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Documenti di Cultura
Volume B
+ eBook scaricabile + Contenuti Digitali Integrativi 978-88-494-2247-4
PER L’INSEGNANTE
• Guida + eBook insegnante scaricabile • Percorsi per l'enogastronomia
• LIBRO DOC: Grammatica e l'ospitalità alberghiera
• Easy eBook su DVD
come
internet: deascuola.it
e-mail: info@deascuola.it
In uno scenario di profonda trasformazione dei compiti e dell’azione formativa svolta dalla scuola anche De Agostini
Scuola fa la sua parte, ripensando in profondità i propri prodotti e potenziando le funzioni di accompagnamento al lavoro
docente: guide pratiche e materiali didattici per lo sviluppo, la valutazione e la certificazione delle competenze, prodotti
con la supervisione scientifica dei professori Mario Castoldi, Giorgio Bolondi, Lerida Cisotto e Graziano Cecchinato.
Per quanto riguarda la didattica inclusiva, l’editore ringrazia il CeDisMa (Centro Studi e Ricerche sulla
Disabilità e Marginalità - Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano). Il Centro svolge attività di ricer-
ca e formazione nel campo della pedagogia e didattica speciale ed è diretto dal prof. Luigi d’Alonzo,
ordinario di Pedagogia Speciale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
I testi ad alta leggibilità sono realizzati con la font TestMe ideata da Luciano Perondi e Leonardo Romei sulla base del Titillium, modificata
secondo le specifiche De Agostini Scuola. TestMe è una font “libera” per volontà degli autori, work in progress, basata sui principi del
Design for All.
VERIFICHE
TEST DI INGRESSO
TEST DI INGRESSO 1 Competenze di lettura e grammatica 56
TEST DI INGRESSO 1 BES Competenze di lettura e grammatica 59
TEST DI INGRESSO 2 Competenze trasversali 62
TEST DI INGRESSO 3 Competenze ortografiche e lessicali 64
TEST DI INGRESSO 4 Competenze grammaticali 66
TEST DI INGRESSO 5 Comprensione del testo 69
VOLUME A
VERIFICA 1 La struttura del racconto • Autore, narratore e punto di vista •
Il sistema dei personaggi • Il tempo e lo spazio 73
VERIFICA COMPENSATIVA 1 La struttura del racconto • Autore, narratore e punto di vista •
Il sistema dei personaggi • Il tempo e lo spazio 76
VERIFICA 2 Tema, scopo e messaggio, contesto • I registri, i linguaggi
settoriali, la paratassi e l’ipotassi • Le figure retoriche 79
VERIFICA COMPENSATIVA 2 Tema, scopo e messaggio, contesto • I registri, i linguaggi
settoriali, la paratassi e l’ipotassi • Le figure retoriche 82
VERIFICA 3 Unità 1 Ridiamoci sopra 84
VERIFICA COMPENSATIVA 3 Unità 1 Ridiamoci sopra 88
VERIFICA 4 Unità 2 Fantastiche avventure 93
VERIFICA COMPENSATIVA 4 Unità 2 Fantastiche avventure 98
VERIFICA 5 Unità 3 Storie della storia 104
VERIFICA COMPENSATIVA 5 Unità 3 Storie della storia 109
VERIFICA 6 Unità 4 Strade di carta 115
VERIFICA COMPENSATIVA 6 Unità 4 Strade di carta 121
VERIFICA 7 Unità 5 Diverso da chi? 128
VERIFICA COMPENSATIVA 7 Unità 5 Diverso da chi? 133
3
INDICE
VOLUME B
VERIFICA 10 Laboratorio 1. Forma e significato di un testo poetico •
Antologia Unità 1 Immaginari poetici 160
VERIFICA COMPENSATIVA 10 Laboratorio 1. Forma e significato di un testo poetico •
Antologia Unità 1 Immaginari poetici 164
VERIFICA 11 Laboratorio 2. L’aspetto metrico-strutturale •
Antologia Unità 2 La poetica dei sentimenti 167
VERIFICA COMPENSATIVA 11 Laboratorio 2. L’aspetto metrico-strutturale •
Antologia Unità 2 La poetica dei sentimenti 172
VERIFICA 12 Laboratorio 3. Temi, simboli, messaggi •
Antologia Unità 3 La poetica dei valori 175
VERIFICA COMPENSATIVA 12 Laboratorio 3. Temi, simboli, messaggi •
Antologia Unità 3 La poetica dei valori 179
4
INDICE
5
Parole
come
ANTOLOGIA (Volumi A e B)
Un progetto didattico che affianca alle metodologie tradizionali efficaci proposte per
l’inclusione. Consolida e approfondisce le competenze di scrittura, con particolare
attenzione alla scrittura professionale e all’alternanza
scuola-lavoro.
Laboratorio
La parte teorica di narratologia e di analisi
del testo poetico è corredata di testi guida
che esemplificano i concetti e di mappe
riepilogative per facilitare la memorizzazione.
Didattica inclusiva
Ogni unità è introdotta da un testo semplice, con
font ad alta leggibilità e analisi guidata, che serve
da modello per la comprensione di quelli successivi.
Il testo è corredato di audiolettura da parte di attori
professionisti.
Nell’ottica della didattica inclusiva, le unità comprendono anche:
schede semplificate sui generi o sui temi, con testi ad alta leggibilità
#Inclusione: esercizi calibrati per l’apprendimento cooperativo.
6
PRESENTAZIONE
Verifica/Invalsi
La verifica finale di ogni unità è costruita sul modello Invalsi, per allenare i ragazzi in vista della
prova nazionale.
La scrittura
Le sezioni di scrittura sono
fortemente operative.
Nel volume B si affronta in
modo ampio la scrittura
professionale, con particolare
riferimento alle tipologie
richieste dall’alternanza
scuola-lavoro (relazioni
di stage, diari di bordo,
curriculum ecc.)
7
PRESENTAZIONE
Parole
come
GRAMMATICA
LIBRO DOC
Il docente ha a disposizione una versione
del libro denominato LIBRO DOC che
contiene le soluzioni a lui riservate, riportate
direttamente in pagina con il colore azzurro.
Didattica inclusiva
Tutte le pagine bordate di rosso contengono
risorse per l’inclusione con font ad alta leggibilità
ed esercizi facilitati:
percorsi essenziali da utilizzare per studenti con Bisogni Educativi Speciali
o per testare le competenze preliminari di base;
attività per l’apprendimento cooperativo (da svolgere anche in coppia o in gruppo).
8
PRESENTAZIONE
Risorse digitali
Audioletture e animazioni
delle mappe grammaticali Esercizi interattivi
Tutti i testi iniziali di unità sono letti da attori professionisti. Gli esercizi delle verifiche
Le mappe del volume di grammatica sono speakerate Invalsi e Competenze sono
e animate (video). Audioletture e video possono essere interattivi e autocorrettivi.
attivati anche con lo smartphone attraverso DeALink.
9
COMPETENZE E DISCIPLINE:
COME CAMBIA LA DIDATTICA?
a cura di Mario Castoldi, docente associato di Didattica generale presso l’Università degli Studi di Torino
vs SE STESSO
RISORSE PROCESSI
COGNITIVE LETTURA DEL CHIAVE
“COMPITO”
vs CONTESTO
vs COMPITO
CONOSCENZE/
ABILITÀ
CONTROLLO/ STRATEGIE
REGOLAZIONE D’AZIONE
vs ALTRI
DISPOSIZIONI AD AGIRE
11
COMPETENZE E DISCIPLINE
Sviluppare una competenza implica prestare attenzio- ne del soggetto, a una visione dinamica del sapere,
ne a tutti e tre i livelli indicati, che tendono a collocarsi veicolato dal concetto di competenza che ci richia-
a diversi livelli di profondità nell’esperienza di appren- ma una mobilitazione di saperi in vista di un certo
dimento del soggetto. scopo, un saper agire insomma;
L’insieme della figura ci restituisce la competenza in- • il passaggio da un approccio analitico, orientato
tesa come capacità di affrontare un compito di realtà verso una scomposizione progressiva del sapere nei
mobilitando le proprie risorse in modo pertinente alle suoi componenti più elementari (basti pensare agli
condizioni del contesto in cui si opera. Un significato sterminati elenchi di conoscenze e abilità propri del-
molto vicino a quello contenuto nella Raccomanda-
la pedagogia per obiettivi…), a un approccio olistico
zione del Parlamento e del Consiglio Europeo sul Qua-
al sapere, riconoscibile nella visione della compe-
dro europeo delle Qualifiche e dei Titoli per l’appren-
tenza come integrazione delle risorse dell’individuo
dimento permanente (23 aprile 2008): “la comprovata
capacità di usare conoscenze, abilità e capacità perso- e rappresentato nella struttura a cerchi concentrici
nali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o del modello proposto;
di studio e nello sviluppo professionale e/o personale”. • il passaggio da un sapere decontestualizzato, vei-
colato dai concetti di conoscenza e abilità che ci
1.2 Il valore aggiunto della restituiscono un sapere astratto, non rapportato a
competenza contesti specifici (ad esempio il saper fare una molti-
Se volessimo sintetizzare il valore aggiunto ricono- plicazione o conoscere le tabelline) e potenzialmen-
scibile nella rappresentazione del sapere attraverso il te inerte, a un sapere situato, riferito a un determina-
costrutto della competenza, in rapporto a concetti più to contesto operativo in cui agire.
tradizionalmente scolastici come quelli di conoscenza
e abilità, potremmo identificare tre piani di analisi: Un valore aggiunto che ci dà la misura della posta in
• il passaggio da una visione statica, prevalente nei gioco e che consente di evidenziare il mutamento di
concetti di conoscenza e abilità che ci richiamano il paradigma che la prospettiva delle competenze pro-
possesso di un certo bagaglio di saperi a disposizio- pone nel pensare l’apprendimento.
scenza, teoria e pratica; Come abbiamo visto in gioco ci sono diversi tipi di
• l’insegnamento assume la conoscenza come evento processi: di ordine cognitivo, in rapporto alla capacità
complesso, globale, situato, multidimensionale per di mettere a fuoco il compito da affrontare, di attivare
il quale qualsiasi operazione di delimitazione e sem- strategie risolutive, di monitorarle e rivederle in corso
plificazione richiede di essere ricondotta alle sue re- d’opera; di ordine metacognitivo, in rapporto alla con-
lazioni con il tutto; sapevolezza del proprio agire; di ordine motivaziona-
le, in rapporto all’atteggiamento verso la situazione
• il gruppo diventa una risorsa per la risoluzione del operativa; di ordine sociale, in rapporto alla relazione
problema, non semplicemente il contenitore entro con gli altri soggetti implicati. La loro combinazione
cui si colloca il processo di apprendimento indivi- definisce il grado di padronanza con cui il soggetto
duale, bensì l’amplificatore e il collettore delle po- affronta il compito di realtà proposto.
tenzialità individuali. La cultura e la prassi scolastica tendono ad attribuire
Pur nella necessaria semplificazione, i due modelli molto valore alle risorse cognitive, ovvero ai saperi
tendono a collocare diversamente il loro baricentro che devono essere posseduti in rapporto alle diverse
all’interno della dinamica formativa: il modello del discipline; molta meno attenzione viene posta, sia nel
muro, o diretto, si fonda su una logica dell’insegna- momento didattico sia nel momento valutativo, alle
mento, caratterizzata da ordine d’esposizione, siste- altre componenti, spesso considerate alla stregua di
maticità, pianificazione rigida, affinità con il sapere te- doti innate nello studente, ma non tematizzate dalla
orico, mentre il modello del ponte, o indiretto, su una cultura e dalla prassi scolastica tradizionale. Il passag-
logica dell’apprendimento, caratterizzata da ordine di gio verso le competenze, quindi, richiede di allargare
scoperta, intuizione, gestione flessibile, affinità con il lo sguardo all’insieme delle componenti che concor-
sapere pratico. rono a formare la competenza: non solo ciò che lo stu-
Possiamo rileggere i due modelli in base alla diversa dente sa, ma anche ciò che sa fare con ciò che sa.
modalità con cui gestiscono la relazione tra mondo
scolastico e mondo reale. Nell’insegnamento-muro si 2.3 Le discipline al servizio delle
assumono le discontinuità tra i due mondi come dati competenze
incontrovertibili su cui costruire l’identità formativa
La centralità del costrutto della competenza nella ri-
della scuola; si crea una sorta di barriera tra mondo
definizione del compito formativo della scuola è at-
scolastico e mondo reale, posta a difesa della missio-
testata dalla crescente attenzione, riconoscibile sia a
ne culturale della scuola. Nell’insegnamento-ponte
livello nazionale, sia a livello internazionale, al tema
si punta a sciogliere tali discontinuità, creando dei
delle competenze chiave per la cittadinanza attiva.
costanti collegamenti tra mondo reale e conoscenza
In modo sempre più cogente si avverte l’esigenza di
scolastica, tra saperi pratici e saperi teorici; il lavoro
identificare e declinare in termini operativi i traguardi
scolastico diviene un’opportunità di prendere le di-
formativi che il sistema scolastico deve assicurare per
stanze dalla realtà contingente, di ritrarsi per osservar-
consentire al soggetto in formazione un inserimento
la e comprenderla più in profondità.
autonomo e responsabile nel contesto sociale, cultu-
rale, professionale in cui vive. Tali traguardi vengono
2.2 La centralità dei processi espressi in termini di competenza, ovvero di capacità
nell’apprendimento di usare il proprio sapere, più o meno formalizzato, per
La visione dinamica della competenza, centrata su rispondere ai propri bisogni personali e alle esigenze
espressioni come “mobilitazione”, “integrazione”, “or- poste dal contesto sociale.
chestrazione” del proprio sapere, riporta al centro Si tratta di un orientamento presente da diversi anni a
dell’attenzione i processi di apprendimento, ovvero livello europeo e internazionale, che solo negli ultimi
le modalità attraverso le quali il soggetto utilizza al anni ha avuto echi significativi anche nel nostro paese,
meglio il proprio sapere per affrontare un compito di dapprima nell’ambito della formazione professionale
realtà. Apprendere non significa solo riprodurre un in- e successivamente anche in riferimento al sistema
sieme di saperi, in modo più o meno fedele all’origina- dell’istruzione.
le (libro di testo o parole dell’insegnante), bensì saperli Un nodo chiave, sia sul piano teorico sia negli svilup-
rielaborare in funzione di una situazione problematica pi operativi, riguarda proprio il rapporto tra le com-
da affrontare. Lo scarto tra “diligenza” e “competenza” petenze e i saperi disciplinari. Aldilà del controverso
si riconosce in questo passaggio, da un sapere inerte, e interminabile dibattito sulla possibilità o meno di
erudito e morto, ad una sapere autentico, competente definire traguardi di competenza all’interno delle sin-
e vivo. gole discipline, risulta indubitabile che la prospettiva
13
COMPETENZE E DISCIPLINE
di apprendimento veicolata dalla competenza tenda Una volta selezionata la competenza si tratta di analiz-
a superare i confini dei saperi disciplinari; lo stesso zarla attraverso l’identificazione delle dimensioni preva-
schema di analisi della campetenza richiamato nella lenti che concorrono alla sua manifestazione; analizzare
sezione precedente evidenzia con chiarezza che, al- una competenza significa, quindi, ricostruire il processo
dilà delle risorse cognitive che rinviano in modo di- soggiacente alla prestazione del soggetto, allo scopo di
retto ai saperi disciplinari, le dimensioni processuali individuare le risorse chiave che devono essere mobili-
della competenza, sia di ordine logico-cognitivo, sia di tate per sviluppare la prestazione richiesta.
ordine socio-relazionale, sia di ordine emotivo tendo- In termini operativi la messa a fuoco della competenza
no a travalicare le singole discipline e a riproporsi nei si realizza attraverso la rappresentazione delle dimen-
diversi campi di sapere. sioni implicate nel processo in una mappa concettuale
Il punto fondamentale che l’irrompere delle compe- e la successiva elaborazione di una rubrica valutativa,
tenze pone al mondo scolastico richiede di ricondurre che consenta di descrivere diversi livelli di padronan-
i saperi disciplinari al loro ruolo di strumenti per la for- za in rapporto alle dimensioni previste nella mappa. Si
mazione del soggetto, piuttosto che di fini in sé. Occor- tratta inoltre di ipotizzare una prova di competenza a
re ribaltare la clamorosa inversione mezzi-fini che ha conclusione del percorso, ovvero la sollecitazione di
da sempre caratterizzato la scuola, per la quale i saperi una prestazione con la quale si ritiene di poter apprez-
disciplinari sono diventati i fini della formazione sco- zare la competenza maturata dal soggetto.
lastica, e riportare le discipline al ruolo per cui si sono Come si vede, l’espressione “a ritroso” richiama l’an-
originate e sviluppate nella storia dell’umanità: fornire damento del percorso progettuale proposto: si parte
strumenti culturali per comprendere e affrontare la re- da alcune domande tipicamente valutative, che sol-
altà naturale e sociale. Solo in questo modo è possibile lecitano ad analizzare la competenza che si intende
assumere le competenze chiave di cittadinanza non promuovere, per poi andare a strutturare il percorso
solo come orpello che abbellisce una proposta for- formativo.
mativa schiacciata sui saperi disciplinari, bensì come
analizzatori dell’intera proposta formativa, in rapporto 2.5 Capovolgere la didattica
ai quali precisare e strutturare il contributo che i vari Non si tratta di capovolgere solo la progettazione, ma
saperi disciplinari possono fornire al loro sviluppo. anche la didattica! L’espressione Flipped Classrom, o
similari, richiama un capovolgimento del rapporto tra
2.4 La progettazione “a ritroso” il lavoro di apprendimento realizzato a scuola, nel con-
Un approccio orientato verso le competenze compor- testo sociale della classe, e il lavoro di apprendimento
ta il ribaltamento della logica progettuale tradiziona- realizzato a casa, nei momenti di relazione individuale
le: invece che andare dai traguardi alla valutazione, si con il sapere: nel modello scolastico egemone “a scuo-
tratta di partire dalla coda, ovvero da una risposta a la si insegna”, per evidenziare la centralità della tra-
due interrogativi: smissione dei contenuti culturali nel lavoro d’aula, e “a
• Qual è il profilo di competenza che voglio contribu- casa si impara”, per sottolineare la tendenza ad affida-
ire a sviluppare con il mio percorso? re allo studente l’appropriazione di tali contenuti per
mezzo dello studio e dell’esercizio individuale; nella
• In termini operativi, quale prova di competenza mi Flipped Classroom si tende a ribaltare questa relazio-
aspetto che i miei allievi possano affrontare a con- ne puntando a spostare il lavoro di acquisizione dei
clusione del percorso? contenuti a casa, attraverso un approccio individuale
Si tratta, come si vede, di anteporre alcune questioni ai contenuti stessi mediato da testi, video, audio, etc.,
tipicamente valutative alla strutturazione del percorso e il lavoro di rielaborazione dei contenuti stessi a scuo-
progettuale, allo scopo di poterlo traguardare in rela- la, attraverso il loro impiego in contesti reali o per af-
zione ad una idea di competenza definita ed artico- frontare problemi complessi.
lata. Ciò implica l’esigenza di scegliere un traguardo Dietro tale capovolgimento emerge un duplice salto
di competenza focale, su cui centrare l’attenzione del mortale, una duplice inversione rispetto al modello
percorso, pur richiamando altre competenze correla- scolastico tradizionale. La prima riguarda il ruolo affi-
te; sebbene possa apparire una semplificazione in rap- dato allo studio individuale, che tende ad essere visto
porto alla complessità di un percorso formativo e alle come qualcosa che segue il lavoro a scuola e si centra
intersezioni esistenti tra i vari ambiti di competenza, sul libro di testo, il quale diviene il mediatore per ec-
l’orientare il focus sul singolo traguardo di competen- cellenza tra l’insegnante e l’allievo, tra quanto fatto a
za consente di dotarsi di una bussola utile ad orientare scuola e l’apprendimento individuale. L’inversione è in
l’intero percorso. primo luogo temporale, nel senso che il lavoro indivi-
14
COMPETENZE E DISCIPLINE
duale rappresenta il primo step del percorso di avvici- 2.6 L’allargamento dello sguardo
namento ai contenuti di sapere, attraverso un primo valutativo
accostamento ai nuovi contenuti che precede l’attivi-
tà in classe; da qui la necessità di orientarsi verso una Un ultimo snodo riguarda il momento della valutazio-
pluralità di fonti con cui operare questo accostamento ne, centrata su una verifica del livello di competenza
(libro di testo, video, file audio, altri materiali,…), an- sviluppato dai singoli allievi a conclusione del percor-
che attraverso le risorse fornite dalle nuove tecnolo- so didattico; una valutazione, quindi, orientata verso la
gie. Inevitabilmente l’inversione diviene anche didat- competenza del soggetto, tesa ad apprezzare il livello
di padronanza raggiunto in rapporto allo specifico do-
tica, in quanto cambia la funzione affidata al lavoro
minio di competenza che il progetto intendeva svilup-
individuale, almeno in questa fase: non acquisizione e
pare. Il punto di partenza non può che essere l’identi-
consolidamento dei contenuti affrontati, bensì prima
ficazione e la focalizzazione della competenza operati
esplorazione di tali contenuti, finalizzata a far emerge-
attraverso la costruzione della rubrica valutativa, as-
re delle domande e a porre le basi per una compren-
sunta come riferimento alla elaborazione progettuale.
sione più profonda. Peraltro è evidente che momenti
Il principio metodologico su cui strutturare il momen-
di lavoro individuale possano essere previsti e richiesti
to valutativo è quello di triangolazione, tipico delle
anche nei momenti successivi, con l’evidente vantag-
metodologie qualitative, per il quale la rilevazione di
gio di avere a disposizione un certo numero di risorse
una realtà complessa richiede l’attivazione e il con-
(scritte, audio, audiovideo, etc.) da utilizzare in modi fronto tra più livelli di osservazione per consentire una
e tempi personalizzati in funzione delle proprie esi- ricostruzione articolata e pluriprospettica dell’ogget-
genze e dei propri stili di apprendimento, laddove la to di analisi. Non è sufficiente un unico punto di vista
lezione dell’insegnante si caratterizza per definizione per comprendere il nostro oggetto di analisi, occorre
come evento singolare e irripetibile osservarlo da molteplici prospettive e tentare di com-
La seconda inversione riguarda il lavoro in aula, nel prenderne l’essenza attraverso il confronto tra i diversi
quale emerge con evidenza un riposizionamento sguardi che esercitiamo, la ricerca delle analogie e del-
dell’insegnante: da erogatore di contenuti a regista le discordanze che li contraddistinguono.
dell’ambiente di apprendimento. Il tempo affidato alla In rapporto alle sfide poste dalla valutazione della com-
presentazione dei contenuti (fare la lezione…) tende petenza, si propone una prospettiva trifocale, un ideale
a ridursi a vantaggio di attività in cui utilizzare e rie- triangolo di osservazione che assuma come baricentro
laborare tali contenuti insieme ai propri compagni e l’idea stessa di competenza oggettivata nella rubrica va-
all’insegnante; ciò non significa non prevedere una ri- lutativa e ai tre vertici le seguenti dimensioni di analisi:
presa dei contenuti, a partire dalle richieste e dalle do-
mande degli allievi, di fatto questo momento risulta - la dimensione soggettiva, che richiama i significati
personali attribuiti dal soggetto alla sua esperienza
un passaggio chiave sul piano didattico e può trovare
di apprendimento: il senso assegnato al compito
spazio prima, durante o dopo le attività previste. Ne
operativo su cui manifestare la propria competenza
consegue la possibilità di “liberare del tempo” rispet-
e la percezione della propria adeguatezza nell’af-
to alla didattica tradizionale a quelle attività e meto-
frontarlo, delle risorse da mettere in campo e degli
dologie generalmente riconosciute dagli insegnanti
schemi di pensiero da attivare;
come suggestive ed efficaci, ma per le quali si fatica
a trovare il tempo, in quanto comportano l’impiego di - la dimensione intersoggettiva, che richiama il siste-
linguaggi operativi e spazi di confronto e interazione. ma di attese, implicito od esplicito, che il contesto so-
Proprio questo aspetto, peraltro, è tra i più suggestivi ciale esprime in rapporto alla capacità del soggetto
e promettenti della proposta della Flipped Classroom, di rispondere adeguatamente al compito richiesto; ri-
in quanto va a toccare un punto chiave del lavoro di- guarda quindi le persone a vario titolo coinvolte nella
dattico: la gestione del tempo, vincolo strutturale con situazione in cui si manifesta la competenza e l’insie-
cui l’insegnante (oltre che l’umanità) è in continua lot- me delle loro aspettative e delle valutazioni espresse;
ta in quanto risorsa per definizione limitata. Anche in - la dimensione oggettiva, che richiama le evidenze
questo caso, quindi, siamo in presenza di una inversio- osservabili che attestano il comportamento del sog-
ne temporale, il lavoro in aula che viene dopo lo stu- getto in relazione al compito assegnato e al conte-
dio individuale, che diviene anche inversione didatti- sto operativo entro cui si trova ad agire; la prova di
ca: l’attività in aula come occasione per manipolare i competenza prefigurata nella fase preliminare del
contenuti di sapere. progetto trova qui la sua collocazione, come oppor-
tunità di manifestare la competenza maturata du-
rante il percorso.
15
COMPETENZE E DISCIPLINE
3. GLOSSARIO MINIMO
A completamento di questa breve introduzione proponiamo un sintetico lessico relativo ad alcuni termini connessi al
lavoro formativo orientato verso le competenze.
16
COMPETENZE E DISCIPLINE
17
COMPETENZE E DISCIPLINE
VALUTAZIONE La valutazione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle
istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tem-
pestiva […] La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il compor-
tamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concor-
re, con la sua finalità anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità
e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni mede-
simi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo.
Fonte: DPR n. 122/2009, art. 1, cc. 2-3.
18
LINEE GUIDA PER GLI ISTITUTI TECNICI
E PROFESSIONALI (2010)
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
Il docente di “Lingua e letteratura italiana” concorre a soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico
far conseguire allo studente, al termine del percorso ed economico; stabilire collegamenti tra le tradizioni cul-
quinquennale, risultati di apprendimento che lo met- turali locali, nazionali ed internazionali, sia in una pro-
tono in grado di: spettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio
utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lin- e di lavoro; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni
gua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e
contesti sociali, culturali, scientifici, economici, tecnolo- valorizzazione; utilizzare e produrre strumenti di comu-
gici; riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, nicazione visiva e multimediale, anche con riferimento
della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi age- alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della co-
volmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento municazione in rete.
Primo biennio
Ai fini del raggiungimento dei risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale,
nel primo biennio il docente persegue, nella propria azione didattica ed educativa, l’obiettivo prioritario di
far acquisire allo studente le competenze di base attese a conclusione dell’obbligo di istruzione, di seguito
richiamate:
– padroneggiare gli strumenti espressivi e argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicati-
va verbale in vari contesti
– leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo
– produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
– utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
Il docente tiene conto, nel progettare il percorso dello studente, dell’apporto di altre discipline, con i loro linguaggi
specifici – in particolare quelli scientifici, tecnici e professionali – e favorisce la lettura come espressione di au-
tonoma curiosità intellettuale anche attraverso la proposta di testi significativi, selezionati in base agli interessi
manifestati dagli studenti.
Per quanto riguarda la letteratura italiana, il docente progetta e programma l’itinerario didattico in modo tale
da mettere in grado lo studente di orientarsi progressivamente sul patrimonio artistico e letterario della cultura
italiana, con riferimenti essenziali alle principali letterature di altri Paesi, anche in una prospettiva interculturale.
Il docente organizza il percorso di insegnamento-apprendimento in modo da utilizzare anche gli strumenti della
comunicazione multimediale, valorizzandone la dimensione cognitiva.
19
LINEE GUIDA PER GLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI
Primo biennio
CONOSCENZE ABILITÀ
Lingua Lingua
Il sistema e le strutture fondamentali della lingua Ascoltare e comprendere, globalmente e nelle parti
italiana ai diversi livelli: fonologia, ortografia, morfo- costitutive, testi di vario genere, articolati e comples-
logia, sintassi del verbo e della frase semplice, frase si; utilizzare metodi e strumenti per fissare i concetti
complessa, lessico. fondamentali, ad esempio appunti, scalette, mappe.
Le strutture della comunicazione e le forme linguisti- Applicare tecniche, strategie e modi di lettura a scopi
che di espressione orale. e in contesti diversi.
Modalità di produzione del testo; sintassi del periodo Applicare la conoscenza ordinata delle strutture della
e uso dei connettivi; interpunzione; varietà lessicali, lingua italiana ai diversi livelli del sistema.
anche astratte, in relazione ai contesti comunicativi. Nell’ambito della produzione e dell’interazione orale,
Strutture essenziali dei testi descrittivi, espositivi, attraverso l’ascolto attivo e consapevole, padroneg-
narrativi, espressivi, valutativo-interpretativi, argo- giare situazioni di comunicazione tenendo conto
mentativi, regolativi. dello scopo, del contesto, dei destinatari.
Modalità e tecniche relative alla competenza testua- Esprimere e sostenere il proprio punto di vista e rico-
le: riassumere, titolare, parafrasare, relazionare, strut- noscere quello altrui.
turare ipertesti, ecc. Nell’ambito della produzione scritta, ideare e struttu-
Aspetti essenziali dell’evoluzione della lingua italia- rare testi di varia tipologia, utilizzando correttamen-
na nel tempo e nello spazio e della dimensione so- te il lessico, le regole sintattiche e grammaticali, ad
cio-linguistica (registri dell’italiano contemporaneo, esempio, per riassumere, titolare, parafrasare, relazio-
diversità tra scritto e parlato, rapporto con i dialetti). nare, argomentare, strutturare ipertesti, ecc.
Riflettere sulla lingua dal punto di vista lessicale,
morfologico, sintattico.
Letteratura Letteratura
Metodologie essenziali di analisi del testo letterario Leggere e commentare testi significativi in prosa e in
(generi letterari, metrica, figure retoriche, ecc.). versi tratti dalla letteratura italiana e straniera.
Opere e autori significativi della tradizione letteraria Riconoscere la specificità del fenomeno letterario,
e culturale italiana, europea e di altri Paesi, inclusa utilizzando in modo essenziale anche i metodi di
quella scientifica e tecnica. analisi del testo ( ad esempio, generi letterari, metri-
ca, figure retoriche).
20
RISULTATI DI APPRENDIMENTO COMUNI
A TUTTI I PERCORSI DI ISTRUZIONE
PROFESSIONALE
(da Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca)
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in
grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti personali, sociali e professionali.
22
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari
contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali.
23
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI
24
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con
le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
25
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva intercul-
turale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti
e contesti di studio e di lavoro.
26
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali.
27
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle
strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
28
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento.
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare in
modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo.
29
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all’economia, all’organizzazione, allo svolgimento dei pro-
cessi produttivi e dei servizi.
30
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza e alla tutela della salute
nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
31
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI
COMPETENZA DI RIFERIMENTO
Utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti degli assi culturali per comprendere la realtà ed operare in campi
applicativi.
32
COMPETENZE DI RIFERIMENTO E ASSI CULTURALI
33
PROGRAMMAZIONE E METODOLOGIE
DI LAVORO
ISTITUTI PROFESSIONALI E TECNICI • Progettare: elaborare e realizzare progetti riguar-
danti lo sviluppo delle proprie attività di studio e
Prima fase: la definizione dei di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per
prerequisiti stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative
I prerequisiti si definiscono nelle riunioni dipartimen- priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti,
tali e in quelle dei Consigli di classe. Generalmente, definendo strategie di azione e verificando i risultati
i prerequisiti ritenuti fondamentali per affrontare il raggiunti.
biennio della Scuola secondaria di II grado sono i se-
• Comunicare: comprendere messaggi di genere di-
guenti:
verso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di
• possedere un lessico di base; complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi
• saper consultare il dizionario; diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico,
ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici
• saper cogliere le informazioni trasmesse dal testo; e multimediali).
• saper produrre semplici testi orali e scritti in base • Rappresentare: eventi, fenomeni, principi, concet-
alle loro diverse funzioni (descrivere, narrare, rego- ti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo,
lare).
emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verba-
le, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse
conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti
Seconda fase: la rilevazione dei livelli (cartacei, informatici e multimediali).
di partenza • Collaborare e partecipare: interagire in gruppo,
I livelli di partenza si verificano attraverso una serie comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando
di test di ingresso che valutano il possesso dei prere- le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittua-
quisiti. I test si propongono inoltre di avere una prima lità, contribuendo all’apprendimento comune ed
conoscenza della classe, utile sia alla rimozione delle alla realizzazione delle attività collettive, nel ricono-
difficoltà più diffuse sia all’avvio di una programma- scimento dei diritti fondamentali degli altri.
zione mirata e specifica.
• Agire in modo autonomo e responsabile: saper-
si inserire in modo attivo e consapevole nella vita
sociale e far valere al suo interno i propri diritti e
Terza fase: l’individuazione degli bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le
obiettivi generali opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsa-
Le competenze «indicano la comprovata capacità di bilità.
usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali • Risolvere problemi: affrontare situazioni problema-
e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e tiche costruendo e verificando ipotesi, individuan-
nello sviluppo professionale e/o personale; le competen- do le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e
ze sono descritte in termine di responsabilità e autono- valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando,
mia.» (Allegato 2 al D.M. 139/2007). secondo il tipo di problema, contenuti e metodi del-
Lo stesso allegato indica poi le seguenti Competenze le diverse discipline.
chiave di cittadinanza: • Individuare collegamenti e relazioni: individuare
• Imparare ad imparare: organizzare il proprio ap- e rappresentare, elaborando argomentazioni coe-
prendimento, individuando, scegliendo ed utiliz- renti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e
zando varie fonti e varie modalità di informazione e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti
di formazione (formale, non formale ed informale), disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, co-
anche in funzione dei tempi disponibili, delle pro- gliendone la natura sistemica, individuando analo-
prie strategie e del proprio metodo di studio e di gie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed
lavoro. effetti e la loro natura probabilistica.
34
PROGRAMMAZIONE E METODOLOGIE DI LAVORO
• Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire mente in una pluralità di situazioni comunicative e per
ed interpretare criticamente l’informazione ricevu- esercitare pienamente la cittadinanza».
ta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti Lo stesso Documento, inoltre, riassume le competen-
comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità,
ze fondamentali afferenti all’apprendimento della Lin-
distinguendo fatti e opinioni.
gua italiana nei seguenti obiettivi:
• padroneggiare gli strumenti espressivi ed argo-
Quarta fase: l’individuazione degli mentativi indispensabili per gestire l’interazione
obiettivi specifici comunicativa verbale in vari contesti;
L’Allegato 1 al D.M. 139/2007, in cui si definiscono gli • leggere, comprendere ed interpretare testi scritti
Assi culturali relativi alle competenze di base a con- di vario tipo;
clusione dell’obbligo di istruzione, specifica: «La pa-
• produrre testi di vario tipo in relazione ai differen-
dronanza della lingua italiana è premessa indispen-
sabile all’esercizio consapevole e critico di ogni forma ti scopi comunicativi;
di comunicazione; è comune a tutti i contesti di ap- • utilizzare gli strumenti fondamentali per una frui-
prendimento ed è obiettivo delle discipline afferenti zione consapevole del patrimonio letterario.
ai quattro assi. Il possesso sicuro della lingua italiana
è indispensabile per esprimersi, per comprendere e All’interno di tale quadro di riferimento, nella tabella
avere relazioni con gli altri, per far crescere la consa- che segue, forniamo una serie di obiettivi specifici e
pevolezza di sé e della realtà, per interagire adeguata- dettagliati relativi a ciascuna delle due classi.
35
PROGRAMMAZIONE E METODOLOGIE DI LAVORO
36
PROGRAMMAZIONE E METODOLOGIE DI LAVORO
37
PROGRAMMAZIONE E METODOLOGIE DI LAVORO
38
PROGRAMMAZIONE E METODOLOGIE DI LAVORO
• Gli allievi saranno avviati al commento e all’interpretazione dei testi attraverso gli esercizi specifici presenti nei
due volumi.
• Gli argomenti trattati saranno oggetto di diversi tipi di produzione, scritta e orale.
• Al fine di abituare gli studenti a esprimere chiaramente le proprie idee e confrontarle con quelle altrui, le con-
versazioni e i dibattiti riceveranno gli opportuni spazi.
• Saranno utilizzati, a seconda delle necessità e dell’opportunità, video, giornali, rete informatica e visite guida-
te.
Valutazione
La verifica si avvarrà dei seguenti strumenti di valutazione:
• prove intermedie e finali presenti nelle varie unità;
• questionari;
• colloqui;
• lavoro di gruppo;
• lavoro individuale;
• esercizi di composizione testuale;
• verifiche presenti nella Guida.
In relazione al processo di apprendimento di ogni singolo allievo, la valutazione terrà costantemente conto del
raffronto tra i risultati delle diverse verifiche e i livelli di partenza.
In particolare considerazione si terranno:
• l’assimilazione dei contenuti;
• l’acquisizione delle competenze;
• la qualità dei contenuti esposti;
• la partecipazione attiva e l’interesse per il lavoro svolto in classe;
• l’impegno nella preparazione individuale;
• il comportamento e il rispetto verso le persone, le cose e le regole.
39
LA PROGRAMMAZIONE PER I B.E.S.
Vari tipi di Bisogni Educativi Speciali presente un Bisogno Educativo Speciale sono così
classificate dall’ICF (cfr. Ianes, 2005):
La sigla BES indica quegli alunni che richiedono una
speciale attenzione in quanto portatori di uno svan- AREA FUNZIONALE CORPOREA E COGNITIVA
taggio scolastico (D.M. 27.12.12); dell’area fanno parte - Ospedalizzazioni, malattie acute o croniche, lesioni,
problematiche diverse, definite appunto Bisogni Edu- anomalie cromosomiche o del corpo.
cativi Speciali (BES). In essa sono compresi: - Difficoltà motorie o sensoriali, difficoltà di attenzio-
- alunni con disabilità certificata ai sensi della L. ne e di memorizzazione.
104/92. In questo caso è prevista la presenza del - Mancanza di autonomia personale e sociale, diffi-
docente di sostegno, per un numero di ore commi- coltà di gestione del tempo e di pianificazione delle
surato al bisogno. azioni, difficoltà di applicazione delle conoscenze,
- alunni con disturbi evolutivi specifici. Nella D.M. difficoltà linguistiche.
vi rientrano i Disturbi Specifici dell’Apprendimento AREA RELAZIONALE
(DSA), diagnosticati ai sensi della L. 170/10, e i de- - Difficoltà di autocontrollo, problemi comportamen-
ficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della tali ed emozionali, scarsa autostima, motivazione e
coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperat- curiosità, difficoltà nelle relazioni con i compagni,
tività (ADHD). Per gli alunni con DSA è obbligatorio gli insegnanti e gli adulti.
il ricorso a un Piano Didattico Personalizzato (PDP),
l’utilizzo di strumenti compensativi e di misure di- AREA AMBIENTALE
spensative per garantirne il successo scolastico. - Famiglia problematica, pregiudizi ed ostilità cul-
- alunni con svantaggio socioeconomico, linguisti- turali, ambienti deprivati/devianti, difficoltà socio
co o culturale, anche temporaneo. In questo caso, economiche, difficoltà di comunicazione o collabo-
pur non essendovi una problematica certificata o razione tra le agenzie (scuola, servizi, enti…) che in-
diagnosticata ai sensi di una norma specifica di ri- tervengono nell’educazione o nella formazione.
ferimento, si rileva un bisogno educativo speciale
IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP)
generalmente limitato nel tempo, dovuto a molte-
plici e contingenti situazioni, causa di svantaggio; è I Bisogni Educativi Speciali, dunque, possono essere
pertanto necessario per un certo periodo di tempo molteplici e le misure previste nelle specificità delle
una particolare attenzione educativa. Si tratta ad situazioni sono riconducibili alle peculiari disposizioni
esempio di allievi di recente immigrazione che non normative: la direttiva ministeriale obbliga le istituzio-
hanno ancora appreso la lingua italiana, oppure ni scolastiche a prendere in carico «in modo inclusivo
di studenti che si trovano in una situazione socia- e globale tutti gli alunni», ad adottare il Piano Didatti-
le, economica o culturale difficile, causa di disagio co Personalizzato (PDP), le misure dispensative e quel-
per lo svolgimento di un regolare percorso scolasti- le compensative più adeguate.
co. Anche in questo caso, come previsto dalla nota Accogliere in classe alunni con Bisogni Educativi Spe-
ministeriale n. 2563/13, si può ricorrere – qualora ciali significa farli divenire parte integrante del conte-
il consiglio di classe lo ritenga necessario e per un sto scolastico, alla pari degli altri alunni e senza alcuna
certo periodo di tempo – alla compilazione di un discriminazione, per assicurare a tutti il diritto allo stu-
PDP e alla messa in opera di misure compensative e dio e al successo scolastico. Diviene perciò necessario
dispensative. Non si tratta però di un obbligo bensì progettare un’organizzazione educativa e didattica
di una decisione collegiale dei docenti. personalizzata negli obiettivi, nei percorsi formativi e
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS, 2002) nelle strategie didattiche.
e l’International Classification of Functioning, disability Adeguare la programmazione disciplinare ai BES si-
and health (ICF) definiscono il Bisogno Educativo Spe- gnifica individuare in primo luogo gli obiettivi minimi
ciale «qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, essenziali, rispondenti alle esigenze di ogni singolo
permanente o transitoria, in ambito educativo e/o alunno; si è scelto qui di declinarli come indicazioni da
apprenditivo, dovuta all’interazione dei vari fattori di personalizzare per ognuno, nella consapevolezza che
salute, e che necessita di educazione speciale indivi- ogni situazione è diversa e ha bisogno, conseguente-
dualizzata». Alcune delle situazioni in cui può essere mente, di strategie di intervento non standardizzabili.
