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A.s. 2013-2014
Classe III F
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INDICE
Capitolo I
1.1 1.2 1.3 Le potenze marinare della fine del Trecento Venezia al vertice della sua potenza I portoghesi nelle Indie Scheda: Bartolomeo Diaz Scheda: Vasco da Gama Limpero coloniale portoghese Galleria: I portoghesi e il loro impero Anversa e i Fugger Mappa concettuale: La situazione europea nel XIV-XV secolo Pag. 2 Pag. 3- 4 Pag. 5 Pag. 6 Pag. 7 Pag. 8 Pag. 9 Pag. 10 Pag. 11
Capitolo II
2.1 2.2 Le ambizioni del regno di Francia LItalia e la pace di Lodi Scheda: la Congiura dei Pazzi Scheda: Lorenzo de Medici Carlo VIII e Savonarola La nascita della potenza spagnola Pag. 12 Pag. 12- 13 Pag. 14 Pag. 15 Pag. 16 Pag. 17- 18
2.3 2.4
Bibliografia e sitografia
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Kogge: il nuovo tipo di imbarcazione dotata di scafo rotondo, che non utilizzava remi ma solo delle grandi vele quadrate. Era pi tozza e robusta rispetto alle precedenti galere, per cui furono adibite soprattutto a navi mercantili, adatte alla navigazione invernale e a in grado di resistere alle tempeste oceaniche
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Galere da mercato: si trattava di imbarcazioni affini alle precedenti galere da guerra, che utilizzavano il remo solamente per entrare e uscire dai porti, mentre per il resto si servivano della vela latina, cio triangolare; si presentavano inoltre molto pi pesanti e robuste, cos che potevano essere adibite solo a navi mercantili.
Agli inizi del Quattrocento, Venezia rivolse le proprie mire espansionistiche non solo verso le maggiori citt marittime europee ed extraeuropee, ma anche verso lItalia settentrionale: nello stesso periodo giunse a conquistare citt quali Padova3, Brescia, Verona e Bergamo. Intanto, il contemporaneo emergere dellimpero turco ottomano fu favorevole per il mantenimento, da parte di Venezia, del suo monopolio commerciale in Oriente: i turchi, infatti, espugnarono in breve tempo tutti i possedimenti genovesi in terre orientali. Venezia lasci dunque che limpero ottomano proseguisse la sua espansione, e rest neutrale anche quando i suoi membri presero la citt di Otranto, nel 1480, e fecero una dura strage dei cristiani che non volevano convertirsi alla dottrina islamica, predicata da Maometto II.
Il Fondaco dei tedeschi era in origine un albergo per i mercanti tedeschi che lavoravano a Venezia, che faceva anche da magazzino per le loro merci. Nel 1505 fu distrutto da un incendio, e successivamente ricostruito in modo ancora pi sfarzoso, come manifesto della potenza e dello splendore veneziani. 2 LArsenale era il potente cantiere navale veneziano. Ci lavoravano oltre 2000 operai, abili nel costruire navi per qualsiasi occasione. Era affidato ai mercanti per gli scambi, ma era di propriet dello Stato, il quale si occupava di organizzare le varie spedizioni commerciali. 3 La citt di Padova era stata, precedentemente, alleata della citt di Genova. Per questo, quando fu conquistata da Venezia, questultima cre una fascia di sicurezza volta a difendere la citt in modo che si evitasse linsorgere di lotte intestine.
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Venezia si interess, invece, pi alla propria espansione nella penisola: i suoi progetti furono per arrestati quando, allinizio del XVI secolo, occup alcuni territori della Romagna. Questo fatto scatur la dura reazione del papa in carica in quellepoca, Giulio II, che organizz una coalizione delle maggiori entit statali del periodo contro la Repubblica di Venezia. Segu la battaglia di Agnadello, nel 1509, in seguito alla quale la flotta veneta fu sconfitta, e la citt abbandon qualsiasi ulteriore tentativo di espansione in Italia. Sulla terraferma, comunque, ebbe grande successo con i suoi possedimenti nellEgeo (le isole di Candia, Corf e Cipro), in particolare grazie al regime di monocoltura4 che vi vigeva.
In alto, pianta di Venezia a fine Trecento; a destra, lArsenale veneziano ; in basso, galera da mercato
Il regime di monocoltura consisteva in un sistema di agricoltura nel quale tutto ci che si produceva era destinato esclusivamente allesportazione, e non teneva conto delle esigenze alimentari della popolazione. Fu vantaggioso per Venezia perch, a trarre profitto da tale sistema, furono solo i suoi mercanti.
