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STEGOSAURO

Grandi placche ossee e cervello molto piccolo


Lo Stegosauro (nome scientifico "Stegosaurus") era un grande dinosauro erbivoro vissuto
durante il periodo del Giurassico
Giurassico, da 150,8 milioni a 155,7 milioni di anni fa, soprattutto
nella zona occidentale del Nord America. Aveva pressappoco le dimensioni di un
autobus e aveva due file di placche ossee lungo la schiena,, disposte come due enormi
creste, che lo facevano apparire ancora più grande. Lo Stegosauro è uno dei dinosauri più
conosciuti e preferiti dai media (ma soprattutto dai bambini) perché è stato
trovato tantissimo materiale per aiutare gli scienziati a ricostruire il suo
aspetto caratteristico. E' stato rappresentato in televisione e nei film,
famoso soprattutto l’inseguimento
mento di Faye Wray in "King Kong" e le comparse nel
secondo e terzo film della serie "Jurassic Park" Park". Una serie di fumetti ha contribuito
addirittura a nominare una delle parti del corpo di questo dinosauro.
Lo Stegosauro ha la reputazione di aver avuto un cervello piccolo e uno dei più
bassi rapporti tra dimensione del cervello e dell resto del corpo tra i dinosauri. "Si è
pensato per tanto tempo che il cervello dello Stegosauro avesse le dimensioni di una
noce", ha detto Kenneth Carpenter esperto di dinosauri corazzati, corazzati direttore del
Museo Preistorico Orientale USU nello Utah. "Ma in realtà, il suo cervello aveva
la dimensione e la forma di un hotdog piegato". Ad d un certo punto gli
scienziati teorizzarono l’esistenza di un "cervello" ausiliario - non un cervello reale, ma
più un fascio di nervi - sopra le zampe posteriori per aiutare a controllare i suoi movimenti,
visto che il suo cervello era così piccolo. Questa idea derivava dal fatto che il
dinosauro presentava un canale allargato nel midollo spinale in corrispondenza
della regione pelvica, spiega Carpenter. Tuttavia, questa teoria è stata respinta in
quanto non è chiaro quale funzione avesse questa cavità. Potrebbe otrebbe aver contenuto
una sostanza glicogenica, spesso trovata negli uccelli, che può aver svolto
un ruolo nello stoccaggio di energia
energia, secondo lo studio pubblicato sulla
rivista Paleobiology nel 1990.

