Questo libro è il frutto di un percorso di lotta per l’accesso alle conoscenze e alla formazione
promosso dal CSOA Terra Terra, CSOA Officina 99, Get Up Kids!, Neapolis Hacklab.
Questo libro è solo uno dei tanti messi a disposizione da LIBREREMO, un portale finalizzato alla
condivisione e alla libera circolazione di materiali di studio universitario (e non solo!).
Pensiamo che in un’università dai costi e dai ritmi sempre più escludenti, sempre più
subordinata agli interessi delle aziende, LIBREREMO possa essere uno strumento nelle mani
degli studenti per riappropriarsi, attraverso la collaborazione reciproca, del proprio diritto allo
studio e per stimolare, attraverso la diffusione di materiale controinformativo, una critica della
proprietà intellettuale al fine di smascherarne i reali interessi.
I diritti di proprietà intellettuale (che siano brevetti o copyright) sono da sempre – e soprattutto
oggi - grosse fonti di profitto per multinazionali e grandi gruppi economici, che pur di tutelare i
loro guadagni sono disposti a privatizzare le idee, a impedire l’accesso alla ricerca e a qualsiasi
contenuto, tagliando fuori dalla cultura e dallo sviluppo la stragrande maggioranza delle
persone. Inoltre impedire l’accesso ai saperi, renderlo possibile solo ad una ristretta minoranza,
reprimere i contenuti culturali dal carattere emancipatorio e proporre solo contenuti inoffensivi o
di intrattenimento sono da sempre i mezzi del capitale per garantirsi un controllo massiccio sulle
classi sociali subalterne.
L’ignoranza, la mancanza di un pensiero critico rende succubi e sottomette alle
logiche di profitto e di oppressione: per questo riappropriarsi della cultura – che sia un
disco, un libro, un film o altro – è un atto cosciente caratterizzato da un preciso
significato e peso politico. Condividere e cercare canali alternativi per la circolazione dei
saperi significa combattere tale situazione, apportando benefici per tutti.
Abbiamo scelto di mettere in condivisione proprio i libri di testo perché i primi ad essere colpiti
dall’attuale repressione di qualsiasi tipo di copia privata messa in atto da SIAE, governi e
multinazionali, sono la gran parte degli studenti che, considerati gli alti costi che hanno
attualmente i libri, non possono affrontare spese eccessive, costretti già a fare i conti con affitti
elevati, mancanza di strutture, carenza di servizi e borse di studio etc...
Questo va evidentemente a ledere il nostro diritto allo studio: le università dovrebbero
fornire libri di testo gratuiti o quanto meno strutture e biblioteche attrezzate, invece di creare di
fatto uno sbarramento per chi non ha la possibilità di spendere migliaia di euro fra tasse e libri
originali... Proprio per reagire a tale situazione, senza stare ad aspettare nulla dall’alto,
invitiamo tutt* a far circolare il più possibile i libri, approfittando delle enormi possibilità che ci
offrono al momento attuale internet e le nuove tecnologie, appropriandocene, liberandole e
liberandoci dai limiti imposti dal controllo repressivo di tali mezzi da parte del capitale.
Facciamo fronte comune davanti ad un problema che coinvolge tutt* noi!
Riappropriamoci di ciò che è un nostro inviolabile diritto!
csoa
TerraaTerra
www.libreremo.org
MSD - Italia
Manuale Merck
Indice generale
3. Malattie gastrointestinali
8. Patologie oftalmologiche
19. Pediatria
23. Avvelenamenti
file:///F|/sito/merck/index_gen.html02/09/2004 2.00.27
Disturbi della nutrizione
Manuale Merck
1. Considerazioni generali
Supporto nutrizionale
Nutrizione enterale
Nutrizione parenterale
2. Malnutrizione
Digiuno
Malnutrizione proteico-energetica
Deficit di carnitina
Deficit di vitamina A
Tossicità da vitamina A
Deficit di vitamina E
Intossicazione da vitamina E
Carenza di vitamina K
Intossicazione da vitamina K
Deficit di riboflavina
Carenza di niacina
Carenza di vitamina C
Ferro
Iodio
Fluoro
Zinco
Cromo
Selenio
Manganese
Molibdeno
Rame
Tossicosi da rame
Malattia di Wilson
5. Obesità
Manuale Merck
1. CONSIDERAZIONI GENERALI
Sommario:
Introduzione
Sostanze macronutrienti
Sostanze micronutrienti
Altre sostanze alimentari
Necessità nutrizionali
Informazioni nutrizionali per il pubblico
Sostanze macronutrienti
Gli aminoacidi essenziali (Essential Amino Acids, EAA) sono i componenti delle
proteine che rendono queste ultime essenziali nella dieta. Dei 20 aminoacidi
contenuti nelle proteine, 9 sono essenziali, cioè, necessari nella dieta perché non
possono essere sintetizzati dall'organismo. Otto EAA sono necessari per tutti gli
esseri umani. I lattanti necessitano di un aminoacido in più, che è l'istidina.
le proteine diminuisce da 2,2 g/kg nei bambini di 3 mesi a 1,2 g/kg nei bambini di
5 anni e a 0,8 g/kg negli adulti. La necessità delle proteine alimentari è, infatti,
correlata al tasso di crescita che varia nei differenti periodi del ciclo vitale. La
necessità delle diverse proteine si riflette nella necessità di EAA (v. Tab. 1-1). La
quantità totale di EAA necessaria per i lattanti (715 mg/kg/die) rappresenta il 32%
della loro necessità totale di proteine; i 231 mg/kg/die necessari per un bambino
di 10-12 anni ne rappresentano il 20% e gli 86 mg/ kg/die necessari per gli adulti
ne rappresentano l'11%.
Gli acidi grassi essenziali (Essential Fatty Acids, EFA) sono necessari in
quantità pari al 6-10% dei grassi assunti (equivalente a 5-10 g/die). Essi
comprendono gli acidi grassi ðw-6 (n-6), l'acido linoleico (acido cis 9,12-
ottodecadienoico) e l'acido arachidonico (acido cis-5,8,11,14-eicosatetrenoico),
gli acidi grassi ðw-6 (n-3), l'acido linolenico (acido cis- 9,12,15-ottodecatrienoico),
l'acido cis- 5,8,11,14,17-eicosapentenoico e l'acido cis- 4,7,10,13,16,19-
docosaesenoico. Gli EFA devono essere forniti dalla dieta: gli olii vegetali
forniscono l'acido linoleico e l'acido linolenico, mentre gli olii di pesce di mare
forniscono l'acido eicosapentenoico e l'acido docosaesenoico. Tuttavia, alcuni
EFA possono essere sintetizzati a partire dagli altri. Per esempio, l'organismo
può sintetizzare l'acido arachidonico da quello linoleico, mentre l'acido
eicosapentenoico e l'acido docosaesenoico possono essere sintetizzati, in parte,
dall'acido linoleico, anche se l'olio di pesce ne rappresenta una fonte migliore. Gli
EFA sono necessari per la sintesi di numerosi eicosanoidi, tra cui le
prostaglandine, i trombossani, le prostacicline e i leucotrieni (v. anche Deficit di
acidi grassi essenziali nel Cap. 2). Gli acidi grassi ðw-3 sembrano, poi, svolgere
un ruolo fondamentale nel ridurre il rischio di malattie coronariche (v.
Modificazioni della dieta nel Cap. 202). Tutti gli EFA sono acidi grassi polinsaturi
(Polyunsaturated Fatty Acids, PUFA), ma non tutti i PUFA sono EFA.
Sostanze micronutrienti
calcio (CaF2), che stabilizza la matrice minerale dell'osso e dei denti e previene
la carie dentaria. Nei paesi industrializzati, le carenze dei microminerali, ad
eccezione di ferro e zinco, non vengono osservate di frequente nella pratica
clinica (v. Cap. 3 e 4).
La dieta giornaliera dell'uomo contiene più di 100000 sostanze chimiche (p. es.,
una tazza di caffè ne contiene 1000). Di queste, solo 300 possono essere
classificate come sostanze nutritive e 45 come sostanze nutritive essenziali.
Tuttavia, molte delle altre sostanze sono utili. Per esempio, gli additivi alimentari
(p. es., i conservanti, gli emulsionanti, gli antiossidanti e gli stabilizzanti)
migliorano la produzione, la lavorazione, l'immagazzinamento e il
confezionamento dei cibi. Gli elementi in tracce (p. es., le spezie, gli aromi, gli
odori, i coloranti, le sostanze fitochimiche e molti altri prodotti naturali) migliorano
l'aspetto, il gusto e la stabilità del cibo.
Anche le fibre, che sono presenti sotto varie forme (p. es., cellulosa,
emicellulosa, pectina e resine), sono utili. I diversi componenti delle fibre
alimentari agiscono in modo differente, a seconda della loro struttura e solubilità.
Le fibre migliorano la motilità GI e aiutano nella prevenzione della stipsi e nel
trattamento della malattia diverticolare (v. Cap. 27 e 33). I cibi ricchi di fibre
solubili riducono l'aumento postprandiale della glicemia e sono a volte utilizzati
nel trattamento del diabete mellito (v. Cap. 13). La frutta e i vegetali ricchi di
resine di guar e di pectina tendono a ridurre il colesterolo plasmatico, stimolando
la conversione epatica del colesterolo in acidi biliari. Si pensa che le fibre
aumentino l'eliminazione delle sostanze cancerogene prodotte dai batteri
nell'intestino crasso. Evidenze epidemiologiche supportano con forza
l'associazione tra il cancro del colon e la bassa assunzione di fibre e l'effetto
benefico delle fibre sulle patologie funzionali dell'intestino, sull'appendicite, sul
morbo di Crohn, sull'obesità, sulle vene varicose e sulle emorroidi, anche se il
meccanismo è poco chiaro.
Necessità nutrizionali
Per mantenere uno stato di buona salute, la composizione corporea deve essere
mantenuta entro limiti ragionevoli. Ciò richiede un equilibrio tra l'energia assunta
e quella spesa. Se l'energia assunta eccede quella spesa o quest'ultima
diminuisce, il peso corporeo aumenta, causando l'obesità (v. Cap. 5). Al
contrario, se l'energia assunta è inferiore a quella spesa, vi è un calo ponderale. I
valori del peso corporeo corretto per l'altezza (v. Tab. 1-5) e per l'indice di massa
corporea, che è uguale al peso (in chilogrammi) diviso per il quadrato dell'altezza
(in metri), sono utilizzati come guida per la composizione corporea ideale (v.
oltre).
Le diete per le donne in gravidanza sono trattate nella Terapia prenatale nel
Cap. 249 e le diete per i neonati nella Nutrizione neonatale nel Cap. 256.
Informazioni nutrizionali
per il pubblico
(4-6mesi) (10-12anni)
Istidina (29) - -
Isoleucina 88 28 10
Leucina 150 44 14
Lisina 99 49 12
Metionina e 72 24 13
cistina
Fenilalanina e 120 24 14
tirosina
Treonina 74 30 7
Triptofano 19 4 3
Valina 93 28 13
file:///F|/sito/merck/tabelle/00101.html02/09/2004 2.00.32
Malnutrizione
Manuale Merck
2. MALNUTRIZIONE
Gli EFA sono necessari per molti processi fisiologici, inclusi il mantenimento
dell'integrità cutanea e delle strutture delle membrane cellulari e la sintesi delle
prostaglandine e dei leucotrieni. L'acido eicosapentenoico e l'acido
docosaesenoico sono importanti componenti del cervello e della retina.
Il deficit di acidi grassi essenziali era una frequente complicanza della NPT a
lungo termine e priva di grassi, ma le emulsioni lipidiche, ora in uso, prevengono
il problema (v. Nutrizione parenterale nel Cap. 1). Un esempio ne è l'emulsione di
olio di soia al 10% che contiene circa 56 g/l di acido linoleico e 8 g/l di acido
linolenico. È stato riportato un solo caso di carenza di acido linolenico,
caratterizzato da una neuropatia periferica e da una visione sfocata, in una
bambina di 6 anni affetta da una sindrome da intestino corto dopo 9 mesi di una
terapia EV con una preparazione lipidica contenente 77 g di acido linoleico e solo
0,1 g di acido linolenico/l. I sintomi e i segni sono stati corretti con la
somministrazione di acido linolenico.
Negli stadi precoci del deficit di EFA, i livelli plasmatici dell'acido linoleico e
dell'acido arachidonico sono ridotti ed è presente l'acido 5,8,11-eicosatrienoico,
un prodotto anomalo derivante dalla desaturazione dell'acido oleico. Un valore
plasmatico di 0,2 è stato suggerito come limite superiore di normalità del rapporto
acido eicosatrienoico/eicosatetranoico (arachidonico). Una carenza di EFA
diagnosticata sulla base di questo rapporto è stata osservata nei pazienti con
malassorbimento lipidico, traumi gravi e ustioni.
Manuale Merck
1. CONSIDERAZIONI GENERALI
SUPPORTO NUTRIZIONALE
Nutrizione parenterale
Sommario:
Introduzione
Nutrizione parenterale totale
Le soluzioni base della NPT sono di solito preparate in lotti da un litro secondo
formule standard o modificate. Un paziente che non presenta ipermetabolismo o
patologie croniche gravi, necessita di 2 l di formula standard al giorno o di
quantità variabili di una formula modificata. Le emulsioni lipidiche, che forniscono
Minerali (adulti)
Acetato/gluconato 90mEq
Calcio 15mEq
Cloro 130mEq
Cromo 15µg
Rame 1,5mg
Iodio 120µg
Magnesio 20mEq
Manganese 2mg
Fosforo 300mg
Potassio 100mEq
Selenio 100µg
Sodio 100mEq
Zinco 5mg
Vitamine (adulti)
Biotina 60µg
Cobalamina 5µg
Niacina 40mg
Piridossina 4mg
Riboflavina 3,6mg
Tiamina 3mg
VitaminaA 4000UI
VitaminaD 400UI
VitaminaE 15mg
VitaminaK 200µg
Contenuto in Contenuto
acido in acido
linoleico linolenico
Contenuto % %
Osmolarità calorico grassi grassi
Prodotto Olio (mOsm/l) (kcal/ml) totali g/dl totali g/dl
Intralipid® Olio di
soia
260 1,1 50 5,0 9,0 0,90
LiposynI Olio di
girasole 280 1,1 77 7,7 0,3 0,03
LiposynII® Olio di
girasole e
olio di
soia 320 1,1 66 6,6 4,2 0,42
file:///F|/sito/merck/tabelle/00110.html02/09/2004 2.00.34
Screening e valutazione diagnostica
Manuale Merck
Sommario:
Introduzione
Esami di laboratorio
Esami per immagini
Biopsia epatica
Esami di laboratorio
Tra le analisi comuni, le più utili sono la bilirubina sierica, la fosfatasi alcalina e le
aminotransferasi (transaminasi). Il colesterolo e la LDH sono meno utili. Il tempo
di protrombina è un indice della gravità della malattia epatica. Solo pochi esami
sierologici e biochimici sono patognomonici (p. es., l'antigene di superficie
dell'epatite B [HbsAg] per la presenza del virus dell'epatite B, il rame e la
ceruloplasmina sierici per la malattia di Wilson e l'a1-antitripsina nella malattia da
deficit dell'a1-antitripsina).
