Sei sulla pagina 1di 317

GUIDA per l’insegnante

GUIDA PER L’INSEGNANTE


Parole come fili GUIDA PER L’INSEGNANTE
PER LO STUDENTE V. Borgatta • L. Caporale
Volume A + Grammatica + eBook scaricabile + INVALSI.Ita con CD rom M. Manzuoli • M. Tardito
+ Contenuti Digitali Integrativi 978-88-494-2246-7

Volume A + eBook scaricabile + INVALSI.Ita con CD rom


+ Contenuti Digitali Integrativi 978-88-494-2265-8

Volume B
+ eBook scaricabile + Contenuti Digitali Integrativi 978-88-494-2247-4

Grammatica + eBook scaricabile + INVALSI.Ita con CD rom


+ Contenuti Digitali Integrativi 978-88-494-2264-1
come

parole come fili


Disponibili anche in formato eBook e PDF. Informazioni su deascuola.it

PER L’INSEGNANTE
• Guida + eBook insegnante scaricabile • Percorsi per l'enogastronomia
• LIBRO DOC: Grammatica e l'ospitalità alberghiera
• Easy eBook su DVD

• Competenze e Assi culturali


EASY E-BOOK
OFFLINE
• Programmazione
ZONA SITO DI e organizzazione del curricolo
EVENTI ITALIANO PRODOTTO DEA LINK
Un sito autore-
vole, in collaborazione con
Area on line per
il recupero e il potenziamen-
Tutte le risorse
destinate al docente, anche
Consente di con-
sultare specifici contributi DIDATTICA
• Inclusione
“La Stampa”, per lavorare to di grammatica, lessico e in forma modificabile, per ri- digitali (video) direttamente INCLUSIVA
sull’attualità. Articoli di gran- scrittura. Comprende anche spondere alle esigenze della su smartphone o tablet in- • Verifiche e valutazione
di giornalisti e i migliori con- una Palestra Invalsi e Veri- classe. quadrando con la fotocame-
tenuti multimediali selezio- test, strumento per creare ra la pagina del libro. • Verifiche e valutazione per BES
nati e organizzati in percorsi verifiche personalizzate.
didattici. • Correttori delle verifiche
Seguici su  deascuola.it e degli esercizi dei volumi

COPIA FUORI COMMERCIO


GUIDA PER L’INSEGNANTE
V. Borgatta • L. Caporale
M. Manzuoli • M. Tardito

come
internet: deascuola.it
e-mail: info@deascuola.it

Redattore responsabile: Alessandro Roccia


Redazione: Rebecca Regli, Selene Zanca
Tecnico responsabile: Riccardo Massaro
Impaginazione: Cabodigraf
Copertina: Silvia Bassi

Art Director: Nadia Maestri

In uno scenario di profonda trasformazione dei compiti e dell’azione formativa svolta dalla scuola anche De Agostini
Scuola fa la sua parte, ripensando in profondità i propri prodotti e potenziando le funzioni di accompagnamento al lavoro
docente: guide pratiche e materiali didattici per lo sviluppo, la valutazione e la certificazione delle competenze, prodotti
con la supervisione scientifica dei professori Mario Castoldi, Giorgio Bolondi, Lerida Cisotto e Graziano Cecchinato.

Per quanto riguarda la didattica inclusiva, l’editore ringrazia il CeDisMa (Centro Studi e Ricerche sulla
Disabilità e Marginalità - Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano). Il Centro svolge attività di ricer-
ca e formazione nel campo della pedagogia e didattica speciale ed è diretto dal prof. Luigi d’Alonzo,
ordinario di Pedagogia Speciale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

I testi ad alta leggibilità sono realizzati con la font TestMe ideata da Luciano Perondi e Leonardo Romei sulla base del Titillium, modificata
secondo le specifiche De Agostini Scuola. TestMe è una font “libera” per volontà degli autori, work in progress, basata sui principi del
Design for All.

Proprietà letteraria riservata


© 2018 De Agostini Scuola SpA – Novara
1ª edizione: gennaio 2018

L’Editore dichiara la propria disponibilità a regolarizzare eventuali omissioni o errori di attribuzione.


Nel rispetto del DL 74/92 sulla trasparenza nella pubblicità, le immagini escludono ogni e qualsiasi possibile intenzione o effetto promo-
zionale verso i lettori.
Tutti i diritti riservati. Nessuna parte del materiale protetto da questo copyright potrà essere riprodotta in alcuna forma senza l’autoriz-
zazione scritta dell’Editore.
Il software è protetto dalle leggi italiane e internazionali. In base ad esse è quindi vietato decompilare, disassemblare, ricostruire il pro-
getto originario, copiare, manipolare in qualsiasi modo i contenuti di questo software. Analogamente le leggi italiane e internazionali sul
diritto d’autore proteggono il contenuto di questo software sia esso testo, suoni e immagini (fisse o in movimento). Ne è quindi espres-
samente vietata la diffusione, anche parziale, con qualsiasi mezzo. Ogni utilizzo dei contenuti di questo software diverso da quello per
uso personale deve essere espressamente autorizzato per iscritto dall’Editore, che non potrà in nessun caso essere ritenuto responsabile
per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualunque natura.
Eventuali segnalazioni di errori, refusi, richieste di chiarimento di funzionamento tecnico dei supporti multimediali del corso o spiegazioni
sulle scelte operate dagli autori e della Casa Editrice possono essere inviate all’indirizzo di posta elettronica info@deascuola.it
INDICE
Competenze e discipline: come cambia la didattica? 11
Linee guida per gli Istituti tecnici e professionali 19
Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi di istruzione professionale 21
Programmazione e metodologie di lavoro 34
La programmazione per i B.E.S. 40
L’alternanza scuola-lavoro 43

VERIFICHE
TEST DI INGRESSO
TEST DI INGRESSO 1 Competenze di lettura e grammatica 56
TEST DI INGRESSO 1 BES Competenze di lettura e grammatica 59
TEST DI INGRESSO 2 Competenze trasversali 62
TEST DI INGRESSO 3 Competenze ortografiche e lessicali 64
TEST DI INGRESSO 4 Competenze grammaticali 66
TEST DI INGRESSO 5 Comprensione del testo 69

VOLUME A
VERIFICA 1 La struttura del racconto • Autore, narratore e punto di vista •
Il sistema dei personaggi • Il tempo e lo spazio 73
VERIFICA COMPENSATIVA 1 La struttura del racconto • Autore, narratore e punto di vista •
Il sistema dei personaggi • Il tempo e lo spazio 76
VERIFICA 2 Tema, scopo e messaggio, contesto • I registri, i linguaggi
settoriali, la paratassi e l’ipotassi • Le figure retoriche 79
VERIFICA COMPENSATIVA 2 Tema, scopo e messaggio, contesto • I registri, i linguaggi
settoriali, la paratassi e l’ipotassi • Le figure retoriche 82
VERIFICA 3 Unità 1 Ridiamoci sopra 84
VERIFICA COMPENSATIVA 3 Unità 1 Ridiamoci sopra 88
VERIFICA 4 Unità 2 Fantastiche avventure 93
VERIFICA COMPENSATIVA 4 Unità 2 Fantastiche avventure 98
VERIFICA 5 Unità 3 Storie della storia 104
VERIFICA COMPENSATIVA 5 Unità 3 Storie della storia 109
VERIFICA 6 Unità 4 Strade di carta 115
VERIFICA COMPENSATIVA 6 Unità 4 Strade di carta 121
VERIFICA 7 Unità 5 Diverso da chi? 128
VERIFICA COMPENSATIVA 7 Unità 5 Diverso da chi? 133

3
INDICE

VERIFICA 8 Unità 6 Semplici emozioni 139


VERIFICA COMPENSATIVA 8 Unità 6 Semplici emozioni 143
VERIFICA 9 Unità 7 Raccontare il lavoro 147
VERIFICA COMPENSATIVA 9 Unità 7 Raccontare il lavoro 153

VOLUME B
VERIFICA 10 Laboratorio 1. Forma e significato di un testo poetico •
Antologia Unità 1 Immaginari poetici 160
VERIFICA COMPENSATIVA 10 Laboratorio 1. Forma e significato di un testo poetico •
Antologia Unità 1 Immaginari poetici 164
VERIFICA 11 Laboratorio 2. L’aspetto metrico-strutturale •
Antologia Unità 2 La poetica dei sentimenti 167
VERIFICA COMPENSATIVA 11 Laboratorio 2. L’aspetto metrico-strutturale •
Antologia Unità 2 La poetica dei sentimenti 172
VERIFICA 12 Laboratorio 3. Temi, simboli, messaggi •
Antologia Unità 3 La poetica dei valori 175
VERIFICA COMPENSATIVA 12 Laboratorio 3. Temi, simboli, messaggi •
Antologia Unità 3 La poetica dei valori 179

VERIFICHE DEL VOLUME DI GRAMMATICA


VERIFICA 1 Parte 1, Unità 1 Fonologia e ortografia 184
VERIFICA COMPENSATIVA 1 Parte 1, Unità 1 Fonologia e ortografia 187
VERIFICA 2 Parte 1, Unità 2 Lessico 189
VERIFICA COMPENSATIVA 2 Parte 1, Unità 2 Lessico 192
VERIFICA 3 Parte 2, Unità 1-2 Nome e articolo 195
VERIFICA COMPENSATIVA 3 Parte 2, Unità 1-2 Nome e articolo 198
VERIFICA 4 Parte 2, Unità 3 Aggettivo 200
VERIFICA COMPENSATIVA 4 Parte 2, Unità 3 Aggettivo 203
VERIFICA 5 Parte 2, Unità 4 Pronome 205
VERIFICA COMPENSATIVA 5 Parte 2, Unità 4 Pronome 208
VERIFICA 6 Parte 2, Unità 5 Il verbo A 210
VERIFICA COMPENSATIVA 6 Parte 2, Unità 5 Il verbo A 213
VERIFICA 7 Parte 2, Unità 5 Il verbo B 215
VERIFICA COMPENSATIVA 7 Parte 2, Unità 5 Il verbo B 218
VERIFICA 8 Parte 2, Unità 6-9 Parti invariabili del discorso 220
VERIFICA COMPENSATIVA 8 Parte 2, Unità 6-9 Parti invariabili del discorso 224
VERIFICA 9 Parte 3, Unità 1 La frase semplice 227
VERIFICA COMPENSATIVA 9 Parte 3, Unità 1 La frase semplice 231
VERIFICA 10 Parte 3, Unità 2 I complementi indiretti 233
VERIFICA COMPENSATIVA 10 Parte 3, Unità 2 I complementi indiretti 237

4
INDICE

VERIFICA 11 Parte 4, Unità 1 La struttura del periodo 240


VERIFICA COMPENSATIVA 11 Parte 4, Unità 1 La struttura del periodo 243
VERIFICA 12 Parte 4, Unità 2 Le proposizioni subordinate 245
VERIFICA COMPENSATIVA 12 Parte 4, Unità 2 Le proposizioni subordinate 249

CORRETTORE DELLE VERIFICHE


Test di ingresso 252
Volume A 254
Volume B 258
Volume di grammatica 260

CORRETTORE DEI VOLUMI


VOLUME A 270
VOLUME B 287

CORRETTORE DEL VOLUME INVALSI.ITA


Prova 1 310
Prova 2 311
Prova 3 312
Prova 4 314
Prova 5 315

LO STRANO CASO DEL DOTTOR JEKYLL


E DEL SIGNOR HYDE
CAPITOLO 1 I segreti di una porta 318
CAPITOLO 2 In cerca del signor Hyde 324
CAPITOLO 3 Il dottor Jekyll era tranquillo 331
CAPITOLO 4 Un orrendo delitto 333
CAPITOLO 5 Lo strano caso della lettura 337
CAPITOLO 6 Il terribile caso del dottor Lanyon 341
CAPITOLO 7 L’episodio della finestra 344
CAPITOLO 8 L’ultima notte 346
CAPITOLO 9 Il racconto del dottor Lanyon 356
CAPITOLO 10 La relazione completa del dottor Jekyll sul proprio caso 362

LAVORO SUL TESTO 376

5
Parole
come
ANTOLOGIA (Volumi A e B)

Un progetto didattico che affianca alle metodologie tradizionali efficaci proposte per
l’inclusione. Consolida e approfondisce le competenze di scrittura, con particolare
attenzione alla scrittura professionale e all’alternanza
scuola-lavoro.

Laboratorio
La parte teorica di narratologia e di analisi
del testo poetico è corredata di testi guida
che esemplificano i concetti e di mappe
riepilogative per facilitare la memorizzazione.

Didattica inclusiva
Ogni unità è introdotta da un testo semplice, con
font ad alta leggibilità e analisi guidata, che serve
da modello per la comprensione di quelli successivi.
Il testo è corredato di audiolettura da parte di attori
professionisti.
Nell’ottica della didattica inclusiva, le unità comprendono anche:
„ schede semplificate sui generi o sui temi, con testi ad alta leggibilità
„ #Inclusione: esercizi calibrati per l’apprendimento cooperativo.

6
PRESENTAZIONE

Verifica/Invalsi
La verifica finale di ogni unità è costruita sul modello Invalsi, per allenare i ragazzi in vista della
prova nazionale.

Flipped Classroom e compiti di realtà


Le attività di “classe capovolta”
sono relative ad argomenti
di attualità e mettono in
campo competenze di
cittadinanza. I compiti di
realtà coinvolgono, oltre alle
competenze disciplinari, anche
le competenze sociali e civiche.

Dal libro al sito


I documenti di attualità dei
compiti di realtà, così come
quelli antologizzati nella
sezione di Testi non letterari,
sono reperibili nel sito (in
deascuola.it), realizzato in
collaborazione con «La Stampa»
e costantemente aggiornato. EVENTI

La scrittura
Le sezioni di scrittura sono
fortemente operative.
Nel volume B si affronta in
modo ampio la scrittura
professionale, con particolare
riferimento alle tipologie
richieste dall’alternanza
scuola-lavoro (relazioni
di stage, diari di bordo,
curriculum ecc.)
7
PRESENTAZIONE

Parole
come
GRAMMATICA

LIBRO DOC
Il docente ha a disposizione una versione
del libro denominato LIBRO DOC che
contiene le soluzioni a lui riservate, riportate
direttamente in pagina con il colore azzurro.

Didattica inclusiva
Tutte le pagine bordate di rosso contengono
risorse per l’inclusione con font ad alta leggibilità
ed esercizi facilitati:
„ percorsi essenziali da utilizzare per studenti con Bisogni Educativi Speciali
o per testare le competenze preliminari di base;
„ attività per l’apprendimento cooperativo (da svolgere anche in coppia o in gruppo).

Gli esercizi segnalati con il bollino presenti


in tutti i paragrafi sono pensati
specificamente per i B.E.S.

La teoria: mappe e schemi


La teoria è sintetica
e presentata in
maniera visualizzata,
grazie alla
sistematica presenza
di mappe concettuali
e di schemi.

8
PRESENTAZIONE

Esercizi di scrittura Riepiloghi


In tutti i paragrafi sono presenti Frequenti sono gli inserti di riepilogo
esercizi di scrittura volti intermedio e finale. Le verifiche di unità
all’applicazione delle regole testano le competenze acquisite attraverso
teoriche. Fanno lavorare anche su esercizi strutturati in modalità Invalsi.
correttezza, coerenza e coesione
del testo.

Verifiche per B.E.S.


Nella Guida, a ogni verifica
corrisponde l’analoga
verifica compensativa,
utilizzabile per
Bisogni Educativi Speciali.
In font ad alta leggibilità,
è facilitata nel testo
e negli esercizi.

Risorse digitali
Audioletture e animazioni
delle mappe grammaticali Esercizi interattivi
Tutti i testi iniziali di unità sono letti da attori professionisti. Gli esercizi delle verifiche
Le mappe del volume di grammatica sono speakerate Invalsi e Competenze sono
e animate (video). Audioletture e video possono essere interattivi e autocorrettivi.
attivati anche con lo smartphone attraverso DeALink.

Dizionario Garzanti digitale


È una risorsa sempre disponibile, un aiuto prezioso per gli esercizi di lessico e grammatica.

9
COMPETENZE E DISCIPLINE:
COME CAMBIA LA DIDATTICA?
a cura di Mario Castoldi, docente associato di Didattica generale presso l’Università degli Studi di Torino

1. INDICAZIONI PER IL CURRICOLO E COMPETENZE


1.1 Apprendere per competenze sonali, che segnala la natura olistica della compe-
tenza, non riducibile alla sola dimensione cognitiva,
Pensare l’apprendimento in chiave di competenza ma estesa anche alle componenti motivazionali, at-
comporta un radicale cambiamento di prospettiva tribuzionali, socio-emotive, metacognitive;
per l’insegnante, in rapporto a una cultura scolastica
che ha tradizionalmente privilegiato le conoscenze • l’impiego delle risorse disponibili nel contesto d’azione,
e le abilità. Se intendiamo la competenza come la intendendo per risorse esterne sia gli altri soggetti
“capacità di far fronte ad un compito, o a un insieme di implicati, sia gli strumenti e i mezzi a disposizione,
compiti, riuscendo a mettere in moto e ad orchestrare le sia le potenzialità presenti nell’ambiente fisico e cul-
proprie risorse interne, cognitive, affettive e volitive, e a turale in cui si svolge l’azione.
utilizzare quelle esterne disponibili in modo coerente e
fecondo” (Pellerey), possiamo riconoscere gli attributi Da qui l’individuazione di tre livelli di analisi di una
qualificanti che caratterizzano tale visione dell’ap- competenza. Il primo richiama le risorse cognitive, ov-
prendimento: vero le conoscenze e le abilità necessarie per affron-
tare un dato compito; il secondo evidenzia i processi
• il riferimento ad un compito di realtà come ambito
cognitivi ed operativi che il soggetto è sollecitato a
di manifestazione di una competenza, la quale pre- mobilitare per affrontare il compito proposto; il terzo
suppone l’utilizzazione del proprio sapere per fron- richiama l’insieme delle disposizioni ad agire che con-
teggiare situazioni problematiche; dizionano e determinano il comportamento del sog-
• la mobilitazione dell’insieme delle proprie risorse per- getto nel gestire la situazione in cui si trova ad agire.

vs SE STESSO
RISORSE PROCESSI
COGNITIVE LETTURA DEL CHIAVE
“COMPITO”
vs CONTESTO
vs COMPITO

CONOSCENZE/
ABILITÀ

CONTROLLO/ STRATEGIE
REGOLAZIONE D’AZIONE

vs ALTRI
DISPOSIZIONI AD AGIRE

11
COMPETENZE E DISCIPLINE

Sviluppare una competenza implica prestare attenzio- ne del soggetto, a una visione dinamica del sapere,
ne a tutti e tre i livelli indicati, che tendono a collocarsi veicolato dal concetto di competenza che ci richia-
a diversi livelli di profondità nell’esperienza di appren- ma una mobilitazione di saperi in vista di un certo
dimento del soggetto. scopo, un saper agire insomma;
L’insieme della figura ci restituisce la competenza in- • il passaggio da un approccio analitico, orientato
tesa come capacità di affrontare un compito di realtà verso una scomposizione progressiva del sapere nei
mobilitando le proprie risorse in modo pertinente alle suoi componenti più elementari (basti pensare agli
condizioni del contesto in cui si opera. Un significato sterminati elenchi di conoscenze e abilità propri del-
molto vicino a quello contenuto nella Raccomanda-
la pedagogia per obiettivi…), a un approccio olistico
zione del Parlamento e del Consiglio Europeo sul Qua-
al sapere, riconoscibile nella visione della compe-
dro europeo delle Qualifiche e dei Titoli per l’appren-
tenza come integrazione delle risorse dell’individuo
dimento permanente (23 aprile 2008): “la comprovata
capacità di usare conoscenze, abilità e capacità perso- e rappresentato nella struttura a cerchi concentrici
nali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o del modello proposto;
di studio e nello sviluppo professionale e/o personale”. • il passaggio da un sapere decontestualizzato, vei-
colato dai concetti di conoscenza e abilità che ci
1.2 Il valore aggiunto della restituiscono un sapere astratto, non rapportato a
competenza contesti specifici (ad esempio il saper fare una molti-
Se volessimo sintetizzare il valore aggiunto ricono- plicazione o conoscere le tabelline) e potenzialmen-
scibile nella rappresentazione del sapere attraverso il te inerte, a un sapere situato, riferito a un determina-
costrutto della competenza, in rapporto a concetti più to contesto operativo in cui agire.
tradizionalmente scolastici come quelli di conoscenza
e abilità, potremmo identificare tre piani di analisi: Un valore aggiunto che ci dà la misura della posta in
• il passaggio da una visione statica, prevalente nei gioco e che consente di evidenziare il mutamento di
concetti di conoscenza e abilità che ci richiamano il paradigma che la prospettiva delle competenze pro-
possesso di un certo bagaglio di saperi a disposizio- pone nel pensare l’apprendimento.

2. COMPETENZE E SFIDE PER IL LAVORO DOCENTE


La rivoluzione copernicana operata dalle competenze passivo, riproduttore di una conoscenza preconfe-
nel pensare l’apprendimento non può non riflettersi zionata;
sulle pratiche didattiche e valutative, ponendo un in- • la conoscenza rimane inerte, incapace di connetter-
sieme di sfide al lavoro dell’insegnante. Ci limiteremo si alla vita reale;
a richiamare alcune questioni cruciali, strettamente
connesse con la prospettiva di apprendimento che • l’insegnamento tende a frazionare la conoscenza in
abbiamo richiamato. componenti elementari per renderlo più accessibile;
• il gruppo tende ad essere visto come fattore di sfon-
2.1 Il rapporto tra saperi e contesti di do, o di disturbo del processo di apprendimento, il
realtà quale è identificato nella relazione “privata” tra il do-
cente, il contenuto culturale e lo studente.
La competenza implica la capacità di mettere in rela-
zione i propri saperi con i contesti di realtà entro cui L’insegnamento-ponte si fonda su una sequenza cir-
operare; in rapporto a tale relazione è possibile distin- colare “studente-conoscenza-insegnante” ed è carat-
guere due visioni dell’insegnamento scolastico, che terizzato dai seguenti attributi:
si possono trovare in filigrana nei comportamenti ef- • lo studente è sollecitato ad elaborare una prestazio-
fettivi messi in atto in aula dai docenti: l’insegnamen- ne complessa e locale, riferita ad un problema con-
to-muro e l’insegnamento-ponte. Il primo si fonda su creto; rispetto ad essa viene fornito di alcuni sup-
una sequenza lineare e gerarchica “insegnante-cono- porti attraverso il ruolo dell’insegnante e i materiali
scenza-studente-apprendimento” ed è caratterizzato didattici a sua disposizione;
dai seguenti attributi: • la conoscenza muove da contesti reali e ritorna su di
• lo studente tende ad essere visto come un ricettore essi, in una relazione ricorsiva tra esperienza e cono-
12
COMPETENZE E DISCIPLINE

scenza, teoria e pratica; Come abbiamo visto in gioco ci sono diversi tipi di
• l’insegnamento assume la conoscenza come evento processi: di ordine cognitivo, in rapporto alla capacità
complesso, globale, situato, multidimensionale per di mettere a fuoco il compito da affrontare, di attivare
il quale qualsiasi operazione di delimitazione e sem- strategie risolutive, di monitorarle e rivederle in corso
plificazione richiede di essere ricondotta alle sue re- d’opera; di ordine metacognitivo, in rapporto alla con-
lazioni con il tutto; sapevolezza del proprio agire; di ordine motivaziona-
le, in rapporto all’atteggiamento verso la situazione
• il gruppo diventa una risorsa per la risoluzione del operativa; di ordine sociale, in rapporto alla relazione
problema, non semplicemente il contenitore entro con gli altri soggetti implicati. La loro combinazione
cui si colloca il processo di apprendimento indivi- definisce il grado di padronanza con cui il soggetto
duale, bensì l’amplificatore e il collettore delle po- affronta il compito di realtà proposto.
tenzialità individuali. La cultura e la prassi scolastica tendono ad attribuire
Pur nella necessaria semplificazione, i due modelli molto valore alle risorse cognitive, ovvero ai saperi
tendono a collocare diversamente il loro baricentro che devono essere posseduti in rapporto alle diverse
all’interno della dinamica formativa: il modello del discipline; molta meno attenzione viene posta, sia nel
muro, o diretto, si fonda su una logica dell’insegna- momento didattico sia nel momento valutativo, alle
mento, caratterizzata da ordine d’esposizione, siste- altre componenti, spesso considerate alla stregua di
maticità, pianificazione rigida, affinità con il sapere te- doti innate nello studente, ma non tematizzate dalla
orico, mentre il modello del ponte, o indiretto, su una cultura e dalla prassi scolastica tradizionale. Il passag-
logica dell’apprendimento, caratterizzata da ordine di gio verso le competenze, quindi, richiede di allargare
scoperta, intuizione, gestione flessibile, affinità con il lo sguardo all’insieme delle componenti che concor-
sapere pratico. rono a formare la competenza: non solo ciò che lo stu-
Possiamo rileggere i due modelli in base alla diversa dente sa, ma anche ciò che sa fare con ciò che sa.
modalità con cui gestiscono la relazione tra mondo
scolastico e mondo reale. Nell’insegnamento-muro si 2.3 Le discipline al servizio delle
assumono le discontinuità tra i due mondi come dati competenze
incontrovertibili su cui costruire l’identità formativa
La centralità del costrutto della competenza nella ri-
della scuola; si crea una sorta di barriera tra mondo
definizione del compito formativo della scuola è at-
scolastico e mondo reale, posta a difesa della missio-
testata dalla crescente attenzione, riconoscibile sia a
ne culturale della scuola. Nell’insegnamento-ponte
livello nazionale, sia a livello internazionale, al tema
si punta a sciogliere tali discontinuità, creando dei
delle competenze chiave per la cittadinanza attiva.
costanti collegamenti tra mondo reale e conoscenza
In modo sempre più cogente si avverte l’esigenza di
scolastica, tra saperi pratici e saperi teorici; il lavoro
identificare e declinare in termini operativi i traguardi
scolastico diviene un’opportunità di prendere le di-
formativi che il sistema scolastico deve assicurare per
stanze dalla realtà contingente, di ritrarsi per osservar-
consentire al soggetto in formazione un inserimento
la e comprenderla più in profondità.
autonomo e responsabile nel contesto sociale, cultu-
rale, professionale in cui vive. Tali traguardi vengono
2.2 La centralità dei processi espressi in termini di competenza, ovvero di capacità
nell’apprendimento di usare il proprio sapere, più o meno formalizzato, per
La visione dinamica della competenza, centrata su rispondere ai propri bisogni personali e alle esigenze
espressioni come “mobilitazione”, “integrazione”, “or- poste dal contesto sociale.
chestrazione” del proprio sapere, riporta al centro Si tratta di un orientamento presente da diversi anni a
dell’attenzione i processi di apprendimento, ovvero livello europeo e internazionale, che solo negli ultimi
le modalità attraverso le quali il soggetto utilizza al anni ha avuto echi significativi anche nel nostro paese,
meglio il proprio sapere per affrontare un compito di dapprima nell’ambito della formazione professionale
realtà. Apprendere non significa solo riprodurre un in- e successivamente anche in riferimento al sistema
sieme di saperi, in modo più o meno fedele all’origina- dell’istruzione.
le (libro di testo o parole dell’insegnante), bensì saperli Un nodo chiave, sia sul piano teorico sia negli svilup-
rielaborare in funzione di una situazione problematica pi operativi, riguarda proprio il rapporto tra le com-
da affrontare. Lo scarto tra “diligenza” e “competenza” petenze e i saperi disciplinari. Aldilà del controverso
si riconosce in questo passaggio, da un sapere inerte, e interminabile dibattito sulla possibilità o meno di
erudito e morto, ad una sapere autentico, competente definire traguardi di competenza all’interno delle sin-
e vivo. gole discipline, risulta indubitabile che la prospettiva
13
COMPETENZE E DISCIPLINE

di apprendimento veicolata dalla competenza tenda Una volta selezionata la competenza si tratta di analiz-
a superare i confini dei saperi disciplinari; lo stesso zarla attraverso l’identificazione delle dimensioni preva-
schema di analisi della campetenza richiamato nella lenti che concorrono alla sua manifestazione; analizzare
sezione precedente evidenzia con chiarezza che, al- una competenza significa, quindi, ricostruire il processo
dilà delle risorse cognitive che rinviano in modo di- soggiacente alla prestazione del soggetto, allo scopo di
retto ai saperi disciplinari, le dimensioni processuali individuare le risorse chiave che devono essere mobili-
della competenza, sia di ordine logico-cognitivo, sia di tate per sviluppare la prestazione richiesta.
ordine socio-relazionale, sia di ordine emotivo tendo- In termini operativi la messa a fuoco della competenza
no a travalicare le singole discipline e a riproporsi nei si realizza attraverso la rappresentazione delle dimen-
diversi campi di sapere. sioni implicate nel processo in una mappa concettuale
Il punto fondamentale che l’irrompere delle compe- e la successiva elaborazione di una rubrica valutativa,
tenze pone al mondo scolastico richiede di ricondurre che consenta di descrivere diversi livelli di padronan-
i saperi disciplinari al loro ruolo di strumenti per la for- za in rapporto alle dimensioni previste nella mappa. Si
mazione del soggetto, piuttosto che di fini in sé. Occor- tratta inoltre di ipotizzare una prova di competenza a
re ribaltare la clamorosa inversione mezzi-fini che ha conclusione del percorso, ovvero la sollecitazione di
da sempre caratterizzato la scuola, per la quale i saperi una prestazione con la quale si ritiene di poter apprez-
disciplinari sono diventati i fini della formazione sco- zare la competenza maturata dal soggetto.
lastica, e riportare le discipline al ruolo per cui si sono Come si vede, l’espressione “a ritroso” richiama l’an-
originate e sviluppate nella storia dell’umanità: fornire damento del percorso progettuale proposto: si parte
strumenti culturali per comprendere e affrontare la re- da alcune domande tipicamente valutative, che sol-
altà naturale e sociale. Solo in questo modo è possibile lecitano ad analizzare la competenza che si intende
assumere le competenze chiave di cittadinanza non promuovere, per poi andare a strutturare il percorso
solo come orpello che abbellisce una proposta for- formativo.
mativa schiacciata sui saperi disciplinari, bensì come
analizzatori dell’intera proposta formativa, in rapporto 2.5 Capovolgere la didattica
ai quali precisare e strutturare il contributo che i vari Non si tratta di capovolgere solo la progettazione, ma
saperi disciplinari possono fornire al loro sviluppo. anche la didattica! L’espressione Flipped Classrom, o
similari, richiama un capovolgimento del rapporto tra
2.4 La progettazione “a ritroso” il lavoro di apprendimento realizzato a scuola, nel con-
Un approccio orientato verso le competenze compor- testo sociale della classe, e il lavoro di apprendimento
ta il ribaltamento della logica progettuale tradiziona- realizzato a casa, nei momenti di relazione individuale
le: invece che andare dai traguardi alla valutazione, si con il sapere: nel modello scolastico egemone “a scuo-
tratta di partire dalla coda, ovvero da una risposta a la si insegna”, per evidenziare la centralità della tra-
due interrogativi: smissione dei contenuti culturali nel lavoro d’aula, e “a
• Qual è il profilo di competenza che voglio contribu- casa si impara”, per sottolineare la tendenza ad affida-
ire a sviluppare con il mio percorso? re allo studente l’appropriazione di tali contenuti per
mezzo dello studio e dell’esercizio individuale; nella
• In termini operativi, quale prova di competenza mi Flipped Classroom si tende a ribaltare questa relazio-
aspetto che i miei allievi possano affrontare a con- ne puntando a spostare il lavoro di acquisizione dei
clusione del percorso? contenuti a casa, attraverso un approccio individuale
Si tratta, come si vede, di anteporre alcune questioni ai contenuti stessi mediato da testi, video, audio, etc.,
tipicamente valutative alla strutturazione del percorso e il lavoro di rielaborazione dei contenuti stessi a scuo-
progettuale, allo scopo di poterlo traguardare in rela- la, attraverso il loro impiego in contesti reali o per af-
zione ad una idea di competenza definita ed artico- frontare problemi complessi.
lata. Ciò implica l’esigenza di scegliere un traguardo Dietro tale capovolgimento emerge un duplice salto
di competenza focale, su cui centrare l’attenzione del mortale, una duplice inversione rispetto al modello
percorso, pur richiamando altre competenze correla- scolastico tradizionale. La prima riguarda il ruolo affi-
te; sebbene possa apparire una semplificazione in rap- dato allo studio individuale, che tende ad essere visto
porto alla complessità di un percorso formativo e alle come qualcosa che segue il lavoro a scuola e si centra
intersezioni esistenti tra i vari ambiti di competenza, sul libro di testo, il quale diviene il mediatore per ec-
l’orientare il focus sul singolo traguardo di competen- cellenza tra l’insegnante e l’allievo, tra quanto fatto a
za consente di dotarsi di una bussola utile ad orientare scuola e l’apprendimento individuale. L’inversione è in
l’intero percorso. primo luogo temporale, nel senso che il lavoro indivi-
14
COMPETENZE E DISCIPLINE

duale rappresenta il primo step del percorso di avvici- 2.6 L’allargamento dello sguardo
namento ai contenuti di sapere, attraverso un primo valutativo
accostamento ai nuovi contenuti che precede l’attivi-
tà in classe; da qui la necessità di orientarsi verso una Un ultimo snodo riguarda il momento della valutazio-
pluralità di fonti con cui operare questo accostamento ne, centrata su una verifica del livello di competenza
(libro di testo, video, file audio, altri materiali,…), an- sviluppato dai singoli allievi a conclusione del percor-
che attraverso le risorse fornite dalle nuove tecnolo- so didattico; una valutazione, quindi, orientata verso la
gie. Inevitabilmente l’inversione diviene anche didat- competenza del soggetto, tesa ad apprezzare il livello
di padronanza raggiunto in rapporto allo specifico do-
tica, in quanto cambia la funzione affidata al lavoro
minio di competenza che il progetto intendeva svilup-
individuale, almeno in questa fase: non acquisizione e
pare. Il punto di partenza non può che essere l’identi-
consolidamento dei contenuti affrontati, bensì prima
ficazione e la focalizzazione della competenza operati
esplorazione di tali contenuti, finalizzata a far emerge-
attraverso la costruzione della rubrica valutativa, as-
re delle domande e a porre le basi per una compren-
sunta come riferimento alla elaborazione progettuale.
sione più profonda. Peraltro è evidente che momenti
Il principio metodologico su cui strutturare il momen-
di lavoro individuale possano essere previsti e richiesti
to valutativo è quello di triangolazione, tipico delle
anche nei momenti successivi, con l’evidente vantag-
metodologie qualitative, per il quale la rilevazione di
gio di avere a disposizione un certo numero di risorse
una realtà complessa richiede l’attivazione e il con-
(scritte, audio, audiovideo, etc.) da utilizzare in modi fronto tra più livelli di osservazione per consentire una
e tempi personalizzati in funzione delle proprie esi- ricostruzione articolata e pluriprospettica dell’ogget-
genze e dei propri stili di apprendimento, laddove la to di analisi. Non è sufficiente un unico punto di vista
lezione dell’insegnante si caratterizza per definizione per comprendere il nostro oggetto di analisi, occorre
come evento singolare e irripetibile osservarlo da molteplici prospettive e tentare di com-
La seconda inversione riguarda il lavoro in aula, nel prenderne l’essenza attraverso il confronto tra i diversi
quale emerge con evidenza un riposizionamento sguardi che esercitiamo, la ricerca delle analogie e del-
dell’insegnante: da erogatore di contenuti a regista le discordanze che li contraddistinguono.
dell’ambiente di apprendimento. Il tempo affidato alla In rapporto alle sfide poste dalla valutazione della com-
presentazione dei contenuti (fare la lezione…) tende petenza, si propone una prospettiva trifocale, un ideale
a ridursi a vantaggio di attività in cui utilizzare e rie- triangolo di osservazione che assuma come baricentro
laborare tali contenuti insieme ai propri compagni e l’idea stessa di competenza oggettivata nella rubrica va-
all’insegnante; ciò non significa non prevedere una ri- lutativa e ai tre vertici le seguenti dimensioni di analisi:
presa dei contenuti, a partire dalle richieste e dalle do-
mande degli allievi, di fatto questo momento risulta - la dimensione soggettiva, che richiama i significati
personali attribuiti dal soggetto alla sua esperienza
un passaggio chiave sul piano didattico e può trovare
di apprendimento: il senso assegnato al compito
spazio prima, durante o dopo le attività previste. Ne
operativo su cui manifestare la propria competenza
consegue la possibilità di “liberare del tempo” rispet-
e la percezione della propria adeguatezza nell’af-
to alla didattica tradizionale a quelle attività e meto-
frontarlo, delle risorse da mettere in campo e degli
dologie generalmente riconosciute dagli insegnanti
schemi di pensiero da attivare;
come suggestive ed efficaci, ma per le quali si fatica
a trovare il tempo, in quanto comportano l’impiego di - la dimensione intersoggettiva, che richiama il siste-
linguaggi operativi e spazi di confronto e interazione. ma di attese, implicito od esplicito, che il contesto so-
Proprio questo aspetto, peraltro, è tra i più suggestivi ciale esprime in rapporto alla capacità del soggetto
e promettenti della proposta della Flipped Classroom, di rispondere adeguatamente al compito richiesto; ri-
in quanto va a toccare un punto chiave del lavoro di- guarda quindi le persone a vario titolo coinvolte nella
dattico: la gestione del tempo, vincolo strutturale con situazione in cui si manifesta la competenza e l’insie-
cui l’insegnante (oltre che l’umanità) è in continua lot- me delle loro aspettative e delle valutazioni espresse;
ta in quanto risorsa per definizione limitata. Anche in - la dimensione oggettiva, che richiama le evidenze
questo caso, quindi, siamo in presenza di una inversio- osservabili che attestano il comportamento del sog-
ne temporale, il lavoro in aula che viene dopo lo stu- getto in relazione al compito assegnato e al conte-
dio individuale, che diviene anche inversione didatti- sto operativo entro cui si trova ad agire; la prova di
ca: l’attività in aula come occasione per manipolare i competenza prefigurata nella fase preliminare del
contenuti di sapere. progetto trova qui la sua collocazione, come oppor-
tunità di manifestare la competenza maturata du-
rante il percorso.
15
COMPETENZE E DISCIPLINE

3. GLOSSARIO MINIMO
A completamento di questa breve introduzione proponiamo un sintetico lessico relativo ad alcuni termini connessi al
lavoro formativo orientato verso le competenze.

3.1 Vocabolario di base


ABILITÀ Capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine
compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le
abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intu-
itivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, mate-
riali, strumenti).
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
APPRENDIMENTO Apprendimento che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle università
FORMALE e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude con
il conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale,
conseguiti anche in apprendistato, o di una certificazione riconosciuta, nel rispetto
della legislazione vigente in materia di ordinamenti scolastici e universitari.
Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
APPRENDIMENTO Apprendimento che, anche a prescindere da una scelta intenzionale, si realizza nello
INFORMALE svolgimento, da parte di ogni persona, di attività nelle situazioni di vita quotidiana
e nelle interazioni che in essa hanno luogo, nell’ambito del contesto di lavoro, fami-
liare e del tempo libero.
Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
APPRENDIMENTO Apprendimento caratterizzato da una scelta intenzionale della persona, che si realiz-
NON FORMALE za al di fuori dei sistemi di apprendimento formale, in ogni organismo che persegua
scopi educativi e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del
privato sociale e nelle imprese.
Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
APPRENDIMENTO Qualsiasi attività intrapresa dalla persona in modo formale, non formale e informale,
PERMANENTE nelle varie fasi della vita, al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le compe-
tenze, in una prospettiva di crescita personale, civica, sociale e occupazionale.
Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
CERTIFICAZIONE Procedura di formale riconoscimento, da parte di un ente titolato, in base alle nor-
DELLE COMPETENZE me generali, ai livelli essenziali delle prestazioni e agli standard minimi fissati dalla
legislazione vigente, delle competenze acquisite dalla persona in contesti formali,
anche in caso di interruzione del percorso formativo, o di quelle validate acquisite in
contesti non formali e informali. La procedura di certificazione delle competenze si
conclude con il rilascio di un certificato conforme agli standard minimi fissati dalla
legislazione vigente.
Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
COMPETENZE Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti ap-
propriati al contesto.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006

Comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo


professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite
nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale.
Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1

16
COMPETENZE E DISCIPLINE

COMPETENZE Le competenze chiave sono quelle che consentono la realizzazione e lo sviluppo


CHIAVE DI personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
CITTADINANZA Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
CONOSCENZE Sono il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le
conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore
di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le conoscen-
ze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
CURRICOLO Il curricolo d’istituto è espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia
scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità
dell’istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si svilup-
pano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa Ogni scuola predispone il
curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello
studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle
competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.
Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM 254/12)
Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF = European Qualification Framework) Stru-
mento di classificazione delle qualifiche in funzione di una serie di criteri basati sul
raggiungimento di livelli di apprendimento specifici. Esso mira a integrare e coordi-
nare i sottosistemi nazionali delle qualifiche e a migliorare la trasparenza, l’accessi-
bilità, la progressione e la qualità delle qualifiche rispetto al mercato del lavoro e alla
società civile.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
QUADRO EUROPEO Strumento di classificazione delle qualifiche in funzione di una serie di criteri basati
DELLE QUALIFICHE sul raggiungimento di livelli di apprendimento specifici. Esso mira a integrare e co-
(EQF = EUROPEAN ordinare i sottosistemi nazionali delle qualifiche e a migliorare la trasparenza, l’ac-
QUALIFICATION cessibilità, la progressione e la qualità delle qualifiche rispetto al mercato del lavoro
FRAMEWORK) e alla società civile.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
QUALIFICA Risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando l’au-
torità competente stabilisce che i risultati dell’apprendimento di una persona corri-
spondono a standard definiti.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008

Titolo di istruzione e di formazione, ivi compreso quello di istruzione e formazione


professionale, o di qualificazione professionale rilasciato da un ente pubblico tito-
lato nel rispetto delle norme generali, dei livelli essenziali delle prestazioni e degli
standard minimi di cui al D. Lgs n. 13/2013.
Fonte: D. Lgs n. 13/2013, art. 2, c. 1
RISULTATI DI Descrizione di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di realizzare al
APPRENDIMENTO termine di un processo d’apprendimento. I risultati sono definiti in termini di cono-
scenze, abilità e competenze.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
TRAGUARDI PER LO Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria
SVILUPPO DELLE di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi
COMPETENZE ai campi di esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludi-
bili per gli insegnanti, […] costituiscono criteri per la valutazione delle competenze
attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le isti-
tuzioni scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del
sistema nazionale e della qualità del servizio.
Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM n. 254/2012)

17
COMPETENZE E DISCIPLINE

VALUTAZIONE La valutazione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle
istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tem-
pestiva […] La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il compor-
tamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concor-
re, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità
e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni mede-
simi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo.
Fonte: DPR n. 122/2009, art. 1, cc. 2-3.

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni


da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle con-
dotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento
dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM n. 254/2012)

3.2 Lessico didattico e valutativo


RISORSE COGNITIVE Insieme di conoscenze e abilità necessarie alla manifestazione di una determinata
competenza in un dato contesto di esercizio.
PROCESSI COGNITIVI Schemi di interpretazione, di azione e di autoregolazione che qualificano la manife-
E/O OPERATIVI stazione di una determinata competenza in un contesto d’azione.
DISPOSIZIONI AD Insieme di condizioni affettive, volitive e sociali che caratterizzano la relazione di
AGIRE un determinato soggetto con se stesso, gli altri, il compiti da affrontare, il contesto
d’azione.
UNITÀ DI Percorso formativo, di durata variabile, intenzionalmente finalizzato allo sviluppo di
APPRENDIMENTO specifici traguardi di competenza, di carattere disciplinare o trasversale, attraverso
una sequenza di esperienze di apprendimento orientate ad acquisire, consolidare,
integrare risorse cognitive, processi cognitivi e/o operativi e disposizioni ad agire
riconducibili alla competenza target.
SITUAZIONE Domanda generatrice di un percorso di ricerca didattica collocata in un contesto
PROBLEMA operativo dotato di significato per gli allievi.
RUBRICHE DI Progressione di profili di competenza utili a fornire punti di riferimento per la formu-
COMPETENZA lazione del giudizio valutativo.
COMPITO Prova valutativa finalizzata ad apprezzare il livello di padronanza di una competen-
AUTENTICO O in za attraverso la sollecitazione di una prestazione ad essa correlata, i suoi requisiti
SITUAZIONE chiave sono: sollecitare una rielaborazione dei saperi a disposizione del soggetto;
inserirsi in un contesto dotato di significato per il soggetto sottoposto a valutazione.
RUBRICHE DI Descrizione strutturata di criteri e livelli di performance utile a valutare una prova
PRESTAZIONE valutativa basata su uno stimolo caratterizzato da un certo numero di gradi di liber-
tà e da una risposta non predeterminabile.
STRATEGIA Modalità attraverso la quale sollecitare una riflessione dell’allievo sulla sua esperien-
AUTOVALUTATIVA za di apprendimento e sui suoi risultati.
GUIDA PER L’OCCHIO Strumento utile a guidare l’osservazione dell’insegnante sull’esperienza di appren-
dimento dei propri allievi.
VALUTAZIONE TRA Modalità valutativa caratterizzata da processi di analisi e di giudizio incrociati tra gli
PARI allievi sulle proprie prestazioni e sulle proprie esperienze di apprendimento.

18
LINEE GUIDA PER GLI ISTITUTI TECNICI
E PROFESSIONALI (2010)
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Il docente di “Lingua e letteratura italiana” concorre a soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico
far conseguire allo studente, al termine del percorso ed economico; stabilire collegamenti tra le tradizioni cul-
quinquennale, risultati di apprendimento che lo met- turali locali, nazionali ed internazionali, sia in una pro-
tono in grado di: spettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio
utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lin- e di lavoro; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni
gua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e
contesti sociali, culturali, scientifici, economici, tecnolo- valorizzazione; utilizzare e produrre strumenti di comu-
gici; riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, nicazione visiva e multimediale, anche con riferimento
della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi age- alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della co-
volmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento municazione in rete.

Primo biennio
Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale,
nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di
far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito
richiamate:
– padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicati-
va verbale in vari contesti
– leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
– produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
– utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.

L’articolazione dell’insegnamento di “Lingua e letteratura italiana” in conoscenze e abilità è di seguito indicata


quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell’ambito
della programmazione collegiale del Consiglio di classe per l’asse dei linguaggi.

Il docente tiene conto, nel progettare il percorso dello studente, dell’apporto di altre discipline, con i loro linguaggi
specifici – in particolare quelli scientifici, tecnici e professionali – e favorisce la lettura come espressione di au-
tonoma curiosità intellettuale anche attraverso la proposta di testi significativi, selezionati in base agli interessi
manifestati dagli studenti.

Per quanto riguarda la letteratura italiana, il docente progetta e programma l’itinerario didattico in modo tale
da mettere in grado lo studente di orientarsi progressivamente sul patrimonio artistico e letterario della cultura
italiana, con riferimenti essenziali alle principali letterature di altri Paesi, anche in una prospettiva interculturale.

Il docente organizza il percorso di insegnamento-apprendimento in modo da utilizzare anche gli strumenti della
comunicazione multimediale, valorizzandone la dimensione cognitiva.

19
LINEE GUIDA PER GLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI

Primo biennio
CONOSCENZE ABILITÀ
Lingua Lingua
Il sistema e le strutture fondamentali della lingua Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle parti
italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia, morfo- costitutive, testi di vario genere, articolati e comples-
logia, sintassi del verbo e della frase semplice, frase si; utilizzare metodi e strumenti per fissare i concetti
complessa, lessico. fondamentali, ad esempio appunti, scalette, mappe.
Le strutture della comunicazione e le forme linguisti- Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a scopi
che di espressione orale. e in contesti diversi.
Modalità di produzione del testo; sintassi del periodo Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della
e uso dei connettivi; interpunzione; varietà lessicali, lingua italiana ai diversi livelli del sistema.
anche astratte, in relazione ai contesti comunicativi. Nell’ambito della produzione e dell’interazione orale,
Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi, attraverso l’ascolto attivo e consapevole, padroneg-
narrativi, espressivi, valutativo-interpretativi, argo- giare situazioni di comunicazione tenendo conto
mentativi, regolativi. dello scopo, del contesto, dei destinatari.
Modalità e tecniche relative alla competenza testua- Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e rico-
le: riassumere, titolare, parafrasare, relazionare, strut- noscere quello altrui.
turare ipertesti, ecc. Nell’ambito della produzione scritta, ideare e struttu-
Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italia- rare testi di varia tipologia, utilizzando correttamen-
na nel tempo e nello spazio e della dimensione so- te il lessico, le regole sintattiche e grammaticali, ad
cio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, esempio, per riassumere, titolare, parafrasare, relazio-
diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti). nare, argomentare, strutturare ipertesti, ecc.
Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale,
morfologico, sintattico.

Letteratura Letteratura
Metodologie essenziali di analisi del testo letterario Leggere e commentare testi significativi in prosa e in
(generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.). versi tratti dalla letteratura italiana e straniera.
Opere e autori significativi della tradizione letteraria Riconoscere la specificità del fenomeno letterario,
e culturale italiana, europea e di altri Paesi, inclusa utilizzando in modo essenziale anche i metodi di
quella scientifica e tecnica. analisi del testo ( ad esempio, generi letterari, metri-
ca, figure retoriche).

20
RISULTATI DI APPRENDIMENTO COMUNI
A TUTTI I PERCORSI DI ISTRUZIONE
PROFESSIONALE
(da Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca)

PREMESSA plinare, la costruzione del progetto formativo indivi-


duale costituiscano elementi caratterizzanti di tutti
Il modello didattico cui si ispira il Decreto Legislativo i percorsi; sono proprio questi elementi che devono
61/2017 è basato su un ripensamento complessivo di contribuire al raggiungimento delle competenze tra-
strumenti e metodi, nella consapevolezza che il so- sversali.
stanziale indebolimento del settore negli ultimi anni Tenuto conto di tutto ciò, la scelta metodologica che
sia dovuto non solo alla struttura ordinamentale, ma ha ispirato l’elaborazione del presente documento
anche ad una parziale o mancata innovazione nella non è stata quella di prevedere obiettivi di apprendi-
metodologia di approccio al processo di insegnamen- mento in termini di competenze distinti per ciascuna
to/apprendimento. disciplina, ma di partire dalle competenze del PECUP
In questa ottica, l’accorpamento delle discipline in assi dei percorsi di istruzione professionale e declinarle fa-
culturali, previsto nel biennio per tutte le attività ed cendo riferimento agli assi culturali di cui alla Legge
insegnamenti e per terzo, quarto e quinto anno per 296/2006. Tale impostazione implica che per non tutte
le attività ed insegnamenti di area generale, impone le competenze è prevista una declinazione riguardan-
un ripensamento della declinazione in abilità e cono- te tutti e quattro gli assi, anche al fine di evitare colle-
scenze delle competenze già inserite nell’Allegato A al gamenti forzati e strumentali che poco senso avreb-
decreto Legislativo 61/2017. bero in un percorso di istruzione professionale.
Tale declinazione deve altresì tener conto che alcu- È chiaro, altresì, che il presente documento va letto in
ne competenze di uscita possono essere declinate in stretta correlazione con quello concernente le compe-
abilità e conoscenze riferibili agli assi culturali e alle tenze di uscita e la declinazione in abilità e conoscen-
discipline di studio, mentre altre sono da considerare ze delle discipline di indirizzo.
assolutamente trasversali, per cui la loro acquisizione Si chiarisce, inoltre, che la declinazione si riferisce al
si ottiene attraverso l’interazione tra tutte le attività di- profilo di uscita dell’intero quinquennio, anche se al-
dattico/formative e non può essere declinabile all’in- cune delle attività e degli insegnamenti nei singoli in-
terno di un singolo asse culturale. dirizzi si fermano al primo biennio; è stato necessario
Per questa ragione, la declinazione contenuta nel cercare un delicato equilibrio tra la necessità di preve-
presente allegato non è stata sviluppata per tutte le dere abilità e conoscenze riferite ad un percorso quin-
competenze contenute nel PECUP, nella consapevo- quennale, che deve avere una propria identità ed una
lezza che per alcune di esse (es. individuare problemi, caratterizzazione diversa ma non inferiore a quella de-
collaborare con gli altri, compiere scelte autonome, gli altri “pezzi” del secondo ciclo, e la convinzione che
partecipare alla vita sociale, acquisire strumenti per tale declinazione non deve riferirsi ad obiettivi nella
la ricerca attiva) dovranno essere condivise strategie, pratica irraggiungibili o comunque lontani dalla reale
metodi e strumenti caratterizzanti i percorsi di istru- pratica didattica.
zione professionale, che, nel medio e lungo periodo, In coerenza con quanto detto, nelle tabelle che seguo-
potranno “fare la differenza” per garantire o quanto no non vanno perciò ricercati elenchi esaustivi di con-
meno sostenere il successo formativo di tutte le stu- tenuti, ma indicazioni sulle conoscenze fondamentali,
dentesse e di tutti gli studenti. nella convinzione che la selezione dei contenuti, so-
Non si può fare a meno, a questo proposito, di sotto- prattutto per le attività e per gli indirizzi di area gene-
lineare come il D.Lgs 61/2017 faccia riferimento non rale, debba essere affidata soprattutto alla autonoma
solo a metodologie di apprendimento di tipo indut- progettualità delle scuole. Si è preferito, altresì, non
tivo e ad un’organizzazione per unità di apprendi- collegare le diverse abilità e conoscenze alle singole
mento, ma sottolinei come la didattica laboratoriale, discipline, proprio in coerenza con lo spirito del D.Lgs
l’alternanza scuola-lavoro, la progettazione interdisci- 61/2017 e del modello didattico in esso previsto.
21
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI

COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in
grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali.

ASSI CULTURALI ABILITÀ CONOSCENZE


Scientifico-tecnologico Saper cogliere il ruolo della scienza e Le basi fondamentali relative alla
della tecnologia nella società attuale e composizione della materia e alle sue
dell’importanza del loro impatto sulla trasformazioni.
vita sociale e dei singoli, avendo come
Le caratteristiche basilari relative alla
base imprescindibile delle conoscenze
struttura degli esseri viventi e alla loro
di base nell’area scientifica di settore.
interazione con l’ambiente.
Gli aspetti fondamentali relativi al cli-
ma, all’ambiente naturale e i principali
effetti dell’interazione con le attività
umane.
L’ambiente con particolare riferimen-
to agli aspetti fondamentali relativi al
clima e ai principali effetti della sua in-
terazione con le attività umane.
Storico-sociale Riconoscere le origini storiche delle Il quadro storico nel quale è nata la
principali istituzioni politiche, econo- Costituzione.
miche e religiose nel mondo attuale e
I Principi fondamentali e la Parte I del-
le loro interconnessioni.
la Costituzione.
Comprendere i Principi Fondamentali
I principi basilari dell’ordinamento
della Costituzione e i suoi valori di ri-
giuridico, con attenzione al lessico di
ferimento.
riferimento e ai contenuti.
Comprendere che i diritti e i doveri in
La parte II della Costituzione: i princi-
essa esplicitati rappresentano valori
pi dell’organizzazione dello Stato ed il
immodificabili entro i quali porre il
ruolo del cittadino nell’esercizio con-
proprio agire.
sapevole delle sue prerogative.
Adottare comportamenti responsa-
Lo Stato italiano nell’Unione Europea
bili, sia in riferimento alla sfera priva-
e nelle istituzioni internazionali.
ta che quella sociale e lavorativa, nei
confini delle norme, ed essere in gra-
do di valutare i fatti alla luce dei prin-
cipi giuridici.
Essere in grado di partecipare costrut-
tivamente alla vita sociale e lavorativa
del proprio paese ed essere in grado
di costruire un proprio progetto di
vita.
Interpretare i fatti e gli accadimenti at-
traverso una lettura critica delle princi-
pali fonti di informazione.

22
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI

COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari
contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali.

ASSI CULTURALI ABILITÀ CONOSCENZE


Asse dei linguaggi Ascoltare, applicando tecniche di sup- Il sistema e le strutture fondamentali
porto alla comprensione, testi prodotti della lingua italiana ai diversi livelli:
da una pluralità di canali comunicativi, fonologia, ortografia, morfologia, sin-
cogliendone i diversi punti di vista e le tassi del verbo e della frase semplice,
diverse argomentazioni e riconoscen- frase complessa, lessico.
done la tipologia testuale, la fonte, lo
Repertori dei termini tecnici e scienti-
scopo, l’argomento, le informazioni.
fici in differenti lingue.
Cogliere in una conversazione o in una
Strumenti e codici della comunicazio-
discussione i diversi punti di vista e le
ne e loro connessioni in contesti for-
diverse argomentazioni per poter inter-
mali, organizzativi e professionali.
venire con pertinenza e coerenza.
Strutture essenziali dei testi funziona-
Esporre dati, eventi, trame, dando al
li: descrittivi, espositivi, espressivi, va-
proprio discorso un ordine e uno sco-
lutativo-interpretativi, argomentativi,
po, selezionando le informazioni signi-
regolativi.
ficative, servendosene in modo critico,
utilizzando un registro adeguato all’ar- Tecniche compositive per diverse ti-
gomento e alla situazione. pologie di produzione scritta anche
professionale.
Argomentare una propria idea e la pro-
pria tesi su una tematica specifica, con Strumenti per l’analisi e l’interpreta-
dati pertinenti e motivazioni valide, zione di testi letterari, per l’approfon-
usando un lessico appropriato all’argo- dimento di tematiche coerenti con
mento e alla situazione. l’indirizzo di studio; strumenti e me-
todi di documentazione per l’informa-
Confrontare documenti di vario tipo in
zione tecnica.
formato cartaceo ed elettronico, conti-
nui e non continui (grafici, tabelle, map-
pe concettuali) e misti, inerenti anche
uno stesso argomento, selezionando le
informazioni ritenute più significative
ed affidabili.
Selezionare e ricavare informazioni, con
uso attento delle fonti (manuale, enci-
clopedia, saggio, sito web, portale) per
documentarsi su un argomento speci-
fico.
Interpretare testi della tradizione lette-
raria, di vario tipo e forma, individuando
la struttura tematica e le caratteristiche
del genere.
Operare collegamenti e confronti tema-
tici tra testi di epoche e di autori diversi
afferenti alle lingue e letterature ogget-
to di studio.

23
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI

Scrivere testi di tipo diverso (narrativo,


descrittivo, espositivo, regolativo, argo-
mentativo) anche in formato digitale,
corretti sul piano morfosintattico e or-
tografico, con scelte lessicali appropria-
te, coerenti e coesi, adeguati allo scopo
e al destinatario, curati nell’impagina-
zione, con lo sviluppo chiaro di un’idea
di fondo e con riferimenti/citazioni fun-
zionali al discorso.
Scrivere testi di forma diversa, ad es.
istruzioni per l’uso, lettere private e
pubbliche (lettera formale, CV euro-
peo, webportfolio), diari personali e di
bordo, articoli (di cronaca, recensioni,
commenti, argomentazioni) sulla base
di modelli, adeguandoli a situazione,
argomento, scopo, destinatario, e sele-
zionando il registro più adeguato.
Realizzare forme diverse di riscrittura
intertestuale: sintesi, parafrasi esplica-
tiva e interpretativa di testi letti in vista
di scopi specifici; realizzare forme di ri-
scritture inter semiotiche: dal testo ico-
nico-grafico al testo verbale, dal testo
verbale alle sue diverse riformulazioni
sotto forma di grafici, tabelle, schemi.
Argomentare un’interpretazione e un
commento di testi letterari e non let-
terari di vario genere, esplicitando in
forma chiara e appropriata tesi e argo-
menti a supporto utilizzando in modo
ragionato i dati ricavati dall’analisi del
testo.
Utilizzare i testi di studio, letterari e di
ambito tecnico e scientifico, come oc-
casioni adatte a riflettere ulteriormente
sulla ricchezza e la flessibilità della lin-
gua italiana.
Mostrare consapevolezza delle questio-
ni linguistico-culturali che scaturiscono
dalla traduzione e dall’adattamento da
altre lingue.
Scientifico-tecnologico Sintetizzare la descrizione di un feno- Gli elementi lessicali necessari alla defi-
meno naturale mediante un linguaggio nizione di un fenomeno.
appropriato.
Distinguere un fenomeno naturale da
un fenomeno virtuale.

24
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI

COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con
le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

ASSI CULTURALI ABILITÀ CONOSCENZE


Scientifico-tecnologico Acquisire una visione unitaria dei fe- Le principali forme di energia e le leg-
nomeni geologici, fisici ed antropici gi fondamentali alla base delle trasfor-
che intervengono nella modellazione mazioni energetiche.
dell’ambiente naturale.
Significato di ecosistema e conoscen-
Comprendere gli elementi basilari del za dei suoi componenti.
rapporto tra cambiamenti climatici ed
Cicli biogeochimici fondamentali (ci-
azione antropica.
clo dell’acqua, del carbonio).
Saper cogliere l’importanza di un uso
Aspetti basilari della dinamica endo-
razionale delle risorse naturali e del con-
gena ed esogena della Terra.
cetto di sviluppo responsabile.
I fattori fondamentali che determina-
Saper cogliere il ruolo che la ricerca
no il clima.
scientifica e le tecnologie possono as-
sumere per uno sviluppo equilibrato e
compatibile.
Storico-sociale Essere in grado di cogliere le relazioni Evoluzione dei sistemi politico-istituzio-
tra lo sviluppo economico del territorio nali ed economico-produttivi, con rife-
e le sue caratteristiche geo-morfologi- rimenti agli aspetti demografici, sociali
che e le trasformazioni nel tempo. e culturali.
Interpretare il linguaggio cartografico, Il Territorio come fonte storica: tessuto
rappresentare i modelli organizzativi sociale e produttivo, in relazione ai fab-
dello spazio in carte tematiche, grafici, bisogni formativi e professionali.
tabelle anche attraverso strumenti in-
Formazione, evoluzione e percezione
formatici.
dei paesaggi naturali e antropici.
Descrivere e analizzare un territorio uti-
Metodi e strumenti di rappresentazione
lizzando metodi, strumenti e concetti
degli aspetti spaziali: reticolato geogra-
della geografia.
fico, vari tipi di carte, sistemi informativi
Discutere e confrontare diverse inter- geografici.
pretazioni di fatti o fenomeni storici, so-
La diffusione della specie umana nel
ciali ed economici anche in riferimento
pianeta; le diverse tipologie di civiltà e
alla realtà contemporanea.
le periodizzazioni fondamentali della
Collocare gli eventi storici nella giusta storia mondiale.
successione cronologica e nelle aree
Le civiltà antiche e alto-medievali, con
geografiche di riferimento.
riferimenti a coeve civiltà diverse da
quelle occidentali.
Principali persistenze e processi di tra-
sformazione tra il secolo XI e il secolo
XXI in Italia, in Europa e nel Mondo.
Innovazioni scientifiche e tecnologiche
e relativo impatto sui settori produttivi,
sui servizi e sulle condizioni economiche.

25
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI

COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva intercul-
turale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.

ASSI CULTURALI ABILITÀ CONOSCENZE


Asse dei linguaggi Saper identificare e utilizzare una gam- Aspetti interculturali.
ma di strategie per comunicare in ma-
Aspetti delle culture della lingua ogget-
niera efficace con parlanti la lingua og-
to di studio.
getto di studio di culture diverse.
Scientifico-tecnologico Individuare linguaggi e contenuti nella I modelli culturali che hanno influenza-
storia della scienza e della cultura che to e determinato lo sviluppo e i cambia-
hanno differenziato gli apprendimenti menti della scienza e della tecnologia
nei diversi contesti storici e sociali. nei diversi contesti territoriali.
Storico-sociale Analizzare ed interpretare i principali I contesti sociali, di studio e lavorativi
processi economici e lavorativi nel pro- delle realtà dei paesi europei ed inter-
prio paese e nel mondo ed assumere nazionali.
una positiva apertura ai contributi delle
I sistemi di collegamento per lo scambio
culture altre.
di esperienze lavorative nel proprio pa-
ese e nel mondo.

COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti
e contesti di studio e di lavoro.

ASSI CULTURALI ABILITÀ CONOSCENZE


Linguistico-letterario Comprendere i punti principali di te- Tipi e generi testuali, inclusi quelli spe-
sti orali in lingua standard abbastanza cifici della microlingua dell’ambito pro-
complessi, ma chiari, relativi ad ambiti fessionale di appartenenza.
di interesse generale, ad argomenti di
Aspetti grammaticali, incluse le strut-
attualità e ad argomenti attinenti alla
ture più frequenti nella microlingua
microlingua dell’ambito professionale
dell’ambito professionale di apparte-
di appartenenza.
nenza.
Comprendere in maniera globale e
Ortografia.
analitica, con discreta autonomia, testi
scritti relativamente complessi, di diver- Lessico, incluso quello specifico della
sa tipologia e genere, relativi ad ambiti microlingua dell’ambito professionale
di interesse generale, ad argomenti di di appartenenza.
attualità e ad argomenti attinenti alla
Fonologia.
microlingua dell’ambito professionale
di appartenenza. Pragmatica: struttura del discorso, fun-
zioni comunicative, modelli di interazio-
ne sociale.
Aspetti extralinguistici.
Aspetti socio-linguistici.

26
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI

Partecipare a conversazioni o discus-


sioni con sufficiente scioltezza e spon-
taneità utilizzando il lessico specifico e
registri diversi in rapporto alle diverse
situazioni sociali, su argomenti noti di
interesse generale, di attualità e atti-
nenti alla microlingua dell’ambito pro-
fessionale di appartenenza, esprimen-
do il proprio punto di vista e dando
spiegazioni.
Fare descrizioni e presentazioni con suf-
ficiente scioltezza, secondo un ordine
prestabilito e coerente, utilizzando il
lessico specifico e registri diversi in rap-
porto alle diverse situazioni sociali, an-
che ricorrendo a materiali di supporto
(presentazioni multimediali, cartine, ta-
belle, grafici, mappe, ecc.), su argomenti
noti di interesse generale, di attualità e
attinenti alla microlingua dell’ambito
professionale di appartenenza.
Scrivere testi chiari e sufficientemente
dettagliati, coerenti e coesi, adeguati
allo scopo e al destinatario utilizzando
il lessico specifico, su argomenti noti
di interesse generale, di attualità e atti-
nenti alla microlingua dell’ambito pro-
fessionale di appartenenza.

COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali.

ASSI CULTURALI ABILITÀ CONOSCENZE


Asse dei linguaggi Riconoscere e identificare i principali I caratteri fondamentali delle più signi-
periodi e linee di sviluppo della cultura ficative espressioni artistiche (arti figu-
artistica italiana e straniera. rative, architettura ecc.) italiane e di altri
Paesi.
Essere in grado di operare una lettura
degli elementi essenziali dell’opera d’ar- Le caratteristiche più rilevanti e la strut-
te, come primo approccio interpretativo tura di base dei linguaggi artistici (arti
al suo significato. figurative, cinema, ecc.).
Storico-sociale Essere in grado di collocare le principali Gli aspetti caratteristici del patrimonio
emergenze ambientali e storico-artisti- ambientale e urbanistico e i principali
che del proprio territorio d’arte nel loro monumenti storico-artistici del proprio
contesto culturale. territorio.

27
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI

COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle
strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

ASSI CULTURALI ABILITÀ CONOSCENZE


Asse dei linguaggi Reperire informazioni e documenti in Fonti dell’informazione e della docu-
italiano o in lingua straniera sul web va- mentazione.
lutando l’attendibilità delle fonti.
Social network e new media come feno-
Ideare e realizzare semplici testi multi- meno comunicativo.
mediali in italiano o in lingua straniera
Caratteri comunicativi di un testo mul-
su tematiche culturali, di studio e pro-
timediale.
fessionali.
Tecniche, lessico, strumenti per la co-
Utilizzare le tecnologie digitali per la
municazione professionale.
presentazione di un progetto o di un
prodotto in italiano o in lingua straniera.
Scegliere la forma multimediale più
adatta alla comunicazione in italiano o
in lingua straniera nell’ambito profes-
sionale di riferimento in relazione agli
interlocutori e agli scopi.
Scientifico-tecnologico Raccogliere, organizzare, rappresentare Informazioni, dati e codifica.
e trasmettere informazioni.
Sistemi di documentazione, archiviazio-
Utilizzare il linguaggio e gli strumenti ne e trasmissione delle informazioni.
adeguati alla situazione comunicativa.
Elementi fondamentali dei sistemi infor-
Utilizzare la rete Internet per ricercare mativi.
fonti e dati.
Tecniche di presentazione.
Utilizzare la rete Internet per attività di
Tecniche di comunicazione.
comunicazione interpersonale.
Forme di comunicazione commerciale e
Riconoscere i limiti e i rischi dell’uso del-
pubblicità.
la rete.
La rete Internet.
Utilizzare applicazioni di scrittura, calco-
lo e grafica. Funzioni e caratteristiche della rete In-
ternet.
I motori di ricerca.
Principali strumenti di comunicazione:
social networks, forum, blog, e-mail.
Normativa sulla privacy e sul diritto
d’autore.
Utilizzo sicuro della rete: firewall, antivi-
rus, crittografia, protezione dell’identità.
Applicazioni di scrittura, calcolo, grafica.

28
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI

COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento.

ASSI CULTURALI ABILITÀ CONOSCENZE


Matematico Esprimere procedimenti risolutivi attra- Algoritmi e loro risoluzione.
verso algoritmi.
Scientifico-tecnologico Raccogliere, organizzare, rappresentare Informazioni, dati e codifica.
e trasmettere efficacemente informa-
Sistemi di documentazione, archiviazio-
zioni.
ne e trasmissione delle informazioni.
Utilizzare la rete Internet per ricercare
Il foglio elettronico: caratteristiche e
fonti e dati.
principali funzioni.
Saper garantire una conservazione cor-
Il database: struttura e utilizzo per l’ac-
retta e sicura delle informazioni.
cesso, la modifica e l’estrazione delle
informazioni.
Strumenti per la rappresentazione mul-
timediale delle informazioni.
La rete Internet.
Funzioni, caratteristiche e principali ser-
vizi della rete Internet.
I motori di ricerca.
Utilizzo sicuro della rete: firewall, antivi-
rus, crittografia, protezione dell’identità.
Dispositivi e applicazioni di salvataggio
e ripristino di dati.
Strumenti per la compressione dei dati.
I sistemi di archiviazione “Cloud”.

COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare in
modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo.

ASSI CULTURALI ABILITÀ CONOSCENZE


Scientifico-tecnologico Comprendere e produrre consapevol- Gli elementi tecnico-scientifici di base
mente i linguaggi non verbali. relativi alle principali tecniche espres-
sive.
Riconoscere, riprodurre, elaborare e rea-
lizzare sequenze motorie con carattere Differenze tra movimento biomeccani-
ritmico a finalità espressiva, rispettando co e gesto espressivo. Le caratteristiche
strutture spaziali e temporali del movi- ritmiche del movimento.
mento.
Storico-sociale Interpretare le diverse caratteristiche L’evoluzione dei giochi e degli sport nel-
dei giochi e degli sport nelle varie cul- la cultura e nella tradizione.
ture.

29
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI

COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia, all’organizzazione, allo svolgimento dei pro-
cessi produttivi e dei servizi.

ASSI CULTURALI ABILITÀ CONOSCENZE


Matematico Saper riconoscere il linguaggio mate- Variabili e funzioni.
matico nei processi produttivi.
Saper costruire semplici modelli mate- Elementi di matematica finanziaria.
matici in economia.
Scientifico-tecnologico Individuare le principali strutture e Modelli organizzativi aziendali e relativi
funzioni aziendali. processi funzionali.
Individuare gli obiettivi e gli elementi Metodi per la scomposizione del proget-
distintivi di un progetto. to in attività e task.
Individuare gli eventi, le attività e de- Strumenti e metodi di monitoraggio di
scrivere il ciclo di vita di un progetto. un progetto.
Utilizzare la documentazione tecnica Normative di settore nazionali e comuni-
di progetto. tarie sulla sicurezza personale e ambien-
tale.
Applicare le normative sulla sicurezza
personale e ambientale. Certificazioni aziendali relative a qualità,
ambiente e sicurezza.
Utilizzare le tecniche dell’analisi stati-
stica nel controllo della produzione di Strumenti e metodi dell’analisi statistica:
beni e servizi. frequenze, indicatori centrali e di disper-
sione, correlazione, regressione lineare,
Raccogliere, archiviare, utilizzare dati
rappresentazioni tabellari e grafiche.
nell’ambito del sistema informativo
aziendale. Sistema informativo e sistema informatico.
Utilizzare software applicativi in rela- Servizi di rete a supporto della comunica-
zione alle esigenze aziendali. zione aziendale.
Utilizzare le funzioni di accesso/inter- Software applicativi per la produzione di
rogazione/modifica di un DBMS. documenti multimediali (word processor,
presentazione, grafica).
Il foglio elettronico per la rappresentazio-
ne tabellare e/o grafica di dati di produ-
zione, qualità, marketing, commerciali.
Il database: struttura e utilizzo per l’ac-
cesso, la modifica e l’estrazione delle in-
formazioni.
Storico-sociale Riconoscere le caratteristiche essen- Le regole che governano l’economia ed i
ziali del mercato del lavoro e le oppor- principali soggetti del sistema economi-
tunità lavorative in linea con la propria co del proprio territorio.
formazione.
ll tessuto produttivo e dei servizi del pro-
prio territorio.
I caratteri fondamentali del mercato del
lavoro in ambito nazionale ed internazio-
nale.

30
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI

COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza e alla tutela della salute
nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.

ASSI CULTURALI ABILITÀ CONOSCENZE


Scientifico-tecnologico Acquisire una visione complessiva dei Caratteristiche dei principali agenti pa-
rischi per la salute derivanti da agenti togeni (batteri-virus).
patogeni e ambientali.
I principali inquinanti presenti nell’am-
Comprendere il ruolo della ricerca biente e la loro origine.
scientifica e della tecnologia nella pre-
L’impatto delle attività umane sull’am-
venzione dei rischi per la salute, per la
biente, il problema della CO2
conservazione dell’ambiente e per l’ac-
quisizione di stili di vita responsabili. Caratteristiche delle energie rinnovabili.
Utilizzare programmi e app, su compu- Elementi basilari di tecniche di profilassi
ter, tablet e smartphones, per effettuare più diffuse: vaccini, stili alimentari, co-
le più comuni operazioni di organizza- noscenza dei danni da sostanze psico-
zione, elaborazione, rappresentazione e trope.
trasmissione di informazioni.
Informazioni, dati e codifica.
Applicare le disposizioni legislative e
Il foglio elettronico: caratteristiche e
normative, nazionali e comunitarie, nel
principali funzioni.
campo della sicurezza e salute, preven-
zione di infortuni e incendi. Il database: struttura e utilizzo per l’ac-
cesso, la modifica e l’estrazione delle
Applicare le disposizioni legislative e
informazioni.
normative, nazionali e comunitarie, nel
campo della salvaguardia dell’ambien- Strumenti per la rappresentazione mul-
te. timediale delle informazioni.
Contribuire al controllo e alla riduzione Strumenti per la comunicazione: e-mail,
dei rischi negli ambienti di lavoro. forum, social networks, blog, wiki.
Valutare l’impatto ambientale derivante Certificazione dei prodotti e dei proces-
dall’uso di apparecchiature tecnologi- si. Enti e soggetti preposti alla preven-
che. zione. Obblighi dei datori di lavoro e
doveri dei lavoratori.
Individuare i pericoli e le misure pre-
ventive e protettive connessi all’uso di Sistemi di gestione per la salute e la si-
dispositivi tecnologici. curezza sul lavoro.
Documento di valutazione del rischio.
Norme tecniche e leggi sulla prevenzio-
ne incendi.
Leggi e normative nazionali e comuni-
tarie su sicurezza personale e ambien-
tale, salute e prevenzione infortuni e
malattie sul lavoro.
Sistemi e mezzi per la prevenzione dagli
infortuni negli ambienti di lavoro.
Tecniche di valutazione d’ impatto am-
bientale.

31
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI

Storico-sociale Comprendere il contesto lavorativo Problematiche economiche, sociali ed


entro il quale ci si trova ad agire rispet- etiche connesse con il settore produtti-
tando procedure e relative standardiz- vo e i servizi in cui si opera.
zazioni.
I principi e le norme che regolano la sa-
lute e la sicurezza nel mondo del lavoro,
con particolare riferimento settore pro-
duttivo cui si riferisce ciascun indirizzo.

COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti degli assi culturali per comprendere la realtà ed operare in campi
applicativi.

ASSI CULTURALI ABILITÀ CONOSCENZE


Matematico Riconoscere e usare correttamente di- Gli insiemi numerici N, Z, Q, R: rappre-
verse rappresentazioni dei Numeri. sentazioni, operazioni, ordinamento.
Utilizzare in modo consapevole stru- Calcolo percentuale.
menti di calcolo automatico.
Espressioni algebriche: polinomi, ope-
Operare con i numeri interi e razionali e razioni.
valutare l’ordine di grandezza dei risul-
Equazioni e disequazioni di primo e se-
tati.
condo grado.
Utilizzare in modo consapevole le pro-
Le funzioni e la loro rappresentazione
cedure di calcolo e il concetto di ap-
(numerica, funzionale, grafica).
prossimazione.
Sistemi di equazioni e disequazioni.
Conoscere e usare misure di grandezze
geometriche perimetro, area e volume Nozioni fondamentali di geometria del
delle principali figure geometriche del piano e dello spazio.
piano e dello spazio.
Il piano euclideo: relazioni tra rette, con-
Risolvere equazioni, disequazioni e si- gruenza di figure, poligoni e loro pro-
stemi anche graficamente. prietà.
Rappresentare (anche utilizzando stru- Circonferenza e cerchio.
menti informatici) in un piano cartesia-
Le isometrie nel piano.
no funzioni lineari, paraboliche, razio-
nali, periodiche. Misure di grandezza: grandezze incom-
mensurabili; perimetro e area dei poli-
Porre, analizzare e risolvere problemi
goni regolari.
con l’uso di funzioni, di equazioni e si-
stemi di equazioni anche per via grafica. Teoremi di Euclide e di Pitagora.
Utilizzare diverse forme di rappresenta- Il metodo delle coordinate: il piano car-
zione (verbale, simbolica e grafica) per tesiano.
descrivere oggetti matematici, fenome-
Interpretazione geometrica dei sistemi
ni naturali e sociali.
di equazioni e disequazioni lineari in
Riconoscere caratteri qualitativi, quanti- due incognite.
tativi, discreti e continui.
Funzioni reali, razionali, paraboliche,
parametriche e trigonometriche: carat-
teristiche e parametri significativi.

32
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI

Rappresentazioni grafiche delle distri- Linguaggio naturale e linguaggio sim-


buzioni di frequenze (anche utilizzando bolico (linguaggio degli insiemi, dell’al-
adeguatamente opportuni strumenti gebra elementare, delle funzioni, della
informatici). logica matematica).
Calcolare, utilizzare e interpretare valori Probabilità e frequenza.
medi e misure di variabilità per caratteri
Statistica descrittiva: distribuzione delle
quantitativi.
frequenze a seconda del tipo di carat-
Determinare, anche con l’utilizzo di tere e principali rappresentazioni grafi-
strumenti informatici, il numero di per- che.
mutazioni, disposizioni, combinazioni
Indicatori di tendenza centrale: media,
in un insieme, distinguendo le relative
mediana, moda Indicatori di dispersio-
situazioni applicative.
ne: deviazione standard, varianza.
Riconoscere e descrivere semplici re-
Distribuzioni di probabilità e concetto
lazioni tra grandezze in situazioni reali
di variabile aleatoria discreta.
utilizzando un modello lineare, quadra-
tico, periodico. Concetto di permutazione, disposizione
e combinazione. Calcolo di permutazio-
Analizzare, descrivere e interpretare il
ni, disposizioni e permutazioni.
comportamento di una funzione al va-
riare di uno o più parametri, anche con
l’uso di strumenti informatici.
Storico-sociale Discutere e confrontare diverse inter- La diffusione della specie umana nel
pretazioni di fatti o fenomeni storici, so- pianeta; le diverse tipologie di civiltà e
ciali ed economici anche in riferimento le periodizzazioni fondamentali della
alla realtà contemporanea. storia mondiale.
Collocare gli eventi storici nella giusta Le civiltà antiche e alto-medievali, con
successione cronologica e nelle aree riferimenti a coeve civiltà diverse da
geografiche di riferimento. quelle occidentali.
Principali persistenze e processi di tra-
sformazione tra il secolo XI e il secolo
XXI in Italia, in Europa e nel mondo.
Innovazioni scientifiche e tecnologiche
e relativo impatto sui settori produttivi
sui servizi e sulle condizioni economi-
che.

33
PROGRAMMAZIONE E METODOLOGIE
DI LAVORO
ISTITUTI PROFESSIONALI E TECNICI • Progettare: elaborare e realizzare progetti riguar-
danti lo sviluppo delle proprie attività di studio e
Prima fase: la definizione dei di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per
prerequisiti stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative
I prerequisiti si definiscono nelle riunioni dipartimen- priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti,
tali e in quelle dei Consigli di classe. Generalmente, definendo strategie di azione e verificando i risultati
i prerequisiti ritenuti fondamentali per affrontare il raggiunti.
biennio della Scuola secondaria di II grado sono i se-
• Comunicare: comprendere messaggi di genere di-
guenti:
verso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di
• possedere un lessico di base; complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi
• saper consultare il dizionario; diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico,
ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici
• saper cogliere le informazioni trasmesse dal testo; e multimediali).
• saper produrre semplici testi orali e scritti in base • Rappresentare: eventi, fenomeni, principi, concet-
alle loro diverse funzioni (descrivere, narrare, rego- ti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo,
lare).
emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verba-
le, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse
conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti
Seconda fase: la rilevazione dei livelli (cartacei, informatici e multimediali).
di partenza • Collaborare e partecipare: interagire in gruppo,
I livelli di partenza si verificano attraverso una serie comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando
di test di ingresso che valutano il possesso dei prere- le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittua-
quisiti. I test si propongono inoltre di avere una prima lità, contribuendo all’apprendimento comune ed
conoscenza della classe, utile sia alla rimozione delle alla realizzazione delle attività collettive, nel ricono-
difficoltà più diffuse sia all’avvio di una programma- scimento dei diritti fondamentali degli altri.
zione mirata e specifica.
• Agire in modo autonomo e responsabile: saper-
si inserire in modo attivo e consapevole nella vita
sociale e far valere al suo interno i propri diritti e
Terza fase: l’individuazione degli bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le
obiettivi generali opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsa-
Le competenze «indicano la comprovata capacità di bilità.
usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali • Risolvere problemi: affrontare situazioni problema-
e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e tiche costruendo e verificando ipotesi, individuan-
nello sviluppo professionale e/o personale; le competen- do le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e
ze sono descritte in termine di responsabilità e autono- valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando,
mia.» (Allegato 2 al D.M. 139/2007). secondo il tipo di problema, contenuti e metodi del-
Lo stesso allegato indica poi le seguenti Competenze le diverse discipline.
chiave di cittadinanza: • Individuare collegamenti e relazioni: individuare
• Imparare ad imparare: organizzare il proprio ap- e rappresentare, elaborando argomentazioni coe-
prendimento, individuando, scegliendo ed utiliz- renti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e
zando varie fonti e varie modalità di informazione e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti
di formazione (formale, non formale ed informale), disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, co-
anche in funzione dei tempi disponibili, delle pro- gliendone la natura sistemica, individuando analo-
prie strategie e del proprio metodo di studio e di gie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed
lavoro. effetti e la loro natura probabilistica.
34
PROGRAMMAZIONE E METODOLOGIE DI LAVORO

• Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire mente in una pluralità di situazioni comunicative e per
ed interpretare criticamente l’informazione ricevu- esercitare pienamente la cittadinanza».
ta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti Lo stesso Documento, inoltre, riassume le competen-
comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità,
ze fondamentali afferenti all’apprendimento della Lin-
distinguendo fatti e opinioni.
gua italiana nei seguenti obiettivi:
• padroneggiare gli strumenti espressivi ed argo-
Quarta fase: l’individuazione degli mentativi indispensabili per gestire l’interazione
obiettivi specifici comunicativa verbale in vari contesti;
L’Allegato 1 al D.M. 139/2007, in cui si definiscono gli • leggere, comprendere ed interpretare testi scritti
Assi culturali relativi alle competenze di base a con- di vario tipo;
clusione dell’obbligo di istruzione, specifica: «La pa-
• produrre testi di vario tipo in relazione ai differen-
dronanza della lingua italiana è premessa indispen-
sabile all’esercizio consapevole e critico di ogni forma ti scopi comunicativi;
di comunicazione; è comune a tutti i contesti di ap- • utilizzare gli strumenti fondamentali per una frui-
prendimento ed è obiettivo delle discipline afferenti zione consapevole del patrimonio letterario.
ai quattro assi. Il possesso sicuro della lingua italiana
è indispensabile per esprimersi, per comprendere e All’interno di tale quadro di riferimento, nella tabella
avere relazioni con gli altri, per far crescere la consa- che segue, forniamo una serie di obiettivi specifici e
pevolezza di sé e della realtà, per interagire adeguata- dettagliati relativi a ciascuna delle due classi.