40
LA PROGRAMMAZIONE PER I B.E.S.
42
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
L’Alternanza scuola-lavoro rappresenta una metodo- colo scolastico e contribuiscono a formare il credito
logia didattica innovativa, secondo la Legge 107 del per l’Esame di Stato del quinto anno; rappresentano
2015, che riprende e modifica norme precedenti, risa- inoltre una delle fasi su cui si svolgerà il colloquio.
lenti al 2003 e al 2005, e non riguarda più solo gli Isti- A regime, per i Licei nel triennio sono previste 200 ore
tuti tecnici e professionali, ma tutte le scuole superiori. di alternanza, mentre per gli Istituti Tecnici e Professio-
L’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze nali il monte orario sale a 400 ore.
acquisite a scuola e a testare sul campo le attitudini Gli Istituti Professionali possono iniziare i percorsi di
degli studenti, per arricchirne la formazione, orientar- Alternanza scuola-lavoro già nel primo biennio di stu-
ne il percorso di studio e, in futuro, di lavoro, grazie a di, per offrire agli studenti maggiori opportunità di
progetti in linea con il loro piano di studi. orientamento e conoscenza del mondo del lavoro e
I moduli didattici e le esperienze svolti dagli studenti per prepararli alle esperienze più complesse e orga-
in alternanza sono obbligatori, fanno parte del curri- nizzate che li attendono a partire dal terzo anno.
LE INDICAZIONI MINISTERIALI
L’Alternanza
UN MODELLO DIDATTICO
L’Alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole
superiori, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015, in linea con il princi-
pio della scuola aperta.
Le esperienze indicate e regolate nelle disposizioni di Legge precedenti sono state riviste e ridefi-
nite in un contesto più ampio, con risorse e linee di programmazione e progettazione adeguate.
Il Ministero a tale riguardo ha predisposto una serie di risorse web, con modelli, format e propo-
ste operative utili soprattutto per le scuole che hanno minori esperienze in materia.
La scuola nelle intenzioni del legislatore deve favorire in modo efficace la crescita e promuovere
nuove competenze, contro la disoccupazione e il disallineamento tra domanda e offerta nel
mercato del lavoro. Per questo, deve aprirsi al territorio, chiedendo alla società di rendere tutti gli
studenti protagonisti consapevoli delle scelte per il proprio futuro.
Con l’Alternanza scuola-lavoro, viene introdotto in primo luogo un metodo didattico e di
apprendimento sintonizzato con le esigenze del mondo esterno che chiama in causa anche gli
adulti, nel loro ruolo di tutor interni (docenti) e tutor esterni (referenti della realtà ospitante).
Le esperienze e i percorsi di alternanza vedono quindi coinvolti non solo imprese e aziende, ma
anche associazioni sportive e di volontariato, enti culturali, istituzioni e ordini professionali,
che possono diventare partner educativi della scuola per sviluppare in sinergia esperienze coe-
renti alle attitudini e alle passioni di ogni ragazza e di ogni ragazzo.
In questa chiave si spiega il monte ore obbligatorio: 400 ore negli istituti tecnici e professionali
43
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
e 200 ore nei licei che rappresentano un innovativo format didattico rispetto alle tradizionali atti-
vità scolastiche e possono essere svolte anche durante la sospensione delle attività didattiche.
Si prevede anche la possibilità di svolgere le esperienze di alternanza presso soggetti esteri,
estendendo soprattutto alla conoscenza del mercato del lavoro europeo le attività previste per gli
studenti.
Questa importante opportunità è collegata alle varie azioni previste per gli studenti della scuola
superiore dal contenitore Erasmus Plus, con scambio di buone pratiche, azioni di mobilità, poten-
ziamento delle competenze linguistiche, comunicative oltre che professionali.
Il modello proposto supera quindi la consolidata divisione tra percorsi di studio fondati sulla
conoscenza e altri che privilegiano l’esperienza pratica. Conoscenze, abilità pratiche e compe-
tenze nella logica dell’alternanza devono muoversi insieme.
44
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
45
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
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L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
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L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
48
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
49
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
51
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
52
L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
SITOGRAFIA
http://www.istruzione.it/alternanza/
Questo è il link essenziale per essere aggiornati sulle iniziative ministeriali e su tutta la normativa dell’Alternanza.
http://www.istruzione.it/alternanza/allegati/NORMATIVA%20ASL/GUIDA%20OPERATIVA%20ASL_Versione%206.
pdf
A questo indirizzo è disponibile in formato pdf scaricabile la guida Operativa del MIUR sull’Alternanza.
http://www.piazzadellecompetenze.net/index.php?title=Pagina_principale
Un repertorio molto utile che riguarda unità di apprendimento, modelli di certificazione, esperienze di scuole di
ogni tipologia sul tema della valutazione delle competenze in Alternanza.
Considerate le ampie competenze che ciascuna Regione ha nel settore dell’Istruzione e della formazione profes-
sionale, può essere utile consultare le pagine della propria Regione dedicate all’Alternanza scuola-lavoro.
Un esempio è quello della Regione Lombardia: http://www.alternanzascuolalavoro.it/
http://www.indire.it/progetto/alternanza-scuola-lavoro/
Sul sito dell’Indire sono disponibili modelli di valutazione e certificazione delle competenze, oltre che una
sezione di esperienze didattiche collegate all’Alternanza scuola-lavoro.
53
• Test di ingresso
• Verifiche Volume A
• Verifiche Volume B
www.deascuola.it
I file in formato Word delle verifiche sono disponibili:
– nell’eBook e nell’Easy eBook (offline) del libro, tra le risorse
riservate al docente
– nel sito libro, su www.deascuola.it
NOME E COGNOME CLASSE DATA
TEST DI INGRESSO 1
COMPETENZE DI LETTURA E GRAMMATICALI
1 Evidenzia le parole scritte in modo errato, poi riscrivile correttamente nelle righe sottostanti.
Punti /12
2 Dividi in sillabe le seguenti parole tratte dal testo: semplicemente, nascondersi, avanti, atroce,
disturbava, girellare.
Punti /6
56
NOME E COGNOME TEST DI INGRESSO 1
5 Alla riga 5 puoi trovare l’espressione …come se fossero due tende. Si tratta di:
A una metafora. C una ripetizione.
B un paragone. D una aggettivazione.
Punti /1
9 Trasforma al passivo la frase …le […] mamme portavano a spasso i loro bambini (rr. 9-10).
Punti /3
10 Quale fra questi termini non è sinonimo di statica, riferito alla mamma del protagonista (r. 11)?
A Fissa. C Equilibrata.
B Immobile. D Ferma.
Punti /1
57
TEST DI INGRESSO 1 NOME E COGNOME
13 Colloca nella tabella le seguenti parole: molto, poltrire, non, nel, ma, caldo, dietro, due, invece,
lei, nessuno, in, realtà, accorse, le, altre, una, cominciò, ai, guaio.
Articoli
Nomi
Aggettivi
Verbi
Pronomi
Avverbi
Preposizioni
Congiunzioni
Punti /20
VALUTAZIONE
58
NOME E COGNOME CLASSE DATA
TEST DI INGRESSO 1
COMPETENZE DI LETTURA E GRAMMATICALI
1 Dividi in sillabe le seguenti parole tratte dal testo: semplicemente, nascondersi, avanti, atroce,
disturbava, girellare.
Punti /6
7 Quale fra questi termini non è sinonimo di statica, riferito alla mamma della protagonista (r.
12)?
A Fissa.
B Immobile.
C Equilibrata.
D Ferma.
Punti /1
60
NOME E COGNOME TEST DI INGRESSO 1
9 Colloca nella tabella le seguenti parole: molto, poltrire, non, nel, ma, caldo, dietro, due, invece,
lei, nessuno, in, realtà, accorse, le, altre, una, cominciò, guaio.
Articoli
Nomi
Aggettivi
Verbi
Pronomi
Avverbi
Preposizioni
Congiunzioni
Punti /19
VALUTAZIONE
61
NOME E COGNOME CLASSE DATA
TEST DI INGRESSO 2
COMPETENZE TRASVERSALI
1 Assumendo come vera la prima frase in neretto di ciascuna delle seguenti serie, indica se
quelle successive sono vere o false.
2 Indica se le espressioni che trovi in corsivo descrivono la causa (C) oppure il fine (F) dell’azione.
1. Ho svolto un’ampia relazione per sviluppare questo tema. C F
2. Sono arrivato in ritardo per il traffico. C F
3. Abbiamo studiato a lungo per la verifica di matematica. C F
4. Se qualche volta ti rimprovero, lo faccio per il tuo bene. C F
5. Per le troppe assenze sono rimasto indietro nelle lezioni di storia. C F
Punti /5
62
NOME E COGNOME TEST DI INGRESSO 2
7 Amplia con almeno tre termini il campo semantico dei vocaboli che indicano un suono.
tintinnio, brusio, sibilo, frastuono, bisbiglio,
Punti /3
VALUTAZIONE
63
NOME E COGNOME CLASSE DATA
TEST DI INGRESSO 3
COMPETENZE ORTOGRAFICHE E LESSICALI
Punti /4
2. A quanto pare, non ai ancora detto a Maria della festa di lunedì prossimo.
3. Piero non è ancora soddisfatto dei risultati che a ottenuto, anche se tutti gli anno detto che è
stato davvero bravo.
Punti /4
64
NOME E COGNOME TEST DI INGRESSO 3
3. Mia madre ha un diavolo per capello a causa del mio profitto in storia.
Punti /8
VALUTAZIONE
65
NOME E COGNOME CLASSE DATA
TEST DI INGRESSO 4
COMPETENZE GRAMMATICALI
5 Nella frase Nella sua classe, Lucia è la migliore in matematica, è la migliore indica un:
A superlativo assoluto.
B comparativo di maggioranza.
C superlativo relativo.
D grado positivo.
Punti /1
66
NOME E COGNOME TEST DI INGRESSO 4
6 Nella frase Ho visto alcune stelle cadenti, la parola alcune ha la funzione di:
A aggettivo indefinito.
B aggettivo dimostrativo.
C pronome indefinito.
D aggettivo numerale.
Punti /1
9 Nella frase Il treno che è arrivato alle 7.00 proveniva da Savona, il che è:
A una congiunzione.
B una preposizione.
C un pronome relativo.
D un aggettivo indefinito.
Punti /1
10 Nella frase Vorrei che andassi più spesso a trovare Lucia, il che è:
A una congiunzione.
B una preposizione.
C un pronome relativo.
D un aggettivo indefinito.
Punti /1
67
TEST DI INGRESSO 4 NOME E COGNOME
11 Individua, tra le seguenti frasi, quella che corrisponde esattamente alla forma passiva dell’e-
spressione Gianni offende Giacomo.
A Giacomo è stato offeso da Gianni.
B Giacomo fu offeso da Gianni.
C Giacomo era offeso da Gianni.
D Giacomo è offeso da Gianni.
Punti /1
VALUTAZIONE
68
NOME E COGNOME CLASSE DATA
TEST DI INGRESSO 5
COMPRENSIONE DEL TESTO
Il tono leggero dei racconti di Fredric Brown (1906-1972) costituisce spesso un pretesto
per mettere in ridicolo i più diffusi pregiudizi.
Fredric Brown
Questione di scala
– Non capisco perché la gente si preoccupi tanto – disse la signorina Macy, fiutando
l’aria. – Finora non ci hanno «fatto» niente, no?
Altrove, in tutte le città, regnava il panico. Ma non nel giardino della signorina Macy.
Con calma, serenamente, ella alzò gli occhi e guardò di nuovo gli invasori, mostruose sago-
me alte più di mille metri. 5
Erano sbarcati una settimana fa, da un’astronave lunga almeno cento chilometri che s’e-
ra posata delicatamente sul deserto dell’Arizona. Erano usciti in lunga fila – almeno in
mille – dal ventre del vascello, e ora se ne andavano in giro per tutta la Terra.
Ma, come faceva notare la signorina Macy, non avevano toccato nulla, non avevano fatto
del male a nessuno. Non erano abbastanza «densi» per rappresentare un pericolo. Quando 10
uno di loro ti calpestava, o calpestava la casa in cui ti trovavi, tutto si oscurava di colpo e non
vedevi più niente finché non avesse spostato il piede: ma tutto finiva lì.
Non avevano mostrato il minimo interesse per gli esseri umani e ogni tentativo di co-
municare con loro s’era dimostrato vano, come del resto ogni tentativo di distruggerli. L’e-
sercito e l’aviazione avevano fatto di tutto, ma i grossi calibri li centravano in pieno senza 15
turbarli, e neppure una bomba H1, sganciata su uno di loro mentre attraversava una zona
deserta, l’aveva minimamente infastidito.
Gli uomini, era chiaro, non li interessavano affatto.
– E questa, – disse la signorina Macy a sua sorella, che, non essendo sposata, era natu-
ralmente anche lei signorina Macy – è la prova che non vogliono farci del male, non trovi? 20
– Speriamo bene, Amanda – disse la sorella della signorina Macy. – Ma guarda cosa
stanno facendo adesso.
Era una giornata molto limpida, o piuttosto, lo era stata. Il cielo, fino a poco prima, era
d’un azzurro tersissimo2 e le grandi spalle, le teste quasi umanoidi dei giganti, si distingue-
vano nettamente, lassù, a un miglio3 da terra. Ma ora l’atmosfera s’andava annebbiando, 25
1. bomba H: chiamata anche bomba te di quelle custodite negli arsenali stanze, di valore diverso secondo
termonucleare, la bomba H costitui- atomici è tuttavia di potenza conte- i tempi e i luoghi. Quello terrestre,
sce un’evoluzione della bomba ato- nuta. usato nei Paesi anglosassoni, è equi-
mica, rispetto alla quale può essere 2. tersissimo: molto limpido, pulito. valente a 1609,34 m; il miglio marino,
molto più distruttiva. La maggior par- 3. miglio: unità di misura delle di- o nautico, è pari a 1853,18 m.
69
TEST DI INGRESSO 5 NOME E COGNOME
notò la signorina Macy seguendo lo sguardo della sorella. I giganti, qui, erano due, e ciascu-
no teneva tra le mani un oggetto cilindrico, da cui sprizzavano grandi nubi di una sostanza
vaporosa che scendeva lentamente a coprire la Terra.
La signorina Macy fiutò di nuovo l’aria:
– Fanno delle nuvole. Forse è il loro modo di divertirsi un po’, di giocare. Che male ci 30
possono fare con qualche nuvola? Non capisco perché la gente si preoccupi tanto.
Tornò al suo lavoro.
– Cos’è che stai spruzzando, Amanda? – chiese sua sorella. – Un fertilizzante liquido?
– No – disse la signorina Macy. – Un insetticida.
(F. Brown, Il secondo libro della fantascienza, a cura di C. Fruttero, Einaudi 1961)
Punti /2
70
NOME E COGNOME TEST DI INGRESSO 5
Punti /2
Punti /1
Punti /4
11 Quale dei seguenti gruppi di parole può essere usato come sinonimo del termine sagome
(rr. 4-5)?
A Gomene, funi. C Profili, contorni.
B Nubi, cumuli. D Anime, spiriti.
Punti /1
71
TEST DI INGRESSO 5 NOME E COGNOME
17 Alla r. 34 trovi il termine insetticida; scrivi almeno una seconda parole che contenga lo stesso
suffisso.
Punti /2
VALUTAZIONE
72
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 1
A
VOLUME
NARRATIVA – LABORATORIO
La struttura del racconto • Autore, narratore e punto di vista •
Il sistema dei personaggi • Il tempo e lo spazio
4 Lo Spannung costituisce:
A un momento in cui si verifica un rallentamento dell’azione.
B una serie di sequenze dialogiche.
C il momento di massima tensione narrativa.
D una caratteristica tipica della letteratura anglosassone.
Punti /1
73
VERIFICA 1 NOME E COGNOME
A
B flashback.
C Spannung.
D intreccio.
Punti /1
74
NOME E COGNOME VERIFICA 1
A
10 Con l’espressione «tempo della storia» si intende:
A l’arco di tempo in cui si svolgono i fatti.
VOLUME
B la durata della narrazione.
C il tempo necessario allo svolgimento degli eventi principali.
D il tempo necessario allo svolgimento dei fatti secondari.
Punti /1
11 Gli avvenimenti meno importanti, ma giudicati utili per la comprensione della vicenda, ven-
gono di solito sintetizzati:
A nella scena.
B nel sommario.
C nella digressione.
D nell’analisi.
Punti /1
VALUTAZIONE
75
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 1
A
VOLUME
NARRATIVA – LABORATORIO
La struttura del racconto • Autore, narratore e punto di vista •
Il sistema dei personaggi • Il tempo e lo spazio
IL TESTO NARRATIVO
è suddivisibile in
Punti /4
76
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 1
A
A la prospettiva attraverso cui viene presentata la vicenda.
VOLUME
B l’esatta definizione dei luoghi e dei tempi in cui si svolge l’azione.
C la presenza di flashback e di anticipazioni.
D l’ottica deformata di una vicenda.
Punti /1
NARRATORE
può essere
esterno interno
(o ) (o )
Punti /2
5 Il narratore onnisciente:
A è esterno e sa sempre tutto dei personaggi.
B è esterno e sa sempre tutto dei personaggi principali.
C sa sempre tutto dei personaggi e della vicenda.
D è interno e sa sempre tutto dei personaggi.
Punti /1
6 L’antagonista è:
A uno degli aiutanti del protagonista.
B uno dei personaggi secondari.
C il personaggio principale.
D l’oppositore del protagonista.
Punti /1
77
VERIFICA COMPENSATIVA 1 NOME E COGNOME
9 La digressione costituisce:
A una parte del racconto con molti dialoghi.
B una scena con pochi dialoghi.
C una riflessione dell’autore.
D un particolare tipo di pausa con cui l’autore fornisce al lettore notizie supplementari.
Punti /1
VALUTAZIONE
78
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 2
A
VOLUME
NARRATIVA – LABORATORIO
Tema, scopo e messaggio, contesto • I registri, i linguaggi settoriali,
la paratassi e l’ipotassi • Le figure retoriche
79
VERIFICA 2 NOME E COGNOME
A
5 Servendoti del dizionario, stabilisci le giuste relazioni tra i seguenti termini e i rispettivi lin-
guaggi settoriali.
VOLUME
1. Indulgenza A Linguistica
2. Protesi B Religione
3. Paratassi C Matematica
4. Tornio D Nautica
5. Ascissa E Meccanica
6. Tribordo F Medicina
1 2 3 4 5 6
Punti /6
9 Quale figura retorica è contenuta nella frase Quelli che muoiono, … bisogna pregare Iddio per
loro?
A Sineddoche.
B Ossimoro.
C Anacoluto.
D Litote.
Punti /1
80
NOME E COGNOME VERIFICA 2
A
10 Quali figure retoriche sono contenute nel verso e pioggia e nevi e gelo?
A Asindeto e climax.
VOLUME
B Asindeto e sinestesia.
C Polisindeto e climax.
D Polisindeto e sinestesia.
Punti /1
12 Quale figura retorica è presente nella frase Grimilde non è molto affettuosa?
A Ossimoro.
B Litote.
C Metonimia.
D Iperbole.
Punti /1
VALUTAZIONE
81
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 2
A
VOLUME
NARRATIVA – LABORATORIO
Tema, scopo e messaggio, contesto • I registri, i linguaggi settoriali,
la paratassi e l’ipotassi • Le figure retoriche
MESSAGGIO
Punti /4
82
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 2
A
A un’espressione dal significato particolarmente difficile.
VOLUME
B le parole utilizzate dall’autore per introdurre un’analessi.
C le parole che, ricorrendo più spesso nel testo, rinviano a uno stesso insieme tematico.
D parole oscure che, se opportunamente spiegate, chiariscono il senso del brano.
Punti /1
7 Quale figura retorica è contenuta nella frase Piero non è molto veloce?
A Iperbole.
B Ossimoro.
C Litote.
D Metonimia.
Punti /1
VALUTAZIONE
83
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 3
A
VOLUME
Umberto Eco
Come viaggiare con un salmone
Umberto Eco (1932-2016) è stato un semiologo, piccole cose e di piccoli problemi.
filosofo e scrittore che ha profondamente se- Nel brano che segue, che dà il titolo alla rac-
gnato la cultura italiana degli ultimi decenni. colta, le rigide regole di un albergo inglese,
Irriverente e bizzarro, Come viaggiare con un sal- combinate con il difettoso funzionamento
mone comprende una raccolta di alcune «Bu- dei computer e le conseguenze di una globa-
stine di Minerva», la rubrica tenuta dall’autore lizzazione che aveva appena iniziato a mani-
dal 1985 al 2016 sul settimanale «L’Espresso». festarsi, danno origine a una gustosa serie di
I brevi racconti compongono così un’incon- contrattempi, ma rivelano anche alcune con-
sueta guida per la nostra quotidianità, fatta di traddizioni della cosiddetta modernità.
A leggere i giornali, due sono i problemi che assillano1 il nostro tempo: l’invadenza dei
Computer, e la preoccupante avanzata del Terzo mondo2. È vero, e io lo so.
Il mio viaggio dei giorni scorsi era breve: un giorno a Stoccolma e tre a Londra. A Stoc-
colma mi è avanzato il tempo per comperare un salmone affumicato, enorme, a prezzo
stracciato. Era accuratamente avvolto in plastica, ma mi hanno detto che se ero in viaggio 5
avrei fatto bene a tenerlo al freddo. Facile a dirsi.
Fortunatamente a Londra il mio editore mi aveva prenotato un albergo di lusso, for-
nito di frigobar. Arrivato all’albergo, ho avuto l’impressione di essere in una legazione di
Pechino durante la rivolta dei Boxers3. Famiglie accampate nell’atrio, viaggiatori avvolti
in coperte che dormono sui loro bagagli... Mi informo dagli impiegati, tutti indiani, più 10
qualche malese. Mi dicono che proprio il giorno prima quel grande albergo aveva installato
un sistema computerizzato il quale, per difetto di rodaggio, era entrato in panne4 da due
ore. Non si poteva sapere quale camera fosse libera e quale occupata. Occorreva attendere.
Verso sera il computer è stato riparato e sono riuscito a entrare nella mia camera. Pre-
occupato per il mio salmone, l’ho estratto dalla valigia e ho cercato il frigobar. Di solito 15
1. assillano: molestano con insisten- ampio indicava i Paesi poveri dell’A- inizialmente utilizzarono il nome di
za, tormentano. sia e dell’Africa. «pugili della giustizia e della concor-
2. Terzo mondo: nata negli anni Cin- 3. rivolta dei Boxers: tra la fine del dia» tradotto poi, semplicemente, in
quanta, questa espressione ha indica- 1899 e il 1901, in Cina, un grande nu- «Boxer».
to per tutto il secolo scorso i Paesi in mero di organizzazioni popolari si 4. panne: guasto improvviso che pro-
via di sviluppo, contrapposti a quelli sollevarono contro l’influenza stra- voca l’arresto del funzionamento del
del Primo mondo (capitalista) e del niera. La rivolta ebbe come base so- motore, soprattutto di un’autovettura
Secondo (socialista). In senso più ciale molte scuole di arti marziali che o di altro veicolo.
84
NOME E COGNOME VERIFICA 3
i frigobar degli alberghi normali contengono due birre, due minerali, alcune bottigliette
A
mignon, qualche succo di frutta e due pacchetti di noccioline. Quello del mio albergo,
VOLUME
grandissimo, conteneva cinquanta bottigliette tra whisky, gin, […] e Calvados5, otto botti-
gliette di Perrier6 […], tre bottiglie di media grandezza di champagne, varie lattine di […]
birre olandesi e tedesche, vino bianco italiano e francese, noccioline, salatini, mandorle, 20
cioccolatini e Alka-Seltzer. Non c’era posto per il salmone.
Ho aperto due capaci7 cassetti e vi ho messo tutto il contenuto del frigobar, poi ho si-
stemato il salmone al fresco, e me ne sono disinteressato. Quando sono rientrato il giorno
dopo alle quattro, il salmone stava sul tavolo, e il frigobar era stato nuovamente riempito
sino all’orlo con prodotti pregiati. Ho aperto i cassetti e ho visto che tutto il materiale na- 25
scostovi il giorno prima era ancora là.
Ho telefonato in portineria e ho detto di avvertire il personale ai piani che se trovavano
il frigo vuoto non era perché avessi consumato tutto, ma era per via del salmone. Mi hanno
risposto che occorreva fornire l’informazione al computer centrale, anche perché la mag-
gior parte del personale non parlava inglese e non poteva ricevere ordini a voce […]. 30
Ho aperto altri due cassetti e vi ho trasferito il nuovo contenuto del frigobar, in cui ho
poi allogato il mio salmone. Il giorno dopo alle quattro il salmone era sul tavolo, e già ema-
nava un odore sospetto.
Il frigo era brulicante di bottiglie e bottigliette, e i quattro cassetti ricordavano la cassa-
forte di uno speakeasy durante il proibizionismo8. Ho telefonato in portineria e mi hanno 35
detto che c’era stato un nuovo incidente al computer.
Ho suonato il campanello e ho cercato di spiegare il mio caso a un tizio che portava i ca-
pelli raccolti a crocchia sulla nuca: ma parlava solo un dialetto che, come un collega antro-
pologo mi ha spiegato dopo, veniva praticato solo nel Kefiristan ai tempi in cui Alessandro
il Grande impalmava Rossane9. 40
La mattina seguente sono andato per firmare il conto.
Era astronomico. Risultava che avevo consumato in due giorni e mezzo […] dieci litri
di whisky diversi, […] otto litri di gin, venticinque litri tra Perrier […] e San Pellegrino,
tanti succhi di frutta quanti ne sarebbero bastati a mantenere in vita tutti i bambini assistiti
dall’UNICEF10, tante mandorle, noci e noccioline da far vomitare un addetto all’autopsia 45
dei personaggi della Grande bouffe11.
Ho cercato di spiegare, ma l’impiegato, sorridendo coi denti anneriti dal betel12, mi ha
5. Calvados: acquavite di sidro di (1920-1933), in cui la vendita e la pro- nel 1973; narra di quattro uomini che
mela, o mela e pera, prodotta nell’o- duzione di bevande alcoliche erano decidono di suicidarsi chiudendosi in
monimo dipartimento della Bassa illegali (1920-1933). una casa nei dintorni di Parigi man-
Normandia, nella Francia del Nord. 9. Kefiristan … Rossane: regione giando fino alla morte.
6. Perrier: celebre marca di acqua dell’attuale Afghanistan. Rossane fu 12. betel: il consumo delle noci di Be-
minerale francese. la prima moglie di Alessandro Magno. tel, una palma originaria dell’India e
7. capaci: ampi, spaziosi. 10. UNICEF: fondato nel 1956, l’UNI- della Malesia, è una pratica assai dif-
8. speakeasy … proibizionismo: (in CEF è un fondo delle Nazioni Unite fusa e radicata nei costumi di molte
inglese: «parlar piano, con tranquil- che si occupa di assistenza umani- popolazioni del Sud est asiatico. Il be-
lità») è un esercizio commerciale che taria per i bambini e le loro madri in tel presenta, tuttavia, l’inconveniente
vende illegalmente bevande alcoli- tutto il mondo. di annerire i denti e tingere la saliva
che. Attività diffuse negli Stati Uniti 11. Grande bouffe: La grande abbuf- di rosso.
durante il periodo del proibizionismo fata è un film diretto da Marco Ferreri
85
VERIFICA 3 NOME E COGNOME
Comprensione e analisi
1 Quali sono, secondo l’autore, i principali problemi del nostro tempo?
A Invadenza dei computer e avanzata dei Paesi in via di sviluppo.
B Invadenza dei computer e aumento dei prezzi.
C Avanzata dei Paesi in via di sviluppo e aumento dei prezzi.
D Sfruttamento delle risorse energetiche e immigrazione.
Punti /1
2 Per quale ragione lo scrittore non può occupare la sua camera in albergo?
Punti /1
4 La nota umoristica del brano su cosa è basata? Elenca almeno tre situazioni che ti hanno di-
vertito.
Punti /3
86
NOME E COGNOME VERIFICA 3
A
6 Nel racconto fabula e intreccio coincidono? Motiva la tua risposta.
VOLUME
Punti /2
Lessico
7 Alla riga 12 è presente la parola rodaggio. Indica in quale settore è più comunemente utilizzato
il termine.
A Alimentare. C Alberghiero.
B Meccanico. D Letterario.
Punti /1
8 L’editore considera il protagonista della storia un parassita (r. 49). Quali fra questi termini può
sostituirlo nella frase?
A Incapace. C Inconcludente.
B Scroccone. D Improduttivo.
Punti /1
Grammatica
9 La parola bottigliette (r. 16) è:
A un nome comune di cosa alterato dispregiativo.
B un nome comune di cosa alterato vezzeggiativo.
C un nome comune di cosa alterato diminutivo.
D un nome comune di cosa collettivo.
Punti /1
10 Alla riga 35 è presente il termine proibizionismo. Qual è la sua corretta divisione in sillabe?
A Pro - i - bi - zio - ni - smo.
B Proi - bi - zion - ismo.
C Proi - bi - zio - ni - smo.
D Pro - ibi - zio - ni - smo.
Punti /1
VALUTAZIONE
87
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 3
A
VOLUME
Umberto Eco
Come viaggiare con un salmone
Umberto Eco (1932-2016) è stato un semiologo, filosofo e scrittore che ha profondamen-
te segnato la cultura italiana degli ultimi decenni. Irriverente e bizzarro, Come viaggiare
con un salmone comprende una raccolta di alcune «Bustine di Minerva», la rubrica tenuta
dall’autore dal 1985 al 2016 sul settimanale «L’Espresso». I brevi racconti compongono così
un’inconsueta guida per la nostra quotidianità, fatta di piccole cose e di piccoli problemi.
Nel brano che segue, che dà il titolo alla raccolta, le rigide regole di un albergo inglese,
combinate con il difettoso funzionamento dei computer e le conseguenze di una globa-
lizzazione che aveva appena iniziato a manifestarsi, danno origine a una gustosa serie
di contrattempi, ma rivelano anche alcune contraddizioni della cosiddetta modernità.
A leggere i giornali, due sono i problemi che So che i veri problemi del
assillano1 il nostro tempo: l’invadenza dei nostro tempo sono l’invadenza
Computer, e la preoccupante avanzata del Terzo dei computer e l’immigrazione.
mondo2. È vero, e io lo so.
Il mio viaggio dei giorni scorsi era breve: un giorno 5 A Stoccolma ho comprato un
a Stoccolma e tre a Londra. A Stoccolma mi è salmone affumicato a prezzo
avanzato il tempo per comperare un salmone stracciato. Nella mia tappa
affumicato, enorme, a prezzo stracciato. Era successiva, a Londra, dovevo
accuratamente avvolto in plastica, ma mi hanno però conservarlo in frigorifero.
detto che se ero in viaggio avrei fatto bene a 10
tenerlo al freddo. Facile a dirsi.
Fortunatamente a Londra il mio editore mi aveva
prenotato un albergo di lusso, fornito di frigobar.
Arrivato all’albergo, ho avuto l’impressione di Giunto in albergo, l’ho trovato
essere in una legazione di Pechino durante la 15 nel caos a causa di un guasto ai
computer.
1. assillano: molestano con insistenza, tormentano.
2. Terzo mondo: nata negli anni Cinquanta, questa espressione ha indicato per tutto il secolo scorso i Paesi in
via di sviluppo, contrapposti a quelli del Primo mondo (capitalista) e del Secondo (socialista). In senso più
ampio indicava i Paesi poveri dell’Asia e dell’Africa.
88
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 3
A
viaggiatori avvolti in coperte che dormono sui loro
VOLUME
bagagli... Mi informo dagli impiegati, tutti indiani,
più qualche malese. Mi dicono che proprio il giorno
prima quel grande albergo aveva installato un 20
sistema computerizzato il quale, per difetto di
rodaggio, era entrato in panne4 da due ore. Non si
poteva sapere quale camera fosse libera e quale
occupata. Occorreva attendere.
Verso sera il computer è stato riparato e sono 25 Finalmente sono riuscito ad
riuscito a entrare nella mia camera. Preoccupato ottenere la mia stanza e lì
per il mio salmone, l’ho estratto dalla valigia e ho ho notato che il frigorifero
cercato il frigobar. Di solito i frigobar degli alberghi era insolitamente grande e
normali contengono due birre, due minerali, alcune conteneva una grande quantità
bottigliette mignon, qualche succo di frutta e due 30 di bottiglie e di snack.
pacchetti di noccioline. Quello del mio albergo,
grandissimo, conteneva cinquanta bottigliette tra
whisky, gin, […] e Calvados5, otto bottigliette di
Perrier6, […], tre bottiglie di media grandezza di
champagne, varie lattine di […] birre olandesi e 35
tedesche, vino bianco italiano e francese, noccioline,
salatini, mandorle, cioccolatini e Alka-Seltzer. Non
c’era posto per il salmone.
Ho aperto due capaci7 cassetti e vi ho messo Ho svuotato il frigorifero del
tutto il contenuto del frigobar, poi ho sistemato il 40 suo contenuto, con cui ho
salmone al fresco, e me ne sono disinteressato. riempito due cassetti, e ho
Quando sono rientrato il giorno dopo alle quattro, messo il mio salmone al fresco.
il salmone stava sul tavolo, e il frigobar era stato Il giorno successivo però il
nuovamente riempito sino all’orlo con prodotti salmone era sul tavolo e il
3. rivolta dei Boxers: tra la fine del 1899 e il 1901, in Cina, un grande numero di organizzazioni popolari si
sollevarono contro l’influenza straniera. La rivolta ebbe come base sociale molte scuole di arti marziali che
inizialmente utilizzarono il nome di «pugili della giustizia e della concordia» tradotto poi, semplicemente,
in «Boxer».
4. panne: guasto improvviso che provoca l’arresto del funzionamento del motore, soprattutto di
un’autovettura o di altro veicolo.
5. Calvados: acquavite di sidro di mela, o mela e pera, prodotta nell’omonimo dipartimento della Bassa
Normandia, nella Francia del Nord.
6. Perrier: celebre marca di acqua minerale francese.
7. capaci: ampi, spaziosi.
89
VERIFICA COMPENSATIVA 3 NOME E COGNOME
pregiati. Ho aperto i cassetti e ho visto che tutto il 45 frigorifero era stato rifornito
A
materiale nascostovi il giorno prima era ancora là. con nuove bevande e provviste.
VOLUME
8. speakeasy … proibizionismo: (in inglese: «parlar piano, con tranquillità») è un esercizio commerciale
che vende illegalmente bevande alcoliche. Attività diffuse negli Stati Uniti durante il periodo del
proibizionismo (1920-1933), in cui la vendita e la produzione di bevande alcoliche erano illegali (1920-
1933).
9. Kefiristan … Rossane: regione dell’attuale Afghanistan. Rossane fu la prima moglie di Alessandro Magno.
90
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 3
A
noccioline da far vomitare un addetto all’autopsia e di cibo.
VOLUME
80
dei personaggi della Grande bouffe11. Ho cercato di spiegare
Ho cercato di spiegare, ma l’impiegato, sorridendo l’accaduto all’impiegato.
coi denti anneriti dal betel12, mi ha assicurato che il Questi, nel suo inglese incerto,
computer diceva così. […] mi ha risposto che il mio
Il mio editore ora è furioso e mi crede un parassita. 85 conto era stato calcolato dal
Il salmone è immangiabile. I miei figli mi hanno computer.
detto che dovrei bere un po’ meno. Adesso il mio editore è
(U. Eco, Come viaggiare con un salmone, La nave di Teseo, 2016) furioso perché pensa che io
sia uno scroccone e i miei
figli sospettano che sia un
ubriacone.
10. UNICEF: fondato nel 1956, l’UNICEF è un fondo delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza umanitaria
per i bambini e le loro madri in tutto il mondo.
11. Grande bouffe: La grande abbuffata è un film diretto da Marco Ferreri nel 1973; narra di quattro uomini
che decidono di suicidarsi chiudendosi in una casa nei dintorni di Parigi mangiando fino alla morte.
12. Betel: il consumo delle noci di Betel, una palma originaria dell’India e della Malesia, è una pratica assai
diffusa e radicata nei costumi di molte popolazioni del Sud est asiatico. Il betel presenta, tuttavia,
l’inconveniente di annerire i denti e tingere la saliva di rosso.
Comprensione e analisi
1 Cancella l’alternativa errata.
Il protagonista del breve racconto, durante un viaggio di lavoro, acquista a Londra / Stoccolma
un salmone affumicato / fresco.
Nei giorni successivi, trovandosi a Londra / Stoccolma, alloggia in un albergo di lusso / eco-
nomico e, per conservare il salmone, lo mette nel frigo-bar, svuotandolo del suo contenuto e
mettendolo nel cassetto / nell’armadio.
Punti /5
2 Per quale ragione in albergo non si poteva sapere quale camera fosse libera e quale occupata?
Punti /1
91
VERIFICA COMPENSATIVA 3 NOME E COGNOME
A riflessive. C narrative.
VOLUME
B dialogiche. D descrittive.
Punti /1
5 La nota umoristica del brano su cosa è basata? Elenca almeno tre situazioni che ti hanno di-
vertito.
Punti /3
Lessico
6 L’editore considera il protagonista della storia un parassita (r. 85). Quali dei seguenti termini
può sostituire parassita nella frase?
A Incapace. C Inconcludente.
B Scroccone. D Improduttivo.
Punti /1
Grammatica
7 La parola bottigliette (r. 30) è un nome:
A comune di cosa alterato dispregiativo.
B comune di cosa alterato vezzeggiativo.
C comune di cosa alterato diminutivo.
D comune di cosa collettivo.
Punti /1
8 Alla riga 72 è presente il termine astronomico. Qual è la sua corretta divisione in sillabe?
A Astro - no - mi - co.
B A - stro - no - mi - co.
C A - stro - nomi - co.
D Astro - nomi - co.
Punti /1
VALUTAZIONE
92
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 4
A
VOLUME
UNITÀ 2 – FANTASTICHE AVVENTURE
Il genere avventura • Autore, narratore e punto di vista
1. strascicare: camminare senza sol- 3. Creatura della Laguna Nera: il 4. palmate: la zampa di alcuni ani-
levare i piedi da terra. personaggio è tratto da un celebre film mali caratterizzata da dita collegate
2. gelatina: massa semisolida, tra- di fantascienza/horror degli anni Cin- fra loro da una membrana.
sparente ed elastica. quanta, Il mostro della laguna nera.
93
VERIFICA 4 NOME E COGNOME
5. regolatore: dispositivo per rego- 10. l’ora del coprifuoco: in tempo di 13. Everglades: regione paludosa
lare l’afflusso di ossigeno dalle bom- guerra, l'ora in cui è proibito circolare subtropicale situata nella porzione
bole. per le strade. Qui indica l’ora in cui i meridionale dello Stato della Florida.
6. vacuo: vuoto, inespressivo. ragazzi devono rientrare nelle loro 14. batrace: rana o rospo.
7. falene: farfalle notturne attirate abitazioni. 15. chitinosi: rivestiti di chitina, una
dalle fonti luminose. 11. stinchi: la parte delle gambe tra il specie di corazza naturale come quel-
8. Buddy Holly: cantautore e chitarri- ginocchio e la caviglia. la di certi insetti o dei crostacei.
sta statunitense degli anni Cinquanta. 12. squisito dolore vetroso: dolore 16. scorfano: pesce particolarmente
9. soverchiante: che superava per netto e ben localizzato, come quello brutto, dotato di una pinna velenosa.
intensità tutti gli altri odori. causato da un vetro tagliente.
94
NOME E COGNOME VERIFICA 4
polmoni, fu ancora in grado di vedere come la luce bianca della lampada al sodio diventava
A
di un colore verde fumoso attraverso la membrana della pinna cefalica17.
VOLUME
«Tu... non... sei... reale», balbettò Eddie, ma ormai soffocanti nuvole grigie gli si serra- 50
vano intorno e confusamente capì che quella Creatura era abbastanza reale. Non lo stava
forse uccidendo? E tuttavia un briciolo di razionalità gli restò fino alla fine: mentre la Cre-
atura artigliava la carne soffice del suo collo, mentre la sua carotide18 cedeva in un fiotto
caldo e indolore che inzuppò le scaglie del rettile, le mani di Eddie gli tastarono la schiena,
cercando la cerniera lampo19. Ricaddero solo quando la Creatura gli strappò la testa dalle 55
spalle con un cupo grugnito di soddisfazione.
E mentre l'immagine che Eddie aveva di lt cominciava a dissolversi lentamente, It co-
minciava prontamente a trasformarsi in qualcos'altro.
(S. King, It, Sperling Paperback 1995)
17. cefalica: posta sulla testa. 19. cercando la cerniera lampo: tativo di scoprire se il mostro è reale
18. carotide: ciascuna delle due fino alla fine, Eddie non riesce ad o se si tratta del travestimento di una
grandi arterie del collo che portano accettare la tremenda realtà di cui è persona.
sangue alla testa. vittima. Muore così nel patetico ten-
Comprensione e analisi
1 All’inizio del racconto, Eddie percepisce la presenza di una creatura che lo sta seguendo. Che
cosa avvertono i suoi sensi?
L’udito:
L’olfatto:
Punti /2
Punti /1
3 Indica se le affermazioni relative alla Creatura della Laguna Nera sono vere o false.
1. Il suo muso era lungo e pieghettato. V F
2. Il suo respiro era ansimante, pesante e sibilante. V F
3. I suoi occhi erano bianchi e scintillanti. V F
4. Le mani erano grandi, lisce e puzzolenti. V F
5. Aveva la testa bitorzoluta e sormontata da una cresta di gallo. V F
Punti /5
95
VERIFICA 4 NOME E COGNOME
A
4 Il racconto è incentrato sulla figura di Eddie e sulla sua fuga per la sopravvivenza. Come ti
sembra il ragazzo?