L'urobilinogeno è normalmente presente in tracce nelle urine (10 mg/l [17 mmol/
l]) e può essere valutato con i test commerciali su striscia. Questo metabolita
intestinale della bilirubina aumenta a causa di un'emolisi (eccesso di formazione
del pigmento) o di un modesto deficit di captazione ed escrezione epatica (cioè,
quando la circolazione enteroepatica di questo pigmento supera la capacità
epatica di captazione e di secrezione). Il deficit di secrezione della bilirubina nel
piccolo intestino riduce la formazione dell'urobilinogeno tanto che all'esame delle
urine potrebbe risultare falsamente basso o assente. Per questo motivo
l'urobilinogeno, sebbene sia un indice sensibile in caso di lievi malattie epatiche,
è troppo poco specifico e di difficile interpretazione.
La fosfatasi alcalina nel siero normalmente deriva dal fegato, dalle ossa e,
durante la gravidanza, dalla placenta. È presente in alcuni tumori (p. es., nel
carcinoma broncogeno). L'accrescimento osseo causa un'elevazione, dipendente
dall'età, dei valori normali, specialmente nei bambini < 2 anni e negli adolescenti.
In seguito, dopo un picco che corrisponde alla maggiore crescita durante
l'adolescenza, l'attività della fosfatasi alcalina diminuisce raggiungendo i normali
valori dell'adulto. L'enzima torna, poi, fisiologicamente a valori lievemente
aumentati negli anziani. Durante la gravidanza, infine, il livello sierico aumenta di
2-4 volte entro il 9o mese e ritorna alla norma nell'arco di 21 gg dopo il parto.
Gli aumenti isolati (cioè, quando gli altri esami epatici sono normali) si verificano
nelle malattie epatiche granulomatose o focali (p. es., ascessi, infiltrazione
neoplastica, ostruzione parziale dei dotti biliari). Il meccanismo che causa
l'aumento in alcune neoplasie extraepatiche senza metastasi epatiche, è
sconosciuto. Il carcinoma broncogeno, per esempio, può produrre una propria
fosfatasi alcalina; l'ipernefroma nel 15% dei casi provoca un'epatite non specifica
che potrebbe essere la causa dell'elevazione dell'enzima. Nel linfoma di Hodgkin,
il motivo dell'elevazione isolata della fosfatasi alcalina è sconosciuto. In genere,
l'aumento della sola fosfatasi alcalina nei soggetti anziani, peraltro asintomatici,
non richiede ulteriori indagini. Nella maggior parte dei casi origina dalle ossa
(p. es., nella malattia di Paget).
Gli anticorpi antimitocondriali sono diretti contro gli antigeni delle membrane
mitocondriali interne di parecchi tessuti. L'antigene M2 è quello più strettamente
associato alla cirrosi biliare primitiva. Gli anticorpi antimitocondriali sono positivi,
generalmente con un alto titolo, in > 95% dei pazienti con una cirrosi biliare
primitiva. Questi anticorpi eterogenei sono presenti anche in circa il 30% dei casi
di epatite cronica attiva autoimmune e in alcuni casi di epatite da farmaci e di
collagenopatia vascolare. Sono assenti, invece, in presenza di un'ostruzione
meccanica della via biliare e nella colangite sclerosante primitiva e hanno, quindi,
un importante valore diagnostico, specialmente quando il quadro istopatologico
del fegato è equivoco.
Nell'epatite cronica attiva autoimmune si trovano anche altri anticorpi: gli anticorpi
anti-muscolo liscio, diretti specialmente contro l'actina, sono riscontrati nel 70%
dei casi e gli anticorpi anti-nucleo, responsabili di una omogenea (diffusa)
fluorescenza e sempre positivi a titoli elevati. Alcuni pazienti con epatite cronica
attiva mostrano anche l'anticorpo antimicrosoma del fegato e del rene (Liver-
Kidney-Microsome, LKM-1). Tuttavia, nessuno di questi anticorpi è diagnostico di
per sé e nessuno rivela la patogenesi della malattia.
(da 100 a 400 ng/ml) si verificano nelle epatiti acute e croniche. Questi valori
possono indicare anche la rigenerazione epatica.
Gli acidi biliari sono specifici per il fegato poiché sono sintetizzati solo in questo
organo, costituiscono il fattore che promuove la formazione della bile e sono
soggetti a un'estrazione del 70-90% al primo passaggio epatico. Le
concentrazioni sieriche degli acidi biliari normalmente sono estremamente basse
(circa 5 mmol/ l). Gli aumenti sono specifici e molto sensibili per le malattie
epatobiliari, ma non aiutano nella diagnosi differenziale né indicano la prognosi. I
valori sono normali nell'iperbilirubinemia isolata (p. es., nella sindrome di Gilbert).
Le sofisticate analisi dei singoli acidi biliari nel siero possono avere valore nelle
ricerche cliniche sulla terapia con acidi biliari della calcolosi e della cirrosi biliare
primitiva.
definire l'anatomia della colecisti, evidenzia anche con chiarezza la pervietà del
dotto cistico e, in misura minore, la funzione di concentrazione della colecisti
stessa. Il riempimento radiologico della colecisti è un criterio importante nella
valutazione dell'indicazione alla terapia con i sali biliari, piuttosto che alla
litotripsia biliare extracorporea, per sciogliere i calcoli. Questa tecnica è anche più
utile dell'ECO nel determinare il numero e il tipo di calcoli (la trasparenza indica
che i calcoli sono composti da colesterolo). Tuttavia, l'ECO e la scintigrafia biliare
hanno largamente sostituito questo esame, un tempo di riferimento, a causa della
loro maggior facilità d'uso e minor incidenza di risultati falsi negativi. La
scintigrafia è migliore anche nell'evidenziare il riempimento e lo svuotamento
della colecisti.
L'ECO è la tecnica meno costosa, più sicura e più sensibile per la visualizzazione
del sistema biliare e, in particolare, della colecisti. L'accuratezza per la diagnosi
delle patologie della colecisti o da calcoli è prossima al 100%, anche se è
necessaria una discreta abilità da parte dell'esecutore dell'esame. I calcoli
emettono degli intensi echi con cono d'ombra posteriore e possono essere mobili
per la forza di gravità. La dimensione dei calcoli può essere definita
accuratamente, ma può essere difficile determinarne il numero, quando sono
tanti, a causa della loro sovrapposizione. I criteri per la diagnosi di colecistite
acuta includono un ispessimento della parete della colecisti, la presenza di un
liquido pericolecistico, la presenza di un calcolo occludente il colletto della
colecisti e la dolorabilità alla palpazione (segno di Murphy). I polipi della colecisti
sono un frequente reperto accidentale. Il carcinoma si presenta come una massa
solida, senza caratteristiche specifiche.
Biopsia epatica
il carcinoma è biancastro.
Le indicazioni alla biopsia percutanea del fegato sono elencate nella Tab. 37-1.
La biopsia ecoguidata con ago sottile, rivela la presenza di carcinomi metastatici
in almeno il 66% dei casi e può permettere la diagnosi anche se gli altri esami
per immagini sono negativi; l'esame citologico del liquido ottenuto con la biopsia
fornisce dei risultati positivi in un altro 10% dei casi. I risultati sono meno validi in
caso di linfoma e sono scarsamente correlati con l'impressione clinica di
interessamento epatico. La biopsia è utile specialmente per evidenziare la TBC e
le altre infiltrazioni granulomatose e può chiarire i problemi del fegato trapiantato
(lesione ischemica, rigetto, patologia della via biliare, epatite virale).
Manuale Merck
ITTERO
Sommario:
Introduzione
Metabolismo della bilirubina
Approccio clinico all'ittero
Sintomi e segni
Esami di laboratorio
Colorazione gialla della cute, delle sclere e di altri tessuti causata da un eccesso
di bilirubina circolante.
Il catabolismo dell'eme porta alla produzione dei pigmenti biliari; i suoi precursori
sono l'Hb dei GR in disfacimento, i precursori dei GR nel midollo osseo, nonché
le proteine contenenti questo gruppo prodotte nel fegato e in altri tessuti. Non
esiste alcuna prova circa l'esistenza di una sintesi diretta della bilirubina a partire
dai precursori dell'eme. La bilirubina, un anione organico pigmentato,
strettamente correlato alle porfirine e ad altri composti tetrapirrolici, è un prodotto
insolubile del catabolismo. Per essere escreta deve essere convertita in una
forma idrosolubile; questa trasformazione rappresenta l'obiettivo finale del
metabolismo della bilirubina, che si svolge attraverso 5 tappe fondamentali:
condizioni (p. es., l'acidosi), mentre alcune sostanze (p. es., certi antibiotici e i
salicilati) competono con la bilirubina per i siti di legame dell'albumina.
3. Captazione epatica: sono ancora poco chiari i dettagli della captazione della
bilirubina da parte del fegato e l'importanza delle proteine di legame (binding
proteins) intracellulari (p. es., la ligandina o la proteina Y). La captazione della
bilirubina avviene attraverso un trasporto attivo ed è rapida, ma non include la
quota legata all'albumina sierica.
Nei pazienti affetti da una chiara malattia epato-biliare, non è molto importante,
dal punto di vista diagnostico, conoscere i valori della bilirubina coniugata e di
quella non coniugata. In particolare, questo non permette di differenziare l'ittero
epatocellulare da quello colestatico, perché l'iperbilirubinemia è di tipo misto
indipendentemente dalla causa di base. Il frazionamento è utile solo se si
sospettano dei disordini di tipo non coniugato (v. oltre); questi disordini
determinano un ittero in assenza di un'epatopatia dimostrabile.
Sintomi e segni
Esami di laboratorio
Gli esami per immagini sono molto utili per la diagnosi delle patologie infiltrative e
colestatiche (v. oltre Colestasi). L'ecografia addominale, la TC e la RMN
evidenziano frequentemente le lesioni metastatiche e le altre lesioni focali del
fegato e, a questo fine, hanno sostituito la scintigrafia epatica. Tuttavia, queste
metodiche non sono altrettanto utili nella diagnosi delle malattie epatocellulari
diffuse (p. es., la cirrosi), poiché i reperti sono, solitamente, aspecifici.
Manuale Merck
ITTERO
COLESTASI
Sommario:
Introduzione
Eziologia
Fisiopatologia
Sintomi e segni
Diagnosi
Terapia
Eziologia
Il deflusso della bile può essere alterato a qualsiasi livello, dal canalicolo biliare
all'ampolla di Vater. Dal punto di vista clinico, è fondamentale la distinzione tra
cause intraepatiche e cause extraepatiche.
Le cause intraepatiche più comuni sono l'epatite (v. Cap. 42), la tossicità indotta
dai farmaci (v. Cap. 43) e l'epatopatia alcolica (v. Cap. 40). Le cause meno
frequenti includono la cirrosi biliare primitiva (v. Cap. 41), la colestasi della
gravidanza (v. Disordini epatici nel Cap. 251), il carcinoma metastatico e
numerose malattie più rare.
Le cause extraepatiche più comuni sono la litiasi del coledoco e il carcinoma del
pancreas. Le cause meno frequenti includono la stenosi benigna del coledoco
(solitamente in rapporto a un pregresso intervento chirurgico), il carcinoma delle
vie biliari, la pancreatite o la pseudocisti pancreatica e la colangite sclerosante.
Fisiopatologia
Gli effetti fisiopatologici della colestasi sono dovuti al reflusso dei costituenti della
bile (principalmente la bilirubina, i sali biliari e i lipidi) nella circolazione sistemica
e alla loro mancata eliminazione, data l'impossibilità a raggiungere l'intestino. La
ritenzione di bilirubina produce un ittero a iperbilirubinemia mista con emissione
di pigmenti biliari coniugati nelle urine; le feci spesso sono acromiche perché una
scarsa quantità di bilirubina raggiunge l'intestino. Il prurito è spesso imputato agli
elevati livelli di sali biliari circolanti, ma la correlazione è scarsa e la sua
patogenesi rimane oscura. Poiché i sali biliari sono necessari per l'assorbimento
dei grassi e della vitamina K, un ostacolo all'escrezione dei sali biliari può
causare steatorrea e ipoprotrombinemia. Se la colestasi è di vecchia data (p. es.,
nella cirrosi biliare primitiva) si possono verificare nel tempo un'osteoporosi o
un'osteomalacia dovute al concomitante malassorbimento di Ca e di vitamina D.
La ritenzione di colesterolo e di fosfolipidi causa un'iperlipemia, a cui possono
contribuire anche un aumento della sintesi epatica e una diminuzione
dell'esterificazione plasmatica del colesterolo; i valori dei trigliceridi non
subiscono modificazioni. I lipidi circolano sotto forma di un'unica lipoproteina
alterata, a bassa densità, chiamata lipoproteina X.
Sintomi e segni
Diagnosi
Gli esami di laboratorio hanno una limitata utilità diagnostica. L'alterazione più
tipica è data da un valore sierico, sproporzionatamente elevato, della fosfatasi
alcalina dovuto più a un aumento della sintesi epatica che a un'ostacolata
escrezione, ma che, comunque, non aiuta a identificare la malattia di base. Allo
stesso modo, i valori della bilirubinemia riflettono la gravità, ma non la causa,
della colestasi e la bilirubinemia frazionata non aiuta a distinguere una forma
intraepatica da una extraepatica. I valori dell'aminotransferasi dipendono
ampiamente dalla causa di base, ma solitamente sono solo leggermente
aumentati. Un aumento marcato suggerisce un processo epatocellulare, ma si
verifica occasionalmente anche nella colestasi extraepatica, specialmente nel
caso di un'ostruzione acuta causata da un calcolo nel coledoco. Un'amilasemia
elevata, solitamente indica un'ostruzione extraepatica. La riduzione del tempo di
protrombina dopo la somministrazione di vitamina K indica un'ostruzione
extraepatica, ma anche le malattie epatocellulari possono rispondere nello stesso
Gli esami per immagini del tratto biliare sono fondamentali (v. Cap. 37).
L'ecografia, la TC e la RMN mostrano la dilatazione dei dotti biliari, anche se
l'assenza di questo segno non indica necessariamente una colestasi intraepatica,
specialmente nelle situazioni acute. Questi esami possono evidenziare la causa
dell'ostruzione; in genere, i calcoli biliari vengono visti meglio con l'ecografia e le
lesioni pancreatiche con la TC. La maggior parte dei centri usa l'ecografia come
primo esame in caso di colestasi, per il costo relativamente basso.
Quando gli esami speciali non sono disponibili, deve essere considerata
l'opportunità di una laparotomia diagnostica, se il giudizio clinico indirizza verso
un'ostruzione meccanica e se la colestasi peggiora progressivamente. Tuttavia,
l'intervento chirurgico deve essere evitato nei pazienti con epatite colestatica,
virale o alcolica.
Terapia
Manuale Merck
Ittero
Colestasi
Epatomegalia
Ipertensione portale
Ascite
Encefalopatia porto-sistemica
Alterazioni sistemiche
Alterazioni ematologiche
Modificazioni circolatorie
Fibrosi
Cirrosi
Deficit di a1-antitripsina
42. Epatite
Epatite cronica
Necrosi epatocellulare
Colestasi
Epatopatie croniche
Malattia veno-occlusiva
Sindrome di Budd-Chiari
Insufficienza circolatoria
Cisti epatiche
Metastasi epatiche
Carcinoma epatocellulare
Colelitiasi
Colecistite
Coledocolitiasi
Manuale Merck
Gli epatociti (cellule parenchimali) formano la maggior parte della massa epatica.
