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Nel mediterraneo era diffusa l’imbarcazione denominata Galea , termine che ci riconduce al fatto
che i rematori ,che venivano utilizzati in gran numero in queste imbarcazioni con forza motrice, in
molti casi era, appunto, dei galeotti, o degli ex galeotti, cioè venivano recuperati dalle galere dopo
essere stati condannati al “remo”, una delle condanne più brutte perché le condizioni nella quale
questi rematori si trovavano a lavorare erano veramente terribili.
Sedevano su panchine, incatenati, ed erano costretti a remare seguendo un determinato ritmo.
L’energia che azionava questi remi, dunque, era un’energia umana.
Le Galee erano delle grosse imbarcazioni che avevano una grossa capacità di movimento, che
venivano equipaggiate di uomini e di tutto ciò che poteva servire a questi uomini durante il viaggio.
Botti dentro le quali era conservato il vino, soprattutto.
Ma c’erano anche dei posizionamenti per l’artiglieria .
Ecco, uno degli elementi che caratterizza le navigazioni, è l’artiglieria, poiché dovevano anche
difendersi dagli attacchi, dalle incursioni del mare, una sorte di brigantaggio del mare, che era molto
diffuso.
Il Mediterraneo è un mare che, per secoli, fu percorso da imbarcazioni di uomini, merci, basti
pensare ai Cartaginesi, per esempio.
Queste merci, che venivano, appunto, trasportate via mare, erano oggetto di razzìe, perché c’era
sempre qualcuno che voleva impadronirsi di quel carico.
Quindi, in queste imbarcazioni, l’elemento artiglieria era un elemento importante.
La Galea maggiore era usato molto dai cavalieri di Malta, ordine militare cavalleresco che era
stanziato prima a Rodi, poi, nel momento in cui Rodi cadde in mano ai Turchi gli trovarono un’altra
collocazione, e questa collocazione era Malta.
Chiaramente, nel mediterraneo, non vi erano solo loro, ma vi erano altri ordini militari
cavallereschi; uno molto famoso era quello di Santo Stefano, che dipendeva dai Medici, in Toscana.
Questi ordini militari cavallereschi avevano la funzione di vigilare, una sorta di polizia del mare,
diciamo, a uso delle potenze alleate .
I Cavalieri di Malta erano alleati con gli Spagnoli, e proteggevano il papato, Roma, le potenze degli
spagnoli.
Le galee ( o galere) erano imbarcazioni molto diffuse nel mediterraneo, particolarmente in uso da
parte di genovesi, dai veneziani.
Erano lunghe circa 50 metri, e questo permetteva di disporre, su file diverse, anche 180 rematori.
Quindi erano veramente grandi, e ospitavano tanti uomini, per cui, oltre alle aree riservate
all’artiglieria , vi erano anche aree riservate a loro, alla loro quotidianità. Ovviamente, aree più
grandi e pulite erano riservate a chi, dentro l’equipaggio, ricopriva un ruolo più importante, e aree
meno curate erano riservate a chi occupava un gradino più basso all’interno della gerarchia
dell’equipaggio.
Venivano realizzati cannoni per il mercato soprattutto in Inghilterra, nell’area del Sussex, area ricca
di ferro utilizzato, appunto, per la produzione di quest’ultimi.
Quando in Inghilterra il ferro divenne caro, e la regina Elisabetta I di Inghilterra entrò in rotta di
collisione con le potenze cattoliche, soprattutto con Filippo II, allora venne vietata l’esportazione di
questi cannoni per evitare che potessero avvantaggiarsene anche i nemici.
Nel corso dei secoli la produzione si raffinò sempre di più e gli stessi artigiani che costruivano
cannoni iniziarono a costruire anche campane per le chiese.
Alcuni artigiani erano soliti fondere campane per realizzare cannoni.
La polvere da sparo , in oriente, veniva utilizzata per i fuochi d’artificio, quindi con uno scopo
pacifico.
Saranno gli occidentali a farla diventare potenza di fuoco, non tanto le zone orientali o islamiche,
poiché, là, da un punto di vista militare, c’era una maggiore preferenza di armi da contatto (coltelli,
sciabole, scimitarre).
La potenza di fuoco, invece, è più un elemento che appartiene al mondo occidentale.
Nella documentazione, però, troviamo pure delle società che venivano istituite da un notaio per
esercitare pirateria, con lo scopo di fare razzie e reclutare schiavi, con lo scopo di rivenderli.
Chiaramente, questo avveniva perché la schiavitù era una fonte di ricchezza e guadagno.