Obiettivi specifici per la prima classe


CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
- Conoscere le principali caratteristiche - Comprendere il messaggio contenuto - Padroneggiare gli stru-
dei generi esaminati. in un testo orale e/o scritto menti espressivi e argo-
- Conoscere i principi organizzativi del - Acquisire le capacità di analisi e di sin- mentativi indispensabili
testo descrittivo, narrativo, espositivo. tesi in relazione alle categorie narrato- per gestire l’interazione
logiche. comunicativa in vari
- Disporre del lessico fondamentale per contesti.
la gestione di semplici comunicazioni - Padroneggiare semplici tecniche di
orali e scritte. descrizione.
- Le principali strutture della fonetica - Utilizzare un lessico appropriato e
e dell’ortografia della lingua italiana: specifico.
alfabeto, regole ortografiche, sillabe, - Strutturare logicamente una produ-
dittonghi, accento, elisione e tronca- zione orale e/o scritta.
mento, uso della punteggiatura e
delle maiuscole. - Sostenere il confronto con opinioni di-
verse dalle proprie.
- Le strutture morfologiche di base, in
particolare verbo e congiunzioni. - Approfondire tematiche di attualità
attraverso la molteplicità dei punti di
vista.
- Applicare la conoscenza delle struttu-
re della lingua italiana a livello foneti-
co, ortografico e morfologico.
- Riconoscere le parti del discorso.
- Svolgere l’analisi grammaticale di bre-
vi frasi e/o di porzioni di testo.
- Utilizzare correttamente lessico e co-
dice grammaticale nei vari testi scritti
richiesti nel contesto scolastico ed ex-
trascolastico.

35
PROGRAMMAZIONE E METODOLOGIE DI LAVORO

CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE


- Conoscere i principali connettivi logici. - Applicare diverse strategie di lettura. - Leggere, comprendere
- Conoscere le strutture essenziali dei te- - Cogliere le informazioni essenziali e interpretare testi scrit-
sti narrativi espositivi e argomentativi. contenute in un testo. ti di vario tipo.
- Riconoscere le principali tipologie te- - Cogliere le informazioni implicite con-
stuali (narrazione, diario, lettera) e le tenute in un testo.
loro specificità strutturali e linguistiche. - Individuare i principali scopi comuni-
- Conoscere il contesto storico di riferi- cativi di un testo.
mento di alcuni autori e opere. - Cogliere i caratteri specifici di un testo
- Conoscere gli elementi distintivi dell’e- letterario.
pica greco-latina.
- Conoscere le caratteristiche del com- - Saper contestualizzare e commentare - Scrivere il commento di
mento di un testo narrativo. un testo narrativo. un testo narrativo.
- Conoscere i concetti fondamentali del- - Applicare le conoscenze narratologi-
la narratologia. che acquisite.
- Applicare le più comuni norme gram-
maticali alla produzione orale e scritta.

Obiettivi specifici per la seconda classe


CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE
- Conoscere i principi organizzativi del - Comprendere il messaggio contenuto - Padroneggiare gli stru-
testo narrativo, argomentativo, poeti- in un testo orale e/o scritto. menti espressivi e argo-
co e teatrale. - Esprimersi in modo chiaro e corretto. mentativi indispensabi-
- Disporre del lessico fondamentale per li per gestire l’interazio-
- Padroneggiare diversi registri lingui- ne comunicativa in vari
la gestione di semplici comunicazioni stici e i più comuni linguaggi settoriali.
orali e scritte. contesti.
- Sostenere il confronto con opinioni di-
- Conoscere gli aspetti specifici del lin- verse dalle proprie.
guaggio giornalistico.
- Affrontare molteplici situazioni comu-
- La frase semplice e la frase nuclea- nicative.
re; espansione della frase nucleare;
soggetto; predicato; attributo e ap- - Argomentare il proprio punto di vi-
posizione; complementi. sta; individuare e interpretare quello
dell’interlocutore.
- La funzione logica delle frasi all’in-
terno del periodo (principale e di- - Approfondire tematiche di attualità
pendenti). attraverso la molteplicità dei punti di
vista.
- I rapporti tra le frasi; la coordinazio-
ne e la subordinazione; il periodo - Riflettere sulla lingua a livello sintattico.
ipotetico. - Individuare la categoria sintattica del-
- Il discorso diretto e il discorso indi- le parole nella frase.
retto; le forme esplicite e implicite. - Applicare le principali conoscenze
della sintassi della frase semplice.
- Comprendere la funzione logica dei
principali elementi esaminati.
- Svolgere l’analisi logica di brevi frasi
e/o di porzioni di testo.

36
PROGRAMMAZIONE E METODOLOGIE DI LAVORO

CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE


- Applicare le principali conoscenze
della sintassi della frase complessa
esaminate.
- Comprendere la funzione delle princi-
pali strutture di coordinazione, di su-
bordinazione e dei connettivi logici.
- Svolgere l’analisi del periodo di brevi
frasi e/o di porzioni di testo.
- Conoscere le strutture essenziali dei - Individuare i caratteri del testo poeti- - Leggere, comprendere
testi narrativi, poetici e teatrali. co. e interpretare testi scrit-
- Conoscere l’aspetto metrico struttura- - Analizzare testi, letterari e non, secon- ti di vario tipo.
le della poesia. do le indicazioni apprese.
- Conoscere i temi, simboli e messaggi - Cogliere temi, simboli e messaggi del-
ricorrenti nella poesia. la poesia.
- Conoscere le correnti e gli autori più - Riconoscere il rapporto tra significan-
significativi della poesia dell’Ottocen- te e significato.
to e del Novecento. - Commentare e contestualizzare un te-
- Conoscere esempi significativi dei sto poetico.
principali generi teatrali. - Conoscere le caratteristiche principali
- Conoscere il contesto storico di riferi- del genere teatrale.
mento di alcuni autori e opere. - Riconoscere i temi propri degli autori
- Conoscere gli aspetti specifici del lin- esaminati e identificarne i valori.
guaggio giornalistico. - Analizzare il testo ricorrendo alle prin-
cipali categorie narratologiche.
- Cogliere i messaggi contenuti nel te-
sto.
- Analizzare le tecniche narrative e lo
stile degli autori esaminati.
- Conoscere gli elementi strutturali di - Strutturare logicamente una produ- - Produrre testi di vario
un testo coerente e coeso. zione scritta. tipo in relazione ai dif-
- Conoscere l’uso del dizionario. - Elaborare un semplice testo argomen- ferenti scopi comunica-
tativo. tivi.
- Conoscere le modalità e le tecniche
delle diverse forme di produzione - Creare testi di genere diverso, anche
scritta: commento, saggio, articolo. nella forma della scrittura documen-
- Conoscere le fasi della produzione tata.
scritta: pianificazione, stesura e revi-
sione.

37
PROGRAMMAZIONE E METODOLOGIE DI LAVORO

CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE


- Conoscere le metodologie essenziali - Leggere e commentare testi significa- - Utilizzare gli strumenti
di analisi del testo letterario (generi tivi in prosa e in versi tratti dalla lette- fondamentali per una
letterari, metrica, figure retoriche). ratura italiana e straniera. fruizione consapevole
- Conoscere gli aspetti essenziali dell’e- - Riconoscere la specificità del fenome- del patrimonio artistico
voluzione della lingua italiana nel no letterario utilizzando in modo es- e letterario.
tempo e nello spazio. senziale anche i metodi di analisi del
- Conoscere la dimensione socioecono- testo (generi letterari, metrica, figure
mica del fenomeno linguistico: registri retoriche).
linguistici, diversità tra scritto e parla- - Comprendere gli aspetti specifici del
to. Conoscere il rapporto tra lingua e linguaggio teatrale.
dialetti.
- Conoscere le opere e gli autori signi-
ficativi della tradizione italiana, euro-
pea e di altri Paesi.

Quinta fase: la suddivisione dei contenuti


Forniamo un’ipotesi di scansione dei contenuti che può variare a seconda di come i diversi Collegi dei Docenti
deliberano di ripartire l’anno scolastico. Ogni Docente potrà comunque adattare la nostra proposta alle esigen-
ze specifiche delle sue classi e alle scelte del suo Dipartimento.
PRIMO ANNO
Prima periodicità Seconda periodicità
- Comprensione e analisi di alcuni semplici brani - Elementi di narratologia applicati ai racconti e ai brani
che sviluppano in parallelo temi di carattere mito- esaminati.
logico e di attualità. - Analisi dei testi narrativi secondo le indicazioni conte-
- Elementi di narratologia applicati ai racconti e ai nute nel laboratorio e applicate a una scelta di brani
brani esaminati. tale da fornire un quadro iniziale di approccio all’anali-
- Analisi dei testi narrativi secondo le indicazioni si letteraria.
contenute nel laboratorio. - Tecniche di scrittura: la lettera e la e-mail; il testo espo-
- Tecniche di scrittura: il riassunto, il testo descritti- sitivo-informativo, la narrazione.
vo. - Lettura e analisi di un romanzo integrale.
- Grammatica: ortografia, fonologia e lessico. - Grammatica: morfologia.
SECONDO ANNO
Prima periodicità Seconda periodicità
- Analisi dei testi poetici secondo le indicazioni con- - Gli elementi e i generi della rappresentazione teatrale.
tenute nel laboratorio e applicate a una scelta di - Comprensione e analisi di saggi e articoli di giornale
liriche tale da fornire un quadro iniziale di approc- tratti dai percorsi tematici non letterari.
cio all’analisi di testi poetici.
- Lettura e analisi critica dei brani tratti dai Promessi sposi.
- Tecniche di scrittura: la parafrasi e il commento di
un testo di narrativa o poetico; l’elaborazione criti- - Tecniche di scrittura: il testo argomentativo,
ca su un’opera e un autore. - la scrittura professionale:
- Grammatica: la sintassi della frase semplice. a. il testo informativo-regolativo;
b. la relazione;
c. il verbale;
d. il curriculum vitae.
- Grammatica: la sintassi del periodo.

38
PROGRAMMAZIONE E METODOLOGIE DI LAVORO

Metodologie e strumenti di lavoro


• Gli argomenti saranno trattati mediante lezione frontale o condotti secondo il metodo della ricerca.
• Per la verifica dell’apprendimento, saranno proposti gli esercizi, le griglie i questionari e ogni tipo di prova
presente nei volumi.

• Gli allievi saranno avviati al commento e all’interpretazione dei testi attraverso gli esercizi specifici presenti nei
due volumi.
• Gli argomenti trattati saranno oggetto di diversi tipi di produzione, scritta e orale.
• Al fine di abituare gli studenti a esprimere chiaramente le proprie idee e confrontarle con quelle altrui, le con-
versazioni e i dibattiti riceveranno gli opportuni spazi.
• Saranno utilizzati, a seconda delle necessità e dell’opportunità, video, giornali, rete informatica e visite guida-
te.

Valutazione
La verifica si avvarrà dei seguenti strumenti di valutazione:
• prove intermedie e finali presenti nelle varie unità;
• questionari;
• colloqui;
• lavoro di gruppo;
• lavoro individuale;
• esercizi di composizione testuale;
• verifiche presenti nella Guida.

In relazione al processo di apprendimento di ogni singolo allievo, la valutazione terrà costantemente conto del
raffronto tra i risultati delle diverse verifiche e i livelli di partenza.
In particolare considerazione si terranno:
• l’assimilazione dei contenuti;
• l’acquisizione delle competenze;
• la qualità dei contenuti esposti;
• la partecipazione attiva e l’interesse per il lavoro svolto in classe;
• l’impegno nella preparazione individuale;
• il comportamento e il rispetto verso le persone, le cose e le regole.

39
LA PROGRAMMAZIONE PER I B.E.S.
Vari tipi di Bisogni Educativi Speciali presente un Bisogno Educativo Speciale sono così
classificate dall’ICF (cfr. Ianes, 2005):
La sigla BES indica quegli alunni che richiedono una
speciale attenzione in quanto portatori di uno svan- AREA FUNZIONALE CORPOREA E COGNITIVA
taggio scolastico (D.M. 27.12.12); dell’area fanno parte - Ospedalizzazioni, malattie acute o croniche, lesioni,
problematiche diverse, definite appunto Bisogni Edu- anomalie cromosomiche o del corpo.
cativi Speciali (BES). In essa sono compresi: - Difficoltà motorie o sensoriali, difficoltà di attenzio-
- alunni con disabilità certificata ai sensi della L. ne e di memorizzazione.
104/92. In questo caso è prevista la presenza del - Mancanza di autonomia personale e sociale, diffi-
docente di sostegno, per un numero di ore commi- coltà di gestione del tempo e di pianificazione delle
surato al bisogno. azioni, difficoltà di applicazione delle conoscenze,
- alunni con disturbi evolutivi specifici. Nella D.M. difficoltà linguistiche.
vi rientrano i Disturbi Specifici dell’Apprendimento AREA RELAZIONALE
(DSA), diagnosticati ai sensi della L. 170/10, e i de- - Difficoltà di autocontrollo, problemi comportamen-
ficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della tali ed emozionali, scarsa autostima, motivazione e
coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperat- curiosità, difficoltà nelle relazioni con i compagni,
tività (ADHD). Per gli alunni con DSA è obbligatorio gli insegnanti e gli adulti.
il ricorso a un Piano Didattico Personalizzato (PDP),
l’utilizzo di strumenti compensativi e di misure di- AREA AMBIENTALE
spensative per garantirne il successo scolastico. - Famiglia problematica, pregiudizi ed ostilità cul-
- alunni con svantaggio socioeconomico, linguisti- turali, ambienti deprivati/devianti, difficoltà socio
co o culturale, anche temporaneo. In questo caso, economiche, difficoltà di comunicazione o collabo-
pur non essendovi una problematica certificata o razione tra le agenzie (scuola, servizi, enti…) che in-
diagnosticata ai sensi di una norma specifica di ri- tervengono nell’educazione o nella formazione.
ferimento, si rileva un bisogno educativo speciale
IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP)
generalmente limitato nel tempo, dovuto a molte-
plici e contingenti situazioni, causa di svantaggio; è I Bisogni Educativi Speciali, dunque, possono essere
pertanto necessario per un certo periodo di tempo molteplici e le misure previste nelle specificità delle
una particolare attenzione educativa. Si tratta ad situazioni sono riconducibili alle peculiari disposizioni
esempio di allievi di recente immigrazione che non normative: la direttiva ministeriale obbliga le istituzio-
hanno ancora appreso la lingua italiana, oppure ni scolastiche a prendere in carico «in modo inclusivo
di studenti che si trovano in una situazione socia- e globale tutti gli alunni», ad adottare il Piano Didatti-
le, economica o culturale difficile, causa di disagio co Personalizzato (PDP), le misure dispensative e quel-
per lo svolgimento di un regolare percorso scolasti- le compensative più adeguate.
co. Anche in questo caso, come previsto dalla nota Accogliere in classe alunni con Bisogni Educativi Spe-
ministeriale n. 2563/13, si può ricorrere – qualora ciali significa farli divenire parte integrante del conte-
il consiglio di classe lo ritenga necessario e per un sto scolastico, alla pari degli altri alunni e senza alcuna
certo periodo di tempo – alla compilazione di un discriminazione, per assicurare a tutti il diritto allo stu-
PDP e alla messa in opera di misure compensative e dio e al successo scolastico. Diviene perciò necessario
dispensative. Non si tratta però di un obbligo bensì progettare un’organizzazione educativa e didattica
di una decisione collegiale dei docenti. personalizzata negli obiettivi, nei percorsi formativi e
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002) nelle strategie didattiche.
e l’International Classification of Functioning, disability Adeguare la programmazione disciplinare ai BES si-
and health (ICF) definiscono il Bisogno Educativo Spe- gnifica individuare in primo luogo gli obiettivi minimi
ciale «qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, essenziali, rispondenti alle esigenze di ogni singolo
permanente o transitoria, in ambito educativo e/o alunno; si è scelto qui di declinarli come indicazioni da
apprenditivo, dovuta all’interazione dei vari fattori di personalizzare per ognuno, nella consapevolezza che
salute, e che necessita di educazione speciale indivi- ogni situazione è diversa e ha bisogno, conseguente-
dualizzata». Alcune delle situazioni in cui può essere mente, di strategie di intervento non standardizzabili.
40
LA PROGRAMMAZIONE PER I B.E.S.

CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE


- Conoscere le regole di scrittura - Applicare strategie per una lettu- - Padronanza della lingua italia-
della lingua italiana: punteg- ra chiara e comprensibile. na: padroneggiare gli strumenti
giatura, formulazione di frasi di - Cogliere i caratteri specifici di un espressivi e argomentativi indi-
senso compiuto relative ad argo- testo letterario. spensabili per gestire l’interazio-
menti prima del proprio vissuto, ne comunicativa verbale in vari
man mano più ampi e generali. - Dividere in sequenze e saper de- contesti.
strutturare il testo nelle sue unità
- Conoscere la morfologia e la sin- compositive. - Lettura, comprensione e inter-
tassi della frase semplice nelle pretazione di testi scritti di vario
parti essenziali. - Riconoscere e ricostruire fabula e tipo.
intreccio.
- Conoscere i principali elementi - Produzione di testi di vario tipo
dell’analisi narratologica. - Saper individuare il sistema dei in relazione ai differenti scopi co-
personaggi. municativi.
- Saper riconoscere gli elementi - Nell’antologia le competenze
spazio-temporali del testo narra- sono oggetto di specifiche atti-
tivo. vità, volte anche all’inclusione,
- Distinguere le informazioni prin- e rapportabili alle competenze
cipali da quelle secondarie. chiave di cittadinanza. Sono se-
- Produrre semplici racconti anche gnalate dai simboli:
autobiografici rispettando preci- #Inclusione e
se consegne.
- Ricercare, acquisire e selezionare
le informazioni del testo per la
produzione del riassunto.
- Prendere appunti e redigere sin-
tesi sempre più esperte.
- Rielaborare in forma chiara e sin-
tetica le informazioni.
- Conoscere gli elementi essenziali
della morfologia e della sintassi.
- Esporre in modo chiaro, logico e
coerente esperienze vissute, testi
letti o ascoltati.
- Riconoscere registri e linguaggi
settoriali.

Metodologie e strategie di intervento permettendo la partecipazione di tutti gli studen-


ti, ed evitando che i provvedimenti dispensativi e
In una classe in cui sono presenti ragazzi con Bisogni
compensativi divengano marcatori di diversità; gli
Educativi Speciali, la didattica deve essere individua- strumenti compensativi e dispensativi infatti ridu-
lizzata, personalizzata ed inclusiva (Linee guida L. 170). cono o perdono la loro efficacia se non sono messi
• Individualizzata: è un’attività che il docente calibra in relazione a contenuti, strategie, metodologie di
sul singolo alunno per potenziare determinate abili- insegnamento e collegati alle modalità di apprendi-
tà o acquisire specifiche competenze. mento dello studente.
• Personalizzata: permette allo studente di scoprire il Tra le strategie e le metodologie utili alla personaliz-
zazione, importante è l’apprendimento cooperativo.
proprio specifico stile di apprendimento, per svilup-
L’apprendimento cooperativo (Cooperative Learning) è
pare le proprie potenzialità.
basato sul lavoro in piccoli gruppi: gli studenti, favoriti
• Inclusiva: rimodula per intero la prassi didattica, da un clima relazionale positivo, apprendono insieme,
41
LA PROGRAMMAZIONE PER I B.E.S.

attraverso il contributo di tutti. Gli insegnanti assumo- definizioni;


no il ruolo di facilitatori e organizzatori dell’ambiente - leggere all’allievo le consegne degli esercizi, ridu-
di apprendimento. cendone il numero senza modificare gli obiettivi ed
Anche l’uso della LIM può concorrere a migliorare eventualmente fornire, durante le verifiche, un sup-
l’apprendimento, attraverso un maggiore impiego porto digitale;
della memoria visiva.
Nell’antologia l’inclusione è oggetto di percorsi e at- - programmare con un congruo anticipo interroga-
tività specifiche; sono inoltre presenti testi realizzati zioni e compiti, evitando di spostare le date;
con font ad alta leggibilità e audioletture. - utilizzare mappe e schemi durante l’interrogazione
anche su supporto digitalizzato (così come previsto
dagli esami di Stato) per facilitare il recupero delle
Verifica e valutazione informazioni e migliorare l’ espressione verbale;
Occorre predisporre verifiche graduali. Il testo deve - nelle richieste di esecuzione dei compiti a casa at-
essere graficamente chiaro, anche come tipo di carat- tuare una stretta collaborazione scuola-famiglia con
tere, e deve trattare un solo argomento. relativo controllo della gestione del diario.
È necessario inoltre:
Le stesse modalità applicate alla didattica nell’ambito
- utilizzare prove a scelta multipla; di una programmazione individualizzata e persona-
- lasciare più tempo nel copiare dalla lavagna; lizzata devono essere rispettate nella valutazione. È
- valutare il contenuto del lavoro scritto, non l’orto- opportuno inoltre che le eventuali misure compen-
grafia; sative-dispensative siano discusse e concordate con
- valutare le risposte orali; le famiglie per poter essere utilizzate anche al di fuori
della scuola, al fine di non creare confusione o disagio.
- evitare la scrittura sotto dettatura; Nella Guida, a ogni verifica corrisponde l’analoga veri-
- evitare compiti e interrogazioni di diverse materie fica compensativa utilizzabile per BES. In questo caso,
nella stessa giornata e nelle ultime ore di lezione; il font è ad alta leggibilità, gli esercizi sono ridotti quan-
- evitare lo studio mnemonico e nozionistico in gene- titativamente e come struttura, ma non dal punto di
re, per la difficoltà a ricordare nomi, termini tecnici e vista qualitativo.

42
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
L’Alternanza scuola-lavoro rappresenta una metodo- colo scolastico e contribuiscono a formare il credito
logia didattica innovativa, secondo la Legge 107 del per l’Esame di Stato del quinto anno; rappresentano
2015, che riprende e modifica norme precedenti, risa- inoltre una delle fasi su cui si svolgerà il colloquio.
lenti al 2003 e al 2005, e non riguarda più solo gli Isti- A regime, per i Licei nel triennio sono previste 200 ore
tuti tecnici e professionali, ma tutte le scuole superiori. di alternanza, mentre per gli Istituti Tecnici e Professio-
L’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze nali il monte orario sale a 400 ore.
acquisite a scuola e a testare sul campo le attitudini Gli Istituti Professionali possono iniziare i percorsi di
degli studenti, per arricchirne la formazione, orientar- Alternanza scuola-lavoro già nel primo biennio di stu-
ne il percorso di studio e, in futuro, di lavoro, grazie a di, per offrire agli studenti maggiori opportunità di
progetti in linea con il loro piano di studi. orientamento e conoscenza del mondo del lavoro e
I moduli didattici e le esperienze svolti dagli studenti per prepararli alle esperienze più complesse e orga-
in alternanza sono obbligatori, fanno parte del curri- nizzate che li attendono a partire dal terzo anno.

LE INDICAZIONI MINISTERIALI

L’Alternanza
UN MODELLO DIDATTICO
L’Alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole
superiori, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015, in linea con il princi-
pio della scuola aperta.
Le esperienze indicate e regolate nelle disposizioni di Legge precedenti sono state riviste e ridefi-
nite in un contesto più ampio, con risorse e linee di programmazione e progettazione adeguate.
Il Ministero a tale riguardo ha predisposto una serie di risorse web, con modelli, format e propo-
ste operative utili soprattutto per le scuole che hanno minori esperienze in materia.
La scuola nelle intenzioni del legislatore deve favorire in modo efficace la crescita e promuovere
nuove competenze, contro la disoccupazione e il disallineamento tra domanda e offerta nel
mercato del lavoro. Per questo, deve aprirsi al territorio, chiedendo alla società di rendere tutti gli
studenti protagonisti consapevoli delle scelte per il proprio futuro.
Con l’Alternanza scuola-lavoro, viene introdotto in primo luogo un metodo didattico e di
apprendimento sintonizzato con le esigenze del mondo esterno che chiama in causa anche gli
adulti, nel loro ruolo di tutor interni (docenti) e tutor esterni (referenti della realtà ospitante).
Le esperienze e i percorsi di alternanza vedono quindi coinvolti non solo imprese e aziende, ma
anche associazioni sportive e di volontariato, enti culturali, istituzioni e ordini professionali,
che possono diventare partner educativi della scuola per sviluppare in sinergia esperienze coe-
renti alle attitudini e alle passioni di ogni ragazza e di ogni ragazzo.
In questa chiave si spiega il monte ore obbligatorio: 400 ore negli istituti tecnici e professionali

43
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

e 200 ore nei licei che rappresentano un innovativo format didattico rispetto alle tradizionali atti-
vità scolastiche e possono essere svolte anche durante la sospensione delle attività didattiche.
Si prevede anche la possibilità di svolgere le esperienze di alternanza presso soggetti esteri,
estendendo soprattutto alla conoscenza del mercato del lavoro europeo le attività previste per gli
studenti.
Questa importante opportunità è collegata alle varie azioni previste per gli studenti della scuola
superiore dal contenitore Erasmus Plus, con scambio di buone pratiche, azioni di mobilità, poten-
ziamento delle competenze linguistiche, comunicative oltre che professionali.
Il modello proposto supera quindi la consolidata divisione tra percorsi di studio fondati sulla
conoscenza e altri che privilegiano l’esperienza pratica. Conoscenze, abilità pratiche e compe-
tenze nella logica dell’alternanza devono muoversi insieme.

UN NUOVO PATTO TRA SCUOLA E MONDO DEL LAVORO


Se l’alternanza scuola lavoro è un’esperienza educativa, alla base si trova la coprogettazione fra
la scuola e altri soggetti e istituzioni, finalizzata a offrire agli studenti occasioni formative di alto
e qualificato profilo.
Il percorso di Alternanza scuola-lavoro mette gli studenti nella condizione di inserirsi, con una
fase opportuna di preparazione e di formazione, in periodi stabiliti in accordo con le strutture
ospitanti, in contesti lavorativi adatti a stimolare la loro creatività e a rafforzare le loro moti-
vazioni.
La comprensione delle attività e dei processi svolti all’interno di una organizzazione per poter
fornire i propri servizi o sviluppare i propri prodotti, favorisce lo sviluppo del “Senso di iniziativa
ed imprenditorialità” che significa saper tradurre le idee in azione.
È la competenza chiave europea in cui rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di
rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una
competenza che aiuta gli individui ad acquisire consapevolezza del contesto in cui lavorano e a
poter cogliere le opportunità che si presentano.
Lo studente in alternanza non è mai un lavoratore, ma apprende competenze coerenti con il
percorso di studi scelto in realtà operative, e confronta nella realtà lavorativa e in un contesto
reale le sue capacità, le conoscenze apprese a scuola.
Anche se hanno ruoli e competenze diverse, le scuole e il mondo del lavoro sono sollecitati a
interagire per una maggiore corresponsabilità educativa e sociale orientata alla valorizzazione
delle aspirazioni degli studenti nell’ottica di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

44
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

DEFINIRE E DISTINGUERE L’ALTERNANZA


Il Progetto/Percorso di Alternanza scuola-lavoro si articola in moduli didattico-informativi,
svolti in classe o in azienda, e in moduli di apprendimento pratico all’interno del contesto
lavorativo.
Rispetto al tirocinio e allo stage, l’Alternanza scuola-lavoro è un percorso più strutturato e siste-
matico dotato di obbligatorietà, forte impegno organizzativo con un dispiego di esperienze
all’interno di un triennio.
L’alternanza è parte integrante della metodologia didattica e del Piano Triennale dell’Offerta
Formativa, mentre il tirocinio è un semplice strumento formativo.
L’Alternanza scuola-lavoro si distingue anche dall’apprendistato in quanto si configura come
progetto formativo e non come rapporto di lavoro. L’apprendistato è un vero e proprio rap-
porto di lavoro che prevede un contratto disciplinato dalla normativa.
Con l’entrata in vigore della Legge 107 del 2015, l’Alternanza scuola-lavoro diventa obbligatoria
per tutti i tipi di scuola, come abbiamo già visto. Per questo, ogni scuola deve necessariamente
proporre in modo chiaro Progetti e Percorsi di Alternanza che siano di riferimento non solo per
gli studenti, ma anche per le famiglie, esplicitando le partnership e le relazioni con il territorio e
le imprese.
Per il Progetto di Alternanza il Ministero consiglia di seguire un modello stabilito e uniforme
confezionato “dall’alto”, tuttavia per la scuola la definizione dell’Alternanza rappresenta un
momento fondamentale per definire ed elencare in modo chiaro gli obiettivi e le modalità di
svolgimento delle attività di Alternanza, in classe e fuori dalla classe. Nella progettazione cia-
scuna scuola può ritagliare il proprio modello di Alternanza, in sintonia con le aspettative del
territorio. Questa prospettiva permette anche di superare i tradizionali confini disciplinari, per
cui, da prassi e tradizione, dell’Alternanza si occupavano i docenti delle materie tecnico-profes-
sionali e pratiche, mentre ne rimanevano escluse alcune aree disciplinari, come quella Umani-
stica o dei Linguaggi. In perfetta coerenza con l’articolazione dei saperi in Assi culturali (previ-
sta fin dal 2007), anche la progettazione e la valutazione delle esperienze e dei percorsi di Alter-
nanza deve coinvolgere l’intero consiglio di classe.
(Adattamento e riduzione da http://www.istruzione.it/alternanza/index.shtml)

45
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

LA SCUOLA-IMPRESA E L’IMPRESA SIMULATA


La scuola-impresa dell’accoglienza turistica, il percorso di Impresa for-
mativa simulata può mirare alla costituzione di un’a-
La metodologia didattica dell’Alternanza, così come zienda che offra servizi di vario tipo nel settore (pre-
presentata dalla Legge 107, non si esaurisce né coin- notazioni, organizzazione di escursioni, trasferimenti,
cide con l’esperienza di stage esterno in azienda, ma alloggio e vitto, accoglienza di gruppi, incoming e
trova sempre di più momenti significativi di orienta- outgoing).
mento e formazione all’interno della scuola stessa, Gli studenti scelgono, con l’aiuto dei docenti di area
con esperienze come la scuola-impresa. giuridico-economica e dell’area professionalizzante,
Le scuole già oggi possono commercializzare beni o la forma giuridica con cui costituire l’azienda e rea-
servizi prodotti durante le attività didattiche. Per con- lizzano in forma simulata tutte le operazioni fiscali
sentire agli studenti di formarsi attraverso esperienze e commerciali richieste in tale contesto (atti notarili,
di lavoro organizzate all’interno della stessa istitu- comunicazioni fiscali e camerali, scelta della denomi-
zione scolastica si realizzano ad esempio le aziende nazione, ruoli all’interno dell’azienda).
agrarie annesse agli istituti tecnici e professionali Per acquisire la conoscenza delle risorse del territorio, i
agrari o i bar e ristoranti didattici attivati da alcuni
docenti di area umanistica guidano gli studenti nell’e-
istituti alberghieri.
same di tutte le opportunità presenti e utilizzabili, per
L’impresa didattica, che talvolta viene preceduta
poter definire i servizi offerti dall’azienda.
anche da un’attività di preparazione come l’impresa
I docenti dell’area grafico-informatica possono inter-
simulata, funziona come una vera e propria azienda,
venire nella fase di promozione dell’azienda e nella
opera attraverso esperienze reali, di vendita e di pre-
realizzazione di un adeguato sito web, partendo da
stazione di servizi. L’impresa segue tutte le norme
esperienze reali degli studenti ciascuno secondo le
fiscali e di sicurezza, ha un proprio bilancio e tiene i
proprie potenzialità (utilizzo del computer, fotografia
relativi registri di contabilità e di magazzino. Avendo
digitale, conoscenza di software dedicati).
finalità didattiche, reinveste gli utili nell’attività di
L’apporto dei docenti di lingue straniere riguarda il
impresa. Come attività preparatorie, sono contem-
supporto linguistico offerto per la promozione e dif-
plate dalla normativa anche le visite didattiche azien-
fusione dei servizi e delle attività inerenti l’impresa
dali.
simulata.
Una volta che l’azienda si è costituita, comincia a
offrire attraverso la Rete delle Imprese simulate (arti-
L’Impresa formativa simulata colata attraverso il Ministero in Enti accreditati ai quali
Fra le metodologie didattiche preparatorie e comple- le scuole si possono rivolgere) i propri servizi, “ven-
mentari al tempo stesso dell’Alternanza scuola-lavoro, dendo” e realizzando introiti.
troviamo l’Impresa formativa simulata. Può essere in La gestione dell’Impresa prevede tutti gli strumenti
sintesi presentata come un’azienda virtuale animata reali, dalla contabilità alla richiesta di finanziamenti,
dagli studenti, che svolge un’attività di mercato in fino al pagamento delle Imposte e Tasse previste dalla
rete (e-commerce) e fa riferimento a un’azienda reale normativa.
(azienda tutor o madrina) che costituisce il modello L’azienda può anche “mettersi in mostra” durante le
reale da emulare in ogni fase o ciclo di vita aziendale. apposite Manifestazioni e Fiere nazionali e internazio-
Gli studenti, con l’impresa formativa simulata, devono nali dedicate a questa particolare metodologia didat-
immedesimarsi in veri e propri giovani imprenditori: tica.
questo permette loro di acquisire spirito di inizia- L’Impresa formativa simulata permette agli studenti di
tiva e di imprenditorialità e le competenze di base in acquisire maggiore consapevolezza del proprio pro-
campo economico e finanziario. filo professionale.
In questa metodologia didattica entrano in gioco L’attività di Alternanza scuola-lavoro, infatti, nel primo
le competenze trasversali, riconducibili alle compe- biennio consiste soprattutto nell’orientamento dello
tenze chiave di cittadinanza europea e tutte le disci- studente che intraprende un percorso e che deve
pline del consiglio di classe partecipano attivamente essere motivato, aiutandolo in primo luogo a identi-
alla progettazione dell’esperienza. ficare nel modo più esauriente le caratteristiche del
Ad esempio, ipotizzando di operare nel settore profilo professionale di uscita dalla scuola.

46
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

LA SCELTA DELLE IMPRESE SUL TERRITORIO


Uno dei problemi che le scuole devono affrontare per (Istituti tecnici, professionali e licei) si iscrivono al Regi-
indirizzare ogni studente verso un’esperienza real- stro per l’Alternanza scuola-lavoro per darne evidenza.
mente di crescita personale e professionale riguarda Tra le informazioni qualificanti i percorsi disponibili
la scelta delle aziende. vi sono: il numero degli studenti e i periodi dell’anno
In base al comma 41 della legge 107, è stato istituito in cui accogliere gli studenti, la sede di svolgimento, i
presso le Camere di commercio, industria, artigianato recapiti per contattare direttamente i referenti dell’im-
e agricoltura il Registro nazionale per l’Alternanza presa, la descrizione dell’attività proposta anche attra-
scuola-lavoro. verso l’indicazione delle figure professionali oggetto
Le imprese che intendono offrire periodi di alternanza e della formazione.
apprendistato a studenti della scuola di secondo grado

IL TUTOR INTERNO E IL TUTOR ESTERNO


L’alleanza tra scuole e realtà ospitanti si concretizza collaborazione. La scuola infatti deve sempre tenere
nella collaborazione fra tutor interni e tutor esterni, aggiornato il repertorio delle aziende in cui svolgere
finalizzata al positivo svolgimento dell’esperienza di l’esperienza formativa.
Alternanza dello studente. Una buona collaborazione
si basa soprattutto sulla chiarezza dei ruoli che ven- Il tutor esterno, selezionato dalla struttura ospitante
gono stabiliti dalla normativa. tra soggetti che possono essere anche esterni alla
stessa, rappresenta la figura di riferimento dello stu-
Il tutor interno è il docente che elabora, insieme al dente all’interno dell’impresa o ente.
tutor esterno, il percorso formativo personalizzato Il tutor esterno collabora con il tutor interno alla pro-
che verrà sottoscritto dalle parti coinvolte (scuola, gettazione, organizzazione e valutazione dell’espe-
struttura ospitante, studente/soggetti esercenti la rienza di alternanza; favorisce l’inserimento dello stu-
potestà genitoriale). dente nel contesto operativo, lo affianca e lo assiste
Il tutor interno conosce lo studente e lo guida nei nel percorso.
percorsi di Alternanza; verifica, in collaborazione con Il tutor esterno garantisce l’informazione/forma-
il tutor esterno, le varie fasi di svolgimento; mantiene, zione dello studente sui rischi specifici aziendali, nel
prima durante e dopo l’esperienza, le necessarie rela- rispetto delle procedure interne; pianifica e orga-
zioni con il contesto in cui si sviluppa l’Alternanza nizza le attività in base al progetto formativo, coordi-
scuola-lavoro, confrontandosi con il tutor esterno. nandosi anche con altre figure professionali presenti
Il tutor interno monitora le attività e affronta le even- nella struttura ospitante.
tuali situazioni critiche che dovessero emergere dalle Un ruolo importante per il tutor esterno è il processo
stesse; valuta, comunica e valorizza gli obiettivi rag- di valutazione dell’esperienza, che fornisce all’istitu-
giunti e le competenze progressivamente sviluppate zione scolastica gli elementi concordati per valutare
dallo studente. le attività dello studente e l’efficacia del processo for-
mativo.
Il tutor interno tiene i necessari rapporti con gli
organi scolastici preposti (Dirigente Scolastico, La collaborazione fra il tutor interno e il tutor esterno
Dipartimenti, Collegio dei docenti, Comitato Tecnico è importante per:
Scientifico/Comitato Scientifico) e aggiorna il Consi- - definire le condizioni organizzative e didatti-
glio di classe sullo svolgimento dei percorsi. che favorevoli all’apprendimento, sia in termini di
Il tutor interno assiste il Dirigente Scolastico nella orientamento che di competenze
compilazione della scheda di valutazione sulle strut- - garantire il monitoraggio dello stato di avanza-
ture con le quali sono state stipulate le convenzioni mento del percorso
per le attività di Alternanza, evidenziandone il poten- - intervenire tempestivamente su eventuali situa-
ziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella zioni critiche.

47
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

MODELLI E FORMAT DELL’ALTERNANZA


L’esperienza di Alternanza richiede la compilazione di Il questionario intende mettere in evidenza le aspet-
una serie di moduli e formulari per monitorare le atti- tative che lo studente ha rispetto all’Alternanza, e può
vità e valutare i percorsi, che sono diversi da scuola a essere adattato facilmente al caso di un’esperienza
scuola. “interna” di lavoro, come l’azienda agraria o il bar/risto-
rante didattico.
Lo studente può compilarlo direttamente e indicare
La valutazione dell’esperienza da nella colonna a fianco qualche osservazione perso-
nale.
parte dello studente Nel frontespizio del questionario, si inseriscono i dati
Proponiamo qui di seguito un modello semplice, ben- dello studente, i dati della scuola e i dati dell’azienda
ché esauriente, di valutazione dell’esperienza di (o dell’esperienza interna).
Alternanza.

48
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Il mio progetto Osservazioni personali


1. Come ti immagini sarà l’esperienza lavorativa?
 Un’esperienza interessante che mi farà conoscere una nuova realtà.
 Un’esperienza che mi permetterà di approfondire le conoscenze e
competenze professionali e personali.
 Un’esperienza necessaria ma non essenziale per il mio percorso
formativo.
 Un’esperienza piacevole e più interessante del lavoro in aula.
 Un’esperienza negativa.
2. Che cosa vorresti ottenere?
 Un potenziamento delle mie competenze.
 Crediti da inserire nel curriculum personale.
 Facilitazione di inserimento futuro nel mondo del lavoro.
 Altro__________________________________________________
3. Quali difficoltà prevedi di incontrare?
 Difficoltà di inserimento nel contesto lavorativo.
 Difficoltà di tipo relazionale con il personale dell’Azienda.
 Difficoltà per mancanza di competenze specifiche per sapere
operare.
 Difficoltà logistiche: orario, mensa, trasporti.
 Difficoltà della scuola/docenti a supportarmi nell’esperienza.
 Altro__________________________________________________
4. Come pensi di risolverle?
 Con un maggiore impegno personale.
 Con il tutor aziendale.
 Con il tutor scolastico.
 Con la famiglia.
 Con gli amici.
 Altro__________________________________________________
5. Alla fine dell’esperienza pensi che sarai soddisfatto perché:
(metti in ordine di importanza dal più importante 1 al meno importante 7)
Avrai scoperto qualcosa di te che non sapevi. 
Avrai acquisito maggiore sicurezza. 
Ti sarai trovato a tuo agio con il personale dell’Azienda. 
Ne saprai qualcosa di più sul nostro sistema produttivo. 
Avrai conosciuto persone nuove. 
Non sarai comunque andato a scuola. 
Avrai comunque arricchito il tuo bagaglio culturale personale. 

49
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

LA CONVENZIONE CON L’AZIENDA


Nella Convenzione si fa riferimento alle finalità del delicato e importante.
percorso di Alternanza, con particolare attenzione alle Un adeguato monte orario di formazione sulla sicu-
attività da svolgere durante l’esperienza di lavoro, alle rezza, anche utilizzando risorse web e strumenti infor-
norme e alle regole da osservare, all’indicazione degli matici, deve essere svolto e certificato da parte della
obblighi assicurativi, al rispetto della normativa sulla scuola, prima di intraprendere un percorso di Alter-
privacy e sulla sicurezza dei dati, alla sicurezza nei luo- nanza.
ghi di lavoro. Poiché l’Alternanza è una metodologia didattica che
Dalla Convenzione devono risultare le condizioni di si svolge sotto la responsabilità dell’istituzione scola-
svolgimento del percorso formativo, e in particolare: stica, i giovani che partecipano a tale esperienza for-
• i dati completi della scuola e della struttura ospi- mativa non mutano la loro posizione giuridica di stu-
tante; dente. Tuttavia, come stabilisce il Ministero, «visto
• le attività che lo studente è chiamato a svolgere il loro concreto impiego nell’attività lavorativa, non
durante il periodo di Alternanza scuola-lavoro quindi meri visitatori delle strutture ospitanti, è rico-
all’interno della struttura ospitante, coerenti con nosciuta a loro la piena equiparazione ai lavoratori».
gli obiettivi del progetto formativo condiviso tra Nel progetto di Alternanza scuola-lavoro, «la forma-
quest’ultima e l’istituzione scolastica e con i risul- zione generale e specifica degli studenti, può essere
tati di apprendimento previsti dal profilo educativo svolta dalle scuole o dalle strutture ospitanti, secondo
dell’indirizzo di studi; un criterio di accordo in convenzione che stabilirà chi
• l’individuazione degli studenti coinvolti nell’at- si caricherà l’onere, economico ed organizzativo». E in
tività di alternanza per numero e tipologia d’indi- ogni caso la guida operativa del Ministero dell’Istru-
rizzo di studi; zione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) dell’ot-
• la durata del singolo percorso formativo nell’am- tobre 2015 sull’Alternanza scuola-lavoro dice chiara-
bito delle ore complessive di Alternanza scuola-la- mente, all’art.7 comma f, che «la formazione specifica
voro; deve essere integrata da parte della struttura ospi-
• l’identificazione dei referenti degli organismi tante, secondo il relativo specifico profilo di rischio».
interni ed esterni all’istituzione scolastica e dei rela- L’impegno per l’istituzione scolastica riguarda sem-
tivi ruoli funzionali: dirigente scolastico e tutor pre la formazione generale, che viene certificata da
interno ed esterno; un attestato di frequenza e superamento della prova
• l’informazione e la formazione in materia di salute di verifica. Con riguardo, invece, alla formazione spe-
e sicurezza sul lavoro; cifica, lo studente che partecipa alle esperienze di
• le eventuali risorse economiche impegnate per la Alternanza dovrà svolgere attività di formazione di
realizzazione del progetto di Alternanza scuola-la- durata variabile, in funzione del settore di attività
voro; svolta dalla struttura ospitante e del relativo pro-
filo di rischio. Questo importante segmento di forma-
• le strutture e know-how messi a disposizione dalla
struttura ospitante; zione, secondo il D.Lgs. 81/2008, articolo 37, comma 1,
è a cura del datore di lavoro, identificato nel soggetto
• gli obblighi e responsabilità dell’istituzione scola-
stica e della struttura ospitante; ospitante, che conosce i rischi riferiti alle mansioni e
ai possibili danni e alle conseguenti misure e proce-
• le modalità di acquisizione della valutazione dello
studente sull’efficacia e sulla coerenza del percorso dure di prevenzione e protezione caratteristici del set-
di Alternanza scuola-lavoro con il proprio indirizzo tore o comparto di appartenenza dell’azienda. Qua-
di studio. lora la struttura ospitante non fosse in grado di assicu-
rare la formazione specifica, può delegare la scuola a
Alla Convenzione si accompagna il Patto formativo impartirla in relazione alla valutazione dei rischi a cui
dello studente, contenente il modulo di adesione ai è sottoposto lo studente in alternanza rispetto ai com-
percorsi di Alternanza scuola-lavoro. piti assegnati, alle macchine e attrezzature da utiliz-
Nello sviluppo recente delle esperienze, sempre di più zare, ai tempi di esposizione previsti, ai dispositivi di
vengono sottoscritte Convenzioni quadro, denomi- protezione individuale forniti. Gli accordi rimandano
nate Protocolli di intesa, che le scuole possono utiliz- quindi alla Convenzione sottoscritta tra scuola e strut-
zare per indirizzare al meglio i propri studenti. tura ospitante, dove sono dettate le disposizioni sul
Uno dei temi da esplicitare nella Convenzione riguarda soggetto a carico del quale rimane l’onere della for-
la sicurezza e la formazione su questo aspetto così mazione.
50
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

LA VALUTAZIONE DELL’ESPERIENZA DA PARTE DEI TUTOR


Le due figure del tutor scolastico e del tutor aziendale rizzazione.
sono chiamate alla massima collaborazione per veri- Come strumento di approfondimento, abbiamo rias-
ficare il processo di attestazione dell’attività svolta e sunto in una tabella gli elementi essenziali di una
delle competenze acquisite dallo studente e per per- valutazione positiva sia da parte del tutor scolastico,
mettere la riproducibilità dell’esperienza e la sua valo- sia da parte del tutor aziendale.

Tutor scolastico Tutor aziendale


Il contesto aziendale ha facilitato il processo di Il tempo di permanenza in azienda è stato congruo
apprendimento dello studente con adeguati tempi rispetto alle competenze da sviluppare.
e modalità di inserimento e svolgimento delle
esperienze.
Il clima aziendale ha favorito il processo di L’attività proposta è stata collocata, dal punto di
apprendimento. vista temporale, adeguatamente rispetto allo stato
di avanzamento del processo formativo.
I docenti delle discipline interessate al progetto Lo studente si è relazionato in modo corretto e
di Alternanza scuola-lavoro hanno espresso un costruttivo.
giudizio positivo.
La collaborazione con l’azienda è stata proficua. La collaborazione con la scuola è stata proficua.
L’attività svolta in azienda è stata collocata, dal Le conoscenze iniziali dello studente erano
punto di vista temporale, adeguatamente rispetto adeguate per l’inserimento nel ruolo previsto.
allo stato di avanzamento del processo formativo.
Lo studente ha partecipato all’attività in azienda L’organizzazione dell’Alternanza nel suo complesso
con impegno e assiduità. si è dimostrata efficace.
L’attività preliminare svolta in classe nella fase Lo studente ha raggiunto un adeguato grado di
d’aula è stata utile. autonomia.
Lo studente ha raggiunto un adeguato grado di I contenuti del Progetto sono stati totalmente
autonomia. coerenti con la figura professionale proposta.

51
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

LE COMPETENZE ACQUISITE CON L’ALTERNANZA


Nella valutazione del percorso generalmente si fa rife- vere problemi, di organizzare la produzione di beni
rimento a: o servizi, di negoziare e gestire i conflitti sul luogo di
• competenze di base lavoro, di prendere decisioni, di comunicare e relazio-
• competenze trasversali narsi con gli altri. Le competenze trasversali quindi
• competenze tecnico professionali non sono specifiche di un ambito lavorativo rispetto
a un altro, ma hanno un valore generale, tanto che
Le competenze di base sono competenze di tipo possono essere trasferite da un ambiente di lavoro a
generale, trasferibili a differenti compiti, rilevanti per un altro.
la formazione e la preparazione professionale generale Le competenze tecnico professionali sono le compe-
della persona (come informatica di base, lingua stra- tenze specifiche di un determinato settore professio-
niera, economia, organizzazione, diritto e legislazione nale o attività lavorativa e sono necessarie per lo svol-
del lavoro). Queste competenze fanno riferimento alla gimento del processo produttivo. Sono competenze
dimensione culturale generale di una persona. solitamente dettagliate e sono acquisite in ambiti spe-
Le competenze trasversali sono la capacità di risol- cialistici.

LA CARTA DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEGLI STUDENTI


Il coinvolgimento degli studenti e la loro esatta col- «dall’effettiva frequenza» delle attività didattiche ero-
locazione nelle strutture ospitanti è un obiettivo cen- gate dall’azienda e dall’«obbligo di riservatezza» su
trale dell’Alternanza scuola-lavoro, in coerenza con gli dati e informazioni eventualmente acquisiti durante
obiettivi di apprendimento e di potenziamento delle l’esperienza di studio e lavoro.
competenze, sia trasversali che professionali. Tra scuola e azienda, come detto, dovrà essere sot-
Il Ministero ha elaborato nel dicembre 2017 un docu- toscritta una convenzione che è tenuta a fissare, tra
mento di riferimento per gli studenti, la Carta dei l’altro, la durata delle attività giornaliere eseguite in
diritti e dei doveri degli studenti in Alternanza, pre- regime di Alternanza (e l’orario indicato non potrà
vista dal comma 37 della Legge 107 del 2015. essere superato).
La Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in Alter- I dirigenti scolastici dovranno fornire una dettagliata
nanza scuola-lavoro, proposta al
informazione preventiva a genitori e ragazzi.
MIUR e “costruita” negli anni dal forum nazionale delle
Il Ministero mette a disposizione degli studenti un
associazioni studentesche (e dalle consulte provin-
Portale, cioè una piattaforma informatica «che deve
ciali degli studenti) è il regolamento ministeriale che
garantisce i diritti e i doveri degli studenti in Alter- rendere concrete le indicazioni contenute nella Carta,
nanza, specifica nel dettaglio le modalità di svolgi- consentendo alle istituzioni scolastiche di gestire i
mento del percorso (stabilendo la soglia minima di propri percorsi di Alternanza. Sul Portale sarà possibile
ore da frequentare per la validità dell’esperienza, il far incontrare le richieste delle scuole con le offerte di
numero di studenti per tutor esterno etc.), precisa i imprese, enti, istituzioni pubbliche che si mettono a
requisiti in materia di salute e sicurezza, stabilisce le disposizione. Ai ragazzi e ragazze il Portale darà la pos-
modalità e i luoghi di partecipazione degli studenti sibilità di segnalare eventuali problematiche, nonché
durante l’Alternanza e fornisce indicazioni in materia di valutare l’esperienza fatta».
di disciplina. In ogni Regione una Commissione dovrà vigilare sul
I ragazzi hanno anche doveri da rispettare, a partire rispetto delle regole previste.

52
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

SITOGRAFIA
http://www.istruzione.it/alternanza/
Questo è il link essenziale per essere aggiornati sulle iniziative ministeriali e su tutta la normativa dell’Alternanza.
http://www.istruzione.it/alternanza/allegati/NORMATIVA%20ASL/GUIDA%20OPERATIVA%20ASL_Versione%206.
pdf
A questo indirizzo è disponibile in formato pdf scaricabile la guida Operativa del MIUR sull’Alternanza.
http://www.piazzadellecompetenze.net/index.php?title=Pagina_principale
Un repertorio molto utile che riguarda unità di apprendimento, modelli di certificazione, esperienze di scuole di
ogni tipologia sul tema della valutazione delle competenze in Alternanza.
Considerate le ampie competenze che ciascuna Regione ha nel settore dell’Istruzione e della formazione profes-
sionale, può essere utile consultare le pagine della propria Regione dedicate all’Alternanza scuola-lavoro.
Un esempio è quello della Regione Lombardia: http://www.alternanzascuolalavoro.it/
http://www.indire.it/progetto/alternanza-scuola-lavoro/
Sul sito dell’Indire sono disponibili modelli di valutazione e certificazione delle competenze, oltre che una
sezione di esperienze didattiche collegate all’Alternanza scuola-lavoro.

53
• Test di ingresso
• Verifiche Volume A
• Verifiche Volume B

www.deascuola.it
I file in formato Word delle verifiche sono disponibili:
– nell’eBook e nell’Easy eBook (offline) del libro, tra le risorse
riservate al docente
– nel sito libro, su www.deascuola.it
NOME E COGNOME CLASSE DATA

TEST DI INGRESSO 1
COMPETENZE DI LETTURA E GRAMMATICALI

Leggi il seguente brano, poi svolgi le attività proposte.

L’anatroccola e la mamma pantofola


Trascorreva le giornate molto semplicemente: un po’ stava dentro la pantofola ha pol-
trire, e un po’ saltava fuori e razolava lì intorno. Ogni giorno si spingeva più lontano, per
conoscere melio il mondo, ma non perdeva mai d’occhio la sua mamma e la notte vi si
rannichiava a palla, nel caldo del pelo. Era molto contenta di avere una mamma così; a vol-
te giocava a nascondersi dietro le sue orecchie da topo, come se fossero due tende; a volte 5
invece, siccome aveva trovato un pettinino rotto accanto al biddone, giocava a pettinare il
pelo di sua madre, avanti e indietro. Nessuno pettina il pelo alla propia madre, ma lei l’aveva
visto fare a un signiore, che in realtà stava toliendo le pulci al suo cane. A forza di andare per
il mondo però, si accorse di una cosa atroce: che le altre mamme portavano a spasso i loro
bambini, e che lei invece aveva una mamma che non la portava affatto a passegio. Lei aveva 10
una madre statica. Questo la disturbava molto, e cominciò a pensare che non la voleva una
madre così. Non le andava di starsene sempre lì da sola, a girelare per conto suo intorno alla
pantoffola. Non sono i figli che devono girellare intorno ai genitori, sono i genitori che
devono portare i figli a girellare, pensava. Il guaio le pareva irrisorvibile.
(P. Mastrocola, Che animale sei? Storia di una pennuta, Guanda 2005)

1 Evidenzia le parole scritte in modo errato, poi riscrivile correttamente nelle righe sottostanti.

Punti /12

2 Dividi in sillabe le seguenti parole tratte dal testo: semplicemente, nascondersi, avanti, atroce,
disturbava, girellare.

Punti /6

56
NOME E COGNOME TEST DI INGRESSO 1

3 Che funzione svolgono i due punti della riga 1?


A Introducono un elenco. C Spiegano.
B Introducono un discorso specifico. D Precisano.
Punti /1

4 Perché la parola a (r. 4) non vuole la lettera h?


A È una congiunzione. C È un verbo.
B È una preposizione. D È una esclamazione.
Punti /1

5 Alla riga 5 puoi trovare l’espressione …come se fossero due tende. Si tratta di:
A una metafora. C una ripetizione.
B un paragone. D una aggettivazione.
Punti /1

6 La parola pettinino (r. 6) è:


A un nome alterato vezzeggiativo. C un nome alterato accrescitivo.
B un nome alterato dispregiativo. D un nome alterato diminutivo.
Punti /1

7 Il che presente alla riga 8 è un:


A pronome relativo. C pronome indefinito.
B pronome esclamativo. D pronome personale.
Punti /1

8 Quale fra questi termini è sinonimo di atroce (r. 9)?


A Terribile. C Simpatica.
B Artistica. D Fastidiosa.
Punti /1

9 Trasforma al passivo la frase …le […] mamme portavano a spasso i loro bambini (rr. 9-10).

Punti /3

10 Quale fra questi termini non è sinonimo di statica, riferito alla mamma del protagonista (r. 11)?
A Fissa. C Equilibrata.
B Immobile. D Ferma.
Punti /1

57
TEST DI INGRESSO 1 NOME E COGNOME

11 Nella frase Questo la disturbava molto (r. 11), la è:


A articolo determinativo.
B pronome relativo.
C pronome personale.
D preposizione semplice.
Punti /1

12 Il che presente alla riga 11 è un:


A aggettivo interrogativo.
B pronome relativo.
C congiunzione.
D esclamazione.
Punti /1

13 Colloca nella tabella le seguenti parole: molto, poltrire, non, nel, ma, caldo, dietro, due, invece,
lei, nessuno, in, realtà, accorse, le, altre, una, cominciò, ai, guaio.

Articoli

Nomi

Aggettivi

Verbi

Pronomi

Avverbi

Preposizioni

Congiunzioni

Punti /20

TOTALE PUNTI /50

VALUTAZIONE

58
NOME E COGNOME CLASSE DATA

TEST DI INGRESSO 1
COMPETENZE DI LETTURA E GRAMMATICALI

Leggi il seguente brano, poi svolgi le attività proposte.

L’anatroccola e la mamma pantofola


Trascorreva le giornate molto semplicemente: un po’ stava dentro la pantofola
a poltrire, e un po’ saltava fuori e razzolava lì intorno. Ogni giorno si spingeva
più lontano, per conoscere meglio il mondo, ma non perdeva mai d’occhio la sua
mamma e la notte vi si rannicchiava a palla, nel caldo del pelo. Era molto contenta
di avere una mamma così; a volte giocava a nascondersi dietro le sue orecchie 5
da topo, come se fossero due tende; a volte invece, siccome aveva trovato un
pettinino rotto accanto al bidone, giocava a pettinare il pelo di sua madre, avanti
e indietro. Nessuno pettina il pelo alla propria madre, ma lei l’aveva visto fare
a un signore, che in realtà stava togliendo le pulci al suo cane. A forza di andare
per il mondo però, si accorse di una cosa atroce: che le altre mamme portavano 10
a spasso i loro bambini, e che lei invece aveva una mamma che non la portava
affatto a passeggio. Lei aveva una madre statica. Questo la disturbava molto, e
cominciò a pensare che non la voleva una madre così. Non le andava di starsene
sempre lì da sola, a girellare per conto suo intorno alla pantofola. Non sono i figli
che devono girellare intorno ai genitori, sono i genitori che devono portare i figli a 15
girellare, pensava. Il guaio le pareva irrisolvibile.
(P. Mastrocola, Che animale sei? Storia di una pennuta, Guanda 2005)

1 Dividi in sillabe le seguenti parole tratte dal testo: semplicemente, nascondersi, avanti, atroce,
disturbava, girellare.

Punti /6

2 Che funzione svolgono i due punti presenti nella riga 1?


A Introducono un elenco.
B Introducono un discorso specifico.
C Spiegano.
D Precisano.
Punti /1
59
TEST DI INGRESSO 1 NOME E COGNOME

3 Perché la parola a (r. 4) non vuole la lettera h?


A È una congiunzione.
B È una preposizione.
C È un verbo.
D È una esclamazione.
Punti /1

4 La parola pettinino (r. 7) è:


A un nome alterato vezzeggiativo.
B un nome alterato dispregiativo.
C un nome alterato accrescitivo.
D un nome alterato diminutivo.
Punti /1

5 Il che presente alla riga 9 è un:


A pronome relativo.
B pronome esclamativo.
C pronome indefinito.
D pronome personale.
Punti /1

6 Quale fra questi termini è sinonimo di atroce (r. 10)?


A Terribile.
B Artistica.
C Simpatica.
D Fastidiosa.
Punti /1

7 Quale fra questi termini non è sinonimo di statica, riferito alla mamma della protagonista (r.
12)?
A Fissa.
B Immobile.
C Equilibrata.
D Ferma.
Punti /1

60
NOME E COGNOME TEST DI INGRESSO 1

8 Nella frase Questo la disturbava molto (r. 12), la è:


A un articolo determinativo.
B un pronome relativo.
C un pronome personale.
D una preposizione semplice.
Punti /1

9 Colloca nella tabella le seguenti parole: molto, poltrire, non, nel, ma, caldo, dietro, due, invece,
lei, nessuno, in, realtà, accorse, le, altre, una, cominciò, guaio.

Articoli

Nomi

Aggettivi

Verbi

Pronomi

Avverbi

Preposizioni

Congiunzioni

Punti /19

TOTALE PUNTI /32

VALUTAZIONE

61
NOME E COGNOME CLASSE DATA

TEST DI INGRESSO 2
COMPETENZE TRASVERSALI

1 Assumendo come vera la prima frase in neretto di ciascuna delle seguenti serie, indica se
quelle successive sono vere o false.

1. Qualche casa è abitabile.


1. Tutte le case sono abitabili. V F
2. Nessuna casa è abitabile. V F
3. Qualche casa non è abitabile. V F
2. Tutte le armi sono pericolose.
1. Qualche arma è pericolosa. V F
2. Nessuna arma è innocua. V F
3. Nessuna arma è pericolosa. V F
3. Alcuni funghi sono velenosi.
1. Tutti i funghi sono velenosi. V F
2. Nessun fungo è velenoso. V F
3. Qualche fungo non è velenoso. V F
4. Molte città italiane custodiscono importanti opere d’arte.
1. Qualche città italiana custodisce importanti opere d’arte. V F
2. Nessuna città italiana custodisce importanti opere d’arte. V F
3. Tutte le città italiane custodiscono importanti opere d’arte. V F
Punti /12

2 Indica se le espressioni che trovi in corsivo descrivono la causa (C) oppure il fine (F) dell’azione.
1. Ho svolto un’ampia relazione per sviluppare questo tema. C F
2. Sono arrivato in ritardo per il traffico. C F
3. Abbiamo studiato a lungo per la verifica di matematica. C F
4. Se qualche volta ti rimprovero, lo faccio per il tuo bene. C F
5. Per le troppe assenze sono rimasto indietro nelle lezioni di storia. C F
Punti /5

3 Trova il contrario delle seguenti espressioni.


1. ieri: 4. orizzontale:
2. sempre: 5. in profondità:
3. tardi: 6. dovunque:
Punti /6

62
NOME E COGNOME TEST DI INGRESSO 2

4 Completa le seguenti analogie.


1. Verdura sta a pomodoro come sta a frutta.
2. Siamese sta a gatto come Dobermann sta a .
3. Gennaio sta a inverno come sta a estate.
4. Parigi sta a Francia come Berlino sta a .
5. Stivale sta a piede come guanto sta a .
6. Veloce sta a lepre come sta a tartaruga.
7. Otto sta a cinquantasei come sta a quarantanove.
8. Piscina sta a nuoto come sta a calcio.
Punti /8

5 Data la successiva serie di premesse, individua il predicato più logico.


1. Tutte le mie compagne sono più alte di me.
Lucia è una mia compagna.
Lucia
2. Tutti i lunedì vado al cinema.
Ieri sono andato al cinema.
Oggi è
3. Nessuno dei miei amici ama la boxe.
Piero è un mio amico.
Piero
Punti /3

6 Per ciascuno dei seguenti termini trova il contrario.


1. alto: 4. esportare: 7. sottile:
2. dolce: 5. modesto: 8. liscio:
3. obbedire: 6. presente: 9. trasparente:
Punti /9

7 Amplia con almeno tre termini il campo semantico dei vocaboli che indicano un suono.
tintinnio, brusio, sibilo, frastuono, bisbiglio,
Punti /3

TOTALE PUNTI /46

VALUTAZIONE

63
NOME E COGNOME CLASSE DATA

TEST DI INGRESSO 3
COMPETENZE ORTOGRAFICHE E LESSICALI

1 Nelle seguenti coppie di parole, cancella quella scritta in forma errata.


1. sufficiente/sufficente 4. ingeniere/ingegnere
2. scenziato/scienziato 5. razziale/raziale
3. soluzzione/soluzione 6. rocce/roccie
Punti /6

2 Nelle frasi seguenti, aggiungi l’accento dove è necessario.


1. Con te non si puo proprio discutere.
2. Ognuno porti con se una coperta.
3. Ho visto la tua penna, e proprio la.
4. Ho sentito Andrea che sta venendo qui.
5. Non voglio piu sentirne parlare, ne che tu lo veda.
6. Mi sembri piuttosto nervoso, è meglio che tu non beva te ne caffe.
Punti /8

3 Riscrivi le frasi che seguono correggendo le forme errate.


1. Ce né andremmo volentieri se riusciremmo a ritrovare la strada.

2. Paolo vuole ancora della focaccia, ma non c’è n’è più.

3. Cè ancora un ora di cammino prima di giungere al rifugio.

4. Ce qualcuno che può prestarmi un fazzoletto?

Punti /4

4 Riscrivi le seguenti frasi inserendo la lettera h dove è necessaria.


1. Mi spiace ma non o ancora terminato il compito.

2. A quanto pare, non ai ancora detto a Maria della festa di lunedì prossimo.

3. Piero non è ancora soddisfatto dei risultati che a ottenuto, anche se tutti gli anno detto che è
stato davvero bravo.

4. Posso andare o devo ancora fermarmi?

Punti /4

64
NOME E COGNOME TEST DI INGRESSO 3

5 Forma il plurale dei seguenti nomi.


1. arancia: 4. uovo:
2. biologo: 5. asparago:
3. ciliegia: 6. farmacia:
Punti /6

6 Sostituisci ai termini generici evidenziati in corsivo i sinonimi più appropriati.


1. Alla festa Maria aveva un vestito fantastico.
2. Il verdetto fatto dalla giuria è stato molto severo.
3. Abbiamo fatto un enorme castello di sabbia.
4. Il figlio di Luisa si fa sempre più alto.
5. Sono riuscito ad avere questa casa per un prezzo molto vantaggioso.
Punti /5

7 Indica se le seguenti coppie sono sinonimi (S) o contrari (C).


1. trionfo/sconfitta S C 4. acquisto/vendita S C
2. gridare/sbraitare S C 5. silenzioso/ciarliero S C
3. tranquillità/preoccupazione S C 6. ferito/offeso S C
Punti /6

8 Individua e spiega le espressioni idiomatiche e metaforiche contenute nelle seguenti frasi.


1. Ho cercato di convincerlo, ma ho fatto un buco nell’acqua.

2. Nella soluzione dell’esercizio 7 ho preso un granchio.

3. Mia madre ha un diavolo per capello a causa del mio profitto in storia.

4. Stiamo organizzando una festa a sorpresa per il compleanno di Nicola, ma mi raccomando:


acqua in bocca!

Punti /8

TOTALE PUNTI /47

VALUTAZIONE

65
NOME E COGNOME CLASSE DATA

TEST DI INGRESSO 4
COMPETENZE GRAMMATICALI

1 Indica quale, tra le seguenti, è una parte variabile del discorso:


A preposizione.
B avverbio.
C interiezione.
D articolo.
Punti /1

2 La parola gregge è un nome:


A difettivo.
B astratto.
C collettivo.
D sovrabbondante.
Punti /1

3 Nella frase Andrea ha viaggiato molto, la parola molto è:


A un aggettivo indefinito.
B un avverbio.
C un pronome indefinito.
D una preposizione.
Punti /1

4 Tra i seguenti verbi non è transitivo:


A nuotare.
B varare.
C esporre.
D cancellare.
Punti /1

5 Nella frase Nella sua classe, Lucia è la migliore in matematica, è la migliore indica un:
A superlativo assoluto.
B comparativo di maggioranza.
C superlativo relativo.
D grado positivo.
Punti /1

66
NOME E COGNOME TEST DI INGRESSO 4

6 Nella frase Ho visto alcune stelle cadenti, la parola alcune ha la funzione di:
A aggettivo indefinito.
B aggettivo dimostrativo.
C pronome indefinito.
D aggettivo numerale.
Punti /1

7 Individua la frase in cui lo è usato come pronome.


A Lo vedo ogni giorno in palestra.
B Lo zibellino è un piccolo mammifero asiatico.
C Lo sci è uno sport invernale.
D Seguo poco lo sport.
Punti /1

8 Quale dei seguenti nomi è astratto?


A Sciame.
B Disprezzo.
C Golf.
D Profumo.
Punti /1

9 Nella frase Il treno che è arrivato alle 7.00 proveniva da Savona, il che è:
A una congiunzione.
B una preposizione.
C un pronome relativo.
D un aggettivo indefinito.
Punti /1

10 Nella frase Vorrei che andassi più spesso a trovare Lucia, il che è:
A una congiunzione.
B una preposizione.
C un pronome relativo.
D un aggettivo indefinito.
Punti /1

67
TEST DI INGRESSO 4 NOME E COGNOME

11 Individua, tra le seguenti frasi, quella che corrisponde esattamente alla forma passiva dell’e-
spressione Gianni offende Giacomo.
A Giacomo è stato offeso da Gianni.
B Giacomo fu offeso da Gianni.
C Giacomo era offeso da Gianni.
D Giacomo è offeso da Gianni.
Punti /1

12 Sottolinea il soggetto ed evidenzia il predicato delle seguenti frasi.


1. Il loro cagnolino li segue dappertutto.
2. L’Amministratore delegato della banca di mia sorella si è dimesso ieri.
3. Qualcuno, prima o poi, dovrà farsi vivo.
4. Viaggiare è il mio svago preferito.
5. Nessuno ha visto Luca?
6. Oggi la classe di Andrea entrerà alle nove.
7. Chi è riuscito a svolgere l’esercizio 5?
8. Ieri pomeriggio, Stefano era a Pavia.
9. Mi piacciono gli abiti comodi.
10. Dalla cucina di tua madre arriva un ottimo profumo.
Punti /20

13 Inserisci le parole opportune per completare i seguenti periodi.


1. mi sia preparato con cura, non ho superato il concorso.
2. Siamo andati allo stadio assistere al concerto di Vasco Rossi.
3. Mi sono preparato con cura per il concorso, non sono riuscito a superarlo.
4. Vado sempre pescare quando non piove.
5. raggiungere buoni risultati bisogna impegnarsi molto.
6. Vado spesso in montagna amo il silenzio.
7. Lo troveremmo anche simpatico non fosse così presuntuoso.
8. Ti assicuro le cose andranno bene.
9. ci vado spesso per lavoro, conosco poco la città di Bergamo.
10. Dimmi posso venire a trovarti.
Punti /10

TOTALE PUNTI /41

VALUTAZIONE

68
NOME E COGNOME CLASSE DATA

TEST DI INGRESSO 5
COMPRENSIONE DEL TESTO

Il tono leggero dei racconti di Fredric Brown (1906-1972) costituisce spesso un pretesto
per mettere in ridicolo i più diffusi pregiudizi.

Fredric Brown
Questione di scala
– Non capisco perché la gente si preoccupi tanto – disse la signorina Macy, fiutando
l’aria. – Finora non ci hanno «fatto» niente, no?
Altrove, in tutte le città, regnava il panico. Ma non nel giardino della signorina Macy.
Con calma, serenamente, ella alzò gli occhi e guardò di nuovo gli invasori, mostruose sago-
me alte più di mille metri. 5
Erano sbarcati una settimana fa, da un’astronave lunga almeno cento chilometri che s’e-
ra posata delicatamente sul deserto dell’Arizona. Erano usciti in lunga fila – almeno in
mille – dal ventre del vascello, e ora se ne andavano in giro per tutta la Terra.
Ma, come faceva notare la signorina Macy, non avevano toccato nulla, non avevano fatto
del male a nessuno. Non erano abbastanza «densi» per rappresentare un pericolo. Quando 10
uno di loro ti calpestava, o calpestava la casa in cui ti trovavi, tutto si oscurava di colpo e non
vedevi più niente finché non avesse spostato il piede: ma tutto finiva lì.
Non avevano mostrato il minimo interesse per gli esseri umani e ogni tentativo di co-
municare con loro s’era dimostrato vano, come del resto ogni tentativo di distruggerli. L’e-
sercito e l’aviazione avevano fatto di tutto, ma i grossi calibri li centravano in pieno senza 15
turbarli, e neppure una bomba H1, sganciata su uno di loro mentre attraversava una zona
deserta, l’aveva minimamente infastidito.
Gli uomini, era chiaro, non li interessavano affatto.
– E questa, – disse la signorina Macy a sua sorella, che, non essendo sposata, era natu-
ralmente anche lei signorina Macy – è la prova che non vogliono farci del male, non trovi? 20
– Speriamo bene, Amanda – disse la sorella della signorina Macy. – Ma guarda cosa
stanno facendo adesso.
Era una giornata molto limpida, o piuttosto, lo era stata. Il cielo, fino a poco prima, era
d’un azzurro tersissimo2 e le grandi spalle, le teste quasi umanoidi dei giganti, si distingue-
vano nettamente, lassù, a un miglio3 da terra. Ma ora l’atmosfera s’andava annebbiando, 25

1. bomba H: chiamata anche bomba te di quelle custodite negli arsenali stanze, di valore diverso secondo
termonucleare, la bomba H costitui- atomici è tuttavia di potenza conte- i tempi e i luoghi. Quello terrestre,
sce un’evoluzione della bomba ato- nuta. usato nei Paesi anglosassoni, è equi-
mica, rispetto alla quale può essere 2. tersissimo: molto limpido, pulito. valente a 1609,34 m; il miglio marino,
molto più distruttiva. La maggior par- 3. miglio: unità di misura delle di- o nautico, è pari a 1853,18 m.

69
TEST DI INGRESSO 5 NOME E COGNOME

notò la signorina Macy seguendo lo sguardo della sorella. I giganti, qui, erano due, e ciascu-
no teneva tra le mani un oggetto cilindrico, da cui sprizzavano grandi nubi di una sostanza
vaporosa che scendeva lentamente a coprire la Terra.
La signorina Macy fiutò di nuovo l’aria:
– Fanno delle nuvole. Forse è il loro modo di divertirsi un po’, di giocare. Che male ci 30
possono fare con qualche nuvola? Non capisco perché la gente si preoccupi tanto.
Tornò al suo lavoro.
– Cos’è che stai spruzzando, Amanda? – chiese sua sorella. – Un fertilizzante liquido?
– No – disse la signorina Macy. – Un insetticida.

(F. Brown, Il secondo libro della fantascienza, a cura di C. Fruttero, Einaudi 1961)

1 Il racconto inizia con:


A un’azione.
B una descrizione.
C un dialogo.
D una riflessione.
Punti /1

2 Quando è avvenuta l’invasione degli extraterrestri?


A Un mese prima.
B Una settimana prima.
C Il giorno prima.
D Il giorno stesso.
Punti /1

3 Al momento della narrazione gli extraterrestri si trovano:


A in Arizona.
B negli Stati Uniti.
C su tutta la Terra.
D nel giardino della signorina Macy e di sua sorella Amanda.
Punti /1

4 Spiega perché gli extraterrestri non sembrano pericolosi.

Punti /2

70
NOME E COGNOME TEST DI INGRESSO 5

5 Il loro atteggiamento verso gli esseri umani è di:


A disinteresse.
B ostilità.
C curiosità.
D amicizia.
Punti /1

6 Spiega brevemente il significato del titolo del racconto.

Punti /2

7 Perché a un certo punto del racconto il cielo è meno limpido?


A Sta per arrivare la pioggia.
B Il cielo sembra nuvoloso a causa del timore per gli extraterrestri.
C Gli extraterrestri hanno oscurato il sole con i loro “corpi”.
D La sostanza spruzzata dagli extraterrestri sta oscurando il sole.
Punti /1

8 La sostanza che gli extraterrestri spruzzano dai loro cilindri è:


Punti /1

9 Quale delle due sorelle appare più preoccupata?

Punti /1

10 Elabora una breve riassunto del brano.

Punti /4

11 Quale dei seguenti gruppi di parole può essere usato come sinonimo del termine sagome
(rr. 4-5)?
A Gomene, funi. C Profili, contorni.
B Nubi, cumuli. D Anime, spiriti.
Punti /1

71
TEST DI INGRESSO 5 NOME E COGNOME

12 Quale dei seguenti termini è un sinonimo di sagome (rr. 4-5)?


A Attori. C Macchiette.
B Incoscienti. D Spiriti.
Punti /1

13 L’aggettivo tersissimo (r. 24) è di grado:


A superlativo assoluto. C comparativo di maggioranza.
B superlativo relativo. D positivo.
Punti /1

14 Alla riga 25 trovi il verbo annebbiando; si tratta di un:


A gerundio. C infinito.
B participio. D congiuntivo.
Punti /1

15 Il termine ciascuno (rr. 26-27) è:


A un nome. C un avverbio.
B un aggettivo. D un pronome.
Punti /1

16 Alla riga 30 trovi il termine che; si tratta di:


A una congiunzione. C un’esclamazione.
B un pronome. D un aggettivo.
Punti /1

17 Alla r. 34 trovi il termine insetticida; scrivi almeno una seconda parole che contenga lo stesso
suffisso.

Punti /2

TOTALE PUNTI /23

VALUTAZIONE

72
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 1

A
VOLUME
NARRATIVA – LABORATORIO
La struttura del racconto • Autore, narratore e punto di vista •
Il sistema dei personaggi • Il tempo e lo spazio

1 Completa le seguenti frasi inserendo i termini elencati di seguito.


Le sequenze narrative sono dette anche perché danno movimento alla
narrazione. Quelle riflessive sono invece . Nelle scene
il lettore ha l’impressione che l’azione si svolga in tempo .
L’abbondanza di scene descrittive provoca un del ritmo narrativo.
Nelle sequenze il narratore, o un personaggio, assume una posizione che,
sviluppata con una serie di argomenti, prende il nome di .
Punti /7

2 Intreccio e fabula sono diversi se:


A la successione delle sequenze coincide con il loro ordine cronologico.
B la successione delle sequenze non coincide con il loro ordine cronologico.
C non compaiono posticipazioni.
D non compaiono anticipazioni.
Punti /1

3 Le sequenze dinamiche sono quelle:


A caratterizzate dalla presenza di mezzi meccanici molto veloci.
B animate dall’azione dei personaggi.
C ricche di colpi di scena.
D con repentini cambiamenti di umore dei personaggi.
Punti /1

4 Lo Spannung costituisce:
A un momento in cui si verifica un rallentamento dell’azione.
B una serie di sequenze dialogiche.
C il momento di massima tensione narrativa.
D una caratteristica tipica della letteratura anglosassone.
Punti /1

73
VERIFICA 1 NOME E COGNOME
A

5 L’analessi è detta anche:


A prolessi.
VOLUME

B flashback.
C Spannung.
D intreccio.
Punti /1

6 Nella narrazione mimetica l’autore:


A si nasconde dietro uno dei suoi personaggi.
B opera forti interventi personali e si intromette con giudizi e commenti propri.
C riproduce, attraverso i dialoghi, il reale svolgimento della vicenda.
D finge di rappresentare una vicenda realmente accaduta.
Punti /1

7 Nella focalizzazione zero il narratore è:


A interno.
B esterno.
C onnisciente.
D assente.
Punti /1

8 Completa le seguenti frasi con i termini opportuni.


I personaggi sono quelli che compaiono più frequentemente nei raccon-
ti; quelli compaiono più sporadicamente, mentre le
compiono soltanto una breve apparizione.
Punti /3

9 Si dice personaggio a tutto tondo:


A un personaggio caratterizzato da una forte pinguedine.
B un personaggio dotato di un forte spessore psicologico.
C un personaggio che, nel corso della vicenda, mantiene immutate le proprie caratteristiche.
D un personaggio che svolge un ruolo essenziale nella vicenda.
Punti /1

74
NOME E COGNOME VERIFICA 1

A
10 Con l’espressione «tempo della storia» si intende:
A l’arco di tempo in cui si svolgono i fatti.

VOLUME
B la durata della narrazione.
C il tempo necessario allo svolgimento degli eventi principali.
D il tempo necessario allo svolgimento dei fatti secondari.
Punti /1

11 Gli avvenimenti meno importanti, ma giudicati utili per la comprensione della vicenda, ven-
gono di solito sintetizzati:
A nella scena.
B nel sommario.
C nella digressione.
D nell’analisi.
Punti /1

12 Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false.


1. Il tempo della storia coincide con la durata reale dei fatti. V F
2. Il tempo del racconto è quello in cui si svolge l’azione dei personaggi. V F
3. L’ordine indica l’organizzazione del tempo del racconto. V F
4. Nella scena non ci sono dialoghi. V F
5. La descrizione degli spazi contribuisce a comprendere i personaggi. V F
6. Gli spazi chiusi indicano sempre situazioni di intenso stress psicologico. V F
Punti /6

TOTALE PUNTI /25

VALUTAZIONE

75
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 1
A
VOLUME

NARRATIVA – LABORATORIO
La struttura del racconto • Autore, narratore e punto di vista •
Il sistema dei personaggi • Il tempo e lo spazio

1 Completa le seguenti frasi inserendo i termini elencati di seguito.


rallentamento • dinamiche • tesi • reale
Le sequenze narrative sono dette anche perché danno movimento alla
narrazione. Quelle riflessive sono invece statiche. Nelle scene dialogiche il lettore ha l’impres-
sione che l’azione si svolga in tempo .
L’abbondanza di scene descrittive provoca un del ritmo narrativo.
Nelle sequenze argomentative il narratore, o un personaggio, assume una posizione che, svi-
luppata con una serie di argomenti, prende il nome di .
Punti /4

2 Completa la mappa inserendo nelle caselle i termini elencati di seguito.


dinamiche • fabula • riflessive • statiche

la : i fatti sono l’intreccio: il narratore va indietro


raccontati in ordine logico e nel tempo, ricordando (analessi/
cronologico (prima, poi, in seguito…) flashback), oppure anticipando fatti
(prolessi/flashforward)

racconta gli eventi seguendo

IL TESTO NARRATIVO

è suddivisibile in

sequenze : se nella sequenze :


vicenda non si verificano fatti se permettono alla vicenda di
procedere verso la sua conclusione

narrative: narrano eventi che


procedono verso la conclusione
descrittive: descrivono gli elementi
del racconto
: contengono i pensieri
del narratore o di un personaggio

Punti /4

76
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 1

3 Il termine focalizzazione indica:

A
A la prospettiva attraverso cui viene presentata la vicenda.

VOLUME
B l’esatta definizione dei luoghi e dei tempi in cui si svolge l’azione.
C la presenza di flashback e di anticipazioni.
D l’ottica deformata di una vicenda.
Punti /1

4 Completa la mappa inserendo le definizioni corrette.


eterodiegetico • omodiegetico

NARRATORE

può essere

esterno interno
(o ) (o )

Punti /2

5 Il narratore onnisciente:
A è esterno e sa sempre tutto dei personaggi.
B è esterno e sa sempre tutto dei personaggi principali.
C sa sempre tutto dei personaggi e della vicenda.
D è interno e sa sempre tutto dei personaggi.
Punti /1

6 L’antagonista è:
A uno degli aiutanti del protagonista.
B uno dei personaggi secondari.
C il personaggio principale.
D l’oppositore del protagonista.
Punti /1

7 Completa le seguenti frasi inserendo i termini elencati di seguito.


secondari • principali • le comparse
I personaggi sono quelli che compaiono più frequentemente nei racconti;
quelli compaiono più sporadicamente, mentre compiono
soltanto una apparizione.
Punti /3

77
VERIFICA COMPENSATIVA 1 NOME E COGNOME

8 Con l’espressione «tempo della storia» si intende:


A

A l’arco di tempo in cui si svolgono i fatti.


VOLUME

B la durata della narrazione.