Queste cellule poligonali sono adiacenti ai sinusoidi ripieni di sangue e sono
organizzate in lamine o placche che si irradiano da ciascuna triade portale verso
le vene centrolobulari adiacenti. Gli epatociti sono responsabili del ruolo centrale
che il fegato riveste nel metabolismo dell'intero organismo. Le importanti funzioni
cui sono deputati includono la formazione e l'escrezione della bile, la regolazione
dell'omeostasi dei carboidrati, la sintesi dei lipidi e la secrezione delle lipoproteine
plasmatiche, il controllo del metabolismo del colesterolo, la sintesi dell'urea,
dell'albumina sierica, dei fattori della coagulazione, di molti enzimi e di numerose
altre proteine e, infine, il metabolismo e l'inattivazione di farmaci e di altre
sostanze estranee all'organismo. Gli epatociti situati nelle differenti regioni
dell'acino dimostrano un'eterogeneità metabolica nell'eseguire questi processi
complessi (p. es., la gluconeogenesi è una funzione svolta principalmente dalle
cellule della zona 1, mentre la glicolisi avviene principalmente nelle cellule della
zona 3). Nella maggior parte delle epatopatie, si verificano delle disfunzioni
epatocellulari di grado variabile, che determinano diverse alterazioni dei
parametri clinici e di laboratorio.
Manuale Merck
Cerca
Cerca
file:///F|/sito/merck/ricerca.html02/09/2004 2.00.41
MSD Italia
Manuale Merck
Indice figure
FIG. 3-1 Effetto del trattamento con vitamina D2 (50 mg/die) sui valori
plasmatici del calcio, del fosforo, della fosfatasi alcalina e dei
metaboliti della vitamina D in un bambino affetto da rachitismo.
FIG. 84-1 (A) Membrana timpanica dell’orecchio destro; (B) cavo del
timpano dopo la rimozione della membrana timpanica.
FIG. 101-1 Siti delle lesioni delle vie ottiche superiori e difetti corrispondenti
del campo visivo.
FIG. 102-1 Vizi di rifrazione. (A) Emmetropia; (B) miopia; (C) ipermetropia; (D)
astigmatismo.
FIG. 146-1 Modello dei due segnali per l’attivazione delle cellule T.
FIG. 202-2 Infarto miocardico acuto in sede anteriore dopo le prime 24 ore.
FIG. 202-3 Infarto miocardico acuto in sede anteriore diversi giorni dopo
l’esordio.
FIG. 256-4 Velocità di crescita lineare (altezza) nei ragazzi e nelle ragazze in
cm/anno.
FIG. 259-1 Nomogramma per il calcolo della superficie corporea dei bambini.
FIG. 261-6 Nella trasposizione dei grossi vasi, in Ao entra sangue non
ossigenato, il VD è ipertrofico e il forame ovale è sede di un
minimo mescolamento di sangue.
FIG. 263-6 Colpo sull’addome nel paziente che giace a terra (cosciente o
meno).
FIG. 276-1 (A) Regola del nove e (B) diagramma di Lund-Browder per
valutare l’estensione delle ustioni.
FIG. 296-1 Clearance della creatinina corretta per età in uomini normali.
file:///F|/sito/merck/figure/00101.html02/09/2004 2.00.44
Manuale Merck - Figura
FIG. 3-1. Effetto del trattamento con vitamina D2 (50 mg/die) sui valori plasmatici del calcio,
del fosforo, della fosfatasi alcalina e dei metaboliti della vitamina D in un bambino affetto da
rachitismo.
L'intervallo dei valori normali è indicato dalle linee orizzontali. Da "Rickets in a breastfed infant."
Nutrition Reviews 42 (11): 380-382, 1984; riproduzione autorizzata.
file:///F|/sito/merck/figure/00301.html02/09/2004 2.00.45
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/00302.html02/09/2004 2.00.45
Manuale Merck - Figura
FIG. 3-3. Ciclo della vitamina K. Questo ciclo ha lo scopo di conservare la vitamina K. Basato
sull'assunzione della vitamina K, il ciclo si ripete da 200 a 2000 volte al giorno negli uomini. Il
prodotto della γ-carbossilazione della vitamina K idrochinone è la vitamina K epossido, che è
nuovamente ridotto a vitamina K idrochinone in due fasi. I farmaci cumarolici inibiscono in maniera
significativa queste due riduttasi.
file:///F|/sito/merck/figure/00303.html02/09/2004 2.00.45
Manuale Merck - Figura
FIG. 8-1. Biosintesi degli ormoni tiroidei. ATP = adenosina trifosfato; cAMP = adenosina 3´:5´-
monofosfato ciclico; I = ioduro; NADPH = forma ridotta del nicotinamide adenin dinucleotide fosfato;
PTU = propiltiouracile; T3 = triiodotironina; T4 = tiroxina; TBG = globulina legante la tiroxina; TBPA =
prealbumina legante la tiroxina (transtiretina); TSH = ormone tireo-stimolante.
file:///F|/sito/merck/figure/00801.html02/09/2004 2.00.46
Manuale Merck - Figura
FIG. 12-1. Quadri ECG nell'ipokaliemia e nell'iperkaliemia. (Il potassio sierico è espresso in mEq/
l.)
file:///F|/sito/merck/figure/01201.html02/09/2004 2.00.46
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/01401.html02/09/2004 2.00.47
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/06101.html02/09/2004 2.00.47
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/06201.html02/09/2004 2.00.47
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/06301.html02/09/2004 2.00.48
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/06401.html02/09/2004 2.00.48
Manuale Merck - Tabella
FEF 25-75% Flusso espiratorio forzato medio tra il 25 e il PetCO2 Pressione parziale della CO2 di
75% della FVC fine espirazione
FEV1(l) Volume espiratorio forzato in 1s, in litri PEF Picco di flusso espiratorio (l/min)
FEV1 %FVC Volume espiratorio forzato in 1s espresso in PiO2 Pressione parziale di O2 inspirato
percentuale della FVC
MEF 50% FVC Flusso espiratorio massimale al 50% della RV Volume residuo
FVC
MIF 50% FVC Flusso inspiratorio massimale al50% della Ventilazione (l/min)
FVC
MIP Massima pressione inspiratoria (cmH2O) VC Capacità vitale
PaCO2 Pressione parziale della CO2 alveolare CO2 Produzione di CO2 (l/min)
Vt Volume corrente
file:///F|/sito/merck/figure/06402.html02/09/2004 2.00.49
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/06403.html02/09/2004 2.00.49
Manuale Merck - Figura
corde vocali, gozzo). La parte alta e bassa della curva sono appiattite, cosicché la forma ricorda
quella di un rettangolo. L'ostruzione fissa limita i flussi sia durante l'inspirazione che durante
l'espirazione e il MEF = MIF.
FIG. 64-4. (E) Ostruzione extratoracica variabile (p. es., paralisi delle corde vocali). Quando una
sola corda vocale è paralizzata, essa si muove passivamente secondo il gradiente di pressione
attraverso la glottide. Durante l'inspirazione forzata, essa è tirata all'interno, causando un plateau di
flusso inspiratorio diminuito. Durante l'espirazione forzata, essa viene passivamente spinta di lato e
il flusso espiratorio è mantenuto, cioè, il MIF 50%FVC è (F) Ostruzione intratoracica variabile (p.
es., tracheomalacia). Durante l'inspirazione forzata, una pressione pleurica negativa mantiene
aperta la trachea mobile. Con l'espirazione forzata, la perdita del supporto strutturale provoca il
restringimento della trachea e un plateau di flusso diminuito (un breve periodo di flusso conservato
è osservabile prima che si manifesti la compressione della via aerea).
Le abbreviazioni sono spiegate nella TAB. 64-1.
file:///F|/sito/merck/figure/06405.html02/09/2004 2.00.51
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/06406.html02/09/2004 2.00.51
Manuale Merck - Figura
FIG. 65-1. La cricotirotomia d'emergenza. Il paziente giace supino con il collo in estensione.
Dopo preparazione sterile, il laringe è afferrato con una mano mentre con una lama si procede
all'incisione della cute, del tessuto sottocutaneo e della membrana cricotiroidea precisamente sulla
linea mediana, guadagnando un accesso alla trachea. Un tubo cavo viene utilizzato per tenere
aperta la via aerea.
file:///F|/sito/merck/figure/06501.html02/09/2004 2.00.52
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/06701.html02/09/2004 2.00.52
Manuale Merck - Figura
FIG. 68-1. Interrelazioni tra broncopneumopatia cronica ostruttiva (COPD), bronchite cronica,
enfisema e asma.
Le aree delimitate in questo diagramma di Venn non sono proporzionali alle reali dimensioni delle
patologie. I tre cerchi sovrapposti rappresentano i pazienti con bronchite cronica, con enfisema e
con asma. Le aree più scure rappresentano quelli con COPD. I pazienti asmatici con ostruzione al
flusso aereo completamente reversibile (area 9) non sono considerati affetti da COPD. I pazienti
con asma la cui ostruzione bronchiale non regredisce completamente sono spesso quasi
indistinguibili da quelli affetti da bronchite cronica ed enfisema con ostruzione del flusso aereo
parzialmente reversibile e iperreattività bronchiale.
Pertanto, i pazienti affetti da asma con ostruzione persistente sono classificati all’interno della
COPD (area 6, 7 e 8). La bronchite cronica e l’enfisema con ostruzione bronchiale di solito si
manifestano insieme (area 5) e alcuni pazienti sono affetti anche da asma (area 8). I pazienti con
asma esposti cronicamente a fattori irritanti, come il fumo di sigaretta, possono sviluppare una
tosse produttiva cronica, una caratteristica della bronchite cronica (area 6). Negli USA, tali pazienti
sono spesso definiti affetti da bronchite asmatica o da COPD asmatica. I pazienti con bronchite
cronica o enfisema senza ostruzione al flusso aereo (aree 1, 2 e 11) non sono considerati affetti da
COPD. I pazienti con ostruzione delle vie aeree dovute a patologie a eziologia nota o a patologie
specifiche, come la fibrosi cistica o la bronchiolite fibrosa obliterante (area 10), non sono compresi
in questa definizione.
Modificato da American Thoracic Society: "Linee guida per la diagnosi e il trattamento dei pazienti
con broncopneumopatia cronica ostruttiva" American Journal of Respiratory and Critical Care
Medicine, 1995;152:S77-S120; riproduzione autorizzata.
file:///F|/sito/merck/figure/06801.html02/09/2004 2.00.53
Manuale Merck - Figura
FIG. 68-2.Abitudine al fumo, FEV1 ed età. Sono rappresentati tre gruppi confrontabili, seguiti dai
45 agli 85 anni di età. I non fumatori (curva superiore) mostrano un declino del FEV1 secondo un
tragitto curvilineo; all'età di 85 anni, il FEV1 non è ancora sceso sotto 0,8 l (indicato da una linea
orizzontale), livello al quale la dispnea gen-eralmente compare durante le attività quotidiane (ADL).
Il FEV1 dei fumatori (curva inferiore) diminuisce con una pendenza più ripida rispetto ai non
fumatori, fino a raggiungere 0,8 l prima dei 70 anni. Alla fine del settimo e nell'ottavo decennio di
vita, i fumatori diventano dispnoici per sforzi di lieve entità e cominciano ad affollare le cliniche
respiratore e le unità di terapia intensiva e a morire a causa della COPD. Negli ex-fumatori (curva di
mezzo) che hanno fumato almeno 20 sigarette al giorno per 25 anni e che hanno smesso di fumare
all'età di 45 anni, il FEV1 non diminuisce per 5 anni e poi si riduce secondo un percorso parallelo a
quello dei non fumatori. Il FEV1 non scende a 0,8 l fino all'età di 85 anni. La cessazione del fumo di
sigaretta a 45 anni ritarda la comparsa della dispnea di circa 15 anni.
Modificato da Snider GL: "Chronic obstructive pulmonary disease," in Stein JH, editor: In-ternal
Medicine, ed. 5, St. Louis, 1998, Mosby-Year Book, Inc.; riproduzione autorizzata.
file:///F|/sito/merck/figure/06802.html02/09/2004 2.00.53
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/08201.html02/09/2004 2.00.54
Manuale Merck - Figura
FIG. 82-2. Audiogramma in un paziente con otosclerosi prima (sinistra) e dopo (destra)
intervento di stapedectomia. L'audiogramma preoperatorio mostra un'ipoacusia di tipo
trasmissivo in entrambe le orecchie. È presente un gap via aerea-via ossea di 40-dB. Inoltre,
sembra essere presente una perdita uditiva a 2 kHz (tacca di Carhart) che scompare assieme
all'ipoacusia di trasmissione dopo la stapedectomia dell'orecchio sinistro.
file:///F|/sito/merck/figure/08202.html02/09/2004 2.00.55
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/08203.html02/09/2004 2.00.55
Manuale Merck - Figura
FIG. 84-1. (A) Membrana timpanica dell'orecchio destro; (B) cavo del timpano dopo la
rimozione della membrana timpanica.
file:///F|/sito/merck/figure/08401.html02/09/2004 2.00.56
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/08402.html02/09/2004 2.00.56
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/08601.html02/09/2004 2.00.57
Manuale Merck - Figura
FIG.90-1. Sezione trasversale dell'occhio. La zonula di Zinn tiene il cristallino sospeso, mentre il
muscolo del corpo ciliare ne modifica la curvatura. Il corpo ciliare secerne l'umore acqueo, che
riempie la camera posteriore, passa attraverso il forame pupillare nella camera anteriore e viene
drenato attraverso il canale di Schlemm. L'iride regola la quantità di luce che entra nell'occhio,
modificando l'ampiezza della sua apertura centrale, la pupilla. L'immagine visiva viene focalizzata
sulla retina, essendo la fovea (centrale) l'area dell'acuità visiva più fine. La congiuntiva si interrompe
bruscamente al livello del limbus. La cornea è coperta da un epitelio che differisce per molti aspetti
dall'epitelio congiuntivale.
file:///F|/sito/merck/figure/09001.html02/09/2004 2.00.57
Manuale Merck - Figura
FIG.101-1. Siti delle lesioni delle vie ottiche superiori e difetti corrispondenti del campo
visivo.
file:///F|/sito/merck/figure/10101.html02/09/2004 2.00.58
Manuale Merck - Figura
FIG.102-1.Vizi di rifrazione. (A) Emmetropia; (B) miopia; (C) ipermetropia; (D) astigmatismo.
file:///F|/sito/merck/figure/10201.html02/09/2004 2.00.58
Manuale Merck - Figura
FIG.102-2.Cheratotomia radiale.
file:///F|/sito/merck/figure/10202.html02/09/2004 2.00.59
Manuale Merck - Figura
FIG.102-3.Cheratotomia astigmatica.
file:///F|/sito/merck/figure/10203.html02/09/2004 2.00.59
Manuale Merck - Figura
FIG.106-1.Identificazione dei denti. I denti di ogni quadrante della bocca sono contrassegnati da
un simbolo: le lettere per i denti decidui e i numeri per i denti permanenti. Una linea orizzontale, che
indica lo spazio tra i mascellari, e una linea verticale, che indica la linea mediana della faccia,
vengono utilizzate con i simboli per indicare in quale quadrante si trova il dente. Per esempio,
indica il primo molare mandibolare sinistro deciduo; indica il primo molare mascellare destro
permanente.
file:///F|/sito/merck/figure/10601.html02/09/2004 2.00.59
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/10602.html02/09/2004 2.01.00
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/10701.html02/09/2004 2.01.00
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/12901.html02/09/2004 2.01.01
Manuale Merck - Figura
FIG. 130-1. Valutazione della eritrocitosi. BM (Bone Marrow) = midollo osseo; COHb =
carbossiemoglobina; Dx = diagnosi; 51Cr = cromo radioattivo marcato; 125I = radioiodio marcato;
P50 = pressione parziale di O2 per cui l'Hb è satura al 50%. (Da Berk PD, et al: "Therapeutic
recommendations in policythemia vera study group protocols." Seminars in Hematology 23(2):132-
143, 1986; riproduzione autorizzata.)
file:///F|/sito/merck/figure/13001.html02/09/2004 2.01.01
Manuale Merck - Figura
FIG. 131-1. Coagulazione. (In alto a destra) Reazioni iniziate in vitro quando il sangue è esposto a
una superficie carica negativamente. (In alto a sinistra) Reazioni generate quando il sangue è
esposto al fattore tissutale, una lipoproteina presente sulla superficie della membrana di alcune
cellule. (Per semplificare, non è stato illustrato il ruolo degli ioni CA nella formazione di tutti i
complessi, nell'attivazione del fattore IXa da parte del fattore XIa e nell'attivazione del fattore XIII).
