Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
FRANCESCO PALLANTE
In una democrazia, alla legge si deve obbedienza perché agire secondo la legge è agire secondo la
propria volontà. Ideale democratico= ideale di autogoverno
2 COLPE:
1. La classe dirigente, in senso ampio, ha abdicato alla funzione di “dirigere” la società, avviluppandosi
su se stessa nella coltivazione dei propri interessi
2. Sul popolo gravano rilevanti responsabilità. Colpevole di aver negato l’esistenza di problemi
evidentissimi (la devastazione dell’ambiente, l’ingiustizia sociale, l’evasione fiscale, il debito pubblico)
accettando le blandizie di imbonitori interessati.
Pensare di poter risolvere la crisi in cui siamo precipitati, semplicemente attribuendo tutto il potere
direttamente al popolo è pericoloso.
La vita associata non può poggiare sul mero accostamento occasionale delle attitudini private di
ciascuno, ma necessita della volontà di condividere una dimensione esistenziale comune.
PUBBLICO ADDIZIONE DI PIÙ PRIVATI
RAPPRESENTANZA DEMOCRAZIA
DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA
PROPENSIONE AL DIALOGO
in teoria = normalità
in pratica = stigmatizzato come residuo della politica alla vecchia maniera. Conseguenza = ossessione
per la conquista della maggioranza assoluta, anche a costo di assegnare al vincitore il doppio dei seggi
conquistati con il consenso degli elettori.
ANTIPARLAMENTARISMO
Se la critica al Parlamento non era ancora giunta a prefigurare la cancellazione, è per l’obiezione che,
nell’età dei moderni, sempre è stato opposta alla democrazia diretta: la sua impraticabilità nella società
di massa. Un conto era applicare la democrazia diretta nell’Atene del V e del IV secolo a.C., popolata
da poche migliaia di cittadini; un altro sarebbe farlo in uno Stato contemporaneo che conta decine o
centinaia di milioni di individui.
Norberto Bobbio scrisse: “Nella ipotesi per ora fantascientifica che ogni cittadino possa trasmettere il
proprio voto a un cervello elettronico”
DEMOCRAZIA DIGITALE
1. Elezioni presidenziali USA 1992
2. Elezioni in Svezia 2009
Esaltazione dell’informatica quale veicolo principe dell’interazione politica
DISINTERMEDIAZIONE
“Rimuovere filtri, semplificare i passaggi, abbattere gli ostacoli. Togliere tutto ciò che, frapponendosi
nel mezzo, impedisce ai due capi della filiera - economica, politica, culturale – di entrare in rapporto
diretto”
Il rifiuto di affidarsi alla mediazione di chi sa più di noi è del tutto analogo al rifiuto di affidarsi alla
rappresentanza degli eletti (anch’essa una forma di mediazione): ciascuno pretende di fare tutto
direttamente
Tramite i vincoli istituzionali, la società semplifica la nostra esistenza: se possiamo concentrarci su ciò
che riteniamo davvero importante è solo perché, in tutti gli altri casi, a decidere per noi è la società. Gli
stessi corifei della sovranità individuale non intendono certo rinunciare al complesso delle regole
sociali. Solo ad alcune di esse: quelle che costituiscono un ostacolo alla piena libertà di iniziativa
economica.
E-DEMOCRACY
Uno studio sul programma digitale del Partito pirata tedesco è giunto alla conclusione che la
democrazia “digitale” funziona in modo non dissimile dalla democrazia “analogica”. Iscritti sono
ridotti e chi è interessato a un tema è disposto ad approfondirlo tanto connettendosi alla Rete, quanto
uscendo di casa per incontrare gli altri interessati.
La politicità non emerge dalla mera aggregazione delle preferenze private individuali. Politico – in
senso proprio – è l’atteggiamento di chi, di fronte a un problema, si interroga alla ricerca della
soluzione più idonea per la collettività in sé, non della soluzione migliore per lui e per tutti coloro che
condividono i suoi interessi o ideali.
Democratico è l’atteggiamento di chi si confronta apertamente con gli altri: a partire dalle proprio
convinzioni, naturalmente, ma con attitudine d’animo rivolta alla ricerca di un compromesso capace di
riconoscere il valore delle convinzioni altrui, di coniugare assieme la parte con il tutto.