C il tempo necessario allo svolgimento degli eventi principali.
D il tempo necessario allo svolgimento dei fatti secondari.
Punti /1

9 La digressione costituisce:
A una parte del racconto con molti dialoghi.
B una scena con pochi dialoghi.
C una riflessione dell’autore.
D un particolare tipo di pausa con cui l’autore fornisce al lettore notizie supplementari.
Punti /1

TOTALE PUNTI /18

VALUTAZIONE

78
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 2

A
VOLUME
NARRATIVA – LABORATORIO
Tema, scopo e messaggio, contesto • I registri, i linguaggi settoriali,
la paratassi e l’ipotassi • Le figure retoriche

1 Il tema di un testo narrativo è costituito da:


A l’argomento di cui esso tratta.
B lo scopo dell’autore.
C il contesto politico e sociale.
D l’insieme delle parole-chiave.
Punti /1

2 Le favole contengono sempre un messaggio chiamato:


A tema.
B morale.
C registro.
D significato.
Punti /1

3 L’espressione «parola-chiave» indica:


A un’espressione dal significato particolarmente difficile.
B le parole utilizzate dall’autore per introdurre un’analessi.
C le parole che, ricorrendo più spesso nel testo, rinviano a uno stesso insieme tematico.
D parole oscure che, se opportunamente spiegate, chiariscono il senso del brano.
Punti /1

4 Il contesto di un’opera è costituito da:


A lo sfondo culturale, storico e sociale in cui l’opera si colloca.
B la corrente letteraria cui l’opera appartiene.
C le relazioni tra i personaggi rappresentati nell’opera.
D le conoscenze storiche dell’autore.
Punti /1

79
VERIFICA 2 NOME E COGNOME
A

5 Servendoti del dizionario, stabilisci le giuste relazioni tra i seguenti termini e i rispettivi lin-
guaggi settoriali.
VOLUME

1. Indulgenza A Linguistica
2. Protesi B Religione
3. Paratassi C Matematica
4. Tornio D Nautica
5. Ascissa E Meccanica
6. Tribordo F Medicina

1 2 3 4 5 6

Punti /6

6 Completa i periodi con i termini opportuni.


Quando nei periodi prevalgono le si dice che la costruzione è di tipo
. Quando troviamo anche proposizioni è invece di tipo
.
Punti /4

7 Completa la frase con i termini elencati di seguito.


efficace • espressive • vivace • ordinario • emotiva
Le figure
retoriche sono forme che, allontanandosi dall’uso
della lingua, hanno lo scopo di rendere più il di-
scorso, sia conferendogli una particolare carica sia rendendolo più
.
Punti /5

8 Completa il periodo con i termini opportuni.


Le figure rendono più coinvolgente il flusso del racconto attraverso uno spo-
stamento del letterale che siamo soliti attribuire alle .
Punti /3

9 Quale figura retorica è contenuta nella frase Quelli che muoiono, … bisogna pregare Iddio per
loro?
A Sineddoche.
B Ossimoro.
C Anacoluto.
D Litote.
Punti /1

80
NOME E COGNOME VERIFICA 2

A
10 Quali figure retoriche sono contenute nel verso e pioggia e nevi e gelo?
A Asindeto e climax.

VOLUME
B Asindeto e sinestesia.
C Polisindeto e climax.
D Polisindeto e sinestesia.
Punti /1

11 L’espressione passare a miglior vita costituisce:


A un eufemismo.
B un’iperbole.
C un ossimoro.
D una reticenza.
Punti /1

12 Quale figura retorica è presente nella frase Grimilde non è molto affettuosa?
A Ossimoro.
B Litote.
C Metonimia.
D Iperbole.
Punti /1

TOTALE PUNTI /26

VALUTAZIONE

81
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 2
A
VOLUME

NARRATIVA – LABORATORIO
Tema, scopo e messaggio, contesto • I registri, i linguaggi settoriali,
la paratassi e l’ipotassi • Le figure retoriche

1 Completa la mappa inserendo nelle caselle i termini elencati di seguito.


tema principale • temi secondari • parole-chiave • messaggio

TEMA, SCOPO E MESSAGGIO


CONTESTO

MESSAGGIO

Punti /4

2 Il tema di un testo narrativo è costituito da:


A l’argomento di cui esso tratta.
B lo scopo dell’autore.
C il contesto politico e sociale.
D l’insieme delle parole-chiave.
Punti /1

3 Le favole contengono sempre un messaggio chiamato:


A tema.
B morale.
C registro.
D significato.
Punti /1

82
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 2

4 L’espressione «parola-chiave» indica:

A
A un’espressione dal significato particolarmente difficile.

VOLUME
B le parole utilizzate dall’autore per introdurre un’analessi.
C le parole che, ricorrendo più spesso nel testo, rinviano a uno stesso insieme tematico.
D parole oscure che, se opportunamente spiegate, chiariscono il senso del brano.
Punti /1

5 Il contesto di un’opera è costituito da:


A lo sfondo culturale, storico e sociale in cui l’opera si colloca.
B la corrente letteraria cui l’opera appartiene.
C le relazioni tra i personaggi rappresentati nell’opera.
D le conoscenze storiche dell’autore.
Punti /1

6 Completa la frase con i termini elencati di seguito.


efficace • espressive • vivace • ordinario • emotiva
Le figure retoriche sono forme che, allontanandosi dall’uso
della lingua, hanno lo scopo di rendere più il
discorso, sia conferendogli una particolare carica sia rendendolo più
.
Punti /5

7 Quale figura retorica è contenuta nella frase Piero non è molto veloce?
A Iperbole.
B Ossimoro.
C Litote.
D Metonimia.
Punti /1

TOTALE PUNTI /14

VALUTAZIONE

83
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 3
A
VOLUME

UNITÀ 1 – RIDIAMOCI SOPRA


Il genere comico • La struttura del racconto

Umberto Eco
Come viaggiare con un salmone
Umberto Eco (1932-2016) è stato un semiologo, piccole cose e di piccoli problemi.
filosofo e scrittore che ha profondamente se- Nel brano che segue, che dà il titolo alla rac-
gnato la cultura italiana degli ultimi decenni. colta, le rigide regole di un albergo inglese,
Irriverente e bizzarro, Come viaggiare con un sal- combinate con il difettoso funzionamento
mone comprende una raccolta di alcune «Bu- dei computer e le conseguenze di una globa-
stine di Minerva», la rubrica tenuta dall’autore lizzazione che aveva appena iniziato a mani-
dal 1985 al 2016 sul settimanale «L’Espresso». festarsi, danno origine a una gustosa serie di
I brevi racconti compongono così un’incon- contrattempi, ma rivelano anche alcune con-
sueta guida per la nostra quotidianità, fatta di traddizioni della cosiddetta modernità.

A leggere i giornali, due sono i problemi che assillano1 il nostro tempo: l’invadenza dei
Computer, e la preoccupante avanzata del Terzo mondo2. È vero, e io lo so.
Il mio viaggio dei giorni scorsi era breve: un giorno a Stoccolma e tre a Londra. A Stoc-
colma mi è avanzato il tempo per comperare un salmone affumicato, enorme, a prezzo
stracciato. Era accuratamente avvolto in plastica, ma mi hanno detto che se ero in viaggio 5
avrei fatto bene a tenerlo al freddo. Facile a dirsi.
Fortunatamente a Londra il mio editore mi aveva prenotato un albergo di lusso, for-
nito di frigobar. Arrivato all’albergo, ho avuto l’impressione di essere in una legazione di
Pechino durante la rivolta dei Boxers3. Famiglie accampate nell’atrio, viaggiatori avvolti
in coperte che dormono sui loro bagagli... Mi informo dagli impiegati, tutti indiani, più 10
qualche malese. Mi dicono che proprio il giorno prima quel grande albergo aveva installato
un sistema computerizzato il quale, per difetto di rodaggio, era entrato in panne4 da due
ore. Non si poteva sapere quale camera fosse libera e quale occupata. Occorreva attendere.
Verso sera il computer è stato riparato e sono riuscito a entrare nella mia camera. Pre-
occupato per il mio salmone, l’ho estratto dalla valigia e ho cercato il frigobar. Di solito 15

1. assillano: molestano con insisten- ampio indicava i Paesi poveri dell’A- inizialmente utilizzarono il nome di
za, tormentano. sia e dell’Africa. «pugili della giustizia e della concor-
2. Terzo mondo: nata negli anni Cin- 3. rivolta dei Boxers: tra la fine del dia» tradotto poi, semplicemente, in
quanta, questa espressione ha indica- 1899 e il 1901, in Cina, un grande nu- «Boxer».
to per tutto il secolo scorso i Paesi in mero di organizzazioni popolari si 4. panne: guasto improvviso che pro-
via di sviluppo, contrapposti a quelli sollevarono contro l’influenza stra- voca l’arresto del funzionamento del
del Primo mondo (capitalista) e del niera. La rivolta ebbe come base so- motore, soprattutto di un’autovettura
Secondo (socialista). In senso più ciale molte scuole di arti marziali che o di altro veicolo.

84
NOME E COGNOME VERIFICA 3

i frigobar degli alberghi normali contengono due birre, due minerali, alcune bottigliette

A
mignon, qualche succo di frutta e due pacchetti di noccioline. Quello del mio albergo,

VOLUME
grandissimo, conteneva cinquanta bottigliette tra whisky, gin, […] e Calvados5, otto botti-
gliette di Perrier6 […], tre bottiglie di media grandezza di champagne, varie lattine di […]
birre olandesi e tedesche, vino bianco italiano e francese, noccioline, salatini, mandorle, 20
cioccolatini e Alka-Seltzer. Non c’era posto per il salmone.
Ho aperto due capaci7 cassetti e vi ho messo tutto il contenuto del frigobar, poi ho si-
stemato il salmone al fresco, e me ne sono disinteressato. Quando sono rientrato il giorno
dopo alle quattro, il salmone stava sul tavolo, e il frigobar era stato nuovamente riempito
sino all’orlo con prodotti pregiati. Ho aperto i cassetti e ho visto che tutto il materiale na- 25
scostovi il giorno prima era ancora là.
Ho telefonato in portineria e ho detto di avvertire il personale ai piani che se trovavano
il frigo vuoto non era perché avessi consumato tutto, ma era per via del salmone. Mi hanno
risposto che occorreva fornire l’informazione al computer centrale, anche perché la mag-
gior parte del personale non parlava inglese e non poteva ricevere ordini a voce […]. 30
Ho aperto altri due cassetti e vi ho trasferito il nuovo contenuto del frigobar, in cui ho
poi allogato il mio salmone. Il giorno dopo alle quattro il salmone era sul tavolo, e già ema-
nava un odore sospetto.
Il frigo era brulicante di bottiglie e bottigliette, e i quattro cassetti ricordavano la cassa-
forte di uno speakeasy durante il proibizionismo8. Ho telefonato in portineria e mi hanno 35
detto che c’era stato un nuovo incidente al computer.
Ho suonato il campanello e ho cercato di spiegare il mio caso a un tizio che portava i ca-
pelli raccolti a crocchia sulla nuca: ma parlava solo un dialetto che, come un collega antro-
pologo mi ha spiegato dopo, veniva praticato solo nel Kefiristan ai tempi in cui Alessandro
il Grande impalmava Rossane9. 40
La mattina seguente sono andato per firmare il conto.
Era astronomico. Risultava che avevo consumato in due giorni e mezzo […] dieci litri
di whisky diversi, […] otto litri di gin, venticinque litri tra Perrier […] e San Pellegrino,
tanti succhi di frutta quanti ne sarebbero bastati a mantenere in vita tutti i bambini assistiti
dall’UNICEF10, tante mandorle, noci e noccioline da far vomitare un addetto all’autopsia 45
dei personaggi della Grande bouffe11.
Ho cercato di spiegare, ma l’impiegato, sorridendo coi denti anneriti dal betel12, mi ha

5. Calvados: acquavite di sidro di (1920-1933), in cui la vendita e la pro- nel 1973; narra di quattro uomini che
mela, o mela e pera, prodotta nell’o- duzione di bevande alcoliche erano decidono di suicidarsi chiudendosi in
monimo dipartimento della Bassa illegali (1920-1933). una casa nei dintorni di Parigi man-
Normandia, nella Francia del Nord. 9. Kefiristan … Rossane: regione giando fino alla morte.
6. Perrier: celebre marca di acqua dell’attuale Afghanistan. Rossane fu 12. betel: il consumo delle noci di Be-
minerale francese. la prima moglie di Alessandro Magno. tel, una palma originaria dell’India e
7. capaci: ampi, spaziosi. 10. UNICEF: fondato nel 1956, l’UNI- della Malesia, è una pratica assai dif-
8. speakeasy … proibizionismo: (in CEF è un fondo delle Nazioni Unite fusa e radicata nei costumi di molte
inglese: «parlar piano, con tranquil- che si occupa di assistenza umani- popolazioni del Sud est asiatico. Il be-
lità») è un esercizio commerciale che taria per i bambini e le loro madri in tel presenta, tuttavia, l’inconveniente
vende illegalmente bevande alcoli- tutto il mondo. di annerire i denti e tingere la saliva
che. Attività diffuse negli Stati Uniti 11. Grande bouffe: La grande abbuf- di rosso.
durante il periodo del proibizionismo fata è un film diretto da Marco Ferreri

85
VERIFICA 3 NOME E COGNOME

assicurato che il computer diceva così. […]


A

Il mio editore ora è furioso e mi crede un parassita. Il salmone è immangiabile. I miei


VOLUME

figli mi hanno detto che dovrei bere un po’ meno. 50


(U. Eco, Come viaggiare con un salmone, La nave di Teseo, 2016)

Comprensione e analisi
1 Quali sono, secondo l’autore, i principali problemi del nostro tempo?
A Invadenza dei computer e avanzata dei Paesi in via di sviluppo.
B Invadenza dei computer e aumento dei prezzi.
C Avanzata dei Paesi in via di sviluppo e aumento dei prezzi.
D Sfruttamento delle risorse energetiche e immigrazione.
Punti /1

2 Per quale ragione lo scrittore non può occupare la sua camera in albergo?

Punti /1

3 Cancella l’alternativa errata.


Il protagonista del breve racconto, durante un viaggio di lavoro acquista a Londra / Stoccolma
un salmone affumicato / fresco.
Nei giorni / mesi successivi, trovandosi a Londra / Stoccolma, alloggia in un albergo di lusso /
economico e, per conservare il salmone lo mette nel frigo-bar, svuotandolo del suo contenuto e
mettendolo nel cassetto / nell’armadio.
Il giorno successivo trova il salmone sul tavolo / letto e il frigo-bar rifornito / vuoto.
Punti /8

4 La nota umoristica del brano su cosa è basata? Elenca almeno tre situazioni che ti hanno di-
vertito.

Punti /3

5 Che tipo di incipit presenta il testo?


A In medias res. C Narrativo.
B Descrittivo. D Dialogico.
Punti /1

86
NOME E COGNOME VERIFICA 3

A
6 Nel racconto fabula e intreccio coincidono? Motiva la tua risposta.

VOLUME
Punti /2

Lessico
7 Alla riga 12 è presente la parola rodaggio. Indica in quale settore è più comunemente utilizzato
il termine.
A Alimentare. C Alberghiero.
B Meccanico. D Letterario.
Punti /1

8 L’editore considera il protagonista della storia un parassita (r. 49). Quali fra questi termini può
sostituirlo nella frase?
A Incapace. C Inconcludente.
B Scroccone. D Improduttivo.
Punti /1

Grammatica
9 La parola bottigliette (r. 16) è:
A un nome comune di cosa alterato dispregiativo.
B un nome comune di cosa alterato vezzeggiativo.
C un nome comune di cosa alterato diminutivo.
D un nome comune di cosa collettivo.
Punti /1

10 Alla riga 35 è presente il termine proibizionismo. Qual è la sua corretta divisione in sillabe?
A Pro - i - bi - zio - ni - smo.
B Proi - bi - zion - ismo.
C Proi - bi - zio - ni - smo.
D Pro - ibi - zio - ni - smo.
Punti /1

TOTALE PUNTI /20

VALUTAZIONE

87
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 3
A
VOLUME

UNITÀ 1 – RIDIAMOCI SOPRA


Il genere comico • La struttura del racconto

Umberto Eco
Come viaggiare con un salmone
Umberto Eco (1932-2016) è stato un semiologo, filosofo e scrittore che ha profondamen-
te segnato la cultura italiana degli ultimi decenni. Irriverente e bizzarro, Come viaggiare
con un salmone comprende una raccolta di alcune «Bustine di Minerva», la rubrica tenuta
dall’autore dal 1985 al 2016 sul settimanale «L’Espresso». I brevi racconti compongono così
un’inconsueta guida per la nostra quotidianità, fatta di piccole cose e di piccoli problemi.
Nel brano che segue, che dà il titolo alla raccolta, le rigide regole di un albergo inglese,
combinate con il difettoso funzionamento dei computer e le conseguenze di una globa-
lizzazione che aveva appena iniziato a manifestarsi, danno origine a una gustosa serie
di contrattempi, ma rivelano anche alcune contraddizioni della cosiddetta modernità.

A leggere i giornali, due sono i problemi che So che i veri problemi del
assillano1 il nostro tempo: l’invadenza dei nostro tempo sono l’invadenza
Computer, e la preoccupante avanzata del Terzo dei computer e l’immigrazione.
mondo2. È vero, e io lo so.
Il mio viaggio dei giorni scorsi era breve: un giorno 5 A Stoccolma ho comprato un
a Stoccolma e tre a Londra. A Stoccolma mi è salmone affumicato a prezzo
avanzato il tempo per comperare un salmone stracciato. Nella mia tappa
affumicato, enorme, a prezzo stracciato. Era successiva, a Londra, dovevo
accuratamente avvolto in plastica, ma mi hanno però conservarlo in frigorifero.
detto che se ero in viaggio avrei fatto bene a 10
tenerlo al freddo. Facile a dirsi.
Fortunatamente a Londra il mio editore mi aveva
prenotato un albergo di lusso, fornito di frigobar.
Arrivato all’albergo, ho avuto l’impressione di Giunto in albergo, l’ho trovato
essere in una legazione di Pechino durante la 15 nel caos a causa di un guasto ai
computer.
1. assillano: molestano con insistenza, tormentano.
2. Terzo mondo: nata negli anni Cinquanta, questa espressione ha indicato per tutto il secolo scorso i Paesi in
via di sviluppo, contrapposti a quelli del Primo mondo (capitalista) e del Secondo (socialista). In senso più
ampio indicava i Paesi poveri dell’Asia e dell’Africa.

88
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 3

rivolta dei Boxers3. Famiglie accampate nell’atrio,

A
viaggiatori avvolti in coperte che dormono sui loro

VOLUME
bagagli... Mi informo dagli impiegati, tutti indiani,
più qualche malese. Mi dicono che proprio il giorno
prima quel grande albergo aveva installato un 20
sistema computerizzato il quale, per difetto di
rodaggio, era entrato in panne4 da due ore. Non si
poteva sapere quale camera fosse libera e quale
occupata. Occorreva attendere.
Verso sera il computer è stato riparato e sono 25 Finalmente sono riuscito ad
riuscito a entrare nella mia camera. Preoccupato ottenere la mia stanza e lì
per il mio salmone, l’ho estratto dalla valigia e ho ho notato che il frigorifero
cercato il frigobar. Di solito i frigobar degli alberghi era insolitamente grande e
normali contengono due birre, due minerali, alcune conteneva una grande quantità
bottigliette mignon, qualche succo di frutta e due 30 di bottiglie e di snack.
pacchetti di noccioline. Quello del mio albergo,
grandissimo, conteneva cinquanta bottigliette tra
whisky, gin, […] e Calvados5, otto bottigliette di
Perrier6, […], tre bottiglie di media grandezza di
champagne, varie lattine di […] birre olandesi e 35
tedesche, vino bianco italiano e francese, noccioline,
salatini, mandorle, cioccolatini e Alka-Seltzer. Non
c’era posto per il salmone.
Ho aperto due capaci7 cassetti e vi ho messo Ho svuotato il frigorifero del
tutto il contenuto del frigobar, poi ho sistemato il 40 suo contenuto, con cui ho
salmone al fresco, e me ne sono disinteressato. riempito due cassetti, e ho
Quando sono rientrato il giorno dopo alle quattro, messo il mio salmone al fresco.
il salmone stava sul tavolo, e il frigobar era stato Il giorno successivo però il
nuovamente riempito sino all’orlo con prodotti salmone era sul tavolo e il

3. rivolta dei Boxers: tra la fine del 1899 e il 1901, in Cina, un grande numero di organizzazioni popolari si
sollevarono contro l’influenza straniera. La rivolta ebbe come base sociale molte scuole di arti marziali che
inizialmente utilizzarono il nome di «pugili della giustizia e della concordia» tradotto poi, semplicemente,
in «Boxer».
4. panne: guasto improvviso che provoca l’arresto del funzionamento del motore, soprattutto di
un’autovettura o di altro veicolo.
5. Calvados: acquavite di sidro di mela, o mela e pera, prodotta nell’omonimo dipartimento della Bassa
Normandia, nella Francia del Nord.
6. Perrier: celebre marca di acqua minerale francese.
7. capaci: ampi, spaziosi.

89
VERIFICA COMPENSATIVA 3 NOME E COGNOME

pregiati. Ho aperto i cassetti e ho visto che tutto il 45 frigorifero era stato rifornito
A

materiale nascostovi il giorno prima era ancora là. con nuove bevande e provviste.
VOLUME

Ho telefonato in portineria e ho detto di avvertire Ho provato a informare la


il personale ai piani che se trovavano il frigo vuoto portineria dell’errore ma mi
non era perché avessi consumato tutto, ma era per hanno risposto che dipendeva
via del salmone. Mi hanno risposto che occorreva 50 dal computer, anche perché la
fornire l’informazione al computer centrale, anche maggior parte del personale
perché la maggior parte del personale non parlava non parlava inglese.
inglese e non poteva ricevere ordini a voce […].
Ho aperto altri due cassetti e vi ho trasferito il Ho ripetuto l’operazione
nuovo contenuto del frigobar, in cui ho poi allogato 55 del giorno prima svuotando
il mio salmone. Il giorno dopo alle quattro il il frigorifero e mettendovi
salmone era sul tavolo, e già emanava un odore nuovamente il salmone. Anche
sospetto. questa volta, però, il personale
Il frigo era brulicante di bottiglie e bottigliette, e i ha messo il salmone sul
quattro cassetti ricordavano la cassaforte di uno 60 tavolo e rifornito il frigorifero.
speakeasy durante il proibizionismo8. Ho telefonato I cassetti, in compenso,
in portineria e mi hanno detto che c’era stato un straripavano di bevande
nuovo incidente al computer. alcoliche e di snack.
Ho suonato il campanello e ho cercato di spiegare Un nuovo guasto al computer
il mio caso a un tizio che portava i capelli raccolti a 65 aveva annullato la mia
crocchia sulla nuca: ma parlava solo un dialetto che, segnalazione. Ho cercato di
come un collega antropologo mi ha spiegato dopo, spiegare la mia situazione a un
veniva praticato solo nel Kefiristan ai tempi in cui impiegato di origine orientale
Alessandro il Grande impalmava Rossane9. che però parlava solo una
La mattina seguente sono andato per firmare il 70 lingua strana e sconosciuta.
conto.
Era astronomico. Risultava che avevo consumato in Quando ho lasciato la stanza
due giorni e mezzo […] dieci litri di whisky diversi, mi è stato presentato un
[…] otto litri di gin, venticinque litri tra Perrier […] 75 conto spaventoso. Secondo
e San Pellegrino, tanti succhi di frutta quanti ne il computer dell’albergo,
sarebbero bastati a mantenere in vita tutti i bambini avevo infatti consumato una

8. speakeasy … proibizionismo: (in inglese: «parlar piano, con tranquillità») è un esercizio commerciale
che vende illegalmente bevande alcoliche. Attività diffuse negli Stati Uniti durante il periodo del
proibizionismo (1920-1933), in cui la vendita e la produzione di bevande alcoliche erano illegali (1920-
1933).
9. Kefiristan … Rossane: regione dell’attuale Afghanistan. Rossane fu la prima moglie di Alessandro Magno.

90
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 3

assistiti dall’UNICEF10, tante mandorle, noci e mostruosa quantità di bevande

A
noccioline da far vomitare un addetto all’autopsia e di cibo.

VOLUME
80
dei personaggi della Grande bouffe11. Ho cercato di spiegare
Ho cercato di spiegare, ma l’impiegato, sorridendo l’accaduto all’impiegato.
coi denti anneriti dal betel12, mi ha assicurato che il Questi, nel suo inglese incerto,
computer diceva così. […] mi ha risposto che il mio
Il mio editore ora è furioso e mi crede un parassita. 85 conto era stato calcolato dal
Il salmone è immangiabile. I miei figli mi hanno computer.
detto che dovrei bere un po’ meno. Adesso il mio editore è
(U. Eco, Come viaggiare con un salmone, La nave di Teseo, 2016) furioso perché pensa che io
sia uno scroccone e i miei
figli sospettano che sia un
ubriacone.

10. UNICEF: fondato nel 1956, l’UNICEF è un fondo delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza umanitaria
per i bambini e le loro madri in tutto il mondo.
11. Grande bouffe: La grande abbuffata è un film diretto da Marco Ferreri nel 1973; narra di quattro uomini
che decidono di suicidarsi chiudendosi in una casa nei dintorni di Parigi mangiando fino alla morte.
12. Betel: il consumo delle noci di Betel, una palma originaria dell’India e della Malesia, è una pratica assai
diffusa e radicata nei costumi di molte popolazioni del Sud est asiatico. Il betel presenta, tuttavia,
l’inconveniente di annerire i denti e tingere la saliva di rosso.

Comprensione e analisi
1 Cancella l’alternativa errata.
Il protagonista del breve racconto, durante un viaggio di lavoro, acquista a Londra / Stoccolma
un salmone affumicato / fresco.
Nei giorni successivi, trovandosi a Londra / Stoccolma, alloggia in un albergo di lusso / eco-
nomico e, per conservare il salmone, lo mette nel frigo-bar, svuotandolo del suo contenuto e
mettendolo nel cassetto / nell’armadio.

Punti /5

2 Per quale ragione in albergo non si poteva sapere quale camera fosse libera e quale occupata?

Punti /1

3 Che tipo di incipit presenta il testo?


A In medias res. C Narrativo.
B Descrittivo. D Dialogico.
Punti /1

91
VERIFICA COMPENSATIVA 3 NOME E COGNOME

4 La narrazione ha un ritmo rapido; si basa infatti principalmente su sequenze:


A

A riflessive. C narrative.
VOLUME

B dialogiche. D descrittive.
Punti /1

5 La nota umoristica del brano su cosa è basata? Elenca almeno tre situazioni che ti hanno di-
vertito.

Punti /3

Lessico
6 L’editore considera il protagonista della storia un parassita (r. 85). Quali dei seguenti termini
può sostituire parassita nella frase?
A Incapace. C Inconcludente.
B Scroccone. D Improduttivo.
Punti /1

Grammatica
7 La parola bottigliette (r. 30) è un nome:
A comune di cosa alterato dispregiativo.
B comune di cosa alterato vezzeggiativo.
C comune di cosa alterato diminutivo.
D comune di cosa collettivo.
Punti /1

8 Alla riga 72 è presente il termine astronomico. Qual è la sua corretta divisione in sillabe?
A Astro - no - mi - co.
B A - stro - no - mi - co.
C A - stro - nomi - co.
D Astro - nomi - co.
Punti /1

TOTALE PUNTI /14

VALUTAZIONE

92
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 4

A
VOLUME
UNITÀ 2 – FANTASTICHE AVVENTURE
Il genere avventura • Autore, narratore e punto di vista

Stephen Edwin King


La Creatura della Laguna Nera
La vicenda di It, certamente l’opera più riusci- mai adulti, abbandonano famiglia e lavoro per
ta di Stephen King, si sviluppa intorno a un interrompere la drammatica scia di raccapric-
gruppo di ragazzi che risveglia da un sonno cianti delitti.
primordiale una Creatura informe e mostruo- Eddie, il nostro protagonista, se ne sta seduto
sa, It. Anche se spesso appare sotto le sem- sul ciglio di un canale, con una spalla doloran-
bianze di un inquietante clown, il mostro può te per le percosse del padre, quando nella sua
assumere molteplici aspetti. Tuttavia, le sva- mente riaffiora il ricordo del fratellino Dor-
riate forme assunte dal mostro sono sempre sey, morto da poco in circostanze misteriose.
proiezioni delle paure delle sue vittime, scelte All’improvviso, l’immagine del fratello si ma-
tra i bambini e gli adolescenti di una cittadina terializza nell’acqua, mentre una mano gli af-
americana che, sotto la sua quiete apparente, ferra la caviglia e cerca di trascinarlo con sé.
rivela a tratti improvvise esplosioni di violen- Eddie riesce a sottrarsi alla presa e a fuggire,
za. Quando, molti anni dopo la sua prima ap- ma la “Cosa”, assunte le sembianze ripugnanti
parizione, la creatura ricomincia a chiedere il di un celebre personaggio cinematografico, lo
suo tributo di sangue, gli stessi ragazzini, or- insegue.

Qualcosa lo stava seguendo.


Eddie lo sentiva aprirsi di forza un varco fra i salici. Se si fosse voltato l'avrebbe visto.
Stava guadagnando terreno. Udiva uno strascicare1 e sguazzare di piedi, ma non avrebbe
guardato, oh no, avrebbe continuato a guardare in avanti, dove c'era la luce, la luce forte che
scaccia la morte, avrebbe continuato la sua fuga verso la luce e ormai ci era quasi arrivato, 5
quasi ...
Fu l'odore a spingerlo a guardare dietro di sé. L’odore soffocante, come se un grande
ammasso di pesce fosse stato abbandonato a marcire nella calura estiva, ormai ridotto a una
opaca gelatina2 di carogne. Era l'odore di un oceano morto.
Non era Dorsey, la cosa che lo stava inseguendo, era la Creatura della Laguna Nera3. Il 10
suo muso era lungo e pieghettato. Un fluido verde gli colava da squarci neri come bocche
verticali nelle guance. I suoi occhi sembravano fatti di marmellata bianca. Le dita palmate4
terminavano in artigli come rasoi. Il suo respiro era gorgogliante e fondo, come il suono di

1. strascicare: camminare senza sol- 3. Creatura della Laguna Nera: il 4. palmate: la zampa di alcuni ani-
levare i piedi da terra. personaggio è tratto da un celebre film mali caratterizzata da dita collegate
2. gelatina: massa semisolida, tra- di fantascienza/horror degli anni Cin- fra loro da una membrana.
sparente ed elastica. quanta, Il mostro della laguna nera.

93
VERIFICA 4 NOME E COGNOME

un sommozzatore con un regolatore5 difettoso. Accortasi che Eddie la guardava, arricciò le


A

labbra verde scuro esponendo zanne enormi in un sorriso morto e vacuo6. 15


VOLUME

Lo rincorreva traballando e gocciolando e all'improvviso Eddie capì. Voleva riportarlo al


Canale, giù nell'oscurità umida del tratto sotterraneo. Per mangiarselo.
Eddie ce la mise tutta. La luce al sodio davanti al cancello era vicina. Ne vedeva l'alone di
insetti e falene7. Transitò un camion, diretto alla Statale 2. Il conducente stava cambiando
marcia e la mente disperata e terrorizzata di Eddie se lo immaginò nell'atto di bere caffè da 20
un bicchiere di carta e ascoltare un pezzo di Buddy Holly8 alla radio, completamente ignaro
che a meno di duecento metri c'era un ragazzo che forse sarebbe morto di lì a pochi secondi.
Il puzzo. Il puzzo soverchiante9. Aumentava. Tutt'intorno a lui. Era inciampato in una
panchina del parco. Quel pomeriggio alcuni bambini l'avevano rovesciata involontaria-
mente, correndo a casa in ritardo, quando stava per scoccare l'ora del coprifuoco10. Il sedile 25
sporgeva per pochi centimetri dall'erba, una sfumatura di verde su uno sfondo altrettanto
verde, praticamente invisibile in quell'oscurità appena rischiarata dalla luna. Il bordo del
sedile venne in contatto con gli stinchi11 di Eddie, in un'esplosione di squisito dolore vetro-
so12. Le gambe gli si sollevarono nell'aria dietro la schiena e Eddie piombò nell'erba.
Guardò dietro di sé e vide la Creatura che sopraggiungeva, con quegli occhi bianchi 30
come uova lesse che scintillavano, le scaglie che gocciolavano bava del colore delle alghe, le
branchie che gli si aprivano e richiudevano nel collo gonfio e nelle guance.
«Ag!» gracchiò Eddie. Era l'unico verso che riusciva a produrre.
«Ag! Ag! Ag! Ag!»
Cominciò a strisciare, affondando le dita nel terreno. Aveva la lingua fuori. Nell'attimo 35
precedente a quello in cui le mani callose e puzzolenti di pesce della Creatura gli si chiusero
intorno alla gola, fu confortato da un pensiero: È un sogno, non può essere altro. Non esiste
una Creatura, non c'è nessuna Laguna Nera, e anche se ci fosse, era in Sudamerica o negli Ever-
glades13 della Florida o in qualche altro posto del genere. Questo è solo un sogno e mi sveglierò
nel mio letto o magari sulle foglie sotto il palco della banda e allora ... 40
Le mani di batrace14 gli si serrarono intorno al collo e gli strangolarono le grida roche;
quando la Creatura lo rigirò, gli uncini chitinosi15 che gli crescevano sulle mani gli scavaro-
no solchi sanguinanti nel collo. Fissò i globi bianchi che aveva per occhi. Sentì le membrane
che aveva fra le dita premergli sulla gola come strisce soffocanti di alghe vive. La sua vista
resa più acuta dal terrore notò la pinna, qualcosa di simile alla cresta di un gallo e qualcosa 45
di simile alla velenosa pinna dorsale di uno scorfano16, in cima alla testa bitorzoluta della
Creatura. Mentre le mani aumentavano la pressione interrompendo il flusso dell'aria ai suoi

5. regolatore: dispositivo per rego- 10. l’ora del coprifuoco: in tempo di 13. Everglades: regione paludosa
lare l’afflusso di ossigeno dalle bom- guerra, l'ora in cui è proibito circolare subtropicale situata nella porzione
bole. per le strade. Qui indica l’ora in cui i meridionale dello Stato della Florida.
6. vacuo: vuoto, inespressivo. ragazzi devono rientrare nelle loro 14. batrace: rana o rospo.
7. falene: farfalle notturne attirate abitazioni. 15. chitinosi: rivestiti di chitina, una
dalle fonti luminose. 11. stinchi: la parte delle gambe tra il specie di corazza naturale come quel-
8. Buddy Holly: cantautore e chitarri- ginocchio e la caviglia. la di certi insetti o dei crostacei.
sta statunitense degli anni Cinquanta. 12. squisito dolore vetroso: dolore 16. scorfano: pesce particolarmente
9. soverchiante: che superava per netto e ben localizzato, come quello brutto, dotato di una pinna velenosa.
intensità tutti gli altri odori. causato da un vetro tagliente.

94
NOME E COGNOME VERIFICA 4

polmoni, fu ancora in grado di vedere come la luce bianca della lampada al sodio diventava

A
di un colore verde fumoso attraverso la membrana della pinna cefalica17.

VOLUME
«Tu... non... sei... reale», balbettò Eddie, ma ormai soffocanti nuvole grigie gli si serra- 50
vano intorno e confusamente capì che quella Creatura era abbastanza reale. Non lo stava
forse uccidendo? E tuttavia un briciolo di razionalità gli restò fino alla fine: mentre la Cre-
atura artigliava la carne soffice del suo collo, mentre la sua carotide18 cedeva in un fiotto
caldo e indolore che inzuppò le scaglie del rettile, le mani di Eddie gli tastarono la schiena,
cercando la cerniera lampo19. Ricaddero solo quando la Creatura gli strappò la testa dalle 55
spalle con un cupo grugnito di soddisfazione.
E mentre l'immagine che Eddie aveva di lt cominciava a dissolversi lentamente, It co-
minciava prontamente a trasformarsi in qualcos'altro.
(S. King, It, Sperling Paperback 1995)

17. cefalica: posta sulla testa. 19. cercando la cerniera lampo: tativo di scoprire se il mostro è reale
18. carotide: ciascuna delle due fino alla fine, Eddie non riesce ad o se si tratta del travestimento di una
grandi arterie del collo che portano accettare la tremenda realtà di cui è persona.
sangue alla testa. vittima. Muore così nel patetico ten-

Comprensione e analisi

1 All’inizio del racconto, Eddie percepisce la presenza di una creatura che lo sta seguendo. Che
cosa avvertono i suoi sensi?
L’udito:
L’olfatto:
Punti /2

2 Che cosa permette alla creatura di raggiungere Eddie (rr. 23-29)?

Punti /1

3 Indica se le affermazioni relative alla Creatura della Laguna Nera sono vere o false.
1. Il suo muso era lungo e pieghettato. V F
2. Il suo respiro era ansimante, pesante e sibilante. V F
3. I suoi occhi erano bianchi e scintillanti. V F
4. Le mani erano grandi, lisce e puzzolenti. V F
5. Aveva la testa bitorzoluta e sormontata da una cresta di gallo. V F
Punti /5

95
VERIFICA 4 NOME E COGNOME
A

4 Il racconto è incentrato sulla figura di Eddie e sulla sua fuga per la sopravvivenza. Come ti
sembra il ragazzo?
VOLUME

impulsivo, incredulo, incosciente, razionale, disperato, triste, terrorizzato, frustrato, arrabbiato


Punti /4

5 Che tipo di incipit presenta il testo?


A In medias res.
B Descrittivo.
C Narrativo.
D Dialogico.
Punti /1

6 Quali tipologie di sequenze sono prevalenti nel racconto?


A Dialogiche.
B Descrittive.
C Narrative.
D Riflessive.
Punti /1

7 Quali elementi del racconto ti fanno capire che si tratta di un romanzo fantastico? Riportali.

Punti /3

8 Gli eventi sono narrati:


A da un personaggio estraneo alla storia.
B da un personaggio presente nella storia.
C in modo indiretto.
D in modo diretto dal narratore.
Punti /1

Lessico
9 Nel racconto sono presenti diverse similitudini e metafore. Riportane almeno tre.
1.
2.
3.
Punti /3

96
NOME E COGNOME VERIFICA 4

A
10 Indica quali tra le espressioni che seguono hanno lo stesso significato dell’espressione gua-
dagnare terreno (r. 3).

VOLUME
acquistare vantaggio, prendere piede, ricevere un compenso, raggiungere la preda, ricavare un
beneficio
Punti /2

Grammatica
11 Nella frase Se si fosse voltato l’avrebbe visto (r. 2) quale relazione temporale stabilisce il verbo
si fosse voltato con il verbo l’avrebbe visto?
A Anteriorità.
B Simultaneità.
C Contemporaneità.
D Posteriorità.
Punti /1

12 Nella frase gli uncini chitinosi che gli crescevano sulle mani (r. 42), i due gli sono rispettivamente:
A articolo e articolo.
B pronome e articolo.
C pronome e pronome.
D articolo e pronome.
Punti /1

TOTALE PUNTI /25

VALUTAZIONE

97
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 4
A
VOLUME

UNITÀ 2 – FANTASTICHE AVVENTURE


Il genere avventura • Autore, narratore e punto di vista

Stephen Edwin King


La Creatura della Laguna Nera
La vicenda di It, certamente l’opera più riuscita di Stephen King, si sviluppa intorno a un
gruppo di ragazzi che risveglia da un sonno primordiale una Creatura informe e mostruo-
sa, It. Anche se spesso appare sotto le sembianze di un inquietante clown, il mostro può
assumere molteplici aspetti. Tuttavia, le svariate forme assunte dal mostro sono sempre
proiezioni delle paure delle sue vittime, scelte tra i bambini e gli adolescenti di una cit-
tadina americana che, sotto la sua quiete apparente, rivela a tratti improvvise esplosioni
di violenza. Quando, molti anni dopo la sua prima apparizione, la creatura ricomincia a
chiedere il suo tributo di sangue, gli stessi ragazzini, ormai adulti, abbandonano famiglia e
lavoro per interrompere la drammatica scia di raccapriccianti delitti.
Eddie, il nostro protagonista, se ne sta seduto sul ciglio di un canale, con una spalla dolo-
rante per le percosse del padre, quando nella sua mente riaffiora il ricordo del fratellino
Dorsey, morto da poco in circostanze misteriose. All’improvviso, l’immagine del fratello si
materializza nell’acqua, mentre una mano gli afferra la caviglia e cerca di trascinarlo con
sé. Eddie riesce a sottrarsi alla presa e a fuggire, ma la “Cosa”, assunte le sembianze ripu-
gnanti di un celebre personaggio cinematografico, lo insegue.

Qualcosa lo stava seguendo. Eddie avvertiva una presenza che dietro


Eddie lo sentiva aprirsi di forza un varco di lui cercava di aprirsi un varco tra
fra i salici. Se si fosse voltato l’avrebbe la vegetazione. Evitando di voltarsi a
visto. Stava guadagnando terreno. Udiva guardare, continuava però a correre
uno strascicare1 e sguazzare di piedi, ma 5 verso la luce dove avrebbe trovato la
non avrebbe guardato, oh no, avrebbe salvezza.
continuato a guardare in avanti, dove c’era
la luce, la luce forte che scaccia la morte,
avrebbe continuato la sua fuga verso la luce
e ormai ci era quasi arrivato, quasi ... 10
Fu l’odore a spingerlo a guardare dietro Solo quando percepì l’odore soffocante

1. strascicare: camminare senza sollevare i piedi da terra.

98
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 4

di sé. L’odore soffocante, come se un di pesce marcio non riuscì più a

A
grande ammasso di pesce fosse stato trattenersi e si voltò a guardare chi fosse

VOLUME
abbandonato a marcire nella calura estiva, il suo inseguitore.
ormai ridotto a una opaca gelatina2 di 15
carogne. Era l’odore di un oceano morto.
Non era Dorsey, la cosa che lo stava Non era il fantasma del fratellino, come
inseguendo, era la Creatura della Laguna aveva inizialmente pensato, ma la
Nera3. Il suo muso era lungo e pieghettato. Creatura della Laguna Nera, un essere
Un fluido verde gli colava da squarci neri 20 mostruoso con occhi biancastri, lunghe
come bocche verticali nelle guance. I suoi dita palmate terminanti in affilati
occhi sembravano fatti di marmellata artigli e enormi zanne sporgenti da una
bianca. Le dita palmate4 terminavano bocca verdastra. Il mostro respirava in
in artigli come rasoi. Il suo respiro era modo affannato ed emetteva un suono
gorgogliante e fondo, come il suono di 25 simile a quello gorgogliante di un
un sommozzatore con un regolatore5 sommozzatore. Quando si accorse che
difettoso. Accortasi che Eddie la guardava, Eddie lo stava osservando spalancò la
arricciò le labbra verde scuro esponendo bocca in un sorriso spaventoso e mise in
zanne enormi in un sorriso morto e vacuo6. mostra i suoi lunghi denti.
Lo rincorreva traballando e gocciolando e 30 Allora Eddie capì che il mostro voleva
all’improvviso Eddie capì. Voleva riportarlo riportarlo al canale dove lo avrebbe
al Canale, giù nell’oscurità umida del tratto divorato, accelerò la sua corsa verso
sotterraneo. Per mangiarselo. la luce, sempre più vicina, mentre il
Eddie ce la mise tutta. La luce al sodio fuggevole passaggio di un camion lo
davanti al cancello era vicina. Ne vedeva 35 riportava per un attimo alla normalità
l’alone di insetti e falene7. Transitò un delle altre esistenze. Eddie immaginò
camion, diretto alla Statale 2. Il conducente la calda sicurezza della cabina, con il
stava cambiando marcia e la mente camionista che beveva caffè e ascoltava
disperata e terrorizzata di Eddie se lo la sua musica preferita, ignaro del fatto
immaginò nell’atto di bere caffè da un 40 che qualcuno, lì vicino, sarebbe morto.
bicchiere di carta e ascoltare un pezzo di
Buddy Holly8 alla radio, completamente

2. gelatina: massa semisolida, trasparente ed elastica.


3. Creatura della Laguna Nera: il personaggio è tratto da un celebre film di fantascienza/horror degli anni
Cinquanta, Il mostro della laguna nera.
4. palmate: la zampa di alcuni animali caratterizzata da dita collegate fra loro da una membrana.
5. regolatore: dispositivo per regolare l’afflusso di ossigeno dalle bombole.
6. vacuo: vuoto, inespressivo.
7. falene: farfalle notturne attirate dalle fonti luminose.
8. Buddy Holly: cantautore e chitarrista statunitense degli anni Cinquanta.

99
VERIFICA COMPENSATIVA 4 NOME E COGNOME

ignaro che a meno di duecento metri c’era


A

un ragazzo che forse sarebbe morto di lì a


VOLUME

pochi secondi.
Il puzzo. Il puzzo soverchiante9. 45 Nel frattempo la puzza diventava sempre
Aumentava. Tutt’intorno a lui. Era più intensa, segno che la Creatura si
inciampato in una panchina del parco. stava avvicinando pericolosamente.
Quel pomeriggio alcuni bambini l’avevano Fu allora che una panchina, rovesciata
rovesciata involontariamente, correndo a involontariamente da alcuni bambini, lo
casa in ritardo, quando stava per scoccare 50 fece inciampare provocandogli un dolore
l’ora del coprifuoco10. Il sedile sporgeva per lancinante agli stinchi.
pochi centimetri dall’erba, una sfumatura
di verde su uno sfondo altrettanto verde,
praticamente invisibile in quell’oscurità
appena rischiarata dalla luna. Il bordo del 55
sedile venne in contatto con gli stinchi11 di
Eddie, in un’esplosione di squisito dolore
vetroso12. Le gambe gli si sollevarono
nell’aria dietro la schiena e Eddie piombò
nell’erba. 60
Guardò dietro di sé e vide la Creatura che Dietro di lui la Creatura si avvicinava
sopraggiungeva, con quegli occhi bianchi sempre più e ormai se ne potevano
come uova lesse che scintillavano, le distinguere gli occhi bianchi, simili a
scaglie che gocciolavano bava del colore quelli di un pesce, e le branchie che si
delle alghe, le branchie che gli si aprivano 65 aprivano e si chiudevano in un respiro
e richiudevano nel collo gonfio e nelle affannoso. Eddie provò a urlare, ma dalla
guance. gola, paralizzata per la paura, gli uscì
«Ag!» gracchiò Eddie. Era l’unico verso che soltanto un suono strozzato.
riusciva a produrre.
«Ag! Ag! Ag! Ag!» 70
Cominciò a strisciare, affondando le Inutilmente il ragazzo continuò a
dita nel terreno. Aveva la lingua fuori. trascinarsi sulle mani; la Creatura
Nell’attimo precedente a quello in cui le lo raggiunse e le sue mani callose e

9. soverchiante: che superava per intensità tutti gli altri odori.


10. l’ora del coprifuoco: in tempo di guerra, l’ora in cui è proibito circolare per le strade. Qui indica l’ora in cui i
ragazzi devono rientrare nelle loro abitazioni.
11. stinchi: la parte delle gambe tra il ginocchio e la caviglia.
12. squisito dolore vetroso: dolore netto e ben localizzato, come quello causato da un vetro tagliente.

100
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 4

mani callose e puzzolenti di pesce della puzzolenti cominciarono a stringersi

A
Creatura gli si chiusero intorno alla gola, 75 sul suo collo. Mentre soffocava, Eddie

VOLUME
fu confortato da un pensiero: È un sogno, continuava tuttavia a ripetersi che si
non può essere altro. Non esiste una trattava solo di un brutto sogno. La
Creatura, non c’è nessuna Laguna Nera, e Creatura non poteva esistere infatti e,
anche se ci fosse, era in Sudamerica o negli in ogni caso, in quel posto non c’erano
Everglades13 della Florida o in qualche altro 80 paludi. Doveva trattarsi certamente di un
posto del genere. Questo è solo un sogno sogno. Presto si sarebbe svegliato.
e mi sveglierò nel mio letto o magari sulle
foglie sotto il palco della banda e allora ...
Le mani di batrace14 gli si serrarono intorno Le mani del mostro si strinsero allora sul
al collo e gli strangolarono le grida roche; 85 suo collo e, mentre la stretta aumentava,
quando la Creatura lo rigirò, gli uncini Eddie metteva a fuoco sempre più
chitinosi15 che gli crescevano sulle mani particolari agghiaccianti: i globi bianchi
gli scavarono solchi sanguinanti nel collo. che fungevano da occhi, oppure la
Fissò i globi bianchi che aveva per occhi. pinna dorsale, simile a quella orribile
Sentì le membrane che aveva fra le dita 90 di uno scorfano. Infine riuscì perfino a
premergli sulla gola come strisce soffocanti osservare che la membrana della pinna
di alghe vive. La sua vista resa più acuta dal cefalica filtrava la luce del lampione,
terrore notò la pinna, qualcosa di simile alla rendendola verdastra.
cresta di un gallo e qualcosa di simile alla
velenosa pinna dorsale di uno scorfano16, 95
in cima alla testa bitorzoluta della Creatura.
Mentre le mani aumentavano la pressione
interrompendo il flusso dell’aria ai suoi
polmoni, fu ancora in grado di vedere
come la luce bianca della lampada al 105
sodio diventava di un colore verde fumoso
attraverso la membrana della pinna
cefalica17.
«Tu... non... sei... reale», balbettò Eddie, Nonostante fosse ormai in prossimità
ma ormai soffocanti nuvole grigie gli si 110 della morte, Eddie rifiutava di accettare

13. Everglades: regione paludosa subtropicale situata nella porzione meridionale dello Stato della Florida.
14. batrace: rana o rospo.
15. chitinosi: rivestiti di chitina, una specie di corazza naturale come quella di certi insetti o dei crostacei.
16. scorfano: pesce particolarmente brutto, dotato di una pinna velenosa.
17. cefalica: posta sulla testa.

101
VERIFICA COMPENSATIVA 4 NOME E COGNOME

serravano intorno e confusamente capì quella mostruosa e incredibile realtà.


A

che quella Creatura era abbastanza reale. Poi intuì che l’essere doveva essere
VOLUME

Non lo stava forse uccidendo? E tuttavia vero, visto che lo stava uccidendo.
un briciolo di razionalità gli restò fino Così, mentre la sua carotide si spezzava
alla fine: mentre la Creatura artigliava 115 sotto la pressione della stretta che gli
la carne soffice del suo collo, mentre la serrava il collo, ebbe un ultimo gesto
sua carotide18 cedeva in un fiotto caldo e dettato dalla razionalità. Le sue mani si
indolore che inzuppò le scaglie del rettile, mossero per trovare la cerniera lampo
le mani di Eddie gli tastarono la schiena, del costume che nascondeva la causa
cercando la cerniera lampo19. Ricaddero 120 del suo incubo. Poi il mostro gli strappò
solo quando la Creatura gli strappò la la testa dalle spalle e, mentre la realtà
testa dalle spalle con un cupo grugnito di intorno si sfocava, It cominciò la sua
soddisfazione. nuova trasformazione.
E mentre l’immagine che Eddie aveva di
lt cominciava a dissolversi lentamente, It 125
cominciava prontamente a trasformarsi in
qualcos’altro.
(S. King, It, Sperling Paperback 1995)

18. carotide: ciascuna delle due grandi arterie del collo che portano sangue alla testa.
19. cercando la cerniera lampo: fino alla fine, Eddie non riesce ad accettare la tremenda realtà di cui è vittima.
Muore così nel patetico tentativo di scoprire se il mostro è reale o se si tratta del travestimento di una
persona.

Comprensione e analisi
1 All’inizio del racconto, Eddie percepisce la presenza di una creatura che lo sta seguendo. Che
cosa avvertono i suoi sensi?
L’udito:
L’olfatto:
Punti /2

2 Che cosa permette alla creatura di raggiungere Eddie (rr. 46-60)?

Punti /1

102
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 4

3 Indica se le affermazioni relative alla Creatura della Laguna Nera sono vere o false.

A
1. Il suo muso era lungo e pieghettato. V F

VOLUME
2. Il suo respiro era ansimante, pesante e sibilante. V F
3. I suoi occhi erano bianchi e scintillanti. V F
4. Le mani erano grandi, lisce e puzzolenti. V F
5. Aveva la testa bitorzoluta e sormontata da una cresta di gallo. V F
Punti /5

4 Che tipo di incipit presenta il testo?


A In medias res. C Narrativo.
B Descrittivo. D Dialogico.
Punti /1

5 Quali elementi del racconto ti fanno capire che si tratta di un romanzo fantastico? Riportali.

Punti /3

Lessico
6 Indica quali tra le espressioni che seguono hanno lo stesso significato dell’espressione gua-
dagnare terreno (r. 4).
acquistare vantaggio, prendere piede, ricevere un compenso, raggiungere la preda, ricavare un
beneficio
Punti /2

Grammatica
7 Nella frase gli uncini chitinosi che gli crescevano sulle mani (rr. 86-87), i due gli sono rispet-
tivamente:
A articolo e articolo. C pronome e pronome.
B pronome e articolo. D articolo e pronome.
Punti /1

TOTALE PUNTI /15

VALUTAZIONE

103
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 5
A
VOLUME

UNITÀ 3 – STORIE DELLA STORIA


La narrazione storica • Il sistema dei personaggi

Patrick Rambaud
La battaglia
Nel 1809 in due piccole località denomina- suo romanzo non ci risparmia le descrizioni
te Aspern e Essling, vicino Vienna, ci fu una minuziose dello scontro e delle sue atrocità.
sanguinosa battaglia tra l’esercito napoleoni- Napoleone non sembra più invincibile e, no-
co e quello austriaco. La battaglia si concluse nostante la sua apparente sicurezza, teme più
con il tragico risultato di tredicimila morti e volte di essere travolto dalle armate nemiche.
trentaduemila feriti. Napoleone fu momenta- Al centro dell’episodio che ti presentiamo
neamente fermato, ma a caro prezzo. Il pro- si staglia la figura del piccolo tamburino, un
getto mai realizzato da Honoré de Balzac di esempio del coraggio e della devozione verso
narrare questa battaglia è stato ripreso quasi l’imperatore che fu alla base di molte vittorie
due secoli dopo da Patrick Rambaud, che nel della Grande Armée.

Piantato nei suoi stivali polverosi, davanti ai fabbricati della fornace dove era alloggiato
il suo stato maggiore, l’Imperatore teneva le braccia conserte. Sorrideva alla nebbia che si
dissipava? Aveva l’impressione di governare gli elementi, perché quel cattivo tempo era suo
alleato. [ … ]
Poco prima, alcuni corazzieri in pattuglia avevano portato dei prigionieri della 5
Landwehr1 con quegli strani cappelli guarniti di foglie. L’Imperatore li aveva interrogati, e
il generale Rapp, [ …] che conosceva la loro lingua, aveva fatto da interprete; avevano indi-
cato e nominato le loro unità, evocato la loro fatica, le loro debolezze e la loro mancanza di
convinzione. […]
L’Imperatore stimava di ottenere la vittoria prima di mezzogiorno. 10
Siccome conosceva l’ascendente che aveva sui suoi uomini, e sapeva farne uso, Napole-
one decise di passare a fianco delle colonne in marcia per farsi vedere. La sua vista avrebbe
ridato animo ai soldati e moltiplicato il loro coraggio. Si fece portare il suo cavallo grigio
più docile, si arrampicò su uno sgabello e montò in sella.
“Sire,” disse Berthier2, “le nostre truppe sono in marcia. Restate piuttosto qui, da dove 15
possiamo vedere l’insieme del campo di battaglia... “
“II mio mestiere è di stregarli! Devo essere dappertutto. Quelli, li tengo per il cuore.”

1. Landwehr: letteralmente “difesa te annuo che dovevano fare due anni dell’Impero.
territoriale”. Comprendeva quindi dei di ferma.
vecchi soldati reclutati dal contingen- 2. Berthier: generale e maresciallo

104
NOME E COGNOME VERIFICA 5

“Sire, per pietà, restate fuori della portata dei cannoni!”

A
[…]

VOLUME
“Mi seccate, Berthier, con la vostra prudenza da vecchia signora! Se dovessi morire oggi, 20
l’avrei saputo!”
E partì, con le redini sciolte, seguito a breve distanza dai suoi ufficiali. [...] Un clamore
elettrizzante lo accolse da parte dei granatieri della Vecchia Guardia disposti nelle retrovie,
a sinistra della fornace. […]
25
Il maresciallo Lannes dispone le truppe e, tra i vari ufficiali giunti a ricevere i suoi ordini, si
distingue la figura del conte di Saint-Hilaire.

Il conte Saint-Hilaire aveva un profilo da medaglia romana: i capelli corti che scende-
vano sulla fronte, il collo chiuso in un altissimo colletto ricamato. Ritto sul suo cavallo 30
capriccioso, che teneva a briglia corta con mano sicura, partì per ritrovare i suoi cacciatori,
una coorte3 dalle uniformi fantasiose che si poteva identificare soltanto dalle spalline di
lana verde. Si fermò davanti alla fila dei suonatori di tamburo, e ne notò uno che sembrava
un bambino. Interrogò il maggiore, un colosso reso più alto dal berretto piumato, con un
costume scintillante, sovraccarico di ghirlande e ricami dal colletto agli stivali. 35
“Quanti anni ha sto ragazzino?”
“Dodici, generale.”
“E allora?” protestò il giovinetto.
“Allora? Penso che hai ancora tempo per farti ammazzare. Per caso hai fretta?”
“Ero già a Eylau, e ho battuto la carica a Ratisbona. E non mi sono fatto un graffio.” 40
“Neanch’io,” disse Saint-Hilaire ridendo, ma mentiva dimenticando una ferita ricevuta
sull’altipiano di Pratzen, ad Austerlitz4.
Dall’alto della sella guardava l’ometto, il tamburo grande quasi come lui che riposava sul
grembiule rotondo di cuoio di vacca.
“II tuo nome?” 45
“Louison.”
“Non il nome, il cognome.”
“Per tutti quanti sono Louison, generale.”
“E allora prendi le bacchette dalla bandoliera5 e batti come a Ratisbona.”
II ragazzino obbedì. II tamburo maggiore alzò la bacchetta di giunco con il pomo d’ar- 50
gento e gli altri si misero a battere al ritmo del ragazzo.
“Avanti!” ordinò Saint-Hilaire.
“Avanti!” gridava il generale Tharreau ai suoi uomini, poco lontano.
“Avanti!” urlava Claparede.
L’armata avanzava tra le messi verdi. La nebbia scompariva in tenui banchi, e gli austria- 55

3. coorte: unità militare dell’esercito le campagne napoleoniche. dotata di tasche, a cui appendere mu-
romano formata da 600 uomini. 5. bandoliera: striscia di tessuto o nizioni, oggetti (quali la spada o l’asta
4. Eylau … Ratisbona … Austerlitz: cuoio portata a tracolla, da una spal- di una bandiera) o una piccola sacca
nomi di città teatro di scontri durante la al fianco opposto, eventualmente (più propriamente detta giberna).

105
VERIFICA 5 NOME E COGNOME

ci scoprirono la fanteria di Lannes solo quando stava marciando su di loro. Il maresciallo


A

arrivò al galoppo, schierandosi al fianco di Saint-Hilaire; alzò la spada e la divisione prese


VOLUME

il passo di carica, preceduta da Louison che batteva come un pazzo sulla pelle della cassa,
convinto di essere anche lui un po’ maresciallo. [ …]
Nel momento più cruento della battaglia, Lannes non ebbe più dubbi. Non era altro 60
che un guerriero. Si spolmonava, gesticolava tra i suoi uomini che spingeva sempre più
avanti; dando l’esempio, li trascinava, li stupiva, parava colpi; gli fu perfino strappata una
decorazione dal petto. Guardatelo che getta il suo cavallo nervoso contro un gruppo di arti-
glieri, li spaventa, li rovescia, li prende furiosamente a sciabolate. Guardatelo che demolisce
una squadra avversaria, sente fischiare i proiettili senza preoccuparsene, strappa di mano 65
una bandiera gialla dai disegni complicati e, con la sua punta dorata, infilza un tenente.
Saint-Hilaire arriva alla riscossa piantando la spada nella schiena di un granatiere bianco.
[...]
“Stiamo vincendo, Saint-Hilaire,” diceva Lannes ansimando, e indicava una scena che si
svolgeva nelle retrovie dell’armata austriaca: a cento metri da loro, alcuni ufficiali muniti di 70
bastoni colpivano i fuggitivi per farli rientrare nei ranghi.
“L’Imperatore aveva ragione, Eccellenza,” rispondeva Saint-Hilaire restando in guardia.
“L’Imperatore aveva ragione,” ripeteva Lannes guardandosi attorno. E raddoppiavano
in rabbia ferale6, correvano rischi enormi, uccidevano e rimanevano indenni: sembravano
invulnerabili. […] “Questa sera faremo festa a Vienna!” […] E brandì7 la spada per conti- 75
nuare il massacro.
(P. Rambaud, La battaglia, Bompiani 2000)

6. ferale: mortale. agitare un’arma o qualsiasi altro og-


7. brandì: da “brandire”, afferrare e getto atto a ferire o uccidere.

Comprensione e analisi
1 Con quale scena si apre il racconto?

Punti /3

2 Perché Napoleone decide di passare a fianco delle colonne in marcia (rr. 11-12) ?
A Per incoraggiare i soldati.
B Per dimostrare il suo coraggio.
C Per marciare al fianco delle sue truppe.
D Per vincere le truppe indebolite dell’arciduca.
Punti /1

106
NOME E COGNOME VERIFICA 5

A
3 Quali fra le seguenti azioni possono essere attribuite a Napoleone? (Tre risposte esatte)
A Porta ordini al maresciallo Lannes.

VOLUME
B Interroga i prigionieri della Landwehr.
C Monta in sella ad un focoso cavallo grigio.
D Sente il fracasso dei cannoni.
E Cavalca con le redini sciolte.
F È convinto di vincere la battaglia prima di mezzogiorno.
G Parte per ritrovare i suoi cacciatori.
Punti /3

4 Nella seconda parte del racconto si distingue la figura del tamburino. Come ti sembra questo
personaggio?
A Giovane e incosciente. C Coraggioso e indisciplinato.
B Giovane ma coraggioso. D Coraggioso ma inesperto.
Punti /1

5 Alcuni elementi del racconto ti fanno capire che si tratta di un romanzo storico. Riscrivili.

Punti /3

6 I personaggi del racconto sono presentati:


A da un personaggio estraneo alla storia.
B da un personaggio presente nella storia.
C in modo indiretto.
D in modo diretto dal narratore.
Punti /1

7 Nel brano sono presenti diversi personaggi; fra di loro spiccano Napoleone, il conte Saint-Hilaire
e il tamburino. Indica per ogni personaggio il tipo di caratterizzazione che lo contraddistingue.
Napoleone Saint-Hilaire Il tamburino
A Caratterizzazione fisica
B Caratterizzazione psicologica - comportamentale
C Caratterizzazione socio - economica
D Caratterizzazione ideologica
E Caratterizzazione anagrafica
Punti /3

107
VERIFICA 5 NOME E COGNOME

Lessico
A

8 Che significato ha la parola ascendente alla riga 11?


VOLUME

A Autorità.
B Carisma.
C Influenza.
D Fascino.
Punti /1

9 Saint-Hilaire arriva alla riscossa (r. 67). Quali fra questi termini, nel contesto, non può sostituire
il verbo arriva?
A Correre. C Spostarsi.
B Lanciarsi. D Muovere.
Punti /1

10 Alla riga 61 il verbo si spolmonava indica che il maresciallo Lannes:


A spaventava i nemici. C urlava ai suoi uomini.
B si stancava nella battaglia. D si sgolava per incitare i suoi uomini.
Punti /1

Grammatica
11 La parola altipiano (r. 42) è composta da:
A un nome comune di cosa e un avverbio.
B un nome comune di cosa e un aggettivo qualificativo.
C un aggettivo qualificativo e un aggettivo indefinito.
D un aggettivo qualificativo e un verbo.
Punti /1

12 Alla riga 63 la particella pronominale lo nel verbo guardatelo ha la funzione di:


A soggetto. C complemento di termine.
B complemento oggetto. D complemento di specificazione.
Punti /1

TOTALE PUNTI /20

VALUTAZIONE

108
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 5

A
VOLUME
UNITÀ 3 – STORIE DELLA STORIA
La narrazione storica • Il sistema dei personaggi

Patrick Rambaud
La battaglia
Nel 1809 in due piccole località denominate Aspern e Essling, vicino Vienna, ci fu una
sanguinosa battaglia tra l’esercito napoleonico e quello austriaco. La battaglia si concluse
con il tragico risultato di tredicimila morti e trentaduemila feriti. Napoleone fu momen-
taneamente fermato, ma a caro prezzo. Il progetto mai realizzato da Honorè de Balzac di
narrare questa battaglia è stato ripreso quasi due secoli dopo da Patrick Rambaud, che nel
suo romanzo non ci risparmia le descrizioni minuziose dello scontro e delle sue atrocità.
Napoleone non sembra più invincibile e, nonostante la sua apparente sicurezza, teme più
volte di essere travolto dalle armate nemiche. Al centro dell’episodio che ti presentiamo
si staglia la figura del piccolo tamburino, un esempio del coraggio e della devozione verso
l’imperatore che fu alla base di molte vittorie della Grande Armée.

Piantato nei suoi stivali polverosi, davanti ai fabbricati Napoleone studia il


della fornace dove era alloggiato il suo stato maggiore, terreno su cui sta per
l’Imperatore teneva le braccia conserte. Sorrideva alla svolgersi la battaglia
nebbia che si dissipava? Aveva l’impressione di governare e ripensa alle vittorie
gli elementi, perché quel cattivo tempo era suo alleato. 5 passate. Intanto il suo
[…] esercito si prepara.
Poco prima, alcuni corazzieri in pattuglia avevano Alcuni nemici
portato dei prigionieri della Landwehr1 con quegli catturati dai Francesi
strani cappelli guarniti di foglie. L’Imperatore li aveva confermano il senso
interrogati, e il generale Rapp, […] che conosceva la 10 di scoraggiamento
loro lingua, aveva fatto da interprete; avevano indicato che domina nello
e nominato le loro unità, evocato la loro fatica, le loro schieramento avversario.
debolezze e la loro mancanza di convinzione. […] Napoleone, nonostante i
L’Imperatore stimava di ottenere la vittoria prima di consigli dei suoi generali,
mezzogiorno. 15 si avvicina alla linea del

1. Landwehr: letteralmente “difesa territoriale”. Comprendeva quindi dei vecchi soldati reclutati dal
contingente annuo che dovevano fare due anni di ferma.

109
VERIFICA COMPENSATIVA 5 NOME E COGNOME

Siccome conosceva l’ascendente che aveva sui suoi fronte per incoraggiare i
A

uomini, e sapeva farne uso, Napoleone decise di passare suoi soldati.


VOLUME

a fianco delle colonne in marcia per farsi vedere. La sua Poi proclama la sua
vista avrebbe ridato animo ai soldati e moltiplicato il loro ferma certezza nella
coraggio. Si fece portare il suo cavallo grigio più docile, si 20 vittoria e, dopo aver
arrampicò su uno sgabello e montò in sella. rimproverato il generale
“Sire,” disse Berthier2, “le nostre truppe sono in marcia. per la sua troppa
Restate piuttosto qui, da dove possiamo vedere l’insieme prudenza, parte verso il
del campo di battaglia... “ fronte. Le sue truppe lo
“II mio mestiere è di stregarli! Devo essere dappertutto. 25 accolgono in preda al più
Quelli, li tengo per il cuore.” vivo entusiasmo.
“Sire, per pietà, restate fuori della portata dei cannoni!”
[…]
“Mi seccate, Berthier, con la vostra prudenza da vecchia
signora! Se dovessi morire oggi, l’avrei saputo!” 30
E partì, con le redini sciolte, seguito a breve distanza dai
suoi ufficiali. [...] Un clamore elettrizzante lo accolse da
parte dei granatieri della Vecchia Guardia disposti nelle
retrovie, a sinistra della fornace. […]
35
Il maresciallo Lannes dispone le truppe e, tra i vari
ufficiali giunti a ricevere i suoi ordini, si distingue la figura
del conte di Saint-Hilaire.

Il conte Saint-Hilaire aveva un profilo da medaglia 40


romana: i capelli corti che scendevano sulla fronte, il
collo chiuso in un altissimo colletto ricamato. Ritto
sul suo cavallo capriccioso, che teneva a briglia corta
con mano sicura, partì per ritrovare i suoi cacciatori,
una coorte3 dalle uniformi fantasiose che si poteva 45
identificare soltanto dalle spalline di lana verde. Si fermò
davanti alla fila dei suonatori di tamburo, e ne notò
uno che sembrava un bambino. Interrogò il maggiore,
un colosso reso più alto dal berretto piumato, con un

2. Berthier: generale e maresciallo dell’Impero.


3. coorte: unità militare dell’esercito romano formata da 600 uomini.

110
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 5

costume scintillante, sovraccarico di ghirlande e ricami 50

A
dal colletto agli stivali.

VOLUME
“Quanti anni ha ʾsto ragazzino?”
“Dodici, generale.”
“E allora?” protestò il giovinetto.
“Allora? Penso che hai ancora tempo per farti 55 Il conte Saint-Hilaire
ammazzare. Per caso hai fretta?” è colpito dal coraggio
“Ero già a Eylau, e ho battuto la carica a Ratisbona. E non ostentato dal piccolo
mi sono fatto un graffio.” tamburino e cerca di
“Neanch’io,” disse Saint-Hilaire ridendo, ma mentiva metterlo al riparo dagli
dimenticando una ferita ricevuta sull’altipiano di Pratzen, 60 scontri.
ad Austerlitz4.
Dall’alto della sella guardava l’ometto, il tamburo grande
quasi come lui che riposava sul grembiule rotondo di
cuoio di vacca.
“II tuo nome?” 65
“Louison.”
“Non il nome, il cognome.”
“Per tutti quanti sono Louison, generale.”
“E allora prendi le bacchette dalla bandoliera5 e batti
come a Ratisbona.” 70
II ragazzino obbedì. II tamburo maggiore alzò la La fermezza del ragazzo
bacchetta di giunco con il pomo d’argento e gli altri si costituisce un esempio
misero a battere al ritmo del ragazzo. per gli altri soldati che, al
“Avanti!” ordinò Saint-Hilaire. suo segnale, si muovono
“Avanti!” gridava il generale Tharreau ai suoi uomini, 75 verso il nemico.
poco lontano.
“Avanti!” urlava Claparede.
L’armata avanzava tra le messi verdi. La nebbia Come previsto da
scompariva in tenui banchi, e gli austriaci scoprirono Napoleone, la nebbia
la fanteria di Lannes solo quando stava marciando su 80 nasconde le manovre dei
di loro. Il maresciallo arrivò al galoppo, schierandosi al Francesi che possono
fianco di Saint-Hilaire; alzò la spada e la divisione prese così sorprendere

4. Eylau … Ratisbona … Austerlitz: nomi di città teatro di scontri durante le campagne napoleoniche.
5. bandoliera: striscia di tessuto o cuoio portata a tracolla, da una spalla al fianco opposto, eventualmente
dotata di tasche, a cui appendere munizioni, oggetti (quali la spada o l’asta di una bandiera) o una piccola
sacca (più propriamente detta giberna).

111
VERIFICA COMPENSATIVA 5 NOME E COGNOME

il passo di carica, preceduta da Louison che batteva come l’esercito austriaco.


A

un pazzo sulla pelle della cassa, convinto di essere anche


VOLUME

lui un po’ maresciallo.[ …] 85


Nel momento più cruento della battaglia, Lannes Il generale Lannes appare
non ebbe più dubbi. Non era altro che un guerriero. Si trasfigurato e combatte
spolmonava, gesticolava tra i suoi uomini che spingeva con foga. A lui si unisce
sempre più avanti; dando l’esempio, li trascinava, ben presto Saint-Hilare.
li stupiva, parava colpi; gli fu perfino strappata una 90 Il loro esempio sprona i
decorazione dal petto. Guardatelo che getta il suo cavallo soldati.
nervoso contro un gruppo di artiglieri, li spaventa, li
rovescia, li prende furiosamente a sciabolate. Guardatelo
che demolisce una squadra avversaria, sente fischiare
i proiettili senza preoccuparsene, strappa di mano 95
una bandiera gialla dai disegni complicati e, con la sua
punta dorata, infilza un tenente. Saint-Hilaire arriva
alla riscossa piantando la spada nella schiena di un
granatiere bianco. [...]
“Stiamo vincendo, Saint-Hilaire,” diceva Lannes 105 La fuga disordinata del
ansimando, e indicava una scena che si svolgeva nelle nemico indica la vittoria
retrovie dell’armata austriaca: a cento metri da loro, ormai prossima …
alcuni ufficiali muniti di bastoni colpivano i fuggitivi per
farli rientrare nei ranghi.
“L’Imperatore aveva ragione, Eccellenza,” rispondeva 110
Saint-Hilaire restando in guardia.
“L’Imperatore aveva ragione,” ripeteva Lannes … che spinge i Francesi
guardandosi attorno. E raddoppiavano in rabbia ferale6, a moltiplicare i propri
correvano rischi enormi, uccidevano e rimanevano sforzi.
indenni: sembravano invulnerabili. […] “Questa sera 115
faremo festa a Vienna!” […] E brandì la spada per
7

continuare il massacro.
(P. Rambaud, La battaglia, Bompiani 2000)

6. ferale: mortale.
7. brandì: da “brandire”, afferrare e agitare un’arma o qualsiasi altro oggetto atto a ferire o uccidere.

112
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 5

Comprensione e analisi

A
1 Quale personaggio compare all’inizio del racconto?

VOLUME
Punti /1

2 Perché Napoleone decide di passare a fianco delle colonne in marcia (rr. 16-18) ?
A Per incoraggiare i soldati.
B Per dimostrare il suo coraggio.
C Per marciare al fianco delle sue truppe.
D Per vincere le truppe indebolite dell’arciduca.
Punti /1

3 Quali fra le seguenti azioni possono essere attribuite a Napoleone? (Tre risposte esatte)
A Porta ordini al maresciallo Lannes.
B Interroga i prigionieri della Landwehr.
C Monta in sella ad un focoso cavallo grigio.
D Sente il fracasso dei cannoni.
E Cavalca con le redini sciolte.
F È convinto di vincere la battaglia prima di mezzogiorno.
G Parte per ritrovare i suoi cacciatori.
Punti /3

4 Nella seconda parte del racconto si distingue la figura del tamburino. Come ti sembra questo
personaggio?
A Giovane e incosciente.
B Giovane ma coraggioso.
C Coraggioso e indisciplinato.
D Coraggioso ma inesperto.
Punti /1

5 Alcuni elementi del racconto ti fanno capire che si tratta di un romanzo storico. Riscrivili.

Punti /3

113
VERIFICA COMPENSATIVA 5 NOME E COGNOME

6 I personaggi del racconto sono presentati:


A

A da un personaggio estraneo alla storia.


VOLUME

B da un personaggio presente nella storia.


C in modo indiretto.
D in modo diretto dal narratore.
Punti /1

7 Nel brano sono presenti diversi personaggi; fra di loro spiccano Napoleone, il conte Saint-Hilaire
e il tamburino. Indica per ogni personaggio il tipo di caratterizzazione che lo contraddistingue.
Napoleone Saint-Hilaire Il tamburino
A Caratterizzazione fisica
B Caratterizzazione psicologica - comportamentale
C Caratterizzazione anagrafica
Punti /3

Lessico
8 Alla riga 88 il verbo si spolmonava indica che il maresciallo Lannes:
A spaventava i nemici.
B si stancava nella battaglia.
C urlava ai suoi uomini.
D si sgolava per incitare i suoi uomini.
Punti /1

Grammatica
9 La parola altipiano (r. 60) è composta da:
A un nome comune di cosa e un avverbio.
B un nome comune di cosa e un aggettivo qualificativo.
C un aggettivo qualificativo e un aggettivo indefinito.
D un aggettivo qualificativo e un verbo.
Punti /1

TOTALE PUNTI /15

VALUTAZIONE

114
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 6

A
VOLUME
UNITÀ 4 – STRADE DI CARTA
Il tema del viaggio • Il tempo e lo spazio

Jules Verne
Verso il cuore della Terra
Ancora oggi, Jules Verne è considerato il più noscritto, il professor Lidenbrock decide di
celebre e attuale tra i padri della fantascienza, partire alla volta del centro della Terra attra-
un genere che, iniziato alla fine del XIX secolo, verso un vulcano situato in Islanda. Al vecchio
continua ad appassionare un vasto pubblico. scienziato si uniscono Axel, suo nipote, e la
Il brano che ti presentiamo è tratto da uno dei guida Hans. Dopo una serie di straordinarie
suoi romanzi più celebri, molti dei quali sono avventure, il gruppo raggiunge una voragine
dedicati proprio a viaggi fantastici, sulla luna, attraverso la quale sbuca alle pendici del vul-
sotto i mari, in continenti abitati da creature cano Stromboli. Nel brano seguente, i nostri
immaginarie oppure nel mondo reale. viaggiatori hanno appena iniziato la loro di-
In seguito al ritrovamento di un vecchio ma- scesa nel ventre del vulcano.

Il giorno seguente, martedì 30 giugno, alle sei ricominciammo a scendere.


Seguivamo sempre la galleria di lava, vera discesa naturale, dolce come quei piani incli-
nati che sostituiscono ancora oggi la scalinata nelle vecchie case. Continuammo così fino a
mezzogiorno e diciassette minuti, momento preciso in cui raggiungemmo Hans che s’era
fermato. 5
— Ah! — esclamò lo zio, — siamo giunti alla fine della galleria. Mi guardai intorno;
eravamo al centro di un incrocio nel quale sboccavano due strade entrambe cupe e strette.
Quale conveniva prendere? Era difficile stabilirlo.
Tuttavia mio zio non volle mostrare esitazione né davanti a me né davanti alla guida;
indicò la galleria a est, per la quale ci avviammo. 10
D’altra parte ogni esitazione davanti a quella duplice via si sarebbe prolungata all’infini-
to, perché non vi era alcun indizio che potesse determinare la scelta dell’una piuttosto che
dell’altra; bisognava dunque per forza affidarsi al caso.
Il pendio di questa galleria era lieve, e la sua sezione molto ineguale. A volte una suc-
cessione di archi si susseguiva davanti a noi come le navate di una cattedrale […]. In certi 15
luoghi questa struttura cedeva il posto a basse costruzioni che somigliavano alle costruzioni
dei castori, e dovevamo strisciare serpeggiando dentro stretti budelli1.
Il calore si manteneva a un grado sopportabile. Involontariamente pensavo alla sua in-

1. budelli: strade strette e buie.

115
VERIFICA 6 NOME E COGNOME

tensità quando le lave vomitate dallo Sneffels2 si precipitavano per questa via oggi così tran-
A

quilla e m’immaginavo torrenti di fuoco che si rompevano agli angoli della galleria e gli 20
VOLUME

ardenti vapori che si condensavano in quello strettissimo luogo!


“Purché”, pensai, “al vecchio vulcano non torni un tardivo capriccio di ricominciare!”
Non comunicavo le mie riflessioni allo zio Lidenbrock, non le avrebbe comprese. Il suo
unico pensiero era andare avanti. Camminava, strisciava, capitombolava anche con una
convinzione che in fin dei conti era meglio ammirare. 25
Alle sei del pomeriggio, dopo una passeggiata poco faticosa, avevamo percorso circa due
leghe verso sud, ma solo un quarto di miglio3 in profondità.
Lo zio diede il segnale del riposo; si mangiò senza molte chiacchiere e ci addormen-
tammo senza molto riflettere. La nostra sistemazione per la notte era semplicissima: una
coperta da viaggio, nella quale ci avvolgevamo, serviva da letto. Non avevamo da temere né 30
freddo né visite importune. I viaggiatori che si spingono nei deserti dell’Africa o nelle fore-
ste del Nuovo Mondo, sono costretti a vegliare gli uni per gli altri, durante le ore del sonno.
Qui invece solitudine assoluta e sicurezza complete; non c’erano da temere né selvaggi né
bestie feroci né alcun’altra razza malefica.
Ci svegliammo l’indomani, freschi e ben disposti, e ci rimettemmo in viaggio seguendo 35
un sentiero di lava come il giorno prima; era impossibile riconoscere la natura dei terreni
che attraversavamo. La galleria, invece di sprofondare nelle viscere del globo, tendeva a farsi
assolutamente orizzontale e mi parve persino di notare che risalisse verso la superficie della
Terra. Ciò divenne così evidente verso le dieci del mattino, e perciò così faticoso, che io fui
costretto a rallentare il passo. 40
— Ebbene, Axel? — disse impazientemente il professore.
— Non ne posso più, — risposi.
— Come! Dopo solo tre ore di passeggiata per una strada così facile!
— Facile, non dico di no, ma faticosa certo.
— Come! Se non facciamo che scendere! 45
— Salire, se non vi spiace!
— Salire! — fece mio zio alzando le spalle.
— Senza dubbio; da una mezz’ora il pendio si è modificato e se continuiamo così ritor-
neremo certamente alla superficie in Islanda.
Il professore tentennò4 il capo come chi non vuole essere convinto. Io cercai di ripigliar 50
la conversazione, ma egli non mi rispose, e diede il segnale della partenza. Mi accorsi che il
suo silenzio non era altro che malumore concentrato.
Intanto avevo ripreso il mio fardello5 coraggiosamente e seguii rapidamente Hans che
precedeva mio zio. Non volevo restare indietro, la mia maggiore preoccupazione era di

2. Sneffels: è il nome del vulcano persona, o un cavallo, poteva percor- delle diverse epoche e dei Paesi.
islandese da cui il gruppo è partito. rere al passo in un’ora di tempo (la 4. tentennò: esitò, era indeciso.
3. leghe …miglio: sono entrambe sua grandezza varia, a seconda dei 5. fardello: fagotto, bagaglio, involto
unità di lunghezza. La lega esprimeva luoghi, tra i 4 e i 6 chilometri). Il mi- pesante.
originariamente la distanza che una glio varia da 1 a 2 km circa, a seconda

116
NOME E COGNOME VERIFICA 6

non perdere di vista i compagni. Fremevo6 all’idea di smarrirmi nelle profondità di quel

A
55
labirinto.

VOLUME
D’altra parte, se la strada in salita diveniva più faticosa, me ne consolavo pensando che
mi riaccostava alla superficie della Terra. Era una speranza che aumentava ad ogni passo, e
mi rallegravo al pensiero di rivedere la mia piccola Graüben7.
A mezzogiorno le pareti della galleria mutarono aspetto. Mi accorsi, per l’indebolimen- 60
to della luce elettrica riflessa dalle muraglie, che alla parete di lava succedeva la roccia viva.
Questa era composta da strati inclinati e spesso disposti verticalmente. Eravamo nel secon-
do periodo geologico dell’era primaria, in pieno periodo siluriano8.
[…] Avrei dovuto tener per me le mie osservazioni, ma la mia natura di geologo vinse la
prudenza e lo zio Lidenbrock udì le mie esclamazioni. 65
— Che cos’hai? — disse.
— Osservate! — risposi mostrandogli la variata successione di arenarie, di calcari ed i
primi segni delle ardesie9.
— Ebbene?
— Eccoci giunti al periodo, nel quale sono comparsi le prime piante ed i primi animali. 70
— Ah! Credi?
— Guardate dunque! Esaminate, osservate!
Costrinsi il professore a guardare con la lampada le pareti della galleria. M’aspettavo
qualche esclamazione, ma non disse verbo e continuò la strada.
M’aveva capito o no? Non voleva convenire, per amor proprio di zio e di scienziato, di 75
essersi ingannato scegliendo la galleria a est oppure voleva esplorare il passaggio fino alla
fine? Era evidente che avevamo lasciato la strada delle lave e che quel sentiero non poteva
condurre al focolare dello Sneffels.
Frattanto io mi domandavo se non attribuivo troppa importanza a quel cambiamento
dei terreni, e se per caso non sbagliavo anch’io. Attraversavamo davvero quegli strati di 80
rocce sovrapposte alla massa granitica?
“Se ho ragione”, pensai, “devo trovare qualche avanzo di pianta primordiale, ed allora
bisognerà pure arrendersi all’evidenza. Cerchiamo.”
Non avevo fatto cento passi che mi si offrirono allo sguardo prove incontestabili. Così
doveva essere, perché nell’epoca siluriana i mari contenevano oltre millecinquecento specie 85
vegetali o animali. I miei piedi assuefatti al suolo duro delle lave, calpestarono a un tratto un
terriccio composto di avanzi di piante e di conchiglie. Sulle pareti si vedevano chiaramente
impronte di fucacee e di crittogame10. Il professor Lidenbrock non poteva ingannarsi, ma
chiudeva gli occhi, immagino, e continuava il suo cammino con passo costante.
Era ostinazione spinta oltre ogni limite. Non riuscii più a trattenermi, e, raccolta una 90

6. Fremevo: ero agitato da un desi- tate un tempo dal popolo celtico dei aria che fungono da galleggianti. Le
derio intenso. Siluri. Crittogame sono piante prive di or-
7. Graüben: la fidanzata di Axel. 9. arenarie, di calcari … ardesie: di- gani riproduttori visibili; compren-
8. siluriano: così chiamato perché i versi tipi di rocce. dono, tra le altre, le felci, i muschi, i
terreni di questo periodo sono molto 10. fucacee … crittogame: alghe licheni.
estesi in Inghilterra nelle regioni abi- spesso munito di vesciche piene di

117
VERIFICA 6 NOME E COGNOME

conchiglia perfettamente conservata, […] raggiunsi lo zio e gli dissi:


A

— Guardate!
VOLUME

— Ebbene? — rispose tranquillamente; — è la conchiglia di un crostaceo dell’ordine


dei trilobiti11 ora scomparso; nient’altro.
— Ma non ne deducete?... 95
— Quello che deduci tu? Sì. È vero, abbiamo abbandonato lo strato di granito e il canale
delle lave. Può essere che mi sia ingannato, ma non sarò certo del mio errore fin quando
avrò raggiunto l’estremità di questa galleria.
— Voi avete ragione di far così, caro zio, ed io vi approverei se non dovessimo temere un
pericolo che si fa sempre più minaccioso. 100
— Quale?
— La mancanza d’acqua.
— Ebbene, ci razioneremo, Axel.
( J. Verne, Viaggio al centro della Terra, Mursia 1967, trad. di G. Mina)

11. trilobiti: gruppo di crostacei pa- meno ovale con due solchi.
leozoici; hanno corpo di forma più o

Comprensione e analisi
1 Scrivi il luogo, la stagione, il giorno della settimana e l’ora in cui ha inizio il racconto.

