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Informazione per l’arte: mezzi e metodi

Lezione 1
Scrivere una tesi:
la tesi è un testo argomentativo. Scriviamo sempre per un lettore che sa nulla, dobbiamo quindi
essere il più comprensibili possibili. Un testo come la tesi necessita di una formattazione grafica,
ha delle note in fondo, un indice, una premessa, l’introduzione della tesi, la nostra tesi divisa in
capitoli, le conclusioni e la bibliografia. L’introduzione è fondamentale perché è alle volte l’unica
cosa che la commissione legge. Lo scopo di una tesi è quello di comunicare.
Testi regolativi: sono le cosiddette istruzioni
Testi informativi: caratterizzati dall’assenza di commenti, sono testi oggettivi, come ad esempio il
comunicato stampa.
Testi descrittivi: testi che attraverso le parole restituiscono l’immagine di un oggetto, la descrizione
può essere oggettiva o soggettiva.
Testi interpretativi-valutativi: testi che danno notizia di: opere artistiche, scientifiche, culturali
etc… con un commento e una valutazione.
Testi espressivi: sono testi scritti la cui funzione è l’espressione di stati d’animo, emozioni,
sentimenti, sensazioni.
Testi narrativi: racconti e romanzi. Si può avere significato soggettivo senza narrazione.
Testi argomentativi: testi in cui si presenta una tesi (un’opinione) e si cerca di convincere
l’interlocutore a cui ci si rivolge della sua validità. L’argomentazione documenta con prove (fonti)
mette in campo un complesso di ragionamenti opportunamente coordinati fra di loro allo scopo di
convalidare o confutare una tesi. La tesi è un’opinione che abbiamo su un determinato
argomento.
Casi di studio: esempi nel mondo reale.
Titolo: spesso è possibile riconoscere un testo argomentativo a partire dal titolo. Scrivere un buon
titolo, quindi, è già fare un esercizio argomentativo. una possibilità è scrivere un titolo descrittivo
(che poi diventerà sottotitolo) che poi viene elaborato in un titolo evocativo, quindi che non
spieghi ciò di cui parlerà ma evoca l’idea generale del testo.
Una tesi deve essere almeno di 50-70 cartelle quindi, calcolando 2000 battute per cartella in cui lo
studente tratta un problema che abbia a che fare con i propri interessi di studio e umani.
Lo scopo della scrittura dell’elaborato finale non è soltanto quello di laurearsi, ma anche quello di
trovare una soddisfazione intellettuale e di poter essere utile anche dopo. È principalmente un
lavoro creativo.
Fare una tesi significa individuare un argomento preciso, raccogliere i documenti sull’argomento,
mettere in ordine questi argomenti. Gli argomenti devono essere quindi concatenati da una logica.
Bisogna riesaminare di prima mano l’argomento alla luce dei documenti raccolti, dare una forma
organica tutte le riflessioni precedenti e fare in modo che chi legge capisca cosa si voleva dire e sia
in grado di risalire agli stessi documenti per riprendere l’argomento.
Lezione 2
Un processo fondamentale durante la scrittura della tesi è quello di individuare le informazioni
reali e distinguerle dalle fake news.
Con la scrittura della tesi bisogna individuare un qualcosa di specifico da trattare, per poi essere
allargato e esaminato da più lontano. Bisogna studiare il punto di vista politico e il contesto storico
dell’argomento trattato per capirne le influenze e da cosa è stato influenzato il nostro argomento
al suo tempo. Bisogna anche studiare il contesto geografico. Per scrivere una tesi bisogna
dimostrare un qualcosa. Bisogna cercare di convincere il lettore che la nostra idea è giusta e
bisogna farlo con le fonti, quindi cose che hanno scritto altri autori sull’argomento, queste fonti
poi vanno inserite all’interno delle note che poi il lettore andrà a verificare.
Uno dei testi che potrà capitarci di scrivere è il testo informativo, solitamente testi molto brevi che
servono a comunicare ad un pubblico il fatto che accadrà un evento. questo tipo di testo risponde
alle 5W, non c’è un ordine di risposta a queste domande, saremo noi che di volta in volta
decidiamo qual è la domanda più appropriata da rispondere in un determinato momento. In primo
luogo con un comunicato stampa dobbiamo convincere il pubblico che è interessato e in secondo
luogo i giornalisti che poi andranno a pubblicizzarci sui giornali.
Titolo: utilizzato per attirare l’attenzione dei giornalisti e riassumere brevemente le notizie.
Dateline: contiene la data di pubblicazione e solitamente la città di origine del comunicato stampa.
Introduzione: primo paragrafo in un comunicato stampa che fornisce generalmente risposte in
base alle domande su chi, cosa, quando dove, e perché
Corpo: ulteriori spiegazioni statistiche, background o altri dettagli rilevanti per la notizia.
Boilerplate: generalmente una breve sezione informazioni che fornisce info indipendenti sulla
società, organizzazione o individuo emittente.
Informazioni di contatto per i media: nome, numero di telefono, indirizzo email, o altre
informazioni di contatto per le pubbliche relazioni o altri contatti per le relazioni con i media.
Chiusura.

