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CONTRO LA DEMOCRAZIA DIRETTA

FRANCESCO PALLANTE

Democrazia (démos: popolo / kràtos: potere) = coincidenza tra governanti e governati

 In una democrazia, alla legge si deve obbedienza perché agire secondo la legge è agire secondo la
propria volontà. Ideale democratico= ideale di autogoverno

 Il diretto è preferibile all’indiretto


Sullo sfondo aleggia l’idea che, se avessi fatto da me, il risultato sarebbe stato migliore.
Un mediatore dovrà metterci del “suo”, e il “suo” non può che essere differente dal “mio”: un
condizionamento alla mia libertà.

 Sfiducia nella classe politica raggiunge l’apice


Dai politici si è estesa ai partiti, da questi agli organi rappresentativi. Sino a dilagare, coinvolgendo le
istituzioni costituzionali. Siamo al popolo contro le élite.

 2 COLPE:
1. La classe dirigente, in senso ampio, ha abdicato alla funzione di “dirigere” la società, avviluppandosi
su se stessa nella coltivazione dei propri interessi
2. Sul popolo gravano rilevanti responsabilità. Colpevole di aver negato l’esistenza di problemi
evidentissimi (la devastazione dell’ambiente, l’ingiustizia sociale, l’evasione fiscale, il debito pubblico)
accettando le blandizie di imbonitori interessati.

 Pensare di poter risolvere la crisi in cui siamo precipitati, semplicemente attribuendo tutto il potere
direttamente al popolo è pericoloso.

 La vita associata non può poggiare sul mero accostamento occasionale delle attitudini private di
ciascuno, ma necessita della volontà di condividere una dimensione esistenziale comune.
PUBBLICO  ADDIZIONE DI PIÙ PRIVATI

“Privato” è chi manca di una parte, chi è privo di una


parte, chi è privo di una componente costitutiva.
“Privato” è colui che pensa esclusivamente a se stesso,
rifiutandosi di considerarsi parte di una relazione.
IDIOTES (antichi Greci)  POLITES

l’individuo che, disinteressandosi cittadino che si preoccupa di dare


della città, si occupa solo una dimensione anche collettiva alla propria
dell’idios (proprio) esistenza e che, così facendo, realizza in
senso pieno la propria umana natura di zoon politikon (animale
politico)

 LA FIGURA DI CAPO NELL’ANTICHITÀ


Una volta, a muoverne le decisioni non era mai la volontà personale, ma la volontà collettiva di cui era
chiamato, con saggezza, a farsi interprete.
Non comandava, era un primus inter pares

 ISTITUTI DI DEMOCRAZIA DIRETTA


1. Referendum= conferimento del potere decisionale su un determinato argomento direttamente al
corpo elettorale, anziché al Parlamento. Solitamente, il quesito riguarda l’introduzione o la rimozione
di una norma costituzionale, legislativa o amministrativo (o decisioni politice, come Brexit).
L’esito del voto – talvolta condizionato dal raggiungimento di una soglia di partecipazioni minima
(quorum) – può avere efficacia vincolante o consultivo.
In Italia non è vi è referendum propositivo.
2. Iniziativa legislativa popolare = istituto legislativo relativo all’iniziativa legislativa, mediante il
quale i cittadini possono presentare o al Parlamento o a un ente amministrativo locale un progetto di
legge che sarà discusso o votato.
3. Petizione= I cittadini possono interrogare una pubblica istituzione per chiedere di approvare
provvedimenti o per attirare l’attenzione su tematiche di interesse generale.
Efficacia limitata dall’assenza di vincoli che vadano oltre l’obbligo di fornire risposte.
(Avaaz/Change.org)
4. Recall= petizione politicamente motivata che, al raggiungimento di un certo numero di
sottoscrizioni, provoca la convocazione di una consultazione elettorale rivolta a sostituire l’eletto: un
governatore un parlamentare statale, un giudice.
Per l’elevato numero di firme da raccogliere, è inutilizzato
5. Elezioni primarie= competizione attraverso la quale gli iscritti o i militanti di un partito pubblico
indicano mediante l’espressione di una preferenza chi sarà il candidato del partito per una successiva
elezione di una carica pubblica.