VOLUME
7 Quali elementi del racconto ti fanno capire che si tratta di un romanzo fantastico? Riportali.
Punti /3
Lessico
9 Nel racconto sono presenti diverse similitudini e metafore. Riportane almeno tre.
1.
2.
3.
Punti /3
96
NOME E COGNOME VERIFICA 4
A
10 Indica quali tra le espressioni che seguono hanno lo stesso significato dell’espressione gua-
dagnare terreno (r. 3).
VOLUME
acquistare vantaggio, prendere piede, ricevere un compenso, raggiungere la preda, ricavare un
beneficio
Punti /2
Grammatica
11 Nella frase Se si fosse voltato l’avrebbe visto (r. 2) quale relazione temporale stabilisce il verbo
si fosse voltato con il verbo l’avrebbe visto?
A Anteriorità.
B Simultaneità.
C Contemporaneità.
D Posteriorità.
Punti /1
12 Nella frase gli uncini chitinosi che gli crescevano sulle mani (r. 42), i due gli sono rispettivamente:
A articolo e articolo.
B pronome e articolo.
C pronome e pronome.
D articolo e pronome.
Punti /1
VALUTAZIONE
97
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 4
A
VOLUME
98
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 4
A
grande ammasso di pesce fosse stato trattenersi e si voltò a guardare chi fosse
VOLUME
abbandonato a marcire nella calura estiva, il suo inseguitore.
ormai ridotto a una opaca gelatina2 di 15
carogne. Era l’odore di un oceano morto.
Non era Dorsey, la cosa che lo stava Non era il fantasma del fratellino, come
inseguendo, era la Creatura della Laguna aveva inizialmente pensato, ma la
Nera3. Il suo muso era lungo e pieghettato. Creatura della Laguna Nera, un essere
Un fluido verde gli colava da squarci neri 20 mostruoso con occhi biancastri, lunghe
come bocche verticali nelle guance. I suoi dita palmate terminanti in affilati
occhi sembravano fatti di marmellata artigli e enormi zanne sporgenti da una
bianca. Le dita palmate4 terminavano bocca verdastra. Il mostro respirava in
in artigli come rasoi. Il suo respiro era modo affannato ed emetteva un suono
gorgogliante e fondo, come il suono di 25 simile a quello gorgogliante di un
un sommozzatore con un regolatore5 sommozzatore. Quando si accorse che
difettoso. Accortasi che Eddie la guardava, Eddie lo stava osservando spalancò la
arricciò le labbra verde scuro esponendo bocca in un sorriso spaventoso e mise in
zanne enormi in un sorriso morto e vacuo6. mostra i suoi lunghi denti.
Lo rincorreva traballando e gocciolando e 30 Allora Eddie capì che il mostro voleva
all’improvviso Eddie capì. Voleva riportarlo riportarlo al canale dove lo avrebbe
al Canale, giù nell’oscurità umida del tratto divorato, accelerò la sua corsa verso
sotterraneo. Per mangiarselo. la luce, sempre più vicina, mentre il
Eddie ce la mise tutta. La luce al sodio fuggevole passaggio di un camion lo
davanti al cancello era vicina. Ne vedeva 35 riportava per un attimo alla normalità
l’alone di insetti e falene7. Transitò un delle altre esistenze. Eddie immaginò
camion, diretto alla Statale 2. Il conducente la calda sicurezza della cabina, con il
stava cambiando marcia e la mente camionista che beveva caffè e ascoltava
disperata e terrorizzata di Eddie se lo la sua musica preferita, ignaro del fatto
immaginò nell’atto di bere caffè da un 40 che qualcuno, lì vicino, sarebbe morto.
bicchiere di carta e ascoltare un pezzo di
Buddy Holly8 alla radio, completamente
99
VERIFICA COMPENSATIVA 4 NOME E COGNOME
pochi secondi.
Il puzzo. Il puzzo soverchiante9. 45 Nel frattempo la puzza diventava sempre
Aumentava. Tutt’intorno a lui. Era più intensa, segno che la Creatura si
inciampato in una panchina del parco. stava avvicinando pericolosamente.
Quel pomeriggio alcuni bambini l’avevano Fu allora che una panchina, rovesciata
rovesciata involontariamente, correndo a involontariamente da alcuni bambini, lo
casa in ritardo, quando stava per scoccare 50 fece inciampare provocandogli un dolore
l’ora del coprifuoco10. Il sedile sporgeva per lancinante agli stinchi.
pochi centimetri dall’erba, una sfumatura
di verde su uno sfondo altrettanto verde,
praticamente invisibile in quell’oscurità
appena rischiarata dalla luna. Il bordo del 55
sedile venne in contatto con gli stinchi11 di
Eddie, in un’esplosione di squisito dolore
vetroso12. Le gambe gli si sollevarono
nell’aria dietro la schiena e Eddie piombò
nell’erba. 60
Guardò dietro di sé e vide la Creatura che Dietro di lui la Creatura si avvicinava
sopraggiungeva, con quegli occhi bianchi sempre più e ormai se ne potevano
come uova lesse che scintillavano, le distinguere gli occhi bianchi, simili a
scaglie che gocciolavano bava del colore quelli di un pesce, e le branchie che si
delle alghe, le branchie che gli si aprivano 65 aprivano e si chiudevano in un respiro
e richiudevano nel collo gonfio e nelle affannoso. Eddie provò a urlare, ma dalla
guance. gola, paralizzata per la paura, gli uscì
«Ag!» gracchiò Eddie. Era l’unico verso che soltanto un suono strozzato.
riusciva a produrre.
«Ag! Ag! Ag! Ag!» 70
Cominciò a strisciare, affondando le Inutilmente il ragazzo continuò a
dita nel terreno. Aveva la lingua fuori. trascinarsi sulle mani; la Creatura
Nell’attimo precedente a quello in cui le lo raggiunse e le sue mani callose e
100
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 4
A
Creatura gli si chiusero intorno alla gola, 75 sul suo collo. Mentre soffocava, Eddie
VOLUME
fu confortato da un pensiero: È un sogno, continuava tuttavia a ripetersi che si
non può essere altro. Non esiste una trattava solo di un brutto sogno. La
Creatura, non c’è nessuna Laguna Nera, e Creatura non poteva esistere infatti e,
anche se ci fosse, era in Sudamerica o negli in ogni caso, in quel posto non c’erano
Everglades13 della Florida o in qualche altro 80 paludi. Doveva trattarsi certamente di un
posto del genere. Questo è solo un sogno sogno. Presto si sarebbe svegliato.
e mi sveglierò nel mio letto o magari sulle
foglie sotto il palco della banda e allora ...
Le mani di batrace14 gli si serrarono intorno Le mani del mostro si strinsero allora sul
al collo e gli strangolarono le grida roche; 85 suo collo e, mentre la stretta aumentava,
quando la Creatura lo rigirò, gli uncini Eddie metteva a fuoco sempre più
chitinosi15 che gli crescevano sulle mani particolari agghiaccianti: i globi bianchi
gli scavarono solchi sanguinanti nel collo. che fungevano da occhi, oppure la
Fissò i globi bianchi che aveva per occhi. pinna dorsale, simile a quella orribile
Sentì le membrane che aveva fra le dita 90 di uno scorfano. Infine riuscì perfino a
premergli sulla gola come strisce soffocanti osservare che la membrana della pinna
di alghe vive. La sua vista resa più acuta dal cefalica filtrava la luce del lampione,
terrore notò la pinna, qualcosa di simile alla rendendola verdastra.
cresta di un gallo e qualcosa di simile alla
velenosa pinna dorsale di uno scorfano16, 95
in cima alla testa bitorzoluta della Creatura.
Mentre le mani aumentavano la pressione
interrompendo il flusso dell’aria ai suoi
polmoni, fu ancora in grado di vedere
come la luce bianca della lampada al 105
sodio diventava di un colore verde fumoso
attraverso la membrana della pinna
cefalica17.
«Tu... non... sei... reale», balbettò Eddie, Nonostante fosse ormai in prossimità
ma ormai soffocanti nuvole grigie gli si 110 della morte, Eddie rifiutava di accettare
13. Everglades: regione paludosa subtropicale situata nella porzione meridionale dello Stato della Florida.
14. batrace: rana o rospo.
15. chitinosi: rivestiti di chitina, una specie di corazza naturale come quella di certi insetti o dei crostacei.
16. scorfano: pesce particolarmente brutto, dotato di una pinna velenosa.
17. cefalica: posta sulla testa.
101
VERIFICA COMPENSATIVA 4 NOME E COGNOME
che quella Creatura era abbastanza reale. Poi intuì che l’essere doveva essere
VOLUME
Non lo stava forse uccidendo? E tuttavia vero, visto che lo stava uccidendo.
un briciolo di razionalità gli restò fino Così, mentre la sua carotide si spezzava
alla fine: mentre la Creatura artigliava 115 sotto la pressione della stretta che gli
la carne soffice del suo collo, mentre la serrava il collo, ebbe un ultimo gesto
sua carotide18 cedeva in un fiotto caldo e dettato dalla razionalità. Le sue mani si
indolore che inzuppò le scaglie del rettile, mossero per trovare la cerniera lampo
le mani di Eddie gli tastarono la schiena, del costume che nascondeva la causa
cercando la cerniera lampo19. Ricaddero 120 del suo incubo. Poi il mostro gli strappò
solo quando la Creatura gli strappò la la testa dalle spalle e, mentre la realtà
testa dalle spalle con un cupo grugnito di intorno si sfocava, It cominciò la sua
soddisfazione. nuova trasformazione.
E mentre l’immagine che Eddie aveva di
lt cominciava a dissolversi lentamente, It 125
cominciava prontamente a trasformarsi in
qualcos’altro.
(S. King, It, Sperling Paperback 1995)
18. carotide: ciascuna delle due grandi arterie del collo che portano sangue alla testa.
19. cercando la cerniera lampo: fino alla fine, Eddie non riesce ad accettare la tremenda realtà di cui è vittima.
Muore così nel patetico tentativo di scoprire se il mostro è reale o se si tratta del travestimento di una
persona.
Comprensione e analisi
1 All’inizio del racconto, Eddie percepisce la presenza di una creatura che lo sta seguendo. Che
cosa avvertono i suoi sensi?
L’udito:
L’olfatto:
Punti /2
Punti /1
102
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 4
3 Indica se le affermazioni relative alla Creatura della Laguna Nera sono vere o false.
A
1. Il suo muso era lungo e pieghettato. V F
VOLUME
2. Il suo respiro era ansimante, pesante e sibilante. V F
3. I suoi occhi erano bianchi e scintillanti. V F
4. Le mani erano grandi, lisce e puzzolenti. V F
5. Aveva la testa bitorzoluta e sormontata da una cresta di gallo. V F
Punti /5
5 Quali elementi del racconto ti fanno capire che si tratta di un romanzo fantastico? Riportali.
Punti /3
Lessico
6 Indica quali tra le espressioni che seguono hanno lo stesso significato dell’espressione gua-
dagnare terreno (r. 4).
acquistare vantaggio, prendere piede, ricevere un compenso, raggiungere la preda, ricavare un
beneficio
Punti /2
Grammatica
7 Nella frase gli uncini chitinosi che gli crescevano sulle mani (rr. 86-87), i due gli sono rispet-
tivamente:
A articolo e articolo. C pronome e pronome.
B pronome e articolo. D articolo e pronome.
Punti /1
VALUTAZIONE
103
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 5
A
VOLUME
Patrick Rambaud
La battaglia
Nel 1809 in due piccole località denomina- suo romanzo non ci risparmia le descrizioni
te Aspern e Essling, vicino Vienna, ci fu una minuziose dello scontro e delle sue atrocità.
sanguinosa battaglia tra l’esercito napoleoni- Napoleone non sembra più invincibile e, no-
co e quello austriaco. La battaglia si concluse nostante la sua apparente sicurezza, teme più
con il tragico risultato di tredicimila morti e volte di essere travolto dalle armate nemiche.
trentaduemila feriti. Napoleone fu momenta- Al centro dell’episodio che ti presentiamo
neamente fermato, ma a caro prezzo. Il pro- si staglia la figura del piccolo tamburino, un
getto mai realizzato da Honoré de Balzac di esempio del coraggio e della devozione verso
narrare questa battaglia è stato ripreso quasi l’imperatore che fu alla base di molte vittorie
due secoli dopo da Patrick Rambaud, che nel della Grande Armée.
Piantato nei suoi stivali polverosi, davanti ai fabbricati della fornace dove era alloggiato
il suo stato maggiore, l’Imperatore teneva le braccia conserte. Sorrideva alla nebbia che si
dissipava? Aveva l’impressione di governare gli elementi, perché quel cattivo tempo era suo
alleato. [ … ]
Poco prima, alcuni corazzieri in pattuglia avevano portato dei prigionieri della 5
Landwehr1 con quegli strani cappelli guarniti di foglie. L’Imperatore li aveva interrogati, e
il generale Rapp, [ …] che conosceva la loro lingua, aveva fatto da interprete; avevano indi-
cato e nominato le loro unità, evocato la loro fatica, le loro debolezze e la loro mancanza di
convinzione. […]
L’Imperatore stimava di ottenere la vittoria prima di mezzogiorno. 10
Siccome conosceva l’ascendente che aveva sui suoi uomini, e sapeva farne uso, Napole-
one decise di passare a fianco delle colonne in marcia per farsi vedere. La sua vista avrebbe
ridato animo ai soldati e moltiplicato il loro coraggio. Si fece portare il suo cavallo grigio
più docile, si arrampicò su uno sgabello e montò in sella.
“Sire,” disse Berthier2, “le nostre truppe sono in marcia. Restate piuttosto qui, da dove 15
possiamo vedere l’insieme del campo di battaglia... “
“II mio mestiere è di stregarli! Devo essere dappertutto. Quelli, li tengo per il cuore.”
1. Landwehr: letteralmente “difesa te annuo che dovevano fare due anni dell’Impero.
territoriale”. Comprendeva quindi dei di ferma.
vecchi soldati reclutati dal contingen- 2. Berthier: generale e maresciallo
104
NOME E COGNOME VERIFICA 5
A
[…]
VOLUME
“Mi seccate, Berthier, con la vostra prudenza da vecchia signora! Se dovessi morire oggi, 20
l’avrei saputo!”
E partì, con le redini sciolte, seguito a breve distanza dai suoi ufficiali. [...] Un clamore
elettrizzante lo accolse da parte dei granatieri della Vecchia Guardia disposti nelle retrovie,
a sinistra della fornace. […]
25
Il maresciallo Lannes dispone le truppe e, tra i vari ufficiali giunti a ricevere i suoi ordini, si
distingue la figura del conte di Saint-Hilaire.
Il conte Saint-Hilaire aveva un profilo da medaglia romana: i capelli corti che scende-
vano sulla fronte, il collo chiuso in un altissimo colletto ricamato. Ritto sul suo cavallo 30
capriccioso, che teneva a briglia corta con mano sicura, partì per ritrovare i suoi cacciatori,
una coorte3 dalle uniformi fantasiose che si poteva identificare soltanto dalle spalline di
lana verde. Si fermò davanti alla fila dei suonatori di tamburo, e ne notò uno che sembrava
un bambino. Interrogò il maggiore, un colosso reso più alto dal berretto piumato, con un
costume scintillante, sovraccarico di ghirlande e ricami dal colletto agli stivali. 35
“Quanti anni ha sto ragazzino?”
“Dodici, generale.”
“E allora?” protestò il giovinetto.
“Allora? Penso che hai ancora tempo per farti ammazzare. Per caso hai fretta?”
“Ero già a Eylau, e ho battuto la carica a Ratisbona. E non mi sono fatto un graffio.” 40
“Neanch’io,” disse Saint-Hilaire ridendo, ma mentiva dimenticando una ferita ricevuta
sull’altipiano di Pratzen, ad Austerlitz4.
Dall’alto della sella guardava l’ometto, il tamburo grande quasi come lui che riposava sul
grembiule rotondo di cuoio di vacca.
“II tuo nome?” 45
“Louison.”
“Non il nome, il cognome.”
“Per tutti quanti sono Louison, generale.”
“E allora prendi le bacchette dalla bandoliera5 e batti come a Ratisbona.”
II ragazzino obbedì. II tamburo maggiore alzò la bacchetta di giunco con il pomo d’ar- 50
gento e gli altri si misero a battere al ritmo del ragazzo.
“Avanti!” ordinò Saint-Hilaire.
“Avanti!” gridava il generale Tharreau ai suoi uomini, poco lontano.
“Avanti!” urlava Claparede.
L’armata avanzava tra le messi verdi. La nebbia scompariva in tenui banchi, e gli austria- 55
3. coorte: unità militare dell’esercito le campagne napoleoniche. dotata di tasche, a cui appendere mu-
romano formata da 600 uomini. 5. bandoliera: striscia di tessuto o nizioni, oggetti (quali la spada o l’asta
4. Eylau … Ratisbona … Austerlitz: cuoio portata a tracolla, da una spal- di una bandiera) o una piccola sacca
nomi di città teatro di scontri durante la al fianco opposto, eventualmente (più propriamente detta giberna).
105
VERIFICA 5 NOME E COGNOME
il passo di carica, preceduta da Louison che batteva come un pazzo sulla pelle della cassa,
convinto di essere anche lui un po’ maresciallo. [ …]
Nel momento più cruento della battaglia, Lannes non ebbe più dubbi. Non era altro 60
che un guerriero. Si spolmonava, gesticolava tra i suoi uomini che spingeva sempre più
avanti; dando l’esempio, li trascinava, li stupiva, parava colpi; gli fu perfino strappata una
decorazione dal petto. Guardatelo che getta il suo cavallo nervoso contro un gruppo di arti-
glieri, li spaventa, li rovescia, li prende furiosamente a sciabolate. Guardatelo che demolisce
una squadra avversaria, sente fischiare i proiettili senza preoccuparsene, strappa di mano 65
una bandiera gialla dai disegni complicati e, con la sua punta dorata, infilza un tenente.
Saint-Hilaire arriva alla riscossa piantando la spada nella schiena di un granatiere bianco.
[...]
“Stiamo vincendo, Saint-Hilaire,” diceva Lannes ansimando, e indicava una scena che si
svolgeva nelle retrovie dell’armata austriaca: a cento metri da loro, alcuni ufficiali muniti di 70
bastoni colpivano i fuggitivi per farli rientrare nei ranghi.
“L’Imperatore aveva ragione, Eccellenza,” rispondeva Saint-Hilaire restando in guardia.
“L’Imperatore aveva ragione,” ripeteva Lannes guardandosi attorno. E raddoppiavano
in rabbia ferale6, correvano rischi enormi, uccidevano e rimanevano indenni: sembravano
invulnerabili. […] “Questa sera faremo festa a Vienna!” […] E brandì7 la spada per conti- 75
nuare il massacro.
(P. Rambaud, La battaglia, Bompiani 2000)
Comprensione e analisi
1 Con quale scena si apre il racconto?
Punti /3
2 Perché Napoleone decide di passare a fianco delle colonne in marcia (rr. 11-12) ?
A Per incoraggiare i soldati.
B Per dimostrare il suo coraggio.
C Per marciare al fianco delle sue truppe.
D Per vincere le truppe indebolite dell’arciduca.
Punti /1
106
NOME E COGNOME VERIFICA 5
A
3 Quali fra le seguenti azioni possono essere attribuite a Napoleone? (Tre risposte esatte)
A Porta ordini al maresciallo Lannes.
VOLUME
B Interroga i prigionieri della Landwehr.
C Monta in sella ad un focoso cavallo grigio.
D Sente il fracasso dei cannoni.
E Cavalca con le redini sciolte.
F È convinto di vincere la battaglia prima di mezzogiorno.
G Parte per ritrovare i suoi cacciatori.
Punti /3
4 Nella seconda parte del racconto si distingue la figura del tamburino. Come ti sembra questo
personaggio?
A Giovane e incosciente. C Coraggioso e indisciplinato.
B Giovane ma coraggioso. D Coraggioso ma inesperto.
Punti /1
5 Alcuni elementi del racconto ti fanno capire che si tratta di un romanzo storico. Riscrivili.
Punti /3
7 Nel brano sono presenti diversi personaggi; fra di loro spiccano Napoleone, il conte Saint-Hilaire
e il tamburino. Indica per ogni personaggio il tipo di caratterizzazione che lo contraddistingue.
Napoleone Saint-Hilaire Il tamburino
A Caratterizzazione fisica
B Caratterizzazione psicologica - comportamentale
C Caratterizzazione socio - economica
D Caratterizzazione ideologica
E Caratterizzazione anagrafica
Punti /3
107
VERIFICA 5 NOME E COGNOME
Lessico
A
A Autorità.
B Carisma.
C Influenza.
D Fascino.
Punti /1
9 Saint-Hilaire arriva alla riscossa (r. 67). Quali fra questi termini, nel contesto, non può sostituire
il verbo arriva?
A Correre. C Spostarsi.
B Lanciarsi. D Muovere.
Punti /1
Grammatica
11 La parola altipiano (r. 42) è composta da:
A un nome comune di cosa e un avverbio.
B un nome comune di cosa e un aggettivo qualificativo.
C un aggettivo qualificativo e un aggettivo indefinito.
D un aggettivo qualificativo e un verbo.
Punti /1
VALUTAZIONE
108
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 5
A
VOLUME
UNITÀ 3 – STORIE DELLA STORIA
La narrazione storica • Il sistema dei personaggi
Patrick Rambaud
La battaglia
Nel 1809 in due piccole località denominate Aspern e Essling, vicino Vienna, ci fu una
sanguinosa battaglia tra l’esercito napoleonico e quello austriaco. La battaglia si concluse
con il tragico risultato di tredicimila morti e trentaduemila feriti. Napoleone fu momen-
taneamente fermato, ma a caro prezzo. Il progetto mai realizzato da Honorè de Balzac di
narrare questa battaglia è stato ripreso quasi due secoli dopo da Patrick Rambaud, che nel
suo romanzo non ci risparmia le descrizioni minuziose dello scontro e delle sue atrocità.
Napoleone non sembra più invincibile e, nonostante la sua apparente sicurezza, teme più
volte di essere travolto dalle armate nemiche. Al centro dell’episodio che ti presentiamo
si staglia la figura del piccolo tamburino, un esempio del coraggio e della devozione verso
l’imperatore che fu alla base di molte vittorie della Grande Armée.
1. Landwehr: letteralmente “difesa territoriale”. Comprendeva quindi dei vecchi soldati reclutati dal
contingente annuo che dovevano fare due anni di ferma.
109
VERIFICA COMPENSATIVA 5 NOME E COGNOME
Siccome conosceva l’ascendente che aveva sui suoi fronte per incoraggiare i
A
a fianco delle colonne in marcia per farsi vedere. La sua Poi proclama la sua
vista avrebbe ridato animo ai soldati e moltiplicato il loro ferma certezza nella
coraggio. Si fece portare il suo cavallo grigio più docile, si 20 vittoria e, dopo aver
arrampicò su uno sgabello e montò in sella. rimproverato il generale
“Sire,” disse Berthier2, “le nostre truppe sono in marcia. per la sua troppa
Restate piuttosto qui, da dove possiamo vedere l’insieme prudenza, parte verso il
del campo di battaglia... “ fronte. Le sue truppe lo
“II mio mestiere è di stregarli! Devo essere dappertutto. 25 accolgono in preda al più
Quelli, li tengo per il cuore.” vivo entusiasmo.
“Sire, per pietà, restate fuori della portata dei cannoni!”
[…]
“Mi seccate, Berthier, con la vostra prudenza da vecchia
signora! Se dovessi morire oggi, l’avrei saputo!” 30
E partì, con le redini sciolte, seguito a breve distanza dai
suoi ufficiali. [...] Un clamore elettrizzante lo accolse da
parte dei granatieri della Vecchia Guardia disposti nelle
retrovie, a sinistra della fornace. […]
35
Il maresciallo Lannes dispone le truppe e, tra i vari
ufficiali giunti a ricevere i suoi ordini, si distingue la figura
del conte di Saint-Hilaire.
110
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 5
A
dal colletto agli stivali.
VOLUME
“Quanti anni ha ʾsto ragazzino?”
“Dodici, generale.”
“E allora?” protestò il giovinetto.
“Allora? Penso che hai ancora tempo per farti 55 Il conte Saint-Hilaire
ammazzare. Per caso hai fretta?” è colpito dal coraggio
“Ero già a Eylau, e ho battuto la carica a Ratisbona. E non ostentato dal piccolo
mi sono fatto un graffio.” tamburino e cerca di
“Neanch’io,” disse Saint-Hilaire ridendo, ma mentiva metterlo al riparo dagli
dimenticando una ferita ricevuta sull’altipiano di Pratzen, 60 scontri.
ad Austerlitz4.
Dall’alto della sella guardava l’ometto, il tamburo grande
quasi come lui che riposava sul grembiule rotondo di
cuoio di vacca.
“II tuo nome?” 65
“Louison.”
“Non il nome, il cognome.”
“Per tutti quanti sono Louison, generale.”
“E allora prendi le bacchette dalla bandoliera5 e batti
come a Ratisbona.” 70
II ragazzino obbedì. II tamburo maggiore alzò la La fermezza del ragazzo
bacchetta di giunco con il pomo d’argento e gli altri si costituisce un esempio
misero a battere al ritmo del ragazzo. per gli altri soldati che, al
“Avanti!” ordinò Saint-Hilaire. suo segnale, si muovono
“Avanti!” gridava il generale Tharreau ai suoi uomini, 75 verso il nemico.
poco lontano.
“Avanti!” urlava Claparede.
L’armata avanzava tra le messi verdi. La nebbia Come previsto da
scompariva in tenui banchi, e gli austriaci scoprirono Napoleone, la nebbia
la fanteria di Lannes solo quando stava marciando su 80 nasconde le manovre dei
di loro. Il maresciallo arrivò al galoppo, schierandosi al Francesi che possono
fianco di Saint-Hilaire; alzò la spada e la divisione prese così sorprendere
4. Eylau … Ratisbona … Austerlitz: nomi di città teatro di scontri durante le campagne napoleoniche.
5. bandoliera: striscia di tessuto o cuoio portata a tracolla, da una spalla al fianco opposto, eventualmente
dotata di tasche, a cui appendere munizioni, oggetti (quali la spada o l’asta di una bandiera) o una piccola
sacca (più propriamente detta giberna).
111
VERIFICA COMPENSATIVA 5 NOME E COGNOME
continuare il massacro.
(P. Rambaud, La battaglia, Bompiani 2000)
6. ferale: mortale.
7. brandì: da “brandire”, afferrare e agitare un’arma o qualsiasi altro oggetto atto a ferire o uccidere.
112
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 5
Comprensione e analisi
A
1 Quale personaggio compare all’inizio del racconto?
VOLUME
Punti /1
2 Perché Napoleone decide di passare a fianco delle colonne in marcia (rr. 16-18) ?
A Per incoraggiare i soldati.
B Per dimostrare il suo coraggio.
C Per marciare al fianco delle sue truppe.
D Per vincere le truppe indebolite dell’arciduca.
Punti /1
3 Quali fra le seguenti azioni possono essere attribuite a Napoleone? (Tre risposte esatte)
A Porta ordini al maresciallo Lannes.
B Interroga i prigionieri della Landwehr.
C Monta in sella ad un focoso cavallo grigio.
D Sente il fracasso dei cannoni.
E Cavalca con le redini sciolte.
F È convinto di vincere la battaglia prima di mezzogiorno.
G Parte per ritrovare i suoi cacciatori.
Punti /3
4 Nella seconda parte del racconto si distingue la figura del tamburino. Come ti sembra questo
personaggio?
A Giovane e incosciente.
B Giovane ma coraggioso.
C Coraggioso e indisciplinato.
D Coraggioso ma inesperto.
Punti /1
5 Alcuni elementi del racconto ti fanno capire che si tratta di un romanzo storico. Riscrivili.
Punti /3
113
VERIFICA COMPENSATIVA 5 NOME E COGNOME
7 Nel brano sono presenti diversi personaggi; fra di loro spiccano Napoleone, il conte Saint-Hilaire
e il tamburino. Indica per ogni personaggio il tipo di caratterizzazione che lo contraddistingue.
Napoleone Saint-Hilaire Il tamburino
A Caratterizzazione fisica
B Caratterizzazione psicologica - comportamentale
C Caratterizzazione anagrafica
Punti /3
Lessico
8 Alla riga 88 il verbo si spolmonava indica che il maresciallo Lannes:
A spaventava i nemici.
B si stancava nella battaglia.
C urlava ai suoi uomini.
D si sgolava per incitare i suoi uomini.
Punti /1
Grammatica
9 La parola altipiano (r. 60) è composta da:
A un nome comune di cosa e un avverbio.
B un nome comune di cosa e un aggettivo qualificativo.
C un aggettivo qualificativo e un aggettivo indefinito.
D un aggettivo qualificativo e un verbo.
Punti /1
VALUTAZIONE
114
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 6
A
VOLUME
UNITÀ 4 – STRADE DI CARTA
Il tema del viaggio • Il tempo e lo spazio
Jules Verne
Verso il cuore della Terra
Ancora oggi, Jules Verne è considerato il più noscritto, il professor Lidenbrock decide di
celebre e attuale tra i padri della fantascienza, partire alla volta del centro della Terra attra-
un genere che, iniziato alla fine del XIX secolo, verso un vulcano situato in Islanda. Al vecchio
continua ad appassionare un vasto pubblico. scienziato si uniscono Axel, suo nipote, e la
Il brano che ti presentiamo è tratto da uno dei guida Hans. Dopo una serie di straordinarie
suoi romanzi più celebri, molti dei quali sono avventure, il gruppo raggiunge una voragine
dedicati proprio a viaggi fantastici, sulla luna, attraverso la quale sbuca alle pendici del vul-
sotto i mari, in continenti abitati da creature cano Stromboli. Nel brano seguente, i nostri
immaginarie oppure nel mondo reale. viaggiatori hanno appena iniziato la loro di-
In seguito al ritrovamento di un vecchio ma- scesa nel ventre del vulcano.
115
VERIFICA 6 NOME E COGNOME
tensità quando le lave vomitate dallo Sneffels2 si precipitavano per questa via oggi così tran-
A
quilla e m’immaginavo torrenti di fuoco che si rompevano agli angoli della galleria e gli 20
VOLUME
2. Sneffels: è il nome del vulcano persona, o un cavallo, poteva percor- delle diverse epoche e dei Paesi.
islandese da cui il gruppo è partito. rere al passo in un’ora di tempo (la 4. tentennò: esitò, era indeciso.
3. leghe …miglio: sono entrambe sua grandezza varia, a seconda dei 5. fardello: fagotto, bagaglio, involto
unità di lunghezza. La lega esprimeva luoghi, tra i 4 e i 6 chilometri). Il mi- pesante.
originariamente la distanza che una glio varia da 1 a 2 km circa, a seconda
116
NOME E COGNOME VERIFICA 6
non perdere di vista i compagni. Fremevo6 all’idea di smarrirmi nelle profondità di quel
A
55
labirinto.
VOLUME
D’altra parte, se la strada in salita diveniva più faticosa, me ne consolavo pensando che
mi riaccostava alla superficie della Terra. Era una speranza che aumentava ad ogni passo, e
mi rallegravo al pensiero di rivedere la mia piccola Graüben7.
A mezzogiorno le pareti della galleria mutarono aspetto. Mi accorsi, per l’indebolimen- 60
to della luce elettrica riflessa dalle muraglie, che alla parete di lava succedeva la roccia viva.
Questa era composta da strati inclinati e spesso disposti verticalmente. Eravamo nel secon-
do periodo geologico dell’era primaria, in pieno periodo siluriano8.
[…] Avrei dovuto tener per me le mie osservazioni, ma la mia natura di geologo vinse la
prudenza e lo zio Lidenbrock udì le mie esclamazioni. 65
— Che cos’hai? — disse.
— Osservate! — risposi mostrandogli la variata successione di arenarie, di calcari ed i
primi segni delle ardesie9.
— Ebbene?
— Eccoci giunti al periodo, nel quale sono comparsi le prime piante ed i primi animali. 70
— Ah! Credi?
— Guardate dunque! Esaminate, osservate!
Costrinsi il professore a guardare con la lampada le pareti della galleria. M’aspettavo
qualche esclamazione, ma non disse verbo e continuò la strada.
M’aveva capito o no? Non voleva convenire, per amor proprio di zio e di scienziato, di 75
essersi ingannato scegliendo la galleria a est oppure voleva esplorare il passaggio fino alla
fine? Era evidente che avevamo lasciato la strada delle lave e che quel sentiero non poteva
condurre al focolare dello Sneffels.
Frattanto io mi domandavo se non attribuivo troppa importanza a quel cambiamento
dei terreni, e se per caso non sbagliavo anch’io. Attraversavamo davvero quegli strati di 80
rocce sovrapposte alla massa granitica?
“Se ho ragione”, pensai, “devo trovare qualche avanzo di pianta primordiale, ed allora
bisognerà pure arrendersi all’evidenza. Cerchiamo.”
Non avevo fatto cento passi che mi si offrirono allo sguardo prove incontestabili. Così
doveva essere, perché nell’epoca siluriana i mari contenevano oltre millecinquecento specie 85
vegetali o animali. I miei piedi assuefatti al suolo duro delle lave, calpestarono a un tratto un
terriccio composto di avanzi di piante e di conchiglie. Sulle pareti si vedevano chiaramente
impronte di fucacee e di crittogame10. Il professor Lidenbrock non poteva ingannarsi, ma
chiudeva gli occhi, immagino, e continuava il suo cammino con passo costante.
Era ostinazione spinta oltre ogni limite. Non riuscii più a trattenermi, e, raccolta una 90
6. Fremevo: ero agitato da un desi- tate un tempo dal popolo celtico dei aria che fungono da galleggianti. Le
derio intenso. Siluri. Crittogame sono piante prive di or-
7. Graüben: la fidanzata di Axel. 9. arenarie, di calcari … ardesie: di- gani riproduttori visibili; compren-
8. siluriano: così chiamato perché i versi tipi di rocce. dono, tra le altre, le felci, i muschi, i
terreni di questo periodo sono molto 10. fucacee … crittogame: alghe licheni.
estesi in Inghilterra nelle regioni abi- spesso munito di vesciche piene di
117
VERIFICA 6 NOME E COGNOME
— Guardate!
VOLUME
11. trilobiti: gruppo di crostacei pa- meno ovale con due solchi.
leozoici; hanno corpo di forma più o
Comprensione e analisi
1 Scrivi il luogo, la stagione, il giorno della settimana e l’ora in cui ha inizio il racconto.
Punti /2
3 Il narratore segue con rapidità i suoi compagni di viaggio (rr. 53-56). Quale fra queste non è la
ragione che lo spinge ad affrettarsi?
A Non voleva restare indietro.
B Temeva di perdere di vista i compagni.
C Temeva di smarrirsi nelle profondità di quel labirinto.
D Voleva rivedere al più presto Graüben, la sua fidanzata.
Punti /1
118
NOME E COGNOME VERIFICA 6
A
4 Per quali ragioni Axel ritiene di essere nel secondo periodo geologico dell’era primaria, in
pieno periodo siluriano?
VOLUME
Punti /4
5 Come reagisce lo zio alla notizia che non vi è più acqua? Trascrivi le parole del testo.
Punti /1
Lessico
7 Nella frase Qui invece solitudine assoluta e sicurezza complete (r. 33), quali termini possono
sostituire i due aggettivi?
A Solitudine esclusiva e sicurezza totali.
B Solitudine incondizionata e sicurezza intere.
C Solitudine illimitata e sicurezza totali.
D Solitudine generale e sicurezza minuziose.
Punti /1
8 Quale tra le seguenti parole non è sinonimo di primordiale (r. 82)? Cancellala.
iniziale, primitivo, originale, antichissimo, rozzo, preistorico, arcaico, remoto, ancestrale, primigenio
Punti /1
119
VERIFICA 6 NOME E COGNOME
Grammatica
A
9 Nella frase Quale conveniva prendere? (r. 8) che funzione svolge il termine quale?
VOLUME
A Pronome interrogativo.
B Pronome indefinito.
C Aggettivo interrogativo.
D Aggettivo indefinito.
Punti /1
10 Nella frase Ciò divenne così evidente verso le dieci del mattino (r. 39), individua il soggetto ed
indicane la categoria morfologica.
Punti /2
VALUTAZIONE
120
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 6
A
VOLUME
UNITÀ 4 – STRADE DI CARTA
Il tema del viaggio • Il tempo e lo spazio
Jules Verne
Verso il cuore della Terra
Ancora oggi, Jules Verne è considerato il più celebre e attuale tra i padri della fantascienza,
un genere che, iniziato alla fine del XIX secolo, continua ad appassionare un vasto pubbli-
co. Il brano che ti presentiamo è tratto da uno dei suoi romanzi più celebri, molti dei quali
sono dedicati proprio a viaggi fantastici, sulla luna, sotto i mari, in continenti abitati da
creature immaginarie oppure nel mondo reale.
In seguito al ritrovamento di un vecchio manoscritto, il professor Lidenbrock decide di
partire alla volta del centro della Terra attraverso un vulcano situato in Islanda. Al vecchio
scienziato si uniscono Axel, suo nipote, e la guida Hans. Dopo una serie di straordina-
rie avventure, il gruppo raggiunge una voragine attraverso la quale sbuca alle pendici del
vulcano Stromboli. Nel brano seguente, i nostri viaggiatori hanno appena iniziato la loro
discesa nel ventre del vulcano.
121
VERIFICA COMPENSATIVA 6 NOME E COGNOME
122
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 6
A
molto riflettere. La nostra sistemazione per 250 metri.
VOLUME
la notte era semplicissima: una coperta da 50 Lo zio ordinò la sosta e, dopo
viaggio, nella quale ci avvolgevamo, serviva un breve e silenzioso pasto, ci
da letto. Non avevamo da temere né freddo addormentammo.
né visite importune. I viaggiatori che si La nostra sistemazione
spingono nei deserti dell’Africa o nelle foreste consisteva in una sola coperta,
del Nuovo Mondo, sono costretti a vegliare 55 ma non avevamo nulla da
gli uni per gli altri, durante le ore del sonno. temere; quella totale solitudine
Qui invece solitudine assoluta e sicurezza infatti non presentava alcun
complete; non c’erano da temere né selvaggi pericolo.
né bestie feroci né alcun’altra razza malefica.
Ci svegliammo l’indomani, freschi e ben 60 Ci svegliammo quindi riposati
disposti, e ci rimettemmo in viaggio seguendo e di buon umore, pronti a
un sentiero di lava come il giorno prima; era riprendere il cammino che
impossibile riconoscere la natura dei terreni seguiva un sentiero di lava
che attraversavamo. La galleria, invece di simile a quello percorso il
sprofondare nelle viscere del globo, tendeva 65 giorno precedente.
a farsi assolutamente orizzontale e mi Notai però che il sentiero non
parve persino di notare che risalisse verso scendeva affatto e, dopo un
la superficie della Terra. Ciò divenne così lungo tratto in linea retta,
evidente verso le dieci del mattino, e perciò sembrava addirittura procedere
così faticoso, che io fui costretto a rallentare il 70 in salita.
passo. Quando il cammino si fece più
— Ebbene, Axel? — disse impazientemente il ripido, fui costretto a rallentare
professore. il passo, cosa che provocò un
— Non ne posso più, — risposi. rimprovero dello zio, convinto
— Come! Dopo solo tre ore di passeggiata per 75 che la strada continuasse a
una strada così facile! scendere. Provai a convincerlo
— Facile, non dico di no, ma faticosa certo. del suo errore, ma egli rimase
— Come! Se non facciamo che scendere! fermo nelle sue convinzioni.
— Salire, se non vi spiace!
— Salire! — fece mio zio alzando le spalle. 80
— Senza dubbio; da una mezz’ora il pendio
si è modificato e se continuiamo così
ritorneremo certamente alla superficie in
Islanda.
123
VERIFICA COMPENSATIVA 6 NOME E COGNOME
124
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 6
A
sono comparsi le prime piante ed i primi animali.
VOLUME
— Ah! Credi?
— Guardate dunque! Esaminate, osservate!
Costrinsi il professore a guardare con la lampada 125 Appariva evidente che quella
le pareti della galleria. M’aspettavo qualche strada non poteva condurci
esclamazione, ma non disse verbo e continuò la verso il cuore del vulcano e, di
strada. conseguenza, a quello della
M’aveva capito o no? Non voleva convenire, per Terra. Ad un certo punto, a
amor proprio di zio e di scienziato, di essersi 130 confermare le mie ipotesi,
ingannato scegliendo la galleria a est oppure voleva arrivò il ritrovamento delle
esplorare il passaggio fino alla fine? Era evidente tracce di primordiali forme
che avevamo lasciato la strada delle lave e che di vita. Per scuotere mio zio,
quel sentiero non poteva condurre al focolare dello che sembrava ignorare tutti
Sneffels. 135 questi mutamenti, raccolsi una
Frattanto io mi domandavo se non attribuivo troppa conchiglia e gliela mostrai, ma
importanza a quel cambiamento dei terreni, e se niente poteva incrinare il suo
per caso non sbagliavo anch’io. Attraversavamo desiderio di andare avanti fino
davvero quegli strati di rocce sovrapposte alla al termine della galleria.
massa granitica? 140
“Se ho ragione”, pensai, “devo trovare qualche
avanzo di pianta primordiale, ed allora bisognerà
pure arrendersi all’evidenza. Cerchiamo.”
Non avevo fatto cento passi che mi si offrirono allo
sguardo prove incontestabili. Così doveva essere, 145
perché nell’epoca siluriana i mari contenevano
oltre millecinquecento specie vegetali o animali.