CAPM = chininogeno ad alto peso molecolare; Kal = callicreina; Prek = precallicreina; TF = fattore
tissutale. (Modificata da West JB: Physiological Basis of Medical Practice, ed.12. Baltimore,
Williams &Wilkins Co.,1989;riproduzione autorizzata.)
file:///F|/sito/merck/figure/13101.html02/09/2004 2.01.01
Manuale Merck - Figura
FIG. 131-2. Reazioni generali della fibrinolisi. (Modificata da Rapaport SI: "Normal Hemostasis,"
In Textbook of Internal Medicine, edito da WN Kelley. Philadelphia, Lippincott-Raven Publishers,
1989; riproduzione autorizza-ta).
file:///F|/sito/merck/figure/13102.html02/09/2004 2.01.01
Manuale Merck - Figura
FIG. 142-1. Il ciclo cellulare. G0 = fase di riposo (cellule non proliferanti); G1 = fase variabile che
precede la sintesi del DNA (da 12 h ad alcuni giorni); S = sintesi di DNA (di solito 2-4 h); G2 = fase
che segue la sintesi del DNA (dura 2-4 h); nelle cellule si ritrova un contenuto tetraploide di DNA;
M1 = mitosi (1-2 h).
file:///F|/sito/merck/figure/14201.html02/09/2004 2.01.02
Manuale Merck - Figura
FIG. 146-1. Modello dei due segnali per l'attivazione delle cellule T. La perdita del 2° segnale
ha come risultato l'anergia o la tolleranza. MHC = complesso maggiore di istocompatibilità; TCR =
recettore della cellula T.
file:///F|/sito/merck/figure/14601.html02/09/2004 2.01.02
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/14602.html02/09/2004 2.01.02
Manuale Merck - Figura
FIG. 146-3. Schema della molecola immunoglobulinica che mostra le catene pesanti e le
catene leggere. CH = regione costante della catena pesante; CL = regione costante della catena
leggera; Fab = frammento legante l'antigene; Fc = frammento cristallizzabile; VH = regione variabile
della catena pesante; VL = regione variabile della catena leggera.
file:///F|/sito/merck/figure/14603.html02/09/2004 2.01.03
Manuale Merck - Figura
FIG. 146-4. Vie di attivazione del complemento. I componenti sono elencati tra parentesi; le
proteine regolatorie sono tra parentesi quadre, in corsivo. MBL = Lectina legante il mannano.
file:///F|/sito/merck/figure/14604.html02/09/2004 2.01.03
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/14605.html02/09/2004 2.01.03
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/14606.html02/09/2004 2.01.04
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/14607.html02/09/2004 2.01.04
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/14901.html02/09/2004 2.01.05
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/16501.html02/09/2004 2.01.05
Manuale Merck - Figura
FIG. 165-2. Dermatomeri delle sensibilità. (Ridisegnato da Keegan JJ, Garrett FD, Anatomical
Record 102:409-437, 1948; riproduzione autorizzata del Wistar Institute, Philadelphia,
Pennsylvania.)
file:///F|/sito/merck/figure/16502.html02/09/2004 2.01.05
Manuale Merck - Figura
FIG. 165-3. Distribuzione cutanea dei nervi: arto superiore. (Ridisegnata da Anatomy, ed. 5,
edited by R O'Rahilly. Philadelphia, WB Saunders Company, 1986; riproduzione autorizzata)
file:///F|/sito/merck/figure/16503.html02/09/2004 2.01.06
Manuale Merck - Figura
FIG. 165-4. Distribuzione cutanea dei nervi: arto inferiore. (Ridisegnata da Anatomy, ed. 5,
edited by R O'Rahilly. Philadelphia, WB Saunders Company, 1986; riproduzione autorizzata)
file:///F|/sito/merck/figure/16504.html02/09/2004 2.01.06
Manuale Merck - Figura
FIG. 166-1. Schema della neurotrasmissione. I potenziali d'azione aprono i canali assonali del
calcio (non mostra-to). Il Ca++ attiva il rilascio dei neurotrasmettitori (NT) dalle vescicole in cui sono
immagazzinati. Le molecole di NT riempiono il solco sinaptico. Alcune si legano ai recettori
postsinaptici, iniziando una reazione. Le altre sono pompate indietro nell'assone e immagazzinate o
diffuse nei tessuti circostanti.
file:///F|/sito/merck/figure/16601.html02/09/2004 2.01.07
Manuale Merck - Figura
FIG. 173-1. Stadi del sonno nell'adulto in una notte. Il sonno a movimenti oculari rapidi (REM)
avviene ciclica-mente durante la notte ogni 90-120 min. Lo stadio 1 ammonta al 2-5% del tempo; lo
stadio2, al 45-55%; lo stadio 3, al 3-8%; lo stadio 4, al 10-15% e il REM, al 20-25%. Brevi risvegli
avvengono normalmente durante la notte, specialmente alla fine di ogni ciclo di sonno.
file:///F|/sito/merck/figure/17301.html02/09/2004 2.01.07
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/18201.html02/09/2004 2.01.08
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/18701.html02/09/2004 2.01.08
Manuale Merck - Figura
FIG. 197-1. Normale profilo del polso venoso giugulare. L'onda c è dovuta all'impulso carotideo
trasmesso, ma è di rado osservabile clinicamente.
file:///F|/sito/merck/figure/19701.html02/09/2004 2.01.09
Manuale Merck - Figura
FIG. 197-2. Rappresentazione schematica dei rilievi obiettivi in un paziente con stenosi
aortica e insufficienza mitralica. Sono rappresentati i soffi, le loro caratteristiche, l'intensità e le
irradiazioni. Il tono di chiusura della valvola polmonare segue il tono di chiusura della valvola
aortica. Sono individuabili l'itto del ventricolo sinistro, piuttosto prominente, e un impulso
ventricolare destro. Sono presenti un quarto tono (S4) e un fremito sistolico (TS); a = tono di
chiusura della valvola aortica; p = tono di chiusura della valvola polmonare; S1 = primo tono; S2 =
secondo tono; 3/6 = intensità del soffio in crescendo-decrescendo (si irradia ai vasi del collo
bilateralmente); 2/6 = intensità del soffio apicale olosistolico in crescendo; 1+ = lieve impulso
precordiale da ipertrofia ventricolare destra (la freccia indica la direzione dell'impulso); 2+ = itto
ventricolare sinistro, di entità moderata (la freccia indica la direzione dell'impulso).
file:///F|/sito/merck/figure/19702.html02/09/2004 2.01.09
Manuale Merck - Figura
FIG. 198-1. Rappresentazione schematica dei vasi polmonari come evidenziati alla rx del
torace in proiezione frontale nell'adulto in posizione eretta (polmone destro). (A) Vasi
polmonari normali. Notare che i vasi periferici di maggior calibro si trovano nei campi polmonari
inferiori. (B) Aumento generalizzato della prominenza dei vasi polmonari, tipico degli ampi shunt
sinistro-destro che si riscontrano nelle cardiopatie congenite e degli stati di alta gittata (p. es.,
anemia, gravidanza, iperidratazione). (C) Aumento del calibro dei vasi dei campi polmonari
superiori con vasi relativamente più piccoli nei campi inferiori (che possono non essere visibili in
presenza di edema), tipico dello scompenso cronico del cuore sinistro (p. es., stenosi mitralica
grave). (D) Arterie polmonari principali dilatate e tortuose con arterie polmonari periferiche di calibro
relativamente piccolo, quadro tipico dell'ipertensione pol-monare acquisita cronica grave dovuta a
elevate resistenze periferiche e polmonari. (Modificata da: "Nomenclature and Criteria for Diagnosis
of Diseases of the Heart and Great Vessels", ed. 8. New York, New York Heart Association, 1979;
riproduzione autorizzata.) .
file:///F|/sito/merck/figure/19801.html02/09/2004 2.01.09
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/19802.html02/09/2004 2.01.10
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/19803.html02/09/2004 2.01.10
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/19804.html02/09/2004 2.01.11
Manuale Merck - Figura
FIG. 198-5. Rappresentazione schematica del ciclo cardiaco, che mostra le curve di
pressione dei grossi vasi e delle camere cardiache, i toni cardiaci, il polso venoso giugulare
e l'ECG. Ao = aorta; AP = arteria polmonare; AS = atrio sinistro; VS = ventricolo sinis-tro; AD = atrio
destro; VD = ventricolo destro. A sco-po didattico, gli intervalli di tempo sono stati modificati e il
punto z è stato prolungato. (Adattata da The Heart, ed. 5, pubblicato da JW Hurst, et al. New York,
Mc-Graw-Hill, Inc., 1982; e A Primer of Cardiology, ed. 4, di GE Burch. Philadelphia, Lea & Febiger,
1971; riproduzione autorizzata.)
FIG. 202-1. Infarto miocardico acuto in sede anteriore, tracciato resgistrato entro poche ore dall'esordio.
Notare l'importante sopraslivellamento del tratto ST in: I, aVL, V4, e V6 e il sottoslivellamento reciproco nelle
altre derivazioni.
file:///F|/sito/merck/figure/20201.html02/09/2004 2.01.11
Manuale Merck - Figura
FIG. 202-2. Infarto miocardico acuto in sede anteriore dopo le prime 24 ore. Notare che il
sopraslivellamento del tratto ST è meno accentuato; notare anche la comparsa di onde Q significative e la
decurtazione delle onde R in: I, aVL, V4 e V6.
file:///F|/sito/merck/figure/20202.html02/09/2004 2.01.12
Manuale Merck - Figura
FIG. 202-3. Infarto miocardico acuto in sede anteriore diversi giorni dopo l'esordio. Le onde Q significative e
l'amputazione delle onde R persistono. Il tratto ST è ora essenzialmente isoelettrico. L'ECG probabilmente si
modificherà molto lentamente nei mesi successivi.
file:///F|/sito/merck/figure/20203.html02/09/2004 2.01.12
Manuale Merck - Figura
FIG. 202-4. Infarto miocardico acuto infero-posteriore, tracciato registrato entro poche ore dall'esordio dei
sintomi. Notare il sopraslivellamento iperacuto del tratto ST in II, III e aVF e il sottoslivellamento reciproco nelle
altre derivazioni.
file:///F|/sito/merck/figure/20204.html02/09/2004 2.01.12
Manuale Merck - Figura
FIG. 202-5. Infarto miocardico acuto infero-posteriore dopo le prime 24 ore. Notare la comparsa di onde Q
significative nelle derivazioni II, III e aVF e la riduzione del sopraslivellamento del tratto ST nelle stesse
derivazioni.
file:///F|/sito/merck/figure/20205.html02/09/2004 2.01.13
Manuale Merck - Figura
FIG. 202-6. Infarto miocardico acuto infero-posteriore diversi giorni dopo l'esordio. Il tratto ST adesso è
isoelettrico. Sono presenti onde Q patologiche in II, III e aVF, che indicano che la cicatrice miocardica persiste.
file:///F|/sito/merck/figure/20206.html02/09/2004 2.01.13
Manuale Merck - Figura
FIG. 203-1. Curve di Frank-Starling. L'ordinata (pressione sistolica, gittata sistolica, gittata
cardiaca, lavoro pulsatorio, lavoro cardiaco) rappresenta la capacità del ventricolo di assolvere alla
sua funzione di pompa. L'ascissa (lunghezza diastolica del muscolo, pressione telediastolica,
volume telediastolico) rappresenta la misura diretta o indiretta della lunghezza o dello stiramento
delle fibre miocardiche. Le linee tratteggiate indicano i valori normali a riposo; la curva normale
passa attraverso il punto di intersezione delle linee tratteggiate. In condizioni normali, la pressione
sistolica del ventricolo sinistro, la gittata sistolica e il lavoro aumentano rapidamente a mano a
mano che la fibra miocardica si allunga in telediastole. Esiste una famiglia di curve di funzione
ventricolare che illustrano la funzione cardiaca in condizioni normali e patologiche. Nello
scompenso cardiaco (Heart Failure, HF) causato da una contrattilità ridotta, la funzione ventricolare
si riduce bruscamente (punto A). La riduzione della gittata sistoli-ca aumenta il volume telediastolico
con conseguente stiramento del muscolo cardiaco in diastole. La curva di funzione ventricolare si
sposta a destra e diviene relativamente piatta, al fine di mantenere una funzione cardiaca
relativamente normale a riposo (punto B). Perciò, un'adeguata funzione cardiaca a riposo consegue
all'aumento del volume e della pressione diastolica. La terapia con un farmaco inotropo migliora la
curva della funzione ventricolare (punto C), che, tuttavia, resta patologica. La riduzione del
postcarico può avere effetti simili. Questa figura mostra una relazione diretta fra la lunghezza
diastolica del muscolo e la pressione e il volume telediastolici, una relazione che è generalmente
vera quando la contrattilità ventricolare è ridotta. Questa relazione non si applica allo scompenso
cardiaco dovuto all'aumento della rigidità ("stiffness") diastolica del miocardio: in tal caso, la gittata
cardiaca è solitamente normale, la pressione telediastolica è elevata, ancora la lunghezza delle
fibre muscolari può essere normale. Il problema delle patologie che provocano un'aumentata rigidità
diastolica è la marcata riduzione della distensibilità ("compliance") miocardica e quindi il patologico
aumento delle pressioni di riempimento ventricolari e la congestione, pur in presenza di una
normale fase eiettiva. (Adattata da Spann JF, Mason DT, Zelis R: "Recent advances in the
understanding of congestive heart failure (II)." Modern Concepts of Cardiovascular Dis-ease 39:79-
84, 1970; riproduzione autorizzata da American Heart Association, Inc.)
file:///F|/sito/merck/figure/20301.html02/09/2004 2.01.13
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/20302.html02/09/2004 2.01.13
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/20303.html02/09/2004 2.01.14
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-1. Tracciati di ritmo cardiaco da un ECG ambulatoriale delle 24 ore (Holter). Nota le
tipiche modificazioni della frequenza al momento dell'inizio del sonno e al risveglio (frecce).
file:///F|/sito/merck/figure/20501.html02/09/2004 2.01.14
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-2. Registrazioni da uno studio elettrofisiologico invasivo. I, aVF e V1 sono derivazioni
di superficie. Vengono anche mostrati l'elettrogramma dell'atrio destro (EAD), l'elettrogramma del
fascio di His (His Bundle Electrogram, HBE) e l'elettrogramma del ventricolo destro (EVD). Durante
pacing regolare del ventricolo destro (S1), due extrasistoli (S2 e S3) iniziano una tachicardia
ventricolare monomorfa. Notare la dissociazione dell'attiv-ità dell'atrio destro.
file:///F|/sito/merck/figure/20502.html02/09/2004 2.01.15
Manuale Merck - Figura
complesso QRS. Sulla base di una definizione arbitraria dell'energia terminale del complesso QRS
in relazione al tempo, la parte terminale rappresenta l'attività tardiva ed è patologica.
