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Il Capodanno fiorentino

da artemide1 | 24/03/2019 | eventi a Firenze | 0 commenti

Per molto tempo Firenze ha festeggiato il capodanno in un giorno diverso da


tutte le altre città.
Infatti dal Medioevo fino al 1750, solo nella città gigliata, si festeggiava come
primo giorno dell’anno non il 1° Gennaio, ma il 25 Marzo, giorno in cui la Chiesa
celebra l’Annunciazione.
Probabilmente questa scelta di far coincidere il primo giorno dell’anno con la
data dell’ Annunciazione si deve al fatto che Firenze è da sempre una città molto
legata al culto mariano.
Mentre gli altri paesi avevano adottato il calendario Gregoriano già dal 1582,
Firenze aspettò ancora circa due secoli prima di adeguarsi al nuovo calendario.
Era infatti il 1750 quando il Granduca di Toscana Francesco Stefano di Lorena
introdusse il calendario Gregoriano anche a Firenze per conformarla a tutte le
altre città.
Fino a quel momento, il fulcro dei festeggiamenti per il capodanno fiorentino era
proprio Piazza Santissima Annunziata, di fronte una delle
più importanti chiese fiorentine legata al culto mariano e soprattutto proprio al
tema dell’Annunciazione.
Questa tradizione però, in realtà, si è mantenuta nel tempo e non si è interrotta
nel 1750. Per cui ancora oggi il 25 Marzo Firenze ricorda questa particolare
tradizione facendo partire un corteo storico dal Palagio di Parte Guelfa e che,
dopo aver attraversato la città, raggiunge la chiesa della Santissima Annunziata
per porgere dei gigli bianchi (attributo legato alla Vergine) come omaggio al
miracoloso ritratto qui custodito.
Infatti all’interno della chiesa si trova un particolare affresco commissionato dai
frati serviti, fondatori della chiesa stessa, al pittore Bartolomeo da Firenze nel
1252 con l’Annunciazione come soggetto.
La cosa curiosa fu, che pur avendo quasi finito il suo lavoro, il pittore non
riusciva a dare il giusto volto alla Vergine e questo lo estenuava, tanto che a un
certo punto decise di allontanarsi dal cantiere per riposarsi, ma al suo ritorno
trovò l’opera ultimata in modo perfetto!
Non sapendo dare altre spiegazioni, l’artista ipotizzò che quel volto, realizzato
tanto magistralmente, non poteva esser stato dipinto che da angeli ed i frati
concordarono subito con lui.
Così la notizia si sparse velocemente e la folla iniziò a radunarsi di fronte la
chiesa gridando al miracolo, in modo tale che ben presto questo centro religioso
diventò meta di pellegrinaggio e processioni di fedeli che volevano vedere il
volto miracoloso.
E ancora oggi, come dicevo, per il primo giorno dell’anno secondo il calendario
fiorentino, viene omaggiato con dei fiori.

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