Titolo: Junior Cally torna dopo 3 anni di assenza


Dateline: 20 ottobre 2022, Milano.
Intro: Junior Cally, dopo una pausa dovuta alla pandemia, arriva live sul palco dell’Alcatraz di
Milano il 20 gennaio 2023 e del Largo Venue di Roma il 22 gennaio 2023 entrambe alle ore 21 con
il suo nuovo tour
Corpo: junior cally, nato a Milano, torna dopo le polemiche e le accuse di istigazione alla
violenza a Sanremo. È in tour per la promozione della sua nuova autobiografia: “Il principe - è
meglio essere temuto che amato” pubblicato da Rizzoli.
Boilerplate:
info: Cesare Di Leo, +39 380 753 2229, juniorcally@gmail.com , Via Valtellina, 25, Milano
Lezione 3
Stare attenti alle ripetizioni. Meglio scrivere frasi brevi, quindi una principale con al massimo una
subordinata. Dobbiamo sempre pensare a chi stiamo comunicando il quale ipoteticamente non sa
nulla dell’argomento che stiamo trattando.
Lezione 4
Mercoledì 9 novembre, spedire progetto di tesi a s.pezzano@sae.edu, lungo mezza/una cartella, a
punti o in maniera discorsiva nel quale spieghiamo il nostro progetto di tesi. La cartella sono 2000
battute con spazi inclusi.
Tesi: dobbiamo scegliere almeno due casi di studio quindi applicazioni reali di quello che sto
studiando, e devo analizzarli. Il caso di studio è un prodotto che conferma la mia tesi.
Lezione 5
17-10577@saeinstitute.edu
Lezione 6
Bisogna fare una scaletta della tesi: dobbiamo mettere sotto forma di punti o schema, tutti i punti
che affronteremo all’interno della tesi dobbiamo inserirli in una scaletta come qua sotto.
Deve essere molto approfondito.

Scaletta
- Introduzione (ampliare quello che ho scritto) e fare una sorta di indice nel quale descrivo che
cosa tratterò in ogni capitolo.
Primo capitolo
- Definizione del campo, definire che cos’è un’intelligenza artificiale. (usare fonti e citazioni)
- Che cos’è, e come si definisce. Che cosa vuol dire imparare e come questo si traduce
nell’intelligenza artificiale.
- Decidere se affrontare l’intelligenza artificiale sotto forma di app, programma o sito web.
Bisogna trovare dei casi di studio da analizzare.
Secondo capitolo
- Descrizione di AIVA come caso studio. Descrivere cosa sa fare e come potrebbe essere
applicato.
- Analizzare anche altri casi di studio, MuseNet di OpenAI, Magenta di Google e Cantor di Huawei per
poi passare alla mia tesi.
- Capire se c’è un filo conduttore tra questi casi di studio.
- Concentrarsi sulla musica orchestrale e da film e spiegare tramite fonti perché il risultato
finale è migliore.
- Introduzione della tesi. Può una intelligenza artificiale essere creativa.
Terzo capitolo
- Definire cos’è la creatività tramite le fonti, (capacità totalmente casuale di un certo organismo
vivente di adattarsi ad un ambiente in cui si trova)
- Utilizzo delle reference durante la creazione di un progetto musicale.
- Analizzare brani composti da AI e capirne le similitudini sia tra sé stessi sia tra brani passati.
- Trovare un brano che si distacca e ha all’interno qualcosa di innovativo.
Quarto capitolo
- Conclusioni, descrivere molto brevemente di cosa ho parlato, e conferma della tesi. Posso
anche non confermare la mia tesi se una risposta non c’è, e lasciare l’argomento aperto, a
studiosi futuri o a me stesso.

Gli argomenti devono essere raggruppati in comparti, bisogna prestare molta attenzione a non
confondere il lettore dando troppe informazioni diverse nello stesso momento.
Lezione 7
Bibliografia: dobbiamo fare un breve riassunto sul perché un certo libro che abbiamo inserito nella
bibliografia è importante per la scrittura della propria tesi, a cosa ci è servito, dobbiamo inserire
anche un piccolo estratto del libro o dello studio scientifico. Introduco il tema, cito le frasi che
sono scritte nel testo e le commento.
L’introduzione e la conclusione sono le ultime due parti che scriveremo della nostra tesi. La
conclusione ovviamente non si può trarre prima di aver analizzato all’interno della mia tesi
l’argomento che ho scelto. Mentre l’introduzione non si può scrivere fino a che non so che cosa ho
scritto in ogni capitolo della mia tesi. L’introduzione serve al lettore per capire cosa c’è all’interno
del testo. La prima parte (una cartella) si dedica a scrivere il cuore della mia tesi. In seguito,
bisogna descrivere e fare un breve riassunto di ogni capitolo presente nel libro, si può essere più o
meno schematici (meglio meno).