FIG. 205-4. Battiti ectopici atriali (BEA). Viene mostrato un tracciato ECG in derivazione II. Dopo
il secondo battito di origine sinusale, l'onda T è deformata da un BEA. Dal momento che il BEA si
verifica relativamente presto durante il ciclo sinusale, il pacemaker del nodo del seno viene
resettato e una pausa meno che compensatoria precede il battito sinusale successivo.
file:///F|/sito/merck/figure/20504.html02/09/2004 2.01.15
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-5. Insorgenza di flutter atriale. Il tracciato ECG mostrato è in V1. Dopo il secondo battito
sinusale normale, un BEA con un intervallo di accoppiamento di 140 ms dà origine a un ritmo atriale
sostenuto con una lunghezza del ciclo di 200 ms (frequenza di 300 bpm) e un grado variabile di
blocco atrioventricolare.
file:///F|/sito/merck/figure/20505.html02/09/2004 2.01.16
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-6. Registrazioni durante fibrillazione atriale. Sono registrate le derivazioni: I, II e V1,
l'elettrogramma atriale (EA), l'elettrogramma del fascio di His (HBE); i marker per il tempo sono a
intervalli di 10 e 100 ms. L'attività elettrica atriale individuata all'elettrogramma atriale non è
regolare. All'interno dell'atrio si ha una serie continua e caotica di fronti d'onda: ciò rappresenta una
fibrillazione atriale. Ciascun complesso QRS è preceduto da una depolarizzazione del fascio di His:
ciò indica l'origine sopraventricolare del QRS.
file:///F|/sito/merck/figure/20506.html02/09/2004 2.01.16
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-7. Insorgenza di fibrillazione atriale (FA). In II, i primi due battiti di origine sinusale sono
seguiti da un singolo battito ectopico atriale. Il ritmo ritorna sinusale, ma solo per poco; è infatti
seguito da un altro battito ectopico atriale, che inizia la fibrillazione atriale.
file:///F|/sito/merck/figure/20507.html02/09/2004 2.01.16
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-8. Tachicardia a QRS stretto. Le onde P non sono visibili perché cadono all'interno dei
complessi QRS. Questo paziente ha una tachicardia da rientro nel nodo atrioventricolare. Notare
l'alternanza del QRS (alternanza dell'ampiezza del QRS; anche altre caratteristiche, quali la
morfologia o il timing, possono essere soggette a fenomeni di alternanza). In passato, si pensava
che tale rilievo fosse specifico delle tachicardie che utilizzano una via accessoria (tachicardia
reciprocante), ma l'alternanza del QRS può verificarsi in ogni tipo di tachicardia a QRS stretto.
file:///F|/sito/merck/figure/20508.html02/09/2004 2.01.17
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-9. Inizio di una tachicardia da rientro nel nodo atrioventricolare. Notare l'onda P
anomala (P´) e il ritardo della conduzione attraverso il nodo atrioventricolare (P´ R lungo).
file:///F|/sito/merck/figure/20509.html02/09/2004 2.01.17
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-10. Tachicardia a QRS stretto: Tachicardia reciprocante ortodromica che usa una
via accessoria in un paziente con sindrome di Wolff-Parkinson-White. L'attivazione avviene
come segue: nodo atrioventricolare, sistema di His-Purkinje, ventricoli, via accessoria, atri. Notare
che l'onda P segue da vicino il complesso QRS, cosicché PR > RP.
file:///F|/sito/merck/figure/20510.html02/09/2004 2.01.18
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/20511.html02/09/2004 2.01.18
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/20512.html02/09/2004 2.01.18
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-13. Sindrome di Wolff-Parkinson-White (WPW). Le derivazioni I, II, III, V1 e V6 (in alto a
sinistra e al centro) mostrano le caratteristiche tipiche della sindrome di WPW, con un intervallo PR
breve e un'onda δ in ritmo sinusale. Durante la registrazione ECG, il paziente sviluppa fibrillazione
atriale (derivazioni V2 e V4 in alto a destra) con una risposta ventricolare molto rapida (sono
registrati intervalli PR di 160 ms). Subito dopo, si sviluppa fi-brillazione ventricolare (striscia di ritmo
in II in basso).
file:///F|/sito/merck/figure/20513.html02/09/2004 2.01.19
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-14. Tachicardia atriale vera. Questa rara tachicardia a QRS stretto prende origine da un
focus automatico patologico o da un circuito localizzato di rientro intra-atriale. Le onde P precedono
i complessi QRS; PR < RP.
file:///F|/sito/merck/figure/20514.html02/09/2004 2.01.19
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-15. Battiti ectopici ventricolari (BEV). La II derivazione mostra un ritmo sinusale
regolare con un'onda P positiva (primo ciclo) seguita da una depolarizzazione prematura dei
ventricoli. L'onda P prematura invertita (secondo ciclo) che segue questo BEV è il risultato della
conduzione ventricoloatriale. Dopo il BEV, si ripristina il ritmo sinusale
file:///F|/sito/merck/figure/20515.html02/09/2004 2.01.20
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/20516.html02/09/2004 2.01.20
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-17. Tachicardia ventricolare a QRS largo. La durata del QRS è di 160 ms. Un'onda P
indipendente può essere individuata in V1 (freccia). C'è una deviazione frontale estrema dell'asse
elettrico.
file:///F|/sito/merck/figure/20517.html02/09/2004 2.01.20
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/20518.html02/09/2004 2.01.21
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/20519.html02/09/2004 2.01.21
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-20. Blocco del nodo atrioventricolare. (A) Prolungamento della conduzione del nodo
atrioventricolare (blocco atrioventricolare di primo grado). Le derivazioni sono: I, II e III;
l'elettrogramma atriale (EA); l'elettro-gramma del fascio di His (HBE); i marker per il tempo sono a
intervalli di 10 e 100 ms. L'intervallo PR è prolungato perché la conduzione dall'atrio al fascio di His
(intervallo AH) è anormalmente lunga (180 ms). Il prolungamento dell'intervallo PR risulta
generalmente da un ritardo della conduzione nodale atrioventricolare. (B) Conduzione 2:1 del nodo
atrioventricolare. Una depolarizzazione atriale di origine sinusale su due non riesce ad attraversare
il nodo atrioventricolare e ad attivare il fascio di His; ne consegue un blocco atrioventricolare 2:1 a
livello del nodo atrioventricolare.
file:///F|/sito/merck/figure/20520.html02/09/2004 2.01.22
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-21. Blocco di branca destra. Sono registrate le derivazioni vettoriali ortogonali X, Y e Z
(sistema di Frank), l'elettrogramma del fascio di His (HBE) e i marker temporali sono fissati a
intervalli di 100 ms. Viene mostrato il rallentamento della parte terminale del QRS, diretta verso
destra e anteriormente, insieme con un intervallo HV normale, che indica che il resto del sistema di
conduzione intraventricolare è normale.
file:///F|/sito/merck/figure/20521.html02/09/2004 2.01.22
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-23. Malattia del nodo del seno sintomatica. Sono mostrate alcune strisce di ritmo di un
ECG 24 ore (variante bradicardia-tachicardia). Notare gli episodi di asistolia, di fibrillo-flutter atriale
e i battiti ectopici ventricolari. Le ore sono quelle indicate (AM). .
file:///F|/sito/merck/figure/20523.html02/09/2004 2.01.22
Manuale Merck - Figura
FIG. 205-22. Blocco di branca sinistra. Sono registrate le derivazioni vettoriali X, Y e Z (sistema
di Frank); l'elettrogramma di His (HBE); i marker temporali sono fissati a intervalli di 100 ms. Il tipico
rallentamento con asse verso sinistra della porzione media e terminale del QRS è evidenziato nella
derivazione X. Il normale asse medio del QRS sul piano frontale (Y) e il prolungamento
dell'intervallo HV (110 ms) sono caratteristici di questa forma di blocco di branca sinistra e riflettono
una patologia trifascicolare del sistema di conduzione.
file:///F|/sito/merck/figure/20522.html02/09/2004 2.01.23
Manuale Merck - Figura
FIG. 206-1. Ventilazione dell'adulto mediante aria espirata. (A) Posizione per aprire le vie aeree.
(B) Respirazione di soccorso: corretto posizionamento delle mani e del paziente per ottenere la
pervietà delle vie aeree e per la respirazione bocca a bocca. (C) Posizione corretta per la
respirazione bocca-naso. (Adattata da "Standards and Guidelines for Cardiopulmonary
Resuscitation [CPR] and Emergency Cardiac Care [ECC]," in Journal of the American Medical
Association 25:2916 e 2918, 6 giugno 1986. Copyright 1986, American Medical Association.)
FIG. 206-2. Ventilazione con aria espirata nel bambino. (A) Posizione a testa in giù: rimozione di
corpi estranei dalla trachea o dai bronchi. (B) Posizione per la respirazione bocca a bocca. (C)
Respirazione combinata bocca e naso. (Adattato da "Standards and Guidelines for
Cardiopulmonary Resuscitation [CPR] and Emergency Cardiac Care [ECC]," in Journal of the
American Medical Association 25:2956 e 2959, 6 Giugno 1986. Copyright 1986, American Medical
Association.)
file:///F|/sito/merck/figure/20602.html02/09/2004 2.01.24
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/20901.html02/09/2004 2.01.24
Manuale Merck - Figura
FIG. 214-1 Massima osmolarità urinaria dopo test di privazione dell'acqua (colonne
ombreggiate) versus osmolarità urinaria dopo somministrazione di vasopressina esogena
(colonne aperte). DI = diabete insipidus. (Dati tratti da Miller M, et al: "Recognition of partial
defects in antidiuretic hormone secretion." Annals of Internal Medicine 73[5]:721-729, 1970.)
file:///F|/sito/merck/figure/21401.html02/09/2004 2.01.24
Manuale Merck - Figura
FIG. 215-1. La normale minzione si verifica quando la contrazione vescicale è coordinata con
il rilasciamento dello sfintere uretrale. Il SNC inibisce la diuresi fino al momento opportuno e
coordina e facilita gli stimoli vescicali per iniziare e completare la minzione. Il sistema simpatico
contrae la muscolatura dello sfintere liscio attraverso le fibre α-adrenergiche del nervo ipogastrico. Il
sistema parasimpatico contrae il muscolo detrusore vescicale attraverso le fibre colinergiche del
nervo pelvico. Il sistema nervoso somatico contrae lo sfintere muscolare striato attraverso le fibre
colinergiche il nervo pudendo. (Adattata dal DuBeau CE, Resnick NM, con the Massachusetts De-
partment of Health EDUCATE project collaborators. Urinary incontinence in the Older Adult: An
Annotated Speaker/Teacher Kit, 1993; riproduzione autorizzata)
file:///F|/sito/merck/figure/21501.html02/09/2004 2.01.24
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/22301.html02/09/2004 2.01.25
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/22401.html02/09/2004 2.01.25
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/22402.html02/09/2004 2.01.26
Manuale Merck - Figura
FIG. 226-1. Citotossicità renale da analgesici. Adattata da Schreiner GE et al: "Clinical analgesic
nefropathy." An-nals of Internal Medicine 141:56, 1981.
file:///F|/sito/merck/figure/22601.html02/09/2004 2.01.26
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/23401.html02/09/2004 2.01.26
Manuale Merck - Figura
FIG. 234-2. Modificazioni dei livelli dell'ormone luteinizzante (LH), dell'ormone follicolo-
stimolante (FSH) e dell'estradiolo (E2) nel sangue periferico. I livelli dell'LH e dell'FSH sono
aumentati alla nascita (non mostrato). Il periodo puberale è ampliato. (Modificata da Rebar RW:
"Normal physiology of the reproductive system," Endo-crinology and Metabolism Continuing
Education Program, American Association of Clinical Chemistry, Novem-ber 1982. Copyright 1982
by the American Association for Clinical Chemistry; riproduzione autorizzata.)
file:///F|/sito/merck/figure/23402.html02/09/2004 2.01.26
Manuale Merck - Figura
FIG. 234-3. Pubertà: sviluppo dei caratteri sessuali femminili. Le barre indicano i valori normali.
file:///F|/sito/merck/figure/23403.html02/09/2004 2.01.27
Manuale Merck - Figura
FIG. 234-4. Il ciclo ovarico. I follicoli sono racchiusi nella corticale. Il follicolo selezionato (primario)
matura e scoppia, rilasciando il cumulo ooforo (l'oocita e alcune cellule della granulosa che lo
circondano).
file:///F|/sito/merck/figure/23404.html02/09/2004 2.01.27
Manuale Merck - Figura
FIG. 235-2. Rappresentazione schematica degli stadi di Tanner, da I a V, dello sviluppo dei
peli pubici nelle ragazze. Da Marshall WA, Tanner JM: "Variations in patterns of pubertal changes
in girls." Archives of Disease in Childhood 44:291-303, 1969; riproduzione autorizzata.
file:///F|/sito/merck/figure/23502.html02/09/2004 2.01.28
Manuale Merck - Figura
FIG. 242-1. Posizioni per l'esame della mammella. Paziente seduta o in piedi (A) con le braccia
lungo i fianchi; (B) con le braccia sollevate sopra la testa, per sollevare la fascia pettorale e le
mammelle; (C) con le mani che spingono con forza contro le anche o (D) con le palme spinte una
contro l'altra davanti alla fronte, per contrarre i muscoli pettorali. (E) Palpazione dell'ascella; le
braccia sostenute come illustrato, per rilasciare i muscoli pettorali. (F) Paziente supina con un
cuscino sotto la spalla e il braccio sollevato al di sopra della testa dal lato che viene esaminato. (G)
Palpazione della mammella con movimento circolare dal capezzolo verso l'esterno.
file:///F|/sito/merck/figure/24201.html02/09/2004 2.01.29
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/24801.html02/09/2004 2.01.29
Manuale Merck - Figura
Company.)
Ogni bambino e ogni famiglia sono unici; di conseguenza queste Raccomandazioni per la
prevenzione in pediatria sono redatte per la cura dei bambini che ricevono cure familiari
appropriate, che non presentano manifestazioni di rilevanti problemi di salute, che presentano un
accrescimento e uno sviluppo soddisfacenti. Visite supplementari possono divenire necessarie se
le condizioni suggeriscono variazioni dalla norma. Queste linee guida rappresentano un consenso da
parte della Commissione sulla Medicina Ambulatoriale con la consulenza di commissioni e sezioni
nazionali dell'American Academy of Pediatrics (AAP). La Commissione mette in rilievo la grande
importanza della continuità delle cure, comprensivamente di una supervisione di salute e la
necessità di evitare una frammentazione delle cure. Si raccomanda una visita prenatale in caso di
genitori ad alto rischio, genitori alla prima gravidanza e genitori che richiedono un colloquio. La visita
prenatale deve includere consigli anticipatori e una accurata anamnesi clinica. Ogni bambino deve
essere valutato, dopo la nascita, in epoca neonatale.