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La caravella era una nave di piccole dimensioni; in origine era dotata di soli due alberi che montavano vele latine. Successivamente furono apportate delle modifiche che previdero, ad esempio, laggiunta di un terzo albero e lassunzione di una velatura mi sta, che potesse sfruttare contemporaneamente i vantaggi della vela latina, tra cui la facile manovrabilit della nave, e quelli della vela quadrata, che permetteva di sfruttare pienamente il vento in poppa. Con queste novit, i primi due alberi montavano una vela quadra, il terzo una vela latina.
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Anversa : era un porto fiammingo che, dalla fine del Quattrocento accrebbe via via la propria importanza e che molte citt tedesche cominciarono a frequentare maggiormente rispetto a Bruges
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Schiavi neri che cercano oro e argento, principale bottino di Spagna e Portogallo; per la loro estrazione la popolazione fu ridotta in schiavit.
Moneta celebrativa del 500esimo anniversario dalla nascita di Vasco da Gama Impero commerciale portoghese nel XVI secolo: l'obiettivo principale era il controllo dell'Oceano Indiano per le spezie e della rotta che ad esso conduceva.
Vasco da Gama, il navigatore che vinse gli arabi nella guerra delle spezie
Caravella portoghese
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Carlo il Temerario
I duchi di Borgogna si erano, nel corso del tempo, notevolmente arricchiti: spesso approfittandosi della debolezza del potere centrale francese, avevano sottomesso intere fasce di territorio anche molto ricche. In questo modo, le terre conquistate non erano pi sotto il controllo del re di Francia, e, in alternativa, nemmeno sotto quello dellimperatore di Germania.
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Milano, invece, era retta dalla casata dei Visconti, in particolare da Gian Galeazzo, che aveva ampliato i propri domini fino a Lombardia, Veneto, Toscana e Umbria. La citt aveva rischiato il declino per ben due volte: la prima, alla morte di Gian Galeazzo, a causa dellespansione veneziana; dopodich il controllo era stato preso da Francesco Sforza, che riorganizz lo Stato. La seconda volta, alla sua morte, quando il controllo pass sotto Ludovico il Moro. Napoli, invece, aveva affrontato un lungo periodo di squilibri e difficolt quando, dopo la morte di Federico II, lItalia meridionale era passata sotto Carlo dAngi e la sua durissima signoria; successivamente, nella met del Quattrocento, Napoli e il resto dellItalia meridionale furono conquistate dal re dAragona, che le liber dalloppressione angioina. La Chiesa era diventata un vero e proprio stato in seguito allanno Mille, dopo essersi profondamente arricchita grazie alle donazioni da parte di signori e imperatori durante il Medioevo. Dopo il trasferimento del Papa ad Avignone, lo Stato della Chiesa si era profondamente indebolito e diviso in una serie di signorie locali. La famiglia dei Savoia, infine, si era arricchita ampliando i propri possedimenti in Piemonte, ma per molto tempo il ducato sub linfluenza del sovrano di Francia, che seppe intromettersi in questioni anche molto delicate. Ognuno di essi era molto potente, tanto da convincersi di poter prevalere sugli altri: questa fu la causa della lunga serie di scontri che caratterizz lItalia per gran parte del Quattrocento. Tuttavia, pur essendo molto forti, gli Stati regionali non lo erano tanto da dimostrarsi superiori agli altri: ad accorgersi di questo fu, nel 1454, Lorenzo de Medici, che in quel periodo era il signore di Firenze. Costui fece in modo che si creasse un equilibrio tra le varie regioni italiane: voleva cio, che ogni Stato restasse forte e prospero ma che non lo diventasse ancora di pi, in modo da tentare uninsurrezione. La soluzione chegli trov fu la stipulazione di unalleanza, tra i maggiori contendenti, che prese il nome di Pace di Lodi.
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Clarice Orsini
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Girolamo Savonarola
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Granada il capoluogo dell'omonima provincia andalusa. In quel periodo fu una delle pi splendide fra le citt della Spagna, e lultima capitale araba in Europa ad essere riconquistata dai cristiani dopo le grandi invasioni e loccupazione musulmana durata alcuni secoli.
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Bibliografia:
Chiaroscuro volume1, Casa editrice SEI, Autori Francesco Maria Feltri, Maria Manuela Bertazzoni, Franca Neri
Sitografia:
Wikipedia.it Treccani.it Pbmstoria.it Plus.google.com
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