Quando queste società si costituivano, bisognava trovare il mercato , noleggiare la nave, trovare il
capitano,pagare le assicurazioni, noleggiare le imbarcazioni, sistemare la ciurma.
Insomma, erano delle operazioni complesse.
Lo scopo poteva essere mercantile , ma anche dichiarato, quindi dichiaravano apertamente di voler
esercitare la pirateria.
Quindi, agli atti pratici, la linea di confine tra corsa e pirateria è veramente sottilissima.
1487→ Bartolomeo Diaz , navigatore portoghese, doppia il capo di Buona Speranza, estremità
meridionale dell’Africa, provando, così, il collegamento tra Oceano Atlantico e Oceano Indiano.
1494→ Trattato di Tordesillas. Gli spagnoli avevano cominciato , anche loro, assieme ai portoghesi,
ad intraprendere questi viaggi di esplorazione. Dunque, questi due stati, stipulano un trattato in cui
si dividono le sfere di influenza, che vennero fissate a 370 leghe dalle isole di Capo Verde.
C’era questa linea simbolica tra spagnoli e portoghesi, la linea Raya. Quindi evince come stesse
aumentano la consapevolezza e conoscenza geografica.
1502→ planisfero di Cantino. L’ambasciatore Cantino vuole documentare quella che è la nuova
concezione del mondo in seguito al miglioramento della cartografia, della carta geografica.
È un planisfero costituito da 6 fogli di pergamena incollati.
1497→ prima spedizione di Vasco de Gama, navigatore portoghese, che arriva in India, a Calcut.
1511→ presa di Malacca (Malesia), dove ci stanno tutti i territori che, nel 600, saranno occupati da
altri popoli, oltre ai portoghesi.
1515→ presa di Ormuz. Qui siamo nella penisola arabica, all’ingresso del golfo persico. I
portoghesi riusciranno ad occupare militarmente queste zone.
L’ Asia presentava un territorio ampio, vastissimo, in parte conosciuto, in parte no, pieno di
ricchezze che altri popoli volevano conquistare, volevano appropriarsene.
Ecco, fu importante occupare militarmente alcune porzioni di oceano proprio per consentire di
controllarle meglio, quindi bloccando le vie di accesso tradizionali ( blocco del mar rosso fino al
1538).
1557→ insediamento a Macao. I portoghesi si spingono tanto avanti fino ad arrivare fino a Macao,
e avviene l’insediamento, fino al 1599.
La via tradizionale dalla quale arrivavano queste merci era la Via Della Seta.
Via della Seta→ termine coniato nel 1877.
La via della seta era un reticolo di rotte (sia via terra ,che via mare) che permetteva i collegamenti,
quindi congiungeva, l’Asia Orientale con l’Oriente.
Le rotte commerciali percorrevano 6000km.
Perché i portoghesi bloccarono queste vie? Perchè volevano che la loro via fosse l’unica
percorribile.
Ma, i portoghesi, quando arrivano dall’ Oceano indiano, non è che trovavano il vuoto.
Non è che lì aspettassero europei e portoghesi con le mani in mano!
No! I portoghesi arrivano e si vanno a mescolare in una realtà che era una realtà florida, fatta di
imbarcazioni, naviganti, marinai indiani, islamici. Una realtà ricchissima di mediazioni continue.
Ma chi arrivava, principalmente, in questi porti?
Ci arrivava, soprattutto, Venezia che, con le sue Galee cariche di merci, offriva scambi, caricava
sulle imbarcazioni nuove merci e le rivendeva in Europa ad un prezzo altissimo. (mercato di
redistribuzione). Venezia era lo sbocco nel Mediterraneo della Via della Seta.
Quindi, i portoghesi cercarono una via alternativa a questo commercio.
Sapevano che le vie principali fossero occupate da altri protagonisti che non gli avrebbero lasciato
via libera, quindi inventarono una nuova via che consentì loro di arrivare seguendo vie alternative .
I veneziani, però, fecero una cattiva propaganda alle spezie portoghesi, sostenendo che, durante
questo lungo viaggio, le loro spezie si prendessero di molta umidità, quindi arrivassero di cattiva
qualità a destinazione.
Presentarono, quindi, La via della Seta come unica via sicura e di garanzia.
Venezia , in un primo momento, subì un duro colpo a causa di questa presenza portoghese nel golfo
persico , proprio perché i portoghesi bloccarono il mar Rosso, impedendo , dunque, il mercato.
I traffici ripresero solo quando gli ottomani riuscirono a liberare militarmente la via.
Quindi, a questo punto, ne risentirono i portoghesi.