NB: Eseguire i test dopo l'età neonatale (p. es., errori congeniti del metabolismo, anemia falciforme,
ecc.) è a discrezione del medico. Queste raccomandazioni non indicano una serie esclusiva di
trattamenti o servono come standard di cure mediche. Possono essere appropriate delle variazioni, in
base alle circostanze individuali.
file:///F|/sito/merck/figure/25603.html02/09/2004 2.01.30
Manuale Merck - Figura
FIG. 256-4. Velocità di crescita lineare (altezza) nei ragazzi e nelle ragazze in cm/anno.
file:///F|/sito/merck/figure/25604.html02/09/2004 2.01.31
Manuale Merck - Figura
* Questo schema indica l'età raccomandata per la somministrazione di routine dei vaccini per
l'infanzia attualmente autorizzati; i vaccini sono posti sotto le età alle quali sono abitualmente
raccomandati. Catch-up della vaccinazione deve essere effettuato ad ogni visita, quando possibile.
Sono disponibili alcune associazioni di vaccini e possono essere utilizzate quando è indicata la
somministrazione di tutti i componenti del vaccino. Il medico deve leggere il foglietto illustrativo per
le raccomandazioni dettagliate.
†I bambini nati da madri HBsAg-negative devono ricevere 2.5 mg di vaccino Merck (Recombivax
HB) o 10 mg di vaccino SmithKline Beecham (SB) (Engerix-B). La seconda dose deve essere
somministrata almeno 1 mese dopo la prima dose. La terza dose deve essere somministrata
almeno 2 mesi dopo la seconda, ma non prima dei 6 mesi di vita. I bambini nati da madri HBsAg-
positive devono ricevere 0.5 mL di immunoglobuline specifiche per l'epatite B (HBIG) entro 12 h
dalla nascita , e 5 mg di vaccino Merck (Recombivax HB) oppure 10 mg di vaccino SB (Engerix-
B) in sedi differenti. La seconda dose è raccomandata all'età di 1-2 mesi e la terza dose all'età di
6 mesi. I bambini nati da madri la cui condizione sierologica nei confronti dell'HBsAg non è
conosciuta devono ricevere 5 mg di vaccino Merck (Recombivax HB) oppure 10 mg di vaccino SB
(Engerix-B) entro 12 h dopo la nascita. La seconda dose di vaccino è raccomandata all'età di 1
mese e la terza dose all'età di 6 mesi. Deve essere eseguito un prelievo ematico al momento del
parto per determinare la condizione sierologica materna nei confronti dell'HBsAg; se positiva, il
bambino deve ricevere le HBIG il più presto possibile (non più tardi di 1 sett di vita). La dose e il
momento della somministrazione delle successive dosi di vaccino devono decidersi in base alla
condizione sierologica della madre nei confronti dell'HBsAg.
§I bambini e gli adolescenti che non sono stati vaccinati nei confronti dell'epatite B durante l'infanzia
possono iniziare la serie nell'ambito di qualunque visita. Quelli che precedentemente non hanno
ricevuto le tre dosi di vaccino antiepatite B devono iniziare o completare la serie nell'ambito delle
visite di routine presso una struttura sanitaria all'età di 11-12 anni e gli adolescenti più grandi non
vaccinati devono essere vaccinati appena possibile. La seconda dose deve essere somministrata
almeno 1 mese dopo la prima dose e la terza dose deve essere somministrata almeno 4 mesi dopo
la prima dose e almeno 2 mesi dopo la seconda dose.
¶ I tossoidi difterico e tetanico e il vaccino antipertosse acellulare (DTaP) rappresentano il vaccino
di scelta per tutte le dosi nelle serie di vaccinazione, compreso il completamento della serie nei
bambini che hanno ricevuto una o più dosi di vaccino con tossoidi difterico e tetanico e antipertosse
a cellule intere (DTP). Il DTP a cellule intere rappresenta una alternativa accettabile al DTaP. La
quarta dose (DTP o DTaP) può essere somministrata già a partire dai 12 mesi di vita, assicurandosi
che siano passati 6 mesi dalla terza dose e se è improbabile che il bambino ritorni all'età di 15-18
mesi. I tossoidi tetanico e difterico, adsorbiti, per adulti (Td), sono raccomandati all'età di 11-12 anni
se sono passati almeno 5 anni dall'ultima dose di DTP, DTaP o tossoide difterico e tetanico,
adsorbiti, per uso pediatrico (DT). Si raccomandano routinariamente richiami successivi di Td ogni
10 anni.
**Tre vaccini coniugati antiH. influenzae di tipo b (Hib) sono autorizzati per uso pediatrico. Se il
vaccino coniugato antiHaemophilus b (coniugato ad una proteina meningococcica) (PRP-OMP)
(PedvaxHIB [Merck]) è somministrato all'età di 2 e 4 mesi, si richiede una dose all'età di 6 mesi.
††Due vaccini antipoliovirus sono attualmente autorizzati e distribuiti negli Stati Uniti: il vaccino
antipoliovirus inattivato (IPV) e il vaccino antipolivirus orale (OPV). I programmi vaccinali seguenti
sono tutti riconosciuti dalla ACIP, AAP e AAFP. I genitori e il personale sanitario possono scegliere
tra queste opzioni: (1) due dosi di IPV seguite da due dosi di OPV; (2) quattro dosi di IPV o (3)
quattro dosi di OPV. La ACIP raccomanda due dosi di IPV all'età di 2 e 4 mesi seguite da una dose
di OPV all'età di 12-18 mesi e all'età di 4-6 anni. L'IPV è l'unico vaccino antipoliovirus raccomandato
nei soggetti immunodepressi e nei conviventi.
§§ La seconda dose del vaccino antimorbillo-parotite-rosolia (MMR) è raccomandata di routine
all'età di 4-6 anni ma può essere somministrata nell'ambito di qualunque visita, assicurandosi che
sia passato almeno 1 mese dalla prima dose e che entrambe le dosi siano somministrate iniziando
a 12 mesi o successivamente. Coloro che non hanno ricevuto precedentemente la seconda dose
devono completare il programma vaccinale non più tardi della visita di routine presso una struttura
sanitaria all'età di 11-12 anni.
¶¶I bambini a rischio di contagio possono ricevere il vaccino antivaricella (Var) nell'ambito di
qualunque visita dopo il primo compleanno e coloro che non hanno una affidabile anamnesi positiva
per varicella devono essere vaccinati durante la visita di routine presso una struttura sanitaria all'età
di 11-12 anni. I bambini a rischio di contagio di età ≥ 13 anni devono ricevere due dosi ad almeno 1
mese di distanza.
FIG.256-5. Calendario delle vaccinazioni raccomandato per l'infanzia*; Stati Uniti, Gennaio-
Dicembre 1998. Da American Academy of Pediatrics, Committee on Infectious Disease:
"Recommende Childoo Immunization Schedule-United States, January-December, 1998."
Pediatrics 101:155-156, 1998
FIG. 256-6. Schema del riflesso di rilascio del latte. Quando il bambino succhia dal seno
materno, vengono stimolati i meccanorecettori a livello del capezzolo e dell’areola, che inviano uno
stimolo lungo le vie nervose all’ipotalamo, che stimola il rilascio di ossitocina da parte della
neuroipofisi. L’ossitocina viene trasportata dal torrente circolatorio alla ghiandola mammaria e
all’utero. L’ossitocina stimola le cellule mioepiteliali a contrarsi e a rilasciare il latte dall’alveolo. La
prolattina, che viene secreta dall’adenoipofisi in risposta alla suzione, è responsabile della
produzione di latte a livello alveolare. Lo stress, così come il dolore e l’ansia, possono inibire il
riflesso di rilascio del latte. La vista o il pianto di un bambino possono stimolare il rilascio di
ossitocina, ma non della prolattina. (Da Breastfeeding: A Guide for the Medical Profession, ed. 4, di
RA Lawrence. St. Louis, CV Mosby, 1994, p. 250; riproduzione autorizzata)
file:///F|/sito/merck/figure/25606.html02/09/2004 2.01.32
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/25801.html02/09/2004 2.01.32
Manuale Merck - Figura
FIG.259-1. Nomogramma per il calcolo della superficie corporea dei bambini. (Modificata da
Geigy Scientific Ta-bles, ed. 8, vol. 1, edited by C Lentner. Basle, Switzerland, Ciba-Geigy Ltd., 1981,
pp. 226-227; riproduzione autorizzata)
file:///F|/sito/merck/figure/25901.html02/09/2004 2.01.33
Manuale Merck - Figura
FIG. 259-2. Formula di Holliday-Segar. Stima del dispendio calorico in condizioni basali (curva
inferiore), in condizioni di riposo a letto (curva centrale) e in condizioni di completa attività (curva
superiore). La curva centrale può essere divisa in 3 segmenti a seconda della pendenza: da 0 a 10
kg = 100 kcal/kg; da 10 a 20 kg = 50 kcal/kg; > 20 kg = 20 kcal/kg. Queste curve possono essere
utilizzate per effettuare una stima accettabile del dispendio calorico per la terapia idrica di
mantenimento, senza ricorrere ai grafici. Così, il dispendio calorico stimato per un bambino di 23 kg
= (100 kcal/kg × per i primi 10 kg) + (50 kcal/kg × per gli altri 10 kg) + (20 kcal/kg × per gli ultimi 3
kg) = 1560 kcal. (Da Holliday MA, Segar WE: "The maintenance need for water in parenteral fluid
therapy." Pediatrics 19:823, 1957; per gentile concessione di Pediatrics.)
file:///F|/sito/merck/figure/25902.html02/09/2004 2.01.33
Manuale Merck - Figura
FIG. 260-1. Curve di accrescimento intrauterino in base al peso alla nascita e all'età
gestazionale in bambini nati vivi, da gravidanza singola, di razza bianca. Il punto A
rappresenta un bambino prematuro, mentre il punto B indica un bambino di peso alla nascita simile,
a termine, ma piccolo per l'età gestazionale. Le curve di accrescimento rappresentano il 10o e il 90o
percentile per tutti i neonati del campione considerato. (Modificata da Sweet AY: "Classification of
the low-birth-weight-infant", in Care of the High-Risk Neonate, ed. 3, edited by MH Klaus e AA
Fanaroff. Philadelphia, WB Saunders Company, 1986; riproduzione autorizzata.)
file:///F|/sito/merck/figure/26001.html02/09/2004 2.01.33
Manuale Merck - Figura
FIG. 260-2. Livello di crescita intrauterina in base all'età gestazionale, alla lunghezza del
corpo (A) e alla circon-ferenza cranica (B) alla nascita. (Modificata da Lubchenco LC, Hansman
C, Boyd E: "Intrauterine growth in length and head circumference as estimated from live births at
gestational ages from 26 to 42 weeks." Pediatrics 37:403, 1966; per gentile concessione di
Pediatrics. )
file:///F|/sito/merck/figure/26002.html02/09/2004 2.01.34
Manuale Merck - Figura
FIG. 260-3. Strategia preventiva per la malattia da streptococco di gruppo B (GBS) a esordio
precoce mediante colture di screening in epoca prenatale, a 35-37 sett. di gestazione.
Modificata da "Group B streptococcal infections," in 1997 Red Book: Report of the Committee on
Infectious Diseases, ed. 24, edited by G Peter. Elk Grove Village, IL, American Academy of
Pediatrics, 1997, pp. 498-499.
file:///F|/sito/merck/figure/26003.html02/09/2004 2.01.34
Manuale Merck - Figura
FIG. 260-4. Strategia preventiva per la malattia da streptococco di gruppo B (GBS) a esordio
precoce secondo i fattori di rischio, senza colture di screening prenatali. Modificata da "Group
B streptococcal infections," in 1997 Red Book: Report of the Committee on Infectious Diseases, ed.
24, edited by G Peter. Elk Grove Village, IL, American Academy of Pediatrics, 1997, pp. 498-499.
file:///F|/sito/merck/figure/26004.html02/09/2004 2.01.34
Manuale Merck - Figura
FIG. 261-1. Circolazione normale con rappresentazi-one delle pressioni del cuore destro e
sinistro (in mm Hg). Rappresentazione delle camere cardiache e della saturazione arteriosa di O2
in percentuale. Ao = aorta; VCI = vena cava inferiore; AS = atrio sinistro; VS = ventricolo sinistro;
AP = arteria polmonare; VP = vena polmonare; AD = atrio destro; VD = ventricolo destro; VCS =
vena cava superiore.
file:///F|/sito/merck/figure/26101.html02/09/2004 2.01.34
Manuale Merck - Figura
FIG. 261-2. Il difetto del setto interatriale è caratterizzato da aumento del flusso ematico
polmonare e da aumento del volume dell'AD e del VD. Rappresentazione delle camere
cardiache e della saturazione arteriosa di O2 in percentuale. Ao = aorta; VCI = vena cava inferiore;
AS = atrio sinistro; VS = ventricolo sinistro; AP = arteria polmonare; VP = vena polmonare; AD =
atrio destro; VD = ventricolo destro; VCS = vena cava superiore.
file:///F|/sito/merck/figure/26102.html02/09/2004 2.01.35
Manuale Merck - Figura
FIG. 261-3. Il difetto del canale atrioventricolare è caratterizzato da aumento del flusso
ematico, aumento del volume delle camere cardiache e, spesso, da aumento delle resistenze
vascolari polmonari. Rappresentazione delle camere cardiache e della saturazione arteriosa di O2
in percentuale. Ao = aorta; VCI = vena cava inferiore; AS = atrio sinistro; VS = ventricolo sinistro;
AP = arteria polmonare; VP = vena polmonare; AD = atrio destro; VD = ventricolo destro; VCS =
vena cava superiore.
file:///F|/sito/merck/figure/26103.html02/09/2004 2.01.35
Manuale Merck - Figura
FIG. 261-4. Il difetto del setto interventricolare è caratterizzato da aumento del flusso ematico
polmonare e da aumento del volume dell'AS e del VS. Rappresentazione delle camere
cardiache e della saturazione arteriosa di O2 in percentuale. Ao = aorta; VCI = vena cava inferiore;
AS = atrio sinistro; VS = ventricolo sinistro; AP = arteria polmonare; VP = vena polmonare; AD =
atrio destro; VD = ventricolo destro; VCS = vena cava superiore.
file:///F|/sito/merck/figure/26104.html02/09/2004 2.01.35
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/26105.html02/09/2004 2.01.36
Manuale Merck - Figura
FIG. 261-6. Nella trasposizione dei grossi vasi, in Ao entra sangue non ossigenato, il VD è
ipertrofico e il forame ovale è sede di un minimo mescolamento di sangue. Rappresentazione
delle camere cardiache e saturazione arteriosa di O2 in percentuale. Ao = aorta; VCI = vena cava
inferiore; AS = atrio sinistro; VS = ventricolo sinistro; AP = arteria polmonare; VP = vena polmonare;
AD = atrio destro; VD = ventricolo destro; VCS = vena cava superiore. .