 STRUMENTI BASATI SU UN PRINCIPIO RAPPRESENTATIVO ( DEMOCRATICO)


1. Referendum (abrogativo)= previo esercizio funzione legislativa del Parlamento
2. Petizione= presa in considerazione dall’assemblea legislativa
3. Recall= prima elezione
4. Primarie= percorso rivolto alla scelta dei rappresentati

 RAPPRESENTANZA  DEMOCRAZIA

separazione tra governati coincidenza tra governanti


e governanti: ai rappresentanti e governati
spetta decidere, ai rappresentanti
obbedire

interpreta esigenze, aspettative,


volontà del rappresentato  portavoce della volontà popolare

 Democrazia diretta  Monarchia rappresentativa


Democrazia indiretta  Parlamentarismo rappresentativo

DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA

 PROBLEMA DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA: I PARTITI


I partiti, nati all’epoca del parlamentarismo rappresentativo a suffragio limitato come piccole accolite
di notabili incentrate sulla conoscenza personale tra eletti ed elettori, si trasformano in forze politiche
strutturate su relazioni impersonali tra funzionari e iscritti, in cui gli eletti sono più agevolmente in
rapporto con i dirigenti di partito che con gli elettori.
Forze politiche = non più strumenti di democrazia, ma macchine elettorali al servizio di singoli
individui;
Popolo= reso suddito;
Partiti= causa della degenerazione del sistema politico;
Camera= simbolo dei privilegi della partitocrazia

 PROPENSIONE AL DIALOGO
in teoria = normalità
in pratica = stigmatizzato come residuo della politica alla vecchia maniera. Conseguenza = ossessione
per la conquista della maggioranza assoluta, anche a costo di assegnare al vincitore il doppio dei seggi
conquistati con il consenso degli elettori.

 ARTICOLO 67 COSTITUZIONE (libero mandato parlamentare)


continua a proteggere i rappresentanti con il divieto con il divieto di introdurre qualsivoglia genere di
vincolo al loro mandato

 55% italiani= per un leader forte (anche tra democratici)


41% italiani= teme pericolo per la democrazia

 ANTIPARLAMENTARISMO
Se la critica al Parlamento non era ancora giunta a prefigurare la cancellazione, è per l’obiezione che,
nell’età dei moderni, sempre è stato opposta alla democrazia diretta: la sua impraticabilità nella società
di massa. Un conto era applicare la democrazia diretta nell’Atene del V e del IV secolo a.C., popolata
da poche migliaia di cittadini; un altro sarebbe farlo in uno Stato contemporaneo che conta decine o
centinaia di milioni di individui.
Norberto Bobbio scrisse: “Nella ipotesi per ora fantascientifica che ogni cittadino possa trasmettere il
proprio voto a un cervello elettronico”

 DEMOCRAZIA DIGITALE
1. Elezioni presidenziali USA 1992
2. Elezioni in Svezia 2009
Esaltazione dell’informatica quale veicolo principe dell’interazione politica

 DISINTERMEDIAZIONE
“Rimuovere filtri, semplificare i passaggi, abbattere gli ostacoli. Togliere tutto ciò che, frapponendosi
nel mezzo, impedisce ai due capi della filiera - economica, politica, culturale – di entrare in rapporto
diretto”

 Il rifiuto di affidarsi alla mediazione di chi sa più di noi è del tutto analogo al rifiuto di affidarsi alla
rappresentanza degli eletti (anch’essa una forma di mediazione): ciascuno pretende di fare tutto
direttamente

 Tramite i vincoli istituzionali, la società semplifica la nostra esistenza: se possiamo concentrarci su ciò
che riteniamo davvero importante è solo perché, in tutti gli altri casi, a decidere per noi è la società. Gli
stessi corifei della sovranità individuale non intendono certo rinunciare al complesso delle regole
sociali. Solo ad alcune di esse: quelle che costituiscono un ostacolo alla piena libertà di iniziativa
economica.

 E-DEMOCRACY
Uno studio sul programma digitale del Partito pirata tedesco è giunto alla conclusione che la
democrazia “digitale” funziona in modo non dissimile dalla democrazia “analogica”. Iscritti sono
ridotti e chi è interessato a un tema è disposto ad approfondirlo tanto connettendosi alla Rete, quanto
uscendo di casa per incontrare gli altri interessati.

 La politicità non emerge dalla mera aggregazione delle preferenze private individuali. Politico – in
senso proprio – è l’atteggiamento di chi, di fronte a un problema, si interroga alla ricerca della
soluzione più idonea per la collettività in sé, non della soluzione migliore per lui e per tutti coloro che
condividono i suoi interessi o ideali.

 Democratico è l’atteggiamento di chi si confronta apertamente con gli altri: a partire dalle proprio
convinzioni, naturalmente, ma con attitudine d’animo rivolta alla ricerca di un compromesso capace di
riconoscere il valore delle convinzioni altrui, di coniugare assieme la parte con il tutto.

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