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Nell'ottobre del 1943, nei giorni più drammatici dell'occupazione nazista in Italia, una malattia
sconosciuta e contagiosa iniziò a circolare nel centro di Roma: la sindrome di K, che si rivelò fin da
subito un incubo per i tedeschi, ma che fu la salvezza per decine di cittadini ebrei della Capitale.
Si trattava di una malattia inesistente e inventata!
All'alba del 16 ottobre 1943, sabato (il giorno del riposo per gli ebrei), le truppe tedesche fecero
irruzione nel ghetto di Roma per un rastrellamento mirato degli appartenenti della comunità ebraica
romana e alle famiglie della Comunità Ebraica di Roma venne consegnato questo volantino:
Furono sequestrate 1.024 persone (di cui 200 bambini), poi deportate al campo di sterminio di
Auschwitz. Solo in 16 sopravvissero per raccontare quegli eventi, e tra questi nessun bambino.