I miei piedi assuefatti al suolo duro delle lave,
calpestarono a un tratto un terriccio composto
di avanzi di piante e di conchiglie. Sulle pareti si 150
vedevano chiaramente impronte di fucacee e di
crittogame10. Il professor Lidenbrock non poteva
ingannarsi, ma chiudeva gli occhi, immagino, e
continuava il suo cammino con passo costante.
Crittogame sono piante prive di organi riproduttori visibili; comprendono, tra le altre, le felci, i muschi, i
licheni.
11. trilobiti: gruppo di crostacei paleozoici; hanno corpo di forma più o meno ovale con due solchi.
125
VERIFICA COMPENSATIVA 6 NOME E COGNOME
Comprensione e analisi
1 Scrivi il luogo, la stagione, il giorno della settimana e l’ora in cui ha inizio il racconto.
Punti /2
126
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 6
3 Il narratore segue con rapidità i suoi compagni di viaggio (rr. 90-95). Quale fra queste non è
A
la ragione che lo spinge ad affrettarsi?
VOLUME
A Non voleva restare indietro.
B Temeva di perdere di vista i compagni.
C Temeva di smarrirsi nelle profondità di quel labirinto.
D Voleva rivedere al più presto Graüben, la sua fidanzata.
Punti /1
4 Per quali ragioni Axel ritiene di essere nel secondo periodo geologico dell’era primaria, in
pieno periodo siluriano?
Punti /4
5 Come reagisce lo zio alla notizia che non vi è più acqua? Trascrivi le parole del testo.
Punti /1
Lessico
6 Quale tra le seguenti parole non è sinonimo di primordiale (r. 142)? Cancellala.
iniziale, primitivo, originale, antichissimo, rozzo, preistorico, arcaico, remoto, ancestrale,
primigenio
Punti /1
Grammatica
7 Nella frase Quale conveniva prendere? (rr. 12-13) che funzione svolge il termine quale?
A Pronome interrogativo. C Aggettivo interrogativo.
B Pronome indefinito. D Aggettivo indefinito.
Punti /1
8 Nella frase Ciò divenne così evidente verso le dieci del mattino (rr. 68-69), individua il sog-
getto.
Punti /1
VALUTAZIONE
127
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 7
A
VOLUME
Domenico Starnone
Sabina
Le numerose opere narrative di Domenico no infatti è possibile, attraverso la quotidiana
Starnone riflettono la lunga esperienza ma- pratica della convivenza e del rispetto per la
turata dall’autore come docente negli Istituti diversità, trasformare ogni singola esperienza
superiori. in un’occasione condivisa per crescere.
La vicenda dei due protagonisti si snoda in
una scuola presentata come il luogo in cui si- I personaggi:
tuazioni ed esperienze disparate si incontrano - Sabina, una studentessa disabile e gentile,
e vengono condivise. È difficile infatti pensare sensibile e socievole, dal carattere deciso.
a due persone più diverse da quelle presenti - Giacomazzi, un suo compagno rozzo, poco
nel racconto: un “bullo” e una ragazzina sen- educato, insolente, che assume spesso at-
sibile e intelligente, ma purtroppo costretta a teggiamenti da bullo.
muoversi su una carrozzella. Il singolare rap- - L’accompagnatrice, scontrosa, antipatica,
porto di amicizia che si crea tra queste due scortese nei confronti di Sabina.
personalità, tanto distanti tra loro, costituisce - Il narratore, un professore.
uno dei prodigi più evidenti, tra quelli che la I luoghi: una scuola.
scuola può realizzare. Soltanto al suo inter- Il tempo: nel corso di un anno scolastico.
Sabina ha un banco ma non una sedia. La sedia se la porta da casa. O, se vogliamo essere
precisi: un pullmino giallo porta da casa sia lei che la sedia. Il pullmino si ferma nel cortile,
un’accompagnatrice spalanca il portellone posteriore e spinge la carrozzella con Sabina giù
dalla rampa di metallo, su per una rampa di cemento, fino all’ingresso della scuola. L’ac-
compagnatrice è scorbutica1, non le piace il lavoro che fa. Ogni frase che pronuncia è pro- 5
sciugata dalle vocali2, o almeno così sembra, e termina sempre con molti punti esclamativi
di stizza3. Qualsiasi cosa Sabina le chieda, quella risponde: «S-b-n!!!B-st!!!». […]
Sabina […] è una ragazza sveglia, sensibile, con un vocabolario ricco, solo un po’ stroz-
zato dal suo handicap4. Sa bene che la solidarietà dei suoi compagni è quasi sempre genuina
e sa benissimo che a volte, col suo handicap, gliela rende faticosa, difficile. Sicché cerca di 10
essere d’aiuto. Fa segnali di sua iniziativa al ragazzo della V C per richiamare l’attenzione
e poi smistarla5 sulla compagna che lo ama. Organizza in segreto, mentalmente, dei turni
1. scorbutica: scontrosa, antipatica. 3. stizza: ira improvvisa e passeggera. ostacola un po’ nell’uso della sua va-
2. prosciugata dalle vocali: priva 4. un vocabolario … handicap: la sta conoscenza di vocaboli.
delle vocali. condizione di disabile di Sabina la 5. smistarla: rivolgerla.
128
NOME E COGNOME VERIFICA 7
per farsi accompagnare al bagno e li mette in atto con accortezza. Coniuga insomma i suoi
A
desideri di relazione con la disponibilità, i bisogni, le ripulse6 dei suoi compagni.
VOLUME
È riuscita persino, di recente, a mettere a frutto il teppismo di Giacomazzi, che ora dico 15
chi è. Questo Giacomazzi parla a monosillabi7 con gli insegnanti, punzecchia, sfotte e ri-
empie di oscenità8 i coetanei, sfascia tutto quello che gli capita sotto mano ma poi dice che
non è stato lui. [...]
Bene: Sabina a questo bruto9 da un po’ di tempo ha chiesto di spingerle la carrozzina du-
rante la ricreazione. Io sono stato preso dall’ansia ma non ho messo bocca. Non l’ho fatto 20
perché ho visto che lei ci teneva. E non l’ho fatto anche perché ho visto che Giacomazzi ha
accettato volentieri. Poi ho capito perché. Perché s’è messo a spingerle la carrozzina a veloci-
tà da Formula 1. Di ricreazione in ricreazione Giacomazzi ce l’ha messa tutta per far morire
di paura Sabina: spingeva correndo a gambe levate, zigzagando, curvando su due ruote,
frenando bruscamente, ripartendo altrettanto bruscamente. Lì per lì ho pensato: questo me 25
l’ammazza. Poi però mi sono reso conto che Sabina se la spassava a un tale livello, che un
intervento repressivo era una vera aggressione alla gioia di vivere. Rideva, rideva, rideva. O
stava a bocca aperta, con gli occhi sbarrati dall’emozione intensa.
Nel giro di una settimana mi sono rassicurato. Giacomazzi stava modificando il suo
comportamento, ora Sabina non glielo doveva nemmeno chiedere di spingerla. Ora era 30
lui che, al primo suono della campanella, prendeva posizione dietro di lei e Sabina gridava:
«Via!».
Non solo. Li osservavo e mi sembrava sempre più chiaro che Giacomazzi, senza nem-
meno rendersene conto, non aveva più intenzione di farla morire di paura puntando, met-
tiamo, a tutta velocità verso una parete e poi sterzando bruscamente. Giacomazzi adesso 35
voleva solo che Sabina se la spassasse, e più se la spassava lei, più se la godeva lui. Non male.
Era la prima volta che vedevo Giacomazzi dedicarsi a un’attività con i soliti fini distruttivi
e autodistruttivi, per poi smarrire strada facendo l’obiettivo di fare del male e ficcarsi nei
guai. Sennonché una settimana fa il ragazzo ce l’ha messa tutta. Durante la ricreazione
filava a velocità sostenuta per il cortile. Sabina faceva una risata che sembrava un urlo. Ma, 40
non so come, la carrozzina s’è rovesciata e Sabina è ruzzolata via. Sono accorso per strozzare
Giacomazzi e soccorrere Sabina. Ma mi sono accorto che Sabina seguitava a ridere illesa e
Giacomazzi era rimasto impietrito, giallo, forse prossimo allo svenimento. Allora ho cam-
biato passo e mi sono avvicinato con tranquillità al capannello10 di studenti e insegnanti che
si stava formando. 45
Quando sono arrivato, Giacomazzi aveva riacquistato la voce per urlare disperato:
«Sabì, ti sei fatta male? Scusa, Sabì. Non ti spingo più. Te lo giuro». E Sabina: «Rimettimi
su. Mi fa male solo il ginocchio ... Vi scostate? Dai, spingi, Giacomà».
Ho esaminato il ginocchio di Sabina, non s’era fatta niente. E adesso sto più attento a
Giacomazzi che a lei. Mi preoccupa, quel ragazzo. La mattina arriva un po’ prima e aspetta 50
il pullmino giallo. Non so cosa abbia in mente. Fissa l’accompagnatrice di Sabina in un
129
VERIFICA 7 NOME E COGNOME
modo che non mi piace. Mi accorgo che fa smorfie terrorizzanti quando la sente esclamare:
A
«S-b-n!!! B-st!!! ».
VOLUME
Che ha in mente, che cova11? È eccessivo, Giacomazzi. È eccessivo persino nella solida-
rietà. 55
(D. Starnone, Ex cattedra e altre storie di scuola, Feltrinelli 2008)
Comprensione e analisi
2 La vicenda del brano è incentrata attorno a due figure, Sabina ed il suo compagno Giacomazzi.
Indica per ogni caratteristica a quale personaggio appartiene, mettendo una crocetta al posto
giusto.
Sabina Giacomazzi
1. Parla a monosillabi
2. Gentile e socievole
3. Acuta/o e sensibile
4. È intollerante e bugiarda/o
5. È attiva/o e propositiva/o
6. Punzecchia i compagni
7. Pronuncia frasi stentate
Punti /7
130
NOME E COGNOME VERIFICA 7
A
3 Alla fine del brano, il narratore si chiede cosa abbia in mente Giacomazzi (r. 54). Cosa cova,
secondo te?
VOLUME
Punti /2
Lessico
7 Alla riga 20 è presente l’espressione mettere bocca. Indica il significato del termine.
A Urlare.
B Rimproverare.
C Interrompere.
D Intervenire.
Punti /1
131
VERIFICA 7 NOME E COGNOME
A
8 Giacomazzi spinge la carrozzina correndo a gambe levate (r. 24). Quale tra questi modi di dire
non ha lo stesso significato dell’espressione in corsivo?
VOLUME
Grammatica
10 Dalla riga 48 alla riga 49 sono presenti i verbi spingi, ha esaminato, sto. Analizzali.
Forma verbale Infinito Coniugazione Modo Tempo Persona
Spingi
Ho esaminato
Sto
Punti /15
11 Giacomazzi diventa giallo (r. 43). Dell’aggettivo giallo trova l’alterazione suggerita.
Diminutivo:
Dispregiativo:
Attenuativo:
Punti /3
VALUTAZIONE
132
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 7
A
VOLUME
UNITÀ 5 – DIVERSO DA CHI?
Il tema della diversità • Tema, scopo, messaggio e contesto
Domenico Starnone
Sabina
Le numerose opere narrative di Domenico Starnone riflettono la lunga esperienza matura-
ta dall’autore come docente negli Istituti superiori.
La vicenda dei due protagonisti si snoda in una scuola presentata come il luogo in cui si-
tuazioni ed esperienze disparate si incontrano e vengono condivise. È difficile infatti pen-
sare a due persone più diverse da quelle presenti nel racconto: un “bullo” e una ragazzina
sensibile e intelligente, ma purtroppo costretta a muoversi su una carrozzella.
Il singolare rapporto di amicizia che si crea tra queste due personalità, tanto distanti tra
loro, costituisce uno dei prodigi più evidenti, tra quelli che la scuola può realizzare. Soltan-
to al suo interno infatti è possibile, attraverso la quotidiana pratica della convivenza e del
rispetto per la diversità, trasformare ogni singola esperienza in un’occasione condivisa per
crescere.
I personaggi
- Sabina, una studentessa disabile e gentile, sensibile e socievole, dal carattere deciso.
- Giacomazzi, un suo compagno rozzo, poco educato, insolente, che assume spesso atteggia-
menti da bullo.
- L’accompagnatrice, scontrosa, antipatica, scortese nei confronti di Sabina.
- Il narratore, un professore.
I luoghi: una scuola.
Il tempo: nel corso di un anno scolastico.
133
VERIFICA COMPENSATIVA 7 NOME E COGNOME
134
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 7
A
tutta per far morire di paura Sabina: spingeva correndo
VOLUME
a gambe levate, zigzagando, curvando su due ruote, 40
frenando bruscamente, ripartendo altrettanto
bruscamente. Lì per lì ho pensato: questo me l’ammazza.
Poi però mi sono reso conto che Sabina se la spassava a Lei in realtà se la spassa
un tale livello, che un intervento repressivo era una vera e vive con piacere questa
aggressione alla gioia di vivere. Rideva, rideva, rideva. O 45 nuova emozione che la
stava a bocca aperta, con gli occhi sbarrati dall’emozione diverte.
intensa.
Nel giro di una settimana mi sono rassicurato. Dopo poco tempo, ho
Giacomazzi stava modificando il suo comportamento, verificato che Giacomazzi
ora Sabina non glielo doveva nemmeno chiedere 50 ha modificato il proprio
di spingerla. Ora era lui che, al primo suono della comportamento ed è
campanella, prendeva posizione dietro di lei e Sabina preoccupato solo di far
gridava: «Via!». divertire la compagna.
Non solo. Li osservavo e mi sembrava sempre più
chiaro che Giacomazzi, senza nemmeno rendersene 55
conto, non aveva più intenzione di farla morire di paura
puntando, mettiamo, a tutta velocità verso una parete e
poi sterzando bruscamente. Giacomazzi adesso voleva
solo che Sabina se la spassasse, e più se la spassava
lei, più se la godeva lui. Non male. Era la prima volta che 60
vedevo Giacomazzi dedicarsi a un’attività con i soliti
fini distruttivi e autodistruttivi, per poi smarrire strada
facendo l’obiettivo di fare del male e ficcarsi nei guai.
Sennonché una settimana fa il ragazzo ce l’ha messa Una settimana fa, la
tutta. Durante la ricreazione filava a velocità sostenuta 65 carrozzina di Sabina si è
per il cortile. Sabina faceva una risata che sembrava rovesciata.
un urlo. Ma, non so come, la carrozzina s’è rovesciata
e Sabina è ruzzolata via. Sono accorso per strozzare
Giacomazzi e soccorrere Sabina. Ma mi sono accorto che Giacomazzi è disperato e
Sabina seguitava a ridere illesa e Giacomazzi era rimasto 70 teme per Sabina.
impietrito, giallo, forse prossimo allo svenimento. Allora
ho cambiato passo e mi sono avvicinato con tranquillità
135
VERIFICA COMPENSATIVA 7 NOME E COGNOME
formando.
VOLUME
Quando sono arrivato, Giacomazzi aveva riacquistato la 75 Per fortuna Sabina non
voce per urlare disperato: «Sabì, ti sei fatta male? Scusa, si è fatta nulla di serio
Sabì. Non ti spingo più. Te lo giuro». E Sabina: «Rimettimi e non vede l’ora di
su. Mi fa male solo il ginocchio ... Vi scostate? Dai, spingi, riprendere la corsa.
Giacomà».
Ho esaminato il ginocchio di Sabina, non s’era fatta 80
niente. E adesso sto più attento a Giacomazzi che a lei.
Mi preoccupa, quel ragazzo. La mattina arriva un po’ Adesso Giacomazzi
prima e aspetta il pullmino giallo. Non so cosa abbia in aspetta che Sabina arrivi
mente. Fissa l’accompagnatrice di Sabina in un modo e guarda minaccioso
che non mi piace. Mi accorgo che fa smorfie terrorizzanti 85 l’accompagnatrice
quando la sente esclamare: «S-b-n!!! B-st!l! ». quando tratta male
Che ha in mente, che cova11? È eccessivo, Giacomazzi. È Sabina.
eccessivo persino nella solidarietà.
(D. Starnone, Ex cattedra e altre storie di scuola, Feltrinelli 2008)
Comprensione e analisi
1 Nel riassunto che segue cancella l’alternativa errata.
Sabina va a scuola con il pullmino/l’autobus; nello zaino porta i libri del giorno/della
settimana perché lo zaino glielo deve portare l’accompagnatrice. Preferisce far spingere la sua
carrozzella dall’accompagnatrice/dai compagni; al mattino, però, i suoi compagni sono molto
impegnati e la aiutano con piacere/controvoglia.
Sabina è/non è una ragazza intelligente: fatica a parlare ma sa come farsi aiutare dai
compagni; riesce persino a farsi spingere da Giacomazzi, il teppista/damerino della classe,
durante la ricreazione. Lui ha accettato volentieri/a malincuore per poter spingere la
carrozzina a velocità da Formula 1.
Sabina però ha una paura da morire/si diverte pazzamente.
In una settimana il comportamento di Giacomazzi si è modificato: non voleva più spaventare/
divertire Sabina: voleva che la compagna se la spassasse/si facesse male per divertirsi così
anche lui.
Quando, una settimana fa, la carrozzina si è rovesciata, Giacomazzi è rimasto impietrito per lo
spavento/il sollievo. Ora è il ragazzo/Sabina a preoccupare il narratore, perché non si capisce
cosa abbia in mente.
(0,5 punti per ogni cancellazione corretta) Punti /6
136
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 7
A
A Da un’alternanza di voci narranti, Sabina e Giacomazzi.
VOLUME
B Da un narratore interno, l’insegnante.
C Da un narratore esterno, l’accompagnatrice.
D Da un narratore esterno, l’insegnante.
Punti /1
4 Quali sono i messaggi presenti nel racconto? (Hai due possibilità di scelta)
A È facile comprendere ed accettare la disabilità.
B La scuola può insegnare il rispetto delle regole di convivenza.
C Le caratteristiche diverse rendono inconciliabili le persone.
D La scuola può insegnare il rispetto della diversità.
Punti /2
Lessico
5 Alla riga 33 è presente l’espressione mettere bocca. Indica il significato del termine.
A Urlare.
B Rimproverare.
C Interrompere.
D Intervenire.
Punti /1
6 Giacomazzi spinge la carrozzina correndo a gambe levate (r. 40). Quale tra questi modi di dire
non ha lo stesso significato dell’espressione in corsivo?
A Correre a perdifiato.
B Correre a rotta di collo.
C Correre ai ripari.
D Correre a spron battuto.
Punti /1
137
VERIFICA COMPENSATIVA 7 NOME E COGNOME
Grammatica
A
7 Dalla riga 78 alla riga 81 sono presenti i verbi spingi, ho esaminato, sto. Analizzali.
VOLUME
Punti /15
8 Giacomazzi diventa giallo (r. 71). Dell’aggettivo giallo trova l’alterazione suggerita.
Diminutivo:
Dispregiativo:
Attenuativo:
Punti /3
VALUTAZIONE
138
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 8
A
VOLUME
UNITÀ 6 – SEMPLICI EMOZIONI
Il tema dei sentimenti • Registri, linguaggi settoriali, paratassi e ipotassi
Fred Uhlman
L’amico ritrovato
Nella Germania degli anni Trenta, percorsa manifestare la sua simpatia verso il nazismo.
dalle prime manifestazioni dell’antisemiti- Quando la situazione degli ebrei tedeschi si
smo, nasce sui banchi di scuola una singolare avvia verso la tragedia, Hans riesce a sottrar-
amicizia che lega Konradin, l’ultimo discen- si alla furia cieca delle persecuzioni trovando
dente di una delle più antiche e nobili famiglie rifugio in America dove, anni dopo, apprende
tedesche, ad Hans, figlio di un medico ebreo. I che Konradin ha trovato la morte nel tentativo
primi segnali del nuovo clima di intolleranza di assassinare Hitler. La tragica scoperta indu-
si manifestano attraverso la figura della ma- ce Hans ad una riconciliazione postuma con il
dre di Konradin che vieta al figlio di frequen- ricordo dell’amico, “ritrovato” dopo che, come
tare il suo nuovo amico perché ebreo. I rappor- tanti altri tedeschi, si era perso inseguendo i
ti tra i due ragazzi diventano sempre più dif- folli disegni del nazismo.
ficili, anche perché lo stesso Konradin inizia a
Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio
amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno
del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c’era nessuno che potesse ri-
spondere all’idea romantica che avevo dell’amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che
fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno 5
per cui avrei dato volentieri la vita. I miei compagni mi sembravano tutti, chi più chi meno,
piuttosto goffi1, degli svevi2 sani, insignificanti, privi di immaginazione. Nemmeno gli ap-
partenenti al “Caviale”3 facevano eccezione. Erano ragazzi simpatici e io andavo abbastanza
d’accordo con tutti. Ma così come non ero animato da particolari simpatie nei confronti
di nessuno, nemmeno loro sembravano attratti da me. Non andavo mai a casa loro né loro 10
venivano mai a trovare me. Un altro motivo della mia freddezza, forse, era che avevano
tutti una mentalità estremamente pratica e sapevano già cosa avrebbero fatto nella vita, chi
l’avvocato, chi l’ufficiale, chi l’insegnante, chi il pastore, chi il banchiere. Io, invece, non
1. goffi: maldestri, sgraziati, impac- quale sono appartenuti gli imperatori può vantare una nobiltà antichissima.
ciati. del Sacro Romano impero Federico 3. “Caviale”: è questo il nome un po’
2. svevi: la Svevia è una regione del- Barbarossa e suo nipote Federico II. ironico dato ad un gruppo di ragazzi
la Germania meridionale. Da essa Quest’ultimo è stato in amicizia con che erano soliti trovarsi per discutere
proviene la dinastia omonima alla un antenato di Konradin che quindi argomenti letterari o filosofici.
139
VERIFICA 8 NOME E COGNOME
avevo alcuna idea di ciò che sarei diventato, solo sogni vaghi e delle aspirazioni ancora più
A
fumose. Volevo viaggiare, questo era certo, e un giorno sarei stato un grande poeta. 15
VOLUME
Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato volentieri la vita per un amico”, ma
anche ora, a trent’anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un’esagerazione e
che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto quasi con gioia. Così
come davo per scontato che fosse dulce et decorum pro Germania mori4, non avevo dubbi sul
fatto che morire pro amico5 sarebbe stato lo stesso. I giovani tra i sedici e i diciotto anni uni- 20
scono in sé un’innocenza soffusa di ingenuità, una radiosa purezza di corpo e di spirito e il
bisogno appassionato di una devozione totale e disinteressata. Si tratta di una fase di breve
durata che, tuttavia, per la sua stessa intensità e unicità, costituisce una delle esperienze più
preziose della vita.
(F. Uhlman, L’amico ritrovato, Feltrinelli 1971)
Comprensione e analisi
3 Per quale motivo il narratore non riesce ad instaurare rapporti di amicizia con i suoi compagni
di classe?
Punti /3
140
NOME E COGNOME VERIFICA 8
A
4 Il racconto si conclude con una frase che definisce il significato dell’amicizia secondo il narra-
tore (rr. 20-24). Spiegala con le tue parole.
VOLUME
Punti /2
141
VERIFICA 8 NOME E COGNOME
Lessico
A
VOLUME
9 Alla riga 5 è presente il termine abnegazione che significa impegno di chi si dedica totalmen-
te al bene altrui o ai propri doveri. Quale, fra queste coppie di termini, non è sinonimo di
abnegazione?
A Sacrificio, generosità.
B Sacrificio di sé, altruismo.
C Indifferenza, disinteresse.
D Dedizione, rinuncia.
Punti /1
10 Le aspirazioni del narratore sono definite solo sogni vaghi e (…) aspirazioni ancora più fumose
(rr. 14-15). Spiega il significato di questa frase.
Punti /2
Grammatica
11 Nella frase Non andavo mai a casa loro né loro venivano mai a trovare me. (rr. 10-11), i due loro
sono rispettivamente:
A attributo del soggetto e complemento di termine.
B attributo del complemento di moto a luogo e soggetto.
C apposizione del complemento di termine e soggetto.
D apposizione del soggetto e complemento di termine.
Punti /1
VALUTAZIONE
142
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 8
A
VOLUME
UNITÀ 6 – SEMPLICI EMOZIONI
Il tema dei sentimenti • Registri, linguaggi settoriali, paratassi e ipotassi
Fred Uhlman
L’amico ritrovato
Nella Germania degli anni Trenta, percorsa dalle prime manifestazioni dell’antisemitismo,
nasce sui banchi di scuola una singolare amicizia che lega Konradin, l’ultimo discendente
di una delle più antiche e nobili famiglie tedesche, ad Hans, figlio di un medico ebreo. I pri-
mi segnali del nuovo clima di intolleranza si manifestano attraverso la figura della madre
di Konradin che vieta al figlio di frequentare il suo nuovo amico perché ebreo. I rapporti
tra i due ragazzi diventano sempre più difficili, anche perché lo stesso Konradin inizia a
manifestare la sua simpatia verso il nazismo.
Quando la situazione degli ebrei tedeschi si avvia verso la tragedia, Hans riesce a sottrarsi
alla furia cieca delle persecuzioni trovando rifugio in America dove, anni dopo, apprende
che Konradin ha trovato la morte nel tentativo di assassinare Hitler. La tragica scoperta
induce Hans ad una riconciliazione postuma con il ricordo dell’amico, “ritrovato” dopo che,
come tanti altri tedeschi, si era perso inseguendo i folli disegni del nazismo.
Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin Hans è affascinato dalla
avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi figura di Konradin e decide
dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. che dovrà a tutti i costi
Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. renderselo amico.
Nella mia classe non c’era nessuno che potesse 5 Gli altri compagni gli
rispondere all’idea romantica che avevo dell’amicizia, sembrano indegni della sua
nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado amicizia.
di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di
abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la
vita. I miei compagni mi sembravano tutti, chi più chi 10
meno, piuttosto goffi1, degli svevi2 sani, insignificanti,
privi di immaginazione. Nemmeno gli appartenenti al
143
VERIFICA COMPENSATIVA 8 NOME E COGNOME
e io andavo abbastanza d’accordo con tutti. Ma così con tutti, Hans non riesce
VOLUME
come non ero animato da particolari simpatie nei 15 a trovare qualcuno che
confronti di nessuno, nemmeno loro sembravano condivida i suoi sogni di
attratti da me. Non andavo mai a casa loro né loro ragazzo.
venivano mai a trovare me. Un altro motivo della mia Per Hans, infatti, l’amicizia
freddezza, forse, era che avevano tutti una mentalità rappresenta un sentimento
estremamente pratica e sapevano già cosa avrebbero 20 profondo che richiede
fatto nella vita, chi l’avvocato, chi l’ufficiale, chi un’assoluta devozione e un
l’insegnante, chi il pastore, chi il banchiere. Io, invece, totale spirito di sacrificio.
non avevo alcuna idea di ciò che sarei diventato, solo Del resto, l’indifferenza di
sogni vaghi e delle aspirazioni ancora più fumose. Hans verso i suoi compagni
Volevo viaggiare, questo era certo, e un giorno sarei 25 è da essi ricambiata. I
stato un grande poeta. suoi compagni pensano
Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato alla vita in modo troppo
volentieri la vita per un amico”, ma anche ora, a banale e prosaico, mentre
trent’anni di distanza, sono convinto che non si lui vorrebbe viaggiare e
trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei 30 scrivere poesie.
stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto
quasi con gioia. Così come davo per scontato che
fosse dulce et decorum pro Germania mori4, non Cresciuto con gli ideali
avevo dubbi sul fatto che morire pro amico5 sarebbe di sacrificio tipici
stato lo stesso. I giovani tra i sedici e i diciotto anni 35 dell’educazione tedesca di
uniscono in sé un’innocenza soffusa di ingenuità, quegli anni, Hans avrebbe
una radiosa purezza di corpo e di spirito e il bisogno davvero donato la vita per
appassionato di una devozione totale e disinteressata. un amico.
Si tratta di una fase di breve durata che, tuttavia, per Nei giovani infatti la
la sua stessa intensità e unicità, costituisce una delle 40 naturale innocenza si unisce
esperienze più preziose della vita. al bisogno di una devozione
(F. Uhlman, L’amico ritrovato, Feltrinelli 1971) totale e disinteressata.
3. “Caviale”: è questo il nome un po’ ironico dato ad un gruppo di ragazzi che erano soliti trovarsi per
discutere argomenti letterari o filosofici.
4. dulce et … mori: morire per la Germania (è) dolce e decoroso.
5. pro amico: per un amico.
144
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 8
Comprensione e analisi
A
1 Quale frase sintetizza meglio la prima parte del racconto?
VOLUME
A Prima dell’arrivo in classe di Konradin, il narratore non aveva avuto molti amici.
B Il narratore era certo che lui e il suo compagno Konradin sarebbero diventati amici.
C Nella classe del narratore non vi sono compagni simpatici, degni di essere suoi amici.
D Nella classe solo un compagno riesce a soddisfare l’ideale di amicizia del narratore.
Punti /1
3 Il racconto si conclude con una frase che definisce il significato dell’amicizia secondo il nar-
ratore (rr. 35-41). Spiegala con le tue parole.
Punti /2
145
VERIFICA COMPENSATIVA 8 NOME E COGNOME
A Ipotattica.
VOLUME
B Paratattica
C Ricca di subordinate.
D Nominale (spesso sottintende i verbi).
Punti /1
Lessico
7 Alla riga 9 è presente il termine abnegazione, che significa impegno di chi si dedica totalmente
al bene altrui o ai propri doveri. Quale, fra queste coppie di termini non è sinonimo di abne-
gazione?
A Sacrificio, generosità.
B Sacrificio di sé, altruismo.
C Indifferenza, disinteresse.
D Dedizione, rinuncia.
Punti /1
8 Le aspirazioni del narratore sono definite solo sogni vaghi e (…) aspirazioni ancora più fumose
(rr. 23-24). Spiega il significato di questa frase.
Punti /2
Grammatica
9 A quale categoria morfologica appartiene il termine volentieri (r. 9) ?
A Avverbio.
B Sostantivo.
C Locuzione avverbiale.
D Aggettivo indefinito.
Punti /1
VALUTAZIONE
146
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 9
A
VOLUME
UNITÀ 7 – RACCONTARE IL LAVORO
Il tema del lavoro • Figure retoriche
Michela Murgia
Squali al call center
Il mondo deve sapere trae spunto da un’espe- a condizioni di sfruttamento insopportabili,
rienza realmente vissuta dall’autrice che, per sono rappresentati attraverso nomignoli che
un breve periodo, ha lavorato come operatrice ne sottolineano il carattere ambiguo. I vendi-
di un call center. Gli incredibili episodi che si tori e le telefoniste, al contrario rappresentano
verificavano in azienda, gli inganni sistemati- una massa anonima, in cui spicca l’aggressi-
ci ai danni dei clienti e il clima di esasperata vità dei primi; non a caso definiti dall’autrice
competitività che vigeva tra i lavoratori sono “shark”, squali. La rappresentazione del call
stati dapprima denunciati in un blog e, in se- center va tuttavia al di là dell’esperienza per-
guito, raccolti nel libro. Dietro lo pseudoni- sonale dell’autrice per trasfigurare in una me-
mo di una giovane laureata, Camilla, Michela tafora dell’intero sistema economico, sempre
Murgia svela al lettore la realtà nascosta di un più proteso verso un consumo infinito di cui
mondo che ha fatto del profitto il suo unico non sa cogliere la forza auto distruttrice.
metro di misura. I dirigenti dell’Agenzia, fi- Nel 2008 il libro è stato trasposto nel film di
gure squallide e meschine che approfittano Paolo Virzì intitolato Tutta la vita davanti.
dell’ingenuità delle telefoniste per sottoporle
1. Camilla … Paperopoli: i nomi, chio reale dell’aspirapolvere promos- telefonista è Hermann, un nome che
volutamente surreali, servono a tra- so con le telefonate. Anche gli altri richiama quello del vice di Hitler,
smettere il senso di estraneità dell’au- personaggi sono indicati in modo da mentre i rappresentanti sono chiama-
trice rispetto al lavoro che svolge. evidenziarne il carattere. BillGheiz, il ti “shark” (squalo) per la loro voracità
Paperopoli è la cittadina inventata capo della filiale, evoca il fondatore e il loro carattere aggressivo.
da Walt Disney. Kirby invece è il mar- della Microsoft, Bill Gates. La capo
147
VERIFICA 9 NOME E COGNOME
completa (la signora non deve capire con esattezza cosa le si sta proponendo) o di un suo
A
servizio lei dovrà semplicemente esprimere un parere sul macchinario che eseguirà l’igie-
nizzazione e sulla persona che glielo mostrerà. Quando preferisce, signora, domani alle 15
o dopodomani alle 18?» 15
Diabolico. La casalinga non ha tregua. Ci sono anche le risposte predefinite per le obie-
zioni che possono sorgere.
«Non ho tempo.»
«Ma signora, è solo un’orettamassimo, un’orettaemezza (pronunciato con la virgola
dopo “massimo”, in modo che la signora percepisca che la durata è massimo un’ora, mentre 20
invece è di un’ora e mezza, quasi due) del suo tempo.» Implicito è il messaggio che il tempo
della signora non valga un soldo bucato, dato che può regalarcelo così, a gratis.
«Non compro niente.»
«Signora, non c’è nulla da comprare, non è una vendita, ma solo una campagna pubbli-
citaria. Siamo noi che le stiamo facendo un omaggio.» 25
Come se lo scopo di una campagna pubblicitaria non fosse vendere... ovviamente non
verrà presa per il collo per acquistare, ma dopo un turlupinamento2 di quella durata, può
essere che sia proprio lei a chiedere: «E quanto costa questo coso?».
Non ci credereste, ma questo strumento funziona. Moltissime povere casalinghe, strap-
pate ai loro lavoretti quotidiani da questa invasione telefonica, non sanno opporre resisten- 30
za al bulldozer-telefonista e dicono sì. Fosse anche solo per chiudere la telefonata.
Alcune, smaliziate3, dicono di no senza tregua. Davanti alle resistenze, c’è anche il ricat-
to morale: «Guardi, non mi interessa proprio».
«Signora, lei ci darebbe una mano a lavorare, perché noi <enfasi> GIOVANI siamo pa-
gati dalla nostra azienda <enfasi> SOLO per far vendere questo macchinario. Se ci riceve ci 35
darà la possibilità di lavorare e in cambio noi le chiediamo solo un giudizio a voce. Che ne
dice di mercoledì all’una di notte? O preferisce sabato mattina all’alba?»
A quel punto anche il cuore più duro si scioglie. Quale mamma non si intenerirebbe al
pensiero di poveri giovani senza lavoro, pagati solo per fare pubblicità? Dopotutto si tratta
solo di sorbirsi un mostruoso spot dal vivo della durata di un’ora e trenta minuti, poveri 40
giovani. Il sì è già dietro l’angolo. Sorridi, la signora lo percepisce.
[ ... ]
Spingere a livelli da assassinio la competitività professionale all’interno del dipartimen-
to telefonico è deleterio4. […]. Tutte le telefoniste hanno preso coscienza che fissare molti
appuntamenti è un’idiozia. 45
Nel Vangelo secondo BillGheìz è così affermato: «L’obiettivo raggiunto di oggi è la base
di partenza per quello di domani».
Pertanto si vola il più basso possibile, in quella zona grigia che permette la sopravvivenza
minima economica e garantisce allo stesso tempo l’aura di necessaria mediocrità5 per non
2. turlupinamento: truffa, inganno. qui nel senso di reputazione, valuta- ficato e indicava la “dorata modera-
3. smaliziate: scaltre, esperte. zione. L’espressione riprende quella zione”.
4. deleterio: molto dannoso. latina di Orazio “aurea mediocritas”
5. l’aura di necessaria mediocrità: che per il poeta aveva tutt’altro signi-
148
NOME E COGNOME VERIFICA 9
A
50
È infatti innegabile che il livello di popolarità di una telefonista tra le colleghe sia inver-
VOLUME
samente proporzionale al numero di appuntamenti che riesce a prendere in più di loro. Il
frutto bacato dello spirito Kirby è proprio questo: chi primeggia è odiato, perché il fantino
costringe anche i brocchi a correre come stalloni per raggiungere il traguardo, ogni giorno
più distante. 55
Dopandoli a dovere con premi e cotillons6.
Per me è un problema. Essendo ormai divenuta quasi padrona delle tecniche di stupro
al telefono, le casalinghe non sanno più dirmi di no. Al massimo mi dicono forse. […] Ho
calcolato che la mia media – con il buono omaggio – è di un sì ogni nove chiamate.
Drammatico per la mia vita sociale in ufficio. Ma tanto anche quella sta per subire un 60
giro di vite mica da niente.
La notizia del giorno è che a breve il nostro ufficio sarà teatro di una delle più indiscrete
intrusioni nella vita umana generate dalla tecnica delle telecomunicazioni.
[…]
Hermann ci ha comunicato che, a causa dei lunghi periodi di assenza dall’ufficio cui lei e 65
il boss sono costretti per mantenere il contatto stabile con la casalinga in carne e ossa, sare-
mo messe sotto controllo con questo oggettocam: un piccolo mostro guardone che sembra
un ovetto pasquale e si aziona a distanza con una semplice chiamata da un cellulare.
Saremo spiate.
L’oggetto si accenderà e mostrerà a Mamma-Hermann e a Papà-BillGheiz che cosa fan- 70
no le loro figliolette quando non ci sono loro.
Saremo le star del loro personale reality show. George Orwell7 era un ottimista.
Se chiacchieriamo, lo sapranno.
Se ci infiliamo le dita nel naso, non sarà più una pruriginosa pratica intima.
Se abbiamo l’abitudine di masticare il tappo della penna aziendale, non ci sarà più verso 75
di dare la colpa alla collega del turno prima.
Se non telefoniamo a raffica, gli strali8 dell’occhio elettronico di BillGheiz lo registre-
ranno inesorabilmente.
Non potremo nemmeno mettere, come nei film di genere, una foto statica dell’ufficio
con noi che ci esibiamo nel nostro massimo momento di produzione: il Pupillo trasmette 80
anche l’audio.
Non sarà più consentita la minima debolezza, la minima distrazione, il minimo cedi-
mento.
[…]
Non posso non chiedermi se i consulenti-Shark saranno dotati di un braccialetto elet- 85
tronico che rilascia una scossa elettrica quando non si presentano all’appuntamento fissato,
qualunque sia il motivo. O di un Pupillo portatile che consentirà al Controllo di verificare
6. Dopandoli a dovere con premi e danza di origine francese diffusa in figura del Grande Fratello.
cotillons: drogandoli con premi e fe- Europa nei secoli XVIII e XIX. 8. strali: frecce, saette. Metaforica-
steggiamenti. I cotillons sono piccoli 7. George Orwell: scrittore inglese; mente può indicare una battuta pun-
regali offerti durante una festa o uno autore, tra gli altri, di 1984, un roman- gente.
spettacolo. Il termine deriva da una zo di fantapolitica in cui compare la
149
VERIFICA 9 NOME E COGNOME
Comprensione e analisi
1 Il racconto inizia descrivendo la tecnica che gli operatori devono utilizzare durante i colloqui
telefonici. Quante e quali sono le richieste a cui deve attenersi chi lavora in un call center?
Punti /3
150
NOME E COGNOME VERIFICA 9
A
5 Il dipendente del call center è definito bulldozer-telefonista (r. 31); quale tra queste motivazioni
è errata?
VOLUME
A Perché deve essere aggressivo nei confronti dei suoi interlocutori.
B Perché deve essere ostile nei confronti dei suoi interlocutori.
C Perché non si deve fermare davanti a nessuna obiezione.
D Perché deve essere molto deciso e determinato.
Punti /1
7 L’espressione la minima debolezza, la minima distrazione, il minimo cedimento (rr. 82-83) è una
figura retorica. Quale?
A Onomatopea.
B Paronomasia.
C Allitterazione.
D Anacoluto.
Punti /1
8 Nel testo sono presenti diverse espressioni che rimandano ad un registro colloquiale; riportane
cinque.
Punti /5
Lessico
9 Alla riga 22 si dice non valga un soldo bucato, che significa non valere nulla. Il termine soldo è
usato in diversi modi di dire. Prova a spiegare quelli che ti sono presentati:
- da quattro soldi:
- essere al soldo di ...:
- in soldoni:
Punti /3
151
VERIFICA 9 NOME E COGNOME
A
10 La protagonista afferma che devono telefonare a raffica (r. 77). Quali fra questi termini, nel
contesto, non può sostituire questa espressione?
VOLUME
Grammatica
11 Qual è la corretta analisi logica della frase Le spiego subito il motivo della telefonata (r. 9)?
A Le (a lei) = c. di termine; io = sogg. sott.; spiego = pred. verb.; subito = c. avverbiale di tempo;
il motivo = c. ogg.; della telefonata = c. di mezzo.
B Le (a lei) = c. di termine; spiego = pred. verb.; subito = c. avverbiale di tempo; il motivo =
sogg.; della telefonata = c. di spec.
C Le (a lei) = c. di termine; io = sogg. sott.; spiego = pred. verb.; subito = c. avverbiale di tempo;
il motivo = c. ogg.; della telefonata = c. di spec.
D Le (a lei) = sogg.; spiego = pred. verb.; subito = c. avverbiale di tempo; il motivo = c. ogg.;
della telefonata = c. di mezzo.
Punti /1
12 Nella frase Se chiacchieriamo, lo sapranno (r. 73), quale relazione temporale stabilisce il verbo
chiacchieriamo con il verbo sapranno?
A Anteriorità.
B Simultaneità.
C Contemporaneità.
D Posteriorità.