Punti /2

2 Chi è il narratore del brano?


A Zio Lidenbrock.
B Axel.
C Graüben.
D Hans.
Punti /1

3 Il narratore segue con rapidità i suoi compagni di viaggio (rr. 53-56). Quale fra queste non è la
ragione che lo spinge ad affrettarsi?
A Non voleva restare indietro.
B Temeva di perdere di vista i compagni.
C Temeva di smarrirsi nelle profondità di quel labirinto.
D Voleva rivedere al più presto Graüben, la sua fidanzata.
Punti /1

118
NOME E COGNOME VERIFICA 6

A
4 Per quali ragioni Axel ritiene di essere nel secondo periodo geologico dell’era primaria, in
pieno periodo siluriano?

VOLUME
Punti /4

5 Come reagisce lo zio alla notizia che non vi è più acqua? Trascrivi le parole del testo.

Punti /1

6 Indica se ciascuna delle seguenti affermazioni è vera o falsa.


1. Nel racconto compaiono diverse digressioni. V F
2. Il ritmo della narrazione è accelerato. V F
3. Il tempo della storia e il tempo del racconto coincidono. V F
4. Nel racconto prevale lo spazio interno. V F
5. Lo spazio descritto è fantastico. V F
6. Nel racconto lo spazio fa da sfondo alla narrazione. V F
Punti /6

Lessico
7 Nella frase Qui invece solitudine assoluta e sicurezza complete (r. 33), quali termini possono
sostituire i due aggettivi?
A Solitudine esclusiva e sicurezza totali.
B Solitudine incondizionata e sicurezza intere.
C Solitudine illimitata e sicurezza totali.
D Solitudine generale e sicurezza minuziose.
Punti /1

8 Quale tra le seguenti parole non è sinonimo di primordiale (r. 82)? Cancellala.
iniziale, primitivo, originale, antichissimo, rozzo, preistorico, arcaico, remoto, ancestrale, primigenio
Punti /1

119
VERIFICA 6 NOME E COGNOME

Grammatica
A

9 Nella frase Quale conveniva prendere? (r. 8) che funzione svolge il termine quale?
VOLUME

A Pronome interrogativo.
B Pronome indefinito.
C Aggettivo interrogativo.
D Aggettivo indefinito.
Punti /1

10 Nella frase Ciò divenne così evidente verso le dieci del mattino (r. 39), individua il soggetto ed
indicane la categoria morfologica.

Punti /2

TOTALE PUNTI /20

VALUTAZIONE

120
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 6

A
VOLUME
UNITÀ 4 – STRADE DI CARTA
Il tema del viaggio • Il tempo e lo spazio

Jules Verne
Verso il cuore della Terra
Ancora oggi, Jules Verne è considerato il più celebre e attuale tra i padri della fantascienza,
un genere che, iniziato alla fine del XIX secolo, continua ad appassionare un vasto pubbli-
co. Il brano che ti presentiamo è tratto da uno dei suoi romanzi più celebri, molti dei quali
sono dedicati proprio a viaggi fantastici, sulla luna, sotto i mari, in continenti abitati da
creature immaginarie oppure nel mondo reale.
In seguito al ritrovamento di un vecchio manoscritto, il professor Lidenbrock decide di
partire alla volta del centro della Terra attraverso un vulcano situato in Islanda. Al vecchio
scienziato si uniscono Axel, suo nipote, e la guida Hans. Dopo una serie di straordina-
rie avventure, il gruppo raggiunge una voragine attraverso la quale sbuca alle pendici del
vulcano Stromboli. Nel brano seguente, i nostri viaggiatori hanno appena iniziato la loro
discesa nel ventre del vulcano.

Il giorno seguente, martedì 30 giugno, alle sei Il giorno successivo


ricominciammo a scendere. riprendemmo la nostra discesa
Seguivamo sempre la galleria di lava, vera discesa lungo una galleria ricoperta
naturale, dolce come quei piani inclinati che di lava. Il percorso seguiva un
sostituiscono ancora oggi la scalinata nelle vecchie 5 pendio dolce e regolare che
case. Continuammo così fino a mezzogiorno continuò per circa sei ore.
e diciassette minuti, momento preciso in cui Ci fermammo, dopo aver
raggiungemmo Hans che s’era fermato. raggiunto Hans, davanti a un
— Ah! — esclamò lo zio, — siamo giunti alla bivio.
fine della galleria. Mi guardai intorno; eravamo 10
al centro di un incrocio nel quale sboccavano due
strade entrambe cupe e strette. Quale conveniva
prendere? Era difficile stabilirlo.
Tuttavia mio zio non volle mostrare esitazione né La direzione fu indicata dallo
davanti a me né davanti alla guida; indicò la galleria 15 zio che, senza esitazione, si
a est, per la quale ci avviammo. inoltrò nella galleria orientale.

121
VERIFICA COMPENSATIVA 6 NOME E COGNOME

D’altra parte ogni esitazione davanti a quella


A

duplice via si sarebbe prolungata all’infinito, perché


VOLUME

non vi era alcun indizio che potesse determinare la


scelta dell’una piuttosto che dell’altra; bisognava 20
dunque per forza affidarsi al caso.
Il pendio di questa galleria era lieve, e la sua Anche il nuovo pendio era lieve,
sezione molto ineguale. A volte una successione ma il percorso era irregolare e,
di archi si susseguiva davanti a noi come le navate dopo ampi spazi, si restringeva
di una cattedrale [ …]. In certi luoghi questa 25 in cunicoli dove dovevamo
struttura cedeva il posto a basse costruzioni strisciare.
che somigliavano alle costruzioni dei castori, e
dovevamo strisciare serpeggiando dentro stretti
budelli1.
Il calore si manteneva a un grado sopportabile. 30 Il calore, mite e costante, mi
Involontariamente pensavo alla sua intensità faceva pensare alle epoche
quando le lave vomitate dallo Sneffels2 si passate in cui torrenti di lava
precipitavano per questa via oggi così tranquilla e infuocata avevano tracciato
m’immaginavo torrenti di fuoco che si rompevano quello stesso sentiero. Mi
agli angoli della galleria e gli ardenti vapori che si 35 preoccupava un po’, tuttavia,
condensavano in quello strettissimo luogo! l’idea che il vulcano potesse
“Purché”, pensai, “al vecchio vulcano non torni un riprendere la sua attività
tardivo capriccio di ricominciare!” proprio in quel momento. Lo
Non comunicavo le mie riflessioni allo zio zio, invece, pensava solo a
Lidenbrock, non le avrebbe comprese. Il suo unico 40 proseguire.
pensiero era andare avanti. Camminava, strisciava,
capitombolava anche con una convinzione che in fin
dei conti era meglio ammirare.
Alle sei del pomeriggio, dopo una passeggiata poco Alle sei del pomeriggio,
faticosa, avevamo percorso circa due leghe verso 45 avevamo percorso circa 10
sud, ma solo un quarto di miglio3 in profondità. chilometri senza troppe
Lo zio diede il segnale del riposo; si mangiò senza difficoltà, ma eravamo

1. budelli: strade strette e buie.


2. Sneffels: è il nome del vulcano islandese da cui il gruppo è partito.
3. leghe …miglio: sono entrambe unità di lunghezza. La lega esprimeva originariamente la distanza che una
persona, o un cavallo, poteva percorrere al passo in un’ora di tempo (la sua grandezza varia, a seconda dei
luoghi, tra i 4 e i 6 chilometri). Il miglio varia da 1 a 2 km circa, a seconda delle diverse epoche e dei Paesi.
4. tentennò: esitò, era indeciso.

122
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 6

molte chiacchiere e ci addormentammo senza penetrati in profondità di soli

A
molto riflettere. La nostra sistemazione per 250 metri.

VOLUME
la notte era semplicissima: una coperta da 50 Lo zio ordinò la sosta e, dopo
viaggio, nella quale ci avvolgevamo, serviva un breve e silenzioso pasto, ci
da letto. Non avevamo da temere né freddo addormentammo.
né visite importune. I viaggiatori che si La nostra sistemazione
spingono nei deserti dell’Africa o nelle foreste consisteva in una sola coperta,
del Nuovo Mondo, sono costretti a vegliare 55 ma non avevamo nulla da
gli uni per gli altri, durante le ore del sonno. temere; quella totale solitudine
Qui invece solitudine assoluta e sicurezza infatti non presentava alcun
complete; non c’erano da temere né selvaggi pericolo.
né bestie feroci né alcun’altra razza malefica.
Ci svegliammo l’indomani, freschi e ben 60 Ci svegliammo quindi riposati
disposti, e ci rimettemmo in viaggio seguendo e di buon umore, pronti a
un sentiero di lava come il giorno prima; era riprendere il cammino che
impossibile riconoscere la natura dei terreni seguiva un sentiero di lava
che attraversavamo. La galleria, invece di simile a quello percorso il
sprofondare nelle viscere del globo, tendeva 65 giorno precedente.
a farsi assolutamente orizzontale e mi Notai però che il sentiero non
parve persino di notare che risalisse verso scendeva affatto e, dopo un
la superficie della Terra. Ciò divenne così lungo tratto in linea retta,
evidente verso le dieci del mattino, e perciò sembrava addirittura procedere
così faticoso, che io fui costretto a rallentare il 70 in salita.
passo. Quando il cammino si fece più
— Ebbene, Axel? — disse impazientemente il ripido, fui costretto a rallentare
professore. il passo, cosa che provocò un
— Non ne posso più, — risposi. rimprovero dello zio, convinto
— Come! Dopo solo tre ore di passeggiata per 75 che la strada continuasse a
una strada così facile! scendere. Provai a convincerlo
— Facile, non dico di no, ma faticosa certo. del suo errore, ma egli rimase
— Come! Se non facciamo che scendere! fermo nelle sue convinzioni.
— Salire, se non vi spiace!
— Salire! — fece mio zio alzando le spalle. 80
— Senza dubbio; da una mezz’ora il pendio
si è modificato e se continuiamo così
ritorneremo certamente alla superficie in
Islanda.
123
VERIFICA COMPENSATIVA 6 NOME E COGNOME

Il professore tentennò4 il capo come chi non 85


A

vuole essere convinto. Io cercai di ripigliar la


VOLUME

conversazione, ma egli non mi rispose, e diede


il segnale della partenza. Mi accorsi che il suo
silenzio non era altro che malumore concentrato.
Intanto avevo ripreso il mio fardello5 90
coraggiosamente e seguii rapidamente Hans che Consolato dal pensiero che
precedeva mio zio. Non volevo restare indietro, la presto avremmo rivisto la luce,
mia maggiore preoccupazione era di non perdere e con essa la mia Graüben,
di vista i compagni. Fremevo6 all’idea di smarrirmi accelerai il passo perché
nelle profondità di quel labirinto. 95 temevo, restando indietro,
D’altra parte, se la strada in salita diveniva più di perdere di vista il resto del
faticosa, me ne consolavo pensando che mi gruppo.
riaccostava alla superficie della Terra. Era una
speranza che aumentava ad ogni passo, e mi
rallegravo al pensiero di rivedere la mia piccola 105
Graüben7.
A mezzogiorno le pareti della galleria mutarono Verso mezzogiorno la
aspetto. Mi accorsi, per l’indebolimento della luce composizione del terreno
elettrica riflessa dalle muraglie, che alla parete di cambiò nuovamente e strati
lava succedeva la roccia viva. Questa era composta 110 di roccia viva sostituirono la
da strati inclinati e spesso disposti verticalmente. lava creando un paesaggio
Eravamo nel secondo periodo geologico dell’era che ricordava un panorama
primaria, in pieno periodo siluriano8. preistorico.
[…] Avrei dovuto tener per me le mie osservazioni,
ma la mia natura di geologo vinse la prudenza e lo 115
zio Lidenbrock udì le mie esclamazioni.
— Che cos’hai? — disse.
— Osservate! — risposi mostrandogli la variata
successione di arenarie, di calcari ed i primi segni
delle ardesie9. 120

5. fardello: fagotto, bagaglio, involto pesante.


6. Fremevo: ero agitato da un desiderio intenso.
7. Graüben: la fidanzata di Axel.
8. siluriano: così chiamato, perché i terreni di questo periodo sono molto estesi in Inghilterra nelle regioni
abitate un tempo dal popolo celtico dei Siluri.
9. arenarie, di calcari … ardesie: diversi tipi di rocce.
10. fucacee … crittogame: alghe spesso munito di vesciche piene di aria che fungono da galleggianti. Le

124
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 6

— Ebbene? — Eccoci giunti al periodo, nel quale

A
sono comparsi le prime piante ed i primi animali.

VOLUME
— Ah! Credi?
— Guardate dunque! Esaminate, osservate!
Costrinsi il professore a guardare con la lampada 125 Appariva evidente che quella
le pareti della galleria. M’aspettavo qualche strada non poteva condurci
esclamazione, ma non disse verbo e continuò la verso il cuore del vulcano e, di
strada. conseguenza, a quello della
M’aveva capito o no? Non voleva convenire, per Terra. Ad un certo punto, a
amor proprio di zio e di scienziato, di essersi 130 confermare le mie ipotesi,
ingannato scegliendo la galleria a est oppure voleva arrivò il ritrovamento delle
esplorare il passaggio fino alla fine? Era evidente tracce di primordiali forme
che avevamo lasciato la strada delle lave e che di vita. Per scuotere mio zio,
quel sentiero non poteva condurre al focolare dello che sembrava ignorare tutti
Sneffels. 135 questi mutamenti, raccolsi una
Frattanto io mi domandavo se non attribuivo troppa conchiglia e gliela mostrai, ma
importanza a quel cambiamento dei terreni, e se niente poteva incrinare il suo
per caso non sbagliavo anch’io. Attraversavamo desiderio di andare avanti fino
davvero quegli strati di rocce sovrapposte alla al termine della galleria.
massa granitica? 140
“Se ho ragione”, pensai, “devo trovare qualche
avanzo di pianta primordiale, ed allora bisognerà
pure arrendersi all’evidenza. Cerchiamo.”
Non avevo fatto cento passi che mi si offrirono allo
sguardo prove incontestabili. Così doveva essere, 145
perché nell’epoca siluriana i mari contenevano
oltre millecinquecento specie vegetali o animali.
I miei piedi assuefatti al suolo duro delle lave,
calpestarono a un tratto un terriccio composto
di avanzi di piante e di conchiglie. Sulle pareti si 150
vedevano chiaramente impronte di fucacee e di
crittogame10. Il professor Lidenbrock non poteva
ingannarsi, ma chiudeva gli occhi, immagino, e
continuava il suo cammino con passo costante.

Crittogame sono piante prive di organi riproduttori visibili; comprendono, tra le altre, le felci, i muschi, i
licheni.
11. trilobiti: gruppo di crostacei paleozoici; hanno corpo di forma più o meno ovale con due solchi.

125
VERIFICA COMPENSATIVA 6 NOME E COGNOME

Era ostinazione spinta oltre ogni limite. Non 155


A

riuscii più a trattenermi, e, raccolta una conchiglia


VOLUME

perfettamente conservata, […] raggiunsi lo zio e gli


dissi:
— Guardate!
— Ebbene? — rispose tranquillamente; — è la 160
conchiglia di un crostaceo dell’ordine dei trilobiti11
ora scomparso; nient’altro.
— Ma non ne deducete?...
— Quello che deduci tu? Sì. È vero, abbiamo
abbandonato lo strato di granito e il canale delle 165 Di fronte alla sua irremovibile
lave. Può essere che mi sia ingannato, ma non sarò volontà, gli esposi allora la mia
certo del mio errore fin quando avrò raggiunto vera preoccupazione; la nostra
l’estremità di questa galleria. provvista d’acqua infatti si
— Voi avete ragione di far così, caro zio, ed io vi stava rapidamente esaurendo.
approverei se non dovessimo temere un pericolo 170 Neppure questa mia
che si fa sempre più minaccioso. osservazione servì a scuoterlo
— Quale? ed egli si limitò a rispondere
— La mancanza d’acqua. che avremmo razionato le
— Ebbene, ci razioneremo, Axel. nostre riserve.
( J. Verne, Viaggio al centro della Terra, Mursia 1967,
trad. di G. Mina)

Comprensione e analisi
1 Scrivi il luogo, la stagione, il giorno della settimana e l’ora in cui ha inizio il racconto.

Punti /2

2 Chi è il narratore del brano?


A Zio Lidenbrock. C Graüben.
B Axel. D Hans
Punti /1

126
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 6

3 Il narratore segue con rapidità i suoi compagni di viaggio (rr. 90-95). Quale fra queste non è

A
la ragione che lo spinge ad affrettarsi?

VOLUME
A Non voleva restare indietro.
B Temeva di perdere di vista i compagni.
C Temeva di smarrirsi nelle profondità di quel labirinto.
D Voleva rivedere al più presto Graüben, la sua fidanzata.
Punti /1

4 Per quali ragioni Axel ritiene di essere nel secondo periodo geologico dell’era primaria, in
pieno periodo siluriano?

Punti /4

5 Come reagisce lo zio alla notizia che non vi è più acqua? Trascrivi le parole del testo.

Punti /1

Lessico
6 Quale tra le seguenti parole non è sinonimo di primordiale (r. 142)? Cancellala.
iniziale, primitivo, originale, antichissimo, rozzo, preistorico, arcaico, remoto, ancestrale,
primigenio
Punti /1

Grammatica
7 Nella frase Quale conveniva prendere? (rr. 12-13) che funzione svolge il termine quale?
A Pronome interrogativo. C Aggettivo interrogativo.
B Pronome indefinito. D Aggettivo indefinito.
Punti /1

8 Nella frase Ciò divenne così evidente verso le dieci del mattino (rr. 68-69), individua il sog-
getto.

Punti /1

TOTALE PUNTI /12

VALUTAZIONE
127
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 7
A
VOLUME

UNITÀ 5 – DIVERSO DA CHI?


Il tema della diversità • Tema, scopo, messaggio e contesto

Domenico Starnone
Sabina
Le numerose opere narrative di Domenico no infatti è possibile, attraverso la quotidiana
Starnone riflettono la lunga esperienza ma- pratica della convivenza e del rispetto per la
turata dall’autore come docente negli Istituti diversità, trasformare ogni singola esperienza
superiori. in un’occasione condivisa per crescere.
La vicenda dei due protagonisti si snoda in
una scuola presentata come il luogo in cui si- I personaggi:
tuazioni ed esperienze disparate si incontrano - Sabina, una studentessa disabile e gentile,
e vengono condivise. È difficile infatti pensare sensibile e socievole, dal carattere deciso.
a due persone più diverse da quelle presenti - Giacomazzi, un suo compagno rozzo, poco
nel racconto: un “bullo” e una ragazzina sen- educato, insolente, che assume spesso at-
sibile e intelligente, ma purtroppo costretta a teggiamenti da bullo.
muoversi su una carrozzella. Il singolare rap- - L’accompagnatrice, scontrosa, antipatica,
porto di amicizia che si crea tra queste due scortese nei confronti di Sabina.
personalità, tanto distanti tra loro, costituisce - Il narratore, un professore.
uno dei prodigi più evidenti, tra quelli che la I luoghi: una scuola.
scuola può realizzare. Soltanto al suo inter- Il tempo: nel corso di un anno scolastico.

Sabina ha un banco ma non una sedia. La sedia se la porta da casa. O, se vogliamo essere
precisi: un pullmino giallo porta da casa sia lei che la sedia. Il pullmino si ferma nel cortile,
un’accompagnatrice spalanca il portellone posteriore e spinge la carrozzella con Sabina giù
dalla rampa di metallo, su per una rampa di cemento, fino all’ingresso della scuola. L’ac-
compagnatrice è scorbutica1, non le piace il lavoro che fa. Ogni frase che pronuncia è pro- 5
sciugata dalle vocali2, o almeno così sembra, e termina sempre con molti punti esclamativi
di stizza3. Qualsiasi cosa Sabina le chieda, quella risponde: «S-b-n!!!B-st!!!». […]
Sabina […] è una ragazza sveglia, sensibile, con un vocabolario ricco, solo un po’ stroz-
zato dal suo handicap4. Sa bene che la solidarietà dei suoi compagni è quasi sempre genuina
e sa benissimo che a volte, col suo handicap, gliela rende faticosa, difficile. Sicché cerca di 10
essere d’aiuto. Fa segnali di sua iniziativa al ragazzo della V C per richiamare l’attenzione
e poi smistarla5 sulla compagna che lo ama. Organizza in segreto, mentalmente, dei turni

1. scorbutica: scontrosa, antipatica. 3. stizza: ira improvvisa e passeggera. ostacola un po’ nell’uso della sua va-
2. prosciugata dalle vocali: priva 4. un vocabolario … handicap: la sta conoscenza di vocaboli.
delle vocali. condizione di disabile di Sabina la 5. smistarla: rivolgerla.

128
NOME E COGNOME VERIFICA 7

per farsi accompagnare al bagno e li mette in atto con accortezza. Coniuga insomma i suoi

A
desideri di relazione con la disponibilità, i bisogni, le ripulse6 dei suoi compagni.

VOLUME
È riuscita persino, di recente, a mettere a frutto il teppismo di Giacomazzi, che ora dico 15
chi è. Questo Giacomazzi parla a monosillabi7 con gli insegnanti, punzecchia, sfotte e ri-
empie di oscenità8 i coetanei, sfascia tutto quello che gli capita sotto mano ma poi dice che
non è stato lui. [...]
Bene: Sabina a questo bruto9 da un po’ di tempo ha chiesto di spingerle la carrozzina du-
rante la ricreazione. Io sono stato preso dall’ansia ma non ho messo bocca. Non l’ho fatto 20
perché ho visto che lei ci teneva. E non l’ho fatto anche perché ho visto che Giacomazzi ha
accettato volentieri. Poi ho capito perché. Perché s’è messo a spingerle la carrozzina a veloci-
tà da Formula 1. Di ricreazione in ricreazione Giacomazzi ce l’ha messa tutta per far morire
di paura Sabina: spingeva correndo a gambe levate, zigzagando, curvando su due ruote,
frenando bruscamente, ripartendo altrettanto bruscamente. Lì per lì ho pensato: questo me 25
l’ammazza. Poi però mi sono reso conto che Sabina se la spassava a un tale livello, che un
intervento repressivo era una vera aggressione alla gioia di vivere. Rideva, rideva, rideva. O
stava a bocca aperta, con gli occhi sbarrati dall’emozione intensa.
Nel giro di una settimana mi sono rassicurato. Giacomazzi stava modificando il suo
comportamento, ora Sabina non glielo doveva nemmeno chiedere di spingerla. Ora era 30
lui che, al primo suono della campanella, prendeva posizione dietro di lei e Sabina gridava:
«Via!».
Non solo. Li osservavo e mi sembrava sempre più chiaro che Giacomazzi, senza nem-
meno rendersene conto, non aveva più intenzione di farla morire di paura puntando, met-
tiamo, a tutta velocità verso una parete e poi sterzando bruscamente. Giacomazzi adesso 35
voleva solo che Sabina se la spassasse, e più se la spassava lei, più se la godeva lui. Non male.
Era la prima volta che vedevo Giacomazzi dedicarsi a un’attività con i soliti fini distruttivi
e autodistruttivi, per poi smarrire strada facendo l’obiettivo di fare del male e ficcarsi nei
guai. Sennonché una settimana fa il ragazzo ce l’ha messa tutta. Durante la ricreazione
filava a velocità sostenuta per il cortile. Sabina faceva una risata che sembrava un urlo. Ma, 40
non so come, la carrozzina s’è rovesciata e Sabina è ruzzolata via. Sono accorso per strozzare
Giacomazzi e soccorrere Sabina. Ma mi sono accorto che Sabina seguitava a ridere illesa e
Giacomazzi era rimasto impietrito, giallo, forse prossimo allo svenimento. Allora ho cam-
biato passo e mi sono avvicinato con tranquillità al capannello10 di studenti e insegnanti che
si stava formando. 45
Quando sono arrivato, Giacomazzi aveva riacquistato la voce per urlare disperato:
«Sabì, ti sei fatta male? Scusa, Sabì. Non ti spingo più. Te lo giuro». E Sabina: «Rimettimi
su. Mi fa male solo il ginocchio ... Vi scostate? Dai, spingi, Giacomà».
Ho esaminato il ginocchio di Sabina, non s’era fatta niente. E adesso sto più attento a
Giacomazzi che a lei. Mi preoccupa, quel ragazzo. La mattina arriva un po’ prima e aspetta 50
il pullmino giallo. Non so cosa abbia in mente. Fissa l’accompagnatrice di Sabina in un

6. ripulse: rifiuti. 8. riempie di oscenità: ricopre di 10. capannello: gruppo.


7. monosillabi: parole formate da parole volgari.
una sola sillaba. 9. bruto: individuo privo di ragione.

129
VERIFICA 7 NOME E COGNOME

modo che non mi piace. Mi accorgo che fa smorfie terrorizzanti quando la sente esclamare:
A

«S-b-n!!! B-st!!! ».
VOLUME

Che ha in mente, che cova11? È eccessivo, Giacomazzi. È eccessivo persino nella solida-
rietà. 55
(D. Starnone, Ex cattedra e altre storie di scuola, Feltrinelli 2008)

11. cova: alimenta dentro di sé na-


scostamente qualche pensiero.

Comprensione e analisi

1 Cancella l’alternativa errata.


Sabina va a scuola con il pullmino/l’autobus; nello zaino porta i libri del giorno/della settimana
perché lo zaino glielo deve portare l’accompagnatrice. Preferisce far spingere la sua carrozzella
dall’accompagnatrice/dai compagni; al mattino, però, i suoi compagni sono molto impegnati e
la aiutano con piacere/controvoglia.
Sabina è/non è una ragazza intelligente: fatica a parlare ma sa come farsi aiutare dai compagni;
riesce persino a farsi spingere da Giacomazzi, il teppista/damerino della classe, durante la
ricreazione. Lui ha accettato volentieri/a malincuore per poter spingere la carrozzina a velocità
da Formula 1.
Sabina però ha una paura da morire/si diverte pazzamente.
In una settimana il comportamento di Giacomazzi si è modificato: non voleva più spaventare/
divertire Sabina: voleva che la compagna se la spassasse/si facesse male per divertirsi così anche
lui.
Quando, una settimana fa, la carrozzina si è rovesciata, Giacomazzi è rimasto impietrito per lo
spavento/il sollievo. Ora è il ragazzo/Sabina a preoccupare il narratore, perché non si capisce
cosa abbia in mente.
(0,5 punti per ogni cancellazione corretta) Punti /6

2 La vicenda del brano è incentrata attorno a due figure, Sabina ed il suo compagno Giacomazzi.
Indica per ogni caratteristica a quale personaggio appartiene, mettendo una crocetta al posto
giusto.
Sabina Giacomazzi
1. Parla a monosillabi
2. Gentile e socievole
3. Acuta/o e sensibile
4. È intollerante e bugiarda/o
5. È attiva/o e propositiva/o
6. Punzecchia i compagni
7. Pronuncia frasi stentate
Punti /7
130
NOME E COGNOME VERIFICA 7

A
3 Alla fine del brano, il narratore si chiede cosa abbia in mente Giacomazzi (r. 54). Cosa cova,
secondo te?

VOLUME
Punti /2

4 Da quale punto di vista è raccontata la storia?


A Da un’alternanza di voci narranti, Sabina e Giacomazzi.
B Da un narratore interno, l’insegnante.
C Da un narratore esterno, l’accompagnatrice.
D Da un narratore esterno, l’insegnante.
Punti /1

5 Qual è il tema del racconto?


A L’amicizia tra due personalità distanti e apparentemente inconciliabili.
B Lo scontro tra due ragazzi che frequentano la stessa classe.
C Gli scherzi crudeli nei confronti di una ragazza disabile.
D L’indifferenza dei compagni di scuola nei confronti di una ragazza disabile.
Punti /1

6 Indica se le affermazioni relative al messaggio sono vere o false.


1. È facile comprendere ed accettare la disabilità. V F
2. La scuola può insegnare il rispetto delle regole di convivenza. V F
3. Le caratteristiche diverse rendono inconciliabili le persone. V F
4. La scuola può insegnare il rispetto della diversità. V F
5. Ogni esperienza può diventare occasione di crescita. V F
Punti /5

Lessico

7 Alla riga 20 è presente l’espressione mettere bocca. Indica il significato del termine.
A Urlare.
B Rimproverare.
C Interrompere.
D Intervenire.
Punti /1

131
VERIFICA 7 NOME E COGNOME
A

8 Giacomazzi spinge la carrozzina correndo a gambe levate (r. 24). Quale tra questi modi di dire
non ha lo stesso significato dell’espressione in corsivo?
VOLUME

A Correre a perdifiato. C Correre ai ripari.


B Correre a rotta di collo. D Correre a spron battuto.
Punti /1

Grammatica

9 L’accompagnatrice è scorbutica (r. 5); il termine scorbutica è:


A aggettivo qualificativo con funzione attributiva.
B aggettivo qualificativo con funzione predicativa.
C aggettivo qualificativo con funzione di avverbio.
D aggettivo qualificativo sostantivato.
Punti /1

10 Dalla riga 48 alla riga 49 sono presenti i verbi spingi, ha esaminato, sto. Analizzali.
Forma verbale Infinito Coniugazione Modo Tempo Persona
Spingi
Ho esaminato
Sto

Punti /15

11 Giacomazzi diventa giallo (r. 43). Dell’aggettivo giallo trova l’alterazione suggerita.
Diminutivo:
Dispregiativo:
Attenuativo:
Punti /3

12 Sabina se la spassava a un tale livello (r. 26). L’aggettivo tale è:


A dimostrativo. C possessivo.
B indefinito. D qualificativo.
Punti /1

TOTALE PUNTI /44

VALUTAZIONE

132
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 7

A
VOLUME
UNITÀ 5 – DIVERSO DA CHI?
Il tema della diversità • Tema, scopo, messaggio e contesto

Domenico Starnone
Sabina
Le numerose opere narrative di Domenico Starnone riflettono la lunga esperienza matura-
ta dall’autore come docente negli Istituti superiori.
La vicenda dei due protagonisti si snoda in una scuola presentata come il luogo in cui si-
tuazioni ed esperienze disparate si incontrano e vengono condivise. È difficile infatti pen-
sare a due persone più diverse da quelle presenti nel racconto: un “bullo” e una ragazzina
sensibile e intelligente, ma purtroppo costretta a muoversi su una carrozzella.
Il singolare rapporto di amicizia che si crea tra queste due personalità, tanto distanti tra
loro, costituisce uno dei prodigi più evidenti, tra quelli che la scuola può realizzare. Soltan-
to al suo interno infatti è possibile, attraverso la quotidiana pratica della convivenza e del
rispetto per la diversità, trasformare ogni singola esperienza in un’occasione condivisa per
crescere.
I personaggi
- Sabina, una studentessa disabile e gentile, sensibile e socievole, dal carattere deciso.
- Giacomazzi, un suo compagno rozzo, poco educato, insolente, che assume spesso atteggia-
menti da bullo.
- L’accompagnatrice, scontrosa, antipatica, scortese nei confronti di Sabina.
- Il narratore, un professore.
I luoghi: una scuola.
Il tempo: nel corso di un anno scolastico.

Sabina ha un banco ma non una sedia. La sedia se la Sabina è costretta ad


porta da casa. O, se vogliamo essere precisi: un pullmino andare a scuola su una
giallo porta da casa sia lei che la sedia. Il pullmino sedia a rotelle. È aiutata
si ferma nel cortile, un’accompagnatrice spalanca il da un’accompagnatrice
portellone posteriore e spinge la carrozzella con Sabina 5 che non ama questo
giù dalla rampa di metallo, su per una rampa di cemento, lavoro, si mostra poco
fino all’ingresso della scuola. L’accompagnatrice è gentile con lei e le
scorbutica1, non le piace il lavoro che fa. Ogni frase che dà sempre risposte
sgarbate.
1. scorbutica: scontrosa, antipatica.

133
VERIFICA COMPENSATIVA 7 NOME E COGNOME

pronuncia è prosciugata dalle vocali2, o almeno così


A

sembra, e termina sempre con molti punti esclamativi di 10


VOLUME

stizza3. Qualsiasi cosa Sabina le chieda, quella risponde:


«S-b-n!!!B-st!!!». [ …]
Sabina […] è una ragazza sveglia, sensibile, con Sabina è una ragazza
un vocabolario ricco, solo un po’ strozzato dal suo intelligente e trova il
handicap4. Sa bene che la solidarietà dei suoi compagni 15 modo di farsi aiutare dai
è quasi sempre genuina e sa benissimo che a volte, col compagni di classe.
suo handicap, gliela rende faticosa, difficile. Sicché cerca
di essere d’aiuto. Fa segnali di sua iniziativa al ragazzo
della V C per richiamare l’attenzione e poi smistarla5
sulla compagna che lo ama. Organizza in segreto, 20
mentalmente, dei turni per farsi accompagnare al bagno
e li mette in atto con accortezza. Coniuga insomma i suoi
desideri di relazione con la disponibilità, i bisogni, le
ripulse6 dei suoi compagni.
È riuscita persino, di recente, a mettere a frutto il 25 È talmente furba che
teppismo di Giacomazzi, che ora dico chi è. Questo è riuscita persino a
Giacomazzi parla a monosillabi7 con gli insegnanti, coinvolgere Giacomazzi,
punzecchia, sfotte e riempie di oscenità8 i coetanei, un tipo violento con un
sfascia tutto quello che gli capita sotto mano ma poi dice atteggiamento da bullo.
che non è stato lui. [...] 30
Bene: Sabina a questo bruto9 da un po’ di tempo ha
chiesto di spingerle la carrozzina durante la ricreazione.
Io sono stato preso dall’ansia ma non ho messo bocca. Sono rimasto impaurito
Non l’ho fatto perché ho visto che lei ci teneva. E non quando ho visto
l’ho fatto anche perché ho visto che Giacomazzi ha 35 Giacomazzi spingere
accettato volentieri. Poi ho capito perché. Perché s’è a tutta la velocità la
messo a spingerle la carrozzina a velocità da Formula 1. carrozzina di Sabina.

2. prosciugata dalle vocali: priva delle vocali.


3. stizza: ira improvvisa e passeggera.
4. un vocabolario … handicap: la condizione di disabile di Sabina la ostacola un po’ nell’uso della sua vasta
conoscenza di vocaboli.
5. smistarla: rivolgerla.
6. ripulse: rifiuti.
7. monosillabi: parole formate da una sola sillaba.
8. riempie di oscenità: ricopre di parole volgari.
9. bruto: individuo privo di ragione.

134
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 7

Di ricreazione in ricreazione Giacomazzi ce l’ha messa

A
tutta per far morire di paura Sabina: spingeva correndo

VOLUME
a gambe levate, zigzagando, curvando su due ruote, 40
frenando bruscamente, ripartendo altrettanto
bruscamente. Lì per lì ho pensato: questo me l’ammazza.
Poi però mi sono reso conto che Sabina se la spassava a Lei in realtà se la spassa
un tale livello, che un intervento repressivo era una vera e vive con piacere questa
aggressione alla gioia di vivere. Rideva, rideva, rideva. O 45 nuova emozione che la
stava a bocca aperta, con gli occhi sbarrati dall’emozione diverte.
intensa.
Nel giro di una settimana mi sono rassicurato. Dopo poco tempo, ho
Giacomazzi stava modificando il suo comportamento, verificato che Giacomazzi
ora Sabina non glielo doveva nemmeno chiedere 50 ha modificato il proprio
di spingerla. Ora era lui che, al primo suono della comportamento ed è
campanella, prendeva posizione dietro di lei e Sabina preoccupato solo di far
gridava: «Via!». divertire la compagna.
Non solo. Li osservavo e mi sembrava sempre più
chiaro che Giacomazzi, senza nemmeno rendersene 55
conto, non aveva più intenzione di farla morire di paura
puntando, mettiamo, a tutta velocità verso una parete e
poi sterzando bruscamente. Giacomazzi adesso voleva
solo che Sabina se la spassasse, e più se la spassava
lei, più se la godeva lui. Non male. Era la prima volta che 60
vedevo Giacomazzi dedicarsi a un’attività con i soliti
fini distruttivi e autodistruttivi, per poi smarrire strada
facendo l’obiettivo di fare del male e ficcarsi nei guai.
Sennonché una settimana fa il ragazzo ce l’ha messa Una settimana fa, la
tutta. Durante la ricreazione filava a velocità sostenuta 65 carrozzina di Sabina si è
per il cortile. Sabina faceva una risata che sembrava rovesciata.
un urlo. Ma, non so come, la carrozzina s’è rovesciata
e Sabina è ruzzolata via. Sono accorso per strozzare
Giacomazzi e soccorrere Sabina. Ma mi sono accorto che Giacomazzi è disperato e
Sabina seguitava a ridere illesa e Giacomazzi era rimasto 70 teme per Sabina.
impietrito, giallo, forse prossimo allo svenimento. Allora
ho cambiato passo e mi sono avvicinato con tranquillità

135
VERIFICA COMPENSATIVA 7 NOME E COGNOME

al capannello10 di studenti e insegnanti che si stava


A

formando.
VOLUME

Quando sono arrivato, Giacomazzi aveva riacquistato la 75 Per fortuna Sabina non
voce per urlare disperato: «Sabì, ti sei fatta male? Scusa, si è fatta nulla di serio
Sabì. Non ti spingo più. Te lo giuro». E Sabina: «Rimettimi e non vede l’ora di
su. Mi fa male solo il ginocchio ... Vi scostate? Dai, spingi, riprendere la corsa.
Giacomà».
Ho esaminato il ginocchio di Sabina, non s’era fatta 80
niente. E adesso sto più attento a Giacomazzi che a lei.
Mi preoccupa, quel ragazzo. La mattina arriva un po’ Adesso Giacomazzi
prima e aspetta il pullmino giallo. Non so cosa abbia in aspetta che Sabina arrivi
mente. Fissa l’accompagnatrice di Sabina in un modo e guarda minaccioso
che non mi piace. Mi accorgo che fa smorfie terrorizzanti 85 l’accompagnatrice
quando la sente esclamare: «S-b-n!!! B-st!l! ». quando tratta male
Che ha in mente, che cova11? È eccessivo, Giacomazzi. È Sabina.
eccessivo persino nella solidarietà.
(D. Starnone, Ex cattedra e altre storie di scuola, Feltrinelli 2008)

10. capannello: gruppo.


11. cova: alimenta dentro di sé nascostamente qualche pensiero.

Comprensione e analisi
1 Nel riassunto che segue cancella l’alternativa errata.
Sabina va a scuola con il pullmino/l’autobus; nello zaino porta i libri del giorno/della
settimana perché lo zaino glielo deve portare l’accompagnatrice. Preferisce far spingere la sua
carrozzella dall’accompagnatrice/dai compagni; al mattino, però, i suoi compagni sono molto
impegnati e la aiutano con piacere/controvoglia.
Sabina è/non è una ragazza intelligente: fatica a parlare ma sa come farsi aiutare dai
compagni; riesce persino a farsi spingere da Giacomazzi, il teppista/damerino della classe,
durante la ricreazione. Lui ha accettato volentieri/a malincuore per poter spingere la
carrozzina a velocità da Formula 1.
Sabina però ha una paura da morire/si diverte pazzamente.
In una settimana il comportamento di Giacomazzi si è modificato: non voleva più spaventare/
divertire Sabina: voleva che la compagna se la spassasse/si facesse male per divertirsi così
anche lui.
Quando, una settimana fa, la carrozzina si è rovesciata, Giacomazzi è rimasto impietrito per lo
spavento/il sollievo. Ora è il ragazzo/Sabina a preoccupare il narratore, perché non si capisce
cosa abbia in mente.
(0,5 punti per ogni cancellazione corretta) Punti /6

136
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 7

2 Da chi è raccontata la storia?

A
A Da un’alternanza di voci narranti, Sabina e Giacomazzi.

VOLUME
B Da un narratore interno, l’insegnante.
C Da un narratore esterno, l’accompagnatrice.
D Da un narratore esterno, l’insegnante.
Punti /1

3 Qual è il tema presentato dal racconto?


A L’amicizia tra due personalità distanti e apparentemente inconciliabili.
B Lo scontro tra due ragazzi che frequentano la stessa classe.
C Gli scherzi crudeli nei confronti di una ragazza disabile.
D L’indifferenza dei compagni di scuola nei confronti di una ragazza disabile.
Punti /1

4 Quali sono i messaggi presenti nel racconto? (Hai due possibilità di scelta)
A È facile comprendere ed accettare la disabilità.
B La scuola può insegnare il rispetto delle regole di convivenza.
C Le caratteristiche diverse rendono inconciliabili le persone.
D La scuola può insegnare il rispetto della diversità.
Punti /2

Lessico
5 Alla riga 33 è presente l’espressione mettere bocca. Indica il significato del termine.
A Urlare.
B Rimproverare.
C Interrompere.
D Intervenire.
Punti /1

6 Giacomazzi spinge la carrozzina correndo a gambe levate (r. 40). Quale tra questi modi di dire
non ha lo stesso significato dell’espressione in corsivo?
A Correre a perdifiato.
B Correre a rotta di collo.
C Correre ai ripari.
D Correre a spron battuto.
Punti /1

137
VERIFICA COMPENSATIVA 7 NOME E COGNOME

Grammatica
A

7 Dalla riga 78 alla riga 81 sono presenti i verbi spingi, ho esaminato, sto. Analizzali.
VOLUME

Forma verbale Infinito Coniugazione Modo Tempo Persona


Spingi
Ho esaminato
Sto

Punti /15

8 Giacomazzi diventa giallo (r. 71). Dell’aggettivo giallo trova l’alterazione suggerita.
Diminutivo:
Dispregiativo:
Attenuativo:
Punti /3

TOTALE PUNTI /30

VALUTAZIONE

138
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 8

A
VOLUME
UNITÀ 6 – SEMPLICI EMOZIONI
Il tema dei sentimenti • Registri, linguaggi settoriali, paratassi e ipotassi

Fred Uhlman
L’amico ritrovato
Nella Germania degli anni Trenta, percorsa manifestare la sua simpatia verso il nazismo.
dalle prime manifestazioni dell’antisemiti- Quando la situazione degli ebrei tedeschi si
smo, nasce sui banchi di scuola una singolare avvia verso la tragedia, Hans riesce a sottrar-
amicizia che lega Konradin, l’ultimo discen- si alla furia cieca delle persecuzioni trovando
dente di una delle più antiche e nobili famiglie rifugio in America dove, anni dopo, apprende
tedesche, ad Hans, figlio di un medico ebreo. I che Konradin ha trovato la morte nel tentativo
primi segnali del nuovo clima di intolleranza di assassinare Hitler. La tragica scoperta indu-
si manifestano attraverso la figura della ma- ce Hans ad una riconciliazione postuma con il
dre di Konradin che vieta al figlio di frequen- ricordo dell’amico, “ritrovato” dopo che, come
tare il suo nuovo amico perché ebreo. I rappor- tanti altri tedeschi, si era perso inseguendo i
ti tra i due ragazzi diventano sempre più dif- folli disegni del nazismo.
ficili, anche perché lo stesso Konradin inizia a

Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio
amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno
del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c’era nessuno che potesse ri-
spondere all’idea romantica che avevo dell’amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che
fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno 5
per cui avrei dato volentieri la vita. I miei compagni mi sembravano tutti, chi più chi meno,
piuttosto goffi1, degli svevi2 sani, insignificanti, privi di immaginazione. Nemmeno gli ap-
partenenti al “Caviale”3 facevano eccezione. Erano ragazzi simpatici e io andavo abbastanza
d’accordo con tutti. Ma così come non ero animato da particolari simpatie nei confronti
di nessuno, nemmeno loro sembravano attratti da me. Non andavo mai a casa loro né loro 10
venivano mai a trovare me. Un altro motivo della mia freddezza, forse, era che avevano
tutti una mentalità estremamente pratica e sapevano già cosa avrebbero fatto nella vita, chi
l’avvocato, chi l’ufficiale, chi l’insegnante, chi il pastore, chi il banchiere. Io, invece, non

1. goffi: maldestri, sgraziati, impac- quale sono appartenuti gli imperatori può vantare una nobiltà antichissima.
ciati. del Sacro Romano impero Federico 3. “Caviale”: è questo il nome un po’
2. svevi: la Svevia è una regione del- Barbarossa e suo nipote Federico II. ironico dato ad un gruppo di ragazzi
la Germania meridionale. Da essa Quest’ultimo è stato in amicizia con che erano soliti trovarsi per discutere
proviene la dinastia omonima alla un antenato di Konradin che quindi argomenti letterari o filosofici.

139
VERIFICA 8 NOME E COGNOME

avevo alcuna idea di ciò che sarei diventato, solo sogni vaghi e delle aspirazioni ancora più
A

fumose. Volevo viaggiare, questo era certo, e un giorno sarei stato un grande poeta. 15
VOLUME

Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato volentieri la vita per un amico”, ma
anche ora, a trent’anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un’esagerazione e
che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto quasi con gioia. Così
come davo per scontato che fosse dulce et decorum pro Germania mori4, non avevo dubbi sul
fatto che morire pro amico5 sarebbe stato lo stesso. I giovani tra i sedici e i diciotto anni uni- 20
scono in sé un’innocenza soffusa di ingenuità, una radiosa purezza di corpo e di spirito e il
bisogno appassionato di una devozione totale e disinteressata. Si tratta di una fase di breve
durata che, tuttavia, per la sua stessa intensità e unicità, costituisce una delle esperienze più
preziose della vita.
(F. Uhlman, L’amico ritrovato, Feltrinelli 1971)

4. dulce et … mori: morire per la 5. pro amico: per un amico.


Germania (è) dolce e decoroso.

Comprensione e analisi

1 Quale frase sintetizza meglio la prima parte del racconto?


A Prima dell’arrivo in classe di Konradin, il narratore non aveva avuto molti amici.
B Il narratore era certo che lui e il suo compagno Konradin sarebbero diventati amici.
C Nella classe del narratore non vi sono compagni simpatici, degni di essere suoi amici.
D Nella classe solo un compagno riesce a soddisfare l’ideale di amicizia del narratore.
Punti /1

2 Indica se le affermazioni relative ai compagni del narratore sono vere o false.


1. Sono ragazzi leali. V F
2. Il loro atteggiamento è goffo e impacciato. V F
3. Appaiono insignificanti. V F
4. Sono pieni di immaginazione. V F
5. Avevano una mentalità pratica. V F
Punti /5

3 Per quale motivo il narratore non riesce ad instaurare rapporti di amicizia con i suoi compagni
di classe?

Punti /3

140
NOME E COGNOME VERIFICA 8

A
4 Il racconto si conclude con una frase che definisce il significato dell’amicizia secondo il narra-
tore (rr. 20-24). Spiegala con le tue parole.

VOLUME
Punti /2

5 Che tipo di incipit presenta il testo?


A In medias res.
B Descrittivo.
C Narrativo.
D Dialogico.
Punti /1

6 Quali tipologie di sequenze sono prevalenti nel racconto?


A Dialogiche.
B Descrittive.
C Narrative.
D Riflessive.
Punti /1

7 Quale registro prevale nella narrazione?


A Formale.
B Aulico.
C Medio.
D Colloquiale.
Punti /1

8 Quale tipo di sintassi prevale nel brano?


A Ipotattica.
B Paratattica
C Ricca di subordinate.
D Nominale (spesso sottintende i verbi).
Punti /1

141
VERIFICA 8 NOME E COGNOME

Lessico
A
VOLUME

9 Alla riga 5 è presente il termine abnegazione che significa impegno di chi si dedica totalmen-
te al bene altrui o ai propri doveri. Quale, fra queste coppie di termini, non è sinonimo di
abnegazione?
A Sacrificio, generosità.
B Sacrificio di sé, altruismo.
C Indifferenza, disinteresse.
D Dedizione, rinuncia.
Punti /1

10 Le aspirazioni del narratore sono definite solo sogni vaghi e (…) aspirazioni ancora più fumose
(rr. 14-15). Spiega il significato di questa frase.

Punti /2

Grammatica

11 Nella frase Non andavo mai a casa loro né loro venivano mai a trovare me. (rr. 10-11), i due loro
sono rispettivamente:
A attributo del soggetto e complemento di termine.
B attributo del complemento di moto a luogo e soggetto.
C apposizione del complemento di termine e soggetto.
D apposizione del soggetto e complemento di termine.
Punti /1

12 A quale categoria morfologica appartiene il termine volentieri (r. 6) ?


A Avverbio.
B Sostantivo.
C Locuzione avverbiale.
D Aggettivo indefinito.
Punti /1

TOTALE PUNTI /20

VALUTAZIONE

142
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 8

A
VOLUME
UNITÀ 6 – SEMPLICI EMOZIONI
Il tema dei sentimenti • Registri, linguaggi settoriali, paratassi e ipotassi

Fred Uhlman
L’amico ritrovato
Nella Germania degli anni Trenta, percorsa dalle prime manifestazioni dell’antisemitismo,
nasce sui banchi di scuola una singolare amicizia che lega Konradin, l’ultimo discendente
di una delle più antiche e nobili famiglie tedesche, ad Hans, figlio di un medico ebreo. I pri-
mi segnali del nuovo clima di intolleranza si manifestano attraverso la figura della madre
di Konradin che vieta al figlio di frequentare il suo nuovo amico perché ebreo. I rapporti
tra i due ragazzi diventano sempre più difficili, anche perché lo stesso Konradin inizia a
manifestare la sua simpatia verso il nazismo.
Quando la situazione degli ebrei tedeschi si avvia verso la tragedia, Hans riesce a sottrarsi
alla furia cieca delle persecuzioni trovando rifugio in America dove, anni dopo, apprende
che Konradin ha trovato la morte nel tentativo di assassinare Hitler. La tragica scoperta
induce Hans ad una riconciliazione postuma con il ricordo dell’amico, “ritrovato” dopo che,
come tanti altri tedeschi, si era perso inseguendo i folli disegni del nazismo.

Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin Hans è affascinato dalla
avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi figura di Konradin e decide
dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. che dovrà a tutti i costi
Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. renderselo amico.
Nella mia classe non c’era nessuno che potesse 5 Gli altri compagni gli
rispondere all’idea romantica che avevo dell’amicizia, sembrano indegni della sua
nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado amicizia.
di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di
abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la
vita. I miei compagni mi sembravano tutti, chi più chi 10
meno, piuttosto goffi1, degli svevi2 sani, insignificanti,
privi di immaginazione. Nemmeno gli appartenenti al

1. goffi: maldestri, sgraziati, impacciati.


2. svevi: la Svevia è una regione della Germania meridionale. Da essa proviene la dinastia omonima alla quale
sono appartenuti gli imperatori del Sacro Romano impero Federico Barbarossa e suo nipote Federico
II. Quest’ultimo è stato in amicizia con un antenato di Konradin che quindi può vantare una nobiltà
antichissima.

143
VERIFICA COMPENSATIVA 8 NOME E COGNOME

“Caviale”3 facevano eccezione. Erano ragazzi simpatici Nonostante vada d’accordo


A

e io andavo abbastanza d’accordo con tutti. Ma così con tutti, Hans non riesce
VOLUME

come non ero animato da particolari simpatie nei 15 a trovare qualcuno che
confronti di nessuno, nemmeno loro sembravano condivida i suoi sogni di
attratti da me. Non andavo mai a casa loro né loro ragazzo.
venivano mai a trovare me. Un altro motivo della mia Per Hans, infatti, l’amicizia
freddezza, forse, era che avevano tutti una mentalità rappresenta un sentimento
estremamente pratica e sapevano già cosa avrebbero 20 profondo che richiede
fatto nella vita, chi l’avvocato, chi l’ufficiale, chi un’assoluta devozione e un
l’insegnante, chi il pastore, chi il banchiere. Io, invece, totale spirito di sacrificio.
non avevo alcuna idea di ciò che sarei diventato, solo Del resto, l’indifferenza di
sogni vaghi e delle aspirazioni ancora più fumose. Hans verso i suoi compagni
Volevo viaggiare, questo era certo, e un giorno sarei 25 è da essi ricambiata. I
stato un grande poeta. suoi compagni pensano
Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato alla vita in modo troppo
volentieri la vita per un amico”, ma anche ora, a banale e prosaico, mentre
trent’anni di distanza, sono convinto che non si lui vorrebbe viaggiare e
trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei 30 scrivere poesie.
stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto
quasi con gioia. Così come davo per scontato che
fosse dulce et decorum pro Germania mori4, non Cresciuto con gli ideali
avevo dubbi sul fatto che morire pro amico5 sarebbe di sacrificio tipici
stato lo stesso. I giovani tra i sedici e i diciotto anni 35 dell’educazione tedesca di
uniscono in sé un’innocenza soffusa di ingenuità, quegli anni, Hans avrebbe
una radiosa purezza di corpo e di spirito e il bisogno davvero donato la vita per
appassionato di una devozione totale e disinteressata. un amico.
Si tratta di una fase di breve durata che, tuttavia, per Nei giovani infatti la
la sua stessa intensità e unicità, costituisce una delle 40 naturale innocenza si unisce
esperienze più preziose della vita. al bisogno di una devozione
(F. Uhlman, L’amico ritrovato, Feltrinelli 1971) totale e disinteressata.

3. “Caviale”: è questo il nome un po’ ironico dato ad un gruppo di ragazzi che erano soliti trovarsi per
discutere argomenti letterari o filosofici.
4. dulce et … mori: morire per la Germania (è) dolce e decoroso.
5. pro amico: per un amico.

144
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 8

Comprensione e analisi

A
1 Quale frase sintetizza meglio la prima parte del racconto?

VOLUME
A Prima dell’arrivo in classe di Konradin, il narratore non aveva avuto molti amici.
B Il narratore era certo che lui e il suo compagno Konradin sarebbero diventati amici.
C Nella classe del narratore non vi sono compagni simpatici, degni di essere suoi amici.
D Nella classe solo un compagno riesce a soddisfare l’ideale di amicizia del narratore.
Punti /1

2 Indica se le affermazioni relative ai compagni del narratore sono vere o false.


1. Sono ragazzi leali. V F
2. Il loro atteggiamento è goffo e impacciato. V F
3. Appaiono insignificanti. V F
4. Sono pieni di immaginazione. V F
5. Avevano una mentalità pratica. V F
Punti /5

3 Il racconto si conclude con una frase che definisce il significato dell’amicizia secondo il nar-
ratore (rr. 35-41). Spiegala con le tue parole.

Punti /2

4 Quali tipologie di sequenze sono prevalenti nel racconto?


A Dialogiche.
B Descrittive.
C Narrative.
D Riflessive.
Punti /1

5 Quale registro prevale nella narrazione?


A Formale.
B Aulico.
C Medio.
D Colloquiale.
Punti /1

145
VERIFICA COMPENSATIVA 8 NOME E COGNOME

6 Quale tipo di sintassi prevale nel brano?


A

A Ipotattica.
VOLUME

B Paratattica
C Ricca di subordinate.
D Nominale (spesso sottintende i verbi).
Punti /1

Lessico
7 Alla riga 9 è presente il termine abnegazione, che significa impegno di chi si dedica totalmente
al bene altrui o ai propri doveri. Quale, fra queste coppie di termini non è sinonimo di abne-
gazione?
A Sacrificio, generosità.
B Sacrificio di sé, altruismo.
C Indifferenza, disinteresse.
D Dedizione, rinuncia.
Punti /1

8 Le aspirazioni del narratore sono definite solo sogni vaghi e (…) aspirazioni ancora più fumose
(rr. 23-24). Spiega il significato di questa frase.

Punti /2

Grammatica
9 A quale categoria morfologica appartiene il termine volentieri (r. 9) ?
A Avverbio.
B Sostantivo.
C Locuzione avverbiale.
D Aggettivo indefinito.
Punti /1

TOTALE PUNTI /15

VALUTAZIONE

146
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 9

A
VOLUME
UNITÀ 7 – RACCONTARE IL LAVORO
Il tema del lavoro • Figure retoriche

Michela Murgia
Squali al call center
Il mondo deve sapere trae spunto da un’espe- a condizioni di sfruttamento insopportabili,
rienza realmente vissuta dall’autrice che, per sono rappresentati attraverso nomignoli che
un breve periodo, ha lavorato come operatrice ne sottolineano il carattere ambiguo. I vendi-
di un call center. Gli incredibili episodi che si tori e le telefoniste, al contrario rappresentano
verificavano in azienda, gli inganni sistemati- una massa anonima, in cui spicca l’aggressi-
ci ai danni dei clienti e il clima di esasperata vità dei primi; non a caso definiti dall’autrice
competitività che vigeva tra i lavoratori sono “shark”, squali. La rappresentazione del call
stati dapprima denunciati in un blog e, in se- center va tuttavia al di là dell’esperienza per-
guito, raccolti nel libro. Dietro lo pseudoni- sonale dell’autrice per trasfigurare in una me-
mo di una giovane laureata, Camilla, Michela tafora dell’intero sistema economico, sempre
Murgia svela al lettore la realtà nascosta di un più proteso verso un consumo infinito di cui
mondo che ha fatto del profitto il suo unico non sa cogliere la forza auto distruttrice.
metro di misura. I dirigenti dell’Agenzia, fi- Nel 2008 il libro è stato trasposto nel film di
gure squallide e meschine che approfittano Paolo Virzì intitolato Tutta la vita davanti.
dell’ingenuità delle telefoniste per sottoporle

La tecnica era esattamente quella che mi aspettavo.


Una telefonata studiata nei minimi dettagli, di cui mi danno il testo, insieme ad alcune
indicazioni.
«Sorridi, dall’altra parte del telefono si capisce. Se devi fare una domanda fuori testo fa’
in modo che non cominci mai per “non” e che la risposta non possa mai essere “no”. Altri- 5
menti ti seghi da sola.»
Hai capito. Chiamale sceme.
«Buongiorno signora, sono Camilla de Camillis della Kirby di Paperopoli1, lei non mi
conosce. Le spiego subito il motivo della telefonata, <sorriso> lei è stata sorteggiata, lì nel
paese di Chissàdove, per ricevere un buono <enfasi > gratuito di <veloce> igienizzazione 10

1. Camilla … Paperopoli: i nomi, chio reale dell’aspirapolvere promos- telefonista è Hermann, un nome che
volutamente surreali, servono a tra- so con le telefonate. Anche gli altri richiama quello del vice di Hitler,
smettere il senso di estraneità dell’au- personaggi sono indicati in modo da mentre i rappresentanti sono chiama-
trice rispetto al lavoro che svolge. evidenziarne il carattere. BillGheiz, il ti “shark” (squalo) per la loro voracità
Paperopoli è la cittadina inventata capo della filiale, evoca il fondatore e il loro carattere aggressivo.
da Walt Disney. Kirby invece è il mar- della Microsoft, Bill Gates. La capo

147
VERIFICA 9 NOME E COGNOME

completa (la signora non deve capire con esattezza cosa le si sta proponendo) o di un suo
A

divano, o di un suo tappeto, o ADDIRITTURA di un suo materasso. In cambio di questo


VOLUME

servizio lei dovrà semplicemente esprimere un parere sul macchinario che eseguirà l’igie-
nizzazione e sulla persona che glielo mostrerà. Quando preferisce, signora, domani alle 15
o dopodomani alle 18?» 15
Diabolico. La casalinga non ha tregua. Ci sono anche le risposte predefinite per le obie-
zioni che possono sorgere.
«Non ho tempo.»
«Ma signora, è solo un’orettamassimo, un’orettaemezza (pronunciato con la virgola
dopo “massimo”, in modo che la signora percepisca che la durata è massimo un’ora, mentre 20
invece è di un’ora e mezza, quasi due) del suo tempo.» Implicito è il messaggio che il tempo
della signora non valga un soldo bucato, dato che può regalarcelo così, a gratis.
«Non compro niente.»
«Signora, non c’è nulla da comprare, non è una vendita, ma solo una campagna pubbli-
citaria. Siamo noi che le stiamo facendo un omaggio.» 25
Come se lo scopo di una campagna pubblicitaria non fosse vendere... ovviamente non
verrà presa per il collo per acquistare, ma dopo un turlupinamento2 di quella durata, può
essere che sia proprio lei a chiedere: «E quanto costa questo coso?».
Non ci credereste, ma questo strumento funziona. Moltissime povere casalinghe, strap-
pate ai loro lavoretti quotidiani da questa invasione telefonica, non sanno opporre resisten- 30
za al bulldozer-telefonista e dicono sì. Fosse anche solo per chiudere la telefonata.
Alcune, smaliziate3, dicono di no senza tregua. Davanti alle resistenze, c’è anche il ricat-
to morale: «Guardi, non mi interessa proprio».
«Signora, lei ci darebbe una mano a lavorare, perché noi <enfasi> GIOVANI siamo pa-
gati dalla nostra azienda <enfasi> SOLO per far vendere questo macchinario. Se ci riceve ci 35
darà la possibilità di lavorare e in cambio noi le chiediamo solo un giudizio a voce. Che ne
dice di mercoledì all’una di notte? O preferisce sabato mattina all’alba?»
A quel punto anche il cuore più duro si scioglie. Quale mamma non si intenerirebbe al
pensiero di poveri giovani senza lavoro, pagati solo per fare pubblicità? Dopotutto si tratta
solo di sorbirsi un mostruoso spot dal vivo della durata di un’ora e trenta minuti, poveri 40
giovani. Il sì è già dietro l’angolo. Sorridi, la signora lo percepisce.
[ ... ]
Spingere a livelli da assassinio la competitività professionale all’interno del dipartimen-
to telefonico è deleterio4. […]. Tutte le telefoniste hanno preso coscienza che fissare molti
appuntamenti è un’idiozia. 45
Nel Vangelo secondo BillGheìz è così affermato: «L’obiettivo raggiunto di oggi è la base
di partenza per quello di domani».
Pertanto si vola il più basso possibile, in quella zona grigia che permette la sopravvivenza
minima economica e garantisce allo stesso tempo l’aura di necessaria mediocrità5 per non

2. turlupinamento: truffa, inganno. qui nel senso di reputazione, valuta- ficato e indicava la “dorata modera-
3. smaliziate: scaltre, esperte. zione. L’espressione riprende quella zione”.
4. deleterio: molto dannoso. latina di Orazio “aurea mediocritas”
5. l’aura di necessaria mediocrità: che per il poeta aveva tutt’altro signi-

148
NOME E COGNOME VERIFICA 9

primeggiare mai più di due giorni consecutivi sulle altre.

A
50
È infatti innegabile che il livello di popolarità di una telefonista tra le colleghe sia inver-

VOLUME
samente proporzionale al numero di appuntamenti che riesce a prendere in più di loro. Il
frutto bacato dello spirito Kirby è proprio questo: chi primeggia è odiato, perché il fantino
costringe anche i brocchi a correre come stalloni per raggiungere il traguardo, ogni giorno
più distante. 55
Dopandoli a dovere con premi e cotillons6.
Per me è un problema. Essendo ormai divenuta quasi padrona delle tecniche di stupro
al telefono, le casalinghe non sanno più dirmi di no. Al massimo mi dicono forse. […] Ho
calcolato che la mia media – con il buono omaggio – è di un sì ogni nove chiamate.
Drammatico per la mia vita sociale in ufficio. Ma tanto anche quella sta per subire un 60
giro di vite mica da niente.
La notizia del giorno è che a breve il nostro ufficio sarà teatro di una delle più indiscrete
intrusioni nella vita umana generate dalla tecnica delle telecomunicazioni.
[…]
Hermann ci ha comunicato che, a causa dei lunghi periodi di assenza dall’ufficio cui lei e 65
il boss sono costretti per mantenere il contatto stabile con la casalinga in carne e ossa, sare-
mo messe sotto controllo con questo oggettocam: un piccolo mostro guardone che sembra
un ovetto pasquale e si aziona a distanza con una semplice chiamata da un cellulare.
Saremo spiate.
L’oggetto si accenderà e mostrerà a Mamma-Hermann e a Papà-BillGheiz che cosa fan- 70
no le loro figliolette quando non ci sono loro.
Saremo le star del loro personale reality show. George Orwell7 era un ottimista.
Se chiacchieriamo, lo sapranno.
Se ci infiliamo le dita nel naso, non sarà più una pruriginosa pratica intima.
Se abbiamo l’abitudine di masticare il tappo della penna aziendale, non ci sarà più verso 75
di dare la colpa alla collega del turno prima.
Se non telefoniamo a raffica, gli strali8 dell’occhio elettronico di BillGheiz lo registre-
ranno inesorabilmente.
Non potremo nemmeno mettere, come nei film di genere, una foto statica dell’ufficio
con noi che ci esibiamo nel nostro massimo momento di produzione: il Pupillo trasmette 80
anche l’audio.
Non sarà più consentita la minima debolezza, la minima distrazione, il minimo cedi-
mento.
[…]
Non posso non chiedermi se i consulenti-Shark saranno dotati di un braccialetto elet- 85
tronico che rilascia una scossa elettrica quando non si presentano all’appuntamento fissato,
qualunque sia il motivo. O di un Pupillo portatile che consentirà al Controllo di verificare

6. Dopandoli a dovere con premi e danza di origine francese diffusa in figura del Grande Fratello.
cotillons: drogandoli con premi e fe- Europa nei secoli XVIII e XIX. 8. strali: frecce, saette. Metaforica-
steggiamenti. I cotillons sono piccoli 7. George Orwell: scrittore inglese; mente può indicare una battuta pun-
regali offerti durante una festa o uno autore, tra gli altri, di 1984, un roman- gente.
spettacolo. Il termine deriva da una zo di fantapolitica in cui compare la

149
VERIFICA 9 NOME E COGNOME

se stanno davvero brutalizzando il materasso-divano-tappeto della massaia e non semplice-


A

mente prendendo, umanamente, un caffè.


VOLUME

Benvenuti al Grande Fratello. 90


(M. Murgia, Il mondo deve sapere, ISBN Edizioni 2006)

Comprensione e analisi

1 Il racconto inizia descrivendo la tecnica che gli operatori devono utilizzare durante i colloqui
telefonici. Quante e quali sono le richieste a cui deve attenersi chi lavora in un call center?

Punti /3

2 L’ambiente in cui la protagonista lavora è:


A collaborativo.
B competitivo.
C indifferente.
D stimolante.
Punti /1

3 Perché la protagonista afferma che La casalinga non ha tregua (r. 16)?


A Lavora molto.
B È incalzata dalle domande degli operatori dei call center.
C Compra volentieri gli elettrodomestici per lavorare di meno.
D Tutti in famiglia si rivolgono a lei.
Punti /1

4 Qual è la notizia del giorno (rr. 62-63)?


A I dipendenti del call center saranno dotati di un braccialetto elettronico.
B I dipendenti saranno controllati attraverso un’applicazione del cellulare.
C I dipendenti lavoreranno sotto il controllo di telecamere.
D I dipendenti saranno chiamati a distanza dal cellulare.
Punti /1

150
NOME E COGNOME VERIFICA 9

A
5 Il dipendente del call center è definito bulldozer-telefonista (r. 31); quale tra queste motivazioni
è errata?

VOLUME
A Perché deve essere aggressivo nei confronti dei suoi interlocutori.
B Perché deve essere ostile nei confronti dei suoi interlocutori.
C Perché non si deve fermare davanti a nessuna obiezione.
D Perché deve essere molto deciso e determinato.
Punti /1

6 Alle righe 36-37 (Che ne dice … mattina all’alba) sono presenti:


A due volte un’iperbole.
B un’iperbole e un anacoluto.
C un anacoluto e una metafora.
D due volte un anacoluto.
Punti /1

7 L’espressione la minima debolezza, la minima distrazione, il minimo cedimento (rr. 82-83) è una
figura retorica. Quale?
A Onomatopea.
B Paronomasia.
C Allitterazione.
D Anacoluto.
Punti /1

8 Nel testo sono presenti diverse espressioni che rimandano ad un registro colloquiale; riportane
cinque.

Punti /5

Lessico

9 Alla riga 22 si dice non valga un soldo bucato, che significa non valere nulla. Il termine soldo è
usato in diversi modi di dire. Prova a spiegare quelli che ti sono presentati:
- da quattro soldi:
- essere al soldo di ...:
- in soldoni:
Punti /3

151
VERIFICA 9 NOME E COGNOME
A

10 La protagonista afferma che devono telefonare a raffica (r. 77). Quali fra questi termini, nel
contesto, non può sostituire questa espressione?
VOLUME

A Telefonando in rapida sequenza.


B Parlando continuamente.
C Parlando velocemente.
D Parlando in modo enfatico.
Punti /1

Grammatica

11 Qual è la corretta analisi logica della frase Le spiego subito il motivo della telefonata (r. 9)?
A Le (a lei) = c. di termine; io = sogg. sott.; spiego = pred. verb.; subito = c. avverbiale di tempo;
il motivo = c. ogg.; della telefonata = c. di mezzo.
B Le (a lei) = c. di termine; spiego = pred. verb.; subito = c. avverbiale di tempo; il motivo =
sogg.; della telefonata = c. di spec.
C Le (a lei) = c. di termine; io = sogg. sott.; spiego = pred. verb.; subito = c. avverbiale di tempo;
il motivo = c. ogg.; della telefonata = c. di spec.
D Le (a lei) = sogg.; spiego = pred. verb.; subito = c. avverbiale di tempo; il motivo = c. ogg.;
della telefonata = c. di mezzo.
Punti /1

12 Nella frase Se chiacchieriamo, lo sapranno (r. 73), quale relazione temporale stabilisce il verbo
chiacchieriamo con il verbo sapranno?
A Anteriorità.
B Simultaneità.
C Contemporaneità.
D Posteriorità.
Punti /1

TOTALE PUNTI /20

VALUTAZIONE

152
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 9

A
VOLUME
UNITÀ 7 – RACCONTARE IL LAVORO
Il tema del lavoro • Figure retoriche

Michela Murgia
Squali al call center
Il mondo deve sapere trae spunto da un’esperienza realmente vissuta dall’autrice che, per un
breve periodo, ha lavorato come operatrice di un call center. Gli incredibili episodi che si
verificavano in azienda, gli inganni sistematici ai danni dei clienti e il clima di esasperata
competitività che vigeva tra i lavoratori sono stati dapprima denunciati in un blog e, in
seguito, raccolti nel libro. Dietro lo pseudonimo di una giovane laureata, Camilla, Michela
Murgia svela al lettore la realtà nascosta di un mondo che ha fatto del profitto il suo uni-
co metro di misura. I dirigenti dell’Agenzia, figure squallide e meschine che approfittano
dell’ingenuità delle telefoniste per sottoporle a condizioni di sfruttamento insopportabili,
sono rappresentati attraverso nomignoli che ne sottolineano il carattere ambiguo. I ven-
ditori e le telefoniste, al contrario rappresentano una massa anonima, in cui spicca l’ag-
gressività dei primi; non a caso definiti dall’autrice “shark”, squali. La rappresentazione del
call center va tuttavia al di là dell’esperienza personale dell’autrice per trasfigurare in una
metafora dell’intero sistema economico, sempre più proteso verso un consumo infinito di
cui non sa cogliere la forza autodistruttrice.
Nel 2008 il libro è stato trasposto nel film di Paolo Virzì intitolato Tutta la vita davanti.

La tecnica era esattamente quella che mi aspettavo. Mi aspettavo proprio di


Una telefonata studiata nei minimi dettagli, di cui mi dover applicare questa
danno il testo, insieme ad alcune indicazioni. tecnica: telefonare
«Sorridi, dall’altra parte del telefono si capisce. Se seguendo un testo ben
devi fare una domanda fuori testo fa’ in modo che non 5 preciso. Innanzitutto
cominci mai per “non” e che la risposta non possa mai devo sorridere e poi fare
essere “no”. Altrimenti ti seghi da sola.» domande evitando che
Hai capito. Chiamale sceme. mi possano rispondere
negativamente.

153
VERIFICA COMPENSATIVA 9 NOME E COGNOME

«Buongiorno signora, sono Camilla de Camillis della “Buongiorno, sono Camilla


A

Kirby di Paperopoli1, lei non mi conosce. Le spiego 10 della Kirby. Lei ha vinto
VOLUME

subito il motivo della telefonata, <sorriso> lei è stata un buono per la pulizia
sorteggiata, lì nel paese di Chissàdove, per ricevere un di un divano o di un
buono. <enfasi > gratuito di <veloce> igienizzazione materasso. In cambio di
completa (la signora non deve capire con esattezza questa opportunità dovrà
cosa le si sta proponendo) o di un suo divano, o di un 15 solo rispondere ad alcune
suo tappeto, o ADDIRITTURA di un suo materasso. In domande. Quando preferisce
cambio di questo servizio lei dovrà semplicemente fissare l’appuntamento?”
esprimere un parere sul macchinario che eseguirà
l’igienizzazione e sulla persona che glielo mostrerà.
Quando preferisce, signora, domani alle 15 o 20
dopodomani alle 18?»
Diabolico. La casalinga non ha tregua. Ci sono anche La casalinga non ha vie
le risposte predefinite per le obiezioni che possono d’uscita; se mi dice che non
sorgere. ha tempo, io le rispondo che
«Non ho tempo.» 25 si tratta solo di un’oretta,
«Ma signora, è solo un’orettamassimo, anche se la dimostrazione
un’orettaemezza (pronunciato con la virgola dopo ne occupa quasi due. Poi la
“massimo’’, in modo che la signora percepisca che la rassicuro dicendole che non
durata è massimo un’ora, mentre invece è di un’ora c’è niente da comprare. Si
e mezza, quasi due) del suo tempo.» Implicito è il 30 tratta solo di un omaggio.
messaggio che il tempo della signora non valga un Tanto, dopo due ore, sarà lei
soldo bucato, dato che può regalarcelo così, a gratis. stessa a voler conoscere il
«Non compro niente.» prezzo del Kirby.
«Signora, non c’è nulla da comprare, non è una
vendita, ma solo una campagna pubblicitaria. Siamo 35
noi che le stiamo facendo un omaggio.»
Come se lo scopo di una campagna pubblicitaria non
fosse vendere... ovviamente non verrà presa per il
collo per acquistare, ma dopo un turlupinamento2

1. Camilla … Paperopoli: i nomi, volutamente surreali, servono a trasmettere il senso di estraneità


dell’autrice rispetto al lavoro che svolge. Paperopoli è la cittadina inventata da Walt Disney. Kirby invece
è il marchio reale dell’aspirapolvere promosso con le telefonate. Anche gli altri personaggi sono indicati
in modo da evidenziarne il carattere. BillGheiz, il capo della filiale, evoca il fondatore della Microsoft,
Bill Gates. La capo telefonista è Hermann, un nome che richiama quello del vice di Hitler, mentre i
rappresentanti sono chiamati “shark” (squalo) per la loro voracità e il loro carattere aggressivo.
2. turlupinamento: truffa, inganno.

154
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 9

di quella durata, può essere che sia proprio lei a 40

A
chiedere: «E quanto costa questo coso?».

VOLUME
Non ci credereste, ma questo strumento funziona. Sembra incredibile, ma
Moltissime povere casalinghe, strappate ai loro questa tattica funziona
lavoretti quotidiani da questa invasione telefonica, davvero. Molte casalinghe
non sanno opporre resistenza al bulldozer-telefonista 45 infatti rispondono di sì,
e dicono sì. Fosse anche solo per chiudere la anche solo per concludere la
telefonata. telefonata.
Alcune, smaliziate3, dicono di no senza tregua. Davanti
alle resistenze, c’è anche il ricatto morale: «Guardi,
non mi interessa proprio». 50
«Signora, lei ci darebbe una mano a lavorare, perché Se poi il primo approccio
noi <enfasi> GIOVANI siamo pagati dalla nostra proprio non funziona, si
azienda <enfasi> SOLO per far vendere questo deve ricorrere al buon cuore
macchinario. Se ci riceve ci darà la possibilità di della nostra interlocutrice.
lavorare e in cambio noi le chiediamo solo un giudizio 55
a voce. Che ne dice di mercoledì all’una di notte? O
preferisce sabato mattina all’alba?»
A quel punto anche il cuore più duro si scioglie. Quale Quale mamma può resistere
mamma non si intenerirebbe al pensiero di poveri quando le diciamo che la
giovani senza lavoro, pagati solo per fare pubblicità? 60 dimostrazione serve a dare
Dopotutto si tratta solo di sorbirsi un mostruoso spot lavoro a un povero giovane
dal vivo della durata di un’ora e trenta minuti, poveri che altrimenti sarebbe
giovani. Il sì è già dietro l’angolo. Sorridi, la signora lo disoccupato?
percepisce.
[ ... ] 65
Spingere a livelli da assassinio la competitività La competitività tra le
professionale all’interno del dipartimento telefonico telefoniste non è spinta
è deleterio4. […]. Tutte le telefoniste hanno preso oltre un certo limite.
coscienza che fissare molti appuntamenti è un’idiozia.
Nel Vangelo secondo BillGheìz è così affermato: 70 Tutte hanno capito infatti
«L’obiettivo raggiunto di oggi è la base di partenza per che non esiste un limite
quello di domani». agli obiettivi aziendali.

3. smaliziate: scaltre, esperte.


4. deleterio: molto dannoso.

155
VERIFICA COMPENSATIVA 9 NOME E COGNOME

Pertanto si vola il più basso possibile, in quella Per questo motivo si


A

zona grigia che permette la sopravvivenza minima cerca di restare in una


VOLUME

economica e garantisce allo stesso tempo l’aura di 75 zona intermedia che non
necessaria mediocrità5 per non primeggiare mai più di susciti l’invidia e l’odio
due giorni consecutivi sulle altre. delle colleghe. Gli obiettivi
È infatti innegabile che il livello di popolarità di vengono sempre misurati
una telefonista tra le colleghe sia inversamente sui risultati migliori;
proporzionale al numero di appuntamenti che riesce 80 così anche quelle meno
a prendere in più di loro. Il frutto bacato dello spirito capaci devono affannarsi
Kirby è proprio questo: chi primeggia è odiato, perché per raggiungere le più
il fantino costringe anche i brocchi a correre come intraprendenti, affascinate
stalloni per raggiungere il traguardo, ogni giorno più dalla promessa dei premi
distante. 85 aziendali.
Dopandoli a dovere con premi e cotillons6.
Per me è un problema. Essendo ormai divenuta Per me che ottengo risultati
quasi padrona delle tecniche di stupro al telefono, le eccellenti (riesco a fissare
casalinghe non sanno più dirmi di no. Al massimo mi un appuntamento ogni
dicono forse. […] Ho calcolato che la mia media – con 90 nove telefonate) la cosa
il buono omaggio – è di un sì ogni nove chiamate. costituisce un grosso
Drammatico per la mia vita sociale in ufficio. Ma tanto problema e le mie relazioni
anche quella sta per subire un giro di vite mica da in ufficio sono drammatiche.
niente.
La notizia del giorno è che a breve il nostro ufficio sarà 95 Tra poco però, la nostra
teatro di una delle più indiscrete intrusioni nella vita vita sarà ulteriormente
umana generate dalla tecnica delle telecomunicazioni. sconvolta da una delle
[…] peggiori invenzioni generate
Hermann ci ha comunicato che, a causa dei lunghi dalla tecnologia: il “Pupillo”.
periodi di assenza dall’ufficio cui lei e il boss sono 105 Hermann ci ha infatti
costretti per mantenere il contatto stabile con la comunicato che presto
casalinga in carne e ossa, saremo messe sotto saremo controllate da una
controllo con questo oggettocam: un piccolo mostro webcam che si aziona a
guardone che sembra un ovetto pasquale e si aziona a distanza con il telefono.

5. l’aura di necessaria mediocrità: qui nel senso di reputazione, valutazione. L’espressione riprende quella
latina di Orazio “aurea mediocritas” che per il poeta aveva tutt’altro significato e indicava la “dorata
moderazione”.
6. Dopandoli a dovere con premi e cotillons: drogandoli con premi e festeggiamenti. I cotillons sono piccoli
regali offerti durante una festa o uno spettacolo. Il termine deriva da una danza di origine francese diffusa
in Europa nei secoli XVIII e XIX.

156
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 9

distanza con una semplice chiamata da un cellulare. 110

A
Saremo spiate. Saremo spiate e loro

VOLUME
L’oggetto si accenderà e mostrerà a Mamma-Hermann sapranno tutto di quello che
e a Papà-BillGheiz che cosa fanno le loro figliolette avviene in ufficio durante la
quando non ci sono loro. loro assenza.
Saremo le star del loro personale reality show. George 115
Orwell7 era un ottimista.
Se chiacchieriamo, lo sapranno.
Se ci infiliamo le dita nel naso, non sarà più una
pruriginosa pratica intima.
Se abbiamo l’abitudine di masticare il tappo della 120
penna aziendale, non ci sarà più verso di dare la colpa
alla collega del turno prima.
Se non telefoniamo a raffica, gli strali8 dell’occhio
elettronico di BillGheiz lo registreranno
inesorabilmente. 125
Non potremo nemmeno mettere, come nei film di Non potremo neppure
genere, una foto statica dell’ufficio con noi che ci ricorre al trucco della
esibiamo nel nostro massimo momento di produzione: fotografia posta davanti
il Pupillo trasmette anche l’audio. alla telecamera perché
Non sarà più consentita la minima debolezza, la 130 quest’ultima trasmette
minima distrazione, il minimo cedimento. anche l’audio.
[…]
Non posso non chiedermi se i consulenti-Shark Chissà se i venditori saranno
saranno dotati di un braccialetto elettronico che dotati di un braccialetto
rilascia una scossa elettrica quando non si presentano 135 elettronico in grado di
all’appuntamento fissato, qualunque sia il motivo. controllare quello che
O di un Pupillo portatile che consentirà al Controllo stanno facendo mentre si
di verificare se stanno davvero brutalizzando il trovano nelle case in cui
materasso-divano-tappeto della massaia e non avviene la dimostrazione?
semplicemente prendendo, umanamente, un caffè. 140
Benvenuti al Grande Fratello.
(M. Murgia, Il mondo deve sapere, ISBN Edizioni 2006)

7. George Orwell: scrittore inglese; autore, tra gli altri, di 1984, un romanzo di fantapolitica in cui compare la
figura del Grande Fratello.
8. strali: frecce, saette. Metaforicamente può indicare una battuta pungente.

157
VERIFICA COMPENSATIVA 9 NOME E COGNOME

Comprensione e analisi
A

1 Il racconto inizia descrivendo la tecnica che gli operatori devono utilizzare durante i colloqui
VOLUME

telefonici. Quante e quali sono le richieste a cui deve attenersi chi lavora in un call center?