file:///F|/sito/merck/figure/26106.html02/09/2004 2.01.36
Manuale Merck - Figura
FIG. 261-7. Il dotto arterioso pervio è caratterizzato da aumento del flusso ematico
polmonare, aumento dei volumi dell'atrio sinistro e del VS e aumento di volume dell'Ao
ascendente. Rappresentazione delle camere cardiache e saturazione arteriosa di O2 in
percentuale. Ao = aorta; AP = arteria polmonare.
file:///F|/sito/merck/figure/26107.html02/09/2004 2.01.36
Manuale Merck - Figura
Fig. 261-8. Tipi di fistola tracheo-esofagea. (Da Diseased of the Newborn, ed. 4, edited by AJ
Schaffer e ME Av-ery. Philadelphia, WB Saunders Company, 1977, pag. 110; riproduzione
autorizzata) .
file:///F|/sito/merck/figure/26108.html02/09/2004 2.01.37
Manuale Merck - Figura
FIG. 261-9. Rappresentazione delle diverse bande cromosomiche osservate con i metodi di
colorazione Q- G- e R- ; rappresentazione del centrometro solo con il metodo di colorazione
Q. Ogni cromosoma appare come una singola catena unita a livello del centromero o con una
costrizione centrale. Le 23 paia di cromosomi sono scelte sulla base delle dimensioni, della
posizione del centromero e del tipo di bandeggio e gli autosomi sono numerati da 1 a 22. I
cromosomi sessuali conservano le classiche designazioni di X e Y. Viene anche mostrato il vecchio
modo di raggruppare i cromosomi attribuendo ad ogni gruppo una lettera; questo metodo è stato
utilizzato prima dell'introduzione delle tecniche di bandeggio. (Adattata da McKusick VA: Mendelian
Inheritance in Man, ed. 8, Appendix B- The Human Gene Map, pp. xlii-xliii. Baltimore, The Johns
Hopkins University Press, 1988; riproduzione autorizzata)
file:///F|/sito/merck/figure/26301.html02/09/2004 2.01.37
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/26302.html02/09/2004 2.01.38
Manuale Merck - Figura
FIG. 263-3. Tecnica di compressione toracica. (A) La compressione toracica a due pollici è
preferibile nei neonati e nei lattanti, il cui torace durante il massaggio cardiaco può essere
completamente avvolto con le mani (inset ). Se il massaggio è effettuato in neonati molto piccoli, i
pollici devono sovrapporsi. (B) Nei lattanti si utilizza il massaggio cardiaco a due dita. Durante il
massaggio cardiaco le dita devono essere mantenute nella posizione estesa. Nel neonato, questa
tecnica comporterebbe una posizione fin troppo bassa, cioè a livello o al disotto dell'appendice
xifoidea dello sterno; la posizione corretta del massaggio è poco al di sotto della linea
intermammaria. (C) Posizione delle mani per il massaggio cardiaco nel bambino piccolo. (Adattata
da American Heart Association: Standards and Guidelines for CPR. Journal of the American
Medical Association 1992; 268:2251-2281. Copyright 1992, American Medical Association.)
file:///F|/sito/merck/figure/26303.html02/09/2004 2.01.38
Manuale Merck - Figura
FIG. 263-4. Sequenza del trattamento per la rianimazione neonatale (protocollo da eseguire
in sala parto). TET = tubo endotracheale. (Adattata da Kattwinkel J, et al: Perinatal Continuing
Education Program, University of Virginia at Charlottesville, e dalle Linee Guida proposte
dall'American Heart Association.)
file:///F|/sito/merck/figure/26305.html02/09/2004 2.01.39
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/26307.html02/09/2004 2.01.39
Manuale Merck - Figura
FIG. 263-6. Colpo sull'addome nel paziente che giace a terra (cosciente o meno).
file:///F|/sito/merck/figure/26306.html02/09/2004 2.01.39
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/26901.html02/09/2004 2.01.40
Manuale Merck - Figura
FIG. 276-1. (A) Regola del nove e (B) diagramma di Lund-Browder per valutare l'estensione
delle ustioni. (Ridisegnato da The Treatment of Burns, ed. 2, by CP Artz and JA Moncrief.
Philadelphia, WB Saunders Company, 1969; riproduzione autorizzata).
file:///F|/sito/merck/figure/27601.html02/09/2004 2.01.40
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/28601.html02/09/2004 2.01.40
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/28602.html02/09/2004 2.01.41
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/28603.html02/09/2004 2.01.41
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/28604.html02/09/2004 2.01.41
Manuale Merck - Figura
FIG. 286-5. Ereditarietà recessiva legata al cromosoma X. Un mezzo cerchio ombreggiato indica
una femmina portatrice identificabile con il test.
file:///F|/sito/merck/figure/28605.html02/09/2004 2.01.42
Manuale Merck - Figura
FIG. 291-1. Sostenere un paziente durante la deambulazione. Se il paziente sta indossando una
cintura, la mano sinistra viene utilizzata per afferrarla da dietro.
file:///F|/sito/merck/figure/29101.html02/09/2004 2.01.42
Manuale Merck - Figura
FIG. 291-2. Altezza corretta del bastone. Il gomito del paziente deve essere ricurvo un < di 45°
quando viene applicata la forza massima.
file:///F|/sito/merck/figure/29102.html02/09/2004 2.01.42
Manuale Merck - Figura
FIG. 295-1. Interpretazione di un risultato del test per l'esterasi leucocitaria in una donna con
30% di probabilità a priori di una IVU, simulante una coorte di 100000 donne con le stesse
caratteristiche.
file:///F|/sito/merck/figure/29501.html02/09/2004 2.01.42
Manuale Merck - Figura
FIG. 295-2. Distribuzione dei risultati di un test. I pazienti con la malattia sono mostrati nella
distribuzione superiore; i pazienti senza la malattia sono mostrati nella distribuzione inferiore. La
relazione tra le percentuali di veri positivi e di falsi positivi a un test (per i differenti punti di
demarcazione o di soglia) può essere rappresentata come una curva ROC (Receiver-Operator
Characteristic). L'area al di sotto di tale curva corrisponde al potere discriminante del test.
file:///F|/sito/merck/figure/29502.html02/09/2004 2.01.43
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/29503.html02/09/2004 2.01.43
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/29504.html02/09/2004 2.01.43
Manuale Merck - Figura
FIG. 296-1. Clearance della creatinina corretta per età in uomini normali. Una linea retta che
unisce l'età del paziente con la sua clearance della creatinina interseca il percentile. (Da Aging-Its
Chemistry, edito da A Dietz. Washington, DC, American Association for Clinical Chemistry, 1980, p
8; riproduzione autorizzata.)
file:///F|/sito/merck/figure/29601.html02/09/2004 2.01.44
Manuale Merck - Figura
FIG. 298-1. Relazione esemplificativa tra concentrazi-one plasmatica e tempo, dopo una
singola dose orale di un farmaco ipotetico. L'area al di sotto della curva concentrazione
plasmatica-tempo è indicata dall'ombreggiatura.
file:///F|/sito/merck/figure/29801.html02/09/2004 2.01.44
Manuale Merck - Figura
FIG. 299-1. Declino della concentrazione plasmatica di teofillina nel paziente A dopo la
somministrazione EV di una dose singola di 320 mg di aminofillina. Rappresentazione in scala
lineare (A) e semilogaritmica (B). Curva osservata = (—); curva prevista in base ai valori dei
parametri forniti = (---).
file:///F|/sito/merck/figure/29901.html02/09/2004 2.01.44
Manuale Merck - Figura
FIG. 299-2. Andamento temporale della concentrazione plasmatica di teofillina nel paziente A
dopo una singola somministrazione orale di 300 mg di aminofillina.
file:///F|/sito/merck/figure/29902.html02/09/2004 2.01.45
Manuale Merck - Figura
FIG. 299-3. Andamento temporale della concentrazione plasmatica di teofillina nel paziente A
durante l'infusione EV di 45 mg/h di aminofillina a velocità costante, senza e con
somministrazione EV di una dose di carico di 530 mg di aminofillina. A = senza dose di carico;
B = con dose di carico; C = quantità di farmaco rimanente dopo la dose di carico.
file:///F|/sito/merck/figure/29903.html02/09/2004 2.01.45
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/29904.html02/09/2004 2.01.45
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/30001.html02/09/2004 2.01.46
Manuale Merck - Figura
FIG. 300-2. Confronto tra le curve dose-risposta dei farmaci X, Y e Z. Il farmaco X, che ha una
maggiore attività biologica per dosaggio equivalente, è più potente del farmaco Y o di quello Z. I
farmaci X e Z hanno la stessa efficacia, indicata dalla loro risposta massima (effetto massimo)
raggiungibile. Il farmaco Y è più potente del farmaco Z, ma la sua efficacia massima è minore.
file:///F|/sito/merck/figure/30002.html02/09/2004 2.01.46
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/30101.html02/09/2004 2.01.46
Manuale Merck - Figura
file:///F|/sito/merck/figure/30301.html02/09/2004 2.01.47
MSD Italia
Manuale Merck
Indice tabelle
TABELLA 1-11 Esempi degli effetti collaterali dei farmaci sullo stato
nutrizionale
TABELLA 2-5 Reperti biochimici nei bambini della tailandia del nord in
buona salute e affetti da una malnutrizione proteico-
energetica
TABELLA 12-1 Cause piu' frequenti di aumento del gap osmolare plasmatico
TABELLA 14-1 Enzimi della via biosintetica dell'eme e malattie associate con
i loro deficit
TABELLA 14-4 Alcuni dei farmaci principali considerati poco sicuri e sicuri
nelle porfirie acute*
TABELLA 65-2 Situazioni che richiedono il controllo della pervieta’ delle vie
aeree
TABELLA 105- Alcune malattie del cavo orale per siti di coinvolgimento
1 predominanti
TABELLA 127- Correzione del volume del campione nei test coagulativi, in
3 base al valore dell’ematocrito
TABELLA 131- Difetti ereditari nei disordini dei fattori della coagulazione del
3 sangue
TABELLA 138- Reperti alla diagnosi nei tipi piu' comuni di leucemia
3
TABELLA 157- Linee guida per la vaccinazione contro il tetano in pazienti con
3 ferite aperte
TABELLA 170- Linee guida per la determinazione della morte cerebrale (in
3 pazienti >1 anno d'eta')
TABELLA 177- Classificazione per sede dei tumori primitivi del snc
1
TABELLA 183- Sintomi delle radicolopatie più comuni a seconda del livello
2 midollare
TABELLA 197- Sede dei fremiti rilevabili alla palpazione del torace e
2 patologie associate
TABELLA 198- Normali valori pressori delle camere cardiache e dei grossi
5 vasi
TABELLA 256- Media dei fabbisogni di acqua nei bambini alle differenti eta' in
8 condizioni normali
TABELLA 258- Effetto della maturita' fetale e dell’eta' sul dosaggo dei farmaci
1 nei neonati
TABELLA 260- Dosaggio raccomandato per gli antibiotici usati nel neonato
6 per via parenterale
TABELLA 260- Rapporto (in %) dei livelli nel lcr e dei livelli sierici*
8
TABELLA 262- Test per lo sviluppo specifico e psicologico per bambini con
7 ritardo mentale
TABELLA 263- Scala del coma secondo Glasgow modificata per lattanti e
2 bambini
TABELLA 263- Scheda dei test diagnostici per un bambino con una PBE
7 elevata durante la valutazione di screening
TABELLA 263- Scala delle categorie delle capacita' globali in eta' pediatrica*
17
TABELLA 265- Dosi dei farmaci antibiotici per le infezioni delle vie urinarie nel
2 bambino
TABELLA 265- Classificazione dell’ HIV pediatrico per bambini di eta’ < 13
12 anni
TABELLA 265- Categorie cliniche per bambini di eta’ < 13 anni con infezione
13 da HIV*
TABELLA 296- Modificazioni nelle urine e nel sangue degli elettroliti, del ph e
5 del volume in diverse condizioni
TABELLA 298- Esempi di sostanze che interagiscono con gli enzimi del
3 citocromo p-450
TABELLA 300- Alcuni tipi di proteine fisiologiche con funzioni recettoriali per i
1 farmaci
Tossicità: 100-1000mg/die
Acidi grassi Olii di semi vegetali Precursori delle Carenza: Carenza primaria:
essenziali (acidi (mais, gira sole, prostaglandine,
linoleico, cartamo), margarine, dei leucotrieni, Arresto 15-20% delle
linolenico, olii di pesce marino delle dell’accrescimento, calorie per 1mese
arachidonico, prostacicline, dei dermatosi, perdita di (15g/ die nei
eicosapentenoico trombossani e liquidi, neuropatia bambini; 50g/die
e degli acidi grasi periferica negli adulti)
docosaesenoico) idrossilati;
strutture di
membrana
Tiamina Lievito di birra, Metabolismo dei Carenza: Carenza primaria:
(vitaminaB1) cereali integrali, carboidrati,
carne (specialmente funzione delle Beriberi infantile o 5-25mg/die per
maiale, fegato), cellule nervose dell’adulto 2sett.
prodotti arricchiti con centrali e (neuropatia
cereali, noci, legumi, periferiche, periferica, insuffi Stati di
patate funzione del cienza cardiaca, dipendenza:
miocardio sindrome di
Wernicke-
25-500mg/die
Korsakoff), stati di
dipendenza
Riboflavina Latte, formaggio, Molti aspetti del Carenza: Carenza primaria:
(vitaminaB2) fegato, carne, uova, metabolismo
prodotti arricchiti con energetico e Cheilosi, stomatite 10-30mg/die per
ce reali proteico, integrità angolare, 2sett.
delle membrane vascolarizzazione
mucose della cornea,
ambliopia, dermatosi
seborroica
Niacina (acido Lievito di birra, Reazioni di Carenza: Carenza primaria:
nicotinico, fegato, carne, ossidazione-
niacinamide) pesce, legumi, riduzi one, Pellagra (dermatosi, 300-500mg/die per
prodotti di grano metabolismo dei glossite, disfunzione 4sett.
integrale arricchiti carboid rati GI e del SNC)
con cereali
Stati di dipendenza:
50-250mg/die
Gruppo Lievito di birra, Molti aspetti del Carenza: Carenza primaria:
vitamina B6 fegato, interiora, metabolismo
(piridossina, cereali integrali, azotato (p.es., Convulsioni 50-100mg/die per
piridossale, pesce, legumi transaminazio ni, nell’infanzia, ane 4sett. negli adulti;
piridossammina) sintesi delle mie, neuropatia, 35mg/die nei
porfirine e lesioni cutanee simil- lattanti
dell’eme, seborroiche; stati di
conversione del dipendenza Stati di
triptofano a
dipendenza:
niacina),
Tossicità:
metabolismo
dell’acido 50-250mg/die negli
linoleico Neuropatia adulti; 5-10mg/die
periferica nei lattanti
Tossicità:
iperfosfatemia
nell’insufficienza
renale
Tossicità:
Ipertiroidismo o
mixedema
Fluoro Frutti di mare, Formazione delle Carenza: Carenza:
vegetali, cereali, tè, ossa e dei den ti
caffè, acqua Predisposizione alle Fluoruro di sodio
fluorurata (fluoruro di carie den tarie, 1,12,2mg/die PO
sodio 1,02,0ppm) osteoporosi per prevenire le
carie dentali
Tossicità:
Non raccomandato
Fluorosi, chiazzatura a dosi maggiori per
e bucherel lamento il trattamento
dei denti dell’osteoporosi
permanenti, esostosi
della colonna
vertebrale
Zinco Carne, fegato, uova, Componente di Carenza: Carenza:
ostriche, arachidi, enzimi; integrità
cereali integrali; cutanea, Ritardo di crescita, Solfato di zinco 30-
biodisponibilità guarigione delle ipogonadismo e 150mg/die PO per
variabile nelle fonti fer ite, crescita ipogeusia. 6mesi
vegetali
La cirrosi e
l’acrodermatite enter
opatica causano un
deficit di zinco
(secondario)
Rame Interiora, ostriche, Componente di Carenza: Carenza:
noci, legumi secchi, enzimi, emopoi
cereali integrali esi, formazione Anemia nei bambini Solfato di rame 10-
delle ossa malnutriti, sindrome 20mg/die PO
di Menkes (malattia
dei capelli nodosi)
Tossicità:
Degenerazione
epatolenticolare,
alcune cirrosi biliari
Cromo Lievito di birra, Favorisce la Carenza: Carenza:
fegato, carni tolleranza al glu
lavorate, cereali coso Alterata tolleranza al Cloruro di cromo
integrali, spezie glucoso nei bambini 200µg/die PO per
malnutriti, in certi dia 4sett.
