Sei sulla pagina 1di 24

Origine mito, personaggio

https://www.docsity.com/it/didone-la-tragedia-dell-abbandono-1/8197836/
autore cayot io
statua storia e descrizione stilistica piu approfondita e accenni su cose aggiuntive sul
personaggio di didone https://www.docsity.com/it/didone-la-tragedia-dell-
abbandono-1/8197836/
posso accennare alla morte di didone del guernicio
qualche accenno a didone in ovidio magari https://www.docsity.com/it/didone-
1/722374/

E, grazie anche alla fama del


poema virgiliano, è proprio
quella della donna abbandonata
che si
toglie la vita per amore
l’immagine di Didone così
spesso tramandata, anche in
pittura; basti
pensare ad un quadro fra i tanti,
La morte di Didone del
Guercino, del 1631, che si
riferisce
direttamente all’episodio
narrato nel IV libro
dell’'Eneide: fallito ogni
tentativo di convincere Enea a
non partire, quando dall’alto
della rocca vede le navi dei
Troiani che già sono lontane sul
mare,
convertitosi il suo dolore in
cocente disperazione, Didone,
con la spada donatagli proprio
da Enea,
si trafigge sul rogo che,
precedentemente, ha fatto
preparare dalla sorella Anna in
cortile, con la
scusa di voler bruciare con riti
magici le cose del suo amato.
La rappresentazione pittorica
del Guercino, altamente
drammatica, coglie proprio
l’attimo in cui,
mentre sullo sfondo
s’allontanano le navi troiane, ed
il dio dell’Amore, Cupido,
s’invola, circondata
dalle ancelle che piangono,
Didone morente, con la spada
conficcata nel petto, cerca con
lo
sguardo quello della sorella che
le è accanto sgomenta.
E, grazie anche alla fama del
poema virgiliano, è proprio
quella della donna abbandonata
che si
toglie la vita per amore
l’immagine di Didone così
spesso tramandata, anche in
pittura; basti
pensare ad un quadro fra i tanti,
La morte di Didone del
Guercino, del 1631, che si
riferisce
direttamente all’episodio
narrato nel IV libro
dell’'Eneide: fallito ogni
tentativo di convincere Enea a
non partire, quando dall’alto
della rocca vede le navi dei
Troiani che già sono lontane sul
mare,
convertitosi il suo dolore in
cocente disperazione, Didone,
con la spada donatagli proprio
da Enea,
si trafigge sul rogo che,
precedentemente, ha fatto
preparare dalla sorella Anna in
cortile, con la
scusa di voler bruciare con riti
magici le cose del suo amato.
La rappresentazione pittorica
del Guercino, altamente
drammatica, coglie proprio
l’attimo in cui,
mentre sullo sfondo
s’allontanano le navi troiane, ed
il dio dell’Amore, Cupido,
s’invola, circondata
dalle ancelle che piangono,
Didone morente, con la spada
conficcata nel petto, cerca con
lo
sguardo quello della sorella che
le è accanto sgomenta.
E, grazie anche alla fama del
poema virgiliano, è proprio
quella della donna abbandonata
che si
toglie la vita per amore
l’immagine di Didone così
spesso tramandata, anche in
pittura; basti
pensare ad un quadro fra i tanti,
La morte di Didone del
Guercino, del 1631, che si
riferisce
direttamente all’episodio
narrato nel IV libro
dell’'Eneide: fallito ogni
tentativo di convincere Enea a
non partire, quando dall’alto
della rocca vede le navi dei
Troiani che già sono lontane sul
mare,
convertitosi il suo dolore in
cocente disperazione, Didone,
con la spada donatagli proprio
da Enea,
si trafigge sul rogo che,
precedentemente, ha fatto
preparare dalla sorella Anna in
cortile, con la
scusa di voler bruciare con riti
magici le cose del suo amato.
La rappresentazione pittorica
del Guercino, altamente
drammatica, coglie proprio
l’attimo in cui,
mentre sullo sfondo
s’allontanano le navi troiane, ed
il dio dell’Amore, Cupido,
s’invola, circondata
dalle ancelle che piangono,
Didone morente, con la spada
conficcata nel petto, cerca con
lo
sguardo quello della sorella che
le è accanto sgomenta.
La rappresentazione pittorica del Guercino, altamente drammatica, coglie proprio
l’attimo in cui, mentre sullo sfondo s’allontanano le navi troiane, ed il dio
dell’Amore, Cupido, s’invola, circondata dalle ancelle che piangono, Didone 
morente, con la spada conficcata nel petto, cerca con lo sguardo quello della sorella

che le è accanto sgomenta.