Punti /3

2 L’ambiente in cui la protagonista lavora è:


A collaborativo.
B competitivo.
C indifferente.
D stimolante.
Punti /1

3 Qual è la notizia del giorno (rr. 95-97)?


A I dipendenti del call center saranno dotati di un braccialetto elettronico.
B I dipendenti saranno controllati attraverso un’applicazione del cellulare.
C I dipendenti lavoreranno sotto il controllo di telecamere.
D I dipendenti saranno chiamati a distanza dal cellulare.
Punti /1

4 Il dipendente del call center è definito bulldozer-telefonista (r. 45); quale tra queste motiva-
zioni è errata?
A Perché deve essere aggressivo nei confronti dei suoi interlocutori.
B Perché deve essere ostile nei confronti dei suoi interlocutori.
C Perché non si deve fermare davanti a nessuna obiezione.
D Perché deve essere molto deciso e determinato.
Punti /1

5 L’espressione la minima debolezza, la minima distrazione, il minimo cedimento (rr. 130-131)


è una figura retorica. Quale?
A Metafora.
B Similitudine.
C Allitterazione.
D Ironia.
Punti /1

158
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 9

Lessico

A
6 Alle righe 31-32 si dice non valga un soldo bucato, che significa non valere nulla. Il termine

VOLUME
soldo è usato in diversi modi di dire. Prova a spiegare quelli che ti sono presentati:
- da quattro soldi:
- essere al soldo di ...:
- in soldoni:
Punti /3

7 La protagonista afferma che devono telefonare a raffica (r. 123). Quali fra questi termini, nel
contesto, non può sostituire questa espressione?
A Telefonando in rapida sequenza.
B Parlando continuamente.
C Parlando velocemente.
D Parlando in modo enfatico.
Punti /1

Grammatica
8 Nella frase Le spiego subito il motivo della telefonata (rr. 10-11) quale complemento è della
telefonata?
A Complemento di mezzo.
B Complemento di fine.
C Complemento di specificazione.
D Complemento di modo.
Punti /1

9 Nella frase Se chiacchieriamo, lo sapranno (r. 117), il verbo sapere in quale modo e tempo è
coniugato?
A Modo congiuntivo, tempo presente.
B Modo congiuntivo, tempo futuro.
C Modo indicativo, tempo futuro anteriore.
D Modo indicativo, tempo futuro semplice.
Punti /1

TOTALE PUNTI /13

VALUTAZIONE

159
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 10
B
VOLUME

PARTE 2 – POESIA
LABORATORIO • 1. Forma e significato di un testo poetico
ANTOLOGIA • Unità 1 Immaginari poetici

Laboratorio
1 Il forte potere evocativo della poesia è dovuto:
A al linguaggio suggestivo e alle immagini simboliche.
B alla presenza di versi e di rime.
C alla forte personalità dei poeti.
D alla musicalità dei versi.
Punti /1

2 In una poesia, in quale rapporto si trovano tra loro il significato e il significante?


A Il significato dipende dal significante.
B Il significato deve essere simile al significante.
C Il significato è autonomo rispetto al significante.
D Il significato è contrario al significante.
Punti /1

3 Indica, tra quelle seguenti, la definizione di polisemia.


A L’insieme delle parole della politica.
B Diverse parole che hanno lo stesso significato.
C La possibilità di un testo di aprirsi a più significati.
D La possibilità di estendere il significato di una parola a più persone.
Punti /1

4 Sottolinea e spiega gli scarti linguistici contenuti nei seguenti versi.


1. Ecco il sol che ritorna, ecco sorride (G. Leopardi, La quiete dopo la tempesta)

2. L’infanzia ho sotterrato (G. Ungaretti, Tutto ho perduto)

3. Non c’è un cane: qualche stella (D. Campana, La petite promenade du poète)

4. Le motorette portano l’estate (V. Sereni, Nel sonno)

160
NOME E COGNOME VERIFICA 10

5. Tu adesso che indaghi / Ben al riparo di un remoto telefono (G. Giudici, I miei occhi)

B
VOLUME
6. … il cuore è spento, in disuso (D. Bellezza, Non invento più)

Punti /12

Giovanni Pascoli
Rio Salto
In modo singolare, in questa poesia Giovanni e di un torrente si trasformavano in fantasti-
Pascoli (1855-1912) rievoca i momenti in cui, cherie di cavalieri erranti.
da bambino, i consueti rumori della pioggia

Lo so: non era nella valle fonda


suon che s’udia di palafreni1 andanti:
era l’acqua che giù dalle stillanti
tegole a furia percotea la gronda2.

Pur via e via per l’infinita sponda 5


passar vedevo i cavalieri erranti3:
scorgevo le corazze luccicanti,
scorgevo l’ombra galoppar sull’onda.

Cessato il vento poi, non di galoppi


il suono udivo, né vedea4 tremando 10
fughe remote al dubitoso lume5:

ma voi solo vedevo, amici pioppi!


Brusivano soave6 tentennando
lungo la sponda del mio dolce fiume.
(G. Pascoli, Myricae, in Tutte le poesie, Mondadori 1971)

1. palafreni: cavalli usati dai cavalie- 3. cavalieri erranti: nella letteratura 4. vedea: vedevo.
ri medievali per i viaggi. medievale erano i cavalieri che va- 5. dubitoso lume: luce incerta.
2. percotea la gronda: percuoteva la gavano alla ricerca di sempre nuove 6. Brusivano soave: producevano un
grondaia. imprese. dolce brusio.

161
VERIFICA 10 NOME E COGNOME

Comprensione e analisi
B

5 Nella poesia, l’infanzia è considerata un periodo dominato da una particolare facoltà della
VOLUME

mente: quale?
A La memoria. C La fantasia.
B La ragione. D L’inventiva.
Punti /1

6 Che cosa fa immaginare al poeta il rumore della pioggia e del vento?

Punti /1

7 Che cosa vede in realtà?

Punti /1

8 Quali sensazioni sono prevalenti nel ricordo dell’infanzia?


A Uditive.
B Olfattive.
C Visive.
D Tattili.
Punti /1

9 Quale delle seguenti figure retoriche puoi riconoscere in infinita sponda (v. 5)?
A Sineddoche.
B Metonimia.
C Iperbole.
D Iperbato.
Punti /1

10 Quale delle seguenti figure retoriche puoi riconoscere al verso 6 (passar vedevo)?
A Iperbole.
B Iperbato.
C Endiadi.
D Metonimia.
Punti /1

162
NOME E COGNOME VERIFICA 10

B
11 Quale delle seguenti figure retoriche puoi riconoscere in fughe remote (v. 11)?

VOLUME
A Sineddoche.
B Metonimia.
C Iperbole.
D Iperbato.
Punti /1

Lessico
12 Sostituisci la locuzione avverbiale del verso 4 a furia con un avverbio di modo.

Punti /1

13 Al verso 6 trovi il temine erranti che qui significa «vagabondare, girovagare». Tra quelli pro-
posti, individua il secondo significato del verbo «errare».
A Erodere.
B Ergersi.
C Erudire.
D Sbagliare.
Punti /1

Grammatica
14 Indica la prima persona dell’indicativo passato remoto del verbo percotea (v. 4).

Punti /1

15 Il termine lungo (v. 14) indica:


A un aggettivo.
B un avverbio.
C una preposizione impropria.
D una congiunzione.
Punti /1

TOTALE PUNTI /26

VALUTAZIONE

163
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 10
B
VOLUME

PARTE 2 – POESIA
LABORATORIO • 1. Forma e significato di un testo poetico
ANTOLOGIA • Unità 1 Immaginari poetici

Laboratorio
1 A livello grafico, la poesia si distingue per:
A la presenza di rime.
B la ricercatezza del linguaggio.
C la spezzatura in versi del discorso.
D la presenza di concetti elevati.
Punti /1

2 Completa la frase con i termini elencati di seguito:


significato • significante • significante
Nella poesia il costituisce l’insieme di tutte le innumerevoli soluzioni foni-
che, visive, tecniche e di struttura delle quali dispone il poeta, dunque contribuisce in maniera
essenziale a stabilire il della poesia stessa.
Il poetico, infatti, non ha il semplice scopo di trasmettere contenuti, ma
crea con essi uno strettissimo rapporto.
Punti /3

Giovanni Pascoli
Rio Salto
In modo singolare, in questa poesia Giovanni Pascoli (1855-1912) rievoca i momenti in cui,
da bambino, i consueti rumori della pioggia e di un torrente si trasformavano in fantasti-
cherie di cavalieri erranti.

Lo so: non era nella valle fonda


suon che s’udia di palafreni1 andanti:
era l’acqua che giù dalle stillanti
tegole a furia percotea la gronda2.

1. palafreni: cavalli usati dai cavalieri medievali per i viaggi.


2. percotea la gronda: percuoteva la grondaia.

164
NOME E COGNOME VERIFICA COMpEnSATIVA 10

Pur via e via per l’infinita sponda 5

B
passar vedevo i cavalieri erranti3:

VOLUME
scorgevo le corazze luccicanti,
scorgevo l’ombra galoppar sull’onda.

Cessato il vento poi, non di galoppi


il suono udivo, né vedea4 tremando 10
fughe remote al dubitoso lume5:

ma voi solo vedevo, amici pioppi!


Brusivano soave6 tentennando
lungo la sponda del mio dolce fiume.
(G. Pascoli, Myricae, in Tutte le poesie, Mondadori, 1971)

3. cavalieri erranti: nella letteratura medievale erano i cavalieri che vagavano alla ricerca di sempre nuove
imprese.
4. vedea: vedevo.
5. dubitoso lume: luce incerta.
6. Brusivano soave: producevano un dolce brusio.

Comprensione e analisi
3 Nella poesia, l’infanzia è considerata un periodo dominato da una particolare facoltà della
mente: quale?
A La memoria.
B La ragione.
C La fantasia.
D L’inventiva.
Punti /1

4 Che cosa fa immaginare al poeta il rumore della pioggia e del vento?

Punti /1

5 Che cosa vede in realtà?

Punti /1

165
VERIFICA COMpEnSATIVA 10 NOME E COGNOME

6 Quali sensazioni sono prevalenti nel ricordo dell’infanzia?


B

A Uditive.
VOLUME

B Olfattive.
C Visive.
D Tattili.
Punti /1

Lessico
7 Sostituisci la locuzione avverbiale del verso 4 a furia con un avverbio di modo.

Punti /1

8 Al verso 6 trovi il temine erranti che qui significa «vagabondare, girovagare». Tra quelli pro-
posti, individua il secondo significato del verbo «errare».
A Erodere.
B Ergersi.
C Erudire.
D Sbagliare.
Punti /1

8 Sostituisci la locuzione avverbiale del verso 4 a furia con un avverbio di modo.

Punti /1

Grammatica
9 Era (v. 1) è un predicato:
A verbale.
B nominale.
Punti /1

TOTALE PUNTI /12

VALUTAZIONE

166
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 11

B
VOLUME
PARTE 2 – POESIA
LABORATORIO • 2. L’aspetto metrico-strutturale
ANTOLOGIA • Unità 2 La poetica dei sentimenti

Laboratorio
1 La rima è data:
A dalla presenza di suoni identici nelle parole finali di due versi consecutivi.
B dalla presenza di assonanze e consonanze nelle parole finali di due versi.
C dalla presenza di suoni identici a partire dalla vocale tonica nelle parole finali di due versi.
D dall’uguaglianza delle vocali nelle parole finali di due versi.
Punti /1

2 Un verso endecasillabo da quante sillabe è composto?


A Otto.
B nove.
C Dieci.
D Undici.
Punti /1

3 Tra le seguenti definizioni di enjambement, individua quella esatta.


A Il termine si usa per indicare un verso che si «ripiega» su quello precedente.
B Il termine si usa per indicare un verso che sintatticamente prosegue in quello successivo.
C Il termine si usa per indicare un verso che presenta un elevato numero di figure metriche.
D Il termine si usa per indicare un verso che si protrae per l’intera strofa.
Punti /1

4 Nei seguenti versi di Montale sottolinea gli enjambement.


Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere 5
mezzo seccate agguantano i ragazzi
qualche sparuta anguilla […].
(E. Montale, I limoni, in Tutte le poesie, Mondadori 1984)

Punti /5

167
VERIFICA 11 NOME E COGNOME
B

5 Dopo aver riportato lo schema metrico a fianco dei seguenti versi, individua il tipo di rima.
VOLUME

1. Su i campi di Marengo batte la luna; fosco


tra la Bormida e il Tànaro s’agita e mugge un bosco;
un bosco d’alabarde, d’uomini e di cavalli,
che fuggon d’Alessandria da i mal tentati valli.
(G. Carducci, Su i campi di Marengo)

Rima

2. Deh come allegri e rapidi si sparsero gli squilli


de le trombe teutoniche tra il Tànaro ed il Po
quando in cospetto a l’aquila gli animi e i vessilli
d’Italia s’inchinarono e Cesare passò!
(G. Carducci, Su i campi di Marengo)

Rima
3. Voi che per li occhi mi passaste ’l core
e destaste la mente che dormia,
guardate a l’angosciosa vita mia,
che sospirando la distrugge Amore.
(G. Cavalcanti, Voi che per li occhi mi passaste ’l core)

Rima
Punti /6

Eugenio Montale
Non recidere, forbice, quel volto
Motivo centrale della lirica di Eugenio Mon- La memoria è rappresentata simbolicamente
tale (1896-1981), appartenente alla raccolta dal volto di una donna amata che il poeta vor-
Le occasioni (1928-1939), è lo svanire dei ricordi rebbe salvare dall’oblio. Il tempo agisce ineso-
a causa del tempo che non risparmia neppure rabilmente e anche quell’immagine preziosa
quelli più cari. si perde.

Non recidere, forbice, quel volto


solo nella memoria che si sfolla1,
non far del grande suo viso in ascolto
la mia nebbia di sempre.

1. si sfolla: si svuota, si sfoltisce.

168
NOME E COGNOME VERIFICA 11

Un freddo cala… Duro il colpo svetta2.

B
5
E l’acacia ferita da sé scrolla

VOLUME
il guscio di cicala
nella prima belletta3 di Novembre.
(E. Montale, Opere complete, Mondadori 1996)

2. svetta: colpisce, taglia la cima dell’albero. 3. belletta: fango.

Comprensione e analisi

6 Indica il tipo di versi e lo schema delle rime.

Punti /2

7 Riconosci le posizioni del verso 4.

Punti /1

8 Quale dei seguenti artifici è stato usato dal poeta nel verso 4?
A Dieresi.
B Sineresi.
C Dialefe.
D Sinalefe.
Punti /1

9 Individua le due rime interne che compaiono nella seconda strofa.

Punti /2

10 Individua i termini che, nella prima strofa, esprimono metaforicamente i seguenti concetti.
1. La violenza del tempo che spezza e annulla i ricordi:
2. L’indesiderata scomparsa di un ricordo:
3. L’involontario effetto della memoria che confonde e nasconde i ricordi:
Punti /3

11 Individua, nella seconda strofa, il verbo corrispondente a recidere.

Punti /1

169
VERIFICA 11 NOME E COGNOME
B

12 L’espressione «correlativo oggettivo» indica:


VOLUME

A un procedimento che mette in relazione due oggetti.


B la trasposizione simbolica di un sentimento o di una riflessione in un oggetto concreto.
C una figura retorica che sottolinea l’esistenza, nella realtà, di un determinato oggetto.
D un particolare tipo di costruzione sintattica che antepone al soggetto il complemento
oggetto.
Punti /1

13 Raggruppa le immagini della poesia nelle due categorie sottostanti.


Immagini positive Immagini negative

Punti /4

14 Esiste un rapporto tra il contenuto della poesia e il paesaggio rappresentato?

Punti /2

Lessico

15 Un sinonimo di ascolto (v. 3) è «sentire». Individuane un altro.

Punti /1

16 Individua almeno un iperonimo del termine acacia (v. 6).

Punti /1

Grammatica

17 Individua il soggetto del verbo svetta (v. 5).

Punti /1

170
NOME E COGNOME VERIFICA 11

B
18 Indica la prima persona singolare dell’indicativo passato remoto del verbo scrollare (v. 6)

VOLUME
Punti /1

19 L’espressione nella prima belletta (v. 8) è un complemento di:


A moto a luogo.
B stato in luogo.
C materia.
D separazione.
Punti /1

TOTALE PUNTI /36

VALUTAZIONE

171
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 11
B
VOLUME

PARTE 2 – POESIA
LABORATORIO • 2. L’aspetto metrico-strutturale
ANTOLOGIA • Unità 2 La poetica dei sentimenti

Laboratorio
1 La rima è data:
A dalla presenza di suoni identici nelle parole finali di due versi consecutivi.
B dalla presenza di assonanze e consonanze nelle parole finali di due versi.
C dalla presenza di suoni identici a partire dalla vocale tonica nelle parole finali di due versi.
D dall’uguaglianza delle vocali nelle parole finali di due versi.
Punti /1

2 In poesia, che cos’è un verso?


A L’unità che costituisce il testo poetico ed è formato dalle parole che stanno sulla stessa
riga.
B Ciò che studia l’insieme delle norme e delle convenzioni.
C Il lamento emesso da un animale.
D La presenza di parole uguali nella stessa frase.
Punti /1

3 Un verso endecasillabo da quante sillabe è composto?


A Otto.
B Nove.
C Dieci.
D Undici.
Punti /1

4 Tra le seguenti definizioni di enjambement, individua quella esatta.


A Il termine si usa per indicare un verso che si «ripiega» su quello precedente.
B Il termine si usa per indicare un verso che sintatticamente prosegue in quello successivo.
C Il termine si usa per indicare un verso che presenta un elevato numero di figure metriche.
D Il termine si usa per indicare un verso che si protrae per l’intera strofa.
Punti /1

172
NOME E COGNOME VERIFICA COMpEnSATIVA 11

Eugenio Montale

B
VOLUME
Non recidere, forbice, quel volto
Motivo centrale della lirica di Eugenio Montale (1896-1981), appartenente alla raccolta Le
occasioni (1928-1939), è lo svanire dei ricordi a causa del tempo che non risparmia neppure
quelli più cari. La memoria è rappresentata simbolicamente dal volto di una donna amata
che il poeta vorrebbe salvare dall’oblio. Il tempo agisce inesorabilmente e anche quell’im-
magine preziosa si perde.

Non recidere, forbice, quel volto


solo nella memoria che si sfolla1,
non far del grande suo viso in ascolto
la mia nebbia di sempre.

Un freddo cala… Duro il colpo svetta2. 5


E l’acacia ferita da sé scrolla
il guscio di cicala
nella prima belletta3 di Novembre.
(E. Montale, Opere complete, Mondadori 1996)

1. si sfolla: si svuota, si sfoltisce.


2. svetta: colpisce, taglia la cima dell’albero.
3. belletta: fango.

Comprensione e analisi
5 Indica di che tipo sono i versi e lo schema delle rime.

Punti /2

6 Riconosci le posizioni del verso 4.

Punti /1

7 Individua le due rime interne che compaiono nella seconda strofa.

Punti /2

173
VERIFICA COMpEnSATIVA 11 NOME E COGNOME

8 Raggruppa le immagini della poesia nelle due categorie sottostanti.


B
VOLUME

Immagini positive Immagini negative

Punti /4

Lessico
9 Un sinonimo di ascolto (v. 3) è «sentire». Individuane un altro.

Punti /1

Grammatica
10 Qual è la prima persona singolare dell’indicativo passato prossimo del verbo recidere (v. 1)?

Punti /1

11 Individua il soggetto del verbo svetta (v. 5).

Punti /1

12 L’espressione nella prima belletta (v. 8) è un complemento di:


A moto a luogo.
B stato in luogo.
C materia.
D separazione.
Punti /1

TOTALE PUNTI /17

VALUTAZIONE

174
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 12

B
VOLUME
PARTE 2 – POESIA
LABORATORIO • 3. Temi, simboli, messaggi
ANTOLOGIA • Unità 3 La poetica dei valori

Laboratorio
1 Che cos’è il tema di un componimento poetico?

Punti /1

2 Un campo semantico è:
A un insieme di parole che, richiamandosi vicendevolmente, concorrono a definire il tema.
B un insieme di parole che hanno la stessa terminazione e/o lo stesso inizio.
C un insieme di frasi che contengono le stesse parole.
D un insieme di parole con valore di sinonimi.
Punti /1

Giuseppe Ungaretti
Silenzio
Nella lirica di Giuseppe Ungaretti (1888-1970), tato momento della separazione da essi, un
il legame con le proprie radici e con i luoghi dolore che ancora persiste nella memoria del
dell’infanzia è espresso attraverso il tormen- poeta.

Conosco una città1


che ogni giorno s’empie di sole
e tutto è rapito in quel momento

Me ne sono andato una sera

Nel cuore durava il limio2 5


delle cicale

1. una città: Alessandria d’Egitto, cit- 2. limio: lìmìo, il rumore prodotto


tà natale del poeta. dalla lima mentre assottiglia il ferro.

175
VERIFICA 12 NOME E COGNOME

Dal bastimento
B

verniciato di bianco
VOLUME

ho visto
la mia città sparire 10
lasciando
un poco
un abbraccio di lumi nell’aria torbida
sospesi
(G. Ungaretti, L’Allegria, in Vita di un uomo, Mondadori 1969)

Comprensione e analisi
3 Che cosa significa l’espressione e tutto è rapito in quel momento (v. 3)?
A Tutto si svolge rapidamente.
B Il sole abbagliante avvolge gli oggetti e li confonde.
C Ci si dimentica di tutto.
D In un attimo il bastimento è fuori dal porto.
Punti /1

4 In quali versi il poeta evoca il progressivo allontanamento della nave?

Punti /1

5 Sintetizza il tema centrale della lirica.

Punti /2

6 Che cosa simboleggiano, rispettivamente, il sole (v. 3) e l’aria torbida (v. 13)?

Punti /2

7 Indica le rime contenute nella lirica.

Punti /1

176
NOME E COGNOME VERIFICA 12

B
8 Quale legame unisce i versi 5 e 6?

VOLUME
A Una rima al mezzo.
B Una rima ipermetra.
C Un’assonanza.
D Un enjambement.
Punti /1

9 Quale figura retorica riconosci nella coppia bianco / lasciando (vv. 8-11)?
A Una rima interna.
B Una rima ipermetra.
C Una consonanza.
D Un’assonanza.
Punti /1

10 La frammentazione dei versi:


A conferisce maggiore forza ed evidenza alle immagini.
B indica lo scarso interesse del poeta per la metrica tradizionale.
C è un espediente per suscitare l’interesse del lettore.
D è coerente con i gusti poetici della sua epoca.
Punti /1

Lessico
11 Individua almeno due nomi derivati dal termine città (v. 1).

Punti /2

12 Individua almeno due sinonimi del termine bastimento (v. 7).

Punti /2

13 Individua, tra quelli proposti, il sinonimo del termine torbida (v. 13).
A Tormentosa.
B Melmosa.
C Alta.
D Intorpidita.
Punti /1

177
VERIFICA 12 NOME E COGNOME

Grammatica
B

14 Il che del verso 2 esprime:


VOLUME

A una congiunzione.
B un pronome esclamativo.
C un pronome relativo con funzione di soggetto.
D un pronome relativo con funzione di complemento oggetto.
Punti /1

15 Individua il soggetto del verbo durava (v. 5).

Punti /1

16 L’ordine della frase contenuta nei versi 13-14 (un abbraccio ... sospesi) è stato alterato. Riscrivila
secondo il corretto ordine sintattico.

Punti /1

TOTALE PUNTI /20

VALUTAZIONE

178
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 12

B
VOLUME
PARTE 2 – POESIA
LABORATORIO • 3. Temi, simboli, messaggi
ANTOLOGIA • Unità 3 La poetica dei valori

Laboratorio
1 Il tema di un componimento poetico è:
A il commento che ne fa la critica.
B il messaggio che si trova soltanto nelle poesie di impegno civile o religioso.
C l’idea centrale che il componimento propone alla riflessione del lettore.
D il commento che ne dà l’autore.
Punti /1

2 Un campo semantico è:
A un insieme di parole che, richiamandosi vicendevolmente, concorrono a definire il tema.
B un insieme di parole che hanno la stessa terminazione e/o lo stesso inizio.
C un insieme di frasi che contengono le stesse parole.
D un insieme di parole con valore di sinonimi.
Punti /1

Giuseppe Ungaretti
Silenzio
Nella lirica di Giuseppe Ungaretti (1888-1970), il legame con le proprie radici e con i luoghi
dell’infanzia è espresso attraverso il tormentato momento della separazione da essi, un
dolore che ancora persiste nella memoria del poeta.

Conosco una città1


che ogni giorno s’empie di sole
e tutto è rapito in quel momento

Me ne sono andato una sera

1. una città: Alessandria d’Egitto, città natale del poeta.

179
VERIFICA COMpEnSATIVA 12 NOME E COGNOME

Nel cuore durava il limio2 5


B

delle cicale
VOLUME

Dal bastimento
verniciato di bianco
ho visto
la mia città sparire 10

lasciando
un poco
un abbraccio di lumi nell’aria torbida
sospesi
(G. Ungaretti, L’Allegria, in Vita di un uomo, Mondadori 1969)

2. limio: lìmìo, il rumore prodotto dalla lima mentre assottiglia il ferro.

Comprensione e analisi
3 In quale verso il poeta evoca il progressivo allontanamento della nave?

Punti /1

4 Sintetizza il tema centrale della lirica.

Punti /2

5 Che cosa simboleggiano, rispettivamente, il sole del verso 3 e l’aria torbida del verso 13?

Punti /2

6 Indica il numero delle strofe e la lunghezza dei primi tre versi.

Punti /2

7 Indica le rime contenute nella lirica.

Punti /1

180
NOME E COGNOME VERIFICA COMpEnSATIVA 12

8 Quale legame unisce i versi 5 e 6?

B
A Una rima al mezzo. C Un’assonanza.

VOLUME
B Una rima ipermetra. D Un enjambement.
Punti /1

Lessico
9 Individua almeno due nomi derivati dal termine città (v. 1).

Punti /2

10 Individua almeno due sinonimi del termine bastimento (v. 7).

Punti /2

11 Individua, tra quelli proposti, il sinonimo del termine torbida (v. 13).
A Tormentosa. C Alta.
B Melmosa. D Intorpidita.
Punti /1

Grammatica
12 Il che del verso 2 è:
A una congiunzione.
B un pronome esclamativo.
C un pronome relativo con funzione di soggetto.
D un pronome relativo con funzione di complemento oggetto.
Punti /1

13 L’ordine della frase contenuta nei vv. 13-14 (un abbraccio ... sospesi) è stato alterato. Riscrivila
secondo il corretto ordine sintattico.

Punti /2

TOTALE PUNTI /19

VALUTAZIONE

181
• Volume di grammatica

www.deascuola.it
I file in formato Word delle verifiche sono disponibili:
– nell’eBook e nell’Easy eBook (offline) del libro, tra le risorse
riservate al docente
– nel sito libro, su www.deascuola.it
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 1
VOLUME DI GRAMMATICA

PARTE1, UNITÀ 1 – FONOLOGIA E ORTOGRAFIA


Alfabeto • Vocali e consonanti • Problemi ortografici • Sillabe •
Accento, apostrofo e troncamento • Punteggiatura

1 Riscrivi in ordine alfabetico le seguenti parole. (Attenzione alle parole straniere!)


anima, strada, divano, felice, grata, hotel, lucido, ko, lastra, Jacuzia, zoo, calcolatrice, vaniglia, web,
teatro, yogurt, rinoceronte, xenofobo, medicina, watt

Punti /20

2 Inserisci nella tabella le seguenti parole, indicando se contengono un dittongo, un trittongo


o uno iato.
pietra • vuoto • guai • aereo • zia • miei • siesta • baule • buio • maestro

Dittongo Trittongo Iato

Punti /10

3 Nel seguente brano evidenzia la forma corretta fra quelle proposte.


L’UOMO E LE MACCHINE
Le macchine non sono solo marchingeni/marchingegni. Esse aumentano l’acutezza e l’efficienza/
efficenza dell’individuo e ne accrescono sopratutto/soprattutto la potenza fisica, permettendogli/
permettendoli di fare cose che altrimenti non avrebbe potuto fare o che avrebbe potuto fare al
prezzo di uno sforzo maggiore o molto più prolungato. L’uso delle macchine pone la nostra specie/
spece in una posizione/posizzione molto particolare e ne fa un universo a parte.
Fin dagli albori della sua storia l’uomo ha utilizzato/utilizato qualche strumento e la presenza di
strumenti, per cuanto/quanto primordiali, indica, inequivocabilmente/inecuivocabilmente, la natura
umana di coloro che li usano o li anno/hanno usati. [...] I primi strumenti che abbiamo trovato
associati a resti fossili dei nostri antenati, “Homo habilis”, erano semplici/senplici pietre schegiate/
scheggiate ottenute percuotendo/perquotendo in una determinata maniera una pietra con un’altra/
un altra. [...] Per mille millenni, duecento volte la storia della nostra civiltà, non è successo gnente/
niente che abbia indotto i nostri antenati a perfezzionare/perfezionare questi strumenti, forse
perché non c’era una sufficiente pressione in favore di un avanzamento/un’avanzamento della
tecnica stessa o più probabilmente/probbabilmente perché tutto questo/cuesto non era ancora
sostenuto da sufficienti/sufficenti capacità intellettive.
(adatt. E. Boncinelli, L’anima della tecnica, Rizzoli 2006)
Punti /20

184
NOME E COGNOME VERIFICA 1

VOLUME DI GRAMMATICA
4 Hai, ha, ho, hanno oppure ai, a, o, anno? Completa le seguenti frasi in modo corretto.
1. Questa primavera vado Roma.
2. Tu già visto la città di Roma?
3. L’ detto anche loro che è meravigliosa.
4. La primavera di quest’ è stata particolarmente piovosa.
5. Non avuto neanche il tempo di chiamarti che eri già salito in tram, non eri tu?
6. Ti visto ieri Rimini.
7. detto il nonno che verrà presto trovarci.
Punti /10

5 Completa le parole delle seguenti frasi, inserendo c, cc, q, cq, qq secondo i casi.
1. Il campo della mia s uadra è stato s ualificato.
2. Non mettere tutto a so uadro.
3. Nel mio uartiere oggi è mancata l’a ua.
4. Scrivi uesto indirizzo nel tuo ta uino.
5. uando ris uoto lo stipendio voglio comprarmi un bel uadro.
Punti /10

6 Controlla attentamente tutte le parole con digrammi sc, gn e gl proposte nelle frasi e, quando
sono errate, trascrivi accanto la forma corretta.
1. Emiglio gioca con Fido che digrignia i denti minaccioso.
2. Agnese è sotto il glicine con Virgiglio: parlano di quel cartone animato con protagonisti degli
gniomi nello scienario dell’Europa del Nord.
3. La castagna è il frutto che scielgo tra quelli autunnali.
4. Il tuo compagnio ha ormai raggiunto come pianista un livello meraviglioso.

5. Ti presento Giuglia, la mogle di Mohamed.


6. La lingua di quella canalia è affilata come un artiglio!
Punti /10

7 Evidenzia le parole ortograficamente corrette.


1. Ognuno - ogniuno 11. Ingegniere - ingegnere
2. Addizzione - addizione 12. Aquazzone - acquazzone
3. Spece - specie 13. Crocera - crociera
4. Percuotere - perquotere 14. Quozziente - quoziente
5. Coscenzioso - coscienzioso 15. Pioggie - piogge
6. Inproprio - improprio 16. Correzione - correzzione
7. Uscere - usciere 17. Cuoio - quoio
8. Coscienza - coscenza 18. Scuadra - squadra
9. Igienico - igenico 19. Ragioniere - ragiognere
10. Proficuo - profiquo 20. Scienziato - scenziato
Punti /20

185
VERIFICA 1 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

8 Forma il plurale dei seguenti nomi uscenti in -cia, -gia.


1. Valigia: 6. Ciliegia:
2. Freccia: 7. Goccia:
3. Minaccia: 8. Arancia:
4. Farmacia: 9. Frangia:
5. Audacia: 10. Camicia:
Punti /10

9 Dividi in sillabe le parole che seguono.


1. Sfogliare: 6. Giocoliere:
2. Poetessa: 7. Arroganza:
3. Cervello: 8. Coesione:
4. Chiodo: 9. Artificio:
5. Diverse: 10. Volontariamente:
Punti /10

10 Nelle frasi seguenti individua gli errori nell’uso dell’apostrofo e dell’accento e riscrivi a fianco
le forme corrette.
1. Chi pecora si fa il lupo sé la mangia.
2. Campa cavallo che lerba cresce.
3. Batti il ferro finch’è è caldo.
4. Frà i due litiganti il terzo gode.
5. Gente allegra, il ciel laiuta.
6. Il mattino ha loro in bocca.
7. L’afretta è cattiva consigliera.
8. Sbagliando simpara.
9. Se non e zuppa è pan bagnato.
10. Tra il dire e il fare ce di mezzo il mare.
Punti /10

10 inserisci nel seguente brano la punteggiatura e le maiuscole corrette.


IL LAGHETTO
il parco era piuttosto vasto e passando attraverso la fitta boscaglia vicino all’ingresso si sbucava in
prossimità del laghetto che appariva all’improvviso vasto e luminoso comprammo due ghiaccioli
di quelli che si vendevano un tempo da un carrettino il vecchietto li tirò fuori dal contenitore e nel
darceli chiese siete sorelle ridendo rispondemmo di sì ci sedemmo su una vecchia panchina di
legno e mangiammo i ghiaccioli
(adatt. B. Yoshimoto, N.P., Feltrinelli 1992)
Punti /20

TOTALE PUNTI /150

VALUTAZIONE

186
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 1

VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE1, UNITÀ 1 – FONOLOGIA E ORTOGRAFIA
Alfabeto • Vocali e consonanti • Problemi ortografici • Sillabe •
Accento, apostrofo e troncamento • Punteggiatura

1 Riscrivi in ordine alfabetico le seguenti parole.


frase • casa • mostro • pastore • lana • braccio • albergo • racchetta • goccia • dinosauro

Punti /10

2 Cancella la forma sbagliata fra le due proposte.


1. Marinella a/ha comprato un pigiama nuovo che a/ha dei bellissimi mugetti/mughetti ricamati.
2. Sabato è venuta a/ha trovarci Rita a/ha casa nostra.
3. Alessandro è di nuovo in mezzo ai/hai guai.
4. Ti piace di più il tè alla menta ho/o alla pesca?
5. Ahi/Hai, mi a/ha pestato il piede!
6. Oh/Ho, che colori stupendi!
Punti /10

3 Nel seguente brano evidenzia le parole scritte in modo errato (sono 20) e correggile nella
colonna accanto.
Abito al nummero 48 di piazza libertà. Il mio palazzo è
piutosto vecchiotto, come si può vedere dalla faciata,
costuita nel caratteristico stile anni ’20, tipico del cuartiere.
Ho aquistato l’alloggio cuindici anni fa esatti da mio zio toni.
Il mio appartamento è al’ultimo piano, purtroppo senza
asciensore, ma dalle finestre si gode propio di una vista
meravilliosa della città.
Vado molto orgolioso sopratutto del piccolo terrazzo fra
i tetti: ne o fatto una vera e propria serra, dotata di una
fontana di aqua potabile; in primavera fioriscono i miei amati
gilii, le margerite e li anemoni.
Punti /20

4 Ordina le sillabe e forma una parola.


1. ga - ri: 6. li - ca - pel:
2. ta - ra - stie: 7. mi - to - go - lo:
3. chio - in - stro: 8. va - sti - li:
4. na - schie: 9. vat - cra - ta:
5. pot - cap - to: 10. ca - co - mec - ni:
Punti /10

187
VERIFICA COMPENSATIVA 1 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

5 Nelle frasi seguenti evidenzia gli errori nell’uso dell’apostrofo e dell’accento, poi riscrivi a
fianco le forme corrette.
1. Chi pecora si fa il lupo sé la mangia.
2. Campa cavallo che lerba cresce.
3. Batti il ferro finch’è è caldo.
4. Frà i due litiganti il terzo gode.
5. Gente allegra, il ciel laiuta.
6. Il mattino ha loro in bocca.
7. L’afretta è cattiva consigliera.
8. Sbagliando simpara.
9. Se non e zuppa è pan bagnato.
10. Tra il dire e il fare ce di mezzo il mare.
Punti /10

6 Scegli la punteggiatura corretta.


Uno studente domandò a Sonzan (virgola/due punti) un maestro cinese (due punti/punto e virgola)
«Qual è la cosa più preziosa del mondo (punto esclamativo/punto interrogativo)»
Il maestro disse (due punti/punto e virgola) «La testa di un gatto morto (parentesi/virgolette).
(parentesi/virgolette) E perché la testa di un gatto morto è la cosa più preziosa del mondo (punto
esclamativo/punto interrogativo)» insistette lo studente (punto e virgola/punto) Sonzan rispose:
«Perché nessuno può dirne il prezzo (punto esclamativo/punto interrogativo)» (punto e virgola/
punto)
Punti /10

TOTALE PUNTI /70

VALUTAZIONE

188
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 2

VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 1, UNITÀ 2 – LESSICO
Radice e desinenza • Parole primitive e parole derivate • Famiglie di parole •
Prefissi e suffissi • Parole alterate e parole composte • Sinonimi, omonimi e
polisemi • Contrari e antonimi • Iponimi e iperonimi • Denotazione e connotazione

1 Nei seguenti elenchi di parole evidenzia la radice comune, poi indica la parola primitiva da
cui derivano tutte le altre.
1. Ondulato, ondata, ondeggiare, ondeggiamento:
2. Corporatura, corpetto, corposo, corporeo:
3. Portiere, portone, portico, portinaio:
4. Vetrina, vetraio, vetreria, vetrata:
5. Latticino, latteria, lattante, lattaio:
Punti /5

2 Cancella l’intruso nelle seguenti famiglie di parole.


1. Marina, mareggiata, ammarare, amaranto, maremma.
2. Acquerelli, acquazzone, acquolina, acquatico, acquistare.
3. Terrazzo, terremoto, terribile, atterrare, conterraneo.
4. Ingrandire, grandine, grandioso, grandemente, grandeggiare.
5. Scriteriato, iscrizione, trascrivere, sottoscrivere, scrittura.
Punti /5

3 Nei seguenti elenchi di parole evidenzia il prefisso o il suffisso, poi colloca le parole nella
colonna giusta.
piromane • insetticida • telecomando • megalomane • sciatalgia • poliglotta •
deltaplano • equivalente • transiberiana • carnivoro

Prefissi Suffissi

Punti /10

4 Analizza le parole dell’elenco e riportale nella riga corretta.


stanzino • guardaroba • cucinino • salone • giardinetto • cassaforte • lavastoviglie • apribottiglie
Parola alterata:

Parola composta:

Punti /8

189
VERIFICA 2 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

5 Indica un sinonimo e un contrario per ciascuno degli aggettivi dati.


Sinonimo Contrario

1. Uguale
2. Triste
3. Affettuoso
4. Buio
5. Aperto
Punti /10

6 Indica se le parole evidenziate in neretto usate nelle due coppie di frasi sono polisemiche (P)
oppure omonime (O).

P O

1. Questo tavolo ha le gambe storte.


Ieri ho preso ben due storte camminando.
2. Hai con te il libro di storia?
Lo sapevi che il libro è la parte del tronco di un albero più vicina alla corteccia?
3. Istmo è un braccio di terra.
Ti sollevo con un braccio solo, perché sono fortissimo.
4. Come profuma questa rosa bianca!
Stasera le nuvole sono tutte rosa.
5. Per fortuna il killer non è riuscito a consumare il delitto.
Vorrei consumare in pace la mia cena!
6. Non azzecca una nota, la musica non fa per lui.
Prendi nota delle cose da comprare prima del viaggio.
7. La fine del film mi ha deluso.
È una persona fine ed elegante.
8. Ho seguito la cura e sono guarito.
Ci ho messo molta cura nel preparare questa torta.
Punti /16

190
NOME E COGNOME VERIFICA 2

VOLUME DI GRAMMATICA
7 Indica se la relazione di significato tra la parola evidenziata in neretto e quella che la segue è
di iperonimia (I) o di iponimia (IPO).

I IPO

1. calice/bicchiere
2. padella/pentola
3. fiore/tulipano
4. pioppo/albero
5. stivaletti/calzature
6. indumenti/guanti
7. latticini/burro
8. influenza/malattie
Punti /8

8 Nelle seguenti frasi indica se il significato delle parole evidenziate in neretto è denotativo (D)
oppure connotativo (C).

D C

1. Il fegato d’oca è utilizzato per produrre il patè.


2. La tua amica è una vera oca giuliva.
3. Sono sulle spine: non so se sarò promossa.
4. Ieri mi sono punta con la spina di una rosa.
5. Piantala di ficcare il naso nei miei affari!
6. Il naso di Luisa è alla francese.
7. L’attentatore aveva nascosto la bomba nel proprio zaino.
8. Il mascarpone è una bomba calorica.
Punti /8

TOTALE PUNTI /70

VALUTAZIONE

191
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 2
VOLUME DI GRAMMATICA

PARTE 1, UNITÀ 2 – LESSICO


Radice e desinenza • Parole primitive e parole derivate • Famiglie di parole •
Prefissi e suffissi • Parole alterate e parole composte • Sinonimi, omonimi e
polisemi • Contrari e antonimi • Iponimi e iperonimi • Denotazione e connotazione

1 Nei seguenti elenchi di parole evidenzia la radice comune, poi indica la parola primitiva da cui
derivano tutte le altre.
1. Ondulato, ondata, ondeggiare, ondeggiamento:
2. Corporatura, corpetto, corposo, corporeo:
3. Portiere, portone, portico, portinaio:
4. Vetrina, vetraio, vetreria, vetrata:
5. Latticino, latteria, lattante, lattaio:
Punti /5

2 Cancella l’intruso nelle seguenti famiglie di parole.


1. Marina, mareggiata, ammarare, amaranto, maremma.
2. Acquerelli, acquazzone, acquolina, acquatico, acquistare.
3. Terrazzo, terremoto, terribile, atterrare, conterraneo.
4. Ingrandire, grandine, grandioso, grandemente, grandeggiare.
5. Scriteriato, iscrizione, trascrivere, sottoscrivere, scrittura.
Punti /5

3 Nei seguenti elenchi di parole evidenzia il prefisso o il suffisso, poi colloca le parole nella
colonna giusta.
piromane • insetticida • telecomando • megalomane • poliglotta • deltaplano

Prefissi Suffissi

Punti /6

4 Analizza le parole dell’elenco e riscrivile nello schema secondo la richiesta.


guardaroba • cucinino • cameretta • giardinetto • portafinestra

Parola alterata Parola composta

Punti /5

192
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 2

VOLUME DI GRAMMATICA
5 Indica un sinonimo e un contrario per ciascuno degli aggettivi dati.
Sinonimo Contrario

1. Uguale
2. Triste
3. Buio
4. Aperto
Punti /8

6 Indica se le parole evidenziate in neretto usate nelle due coppie di frasi sono polisemiche (P)
oppure omonime (O).

P O

1. Questo tavolo ha le gambe storte.


Ieri ho preso ben due storte camminando.
2. Hai con te il libro di storia?
Lo sapevi che il libro è la parte del tronco di un albero più vicina alla corteccia?
3. Istmo è un braccio di terra.
Ti sollevo con un braccio solo, perché sono fortissimo.
4. Come profuma questa rosa bianca!
Stasera le nuvole sono tutte rosa.
5. Per fortuna il killer non è riuscito a consumare il delitto.
Vorrei consumare in pace la mia cena!
Punti /10

7 Indica se la relazione di significato tra la parola evidenziata in neretto e quella che la segue
è di iperonimia (I) o di iponimia (IPO).

I IPO

1. calice/bicchiere
2. padella/pentola
3. fiore/tulipano
4. pioppo/albero
5. stivaletti/calzature
Punti /5

193
VERIFICA COMPENSATIVA 2 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

8 Nelle seguenti frasi indica se il significato delle parole evidenziate in neretto è denotativo (D)
oppure connotativo (C).

D C

1. Il fegato d’oca è utilizzato per produrre il patè.


2. La tua amica è una vera oca giuliva.
3. Sono sulle spine: non so se sarò promossa.
4. Ieri mi sono punta con la spina di una rosa.
5. Piantala di ficcare il naso nei miei affari!
6. Il naso di Luisa è alla francese.
Punti /6

TOTALE PUNTI /50

VALUTAZIONE

194
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 3

VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 2, UNITÀ 1 e 2 – NOME E ARTICOLO
Nome primitivo e derivato; alterato e composto; comune e proprio; concreto e
astratto; individuale e collettivo • Genere e numero del nome • Articolo deter-
minativo, indeterminativo e partitivo

1 Stabilisci se i nomi evidenziati in neretto sono primitivi (PR), derivati (DE), alterati (AL), composti
(CO).

PR DE AL CO

1. Che bel gattone!


2. Voglio dedicarti una canzone.
3. Non si vede niente, si è bruciata la lampadina.
4. Come si chiama questo fiumiciattolo?
5. I ladri hanno forzato la cassaforte della banca.
6. Ti piace il mio giardino?
7. Che bel tappeto morbido! È nuovo?
8. Metti la tua valigia nel bagagliaio dell’auto.
9. Questo è Pierguido, mio fratello minore.
10. Ho speso un sacco di soldi e ho comprato solo robaccia.
Punti /10

2 Evidenzia i nomi propri che dovrebbero avere la lettera iniziale maiuscola.


1. luisa e maria si assomigliano: sembrano due sorelle.
2. Il presidente degli stati uniti è in visita a roma.
3. alessandro manzoni è uno scrittore italiano famoso.
4. Il tamigi è il fiume che bagna la città di londra.
5. Questo quadro è un picasso originale.
6. Hai letto l’ultimo libro di benni?
7. quest’estate andrò in vacanza a porto.
8. via col vento è un film avvincente.
9. A febbraio festeggeremo il carnevale.
10. Credo che mi travestirò da zorro.
Punti /15

195
VERIFICA 3 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

3 Indica se i nomi evidenziati in neretto sono concreti o astratti.


1. Luca è veramente un bravo ragazzo (concreto/astratto); la nostra amicizia (concreto/astratto)
dura ormai da anni.
2. Apprezzo molto la sua gentilezza (concreto/astratto) e la sua buona educazione (concreto/
astratto).
3. Frequenta un corso (concreto/astratto) di disegno (concreto/astratto).
4. Un giorno mi ha mostrato alcuni suoi disegni (concreto/astratto).
5. Erano di una bellezza (concreto/astratto) straordinaria.
6. Alcuni erano dipinti a olio (concreto/astratto) su tela (concreto/astratto).
7. Altri erano ad acquerello (concreto/astratto) su carta (concreto/astratto) e rappresentavano
dei luoghi (concreto/astratto) di fantasia (concreto/astratto).
Punti /14

4 Nelle seguenti espressioni evidenzia i nomi collettivi.


un gruppo di scolari - un esercito di soldati - una foresta di sempreverdi - una squadra di giocatori -
un pubblico di spettatori - un drappello di persone - uno stormo di gabbiani - un gregge di pecore
- un complesso di violinisti
Punti /9

5 Indica se i nomi evidenziati in neretto sono maschili (M) o femminili (F).


Un piccolo cane (M/F) di nome (M/F) Cuki (M/F) viveva in una piccola borgata (M/F) in collina (M/F).
Girava per le strade (M/F), le campagne (M/F), i boschi (M/F), i prati (M/F), sempre solo. Nessuno lo
voleva come amico (M/F). Eppure era un cane giocherellone, gli piaceva correre nell’erba (M/F) e
giocare con i bambini (M/F).
Punti /12

6 Volgi al plurale i seguenti nomi maschili e femminili. Consulta il vocabolario in caso di dubbio.
1. Manico:
2. Manica:
3. Fuoco:
4. Fuga:
5. Collega:
6. Astrologo:
7. Fisico:
8. Farmacia:
9. Medico:
10. Sarcofago:
Punti /10

196
NOME E COGNOME VERIFICA 3

VOLUME DI GRAMMATICA
7 Evidenzia tutti i nomi e gli articoli presenti nel brano che segue, poi rispondi alle domande
che seguono. (I nomi sono 28, gli articoli 17)
In quei giorni aspettavo l’arrivo di una sorellina o di un fratellino. Femmina o maschio? In famiglia
non parlavamo di altro. […] Il fratellino non c’era mai stato prima; non aveva mai visto né il sole
né le stelle, né gli animali né i fiori nei campi. E quindi non conosceva nemmeno le parole con cui
chiamarli. Anch’io avevo ancora delle cose da imparare: per esempio, non sapevo la differenza tra
un giaguaro e un puma, ma non è questo il punto: sul nostro pianeta vivono decine di migliaia di
animali diversi, ma per parecchio tempo sarei stato fin troppo occupato soltanto a insegnare al
fratellino qual è la differenza tra un cane e un gatto.
(adatt. da Jostein Gaarder, C’è nessuno?, Salani 1997)

1. Riscrivi le coppie articolo determinativo femminile + nome:

2. Riscrivi le coppie articolo indeterminativo maschile + nome:

3. Nel racconto è presente un articolo partitivo. Cercalo e riscrivilo con il nome cui si riferisce:

Punti /55

8 Analizza i seguenti articoli.


1. L’:
2. Una:
3. Il:
4. Gli:
5. I:
Punti /5

TOTALE PUNTI /130

VALUTAZIONE

197
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 3
VOLUME DI GRAMMATICA

PARTE 2, UNITÀ 1 e 2 – NOME E ARTICOLO


Nome primitivo e derivato; alterato e composto; comune e proprio; concreto e
astratto; individuale e collettivo • Genere e numero del nome • Articolo deter-
minativo, indeterminativo e partitivo

1 Stabilisci se i nomi evidenziati in neretto sono primitivi (PR), derivati (DE), alterati (AL), com-
posti (CO).

PR DE AL CO

1. Che bel gattone!


2. Voglio dedicarti una canzone.
3. Non si vede niente, si è bruciata la lampadina.
4. Come si chiama questo fiumiciattolo?
5. I ladri hanno forzato la cassaforte della banca.
6. Ti piace il mio giardino?
Punti /6

2 Evidenzia i nomi propri che dovrebbero avere la lettera iniziale maiuscola.


1. luisa e maria si assomigliano: sembrano due sorelle.
2. Il presidente degli stati uniti è in visita a roma.
3. alessandro manzoni è uno scrittore italiano famoso.
4. Il tamigi è il fiume che bagna la città di londra.
Punti /10

3 Indica se i nomi evidenziati in neretto sono concreti o astratti.


1. Luca è veramente un bravo ragazzo (concreto/astratto); la nostra amicizia (concreto/astrat-
to) dura ormai da anni.
2. Apprezzo molto la sua gentilezza (concreto/astratto) e la sua buona educazione (concreto/
astratto).
3. Alcuni erano dipinti a olio (concreto/astratto) su tela (concreto/astratto).
4. Un giorno mi ha mostrato alcuni suoi disegni (concreto/astratto).
5. Erano di una bellezza (concreto/astratto) straordinaria.
Punti /8

4 Nelle seguenti espressioni evidenzia i nomi collettivi.


Una foresta di sempreverdi - un drappello di persone - uno stormo di gabbiani - un gregge di
pecore - una mandria di buoi
Punti /5

198
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 3

VOLUME DI GRAMMATICA
5 Indica se i nomi evidenziati in neretto sono maschili (M) o femminili (F).
Un piccolo cane (M/F) di nome (M/F) Cuki (M/F) viveva in una piccola borgata (M/F) in collina
(M/F). Girava per le strade (M/F), le campagne (M/F), i boschi (M/F), i prati (M/F), sempre solo.
Nessuno lo voleva come amico (M/F).
Punti /10

6 Volgi al plurale i seguenti nomi maschili e femminili. Consulta il vocabolario in caso di dubbio.
1. Manico: 6. Astrologo:
2. Manica: 7. Fisico:
3. Fuoco: 8. Farmacia:
4. Fuga: 9. Medico:
5. Collega: 10. Sarcofago:
Punti /10

7 Evidenzia tutti i nomi e gli articoli presenti nel brano che segue. (I nomi sono 15, gli articoli 9)
In quei giorni aspettavo l’arrivo di una sorellina o di un fratellino. Femmina o maschio? In famiglia
non parlavamo di altro. […] Il fratellino non c’era mai stato prima; non aveva mai visto né il sole
né le stelle, né gli animali né i fiori nei campi. E quindi non conosceva nemmeno le parole con cui
chiamarli.
(adatt. da Jostein Gaarder, C’è nessuno?, Salani 1997)
Punti /24

8 Analizza i seguenti articoli.


1. L’:
2. Una:
3. Un:
4. Il:
5. Le:
6. Gli:
7. I:
Punti /7

TOTALE PUNTI /80

VALUTAZIONE

199
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 4
VOLUME DI GRAMMATICA

PARTE 2, UNITÀ 3 – AGGETTIVO


Aggettivi qualificativi • Aggettivi determinativi

1 Evidenzia gli aggettivi presenti nel brano (sono 12) ed inseriscili nella casella opportuna della
tabella.
Seduto su un grosso scoglio, un giovane guardava due barche veloci che solcavano il mare azzurro.
L’acqua trasparente rifletteva la luce del sole. Poi divenne sera: un rosso tramonto colorò il cielo
sopra il suo capo e il sole scomparve lentamente dietro l’orizzonte. Osservando quel paesaggio
incantevole, all’uomo venne voglia di partire per i luoghi lontani che immaginava guardando
l’orizzonte: alcuni suoi amici lo avevano fatto, e certi addirittura vi si erano stabiliti.

Aggettivi qualificativi Aggettivi determinativi

Punti /12

2 Indica a quale categoria di aggettivi corrisponde la parola evidenziata in neretto: qualificativo


(QU), indefinito (IN), interrogativo (IE), dimostrativo (DI).

QU IN IE DI

1. Quale motivo ti permette di non accettare?


2. Questo gatto è una femmina.
3. Ho bevuto alcuni bicchieri d’acqua.
4. Gli amici di Omar sono simpatici.
5. Il mio nuovo vestito costa caro.
6. Se vuoi qualche consiglio chiamami.
7. Voglio quel paio di scarpe in vetrina.
8. Quanti anni hai?
Punti /8

3 Evidenzia tutti gli aggettivi presenti nelle frasi che seguono e trascrivili nella giusta casella.
1. Tutti i giorni mio zio si reca al lavoro in una città vicina a quella in cui vive.
2. Questi tre libri sono quelli che ho preso in prestito alla biblioteca civica.
3. L’anno scorso ho comprato alcuni quadri di una giovane pittore contemporaneo.
4. Quali programmi informatici conosci meglio?
5. Ieri abbiamo avuto quattro verifiche nella stessa mattinata. Che ansia!
6. Nessun professore aveva previsto che quella gita avrebbe avuto così tante adesioni.

200
NOME E COGNOME VERIFICA 4

7. La tua migliore amica viene in classe con me ed è nel secondo banco; si chiama Anna.

VOLUME DI GRAMMATICA
8. Il loro primo concerto ha avuto un successo enorme.

Qualificativi

Possessivi

Dimostrativi

Indefiniti

Numerali

Interrogativi/
Esclamativi

Punti /24

4 Stabilisci che tipo di aggettivo è la parola evidenziata in neretto: qualificativo (QU), possessivo
(PO), dimostrativo (DI), indefinito (IN), numerale (NU), interrogativo/esclamativo (IE).

QU PO DI IN NU IE

1. Alla mia festa invito persone simpatiche.


2. Conosco qualche persona simpatica.
3. Ho conosciuto due persone simpaticissime.
4. Quante persone simpatiche conosci?
5. Quante persone simpatiche ci sono qui!
6. Vorresti stare in questo posto?
7. È un buon posto per viverci.
8. Conosco pochi posti belli come questo.
Punti /8

201
VERIFICA 4 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

5 Completa le frasi sostituendo l’aggettivo positivo riportato tra parentesi con una forma par-
ticolare di comparativo o di superlativo.
1. Angelo è il fratello (piccolo).
2. Anna è la (buono) di tutte le mie amiche.
3. Luca è il giocatore (cattivo) della squadra.
4. Forza, puoi farcela con un (piccolo) sforzo.
5. Com’è amaro questo caffè! È (cattivo).
6. Questa torta è davvero (buona).
7. Per vincere, occorre il (grande) sforzo.
8. La (grande) delle sorelle si chiama Tania.
Punti /8

6 Stabilisci se gli aggettivi evidenziati in neretto sono di grado positivo (P), di grado compara-
tivo di maggioranza (CO), di grado comparativo di uguaglianza (CU), di grado comparativo di
minoranza (CM), di grado superlativo relativo (SR), di grado superlativo assoluto (SA).

P CO CU CM SR SA

1. Oggi sono attento.


2. Oggi sono molto attento.
3. Oggi sono il più attento di tutti.
4. Oggi sono più attento di te.
5. Oggi sono meno attento di ieri.
6. Oggi sono attento come tutti gli altri giorni.
7. Questo panino è buono.
8. Questo panino è ottimo.
9. Questo panino è il migliore che abbia assaggiato.
10. Questo panino è buono come quello che mangi tu.
Punti /10

TOTALE PUNTI /70

VALUTAZIONE

202
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 4

VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 2, UNITÀ 3 – AGGETTIVO
Aggettivi qualificativi • Aggettivi determinativi

1 Evidenzia gli aggettivi presenti nel brano (sono 12) ed inseriscili nella casella opportuna della
tabella.
Seduto su un grosso scoglio, un giovane guardava due barche veloci che solcavano il mare azzurro.
L’acqua trasparente rifletteva la luce del sole. Poi divenne sera: un rosso tramonto colorò il cielo
sopra il suo capo e il sole scomparve lentamente dietro l’orizzonte. Osservando quel paesaggio
incantevole, all’uomo venne voglia di partire per i luoghi lontani che immaginava guardando
l’orizzonte: alcuni suoi amici lo avevano fatto, e certi addirittura vi si erano stabiliti.

Aggettivi qualificativi Aggettivi determinativi

Punti /12

2 Evidenzia tutti gli aggettivi presenti nelle seguenti frasi.


1. Quale motivo ti permette di non accettare?
2. Questo gatto è una femmina.
3. Ho bevuto alcuni bicchieri d’acqua.
4. Gli amici di Oscar sono simpatici.
5. Il mio nuovo vestito costerà parecchi soldi.
6. Se vuoi qualche consiglio chiamami.
7. Voglio quel paio di scarpe in vetrina.
8. Quanti anni hai?
Punti /10

3 Stabilisci che tipo di aggettivo è la parola evidenziata in neretto: qualificativo (QU), possessivo
(PO), dimostrativo (DI), indefinito (IN), numerale (NU), interrogativo/esclamativo (IE).

QU PO DI IN NU IE

1. Alla mia festa invito persone simpatiche.


2. Conosco qualche persona simpatica.
3. Ho conosciuto due persone simpaticissime.
4. Quante persone simpatiche conosci?
5. Vorresti stare in questo posto?
6. È un buon posto per viverci.
Punti /6

203
VERIFICA COMPENSATIVA 4 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

4 Stabilisci se gli aggettivi evidenziati in neretto sono di grado positivo (P), di grado compara-
tivo di maggioranza (CO), di grado comparativo di uguaglianza (CU), di grado comparativo di
minoranza (CM), di grado superlativo relativo (SR), di grado superlativo assoluto (SA).

P CO CU CM SR SA

1. Oggi sono molto attento.


2. Oggi sono il più attento di tutti.
3. Oggi sono più attento di te.
4. Oggi sono meno attento di ieri.
5. Oggi sono attento come tutti gli altri giorni.
6. Questo panino è buono.
Punti /6

5 Completa le frasi sostituendo l’aggettivo positivo riportato tra parentesi con una forma par-
ticolare di comparativo o di superlativo.
1. Angelo è il fratello (piccolo).
2. Anna è la (buono) di tutte le mie amiche.
3. Luca è il giocatore (cattivo) della squadra.
4. Forza, puoi farcela con un (piccolo) sforzo.
5. Com’è amaro questo caffè. È (cattivo).
6. Questa torta è davvero (buona).
Punti /6

TOTALE PUNTI /40

VALUTAZIONE

204
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 5

VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 2, UNITÀ 4 – PRONOME
Pronomi personali • Pronomi relativi • Pronomi determinativi

1 Indica se la parola evidenziata in neretto è un aggettivo (A) o un pronome (P).


1. Hai finito tutti ( ) i compiti?
2. La mia ( ) maglietta è giallo scuro, la tua ( ) è arancione.
3. L’altra ( ) volta non ci siamo visti, spero che questa ( ) volta ci vedremo.
4. I miei ( ) compagni ci saranno, e i tuoi ( )?
5. Le vostre ( ) ricerche sono migliori delle loro ( ).
6. Tutti ( ) gli fecero gli auguri.
Punti /10

2 Indica se la parola evidenziata in neretto è un articolo (A) o un pronome (P).


1. Serena porta a casa la ( ) spesa e la ( ) sistema in cucina.
2. Ho comprato lo ( ) zucchero ma ora non lo ( ) trovo!
3. Gli ( ) zii di Luca gli ( ) portano sempre dei bei regali.
4. Lo ( ) sapevi? Lo ( ) zaffiro è la ( ) pietra blu più bella.
5. Pablo scrive le ( ) cartoline e le ( ) spedisce agli amici.
6. Sandro è uscito con gli ( ) amici; se lo ( ) incontri, gli ( ) dici, per favore, di
tornare a casa presto?
Punti /14

3 Stabilisci se il pronome evidenziato in neretto è personale (PE), possessivo (PO), dimostrativo


(DI), indefinito (IN), relativo (RE), interrogativo/esclamativo (IE).

PE PO DI IN RE IE

1. Questo posto è comodo e quello com’è?


2. Qui tutto è cambiato.
3. Ho ritrovato il posto che conoscevo.
4. Che te ne pare?
5. Parlo con loro.
6. Vieni con la tua auto o con la sua?
Punti /6

4 Completa le seguenti frasi con i pronomi personali gli, le, loro.


1. Se vai dal nonno, porta il giornale.
2. Telefono a Marta e dico di venire subito.
3. Quando incontri Francesca e Mario, ricorda di portarmi il libro.
4. Emma aspetta una tua chiamata, telefona .
205
VERIFICA 5 NOME E COGNOME

5. Papà e mamma si sono svegliati: prepara il caffè.


VOLUME DI GRAMMATICA

6. Oggi Sara compie vent’anni e noi facciamo gli auguri.


7. Mia fratello legge solo gialli perché piacciono.
8. Sono riuscito a parlare con Giulia e a confidar i miei progetti.
Punti /8

5 Completa le frasi con i pronomi complemento dell’elenco. Attenzione: non tutti devono essere
utilizzati.
di te • a loro • da loro • loro • con lui • con voi • da lei • si • la • lo • ne •
per voi • di noi • ci • di lei • vi • si • gli • le • li
1. Tuo fratello è più giovane ?
2. Cinzia ci ha invitati a prendere il tè.
3. Pamela non sente bene ed è rimasta a letto.
4. Noi ricordiamo bene , ma lei non si ricorda .
5. Ecco due passanti! Chiediamo l’indicazione!
6. Quante sedie mancano? mancano due.
7. Mirko e Lucrezia in casa hanno un letto in più: dicono che posso dormire .
8. chiedo scusa. Non avrei dovuto arrabbiarmi : non avete fatto nulla.
9. Enrico compra una cintura perché serve.
10. Prendete questi cioccolatini: ho portati .
Punti /15

6 Completa le frasi con i pronomi composti dell’elenco.


te la • me lo • glieli • se ne • ce lo • ve la • glielo • me ne • gliela
1. Non sapete ancora la notizia? Allora diciamo noi.
2. Luca ha dimenticato i pennarelli. prestiamo noi, per questa volta.
3. Rosa adora la crostata di mele. porta spesso una fetta a scuola.
4. «Ricordi il nostro viaggio in Turchia?» «Certo che ricordo!»
5. Non abbiamo capito l’esercizio. spiegate voi?
6. Questa sciarpa è di Martina. metto sul suo banco.
7. Prendo l’aranciata e verso un po’ nel bicchiere.
8. E la merenda? sei portata?
Punti /8

7 Trasforma le seguenti frasi in imperativi presenti con pronomi doppi.


Esempio: Rendi questa penna al tuo compagno ➞ Rendigliela!
1. Scrivi per me questo esercizio sulla lavagna.
2. Riporta a me il mio motorino subito.
3. Fammi leggere il tuo racconto.
4. Cantate per lei quella canzoncina.
5. Date a me un po’ di quell’acqua fresca.
6. Di’ a lui quello che hai fatto.
Punti /6
206
NOME E COGNOME VERIFICA 5

VOLUME DI GRAMMATICA
8 Trascrivi, scegliendo tra quelli dati in elenco, il pronome doppio che meglio sostituisce le parti
evidenziate in neretto.
glielo • gliela • glieli • gliele • gliene
1. Una risposta? Giuro che a lei non la posso dare.
2. Le restituisca pure a lui, non mi servono più.
3. Ecco i suoi diritti: li voglio ricordare a lui.
4. A Ivo non parlare di Isa.
5. Ti sei comportato male e ora lo dico ai tuoi genitori.
Punti /5

9 Completa le frasi con i pronomi relativi che occorrono.


1. Le foto abbiamo scattato sono riuscite benissimo.
2. Le foto siamo riusciti meglio sono poche.
3. Le foto vorrei avere una copia sono rare.
4. Le foto ho vinto un concorso sono ricordi di viaggio.
5. La bicicletta ti hanno regalato è come la mia.
6. La bicicletta ti sei recato in centro era la mia.
7. La bicicletta hai fatto denuncia non è stata ritrovata.
8. La bicicletta ti ho parlato è esposta nel negozio in centro.
Punti /8

TOTALE PUNTI /80

VALUTAZIONE

207
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 5
VOLUME DI GRAMMATICA

PARTE 2, UNITÀ 4 – PRONOME


Pronomi personali • Pronomi relativi • Pronomi determinativi

1 Indica se la parola evidenziata in neretto è un aggettivo (A) o un pronome (P).


1. Hai finito tutti ( ) i compiti?
2. La mia ( ) maglietta è giallo scuro, la tua ( ) è arancione.
3. L’altra ( ) volta non ci siamo visti, spero che questa ( ) volta ci vedremo.
4. I miei ( ) compagni ci saranno, e i tuoi ( )?
5. Le vostre ( ) ricerche sono migliori delle loro ( ).
6. Tutti ( ) gli fecero gli auguri.
Punti /10

2 Indica se la parola evidenziata in neretto è un articolo (A) o un pronome (P).


1. Serena porta a casa la ( ) spesa e la ( ) sistema in cucina.
2. Ho comprato lo ( ) zucchero ma ora non lo ( ) trovo!
3. Gli ( ) zii di Luca gli ( ) portano sempre dei bei regali.
4. Lo ( ) sapevi? Lo ( ) zaffiro è la ( ) pietra blu più bella.
5. Pablo scrive le ( ) cartoline e le ( ) spedisce agli amici.
6. Sandro è uscito con gli ( ) amici; se lo ( ) incontri, gli ( ) dici, per favore, di
tornare a casa presto?
Punti /14

3 Stabilisci se il pronome evidenziato in neretto è personale (PE), possessivo (PO), dimostrativo


(DI), indefinito (IN), relativo (RE), interrogativo/esclamativo (IE).

PE PO DI IN RE IE

1. Questo posto è comodo e quello com’è?


2. Qui tutto è cambiato.
3. Ho ritrovato il posto che conoscevo.
4. Che te ne pare?
5. Parlo con loro.
6. Vieni con la tua auto o con la sua?
7. L’auto che ho affittato era comoda.
Punti /7

4 Completa le seguenti frasi con i pronomi personali gli, le, loro.


1. Se vai dal nonno, porta il giornale.
2. Telefono a Marta e dico di venire subito.

208
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 5

3. Quando incontri Francesca e Mario, ricorda di portarmi il libro.

VOLUME DI GRAMMATICA
4. Emma aspetta una tua chiamata, telefona .
5. Papà e mamma si sono svegliati: prepara il caffè.
6. Sono riuscito a parlare con Giulia e a confidar i miei progetti.
Punti /6

5 Completa le frasi con i pronomi complemento dell’elenco. Attenzione: non tutti devono essere
utilizzati.
di te • a loro • da loro • loro • con lui • con voi • da lei • si • la • lo • ne •
per voi • di noi • ci • di lei • vi • si • gli • le • li
1. Tuo fratello è più giovane ?
2. Cinzia ci ha invitati a prendere il tè.
3. Pamela non sente bene ed è rimasta a letto.
4. Noi ricordiamo bene , ma lei non si ricorda .
5. Ecco due passanti! Chiediamo l’indicazione!
6. Quante sedie mancano? mancano due.
7. Mirko e Lucrezia in casa hanno un letto in più: dicono che posso dormire .
8. chiedo scusa. Non avrei dovuto arrabbiarmi : non avete fatto nulla.
9. Prendete questi cioccolatini: sono .
Punti /12

6 Completa le frasi con i pronomi composti dell’elenco.


te la • me lo • glieli • se ne • ce lo • ve la • glielo • me ne • gliela
1. Non sapete ancora la notizia? Allora diciamo noi.
2. Luca ha dimenticato i pennarelli. prestiamo noi, per questa volta.
3. Rosa adora la crostata di mele. porta spesso una fetta a scuola.
4. E la merenda? sei portata?
5. Non abbiamo capito l’esercizio. spiegate voi?
6. Prendo l’aranciata e verso un po’ nel bicchiere.
Punti /6

7 Completa le frasi con i pronomi relativi che occorrono.


1. Le foto abbiamo scattato sono riuscite benissimo.
2. Le foto siamo riusciti meglio sono poche.
3. Le foto vorrei avere una copia sono rare.
4. Le foto ha vinto un concorso sono ricordi di viaggio.
5. La bicicletta ti hanno regalato è come la mia.
Punti /5

TOTALE PUNTI /60

VALUTAZIONE

209
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 6
VOLUME DI GRAMMATICA

PARTE 2, UNITÀ 5 – IL VERBO A


Funzione e struttura • Modo, tempo e persona • Le tre coniugazioni regolari •
Verbi irregolari, difettivi e sovrabbondanti

1 Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere o false.


1. L’indicativo comprende tempi semplici e tempi composti. V F
2. I modi finiti del verbo sono quattro. V F
3. I verbi essere e avere hanno coniugazione propria. V F
4. I verbi sovrabbondanti appartengono a due coniugazioni diverse. V F
5. Il verbo indica solo un’azione o un modo di essere. V F
Punti /5

2 Per ogni frase evidenzia il verbo, poi indica se esprime un’azione (A), un modo di essere (M) o
l’esistenza di qualcuno o qualcosa (E).
1. Ti aspetterò alla stazione. ( )
2. La casa della cartomante si trovava in riva al mare. ( )
3. Spegni le luci. ( )
4. Sono felice per il successo del mio amico. ( )
5. C’è un regalo per te sul tavolo! ( )
6. Irene è una ballerina elegante. ( )
7. Il pagliaccio sbucò improvvisamente dal fondo del palcoscenico. ( )
Punti /7

3 Evidenzia la radice di ogni voce verbale, poi scrivine l’infinito.


1. mangiammo: 4. condisce:
2. crederei: 5. applaudiranno:
3. partito: 6. gelando:
Punti /6

4 Evidenzia i verbi di modo finito e sottolinea quelli di modo indefinito.


1. Ieri ho visto quel film che mi consigliavi da tempo.
2. Rientrato a casa, Claudio si ricordò di avere dimenticato il diario a scuola.
3. Mi spaventai tanto che non riuscii ad aprire bocca.
4. Il mio gatto trascorre tutto il pomeriggio dormendo sul davanzale della finestra.
Punti /9

210
NOME E COGNOME VERIFICA 6

VOLUME DI GRAMMATICA
5 Indica il tempo (passato, presente, futuro) dei seguenti verbi.
1. ebbi ritenuto: 4. rimpiangeranno:
2. augureremo: 5. ha truccato:
3. ingannate: 6. pubblico:
Punti /6

6 Tra le seguenti forme verbali solo una esprime un’azione futura. Quale?
A Correvano.
B Faranno.
C Scrivono.
D Ebbero detto.
Punti /1

7 Volgi al plurale i verbi e le persone delle seguenti frasi.


1. Io ho mangiato la lasagna.
2. Lui cammina a passo spedito.
3. Tu sei in perfetto orario.
4. Io partirò all’alba.
5. Lui ascolta sempre molta musica.
6. Tu hai pronunciato la parola correttamente.
7. Non bere così velocemente.
8. Egli si allena con piacere.
Punti /8

8 Per ciascuna voce verbale indica a che coniugazione appartiene.


1. sgranocchiare:
2. sostenere:
3. sbalordire:
4. capire:
5. trattare:
6. esporre:
Punti /6

9 Quale di queste voci verbali appartiene alla terza coniugazione?


A Piaciuto.
B Che egli invidi.
C Io cuocio.
D Noi gioimmo.
Punti /1

211
VERIFICA 6 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

10 Qual è il passato remoto del verbo cuocere alla prima persona singolare?
A Cossi.
B Cocetti.
C Cotto.
D Cuocei.
Punti /1

11 Quali delle seguenti voci verbali è difettiva?


A Fervono.
B Arrossisce.
C Sfiorì.
D Esco.
Punti /1

12 Quale delle seguenti voci verbali non è sovrabbondante?


A Compiere.
B Impazzire.
C Vertere.
D Starnutire.
Punti /1

13 Coniuga i verbi dati tra parentesi al tempo appropriato.


1. La mamma (comprare) i succhi di frutta se glielo (chiedere) in
tempo.
2. Entro la fine dell’anno io (recuperare) tutte le insufficienze.
3. Mi (prestare) un foglio protocollo, per favore?
4. Io (considerare) Orazio un buon amico.
5. Non (credere) anche tu a queste sciocchezze?
6. Benvenuti! (lasciare) i vostri cappotti all’ingresso.
7. Mila (vedere) questo film proprio ieri sera.
Punti /8

TOTALE PUNTI /60

VALUTAZIONE

212
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 6

VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 2, UNITÀ 5 – IL VERBO A
Funzione e struttura • Modo, tempo e persona • Le tre coniugazioni regolari •
Verbi irregolari, difettivi e sovrabbondanti

1 Evidenzia la radice di ogni voce verbale.


1. mangiammo:
2. crederei:
3. partito:
Punti /3

2 Indica il tempo (passato, presente, futuro) dei seguenti verbi.


1. ebbi ritenuto:
2. augureremo:
3. ingannate:
4. rimpiangeranno:
5. ha truccato:
6. pubblico:
Punti /6

3 Tra le seguenti forme verbali solo una esprime un’azione futura. Quale?
A Correvano.
B Faranno.
C Scrivono.
D Ebbero detto.
Punti /1

4 Per ciascuna voce verbale indica a che coniugazione appartiene.


1. sgranocchiare:
2. sostenere:
3. sbalordire:
4. capire:
5. trattare:
6. esporre:
Punti /6

213
VERIFICA COMPENSATIVA 6 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

5 Quale di queste voci verbali appartiene alla terza coniugazione?


A Piaciuto.
B Che egli invidi.
C Io cuocio.
D Noi gioimmo.
Punti /1

6 Qual è il passato remoto del verbo cuocere alla prima persona singolare?
A Cossi.
B Cocetti.
C Cotto.
D Cuocei.
Punti /1

7 Quali delle seguenti voci verbali è difettiva?


A Fervono.
B Arrossisce.
C Sfiorì.
D Esco.
Punti /1

8 Quale delle seguenti voci verbali non è sovrabbondante?


A Compiere.
B Impazzire.
C Vertere.
D Starnutire.
Punti /1

TOTALE PUNTI /20

VALUTAZIONE

214
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 7

VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 2, UNITÀ 5 – IL VERBO B
Uso dei modi e dei tempi • Il significato del verbo • I verbi di accompagnamento •
Il genere • La forma

1 Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere o false.


1. Il verbo essere è l’unico verbo copulativo. V F
2. Il modo infinito ha due tempi. V F
3. Partire è un verbo transitivo. V F
4. Nella frase Sto per uscire è presente un verbo servile. V F
5. Se manca il complemento oggetto, la frase non può essere volta al passivo. V F
Punti /5

2 In quale frase c’è un verbo al modo indicativo? Indica la frase, poi evidenzia il verbo.
A Per punizione dovrete tosare il prato ogni settimana!
B Come vorrei rivedere quella città.
C Che sia partito senza di noi?
D Certamente nevicherà a Natale.
Punti /1

3 Nella frase Temo che Benedetta si sia offesa il verbo sia offesa è:
A condizionale presente. C indicativo passato.
B congiuntivo presente. D congiuntivo passato.
Punti /1

4 Per ogni verbo presente nelle seguenti frasi indica il modo verbale.
1. Ascoltate con attenzione questa melodia.
2. Come agire?
3. Che sia un tranello?
4. Ti presterei volentieri il mio album.
5. Assaggia il fritto misto e dammi un tuo parere!
6. Dovetti ricredermi.
7. Avendo mangiato troppo mi addormentai immediatamente.
Punti /9

5 In quale delle seguenti frasi è presente un verbo copulativo?


A Maria è molto alta. C Laura è a scuola.
B Luigi nacque a Trento. D Maurizio vive a Novara.
Punti /1
215
VERIFICA 7 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

6 Albeggia è un verbo:
A servile. C ausiliare.
B fraseologico. D impersonale.
Punti /1

7 Nella frase La penna non scrive, il verbo scrive è:


A irregolare. C intransitivo.
B transitivo. D passivo.
Punti /1

8 Come diventa la frase I pesci grandi mangiano i pesci piccoli volta in forma passiva?
A I pesci piccoli sono mangiati dai pesci grandi.
B I pesci grandi sono mangiati dai pesci piccoli.
C I pesci grandi e piccoli sono mangiati da altri pesci.
D Altri pesci mangiano i pesci grandi e i pesci piccoli.
Punti /1

9 Quale delle seguenti frasi contiene un verbo in forma riflessiva?


A Si dimenticò dell’appuntamento.
B Si sta bene in vacanza.
C Si può parlare di questo argomento?
D Si riparano scarpe.
Punti /1

10 Evidenzia i verbi coniugati al congiuntivo.


1. Mi piacerebbe che veniste anche voi.
2. Spero che Giorgia mi richiami.
3. Non credo che i canarini bevano l’aranciata.
4. È necessario che Emiliano mi racconti tutto.
5. Se lo conoscessi bene non penseresti queste cose di lui.
6. Riteniamo che tu non ti impegni al massimo.
7. Se solo potessi confidare i miei segreti a qualcuno!
8. Giulia è convinta che le abbia scritto una lettera.
9. Sono certa che tu abbia solo buone intenzioni.
10. Pensavate che io parlassi francese?
Punti /10

11 Evidenzia i verbi coniugati al condizionale.


1. Preferirei lasciare la parola al mio compagno di ricerca.
2. Non sarebbe stata la stessa cosa senza di te.
3. Se ci fossimo organizzati, avremmo potuto fare una scampagnata.

216
NOME E COGNOME VERIFICA 7

4. Io andrei volentieri a Parma e tu?

VOLUME DI GRAMMATICA
5. Se non fosse stata una questione urgente non ti avremmo disturbato.
6. Che cosa avresti potuto fare?
7. Luca non farebbe del male a una mosca.
8. Quest’anno vorrei frequentare un corso di pittura.
9. Mi chiameresti domattina, per favore?
10. Se potessi verrei da te.
Punti /10

12 Coniuga i verbi dati tra parentesi al tempo appropriato.


1. Credi che (essere) necessario chiamare l’idraulico?
2. (venire) con voi a sciare, ma non posso.
3. Se (essere) più paziente, ora non ti troveresti in questa situazione.
4. Pare che Claudio (decidere) di partire per il Tibet.
5. Se mi (invitare), andrò a mangiare da Marzia.
6. Non (usare) il cellulare quando sei al volante.
7. L’appetito viene (mangiare).
8. Il ladro scappò (correre) a gambe levate.
9. (preparare) volentieri una torta per il compleanno di Vittorio se avessi avuto
tempo.
10. Se (volere) ti accompagno a casa.
Punti /10

13 Esegui l’analisi grammaticale dei verbi presenti.


1. Lo studente migliore è stato premiato con una scatola di cioccolatini.

2. Si incontrarono nuovamente per caso.

3. Vi scriveremo una lettera ogni giorno.

4. Mangerei volentieri un boccone con te.

Punti /4

TOTALE PUNTI /55

VALUTAZIONE

217
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 7
VOLUME DI GRAMMATICA

PARTE 2, UNITÀ 5 – IL VERBO B


Uso dei modi e dei tempi • Il significato del verbo • I verbi di accompagnamento •
Il genere • La forma

1 In quale frase c’è un verbo al modo indicativo? Indica la frase, poi evidenzia il verbo.
A Per punizione dovrete tosare il prato ogni settimana!
B Come vorrei rivedere quella città.
C Che sia partito senza di noi?
D Certamente nevicherà a Natale.
Punti /1

2 Nella frase Temo che Benedetta si sia offesa il verbo sia offesa è:
A condizionale presente. C indicativo passato.
B congiuntivo presente. D congiuntivo passato.
Punti /1

3 Per ogni verbo presente nelle seguenti frasi indica il modo verbale.
1. Ascoltate con attenzione questa melodia.
2. Come agire?
3. Che sia un tranello?
4. Ti presterei volentieri il mio album.
5. Assaggia il fritto misto e dammi un tuo parere!
6. Dovetti ricredermi.
7. Avendo mangiato troppo mi addormentai immediatamente.
Punti /9

4 In quale delle seguenti frasi è presente un verbo copulativo?


A Maria è molto alta. C Laura è a scuola.
B Luigi nacque a Trento. D Maurizio vive a Novara.
Punti /1

5 Albeggia è un verbo:
A servile. C ausiliare.
B fraseologico. D impersonale.
Punti /1

218
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 7

VOLUME DI GRAMMATICA
6 Nella frase La penna non scrive, il verbo scrive è:
A irregolare. C intransitivo.
B transitivo. D passivo.
Punti /1

7 Come diventa la frase I pesci grandi mangiano i pesci piccoli volta in forma passiva?
A I pesci piccoli sono mangiati dai pesci grandi.
B I pesci grandi sono mangiati dai pesci piccoli.
C I pesci grandi e piccoli sono mangiati da altri pesci.
D Altri pesci mangiano i pesci grandi e i pesci piccoli.
Punti /1

8 Quale delle seguenti frasi contiene un verbo in forma riflessiva?


A Si dimenticò dell’appuntamento.
B Si sta bene in vacanza.
C Si può parlare di questo argomento?
D Si riparano scarpe.
Punti /1

9 Evidenzia i verbi coniugati al congiuntivo.


1. Mi piacerebbe che veniste anche voi.
2. Spero che Giorgia mi richiami.
3. Non credo che i canarini bevano l’aranciata.
4. È necessario che Emiliano mi racconti tutto.
5. Se lo conoscessi bene non penseresti queste cose di lui.
6. Riteniamo che tu non ti impegni al massimo.
7. Se solo potessi confidare i miei segreti a qualcuno!
Punti /7

10 Evidenzia i verbi coniugati al condizionale.


1. Preferirei lasciare la parola al mio compagno di ricerca.
2. Non sarebbe stata la stessa cosa senza di te.
3. Se ci fossimo organizzati, avremmo potuto fare una scampagnata.
4. Io andrei volentieri a Parma e tu?
5. Se non fosse stata una questione urgente non ti avremmo disturbato.
6. Che cosa avresti potuto fare?
7. Luca non farebbe del male a una mosca.
Punti /7

TOTALE PUNTI /30

VALUTAZIONE

219
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 8
VOLUME DI GRAMMATICA

PARTE 2, UNITÀ 6, 7, 8 e 9 – PARTI INVARIABILI DEL DISCORSO


Avverbio • Preposizione • Congiunzione • Interiezione

1 Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere o false.