Le dimensioni dello Stegosauro


Lo Stegosauro era il più grande e più noto membro della famiglia stegosauridae dei
dinosauri corazzati. La più grande specie era lo Stegosaurus armatus,
armatus un colosso che
raggiungeva i 9 metri di lunghezza. E' considerato un "biotipo", o un esemplare che serve
come esempio primario, per il genere degli Stegosauri. Tuttavia, lo Stegosaurus stenops (
una specie di Stegosauro più conosciuta e più studiata grazie alla sua abbondanza di
fossili, tra cui uno scheletro quasi completo) si potrebbe meritare maggiormente il titolo di
“biotipo”, sostengono Carpenter e il paleontologo Peter Galton in uno studio del 2010 nel
Swiss Journal of Geosciences.
C'è anche un notevole dibattito riguardo a quante specie valide di Stegosauro
esistono. Da una parte, vi possono essere fino a tre o quattro specie sulla base
delle differenze rilevate nei fossili. Ma per i più esperti, si potrebbe pensare che ci sia una
sola specie di Stegosaurus perché può esistere una vasta gamma di variazione all'interno
di una singola specie (ad esempio come tutte le razze canine appartengono a Canis lupus
familiaris), spiega Carpenter.
Stegosauro significa "lucertola coperta", termine derivato dalla convinzione dai
paleontologi del 19° secolo che le sue caratteristiche piastre fossero distese lungo la
schiena come le tegole di un tetto. Ma la maggior parte delle prove sostiene l'idea che le
piastre fossero alternate in due file, dal collo del dinosauro fino alla sua parte
posteriore, con il lato appuntito verso l’alto. Le sue 17 placche, chiamate scudi, erano fatte
di un materiale osseo chiamato osteoderma, ma non erano solide; avevano strutture a
traliccio e vasi sanguigni all’interno.
Anche se non è chiaro a quale scopo servissero le placche, i vasi sanguigni al loro interno
suggeriscono la regolazione della temperatura (dissipazione di calore) come probabile
funzione. Tuttavia, questa teoria è stata messa in discussione poiché la microstruttura
delle piastre suggerisce che non siono state usate per irradiare il calore, secondo
un'analisi del 2005. Altre informazioni su questo dinosauro ed uno studio più
recente, pubblicato nel 2010 nello Swiss Journal of Geosciences, ha concluso però che le
piastre possono aver avuto un ruolo passivo nella gestione della temperatura corporea a
causa delle loro grandi dimensioni e ampi vasi sanguigni (simile al modo in cui il grande
becco di un tucano irradia naturalmente il calore del corpo), ma che questa non fosse la
loro funzione primaria.
Invece, secondo le più recenti informazioni, questo animale preistorico usava le sue lastre
per farsi notare. "Mettersi in mostra, farsi riconoscere nella specie, per attrare i compagni –
serviva per questo genere di cose", ha spiegato Carpenter.
Lo Stegosaurus aveva anche delle spine alla fine della sua coda flessibile, che puntavano
verso l'esterno. Gli scienziati hanno cominciato informalmente a chiamare le
punte thagomizer, partendo da un punto di riferimento della cultura pop del 1982, quando
un fumeto e cartone animato, "Far Side", ha mostrato un gruppo di uomini delle caverne
che chiamavano le punte taglienti thagomizers.
Gli esperti pensano che questi spuntoni siano stati utilizzati per difendersi dai predatori e vi
sono due indizi che avvalorano questa tesi: circa il 10% degli spuntoni ritrovati sono
danneggiati in punta e molti fossili di Allosauro (predatore principale dello Stegosauro)
presentano ferite da punte di thagomizer.
Lo Stegosauro aveva un cranio lungo, appuntito e stretto. Aveva una postura insolita, a
testa in giù, poiché aveva arti anteriori che erano corti rispetto alle zampe posteriori.
Questo squilibrio nella lunghezza delle gambe suggerisce che il dinosauro non poteva
muoversi molto velocemente, perché il passo delle zampe posteriori avrebbe superato
quelle anteriori.
Cosa Mangiava lo Stegosauro?
Lo Stegosaurus era un dinosauro erbivoro, visto che il suo becco ed i denti piccoli non
erano adatti a mangiare carne e la sua mascella non era molto flessibile. È interessante
notare che, a differenza di altri dinosauri erbivori con il becco (tra cui il Triceratopo e
i dinosauri a becco d’anatra), lo Stegosauro non aveva né mascelle forti né denti forti per
masticare. Invece, le sue fauci probabilmente consentivano solo di muoversi su e giù, ed i
suoi denti erano arrotondati e molto vicini tra loro. Aveva anche guance che offrivano
spazio per masticare lentamente e contenere più cibo rispetto a molti altri dinosauri simili.
Come risultato di collo corto e testa piccola, molto probabilmente mangiava bassi cespugli
e arbusti ed altra vegetazione, tra cui felci, muschi, cycas, frutta, conifere, e frutta caduta
dagli alberi. Alcuni scienziati ritengono che lo Stegosauro avrebbero potuto alzarsi sulle
zampe posteriori per raggiungere alcune piante più alte, ma questa idea è dibattuta. In uno
studio del 2010 nello Swiss Journal of Geosciences, gli scienziati hanno modellato i denti
e le mascelle di questo dinosauro per capire meglio ciò che il dinosauro era in grado di
mangiare. La ricerca ha dimostrato che lo Stegosaurus aveva un morso molto debole (più
debole di un morso umano) e poteva rompere solo rametti non più spessi di un centimetro.

Fossili di Stegosauro
I fossili suggeriscono che gli Stegosauri vivessero in branchi misti, con membri di varie
età.
I primi fossili di Stegosauro sono stati scoperti nel 1876 in Colorado da MP Felch e sono
stati nominati da Othniel C. Marsh nel 1877.
Fossili di circa 80 esemplari di dinosauro sono stati scoperti nella Formazione Morrison,
tra il Wyoming e Colorado. Lo Stegosauro è infatti considerato il dinosauro ufficiale dello
stato del Colorado in omaggio al numero di scheletri di dinosauri trovati nello stato. La
formazione raggiunge anche il Montana, North Dakota, South Dakota, Nebraska, Kansas,
Oklahoma, Texas, New Mexico, Arizona, Utah e Idaho.
Nel Red Canyon Ranch, nel Wyoming, nel 2003, Bob Simon, presidente della Società
Virginia di scavi e conservazione di dinosauri, ha scoperto il più completo esemplare di
Stegosauro (oltre il 90 per cento) trovato fino ad oggi.
Nel 2007, i ricercatori hanno scoperto un fossile di Stegosaurus in Portogallo. La scoperta,
che è stata pubblicata sulla rivista scientifica tedesca Naturwissenchaften, dimostra che il
dinosauro sia vissuto anche in Europa, oltre che in Nord America, e sostiene l'idea che i
due continenti erano un tempo collegati da ponti di terra provvisori emersi durante la
bassa marea.

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