Scritto secondo stilemi della scrittura cinematografica, del romanzo a enigma e dell’inchiesta ex
post, Ufo 78, libro dagli autori sconosciuti che si identificano con lo pseudonimo di Wu Ming, è una
sperimentazione straniante e riuscita della letteratura contemporanea. La trama tratta della
scomparsa di una coppia di giovani fidanzati durante una simulazione di un’invasione aliena in un
campo di boy-scout in Lunigiana. Attraverso gli occhi di Milena Cravero facciamo conoscenza dei
personaggi bizzarri e spesso comici che gli autori bolognesi creano, dagli ufologi più razionalisti e
quantificanti ai più fricchettoni ed empatici fino ad arrivare agli incredibili sostenitori
dell’interplanetario rivoluzionario, i quali attendono un’invasione aliena. Tra tutti i misteri presenti
tra le pagine del romanzo emerge che il vero ufo è però una vecchia Renault 4, ritratta nella
copertina, di color amaranto simbolo di un anno di spartiacque tra l’Italia che fu e quella che è:
l’Italia tra del partito comunista italiano e della democrazia cristiana.
Lezione 8
La ricerca bibliografica e la selezione mirata delle fonti per sviluppare un determinato argomento oggetto di
studio sono aspetti fondamentali nella valutazione accademica di qualsiasi elaborato scritto.

Le citazioni bibliografiche devono essere fatte come prima cosa quando sto citando qualsiasi cosa, bisogna
inserirle subito in maniera corretta così da non dover ritornare indietro poi. Ci sono delle regole da seguire
anche per le citazioni (https://www.open.ac.uk/library/referencing-and-plagiarism/quick-guide-to-harvard-
referencing-cite-them-right#:~:text=Journal%20articles-,Surname%2C%20Initial.,)%20(Accessed%3A
%20date).

Servono per dare conto a chi ha effettivamente scritto il testo, serve a chi legge per capire se il lavoro è
fatto bene o meno, troppe poche citazioni non è possibile, troppe invece non mi fanno inserire il mio
pensiero.

Esistono varie tipologie di citazioni e in sae si richiede lo stile harvard: le regole principali sono la
omogeneità quindi tutte le fonti citate devono essere citate nella stessa maniera. Fedeltà, quindi devono
essere fedeli allo stile indicato. Accuratezza, devono essere citate in modo preciso.

non citare mai quello che non hai personalmente consultato, se ti imbatti in un abstract interessante cerca
l’articolo originale.

Controlla la bibliografia prima di consegnare l’elaborato, i libri di testo sono spesso ripubblicati in nuove
edizioni.

Tutte le citazioni vanno inserite nella lista dei riferimenti

Citazione nel testo: (Mussato, 1900)

Lista dei riferimenti: Mussato, A. (1900). Ecerinide, a cura di Padrin P. Bologna: Zanichelli, pp. 84-85

Citazioni nel corpo del testo: Cantarelli (1996a), la a mi serve quando uno stesso autore ha pubblicato più di
un documento citato nello stesso anno. Cantarelli e Pontello (1985), quando ci sono due autori.

Quello che inseriamo nella lista dei riferimenti va poi reinserito nella bibliografia

Bisogna inserire almeno 5 parole chiave del mio lavoro

Lezione 9

Lettura veloce.

Bisogna andare a capo quando si passa da un argomento all’altro e per nessun altro motivo, se rimango
nello stesso argomento non devo andare a capo. Sia fonti convincente che non sono utili a noi per motivi
opposti, se una fonte non mi convince posso confutarla se mi convince posso prendere ispirazione e fare
mie le idee del testo. I contenuti devono essere passati al vaglio della nostra opinione.

Capoverso: è necessario andare a capo quando cambio argomento utilizzando i capoversi e utilizzando i
rientri. Ogni volta che si va a capo si inizia un nuovo paragrafo. In questo modo la lettura rapida è molto
semplice perché possiamo apire come si passa da un argomento all’altro.

Si può leggere rapidamente per gruppi di parole, oppure tramite i luoghi topici, quindi luoghi dell’articolo
che sono sicuramente interessanti, normalmente questi sono l’inizio e la fine, con buona probabilità queste
due parti contengono la tesi dell’articolo e la conclusione quindi la confutazione dell’antitesi.
Se la citazione è più lunga di tre righe va inserita centrata e di una dimensione carattere inferiore al resto
del testo.

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