1. Gli avverbi hanno forme diverse per il singolare e per il plurale. V F
2. Neanche e nemmeno possono essere anche avverbi. V F
3. La parola vicino è un avverbio di tempo. V F
4. La preposizione può collegare parole e frasi. V F
5. Come e quando possono essere anche preposizioni. V F
6. Le locuzioni prepositive sono composte da più parole. V F
7. Mentre è una congiunzione temporale e avversativa. V F
8. Altrimenti è una congiunzione disgiuntiva. V F
9. Le congiunzioni subordinanti possono essere singolari o plurali. V F
10. Le interiezioni hanno legami sintattici con la frase in cui sono inserite. V F
11. Il significato delle interiezioni è assoluto. V F
12. Bang è un’interiezione. V F
Punti /12

2 Quale delle seguenti frasi contiene un avverbio?


A Perché siete spaventati?
B Questo avocado non è maturo.
C Visiteremo il castello se avremo tempo.
D Talvolta parlo da solo.
Punti /1

3 Indica quando ci e vi sono usati come avverbi (Av) e quando come pronomi (Pr).
1. Osservando la porta, Frodo si accorse che vi era incisa una scritta elfica. ( )
2. Ci vorrei venire al cinema con te, ma purtroppo non ho proprio tempo. ( )
3. Non ci posso credere! ( )
4. Ci rivedremo a settembre. ( )
5. Contate su di me, ci sarò di sicuro. ( )
6. Ci accorgemmo troppo tardi dell’errore. ( )
7. È una camera doppia, ma vi si sta comodi anche in tre. ( )
8. Vi conoscete da molto tempo? ( )
Punti /8

220
NOME E COGNOME VERIFICA 8

VOLUME DI GRAMMATICA
4 Nella frase Umberto uscì alla chetichella dalla sua camera, l’espressione alla chetichella è:
A una locuzione avverbiale di modo. C una locuzione avverbiale di tempo.
B una locuzione avverbiale di luogo. D una preposizione semplice.
Punti /1

5 Quante preposizioni ci sono nella frase Il fratello di Valentina studia alla Facoltà di Lingue di
Forlì?
A Una. C Tre.
B Due. D Quattro.
Punti /1

6 Evidenzia nelle seguenti frasi tutte le preposizioni.


1. A Barcellona ci siamo spostati in metro e con gli autobus.
2. Il cognato di Tiziano è arrivato ieri da New York.
3. Condisco la pasta con l’olio.
4. Ho comprato una nuova racchetta da tennis.
5. Quale colore preferisci fra questi?
6. Mi piace andare al cinema con te.
7. Andrete a Parigi con il treno?
Punti /12

7 Completa le frasi con le preposizioni scegliendole tra quelle date in elenco.


secondo • lungo • con • durante • oltre • del • contro
1. Mi sono addormentata il secondo tempo.
2. La gara di pesca si svolgerà la riva del fiume.
3. le indicazioni, la nostra destinazione si troverà sulla sinistra.
4. un po’ di olio di gomito questa casa tornerà a brillare.
5. I ragazzi si sfidavano ad andare lo steccato.
6. Ho preso una medicina l’influenza.
7. Avete mai sentito la storia vecchietto che vive in fondo al viale?
Punti /7

8 Completa le seguenti frasi con la preposizione adatta.


1. La torta Marisa è stata apprezzata tutti.
2. Hai sentito parlare nuovo film Paolo Virzì?
3. lo spettacolo mi sono emozionato e ho dimenticato metà mie battute.
4. cespuglio si nascondeva un coniglietto impaurito.
5. Questa è una storia comune.
6. Laura è sdraiata uno scoglio dieci stamattina.
7. biglietto non si può assistere proiezione.
8. Tommaso tornerà casa un’ora.
Punti /15

221
VERIFICA 8 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

9 Quale frase contiene due congiunzioni?


A Altea mi ha detto che sarebbe arrivata in tempo, ma non la vedo ancora.
B Compilate onestamente il questionario affinché i risultati siano attendibili.
C L’attore che recita nello spettacolo che stiamo guardando è al suo debutto.
D Con queste indicazioni dovresti trovare la strada per il ritorno facilmente.
Punti /1

10 Evidenzia le congiunzioni presenti nelle seguenti frasi.


1. Il protagonista del film cammina sul filo sospeso, ovvero è un funambolo.
2. Giuseppe è molto schivo, ma è anche molto simpatico.
3. Pedro proviene dal Cile, tuttavia non sa parlare lo spagnolo.
4. Domani la mia squadra del cuore giocherà, dunque guarderò la partita.
5. Farò una passeggiata sebbene stia piovendo.
Punti /5

11 Perciò è:
A una congiunzione composta. C un avverbio.
B una locuzione congiuntiva. D una congiunzione causale.
Punti /1

12 Evidenzia le congiunzioni coordinanti, poi riconosci la loro funzione: correlativa, conclusiva,


copulativa, avversativa, disgiuntiva, esplicativa.
1. Riccardo è mio cognato, cioè il marito di mia sorella.
2. Ci stavamo divertendo al parco giochi, quindi abbiamo deciso di fermarci ancora.
3. Pensavo di aver scritto un brutto tema, invece ho preso un bel voto.
4. Elisa si è allacciata le scarpe e ha iniziato a correre.
5. Prenotiamo un tavolo, altrimenti non troveremo posto al ristorante.
6. Sia gli adulti sia i bambini apprezzeranno lo spettacolo pirotecnico.
Punti /6

13 Evidenzia le congiunzioni subordinanti, poi riconosci la loro funzione: dichiarativa, causale,


concessiva, finale, temporale, condizionale, comparativa, consecutiva.
1. Sono passato a trovarvi perché sentivo la vostra mancanza.
2. Se vuoi puoi accedere a Netflix con il mio account.
3. Quando arrivarono anche gli ultimi invitati, venne annunciata la cena.
4. Vi avviso affinché non vi preoccupiate.
5. Nonostante mi piacciano i dolci, non ne mangio molti.
6. Ti racconto che cosa è successo ieri a scuola.
7. La camicia era tanto stretta che saltarono tre bottoni di colpo.
8. Più che cantare ulula.
Punti /8

222
NOME E COGNOME VERIFICA 8

VOLUME DI GRAMMATICA
14 Completa le seguenti frasi con la congiunzione adatta.
1. Ti presto la mia sciarpa, te la regalo.
2. Ieri ho dormito tutto il giorno, ora mi sento molto riposato.
3. piove, Katja arriva in ritardo a scuola.
4. Gianni sta raccogliendo dei fiori vuole regalarli alla madre.
5. tutto andrà come previsto, sarò da te per le cinque.
6. fosse seccata, Virginia non riusciva a smettere di sorridere.
7. Giorgio è un ragazzo dal cuore d’oro, è molto buono.
8. andare a casa passerò in edicola.
9. Mi piace giocare a pallavolo non sia molto bravo.
10. il nipote guardava i cartoni, la nonna lavorava all’uncinetto.
Punti /10

15 Le interiezioni:
A possono essere suoni o parole onomatopeiche.
B possono essere parole appartenenti a diverse categorie grammaticali.
C sono costituite esclusivamente da più parole che formano una sola espressione.
D sono costituite esclusivamente da avverbi.
Punti /1

16 In una delle seguenti frasi non è presente un’interiezione. Quale?


A Buongiorno! Come posso aiutarla?
B Caspita, che bel paesaggio!
C Puah, ho messo il sale al posto dello zucchero.
D Mi hai scocciato, sparisci!
Punti /1

TOTALE PUNTI /90

VALUTAZIONE

223
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 8
VOLUME DI GRAMMATICA

PARTE 2, UNITÀ 6, 7, 8 e 9 – PARTI INVARIABILI DEL DISCORSO


Avverbio • Preposizione • Congiunzione • Interiezione

1 Quale delle seguenti frasi contiene un avverbio?


A Perché siete spaventati?
B Questo avocado non è maturo.
C Visiteremo il castello se avremo tempo.
D Talvolta parlo da solo.
Punti /1

2 Indica quando ci e vi sono usati come avverbi (Av) e quando come pronomi (Pr).
1. Osservando la porta, Frodo si accorse che vi era incisa una scritta elfica. ( )
2. Ci vorrei venire al cinema con te, ma purtroppo non ho proprio tempo. ( )
3. Non ci posso credere! ( )
4. Ci rivedremo a settembre. ( )
Punti /4

3 Nella frase Umberto uscì alla chetichella dalla sua camera, l’espressione alla chetichella è:
A una locuzione avverbiale di modo.
B una locuzione avverbiale di luogo.
C una locuzione avverbiale di tempo.
D una preposizione semplice.
Punti /1

4 Quante preposizioni ci sono nella frase Il fratello di Valentina studia alla Facoltà di Lingue di
Forlì?
A Una.
B Due.
C Tre.
D Quattro.
Punti /1

5 Evidenzia nelle seguenti frasi tutte le preposizioni.


1. Il cognato di Tiziano è arrivato ieri da New York.
2. Condisco la pasta con l’olio.
3. Quale colore preferisci fra questi?
4. Mi piace andare al cinema con te.
5. Andrete a Parigi con il treno?
Punti /8

224
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 8

VOLUME DI GRAMMATICA
6 Completa le frasi con le preposizioni scegliendole tra quelle date in elenco.
secondo • lungo • con • durante
1. Mi sono addormentata il secondo tempo.
2. La gara di pesca si svolgerà la riva del fiume.
3. le indicazioni, la nostra destinazione si troverà sulla sinistra.
4. un po’ di olio di gomito questa casa tornerà a brillare.
Punti /4

7 Quale frase contiene due congiunzioni?


A Altea mi ha detto che sarebbe arrivata in tempo, ma non la vedo ancora.
B Compilate onestamente il questionario affinché i risultati siano attendibili.
C L’attore che recita nello spettacolo che stiamo guardando è al suo debutto.
D Con queste indicazioni dovresti trovare la strada per il ritorno facilmente.
Punti /1

8 Evidenzia le congiunzioni presenti nelle seguenti frasi.


1. Il protagonista del film cammina sul filo sospeso, ovvero è un funambolo.
2. Pedro proviene dal Cile, tuttavia non sa parlare lo spagnolo.
3. Domani la mia squadra del cuore giocherà, dunque guarderò la partita.
4. Farò una passeggiata sebbene stia piovendo.
Punti /4

9 Evidenzia le congiunzioni coordinanti, poi riconosci la loro funzione: correlativa, conclusiva,


copulativa, avversativa, disgiuntiva, esplicativa.
1. Riccardo è mio cognato, cioè il marito di mia sorella.
2. Ci stavamo divertendo al parco giochi, quindi abbiamo deciso di fermarci ancora.
3. Pensavo di aver scritto un brutto tema, invece ho preso un bel voto.
4. Elisa si è allacciata le scarpe e ha iniziato a correre.
5. Prenotiamo un tavolo, altrimenti non troveremo posto al ristorante.
6. Sono passato a trovarvi perché sentivo la vostra mancanza.
7. Se vuoi puoi accedere a Netflix con il mio account.
8. Quando arrivarono anche gli ultimi invitati venne annunciata la cena.
Punti /8

10 Perciò è:
A una congiunzione composta.
B una locuzione congiuntiva.
C un avverbio.
D una congiunzione causale.
Punti /1

225
VERIFICA COMPENSATIVA 8 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

11 Le interiezioni:
A possono essere suoni o parole onomatopeiche.
B possono essere parole appartenenti a diverse categorie grammaticali.
C sono costituite esclusivamente da più parole che formano una sola espressione.
D sono costituite esclusivamente da avverbi.
Punti /1

12 In una delle seguenti frasi non è presente un’interiezione. Quale?


A Buongiorno! Come posso aiutarla?
B Caspita, che bel paesaggio!
C Puah, ho messo il sale al posto dello zucchero.
D Mi hai scocciato, sparisci!
Punti /1

TOTALE PUNTI /35

VALUTAZIONE

226
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 9

VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 3, UNITÀ 1 – LA FRASE SEMPLICE
Proposizione • Soggetto • Predicato verbale e nominale • Attributo e apposizione •
Complemento oggetto, predicativo del soggetto e predicativo dell’oggetto

1 Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere o false.


1. Il verbo essere è sempre predicato verbale. V F
2. Tutte le parti del discorso possono essere usate come soggetto di una frase. V F
3. Il predicato indica sempre un’azione. V F
4. Gli attributi possono accompagnare sia il soggetto sia un complemento. V F
5. Si possono aggiungere precisazioni alla frase minima usando i complementi. V F
Punti /5

2 Evidenzia la frase minima.


1. Si sono impegnati moltissimo e hanno ottenuto grandi risultati.
2. La pioggia cadeva incessantemente, allagando i vicoli del paese.
3. Guarderò questo film molto volentieri.
4. Valeria andrà in viaggio a Porto quest’anno.
5. Carolina rispose correttamente alla domanda a trabocchetto.
6. Due anni fa abbiamo ricevuto una visita inaspettata.
7. Mangio con gusto la merenda che mi offri.
8. Il truffatore fu scoperto da un abile detective.
9. Mi sono divertito molto in tua compagnia.
10. Domani mattina mi sveglierò molto presto.
Punti /10

3 Nella frase Sul tetto dei nostri vicini c’è un gatto il soggetto è:

Punti /1

4 In quale delle seguenti frasi il soggetto è sottinteso?


A Ho risolto l’esercizio senza difficoltà.
B La gara di tuffi venne vinta da Omar.
C Quella finestra è rotta da tempo.
D Vi è piaciuto l’ultimo film di Nolan?
Punti /1

227
VERIFICA 9 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

5 Nella frase Sul tavolo di Tiziana ci sono dei fiori, l’espressione dei fiori ha la funzione di:
A soggetto sottinteso.
B nome del predicato.
C soggetto partitivo.
D predicato verbale.
Punti /1

6 Nella frase Sotto l’albero di Natale c’erano i regali per i bambini, il verbo c’erano ha funzione di:
A predicato nominale.
B nome del predicato.
C predicato verbale.
D predicato sottinteso.
Punti /1

7 Quale frase ha il predicato sottinteso?


A Vorrei visitare la tua città natale.
B Ho sentito la vostra mancanza in questi giorni.
C Auguri a tutta la famiglia!
D Ti faccio le mie congratulazioni per questo passo importante.
Punti /1

8 Nella frase Il professor Merandino è un uomo distinto, la parola uomo ha funzione di:
A soggetto sottinteso.
B nome del predicato.
C predicato.
D soggetto.
Punti /1

9 Quale delle seguenti parole può avere funzione di apposizione?


A Oceano.
B Bianco.
C Sollevato.
D Placido.
Punti /1

228
NOME E COGNOME VERIFICA 9

VOLUME DI GRAMMATICA
10 Indica se il nome evidenziato in neretto ha funzione di apposizione (A) o di nome del predicato
(NP).
1. Gloria vorrebbe essere una traduttrice ( ), Roberto un doppiatore ( ).
2. La testimone di nozze ( ) indossava un vestito color carta da zucchero.
3. Dobbiamo rivolgerci alle cure del dottor ( ) Cianci.
4. La principessa ( ) Maria Antonietta era figlia ( ) dell’imperatrice d’Austria.
5. I fratelli ( ) Karamazov è un’opera di Dostoevskij.
6. Quel palazzo è un edificio ( ) del XVII secolo.
7. Avete visto il Castello ( ) Estense, quando siete stati in gita a Ferrara?
8. La collezione di francobolli antichi, oggetto ( ) di contesa da lungo tempo fra i due fratelli,
sparì nella notte.
Punti /10

11 In quale delle seguenti frasi c’è un attributo del nome del predicato?
A Sei veramente incredibile!
B Il mio cellulare si è spento di colpo.
C Celeste è una vera amica.
D La questione è delicata.
Punti /1

12 Nelle frasi che seguono evidenzia il complemento oggetto e sottolinea il predicato.


1. Il gatto insegue le lucertole.
2. Sara e Federica si scambiano i regali di Natale.
3. Lunedì riceverò il nuovo numero del mio fumetto preferito.
4. Vorrei dell’altra pasta, per favore.
5. Hai sentito l’ultima?
6. Leggo volentieri i tuoi racconti.
7. Simona sta cucinando delle polpette deliziose.
8. Mio fratello ha mosso i suoi primi passi proprio ieri.
9. Osservammo meravigliati gli splendidi movimenti dei ballerini.
10. Alan ha ricevuto una lettera dal Perù.
Punti /20

13 Nelle frasi che seguono evidenzia il complemento predicativo dell’oggetto.


1. Una buona compagnia rende il cammino più piacevole.
2. La professoressa non ritenne valida la mia giustificazione.
3. Rebecca è stata assunta come biologa marina.
4. La giuria ha proclamato Joe vincitore dell’ultima edizione di X-Factor.
5. Il mio gruppo di teatro ha giudicato la mia ultima esibizione migliore delle altre.
Punti /5

229
VERIFICA 9 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

14 Evidenzia il complemento predicativo dell’oggetto e sottolinea il complemento predicativo


del soggetto.
1. Ognuno di noi può essere eletto capogruppo.
2. Quest’idea mi sembra bislacca.
3. Antonio ha preso in moglie la sua vicina di casa.
4. Il capitano deciderà chi giocherà come portiere.
5. Amelia si presentò per prima alle audizioni.
6. I giurati proclamarono l’imputato innocente.
7. Mio padre è stato nominato direttore del teatro.
Punti /7

15 Esegui l’analisi logica delle seguenti frasi.


1. Una grande notizia venne annunciata da Isabella.

2. Erika, l’amica di mia madre, ha portato dei pasticcini freschi.

3. Dovresti ascoltare i miei saggi consigli.

4. Giulia e Giorgio sembrano soddisfatti del risultato ottenuto.

Punti /15

TOTALE PUNTI /80

VALUTAZIONE

230
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 9

VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 3, UNITÀ 1 – LA FRASE SEMPLICE
Proposizione • Soggetto • Predicato verbale e nominale • Attributo e apposizione •
Complemento oggetto, predicativo del soggetto e predicativo dell’oggetto

1 Evidenzia la frase minima.


1. Si sono impegnati moltissimo e hanno ottenuto grandi risultati.
2. La pioggia cadeva incessantemente, allagando i vicoli del paese.
3. Guarderò questo film molto volentieri.
4. Valeria andrà in viaggio a Porto quest’anno.
5. Carolina rispose correttamente alla domanda a trabocchetto.
6. Due anni fa abbiamo ricevuto una visita inaspettata.
7. Mangio con gusto la merenda che mi offri.
8. Il truffatore fu scoperto da un abile detective.
Punti /8

2 Nella frase Sul tetto dei nostri vicini c’è un gatto il soggetto è:

Punti /1

3 Nella frase Sul tavolo di Tiziana ci sono dei fiori, l’espressione dei fiori ha la funzione di:
A soggetto sottinteso. C soggetto partitivo.
B nome del predicato. D predicato verbale.
Punti /1

4 Nella frase Sotto l’albero di Natale c’erano i regali per i bambini, il verbo c’erano ha funzione
di:
A predicato nominale. C predicato verbale.
B nome del predicato. D predicato sottinteso.
Punti /1

5 Nelle frasi che seguono evidenzia il predicato.


1. Il gatto insegue le lucertole.
2. Sara e Federica si scambiano i regali di Natale.
3. Lunedì riceverò il nuovo numero del mio fumetto preferito.
4. Vorrei dell’altra pasta, per favore.
5. Hai sentito l’ultima?
6. Leggo volentieri i tuoi racconti.
Punti /6

231
VERIFICA COMPENSATIVA 9 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

6 Nella frase Il professor Merandino è un uomo distinto, la parola uomo ha funzione di:
A soggetto sottinteso. C predicato.
B nome del predicato. D soggetto.
Punti /1

7 In quale delle seguenti frasi c’è un attributo del nome del predicato?
A Sei veramente incredibile! C Celeste è una vera amica.
B Il mio cellulare si è spento di colpo. D La questione è delicata.
Punti /1

8 Nelle frasi che seguono evidenzia il complemento oggetto.


1. Mangio volentieri la verdura gratinata.
2. Simona sta cucinando delle polpette deliziose.
3. Mio fratello ha mosso i suoi primi passi proprio ieri.
4. Osservammo meravigliati gli splendidi movimenti dei ballerini.
5. Alan ha ricevuto una lettera dal Perù.
6. Avete visto il goal di Messi?
Punti /6

9 Completa le frasi con i complementi predicativi del soggetto scegliendoli tra quelli dati in
elenco.
come portiere • per prima • scontato • capogruppo • direttore
1. Ognuno di noi può essere eletto .
2. Il capitano deciderà chi giocherà .
3. Amelia si presentò alle audizioni.
4. Mio padre è stato nominato del teatro.
5. Il prezzo sembra .
Punti /5

10 Completa le frasi con i complementi predicativi dell’oggetto scegliendoli tra quelli dati in
elenco.
migliore • più piacevole • vincitore • valida • come biologa marina
1. Una buona compagnia rende il cammino .
2. La professoressa non ritenne la mia giustificazione.
3. Rebecca è stata assunta .
4. La giuria ha proclamato Joe dell’ultima edizione di X-Factor.
5. Il mio gruppo di teatro ha giudicato la mia ultima esibizione delle altre.
Punti /5

TOTALE PUNTI /35

VALUTAZIONE

232
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 10

VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 3, UNITÀ 2 – I COMPLEMENTI INDIRETTI
Termine • Specificazione • Denominazione • Partitivo • Materia • Argomento •
Mezzo • Modo • Causa • Fine • Agente • Causa efficiente • Complementi di luogo
e di tempo

1 Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere o false.


1. Il complemento oggetto è un complemento diretto. V F
2. Nell’espressione più alto di te, di te è un complemento di specificazione. V F
3. I complementi di agente e di causa efficiente dipendono da verbi di forma attiva. V F
4. Il complemento di termine può essere un pronome. V F
5. Il complemento partitivo non è introdotto da preposizioni. V F
Punti /5

2 Per ogni complemento evidenziato in neretto scrivi se è diretto (D) o indiretto (I).
1. Ascoltai con attenzione il notiziario. ( )
2. Donatella è laureata in economia. ( )
3. In questo paese i negozi chiudono alle 18. ( )
4. La maggioranza della classe votò per la gita a Barcellona. ( )
5. Susanna è una traduttrice molto famosa all’estero. ( )
6. I fuochi d’artificio quest’anno sono stati più silenziosi degli anni precedenti. ( )
7. Erika guida un’automobile vecchia, che le è stata regalata dal nonno. ( )
8. Sono uscita senza la giacca e ora ho preso un leggero raffreddore. ( )
Punti /8

3 Evidenzia i complementi di termine con i relativi attributi.


1. Non posso credere alle mie orecchie.
2. Tanti auguri alla tua famiglia!
3. A Lara piace passeggiare nelle ore serali.
4. Dai un bacio alla zia da parte mia.
5. Ho prestato il portapenne al mio compagno di banco.
6. Devi cambiare le pile all’orologio, ormai sono scariche.
7. Chiedi il permesso ai tuoi genitori prima di passare a casa mia.
8. L’autore ha dedicato questa poesia alla sua amata.
9. Miriam assomiglia alla nonna.
10. È necessario far seguire i fatti alle parole.
Punti /10

233
VERIFICA 10 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

4 Evidenzia i complementi di specificazione e sottolinea quelli partitivi con gli eventuali attributi.
1. Ho letto la storia del pesce pagliaccio dalla pinna atrofica e della sua amica dalla memoria
debole.
2. Le idee di Debora sono sempre molto brillanti, quelle di Valentina mancano di originalità.
3. La mia compagna di banco è la più giovane della classe.
4. Nessuno di noi conosce il passato di questa persona.
5. Vuoi del pane con la cioccolata o un succo di frutta?
Punti /10

5 In quale tra le frasi che seguono vi è un complemento di denominazione? Indica la frase, poi
evidenzia il complemento.
A La città di Barcellona offre molti spunti culturali.
B Domani arriverà il mio amico di Pechino.
C L’amico di Harry ha delle lentiggini sul viso.
D Gli abitanti di Caltanissetta sono detti nisseni.
Punti /1

6 Quale delle seguenti frasi contiene sia un complemento di materia sia uno di termine?
A La fattucchiera guardò attraverso la sua sfera di cristallo.
B A noi piacciono i pavimenti in legno.
C Hanno regalato a Laura un diario dalla copertina rigida.
D Dove hai comprato questa camicia di seta?
Punti /1

7 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di argomento? Indica la frase, poi evi-
denzia il complemento.
A Ci piace parlare di cinema.
B Domani ci sarà l’interrogazione di inglese.
C La sorella di Michail è appena arrivata.
D Andy è raggiante di felicità.
Punti /1

8 Evidenzia i complementi di modo e sottolinea quelli di mezzo.


1. Agendo con astuzia risolveremo il problema.
2. Ti aiuto sempre con piacere.
3. Preferisco raggiungerti a piedi piuttosto che con i mezzi pubblici.
4. Ho riposto i miei vestiti alla rinfusa e ora non trovo nulla.
5. Stiamo combattendo contro i mulini a vento.
6. Non ho la lavastoviglie, lavo i piatti a mano.
7. Verrete contattati via mail.
8. Il marciapiede è stretto, camminiamo in fila indiana.
Punti /9
234
NOME E COGNOME VERIFICA 10

VOLUME DI GRAMMATICA
9 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di causa? Indica la frase, poi evidenzia il
complemento.
A Fui colpito dalla bravura di Sofia nel disegno.
B Alberto studiò tutta la notte per la verifica di geografia.
C Passami una garza, per favore.
D Le capanne furono distrutte dal nubifragio.
Punti /1

10 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di fine? Indica la frase, poi evidenzia il
complemento.
A Il paese fu addobbato a festa per l’incoronazione del re.
B Ti regalerò un’agenda per Natale.
C Per te è una buona idea partire all’alba?
D Passeremo per le vie meno affollate, evitando il traffico.
Punti /1

11 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento d’agente o di causa efficiente? Indica la
frase, poi evidenzia il complemento.
A Passa da casa mia quando vuoi.
B Il cane è stato spaventato dai fuochi d’artificio.
C Ci conosciamo da due anni, ma non so il suo cognome.
D L’imputato fu prosciolto immediatamente dall’accusa.
Punti /1

12 Evidenzia i complementi di luogo.


1. Rakib ha frequentato le scuole elementari in un’altra città.
2. Aspettammo a lungo in aeroporto l’arrivo della nostra sorellina da Dublino.
3. La zia di Mariapia vive in una villa in Romania.
4. La notizia è sulla prima pagina di tutti i giornali.
5. Sto andando ad un colloquio di lavoro.
6. Attraversa la strada sui passaggi pedonali!
7. Ci incontrammo a teatro.
8. Luisa si trova in una situazione complicata.
9. Matteo stava salendo in macchina quando ricevette una chiamata inaspettata.
Punti /11

235
VERIFICA 10 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

13 Evidenzia i complementi di tempo, poi indica se sono di tempo determinato (TD) o di tempo
continuato (TC).

TD TC

1. Gli sportivi professionisti si allenano per tante ore al giorno.


2. Spesso ci innervosiamo per motivi futili.
3. Ricevo mensilmente sue notizie.
4. Oggi è il primo giorno di primavera.
5. Non avevo mai visto un paesaggio del genere.
6. Alessandro si sveglia presto.
7. Finora non ho avuto bisogno della bussola.
8. Parlammo a lungo di quello che era accaduto.
9. Domani è prevista pioggia.
Punti /9

14 Svolgi l’analisi logica delle seguenti frasi.


1. Due giorni fa ho ricevuto i risultati del compito di storia.

2. Chiara è astuta tanto quanto Anna.

3. I partecipanti di questo torneo sono pieni di energia.

4. Federico andrà al cinema con suo cugino.

Punti /17

TOTALE PUNTI /85

VALUTAZIONE

236
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 10

VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 3, UNITÀ 2 – I COMPLEMENTI INDIRETTI
Termine • Specificazione • Denominazione • Partitivo • Materia • Argomento •
Mezzo • Modo • Causa • Fine • Agente • Causa efficiente • Complementi di luogo
e di tempo

1 Evidenzia i complementi di termine con i relativi attributi.


1. Non posso credere alle mie orecchie.
2. Tanti auguri a te e alla tua famiglia!
3. A me e a Lara piace passeggiare nelle ore serali.
4. Dai un bacio alla zia da parte mia.
5. Ho prestato il portapenne al mio compagno di banco.
6. Devi cambiare le pile all’orologio, ormai sono scariche.
7. Chiedi il permesso ai tuoi genitori prima di passare a casa mia.
8. L’autore ha dedicato questa poesia alla sua amata.
Punti /10

2 Evidenzia i complementi di specificazione con gli eventuali attributi.


1. Ho letto la storia del pesce pagliaccio dalla pinna atrofica e della sua amica dalla memoria
debole.
2. Le idee di Debora sono sempre molto brillanti, quelle di Valentina mancano di originalità.
3. La mia compagna di banco si chiama Isabella.
4. Ti piace l’ultima canzone di Tiziano Ferro?
5. Domani ci sarà l’interrogazione di storia.
Punti /7

3 In quale tra le frasi che seguono vi è un complemento di denominazione? Indica la frase, poi
evidenzia il complemento.
A La città di Barcellona offre molti spunti culturali.
B Domani arriverà il mio amico di Pechino.
C L’amico di Harry ha delle lentiggini sul viso.
D Gli abitanti di Caltanissetta sono detti nisseni.
Punti /1

4 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di argomento? Indica la frase, poi evi-
denzia il complemento.
A Ci piace parlare di cinema. C La sorella di Michail è appena arrivata.
B Domani ci sarà l’interrogazione di inglese. D Andy è raggiante di felicità.
Punti /1

237
VERIFICA COMPENSATIVA 10 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

5 Evidenzia i complementi di modo.


1. Ti aiuto sempre con piacere.
2. Ho riposto i miei vestiti alla rinfusa e ora non trovo nulla.
3. Il marciapiede è stretto, camminiamo in fila indiana.
4. Posso parlarti con franchezza?
5. Pietro legge con grande impegno.
Punti /5

6 Evidenzia i complementi di mezzo.


1. Agendo con astuzia risolveremo il problema.
2. Preferisco raggiungerti a piedi piuttosto che con i mezzi pubblici.
3. Stiamo combattendo contro i mulini a vento.
4. Non ho la lavastoviglie, lavo i piatti a mano.
5. Verrete contattati via mail.
Punti /5

7 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di causa? Indica la frase, poi evidenzia il
complemento.
A Fui colpito dalla bravura di Sofia nel disegno.
B Alberto studiò tutta la notte per la verifica di geografia.
C Passami una garza, per favore.
D Le capanne furono distrutte dal nubifragio.
Punti /1

8 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di fine? Indica la frase, poi evidenzia il
complemento.
A Il paese fu addobbato a festa per l’incoronazione del re.
B Ti regalerò un’agenda per Natale.
C Per te è una buona idea partire all’alba?
D Passeremo per le vie meno affollate, evitando il traffico.
Punti /1

9 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento d’agente o di causa efficiente? Indica la
frase, poi evidenzia il complemento.
A Passa da casa mia quando vuoi.
B Il cane è stato spaventato dai fuochi d’artificio.
C Ci conosciamo da due anni, ma non so il suo cognome.
D L’imputato fu prosciolto immediatamente dall’accusa.
Punti /1

238
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 10

VOLUME DI GRAMMATICA
10 Evidenzia i complementi di luogo.
1. Rakib ha frequentato le scuole elementari in un’altra città.
2. Aspettammo a lungo in aeroporto l’arrivo della nostra sorellina da Dublino.
3. La zia di Mariapia vive in una villa in Romania.
4. La notizia è sulla prima pagina di tutti i giornali.
5. Sto andando ad un colloquio di lavoro.
6. Attraversa la strada sui passaggi pedonali!
7. Ci incontrammo a teatro.
8. Luisa si trova in una situazione complicata.
Punti /10

11 Evidenzia i complementi di tempo.


1. Gli sportivi professionisti si allenano per tante ore al giorno.
2. Spesso ci innervosiamo per motivi futili.
3. Ricevo mensilmente sue notizie.
4. Oggi è il primo giorno di primavera.
5. Non avevo mai visto un paesaggio del genere.
6. Alessandro si sveglia presto.
7. Finora non ho avuto bisogno della bussola.
8. Parlammo a lungo di quello che era accaduto.
Punti /8

TOTALE PUNTI /50

VALUTAZIONE

239
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 11
VOLUME DI GRAMMATICA

PARTE 4, UNITÀ 1 – LA STRUTTURA DEL PERIODO


Il periodo e la proposizione principale • Coordinazione e subordinazione •
La proposizione coordinata • La proposizione subordinata

1 Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere o false.


1. Esistono diversi tipi di proposizione principale. V F
2. Il legame tra le proposizioni può essere solo di subordinazione. V F
3. La subordinata implicita ha il verbo a un modo indefinito. V F
4. Esiste un solo tipo di proposizione subordinata. V F
5. Il periodo, o frase complessa, è un insieme di frasi semplici. V F
Punti /5

2 Evidenzia le proposizioni principali presenti nei periodi che seguono.


1. Facciamo silenzio o verremo rimproverati.
2. Quando andrò in gita scatterò delle foto.
3. Se non pioverà verrò a trovarti.
4. Oggi è il compleanno di Magda, che ha portato dei pasticcini per tutti.
5. La neve imbiancava ogni cosa e regnava una grande calma.
6. L’autore, proveniente da Roma e ormai acclamato in tutto il mondo, presenterà il nuovo libro
proprio nella mia città.
7. Quando guarderò queste foto ripenserò ai momenti che abbiamo trascorso insieme.
8. La scorsa settimana ho invitato Viktoria al cinema e siamo andate a vedere Coco.
9. Se continuerai a trascorrere tutto quel tempo al cellulare sicuramente perderai il lavoro.
10. Spiegami di nuovo la strada che devo percorrere per raggiungere casa tua.
Punti /10

3 Quale delle seguenti espressioni è un periodo con più proposizioni?


A Non posso davvero credere alle mie orecchie.
B Luca si dichiarò soddisfatto dei voti presi durante il semestre.
C Sono sconvolta dalle tue affermazioni e da quelle del tuo compagno di malefatte.
D Il gatto si stiracchiò pigramente e riprese a dormire.
Punti /1

4 Nel periodo Abbiamo rivisto degli amici che abbiamo conosciuto al mare, Abbiamo rivisto degli
amici è:
A una proposizione subordinata. C una proposizione principale.
B una proposizione coordinata. D non è una proposizione.
Punti /1

240
NOME E COGNOME VERIFICA 11

VOLUME DI GRAMMATICA
5 Quante proposizioni contiene ciascuno dei seguenti periodi?
1. Finché pioverà così forte suggeriscono di non lasciare la propria abitazione. ( )
2. Dopo che ho corso per un’ora di fila ho bisogno di fare un po’ di stretching e di bere molta
acqua. ( )
3. Prima che iniziate ad agitarvi sappiate che ho preso questa decisione in totale sicurezza.
( )
4. Una volta giunti alla fine del primo tempo era già chiaro come sarebbe finito il film. ( )
5. Agata si commuove nel guardare le vecchie foto, che le riportano alla mente persone che non
ci sono più. ( )
6. Il giorno del suo compleanno la mia amica ha pranzato in un ristorante gestito da un famoso
chef, ma le porzioni erano così piccole che quando è uscita è andata a mangiarsi una pizza.
( )
7. Mio fratello si è appena iscritto alla Facoltà di Veterinaria, perché ama la scienza e gli animali.
( )
8. Ti mando un abbraccio forte e ti auguro di guarire presto. ( )
Punti /8

6 Quale dei seguenti periodi può considerarsi di senso compiuto?


A Pare che sia. C Oggi tira un vento freddo.
B Hanno comunicato. D Ho chiuso la porta nonostante.
Punti /1

7 Nei seguenti periodi evidenzia i legami di coordinazione e sottolinea quelli di subordinazione.


1. È primavera, il sole splende, faccio una passeggiata.
2. Mia madre mi ha promesso che riceverò dei pattini per Natale.
3. La nonna è arrivata e ora possiamo iniziare a pranzare.
4. Quando avrò visto il film ti farò sapere la mia opinione.
5. Mi sono preparato, ma non sono stata interrogato.
Punti /6

8 Evidenzia le proposizioni coordinate.


1. Non mi avete svegliato, non vi ho neanche sentiti entrare. 2. Scegliamo se stare a casa o
se uscire. 3.  Non sono molto atletico, ma gioco calcio due volte a settimana. 4.  Alina ha
quindici anni, ma sogna già di prendere la patente. 5.  Alessia ha un temperamento mite,
quindi raramente litiga con qualcuno. 6. Viola ama leggere e dedica parecchio tempo al suo
hobby. 7. Non ho capito, potresti ripetere? 8. Giada è stata molto onesta, quindi si aspetta lo
stesso livello di sincerità. 9. Nicole è distratta, cioè ha sempre la testa fra le nuvole. 10. Studia,
gioca o esci con gli amici, ma prendi una decisione.
Punti /10

241
VERIFICA 11 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

9 Evidenzia le proposizioni subordinate.


1. Hanno saputo tutti ciò che è successo. 2. Non mi sento per niente stanco perché ho riposato
bene. 3. Ti consiglio di agire con cautela. 4. Ho appena visto il film tratto da Guida galattica
per autostoppisti, che è il mio libro preferito. 5. Sono molto felice che tu ti iscriva al corso di
nuoto con me. 6. Ho scattato una foto alla mamma senza che se ne accorgesse. 7. Ditemi se
sono ancora in tempo per la riunione. 8. A pensarci meglio, la tua mi sembra un’ottima pro-
posta. 9. Crediamo che il professore sia molto paziente. 10. Alessandra arrossisce facilmente
perché è molto timida.
Punti /10

10 Per ogni proposizione evidenziata in neretto indica se è coordinata (C) o subordinata (S).
1. Prendiamo una pizza o cuciniamo qualcosa? ( )
2. Spegnete i cellulari quando andate al cinema. ( )
3. Iker ha terminato il disegno che stava preparando da tempo. ( )
4. Romina ha assistito ad uno spettacolo di marionette e si è divertita moltissimo. ( )
5. Ludovica controlla sempre la strada due volte prima di attraversare perché è molto prudente.
( )
6. Non penseranno di averla fatta franca? ( )
7. Esci pure, ma chiamami il prima possibile. ( )
8. Sono scoppiato a ridere appena ho sentito la barzelletta. ( )
9. Il mio gatto mangia le crocchette di carne, ma non disdegna il pesce. ( )
10. Il professore ci ha comunicato che andremo presto in gita. ( )
Punti /10

11 Esegui l’analisi del periodo.


1. Il film che abbiamo visto è stato girato nello stesso set che abbiamo visitato in gita.

2. Mi sono svegliato presto e sono andato a scuola a piedi, perché oggi i pullman non circolano.

3. Concentriamoci altrimenti non finiremo mai la ricerca in tempo.

Punti /8

TOTALE PUNTI /70

VALUTAZIONE
242
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 11

VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 4, UNITÀ 1 – LA STRUTTURA DEL PERIODO
Il periodo e la proposizione principale • Coordinazione e subordinazione •
La proposizione coordinata • La proposizione subordinata

1 Evidenzia le proposizioni principali presenti nei periodi che seguono.


1. Facciamo silenzio o verremo rimproverati.
2. Quando andrò in gita scatterò delle foto.
3. Se non pioverà verrò a trovarti.
4. Oggi è il compleanno di Magda, che ha portato dei pasticcini per tutti.
5. La neve imbiancava ogni cosa e regnava una grande calma.
Punti /5

2 Quale delle seguenti espressioni è un periodo con più proposizioni?


A Non posso davvero credere alle mie orecchie.
B Luca si dichiarò soddisfatto dei voti presi durante il semestre.
C Sono sconvolta dalle tue affermazioni e da quelle del tuo compagno di malefatte.
D Il gatto si stiracchiò pigramente e riprese a dormire.
Punti /1

3 Nel periodo Abbiamo rivisto degli amici che abbiamo conosciuto al mare, Abbiamo rivisto
degli amici è:
A una proposizione subordinata.
B una proposizione coordinata.
C una proposizione principale.
D non è una proposizione.
Punti /1

4 Quale dei seguenti periodi può considerarsi di senso compiuto?


A Pare che sia.
B Hanno comunicato.
C Oggi tira un vento freddo.
D Ho chiuso la porta nonostante.
Punti /1

243
VERIFICA COMPENSATIVA 11 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

5 Evidenzia le proposizioni coordinate.


1. Non mi avete svegliato, non vi ho neanche sentiti entrare.
2. Scegliamo se stare a casa o se uscire.
3. Non sono molto atletico, ma gioco calcio due volte a settimana.
4. Alina ha quindici anni, ma sogna già di prendere la patente.
5. Alessia ha un temperamento mite, quindi raramente litiga con qualcuno.
6. Viola ama leggere e dedica parecchio tempo al suo hobby.
7. Non ho capito, potresti ripetere?
8. Giada è stata molto onesta, quindi si aspetta lo stesso livello di sincerità.
Punti /8

6 Evidenzia le proposizioni subordinate.


1. Hanno saputo tutti ciò che è successo.
2. Non mi sento per niente stanco perché ho riposato bene.
3. Ti consiglio di agire con cautela.
4. Ho appena visto il film tratto da Guida galattica per autostoppisti, che è il mio libro preferito.
5. Sono molto felice che tu ti iscriva al corso di nuoto con me.
6. Ho scattato una foto alla mamma senza che se ne accorgesse.
7. Ditemi se sono ancora in tempo per la riunione.
8. A pensarci meglio, la tua mi sembra un’ottima proposta.
Punti /8

7 Per ogni proposizione evidenziata in neretto indica se è coordinata (C) o subordinata (S).
1. Prendiamo una pizza o cuciniamo qualcosa? ( )
2. Spegnete i cellulari quando andate al cinema. ( )
3. Iker ha terminato il disegno che stava preparando da tempo. ( )
4. Romina ha assistito ad uno spettacolo di marionette e si è divertita moltissimo. ( )
5. Ludovica controlla sempre la strada due volte prima di attraversare perché è molto prudente.
( )
6. Non penseranno di averla fatta franca? ( )
Punti /6

TOTALE PUNTI /30

VALUTAZIONE

244
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA 12

VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 4, UNITÀ 2 – LE PROPOSIZIONI SUBORDINATE
Soggettiva e oggettiva • Dichiarativa, interrogativa indiretta, relativa •
Subordinate complementari • Congiunzioni, preposizioni, locuzioni e modi
verbali che introducono diversi tipi di subordinate • Discorso diretto e indiretto

1 Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere o false.


1. Il periodo ipotetico è costituito anche dall’apodosi. V F
2. Quando può introdurre una proposizione avversativa. V F
3. La proposizione soggettiva compare solo nella forma implicita. V F
4. Il periodo Se piovesse prenderemmo l’ombrello è un periodo ipotetico dell’irrealtà. V F
5. Un discorso indiretto non può mai essere trasformato in diretto. V F
Punti /5

2 Evidenzia le proposizioni soggettive.


1. È necessario partire con un po’ di anticipo.
2. Ci farebbe piacere rivedere Isabella.
3. È inutile preoccuparsi ora.
4. Conviene avvisare i passeggeri dello sciopero imminente.
5. È chiaro che sia sorpreso da questa notizia.
Punti /5

3 Evidenzia le proposizioni oggettive.


1. Credo che Veronica stia mentendo.
2. Speravamo che vincessi tu.
3. Molti dicono che il nuovo film d’animazione è commovente.
4. Mia nonna pensa che saper cucire sia una dote molto importante.
5. Si percepisce che sei stanco.
Punti /5

4 Quale dei seguenti periodi contiene una subordinata dichiarativa?


A Spero che la primavera arrivi presto.
B È necessario mantenere la calma durante le emergenze.
C Mi piace l’idea di andare a scuola in bicicletta.
D Mi chiedo chi sarà il mio compagno di banco.
Punti /1

245
VERIFICA 12 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

5 Evidenzia le proposizioni interrogative indirette.


1. Indovina chi viene a cena.
2. Non ho capito che cosa intendesse dire Luca.
3. Mi domando se domani il vostro negozio sarà aperto.
4. Dimmi dove posso trovare una tovaglia.
5. Non sappiamo proprio come dirtelo.
Punti /5

6 Evidenzia le proposizioni relative.


1. Questo è un libro che leggerei.
2. Prenderemo un dolce che non contenga latte.
3. Ci sono molte cose di cui occuparsi.
4. I fuochi che vedi in lontananza sono quelli di Porto San Maurizio.
5. Non ho capito niente del discorso che ha pronunciato l’avvocato.
Punti /5

7 Quale delle seguenti affermazioni è corretta?


A Le subordinate complementari corrispondono ai complementi indiretti della frase semplice.
B Le subordinate complementari non hanno la forma implicita.
C La subordinata finale ha la stessa funzione del complemento di causa.
D Nella frase Mi chiedo perché Giacomo si comporti così, perché Giacomo si comporti così è una
subordinata complementare.
Punti /1

8 Riconosci i vari tipi di subordinate nelle frasi seguenti.


1. Quando sente la mia voce, il cane scodinzola come un pazzo.
2. Nonostante sia disordinato, Pedro non smarrisce mai nulla.
3. Correva così tanto che perse la sciarpa per strada.
4. Io e Milena non ci siamo viste perché si è ammalata.
5. Per recuperare il debito devo frequentare un corso supplementare.
6. Se ci sarai, verrò con te in palestra.
7. Questo è il pullman che prendo ogni mattina.
Punti /7

9 Per ogni periodo indica se si tratta di un periodo ipotetico della realtà (R), della possibilità (P)
o dell’irrealtà (I).
1. Se i disegni di Anna fossero realistici le nuvole sarebbero di zucchero filato. ( )
2. Se mi aspettate vengo con voi. ( )
3. Potremmo partecipare alla maratona se ci allenassimo. ( )
4. Se non lo conoscessi direi che è in imbarazzo. ( )
5. Ti presto i miei appunti se ti servono. ( )
Punti /5

246
NOME E COGNOME VERIFICA 12

VOLUME DI GRAMMATICA
10 Analizza le proposizioni subordinate introdotte da che e perché indicandone il tipo.
1. Sta arrivando la scena del film che preferisco.
2. Penso che tu ti sia comportato in maniera ragionevole.
3. La maga si chiese che cosa potesse mancare al suo incantesimo.
4. È evidente che sei commosso.
5. Mio fratello è sorpreso perché non credeva di vedermi così presto.
6. La mamma ha rimproverato il figlio perché non facesse più i capricci.
7. È troppo agitato perché gli si possa parlare ora.
8. Questo ritengo, che la pizza sia l’alimento più buono al mondo.
9. L’aereo decollò che erano da poco passate le cinque.
Punti /9

11 Analizza le proposizioni subordinate introdotte da come, mentre, quando, se indicandone il


tipo.
1. Mi chiedo se domani la scuola sarà chiusa.
2. Hai visto come ha giocato Gallinari?
3. Se hai tempo mandami una cartolina!
4. Stiamo camminando mentre dovremmo correre.
5. Non ho giocato bene come avrei voluto.
6. Anche se ci vediamo poco, io e Simone siamo ottimi amici.
7. Mandami un messaggio quando torni a casa.
8. Mentre a Napoli splende il sole, a Venezia piove a dirotto.
Punti /8

12 Analizza le proposizioni subordinate introdotte da di, a, per, da seguite dall’infinito indican-


done il tipo.
1. Passammo la domenica a raccogliere funghi.
2. Questo è un indizio da conservare con cautela.
3. Questo ritengo: di essermi comportato al meglio delle mie capacità.
4. Alessio è bravissimo a improvvisare.
5. È una canzone troppo bella per non ascoltarla più volte al giorno.
6. Pensavo di passare da te per le tre.
7. Tiziana mi ha invitato a fare merenda da lei.
8. Sono contenta di averti rivisto.
Punti /8

247
VERIFICA 12 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

13 Analizza le proposizioni subordinate costruite con il gerundio e il participio indicandone il


tipo.
1. Trascorse due ore, controllerò la torta in forno.
2. Avendo dimenticato la sveglia, sono entrato tardi a scuola.
3. Ripassando ogni giorno, faticheresti di meno prima del compito.
4. Ho ricevuto una telefonata proveniente da Vicenza.
5. Pur insistendo, Dorothy non ricevette risposta dal potente mago.
6. Camminava ballando dalla gioia.
Punti /6

14 Trasforma il discorso da diretto a indiretto e viceversa.


1. La mamma ci svegliò chiedendoci: «Volete una colazione dolce o salata?».

2. L’hostess mi chiede se ho allacciato le cinture di sicurezza.

3. Paolo rispose alla professoressa: «Sono preparato per l’interrogazione».

4. Quando vado a pranzo da lei, la nonna mi dice sempre che devo mangiare di più.

Punti /4

15 Esegui l’analisi del periodo.


1. Matilda è la più brava delle nostre compagne a giocare a calcio.

2. Fa così tanto caldo che non si riesce a dormire.

3. A meno che ci siano ulteriori domande, procederei con la lezione.

Punti /6

TOTALE PUNTI /80

VALUTAZIONE

248
NOME E COGNOME CLASSE DATA

VERIFICA COMPENSATIVA 12

VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 4, UNITÀ 2 – LE PROPOSIZIONI SUBORDINATE
Soggettiva e oggettiva • Dichiarativa, interrogativa indiretta, relativa •
Subordinate complementari • Congiunzioni, preposizioni, locuzioni e modi
verbali che introducono diversi tipi di subordinate • Discorso diretto e indiretto

1 Evidenzia le proposizioni soggettive.


1. È necessario partire con un po’ di anticipo.
2. Ci farebbe piacere rivedere Isabella.
3. È inutile preoccuparsi ora.
4. Conviene avvisare i passeggeri dello sciopero imminente.
Punti /4

2 Evidenzia le proposizioni oggettive.


1. Credo che Veronica stia mentendo.
2. Speravamo che vincessi tu.
3. Molti dicono che il nuovo film d’animazione è commovente.
4. Mia nonna pensa che saper cucire sia una dote molto importante.
Punti /4

3 Quale dei seguenti periodi contiene una subordinata dichiarativa?


A Spero che la primavera arrivi presto.
B È necessario mantenere la calma durante le emergenze.
C Mi piace l’idea di andare a scuola in bicicletta.
D Mi chiedo chi sarà il mio compagno di banco.
Punti /1

4 Evidenzia le proposizioni interrogative indirette.


1. Indovina chi viene a cena.
2. Non ho capito che cosa intendesse dire Luca.
3. Mi domando se domani il vostro negozio sarà aperto.
4. Dimmi dove posso trovare una tovaglia.
Punti /4

249
VERIFICA COMPENSATIVA 12 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA

5 Evidenzia le proposizioni relative.


1. Questo è un libro che leggerei.
2. Prenderemo un dolce che non contenga latte.
3. Ci sono molte cose di cui occuparsi.
4. I fuochi che vedi in lontananza sono quelli di Porto San Maurizio.
5. Non ho capito niente del discorso che ha pronunciato l’avvocato.
Punti /3

6 Per ogni periodo indica se si tratta di un periodo ipotetico della realtà (R), della possibilità (P)
o dell’irrealtà (I).
1. Se mi aspettate vengo con voi. ( )
2. Potremmo partecipare alla maratona se ci allenassimo. ( )
3. Se non lo conoscessi direi che è in imbarazzo. ( )
Punti /3

7 Riconosci i vari tipi di subordinate nelle frasi seguenti.


1. Ci chiediamo come reagirebbe Rosanna.
2. Io e Milena non ci siamo viste perché si è ammalata.
3. Per recuperare il debito devo frequentare un corso supplementare.
4. Se ci sarai verrò con te in palestra.
5. Quando sente la mia voce, il cane scodinzola come un pazzo.
Punti /5

8 Trasforma il discorso da diretto a indiretto e viceversa.


1. La mamma ci svegliò chiedendoci: «Volete una colazione dolce o salata?».

2. L’hostess mi chiede se ho allacciato le cinture di sicurezza.

3. Paolo rispose alla professoressa: «Sono preparato per l’interrogazione».

4. Quando vado a pranzo da lei, la nonna mi dice sempre che devo mangiare di più.

Punti /4

TOTALE PUNTI /30

VALUTAZIONE

250
delle
TEST DI INGRESSO
TEST DI INGRESSO 1 9 Articoli: una, le; nomi: realtà, guaio; aggettivi: mol-
to, due, altre; verbi: poltrire, accorse, cominciò;
Competenze di lettura e grammaticali pronomi: lei, nessuno; avverbi: non, dietro; prepo-
sizioni: nel, in; congiunzioni: ma, invece.
1 Evidenziare: ha, razolava, melio, rannichiava, bid-
done, propia, signiore, toliendo, passegio, girela-
re, pantoffola, irrisorvibile.
A, razzolava, meglio, rannicchiava, bidone, pro- TEST DI INGRESSO
pria, signore, togliendo, passeggio, girellare, pan-
tofola, irrisolvibile.
Competenze trasversali
2 Sem-pli-ce-men-te; na-scon-der-si; a-van-ti; a-tro- 1 1. 1, F, 2. F, 3. V. 2. 1. F, 2. V, 3. F. 3. 1. F, 2. F, 3. V.
ce; di-stur-ba-va; gi-rel-la-re. 4. 1. V, 2. F, 3. F.
3 C. 2 1. F, 2. C, 3. F, 4. F, 5. C.
4 B. 3 1. oggi; 2. mai; 3. presto; 4. verticale; 5. in superfi-
5 B. cie; 6. in nessun luogo.
6 D. 4 1. uva; 2. cane; 3. agosto; 4. Germania; 5. mano; 6.
lento; 7. sette; 8. stadio.
7 D.
5 1. è più alta di me; 2. martedì; 3. non ama la boxe.
8 A.
6 1. basso; 2. amaro; 3. disobbedire; 4. importare;
9 I loro bambini erano (venivano) portati a spasso 5. orgoglioso; 6. assente; 7. spesso; 8. ruvido; 9.
dalle mamme. opaco.
10 C. 7 Possibile risposta: scampanellio, squillo, trillo, tintin-
11 C. nio, fruscio, ronzio, mormorio, fischio, schiamazzo,
baccano, fragore, strepito, borbottio, sussurro.
12 C.
13 Articoli: una, le; nomi: caldo, realtà, guaio; ag-
gettivi: molto, due, altre; verbi: poltrire, accorse,
cominciò; pronomi: lei, nessuno; avverbi: non, TEST DI INGRESSO 3
dietro; preposizioni: nel, in, ai; congiunzioni: ma, Competenze ortografiche e lessicali
invece.
1 Cancellare: 1. sufficente; 2. scenziato; 3. soluzzio-
ne; 4. ingeniere; 5. raziale; 6. roccie.
TEST DI INGRESSO 1 2 1. può; 2. sé; 3. là; 4. /; 5. più, né; 6. è, tè, né, caffè.
Competenze di lettura e grammaticali 3 1. Ce ne andremmo volentieri se riusciremmo a
ritrovare la strada. 2. Paolo vuole ancora della fo-
1 Sem-pli-ce-men-te; na-scon-der-si; a-van-ti; di- caccia, ma non ce n’è più. 3. C’è ancora un’ora di
stur-ba-va; gi-rel-la-re. cammino prima di giungere al rifugio. 4. C’è qual-
cuno che può prestarmi un fazzoletto?
2 C.
4 1. Mi spiace ma non ho ancora terminato il com-
3 B. pito. 2. A quanto pare, non hai ancora detto a
4 D. Maria della festa di lunedì prossimo. 3. Piero non
5 D. è ancora soddisfatto dei risultati che a ottenuto,
anche se tutti gli hanno detto che è stato davvero
6 A. bravo. 4. /.
7 C. 5 1. arance; 2. biologi; 3. ciliegie; 4. uova; 5. aspara-
8 C. gi; 6. farmacie.
252
TEST DI INGRESSO

6 1. indossava; 2. emesso; 3. Abbiamo costruito; TEST DI INGRESSO 5


4. diventa; 5. ottenere.
Comprensione del testo
7 1. C, 2. S, 3. C, 4. C, 5. C, 6. S.
8 1. fare un buco nell’acqua: non raggiungere al- 1 C.
cun risultato. 2. prender un granchio: commet- 2 B.
tere una svista, un errore. 3. avere un diavolo per
capello: essere estremamente alterati. 4. acqua 3 C.
in bocca: silenzio. 4 Essi non sono abbastanza “densi”, sono fatti di
una sostanza gassosa.
5 A.
TEST DI INGRESSO 4 6 Risposta libera.
Competenze grammaticali 7 D.
8 … un insetticida.
1 D. 9 Amanda.
2 C. 10 Risposta libera.
3 B. 11 C.
4 A. 12 C.
5 C. 13 A.
6 A. 14 A.
7 A. 15 D.
8 B. 16 D.
9 C. 17 Possibili risposte: omicida, uxoricida; fratricida; pe-
10 A. sticida; tarmicida; spermicida; erbicida; germici-
da; fungicida; moschicida; parricida.
11 D.
12 1. Il loro cagnolino li segue dappertutto. 2. L’Am-
ministratore delegato della banca di mia sorella
si è dimesso ieri. 3. Qualcuno, prima o poi, dovrà
farsi vivo. 4. Viaggiare è il mio svago preferito. 5.
Nessuno ha visto Luca? 6. Oggi la classe di An-
drea entrerà alle nove. 7. Chi è riuscito a svolge-
re l’esercizio 5? 8. Ieri pomeriggio, Stefano era a
Pavia. 9. Mi piacciono gli abiti comodi. 10. Dalla
cucina di tua madre arriva un ottimo profumo.
13 1. Nonostante mi sia preparato con cura, non ho
superato il concorso. 2. Siamo andati allo stadio
per assistere al concerto di Vasco Rossi. 3. Mi sono
preparato con cura per il concorso, ma non sono
riuscito a superarlo. 4. Vado sempre a pescare
quando non piove. 5. Per raggiungere buoni ri-
sultati bisogna impegnarsi molto. 6. Vado spesso
in montagna perché amo il silenzio. 7. Lo trove-
remmo simpatico se non fosse così presuntuoso.
8. Ti assicuro che le cose andranno bene. 9. An-
che se ci vado spesso per lavoro, conosco poco
la città di Bergamo. 10. Dimmi se posso venire a
trovarti.

253
VERIFICHE VOLUME A
VERIFICA 1 3 A.
Narrativa – Laboratorio 4
NARRATORE

1 dinamiche, statiche, dialogiche, reale, rallenta- può essere


mento, argomentative, tesi.
2 B.
esterno interno
3 B. (o eterodiegetico) (o omodiegetico)
4 C.
5 C.
5 B.
6 D.
6 C.
7 principali, secondari, comparse.
7 C.
8 B.
8 principali, secondari, comparse.
9 D.
9 B.
10 A.
11 B. VERIFICA 2
12 1. V, 2. F, 3. V, 4. F, 5. V, 6. F.
Narrativa – Laboratorio
1 A.
VERIFICA COMPENSATIVA 1 2 B.
Narrativa – Laboratorio 3 C.
4 A.
1 dinamiche, reale, rallentamento, tesi.
5 1. B, 2. F, 3. A, 4. E, 5. C, 6. D.
2 la fabula: i fatti l’intreccio: il narratore 6 coordinate, paratattico, subordinate, ipotattico.
sono raccontati va indietro nel tempo,
in ordine logico e ricordando (analessi/ 7 espressive, ordinario, vivace, emotiva, efficace.
cronologico (prima, flashback), oppure 8 retoriche, significato, parole.
poi, in seguito…) anticipando fatti
(prolessi/flashforward) 9 C.
10 C.
racconta gli eventi seguendo 11 A.
IL TESTO NARRATIVO 12 B.

è suddivisibile in

sequenze statiche: se sequenze dinamiche: se


nella vicenda non si permettono alla vicenda
verificano fatti di procedere verso la sua
conclusione

narrative: narrano gli elementi del racconto


eventi che procedono riflessive: contengono i
verso la conclusione pensieri del narratore o
descrittive: descrivono di un personaggio

254
VERIFICHE VOLUME A

2
VERIFICA COMPENSATIVA 2 A causa di un guasto ai computer.
3 A.
Narrativa – Laboratorio
4 C.
1 TEMA, SCOPO E MESSAGGIO 5 Risposta libera.
CONTESTO 6 B.
7 C.
8 B.
tema principale temi secondari

parole chiave VERIFICA 4


Unità 2 • Fantastiche avventure
MESSAGGIO
1 L’udito: strascicare e sguazzare di piedi. L’olfatto:
odore soffocante.
2 A. 2 Una panchina rovesciata nel parco.
3 B. 3 1. V, 2. F, 3. V, 4. F, 5. V.
4 C. 4 Sottolineare: incredulo, razionale, disperato, ter-
5 A. rorizzato.
6 espressive, ordinario, vivace, emotiva, efficace. 5 A.
7 C. 6 B.
7 Risposta libera.
8 B.
VERIFICA 3 9 Risposta libera.
Unità 1 • Ridiamoci sopra 10 Sottolineare: acquistare vantaggio, raggiungere
la preda.
1 A. 11 A.
2 A causa di un guasto ai computer. 12 D.
3 Cancellare: Londra, fresco, mesi, Stoccolma, eco-
nomico, nell’armadio, letto, vuoto.
4 Risposta libera. VERIFICA COMPENSATIVA 4
5 A.
Unità 2 • Fantastiche avventure
6 Risposta libera.
7 B. 1 L’udito: strascicare e sguazzare di piedi. L’olfatto:
8 B. odore soffocante.
9 C. 2 Una panchina rovesciata nel parco.
10 C. 3 1. V, 2. F, 3. V, 4. F, 5. V.
4 A.
5 Risposta libera.
VERIFICA COMPENSATIVA 3 6 Sottolineare: acquistare vantaggio, raggiungere
la preda.
Unità 1 • Ridiamoci sopra
7 D.
1 Cancellare: Londra, fresco, Stoccolma, economi-
co, nell’armadio.

255
CORRETTORE DELLE VERIFICHE

VERIFICA 5 9 A.
Unità 3 • Storie della storia 10 Ciò, pronome.

1 Risposta libera.
2 A. VERIFICA COMPENSATIVA 6
3 C. Unità 4 • Strade di carta
4 B, E, F.
5 B. 1 Islanda, estate, martedì 30 giugno, sei di mattina.
6 Risposta libera. 2 B.
7 D. 3 D.
8 Napoleone: B, Saint-Hilaire: A, il tamburino: E. 4 Risposta libera.
9 C. 5 Ebbene, ci razioneremo, Axel.
10 D. 6 Cancellare: rozzo.
11 B. 7 A.
12 B. 8 Ciò.

VERIFICA COMPENSATIVA 5 VERIFICA 7


Unità 3 • Storie della storia Unità 5 • Diverso da chi?
1 Napoleone. 1 Cancellare: l’autobus, del giorno, dall’accompa-
2 A. gnatrice, con piacere, non è, damerino, a malin-
cuore, ha una paura da morire, divertire, si faces-
3 B, E, F. se male, il sollievo, Sabina.
4 B. 2 1. Giacomazzi, 2. Sabina, 3. Sabina, 4. Giacomaz-
5 Risposta libera. zi, 5. Sabina, 6. Giacomazzi, 7. Sabina.
6 D. 3 Risposta libera.
7 Napoleone: B, Saint-Hilaire: A, il tamburino: C. 4 B.
8 D. 5 A.
9 B. 6 1. F, 2. V, 3. F, 4. V, 5. V.
7 D.
8 C.
VERIFICA 6 9 B.
Unità 4 • Strade di carta 10 Spingi: voce del verbo spingere, seconda coniu-
gazione, modo imperativo, tempo presente, se-
1 Islanda, estate, martedì 30 giugno, sei di mattina. conda persona singolare; Ho esaminato: voce
2 B. del verbo esaminare, prima coniugazione, modo
3 D. indicativo, tempo passato prossimo, prima per-
sona singolare; Sto: voce del verbo stare, prima
4 Risposta libera.
coniugazione, modo indicativo, tempo presente,
5 Ebbene, ci razioneremo, Axel. prima persona plurale.
6 1. V, 2. F, 3. F, 4. V, 5. F, 6. V. 11 Diminutivo: giallino; Dispregiativo: giallaccio;
7 C. Attenuativo: giallognolo.
8 Cancellare: rozzo. 12 A.
256
VERIFICHE VOLUME A

3
VERIFICA COMPENSATIVA 7 Risposta libera
4 D.
Unità 5 • Diverso da chi?
5 C.
1 Cancellare: l’autobus, del giorno, dall’accompa- 6 A.
gnatrice, con piacere, damerino, a malincuore, ha 7 C.
una paura da morire, divertire, si facesse male, il
sollievo Sabina. 8 Risposta libera.
2 B. 9 A.
3 A.
4 B, D.
5 D.
VERIFICA 9
6 C. Unità 7 - Raccontare il lavoro
7 Spingi: voce del verbo spingere, seconda coniu-
1 Risposta libera.
gazione, modo imperativo, tempo presente, se-
conda persona singolare; Ho esaminato: voce 2 B.
del verbo esaminare, prima coniugazione, modo 3 B.
indicativo, tempo passato prossimo, prima per-
4 C.
sona singolare; Sto: voce del verbo stare, prima
coniugazione, modo indicativo, tempo presente, 5 B.
prima persona plurale. 6 A.
8 Diminutivo: giallino; Dispregiativo: giallaccio; 7 C.
Attenuativo: giallognolo.
8 Risposta libera.
9 Risposta libera.
VERIFICA 8 10 D.
11 C.
Unità 6 • Semplici emozioni
12 D.
1 B.
2 1. F, 2. V, 3. V, 4. F, 5. V.
3 Risposta libera. VERIFICA COMPENSATIVA 9
4 Risposta libera. Unità 7 - Raccontare il lavoro
5 A.
6 D. 1 Risposta libera.
7 C. 2 B.
8 A. 3 C.
9 C. 4 B.
10 Risposta libera. 5 C.
11 B. 6 Risposta libera.
12 A . 7 D.
8 C.
9 D.
VERIFICA COMPENSATIVA 8
Unità 6 • Semplici emozioni
1 B.
2 1. F, 2. V, 3. V, 4. F, 5. V.
257
VERIFICHE VOLUME B
VERIFICA 10 8 D.
LABORATORIO • Forma e significato di un 9 A.
testo poetico
ANTOLOGIA • Unità 1 Immaginari poetici
VERIFICA 11
1 A. LABORATORIO • L’aspetto metrico-struttu-
2 C. rale
3 C. ANTOLOGIA • Unità 2 La poetica dei senti-
4 1. Il sole è causa di buonumore. 2. Ho dimenti- menti
cato le gioie dell’infanzia. 3. Non c’è nessuno. 4.
Con la bella stagione aumenta il numero delle 1 A.
moto in circolazione. 5. Il telefono ti consente di 2 C.
evitare un contatto personale. 6. Non riesco più a 3 B.
provare emozioni o sentimenti. 4 Sottolineare: i poeti laureati si muovono; le piante
5 C. dai nomi poco usati; agli erbosi fossi; pozzanghe-
6 Il passaggio di un esercito di cavalieri erranti, ri- re mezzo seccate agguantano i ragazzi qualche
coperti dalle loro armature. sparuta anguilla.
5 1. AABB, rima baciata. 2. ABAB, rima alternata. 3.
7 I pioppi lungo l’argine.
ABBA, rima incrociata.
8 A.
6 Due strofe con tre endecasillabi e un settenario
9 C. ciascuno. Lo schema delle rime è libero.
10 B. 7 non/ far/ del/ gran/de/ suo/ vi/so in/ a/scol/to.
11 B. 8 D.
12 Furiosamente, veementemente, violentemente. 9 cala/cicala; svetta/belletta.
13 D. 10 1. recidere; 2. forbice; 3. nebbia.
14 Io percossi. 11 Svetta.
15 C. 12 B.
13 Immagini positive: volto, memoria, grande suo
viso in ascolto, guscio di cicala.
Immagini negative: recidere, forbice, si sfolla, neb-
VERIFICA COMPENSATIVA 10 bia, freddo, il colpo svetta, ferita, scrolla, belletta.
LABORATORIO • Forma e significato di un 14 Il paesaggio autunnale dominato dalla nebbia e
testo poetico dal fango che fa da sfondo al componimento si
collega metaforicamente alla perdita del ricordo,
ANTOLOGIA • Unità 1 Immaginari poetici tema centrale della lirica. Anche la sensazione di
1 C. vuoto e di solitudine che traspare dall’intera poe-
sia trova un efficace corrispondenza nel mese di
2 Significante, significato, significante. novembre, tradizionalmente collegato alla me-
3 C. moria dei defunti.
4 Il passaggio di un esercito di cavalieri erranti, ri- 15 Udire, origliare.
coperti dalle loro armature. 16 Albero, pianta, vegetale.
5 I pioppi lungo l’argine. 17 Il colpo.
6 A. 18 Io scrollai.
7 Furiosamente, veementemente, violentemente. 19 A.
258
VERIFICHE VOLUME B

VERIFICA COMPENSATIVA 11 10 A.
11 Cittadino, cittadinanza, cittadella.
LABORATORIO • 2. L’aspetto metrico-strut-
turale 12 Nave, motonave, piroscafo, natante.
13 B.
ANTOLOGIA • Unità 2 La poetica dei senti-
14 C.
menti 15 Il limio.
1 A. 16 La frase corretta è «un abbraccio di lumi sospesi
2 A. nell’aria torbida».
3 C.
4 B.
5 Due strofe con tre endecasillabi e un settenario VERIFICA COMPENSATIVA 12
ciascuno. Lo schema delle rime è libero. LABORATORIO • 3. Temi, simboli, messaggi
6 non/ far/ del/ gran/de/ suo/ vi/so in/ a/scol/to.
ANTOLOGIA • Unità 3 La poetica dei valori
7 cala/cicala; svetta/belletta.
1 C.
8 Immagini positive: volto, memoria, grande suo
viso in ascolto, guscio di cicala. 2 A.
Immagini negative: recidere, forbice, si sfolla, neb- 3 vv. 7-10.
bia, freddo, il colpo svetta, ferita, scrolla, belletta. 4 Il tema centrale è costituito dal ricordo del mo-
9 Udire, origliare. mento in cui il poeta abbandonò la sua città nata-
10 Io ho reciso. le, Alessandria d’Egitto, rinnovato attraverso una
serie di sensazioni che, nonostante la lontananza,
11 Il colpo. Ungaretti conserva vive nella memoria.
12 A.
5 Il sole raffigura l’amore del poeta verso la sua cit-
tà natale, mentre l’aria torbida esprime il dolore
provato al momento del distacco da essa.
VERIFICA 12 6 Sono quattro strofe; i primi tre versi sono: senario,
LABORATORIO • 3. Temi, simboli, messaggi novenario, decasillabo.
7 vv. 3-7 (momento/bastimento).
ANTOLOGIA • Unità 3 La poetica dei valori
8 D.
1 Il tema costituisce l’idea centrale del componi-
9 Cittadino, cittadinanza, cittadella.
mento, esso rispecchia l’esperienza dell’autore e
la propone alla riflessione del lettore. 10 Nave, motonave, piroscafo, natante.
2 A. 11 B.
3 B. 12 C.
4 vv. 7-10. 13 La frase corretta è: «un abbraccio di lumi sospesi
nell’aria torbida».
5 Il tema centrale è costituito dal ricordo del mo-
mento in cui il poeta abbandonò la sua città nata-
le, Alessandria d’Egitto, rinnovato attraverso una
serie di sensazioni che, nonostante la lontananza,
Ungaretti conserva vive nella memoria.
6 Il sole raffigura l’amore del poeta verso la sua cit-
tà natale, mentre l’aria torbida esprime il dolore
provato al momento del distacco da essa.
7 vv. 3-7 (momento/bastimento).
8 D.
9 D.
259
VERIFICHE VOLUME DI GRAMMATICA
VERIFICA 1 VERIFICA COMPENSATIVA 1
Parte 1, Unità 1 - Fonologia e ortografia Parte 1, Unità 1 - Fonologia e ortografia
1 anima, calcolatrice, divano, felice, grata, hotel, 1 albergo, braccio, casa, dinosauro, frase, goccia,
Jacuzia, ko, lastra, lucido, medicina, rinoceronte, lana, mostro, pastore, racchetta.
strada, teatro, vaniglia, watt, web, xenofobo, yo- 2 Cancellare: 1. a, a, mugetti; 2. ha, ha; 3. hai; 4. ho;
gurt, zoo. 5. Hai, a; 6. Ho.
2 Dittongo: pietra, vuoto siesta; Trittongo: guai, 3 Evidenziare: numero, Libertà, piuttosto, facciata,
miei, buio; Iato: aereo, zia, baule, maestro. costruita, quartiere, acquistato, quindici, Toni,
3 Evidenziare: marchingegni, efficienza, soprattut- all’ultimo, ascensore, proprio, meravigliosa, orgo-
to, permettendogli, specie, posizione, utilizzato, glioso, soprattutto, ho, acqua, gigli, margherite,
quanto, inequivocabilmente, hanno, semplici, gli.
scheggiate, percuotendo, un’altra, niente, perfe- 4 1. riga; 2. tastiera; 3. inchiostro; 4. schiena; 5. cap-
zionare, un avanzamento, probabilmente, que- potto; 6. capelli; 7. gomitolo; 8. stivali; 9. cravatta;
sto, sufficienti. 10. meccanico.
4 1. a; 2. hai; 3. hanno; 4. anno; 5. ho, o; 6. ho, a; 5 1. se; 2. l’erba; 3. finché; 4. Fra; 5. l’aiuta; 6. l’oro; 7.
7. Ha, a. La fretta; 8. s’impara; 9. è; 10. c’è.
5 1. q, q; 2. qq; 3. q, cq; 4. q, cc; 5. Q, c, q. 6 virgola, due punti, punto interrogativo, due pun-
6 1. Emilio, digrigna; 2. Virgilio, gnomi, scenario; 3. ti, virgolette, virgolette, punto interrogativo, pun-
scelgo; 4. compagno; 5. Giulia, moglie; 6. canaglia. to, punto esclamativo, punto.
7 Evidenziare: 1. ognuno; 2. addizione; 3. specie;
4. percuotere; 5. coscienzioso; 6. improprio; 7.
usciere; 8. coscienza; 9. igienico; 10. proficuo; 11. VERIFICA 2
ingegnere; 12. acquazzone; 13. crociera; 14. quo-
ziente; 15. piogge; 16. correzione; 17. cuoio; 18. Parte 1, Unità 2 - Lessico
squadra; 19. ragioniere; 20. scienziato. 1 Evidenziare: 1. ond-; 2. corp-; 3. port-; 4. vetr-; 5.
8 1. valigie; 2. frecce; 3. minacce; 4. farmacie; 5. au- latt-. Riscrivere: 1. onda; 2. corpo; 3. porta; 4. ve-
dacie; 6. ciliegie/ciliegie; 7. gocce; 8. arance; 9. tro; 5. latte.
frange; 10. camicie. 2 Cancellare: 1. amaranto; 2. acquistare; 3. terribile;
9 1. sfo/glia/re; 2. po/e/tes/sa; 3. cer/vel/lo; 4. chio/ 4. grandine; 5. scriteriato.
do; 5. di/ver/se; 6. gio/co/lie/re; 7. ar/ro/gan/za; 8. 3 Evidenziare: -mane, -cida, tele-, mega-, -algia,
co/e/sio/ne; 9. ar/ti/fi/cio; 10. vo/lon/ta/ria/men/ poli-, -plano, equi-, trans-, -voro. Prefissi: teleco-
te. mando, megalomane, poliglotta, equivalente,
10 1. se; 2. l’erba; 3. finché; 4. Fra; 5. l’aiuta; 6. l’oro; 7. transiberiana. Suffissi: piromane, insetticida, scia-
La fretta; 8. s’impara; 9. è; 10. c’è. talgia, deltaplano, carnivoro.
11 Il laghetto Il parco era piuttosto vasto e passando 4 Parola alterata: stanzino, cucinino, salone, giardi-
attraverso la fitta boscaglia, vicino all’ingresso, si netto. Parola composta: guardaroba, cassaforte,
sbucava in prossimità del laghetto, che appariva lavastoviglie, apribottiglie.
all’improvviso vasto e luminoso. Comprammo 5 Risposte esemplificative: 1. identico, diverso; 2.
due ghiaccioli, di quelli che si vendevano un tem- malinconico, allegro; 3. caloroso, distaccato; 4.
po da un carrettino. Il vecchietto li tirò fuori dal scuro, luminoso; 5. spalancato, chiuso.
contenitore e nel darceli chiese: «Siete sorelle?».
6 1. O; 2. P; 3. P; 4. O; 5. O; 6. P; 7. O; 8. P.
Ridendo, rispondemmo di sì. Ci sedemmo su una
vecchia panchina di legno e mangiammo i ghiac- 7 1. IPO; 2. IPO; 3. I; 4. IPO; 5. IPO; 6. I; 7. I; 8. IPO.
cioli. 8 1. D; 2. C; 3. C; 4. D; 5. C; 6. D; 7. D; 8. C.
260
VERIFICHE VOLUME DI GRAMMATICA

8
VERIFICA COMPENSATIVA 2 1. L’: articolo determinativo, maschile, singolare 2.
Una: articolo indeterminativo, femminile, singola-
Parte 1, Unità 2 - Lessico re 3. Il: articolo determinativo, maschile, singolare
4. Gli: articolo determinativo, maschile, plurale 5.
1 Evidenziare: 1. onda; 2. corpo; 3. porta; 4. vetro; 5.
I: articolo determinativo, maschile, plurale.
latte.
2 Cancellare: 1. amaranto; 2. acquistare; 3. terribile;
4. grandine; 5. scriteriato.
3 Evidenziare: -mane, -cida, tele-, mega-, -algia, VERIFICA COMPENSATIVA 3
poli-, -plano, trans. Prefissi: telecomando, mega- Parte 2, Unità 1 e 2 - Nome e articolo
lomane, poliglotta. Suffissi: piromane, insetticida,
deltaplano. 1 1. AL; 2. PR; 3. DE; 4. AL; 5. CO; 6. PR.
4 Parola alterata: cucinino, cameretta, giardinetto. 2 Evidenziare: 1. Luisa, Maria 2. Presidente, Stati,
Parola composta: guardaroba, portafinestra. Uniti, Roma; 3. Alessandro, Manzoni; 4. Tamigi;
Londra.
5 Risposte esemplificative: 1. identico, diverso; 2.
malinconico, allegro; 3. scuro, luminoso; 4. spa- 3 1. concreto, astratto; 2. astratto, astratto; 3. con-
lancato, chiuso. creto, concreto; 4. concreto; 5. astratto.
6 1. O; 2. P; 3. P; 4. O; 5. O. 4 Evidenziare: foresta, drappello, stormo, gregge,
7 1. IPO; 2. IPO; 3. I; 4. I; 5. IPO. mandria.
8 1. D; 2. C; 3. C; 4. D; 5. C; 6. D. 5 M, M, M, F, F, F, F, M, M, M.
6 1. manici; 2. maniche; 3. fuochi; 4. fughe; 5. colle-
ghi/colleghe; 6. astrologi; 7. fisici; 8. farmacie; 9.
medici; 10. sarcofagi.
VERIFICA 3
7 Evidenziare: giorni, l’, arrivo, una, sorellina, un, fra-
Parte 2, Unità 1 e 2 - Nome e articolo tellino, Femmina, maschio, famiglia, altro, Il, fra-
1 1. AL; 2. PR; 3. DE; 4. AL; 5. CO; 6. PR; 7. PR; 8. DE; tellino, il, sole, le, stelle, gli, animali, i, fiori, campi,
9. CO; 10. AL. le, parole.
2 Evidenziare: 1. Luisa, Maria; 2. Presidente, Stati, 8 1. L’: articolo determinativo, maschile, singolare; 2.
Uniti, Roma; 3. Alessandro, Manzoni; 5. Tamigi, Una: articolo indeterminativo, femminile, singola-
Londra; 6. Picasso; 7. Benni; 8. Porto; 9. Carnevale; re; 3. Un: articolo indeterminativo, maschile, singo-
10. Zorro. lare; 4. Il: articolo determinativo, maschile, singola-
re; 5. Le: articolo determinativo, femminile, plurale;
3 1. concreto, astratto; 2. astratto, astratto; 3. con-
6. Gli: articolo determinativo, maschile, plurale; 7. I:
creto, astratto; 4. concreto; 5. astratto; 6. con-
articolo determinativo, maschile, plurale.
creto, concreto; 7. concreto, concreto, concreto,
astratto.
4 Evidenziare: gruppo, esercito, foresta, squadra,
pubblico, drappello, stormo, gregge, complesso. VERIFICA 4
5 M, M, M, F, F, F, F, M, M, M, F, M. Parte 2, Unità 3 - Aggettivo
6 1. manici; 2. maniche; 3. fuochi; 4. fughe; 5. colle-
1 Aggettivi qualificativi: grosso, veloci, azzurro, tra-
ghi/colleghe; 6. astrologi; 7. fisici; 8. farmacie; 9.
sparente, rosso, incantevole, lontani. Aggettivi de-
medici; 10. sarcofagi.
terminativi: due, suo, quel, alcuni, suoi.
7 Evidenziare: giorni, l’, arrivo, una, sorellina, un, fra-
2 1. IE; 2. DI; 3. IN; 4. QU; 5. QU; 6. IN; 7. DI; 8. IE.
tellino, Femmina, maschio, famiglia, altro, Il, fratel-
lino, il, sole, le, stelle, gli, animali, i, fiori, campi, le, 3 Qualificativi: 1. vicina; 2. civica; 3. scorso, giova-
parole, delle, cose, esempio, la, differenza, un, gia- ne, contemporaneo; 4. informatici; 7. miglio-
guaro, un, puma, il, punto, pianeta, animali, tem- re; 8. enorme. Possessivi: 1. mio; 7. tua; 8. loro.
po, fratellino, la, differenza, un, cane, un, gatto. Dimostrativi: 2. Questi; 5. stessa; 6. quella. Indefi-
a. le stelle, le parole, la differenza, la differenza. niti: 1. Tutti; 3. alcuni; 6. Nessun, tante. Numerali:
b. un fratellino, un giaguaro, un puma, un cane, 2. tre; 5. quattro; 7. secondo; 8. primo. Interrogati-
un gatto c. delle cose. vi/Esclamativi: 4. Quali; 5. Che.
261
CORRETTORE DELLE VERIFICHE

4 1. PO; 2. IN; 3. NU; 4. IE; 5. IE; 6. DI; 7. QU; 8. IN. 4 1. gli; 2. le; 3. loro; 4. le; 5. loro; 6. le.
5 1. minore; 2. migliore; 3. peggiore; 4. minimo; 5. 5 1. di te; 2. da lei; 3. si; 4. ci, di lei, di noi; 5. li, per
pessimo; 6. ottima; 7. massimo; 8. maggiore. voi; 6. Ne; 7. da loro; 8. Vi, con voi; 9. per voi.
6 1. P; 2. SA; 3. SR; 4. CO; 5. CM; 6. CU; 7. P; 8. SA; 9. 6 1. ve la; 2. Glieli; 3. Se ne; 4. Te la; 5. Ce lo; 6. me ne.
SR; 10. CU. 7 1. che; 2. in cui; 3. delle quali; 4. con le quali; 5. che.

VERIFICA COMPENSATIVA 4 VERIFICA 6


Parte 2, Unità 3 - Aggettivo Parte 2, Unità 5 - Il verbo A
1 Aggettivi qualificativi: grosso, veloci, azzurro, tra- 1 1. V; 2. V; 3. V; 4. V; 5. F.
sparente, rosso, incantevole, lontani. Aggettivi de-
terminativi: due, suo, quel, alcuni, suoi. 2 Evidenziare: 1. aspetterò; 2. si trovava; 3. Spegni;
4. Sono; 5. C’è; 6. è; 7. sbucò.
2 Evidenziare: 1. Quale; 2. Questo; 3. alcuni; 4. sim- 1. A; 2. E; 3. A; 4. M; 5. E; 6. M; 7. A.
patici; 5. mio, nuovo, parecchi; 6. qualche; 7. quel;
8. Quanti. 3 Evidenziare: 1. mang-; 2. cred-; 3. part-; 4. cond-;
5. applaud-; 6. gel-.
3 1. PO; 2. IN; 3. NU; 4. IE; 5. DI; 6. QU. Scrivere: 1. mangiare; 2. credere; 3. partire; 4. con-
4 1. SA; 2. SR; 3. CO; 4. CM; 5. CU; 6. P. dire; 5. applaudire; 6. gelare.
5 1. minore; 2. migliore; 3. peggiore; 4. minimo; 5. 4 Evidenziare: 1. ho visto, consigliavi; 2. si ricordò; 3.
pessimo; 6. ottima. spaventai, riuscii; 4. trascorre.
Sottolineare: 2. Rientrato, avere dimenticato; 4.
dormendo.
VERIFICA 5 5 1. passato; 2. futuro; 3. presente; 4. futuro; 5. pas-
sato; 6. presente.
Parte 2, Unità 4 - Pronome 6 B.
1 1. A; 2. A, P; 3. A, A; 4. A, P; 5. A, P; 6. P. 7 1. Noi abbiamo mangiato la lasagna. 2. Essi cam-
2 1. A, P; 2. A, P; 3. A, P; 4. P, A, A; 5. A, P; 6. A, P, P. minano a passo spedito. 3. Voi siete in perfetto
orario. 4. Noi partiremo all’alba. 5. Essi ascoltano
3 1. DI; 2. IN; 3. RE; 4. IE; 5. PE; 6. PO.
sempre molta musica. 6. Voi avete pronunciato la
4 1. gli; 2. le; 3. loro; 4. le; 5. loro; 6. le; 7. gli; 8. le. parola correttamente. 7. Non bevete così veloce-
5 1. di te; 2. da lei; 3. si; 4. ci, di lei, di noi; 5. loro; 6. mente. 8. Essi si allenano con piacere.
Ne; 7. da loro; 8. Vi, con voi; 9. si, gli; 10. li, per voi. 8 1. I coniugazione; 2. II coniugazione; 3. III coniu-
6 1. ve la; 2. Glieli; 3. Se ne; 4. me lo; 5. Ce lo; 6. Glie- gazione; 4. III coniugazione; 5. I coniugazione; 6.
la; 7. me ne; 8. Te la. II coniugazione.
7 1. Scrivimelo!; 2. Riportamelo; 3. Fammelo legge- 9 D.
re; 4. Cantategliela; 5. Datemene; 6. Diglielo. 10 A.
8 1. gliela; 2. gliele; 3. glieli; 4. gliene; 5. glielo. 11 A.
9 1. che; 2. in cui; 3. delle quali; 4. con le quali; 5. 12 C.
che; 6. con cui; 7. per cui; 8. di cui.
13 1. comprerà, chiederemo; 2. avrò recuperato; 3.
presteresti; 4. considero; 5. crederai; 6. Lasciate;
7. Ha visto.
VERIFICA COMPENSATIVA 5
Parte 2, Unità 4 - Pronome
1 1. A; 2. A, P; 3. A, A; 4. A, P; 5. A, P; 6. P.
VERIFICA COMPENSATIVA 6
2 1. A, P; 2. A, P; 3. A, P; 4. P, A, A; 5. A, P; 6. A, P, P. Parte 2, Unità 5 - Il verbo A
3 1. DI; 2. IN; 3. RE; 4. IE; 5. PE; 6. PO; 7. RE. 1 Evidenziare: 1. mang-; 2. cred-; 3. part-.