Punti /1
VALUTAZIONE
152
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 9
A
VOLUME
UNITÀ 7 – RACCONTARE IL LAVORO
Il tema del lavoro • Figure retoriche
Michela Murgia
Squali al call center
Il mondo deve sapere trae spunto da un’esperienza realmente vissuta dall’autrice che, per un
breve periodo, ha lavorato come operatrice di un call center. Gli incredibili episodi che si
verificavano in azienda, gli inganni sistematici ai danni dei clienti e il clima di esasperata
competitività che vigeva tra i lavoratori sono stati dapprima denunciati in un blog e, in
seguito, raccolti nel libro. Dietro lo pseudonimo di una giovane laureata, Camilla, Michela
Murgia svela al lettore la realtà nascosta di un mondo che ha fatto del profitto il suo uni-
co metro di misura. I dirigenti dell’Agenzia, figure squallide e meschine che approfittano
dell’ingenuità delle telefoniste per sottoporle a condizioni di sfruttamento insopportabili,
sono rappresentati attraverso nomignoli che ne sottolineano il carattere ambiguo. I ven-
ditori e le telefoniste, al contrario rappresentano una massa anonima, in cui spicca l’ag-
gressività dei primi; non a caso definiti dall’autrice “shark”, squali. La rappresentazione del
call center va tuttavia al di là dell’esperienza personale dell’autrice per trasfigurare in una
metafora dell’intero sistema economico, sempre più proteso verso un consumo infinito di
cui non sa cogliere la forza autodistruttrice.
Nel 2008 il libro è stato trasposto nel film di Paolo Virzì intitolato Tutta la vita davanti.
153
VERIFICA COMPENSATIVA 9 NOME E COGNOME
Kirby di Paperopoli1, lei non mi conosce. Le spiego 10 della Kirby. Lei ha vinto
VOLUME
subito il motivo della telefonata, <sorriso> lei è stata un buono per la pulizia
sorteggiata, lì nel paese di Chissàdove, per ricevere un di un divano o di un
buono. <enfasi > gratuito di <veloce> igienizzazione materasso. In cambio di
completa (la signora non deve capire con esattezza questa opportunità dovrà
cosa le si sta proponendo) o di un suo divano, o di un 15 solo rispondere ad alcune
suo tappeto, o ADDIRITTURA di un suo materasso. In domande. Quando preferisce
cambio di questo servizio lei dovrà semplicemente fissare l’appuntamento?”
esprimere un parere sul macchinario che eseguirà
l’igienizzazione e sulla persona che glielo mostrerà.
Quando preferisce, signora, domani alle 15 o 20
dopodomani alle 18?»
Diabolico. La casalinga non ha tregua. Ci sono anche La casalinga non ha vie
le risposte predefinite per le obiezioni che possono d’uscita; se mi dice che non
sorgere. ha tempo, io le rispondo che
«Non ho tempo.» 25 si tratta solo di un’oretta,
«Ma signora, è solo un’orettamassimo, anche se la dimostrazione
un’orettaemezza (pronunciato con la virgola dopo ne occupa quasi due. Poi la
“massimo’’, in modo che la signora percepisca che la rassicuro dicendole che non
durata è massimo un’ora, mentre invece è di un’ora c’è niente da comprare. Si
e mezza, quasi due) del suo tempo.» Implicito è il 30 tratta solo di un omaggio.
messaggio che il tempo della signora non valga un Tanto, dopo due ore, sarà lei
soldo bucato, dato che può regalarcelo così, a gratis. stessa a voler conoscere il
«Non compro niente.» prezzo del Kirby.
«Signora, non c’è nulla da comprare, non è una
vendita, ma solo una campagna pubblicitaria. Siamo 35
noi che le stiamo facendo un omaggio.»
Come se lo scopo di una campagna pubblicitaria non
fosse vendere... ovviamente non verrà presa per il
collo per acquistare, ma dopo un turlupinamento2
154
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 9
A
chiedere: «E quanto costa questo coso?».
VOLUME
Non ci credereste, ma questo strumento funziona. Sembra incredibile, ma
Moltissime povere casalinghe, strappate ai loro questa tattica funziona
lavoretti quotidiani da questa invasione telefonica, davvero. Molte casalinghe
non sanno opporre resistenza al bulldozer-telefonista 45 infatti rispondono di sì,
e dicono sì. Fosse anche solo per chiudere la anche solo per concludere la
telefonata. telefonata.
Alcune, smaliziate3, dicono di no senza tregua. Davanti
alle resistenze, c’è anche il ricatto morale: «Guardi,
non mi interessa proprio». 50
«Signora, lei ci darebbe una mano a lavorare, perché Se poi il primo approccio
noi <enfasi> GIOVANI siamo pagati dalla nostra proprio non funziona, si
azienda <enfasi> SOLO per far vendere questo deve ricorrere al buon cuore
macchinario. Se ci riceve ci darà la possibilità di della nostra interlocutrice.
lavorare e in cambio noi le chiediamo solo un giudizio 55
a voce. Che ne dice di mercoledì all’una di notte? O
preferisce sabato mattina all’alba?»
A quel punto anche il cuore più duro si scioglie. Quale Quale mamma può resistere
mamma non si intenerirebbe al pensiero di poveri quando le diciamo che la
giovani senza lavoro, pagati solo per fare pubblicità? 60 dimostrazione serve a dare
Dopotutto si tratta solo di sorbirsi un mostruoso spot lavoro a un povero giovane
dal vivo della durata di un’ora e trenta minuti, poveri che altrimenti sarebbe
giovani. Il sì è già dietro l’angolo. Sorridi, la signora lo disoccupato?
percepisce.
[ ... ] 65
Spingere a livelli da assassinio la competitività La competitività tra le
professionale all’interno del dipartimento telefonico telefoniste non è spinta
è deleterio4. […]. Tutte le telefoniste hanno preso oltre un certo limite.
coscienza che fissare molti appuntamenti è un’idiozia.
Nel Vangelo secondo BillGheìz è così affermato: 70 Tutte hanno capito infatti
«L’obiettivo raggiunto di oggi è la base di partenza per che non esiste un limite
quello di domani». agli obiettivi aziendali.
155
VERIFICA COMPENSATIVA 9 NOME E COGNOME
economica e garantisce allo stesso tempo l’aura di 75 zona intermedia che non
necessaria mediocrità5 per non primeggiare mai più di susciti l’invidia e l’odio
due giorni consecutivi sulle altre. delle colleghe. Gli obiettivi
È infatti innegabile che il livello di popolarità di vengono sempre misurati
una telefonista tra le colleghe sia inversamente sui risultati migliori;
proporzionale al numero di appuntamenti che riesce 80 così anche quelle meno
a prendere in più di loro. Il frutto bacato dello spirito capaci devono affannarsi
Kirby è proprio questo: chi primeggia è odiato, perché per raggiungere le più
il fantino costringe anche i brocchi a correre come intraprendenti, affascinate
stalloni per raggiungere il traguardo, ogni giorno più dalla promessa dei premi
distante. 85 aziendali.
Dopandoli a dovere con premi e cotillons6.
Per me è un problema. Essendo ormai divenuta Per me che ottengo risultati
quasi padrona delle tecniche di stupro al telefono, le eccellenti (riesco a fissare
casalinghe non sanno più dirmi di no. Al massimo mi un appuntamento ogni
dicono forse. […] Ho calcolato che la mia media – con 90 nove telefonate) la cosa
il buono omaggio – è di un sì ogni nove chiamate. costituisce un grosso
Drammatico per la mia vita sociale in ufficio. Ma tanto problema e le mie relazioni
anche quella sta per subire un giro di vite mica da in ufficio sono drammatiche.
niente.
La notizia del giorno è che a breve il nostro ufficio sarà 95 Tra poco però, la nostra
teatro di una delle più indiscrete intrusioni nella vita vita sarà ulteriormente
umana generate dalla tecnica delle telecomunicazioni. sconvolta da una delle
[…] peggiori invenzioni generate
Hermann ci ha comunicato che, a causa dei lunghi dalla tecnologia: il “Pupillo”.
periodi di assenza dall’ufficio cui lei e il boss sono 105 Hermann ci ha infatti
costretti per mantenere il contatto stabile con la comunicato che presto
casalinga in carne e ossa, saremo messe sotto saremo controllate da una
controllo con questo oggettocam: un piccolo mostro webcam che si aziona a
guardone che sembra un ovetto pasquale e si aziona a distanza con il telefono.
5. l’aura di necessaria mediocrità: qui nel senso di reputazione, valutazione. L’espressione riprende quella
latina di Orazio “aurea mediocritas” che per il poeta aveva tutt’altro significato e indicava la “dorata
moderazione”.
6. Dopandoli a dovere con premi e cotillons: drogandoli con premi e festeggiamenti. I cotillons sono piccoli
regali offerti durante una festa o uno spettacolo. Il termine deriva da una danza di origine francese diffusa
in Europa nei secoli XVIII e XIX.
156
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 9
A
Saremo spiate. Saremo spiate e loro
VOLUME
L’oggetto si accenderà e mostrerà a Mamma-Hermann sapranno tutto di quello che
e a Papà-BillGheiz che cosa fanno le loro figliolette avviene in ufficio durante la
quando non ci sono loro. loro assenza.
Saremo le star del loro personale reality show. George 115
Orwell7 era un ottimista.
Se chiacchieriamo, lo sapranno.
Se ci infiliamo le dita nel naso, non sarà più una
pruriginosa pratica intima.
Se abbiamo l’abitudine di masticare il tappo della 120
penna aziendale, non ci sarà più verso di dare la colpa
alla collega del turno prima.
Se non telefoniamo a raffica, gli strali8 dell’occhio
elettronico di BillGheiz lo registreranno
inesorabilmente. 125
Non potremo nemmeno mettere, come nei film di Non potremo neppure
genere, una foto statica dell’ufficio con noi che ci ricorre al trucco della
esibiamo nel nostro massimo momento di produzione: fotografia posta davanti
il Pupillo trasmette anche l’audio. alla telecamera perché
Non sarà più consentita la minima debolezza, la 130 quest’ultima trasmette
minima distrazione, il minimo cedimento. anche l’audio.
[…]
Non posso non chiedermi se i consulenti-Shark Chissà se i venditori saranno
saranno dotati di un braccialetto elettronico che dotati di un braccialetto
rilascia una scossa elettrica quando non si presentano 135 elettronico in grado di
all’appuntamento fissato, qualunque sia il motivo. controllare quello che
O di un Pupillo portatile che consentirà al Controllo stanno facendo mentre si
di verificare se stanno davvero brutalizzando il trovano nelle case in cui
materasso-divano-tappeto della massaia e non avviene la dimostrazione?
semplicemente prendendo, umanamente, un caffè. 140
Benvenuti al Grande Fratello.
(M. Murgia, Il mondo deve sapere, ISBN Edizioni 2006)
7. George Orwell: scrittore inglese; autore, tra gli altri, di 1984, un romanzo di fantapolitica in cui compare la
figura del Grande Fratello.
8. strali: frecce, saette. Metaforicamente può indicare una battuta pungente.
157
VERIFICA COMPENSATIVA 9 NOME E COGNOME
Comprensione e analisi
A
1 Il racconto inizia descrivendo la tecnica che gli operatori devono utilizzare durante i colloqui
VOLUME
telefonici. Quante e quali sono le richieste a cui deve attenersi chi lavora in un call center?
Punti /3
4 Il dipendente del call center è definito bulldozer-telefonista (r. 45); quale tra queste motiva-
zioni è errata?
A Perché deve essere aggressivo nei confronti dei suoi interlocutori.
B Perché deve essere ostile nei confronti dei suoi interlocutori.
C Perché non si deve fermare davanti a nessuna obiezione.
D Perché deve essere molto deciso e determinato.
Punti /1
158
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 9
Lessico
A
6 Alle righe 31-32 si dice non valga un soldo bucato, che significa non valere nulla. Il termine
VOLUME
soldo è usato in diversi modi di dire. Prova a spiegare quelli che ti sono presentati:
- da quattro soldi:
- essere al soldo di ...:
- in soldoni:
Punti /3
7 La protagonista afferma che devono telefonare a raffica (r. 123). Quali fra questi termini, nel
contesto, non può sostituire questa espressione?
A Telefonando in rapida sequenza.
B Parlando continuamente.
C Parlando velocemente.
D Parlando in modo enfatico.
Punti /1
Grammatica
8 Nella frase Le spiego subito il motivo della telefonata (rr. 10-11) quale complemento è della
telefonata?
A Complemento di mezzo.
B Complemento di fine.
C Complemento di specificazione.
D Complemento di modo.
Punti /1
9 Nella frase Se chiacchieriamo, lo sapranno (r. 117), il verbo sapere in quale modo e tempo è
coniugato?
A Modo congiuntivo, tempo presente.
B Modo congiuntivo, tempo futuro.
C Modo indicativo, tempo futuro anteriore.
D Modo indicativo, tempo futuro semplice.
Punti /1
VALUTAZIONE
159
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 10
B
VOLUME
PARTE 2 – POESIA
LABORATORIO • 1. Forma e significato di un testo poetico
ANTOLOGIA • Unità 1 Immaginari poetici
Laboratorio
1 Il forte potere evocativo della poesia è dovuto:
A al linguaggio suggestivo e alle immagini simboliche.
B alla presenza di versi e di rime.
C alla forte personalità dei poeti.
D alla musicalità dei versi.
Punti /1
3. Non c’è un cane: qualche stella (D. Campana, La petite promenade du poète)
160
NOME E COGNOME VERIFICA 10
5. Tu adesso che indaghi / Ben al riparo di un remoto telefono (G. Giudici, I miei occhi)
B
VOLUME
6. … il cuore è spento, in disuso (D. Bellezza, Non invento più)
Punti /12
Giovanni Pascoli
Rio Salto
In modo singolare, in questa poesia Giovanni e di un torrente si trasformavano in fantasti-
Pascoli (1855-1912) rievoca i momenti in cui, cherie di cavalieri erranti.
da bambino, i consueti rumori della pioggia
1. palafreni: cavalli usati dai cavalie- 3. cavalieri erranti: nella letteratura 4. vedea: vedevo.
ri medievali per i viaggi. medievale erano i cavalieri che va- 5. dubitoso lume: luce incerta.
2. percotea la gronda: percuoteva la gavano alla ricerca di sempre nuove 6. Brusivano soave: producevano un
grondaia. imprese. dolce brusio.
161
VERIFICA 10 NOME E COGNOME
Comprensione e analisi
B
5 Nella poesia, l’infanzia è considerata un periodo dominato da una particolare facoltà della
VOLUME
mente: quale?
A La memoria. C La fantasia.
B La ragione. D L’inventiva.
Punti /1
Punti /1
Punti /1
9 Quale delle seguenti figure retoriche puoi riconoscere in infinita sponda (v. 5)?
A Sineddoche.
B Metonimia.
C Iperbole.
D Iperbato.
Punti /1
10 Quale delle seguenti figure retoriche puoi riconoscere al verso 6 (passar vedevo)?
A Iperbole.
B Iperbato.
C Endiadi.
D Metonimia.
Punti /1
162
NOME E COGNOME VERIFICA 10
B
11 Quale delle seguenti figure retoriche puoi riconoscere in fughe remote (v. 11)?
VOLUME
A Sineddoche.
B Metonimia.
C Iperbole.
D Iperbato.
Punti /1
Lessico
12 Sostituisci la locuzione avverbiale del verso 4 a furia con un avverbio di modo.
Punti /1
13 Al verso 6 trovi il temine erranti che qui significa «vagabondare, girovagare». Tra quelli pro-
posti, individua il secondo significato del verbo «errare».
A Erodere.
B Ergersi.
C Erudire.
D Sbagliare.
Punti /1
Grammatica
14 Indica la prima persona dell’indicativo passato remoto del verbo percotea (v. 4).
Punti /1
VALUTAZIONE
163
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 10
B
VOLUME
PARTE 2 – POESIA
LABORATORIO • 1. Forma e significato di un testo poetico
ANTOLOGIA • Unità 1 Immaginari poetici
Laboratorio
1 A livello grafico, la poesia si distingue per:
A la presenza di rime.
B la ricercatezza del linguaggio.
C la spezzatura in versi del discorso.
D la presenza di concetti elevati.
Punti /1
Giovanni Pascoli
Rio Salto
In modo singolare, in questa poesia Giovanni Pascoli (1855-1912) rievoca i momenti in cui,
da bambino, i consueti rumori della pioggia e di un torrente si trasformavano in fantasti-
cherie di cavalieri erranti.
164
NOME E COGNOME VERIFICA COMpEnSATIVA 10
B
passar vedevo i cavalieri erranti3:
VOLUME
scorgevo le corazze luccicanti,
scorgevo l’ombra galoppar sull’onda.
3. cavalieri erranti: nella letteratura medievale erano i cavalieri che vagavano alla ricerca di sempre nuove
imprese.
4. vedea: vedevo.
5. dubitoso lume: luce incerta.
6. Brusivano soave: producevano un dolce brusio.
Comprensione e analisi
3 Nella poesia, l’infanzia è considerata un periodo dominato da una particolare facoltà della
mente: quale?
A La memoria.
B La ragione.
C La fantasia.
D L’inventiva.
Punti /1
Punti /1
Punti /1
165
VERIFICA COMpEnSATIVA 10 NOME E COGNOME
A Uditive.
VOLUME
B Olfattive.
C Visive.
D Tattili.
Punti /1
Lessico
7 Sostituisci la locuzione avverbiale del verso 4 a furia con un avverbio di modo.
Punti /1
8 Al verso 6 trovi il temine erranti che qui significa «vagabondare, girovagare». Tra quelli pro-
posti, individua il secondo significato del verbo «errare».
A Erodere.
B Ergersi.
C Erudire.
D Sbagliare.
Punti /1
Punti /1
Grammatica
9 Era (v. 1) è un predicato:
A verbale.
B nominale.
Punti /1
VALUTAZIONE
166
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 11
B
VOLUME
PARTE 2 – POESIA
LABORATORIO • 2. L’aspetto metrico-strutturale
ANTOLOGIA • Unità 2 La poetica dei sentimenti
Laboratorio
1 La rima è data:
A dalla presenza di suoni identici nelle parole finali di due versi consecutivi.
B dalla presenza di assonanze e consonanze nelle parole finali di due versi.
C dalla presenza di suoni identici a partire dalla vocale tonica nelle parole finali di due versi.
D dall’uguaglianza delle vocali nelle parole finali di due versi.
Punti /1
Punti /5
167
VERIFICA 11 NOME E COGNOME
B
5 Dopo aver riportato lo schema metrico a fianco dei seguenti versi, individua il tipo di rima.
VOLUME
Rima
Rima
3. Voi che per li occhi mi passaste ’l core
e destaste la mente che dormia,
guardate a l’angosciosa vita mia,
che sospirando la distrugge Amore.
(G. Cavalcanti, Voi che per li occhi mi passaste ’l core)
Rima
Punti /6
Eugenio Montale
Non recidere, forbice, quel volto
Motivo centrale della lirica di Eugenio Mon- La memoria è rappresentata simbolicamente
tale (1896-1981), appartenente alla raccolta dal volto di una donna amata che il poeta vor-
Le occasioni (1928-1939), è lo svanire dei ricordi rebbe salvare dall’oblio. Il tempo agisce ineso-
a causa del tempo che non risparmia neppure rabilmente e anche quell’immagine preziosa
quelli più cari. si perde.
168
NOME E COGNOME VERIFICA 11
B
5
E l’acacia ferita da sé scrolla
VOLUME
il guscio di cicala
nella prima belletta3 di Novembre.
(E. Montale, Opere complete, Mondadori 1996)
Comprensione e analisi
Punti /2
Punti /1
8 Quale dei seguenti artifici è stato usato dal poeta nel verso 4?
A Dieresi.
B Sineresi.
C Dialefe.
D Sinalefe.
Punti /1
Punti /2
10 Individua i termini che, nella prima strofa, esprimono metaforicamente i seguenti concetti.
1. La violenza del tempo che spezza e annulla i ricordi:
2. L’indesiderata scomparsa di un ricordo:
3. L’involontario effetto della memoria che confonde e nasconde i ricordi:
Punti /3
Punti /1
169
VERIFICA 11 NOME E COGNOME
B
Punti /4
Punti /2
Lessico
Punti /1
Punti /1
Grammatica
Punti /1
170
NOME E COGNOME VERIFICA 11
B
18 Indica la prima persona singolare dell’indicativo passato remoto del verbo scrollare (v. 6)
VOLUME
Punti /1
VALUTAZIONE
171
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 11
B
VOLUME
PARTE 2 – POESIA
LABORATORIO • 2. L’aspetto metrico-strutturale
ANTOLOGIA • Unità 2 La poetica dei sentimenti
Laboratorio
1 La rima è data:
A dalla presenza di suoni identici nelle parole finali di due versi consecutivi.
B dalla presenza di assonanze e consonanze nelle parole finali di due versi.
C dalla presenza di suoni identici a partire dalla vocale tonica nelle parole finali di due versi.
D dall’uguaglianza delle vocali nelle parole finali di due versi.
Punti /1
172
NOME E COGNOME VERIFICA COMpEnSATIVA 11
Eugenio Montale
B
VOLUME
Non recidere, forbice, quel volto
Motivo centrale della lirica di Eugenio Montale (1896-1981), appartenente alla raccolta Le
occasioni (1928-1939), è lo svanire dei ricordi a causa del tempo che non risparmia neppure
quelli più cari. La memoria è rappresentata simbolicamente dal volto di una donna amata
che il poeta vorrebbe salvare dall’oblio. Il tempo agisce inesorabilmente e anche quell’im-
magine preziosa si perde.
Comprensione e analisi
5 Indica di che tipo sono i versi e lo schema delle rime.
Punti /2
Punti /1
Punti /2
173
VERIFICA COMpEnSATIVA 11 NOME E COGNOME
Punti /4
Lessico
9 Un sinonimo di ascolto (v. 3) è «sentire». Individuane un altro.
Punti /1
Grammatica
10 Qual è la prima persona singolare dell’indicativo passato prossimo del verbo recidere (v. 1)?
Punti /1
Punti /1
VALUTAZIONE
174
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 12
B
VOLUME
PARTE 2 – POESIA
LABORATORIO • 3. Temi, simboli, messaggi
ANTOLOGIA • Unità 3 La poetica dei valori
Laboratorio
1 Che cos’è il tema di un componimento poetico?
Punti /1
2 Un campo semantico è:
A un insieme di parole che, richiamandosi vicendevolmente, concorrono a definire il tema.
B un insieme di parole che hanno la stessa terminazione e/o lo stesso inizio.
C un insieme di frasi che contengono le stesse parole.
D un insieme di parole con valore di sinonimi.
Punti /1
Giuseppe Ungaretti
Silenzio
Nella lirica di Giuseppe Ungaretti (1888-1970), tato momento della separazione da essi, un
il legame con le proprie radici e con i luoghi dolore che ancora persiste nella memoria del
dell’infanzia è espresso attraverso il tormen- poeta.
175
VERIFICA 12 NOME E COGNOME
Dal bastimento
B
verniciato di bianco
VOLUME
ho visto
la mia città sparire 10
lasciando
un poco
un abbraccio di lumi nell’aria torbida
sospesi
(G. Ungaretti, L’Allegria, in Vita di un uomo, Mondadori 1969)
Comprensione e analisi
3 Che cosa significa l’espressione e tutto è rapito in quel momento (v. 3)?
A Tutto si svolge rapidamente.
B Il sole abbagliante avvolge gli oggetti e li confonde.
C Ci si dimentica di tutto.
D In un attimo il bastimento è fuori dal porto.
Punti /1
Punti /1
Punti /2
6 Che cosa simboleggiano, rispettivamente, il sole (v. 3) e l’aria torbida (v. 13)?
Punti /2
Punti /1
176
NOME E COGNOME VERIFICA 12
B
8 Quale legame unisce i versi 5 e 6?
VOLUME
A Una rima al mezzo.
B Una rima ipermetra.
C Un’assonanza.
D Un enjambement.
Punti /1
9 Quale figura retorica riconosci nella coppia bianco / lasciando (vv. 8-11)?
A Una rima interna.
B Una rima ipermetra.
C Una consonanza.
D Un’assonanza.
Punti /1
Lessico
11 Individua almeno due nomi derivati dal termine città (v. 1).
Punti /2
Punti /2
13 Individua, tra quelli proposti, il sinonimo del termine torbida (v. 13).
A Tormentosa.
B Melmosa.
C Alta.
D Intorpidita.
Punti /1
177
VERIFICA 12 NOME E COGNOME
Grammatica
B
A una congiunzione.
B un pronome esclamativo.
C un pronome relativo con funzione di soggetto.
D un pronome relativo con funzione di complemento oggetto.
Punti /1
Punti /1
16 L’ordine della frase contenuta nei versi 13-14 (un abbraccio ... sospesi) è stato alterato. Riscrivila
secondo il corretto ordine sintattico.
Punti /1
VALUTAZIONE
178
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 12
B
VOLUME
PARTE 2 – POESIA
LABORATORIO • 3. Temi, simboli, messaggi
ANTOLOGIA • Unità 3 La poetica dei valori
Laboratorio
1 Il tema di un componimento poetico è:
A il commento che ne fa la critica.
B il messaggio che si trova soltanto nelle poesie di impegno civile o religioso.
C l’idea centrale che il componimento propone alla riflessione del lettore.
D il commento che ne dà l’autore.
Punti /1
2 Un campo semantico è:
A un insieme di parole che, richiamandosi vicendevolmente, concorrono a definire il tema.
B un insieme di parole che hanno la stessa terminazione e/o lo stesso inizio.
C un insieme di frasi che contengono le stesse parole.
D un insieme di parole con valore di sinonimi.
Punti /1
Giuseppe Ungaretti
Silenzio
Nella lirica di Giuseppe Ungaretti (1888-1970), il legame con le proprie radici e con i luoghi
dell’infanzia è espresso attraverso il tormentato momento della separazione da essi, un
dolore che ancora persiste nella memoria del poeta.
179
VERIFICA COMpEnSATIVA 12 NOME E COGNOME
delle cicale
VOLUME
Dal bastimento
verniciato di bianco
ho visto
la mia città sparire 10
lasciando
un poco
un abbraccio di lumi nell’aria torbida
sospesi
(G. Ungaretti, L’Allegria, in Vita di un uomo, Mondadori 1969)
Comprensione e analisi
3 In quale verso il poeta evoca il progressivo allontanamento della nave?
Punti /1
Punti /2
5 Che cosa simboleggiano, rispettivamente, il sole del verso 3 e l’aria torbida del verso 13?
Punti /2
Punti /2
Punti /1
180
NOME E COGNOME VERIFICA COMpEnSATIVA 12
B
A Una rima al mezzo. C Un’assonanza.
VOLUME
B Una rima ipermetra. D Un enjambement.
Punti /1
Lessico
9 Individua almeno due nomi derivati dal termine città (v. 1).
Punti /2
Punti /2
11 Individua, tra quelli proposti, il sinonimo del termine torbida (v. 13).
A Tormentosa. C Alta.
B Melmosa. D Intorpidita.
Punti /1
Grammatica
12 Il che del verso 2 è:
A una congiunzione.
B un pronome esclamativo.
C un pronome relativo con funzione di soggetto.
D un pronome relativo con funzione di complemento oggetto.
Punti /1
13 L’ordine della frase contenuta nei vv. 13-14 (un abbraccio ... sospesi) è stato alterato. Riscrivila
secondo il corretto ordine sintattico.
Punti /2
VALUTAZIONE
181
• Volume di grammatica
www.deascuola.it
I file in formato Word delle verifiche sono disponibili:
– nell’eBook e nell’Easy eBook (offline) del libro, tra le risorse
riservate al docente
– nel sito libro, su www.deascuola.it
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 1
VOLUME DI GRAMMATICA
Punti /20
Punti /10
184
NOME E COGNOME VERIFICA 1
VOLUME DI GRAMMATICA
4 Hai, ha, ho, hanno oppure ai, a, o, anno? Completa le seguenti frasi in modo corretto.
1. Questa primavera vado Roma.
2. Tu già visto la città di Roma?
3. L’ detto anche loro che è meravigliosa.
4. La primavera di quest’ è stata particolarmente piovosa.
5. Non avuto neanche il tempo di chiamarti che eri già salito in tram, non eri tu?
6. Ti visto ieri Rimini.
7. detto il nonno che verrà presto trovarci.
Punti /10
5 Completa le parole delle seguenti frasi, inserendo c, cc, q, cq, qq secondo i casi.
1. Il campo della mia s uadra è stato s ualificato.
2. Non mettere tutto a so uadro.
3. Nel mio uartiere oggi è mancata l’a ua.
4. Scrivi uesto indirizzo nel tuo ta uino.
5. uando ris uoto lo stipendio voglio comprarmi un bel uadro.
Punti /10
6 Controlla attentamente tutte le parole con digrammi sc, gn e gl proposte nelle frasi e, quando
sono errate, trascrivi accanto la forma corretta.
1. Emiglio gioca con Fido che digrignia i denti minaccioso.
2. Agnese è sotto il glicine con Virgiglio: parlano di quel cartone animato con protagonisti degli
gniomi nello scienario dell’Europa del Nord.
3. La castagna è il frutto che scielgo tra quelli autunnali.
4. Il tuo compagnio ha ormai raggiunto come pianista un livello meraviglioso.
185
VERIFICA 1 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
10 Nelle frasi seguenti individua gli errori nell’uso dell’apostrofo e dell’accento e riscrivi a fianco
le forme corrette.
1. Chi pecora si fa il lupo sé la mangia.
2. Campa cavallo che lerba cresce.
3. Batti il ferro finch’è è caldo.
4. Frà i due litiganti il terzo gode.
5. Gente allegra, il ciel laiuta.
6. Il mattino ha loro in bocca.
7. L’afretta è cattiva consigliera.
8. Sbagliando simpara.
9. Se non e zuppa è pan bagnato.
10. Tra il dire e il fare ce di mezzo il mare.
Punti /10
VALUTAZIONE
186
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 1
VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE1, UNITÀ 1 – FONOLOGIA E ORTOGRAFIA
Alfabeto • Vocali e consonanti • Problemi ortografici • Sillabe •
Accento, apostrofo e troncamento • Punteggiatura
Punti /10
3 Nel seguente brano evidenzia le parole scritte in modo errato (sono 20) e correggile nella
colonna accanto.
Abito al nummero 48 di piazza libertà. Il mio palazzo è
piutosto vecchiotto, come si può vedere dalla faciata,
costuita nel caratteristico stile anni ’20, tipico del cuartiere.
Ho aquistato l’alloggio cuindici anni fa esatti da mio zio toni.
Il mio appartamento è al’ultimo piano, purtroppo senza
asciensore, ma dalle finestre si gode propio di una vista
meravilliosa della città.
Vado molto orgolioso sopratutto del piccolo terrazzo fra
i tetti: ne o fatto una vera e propria serra, dotata di una
fontana di aqua potabile; in primavera fioriscono i miei amati
gilii, le margerite e li anemoni.
Punti /20
187
VERIFICA COMPENSATIVA 1 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
5 Nelle frasi seguenti evidenzia gli errori nell’uso dell’apostrofo e dell’accento, poi riscrivi a
fianco le forme corrette.
1. Chi pecora si fa il lupo sé la mangia.
2. Campa cavallo che lerba cresce.
3. Batti il ferro finch’è è caldo.
4. Frà i due litiganti il terzo gode.
5. Gente allegra, il ciel laiuta.
6. Il mattino ha loro in bocca.
7. L’afretta è cattiva consigliera.
8. Sbagliando simpara.
9. Se non e zuppa è pan bagnato.
10. Tra il dire e il fare ce di mezzo il mare.
Punti /10
VALUTAZIONE
188
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 2
VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 1, UNITÀ 2 – LESSICO
Radice e desinenza • Parole primitive e parole derivate • Famiglie di parole •
Prefissi e suffissi • Parole alterate e parole composte • Sinonimi, omonimi e
polisemi • Contrari e antonimi • Iponimi e iperonimi • Denotazione e connotazione
1 Nei seguenti elenchi di parole evidenzia la radice comune, poi indica la parola primitiva da
cui derivano tutte le altre.
1. Ondulato, ondata, ondeggiare, ondeggiamento:
2. Corporatura, corpetto, corposo, corporeo:
3. Portiere, portone, portico, portinaio:
4. Vetrina, vetraio, vetreria, vetrata:
5. Latticino, latteria, lattante, lattaio:
Punti /5
3 Nei seguenti elenchi di parole evidenzia il prefisso o il suffisso, poi colloca le parole nella
colonna giusta.
piromane • insetticida • telecomando • megalomane • sciatalgia • poliglotta •
deltaplano • equivalente • transiberiana • carnivoro
Prefissi Suffissi
Punti /10
Parola composta:
Punti /8
189
VERIFICA 2 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
1. Uguale
2. Triste
3. Affettuoso
4. Buio
5. Aperto
Punti /10
6 Indica se le parole evidenziate in neretto usate nelle due coppie di frasi sono polisemiche (P)
oppure omonime (O).
P O
190
NOME E COGNOME VERIFICA 2
VOLUME DI GRAMMATICA
7 Indica se la relazione di significato tra la parola evidenziata in neretto e quella che la segue è
di iperonimia (I) o di iponimia (IPO).
I IPO
1. calice/bicchiere
2. padella/pentola
3. fiore/tulipano
4. pioppo/albero
5. stivaletti/calzature
6. indumenti/guanti
7. latticini/burro
8. influenza/malattie
Punti /8
8 Nelle seguenti frasi indica se il significato delle parole evidenziate in neretto è denotativo (D)
oppure connotativo (C).
D C
VALUTAZIONE
191
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 2
VOLUME DI GRAMMATICA
1 Nei seguenti elenchi di parole evidenzia la radice comune, poi indica la parola primitiva da cui
derivano tutte le altre.
1. Ondulato, ondata, ondeggiare, ondeggiamento:
2. Corporatura, corpetto, corposo, corporeo:
3. Portiere, portone, portico, portinaio:
4. Vetrina, vetraio, vetreria, vetrata:
5. Latticino, latteria, lattante, lattaio:
Punti /5
3 Nei seguenti elenchi di parole evidenzia il prefisso o il suffisso, poi colloca le parole nella
colonna giusta.
piromane • insetticida • telecomando • megalomane • poliglotta • deltaplano
Prefissi Suffissi
Punti /6
Punti /5
192
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 2
VOLUME DI GRAMMATICA
5 Indica un sinonimo e un contrario per ciascuno degli aggettivi dati.
Sinonimo Contrario
1. Uguale
2. Triste
3. Buio
4. Aperto
Punti /8
6 Indica se le parole evidenziate in neretto usate nelle due coppie di frasi sono polisemiche (P)
oppure omonime (O).
P O
7 Indica se la relazione di significato tra la parola evidenziata in neretto e quella che la segue
è di iperonimia (I) o di iponimia (IPO).
I IPO
1. calice/bicchiere
2. padella/pentola
3. fiore/tulipano
4. pioppo/albero
5. stivaletti/calzature
Punti /5
193
VERIFICA COMPENSATIVA 2 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
8 Nelle seguenti frasi indica se il significato delle parole evidenziate in neretto è denotativo (D)
oppure connotativo (C).
D C
VALUTAZIONE
194
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 3
VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 2, UNITÀ 1 e 2 – NOME E ARTICOLO
Nome primitivo e derivato; alterato e composto; comune e proprio; concreto e
astratto; individuale e collettivo • Genere e numero del nome • Articolo deter-
minativo, indeterminativo e partitivo
1 Stabilisci se i nomi evidenziati in neretto sono primitivi (PR), derivati (DE), alterati (AL), composti
(CO).
PR DE AL CO
195
VERIFICA 3 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
6 Volgi al plurale i seguenti nomi maschili e femminili. Consulta il vocabolario in caso di dubbio.
1. Manico:
2. Manica:
3. Fuoco:
4. Fuga:
5. Collega:
6. Astrologo:
7. Fisico:
8. Farmacia:
9. Medico:
10. Sarcofago:
Punti /10
196
NOME E COGNOME VERIFICA 3
VOLUME DI GRAMMATICA
7 Evidenzia tutti i nomi e gli articoli presenti nel brano che segue, poi rispondi alle domande
che seguono. (I nomi sono 28, gli articoli 17)
In quei giorni aspettavo l’arrivo di una sorellina o di un fratellino. Femmina o maschio? In famiglia
non parlavamo di altro. […] Il fratellino non c’era mai stato prima; non aveva mai visto né il sole
né le stelle, né gli animali né i fiori nei campi. E quindi non conosceva nemmeno le parole con cui
chiamarli. Anch’io avevo ancora delle cose da imparare: per esempio, non sapevo la differenza tra
un giaguaro e un puma, ma non è questo il punto: sul nostro pianeta vivono decine di migliaia di
animali diversi, ma per parecchio tempo sarei stato fin troppo occupato soltanto a insegnare al
fratellino qual è la differenza tra un cane e un gatto.
(adatt. da Jostein Gaarder, C’è nessuno?, Salani 1997)
3. Nel racconto è presente un articolo partitivo. Cercalo e riscrivilo con il nome cui si riferisce:
Punti /55
VALUTAZIONE
197
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 3
VOLUME DI GRAMMATICA
1 Stabilisci se i nomi evidenziati in neretto sono primitivi (PR), derivati (DE), alterati (AL), com-
posti (CO).
PR DE AL CO
198
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 3
VOLUME DI GRAMMATICA
5 Indica se i nomi evidenziati in neretto sono maschili (M) o femminili (F).
Un piccolo cane (M/F) di nome (M/F) Cuki (M/F) viveva in una piccola borgata (M/F) in collina
(M/F). Girava per le strade (M/F), le campagne (M/F), i boschi (M/F), i prati (M/F), sempre solo.
Nessuno lo voleva come amico (M/F).
Punti /10
6 Volgi al plurale i seguenti nomi maschili e femminili. Consulta il vocabolario in caso di dubbio.
1. Manico: 6. Astrologo:
2. Manica: 7. Fisico:
3. Fuoco: 8. Farmacia:
4. Fuga: 9. Medico:
5. Collega: 10. Sarcofago:
Punti /10
7 Evidenzia tutti i nomi e gli articoli presenti nel brano che segue. (I nomi sono 15, gli articoli 9)
In quei giorni aspettavo l’arrivo di una sorellina o di un fratellino. Femmina o maschio? In famiglia
non parlavamo di altro. […] Il fratellino non c’era mai stato prima; non aveva mai visto né il sole
né le stelle, né gli animali né i fiori nei campi. E quindi non conosceva nemmeno le parole con cui
chiamarli.
(adatt. da Jostein Gaarder, C’è nessuno?, Salani 1997)
Punti /24
VALUTAZIONE
199
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 4
VOLUME DI GRAMMATICA
1 Evidenzia gli aggettivi presenti nel brano (sono 12) ed inseriscili nella casella opportuna della
tabella.
Seduto su un grosso scoglio, un giovane guardava due barche veloci che solcavano il mare azzurro.
L’acqua trasparente rifletteva la luce del sole. Poi divenne sera: un rosso tramonto colorò il cielo
sopra il suo capo e il sole scomparve lentamente dietro l’orizzonte. Osservando quel paesaggio
incantevole, all’uomo venne voglia di partire per i luoghi lontani che immaginava guardando
l’orizzonte: alcuni suoi amici lo avevano fatto, e certi addirittura vi si erano stabiliti.
Punti /12
QU IN IE DI
3 Evidenzia tutti gli aggettivi presenti nelle frasi che seguono e trascrivili nella giusta casella.
1. Tutti i giorni mio zio si reca al lavoro in una città vicina a quella in cui vive.
2. Questi tre libri sono quelli che ho preso in prestito alla biblioteca civica.
3. L’anno scorso ho comprato alcuni quadri di una giovane pittore contemporaneo.
4. Quali programmi informatici conosci meglio?
5. Ieri abbiamo avuto quattro verifiche nella stessa mattinata. Che ansia!
6. Nessun professore aveva previsto che quella gita avrebbe avuto così tante adesioni.
200
NOME E COGNOME VERIFICA 4
7. La tua migliore amica viene in classe con me ed è nel secondo banco; si chiama Anna.
VOLUME DI GRAMMATICA
8. Il loro primo concerto ha avuto un successo enorme.
Qualificativi
Possessivi
Dimostrativi
Indefiniti
Numerali
Interrogativi/
Esclamativi
Punti /24
4 Stabilisci che tipo di aggettivo è la parola evidenziata in neretto: qualificativo (QU), possessivo
(PO), dimostrativo (DI), indefinito (IN), numerale (NU), interrogativo/esclamativo (IE).
QU PO DI IN NU IE
201
VERIFICA 4 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
5 Completa le frasi sostituendo l’aggettivo positivo riportato tra parentesi con una forma par-
ticolare di comparativo o di superlativo.
1. Angelo è il fratello (piccolo).
2. Anna è la (buono) di tutte le mie amiche.
3. Luca è il giocatore (cattivo) della squadra.
4. Forza, puoi farcela con un (piccolo) sforzo.
5. Com’è amaro questo caffè! È (cattivo).
6. Questa torta è davvero (buona).
7. Per vincere, occorre il (grande) sforzo.
8. La (grande) delle sorelle si chiama Tania.
Punti /8
6 Stabilisci se gli aggettivi evidenziati in neretto sono di grado positivo (P), di grado compara-
tivo di maggioranza (CO), di grado comparativo di uguaglianza (CU), di grado comparativo di
minoranza (CM), di grado superlativo relativo (SR), di grado superlativo assoluto (SA).
P CO CU CM SR SA
VALUTAZIONE
202
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 4
VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 2, UNITÀ 3 – AGGETTIVO
Aggettivi qualificativi • Aggettivi determinativi
1 Evidenzia gli aggettivi presenti nel brano (sono 12) ed inseriscili nella casella opportuna della
tabella.
Seduto su un grosso scoglio, un giovane guardava due barche veloci che solcavano il mare azzurro.
