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Novembre 2020
Sommario
I tre brani realizzati da Stravinskij nel 1914 nel periodo di residenza svizzero, svelano una scrittura intimista
ma ancora ben legata all’esperienze parigine. Si è voluto qui brevemente trattarli alla ricerca di alcune delle
caratteristiche salienti.
S
travinskij residente a Salvan nel 1914 si
cimentò nella realizzazione di questi tre Figura 1: Primo rigo dei tre brani per quartetto d’archi
brani senza aver ottenuto commissione al-
cuna, componendo per suo piacere una piccola
raccolta di brani dai tratti intimi e brillanti con Il primo brano è molto scandito e quasi circola-
una forte attenzione al ritmo ed al timbro. I tre re è realizzato con una melodia all’apparenza
brani sono dedicati al direttore d’orchestra sviz- folkloristica, essa cela spostamenti e sfasamenti
zero Ernst Ansermet, conosciuto da Stravinskij di sincronizzazione tra la melodia stessa e la
precedentemente per la direzione di alcune sue pasta sonora alle fondamenta del brano realiz-
opere. I tre brani presentano solo parzialmente zata dalla viola. È da notare come la stessa
una suddivisione del quartetto d’archi tradi- viola sia scritta su due righi, quasi a rimarcare
zionale dal punto di vista timbrico. A volte il fatto che lo strumentista debba far procedere
la sovrapposizione e la sincronicità dei gesti le due linee parallelamente; questo modo di
rende il gesto musicale un mono-blocco che scrivere viene utilizzato dall’autore solamente
si muove tutto in una direzione ben compatta, nel primo brano. Il violoncello è trattato pretta-
delle altre volte al primo violino è lasciata la mente come una percussione catturando molto
libertà, mentre gli altri strumenti proseguono l’attenzione dell’ascoltatore a dei primi ascol-
per il loro, semplice ma mai scontato percorso, ti. Il violino secondo fa da tramite fra i vari
mentre in alcuni istanti si perde la cognizione passaggi (anche se a volte sembra perdersene
che sia Stravinskij (quasi come degli abbagli) qualcuno) per poi ritornare affannosamente nel
portandoci al quartetto tardo-ottocentesco. circolo.
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Breve analisi dei tre brani per quartetto d’archi di Igor Stravinskij • Novembre 2020
Figura 4: Terzo rigo del secondo dei tre brani per quar-
III. Il secondo brano tetto d’archi
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Breve analisi dei tre brani per quartetto d’archi di Igor Stravinskij • Novembre 2020
disgregarsi e la voglia di tornare ad una parità è presentato, ripetuto e disteso, come a ren-
fra i vari strumenti è piú forte(forse un tenta- dersi sempre piú intimo e passionale finendo
tivo di rimarcazione di quell’eccentricità che con una terza discendente che marca la fine di
Stravinskij indica come sottotitolo). questa sincronicità melanconica.
È notevole pensare come gli strumenti si rie-
scano a bilanciare, sincronizzare e funzionare
V. Conclusioni
tutti assieme come un ingranaggio ben oleato
che realizza anche disegni molto complessi, ma Questa piccola raccolta di tre brani narra uno
che scivola via molto elegantemente. Stravinskij ancora spumeggiante e pieno di
idee post Sagra della primavera ed ancora non
IV. Il terzo brano Neoclassico. I brani ci raccontano forse un
mondo ancora non investito dalla Prima Guer-
ra Mondiale, che Stravinskij cercò di interpre-
tare in qualche modo anche attraverso il suo
Histoire du Soldat.
Gli spunti, i gesti e le idee sono variegate
ma è il complesso delle tre micro-composizioni
che è un insieme di gemme preziose incasto-
nate fra la scrittura di un compositore russo
con origini culturali mutate dal suo periodo
Figura 5: Primo rigo del terzo brano per quartetto d’ar- francese e residente in Svizzera. Egli è appena
chi trentenne e nel pieno delle sue forze scrive, for-
se non sapendolo, qualcosa di molto simile al
Il terzo brano è intimo, enigmatico, un intreccio lavoro che Webern fece nello stesso anno con
di fasce sonore sincrone ma sviluppanti percor- la sua op.11. Il timbro è centrale per ambedue,
si paralleli che creano delle domande lasciate ma Stravinskij fa notare e percepire anche il
poi svanire quasi come delle mongolfiere senza suo volere in alcuni punti il suono timbrico del
piú le proprie ancore. Esso proprio per queste quartetto tradizionale, mentre l’allievo della Se-
caratteristiche risulta molto piú riflessivo dei conda Scuola di Vienna vuole in qualche modo
precedenti, lasciando quasi immaginare un fu- scrollarsi del peso della tradizione timbrica il
turo. In alcuni aspetti, questo terzo brano puó piú delle volte.
ricordare una scrittura minimalista molto piú I sottotitoli dei tre brani(che si sono voluti
vicina a noi che agli albori dello scorso secolo. omettere fino ad ora in questo breve testo) sono
Danse,Excentrique e Cantique; essi possono esse-
re si indicativi di un qualche pensiero, anche se
è la musica stessa che ci deve far immaginare
ció essa stessa vuole indicare e realizzare.
Figura 6: Ultimo rigo del terzo dei tre brani per quartetto
d’archi
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Breve analisi dei tre brani per quartetto d’archi di Igor Stravinskij • Novembre 2020
Riferimenti bibliografici
[Igor Stravinskij, 1914] Tre pezzi per quartetto
d’archi.