262
VERIFICHE VOLUME DI GRAMMATICA

2 1. passato; 2. futuro; 3. presente; 4. futuro; 5. pas-


sato; 6. presente.
VERIFICA COMPENSATIVA 7
3 B. Parte 2, Unità 5 - Il verbo B
4 1. I coniugazione; 2. II coniugazione; 3. III coniu- 1 C; Evidenziare: nevicherà.
gazione; 4. III coniugazione; 5. I coniugazione; 6. 2 D.
II coniugazione. 3 1. imperativo; 2. infinito; 3. congiuntivo; 4. condi-
5 D. zionale; 5. imperativo; 6. indicativo; 7. gerundio,
6 A. indicativo.
7 A. 4 A.

8 C. 5 D.
6 C.
7 A.
VERIFICA 7 8 A.
9 Evidenziare: 1. veniste; 2. richiami; 3. bevano; 4.
Parte 2, Unità 5 - Il verbo B racconti; 5. conoscessi; 6. impegni; 7. potessi.
1 1. F; 2. V; 3. F; 4. F; 5. V. 10 Evidenziare: 1. Preferirei; 2. sarebbe stata; 3.
2 C; Evidenziare: nevicherà. avremmo potuto; 4. andrei; 5. avremmo distur-
bato; 6. avresti potuto; 7. farebbe.
3 D.
4 1. imperativo; 2. infinito; 3. congiuntivo; 4. condi-
zionale; 5. imperativo, imperativo; 6. indicativo; 7.
gerundio, indicativo. VERIFICA 8
5 A. Parte 2, Unità 6, 7, 8 e 9 - Parti invariabili del
6 D. discorso
7 C. 1 1. F; 2. V; 3. F; 4. V; 5. F; 6. V; 7. V; 8. V; 9. F; 10. F; 11.
8 A. F; 12. F.
9 A. 2 D.
10 Evidenziare: 1. veniste; 2. richiami; 3. bevano; 4. 3 1. Av; 2. Av; 3. Pr; 4. Pr ; 5. Av; 6. Pr; 7. Av; 8. Pr.
racconti; 5. conoscessi; 6. impegni; 7. potessi; 8. 4 A.
abbia scritto; 9. abbia; 10. parlassi. 5 D.
11 Evidenziare: 1. Preferirei; 2. sarebbe stata; 3. 6 Evidenziare: 1. A, in, con; 2. di, da; 3. con; 4. da; 5.
avremmo potuto; 4. andrei; 5. avremmo distur- fra; 6. al, con; 7. a, con.
bato; 6. avresti potuto; 7. farebbe; 8. vorrei; 9. 7 1. durante; 2. lungo; 3. Secondo; 4. Con; 5. Oltre;
chiameresti; 10. verrei. 6. contro; 7. del.
12 1. sia; 2. Verrei; 3. fossi stata; 4. abbia deciso; 5. 8 1. di, da; 2. del, di; 3. Durante, delle; 4. Dietro al; 5.
inviterà; 6. usare; 7. mangiando; 8. correndo; 9. fuori dal; 6. su, dalle, di; 7. Senza, alla; 8. a, fra.
Avrei preparato; 10. vuoi.
9 A.
13 1. è stato premiato: v. premiare, 1 coniugazio-
10 Evidenziare: 1. ovvero; 2. ma; 3. tuttavia; 4. dun-
ne, indicativo, passato prossimo, 3 persona, sin-
que; 5. sebbene.
golare, transitivo, passivo; 2. Si incontrarono: v.
incontrarsi, 1 coniugazione, indicativo, passato 11 A.
remoto, 3 persona, plurale, riflessivo; 3. scrivere- 12 Evidenziare: 1. cioè; 2. quindi; 3. invece; 4. e; 5. al-
mo: v. scrivere, 2 coniugazione, indicativo, futuro trimenti; 6. sia, sia. Scrivere: 1. esplicativa; 2. con-
semplice, 2 persona, plurale, transitivo, attivo; 4. clusiva; 3. avversativa; 4. copulativa; 5. disgiunti-
Mangerei: v. mangiare, 1 coniugazione, condi- va; 6. correlativa.
zionale, presente, 1 persona, singolare, transiti- 13 Evidenziare: 1. perché; 2. Se; 3. Quando; 4. affin-
vo, attivo. ché; 5. Nonostante; 6. che; 7. che; 8. Più che.
263
CORRETTORE DELLE VERIFICHE

Scrivere: 1. causale; 2. condizionale; 3. temporale; 6 C.


4. finale; 5. concessiva; 6. dichiarativa; 7. consecu-
tiva; 8. comparativa. 7 C.

1. anzi; 2. infatti; 3. Quando; 4. perché; 5. Se; 6. 8 B.


14
Sebbene; 7. cioè; 8. Prima di; 9. nonostante; 10. 9 A.
Mentre. 10 1. NP, NP; 2. NP; 3. A; 4. A, NP; 5. A; 6. NP; 7. A; 8. A.
15 B. 11 C.
16 D. 12 Evidenziare: 1. le lucertole; 2. i regali; 3. il nuovo
numero; 4. dell’altra pasta; 5. l’ultima; 6. i tuoi
racconti; 7. delle polpette deliziose; 8. i suoi primi
VERIFICA COMPENSATIVA 8 passi; 9. gli splendidi movimenti; 10. una lettera.
Sottolineare: 1. insegue; 2. si scambiano; 3. ri-
Parte 2, Unità 6, 7, 8 e 9 - Parti invariabili del ceverò; 4. Vorrei; 5. Hai sentito; 6. Leggo; 7. Sta
discorso cucinando; 8. ha mosso; 9. Osservammo; 10. ha
ricevuto.
1 D.
13 Evidenziare: 1. più piavevole; 2. valida; 3. come
2 1. Av; 2. Av; 3. Pr; 4. Pr. biologa marina; 4. vincitore; 5. migliore.
3 A. 14 Evidenziare: 3. in moglie; 6. innocente.
4 D. Sottolineare: 1. capogruppo; 2. bislacca; 4. come
5 Evidenziare: 1. di, da; 2. con; 3. fra; 4. al, con; 5. a, portiere; 5. per prima; 7. direttore.
con. 15 1. soggetto + attributo / PV / complemento indi-
6 1. durante; 2. lungo; 3. Secondo; 4. Con. retto; 2. soggetto / apposizione / complemento
indiretto + attributo / PV / complemento oggetto
7 A. partitivo + attributo; 3. (Tu) soggetto sottinteso /
8 Evidenziare: 1. ovvero; 2. tuttavia; 3. dunque; 4. PV / complemento oggetto + attributi; 4. sogget-
sebbene. to / predicato verbale / complemento predicativo
9 Evidenziare: 1. cioè; 2. quindi; 3. invece; 4. e; 5. al- / complemento indiretto + attributo.
trimenti; 6. Perché; 7. Se; 8. Quando.
Scrivere: 1. esplicativa; 2. conclusiva; 3. avversati-
va; 4. copulativa; 5. disgiuntiva; 6. causale; 7. con-
dizionale; 8. temporale.
VERIFICA COMPENSATIVA 9
10 A.
Parte 3, Unità 1 - La frase semplice
11 B. 1 Evidenziare: 1. Si sono impegnati; 2. La pioggia
cadeva; 3. Guarderò; 4. Valeria andrà; 5. Carolina
12 D.
rispose; 6. abbiamo ricevuto una visita; 7. Man-
gio; 8. Il truffatore fu scoperto.
2 un gatto.
VERIFICA 9 3 C.
Parte 3, Unità 1 - La frase semplice 4 C.
1 1. F 2. V 3. F 4. V 5. V 5 Evidenziare: 1. insegue; 2. si scambiano; 3. rice-
2 Evidenziare: 1. Si sono impegnati; 2. La pioggia verò; 4. Vorrei; 5. Hai sentito; 6. Leggo.
cadeva; 3. Guarderò; 4. Valeria andrà; 5. Carolina 6 B.
rispose; 6. abbiamo ricevuto una visita; 7. Man- 7 C.
gio; 8. Il truffatore fu scoperto; 9. Mi sono diverti-
to; 10. mi sveglierò. 8 Evidenziare: 1. la verdura gratinata; 2. delle pol-
pette deliziose; 3. i suoi primi passi; 4. gli splendi-
3 un gatto. di movimenti; 5. una lettera; 6. il goal.
4 A. 9 Evidenziare: 1. capogruppo; 2. come portiere; 3.
5 C. per prima; 4. direttore; 5. scontato.
264
VERIFICHE VOLUME DI GRAMMATICA

10 1. più piacevole; 2. valida; 3. come biologa mari- VERIFICA COMPENSATIVA 10


na; 4. vincitore; 5. migliore.
Parte 3, Unità 2 - I complementi indiretti
1 Evidenziare: 1. alle mie orecchie; 2. a te, alla tua fa-
miglia; 3. A me, a Lara; 4. alla zia; 5. al mio compa-
VERIFICA 10 gno; 6. all’orologio; 7. ai tuoi genitori; 8. alla sua
Parte 3, Unità 2 - I complementi indiretti amata.
1 1. V; 2. F; 3. F; 4. V; 5. F. 2 Evidenziare: 1. del pesce pagliaccio, della sua ami-
ca; 2. di Debora, di Valentina; 3. di banco; 4. di Ti-
2 1. D; 2. I; 3. I; 4. I; 5. D; 6. I; 7. D; 8. I. ziano Ferro; 5. di storia.
3 Evidenziare: 1. alle mie orecchie; 2. alla tua fami- 3 A; Evidenziare: di Barcellona.
glia; 3. A Lara; 4. alla zia; 5. al mio compagno; 6.
all’orologio; 7. ai tuoi genitori; 8. alla sua amata; 9. 4 A; Evidenziare: di cinema.
alla nonna; 10. alle parole. 5 Evidenziare: 1. con piacere; 2. alla rinfusa; 3. in fila
4 Evidenziare: 1. del pesce pagliaccio, della sua ami- indiana; 4. con franchezza; 5. con grande impe-
ca; 2. di Debora, di Valentina; 3. di banco; 4. di gno.
questa persona; 5. di frutta. 6 Evidenziare: 1. con astuzia; 2. a piedi, con i mezzi
Sottolineare: 3. della classe; 4. di noi; 5. del pane. pubblici; 3. a vento; 4. a mano; 5. via mail.
5 A; Evidenziare: di Barcellona. 7 A; Evidenziare: dalla bravura.
6 B. 8 A; Evidenziare: per l’incoronazione.
7 A; Evidenziare: di cinema. 9 B; Evidenziare: dai fuochi d’artificio.
8 Evidenziare: 2. con piacere; 4. alla rinfusa; 8. in fila 10 Evidenziare: 1. in un’altra città; 2. in aeroporto, da
indiana. Dublino; 3. in una villa, in Romania; 4. sulla prima
Sottolineare: 1. con astuzia; 3. a piedi, con i mezzi pagina; 5. ad un colloquio; 6. sui passaggi pedo-
pubblici; 5. a vento; 6. a mano; 7. via mail. nali; 7. a teatro; 8. in una situazione complicata.
9 A; Evidenziare: dalla bravura. 11 Evidenziare: 1. per tante ore; 2. Spesso; 3. mensil-
10 A; Evidenziare: per l’incoronazione. mente; 4. Oggi; 5. mai; 6. presto; 7. Finora; 8. a
lungo.
11 B; Evidenziare: dai fuochi d’artificio.
12 Evidenziare: 1. in un’altra città; 2. in aeroporto, da
Dublino; 3. in una villa, in Romania; 4. sulla prima
pagina; 5. ad un colloquio; 6. sui passaggi pedo- VERIFICA 11
nali; 7. a teatro; 8. in una situazione complicata; 9. Parte 4, Unità 1 - La struttura del periodo
in macchina.
1 1. V; 2. F; 3. V; 4. F; 5. V.
13 Evidenziare: 1. per tante ore; 2. Spesso; 3. men-
silmente; 4. Oggi; 5. mai; 6. presto; 7. Finora; 8. a 2 Evidenziare: 1. Facciamo silenzio; 2. scatterò delle
lungo; 9. Domani. foto; 3. verrò; 4. Oggi è il compleanno di Magda;
1. TC; 2. TD; 3. TD; 4. TD; 5. TD; 6. TD; 7. TC; 8. TC; 5. La neve imbiancava ogni cosa; 6. L’autore pre-
9. TD. senterà il nuovo libro proprio nella mia città; 7.
ripenserò ai momenti; 8. La scorsa settimana ho
14 1. complemento di tempo determinato + at-
invitato Viktoria al cinema; 9. sicuramente perde-
tributo / (Io) soggetto sottinteso / PV / comple-
rai il lavoro; 10. Spiegami di nuovo la strada.
mento oggetto / complemento di specificazione
/ complemento di specificazione; 2. soggetto 3 D.
/ PN / complemento di paragone; 3. soggetto / 4 C.
complemento di specificazione + attributo / PN /
5 1. tre; 2. quattro; 3. quattro; 4. tre; 5. quattro; 6.
complemento di abbondanza; 4. soggetto / PV / cinque; 7. due; 8. tre.
complemento di moto a luogo / complemento di
compagnia + attributo. 6 C.
7 Evidenziare: 1. , , ; 3. e; 5. ma.
Sottolineare: 2. che; 4. Quando.

265
CORRETTORE DELLE VERIFICHE

8 Evidenziare: 1. non vi ho neanche sentiti entrare; VERIFICA 12


2. se stare a casa; 3. ma gioco a calcio due volte a
settimana; 4. ma sogna già; 5. quindi raramente li-
Parte 4, Unità 2 - Le proposizioni subordi-
tiga con qualcuno; 6. e dedica parecchio tempo al nate
suo hobby; 7. potresti ripetere; 8. quindi si aspetta 1 1. V; 2. V; 3. F; 4. F; 5. F.
lo stesso livello di sincerità; 9. cioè ha sempre la
testa fra le nuvole; 10. ma prendi una decisione. 2 Evidenziare: 1. partire con un po’ di anticipo; 2. ri-
vedere Isabella; 3. preoccuparsi ora; 4. avvisare i
9 Evidenziare: 1. ciò che è successo; 2. perché ho passeggeri dello sciopero imminente; 5. che sia
riposato bene; 3. di agire con cautela; 4. che è il sorpreso da questa notizia.
mio libro preferito; 5. che tu ti iscriva al corso di
nuoto con me; 6. senza che se ne accorgesse; 7. 3 Evidenziare: 1. che Veronica stia mentendo; 2.
se sono ancora in tempo per la riunione; 8. A pen- che vincessi tu; 3. che il nuovo film d’animazione
sarci meglio; 9. che il professore sia molto pazien- è commovente; 4. che saper cucire sia una dote
te; 10. perché è molto timida. molto importante; 5. che sei stanco.
10 1. C; 2. S; 3. S; 4. C; 5. S; 6. S; 7. S; 8. S; 9. C; 10. S. 4 C.
11 1. Il film è stato girato nello stesso set: principale 5 Evidenziare: 1. chi viene a cena; 2. che cosa inten-
enunciativa; che abbiamo visto: subordinata alla desse dire Luca; 3. se domani il vostro negozio
principale, I grado, esplicita; che abbiamo visitato in sarà aperto; 4. dove posso trovare una tovaglia;
gita: subordinata alla principale, I grado, esplicita. 5. come dirtelo.
2. Mi sono svegliato presto: principale enunciativa; 6 Evidenziare: 1. che leggerei; 2. che non contenga
e sono andato a scuola a piedi: coordinata alla prin- latte; 3. di cui occuparsi; 4. che vedi in lontanan-
cipale, copulativa; perché oggi i pullman non circo- za; 5. che ha pronunciato l’avvocato.
lano: subordinata alla coordinata, I grado, causale, 7 A.
esplicita. 3. Concentriamoci: principale volitiva; al-
trimenti non finiremo mai la ricerca in tempo: subor- 8 1. temporale; 2. concessiva; 3. consecutiva; 4.
causale; 5. finale; 6. condizionale; 7. relativa.
dinata alla principale, I grado, esplicita.
9 1. I; 2. R; 3. P; 4. I; 5. R.
10 1. relativa; 2. oggettiva; 3. interrogativa indiretta;
4. soggettiva; 5. causale; 6. finale; 7. consecutiva;
VERIFICA COMPENSATIVA 11 8. dichiarativa; 9. temporale.
Parte 4, Unità 1 - La struttura del periodo 11 1. interrogativa indiretta; 2. modale; 3. condizio-
1 Evidenziare: 1. Facciamo silenzio; 2. scatterò delle nale; 4. avversativa; 5. comparativa; 6. concessi-
foto; 3. verrò; 4. Oggi è il compleanno di Magda; va; 7. temporale; 8. temporale.
5. La neve imbiancava ogni cosa. 12 1. modale; 2. relativa; 3. dichiarativa; 4. limitativa;
2 D. 5. consecutiva; 6. oggettiva; 7. finale; 8. causale.
3 C. 13 1. temporale; 2. causale; 3. condizionale; 4. relati-
va; 5. concessiva; 6. modale.
4 C.
14 1. La mamma ci svegliò chiedendoci se volessi-
5 Evidenziare: 1. non vi ho neanche sentiti entrare; mo una colazione dolce o salata. 2. L’hostess mi
2. se stare a casa; 3. ma gioco a calcio due volte a chiede: «Hai allacciato le cinture di sicurezza?».
settimana; 4. ma sogna già; 5. quindi raramente 3. Paolo rispose alla professoressa affermando di
litiga con qualcuno; 6. e dedica parecchio tem- essere preparato per l’interrogazione. 4. Quando
po al suo hobby; 7. potresti ripetere; 8. quindi si vado a pranzo da lei, la nonna mi dice sempre:
aspetta lo stesso livello di sincerità. «Devi mangiare di più!».
6 Evidenziare: 1. ciò che è successo; 2. perché ho
15 1. Matilda è la più brava delle nostre compagne:
riposato bene; 3. di agire con cautela; 4. che è il principale enunciativa; a giocare a calcio: subor-
mio libro preferito; 5. che tu ti iscriva al corso di dinata alla principale, I grado, limitativa. 2. Fa così
nuoto con me; 6. senza che se ne accorgesse; 7. tanto caldo: principale enunciativa; che non si ri-
se sono ancora in tempo per la riunione; 8. A pen- esce a dormire: subordinata alla principale, I gra-
sarci meglio. do, consecutiva, esplicita. 3. A meno che ci siano
7 1. C; 2. S; 3. S; 4. C; 5. S; 6. S. ulteriori domande: subordinata alla principale, I

266
VERIFICHE VOLUME DI GRAMMATICA

grado, eccettuativa, esplicita; procederei con la le- 4 Evidenziare: 1. chi viene a cena; 2. che cosa inten-
zione: principale enunciativa. desse dire Luca; 3. se domani il vostro negozio
sarà aperto; 4. dove posso trovare una tovaglia.
5 Evidenziare: 1. che leggerei; 2. che non contenga
VERIFICA COMPENSATIVA 12 latte; 3. di cui occuparsi; 4. che vedi in lontanan-
za; 5. che ha pronunciato l’avvocato.
Parte 4, Unità 2 - Le proposizioni subordi-
6 1. R; 2. P; 3. I.
nate
7 1. interrogativa indiretta; 2. causale; 3. finale; 4.
1 Evidenziare: 1. partire con un po’ di anticipo; 2. ri- condizionale; 5. temporale.
vedere Isabella; 3. preoccuparsi ora; 4. avvisare i 8 1. La mamma ci svegliò chiedendoci se volessi-
passeggeri dello sciopero imminente. mo una colazione dolce o salata. 2. L’hostess mi
2 Evidenziare: 1. che Veronica stia mentendo; 2. chiede: «Hai allacciato le cinture di sicurezza?».
che vincessi tu; 3. che il nuovo film d’animazione 3. Paolo rispose alla professoressa affermando di
è commovente; 4. che saper cucire sia una dote essere preparato per l’interrogazione. 4. Quando
molto importante. vado a pranzo da lei, la nonna mi dice sempre:
3 C. «Devi mangiare di più!».

267
dei
VOLUME A
PARTE 2 4 Don Pietro è un personaggio statico perché ri-
sulta del privo di qualsiasi spessore psicologico e
NARRATIVA – LABORATORIO mostra un solo aspetto della sua personalità.
5 I personaggi secondari sono Cannizzu e Nanni, il
1. La struttura del racconto fratello di don Pietro.
Verifica immediata p. 46 6 Risposta libera.
1 Perché immette il lettore direttamente nel rac- 7 B.
conto senza fornirgli l’antefatto o la situazione di 8 A.
partenza della storia.
2 Le sequenze dinamiche sono quelle animate
dall’azione dei personaggi come la sequenza 4. Il tempo e lo spazio
Quando Fantozzi uscì si trovò immerso in un neb- Verifica immediata p. 66
bione terrificante … era Fracchia (rr. 14-21).
3 aveva solo giocato al pallone per qualche anno (rr. 1 B.
2-3). 2 Alcuni anni.
4 Risposta libera. 3 B.
5 Risposta libera. 4 Se fai il giro del mondo seguendo l’est, guadagni un
6 Perché la presenza di una fitta nebbia apre la se- giorno (r. 1); una voce più acuta gridò: «Chi fa il giro
rie di sventure che colpiranno inesorabilmente i del mondo seguendo l’est, guadagna un giorno» (r.
due giocatori. 34); lui rispondeva: «Sono quello che intende vivere,
e sto cercando di farlo adesso (r. 65); Perché il sole
7 A.
non rimane sempre sopra il mio capo? (r. 109).
8 Risposta libera.
5 Caratteristiche psicologiche: si tratta di una perso-
na egoista, volgare e malvagia, dotata di un fon-
do di stupidità. Caratteristiche comportamentali:
2. Autore, narratore e punto di vista è ossessionato dal timore che la sua vita possa
Verifica immediata p. 53 finire e per questo intraprende una serie di viaggi
1 C. intorno al mondo. Caratteristiche socio-economi-
che: è un solitario uomo d’affari, benestante, che
2 B. diventa in seguito molto ricco.
3 C. 6 Si tratta di un personaggio dinamico. Infatti il suo
4 C. carattere, come le sua azioni, cambia ripetuta-
5 parziale. mente nel corso della sua vita.
6 si eclissa, i fatti e/o i personaggi. 7 John Hay, protagonista; zio defunto, aiutante
del protagonista e poi antagonista; governante
di John Hay, aiutante dell’antagonista; dottore,
aiutante dell’antagonista; Altro Hay antagonista;
3. Il sistema dei personaggi
Verifica immediata p. 59 avvocati, comparse.
8 L’eternità, con cui Hay è in gara continua (r. 108).
1 Il narratore scompare dalla narrazione o almeno
cerca di nascondere la propria presenza.
2 diceva (r. 31), rispondeva (r. 35). 5. Tema, scopo e messaggio, contesto
3 I tre aggettivi esprimono anche una connotazio- Verifica immediata p. 73
ne negativa del protagonista perché ne sottoli-
neano le caratteristiche peggiori quali l’avarizia e 1 C.
l’ingordigia. 2 documenti, aeroporto, elefante.
270
VOLUME A

3 C. PARTE 2
4 Il contesto principale è quello degli immigrati
africani che vivono in Italia e dei loro metodi per NARRATIVA – ANTOLOGIA
sopravvivere in un ambiente che li spinge sem-
Unità 1 – Ridiamoci sopra
pre ai margini della legalità.
Per cominciare
5 Il contesto storico è quello contemporaneo, men-
tre quello geografico si muove tra l’Africa, Roma e
Luciano De Crescenzo, L’arte di sopravvivere
p. 95
la riviera romagnola.
6 B. 1 1.V, 2. F, 3. V, 4. F.
7 D. 2 Controra: un gruppo di ragazzi; patteggiano una
mancia per evitare un furto. Una colazione d’affa-
8 L’autore invita alla tolleranza e alla comprensio-
ri: suonatore ambulante; si fa dare la mancia per
ne del lettore verso le dure condizioni di vita che non disturbare.
spingono all’emigrazione. Allo stesso modo, le at-
tività illegali svolte dagli immigrati sono presen- 3 C.
tate sotto la luce della necessità che, obbligando- 4 B.
li ad accettare qualsiasi tipo di lavoro, favorisce le 5 C.
organizzazioni criminali radicate nel nostro Paese. 6 B.
7 1. C, 2. E, 3. A, 4. B, 5. D.
6. I registri. I linguaggi settoriali. 8 1. Fenomeno che determina una scorretta perce-
La paratassi e l’ipotassi zione visiva delle forme. 2. Prendere a male paro-
Verifica immediata p. 79 le equivale a insultare.
9 Cancellare: alterato, posto, il cambiamento, pre-
1 1. aulico o solenne. 2. formale. 3. medio. 4. collo- fisso.
quiale.
10 Le città non sono organizzate.
2 1. D, 2. F, 3. A, 4. E, 5. C, 6. B.
3 coordinate, paratattico, subordinate, ipotattica. #Inclusione p. 97
4 Risposta libera. Esempio: Se piove mi annoio, allo-
1 more, caso, ombra.
ra vado al cinema, assisto a un film, mi svago un po’
poi torno a casa e mi riposo. / Quando piove mi an- 2 cassa, corro, coppia.
noio perciò, per svagarmi, vado al cinema; infine, 3 pena, banco, libro.
dopo aver assistito al film, torno a casa a riposarmi. 4 busta, vola, mano, pozione, parete.
5 Risposta libera.
7. Le figure retoriche
Verifica immediata p. 87 Giovanni Boccaccio, Chichibìo e la gru p. 102

1 A. 1 B, D.
2 Nell’ordine: gioia, speranza, frustrazione, insoddi- 2 B.
sfazione, tristezza, nostalgia, scontentezza. Anti- 3 B.
climax. 4 D.
3 Marcovaldo vuole così risparmiare il proprio tem- 5 B.
po e il denaro che dovrebbe spendere prenden- 6 A.
do l’autobus.
7 Alla fine della storia, quando sono accomunati
4 D. dal riso provocato dal motto arguto di Chichibìo.
5 A. 8 B.
6 A. 9 A.
7 A. 10 Situazione iniziale: una gru; la cucini. Esordio: una
271
CORRETTORE DEI VOLUMI

zampa. Peripezie: due; Chichibìo/il cuoco; Curra- 9 Stava per dare in escandescenze, era prossimo a
do; una zampa; Oh,Oh; le zampe. Soluzione: per- un’esplosione di rabbia.
dono; Currado; pronta risposta.
10 A.
11 Sottolineare una volta: deludere, scontentare, fru-
strare, preoccupare. Sottolineare due volte: appa- 11 A.
gare, contentare, soddisfare.
12 A. Verifica / Invalsi
13 Cuore, cuoio, scuola. Patrick Dennis, Una vecchietta molto
14 Cuoco – falcone – gamba – gru – uccelli. particolare p. 121
15 Vita: vitalità, vitale, vitamina, vivere. Cane: cani- 1 B.
le, cagnara, canino, canicola. Opera: operazione,
2 1. Nel Sud degli Stati Uniti; 2. passato; 3. qualche
operaio, operatore, operare.
giorno.
3 B.
Oscar Wilde, Il milionario modello p. 110 4 A.
1 C. 5 A.
2 A. 6 cavillo.
3 Ha lavorato in Borsa e commerciato in tè e sherry. 7 A.
4 1. V, 2. F, 3. V, 4. F, 5. F, 6. V. 8 A.
5 Risposta libera. 9 1. D. 2. A. 3. B. 4. C.
6 D. 10 Correggere: striscie (strisce), ascie (asce), liscie (li-
7 Risposta libera. sce).
8 Cancellare: personaggio, la conclusione della sto- 11 Cancellare: non coincidono, riflessive, descrittivo,
ria, in medias res, procede. a sorpresa.
9 Non coincidono perché sono presenti delle ana- 12 A.
lessi.
10 C. In poesia
11 Risposta libera. Stefano Benni, Le piccole cose p. 126
12 C.
1 B.
13 B.
2 Risposta libera.
14 B.
15 D. 3 Insofferenza e ostilità: 3, 4, 6. Affetto e romantica
benevolenza: 1, 2, 5.
16 C.
4 A.
Achille Campanile, Il moroso p. 115 5 Caffettiera: canta, sibila, è esplosa. Profumo: un
po’ blasé, demodé, di scimpanzé. Gilet: buffo, or-
1 Cancellare: scaltro, comprende, Bene, fidanzata, rendo.
drammatici, il padrone di casa, i sabati sera, di- 6 1. V, 2. V, 3. F, 4. F, 5. F.
vertenti.
2 B Il genere p. 128
3 B.
1 1. E, 2. A, 3. B, 4. C, 5. D.
4 A.
2 2. Flashback, non coincidono. 3. dinamica. 4. dia-
5 C.
logica. 5. con morale.
6 A.
3 Situazioni insolite: gli elettrodomestici sembrano
7 C. avere carattere e personalità: un’anima, in sostan-
8 A, D. za. Comportamenti stravaganti: il protagonista
272
VOLUME A

picchia gli elettrodomestici che non fanno bene 9 Benjamin è un bambino ma ha l’aspetto e il fisi-
ciò che devono; gli elettrodomestici, di contro, co di un vecchio, tanto che per ingannare l’età le
agiscono come dotati di vita propria. Linguaggio: sue sopracciglia devono essere tinte (rr. 10 e ss.).
il protagonista si rivolge agli elettrodomestici Crescendo, invece di invecchiare, ringiovanisce:
come fossero animali; lo stile è veloce, immedia- dai dodici anni, lentamente, le sue rughe si fanno
to, paratattico. via via meno evidenti e i capelli, da bianchi, co-
minciano a riacquistare colore (rr. 87 e ss.). Ormai
diciottenne, all’università, a causa del suo aspetto
Unità 2 – Fantastiche avventure maturo viene scambiato per suo padre (rr. 125 e
Per cominciare ss.).
10 D.
Craig Rice, Anelli di fumo p. 137
11 Risposta libera.
1 Cancellare: molto bella, castani, sopracciglia, ric-
12 B.
ci, Cramer, condannata, processo, ha raramente,
Malone, soffrire, triangolari. 13 A.
2 John Malone: 1, 4. Dottor Cramer: 2, 3 14 Per esempio: semicerchio, semibreve, semifinale,
semiliquido, semilavorato.
3 Perché la ragazza confessa di aver premeditato il
delitto.
Fredric Brown, Un uomo esemplare p. 157
4 Per farsi coraggio per affrontare lo sviluppo degli
avvenimenti. 1 D.
5 I sequenza: riga 1 – riga 41. II sequenza: riga 42 – 2 Due alieni, dal pianeta Dar.
riga 67. 3 B.
6 B. 4 C.
7 1. V, 2. F, 3. F, 4. V. 5 Esposto in una gabbia di vetro.
8 A. 6 B.
9 1. C, 2. D, 3. A, 4. E, 5. B. 7 1. Situazione iniziale: dalla riga 1 alla riga 13. Tito-
10 1. A, 2. M, 3. A, 4. M, 5. A. lo: Una sbronza che dura da sempre. 2. Esordio:
dalla riga 33 alla riga 77. Titolo: Una visita molto
pericolosa.
#Inclusione p. 139
8 A.
1 Risposta libera. 9 B.
2 Risposta libera. 10 Cancellare: irrobustito, rinvigorito, cambiato.
3 Risposta libera. 11 A.
12 C.
Francis Scott Fitzgerald, Una vita al
13 A.
contrario p. 147
14 B.
1 1. Baltimora. 2. Passato. 3. D. 4. Benjamin Button,
il signor Button, la bambinaia, il signor Hart. Italo Calvino, Una singolare rassegna p. 164
2 Risposta libera.
1 D.
3 B.
2 A.
4 Scopre che il suo aspetto sta cambiando, sta len-
tamente ringiovanendo. 3 1. C, 2. D, 3. A, 4. B.
5 C. 4 B.
6 C. 5 Agilulfo Erno Bertrandino dei Guildiverni e degli
Altri di Corbentraz e Sura, cavaliere di Selimpia Ci-
7 A. teriore e Fez era certo un modello di soldato; ma a
8 D. tutti loro era antipatico. Agilulfo suscita antipatia
273
CORRETTORE DEI VOLUMI

negli altri cavalieri perché viene considerato ec- Il genere p. 184


cessivamente severo e pignolo.
1 1. C, 2. E, 3. A, 4. F, 5. B, 6. D.
6 Cancellare: 1. un’azione, la conclusione della sto-
ria, procede. 2. in prima, interno, alternata. 3. no- 2 Inserire: realistica, interna, punto di vista, fantasti-
tevole. co, fantastico.
7 B. 3 Risposta libera.
8 C.
9 D. Unità 3 – Storie della storia
10 D. Per cominciare
11 A. Laura Mancinelli, La caccia con il falcone
12 A. p. 195
1 I personaggi 1. Bianca Lancia. 2. Folgore Gentile.
Verifica / Invalsi 3. L’imperatore Federico II. L’epoca in cui si svolge i
Haruki Murakami, Zombie p. 169 racconto Nel Medioevo, attorno al 1200. 3. Aglia-
no, Monferrato Lo svolgimento dei fatti Lancia,
1 A, C. castello, falchi, padiglione, padre, imperatore,
2 B. castello, falcone, Folgore Gentile, cipressi, cavallo,
3 B. anemoni, cavaliere, due, blu, argento, Bianca, fal-
co, coroncina, zampa, ricamato.
4 1. F, 2. F, 3. V, 4. F, 5. V.
2 La protagonista, Bianca, vive in un castello (1), ad-
5 C.
destra falchi (2) ed incontra un cavaliere (3).
6 1. Descrittiva. 2. Dialogica. 3. Riflessiva. 4. Narrati-
3 B.
va. 5. Mista.
4 Uno amava sopra gli altri … Bianca (rr. 36-41). Nes-
7 D.
suno dei suoi falchi … fragili uccelletti (rr. 42-45).
8 A. Bianca portava ogni giorno … polso guantato (rr.
9 D. 46-53).
10 C. 5 B.
6 Sottolineare: aveva gli occhi azzurri; era vestito di
In epica rosso; aveva le mani guantate di rosso.
Omero, Nell’antro del Ciclope p. 175 7 C.
8 1. E, 2. C, 3. D, 4. B, 5. A.
1 B.
9 1. le più giovani delle famiglie. 2. Quei falchi era-
2 Sottolineare: non somigliava ad un uomo man-
no suoi amici. 3. Erano i tramonti dorati. 4. I cava-
giatore di pane ma a un picco selvoso d’eccelsi
lieri scossero lievemente le mani.
monti (vv. 190-192).
10 A.
3 Mangiando i compagni di Odisseo uno ad uno.
4 A.
#Inclusione p. 197
1 Risposta libera.
Omero, Il canto delle Sirene p. 178
2 Risposta libera.
1 B.
2 C.
J.H. Rosny aîné, La caverna dell’orso p. 204
3 B.
4 B. 1 A.
5 Risposta libera. 2 C.
3 B.
4 D.
274
VOLUME A

5 B. 4 C.
6 In epoca preistorica, presso una caverna. 5 Cancellare: interno, partecipa, è totalmente im-
7 Risposta libera. personale, esterna, non è, non conosce.
8 2, 3, 4, 6. 6 1. Antonia, perché la storia ruota tutta attorno
a lei. 2. Manini, l’inquisitore, perché condannerà
9 B.
Antonia al rogo. 3. Il cancelliere, i torturatori, Ber-
10 Sottolineare: conforto, sollievo, costipazione, fi- nardo e Taddeo. 4. Gasparo.
ducia.
7 Antonia: giovane, molto bella, indossa rozzi pan-
11 A. ni; fiera e ribelle, dal carattere indomabile; una
12 C. giovane contadina analfabeta; povera, priva di
appoggi familiari. Manini: alto, sovrasta Antonia
13 Le zampe mostruose afferrano Nam.
con la sua statura durante l’interrogatorio; un
attore nato, vanitoso e crudele; è un frate colto,
Emilio Lussu, La fucilazione p. 213 conscio della sua importante funzione sociale; si-
1 Risposta libera. curo di sé per la posizione che occupa.
2 1. V, 2. V, 3. V, 4. F, 5. F, 6. V, 7. F, 8. V, 9. F. 8 Dalla riga 71 alla riga 88. Seconda parte risposta
libera.
3 C.
9 D.
4 Sull’altopiano di Asiago, durante la Prima guerra
mondiale. 10 D.

5 B. 11 Risposta libera.
6 1. Dalla riga 1 alla riga 14. 2. Dalla riga 15 alla riga 12 B.
30. 3. Dalla riga 31 alla riga 77. 4. Dalla riga 78 alla 13 B.
riga 107. 5. Dalla riga 114 alla riga 119. 14 reagì: terza coniugazione, modo indicativo, tem-
7 C. po passato remoto, 3 persona singolare. dimen-
8 A. ticando: prima coniugazione, modo gerundio,
tempo presente. slegatemi: prima coniugazione,
9 Diretto, seconda parte risposta libera. modo imperativo, tempo presente, 2 persona
10 C. plurale. volete: seconda coniugazione, modo in-
11 Per esempio: baionetta, battaglione, generale, Di- dicativo, tempo presente, 2 persona plurale.
visione, pattuglie, mitragliatrici, compagnia, sol-
dato, esploratore, caricatore… Verifica/Invalsi
12 Sottolineare: presuntuoso, arrogante, deciso, in-
Antonia Arslan, La storia di Coren p. 225
cosciente, incompetente.
13 Per esempio: megabyte, megagalattico, megaliti- 1 Cancellare: Smirne, ragazzina, Hélène, greco, gen-
co, megalomane, megaschermi; telefono, anglo- tile, fiducia, moderno, Padova, madre.
fono, microfono, afono, xilofono… 2 D.
14 B. 3 B.
15 La testa della sua compagnia fu raggiunta nuova- 4 B.
mente dal capitano.
5 B.
6 B.
Sebastiano Vassalli, Il processo alla strega 7 A.
p. 221
8 B.
1 1. Nella prigione di piazza San Quirico a Novara.
2. passato. 3. qualche ora. 4. Antonia, l’inquisitore 9 C.
Manini, il cancelliere. 10 D.
2 D. 11 C.
3 Degli unguenti e una ciocca di capelli. 12 C.
275
CORRETTORE DEI VOLUMI

In poesia narrative, presenti.


Wisława Szymborska, Fotografia dell’11 6 B.
settembre p. 229 7 1. E, 2. D, 3. B, 4. A, 5. C.
1 C. 8 C.
2 B. 9 B.
3 Sono saltati giù dai piani in fiamme (v. 1), C’è abba- 10 D.
stanza tempo … le chiavi (vv. 10-13).
4 Risposta libera. #Inclusione p. 247
5 D.
1 Risposta libera.
6 A.
2 Risposta libera.
3 Risposta libera.
Il genere p. 231
1 1. C, 2. A, 3. B, 4. E, 5. D. William Somerset Maugham, Mabel p. 253
2 Chi?: Abira, Senofonte (pers. storico), Menon di
Tessaglia, Klearchos, Ciro il Giovane (pers. stori- 1 C.
co), Artaserse (pers. storico). Quando?: V sec. a.C. 2 C.
Dove?: Sardi (in Lidia), Cunassa (alle porte di Ba- 3 B.
bilonia), Kurdistan, Armenia. Cosa?: l’argomento
4 Birmania, Singapore, Bangkok, Saigon, Hong
della narrazione è la spedizione di Ciro contro
Kong, Manila, Shanghai, Yokohama, Chengtu.
il fratello Artaserse, narrato dalla giovane Abi-
ra innamorata dello storico Senofonte, autore 5 A.
dell’Anabasi. 6 B.
3 Qualità fisiche: di media statura, capelli neri con 7 C.
qualche filo bianco, molto curati. È sempre arma-
8 B.
to. La faccia è scavata, incorniciata da una corta
barba nera, occhi nerissimi. Qualità psicologiche e 9 1. Mi sento perso, senza punti di riferimento. 2.
comportamentali: duro, autoritario, non si sapeva Non preoccuparti. 3. Avrebbe capito il senso di
se avesse famiglia o amici. Apparentemente inca- quanto stava succedendo. 4. Guardò a destra e a
pace di sentimenti, tranne che la collera. Tipolo- sinistra.
gia: personaggio a tutto tondo. 10 D.
4 1. Roulette. 2. Esperto. 3. Albero. 4. Libro. 5. Inno. 11 C.
6. Sci. 7. Mi. 8. O.
12 B.

Unità 4 – Strade di carta Leonardo Sciascia, Il lungo viaggio p. 261


Per cominciare 1 Risposta libera.
Sigrid Heuck, Il viaggio di Abouli p. 245 2 C.
1 1. V, 2. F, 3. F, 4. V, 5. F, 6. F. 3 le notti erano atroce promiscuità, soffocanti (rr. 73-
74), odore di pesce di nafta e di vomito (rr. 74-75),
2 La presentazione dei membri della carovana par-
te dal nonno, poi il cognato e infine i due figli in le viscere gli si strizzavano, gli occhi dolorosamente
ordine di età. L’ordine è una forma di rispetto del- verminavano (rr. 78-79).
le gerarchie della famiglia. 4 1. V, 2. F, 3. F, 4. V, 5. F.
3 La storia è ambientata ai giorni nostri perché i 5 B.
personaggi utilizzano per l’acqua taniche di pla- 6 Risposta libera.
stica.
7 Aspettative degli emigranti: Il sogno dell’America
4 C. … capelli candidi (rr. 35-41). Realtà: Si buttarono
5 Cancellare: determinato, precisa, precisi, irreale, … sbarcati in Sicilia (rr. 167-168).
276
VOLUME A

8 A. Verifica/Invalsi
9 In Sicilia. Maurizio Maggiani, Radici p. 276
10 B. 1 C.
11 Cancellare: statica, temporali, racconto, coincido- 2 B.
no, non sono presenti. 3 C.
12 Avere sulla punta della lingua: avere l’impressione 4 D.
di conoscere qualcosa e di poterla ricordare da un
5 D.
momento all’altro. Avere una buona lingua: avere
buona capacità di usare le parole giuste al mo- 6 Apolide.
mento giusto. Lingua biforcuta: detto di persona 7 Vado a prendere la motocicletta di mio padre e me
non sincera e infida. Con riferimento alla lingua la porto via.
dei serpenti. Lingua che taglia e cuce: detto di per- 8 A.
sona pettegola e critica nei confronti del prossi-
9 B.
mo. Lingua di fuoco: chi parla in modo tagliente e
accusatorio. Mordersi la lingua: trattenersi dal dire 10 C.
qualcosa oppure pentirsi di averla detta. Tenere 11 C.
la lingua a freno: sapersi trattenere al momento
giusto dal dire cose inopportune.
In poesia
13 D.
Adonis, L’erranza p. 279
14 C.
15 B. 1 Il significato più adatto è quello legato all’“errare”
inteso come viaggio. Il poeta invita il lettore al
“viaggio” perché, anche attraverso l’errore, può
Luis Sepúlveda, Un funerale alla fine portare alla conoscenza delle cose che ci circon-
del mondo p. 269 dano.
1 1. In Cile. 2. Qualche giorno. 3. Carlos E Basta, gli 2 Risposta libera.
“sgherri” e i famigliari di don Nicanor Estrada 3 A.
2 Risposta libera. 4 C.
3 A. 5 B.
4 Prima tappa: si conclude a Rio Gallegos. Si svolge 6 Sottolineare: fissare indelebilmente.
il funerale del defunto sulla pista di atterraggio.
Seconda tappa: Da Rio Gallegos a Rio Chico. L’ae-
In epica
reo sorvola l’Atlantico. Terza tappa: Da Rio Chico a
Las Martinetas. Quarta tappa: Da Las Martinetas Omero, La discesa nell’Ade p. 285
a Comodoro Rivadavia. Il viaggio si svolge senza
1 Cancellare: interno, prima, in medias res, spaven-
problemi: il pilota canta per passare il tempo
tosa ed angosciante.
5 Spazio aperto: dalla riga 1 alla riga 28. Spazio chiu-
2 C.
so: dalla riga 65 alla riga 95.
3 C.
6 C.
4 A.
7 C.
5 Odisseo si sente pervadere da un senso di repul-
8 Inespressivo. Seconda parte risposta libera. sione violenta e di spavento.
9 C.
6 B.
10 A. 7 D.
11 Per esempio: cantastorie, portabandiera, grattaca- 8 B.
po, portalettere, spazzaneve.
9 1. Cause della sua morte: il dolore per la perdita
del figlio, che non torna dopo la guerra di Troia. 2.
Notizie su Telemaco e Anchise: Telemaco conduce
277
CORRETTORE DEI VOLUMI

una vita piacevole, consona al suo rango; Anchi- 10 Cancellare: ocra.


se invece vive in campagna, in povertà, oppresso
11 B.
dall’età e dalla nostalgia. 3. Informazioni su Pene-
lope: la moglie di Odisseo gli rimane fedele e tra- 12 1. Il televisore vecchio. 2. Le porte e le pareti vec-
scorre giorni e notti a piangere, in attesa del suo chie. 3. Un libro e alcune matite colorate vecchi.
ritorno. 4. Un’automobile vecchia.
10 Risposta libera. 13 D.

Rosetta Loy, L’Italia delle leggi razziali p. 313


Unità 5 – Diverso da chi? 1 Svolgimento libero.
Per cominciare
2 Nascondeva gli ebrei nel suo convento.
Vittorio Zucconi, Il re p. 296
3 D.
1 1. Lydia. 2. Sule. 3. Seiba e Aza; 4. Mule. 5. ai no- 4 Fra gli altri: Giorgio Perlasca, Carlo Angela (padre
stri giorni. 6. Phoenix. 7. Ghana, Nalerigu. Inserire: di Piero), Gino Bartali, Giovanni Palatucci fra gli
padre, anni, tribù, marito, moglie, villaggio, satel- italiani; fra gli stranieri il più famoso è forse Oscar
litare, fratello, lontano. Schindler.
2 C. 5 A, C.
3 Cancellare: secchio. 6 1. B, 2. C, 3. A.
4 B. 7 A.
5 C. 8 B.
6 C. 9 C.
7 1. E, 2. C, 3. D, 4. A, 5. B. 10 1. C, 2. A, 3. C, 4. B.
8 Sottolineare: 1. loro, 2. tre. 3. suo, bisognoso. 4. 11 Per esempio: faccia ➞ facce; lancia ➞ lance; aca-
affettuose, otto. 5. Quella, americana, testona. cia ➞ acacie; arancia ➞ arance; audacia ➞ audacie;
pioggia ➞ piogge; ciliegia ➞ ciliegie; grigia ➞ gri-
gie; malvagia ➞ malvagie; scheggia ➞ schegge.
#Inclusione p. 298
1 Risposta libera. Helga Schneider, La clinica della morte p. 323
2 Risposta libera. 1 B.
3 Risposta libera. 2 C.
3 A.
Harper Lee, Difendere un “negro” p. 305
4 A.
1 Perché Jem non si avvicinava alla pergola della 5 Sottolineare: triste, inquietante, opprimente.
signora Atkinson dall’estate prima.
6 C.
2 B. 7 C.
3 C. 8 Per esempio: Mario scrive con la mano sinistra.
4 1. F, 2. V, 3. V, 4. F. Quel deputato appartiene alla sinistra democra-
5 Nel Sud degli Stati Uniti, in Alabama, negli anni tica. Il segnale stradale obbliga la svolta a sinistra.
Trenta del Novecento. 9 A.
6 B. 10 quella: aggettivo dimostrativo, femminile singo-
7 Signora Dubose: irosa, sprezzante, irragionevole, lare. sua: aggettivo possessivo, femminile sin-
menzognera, razzista. Atticus Finch: controllato, golare; voce: nome, femminile singolare; nasale:
intransigente, razionale, anticonformista, onesto aggettivo qualificativo, femminile singolare, deri-
vato, di grado positivo; ed: congiunzione; irritan-
8 C. te: aggettivo qualificativo, femminile singolare,
9 D. derivato (irritazione), di grado positivo.
278
VOLUME A

Verifica / Invalsi primo ed è composto anche in questo caso da tre


Mark Haddon, Un’inquietante rivelazione nuclei di significato: due uguali, posti agli estremi
p. 327 del verso, e una variazione al centro. Ora non solo
canta, ma è l’America, cioè esprime una realtà da
1 C. cui nessuno può prescindere, il puro esistere.
2 D. 4 C.
3 A. 5 Enjambement.
4 C.
5 B.
6 C.
Unità 6 – Semplici emozioni
Per cominciare
7 D.
Antoine de Saint-Exupéry, L’essenziale è
8 A, B, D.
invisibile agli occhi p. 341
9 A.
10 C. 1 Cancellare: monologo, affermazioni, richieste,
realistica, un innamorato, pianeta sconosciuto,
11 1. Christopher si sente male perché ha scoperto partecipazione, la razionalità, intrappolare, il cer-
che la madre non è morta ma lo ha abbandona- vello.
to. 2. Ed mette i vestiti puliti al figlio. 3. Il padre
gli confessa di essere stato lui ad uccidere il cane 2 La volpe intende dire che sul pianeta del piccolo
della signora Shears. 4. Christopher si mette ad principe non ci sono galline, quindi non avrebbe
urlare e fa cadere il padre sul pavimento. 5. Il pa- nulla da cacciare e da mangiare; significa perciò
dre esce dalla stanza del ragazzo e scende in sog- che anche nelle condizioni migliori è difficile far
giorno. 6. Il ragazzo non riesce a dormire perché coincidere tutto, realizzare pienamente ciò che ci
ha paura delle reazioni del padre. 7. Durante la si era prefissato.
notte Christopher progetta la fuga. 8. Il ragazzo 3 1. Caratteristiche animali: desidera cacciare le gal-
raccoglie tutte le cose che ritiene possano servir- line. 2. Caratteristiche umane: parla e mostra di
gli. 9. Christopher esce di casa, attraversa il giar- saper riflettere sulle cose.
dino e si rifugia dietro il capanno. 10. Per soppor- 4 D.
tare il freddo notturno mangia le poche provviste
che ha con sé. 5 L’essenziale è invisibile agli occhi: si vede bene
soltanto con il cuore, quindi sono i sentimenti
12 Cancellare: esterno, coincidono, non è presente, che danno la vera conoscenza degli altri.
prolessi, esterno.
6 D.
7 C.
In poesia
8 Risposta libera.
Langston Hughes, Anch’io canto l’America
p. 330 9 1. C, 2. A, 3. E, 4. D, 5. B.
10 B.
1 C.
11 A.
2 A.
3 Il poeta ha ripetuto le stesse parole all’inizio e alla
fine della lirica per sottolineare l’appartenenza #Inclusione p. 343
a una terra, l’America, di cui condivide (anch’io) 1 Risposta libera.
l’identità e di cui si sente fortemente parte inte- 2 Risposta libera.
grante, nonostante le discriminazioni che il suo
popolo ha subito e subisce. Inoltre, nel primo ver- 3 Risposta libera.
so, l’io lirico del poeta canta il suo Paese; il verbo
posto al centro di un verso composto da tre nuclei Giovanni Verga, Rosso Malpelo p. 354
di significato (Anch’io/canto/l’America) assume
una connotazione epica. L’ultimo verso (Anch’io/ 1 B.
sono/l’America) presenta lo stesso andamento del 2 A, E, F.
279
CORRETTORE DEI VOLUMI

3 C. 3 Decide di regalargli un paio di scarpe nuove. Se-


4 B. conda parte risposta libera.
5 Si affeziona a Ranocchio, quando quest’ultimo 4 Sente di essere stato generoso e di aver compiu-
si ammala, usa parte della paga per comprargli to una buona azione.
vino e della minestra, gli rigala anche i suoi calzo- 5 Cancellare: 1. una descrizione, lo svolgimento
ni e lo va a visitare a casa quando il ragazzo è in della storia. 2. diretta. 3. coincidono. 4. in prima,
fin di vita. esterno. 5. ipotattico.
6 D’ora in poi, se lo battevano, a loro non importa- 6 B.
va più nulla, e a lui nemmeno, ché quando sareb-
7 A.
be divenuto come il grigio o come Ranocchio, non
avrebbe sentito più nulla. Ma non disse nulla. (rr. 8 B.
230-233). Del resto a che sarebbe giovato? (rr. 245- 9 1. Contare le pecore: si dice a chi soffre d’insonnia
246). per conciliare il sonno. 2. Dare le pecore in guardia
7 D. al lupo: riporre fiducia nella persona meno affida-
bile. 3. Essere una pecora segnata: essere una vit-
8 B.
tima predestinata o il bersaglio di tutti. 4. Essere
9 1. Diavoleria: invenzione fuori dal comune. 2. la pecora nera: chi si distingue per atteggiamenti
Buon diavolo: brav’uomo. 3. Fare il diavolo a quat- non conformi a un gruppo, spesso in senso nega-
tro: fare scenate, fare confusione. 4. Mandare al tivo.
diavolo: mandare via qualcuno in malomodo.
10 Occupa una posizione lavorativa non eccellente
10 C. che dovrebbe essere momentanea, ma probabil-
11 Sottolineare: sebbene, nonostante, malgrado, mente diventerà definitiva. È usato in senso ironi-
benché. co.
12 Sottolineare: dei soldi. 11 D.
13 D. 12 Ti (te).

Niccolò Ammaniti, Mimetismo sociale p. 362 Verifica / Invalsi


1 Risposta libera. Gianrico Carofiglio, Città p. 375
2 C. 1 B.
3 B, C, E. 2 B.
4 Decide di partecipare alle partite di calcio e viene 3 A.
preso in squadra.
4 D.
5 Si “mimetizza” adottando abiti, pettinatura e
modi di fare della maggioranza dei ragazzi del 5 C.
liceo. 6 A.
6 C. 7 Cancellare: per la disabilità della ragazza, per le
7 C. città che non visiterà mai, per gli amori finiti, per
non poter continuare il viaggio con la ragazza.
8 B.
9 D.
In poesia
10 Risposta libera. Saffo, A me pare uguale agli dèi p. 377
11 C.
1 Mi sembra simile agli dei chi ti è vicino e ascolta il
12 B.
dolce suono delle tue parole e delle tue risate.

Nick Hornby, Il mestiere di crescere p. 372 2 C.


3 vv. 4-10: il cuore le si agita nel petto, le mancano
1 C. la voce e le parole, arrossisce, vede tutto nero e
2 B. avverte un rumore di sangue nelle orecchie come
280
VOLUME A

se stesse per svenire; suda, trema, impallidisce. Unità 7 – Raccontare il lavoro


4 D. Per cominciare
5 B. Francesca Fornario, Gli annunci economici
6 A. p. 404
1 (Chi?) 1. Francesco. 2. Claudia. 3. Pasquale e Pe-
In epica dro, i due coinquilini di Francesco e Claudia. Il
primo risparmia la sua quota subaffittando un
Omero, Ettore e Andromaca p. 383
ulteriore posto letto della sua stanza a studenti
1 C. Erasmus; il secondo è in realtà un nome comune
con cui i ragazzi indicano tutti gli studenti spa-
2 1. Torre d’avorio: luogo in cui ci si apparta, igno-
gnoli che “transitano” per l’appartamento. Inseri-
rando il mondo circostante. 2. Torre di Babele: luo-
re: (Quando?) Ai giorni nostri. Le parole utilizzate
go in cui regna una grande confusione
negli annunci di lavoro che Francesco e Claudia
3 C. leggono; gli elettrodomestici di cui fanno uso; il
4 B. nominare l’Ikea. È poi indicata una data precisa,
il 2016. (Dove?) in un appartamento, Roma. (Com-
5 D.
pleta il testo) disoccupati, studente di economia,
6 B. filologia slava, lavoro, martedì, venerdì, inserzio-
7 D. ni, lavoro, Claudia, lavoro, amore.
8 1. Affetti: baciò il caro figlio, lo sollevò fra le brac- 2 A.
cia, sorridendo fra il pianto, s’intenerì lo sposo a 3 D.
guardarla, l’accarezzò con la mano. 2. Dolore: de-
solata, gemente, piangendo, me sciagurata, lacri- 4 Che Francesco, a Roma, non abita in centro, ma in
mosa, affliggere. periferia.
5 A.
9 Risposta libera.
6 B.
Virgilio, La partenza di Enea 7 C.
e la morte di Didone p. 391 8 1. C, 2. D, 3. E, 4. A, 5. B.
1 B. 9 B.
2 C. 10 Sottolineare: in casa (moto a luogo), dal cantiere
(moto da luogo), nei capelli (stato in luogo).
3 B.
4 Cancellare: Mercurio, Proserpina, Giove, Bacco.
#Inclusione p. 406
5 La regina augura ad Enea di trovare nella nuova
terra un popolo ostile, di vedere la morte dei suoi, 1 Risposta libera.
di essere costretto a implorare aiuto, di morire an- 2 Risposta libera.
zitempo e rimanere insepolto.
Alla discendenza di Enea augura odio eterno da
parte del suo popolo, la nascita di un vendicatore John Steinbeck, Sciopero! p. 413
che perseguiti i Troiani con le armi. 1 C.
6 Facendole preparare il necessario per celebrare 2 1. Negli Stati Uniti. 2. Nel passato. 3. Qualche ora.
un rito sacrificale (immolare vittime, facendole 4. Il vecchio Dan e Jim.
bruciare l’effigie di Enea) che dovrebbe liberarla 3 1. Un vecchio magro, con gli occhi neri e una rada
definitivamente dall’amore per l’eroe Troiano. barba intignata. Le vene delle sue mani erano pe-
7 D. santi e bluastre. Aveva gambe sottili e diritte come
8 C. bastoni, troppo sottili per i grossi piedi dalle calza-
ture e suolature pesanti. 2. Fiero, orgoglioso, bur-
9 A. bero, a tratti malizioso e testardo. 3. È povero, la-
10 Risposta libera. vora ancora duramente nonostante l’età avanzata,
281
CORRETTORE DEI VOLUMI

ma non accetta di essere aiutato da qualche asso- 13 D.


ciazione benefica o di vivere a carico del comune.
4 Osserva che il vecchio ha lavorato tutta la vita ed Primo Levi, La coppia conica p. 427
è stato sfruttato; ora viene abbandonato da tutti
e non ha tutele di nessun genere: la sua ribellio- 1 C.
ne contro i padroni sfruttatori sarebbe quasi do- 2 Faussone, è un operaio specializzato.
verosa.
3 Essere competenti nel proprio lavoro e felici di
5 C. svolgerlo.
6 Risposta libera. 4 B.
7 B. 5 Risposta libera.
8 arrampicarvi come una scimmia, denti gialli … come 6 A.
quelli del castoro, le azzanneranno come bestie…
7 Eh, ci vuol altro: tutto il mondo è paese (rr. 7-8). Io
9 Cancellare: coincidono, riflessive, aulico, narrati- ho fatto che prendere la corsa su per la scaletta, e
vo, a sorpresa. intanto gridavo (r. 100 ). perché non sono più buoni
10 Risposta libera. a scendere (r. 146).
11 D. 8 Ormai era lanciato, e non era difficile distinguere,
12 Come un cagnolino attaccato a un osso: intestar- dietro gli abbellimenti dell’introduzione, lo spes-
dirsi su argomenti senza venirne a capo, come sore della storia che si andava delineando.
un cucciolo che resta attaccato a un osso senza 9 1. A lume di naso: senza riferimenti precisi, intuiti-
avere ancora i denti sviluppati per rosicchiarlo. vamente. 2. Avere buon naso: avere un buon “fiu-
Se si mastica in molti, l’osso si spezza: come dire: to”, un buon intuito. 3. Bagnare il naso: eccellere
«L’unione fa la forza». Rubarsi l’osso l’un l’altro: gli su qualcuno in qualche campo (professionale,
uomini, a volte, sono poco solidali fra loro e come sportivo, scolastico…). 4. Con un palmo di naso:
i cani cercano il maggior profitto per se stessi. Mai essere sconfitti (spesso inaspettatamente). 5. Far-
visto due cani aiutarsi per rompere un osso: in natu- la sotto il naso: aggirare astutamente un divieto,
ra i cani si litigano l’osso, non lo condividono. quasi senza farsene accorgere.
13 A. 10 A.
14 A. 11 D.
12 Mi: part. pronominale con funzione di compl. og-
Cesare Pavese, Vecchio mestiere p. 419 getto; (egli: sogg. sott.) aveva intenerito: pred. ver-
1 1. V, 2. V, 3. F, 4. F, 5. V. bale; per un istante: compl. di tempo continuato.
2 Il carrettiere.
Antonio Pennacchi, Il turno di notte p. 434
3 A.
4 Per la dimensione sociale di quel lavoro: si con- 1 1. F, 2. V, 3. V, 4. V, 5. F.
dividono la fatica e la stanchezza ma anche le re- 2 C.
sponsabilità, i pasti e le chiacchiere con gli altri
3 A.
carrettieri.
4 Perché non ammette di venire a patti con i propri
5 B.
ideali per fare carriera e si sente tradito nei suoi
6 C. sentimenti di amicizia.
7 C. 5 Cancellare: delle faticose e inumane condizioni di
8 A. lavoro degli operai, cooperativi, esplicito, oppor-
9 Cancellare: critica, censura, biasimo, rimprovero. tunisti.
10 Risposta libera. 6 C.
11 martinicche, cavallo, carovana, condotta, strade, 7 D.
osterie, tiri rinterzati. 8 B.
12 C. 9 C.
282
VOLUME A

10 Fino all’ora di andare a letto. 3 Quindici portate. Tartufi alle braci con limoni e fa-
11 Comparativo di maggioranza: migliore. Superlati- gioletti alle acciughe, spuma ai pistacchi, sorbet-
vo assoluto: ottimo. to all’anice, mele cotte con rhum bianco.
12 B. 4 Chi lo sa – dice il diavolo – nessuno ha una bocca
così grande.
Karen Blixen, Il pranzo di Babette p. 440 5 A.
6 Cancellare: paratattica, brevi, il punto fermo, qua-
1 Risposta libera.
si tutti, il punto e virgola.
2 A Berlevaag, un piccolo villaggio danese, alla fine
7 A.
dell’Ottocento.
8 1. E, 2. F, 3. A, 4. B, 5. D, 6. C.
3 Babette è una famosa cuoca francese, fuggita
dalle insurrezioni scoppiate a Parigi nel 1871 (la 9 D.
Comune di Parigi è il governo rivoluzionario po- 10 B.
polare e operaio; fu istituito dal popolo parigino
a seguito della rivoluzione scoppiata il 18 marzo
1871, dopo la sconfitta francese a Sédan, quan- Silvia Avallone, Una morte bianca p. 455
do Napoleone III si arrese ai Prussiani). Ha perso 1 C.
marito e figlio e si è rifugiata in Danimarca, ospite
delle sorelle Martina e Filippa, figlie del decano 2 B.
della confraternita religiosa del villaggio. Da anni 3 B.
fa loro da governante. 4 B.
4 1. V, 2. V, 3. F, 4. F, 5. F. 5 D.
5 Portate: brodo di tartaruga, Blinis Demidoff, Cail- 6 A.
les en sarcophage, frutta. Bevande: Amontillado,
Veuve Cliquot 1860. 7 A.
6 C. 8 D.
7 No, perché ci sono alcuni flashback. 9 Dalla riga 96 alla riga 126.
8 Di lei si dice che ha i capelli d’oro striati d’argento, 10 D.
il viso d’alabastro, la fronte serena, lo sguardo pa- 11 Cancellare: esterno, indiretti, descrizioni, coinci-
cato e fiducioso, la bocca pura e dolce. dono, non sono presenti.
9 C.
10 1. Sciogliere la lingua: parlare liberamente. 2. scio- In poesia
gliere un voto, una promessa: adempierli, soddi- Bertolt Brecht, Domande di un lettore
sfarli. 3. Sciogliere le campane: farle tornare a suo- operaio p. 458
nare nei riti della Pasqua. 4. Sciogliere i muscoli:
renderli agili con opportuni esercizi. 5. Sciogliere 1 La costruzione della città di Tebe, la riedificazione
un dubbio: dissiparlo, cancellarlo, superarlo. 6. di Babilonia, la costruzione di Lima, della Grande
Sciogliersi in lacrime: abbandonarsi a un pianto Muraglia Cinese, di Roma e di Bisanzio; la distru-
senza freno. zione di Atlantide, la conquista dell’India e della
11 D. Gallia, l’affondamento della Grande Flotta di Fi-
lippo di Spagna e la Guerra dei Sette anni.
12 Un detto del decano fu citato dal vecchio Fratello
che per primo aveva intonato l’inno. 2 C.
3 A.
Verifica / Invalsi 4 C.
Stefano Benni, Il più grande cuoco di Francia 5 B.
p. 448 6 B.
1 1. A, 2. B, 3. B.
2 Ouralphe: 3, 5. Ascalphe: 2, 4. diavolo: 1.
283
CORRETTORE DEI VOLUMI

PARTE 3 della classe alle ore 8.00 per la gita scolastica. 3.


Fischi del pubblico allo spettacolo. 4. Ammirazio-
SCRITTURA ne di tutti per la capacità oratoria del signor Rossi.
5. Recitazione egregia di papà questa sera. 6. Ri-
1. Coerenza e coesione torno a casa dopo una settimana del nostro gat-
to vagabondo. 7. Scoperta dell’America da parte
Verifica p. 466
di Colombo il 14 ottobre 1492. 8. Inseguimento
1 Evidenziare da Questo periodo a con il presente; da della volpe da parte dei cacciatori. 9. Rientro di
Infatti Firenze a demografico. Rebecca da New York. 10. Apertura di un nuovo
centro commerciale in città.
2 Cancellare da Secondo i dati rilasciati a tutti i colle-
gamenti. 2 Risposta libera.
3 1. Dato che Luca aveva perso il lavoro in Italia e
Verifica p. 468 che amava l’Inghilterra, comprò un biglietto ae-
reo e volò a Londra, dove trovò una nuova oc-
1 Esempio di titolo: La vedova e i suoi due figli cupazione. 2. Nello stadio c’è stato un concerto,
C’era una volta una povera vedova e questa ve- anche se il tempo è stato brutto il concerto ha
dova aveva due bei figli maschi. Uno, il maggiore, avuto successo. 3. In tutto il mondo ci sono pizze-
si arruolò su una nave e il primo viaggio lo portò rie, anche se la pizza più buona si mangia in Italia,
sull’Oceano Pacifico. Che cosa sia successo di lui poiché la pizza è una specialità italiana.
nessuno può saperlo, perché non ne è rimasta al- 4 1. La maestra disse ai ragazzi che il loro compa-
cuna traccia sui mari. Il più giovane rimase a casa. gno Marco, che era a casa con il morbillo, aveva
Ma una volta, quando la madre lo mandò a com- detto di salutarli. 2. Il gallo disse ai falchi di non
perare del vermifugo (in farmacia, sette isolati fuggire lontano dagli uomini, perché non si era
più in là) non fece ritorno a casa. Anche di lui si è mai visto un falco arrosto, ma che da lui, di gal-
perduta definitivamente ogni traccia. Questa è la li arrosto, se ne vedevano ogni momento. 3. Il
realtà dei fatti. Nelle fiabe invece le vedove hanno professore stamattina ha detto che i Maya erano
generalmente tre figli. Ed è sempre il terzo che fa uno dei più antichi popoli americani. 4. Linda ha
fortuna. detto alle sue amiche che non sa se potrà uscire
2 Esempio di titolo: Come leggere una carta storica. con loro oggi pomeriggio perché deve studia-
Ordine: logico-cronologico. Elementi indicatori: re storia. 5. Il lupo disse all’agnello che gli stava
Prima di tutto (indic. logico), Una volta (indic. cro- sporcando l’acqua e quindi, per questo, l’avrebbe
nologico), A questo punto (indic. cronologico), mangiato.
Infine (indic. cronologico).
3 Risposta libera. Lavoro sul testo p. 481
4 Risposta libera. 1 Risposta libera.
5 Risposta libera.
Lavoro sul testo p. 483
Verifica p. 472
1 Cancellare frase numero 1.
1 Sottolineare: occhi. Inserire: necessarie, tecni- 2 Risposta libera.
co-scientifico, non sarebbe chiaro/coerente/ di
3 Risposta libera.
senso compiuto.
2 Sottolineare: insegnati, allievi. Seconda parte ri-
Lavoro sul testo p. 487
sposta libera.
3 Risposta libera. 1 Risposta libera.

Lavoro sul testo p. 489


2. Il riassunto 1 Risposta libera.
Verifica p. 477 2 Risposta libera.
1 1. Uscita in fila indiana dei ragazzi. 2. Partenza
284
VOLUME A

Verifica p. 490 Lavoro sul testo p. 506


1 Risposta libera. 1 Assistenza tecnica.
2 Risposta libera. 2 Su uno shop on line.
3 Assistenza tecnica per un prodotto acquistato.
4 Di avere un riscontro e una risposta in merito al
3. Il testo descrittivo suo problema.
Lavoro sul testo p. 493
5 Risposta libera.
1 D.
2 Olfatto, vista. Verifica p. 507
3 La vedova Vauquer. 1 Risposta libera.
4 Sottolineare: da agghindata a colmo e ballonzo- 2 Risposta libera.
lante.
3 Risposta libera.

Verifica p. 494
1 Vista, udito, gusto. 5. Il testo espositivo-informativo
2 Risposta libera. Lavoro sul testo p. 510
1 Risposta libera.
Verifica p. 501
2 D.
1 Per esempio: Slanciata, alta e giovane, i suoi splen- 3 A.
didi vent’anni: è Sofia. Il carnato chiaro si abbina 4 B.
perfettamente ai suoi morbidi capelli biondi e al
colore azzurro dei suoi ridenti occhi. Il suo abbi- 5 C.
gliamento casual è semplice ma perfettamente 6 Risposta libera.
adeguato al suo fisico. Quando corre con il suo
cane sembra un’atleta pronta a scattare quasi Verifica p. 513
come una professionista.
2 Per esempio: Un giovane di circa vent’anni. Un 1 1. B. 2. La descrizione della Lapponia. 3. Contiene
viso aperto, sorridente e pieno di luce. I suoi oc- anche elementi soggettivi.
chi sono azzurri, sul viso presenta delle lentiggini. 2 1. A. 2. Risposta libera.
Abbigliamento sportivo, maglie a manica corta
colorate, pantaloni di buona fattura, maglioni di
qualità. Capace di abbinare bene i colori. Lavoro sul testo p. 515
3 Risposta libera. 1 Presente indicativo.
4 Risposta libera. 2 Risposta libera.
3 Risposta libera.

4. Lettera formale, e-mail Verifica p. 517


Lavoro sul testo p. 504
1 Risposta libera.
1 Mario Rossi, si rivolge al sindaco. 2 Risposta libera.
2 Di cassonetti e di raccolta rifiuti.
3 La scelta è accurata, per dare maggior risalto allo
scopo comunicativo e all’argomento della lettera. 6. Raccontare
Lavoro sul testo p. 519
Verifica p. 505 1 B.
1 Risposta libera. 2 B.
285
CORRETTORE DEI VOLUMI

3 B. to un cadavere in un congelatore. 3. È stato cat-


turato il piromane dei cassonetti. 4. Le proprietà
4 No.
benefiche dell’uovo sono state rivalutate. 5. A
5 Sì. scuola non più con vestiti firmati ma con la divisa.
6 1. sì. 2. sì. 3. sì. 6. Una borsa abbandonata ha provocato panico
in aeroporto.
Verifica p. 520 2 1. Molti premi per gli studenti dell’Alberghiero. 2.
Simulazione antincendio con evacuazione delle
1 Risposta libera. classi. 3. La noia del pubblico alla partita. 4. Gatto
2 Risposta libera. a casa dopo tre mesi di assenza. 5. 2 giugno 1946:
3 Risposta libera. dopo il referendum, proclamazione della Repub-
blica italiana. 6. Il rientro di Laura dopo lo stage. 7.
4 Risposta libera.
Inaugurazione di un moderno centro benessere.
3 Risposta libera.
Lavoro sul testo p. 524
4 Who?: un’anziana signora di 82 anni. What?: ag-
1 A. gredita e percossa. Where?: a Firenza. When?: ieri
2 Il titolo è importante perché introduce l’argo- (rispetto alla data dell’articolo). Why?: a scopo di
mento. rapina. How?: aggredita la suo rientro, legata e
3 Il sommario aggiunge informazioni sulle conse- imbavagliata.
guenze del fatto accaduto.
4 In terza persona. Verifica p. 527
1 Risposta libera.
Verifica p. 525 2 Risposta libera.
1 1. L’azienda licenzia 90 operai. 2. È stato rinvenu- 3 Risposta libera.

286
VOLUME B
PARTE 1 stanze, due settori, fronte, piedi.

POESIA - LABORATORIO
3. Temi, simboli, messaggi
1. Forma e significato di un testo Verifica immediata p. 42
poetico
Verifica immediata p. 15 1 Il tema è quello di esprimere tutta la fatica di vive-
re degli afroamericani. I simboli e le parole-chiave
1 Inserire: significante, significato, significante. sono: la scala di cristallo (una vita agiata); i chiodi,
2 Risposta libera. le schegge e le tavole sconnesse (gli ostacoli e le
difficoltà); il tappeto (una protezione dagli osta-
3 B.
coli e dai pericoli); il verbo salire (migliorarsi); il
4 B. buio e la luce (i successi e gli insuccessi); il verbo
5 A. sedersi sui gradini (rassegnarsi o accontentarsi di
8 Risposta libera. Possibile soluzione: La rima è l’u- ciò che si è conquistato). Il poeta intende descri-
guaglianza dei suoni terminali in parole colloca- vere la dura ascesa del suo popolo verso il rico-
te alla fine di versi consecutivi o vicini; la strofa è noscimento dei suoi diritti e invita i giovani sia a
una serie regolare e ritmica di versi raggruppati rendere omaggio alle fatiche dei loro genitori sia
secondo uno schema ricorrente; il ritmo è deter- a continuarne lo sforzo.
minato dalla successione regolare degli accenti 2 Risposta libera.
delle pause. 3 Inserire: testo, interpretazioni, lettore, polisemia,
7 1. B, 2. I, 3. N, 4. M, 5. A, 6. G, 7. D, 8. E, 9. H, 10. F, testo, significati, simboli.
11. L, 12. C.
Verifica immediata p. 45

2. L’aspetto metrico-strutturale 1 Risposta libera.


Verifica immediata p. 35
1 Inserire: metrica, verso, accenti, pause, rime, stro-
fe, verso, sillabe, posizioni, il verso.
2 1. Ne/ li oc/chi/ por/ta/ la/ mia/ don/na A/mo/ PARTE 1
re, (sinalefe). 2. E/ra/no i/ ca/pei/ d’o/ro a/ l’au/
ra/ spar/si (sinalefe). 3. O/ Al/ber/to/ te/de/sco/
POESIA - ANTOLOGIA
ch’ab/ban/do/ni (dialefe). 4. mor/te/ bel/la/ pa/
Unità 1 – Immaginari poetici
rea/ nel/ suo/ bel/ vi/so (sineresi). 5. A /te/ con/
vien/ te/ne/re/ al/tro/ vï/aggio (dieresi). Per cominciare
3 1. decasillabo tronco. 2. settenario sdrucciolo. 3. Alcmane, Dormono le cime dei monti p. 50
settenario piano.
1 C.
4 AB AB CD DC; due rime alternate e due invertite.
2 Le cime dei monti, le vallate, i declivi, i burroni,
5 1. consonanza 2. assonanza 3. assonanza 4. i rettili, le fiere, le varie forme di api, i mostri, gli
consonanza 5. assonanza 6. consonanza 7. con- uccelli.
sonanza.
3 Il poeta associa ai soli uccelli la caratteristica di
6 tendevi la pargoletta mano; melograno da’ bei ver- avere lunghe ali.
migli fior; de la mia pianta percossa e inaridita; de
l’inutil vita estremo unico fior. 4 B.
7 Inserire: due quartine, due terzine, endecasillabi, 5 D.
quartine, rima alternata, incrociata, Duecento, 6 C.
287
CORRETTORE DEI VOLUMI

7 B. freme dentro l’animo del poeta stesso.


8 Cime, dormono, dormono, vallate, burroni, dormo- 12 quiete: calma, agitazione.
no, terra, api, dormono, mostri, mare, uccelli, ali. cara: gradita, odiosa.
tenebre: buio, luce.
9 C.
soavemente: dolcemente, aspramente.
10 Cancellare: due, ritornello, uguale, latino, Giovan-
13 Vagare con il pensiero, con la fantasia; risposta
ni Pascoli, ansioso, tre, asindeto, polisindeto, me-
libera.
tafora, avverbi, avverbi.
14 Alla sera.
11 1. C, 2. E, 3. A, 4. B, 5. D.
12 1. Quel ragazzo è bravissimo. 2. Le leggende sono 15 B.
popolate di creature straordinarie, frutto dell’im-
maginazione. 3. I giornalisti spesso inventano o Focus sull’autore
amplificano notizie su persone indagate per rea-
Giacomo Leopardi, L’infinito p. 61
to pur di fare scalpore.
13 A. 1 Il colle solitario e la siepe.
2 D.
Ugo Foscolo, Alla sera p. 56 3 C.
1 Il suicidio del fratello. 4 Il vento fa stormire le foglie.
2 C. 5 A.
3 La prefigurazione di quella pace che soltanto la 6 Il colle (il monte Tabor), la siepe, l’orizzonte.
morte potrà arrecare al suo spirito, angosciato 7 A.
dai mali dell’esistenza; interrompendo gli affan-
8 Interminati spazi, sovrumani silenzi, profondis-
ni e la continua insoddisfazione della vita quoti-
sima quiete, infinito silenzio, questa immensità,
diana, diventa un breve e prezioso momento di
questo mare.
quiete.
9 Questo / quello; infinito spaziale / infinito tempo-
4 Sera estiva: nuvole estive, venti sereni.
Sera invernale: cielo colmo di neve, sere lunghe e rale; presente / passato; suono / silenzi; immensi-
tempestose. tà / finitezza.
5 L’animo combattivo: lo spirto guerrier ch’entro mi 10 C.
rugge. 11 Cancellare: epico, le imprese, dodici, ottonari, ar-
6 I parte: vv. 1-8. II parte: vv. 9-14. gomentativo, straniere, negativo, tristezza, desi-
derabile.
7 C.
12 Inserire: colle, caro, siepe, sguardo, orizzonte, pen-
8 B. siero, spazi, silenzi, quiete, vento, piante, silenzio,
9 C. voce, pensiero, eternità, epoche, suoni, pensiero,
10 B. immensità, mare.
11 Forse perché sei la prefigurazione della quiete 13 Cancellare: inerzia, staticità, pacatezza, relax.
della morte, stabilita dal destino, sei così cara al 14 C.
poeta, o Sera; scendi sempre desiderata e occupi
15 A.
dolcemente i pensieri più nascosti del suo cuore,
sia quando ti accompagnano le festose nuvole 16 Io: sogg; fingo: p. verb., nel pensier: c. di stato in
estive e i piacevoli venti primaverili, sia quando luogo figurato, mi: part. pron. con funzione di c.
dal cielo, saturo di neve, rechi al mondo tenebre ogg.
lunghe e tempestose. Fai fantasticare sulle tracce
che conducono alla morte, mentre questo tem- Giacomo Leopardi, Il sabato del villaggio p. 66
po ingrato passa, e con lui passano le numerose
preoccupazioni con cui il tempo consuma con- 1 - vv. 1-37: descrizione di una scena di vita quoti-
temporaneamente se stesso ed il poeta. E men- diana in un piccolo paese.
tre contempla la pace che è nella sera, si placa - vv. 38-51: il poeta riflette sulla vanità dell’attesa
l’animo fiero e combattivo che, come una belva, della festa.
288
VOLUME B

2 La donzelletta, la vecchierella, i fanciulli, lo zappa- 2 Nella piena libertà del cielo: grandi uccelli dei mari,
tore, il legnaiuolo, il garzoncello. indolenti compagni di viaggio, re dell’azzurro,
3 Cancellare: il balcone dell’abitazione del poeta, viaggiatore alato, principe delle nubi.
l’uscio della casa della vecchietta, la strada sterra- Dopo la cattura: maldestro e vergognoso, pieto-
ta che entra nel villaggio, il negozio del fruttiven- samente strascina ... le grandi ali, fiacco e sinistro,
dolo. lo storpio.
4 D. 3 … Quando esprime la sua fantasia: principe delle
nubi, sta con l’uragano e ride degli arcieri.
5 C.
… Quando deve affrontare la realtà: esule in terra
6 Di non avere fretta di divenire adulto perché l’età fra gli scherni non lo lasciano camminare le sua
adulta non riserverà la gioia sperata. ali da gigante.
7 B. 4 C.
8 Sottolineare: la giovinezza come unica età felice,
5 A.
la descrizione del paesaggio come specchio delle
emozioni, la maturità come età della disillusione. 6 Analogie: il poeta; la fantasia del poeta; la realtà;
l’incapacità del poeta di adattarsi alla realtà quo-
9 C.
tidiana; l’impossibilità del poeta di comunicare
10 Dati visivi: l’aria imbruna, è azzurro il sereno, tor- con gli uomini comuni.
nan l’ombre, il biancheggiar della luna, il giorno è
7 La metafora dà rilievo non solo alla condizione di
chiaro.
Dati uditivi: la squilla, il grido dei fanciulli, il con- estraneità che vive il poeta quando deve affron-
tadino fischietta, il rumore prodotto dagli attrezzi tare la realtà, ma anche alla sua condizione di so-
del falegname, il picchiare del martello, la sega. litudine rispetto alla maggior parte degli uomini.
11 Il sabato è metafora dell’attesa, la domenica della 8 Il componimento esprime il contrasto tra il mon-
delusione. do libero della fantasia, di cui il poeta è padrone
assoluto, e l’incomprensione della gente comune
12 1. E, 2. C, 3. D, 4. A, 5. B. che non è in grado di percepirne la grandezza.
13 donzelletta, vecchierella, novellando, sulla, bel- L’albatro rappresenta così il poeta colto in due
la, colli, giorno, chiaro, ciascuno, gioia, stagion, momenti contrapposti, quello della libera creati-
pien, pensier, lieta. vità, di cui egli è signore, e quello della realtà quo-
14 Quando poi intorno ogni altra luce è spenta e tidiana, dove invece, diventato oggetto di scher-
tutto il resto è in silenzio, si odono i colpi del mar- no da parte della gente comune, appare goffo e
tello e il rumore della sega del falegname che, al ridicolo.
lume della lampada, veglia nella bottega chiusa e 9 C.
si affretta per cercare di concludere il suo lavoro
prima dell’alba. 10 Sinonimi: incapace, goffo, inetto, sprovveduto,
inabile, imbranato, malriuscito.
15 D. Contrari: esperto, abile, capace, attento, preciso,
16 Donzelletta: fanciulla, ragazza. Crine: capelli, capi- riuscito.
gliatura. Novellando: raccontando, narrando. Par-
11 1. mancino, manco. 2. funesto, infausto, nefasto,
ca: misera, frugale.
malaugurato, sciagurato, avverso, sfavorevole,
17 solere [so-lé-re] v. intr.: avere per abitudine, per contrario. 3. bieco, truce, losco, torvo, minaccioso,
costume; essere solito, usare: soleva passeggiare ostile, malevolo, maligno. 4. danno, disgrazia, disa-
solitario; come si suol dire, come si dice comune- stro, incidente. Seconda parte della risposta libera.
mente. Etimologia: lat. solēre.
Voce del verbo: solere. Modo: indicativo. Coniuga- 12 Spesso, affinché si divertano,…
zione: seconda. Tempo: presente. Specie: intransi- 13 A.
tiva. Persona: terza singolare. Forma: attiva.
18 Donzelletta, vecchierella, garzoncello. Gabriele D’Annunzio, La pioggia
nel pineto p. 78
Charles Baudelaire, L’albatro p. 70 1 C.
1 B. 2 A Ermione, la donna che lo accompagna.
289
CORRETTORE DEI VOLUMI

3 Elementi naturali: piove sulle tamerici, sui pini, solo la luce di qualche fanale si riflette nelle poz-
sui mirti, sulle ginestre, sui ginepri, sulla solitaria zanghere e le strade sono affollate.
verdura, su tutta la fronda. Elementi umani: piove Seconda strofa: in una realtà umile, degradata, fat-
sui volti silvani, sulle mani ignude, sui vestimenti ta di osterie e di bordelli, dove gli uomini, come
leggieri, sul volto ebbro e molle della donna, sulle merci, sono il rifiuto del porto, il poeta ritrova il
sue chiome profumate, sulle ciglia nere. senso dell’infinito (l’infinito nell’umiltà); la vita del
quartiere è descritta attraverso alcune figure: una
4 B. prostituta, un marinaio, un vecchio che bestem-
5 Le tamerici salmastre (vv. 10-11), non s’ode voce mia, una donna che litiga, il soldato che siede alla
dal mare (v. 80). bottega del friggitore, la ragazza impazzita d’a-
6 Da verso 96 al 127. more; esseri umani sofferenti, anch’essi, come il
poeta, creature di Dio.
7 Inserire: meta, pineta, mare, temporale, crepitio,
Terza strofa: tra questi umili esseri umani, in que-
fogliame, sinfonia, elementi, protagonisti, pae-
sto ambiente in apparenza turpe e degradato, l’a-
saggio, trasfigurazione. nimo del poeta si sente più puro.
8 Lo sciogliersi del poeta e della sua donna nella
2 B.
natura e nel paesaggio, attraverso una sorta di
incantesimo sonoro. 3 Di un gran porto di mare.
9 1. Sì, 2. No, 3. No. 4 C.
10 Cancellare: sei, 23, fissa, assenti, principio, prima, 5 A.
sinfonismo, seconda, lineare, i primi, della prima, 6 D.
all’ultima, dell’identità. 7 C.
11 Tre: la natura, l’uomo e la musicalità. 8 Valorizza anche ritmicamente il forte radicamen-
12 Piove su: vv.10-15, 20, 22, 97, 116, 118. to del poeta ai luoghi che sta attraversando.
Ascolta: vv. 8, 40, 65, 88. 9 Vecchia, specchia; lupanare, mare; detrito, infini-
13 1. sinestesia; la pioggia provoca un autentico rin- to; bega, bottega; impazzita, vita; amore, dolore,
novamento interiore. 2. metafora; la pioggia è Signore; compagnia, via.
paragonata al pianto. 3. similitudine; Ermione è 10 La via della purezza e del riscatto passa attraver-
una foglia inzuppata di acqua piovana. 4. meta- so la conoscenza delle cose più umili e turpi della
fora e sineddoche; si evidenzia l’ambiente in cui vita.
vivono le rane, contrapposto a quello delle cicale.
11 Sublime: vita, Signore, puro. Degradato: pozzan-
14 D. ghera, osteria, lupanare, detrito, prostituta, be-
15 C. stemmia, bega, impazzita, turpe.
16 irti: mirti; accolti: folti; silvani: mani; leggieri: pen- 12 A.
sieri; novella: bella; cinerino: pino; ginestre: terre- 13 B.
stre; cresce: mesce. 14 C.
17 nuvole: sparse; tamerici: salmastre e arse; pini: 15 C.
scagliosi ed irti; mirti: divini; ginestre: fulgenti; gi-
nepri: folti; coccole: aulenti; pensieri: freschi; volto:
ebro; ombra: umida. Sergej Esenin, Confessioni d’un teppista p. 88
18 La figlia: app. del limo: c. di spec. lontana: attri- 1 D.
buto dell’apposizione. la rana: sogg. canta: PV. 2 Non a tutti è possibile cantare e cadere ai piedi
nell’ombra più fonda: c. di stato in luogo figurato e degli altri come una mela.
attributo.
3 A.
19 D.
4 Lo stagno erboso, il rauco suono dell’alno, i gru-
gni imbrattati dei maiali, la voce dei rospi, la bru-
Umberto Saba, Citta vecchia p. 82 ma delle umide sere d’aprile.
1 Prima strofa: il poeta per tornare a casa passa at- 5 B.
traverso una via oscura della città vecchia, dove 6 C.
290
VOLUME B

7 C. 2 D.
8 B. 3 A.
9 vv. 4 -5 (... più grande / che possa...); vv. 6-7 (... spet- 4 B.
tinato / col capo...). 5 B.
10 Numero di strofe: 10 di lunghezza variabile (inizia 6 A.
con una terzina e termina con un distico); i versi
sono 82, di tipologia diversa. Non sono presenti 7 1. Rime: incontrato/stramazzato; gorgoglia/fo-
rime. glia. 2. Rime interne: incontrato, strozzato. 3. Pa-
role onomatopeiche: gorgoglia, incartocciarsi. 4.
11 B. Parole con suono aspro: strozzato, incartocciarsi,
12 Stazione di posta: luogo in cui si fermavano le dili- riarsa, stramazzato.
genze per il cambio dei cavalli. 8 I suoni aspri sono in stretta connessione con i
Fare la posta: attendere il passaggio, sorvegliare. concetti di sofferenza e di male di vivere.
La posta in gioco: ciò che si arrischia in un gioco o
in una scommessa. 9 C.
13 Lentezza, freddezza, distacco, indifferenza, flem- 10 B.
ma. 11 La rima rimanda alla mancanza di consapevolez-
14 B. za, all’apatia che si accompagna con l’indifferen-
za.
15 C.
12 Persona dotata di intelligenza vivace e tempera-
mento aggressivo.
Focus sull’autore
13 C.
Eugenio Montale, Non chiederci
14 Noi gorgogliammo.
la parola p. 93
15 voce del verbo: sapere; coniugazione: 2 ; specie:
1 Il lettore. transitiva; forma: attiva; modo: indicativo; tempo:
2 Dei poeti. passato remoto; persona: 1 singolare.
3 A.
4 C. Verifica / Invalsi
5 Un croco perduto in mezzo a un polveroso prato, Federico García Lorca,
uno scalcinato muro, un ramo secco. Canzone del cavaliere p. 99
6 A. 1 B.
7 Inserire: lirica, strofe, versi, lunghezza, prime, stro- 2 C.
fe, rime, alternate. 3 C.
8 La prima strofa presenta una serie continua di 4 1. C, 2. B.
enjambement, mentre ne è del tutto priva la terza.
5 A.
9 Analogia: fuoco/croco; aprirti/dirti.
Antitesi: sicuro/muro; amico/canicola. 6 B.

