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Osservando per la prima volta un violino balza subito all'occhio la ridotta quantità di corde

situate sulla tastiera, solo quattro, infatti i quesiti spontanei di un allievo principiante alla

prima lezione sono: quali e quante sono le note del violino?

Scopriamo le note del violino:


1.1 Come si possono produrre le note del violino?

Possiamo eseguirle principalmente in due modi:

-con le corde vuote

-con le dita della mano sinistra sulla tastiera

2.1 Corde vuote, Quante e quali sono?

Le corde vuote sono suoni dello strumento generati unicamente dalla

vibrazione della corda, senza l’abbassamento delle dita.

Sono quattro, vengono numerate con i numeri romani, elencandole dalla

più grave alla più acuta abbiamo il

SOL = IV corda

RE  = III corda

LA = II corda

MI = Corda

Il MI è chiamato anche “cantino”, essendo la corda più acuta, impiegata

spesso per il “canto”, la melodia principale di una composizione.

Vediamole precisamente sul pentagramma

Open string
2.2 Caratteristiche

L’intervallo musicale delle corde vuote, ossia la distanza in toni e

semitoni fra una corda e l’altra, è di una quinta giusta, infatti i violini sono

accordati per quinte.

Da SOL a RE, da RE a LA, da LA a MI possiamo contare 5 note.

Esempio: proviamo a contarle.

Fra SOL e RE : sol - la si - do - re

Fra RE e LA : re - mi - fa – sol - la

Fra LA e MI : la – si  - do – re - mi

2. 3 Perché i violini sono accordati per Quinte?

Ci sono vari motivi:

- la distanza di quinta è comoda per l’apertura e conformazione delle

dita della mano sinistra, infatti l’apertura naturale dal primo dito al quarto

dito ( dall’indice al mignolo ) forma il disegno naturale per generare

l’intervallo perfetto di un’ ottava.

Apertura mano sinistra


- un ‘altro motivo è dato da una questione fisica sonora: grazie a questa

accordatura i suoni sono più ricchi di sfumature

 Diteggiatura

3.1 Diteggiatura

Un’ altra maniera per produrre le note del violino è abbassare le dita

della mano sinistra sulle corde della tastiera, ogni dito è una nota

diversa per tutta la lunghezza della tastiera, grazie ai “cambi di

posizione”, producendo un gamma sonora di note ancora più acuta

rispetto alla posizione di base.

Curiosità: la tastiera ha una tinta tutta nera, senza alcun punto di

riferimento visivo, non ha tasti e simboli per poter identificare l’esatta

posizione delle note del violino, solo la pratica e lo studio quotidiano

garantiranno l’intonazione al violinista.

3.2 Quante e quali dita si usano?

Si usano quattro dita, numerate per indicare la diteggiatura sugli spartiti:

- indice = 1° dito

- medio = 2° dito

- anulare = 3° dito

- mignolo = 4° dito
- il pollice escluso.

Esempi sulla Corda SOL, la quarta corda:

- abbassando il 1° dito sulla quarta corda in prima posizione otterremo la

nota LA

- abbassando il 2° dito sulla quarta corda in prima posizione otterremo la

nota SI

- abbassando il 3° dito sulla quarta corda in prima posizione otterremo la

nota DO

- abbassando il 4° dito sulla 4 corda in I posizione otterremo la nota RE

3.3 I cambi di posizione

Come sopra citato al punto 2.1, possiamo impiegare i cambi di posizione

per formare altre note del violino sulla tastiera.

Grazie allo spostamento del polso e quindi della mano per tutta la

tastiera dello strumento, possiamo premere le dita in vari punti della

corda, sfruttandone tutta la lunghezza: grazie a questa tecnica il

violinista riesce ad emettere suoni più acuti, con una variazione timbrica

più ricercata durante un’esecuzione.

Curiosità: il pollice, dito non compreso nella diteggiatura violinistica, ha

una grande valenza durante i cambi di posizione, funge da piccola guida


durante il movimento del braccio ed è importante per il  trascinamento

della mano e del polso, lungo tutta la tastiera.

Il pollice è simile ad un piccolo carrellino sopra un binario immaginario,

la sua funzione è fondamentale.

3.4 Gli armonici

Gli armonici, chiamati anche flautati, vengono prodotti sfiorando precisi

punti della corda con il dito della mano sinistra.

Questa tecnica restituisce un suono molto dolce e delicato, simile a

quello del flauto, impiegato in particolari fraseggi musicali.

Esistono due tipi di armonici, naturali ed artificiali, vediamo come si

formano quelli naturali.

Per creare gli armonici naturali, bisogna sfiorare la corda con il dito

rispettivamente a ½, 1/3 e ¼.

" Sfiorare" fa si che l'esito finale dell'armonico ha un suo suono

distintivo.

3.5 Quante note si possono eseguire sul violino?

Con 4 corde e 4 polpastrelli, noi violinisti possiamo forgiare ben 53

note, senza tenere conto di tutti i suoni armonici naturali e artificiali e dei

suoni omofoni. ( i suoni omofoni sono suoni con la stessa altezza del
suono e diverso nome, tratteremo l'argomento più avanti ).

Ecco l'elenco dalla più grave alla più acuta, i numeri vicini al " SOL "

indicano la diversa altezza e posizione sulla tastiera.

Sol 3 - Sol# - La - La# - Si - Do - Do# - Re - Re# - Mi - Fa - Fa#

Sol 4 - Sol# - La - La# - Si - Do - Do# - Re - Re# - Mi - Fa - Fa#

Sol 5 - Sol# - La - La# - Si - Do - Do# - Re - Re# - Mi - Fa - Fa#

Sol 6 - Sol# - La - La# - Si - Do - Do# - Re - Re# - Mi - Fa - Fa#

Sol 7 - Sol# - La - La# - Si

Estensione violino
Curiosità

Il pianoforte ha 88 tasti, 52 bianchi e 36 neri, quindi 88 note totali, le

note del nostro strumento sono ( solo ) 53! Come notate ogni strumento

musicale ha caratteristiche ed estensioni del suono diverse: i

compositori hanno il compito di impreziosire e valorizzare ogni

strumento in base alle proprie peculiarità musicali, creando composizioni


ad hoc, tenendo conto di ogni aspetto strumentale e della tecnica dei

musicisti. Ecco la differenza illustrata.

Estensione e paragone

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