L’acqua trasparente rifletteva la luce del sole. Poi divenne sera: un rosso tramonto colorò il cielo
sopra il suo capo e il sole scomparve lentamente dietro l’orizzonte. Osservando quel paesaggio
incantevole, all’uomo venne voglia di partire per i luoghi lontani che immaginava guardando
l’orizzonte: alcuni suoi amici lo avevano fatto, e certi addirittura vi si erano stabiliti.
Punti /12
3 Stabilisci che tipo di aggettivo è la parola evidenziata in neretto: qualificativo (QU), possessivo
(PO), dimostrativo (DI), indefinito (IN), numerale (NU), interrogativo/esclamativo (IE).
QU PO DI IN NU IE
203
VERIFICA COMPENSATIVA 4 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
4 Stabilisci se gli aggettivi evidenziati in neretto sono di grado positivo (P), di grado compara-
tivo di maggioranza (CO), di grado comparativo di uguaglianza (CU), di grado comparativo di
minoranza (CM), di grado superlativo relativo (SR), di grado superlativo assoluto (SA).
P CO CU CM SR SA
5 Completa le frasi sostituendo l’aggettivo positivo riportato tra parentesi con una forma par-
ticolare di comparativo o di superlativo.
1. Angelo è il fratello (piccolo).
2. Anna è la (buono) di tutte le mie amiche.
3. Luca è il giocatore (cattivo) della squadra.
4. Forza, puoi farcela con un (piccolo) sforzo.
5. Com’è amaro questo caffè. È (cattivo).
6. Questa torta è davvero (buona).
Punti /6
VALUTAZIONE
204
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 5
VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 2, UNITÀ 4 – PRONOME
Pronomi personali • Pronomi relativi • Pronomi determinativi
PE PO DI IN RE IE
5 Completa le frasi con i pronomi complemento dell’elenco. Attenzione: non tutti devono essere
utilizzati.
di te • a loro • da loro • loro • con lui • con voi • da lei • si • la • lo • ne •
per voi • di noi • ci • di lei • vi • si • gli • le • li
1. Tuo fratello è più giovane ?
2. Cinzia ci ha invitati a prendere il tè.
3. Pamela non sente bene ed è rimasta a letto.
4. Noi ricordiamo bene , ma lei non si ricorda .
5. Ecco due passanti! Chiediamo l’indicazione!
6. Quante sedie mancano? mancano due.
7. Mirko e Lucrezia in casa hanno un letto in più: dicono che posso dormire .
8. chiedo scusa. Non avrei dovuto arrabbiarmi : non avete fatto nulla.
9. Enrico compra una cintura perché serve.
10. Prendete questi cioccolatini: ho portati .
Punti /15
VOLUME DI GRAMMATICA
8 Trascrivi, scegliendo tra quelli dati in elenco, il pronome doppio che meglio sostituisce le parti
evidenziate in neretto.
glielo • gliela • glieli • gliele • gliene
1. Una risposta? Giuro che a lei non la posso dare.
2. Le restituisca pure a lui, non mi servono più.
3. Ecco i suoi diritti: li voglio ricordare a lui.
4. A Ivo non parlare di Isa.
5. Ti sei comportato male e ora lo dico ai tuoi genitori.
Punti /5
VALUTAZIONE
207
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 5
VOLUME DI GRAMMATICA
PE PO DI IN RE IE
208
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 5
VOLUME DI GRAMMATICA
4. Emma aspetta una tua chiamata, telefona .
5. Papà e mamma si sono svegliati: prepara il caffè.
6. Sono riuscito a parlare con Giulia e a confidar i miei progetti.
Punti /6
5 Completa le frasi con i pronomi complemento dell’elenco. Attenzione: non tutti devono essere
utilizzati.
di te • a loro • da loro • loro • con lui • con voi • da lei • si • la • lo • ne •
per voi • di noi • ci • di lei • vi • si • gli • le • li
1. Tuo fratello è più giovane ?
2. Cinzia ci ha invitati a prendere il tè.
3. Pamela non sente bene ed è rimasta a letto.
4. Noi ricordiamo bene , ma lei non si ricorda .
5. Ecco due passanti! Chiediamo l’indicazione!
6. Quante sedie mancano? mancano due.
7. Mirko e Lucrezia in casa hanno un letto in più: dicono che posso dormire .
8. chiedo scusa. Non avrei dovuto arrabbiarmi : non avete fatto nulla.
9. Prendete questi cioccolatini: sono .
Punti /12
VALUTAZIONE
209
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 6
VOLUME DI GRAMMATICA
2 Per ogni frase evidenzia il verbo, poi indica se esprime un’azione (A), un modo di essere (M) o
l’esistenza di qualcuno o qualcosa (E).
1. Ti aspetterò alla stazione. ( )
2. La casa della cartomante si trovava in riva al mare. ( )
3. Spegni le luci. ( )
4. Sono felice per il successo del mio amico. ( )
5. C’è un regalo per te sul tavolo! ( )
6. Irene è una ballerina elegante. ( )
7. Il pagliaccio sbucò improvvisamente dal fondo del palcoscenico. ( )
Punti /7
210
NOME E COGNOME VERIFICA 6
VOLUME DI GRAMMATICA
5 Indica il tempo (passato, presente, futuro) dei seguenti verbi.
1. ebbi ritenuto: 4. rimpiangeranno:
2. augureremo: 5. ha truccato:
3. ingannate: 6. pubblico:
Punti /6
6 Tra le seguenti forme verbali solo una esprime un’azione futura. Quale?
A Correvano.
B Faranno.
C Scrivono.
D Ebbero detto.
Punti /1
211
VERIFICA 6 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
10 Qual è il passato remoto del verbo cuocere alla prima persona singolare?
A Cossi.
B Cocetti.
C Cotto.
D Cuocei.
Punti /1
VALUTAZIONE
212
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 6
VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 2, UNITÀ 5 – IL VERBO A
Funzione e struttura • Modo, tempo e persona • Le tre coniugazioni regolari •
Verbi irregolari, difettivi e sovrabbondanti
3 Tra le seguenti forme verbali solo una esprime un’azione futura. Quale?
A Correvano.
B Faranno.
C Scrivono.
D Ebbero detto.
Punti /1
213
VERIFICA COMPENSATIVA 6 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
6 Qual è il passato remoto del verbo cuocere alla prima persona singolare?
A Cossi.
B Cocetti.
C Cotto.
D Cuocei.
Punti /1
VALUTAZIONE
214
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 7
VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 2, UNITÀ 5 – IL VERBO B
Uso dei modi e dei tempi • Il significato del verbo • I verbi di accompagnamento •
Il genere • La forma
2 In quale frase c’è un verbo al modo indicativo? Indica la frase, poi evidenzia il verbo.
A Per punizione dovrete tosare il prato ogni settimana!
B Come vorrei rivedere quella città.
C Che sia partito senza di noi?
D Certamente nevicherà a Natale.
Punti /1
3 Nella frase Temo che Benedetta si sia offesa il verbo sia offesa è:
A condizionale presente. C indicativo passato.
B congiuntivo presente. D congiuntivo passato.
Punti /1
4 Per ogni verbo presente nelle seguenti frasi indica il modo verbale.
1. Ascoltate con attenzione questa melodia.
2. Come agire?
3. Che sia un tranello?
4. Ti presterei volentieri il mio album.
5. Assaggia il fritto misto e dammi un tuo parere!
6. Dovetti ricredermi.
7. Avendo mangiato troppo mi addormentai immediatamente.
Punti /9
6 Albeggia è un verbo:
A servile. C ausiliare.
B fraseologico. D impersonale.
Punti /1
8 Come diventa la frase I pesci grandi mangiano i pesci piccoli volta in forma passiva?
A I pesci piccoli sono mangiati dai pesci grandi.
B I pesci grandi sono mangiati dai pesci piccoli.
C I pesci grandi e piccoli sono mangiati da altri pesci.
D Altri pesci mangiano i pesci grandi e i pesci piccoli.
Punti /1
216
NOME E COGNOME VERIFICA 7
VOLUME DI GRAMMATICA
5. Se non fosse stata una questione urgente non ti avremmo disturbato.
6. Che cosa avresti potuto fare?
7. Luca non farebbe del male a una mosca.
8. Quest’anno vorrei frequentare un corso di pittura.
9. Mi chiameresti domattina, per favore?
10. Se potessi verrei da te.
Punti /10
Punti /4
VALUTAZIONE
217
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 7
VOLUME DI GRAMMATICA
1 In quale frase c’è un verbo al modo indicativo? Indica la frase, poi evidenzia il verbo.
A Per punizione dovrete tosare il prato ogni settimana!
B Come vorrei rivedere quella città.
C Che sia partito senza di noi?
D Certamente nevicherà a Natale.
Punti /1
2 Nella frase Temo che Benedetta si sia offesa il verbo sia offesa è:
A condizionale presente. C indicativo passato.
B congiuntivo presente. D congiuntivo passato.
Punti /1
3 Per ogni verbo presente nelle seguenti frasi indica il modo verbale.
1. Ascoltate con attenzione questa melodia.
2. Come agire?
3. Che sia un tranello?
4. Ti presterei volentieri il mio album.
5. Assaggia il fritto misto e dammi un tuo parere!
6. Dovetti ricredermi.
7. Avendo mangiato troppo mi addormentai immediatamente.
Punti /9
5 Albeggia è un verbo:
A servile. C ausiliare.
B fraseologico. D impersonale.
Punti /1
218
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 7
VOLUME DI GRAMMATICA
6 Nella frase La penna non scrive, il verbo scrive è:
A irregolare. C intransitivo.
B transitivo. D passivo.
Punti /1
7 Come diventa la frase I pesci grandi mangiano i pesci piccoli volta in forma passiva?
A I pesci piccoli sono mangiati dai pesci grandi.
B I pesci grandi sono mangiati dai pesci piccoli.
C I pesci grandi e piccoli sono mangiati da altri pesci.
D Altri pesci mangiano i pesci grandi e i pesci piccoli.
Punti /1
VALUTAZIONE
219
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 8
VOLUME DI GRAMMATICA
3 Indica quando ci e vi sono usati come avverbi (Av) e quando come pronomi (Pr).
1. Osservando la porta, Frodo si accorse che vi era incisa una scritta elfica. ( )
2. Ci vorrei venire al cinema con te, ma purtroppo non ho proprio tempo. ( )
3. Non ci posso credere! ( )
4. Ci rivedremo a settembre. ( )
5. Contate su di me, ci sarò di sicuro. ( )
6. Ci accorgemmo troppo tardi dell’errore. ( )
7. È una camera doppia, ma vi si sta comodi anche in tre. ( )
8. Vi conoscete da molto tempo? ( )
Punti /8
220
NOME E COGNOME VERIFICA 8
VOLUME DI GRAMMATICA
4 Nella frase Umberto uscì alla chetichella dalla sua camera, l’espressione alla chetichella è:
A una locuzione avverbiale di modo. C una locuzione avverbiale di tempo.
B una locuzione avverbiale di luogo. D una preposizione semplice.
Punti /1
5 Quante preposizioni ci sono nella frase Il fratello di Valentina studia alla Facoltà di Lingue di
Forlì?
A Una. C Tre.
B Due. D Quattro.
Punti /1
221
VERIFICA 8 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
11 Perciò è:
A una congiunzione composta. C un avverbio.
B una locuzione congiuntiva. D una congiunzione causale.
Punti /1
222
NOME E COGNOME VERIFICA 8
VOLUME DI GRAMMATICA
14 Completa le seguenti frasi con la congiunzione adatta.
1. Ti presto la mia sciarpa, te la regalo.
2. Ieri ho dormito tutto il giorno, ora mi sento molto riposato.
3. piove, Katja arriva in ritardo a scuola.
4. Gianni sta raccogliendo dei fiori vuole regalarli alla madre.
5. tutto andrà come previsto, sarò da te per le cinque.
6. fosse seccata, Virginia non riusciva a smettere di sorridere.
7. Giorgio è un ragazzo dal cuore d’oro, è molto buono.
8. andare a casa passerò in edicola.
9. Mi piace giocare a pallavolo non sia molto bravo.
10. il nipote guardava i cartoni, la nonna lavorava all’uncinetto.
Punti /10
15 Le interiezioni:
A possono essere suoni o parole onomatopeiche.
B possono essere parole appartenenti a diverse categorie grammaticali.
C sono costituite esclusivamente da più parole che formano una sola espressione.
D sono costituite esclusivamente da avverbi.
Punti /1
VALUTAZIONE
223
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 8
VOLUME DI GRAMMATICA
2 Indica quando ci e vi sono usati come avverbi (Av) e quando come pronomi (Pr).
1. Osservando la porta, Frodo si accorse che vi era incisa una scritta elfica. ( )
2. Ci vorrei venire al cinema con te, ma purtroppo non ho proprio tempo. ( )
3. Non ci posso credere! ( )
4. Ci rivedremo a settembre. ( )
Punti /4
3 Nella frase Umberto uscì alla chetichella dalla sua camera, l’espressione alla chetichella è:
A una locuzione avverbiale di modo.
B una locuzione avverbiale di luogo.
C una locuzione avverbiale di tempo.
D una preposizione semplice.
Punti /1
4 Quante preposizioni ci sono nella frase Il fratello di Valentina studia alla Facoltà di Lingue di
Forlì?
A Una.
B Due.
C Tre.
D Quattro.
Punti /1
224
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 8
VOLUME DI GRAMMATICA
6 Completa le frasi con le preposizioni scegliendole tra quelle date in elenco.
secondo • lungo • con • durante
1. Mi sono addormentata il secondo tempo.
2. La gara di pesca si svolgerà la riva del fiume.
3. le indicazioni, la nostra destinazione si troverà sulla sinistra.
4. un po’ di olio di gomito questa casa tornerà a brillare.
Punti /4
10 Perciò è:
A una congiunzione composta.
B una locuzione congiuntiva.
C un avverbio.
D una congiunzione causale.
Punti /1
225
VERIFICA COMPENSATIVA 8 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
11 Le interiezioni:
A possono essere suoni o parole onomatopeiche.
B possono essere parole appartenenti a diverse categorie grammaticali.
C sono costituite esclusivamente da più parole che formano una sola espressione.
D sono costituite esclusivamente da avverbi.
Punti /1
VALUTAZIONE
226
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 9
VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 3, UNITÀ 1 – LA FRASE SEMPLICE
Proposizione • Soggetto • Predicato verbale e nominale • Attributo e apposizione •
Complemento oggetto, predicativo del soggetto e predicativo dell’oggetto
3 Nella frase Sul tetto dei nostri vicini c’è un gatto il soggetto è:
Punti /1
227
VERIFICA 9 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
5 Nella frase Sul tavolo di Tiziana ci sono dei fiori, l’espressione dei fiori ha la funzione di:
A soggetto sottinteso.
B nome del predicato.
C soggetto partitivo.
D predicato verbale.
Punti /1
6 Nella frase Sotto l’albero di Natale c’erano i regali per i bambini, il verbo c’erano ha funzione di:
A predicato nominale.
B nome del predicato.
C predicato verbale.
D predicato sottinteso.
Punti /1
8 Nella frase Il professor Merandino è un uomo distinto, la parola uomo ha funzione di:
A soggetto sottinteso.
B nome del predicato.
C predicato.
D soggetto.
Punti /1
228
NOME E COGNOME VERIFICA 9
VOLUME DI GRAMMATICA
10 Indica se il nome evidenziato in neretto ha funzione di apposizione (A) o di nome del predicato
(NP).
1. Gloria vorrebbe essere una traduttrice ( ), Roberto un doppiatore ( ).
2. La testimone di nozze ( ) indossava un vestito color carta da zucchero.
3. Dobbiamo rivolgerci alle cure del dottor ( ) Cianci.
4. La principessa ( ) Maria Antonietta era figlia ( ) dell’imperatrice d’Austria.
5. I fratelli ( ) Karamazov è un’opera di Dostoevskij.
6. Quel palazzo è un edificio ( ) del XVII secolo.
7. Avete visto il Castello ( ) Estense, quando siete stati in gita a Ferrara?
8. La collezione di francobolli antichi, oggetto ( ) di contesa da lungo tempo fra i due fratelli,
sparì nella notte.
Punti /10
11 In quale delle seguenti frasi c’è un attributo del nome del predicato?
A Sei veramente incredibile!
B Il mio cellulare si è spento di colpo.
C Celeste è una vera amica.
D La questione è delicata.
Punti /1
229
VERIFICA 9 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
Punti /15
VALUTAZIONE
230
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 9
VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 3, UNITÀ 1 – LA FRASE SEMPLICE
Proposizione • Soggetto • Predicato verbale e nominale • Attributo e apposizione •
Complemento oggetto, predicativo del soggetto e predicativo dell’oggetto
2 Nella frase Sul tetto dei nostri vicini c’è un gatto il soggetto è:
Punti /1
3 Nella frase Sul tavolo di Tiziana ci sono dei fiori, l’espressione dei fiori ha la funzione di:
A soggetto sottinteso. C soggetto partitivo.
B nome del predicato. D predicato verbale.
Punti /1
4 Nella frase Sotto l’albero di Natale c’erano i regali per i bambini, il verbo c’erano ha funzione
di:
A predicato nominale. C predicato verbale.
B nome del predicato. D predicato sottinteso.
Punti /1
231
VERIFICA COMPENSATIVA 9 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
6 Nella frase Il professor Merandino è un uomo distinto, la parola uomo ha funzione di:
A soggetto sottinteso. C predicato.
B nome del predicato. D soggetto.
Punti /1
7 In quale delle seguenti frasi c’è un attributo del nome del predicato?
A Sei veramente incredibile! C Celeste è una vera amica.
B Il mio cellulare si è spento di colpo. D La questione è delicata.
Punti /1
9 Completa le frasi con i complementi predicativi del soggetto scegliendoli tra quelli dati in
elenco.
come portiere • per prima • scontato • capogruppo • direttore
1. Ognuno di noi può essere eletto .
2. Il capitano deciderà chi giocherà .
3. Amelia si presentò alle audizioni.
4. Mio padre è stato nominato del teatro.
5. Il prezzo sembra .
Punti /5
10 Completa le frasi con i complementi predicativi dell’oggetto scegliendoli tra quelli dati in
elenco.
migliore • più piacevole • vincitore • valida • come biologa marina
1. Una buona compagnia rende il cammino .
2. La professoressa non ritenne la mia giustificazione.
3. Rebecca è stata assunta .
4. La giuria ha proclamato Joe dell’ultima edizione di X-Factor.
5. Il mio gruppo di teatro ha giudicato la mia ultima esibizione delle altre.
Punti /5
VALUTAZIONE
232
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 10
VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 3, UNITÀ 2 – I COMPLEMENTI INDIRETTI
Termine • Specificazione • Denominazione • Partitivo • Materia • Argomento •
Mezzo • Modo • Causa • Fine • Agente • Causa efficiente • Complementi di luogo
e di tempo
2 Per ogni complemento evidenziato in neretto scrivi se è diretto (D) o indiretto (I).
1. Ascoltai con attenzione il notiziario. ( )
2. Donatella è laureata in economia. ( )
3. In questo paese i negozi chiudono alle 18. ( )
4. La maggioranza della classe votò per la gita a Barcellona. ( )
5. Susanna è una traduttrice molto famosa all’estero. ( )
6. I fuochi d’artificio quest’anno sono stati più silenziosi degli anni precedenti. ( )
7. Erika guida un’automobile vecchia, che le è stata regalata dal nonno. ( )
8. Sono uscita senza la giacca e ora ho preso un leggero raffreddore. ( )
Punti /8
233
VERIFICA 10 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
4 Evidenzia i complementi di specificazione e sottolinea quelli partitivi con gli eventuali attributi.
1. Ho letto la storia del pesce pagliaccio dalla pinna atrofica e della sua amica dalla memoria
debole.
2. Le idee di Debora sono sempre molto brillanti, quelle di Valentina mancano di originalità.
3. La mia compagna di banco è la più giovane della classe.
4. Nessuno di noi conosce il passato di questa persona.
5. Vuoi del pane con la cioccolata o un succo di frutta?
Punti /10
5 In quale tra le frasi che seguono vi è un complemento di denominazione? Indica la frase, poi
evidenzia il complemento.
A La città di Barcellona offre molti spunti culturali.
B Domani arriverà il mio amico di Pechino.
C L’amico di Harry ha delle lentiggini sul viso.
D Gli abitanti di Caltanissetta sono detti nisseni.
Punti /1
6 Quale delle seguenti frasi contiene sia un complemento di materia sia uno di termine?
A La fattucchiera guardò attraverso la sua sfera di cristallo.
B A noi piacciono i pavimenti in legno.
C Hanno regalato a Laura un diario dalla copertina rigida.
D Dove hai comprato questa camicia di seta?
Punti /1
7 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di argomento? Indica la frase, poi evi-
denzia il complemento.
A Ci piace parlare di cinema.
B Domani ci sarà l’interrogazione di inglese.
C La sorella di Michail è appena arrivata.
D Andy è raggiante di felicità.
Punti /1
VOLUME DI GRAMMATICA
9 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di causa? Indica la frase, poi evidenzia il
complemento.
A Fui colpito dalla bravura di Sofia nel disegno.
B Alberto studiò tutta la notte per la verifica di geografia.
C Passami una garza, per favore.
D Le capanne furono distrutte dal nubifragio.
Punti /1
10 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di fine? Indica la frase, poi evidenzia il
complemento.
A Il paese fu addobbato a festa per l’incoronazione del re.
B Ti regalerò un’agenda per Natale.
C Per te è una buona idea partire all’alba?
D Passeremo per le vie meno affollate, evitando il traffico.
Punti /1
11 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento d’agente o di causa efficiente? Indica la
frase, poi evidenzia il complemento.
A Passa da casa mia quando vuoi.
B Il cane è stato spaventato dai fuochi d’artificio.
C Ci conosciamo da due anni, ma non so il suo cognome.
D L’imputato fu prosciolto immediatamente dall’accusa.
Punti /1
235
VERIFICA 10 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
13 Evidenzia i complementi di tempo, poi indica se sono di tempo determinato (TD) o di tempo
continuato (TC).
TD TC
Punti /17
VALUTAZIONE
236
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 10
VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 3, UNITÀ 2 – I COMPLEMENTI INDIRETTI
Termine • Specificazione • Denominazione • Partitivo • Materia • Argomento •
Mezzo • Modo • Causa • Fine • Agente • Causa efficiente • Complementi di luogo
e di tempo
3 In quale tra le frasi che seguono vi è un complemento di denominazione? Indica la frase, poi
evidenzia il complemento.
A La città di Barcellona offre molti spunti culturali.
B Domani arriverà il mio amico di Pechino.
C L’amico di Harry ha delle lentiggini sul viso.
D Gli abitanti di Caltanissetta sono detti nisseni.
Punti /1
4 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di argomento? Indica la frase, poi evi-
denzia il complemento.
A Ci piace parlare di cinema. C La sorella di Michail è appena arrivata.
B Domani ci sarà l’interrogazione di inglese. D Andy è raggiante di felicità.
Punti /1
237
VERIFICA COMPENSATIVA 10 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
7 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di causa? Indica la frase, poi evidenzia il
complemento.
A Fui colpito dalla bravura di Sofia nel disegno.
B Alberto studiò tutta la notte per la verifica di geografia.
C Passami una garza, per favore.
D Le capanne furono distrutte dal nubifragio.
Punti /1
8 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento di fine? Indica la frase, poi evidenzia il
complemento.
A Il paese fu addobbato a festa per l’incoronazione del re.
B Ti regalerò un’agenda per Natale.
C Per te è una buona idea partire all’alba?
D Passeremo per le vie meno affollate, evitando il traffico.
Punti /1
9 Quale delle seguenti frasi contiene un complemento d’agente o di causa efficiente? Indica la
frase, poi evidenzia il complemento.
A Passa da casa mia quando vuoi.
B Il cane è stato spaventato dai fuochi d’artificio.
C Ci conosciamo da due anni, ma non so il suo cognome.
D L’imputato fu prosciolto immediatamente dall’accusa.
Punti /1
238
NOME E COGNOME VERIFICA COMPENSATIVA 10
VOLUME DI GRAMMATICA
10 Evidenzia i complementi di luogo.
1. Rakib ha frequentato le scuole elementari in un’altra città.
2. Aspettammo a lungo in aeroporto l’arrivo della nostra sorellina da Dublino.
3. La zia di Mariapia vive in una villa in Romania.
4. La notizia è sulla prima pagina di tutti i giornali.
5. Sto andando ad un colloquio di lavoro.
6. Attraversa la strada sui passaggi pedonali!
7. Ci incontrammo a teatro.
8. Luisa si trova in una situazione complicata.
Punti /10
VALUTAZIONE
239
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 11
VOLUME DI GRAMMATICA
4 Nel periodo Abbiamo rivisto degli amici che abbiamo conosciuto al mare, Abbiamo rivisto degli
amici è:
A una proposizione subordinata. C una proposizione principale.
B una proposizione coordinata. D non è una proposizione.
Punti /1
240
NOME E COGNOME VERIFICA 11
VOLUME DI GRAMMATICA
5 Quante proposizioni contiene ciascuno dei seguenti periodi?
1. Finché pioverà così forte suggeriscono di non lasciare la propria abitazione. ( )
2. Dopo che ho corso per un’ora di fila ho bisogno di fare un po’ di stretching e di bere molta
acqua. ( )
3. Prima che iniziate ad agitarvi sappiate che ho preso questa decisione in totale sicurezza.
( )
4. Una volta giunti alla fine del primo tempo era già chiaro come sarebbe finito il film. ( )
5. Agata si commuove nel guardare le vecchie foto, che le riportano alla mente persone che non
ci sono più. ( )
6. Il giorno del suo compleanno la mia amica ha pranzato in un ristorante gestito da un famoso
chef, ma le porzioni erano così piccole che quando è uscita è andata a mangiarsi una pizza.
( )
7. Mio fratello si è appena iscritto alla Facoltà di Veterinaria, perché ama la scienza e gli animali.
( )
8. Ti mando un abbraccio forte e ti auguro di guarire presto. ( )
Punti /8
241
VERIFICA 11 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
10 Per ogni proposizione evidenziata in neretto indica se è coordinata (C) o subordinata (S).
1. Prendiamo una pizza o cuciniamo qualcosa? ( )
2. Spegnete i cellulari quando andate al cinema. ( )
3. Iker ha terminato il disegno che stava preparando da tempo. ( )
4. Romina ha assistito ad uno spettacolo di marionette e si è divertita moltissimo. ( )
5. Ludovica controlla sempre la strada due volte prima di attraversare perché è molto prudente.
( )
6. Non penseranno di averla fatta franca? ( )
7. Esci pure, ma chiamami il prima possibile. ( )
8. Sono scoppiato a ridere appena ho sentito la barzelletta. ( )
9. Il mio gatto mangia le crocchette di carne, ma non disdegna il pesce. ( )
10. Il professore ci ha comunicato che andremo presto in gita. ( )
Punti /10
2. Mi sono svegliato presto e sono andato a scuola a piedi, perché oggi i pullman non circolano.
Punti /8
VALUTAZIONE
242
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 11
VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 4, UNITÀ 1 – LA STRUTTURA DEL PERIODO
Il periodo e la proposizione principale • Coordinazione e subordinazione •
La proposizione coordinata • La proposizione subordinata
3 Nel periodo Abbiamo rivisto degli amici che abbiamo conosciuto al mare, Abbiamo rivisto
degli amici è:
A una proposizione subordinata.
B una proposizione coordinata.
C una proposizione principale.
D non è una proposizione.
Punti /1
243
VERIFICA COMPENSATIVA 11 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
7 Per ogni proposizione evidenziata in neretto indica se è coordinata (C) o subordinata (S).
1. Prendiamo una pizza o cuciniamo qualcosa? ( )
2. Spegnete i cellulari quando andate al cinema. ( )
3. Iker ha terminato il disegno che stava preparando da tempo. ( )
4. Romina ha assistito ad uno spettacolo di marionette e si è divertita moltissimo. ( )
5. Ludovica controlla sempre la strada due volte prima di attraversare perché è molto prudente.
( )
6. Non penseranno di averla fatta franca? ( )
Punti /6
VALUTAZIONE
244
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA 12
VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 4, UNITÀ 2 – LE PROPOSIZIONI SUBORDINATE
Soggettiva e oggettiva • Dichiarativa, interrogativa indiretta, relativa •
Subordinate complementari • Congiunzioni, preposizioni, locuzioni e modi
verbali che introducono diversi tipi di subordinate • Discorso diretto e indiretto
245
VERIFICA 12 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
9 Per ogni periodo indica se si tratta di un periodo ipotetico della realtà (R), della possibilità (P)
o dell’irrealtà (I).
1. Se i disegni di Anna fossero realistici le nuvole sarebbero di zucchero filato. ( )
2. Se mi aspettate vengo con voi. ( )
3. Potremmo partecipare alla maratona se ci allenassimo. ( )
4. Se non lo conoscessi direi che è in imbarazzo. ( )
5. Ti presto i miei appunti se ti servono. ( )
Punti /5
246
NOME E COGNOME VERIFICA 12
VOLUME DI GRAMMATICA
10 Analizza le proposizioni subordinate introdotte da che e perché indicandone il tipo.
1. Sta arrivando la scena del film che preferisco.
2. Penso che tu ti sia comportato in maniera ragionevole.
3. La maga si chiese che cosa potesse mancare al suo incantesimo.
4. È evidente che sei commosso.
5. Mio fratello è sorpreso perché non credeva di vedermi così presto.
6. La mamma ha rimproverato il figlio perché non facesse più i capricci.
7. È troppo agitato perché gli si possa parlare ora.
8. Questo ritengo, che la pizza sia l’alimento più buono al mondo.
9. L’aereo decollò che erano da poco passate le cinque.
Punti /9
247
VERIFICA 12 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
4. Quando vado a pranzo da lei, la nonna mi dice sempre che devo mangiare di più.
Punti /4
Punti /6
VALUTAZIONE
248
NOME E COGNOME CLASSE DATA
VERIFICA COMPENSATIVA 12
VOLUME DI GRAMMATICA
PARTE 4, UNITÀ 2 – LE PROPOSIZIONI SUBORDINATE
Soggettiva e oggettiva • Dichiarativa, interrogativa indiretta, relativa •
Subordinate complementari • Congiunzioni, preposizioni, locuzioni e modi
verbali che introducono diversi tipi di subordinate • Discorso diretto e indiretto
249
VERIFICA COMPENSATIVA 12 NOME E COGNOME
VOLUME DI GRAMMATICA
6 Per ogni periodo indica se si tratta di un periodo ipotetico della realtà (R), della possibilità (P)
o dell’irrealtà (I).
1. Se mi aspettate vengo con voi. ( )
2. Potremmo partecipare alla maratona se ci allenassimo. ( )
3. Se non lo conoscessi direi che è in imbarazzo. ( )
Punti /3
4. Quando vado a pranzo da lei, la nonna mi dice sempre che devo mangiare di più.
Punti /4
VALUTAZIONE
250
delle
TEST DI INGRESSO
TEST DI INGRESSO 1 9 Articoli: una, le; nomi: realtà, guaio; aggettivi: mol-
to, due, altre; verbi: poltrire, accorse, cominciò;
Competenze di lettura e grammaticali pronomi: lei, nessuno; avverbi: non, dietro; prepo-
sizioni: nel, in; congiunzioni: ma, invece.
1 Evidenziare: ha, razolava, melio, rannichiava, bid-
done, propia, signiore, toliendo, passegio, girela-
re, pantoffola, irrisorvibile.
A, razzolava, meglio, rannicchiava, bidone, pro- TEST DI INGRESSO
pria, signore, togliendo, passeggio, girellare, pan-
tofola, irrisolvibile.
Competenze trasversali
2 Sem-pli-ce-men-te; na-scon-der-si; a-van-ti; a-tro- 1 1. 1, F, 2. F, 3. V. 2. 1. F, 2. V, 3. F. 3. 1. F, 2. F, 3. V.
ce; di-stur-ba-va; gi-rel-la-re. 4. 1. V, 2. F, 3. F.
3 C. 2 1. F, 2. C, 3. F, 4. F, 5. C.
4 B. 3 1. oggi; 2. mai; 3. presto; 4. verticale; 5. in superfi-
5 B. cie; 6. in nessun luogo.
6 D. 4 1. uva; 2. cane; 3. agosto; 4. Germania; 5. mano; 6.
lento; 7. sette; 8. stadio.
7 D.
5 1. è più alta di me; 2. martedì; 3. non ama la boxe.
8 A.
6 1. basso; 2. amaro; 3. disobbedire; 4. importare;
9 I loro bambini erano (venivano) portati a spasso 5. orgoglioso; 6. assente; 7. spesso; 8. ruvido; 9.
dalle mamme. opaco.
10 C. 7 Possibile risposta: scampanellio, squillo, trillo, tintin-
11 C. nio, fruscio, ronzio, mormorio, fischio, schiamazzo,
baccano, fragore, strepito, borbottio, sussurro.
12 C.
13 Articoli: una, le; nomi: caldo, realtà, guaio; ag-
gettivi: molto, due, altre; verbi: poltrire, accorse,
cominciò; pronomi: lei, nessuno; avverbi: non, TEST DI INGRESSO 3
dietro; preposizioni: nel, in, ai; congiunzioni: ma, Competenze ortografiche e lessicali
invece.
1 Cancellare: 1. sufficente; 2. scenziato; 3. soluzzio-
ne; 4. ingeniere; 5. raziale; 6. roccie.
TEST DI INGRESSO 1 2 1. può; 2. sé; 3. là; 4. /; 5. più, né; 6. è, tè, né, caffè.
Competenze di lettura e grammaticali 3 1. Ce ne andremmo volentieri se riusciremmo a
ritrovare la strada. 2. Paolo vuole ancora della fo-
1 Sem-pli-ce-men-te; na-scon-der-si; a-van-ti; di- caccia, ma non ce n’è più. 3. C’è ancora un’ora di
stur-ba-va; gi-rel-la-re. cammino prima di giungere al rifugio. 4. C’è qual-
cuno che può prestarmi un fazzoletto?
2 C.
4 1. Mi spiace ma non ho ancora terminato il com-
3 B. pito. 2. A quanto pare, non hai ancora detto a
4 D. Maria della festa di lunedì prossimo. 3. Piero non
5 D. è ancora soddisfatto dei risultati che a ottenuto,
anche se tutti gli hanno detto che è stato davvero
6 A. bravo. 4. /.
7 C. 5 1. arance; 2. biologi; 3. ciliegie; 4. uova; 5. aspara-
8 C. gi; 6. farmacie.
252
TEST DI INGRESSO
253
VERIFICHE VOLUME A
VERIFICA 1 3 A.
Narrativa – Laboratorio 4
NARRATORE
è suddivisibile in
254
VERIFICHE VOLUME A
2
VERIFICA COMPENSATIVA 2 A causa di un guasto ai computer.
3 A.
Narrativa – Laboratorio
4 C.
1 TEMA, SCOPO E MESSAGGIO 5 Risposta libera.
CONTESTO 6 B.
7 C.
8 B.
tema principale temi secondari
255
CORRETTORE DELLE VERIFICHE
VERIFICA 5 9 A.
Unità 3 • Storie della storia 10 Ciò, pronome.
1 Risposta libera.
2 A. VERIFICA COMPENSATIVA 6
3 C. Unità 4 • Strade di carta
4 B, E, F.
5 B. 1 Islanda, estate, martedì 30 giugno, sei di mattina.
6 Risposta libera. 2 B.
7 D. 3 D.
8 Napoleone: B, Saint-Hilaire: A, il tamburino: E. 4 Risposta libera.
9 C. 5 Ebbene, ci razioneremo, Axel.
10 D. 6 Cancellare: rozzo.
11 B. 7 A.
12 B. 8 Ciò.
3
VERIFICA COMPENSATIVA 7 Risposta libera
4 D.
Unità 5 • Diverso da chi?
5 C.
1 Cancellare: l’autobus, del giorno, dall’accompa- 6 A.
gnatrice, con piacere, damerino, a malincuore, ha 7 C.
una paura da morire, divertire, si facesse male, il
sollievo Sabina. 8 Risposta libera.
2 B. 9 A.
3 A.
4 B, D.
5 D.
VERIFICA 9
6 C. Unità 7 - Raccontare il lavoro
7 Spingi: voce del verbo spingere, seconda coniu-
1 Risposta libera.
gazione, modo imperativo, tempo presente, se-
conda persona singolare; Ho esaminato: voce 2 B.
del verbo esaminare, prima coniugazione, modo 3 B.
indicativo, tempo passato prossimo, prima per-
4 C.
sona singolare; Sto: voce del verbo stare, prima
coniugazione, modo indicativo, tempo presente, 5 B.
prima persona plurale. 6 A.
8 Diminutivo: giallino; Dispregiativo: giallaccio; 7 C.
Attenuativo: giallognolo.
8 Risposta libera.
9 Risposta libera.
VERIFICA 8 10 D.
11 C.
Unità 6 • Semplici emozioni
12 D.
1 B.
2 1. F, 2. V, 3. V, 4. F, 5. V.
3 Risposta libera. VERIFICA COMPENSATIVA 9
4 Risposta libera. Unità 7 - Raccontare il lavoro
5 A.
6 D. 1 Risposta libera.
7 C. 2 B.
8 A. 3 C.
9 C. 4 B.
10 Risposta libera. 5 C.
11 B. 6 Risposta libera.
12 A . 7 D.
8 C.
9 D.
VERIFICA COMPENSATIVA 8
Unità 6 • Semplici emozioni
1 B.
2 1. F, 2. V, 3. V, 4. F, 5. V.
257
VERIFICHE VOLUME B
VERIFICA 10 8 D.
LABORATORIO • Forma e significato di un 9 A.
testo poetico
ANTOLOGIA • Unità 1 Immaginari poetici
VERIFICA 11
1 A. LABORATORIO • L’aspetto metrico-struttu-
2 C. rale
3 C. ANTOLOGIA • Unità 2 La poetica dei senti-
4 1. Il sole è causa di buonumore. 2. Ho dimenti- menti
cato le gioie dell’infanzia. 3. Non c’è nessuno. 4.
Con la bella stagione aumenta il numero delle 1 A.
moto in circolazione. 5. Il telefono ti consente di 2 C.
evitare un contatto personale. 6. Non riesco più a 3 B.
provare emozioni o sentimenti. 4 Sottolineare: i poeti laureati si muovono; le piante
5 C. dai nomi poco usati; agli erbosi fossi; pozzanghe-
6 Il passaggio di un esercito di cavalieri erranti, ri- re mezzo seccate agguantano i ragazzi qualche
coperti dalle loro armature. sparuta anguilla.
5 1. AABB, rima baciata. 2. ABAB, rima alternata. 3.
7 I pioppi lungo l’argine.
ABBA, rima incrociata.
8 A.
6 Due strofe con tre endecasillabi e un settenario
9 C. ciascuno. Lo schema delle rime è libero.
10 B. 7 non/ far/ del/ gran/de/ suo/ vi/so in/ a/scol/to.
11 B. 8 D.
12 Furiosamente, veementemente, violentemente. 9 cala/cicala; svetta/belletta.
13 D. 10 1. recidere; 2. forbice; 3. nebbia.
14 Io percossi. 11 Svetta.
15 C. 12 B.
13 Immagini positive: volto, memoria, grande suo
viso in ascolto, guscio di cicala.
Immagini negative: recidere, forbice, si sfolla, neb-
VERIFICA COMPENSATIVA 10 bia, freddo, il colpo svetta, ferita, scrolla, belletta.
LABORATORIO • Forma e significato di un 14 Il paesaggio autunnale dominato dalla nebbia e
testo poetico dal fango che fa da sfondo al componimento si
collega metaforicamente alla perdita del ricordo,
ANTOLOGIA • Unità 1 Immaginari poetici tema centrale della lirica. Anche la sensazione di
1 C. vuoto e di solitudine che traspare dall’intera poe-
sia trova un efficace corrispondenza nel mese di
2 Significante, significato, significante. novembre, tradizionalmente collegato alla me-
3 C. moria dei defunti.
4 Il passaggio di un esercito di cavalieri erranti, ri- 15 Udire, origliare.
coperti dalle loro armature. 16 Albero, pianta, vegetale.
5 I pioppi lungo l’argine. 17 Il colpo.
6 A. 18 Io scrollai.
7 Furiosamente, veementemente, violentemente. 19 A.
258
VERIFICHE VOLUME B
VERIFICA COMPENSATIVA 11 10 A.
11 Cittadino, cittadinanza, cittadella.
LABORATORIO • 2. L’aspetto metrico-strut-
turale 12 Nave, motonave, piroscafo, natante.
13 B.
ANTOLOGIA • Unità 2 La poetica dei senti-
14 C.
menti 15 Il limio.
1 A. 16 La frase corretta è «un abbraccio di lumi sospesi
2 A. nell’aria torbida».
3 C.
4 B.
5 Due strofe con tre endecasillabi e un settenario VERIFICA COMPENSATIVA 12
ciascuno. Lo schema delle rime è libero. LABORATORIO • 3. Temi, simboli, messaggi
6 non/ far/ del/ gran/de/ suo/ vi/so in/ a/scol/to.
ANTOLOGIA • Unità 3 La poetica dei valori
7 cala/cicala; svetta/belletta.
1 C.
8 Immagini positive: volto, memoria, grande suo
viso in ascolto, guscio di cicala. 2 A.
Immagini negative: recidere, forbice, si sfolla, neb- 3 vv. 7-10.
bia, freddo, il colpo svetta, ferita, scrolla, belletta. 4 Il tema centrale è costituito dal ricordo del mo-
9 Udire, origliare. mento in cui il poeta abbandonò la sua città nata-
10 Io ho reciso. le, Alessandria d’Egitto, rinnovato attraverso una
serie di sensazioni che, nonostante la lontananza,
11 Il colpo. Ungaretti conserva vive nella memoria.
12 A.
5 Il sole raffigura l’amore del poeta verso la sua cit-
tà natale, mentre l’aria torbida esprime il dolore
provato al momento del distacco da essa.