10 B. 7 1. V, 2. V, 3. F, 4. F, 5. V.

11 Squadri, formula. 8 D.

12 B. 9 Evidenziare: Cordova lontana e sola, pur cono-


scendo le strade mai più arriverò a Cordova, la
13 B. morte mi sta guardando…, la morte mi attende
14 C. prima di giungere.
10 C.
Eugenio Montale, Spesso il male 11 B.
di vivere ho incontrato p. 96
12 Cancellare: collegate, uguale, incatenati, regola-
1 Il rivo strozzato, l’incartocciarsi della foglia riarsa, re, quinta, tematico, rime, poco, dal ritmo, distici,
il cavallo stramazzato. lenti, disordinato, negative, interrogativo.
291
CORRETTORE DEI VOLUMI

13 Sottolineare: Cordova, strade, piano, giungere. 2 B.


3 Evidenziare: tormento, odio, amore.
Il tema: Immaginari poetici p. 102 4 1. vv. 10-11; 2. v. 6; 3. v. 3; 4. vv. 1-2; 5. v. 14; 6. v. 9.
1 1. Alla sera. 2. Una nuvola. 3. La nuvola. 4. Di scia- 5 B.
mi e di ghirlande. 5. È nascosta dalle altre. 6 1. V, 2. F, 3. F, 4. V, 5. V, 6. F.
2 Cancellare: terzine, messaggio, baciata, asso- 7 C.
nanza, chiasmi, iperboli, enumerazioni, anafora,
grande azzurro. 8 1. sinonimi: evitare, schivare, sottrarsi; contrari:
affrontare, fronteggiare. 2. sinonimi: tormenta-
3 Sottolineare: grazioso; battito; oscillanti; stelle; re, affliggere, logorare; contrari: consolarsi, ralle-
sparse. grarsi. 3. sinonimi: denigrare, svilire, disdegnare;
4 Il nome sera e l’aggettivo solitario. contrari: apprezzare, stimare, rispettare. 4. sinoni-
5 sera, stella, nube, cento, mille, poeta, stella. mi: assecondare, accondiscendere, acconsentire;
contrari: scontentare, contrariare.
6 Risposta libera.
9 Esempi possibili: in amor vince chi fugge, in amore
7 1. importata 2. muoversi 3. maestrina 4. antichi
e in guerra tutto è lecito, l’amore non è bello se
5. guidatore 6. incendio 7. noioso 8. Australia 9.
non è litigarello, chi odia ama.
racchetta 10. ignorante.
8 Risposta libera. 10 B.
11 C.

Unità 2 – LA POETICA DEI SENTIMENTI John Keats, Le belle dame sans merci p. 120
Per cominciare
1 C.
Guido Catalano, Ogni volta che mi baci 2
muore un nazista p. 110 La ballata si ambienta in campagna (vv. 3, 4,
13…) e in una grotta fatata (v. 29), tipici elementi
1 A. romantici; la stagione è l’autunno, quando i rac-
2 Un’anafora. colti sono al sicuro per l’inverno (vv. 7-8). Anche
questo è un elemento tipicamente romantico.
3 1. C, 2. A, 3. D, 4. B.
3 Il cavaliere racconta di aver incontrato una donna
4 La luna che galleggia piena e gialla sulla città.
bellissima che lo conduce nella sua grotta fatata.
5 C. Dopo l’amore la donna lo addormenta con un in-
6 B. cantesimo: il cavaliere non si sveglierà mai più.
7 Dan è un termine giapponese che identifica i di- 4 Interlocutore: vv. 1-12. Cavaliere: vv. 13-48.
versi livelli di abilità o di esperienza che si pos- 5 Caratteristiche fisiche: capelli lunghi, passo legge-
sono acquisire nelle diverse arti marziali; il grado ro, occhio selvaggio, bella voce. Comportamenti
più alto è il decimo dan. della dama: canta una canzone incantata, porta il
8 A. cavaliere nella sua grotta fatata, piange, sospira,
culla il cavaliere, lo fa addormentare.
#Inclusione p. 111 6 A.
7 C.
In coppia
Termini da cancellare: risveglio, vento, colmo, not- 8 1. B, 2. D, 3. A, 4. C.
te, bimbo, vento, solo, sentiero, villaggio, fontana, 9 Perché i due versi sono avvizziti qui i giunchi in riva
case, querce. al lago e nessun uccello cantando prende il volo,
(vv. 3-4) vengono ripetuti in chiusura.
Gaspara Stampa, Dura è la stella mia, 10 A.
maggior durezza p. 115 11 Avvizzito, desolato, scorgo, stille, sorte, consunte.
1 Perché è solita innamorarsi di chi non la corri- 12 C.
sponde.
292
VOLUME B

Emily Dickinson, O frenetiche notti p. 123 7 D.


1 1. V, 2. V, 3. F, 4. F, 5. V. 8 Cancellare: sole: la felicità; rose e viole: sensibilità
e cordialità; luce: brillantezza e splendore; giovi-
2 B.
nezza dolce: infanzia felice; il sole ora non è più:
3 1. L’amore è passione perché la poetessa immagi- la luce della felicità è sparita; questa nebbia: que-
na notti d’estasi con l’amato. 2. L’amore è sterile, sta confusione; cenere d’un mondo: che non è
inutile perché è inappagato. mai esistita.
4 Inserire: tre, liberi, differente. 9 Sinonimi: noia, uggia, disturbo, fastidio, secca-
5 Per un cuore che ha raggiunto la tranquillità, i tura, assillo, irritazione, insofferenza, molestia,
venti sono superflui: non gli occorrono più né la tristezza, malinconia, scontentezza, insoddisfa-
bussola né la carta geografica che può tranquilla- zione, malumore, depressione, tetraggine, scoc-
mente riporre. Può remare nel Paradiso Terrestre. ciatura.
6 Se potessi ancorarmi stanotte in te: se stanotte Contrari: piacere, divertimento, interesse.
potessi ancorarmi in te. 10 B.
7 Possibili soluzioni: ballo, ritmo, vita, urla, applausi. 11 A.
Seconda parte della domanda: libera.
8 Arrivare in porto: finire, terminare, arrivare alla Arthur Rimbaud, Romanzo p. 131
conclusione di qualcosa, vederne la fine, in ge-
nere con sollievo o dopo lungo tempo e fatica; 1 D.
portare a termine un viaggio, un’impresa, una 2 B.
trattativa, un lavoro. 3 C.
Condurre in porto: concludere felicemente un’im-
4 Allegria, vivacità, maliziosità.
presa, un’iniziativa, una trattativa o altro. Anche
finire un lavoro e simili. 5 B.
Essere un porto di mare: essere un luogo perenne- 6 Sottolineare: v. 21 (vi trova ... ingenuo), v. 26 (I tuoi
mente affollato, con grande andirivieni di perso- sonetti ... ridere), v. 27 (sei ... gusto).
ne, paragonabile a un porto in cui le navi salpano 7 Contesto ambientale che favorisce l’innamoramen-
e attraccano in continuazione. to: un viale alberato, il mese di giugno, il profumo
Far porto a...: nel linguaggio marinaro, fermarsi dei tigli, il vento che porta suoni e profumi lonta-
in un determinato posto. In senso figurato, inter- ni, uno squarcio d’azzurro e una stella.
rompere o sospendere a un determinato punto Disposizione d’animo del giovane: sale alle labbra
un’azione o altro. un bacio, là, palpitante come una bestiola.
Naufragare in porto: soccombere all’ultimo mo- Modalità di incontro con la fanciulla: la fanciulla
mento, quando ormai si crede di avere superato passa leggiadra in compagnia del suo austero
i pericoli e le difficoltà maggiori. Anche fallire per padre.
distrazione, o a causa di una motivazione di poco Cenni alla breve vicenda d’amore: l’amore dura
conto. fino ad agosto, il ragazzo compone sonetti che
9 B. fanno ridere la fanciulla, gli amici ironizzano sul
10 C. suo sentimentalismo.
Fine dell’innamoramento: la ragazza, finalmente,
risponde al giovane che, non più innamorato, ri-
Giosue Carducci, Tedio invernale p. 127 torna alle sua antiche abitudini.
1 C. 8 1. A, 2. E, 3. C, 4. D, 5. B.
2 Passato: primavera; passato: sole, luce, calore; pre- 9 C.
sente: tedio. 10 D.
3 Coraggio, onestà, entusiasmo, gloria, bellezza, 11 D.
fede.
12 Sinonimi: delicato, squisito, delizioso, amabile,
4 C. dolce.
5 A. Contrari: aspro, rude, amaro.
6 D. 13 Poiché, giacché, dal momento che, dato che, vi-
293
CORRETTORE DEI VOLUMI

sto che, considerato che. Anna Achmatova, Il canto dell’ultimo


14 Consecutiva implicita. incontro p. 140
15 Inserire: participio, presente. 1 Il petto intirizziva, infilai i guanti, le foglie degli aceri
cadono bisbigliando.
Giovanni Pascoli, X Agosto p. 136 2 C.
1 Alla morte violenta del padre. 3 D.
2 C. 4 Elementi naturali: il petto della donna, i suoi passi,
la sua mano, gli aceri, la fiamma.
3 Entrambi cadono uccisi mentre stanno tornando Elementi realizzati dall’uomo: i guanti, i gradini, la
al loro nido e portano qualcosa ai loro piccoli. casa, la stanza, le candele.
4 A. 5 B.
5 D. 6 (vv. 3-4): infilai il guanto; (vv. 7-8): aceri supplicò;
6 La tragica morte del padre e della rondine sono (vv. 9-10): sorte squallida; (vv. 15-16): candele d’u-
simboli dell’ineluttabilità della morte e della po- na fiamma.
tenza del Male. 7 B.
7 vv. 6 e 14 (l’uccisero): la morte violenta dell’uo- 8 Risposta libera.
mo e quella della rondine vengono presentate
in tutta la loro drammaticità. vv. 9 e 17 (ora è là): 9 C.
evidenziano il senso di abbandono e solitudine 10 A.
causato dalle due uccisioni.
8 cielo lontano (v. 10): il cielo è troppo lontano e Wystan Hugh Auden, Funeral Blues p. 143
non può pertanto riscattare il dolore degli uomi-
ni. 1 Al mondo intero.
il suo nido è nell’ombra (v. 11): esprime la dramma- 2 B.
tica condizione di abbandono dei rondinini che 3 I punti cardinali: il mondo intero, la bussola che
attendono invano il ritorno del loro genitore. guidava il poeta. I giorni della settimana: il tempo.
restò negli aperti occhi un grido (v. 15): è il grido Il mezzogiorno e la mezzanotte: i momenti più im-
muto e disperato di chi è costretto a subire la vio- portanti della giornata.
lenza senza comprenderne le ragioni.
4 Le stelle, il sole, la luna, le selve, il mare.
addita le bambole al cielo lontano (vv. 19-20): l’in-
giustizia di un’uccisione che ha spezzato i più 5 B.
sacri vincoli famigliari è racchiusa nel dono man- 6 A.
cato, simbolo dell’affetto e della protezione pa- 7 Una enumerazione: vv. 9, 10, 11. Una metafora: vv.
terna. 9, 10, 11. Un’iperbole: vv. 14-15.
9 C. 8 Cancellare: canzone, rappresentata, irregolare,
10 D. frasi, uguale, irregolarmente, vocativi, trisillabi-
11 Cancellare: parti, la penultima, all’ultima parte, che.
seconda, quinta, lineare, tre, specifiche. 9 Succoso, disgustoso, abbondante, sugoso, so-
12 atono: inespressivo, monocorde; agnostico: indif- stanzioso, stomachevole.
ferente, disinteressato; ateo: irreligioso, miscre- 10 Andare a vedere il sole a scacchi: essere in prigione.
dente; afono: flebile, fioco; asimmetrico: spro- Avere qualcosa al sole: possedere beni immobili, e
porzionato, disarmonico; acefalo: senza capo; in particolare terreni.
apolide: si dice di chi non ha cittadinanza di nes- Niente di nuovo sotto il sole: nessuna novità. Il det-
suno stato. to vuole ricordare che al mondo, in realtà, non c’è
13 Io arsi, tu ardesti, egli arse, noi ardemmo, voi ar- mai nulla di nuovo.
deste, essi arsero. Sole che spacca le pietre: sole caldissimo, rovente,
che produce un calore tale da sgretolare le pietre.
14 il suo nido: sogg. + attributo; è: PV; nell’ombra: Usato per definire tanto un clima insopportabil-
compl. di stato in luogo; che: sogg.; attende: PV. mente caldo quanto una bellissima giornata di
sole.
294
VOLUME B

Sotto il sole: al mondo, sulla Terra. 4. pulita, nitida.


Vendere il sole di luglio: imbrogliare un acquirente, Contrari: 1. disarmonico, stridente; 2. stabile, sicu-
come vendendogli qualcosa di cui non si è pro- ro; 3. artificiale, infida; 4. sporca, lurida.
prietari oppure che chiunque può avere gratuita- 9 C.
mente.
10 Voce del verbo conservare, 1 coniugazione,
11 Fermate, staccate, date, zittite, chiudete, portate, modo congiuntivo, tempo presente, 3 persona
parta. plurale, transitivo attivo.
12 C.
Mario Luzi, Oscillano le fonde,
Antonia Pozzi, Lieve offerta p. 146 il cielo invoca p. 152
1 L’autrice prova un sentimento profondo e totaliz- 1 B.
zante, ma teme di opprimere l’uomo amato, ren-
2 C.
dendogli faticoso e pesante il dono di se stessa.
3 D.
2 C.
4 B.
3 D.
5 Inserire: tempo, luogo, notte, campagna, alberi,
4 Il viale deserto rappresenta la solitudine, solo a prato, erba, rovo, vento, siepe, donna, fronde,
tratti interrotta da esili ombre. amore, cielo, luce, lucciola.
5 A.
6 A.
6 B.
7 Allitterazione: essenza esplosa. Inversione: nel
7 1. similitudine; 2. metafora; 3. sinestesia; 4. allitte- portico una musica riposa. Chiasmo: oscillano le
razione; 5. litote; 6. metafora. fronde, il cielo invoca. Metafore: il vento desto nel
8 Risposta libera. Esempi: animale, animato, animo- rovo sei (sei come il vento…). Sinestesia: lucido
so, animalesco, animare, animazione, animo, ani- fermento. Personificazioni: il cielo invoca/la luna;
malista, animatore, animosità. l’aria giuoca/sul prato; una musica riposa. Interro-
gazioni: quale presenza s’aggira? Enjambement:
9 Sinonimi: divertire, sollazzare, baloccarsi, svagare,
un desiderio vivo spira dall’ombra costellata.
distrarre, ricreare, lusingare, ingannare, adescare,
illudere. Contrari: annoiare, tediare. 8 Siepe d’avvenire (v. 13).
10 A. 9 Costellata: cosparso; disseminato… Sensibile:
emotivo; esposto a rischi; molto delicato… Vaga:
11 C.
mobile o instabile, graziosa… Desto: sveglio,
pronto, smaliziato… Lucido: splendente, lumino-
Giorgio Caproni, Per lei p. 148 so; chiaro, nitido.
1 D. 10 Questa: attributo del soggetto; oscura: attributo
del soggetto; gioia: soggetto; ti: (a te), comple-
2 C.
mento di termine; è dovuta: P.V.
3 Aspetto fisico: eleganza povera ma pulita.
Carattere: schietta, sincera.
Verifica / Invalsi
4 A, B, D, E.
Patrizia Valduga, Mi dispero perché
5 Il poeta dedica la poesia alla madre e dichiara di
non ho parole p. 155
voler trovare un linguaggio speciale per lei, che si
addìca ai suoi modi e al suo stile, per ricordare la 1 A.
sua immagine e descrivere le emozioni che susci-
2 B.
ta in lui.
3 C.
6 Chiare, -are; vietate, ventilate; fini, orecchini; coral-
line, collanine. 4 B.
7 C. 5 A.
8 Sinonimi: 1. melodico, melodioso; 2. passeggero, 6 D.
temporaneo, provvisorio; 3. genuina, autentica; 7 C.
295
CORRETTORE DEI VOLUMI

8 Ventose, parole-pistole, attive, maledette, conta- 5 Mar Mediterraneo.


giose, armate, mole, lievi, voluttuose, termome- 6 A.
triche, al tornasole.
7 Fertile: fecondo produttivo ubertoso // sterile,
9 B. arido. Irato: alterato, stizzito, risentito // calmo,
10 Tranquille, false, scorrette, sleali, menzognere, tranquillo, sereno. Incappare: imbattersi, cadere,
dannose. incocciare // sfuggire, eludere, scansare. Indu-
11 C. giare: differire, rinviare, prorogare // affrettarsi,
risolversi. Inebriamento: ebbrezza, ubriacatura //
12 B. incupimento. Costante: stabile, stazionario // di-
scontinuo, irregolare, instabile. Dotto: colto, eru-
Il tema: La poetica dei sentimenti p. 157 dito // ignorante, incolto. Savio: saggio, sapiente
// folle, mentecatto.
1 1. Non vuole essere visto. 2. Sulla riva del fiume.
3. Le abitazioni in lontananza. 4. La sofferenza do- 8 D.
vuta a un amore infelice. 5. Il suo capo è stanco di 9 C.
guardare. 10 B.
2 Cancellare: versi, quartina, incatenata, imperfette,
4, enumerazione, personificazione, complicato,
Focus sull’autore
della natura, gioia.
Giuseppe Ungaretti, In memoria • San
Martino del Carso p. 175
Unità 3 – La poetica dei valori 1 B.
Per cominciare 2 La tenda dei suoi, la cantilena del Corano, il gusto
Edgar Lee Masters, La signora Reece p. 163 del caffè (vv. 12-17).
3 C.
1 No, non è l’autore, ma la signora Reece, quindi
autore e io lirico non coincidono. 4 Va a vivere in Francia, cambia nome, non sa più
vivere nella suoi antenati, non sa più la propria
2 C.
condizione di sradicato.
3 D.
5 B.
4 B.
6 A.
5 C.
7 Il funerale seguito da due soli conoscenti, il poeta
6 C. stesso e la padrona dell’albergo; le parole dell’ul-
7 A. tima strofa: non c’è al mondo più nessuno che
ricordi il passaggio nel mondo di Moammed.
8 Non importa cosa accade nella nostra vita, la cosa
essenziale è affrontare con dignità gli eventi. 8 A San Martino, in Carso, un paese distrutto duran-
te la Prima guerra mondiale.
9 1. C, 2. D, 3. A, 4. E, 5. B.
9 A.
10 D.
10 D.
Konstantìnos Kavàfis, Itaca p. 169 11 Inserire: versi, poesia, paesaggio, vita, case, piedi,
muro, battaglia, dramma, effetti, guerra, desola-
1 A. zione, cuore, brandello, cimitero, croce, ricordo.
2 B. 12 Prima funzione: funzione personale, privata (scio-
3 D. gliere il canto del suo abbandono, v. 20-22).
Seconda funzione: funzione collettiva, di salva-
4 Itaca: il fine che ognuno deve dare alla propria
guardia della memoria (forse io solo so ancora
esistenza. Il viaggio: la vita stessa. I porti e gli em-
che visse, vv. 36-38).
pori fenici: i momenti di quiete. La merce fina: le
conoscenze acquisite. Lestrigoni, Ciclopi, Nettu- 13 C.
no: le difficoltà incontrate. Profumi inebrianti: le 14 Si tratta di due metafore; la prima è qualche bran-
esperienze compiute. I dotti: gli incontri. dello di muro (v. 4): il poeta paragona la casa col-
296
VOLUME B

pita dalle bombe a un corpo vivo, straziato dalla 10 1. spazzacamini; 2. copricapi; 3. uova; 4. film; 5. ar-
violenza della guerra. La seconda è è il mio cuore il cobaleni; 6. capibanda; 7. capisaldi; 8. casseforti.
paese più straziato (vv. 11 e 12): il paese si identifi-
ca con il cuore del poeta. 11 1. astro, 2. sorte, destino, 3. star, vedette, diva, 4
asterisco, 5. medaglia, decorazione. Portare alle
15 Cancellare: complesso, curato, sestine, quartine, stelle: esaltare, magnificare, decantare.
dissonanza, proposizione, e virgola, la strofa, in-
12 C.
novativi, incatenati, paratattico.
13 chi (Colui): soggetto; vi: compl. oggetto; ha inven-
16 Uxoricida: uccisore della propria moglie. Parricida:
tato: PV; e, pietra su pietra: compl. di modo; (che):
uccisore del proprio padre. Liberticida: chi sop-
soggetto; ha costruito: PV; la via: compl. oggetto;
prime la libertà. Battericida: sostanza in grado di
per i fuggiaschi: compl. di vantaggio; in fuga: com-
distruggere i batteri.
pl. di modo.
17 1. Canto prolungato su un tema musicale sempli-
14 A.
ce, monotono. 2. Intonazione monotona, strasci-
cata, di chi parla o legge. 3. Discorso noioso e
ripetitivo. Focus sull’autore
18 B. Salvatore Quasimodo, Alle fronde
19 Tormentato. dei salici • Uomo del mio tempo p. 186
20 B. 1 A.
21 D. 2 B.
22 A. 3 L’oppressione straniera, la violenza, i lutti e le
23 C. atrocità che si accompagnano alla guerra.
4 C.
Nelly Sachs, Oh, i camini p. 180 5 La lirica elenca la pietra, la fionda, gli aerei da
combattimento con la loro sofisticata strumenta-
1 C. zione, i carri armati, le forche e le ruote di tortura.
2 Si tratta dei deportati, per i quali i forni crematori, 6 L’uomo, con il suo progresso, non ha fatto altro
con i loro camini, costituivano la sola via di fuga che inventare sempre più raffinate tecniche di di-
dall’orrore del Lager. struzione.
3 A. 7 Prima lirica: v. 7 (crocifisso).
4 C. Seconda lirica: v. 7 (Cristo).
5 Tali ripetizioni, in particolare camini e fumo, che 8 D.
ritornano in tre versi, imprimono alla lirica il tim- 9 A.
bro cupo e ossessivo che la connota.
10 I componimenti poetici.
6 vv. 3-4 (... in fumo / per l’aria...); vv. 5-6 (... una stel-
la / che...); vv. 10-11 (... ha costruito / la via...); vv. 11 Urlo nero: udito e vista. La sinestesia esprime con
15-16 (Oh dita / che...). forza il carattere di disperato sconforto del lutto
materno che esplode in pianto.
7 B. Eco fredda: udito e tatto. La sinestesia sottolinea
8 B. Attraverso l’uso di due nomi propri tipicamen- il richiamo crudele e inesorabile che continua a
te ebraici, l’autrice intende esprimere la sofferen- spingere l’uomo verso il delitto.
za dell’intero popolo di Israele. L’effetto è quello 12 Come avremmo potuto scrivere poesie con l’oc-
di rendere meno anonima e più immediata la cupazione straniera che ci pesava nell’animo, in
percezione del dolore e del dramma provato da mezzo ai morti abbandonati nelle piazze, sull’er-
sei milioni di Ebrei ei campi di sterminio. ba indurita dal ghiaccio, sentendo i pianti dei
9 Possibili risposte: stabile, costruzione, fabbricato, bambini, innocenti come agnelli, lo straziante
alloggio, appartamento, palazzo, casamento, pa- grido funebre della madre che andava incontro
lazzina, villino, villetta, casolare, casupola, cotta- al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Anche
ge, baita, tugurio, stamberga, covo, nido, magio- le nostre cetre, simboli della nostra poesia, per
ne, focolare. un patto di silenzio, stavano appese sui rami dei
297
CORRETTORE DEI VOLUMI

salici, oscillando lievemente al vento portatore di della gente con quella nel campo di concentra-
dolore. mento.
13 D. Seconda parte: il poeta ci invita a riflettere chie-
dendo se si può considerare un uomo una perso-
14 Il poeta invita le generazioni future a dimenticare na che lavora nel fango, che non conosce un atti-
l’odio e la distruzione provocati nel passato dai mo di tregua, che lotta ogni giorno per un pezzo
loro genitori e a cambiare il corso della storia. di pane e la cui vita è sospesa tra un semplice sì
15 Alle fronde dei salici - lamento d’agnello dei fan- un semplice no.
ciulli: la sofferenza dei fanciulli innocenti richiama Terza parte: la poesia si conclude con un’invettiva,
il belato degli agnelli destinati al sacrificio. figlio una sorta di maledizione rivolta a chi non perpe-
crocifisso al palo del telegrafo: come Cristo, i gio- tuerà il ricordo degli orrori nazisti.
vani partigiani uccisi hanno sacrificato la propria
2 Vita “normale”: la sicurezza (vivete sicuri, vv. 1-2);
vita e, da morti, sono oggetto di dileggio. il nutrimento (il cibo caldo, vv. 3-4); gli affetti (visi
Uomo del mio tempo - le nuvole di sangue: il poe- amici, vv. 3-4).
ta allude ai devastanti effetti dei bombardamen- Vita nel campo di concentramento: le condizioni
ti. gli uccelli neri: rappresentano l’istinto di morte disumane (che lavora nel fango /che muore per un
che occulta i sentimenti dell’uomo. sì o per un no, vv. 6-9); la perenne lotta per il cibo
16 Alle fronde dei salici - E come potevamo noi can- e la sopravvivenza (che lotta per mezzo pane, v. 8).
tare / con il piede straniero sopra il cuore: il giogo 3 Stesura libera. Possibili soluzioni: per l’uomo oc-
straniero opprimeva a tal punto i poeti da render- corre mettere in evidenza le terribili condizioni
li incapaci di comporre. Alle fronde dei salici, per di lavoro, la persecuzione degli aguzzini, la preca-
voto, / anche le nostre cetre erano appese: in segno rietà della vita. Per la donna la decadenza fisica,
di sacrificio e di lutto, abbiamo fatto tacere le no- intellettuale e psicologica.
stre voci.
Uomo del mio tempo - Sei ancora quello della pie- 4 Meditare, cuore, figli.
tra e della fionda: l’uomo moderno conserva an- 5 C.
cora la stessa carica di violenza dei suoi antenati. 6 A.
le loro tombe affondano nella cenere: il loro ricor-
do è oscurato dalle distruzioni causate. 7 Apostrofe: Voi che vivete sicuri (v. 1). Anafora: voi
che… (vv. 1, 3); considerate se… (vv. 5, 10); che…
17 Sottolineare: drammatico, retorico, incisivo. (vv. 6, 7, 8, 9); senza… (vv. 11, 12). Similitudine:
18 Echi freddi. Il termine eco infatti cambia genere Come una rana d’inverno (v. 14). Parallelismo:
nel passaggio dal singolare al plurale. La causa Considerate se questo è un uomo/Considerate se
di tale particolarità va ricercata nell’origine del questa è una donna (tra i vv. 5 e 10). Enumerazio-
nome che deriva da un personaggio femminile ne: che lavora nel fango/che non conosce pace/
della mitologia greca. Al plurale, però, tale carat- che lotta per mezzo pane/che muore per un sì o
teristica perde il suo valore e il nome, diventato per un no (vv. 6-9); stando in casa andando per
maschile, segue così la regola generale. via, coricandovi alzandovi (vv. 18-19).
19 Armatore: chi allestisce navi. Armeggiare: affac- 8 B.
cendarsi, per lo più con scarsi risultati. Combat- 9 1. V, 2. V, 3. V, 4. F, 5. F.
tivo: chi è sempre pronto a lottare per le proprie
10 a colpo d’occhio: a prima vista, come prima im-
idee. Contestare: notificare, confutare. Ostinato:
pressione.
caparbio. Sconfinato: vasto, oltre ogni limite.
a occhi aperti: coscientemente, con piena cogni-
Scontroso: poco socievole. Stratificato: costituito
zione di quanto si sta facendo.
da più strati.
a occhi chiusi: con piena fiducia, senza operare
20 A. controlli o prendere precauzioni.
21 Voce del verbo: appendere, 2 coniugazione, a occhio: senza l’aiuto di strumenti di misura ap-
modo indicativo, tempo imperfetto, terza perso- positi, quindi approssimativamente, all’incirca,
na plurale, passivo transitivo. calcolando grossolanamente.
a occhio e croce: su per giù, all’incirca, più o meno.
Primo Levi, Voi che vivete sicuri p. 190 a perdita d’occhio: per un’estensione molto vasta,
oltre il punto a cui può arrivare lo sguardo.
1 Prima parte: il poeta contrappone la vita normale a quattr’occhi: in colloquio privato fra due sole
298
VOLUME B

persone, senza la presenza di altri.


anche l’occhio vuole la sua parte: si dice quando si
PARTE 2
desidera che qualcosa, oltre a essere utile, possa
appagare anche il senso estetico.
TEATRO
avere buon occhio: saper calcolare o valutare William Shakespeare, La dichiarazione
bene, spesso in riferimento a misure e conteggi d’amore p. 218
ma anche a cose, persone e situazioni.
dare nell’occhio: essere vistoso, attirare l’attenzio- 1 Nel giardino de palazzo dei Montecchi. Giulietta
ne. è sul balcone della propria stanza, Romeo è sotto.
11 Considerate, meditate, scolpitele, ripetetele. 2 Egli esprime tutta la sua tenerezza e la stupita
ammirazione per Giulietta.
12 Analisi grammaticale = vi: particella pronominale;
comando: voce del v. comandare, 1 coniugazio- 3 C.
ne, modo indicativo, tempo presente, 1 persona 4 Chi sei tu che così avvolto nella notte inciampi nei
singolare, attivo, transitivo; queste: aggettivo di- miei pensieri?
mostrativo femminile plurale; parole: nome co- 5 - La sincerità e la spontaneità dei sentimenti:
mune di cosa, femminile, plurale, concreto, pri- dalla riga 80 (Perciò, dolce Romeo, se mi ami, dillo
mitivo, individuale. davvero…) alla riga 166 (ti ucciderei con le troppe
Analisi logica = io: soggetto sott.; vi: compl. di ter- carezze).
mine; comando: PV; queste: attributo del compl. - La determinazione a sposare Romeo: dalla riga
oggetto; parole: compl. oggetto. 122 (Se l’intenzione del tuo amore…) alla riga 127
(per tutto il mondo).
Verifica / Invalsi 6 Oh notte benedetta, felice notte! (r. 117). Mille volte
Mahmoud Darwish, Pensa agli altri p. 193 cattiva, la notte, ora che manca la tua luce. (r. 138).
Buona notte, buona notte: separarci è un dolore
1 Cancellare: endecasillabi ritmati, similitudine,
così dolce che dirò buona notte sino a domani. (ri-
strofe, frenetica, sovrappopolate, è, sono, ana-
ghe 167-168)
strofe, lunga, dispari, metaforica.
7 Quale luce erompe da quella finestra? È l’oriente, e
2 B. Giulietta è il sole! Due tra le stelle più luminose del
3 C. cielo … supplicano i suoi occhi di voler brillare; le
4 C. sue guance luminose … luce di una torcia.
5 A. 8 A.
6 Situazioni tipiche dei popoli occidentali: preparare 9 D.
tua colazione; fare le guerre; pagare la bolletta 10 Due tra le stelle più luminose del cielo: sono gli oc-
dell’acqua; tornare a casa propria; dormire sere- chi di Giulietta.
namente; dare liberamente sfogo ai propri pen- Questo bocciuolo d’amore: si riferisce a un amore
sieri. appena iniziato.
Situazioni tipiche dei popoli più poveri: desiderare Ho il mantello della notte per nascondermi ai loro
la pace; attendere la pioggia per avere l’acqua; occhi: è buio.
vivere in una tenda; non trovare un posto dove Dolce falcone: Romeo.
dormire; aver perso il diritto di esprimersi. L’oscurità, rubizza come un ubriaco: l’alba sta sor-
7 1. B, 2. D, 3. A, 4. C. gendo.
8 D. 11 B.
9 A. 12 La rosa dei pallini: figura o formazione che ha una
certa somiglianza con il fiore. La rosa dei candi-
10 D.
dati: cerchia di persone all’interno della quale
11 C. si deve scegliere uno o più elementi. Romanzo
rosa: opera letteraria che narra in tono leggero
una storia sentimentale.
13 B.
14 C.

299
CORRETTORE DEI VOLUMI

15 A. 3 Comportamento della gente: la gente fa scongiuri


16 A. perché crede che Chiàrchiaro sia uno iettatore.
Conseguenze sulla vita di Chiàrchiaro: perde il la-
voro, non ha speranza di far sposare le figlie, può
contare solo sull’aiuto di un figlio.
Henrik Ibsen, L’addio di Nora p. 227
Reazione di Chiàrchiaro: decide di denunciare due
1 C. persone che lo calunniano.
Posizione del giudice che istituisce il processo: è
2 C.
perplesso perché teme di nuocere a Chiàrchiaro.
3 A. Chiarimenti di Chiàrchiaro al giudice: chiarisce che
4 Risposta libera. l’assoluzione dei due gli sarà di giovamento. Rea-
zione del giudice: il giudice abbraccia Chiàrchiaro
5 Tema: il peso delle convenzioni sociali che im-
facendo intendere che lo asseconderà.
pediscono di conquistare e sviluppare la propria
individualità. Messaggio: si è persone prima di 4 Chiàrchiaro sapeva di essere conosciuto come
tutto, e spesso è necessario lottare per affermare iettatore, non poteva quindi vincere una causa di
e realizzare pienamente se stessi. diffamazione, essendo la sua fama nota a tutti.
6 Si, perché la casa di bambola in cui vive Nora as- 5 Così come il giudice può svolgere il suo lavoro
sume il significato metaforico di una prigione, un grazie alla laurea, egli vuole una “patente” per
luogo in cui si può giocare ma non crescere vera- poter svolgere regolarmente la “professione” di
mente come persona. iettatore. La sua richiesta si configura come una
beffa, in quanto coloro che hanno alimentato la
7 D. sua fama di iettatore e lo hanno perciò rovinato
8 Risposta libera. economicamente saranno gli stessi che paghe-
9 A. ranno per tenerlo lontano dalle loro abitazioni
e attività. In questo Chiàrchiaro può vendicarsi
10 B.
delle sofferenze subite, sfruttando la situazione a
proprio vantaggio.
Luigi Pirandello, La patente p. 243 6 A.
7 Aspetto fisico - Chiàrchiaro: l’uomo ormai è an-
1 Il protagonista della storia è Rosario Chiàrchiaro, ziano, infatti afferma di essere già nonno di quat-
un pover uomo considerato dagli abitanti del suo tro nipotini. Fisicamente ha una barba lunga e
paese come un portatore di sfortuna, uno ietta- ispida e delle guance cave e giallognole.
tore, e costretto a sopportare le manifestazioni di
scaramanzia, come il gesto delle corna, ogni qual Giudice D’Andrea: il giudice ha circa quarant’anni.
È di una bruttezza fisica quasi caricaturale: ma-
volta si avvicinava a un compaesano. A causa del-
gro, sparuto, capelli molto crespi, fronte rugosa e
la sua fama, viene licenziato dal banco dei pegni
sporgente, occhi miopi e spenti, tutta la persona
in cui lavora e, non riuscendo a trovare un altro
scontorta e misera, espressione di un disagio esi-
impiego, si riduce ben presto sul lastrico. Stanco
stenziale.
della situazione, decide di sporgere denuncia ver-
Occupazione - Chiàrchiaro: impiegato al banco
so due suoi accusatori, non per condannarli, ma
dei pegni.
piuttosto per farsi riconoscere un certificato che
Giudice D’Andrea: giudice istruttore.
attesti il suo essere iettatore, una patente quindi
Ideologia - Chiàrchiaro: mostra un forte legame
che gli permetta di esercitare la sua “professio-
con la famiglia e un atteggiamento rispettoso
ne”. Convinto dell’esito negativo del processo, nei confronti della legge, anche in una situazione
il giudice D’Andrea convoca Chiàrchiaro nel suo esasperata.
ufficio con l’intento di fargli ritirare la querela ed Giudice D’Andrea: approccio relativista alla veri-
evitargli ulteriori danni e beffe. Invece, la vicenda tà, e vive accompagnato da un costante disagio
termina con il pover uomo che ottiene un van- interiore; mostra rettitudine morale e solidarietà
taggio, almeno economico, dalla propria nomea: nei confronti dei più deboli.
i cittadini, sapendolo iettatore, gli pagheranno Psicologia - Chiàrchiaro: mostra il disagio dell’in-
un tributo per tenerlo lontano. dividuo oppresso dall’ambiente sociale, ma rea-
2 A. gisce alla trappola sociale che lo ha relegato nel
300
VOLUME B

ruolo di iettatore. all’amicizia e all’odio. La responsabilità di sceglie-


Giudice D’Andrea: solitario, rassegnato a sostene- re ricade direttamente sulle nostre spalle di navi-
re il peso della vita, è caratterizzato da una certa gatori.
propensione alla tristezza, alla malinconia e alla
meditazione. Enrico Caporale, Fame e immigrazione p. 262
8 Il riferimento ad alcuni oggetti e gesti legati alle
credenze relative al malocchio e alle iatture fa 1 Somalia, Sudan, Eritrea, Etiopia e i limitrofi Ugan-
supporre di trovarsi in un paese meridionale; a da e Kenya, Nigeria.
conferma di questa ipotesi, possiamo addurre 2 Le Nazioni Unite, il Programma alimentare mon-
anche l’affermazione di Chiàrchiaro di avere un diale (Wfp), l’Alto commissariato delle Nazioni
figlio che abita a Napoli. Unite per i rifugiati (Unhcr), il Segretario Generale
dell’Onu, Joyce Luma capo del Programma ali-
9 C.
mentare nel Sudan, ActionAid.
10 B.
3 Soprattutto i disordini politici.
11 C.
4 La migrazione e, per risolverne le cause profonde,
12 Raccogliere prove, documenti, deposizioni e in occorrono interventi di sviluppo agricolo.
genere tutti gli elementi necessari per la decisio-
ne del processo o della causa. 5 Risposta libera.

13 C.
14 Pigrone, gabbiolina, figliuole, usciolino, quadroli- Ambiente
no. Andrea Tornielli, L’enciclica di Papa
Francesco p. 269
1 Il Papa propone il modello di san Francesco, dal
PARTE 3 quale si impara come siano inseparabili la preoc-
TESTI NON LETTERARI cupazione per la natura, la giustizia verso i poveri,
l’impegno nella società e la pace interiore.
Migrazioni 2 D.
Francesca Paci, Paura e odio si nutrono dello 3 Si ricorda che l’accesso all’acqua potabile e sicu-
stesso cibo p. 259 ra è un diritto umano essenziale e che ormai la
tendenza è quella di privatizzare questa risorsa
1 B. scarsa, trasformata in merce soggetta alle leggi
2 Paura e odio hanno le stesse origini e si nutrono del mercato e agli enormi interessi economici in-
dello stesso cibo; la paura deve per forza cercare, ternazionali.
inventare e costruire gli obiettivi su cui scaricare 4 Il Papa parla di ecologia sociale, ricordando che di-
l’odio, mentre l’odio ha bisogno della spaventosi- versi Paesi sono governati da un sistema istituzio-
tà dei suoi obiettivi come ragion d’essere: si rim- nale precario, a costo delle sofferenze della popo-
pallano a vicenda e possono sopravvivere solo lazione, e si registrano con eccessiva frequenza
così. comportamenti illegale quando, al contrario, chi
3 Quella paura si nutre di tre sentimenti ossessio- progetta edifici, quartieri e città dovrebbe servire
nanti: ignoranza, impotenza e umiliazione. la qualità della vita delle persone, la loro armo-
4 Secondo Bauman, questo fenomeno è utile per nia con l’ambiente, l’incontro e l’aiuto reciproco,
alcuni esponenti del mondo politico che, alimen- ascoltando il punto di vista degli abitanti del luo-
tando le paure verso lo straniero, aumentano il go.
loro consenso. Inoltre, le paure senza soluzione, 5 Lo considera una distorsione concettuale dell’e-
cioè che non possono riversarsi sulle loro vere conomia perché non tiene conto delle esigenze
cause, possono facilmente e tangibilmente rove- della società.
sciarsi su chi appare e si comporta da straniero, 6 Papa Francesco sostiene che bisogna comincia-
dagli ambulanti ai mendicanti. re dalle piccole scelte quotidiane e propone una
5 Internet e i social possono servire sia all’inclu- crescita nella sobrietà e una capacità di godere
sione sia all’esclusione, al rispetto e al disprezzo, con poco. L’ecologia integrale richiede un atteg-
301
CORRETTORE DEI VOLUMI

giamento del cuore, che vive tutto con serena atten- 5 C.


zione.
6 1. V, 2. F, 3. F, 4. F, 5. V, 6. V, 7. V.
Jared Diamond, Istruzioni per l’uso del clima
impazzito p. 274 Camilla Colombo, Io, vittima dei bulli esco
da quell’inferno su una barca a vela p. 283
1 L’effetto primario della CO , quello di cui più si di-
scute, è la sua azione di gas a effetto serra. Signi- 1 È stato necessario un percorso, iniziato grazie
fica che la CO assorbe una parte delle radiazioni all’aiuto dei genitori, alla Casa Pediatrica dell’O-
a infrarossi della Terra, facendo crescere la tempe- spedale Fatebenefratelli di Milano, unico centro
ratura dell’atmosfera. in Italia che si occupa a livello multidisciplinare di
bullismo, cyberbullismo e altre forme di violenza
2 Il riscaldamento atmosferico finirà, paradossal- sul web.
mente, per rendere alcune aree di terre emerse
(fra cui il Sudovest degli Stati Uniti) più fredde, 2 Scarsa fiducia nei pochissimi amici; fra i ragazzi
anche se la maggior parte delle regioni (tra cui vittime di bullismo c’è chi si nasconde in casa, chi
quasi tutto il resto degli Stati Uniti) diventerà più rifiuta i contatti, chi mangia di tutto, chi diventa
calda. In secondo luogo, un’altra tendenza è l’in- anoressico.
cremento della variabilità del clima: tempeste e 3 C.
inondazioni sono in aumento, i picchi di caldo 4 Riguardo a chi commette violenza è necessario
stanno diventando più caldi e i picchi di freddo capire come incanalarne la rabbia e fargli appren-
più freddi. dere il rispetto degli altri. Per chi è stato preso di
3 A. mira dalla violenza altrui, il compito è superare
l’infinito senso di colpa, che spesso si manifesta
4 Qualche effetto positivo c’è, per esempio la pro-
spettiva di aprire rotte navali sgombre dai ghiacci con disturbi dell’alimentazione e forme di autole-
nell’estremo Nord, per lo scioglimento dei ghiac- sionismo.
ci artici, e forse l’incremento della produzione di 5 Il dottore afferma che servono regole e controlli
grano nella wheat belt del Canada meridionale e reali e propone che al di sotto dei 14 anni nessu-
in qualche altra area. no dovrebbe usare Whatsapp, perché è una real-
tà pericolosa che i giovani non sanno affrontare
5 Non esiste nessun approccio geoingegneristico
già sperimentato e che funzioni con certezza; da soli. I bambini e gli adolescenti hanno bisogno
inoltre gli approcci proposti sono molto costosi di una rete composta soprattutto dalla famiglia e
e sicuramente richiederanno molto tempo e pro- dagli insegnanti.
vocheranno effetti collaterali negativi imprevisti,
tanto che dovremmo distruggere la Terra speri-
mentalmente dieci volte prima di poter sperare L’altra metà del cielo
che la geoingegneria, all’undicesimo tentativo, Nadia Ferrigo, No, tu sei femmina! p. 286
produca esattamente gli effetti positivi desidera-
1 La parità di genere non è soltanto una questione
ti.
di diritti, ma una condizione fondamentale per
uno sviluppo sostenibile dell’economia mondia-
le.
Bullismo
2 A.
Evelyn M. Field, Il bullo
non è un supereroe p. 279 3 Secondo i dati di Save the Children, nel mondo
62 milioni di ragazze sono escluse dall’educazio-
1 C. ne; più di 3 milioni di donne e bambini potreb-
2 Credono che le prepotenze li rendano più benvo- bero essere salvati investendo di più in Sanità e
luti o meglio accetti dai coetanei, specialmente Istruzione.
se tali comportamenti sono tollerati dalla scuola. 4 L’Italia è il Paese che stanzia meno risorse sulla
3 I più giovani, i più deboli, i più sensibili e i più pic- parità di genere e che non investe a sufficienza
coli. nella lotta all’ingiustizia economica e alla violen-
za sulle donne.
4 Una scorretta gestione dei conflitti, come avvie-
ne all’interno della sua famiglia. 5 È necessario allargare il tema ai servizi sociali di

302
VOLUME B

assistenza e sostegno, investendo nella formazio- 4 B.


ne e riducendo i tagli alla spesa pubblica.
5 Essere indipendenti, avere uno spazio per dise-
gnare, una casa, una macchina, frequentare un
Caterina Soffici, 81 minuti e mezzo p. 290 corso di teatro, e in futuro una moglie e una fami-
1 81 minuti e mezzo è la quantità di tempo libero glia.
e di svago che un uomo italiano ha in più ogni 6 Che le opportunità di un giovane che nasce a
giorno rispetto a una donna. Il divario è fotogra- Crotone sono pari allo zero.
fato dal rapporto Society at a Glance, realizzato 7 Risposta libera.
dall’OCSE nel maggio 2009.
2 B. Fabio Poletti, Operai precari contro i
3 La legge, oltre all’obbligo di vivere insieme, di es- garantiti p. 300
sere fedeli e di aiutarsi reciprocamente, afferma
che i coniugi (di qualunque sesso essi siano) de- 1 Coloro che non sono stati riassunti sono saliti sul
vono condividere le responsabilità domestiche, tetto per protesta oppure stazionano davanti a
la cura e l’attenzione nei confronti dei figli e dei questa azienda in un presidio permanente che va
genitori e delle altre persone a carico. avanti da 4 settimane, in un vialone tutto capan-
noni vicino a Viadana, provincia di Mantova.
4 Il designer spagnolo Pep Torres ha ideato “Your
turn”, una lavatrice intelligente che legge le im- 2 B.
pronte digitali e non funziona due volte di segui- 3 La lotta è tra gli operai garantiti e gli operai pre-
to con quelle della stessa persona, costringendo cari, tra i dipendenti e gli esternalizzati. Anche se
quindi entrambi i coniugi a occuparsene. nessuno lo dice apertamente è pure tra gli italiani
5 Due americane in carriera, Sharon Meers – mana- e gli immigrati, anche se oramai parlano il dialet-
ger di Goldman Sachs, due figli – e Joanna Stro- to mantovano meglio dei mantovani che non lo
ber, hanno sviluppato una tesi, poi diventata un parlano più.
libro di successo, che ha fatto molto discutere nei 4 Egli afferma che, prima di firmare l’accordo, è
paesi anglosassoni. Si tratta della teoria del Get- necessario avere la rassicurazione che tutti rien-
ting to 50/50 (traducibile con un «Tutto a metà»), trino in azienda; inoltre gli stipendi del mese di
dove si spiega come le coppie lavoratrici possano maggio non sono stati pagati dalla cooperativa
ottenere tutto dividendo tutto, perché il segreto e non ci sono garanzie sulle buone uscite di chi
di una coppia felice è spartirsi ogni cosa, dagli decidesse di cercare un altro lavoro.
onori lavorativi agli oneri domestici.
5 Possibile risposta: esubero, tempo determinato,
contratto a termine, commesse esterne, posto
di lavoro, lavoratori interinali, stipendi; seconda
Giovani e lavoro parte della risposta libera.
Niccolò Zancan, Giovani e lavoro: l’Europa a
due velocità p. 296 6 Risposta libera.

1 Ha iniziato a 16 anni, chiamato dalla ditta che poi


l’avrebbe assunto. Durante l’apprendistato si sta
per quattro ore al giorno in tutti i reparti della PARTE 4
fabbrica e si studia per un’ora, percependo 600
euro al mese. Dopo tre anni ha dato l’esame, su-
PERCORSO NEI
perandolo con il migliore dei voti. «PROMESSI SPOSI»
2 D.
Don Abbondio e i bravi p. 315
3 Egli afferma che i motivi sono principalmente
due: il primo sono le infrastrutture (trasporti, 1 D.
scuole, servizi sanitari), che funzionano perfetta- 2 A.
mente; inoltre molte aziende investono all’inter-
no del territorio comunale e questo rende diver- 3 D.
sificata la produzione. Il secondo segreto è una 4 Natura abitudinaria: tornava bel bello, tranquilla-
politica stabile. mente, dov’era solito d’alzar sempre gli occhi dal
303
CORRETTORE DEI VOLUMI

libro, e così fece anche quel giorno. Bravo furbo!: in senso ironico, sciocco.
Disattenzione e superficialità: buttando con un 11 Anima bella: persona ingenua. Anima gemella:
piede verso il muro i ciottoli che facevano inciam- persona con cui si instaura un’intesa perfetta per
po nel sentiero, girati oziosamente gli occhi all’in- gusti, idee e sentimenti. Anima in pena: persona
torno. inquieta. Rendere l’anima: morire. Toccare l’ani-
5 Legge il breviario distrattamente, interrompen- ma: commuovere. Rompere l’anima: infastidire.
dosi di tanto in tanto; quindi prega senza con- Vendere l’anima al diavolo: scendere a qualunque
centrarsi sulle parole delle preghiere. Cammina compromesso con la propria coscienza pur di ot-
guardando per terra, scaldando contro i sassi, tenere dei vantaggi.
alza il viso e gira intorno gli occhi. Appena vede
12 B.
i bravi, ha paura, cerca una via di fuga, inutilmen-
te, si chiede se ha fatto qualcosa di male contro i 13 Vi corse incontro.
potenti, infine si avvia verso di loro sforzandosi di
sorridere. Di Renzo e Lucia dice che fanno i loro Il duello di Lodovico p. 323
pasticci e poi vanno da lui.
Espressioni di deferenza verso i potenti: il mio rispet- 1 Un uomo di circa cinquant’anni, affezionato sin
to; Disposto ...disposto sempre all’ubbidienza. da giovane a Lodovico, che aveva visto nascere.
Stesura libera del profilo. Aveva una numerosa famiglia che Ludovico man-
teneva in modo decoroso.
6 Descrizione: da r. 1 a r. 26. Narrazione: da r. 26 a r.
73. Dialogo: da r. 74 a r. 113. 2 Perché tutti e due vogliono avere la precedenza
di passaggio: Lodovico poiché si trova sul lato de-
7 I pensieri di don Abbondio: Domandò subito
stro, l’altro perché è nobile.
in fretta a se stesso, se, tra i bravi e lui, ci fosse
qualche uscita di strada, a destra o a sinistra; e gli 3 Dona tutto ciò che gli rimane: una somma alla
sovvenne subito di no. Fece un rapido esame, se vedova, il resto agli otto figliuoli che Cristoforo
avesse peccato contro qualche potente, contro aveva lasciati.
qualche vendicativo; ma, anche in quel turba- 4 I curiosi: Com’è andata? – È uno. – Son due. – Chi
mento, il testimonio consolante della coscienza è stato ammazzato? Il cinico: Gli ha fatto un oc-
lo rassicurava alquanto / Che fare? tornare indie- chiello nel ventre… I sovversivi: Quel prepoten-
tro, non era a tempo: darla a gambe, era lo stesso te… Chi cerca trova… Gli amanti dell’ordine: Oh
che dire, inseguitemi, o peggio. Santa Maria che sconquasso!
- La breve digressione sui bravi: Questa specie, ora
del tutto perduta, era allora floridissima in Lom- 5 Origine e condizioni familiari: figlio di un ricco
bardia, e già molto antica. mercante. Giovinezza: educato in modo signorile,
indole irrequieta, schierato attivamente in difesa
8 Reazioni mentali: quel che più dispiacque a don dei deboli. Avvenimento decisivo: duello con un
Abbondio fu il dover accorgersi ... che l’aspettato nobile, morte del suo fedele servo Cristoforo e
era lui, domandò subito in fretta a se stesso, se, assassinio dell’avversario. Inizio di una nuova vita:
tra i bravi e lui, ci fosse qualche uscita di strada; trasformazione morale e religiosa.
fece un rapido esame, se avesse peccato contro
qualche potente. 6 C.
Reazioni fisiche: tenendosi sempre il breviario 7 A.
aperto dinanzi, come se leggesse, spingeva lo 8 Soverchiator, perocché, istaccarsi, giovine di botte-
sguardo in su, per ispiar le mosse di costoro, mise ga, fate luogo…
l’indice e il medio della mano sinistra nel collare,
volgeva intanto la faccia all’indietro, torcendo in- 9 Uno di fronte all’altro, faccia a faccia.
sieme la bocca. 10 C.
9 B. 11 Dall’, dell’, per, per, al, di.
10 Un bravo di don Rodrigo: delinquente al servizio
di don Rodrigo. Un bravo studente: uno studen- «Addio, monti sorgenti dall’acque…» p. 329
te che riesce bene negli studi. Un brav’uomo: un
uomo di buon cuore. Fare il bravo: fare il corag- 1 A.
gioso. Bravo! Continua così e vedrai!: in senso iro- 2 Pensa alla violazione che la sua casa ha appena
nico, se continui così, ne subirai le conseguenze. subito.
304
VOLUME B

3 B. 7 C.
4 Lucia saluta i luoghi in cui ha trascorso una vita 8 Anacoluto.
serena, in particolare si sofferma su paesaggio, 9 Accennare: abbozzare, delineare. Condurre: guida-
sulla casa in cui è cresciuta, sulla chiesa e sulla re, accompagnare. Avvezzo: abituato, assuefatto.
casa dove avrebbe dovuto vivere con Renzo. Scapestrato: scavezzacollo. Smania: agitazione,
5 1. V, 2. F, 3. F, 4. F, 5. V. insofferenza. Tumulto: sommossa, sollevazione.
6 Anafora: Addio, monti…(r. 76 e ss.); addio casa 10 Colpire nel segno: indovinare esattamente qual-
natia… (rr. 98-99); addio casa ancora straniera… cosa. Lasciare il segno: rimanere impresso nella
(r. 101). memoria. Passare il segno: superare i limiti. Fare
Similitudine: pareva un feroce che, ritto nelle te- segno: sottoporre, indicare.
nebre… (rr. 68-69).
11 Cagionare: causare, provocare. Cagionevole: di co-
Metafora: come branchi di pecore pascenti (r. 80).
stituzione debole, soggetto a malattie.
Litote: e non senza rossore (r. 102).
12 B.
7 Sensazioni visive: monti sorgenti dall’acque, ed
elevati al cielo cime inuguali. 13 C.
Sensazioni uditive: lo scroscio dei torrenti il suono
delle voci domestiche.
8 A. PARTE 5
9
10
B.
Aprire il cuore a qualcuno: confidarsi. A cuor leg-
SCRITTURA
gero: senza pensarci troppo. Avere il cuore in gola: 1. Il testo argomentativo
essere spaventati, emozionati. Stringere il cuore:
essere commossi, dispiaciuti. Venire dal cuore: Francesco Alberoni, L’amicizia p. 345
spontaneamente. Parlare con il cuore: parlare con 1 Dei rapporti di amicizia.
la massima sincerità.
2 Che l’amicizia deve essere un incontro fra uguali.
11 1. B, 2. D, 3. A, 4. E, 5. C.
3 C.
12 D.
13 Voce del verbo pregare, 1 coniugazione, modo
indicativo, tempo trapassato remoto, terza per-
L’importanza della lettura p. 347
sona plurale, transitivo, attivo. 1 D.
14 Avverbio di grado superlativo assoluto. 2 B. Risposta libera.
3 B. Risposta libera.
Il sugo di tutta la storia p. 337
4 Indicativo presente.
1 Intende concludere la storia e accomiatarsi dai 5 B.
lettori con una certa dose di ironia, facendo una
sorta di bilancio degli avvenimenti narrati nella
sua storia; è inoltre il senso generale, una specie Eugenio Scalfari, I giornali esisteranno
di “morale della favola”. sempre p. 349
2 1. F, 2. V, 3. F, 4. V, 5. V, 6. F, 7. F. 1 L’autore pensa che, nonostante l’ascesa del Web, i
3 D. giornali cartacei non scompariranno mai.
4 I guai vengono spesso se si è dato motivo, ma la 2 Sottolineare da Anche a me… a … mutamento dei
prudenza non li tiene lontani e la fiducia in Dio li palinsesti e da Il pensiero… a … e quindi di scrittu-
allevia, rendendoli utili per una vita migliore ra.
5 E vi lascio pensare che cosa dovesse passar loro dal- 3 Risposta libera.
la mente… (rr. 4-5); Ve l’ho dato per un brav’uomo 4 I giornali cartacei sono composti dalle notizie
(rr. 14-15); Cosa direte ora…? (r. 35); la quale, se uscite il giorno precedente, quindi “vecchie”; e
non vi è dispiaciuta affatto… (r. 135) devono informare i lettori sulle notizie più impor-
6 B. tanti e non più recenti. Mentre i giornali online e
305
CORRETTORE DEI VOLUMI

le agenzie di stampa devono dare tutte le notizie giudiziari.


subito, man mano che accadono. 3 Gravi violazioni del diritto alla riservatezza delle
5 Nel settore dei mass media, soprattutto della persone coinvolte, con coinvolgimento in sanzio-
televisione e della radio, il palinsesto è l’insieme ni disciplinari, pecuniarie e reati.
delle trasmissioni programmate e rese pubbliche
da una emittente per un certo periodo di tempo.
Il testo “non continuo” p. 362
6 Risposta libera.
1 1. C, 2. NC, 3. C, 4. C.
Verifica p. 350 2 Audiocassette: indifferenziato, mercoledì. Lettiera
per animali: nessuna raccolta possibile per que-
1 Tesi: l’arte di copiare, spesso, rimanda solo di sto tipo di rifiuto. Scatole di pasta: carta/cartone,
qualche giorno la disfatta, perché bisogna capire, martedì. Lattine in acciaio: vetro, plastica, lattine,
non solo copiare. giovedì. Sfalci e potature: servizio di ritiro gratuito
2 1. autorità; 2. autorità; 3. argomento logico; 4. fat- a domicilio su prenotazione telefonica al numero
to concreto; 5. argomento logico; 6. fatto concre- 0574.7081 (ASM), oppure possono essere conferi-
to; 7. fatto concreto. ti presso la Piattaforma Ecologica in via Paronese
110.
3 1. sì; 2. sì; 3. no; 4. no. La parte Motivazione delle
risposte: risposta libera. 3 Deve chiamare il servizio di ritiro gratuito a domi-
cilio su prenotazione o portarli presso la Piatta-
4 1. Chi cammina, usa il cervello. 2. Camminare fa forma Ecologica.
bene, ancora di più considerati gli alti livelli di
smog presenti nell’aria. 3. Gioca sul connubio tra
le estremità del nostro corpo con lo scopo di far Laboratori di cucina, pasticceria,
emergere il messaggio dell’utilità di fare esercizio sala e bar p. 364
fisico e di non usare la macchina che inquina. 1 Gli alunni possono accedere ai Laboratori solo se
5 Risposta libera. provvisti di abbigliamento previsto dal Regola-
mento di Istituto e dalla normativa igienico sani-
taria in vigore.
2. Scrittura professionale: 2 La divisa deve essere sempre indossata duran-
il testo informativo-regolativo te le esercitazioni di Laboratorio, e deve essere
mantenuta sempre pulita e in ordine.
Come cambiare la cartuccia
della stampante p. 358 3 Malattie esantematiche e che possono essere tra-
smette con la vicinanza, tipo morbillo, orecchio-
1 Supporto: elemento di sostegno a quanto si affer- ni, varicella, ecc.
ma, aiuto, appoggio. Alloggiamento: dare allog- 4 Agli alunni che devo frequentare i laboratori di
gio o ospitalità; luogo dove vengono alloggiate cucina, pasticceria, sala e bar.
le truppe.
5 Risposta libera.
2 Il display è un dispositivo di visualizzazione di
determinati dati sotto forma grafica, alfabetica 6 No. Risposta libera.
o numerica. Possibili traduzioni: schermo, visore, 7 L’etica professionale è quella parte della filosofia
video. che studia la morale, le relazioni sociali, i diritti e i
doveri delle persone nei rapporti con la collettivi-
3 Acquistare; aprire; strappare; rimuovere; inserire;
togliere; eseguire. tà.

Laboratorio di officina meccanica p. 365


La scuola a prova di privacy p. 360
1 Da Ogni alunno e ogni docente a posti di lavoro e
1 B.
generali.
2 Su richiesta degli studenti la scuola può comuni-
2 Risposta libera.
care o diffondere i dati personali, anche a privati
o per via telematica. Dati relativi ai risultati scola- 3 Perché è sufficiente utilizzare un fermacapelli.
stici e altri dati personali, esclusi quelli sensibili e 4 Risposta libera.
306
VOLUME B

Verifica p. 366 turismo, Visual merchandising, Storia della ristora-


zione.
1 3. libro di ricette; 4. navigatore; 5. istruzioni ap-
parecchio elettrico; 6. spiegazione di un esercizio 4 Introduzione alla gestione della sala-bar.
fisico.
2 2. dipendenti di un’azienda; 3. insegnanti, geni- Stage alla Fiera del Libro di Torino p. 382
tori; 4. fruitori del prodotto, consumatori; 5. giar- 1 Evidenziare: dal 17 al 22 maggio presso il Lingot-
dinieri; 6. calciatori, tifosi, arbitri; 7. chi ha com- to.
prato le cuffie EarPods.
2 Evidenziare: da il nostro Istituto è stato assegnato
3 Risposta libera. allo stand della Giunti a collaborazione tra la nostra
4 Risposta libera. scuola e la casa editrice.
3 Il tutor scolastico ci ha informato sul modo di
Un’esperienza di ristorante didattico p. 370 comportarsi e di entrare in relazione con lo staff
dell’azienda; ha introdotto l’azienda e informato
1 Gli studenti, aiutati dai docenti, si esercitano quo- sulle attività e le novità editoriali.
tidianamente nella preparazione di gustosi piatti.
4 Inizialmente reception e distribuzione dei catalo-
2 Storia: l’edificio ex cappella in via Craveri a Bra ora ghi, poi presentazioni editoriali su pc, vari servizi
sede dell’Alberghiero. Territorio: sponsorizzazio- per i visitatori.
ne della provincia di Cuneo, delle Langhe e del
5 L’organizzazione dell’evento è riuscita bene e i
Roero.
responsabili sono stati soddisfatti della riuscita
3 Risposta libera. dell’evento.
6 La valutazione è positiva.
Visita al Museo del Cinema di Torino p. 375 7 Stage: periodo di studio o addestramento per
1 Il Museo del Cinema di Torino, ospitato all’interno impratichirsi di una determinata attività o profes-
della Mole Antonelliana, è tra i più importanti al sione. Tutor: assistente che guida giovani allievi
mondo per la ricchezza del patrimonio e per la ripartiti in gruppi di studio o di ricerca. Recep-
molteplicità delle sue attività scientifiche e divul- tion: in alberghi, organismi culturali, congressi,
gative. ecc., l’ufficio che riceve i clienti o i visitatori. Staff:
gruppo di persone addette a un particolare com-
2 Ampio patrimonio di manufatti e testimonianze pito, di solito sotto la guida di un responsabile
del pre-cinema; testimonianze della storia della coordinatore.
fotografia e dello sviluppo della storia cinemato-
grafica; film; materiali di scena, ecc.
Verifica p. 383
3 Il progetto didattico su I grandi classici della lette-
ratura al cinema: i Promessi sposi consiste nell’uti- 1 1. Risposta libera. 2. Risposta libera. 3. Risposta
lizzo di metodi di studio delle fonti filmografiche libera.
in relazione all’adattamento dei classici della let- 2 1. Risposta libera. 2. Risposta libera. 3. Risposta
teratura nella trasposizione cinematografica. libera.

Visita all’Hard Rock Cafe di Firenze p. 377


4. Scrittura professionale: il verbale
1 L’Hard Rock Cafe è una catena di ristoranti tema-
tici. Verbale di assemblea di condominio p. 391
2 Il locale garantisce la possibilità di mangiare a 1 Quorum: il numero minimo indispensabile per la
qualsiasi ora, ha un’area dedicata alla musica dal validità giuridica della deliberazione o della vota-
vivo, al bar, al cinema e una zona di merchandi- zione di un’assemblea, di un consiglio, in elezioni
sing. o referendum. Deliberare: prendere una decisio-
3 L’azienda intende proporre agli studenti un’espe- ne, riflettere. Nelle vendite all’asta, aggiudicare
rienza formativa di alternanza scuola-lavoro con qualcosa a qualcuno. Unanimità: l’essere unanimi,
diversi percorsi da scegliere: Introduzione alla piena concordanza di opinioni tra più persone.
gestione della sala-bar, Marketing e Marketing del Sottoscritto: nel linguaggio burocratico, chi inoltra
307
CORRETTORE DEI VOLUMI

e firma una domanda, un’istanza, un documento. 5. Scrittura professionale:


2 Spese generali; lavori di manutenzione straor- il «curriculum vitae»
dinaria alle facciate e adeguamento energetico;
varie ed eventuali.
Verifica p. 397
3 Vengono approvati il rendiconto delle spese ge-
nerali del condominio e la relativa ripartizione, il 1 Risposta libera.
lavoro di manutenzione straordinaria alle facciate
con l’adeguamento energetico e la relativa ripar-
Verifica p. 399
tizione.
4 Il problema delle parabole satellitari e del giardi- 1 Risposta libera.
no comune. 2 Risposta libera.
3 Risposta libera.
Verifica p. 392
1 Risposta libera.

308
del volume
CORRETTORE DEL VOLUME INVALSI.ITA

PROVA 1
Parte prima – Testo A Parte prima – Testo D
Vita in città: ecco il manifesto La diffusione dell’italiano e delle altre lingue
per proteggere la salute p. 9 p. 19
A1. C. D1. C.
A2. A. D2. D.
A3. A. D3. B.
A4. C. D4. A.
A5. D. D5. B.
D6. D.
A6. A.
D7. B.
A7. B.
D8. D.
A8. D.
D9. C.
A9. Sì: 1, 3, 4. No: 2, 5.
D10. C.
A10. Inserire nell’ordine: necessità, inserimento, tessuto.
D11. A.

Parte prima – Testo B


Parte prima – Testo E
Sebastiano Vassalli, Antonia p. 12
Scheda Web di presentazione di un libro p. 23
B1. C.
E1. Biografiche: 1, 2, 4, 5, 7. Commerciali: 6, 10. Di con-
B2. C. tenuto: 3, 8, 9.
B3. C. E2. B.
B4. A. E3. C.
B5. B. E4. B.
B6. A. E5. D.
B7. 1. V, 2. V, 3. F, 4. F. E6. C.
B8. C. E7. Rintracciabili nella descrizione: 1, 3, 4, 6, 9, 10. Rin-
B9. B. tracciabili nell’intervista: 2, 3, 8, 9, 11. Rintracciabi-
li nella recensione: 5, 7, 11.
B10. B.
E8. 1. Perifrasi: Giovanni ha la sindrome di Down.
B11. C. 2. Metafora: La notizia alimenta i sogni e i sen-
B12. Esplicita: 4, 6. Implicita: 1, 2, 3, 5. timenti di affetto verso il fratellino che deve na-
scere. 3. Metafora: In proporzione alle sue capa-
B13. C.
cità, Giovanni è veloce e scattante. 4. Iperbole:
B14. B. Chi scrive si è arrabbiata moltissimo.
B15. A. E9. A.
B16. A. E10. D.
B17. B. E11. C.
B18. D.
Parte seconda
Parte prima – Testo C Riflessione sulla lingua p. 26
La libreria p. 16 F1. Articolo: 2. Pronome: 1, 3, 4.
C1. 1. d, 2. c, 3. f, 4. a, 5. e, 6. g, 7. b. F2. B.
310
CORRETTORE DEL VOLUME INVALSI.ITA

F3. A. F8. 1. Albero. 2. Banco. 3. Polo. 4. Classe.


F4. 1. F, 2. V, 3. V, 4. V, 5. F. F9. C.
F5. 1. te ne. 2. se n’è, ce ne. 3. ce n’è, te ne, c’è. 4. se l’è, F10. B.
m’è. 5. c’è, se le. F11. C.
F6. C.
F7. Parte terza
e
Chi ha inventato gli occhialida sole? p. 30
Inserire nell’ordine: proteggersi, neve, lenti, animali,
a c f visuale. Antica Roma: sole, imperatore, pietra, vantag-
giosa, correggere. Sol levante: lenti, secolo, giudici,
b d g h sguardo, apparire, vetrerie, dame, raggi, erano stati,
prodotte, danno, volo.

PROVA 2
Parte prima – Testo A B10. C.
Sms promozionali p. 31 B11. C.
A1. A. B12. C.
A2. C. B13. D.
A3. B. B14. C.
A4. C. B15. B.
A5. C. B16. C.
A6. 1. V, 2. F, 3. F, 4. V.
A7. C. Parte prima – Testo C
A8. D. Umberto Saba, Trieste p. 39
A9. A. C1. B.
A10. C. C2. C.
A11. B. C3. B.
A12. A. C4. A.
C5. D.
Parte prima – Testo B C6. 1. un ragazzaccio aspro e vorace. 2. un amore
Maurizio Maggiani, Giovanni Pascale p. 35 con gelosia.
B1. A. C7. C.
B2. B. C8. D.
B3. mollicoso/croccante; pesante/leggero. C9. C.
B4. D. C10. C.
B5. C. C11. Trieste ha una scontrosa grazia, se piace.
B6. B. C12. Inserire nell’ordine: salita, Trieste, vedo, porta, af-
B7. B. follata, alla, si aggrappa.
B8. D. C13. A.
B9. Giovanni: 1, 2, 4, 6, 9. Camilla: 3, 5, 7, 8. C14. C.
311
CORRETTORE DEL VOLUME INVALSI.ITA

Parte prima – Testo D Parte seconda


La pratica sportiva in Italia p. 43 Riflessione sulla lingua p. 49
D1. B. F1. B.
D2. C. F2. C.
D3. B. F3. C.
D4. 6-10 anni e 11-14 anni. F4. B.
D5. C. F5. D.
D6. C. F6. C.
D7. C. F7. Aggettivo: 1, 5. Avverbio: 3, 4. Preposizione: 2.
D8. C. F8. 1. invece. 2. mentre. 3. dato che. 4. pertanto. 5.
D9. A. benché.
D10. B. F9. 1. V, 2. F, 3. F, 4. V, 5. F, 6. V, 7. F, 8. F, 9. V.
D11. C. F10. 1. (1) predicato verbale, (2) soggetto. 2. (1) com-
plemento oggetto, (2) complemento oggetto. 3.
D12. A.
(1) complemento di causa efficiente, (2) comple-
mento di termine.
Parte prima – Testo E F11. 2. distogliere, 3. analfabetismo, 4. disattendere,
La recensione di un libro p. 47 5. analcolico, 6. disattento, 7. disonesto, 8. devi-
E1. B. talizzare, 9. dislivello, 10. disincanto.
E2. C. F12. 1. Nonostante sia arrivato solo oggi, concessiva.
2. perché la tua amica Arianna sia diventata così
E3. Bibliografiche: autore, titolo, pagine, anno di scontrosa con noi, interrogativa. 3. che non cre-
pubblicazione, casa editrice. Commerciali: prez- devo alle mie orecchie, consecutiva.
zo, sede della casa editrice. Di contenuto: riferi-
menti ai personaggi, riferimenti storici.
E4. B.
Parte terza
E5. D.
La prova di quanto le mappe
ci ingannano p. 53
E6. D.
Inserire nell’ordine: stesse, compagnia, terrestre, car-
E7. A.
tografo, proiezioni, navigazione, dimensioni, emerse,
E8. A. appaiono, latitudine, emisfero, centro, paesi, piccoli,
E9. C. testi, Google, preciso, latitudine.

PROVA 3
Parte prima – Testo A A7. C.
Beppe Severgnini, Scriverlo chiaro p. 54 A8. 1. C, 2. C, 3. A, 4. B, 5. B, 6. C.

A1. C. Parte prima – Testo B


A2. D. Marco Balzano, Ninetto pelleossa p. 58
A3. B. B1. Milano.
A4. C. B2. 1. picciriddi. 2. minne.
A5. B. B3. Dialetto.
A6. A. B4. C.

312
CORRETTORE DEL VOLUME INVALSI.ITA

B5. B. E6. C.
B6. C. E7. A.
B7. B. E8. D.
B8. C. E9. Sì: 1, 4, 5, 6. No: 2, 3.
B9. B. E10. C.
B10. C.
B11. Sì: 1, 4, 6, 7. No: 2, 3, 5, 8. Parte seconda
B12. D. Riflessione sulla lingua p. 69
B13. C.
F1. D.
B14. D.
F2. C.
B15. C.
F3. B.
B16. Sì: 2, 5. No: 1, 3, 4, 6.
F4. B.
F5. 1. Sceriffo, 2. Formaggio, 3. Pescecane, 4. so-
Parte prima – Testo C cietà, 5. Raggiera, 6. Fascetta, 7. Pasticciere, 8.
Spray anti orso in vendita a Trento p. 62 Ascensore, 9. Usciere, 10. Effige, 11. Scettro, 12.
C1. D. Conoscenza, 13. Incosciente, 14. Efficienza.
C2. 1. C, 2. A, 3. B. F6. 1. B, 2. C, 3. D.
C3. B. F7. 1. poco, 2. stai, 3. 1977, 4. questo, 5. fai.
C4. D. F8. 1. si sia rovinata, 2. era stato affisso, 3. ammiram-
C5. C. mo, 4. avremmo perso.
C6. A. F9. C.
C7. C. F10. ciò che, colui il quale.
C8. C. F11. 1. specificazione, 2. causa efficiente, 3. moto da
luogo, 4. mezzo, 5. argomento.
F12. C.
Parte prima – Testo D
F13.
Alcuni articoli della Costituzione p. 64 a c
D1. 1. D, 2. E, 3. F, 4. A, 5. C, 6. B.
D2. C. b d
D3. Nell’ordine: popolo, ostacoli, condizioni, un’attivi-
tà o una funzione, servizi.
D4. C. e
D5. Sottolineare: intolleranza, disoccupazione.
D6. B. f
D7. Doveri della Repubblica: 2, 4, 5, 7. Doveri dei citta-
dini: 1, 3, 6. F14. A.

Parte prima – Testo E Parte terza


Così la Monaca di Monza vive ancora p. 66 Ötzi e la Toscana: connessioni a lunga
E1. C. distanza nell’età del Rame p. 73
E2. D. Inserire nell’ordine: integro, oggetti, informazioni, data-
zione, risalente, analisi, metallo, risultati, commercio,
E3. B.
archeologico, giacimenti, ascia, Toscana, variazione,
E4. B. distingue, mediterranea, relazioni, connessioni, cul-
E5. Direttamente: 2, 3, 8. Tramite link: 1, 4, 5, 6, 7. ture, ghiaccio, isotopici, finiti, manufatti, forgiata, vie.
313
CORRETTORE DEL VOLUME INVALSI.ITA

PROVA 4
Parte prima – Testo A Parte prima – Testo D
Come si commenta un testo letterario? p. 75 Montalcini, quasi cent’anni “Ma il cervello
non ha rughe” p. 85
A1. C.
D1. C.
A2. Coerente: 1, 2, 4. Non coerente: 3, 5.
D2. B.
A3. 1. B, 2. C, 3. A, 4. D, 5. B, 6. B, 7. B.
D3. D.
A4. Inserire nell’ordine: difficili, letti, decaloghi, anzi,
vocaboli, soluzione. D4. B.
D5. C.
A5. C.
D6. A.
A6. A.
D7. C.
D8. 1. F, 2. V, 3. V, 4. V, 5. F, 6. F, 7. V.
Parte prima – Testo B
D9. A.
Vittorio Zucconi, Una pietra mi ha detto p. 79
D10. C.
B1. C.
D11. B.
B2. C.
D12. C.
B3. C. D13. D.
B4. D. D14. B.
B5. B. D15. C.
B6. D.
B7. pietra. Parte prima – Testo E
B8. A. Cosa c’è scritto? p. 90
B9. B. E1. B.
B10. C. E2. C.
B11. C. E3. D.
E4. C.
Parte prima – Testo C E5. B.
Paolo Volponi, A quest’ora p. 82 E6. D.
C1. B. E7. B.
C2. D. E8. D.
C3. C. E9. Sottolineare: mestieri non qualificati, difetto con-
genito.
C4. B.
E10. D.
C5. Sottolineare: le vipere, i ramarri, i cappelli di pa-
glia.
Parte seconda
C6. Ragnatele.
Riflessione sulla lingua p. 92
C7. C.
F1. 1. coscienza, 2. beneficenza, 3. conoscenza, 4.
C8. A. Altipiano. chirurghi.
C9. C. F2. B.
C10. B. F3. Introduce una frase ipotetica: 2, 3, 5. Introduce una
C11. B. frase interrogativa: 1, 4, 6.
314
CORRETTORE DEL VOLUME INVALSI.ITA

F4. D. Parte terza


F5. 1. declamare, 2. legiferare, 3. rimpiangere. Il Museo Egizio di Torino p. 95
F6. C. Inserire nell’ordine: ampia, origini, campagne, traspor-
F7. 1. prep., 2. avv., 3. agg. 4. prep. 5. cong., 6. avv. tare, oggetti, vita, attività, conservazione, tecnico, mo-
F8. C. numenti, diga, sale, magazzini, oggetto.
F9. Intensità: 3. Età: 4, 7. Volume: 8. Estensione: 1. Nu-
mero: 5. Durata: 2, 6.

PROVA 5
Parte prima – Testo A Parte prima – Testo C
Informazione o suggestione? p. 96 Vincenzo Cardarelli, Liguria p. 102
A1. B. C1. C.
A2. Inserire nell’ordine: giornali, televisione, pubblici- C2. C.
tà, inconsapevole, ingannare, notevolmente, on C3. B.
line, informazione.
C4. B.
A3. Coerente: 1, 4. Non coerente: 2, 3.
C5. C.
A4. A.
C6. C.
A5. C.
C7. C.
A6. B.
C8. C.
C9. C.
Parte prima – Testo B
C10. A.
Niccolò Ammaniti, La gara p. 99
C11. D.
B1. C.
C12. C.
B2. Michele Amitrano.
C13. 1. C, 2. A, 3. B.
B3. Nove.
C14. B.
B4. Maledetta.
C15. C.
B5. C.
B6. C.
Parte prima – Testo D
B7. B.
“L’italiano? Una lingua in via
B8. A. di estinzione” p. 106
B9. Evidenziare: adulto, tatuato.
D1. C.
B10. B.
D2. B.
B11. 1. C, 2. A, 3. D, 4. B.
D3. D
B12. C.
D4. 1. C, 2. B, 3. D, 4. B, 5. A, 6. C, 7. B.
B13. Salvatore Scardaccione.
D5. Il futuro.
B14. D.
D6. A.
B15. D.
D7. C.
D8. A, C, E, F, I.
D9. B.
315
CORRETTORE DEL VOLUME INVALSI.ITA

Parte prima – Testo E F4. C.


Premio Strega p. 109 F5. 1. C, 2. A, 3. D.
E1. A. F6. Mestiere: 1, 5, 7, 9. Aggettivo: 3, 6. Diminutivo: 2, 4,
8.
E2. 1947.
F7. B.
E3. Le otto montagne.
E4. C. F8. D.
E5. B. F9. C.
E6. B. F10.
a c
E7. D.
E8. C.
b d e
Parte seconda
Riflessione sulla lingua p. 111 Parte terza
F1. 1. ingegnere, 2. convegno, archeologi, 3. psico- Il Museo Nazionale del Cinema p. 114
logi, 4. camicie, camice. 5. cavaliere.
Inserire nell’ordine: legame, Chiablese, lanterne, scena,
F2. C. sede, Mole, irrinunciabile, regista, verticale, scatole,
F3. Una congiunzione: 4. Un pronome relativo: 2, 6. nascita, sensoriale, fenomeni, cuore, disteso, tema, ge-
Un aggettivo interrogativo: 1, 3, 5. neri, cupola, alto, film, sceneggiatura, spettatori.

316

Potrebbero piacerti anche