L'Aktion T4 è il nome convenzionale con cui si designa il programma nazista di eutanasia
che, sotto responsabilità medica, prevedeva in Germania la soppressione di persone affette da malattie genetiche inguaribili e da portatori di handicap mentali, cioè delle cosiddette "vite indegne di essere vissute". COSA SIGNIFICA? Tiergartenstrasse significa la strada del giardino zoologico e questa strada è situata al centro di Charlottenburg uno dei più eleganti quartieri di Berlino. Il numero 4 di Tiergartenstrasse corrispondeva ad un villino di proprietà di un ebreo. I nuovi inquilini di Tiergartenstrasse si chiamavano Karl Brant, medico, e Viktor Brack, il suo assistente. I signori Brant e Brack avevano avuto un incarico importante dal capo del loro governo: costruire un’organizzazione capace di eliminare tutti i malati di mente, tutti i portatori di malattie inguaribili e tutti i bambini nati con malformazioni. Il capo del governo, Adolf Hitler, fece emettere l’ordine il 1° settembre del 1939. L’obiettivo era di rendere sempre più pura la razza ariana e di impedire contaminazioni derivate tra l’altro da malattie mentali gravi. I signori Brant e Brack si misero subito all’opera e l’operazione fu chiamata Aktion T4, dove T4 stava per Tiergartenstrasse 4. Naturalmente il villino fu espropriato perché gli ebrei, come tutti sapevano in Germania, a quel tempo, non potevano possedere case. E tanto meno villini. Quindi Tiergartenstrasse 4 divenne il quartier generale dell’operazione T4. COME FUNZIONAVA? I ragazzini venivano tolti ai familiari dagli stessi medici di famiglia, persone di fiducia e complici del progetto, i quali li rassicuravano dicendogli che i loro figli sarebbero stati curati con terapie innovative. Per sottoporsi a queste “nuove cure” il bambino doveva essere trasferito nell’ospedale più vicino. Dopo pochi giorni però, con la scusa di un peggioramento, il ragazzino veniva trasferito in una struttura più qualificata in cui avveniva il decesso. La giustificazione più plausibile della morte “improvvisa” era la polmonite, che detta ai genitori dal proprio medico curante non poteva che essere vera. Il tutto doveva avvenire nel più stretto riserbo, anzi nella massima segretezza. Era cura dell’organizzazione far sì che i malati fossero inviati nei centri più lontani dalle loro abitazioni per rendere difficile il contatto con i parenti. A cose fatte i parenti venivano informati che il loro caro era deceduto e che per motivi igienici era stato cremato. Volendo, potevano andare a ritirare la scatoletta con le ceneri e gli effetti personali ma avevano solo 14 giorni di tempo per farlo. Naturalmente nessuno riuscì mai a raggiungere i centri, le lettere venivano spedite in ritardo e arrivavano a destinazione quando i 14 giorni stavano oramai scadendo. QUANTE PERSONE VENNERO ELIMINATE? La macchina T4 fu operativa nel gennaio 1940, all’inizio con pochi casi: 350 in un centro, 400 o giù di lì in un altro, poi lentamente i numeri cominciarono a diventare un po’ più consistenti: prima 700 poi 900 poi 1000 e infine 1300 al mese per casa di cura. Si stima che l'attuazione del programma T4 abbia portato all'uccisione di un totale di persone compreso tra le 60.000 e le 100.000. Per quanto riguarda la sola terza fase dell'Aktion T4, i medici incaricati di portare avanti l'operazione decisero di uccidere il 20% dei pazienti presenti negli istituti di cura, per un totale di circa 70.000 vittime. A ogni modo, l'uccisione di tali individui proseguì anche oltre la fine ufficiale dell'operazione, ovvero il 1º settembre 1941, portando il totale delle vittime a una cifra che si stima intorno ai 275.000 e non di meno di 200.000 secondo altre fonti.