VERIFICA 12 6 Sono quattro strofe; i primi tre versi sono: senario,
LABORATORIO • 3. Temi, simboli, messaggi novenario, decasillabo.
7 vv. 3-7 (momento/bastimento).
ANTOLOGIA • Unità 3 La poetica dei valori
8 D.
1 Il tema costituisce l’idea centrale del componi-
9 Cittadino, cittadinanza, cittadella.
mento, esso rispecchia l’esperienza dell’autore e
la propone alla riflessione del lettore. 10 Nave, motonave, piroscafo, natante.
2 A. 11 B.
3 B. 12 C.
4 vv. 7-10. 13 La frase corretta è: «un abbraccio di lumi sospesi
nell’aria torbida».
5 Il tema centrale è costituito dal ricordo del mo-
mento in cui il poeta abbandonò la sua città nata-
le, Alessandria d’Egitto, rinnovato attraverso una
serie di sensazioni che, nonostante la lontananza,
Ungaretti conserva vive nella memoria.
6 Il sole raffigura l’amore del poeta verso la sua cit-
tà natale, mentre l’aria torbida esprime il dolore
provato al momento del distacco da essa.
7 vv. 3-7 (momento/bastimento).
8 D.
9 D.
259
VERIFICHE VOLUME DI GRAMMATICA
VERIFICA 1 VERIFICA COMPENSATIVA 1
Parte 1, Unità 1 - Fonologia e ortografia Parte 1, Unità 1 - Fonologia e ortografia
1 anima, calcolatrice, divano, felice, grata, hotel, 1 albergo, braccio, casa, dinosauro, frase, goccia,
Jacuzia, ko, lastra, lucido, medicina, rinoceronte, lana, mostro, pastore, racchetta.
strada, teatro, vaniglia, watt, web, xenofobo, yo- 2 Cancellare: 1. a, a, mugetti; 2. ha, ha; 3. hai; 4. ho;
gurt, zoo. 5. Hai, a; 6. Ho.
2 Dittongo: pietra, vuoto siesta; Trittongo: guai, 3 Evidenziare: numero, Libertà, piuttosto, facciata,
miei, buio; Iato: aereo, zia, baule, maestro. costruita, quartiere, acquistato, quindici, Toni,
3 Evidenziare: marchingegni, efficienza, soprattut- all’ultimo, ascensore, proprio, meravigliosa, orgo-
to, permettendogli, specie, posizione, utilizzato, glioso, soprattutto, ho, acqua, gigli, margherite,
quanto, inequivocabilmente, hanno, semplici, gli.
scheggiate, percuotendo, un’altra, niente, perfe- 4 1. riga; 2. tastiera; 3. inchiostro; 4. schiena; 5. cap-
zionare, un avanzamento, probabilmente, que- potto; 6. capelli; 7. gomitolo; 8. stivali; 9. cravatta;
sto, sufficienti. 10. meccanico.
4 1. a; 2. hai; 3. hanno; 4. anno; 5. ho, o; 6. ho, a; 5 1. se; 2. l’erba; 3. finché; 4. Fra; 5. l’aiuta; 6. l’oro; 7.
7. Ha, a. La fretta; 8. s’impara; 9. è; 10. c’è.
5 1. q, q; 2. qq; 3. q, cq; 4. q, cc; 5. Q, c, q. 6 virgola, due punti, punto interrogativo, due pun-
6 1. Emilio, digrigna; 2. Virgilio, gnomi, scenario; 3. ti, virgolette, virgolette, punto interrogativo, pun-
scelgo; 4. compagno; 5. Giulia, moglie; 6. canaglia. to, punto esclamativo, punto.
7 Evidenziare: 1. ognuno; 2. addizione; 3. specie;
4. percuotere; 5. coscienzioso; 6. improprio; 7.
usciere; 8. coscienza; 9. igienico; 10. proficuo; 11. VERIFICA 2
ingegnere; 12. acquazzone; 13. crociera; 14. quo-
ziente; 15. piogge; 16. correzione; 17. cuoio; 18. Parte 1, Unità 2 - Lessico
squadra; 19. ragioniere; 20. scienziato. 1 Evidenziare: 1. ond-; 2. corp-; 3. port-; 4. vetr-; 5.
8 1. valigie; 2. frecce; 3. minacce; 4. farmacie; 5. au- latt-. Riscrivere: 1. onda; 2. corpo; 3. porta; 4. ve-
dacie; 6. ciliegie/ciliegie; 7. gocce; 8. arance; 9. tro; 5. latte.
frange; 10. camicie. 2 Cancellare: 1. amaranto; 2. acquistare; 3. terribile;
9 1. sfo/glia/re; 2. po/e/tes/sa; 3. cer/vel/lo; 4. chio/ 4. grandine; 5. scriteriato.
do; 5. di/ver/se; 6. gio/co/lie/re; 7. ar/ro/gan/za; 8. 3 Evidenziare: -mane, -cida, tele-, mega-, -algia,
co/e/sio/ne; 9. ar/ti/fi/cio; 10. vo/lon/ta/ria/men/ poli-, -plano, equi-, trans-, -voro. Prefissi: teleco-
te. mando, megalomane, poliglotta, equivalente,
10 1. se; 2. l’erba; 3. finché; 4. Fra; 5. l’aiuta; 6. l’oro; 7. transiberiana. Suffissi: piromane, insetticida, scia-
La fretta; 8. s’impara; 9. è; 10. c’è. talgia, deltaplano, carnivoro.
11 Il laghetto Il parco era piuttosto vasto e passando 4 Parola alterata: stanzino, cucinino, salone, giardi-
attraverso la fitta boscaglia, vicino all’ingresso, si netto. Parola composta: guardaroba, cassaforte,
sbucava in prossimità del laghetto, che appariva lavastoviglie, apribottiglie.
all’improvviso vasto e luminoso. Comprammo 5 Risposte esemplificative: 1. identico, diverso; 2.
due ghiaccioli, di quelli che si vendevano un tem- malinconico, allegro; 3. caloroso, distaccato; 4.
po da un carrettino. Il vecchietto li tirò fuori dal scuro, luminoso; 5. spalancato, chiuso.
contenitore e nel darceli chiese: «Siete sorelle?».
6 1. O; 2. P; 3. P; 4. O; 5. O; 6. P; 7. O; 8. P.
Ridendo, rispondemmo di sì. Ci sedemmo su una
vecchia panchina di legno e mangiammo i ghiac- 7 1. IPO; 2. IPO; 3. I; 4. IPO; 5. IPO; 6. I; 7. I; 8. IPO.
cioli. 8 1. D; 2. C; 3. C; 4. D; 5. C; 6. D; 7. D; 8. C.
260
VERIFICHE VOLUME DI GRAMMATICA
8
VERIFICA COMPENSATIVA 2 1. L’: articolo determinativo, maschile, singolare 2.
Una: articolo indeterminativo, femminile, singola-
Parte 1, Unità 2 - Lessico re 3. Il: articolo determinativo, maschile, singolare
4. Gli: articolo determinativo, maschile, plurale 5.
1 Evidenziare: 1. onda; 2. corpo; 3. porta; 4. vetro; 5.
I: articolo determinativo, maschile, plurale.
latte.
2 Cancellare: 1. amaranto; 2. acquistare; 3. terribile;
4. grandine; 5. scriteriato.
3 Evidenziare: -mane, -cida, tele-, mega-, -algia, VERIFICA COMPENSATIVA 3
poli-, -plano, trans. Prefissi: telecomando, mega- Parte 2, Unità 1 e 2 - Nome e articolo
lomane, poliglotta. Suffissi: piromane, insetticida,
deltaplano. 1 1. AL; 2. PR; 3. DE; 4. AL; 5. CO; 6. PR.
4 Parola alterata: cucinino, cameretta, giardinetto. 2 Evidenziare: 1. Luisa, Maria 2. Presidente, Stati,
Parola composta: guardaroba, portafinestra. Uniti, Roma; 3. Alessandro, Manzoni; 4. Tamigi;
Londra.
5 Risposte esemplificative: 1. identico, diverso; 2.
malinconico, allegro; 3. scuro, luminoso; 4. spa- 3 1. concreto, astratto; 2. astratto, astratto; 3. con-
lancato, chiuso. creto, concreto; 4. concreto; 5. astratto.
6 1. O; 2. P; 3. P; 4. O; 5. O. 4 Evidenziare: foresta, drappello, stormo, gregge,
7 1. IPO; 2. IPO; 3. I; 4. I; 5. IPO. mandria.
8 1. D; 2. C; 3. C; 4. D; 5. C; 6. D. 5 M, M, M, F, F, F, F, M, M, M.
6 1. manici; 2. maniche; 3. fuochi; 4. fughe; 5. colle-
ghi/colleghe; 6. astrologi; 7. fisici; 8. farmacie; 9.
medici; 10. sarcofagi.
VERIFICA 3
7 Evidenziare: giorni, l’, arrivo, una, sorellina, un, fra-
Parte 2, Unità 1 e 2 - Nome e articolo tellino, Femmina, maschio, famiglia, altro, Il, fra-
1 1. AL; 2. PR; 3. DE; 4. AL; 5. CO; 6. PR; 7. PR; 8. DE; tellino, il, sole, le, stelle, gli, animali, i, fiori, campi,
9. CO; 10. AL. le, parole.
2 Evidenziare: 1. Luisa, Maria; 2. Presidente, Stati, 8 1. L’: articolo determinativo, maschile, singolare; 2.
Uniti, Roma; 3. Alessandro, Manzoni; 5. Tamigi, Una: articolo indeterminativo, femminile, singola-
Londra; 6. Picasso; 7. Benni; 8. Porto; 9. Carnevale; re; 3. Un: articolo indeterminativo, maschile, singo-
10. Zorro. lare; 4. Il: articolo determinativo, maschile, singola-
re; 5. Le: articolo determinativo, femminile, plurale;
3 1. concreto, astratto; 2. astratto, astratto; 3. con-
6. Gli: articolo determinativo, maschile, plurale; 7. I:
creto, astratto; 4. concreto; 5. astratto; 6. con-
articolo determinativo, maschile, plurale.
creto, concreto; 7. concreto, concreto, concreto,
astratto.
4 Evidenziare: gruppo, esercito, foresta, squadra,
pubblico, drappello, stormo, gregge, complesso. VERIFICA 4
5 M, M, M, F, F, F, F, M, M, M, F, M. Parte 2, Unità 3 - Aggettivo
6 1. manici; 2. maniche; 3. fuochi; 4. fughe; 5. colle-
1 Aggettivi qualificativi: grosso, veloci, azzurro, tra-
ghi/colleghe; 6. astrologi; 7. fisici; 8. farmacie; 9.
sparente, rosso, incantevole, lontani. Aggettivi de-
medici; 10. sarcofagi.
terminativi: due, suo, quel, alcuni, suoi.
7 Evidenziare: giorni, l’, arrivo, una, sorellina, un, fra-
2 1. IE; 2. DI; 3. IN; 4. QU; 5. QU; 6. IN; 7. DI; 8. IE.
tellino, Femmina, maschio, famiglia, altro, Il, fratel-
lino, il, sole, le, stelle, gli, animali, i, fiori, campi, le, 3 Qualificativi: 1. vicina; 2. civica; 3. scorso, giova-
parole, delle, cose, esempio, la, differenza, un, gia- ne, contemporaneo; 4. informatici; 7. miglio-
guaro, un, puma, il, punto, pianeta, animali, tem- re; 8. enorme. Possessivi: 1. mio; 7. tua; 8. loro.
po, fratellino, la, differenza, un, cane, un, gatto. Dimostrativi: 2. Questi; 5. stessa; 6. quella. Indefi-
a. le stelle, le parole, la differenza, la differenza. niti: 1. Tutti; 3. alcuni; 6. Nessun, tante. Numerali:
b. un fratellino, un giaguaro, un puma, un cane, 2. tre; 5. quattro; 7. secondo; 8. primo. Interrogati-
un gatto c. delle cose. vi/Esclamativi: 4. Quali; 5. Che.
261
CORRETTORE DELLE VERIFICHE
4 1. PO; 2. IN; 3. NU; 4. IE; 5. IE; 6. DI; 7. QU; 8. IN. 4 1. gli; 2. le; 3. loro; 4. le; 5. loro; 6. le.
5 1. minore; 2. migliore; 3. peggiore; 4. minimo; 5. 5 1. di te; 2. da lei; 3. si; 4. ci, di lei, di noi; 5. li, per
pessimo; 6. ottima; 7. massimo; 8. maggiore. voi; 6. Ne; 7. da loro; 8. Vi, con voi; 9. per voi.
6 1. P; 2. SA; 3. SR; 4. CO; 5. CM; 6. CU; 7. P; 8. SA; 9. 6 1. ve la; 2. Glieli; 3. Se ne; 4. Te la; 5. Ce lo; 6. me ne.
SR; 10. CU. 7 1. che; 2. in cui; 3. delle quali; 4. con le quali; 5. che.
262
VERIFICHE VOLUME DI GRAMMATICA
8 C. 5 D.
6 C.
7 A.
VERIFICA 7 8 A.
9 Evidenziare: 1. veniste; 2. richiami; 3. bevano; 4.
Parte 2, Unità 5 - Il verbo B racconti; 5. conoscessi; 6. impegni; 7. potessi.
1 1. F; 2. V; 3. F; 4. F; 5. V. 10 Evidenziare: 1. Preferirei; 2. sarebbe stata; 3.
2 C; Evidenziare: nevicherà. avremmo potuto; 4. andrei; 5. avremmo distur-
bato; 6. avresti potuto; 7. farebbe.
3 D.
4 1. imperativo; 2. infinito; 3. congiuntivo; 4. condi-
zionale; 5. imperativo, imperativo; 6. indicativo; 7.
gerundio, indicativo. VERIFICA 8
5 A. Parte 2, Unità 6, 7, 8 e 9 - Parti invariabili del
6 D. discorso
7 C. 1 1. F; 2. V; 3. F; 4. V; 5. F; 6. V; 7. V; 8. V; 9. F; 10. F; 11.
8 A. F; 12. F.
9 A. 2 D.
10 Evidenziare: 1. veniste; 2. richiami; 3. bevano; 4. 3 1. Av; 2. Av; 3. Pr; 4. Pr ; 5. Av; 6. Pr; 7. Av; 8. Pr.
racconti; 5. conoscessi; 6. impegni; 7. potessi; 8. 4 A.
abbia scritto; 9. abbia; 10. parlassi. 5 D.
11 Evidenziare: 1. Preferirei; 2. sarebbe stata; 3. 6 Evidenziare: 1. A, in, con; 2. di, da; 3. con; 4. da; 5.
avremmo potuto; 4. andrei; 5. avremmo distur- fra; 6. al, con; 7. a, con.
bato; 6. avresti potuto; 7. farebbe; 8. vorrei; 9. 7 1. durante; 2. lungo; 3. Secondo; 4. Con; 5. Oltre;
chiameresti; 10. verrei. 6. contro; 7. del.
12 1. sia; 2. Verrei; 3. fossi stata; 4. abbia deciso; 5. 8 1. di, da; 2. del, di; 3. Durante, delle; 4. Dietro al; 5.
inviterà; 6. usare; 7. mangiando; 8. correndo; 9. fuori dal; 6. su, dalle, di; 7. Senza, alla; 8. a, fra.
Avrei preparato; 10. vuoi.
9 A.
13 1. è stato premiato: v. premiare, 1 coniugazio-
10 Evidenziare: 1. ovvero; 2. ma; 3. tuttavia; 4. dun-
ne, indicativo, passato prossimo, 3 persona, sin-
que; 5. sebbene.
golare, transitivo, passivo; 2. Si incontrarono: v.
incontrarsi, 1 coniugazione, indicativo, passato 11 A.
remoto, 3 persona, plurale, riflessivo; 3. scrivere- 12 Evidenziare: 1. cioè; 2. quindi; 3. invece; 4. e; 5. al-
mo: v. scrivere, 2 coniugazione, indicativo, futuro trimenti; 6. sia, sia. Scrivere: 1. esplicativa; 2. con-
semplice, 2 persona, plurale, transitivo, attivo; 4. clusiva; 3. avversativa; 4. copulativa; 5. disgiunti-
Mangerei: v. mangiare, 1 coniugazione, condi- va; 6. correlativa.
zionale, presente, 1 persona, singolare, transiti- 13 Evidenziare: 1. perché; 2. Se; 3. Quando; 4. affin-
vo, attivo. ché; 5. Nonostante; 6. che; 7. che; 8. Più che.
263
CORRETTORE DELLE VERIFICHE
265
CORRETTORE DELLE VERIFICHE
266
VERIFICHE VOLUME DI GRAMMATICA
grado, eccettuativa, esplicita; procederei con la le- 4 Evidenziare: 1. chi viene a cena; 2. che cosa inten-
zione: principale enunciativa. desse dire Luca; 3. se domani il vostro negozio
sarà aperto; 4. dove posso trovare una tovaglia.
5 Evidenziare: 1. che leggerei; 2. che non contenga
VERIFICA COMPENSATIVA 12 latte; 3. di cui occuparsi; 4. che vedi in lontanan-
za; 5. che ha pronunciato l’avvocato.
Parte 4, Unità 2 - Le proposizioni subordi-
6 1. R; 2. P; 3. I.
nate
7 1. interrogativa indiretta; 2. causale; 3. finale; 4.
1 Evidenziare: 1. partire con un po’ di anticipo; 2. ri- condizionale; 5. temporale.
vedere Isabella; 3. preoccuparsi ora; 4. avvisare i 8 1. La mamma ci svegliò chiedendoci se volessi-
passeggeri dello sciopero imminente. mo una colazione dolce o salata. 2. L’hostess mi
2 Evidenziare: 1. che Veronica stia mentendo; 2. chiede: «Hai allacciato le cinture di sicurezza?».
che vincessi tu; 3. che il nuovo film d’animazione 3. Paolo rispose alla professoressa affermando di
è commovente; 4. che saper cucire sia una dote essere preparato per l’interrogazione. 4. Quando
molto importante. vado a pranzo da lei, la nonna mi dice sempre:
3 C. «Devi mangiare di più!».
267
dei
VOLUME A
PARTE 2 4 Don Pietro è un personaggio statico perché ri-
sulta del privo di qualsiasi spessore psicologico e
NARRATIVA – LABORATORIO mostra un solo aspetto della sua personalità.
5 I personaggi secondari sono Cannizzu e Nanni, il
1. La struttura del racconto fratello di don Pietro.
Verifica immediata p. 46 6 Risposta libera.
1 Perché immette il lettore direttamente nel rac- 7 B.
conto senza fornirgli l’antefatto o la situazione di 8 A.
partenza della storia.
2 Le sequenze dinamiche sono quelle animate
dall’azione dei personaggi come la sequenza 4. Il tempo e lo spazio
Quando Fantozzi uscì si trovò immerso in un neb- Verifica immediata p. 66
bione terrificante … era Fracchia (rr. 14-21).
3 aveva solo giocato al pallone per qualche anno (rr. 1 B.
2-3). 2 Alcuni anni.
4 Risposta libera. 3 B.
5 Risposta libera. 4 Se fai il giro del mondo seguendo l’est, guadagni un
6 Perché la presenza di una fitta nebbia apre la se- giorno (r. 1); una voce più acuta gridò: «Chi fa il giro
rie di sventure che colpiranno inesorabilmente i del mondo seguendo l’est, guadagna un giorno» (r.
due giocatori. 34); lui rispondeva: «Sono quello che intende vivere,
e sto cercando di farlo adesso (r. 65); Perché il sole
7 A.
non rimane sempre sopra il mio capo? (r. 109).
8 Risposta libera.
5 Caratteristiche psicologiche: si tratta di una perso-
na egoista, volgare e malvagia, dotata di un fon-
do di stupidità. Caratteristiche comportamentali:
2. Autore, narratore e punto di vista è ossessionato dal timore che la sua vita possa
Verifica immediata p. 53 finire e per questo intraprende una serie di viaggi
1 C. intorno al mondo. Caratteristiche socio-economi-
che: è un solitario uomo d’affari, benestante, che
2 B. diventa in seguito molto ricco.
3 C. 6 Si tratta di un personaggio dinamico. Infatti il suo
4 C. carattere, come le sua azioni, cambia ripetuta-
5 parziale. mente nel corso della sua vita.
6 si eclissa, i fatti e/o i personaggi. 7 John Hay, protagonista; zio defunto, aiutante
del protagonista e poi antagonista; governante
di John Hay, aiutante dell’antagonista; dottore,
aiutante dell’antagonista; Altro Hay antagonista;
3. Il sistema dei personaggi
Verifica immediata p. 59 avvocati, comparse.
8 L’eternità, con cui Hay è in gara continua (r. 108).
1 Il narratore scompare dalla narrazione o almeno
cerca di nascondere la propria presenza.
2 diceva (r. 31), rispondeva (r. 35). 5. Tema, scopo e messaggio, contesto
3 I tre aggettivi esprimono anche una connotazio- Verifica immediata p. 73
ne negativa del protagonista perché ne sottoli-
neano le caratteristiche peggiori quali l’avarizia e 1 C.
l’ingordigia. 2 documenti, aeroporto, elefante.
270
VOLUME A
3 C. PARTE 2
4 Il contesto principale è quello degli immigrati
africani che vivono in Italia e dei loro metodi per NARRATIVA – ANTOLOGIA
sopravvivere in un ambiente che li spinge sem-
Unità 1 – Ridiamoci sopra
pre ai margini della legalità.
Per cominciare
5 Il contesto storico è quello contemporaneo, men-
tre quello geografico si muove tra l’Africa, Roma e
Luciano De Crescenzo, L’arte di sopravvivere
p. 95
la riviera romagnola.
6 B. 1 1.V, 2. F, 3. V, 4. F.
7 D. 2 Controra: un gruppo di ragazzi; patteggiano una
mancia per evitare un furto. Una colazione d’affa-
8 L’autore invita alla tolleranza e alla comprensio-
ri: suonatore ambulante; si fa dare la mancia per
ne del lettore verso le dure condizioni di vita che non disturbare.
spingono all’emigrazione. Allo stesso modo, le at-
tività illegali svolte dagli immigrati sono presen- 3 C.
tate sotto la luce della necessità che, obbligando- 4 B.
li ad accettare qualsiasi tipo di lavoro, favorisce le 5 C.
organizzazioni criminali radicate nel nostro Paese. 6 B.
7 1. C, 2. E, 3. A, 4. B, 5. D.
6. I registri. I linguaggi settoriali. 8 1. Fenomeno che determina una scorretta perce-
La paratassi e l’ipotassi zione visiva delle forme. 2. Prendere a male paro-
Verifica immediata p. 79 le equivale a insultare.
9 Cancellare: alterato, posto, il cambiamento, pre-
1 1. aulico o solenne. 2. formale. 3. medio. 4. collo- fisso.
quiale.
10 Le città non sono organizzate.
2 1. D, 2. F, 3. A, 4. E, 5. C, 6. B.
3 coordinate, paratattico, subordinate, ipotattica. #Inclusione p. 97
4 Risposta libera. Esempio: Se piove mi annoio, allo-
1 more, caso, ombra.
ra vado al cinema, assisto a un film, mi svago un po’
poi torno a casa e mi riposo. / Quando piove mi an- 2 cassa, corro, coppia.
noio perciò, per svagarmi, vado al cinema; infine, 3 pena, banco, libro.
dopo aver assistito al film, torno a casa a riposarmi. 4 busta, vola, mano, pozione, parete.
5 Risposta libera.
7. Le figure retoriche
Verifica immediata p. 87 Giovanni Boccaccio, Chichibìo e la gru p. 102
1 A. 1 B, D.
2 Nell’ordine: gioia, speranza, frustrazione, insoddi- 2 B.
sfazione, tristezza, nostalgia, scontentezza. Anti- 3 B.
climax. 4 D.
3 Marcovaldo vuole così risparmiare il proprio tem- 5 B.
po e il denaro che dovrebbe spendere prenden- 6 A.
do l’autobus.
7 Alla fine della storia, quando sono accomunati
4 D. dal riso provocato dal motto arguto di Chichibìo.
5 A. 8 B.
6 A. 9 A.
7 A. 10 Situazione iniziale: una gru; la cucini. Esordio: una
271
CORRETTORE DEI VOLUMI
zampa. Peripezie: due; Chichibìo/il cuoco; Curra- 9 Stava per dare in escandescenze, era prossimo a
do; una zampa; Oh,Oh; le zampe. Soluzione: per- un’esplosione di rabbia.
dono; Currado; pronta risposta.
10 A.
11 Sottolineare una volta: deludere, scontentare, fru-
strare, preoccupare. Sottolineare due volte: appa- 11 A.
gare, contentare, soddisfare.
12 A. Verifica / Invalsi
13 Cuore, cuoio, scuola. Patrick Dennis, Una vecchietta molto
14 Cuoco – falcone – gamba – gru – uccelli. particolare p. 121
15 Vita: vitalità, vitale, vitamina, vivere. Cane: cani- 1 B.
le, cagnara, canino, canicola. Opera: operazione,
2 1. Nel Sud degli Stati Uniti; 2. passato; 3. qualche
operaio, operatore, operare.
giorno.
3 B.
Oscar Wilde, Il milionario modello p. 110 4 A.
1 C. 5 A.
2 A. 6 cavillo.
3 Ha lavorato in Borsa e commerciato in tè e sherry. 7 A.
4 1. V, 2. F, 3. V, 4. F, 5. F, 6. V. 8 A.
5 Risposta libera. 9 1. D. 2. A. 3. B. 4. C.
6 D. 10 Correggere: striscie (strisce), ascie (asce), liscie (li-
7 Risposta libera. sce).
8 Cancellare: personaggio, la conclusione della sto- 11 Cancellare: non coincidono, riflessive, descrittivo,
ria, in medias res, procede. a sorpresa.
9 Non coincidono perché sono presenti delle ana- 12 A.
lessi.
10 C. In poesia
11 Risposta libera. Stefano Benni, Le piccole cose p. 126
12 C.
1 B.
13 B.
2 Risposta libera.
14 B.
15 D. 3 Insofferenza e ostilità: 3, 4, 6. Affetto e romantica
benevolenza: 1, 2, 5.
16 C.
4 A.
Achille Campanile, Il moroso p. 115 5 Caffettiera: canta, sibila, è esplosa. Profumo: un
po’ blasé, demodé, di scimpanzé. Gilet: buffo, or-
1 Cancellare: scaltro, comprende, Bene, fidanzata, rendo.
drammatici, il padrone di casa, i sabati sera, di- 6 1. V, 2. V, 3. F, 4. F, 5. F.
vertenti.
2 B Il genere p. 128
3 B.
1 1. E, 2. A, 3. B, 4. C, 5. D.
4 A.
2 2. Flashback, non coincidono. 3. dinamica. 4. dia-
5 C.
logica. 5. con morale.
6 A.
3 Situazioni insolite: gli elettrodomestici sembrano
7 C. avere carattere e personalità: un’anima, in sostan-
8 A, D. za. Comportamenti stravaganti: il protagonista
272
VOLUME A
picchia gli elettrodomestici che non fanno bene 9 Benjamin è un bambino ma ha l’aspetto e il fisi-
ciò che devono; gli elettrodomestici, di contro, co di un vecchio, tanto che per ingannare l’età le
agiscono come dotati di vita propria. Linguaggio: sue sopracciglia devono essere tinte (rr. 10 e ss.).
il protagonista si rivolge agli elettrodomestici Crescendo, invece di invecchiare, ringiovanisce:
come fossero animali; lo stile è veloce, immedia- dai dodici anni, lentamente, le sue rughe si fanno
to, paratattico. via via meno evidenti e i capelli, da bianchi, co-
minciano a riacquistare colore (rr. 87 e ss.). Ormai
diciottenne, all’università, a causa del suo aspetto
Unità 2 – Fantastiche avventure maturo viene scambiato per suo padre (rr. 125 e
Per cominciare ss.).
10 D.
Craig Rice, Anelli di fumo p. 137
11 Risposta libera.
1 Cancellare: molto bella, castani, sopracciglia, ric-
12 B.
ci, Cramer, condannata, processo, ha raramente,
Malone, soffrire, triangolari. 13 A.
2 John Malone: 1, 4. Dottor Cramer: 2, 3 14 Per esempio: semicerchio, semibreve, semifinale,
semiliquido, semilavorato.
3 Perché la ragazza confessa di aver premeditato il
delitto.
Fredric Brown, Un uomo esemplare p. 157
4 Per farsi coraggio per affrontare lo sviluppo degli
avvenimenti. 1 D.
5 I sequenza: riga 1 – riga 41. II sequenza: riga 42 – 2 Due alieni, dal pianeta Dar.
riga 67. 3 B.
6 B. 4 C.
7 1. V, 2. F, 3. F, 4. V. 5 Esposto in una gabbia di vetro.
8 A. 6 B.
9 1. C, 2. D, 3. A, 4. E, 5. B. 7 1. Situazione iniziale: dalla riga 1 alla riga 13. Tito-
10 1. A, 2. M, 3. A, 4. M, 5. A. lo: Una sbronza che dura da sempre. 2. Esordio:
dalla riga 33 alla riga 77. Titolo: Una visita molto
pericolosa.
#Inclusione p. 139
8 A.
1 Risposta libera. 9 B.
2 Risposta libera. 10 Cancellare: irrobustito, rinvigorito, cambiato.
3 Risposta libera. 11 A.
12 C.
Francis Scott Fitzgerald, Una vita al
13 A.
contrario p. 147
14 B.
1 1. Baltimora. 2. Passato. 3. D. 4. Benjamin Button,
il signor Button, la bambinaia, il signor Hart. Italo Calvino, Una singolare rassegna p. 164
2 Risposta libera.
1 D.
3 B.
2 A.
4 Scopre che il suo aspetto sta cambiando, sta len-
tamente ringiovanendo. 3 1. C, 2. D, 3. A, 4. B.
5 C. 4 B.
6 C. 5 Agilulfo Erno Bertrandino dei Guildiverni e degli
Altri di Corbentraz e Sura, cavaliere di Selimpia Ci-
7 A. teriore e Fez era certo un modello di soldato; ma a
8 D. tutti loro era antipatico. Agilulfo suscita antipatia
273
CORRETTORE DEI VOLUMI
5 B. 4 C.
6 In epoca preistorica, presso una caverna. 5 Cancellare: interno, partecipa, è totalmente im-
7 Risposta libera. personale, esterna, non è, non conosce.
8 2, 3, 4, 6. 6 1. Antonia, perché la storia ruota tutta attorno
a lei. 2. Manini, l’inquisitore, perché condannerà
9 B.
Antonia al rogo. 3. Il cancelliere, i torturatori, Ber-
10 Sottolineare: conforto, sollievo, costipazione, fi- nardo e Taddeo. 4. Gasparo.
ducia.
7 Antonia: giovane, molto bella, indossa rozzi pan-
11 A. ni; fiera e ribelle, dal carattere indomabile; una
12 C. giovane contadina analfabeta; povera, priva di
appoggi familiari. Manini: alto, sovrasta Antonia
13 Le zampe mostruose afferrano Nam.
con la sua statura durante l’interrogatorio; un
attore nato, vanitoso e crudele; è un frate colto,
Emilio Lussu, La fucilazione p. 213 conscio della sua importante funzione sociale; si-
1 Risposta libera. curo di sé per la posizione che occupa.
2 1. V, 2. V, 3. V, 4. F, 5. F, 6. V, 7. F, 8. V, 9. F. 8 Dalla riga 71 alla riga 88. Seconda parte risposta
libera.
3 C.
9 D.
4 Sull’altopiano di Asiago, durante la Prima guerra
mondiale. 10 D.
5 B. 11 Risposta libera.
6 1. Dalla riga 1 alla riga 14. 2. Dalla riga 15 alla riga 12 B.
30. 3. Dalla riga 31 alla riga 77. 4. Dalla riga 78 alla 13 B.
riga 107. 5. Dalla riga 114 alla riga 119. 14 reagì: terza coniugazione, modo indicativo, tem-
7 C. po passato remoto, 3 persona singolare. dimen-
8 A. ticando: prima coniugazione, modo gerundio,
tempo presente. slegatemi: prima coniugazione,
9 Diretto, seconda parte risposta libera. modo imperativo, tempo presente, 2 persona
10 C. plurale. volete: seconda coniugazione, modo in-
11 Per esempio: baionetta, battaglione, generale, Di- dicativo, tempo presente, 2 persona plurale.
visione, pattuglie, mitragliatrici, compagnia, sol-
dato, esploratore, caricatore… Verifica/Invalsi
12 Sottolineare: presuntuoso, arrogante, deciso, in-
Antonia Arslan, La storia di Coren p. 225
cosciente, incompetente.
13 Per esempio: megabyte, megagalattico, megaliti- 1 Cancellare: Smirne, ragazzina, Hélène, greco, gen-
co, megalomane, megaschermi; telefono, anglo- tile, fiducia, moderno, Padova, madre.
fono, microfono, afono, xilofono… 2 D.
14 B. 3 B.
15 La testa della sua compagnia fu raggiunta nuova- 4 B.
mente dal capitano.
5 B.
6 B.
Sebastiano Vassalli, Il processo alla strega 7 A.
p. 221
8 B.
1 1. Nella prigione di piazza San Quirico a Novara.
2. passato. 3. qualche ora. 4. Antonia, l’inquisitore 9 C.
Manini, il cancelliere. 10 D.
2 D. 11 C.
3 Degli unguenti e una ciocca di capelli. 12 C.
275
CORRETTORE DEI VOLUMI
8 A. Verifica/Invalsi
9 In Sicilia. Maurizio Maggiani, Radici p. 276
10 B. 1 C.
11 Cancellare: statica, temporali, racconto, coincido- 2 B.
no, non sono presenti. 3 C.
12 Avere sulla punta della lingua: avere l’impressione 4 D.
di conoscere qualcosa e di poterla ricordare da un
5 D.
momento all’altro. Avere una buona lingua: avere
buona capacità di usare le parole giuste al mo- 6 Apolide.
mento giusto. Lingua biforcuta: detto di persona 7 Vado a prendere la motocicletta di mio padre e me
non sincera e infida. Con riferimento alla lingua la porto via.
dei serpenti. Lingua che taglia e cuce: detto di per- 8 A.
sona pettegola e critica nei confronti del prossi-
9 B.
mo. Lingua di fuoco: chi parla in modo tagliente e
accusatorio. Mordersi la lingua: trattenersi dal dire 10 C.
qualcosa oppure pentirsi di averla detta. Tenere 11 C.
la lingua a freno: sapersi trattenere al momento
giusto dal dire cose inopportune.
In poesia
13 D.
Adonis, L’erranza p. 279
14 C.
15 B. 1 Il significato più adatto è quello legato all’“errare”
inteso come viaggio. Il poeta invita il lettore al
“viaggio” perché, anche attraverso l’errore, può
Luis Sepúlveda, Un funerale alla fine portare alla conoscenza delle cose che ci circon-
del mondo p. 269 dano.
1 1. In Cile. 2. Qualche giorno. 3. Carlos E Basta, gli 2 Risposta libera.
“sgherri” e i famigliari di don Nicanor Estrada 3 A.
2 Risposta libera. 4 C.
3 A. 5 B.
4 Prima tappa: si conclude a Rio Gallegos. Si svolge 6 Sottolineare: fissare indelebilmente.
il funerale del defunto sulla pista di atterraggio.
Seconda tappa: Da Rio Gallegos a Rio Chico. L’ae-
In epica
reo sorvola l’Atlantico. Terza tappa: Da Rio Chico a
Las Martinetas. Quarta tappa: Da Las Martinetas Omero, La discesa nell’Ade p. 285
a Comodoro Rivadavia. Il viaggio si svolge senza
1 Cancellare: interno, prima, in medias res, spaven-
problemi: il pilota canta per passare il tempo
tosa ed angosciante.
5 Spazio aperto: dalla riga 1 alla riga 28. Spazio chiu-
2 C.
so: dalla riga 65 alla riga 95.
3 C.
6 C.
4 A.
7 C.
5 Odisseo si sente pervadere da un senso di repul-
8 Inespressivo. Seconda parte risposta libera. sione violenta e di spavento.
9 C.
6 B.
10 A. 7 D.
11 Per esempio: cantastorie, portabandiera, grattaca- 8 B.
po, portalettere, spazzaneve.
9 1. Cause della sua morte: il dolore per la perdita
del figlio, che non torna dopo la guerra di Troia. 2.
Notizie su Telemaco e Anchise: Telemaco conduce
277
CORRETTORE DEI VOLUMI
10 Fino all’ora di andare a letto. 3 Quindici portate. Tartufi alle braci con limoni e fa-
11 Comparativo di maggioranza: migliore. Superlati- gioletti alle acciughe, spuma ai pistacchi, sorbet-
vo assoluto: ottimo. to all’anice, mele cotte con rhum bianco.
12 B. 4 Chi lo sa – dice il diavolo – nessuno ha una bocca
così grande.
Karen Blixen, Il pranzo di Babette p. 440 5 A.
6 Cancellare: paratattica, brevi, il punto fermo, qua-
1 Risposta libera.
si tutti, il punto e virgola.
2 A Berlevaag, un piccolo villaggio danese, alla fine
7 A.
dell’Ottocento.
8 1. E, 2. F, 3. A, 4. B, 5. D, 6. C.
3 Babette è una famosa cuoca francese, fuggita
dalle insurrezioni scoppiate a Parigi nel 1871 (la 9 D.
Comune di Parigi è il governo rivoluzionario po- 10 B.
polare e operaio; fu istituito dal popolo parigino
a seguito della rivoluzione scoppiata il 18 marzo
1871, dopo la sconfitta francese a Sédan, quan- Silvia Avallone, Una morte bianca p. 455
do Napoleone III si arrese ai Prussiani). Ha perso 1 C.
marito e figlio e si è rifugiata in Danimarca, ospite
delle sorelle Martina e Filippa, figlie del decano 2 B.
della confraternita religiosa del villaggio. Da anni 3 B.
fa loro da governante. 4 B.
4 1. V, 2. V, 3. F, 4. F, 5. F. 5 D.
5 Portate: brodo di tartaruga, Blinis Demidoff, Cail- 6 A.
les en sarcophage, frutta. Bevande: Amontillado,
Veuve Cliquot 1860. 7 A.
6 C. 8 D.
7 No, perché ci sono alcuni flashback. 9 Dalla riga 96 alla riga 126.
8 Di lei si dice che ha i capelli d’oro striati d’argento, 10 D.
il viso d’alabastro, la fronte serena, lo sguardo pa- 11 Cancellare: esterno, indiretti, descrizioni, coinci-
cato e fiducioso, la bocca pura e dolce. dono, non sono presenti.
9 C.
10 1. Sciogliere la lingua: parlare liberamente. 2. scio- In poesia
gliere un voto, una promessa: adempierli, soddi- Bertolt Brecht, Domande di un lettore
sfarli. 3. Sciogliere le campane: farle tornare a suo- operaio p. 458
nare nei riti della Pasqua. 4. Sciogliere i muscoli:
renderli agili con opportuni esercizi. 5. Sciogliere 1 La costruzione della città di Tebe, la riedificazione
un dubbio: dissiparlo, cancellarlo, superarlo. 6. di Babilonia, la costruzione di Lima, della Grande
Sciogliersi in lacrime: abbandonarsi a un pianto Muraglia Cinese, di Roma e di Bisanzio; la distru-
senza freno. zione di Atlantide, la conquista dell’India e della
11 D. Gallia, l’affondamento della Grande Flotta di Fi-
lippo di Spagna e la Guerra dei Sette anni.
12 Un detto del decano fu citato dal vecchio Fratello
che per primo aveva intonato l’inno. 2 C.
3 A.
Verifica / Invalsi 4 C.
Stefano Benni, Il più grande cuoco di Francia 5 B.
p. 448 6 B.
1 1. A, 2. B, 3. B.
2 Ouralphe: 3, 5. Ascalphe: 2, 4. diavolo: 1.
283
CORRETTORE DEI VOLUMI
Verifica p. 494
1 Vista, udito, gusto. 5. Il testo espositivo-informativo
2 Risposta libera. Lavoro sul testo p. 510
1 Risposta libera.
Verifica p. 501
2 D.
1 Per esempio: Slanciata, alta e giovane, i suoi splen- 3 A.
didi vent’anni: è Sofia. Il carnato chiaro si abbina 4 B.
perfettamente ai suoi morbidi capelli biondi e al
colore azzurro dei suoi ridenti occhi. Il suo abbi- 5 C.
gliamento casual è semplice ma perfettamente 6 Risposta libera.
adeguato al suo fisico. Quando corre con il suo
cane sembra un’atleta pronta a scattare quasi Verifica p. 513
come una professionista.
2 Per esempio: Un giovane di circa vent’anni. Un 1 1. B. 2. La descrizione della Lapponia. 3. Contiene
viso aperto, sorridente e pieno di luce. I suoi oc- anche elementi soggettivi.
chi sono azzurri, sul viso presenta delle lentiggini. 2 1. A. 2. Risposta libera.
Abbigliamento sportivo, maglie a manica corta
colorate, pantaloni di buona fattura, maglioni di
qualità. Capace di abbinare bene i colori. Lavoro sul testo p. 515
3 Risposta libera. 1 Presente indicativo.
4 Risposta libera. 2 Risposta libera.
3 Risposta libera.
286
VOLUME B
PARTE 1 stanze, due settori, fronte, piedi.