(William Turner 1815, gallery di Londra)
Origine mito peronaggio punto 2 e parte del bellum poenicum (infatti L'opera non si
limitava, tuttavia, alla sola narrazione degli eventi bellici legati al primo conflitto con
Cartagine, ma, al contrario, un'ampia porzione del testo era dedicata alla cosiddetta
archeologia (letteralmente discorso sulle antichità), ovvero la narrazione dei miti delle
origini e la fondazione di Roma) punto 3 primo link

Ci sono un sacco di versioni

(Joseph stallaert la morte di didone 1872)


(Alexander Runciman)

Gregorio lazzarini
La mitologia di didone

Sebastien Bourdon
Autore pittore

autoritratto guercino 1624-1626

Giovanni Francesco Barbieri,


detto il Guercino, ad oggi è
uno degli artisti, insieme a
Caravaggio, che ha suscitato
più interesse per studi e
ricerche recenti.
Naque a Cento (tra Ferrara,
Bologna, vicino a Modena) nel
1591. Al tempo Cento era un
piccolo centro che si era
arricchito grazie commercio
della canapa. Nonostante fosse
una
cittadina vivace, non ospitava
artisti famosi o di rilievo.
Guercino frequentò la bottega
di un
pittore tardo-manierista,
Benedetto Gennari "senior",il
primo dei suoi maestri. Fu una
figura
importante perchè ad un certo
punto questo pittore, di cui
poco sappiamo, lasciò a
Guercino
la direzione della sua bottega.
Questa bottega era frequentata
anche dai due figli del
maestro, Ercole e Bartolomeo,
ed entrambi furono figure
importanti poichè restarono
accanto a Guercino per tutta la
loro vita. Inoltre Ercole sposò
la sorella di Guercino, Lucia
Barbieri
Giovanni Francesco Barbieri,
detto il Guercino, ad oggi è
uno degli artisti, insieme a
Caravaggio, che ha suscitato
più interesse per studi e
ricerche recenti.
Naque a Cento (tra Ferrara,
Bologna, vicino a Modena) nel
1591. Al tempo Cento era un
piccolo centro che si era
arricchito grazie commercio
della canapa. Nonostante fosse
una
cittadina vivace, non ospitava
artisti famosi o di rilievo.
Guercino frequentò la bottega
di un
pittore tardo-manierista,
Benedetto Gennari "senior",il
primo dei suoi maestri. Fu una
figura
importante perchè ad un certo
punto questo pittore, di cui
poco sappiamo, lasciò a
Guercino
la direzione della sua bottega.
Questa bottega era frequentata
anche dai due figli del
maestro, Ercole e Bartolomeo,
ed entrambi furono figure
importanti poichè restarono
accanto a Guercino per tutta la
loro vita. Inoltre Ercole sposò
la sorella di Guercino, Lucia
Barbieri
Giovanni Francesco Barbieri,
detto il Guercino, ad oggi è
uno degli artisti, insieme a
Caravaggio, che ha suscitato
più interesse per studi e
ricerche recenti.
Naque a Cento (tra Ferrara,
Bologna, vicino a Modena) nel
1591. Al tempo Cento era un
piccolo centro che si era
arricchito grazie commercio
della canapa. Nonostante fosse
una
cittadina vivace, non ospitava
artisti famosi o di rilievo.
Guercino frequentò la bottega
di un
pittore tardo-manierista,
Benedetto Gennari "senior",il
primo dei suoi maestri. Fu una
figura
importante perchè ad un certo
punto questo pittore, di cui
poco sappiamo, lasciò a
Guercino
la direzione della sua bottega.
Questa bottega era frequentata
anche dai due figli del
maestro, Ercole e Bartolomeo,
ed entrambi furono figure
importanti poichè restarono
accanto a Guercino per tutta la
loro vita. Inoltre Ercole sposò
la sorella di Guercino, Lucia
Barbieri.
https://www.docsity.com/it/il-guercino-vita-e-opere/5516921/ (mini introduzione
biografica devo trovare il collegamneto con didone)
La didone abbandonata di metastasio?
http://www.liceorediarezzo.it/file%20allegati/La%20figura%20di%20Didone.pdf

Impius aeneas (tradizione medievale)

Storia quadro
Il dipinto fu realizzato per Maria dei Medici come viatico in vista dell'aggiudicazione al
pittore emiliano di un importante incarico al Palazzo di Lussemburgo. Il nome dell’artista fu
suggerito dal cardinale Bernardino Spada, già nunzio apostolico a Parigi, fedele consigliere
della regina di Francia e titolare del palazzo romano nelle cui sale è oggi ospitata la sua
ricca collezione d’arte. L’opera però non toccò mai il suolo francese e finì nelle acquisizioni
del cardinale stesso, il quale fu un convinto sostenitore del pittore, il cui stile espressivo e
teatrale risultava di maggiore impatto comunicativo, rispetto a quello classico e composto
del più anziano Guido Reni, che fino ad allora dominava la scena artistica bolognese.
Realizzato per la regina di Francia Maria de Medici tra il 1629 e il 1631, il dipinto rimase a
carico del Cardinale quando la regina dovette fuggire in Belgio per motivi politici. Raffigura
Didone in delirio nel suo straziante colloquio con la sorella Anna in un ricco e vario
apparato scenografico che testimonia le intenzioni del pittore di far sembrare il grande
quadro come una sorta di palcoscenico in cui viene rappresentato l'ultimo atto della storia

Link inutili che metterò


https://it.wikipedia.org/wiki/Bellum_Poenicum
http://www.museoradio3.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-383d703c-2932-
4dd7-9e72-1b1e2a25f193.html

Potrebbero piacerti anche