare d'ufficio
questioni che le parti tratteranno nelle memorie integrative (art.
171-bis, comma 1, ultimo periodo) e può disporre – nei casi
contemplati negli artt. 102, comma 2, 107, 164, commi 2, 3 e
4, 167, commi 2 e 3, 171, comma 3, 182, 269, comma
2, 291 e 292 – il rinvio della prima udienza di trattazione.
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Relazione Commissione Luiso: «j) prevedere, all’interno del libro IV del codice di
procedura civile e, in particolare, nel capo III-bis, ridenominato “Ordinanza di
condanna con riserva”, che: 1) prima dell’inizio del processo di cognizione e nel
corso del giudizio di primo grado, con riferimento alle controversie di competenza
del tribunale in materia di diritti disponibili, il giudice possa, su istanza di parte,
pronunciare ordinanza provvisoria di accoglimento, in tutto o in parte, della
domanda proposta, nel caso in cui i fatti costitutivi siano provati e le difese del
convenuto appaiano manifestamente infondate; 2) l’ordinanza di accoglimento sia
reclamabile ai sensi dell’articolo 669-terdecies del codice di procedura civile e non
acquisti mai efficacia di giudicato ai sensi dell’articolo 2909 del codice civile, né
possa avere autorità in altri processi; 3) per la pronuncia prima dell’inizio del
processo, si utilizzi il procedimento di cui all’articolo 669-sexies, primo comma, del
codice di procedura civile e sia prevista anche la liquidazione delle spese giudiziali».
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Art. 188 Attività istruttoria del giudice
Il giudice istruttore, nel rispetto del calendario del processo, provvede all’assunzione dei mezzi di
prova e, esaurita l’istruzione, rimette le parti al collegio per la decisione a norma dell’articolo
189 o dell’articolo 275-bis
QUINDI
1) Il capo III bis del Titolo I, Libro IV viene abrogato; restano le principali caratteristiche di
concentrazione e snellezza proprie del rito sommario, in quanto compatibili con la sua natura di
giudizio a cognizione piena;
2) OBBLIGATORIETA’ in ogni procedimento, di competenza del Giudice monocratico o collegiale,
quando i fatti di causa siano tutti non controversi, quando l’istruzione della causa si basi su prova
documentale o di pronta soluzione o richieda un’attività istruttoria non complessa;
3) Il secondo comma prevede che il rito semplificato possa essere adottato, a scelta della parte,
in tutte le cause nelle quali il tribunale giudica in composizione monocratica.
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CONVERSIONE DEL RITO:
Art. 281 duodecies
Alla prima udienza il giudice se rileva che per la domanda principale o per la domanda
riconvenzionale non ricorrono i presupposti di cui al primo comma dell'articolo 281-decies,
dispone con ordinanza non impugnabile la prosecuzione del processo nelle forme del rito
ordinario fissando l'udienza di cui all'articolo 183, rispetto alla quale decorrono i termini
previsti dall'articolo 171-ter. Nello stesso modo procede quando, valutata la complessità della
lite e dell'istruzione probatoria, ritiene che la causa debba essere trattata con il rito ordinario.
1) RELAZIONE ILLUSTRATIVA: «Il terzo comma disciplina le facoltà che le parti possono
esercitare a pena di decadenza all’udienza. In tal modo si è inteso attuare il principio di delega
secondo cui l’attuazione del rito semplificato deve coniugarsi con la necessità di prevedere una
scansione processuale in cui maturano in modo chiaro e prevedibile le preclusioni e consenta di
prevedere i tempi di trattazione del procedimento con questo rito, fermo restando il necessario
rispetto del principio del contraddittorio. Il quarto comma prevede che le parti possano chiedere
l’assegnazione di termini per memorie integrative e istruttorie, di cui il giudice è tenuto a
valutare la necessità, potendo modulare l’assegnazione di termini anche più brevi rispetto a
quelli massimi previsti dalla norma, e comunque ridotti rispetto a quelli ordinari».
2) comportamento del convenuto: con la propria attività di allegazione e di prova potrà
semplificare o rendere complesso lo svolgimento del giudizio indirizzando il procedimento verso
il rito semplificato o verso quello ordinario.
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