POESIA - LABORATORIO
3. Temi, simboli, messaggi
1. Forma e significato di un testo Verifica immediata p. 42
poetico
Verifica immediata p. 15 1 Il tema è quello di esprimere tutta la fatica di vive-
re degli afroamericani. I simboli e le parole-chiave
1 Inserire: significante, significato, significante. sono: la scala di cristallo (una vita agiata); i chiodi,
2 Risposta libera. le schegge e le tavole sconnesse (gli ostacoli e le
difficoltà); il tappeto (una protezione dagli osta-
3 B.
coli e dai pericoli); il verbo salire (migliorarsi); il
4 B. buio e la luce (i successi e gli insuccessi); il verbo
5 A. sedersi sui gradini (rassegnarsi o accontentarsi di
8 Risposta libera. Possibile soluzione: La rima è l’u- ciò che si è conquistato). Il poeta intende descri-
guaglianza dei suoni terminali in parole colloca- vere la dura ascesa del suo popolo verso il rico-
te alla fine di versi consecutivi o vicini; la strofa è noscimento dei suoi diritti e invita i giovani sia a
una serie regolare e ritmica di versi raggruppati rendere omaggio alle fatiche dei loro genitori sia
secondo uno schema ricorrente; il ritmo è deter- a continuarne lo sforzo.
minato dalla successione regolare degli accenti 2 Risposta libera.
delle pause. 3 Inserire: testo, interpretazioni, lettore, polisemia,
7 1. B, 2. I, 3. N, 4. M, 5. A, 6. G, 7. D, 8. E, 9. H, 10. F, testo, significati, simboli.
11. L, 12. C.
Verifica immediata p. 45
2 La donzelletta, la vecchierella, i fanciulli, lo zappa- 2 Nella piena libertà del cielo: grandi uccelli dei mari,
tore, il legnaiuolo, il garzoncello. indolenti compagni di viaggio, re dell’azzurro,
3 Cancellare: il balcone dell’abitazione del poeta, viaggiatore alato, principe delle nubi.
l’uscio della casa della vecchietta, la strada sterra- Dopo la cattura: maldestro e vergognoso, pieto-
ta che entra nel villaggio, il negozio del fruttiven- samente strascina ... le grandi ali, fiacco e sinistro,
dolo. lo storpio.
4 D. 3 … Quando esprime la sua fantasia: principe delle
nubi, sta con l’uragano e ride degli arcieri.
5 C.
… Quando deve affrontare la realtà: esule in terra
6 Di non avere fretta di divenire adulto perché l’età fra gli scherni non lo lasciano camminare le sua
adulta non riserverà la gioia sperata. ali da gigante.
7 B. 4 C.
8 Sottolineare: la giovinezza come unica età felice,
5 A.
la descrizione del paesaggio come specchio delle
emozioni, la maturità come età della disillusione. 6 Analogie: il poeta; la fantasia del poeta; la realtà;
l’incapacità del poeta di adattarsi alla realtà quo-
9 C.
tidiana; l’impossibilità del poeta di comunicare
10 Dati visivi: l’aria imbruna, è azzurro il sereno, tor- con gli uomini comuni.
nan l’ombre, il biancheggiar della luna, il giorno è
7 La metafora dà rilievo non solo alla condizione di
chiaro.
Dati uditivi: la squilla, il grido dei fanciulli, il con- estraneità che vive il poeta quando deve affron-
tadino fischietta, il rumore prodotto dagli attrezzi tare la realtà, ma anche alla sua condizione di so-
del falegname, il picchiare del martello, la sega. litudine rispetto alla maggior parte degli uomini.
11 Il sabato è metafora dell’attesa, la domenica della 8 Il componimento esprime il contrasto tra il mon-
delusione. do libero della fantasia, di cui il poeta è padrone
assoluto, e l’incomprensione della gente comune
12 1. E, 2. C, 3. D, 4. A, 5. B. che non è in grado di percepirne la grandezza.
13 donzelletta, vecchierella, novellando, sulla, bel- L’albatro rappresenta così il poeta colto in due
la, colli, giorno, chiaro, ciascuno, gioia, stagion, momenti contrapposti, quello della libera creati-
pien, pensier, lieta. vità, di cui egli è signore, e quello della realtà quo-
14 Quando poi intorno ogni altra luce è spenta e tidiana, dove invece, diventato oggetto di scher-
tutto il resto è in silenzio, si odono i colpi del mar- no da parte della gente comune, appare goffo e
tello e il rumore della sega del falegname che, al ridicolo.
lume della lampada, veglia nella bottega chiusa e 9 C.
si affretta per cercare di concludere il suo lavoro
prima dell’alba. 10 Sinonimi: incapace, goffo, inetto, sprovveduto,
inabile, imbranato, malriuscito.
15 D. Contrari: esperto, abile, capace, attento, preciso,
16 Donzelletta: fanciulla, ragazza. Crine: capelli, capi- riuscito.
gliatura. Novellando: raccontando, narrando. Par-
11 1. mancino, manco. 2. funesto, infausto, nefasto,
ca: misera, frugale.
malaugurato, sciagurato, avverso, sfavorevole,
17 solere [so-lé-re] v. intr.: avere per abitudine, per contrario. 3. bieco, truce, losco, torvo, minaccioso,
costume; essere solito, usare: soleva passeggiare ostile, malevolo, maligno. 4. danno, disgrazia, disa-
solitario; come si suol dire, come si dice comune- stro, incidente. Seconda parte della risposta libera.
mente. Etimologia: lat. solēre.
Voce del verbo: solere. Modo: indicativo. Coniuga- 12 Spesso, affinché si divertano,…
zione: seconda. Tempo: presente. Specie: intransi- 13 A.
tiva. Persona: terza singolare. Forma: attiva.
18 Donzelletta, vecchierella, garzoncello. Gabriele D’Annunzio, La pioggia
nel pineto p. 78
Charles Baudelaire, L’albatro p. 70 1 C.
1 B. 2 A Ermione, la donna che lo accompagna.
289
CORRETTORE DEI VOLUMI
3 Elementi naturali: piove sulle tamerici, sui pini, solo la luce di qualche fanale si riflette nelle poz-
sui mirti, sulle ginestre, sui ginepri, sulla solitaria zanghere e le strade sono affollate.
verdura, su tutta la fronda. Elementi umani: piove Seconda strofa: in una realtà umile, degradata, fat-
sui volti silvani, sulle mani ignude, sui vestimenti ta di osterie e di bordelli, dove gli uomini, come
leggieri, sul volto ebbro e molle della donna, sulle merci, sono il rifiuto del porto, il poeta ritrova il
sue chiome profumate, sulle ciglia nere. senso dell’infinito (l’infinito nell’umiltà); la vita del
quartiere è descritta attraverso alcune figure: una
4 B. prostituta, un marinaio, un vecchio che bestem-
5 Le tamerici salmastre (vv. 10-11), non s’ode voce mia, una donna che litiga, il soldato che siede alla
dal mare (v. 80). bottega del friggitore, la ragazza impazzita d’a-
6 Da verso 96 al 127. more; esseri umani sofferenti, anch’essi, come il
poeta, creature di Dio.
7 Inserire: meta, pineta, mare, temporale, crepitio,
Terza strofa: tra questi umili esseri umani, in que-
fogliame, sinfonia, elementi, protagonisti, pae-
sto ambiente in apparenza turpe e degradato, l’a-
saggio, trasfigurazione. nimo del poeta si sente più puro.
8 Lo sciogliersi del poeta e della sua donna nella
2 B.
natura e nel paesaggio, attraverso una sorta di
incantesimo sonoro. 3 Di un gran porto di mare.
9 1. Sì, 2. No, 3. No. 4 C.
10 Cancellare: sei, 23, fissa, assenti, principio, prima, 5 A.
sinfonismo, seconda, lineare, i primi, della prima, 6 D.
all’ultima, dell’identità. 7 C.
11 Tre: la natura, l’uomo e la musicalità. 8 Valorizza anche ritmicamente il forte radicamen-
12 Piove su: vv.10-15, 20, 22, 97, 116, 118. to del poeta ai luoghi che sta attraversando.
Ascolta: vv. 8, 40, 65, 88. 9 Vecchia, specchia; lupanare, mare; detrito, infini-
13 1. sinestesia; la pioggia provoca un autentico rin- to; bega, bottega; impazzita, vita; amore, dolore,
novamento interiore. 2. metafora; la pioggia è Signore; compagnia, via.
paragonata al pianto. 3. similitudine; Ermione è 10 La via della purezza e del riscatto passa attraver-
una foglia inzuppata di acqua piovana. 4. meta- so la conoscenza delle cose più umili e turpi della
fora e sineddoche; si evidenzia l’ambiente in cui vita.
vivono le rane, contrapposto a quello delle cicale.
11 Sublime: vita, Signore, puro. Degradato: pozzan-
14 D. ghera, osteria, lupanare, detrito, prostituta, be-
15 C. stemmia, bega, impazzita, turpe.
16 irti: mirti; accolti: folti; silvani: mani; leggieri: pen- 12 A.
sieri; novella: bella; cinerino: pino; ginestre: terre- 13 B.
stre; cresce: mesce. 14 C.
17 nuvole: sparse; tamerici: salmastre e arse; pini: 15 C.
scagliosi ed irti; mirti: divini; ginestre: fulgenti; gi-
nepri: folti; coccole: aulenti; pensieri: freschi; volto:
ebro; ombra: umida. Sergej Esenin, Confessioni d’un teppista p. 88
18 La figlia: app. del limo: c. di spec. lontana: attri- 1 D.
buto dell’apposizione. la rana: sogg. canta: PV. 2 Non a tutti è possibile cantare e cadere ai piedi
nell’ombra più fonda: c. di stato in luogo figurato e degli altri come una mela.
attributo.
3 A.
19 D.
4 Lo stagno erboso, il rauco suono dell’alno, i gru-
gni imbrattati dei maiali, la voce dei rospi, la bru-
Umberto Saba, Citta vecchia p. 82 ma delle umide sere d’aprile.
1 Prima strofa: il poeta per tornare a casa passa at- 5 B.
traverso una via oscura della città vecchia, dove 6 C.
290
VOLUME B
7 C. 2 D.
8 B. 3 A.
9 vv. 4 -5 (... più grande / che possa...); vv. 6-7 (... spet- 4 B.
tinato / col capo...). 5 B.
10 Numero di strofe: 10 di lunghezza variabile (inizia 6 A.
con una terzina e termina con un distico); i versi
sono 82, di tipologia diversa. Non sono presenti 7 1. Rime: incontrato/stramazzato; gorgoglia/fo-
rime. glia. 2. Rime interne: incontrato, strozzato. 3. Pa-
role onomatopeiche: gorgoglia, incartocciarsi. 4.
11 B. Parole con suono aspro: strozzato, incartocciarsi,
12 Stazione di posta: luogo in cui si fermavano le dili- riarsa, stramazzato.
genze per il cambio dei cavalli. 8 I suoni aspri sono in stretta connessione con i
Fare la posta: attendere il passaggio, sorvegliare. concetti di sofferenza e di male di vivere.
La posta in gioco: ciò che si arrischia in un gioco o
in una scommessa. 9 C.
13 Lentezza, freddezza, distacco, indifferenza, flem- 10 B.
ma. 11 La rima rimanda alla mancanza di consapevolez-
14 B. za, all’apatia che si accompagna con l’indifferen-
za.
15 C.
12 Persona dotata di intelligenza vivace e tempera-
mento aggressivo.
Focus sull’autore
13 C.
Eugenio Montale, Non chiederci
14 Noi gorgogliammo.
la parola p. 93
15 voce del verbo: sapere; coniugazione: 2 ; specie:
1 Il lettore. transitiva; forma: attiva; modo: indicativo; tempo:
2 Dei poeti. passato remoto; persona: 1 singolare.
3 A.
4 C. Verifica / Invalsi
5 Un croco perduto in mezzo a un polveroso prato, Federico García Lorca,
uno scalcinato muro, un ramo secco. Canzone del cavaliere p. 99
6 A. 1 B.
7 Inserire: lirica, strofe, versi, lunghezza, prime, stro- 2 C.
fe, rime, alternate. 3 C.
8 La prima strofa presenta una serie continua di 4 1. C, 2. B.
enjambement, mentre ne è del tutto priva la terza.
5 A.
9 Analogia: fuoco/croco; aprirti/dirti.
Antitesi: sicuro/muro; amico/canicola. 6 B.
10 B. 7 1. V, 2. V, 3. F, 4. F, 5. V.
11 Squadri, formula. 8 D.
Unità 2 – LA POETICA DEI SENTIMENTI John Keats, Le belle dame sans merci p. 120
Per cominciare
1 C.
Guido Catalano, Ogni volta che mi baci 2
muore un nazista p. 110 La ballata si ambienta in campagna (vv. 3, 4,
13…) e in una grotta fatata (v. 29), tipici elementi
1 A. romantici; la stagione è l’autunno, quando i rac-
2 Un’anafora. colti sono al sicuro per l’inverno (vv. 7-8). Anche
questo è un elemento tipicamente romantico.
3 1. C, 2. A, 3. D, 4. B.
3 Il cavaliere racconta di aver incontrato una donna
4 La luna che galleggia piena e gialla sulla città.
bellissima che lo conduce nella sua grotta fatata.
5 C. Dopo l’amore la donna lo addormenta con un in-
6 B. cantesimo: il cavaliere non si sveglierà mai più.
7 Dan è un termine giapponese che identifica i di- 4 Interlocutore: vv. 1-12. Cavaliere: vv. 13-48.
versi livelli di abilità o di esperienza che si pos- 5 Caratteristiche fisiche: capelli lunghi, passo legge-
sono acquisire nelle diverse arti marziali; il grado ro, occhio selvaggio, bella voce. Comportamenti
più alto è il decimo dan. della dama: canta una canzone incantata, porta il
8 A. cavaliere nella sua grotta fatata, piange, sospira,
culla il cavaliere, lo fa addormentare.
#Inclusione p. 111 6 A.
7 C.
In coppia
Termini da cancellare: risveglio, vento, colmo, not- 8 1. B, 2. D, 3. A, 4. C.
te, bimbo, vento, solo, sentiero, villaggio, fontana, 9 Perché i due versi sono avvizziti qui i giunchi in riva
case, querce. al lago e nessun uccello cantando prende il volo,
(vv. 3-4) vengono ripetuti in chiusura.
Gaspara Stampa, Dura è la stella mia, 10 A.
maggior durezza p. 115 11 Avvizzito, desolato, scorgo, stille, sorte, consunte.
1 Perché è solita innamorarsi di chi non la corri- 12 C.
sponde.
292
VOLUME B
pita dalle bombe a un corpo vivo, straziato dalla 10 1. spazzacamini; 2. copricapi; 3. uova; 4. film; 5. ar-
violenza della guerra. La seconda è è il mio cuore il cobaleni; 6. capibanda; 7. capisaldi; 8. casseforti.
paese più straziato (vv. 11 e 12): il paese si identifi-
ca con il cuore del poeta. 11 1. astro, 2. sorte, destino, 3. star, vedette, diva, 4
asterisco, 5. medaglia, decorazione. Portare alle
15 Cancellare: complesso, curato, sestine, quartine, stelle: esaltare, magnificare, decantare.
dissonanza, proposizione, e virgola, la strofa, in-
12 C.
novativi, incatenati, paratattico.
13 chi (Colui): soggetto; vi: compl. oggetto; ha inven-
16 Uxoricida: uccisore della propria moglie. Parricida:
tato: PV; e, pietra su pietra: compl. di modo; (che):
uccisore del proprio padre. Liberticida: chi sop-
soggetto; ha costruito: PV; la via: compl. oggetto;
prime la libertà. Battericida: sostanza in grado di
per i fuggiaschi: compl. di vantaggio; in fuga: com-
distruggere i batteri.
pl. di modo.
17 1. Canto prolungato su un tema musicale sempli-
14 A.
ce, monotono. 2. Intonazione monotona, strasci-
cata, di chi parla o legge. 3. Discorso noioso e
ripetitivo. Focus sull’autore
18 B. Salvatore Quasimodo, Alle fronde
19 Tormentato. dei salici • Uomo del mio tempo p. 186
20 B. 1 A.
21 D. 2 B.
22 A. 3 L’oppressione straniera, la violenza, i lutti e le
23 C. atrocità che si accompagnano alla guerra.
4 C.
Nelly Sachs, Oh, i camini p. 180 5 La lirica elenca la pietra, la fionda, gli aerei da
combattimento con la loro sofisticata strumenta-
1 C. zione, i carri armati, le forche e le ruote di tortura.
2 Si tratta dei deportati, per i quali i forni crematori, 6 L’uomo, con il suo progresso, non ha fatto altro
con i loro camini, costituivano la sola via di fuga che inventare sempre più raffinate tecniche di di-
dall’orrore del Lager. struzione.
3 A. 7 Prima lirica: v. 7 (crocifisso).
4 C. Seconda lirica: v. 7 (Cristo).
5 Tali ripetizioni, in particolare camini e fumo, che 8 D.
ritornano in tre versi, imprimono alla lirica il tim- 9 A.
bro cupo e ossessivo che la connota.
10 I componimenti poetici.
6 vv. 3-4 (... in fumo / per l’aria...); vv. 5-6 (... una stel-
la / che...); vv. 10-11 (... ha costruito / la via...); vv. 11 Urlo nero: udito e vista. La sinestesia esprime con
15-16 (Oh dita / che...). forza il carattere di disperato sconforto del lutto
materno che esplode in pianto.
7 B. Eco fredda: udito e tatto. La sinestesia sottolinea
8 B. Attraverso l’uso di due nomi propri tipicamen- il richiamo crudele e inesorabile che continua a
te ebraici, l’autrice intende esprimere la sofferen- spingere l’uomo verso il delitto.
za dell’intero popolo di Israele. L’effetto è quello 12 Come avremmo potuto scrivere poesie con l’oc-
di rendere meno anonima e più immediata la cupazione straniera che ci pesava nell’animo, in
percezione del dolore e del dramma provato da mezzo ai morti abbandonati nelle piazze, sull’er-
sei milioni di Ebrei ei campi di sterminio. ba indurita dal ghiaccio, sentendo i pianti dei
9 Possibili risposte: stabile, costruzione, fabbricato, bambini, innocenti come agnelli, lo straziante
alloggio, appartamento, palazzo, casamento, pa- grido funebre della madre che andava incontro
lazzina, villino, villetta, casolare, casupola, cotta- al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Anche
ge, baita, tugurio, stamberga, covo, nido, magio- le nostre cetre, simboli della nostra poesia, per
ne, focolare. un patto di silenzio, stavano appese sui rami dei
297
CORRETTORE DEI VOLUMI
salici, oscillando lievemente al vento portatore di della gente con quella nel campo di concentra-
dolore. mento.
13 D. Seconda parte: il poeta ci invita a riflettere chie-
dendo se si può considerare un uomo una perso-
14 Il poeta invita le generazioni future a dimenticare na che lavora nel fango, che non conosce un atti-
l’odio e la distruzione provocati nel passato dai mo di tregua, che lotta ogni giorno per un pezzo
loro genitori e a cambiare il corso della storia. di pane e la cui vita è sospesa tra un semplice sì
15 Alle fronde dei salici - lamento d’agnello dei fan- un semplice no.
ciulli: la sofferenza dei fanciulli innocenti richiama Terza parte: la poesia si conclude con un’invettiva,
il belato degli agnelli destinati al sacrificio. figlio una sorta di maledizione rivolta a chi non perpe-
crocifisso al palo del telegrafo: come Cristo, i gio- tuerà il ricordo degli orrori nazisti.
vani partigiani uccisi hanno sacrificato la propria
2 Vita “normale”: la sicurezza (vivete sicuri, vv. 1-2);
vita e, da morti, sono oggetto di dileggio. il nutrimento (il cibo caldo, vv. 3-4); gli affetti (visi
Uomo del mio tempo - le nuvole di sangue: il poe- amici, vv. 3-4).
ta allude ai devastanti effetti dei bombardamen- Vita nel campo di concentramento: le condizioni
ti. gli uccelli neri: rappresentano l’istinto di morte disumane (che lavora nel fango /che muore per un
che occulta i sentimenti dell’uomo. sì o per un no, vv. 6-9); la perenne lotta per il cibo
16 Alle fronde dei salici - E come potevamo noi can- e la sopravvivenza (che lotta per mezzo pane, v. 8).
tare / con il piede straniero sopra il cuore: il giogo 3 Stesura libera. Possibili soluzioni: per l’uomo oc-
straniero opprimeva a tal punto i poeti da render- corre mettere in evidenza le terribili condizioni
li incapaci di comporre. Alle fronde dei salici, per di lavoro, la persecuzione degli aguzzini, la preca-
voto, / anche le nostre cetre erano appese: in segno rietà della vita. Per la donna la decadenza fisica,
di sacrificio e di lutto, abbiamo fatto tacere le no- intellettuale e psicologica.
stre voci.
Uomo del mio tempo - Sei ancora quello della pie- 4 Meditare, cuore, figli.
tra e della fionda: l’uomo moderno conserva an- 5 C.
cora la stessa carica di violenza dei suoi antenati. 6 A.
le loro tombe affondano nella cenere: il loro ricor-
do è oscurato dalle distruzioni causate. 7 Apostrofe: Voi che vivete sicuri (v. 1). Anafora: voi
che… (vv. 1, 3); considerate se… (vv. 5, 10); che…
17 Sottolineare: drammatico, retorico, incisivo. (vv. 6, 7, 8, 9); senza… (vv. 11, 12). Similitudine:
18 Echi freddi. Il termine eco infatti cambia genere Come una rana d’inverno (v. 14). Parallelismo:
nel passaggio dal singolare al plurale. La causa Considerate se questo è un uomo/Considerate se
di tale particolarità va ricercata nell’origine del questa è una donna (tra i vv. 5 e 10). Enumerazio-
nome che deriva da un personaggio femminile ne: che lavora nel fango/che non conosce pace/
della mitologia greca. Al plurale, però, tale carat- che lotta per mezzo pane/che muore per un sì o
teristica perde il suo valore e il nome, diventato per un no (vv. 6-9); stando in casa andando per
maschile, segue così la regola generale. via, coricandovi alzandovi (vv. 18-19).
19 Armatore: chi allestisce navi. Armeggiare: affac- 8 B.
cendarsi, per lo più con scarsi risultati. Combat- 9 1. V, 2. V, 3. V, 4. F, 5. F.
tivo: chi è sempre pronto a lottare per le proprie
10 a colpo d’occhio: a prima vista, come prima im-
idee. Contestare: notificare, confutare. Ostinato:
pressione.
caparbio. Sconfinato: vasto, oltre ogni limite.
a occhi aperti: coscientemente, con piena cogni-
Scontroso: poco socievole. Stratificato: costituito
zione di quanto si sta facendo.
da più strati.
a occhi chiusi: con piena fiducia, senza operare
20 A. controlli o prendere precauzioni.
21 Voce del verbo: appendere, 2 coniugazione, a occhio: senza l’aiuto di strumenti di misura ap-
modo indicativo, tempo imperfetto, terza perso- positi, quindi approssimativamente, all’incirca,
na plurale, passivo transitivo. calcolando grossolanamente.
a occhio e croce: su per giù, all’incirca, più o meno.
Primo Levi, Voi che vivete sicuri p. 190 a perdita d’occhio: per un’estensione molto vasta,
oltre il punto a cui può arrivare lo sguardo.
1 Prima parte: il poeta contrappone la vita normale a quattr’occhi: in colloquio privato fra due sole
298
VOLUME B
299
CORRETTORE DEI VOLUMI
13 C.
14 Pigrone, gabbiolina, figliuole, usciolino, quadroli- Ambiente
no. Andrea Tornielli, L’enciclica di Papa
Francesco p. 269
1 Il Papa propone il modello di san Francesco, dal
PARTE 3 quale si impara come siano inseparabili la preoc-
TESTI NON LETTERARI cupazione per la natura, la giustizia verso i poveri,
l’impegno nella società e la pace interiore.
Migrazioni 2 D.
Francesca Paci, Paura e odio si nutrono dello 3 Si ricorda che l’accesso all’acqua potabile e sicu-
stesso cibo p. 259 ra è un diritto umano essenziale e che ormai la
tendenza è quella di privatizzare questa risorsa
1 B. scarsa, trasformata in merce soggetta alle leggi
2 Paura e odio hanno le stesse origini e si nutrono del mercato e agli enormi interessi economici in-
dello stesso cibo; la paura deve per forza cercare, ternazionali.
inventare e costruire gli obiettivi su cui scaricare 4 Il Papa parla di ecologia sociale, ricordando che di-
l’odio, mentre l’odio ha bisogno della spaventosi- versi Paesi sono governati da un sistema istituzio-
tà dei suoi obiettivi come ragion d’essere: si rim- nale precario, a costo delle sofferenze della popo-
pallano a vicenda e possono sopravvivere solo lazione, e si registrano con eccessiva frequenza
così. comportamenti illegale quando, al contrario, chi
3 Quella paura si nutre di tre sentimenti ossessio- progetta edifici, quartieri e città dovrebbe servire
nanti: ignoranza, impotenza e umiliazione. la qualità della vita delle persone, la loro armo-
4 Secondo Bauman, questo fenomeno è utile per nia con l’ambiente, l’incontro e l’aiuto reciproco,
alcuni esponenti del mondo politico che, alimen- ascoltando il punto di vista degli abitanti del luo-
tando le paure verso lo straniero, aumentano il go.
loro consenso. Inoltre, le paure senza soluzione, 5 Lo considera una distorsione concettuale dell’e-
cioè che non possono riversarsi sulle loro vere conomia perché non tiene conto delle esigenze
cause, possono facilmente e tangibilmente rove- della società.
sciarsi su chi appare e si comporta da straniero, 6 Papa Francesco sostiene che bisogna comincia-
dagli ambulanti ai mendicanti. re dalle piccole scelte quotidiane e propone una
5 Internet e i social possono servire sia all’inclu- crescita nella sobrietà e una capacità di godere
sione sia all’esclusione, al rispetto e al disprezzo, con poco. L’ecologia integrale richiede un atteg-
301
CORRETTORE DEI VOLUMI
302
VOLUME B
libro, e così fece anche quel giorno. Bravo furbo!: in senso ironico, sciocco.
Disattenzione e superficialità: buttando con un 11 Anima bella: persona ingenua. Anima gemella:
piede verso il muro i ciottoli che facevano inciam- persona con cui si instaura un’intesa perfetta per
po nel sentiero, girati oziosamente gli occhi all’in- gusti, idee e sentimenti. Anima in pena: persona
torno. inquieta. Rendere l’anima: morire. Toccare l’ani-
5 Legge il breviario distrattamente, interrompen- ma: commuovere. Rompere l’anima: infastidire.
dosi di tanto in tanto; quindi prega senza con- Vendere l’anima al diavolo: scendere a qualunque
centrarsi sulle parole delle preghiere. Cammina compromesso con la propria coscienza pur di ot-
guardando per terra, scaldando contro i sassi, tenere dei vantaggi.
alza il viso e gira intorno gli occhi. Appena vede
12 B.
i bravi, ha paura, cerca una via di fuga, inutilmen-
te, si chiede se ha fatto qualcosa di male contro i 13 Vi corse incontro.
potenti, infine si avvia verso di loro sforzandosi di
sorridere. Di Renzo e Lucia dice che fanno i loro Il duello di Lodovico p. 323
pasticci e poi vanno da lui.
Espressioni di deferenza verso i potenti: il mio rispet- 1 Un uomo di circa cinquant’anni, affezionato sin
to; Disposto ...disposto sempre all’ubbidienza. da giovane a Lodovico, che aveva visto nascere.
Stesura libera del profilo. Aveva una numerosa famiglia che Ludovico man-
teneva in modo decoroso.
6 Descrizione: da r. 1 a r. 26. Narrazione: da r. 26 a r.
73. Dialogo: da r. 74 a r. 113. 2 Perché tutti e due vogliono avere la precedenza
di passaggio: Lodovico poiché si trova sul lato de-
7 I pensieri di don Abbondio: Domandò subito
stro, l’altro perché è nobile.
in fretta a se stesso, se, tra i bravi e lui, ci fosse
qualche uscita di strada, a destra o a sinistra; e gli 3 Dona tutto ciò che gli rimane: una somma alla
sovvenne subito di no. Fece un rapido esame, se vedova, il resto agli otto figliuoli che Cristoforo
avesse peccato contro qualche potente, contro aveva lasciati.
qualche vendicativo; ma, anche in quel turba- 4 I curiosi: Com’è andata? – È uno. – Son due. – Chi
mento, il testimonio consolante della coscienza è stato ammazzato? Il cinico: Gli ha fatto un oc-
lo rassicurava alquanto / Che fare? tornare indie- chiello nel ventre… I sovversivi: Quel prepoten-
tro, non era a tempo: darla a gambe, era lo stesso te… Chi cerca trova… Gli amanti dell’ordine: Oh
che dire, inseguitemi, o peggio. Santa Maria che sconquasso!
- La breve digressione sui bravi: Questa specie, ora
del tutto perduta, era allora floridissima in Lom- 5 Origine e condizioni familiari: figlio di un ricco
bardia, e già molto antica. mercante. Giovinezza: educato in modo signorile,
indole irrequieta, schierato attivamente in difesa
8 Reazioni mentali: quel che più dispiacque a don dei deboli. Avvenimento decisivo: duello con un
Abbondio fu il dover accorgersi ... che l’aspettato nobile, morte del suo fedele servo Cristoforo e
era lui, domandò subito in fretta a se stesso, se, assassinio dell’avversario. Inizio di una nuova vita:
tra i bravi e lui, ci fosse qualche uscita di strada; trasformazione morale e religiosa.
fece un rapido esame, se avesse peccato contro
qualche potente. 6 C.
Reazioni fisiche: tenendosi sempre il breviario 7 A.
aperto dinanzi, come se leggesse, spingeva lo 8 Soverchiator, perocché, istaccarsi, giovine di botte-
sguardo in su, per ispiar le mosse di costoro, mise ga, fate luogo…
l’indice e il medio della mano sinistra nel collare,
volgeva intanto la faccia all’indietro, torcendo in- 9 Uno di fronte all’altro, faccia a faccia.
sieme la bocca. 10 C.
9 B. 11 Dall’, dell’, per, per, al, di.
10 Un bravo di don Rodrigo: delinquente al servizio
di don Rodrigo. Un bravo studente: uno studen- «Addio, monti sorgenti dall’acque…» p. 329
te che riesce bene negli studi. Un brav’uomo: un
uomo di buon cuore. Fare il bravo: fare il corag- 1 A.
gioso. Bravo! Continua così e vedrai!: in senso iro- 2 Pensa alla violazione che la sua casa ha appena
nico, se continui così, ne subirai le conseguenze. subito.
304
VOLUME B
3 B. 7 C.
4 Lucia saluta i luoghi in cui ha trascorso una vita 8 Anacoluto.
serena, in particolare si sofferma su paesaggio, 9 Accennare: abbozzare, delineare. Condurre: guida-
sulla casa in cui è cresciuta, sulla chiesa e sulla re, accompagnare. Avvezzo: abituato, assuefatto.
casa dove avrebbe dovuto vivere con Renzo. Scapestrato: scavezzacollo. Smania: agitazione,
5 1. V, 2. F, 3. F, 4. F, 5. V. insofferenza. Tumulto: sommossa, sollevazione.
6 Anafora: Addio, monti…(r. 76 e ss.); addio casa 10 Colpire nel segno: indovinare esattamente qual-
natia… (rr. 98-99); addio casa ancora straniera… cosa. Lasciare il segno: rimanere impresso nella
(r. 101). memoria. Passare il segno: superare i limiti. Fare
Similitudine: pareva un feroce che, ritto nelle te- segno: sottoporre, indicare.
nebre… (rr. 68-69).
11 Cagionare: causare, provocare. Cagionevole: di co-
Metafora: come branchi di pecore pascenti (r. 80).
stituzione debole, soggetto a malattie.
Litote: e non senza rossore (r. 102).
12 B.
7 Sensazioni visive: monti sorgenti dall’acque, ed
elevati al cielo cime inuguali. 13 C.
Sensazioni uditive: lo scroscio dei torrenti il suono
delle voci domestiche.
8 A. PARTE 5
9
10
B.
Aprire il cuore a qualcuno: confidarsi. A cuor leg-
SCRITTURA
gero: senza pensarci troppo. Avere il cuore in gola: 1. Il testo argomentativo
essere spaventati, emozionati. Stringere il cuore:
essere commossi, dispiaciuti. Venire dal cuore: Francesco Alberoni, L’amicizia p. 345
spontaneamente. Parlare con il cuore: parlare con 1 Dei rapporti di amicizia.
la massima sincerità.
2 Che l’amicizia deve essere un incontro fra uguali.
11 1. B, 2. D, 3. A, 4. E, 5. C.
3 C.
12 D.
13 Voce del verbo pregare, 1 coniugazione, modo
indicativo, tempo trapassato remoto, terza per-
L’importanza della lettura p. 347
sona plurale, transitivo, attivo. 1 D.
14 Avverbio di grado superlativo assoluto. 2 B. Risposta libera.
3 B. Risposta libera.
Il sugo di tutta la storia p. 337
4 Indicativo presente.
1 Intende concludere la storia e accomiatarsi dai 5 B.
lettori con una certa dose di ironia, facendo una
sorta di bilancio degli avvenimenti narrati nella
sua storia; è inoltre il senso generale, una specie Eugenio Scalfari, I giornali esisteranno
di “morale della favola”. sempre p. 349
2 1. F, 2. V, 3. F, 4. V, 5. V, 6. F, 7. F. 1 L’autore pensa che, nonostante l’ascesa del Web, i
3 D. giornali cartacei non scompariranno mai.
4 I guai vengono spesso se si è dato motivo, ma la 2 Sottolineare da Anche a me… a … mutamento dei
prudenza non li tiene lontani e la fiducia in Dio li palinsesti e da Il pensiero… a … e quindi di scrittu-
allevia, rendendoli utili per una vita migliore ra.
5 E vi lascio pensare che cosa dovesse passar loro dal- 3 Risposta libera.
la mente… (rr. 4-5); Ve l’ho dato per un brav’uomo 4 I giornali cartacei sono composti dalle notizie
(rr. 14-15); Cosa direte ora…? (r. 35); la quale, se uscite il giorno precedente, quindi “vecchie”; e
non vi è dispiaciuta affatto… (r. 135) devono informare i lettori sulle notizie più impor-
6 B. tanti e non più recenti. Mentre i giornali online e
305
CORRETTORE DEI VOLUMI
308
del volume
CORRETTORE DEL VOLUME INVALSI.ITA
PROVA 1
Parte prima – Testo A Parte prima – Testo D
Vita in città: ecco il manifesto La diffusione dell’italiano e delle altre lingue
per proteggere la salute p. 9 p. 19
A1. C. D1. C.
A2. A. D2. D.
A3. A. D3. B.
A4. C. D4. A.
A5. D. D5. B.
D6. D.
A6. A.
D7. B.
A7. B.
D8. D.
A8. D.
D9. C.
A9. Sì: 1, 3, 4. No: 2, 5.
D10. C.
A10. Inserire nell’ordine: necessità, inserimento, tessuto.
D11. A.
PROVA 2
Parte prima – Testo A B10. C.
Sms promozionali p. 31 B11. C.
A1. A. B12. C.
A2. C. B13. D.
A3. B. B14. C.
A4. C. B15. B.
A5. C. B16. C.
A6. 1. V, 2. F, 3. F, 4. V.
A7. C. Parte prima – Testo C
A8. D. Umberto Saba, Trieste p. 39
A9. A. C1. B.
A10. C. C2. C.
A11. B. C3. B.
A12. A. C4. A.
C5. D.
Parte prima – Testo B C6. 1. un ragazzaccio aspro e vorace. 2. un amore
Maurizio Maggiani, Giovanni Pascale p. 35 con gelosia.
B1. A. C7. C.
B2. B. C8. D.
B3. mollicoso/croccante; pesante/leggero. C9. C.
B4. D. C10. C.
B5. C. C11. Trieste ha una scontrosa grazia, se piace.
B6. B. C12. Inserire nell’ordine: salita, Trieste, vedo, porta, af-
B7. B. follata, alla, si aggrappa.
B8. D. C13. A.
B9. Giovanni: 1, 2, 4, 6, 9. Camilla: 3, 5, 7, 8. C14. C.
311
CORRETTORE DEL VOLUME INVALSI.ITA
PROVA 3
Parte prima – Testo A A7. C.
Beppe Severgnini, Scriverlo chiaro p. 54 A8. 1. C, 2. C, 3. A, 4. B, 5. B, 6. C.
312
CORRETTORE DEL VOLUME INVALSI.ITA
B5. B. E6. C.
B6. C. E7. A.
B7. B. E8. D.
B8. C. E9. Sì: 1, 4, 5, 6. No: 2, 3.
B9. B. E10. C.
B10. C.
B11. Sì: 1, 4, 6, 7. No: 2, 3, 5, 8. Parte seconda
B12. D. Riflessione sulla lingua p. 69
B13. C.
F1. D.
B14. D.
F2. C.
B15. C.
F3. B.
B16. Sì: 2, 5. No: 1, 3, 4, 6.
F4. B.
F5. 1. Sceriffo, 2. Formaggio, 3. Pescecane, 4. so-
Parte prima – Testo C cietà, 5. Raggiera, 6. Fascetta, 7. Pasticciere, 8.
Spray anti orso in vendita a Trento p. 62 Ascensore, 9. Usciere, 10. Effige, 11. Scettro, 12.
C1. D. Conoscenza, 13. Incosciente, 14. Efficienza.
C2. 1. C, 2. A, 3. B. F6. 1. B, 2. C, 3. D.
C3. B. F7. 1. poco, 2. stai, 3. 1977, 4. questo, 5. fai.
C4. D. F8. 1. si sia rovinata, 2. era stato affisso, 3. ammiram-
C5. C. mo, 4. avremmo perso.
C6. A. F9. C.
C7. C. F10. ciò che, colui il quale.
C8. C. F11. 1. specificazione, 2. causa efficiente, 3. moto da
luogo, 4. mezzo, 5. argomento.
F12. C.
Parte prima – Testo D
F13.
Alcuni articoli della Costituzione p. 64 a c
D1. 1. D, 2. E, 3. F, 4. A, 5. C, 6. B.
D2. C. b d
D3. Nell’ordine: popolo, ostacoli, condizioni, un’attivi-
tà o una funzione, servizi.
D4. C. e
D5. Sottolineare: intolleranza, disoccupazione.
D6. B. f
D7. Doveri della Repubblica: 2, 4, 5, 7. Doveri dei citta-
dini: 1, 3, 6. F14. A.
PROVA 4
Parte prima – Testo A Parte prima – Testo D
Come si commenta un testo letterario? p. 75 Montalcini, quasi cent’anni “Ma il cervello
non ha rughe” p. 85
A1. C.
D1. C.
A2. Coerente: 1, 2, 4. Non coerente: 3, 5.
D2. B.
A3. 1. B, 2. C, 3. A, 4. D, 5. B, 6. B, 7. B.
D3. D.
A4. Inserire nell’ordine: difficili, letti, decaloghi, anzi,
vocaboli, soluzione. D4. B.
D5. C.
A5. C.
D6. A.
A6. A.
D7. C.
D8. 1. F, 2. V, 3. V, 4. V, 5. F, 6. F, 7. V.
Parte prima – Testo B
D9. A.
Vittorio Zucconi, Una pietra mi ha detto p. 79
D10. C.
B1. C.
D11. B.
B2. C.
D12. C.
B3. C. D13. D.
B4. D. D14. B.
B5. B. D15. C.
B6. D.
B7. pietra. Parte prima – Testo E
B8. A. Cosa c’è scritto? p. 90
B9. B. E1. B.
B10. C. E2. C.
B11. C. E3. D.
E4. C.
Parte prima – Testo C E5. B.
Paolo Volponi, A quest’ora p. 82 E6. D.
C1. B. E7. B.
C2. D. E8. D.
C3. C. E9. Sottolineare: mestieri non qualificati, difetto con-
genito.
C4. B.
E10. D.
C5. Sottolineare: le vipere, i ramarri, i cappelli di pa-
glia.
Parte seconda
C6. Ragnatele.
Riflessione sulla lingua p. 92
C7. C.
F1. 1. coscienza, 2. beneficenza, 3. conoscenza, 4.
C8. A. Altipiano. chirurghi.
C9. C. F2. B.
C10. B. F3. Introduce una frase ipotetica: 2, 3, 5. Introduce una
C11. B. frase interrogativa: 1, 4, 6.
314
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PROVA 5
Parte prima – Testo A Parte prima – Testo C
Informazione o suggestione? p. 96 Vincenzo Cardarelli, Liguria p. 102
A1. B. C1. C.
A2. Inserire nell’ordine: giornali, televisione, pubblici- C2. C.
tà, inconsapevole, ingannare, notevolmente, on C3. B.
line, informazione.
C4. B.
A3. Coerente: 1, 4. Non coerente: 2, 3.
C5. C.
A4. A.
C6. C.
A5. C.
C7. C.
A6. B.
C8. C.
C9. C.
Parte prima – Testo B
C10. A.
Niccolò Ammaniti, La gara p. 99
C11. D.
B1. C.
C12. C.
B2. Michele Amitrano.
C13. 1. C, 2. A, 3. B.
B3. Nove.
C14. B.
B4. Maledetta.
C15. C.
B5. C.
B6. C.
Parte prima – Testo D
B7. B.
“L’italiano? Una lingua in via
B8. A. di estinzione” p. 106
B9. Evidenziare: adulto, tatuato.
D1. C.
B10. B.
D2. B.
B11. 1. C, 2. A, 3. D, 4. B.
D3. D
B12. C.
D4. 1. C, 2. B, 3. D, 4. B, 5. A, 6. C, 7. B.
B13. Salvatore Scardaccione.
D5. Il futuro.
B14. D.
D6. A.
B15. D.
D7. C.
D8. A, C, E, F, I.
D9. B.
315
CORRETTORE DEL VOLUME INVALSI.ITA
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