betici e in alcune
persone an ziane
Selenio Ampia distribuzione- Componente Carenza: Carenza:
carni e altri prodotti della glutatione
animali; il contenuto perossidasi e Cardiomiopatia di Selenio sodico
nelle piante è della iodinasi dell’ Keshan, de bolezza 100µg/die PO
influenzato dalla ormone tiroideo muscolare
concentrazione nel
suolo
Tossicità:
4-6 20 44 112 44 24 500 10 7 20 45 0,9 1,1 12 1,1 75 1,0 800 800 120 10 10 90 20
7-10 28 62 132 52 28 700 10 7 30 45 1,0 1,2 13 1,4 100 1,4 800 800 170 10 10 120 30
Uomini 11-14 45 99 157 62 45 1000 10 10 45 50 1,3 1,5 17 1,7 150 2,0 1200 1200 270 12 15 150 40
15-18 66 145 176 69 59 1000 10 10 65 60 1,5 1,8 20 2,0 200 2,0 1200 1200 400 12 15 150 50
19-24 72 160 177 70 58 1000 10 10 70 60 1,5 1,7 19 2,0 200 2,0 1200 1200 350 10 15 150 70
25-50 79 174 176 70 63 1000 5 10 80 60 1,5 1,7 19 2,0 200 2,0 800 800 350 10 15 150 70
51 + 77 170 173 68 63 1000 5 10 80 60 1,2 1,4 15 2,0 200 2,0 800 800 350 10 15 150 70
Donne 11-14 46 101 157 62 46 800 10 8 45 50 1,1 1,3 15 1,4 150 2,0 1200 1200 280 15 12 150 45
15-18 55 120 163 64 44 800 10 8 55 60 1,1 1,3 15 1,5 180 2,0 1200 1200 300 15 12 150 50
19-24 58 128 164 65 46 800 10 8 60 60 1,1 1,3 15 1,6 180 2,0 1200 1200 280 15 12 150 55
* Gli apporti, espressi come assunzioni giornaliere medie nel tempo, sono calcolati tenendo conto delle variazioni individuali nella
maggior parte delle persone in buona salute che vive negli USA, in usuali condizioni ambientali. La dieta deve essere basata su di una
varietà di cibi comuni per fornire le altre sostanze nutritive per le quali sono stati defin iti in modo meno preciso i fabbisogni umani.
† Il peso e l'altezza di riferimento degli adulti sono in realtà dei valori mediani della popolazione americana dell'età considerata, come
riportato da NHANESII (National Health and Nutrition Examination Survey [1976 1980], National Center for Health Statistics).
‡ Come colecalciferolo (10µg colecalciferolo=400UI di vitaminaD).
RE=equivalenti di retinolo (1 equivalente di retinolo=1µg di retinolo o 6µg di b-carotene); α- TE=equivalenti di α-tocoferolo (1mg di d-α-
tocoferolo=1 α-TE);
NE=equivalenti di niacina (1equivalente di niacina=1mg di niacina o 60mg di triptofano nella dieta).
Da Recommended Dietary Allowances, © 1989 della National Academy of Sciences, National Academy Press, Washington, DC. Nel
1998, il Food and Nutrition Board ha pubblicato i Dietary Reference Intakes, che includono gli RDA, per alcune sostanze nutritive
essenziali. Le principali variazioni hanno riguardato l'RDA dell'acido folico che è raddoppiato in tutti i gruppi di età, della vitaminaD che è
aumentato a 10µg per le persone<51anni e di calcio che è aumentato da 1200 a 1300mg per la maggior parte dei gruppi carenti.
Acido
Categoria Età Biotina pantotenico Rame Manganese Fluoro Cromo Molibdeno
(aa) (mg) (mg) (mg) (mg) (mg) (mg) (mg)
*Poiché ci sono minori informazioni su cui basare gli apporti di queste vitamine e minerali, questi dati
non sono stati inclusi nella Tab.1-3 e gli apporti raccomandati sono riportati qui.
†Poiché i livelli tossici di molti oligoelementi minerali sono pari a un aumento anche solo di diverse
volte l’apporto usuale, i livelli superiori riportati in questa tabella non devono essere abitualmente
superati.
Da Recommended Dietary Allowances, © 1989 del National Academy of Sciences, National Academy
Press, Washington, DC.
file:///F|/sito/merck/tabelle/00104.html02/09/2004 2.01.55
Manuale Merck - Tabella
Uomini Donne
Nota: Per le donne tra i 18 e i 25 anni sottrai 1lb per ogni anno al di sotto dei 25. Il
valore dato nella colonna degli obesi, che corrisponde a un aumento del 20% del
peso medio desiderabile, è il peso soglia per l’obesità: un peso maggiore di questo
valore può indicare l’obesità.
Adattata dal Metropolitan Desirable Weight Table del 1959, preparata dalla
Metropolitan Life Insurance Company; tratta principalmente dai dati del Body and
Blood Pressure Study, Society of Actuaries, 1959.
file:///F|/sito/merck/tabelle/00106.html02/09/2004 2.01.56
Manuale Merck - Tabella
Indice di 2 1 0
ipersensibilità
ritardata
file:///F|/sito/merck/tabelle/00107.html02/09/2004 2.01.56
Manuale Merck - Tabella
Isocal 1,06 34/12 Caseinati 135/50 Maltodestri 44/38 Olio di 164:1 300 530/23 1320/34 Vitamine A, Confezioni
Liquid® di Ca e na soia, MCT B1, B2 , B6, da 240ml,
Na, isolato (olio di B12, C, D, 360ml e da
di proteine cocco E, K, 950ml (1qt)
di soia frazionato), niacina,
lecitina pantotenato,
acido folico,
biotina,
colina, Ca,
Cl, Cr, Cu,
Fe, I, Mg,
Mn, Mo, P,
Se, Zn
Ensure® 1,06 37/14 Caseinati 143/55 Sciroppo di 37/1 Olio di 153:1 470 833/36 1542/40 Vitamine A, Confezioni
di Ca e cereali, sac grano, B1, B2 , B6, da 236,5ml
Na, isolato caroso lecitina, B12, C, D, (8oz) e
di proteine soia E, K, 950ml (1qt)
di soia niacina, pan pronte
totenato, aci all’uso; gusti
do folico, assortiti
biotina,
colina, Ca,
Cl, Cr, Cu,
Fe, I, Mg,
Mn, Mo, P,
Se, Zn
Elementari
Amin- Aid® 2,0 19/4 Aminoaci 366/75 Mal 46/21 Olio di 783:1 700 345/15 0/0 Nessuno Per
Bevanda in di essen todestri na, soia, leciti insufficienza
polvere ziali e sacca roso na, mono- renale acuta
istantanea istidina gliceri di e o cronica
di-gliceridi
A basso
contenuto di
N, Na e K
Confezioni
aromatizzate
da 162g
Trava 1,1 30/11 Aminoacidi 215/77 Glucoso, 15/12 MCT, olio 199:1 600 235/10 882/23 Vitamine A, Per
sorb® oligo- di girasole, B1, B2, B6, insufficienza
Formula saccaridi, lecitina B12, C, D, epatica
epatica in saccaroso E, K,
polvere niacina, A basso
pantotenato, contenuto di
acido folico, N, con MCT
biotina,
colina, Ca,
Confezioni
Cl, Cu, Fe,
di polpa di
I, Mg, Mn,
frutta di
P, Zn
162g
Trauma- 1,5 83/22 Aminoaci 145/38 Sciroppo di 69/40 MCT, olio 90:1 490 1180/51 1390/36 Vitamine A, A elevato
Cal® di cereali, di soia B1 , B2 , contenuto di
Liquida essenziali saccaroso B6 , B12, C, N
a catena D, E, K,
ramificata niacina, Per traumi/
pantotenato, ustioni
biotina,
colina, Ca,
Cl, Cu, Fe,
I, Mg, Mn,
P, Zn
Modificata da Nelson JK: "Appendix 13: External nutrition formulas," nel Mayo Clinic Diet Manual: A Handbook of Dietary Practices, 6a ed., edito da CM Pemberton, KE Moxness, JK Nelson, et al.
Philadelphia, B. C. Decker, 1988, pp558569; riproduzione autorizzata dalla Mayo Foundation.
Effetto Farmaci
Aumento dell’appetito Alcol, insulina, steroidi, ormone tiroideo,
sulfoniluree, alcuni farmaci psicoattivi,
antiistaminici
Riduzione dell’appetito Agenti massa (metilcellulosa, gomma guar),
glucagone, indometacina, morfina,
ciclofosfamide, digitale
Malassorbimento Neomicina, kanamicina, clortetraciclina,
fenindione, acido p-ammi nosalicilico,
indometacina, metotrexato
Iperglicemia Analgesici narcotici, fenotiazine, diuretici
tiazidici, probenecid, fenitoi na, cumarina
Ipoglicemia Sulfonammidi, aspirina, fenacetina, b-bloccanti,
inibitori delle monoam mino ossidasi,
fenilbutazone, barbiturici
Riduzione dei lipidi Aspirina e acido p-amminosalicilico, l-
plasmatici asparaginasi, clortetraciclina, colchicina,
destrani, fenflurammina, glucagone, fenindione,
sulfin pirazone, trifluperidolo
Aumento dei lipidi Contraccettivi orali (tipo estrogeno-
plasmatici progestinico), corticosteroidi surre nalici,
clorpromazina, etanolo, tiouracile, ormone della
crescita, vitaminaD
Riduzione del Tetraciclina, cloramfenicolo
metabolismo pro teico
file:///F|/sito/merck/tabelle/00111.html02/09/2004 2.01.57
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/00201.html02/09/2004 2.01.58
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/00202.html02/09/2004 2.01.58
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/00203.html02/09/2004 2.01.58
Manuale Merck - Tabella
75 40 22 Al limite
60 32 18 Depleta
50 27 15 Deperita
file:///F|/sito/merck/tabelle/00204.html02/09/2004 2.01.58
Manuale Merck - Tabella
Tabella 2–5. Reperti biochimici nei bambini della tailandia del nord
in buona salute e affetti da una malnutrizione proteico-energetica
Emoglobina g/dl 11,7 ± 0,3 10,0 ± 0,3 9,0 ± 0,3 9,7 ± 0,3
Proteine totali g/dl 7,2 ± 0,1 6,8 ± 0,7 4,9 ± 0,1 3,9 ± 0,1
Albumina g/dl 3,7 ± 0,1 2,8 ± 0,1 1,9 ± 0,1 1,5 ± 0,1
Transferrina (TI µg/dl 357,0 ± 7,0 239,0 ± 1,5 138,0 ± 7,3 110,0 ± 7,1
BC)
Fe µg/dl 69,0 ± 4,0 70,7 ± 9,5 54,1 ± 3,9 70,1 ± 5,7
(µmol/l) (12,4 ± 0,7) (12,7 ± 1,7) (9,7 ± 0,7) (12,5 ± 1,0)
Colesterolo mg/dl 129,0 ± 5,0 109,0 ± 5,9 92,9 ± 6,0 81,5 ± 5,0
(mmol/ (3,34 ± (2,82 ± (2,41 ± 0,16) (2,11 ± 0,13)
l) 0,13) 0,15)
Acido folico ng/ml 25,0 ± 1,0 9,4 ± 1,2 7,5 ± 0,9 5,1 ± 0,6
(nmol/l) (57 ± 2) (21 ± 3) (17 ± 2) (12 ± 1)
VitaminaB12 pg/ml 443,0 ± 711,0 ± 1306,0 ± 295,0 906,0 ± 203,0
60,0 82,0
(pmol/l) (327 ± 44) (525 ± 60) (964 ± 218) (669 ± 150)
VitaminaE mg/dl 0,4 ± 0,1 0,3 ± 0,1 0,3 ± 0,1 0,21 ± 0,1
(µmol/l) (9,3 ± 2,3) (7,0 ± 2,3) (7,0 ± 2,3) (4,9 ± 2,3)
VitaminaA µg/dl 54,0 ± 5,4 38,2 ± 4,5 21,2 ± 2,0 23,6 ± 4,0
(µmol/l) (1,88 ± (1,33 ± (0,74 ± 0,07) (0,82 ± 0,14)
0,19) 0,16)
Retinol binding µg/dl 28,0 ± 1,6 23,1 ± 2,6 21,5 ± 3,0 19,7 ± 5,7
protein
TIBC=Capacità totale di legame del ferro (Total Iron-Binding Capacity).
Da Olson RE: "The effect of variations in protein and calorie intake on the rate of recovery
and selected physiological responses in Thai children with protein-calorie malnutrition," in
Protein-Calorie Malnutrition, edito da RE Olson. New York, Academic Press, 1975, pp.275-
297; riproduzione autorizzata.
file:///F|/sito/merck/tabelle/00205.html02/09/2004 2.01.59
Manuale Merck - Tabella
Organo Azioni
Intestino Favorisce il trasporto di Ca e
PO4 (assorbimento)
Reni Favorisce il riassorbimento
tubulare del Ca
Inibisce la sintesi della 1α-id
rossilasi
Stimola la sintesi della 24-idros
silasi
Osso Stimola gli osteoblasti a
produrre più fosfatsi alcalina e
osteocal cina (una proteina
vitamina K dipendente) e
meno collageno, che
favoriscono tutti la formazione
dell’osso
Stimola (a dosi maggiori) le cel
lule mononucleari a differen
ziarsi in macrofagi, che si
fondono con gli osteoclasti e
aumentano la mobilizzazione
del Ca
Paratiroidi Inibisce la secrezione del PTH
Sistema Stimola l’attività immunogenica
linfomidollare e antitumorale
Ca=calcio; PO4=fosfato; PTH=ormone paratiroideo.
file:///F|/sito/merck/tabelle/00301.html02/09/2004 2.01.59
Manuale Merck - Tabella
Categoria Causa
Carenza di Bassa assunzione alimentare
VitaminaD
Elevata assunzione di fitato o
fosfato
Mancanza di luce solare
Sindrome da malassorbimento
Difetti correlati alla Epatopatia (malattia avanzata
produzione di 25 parenchimale e colestatica)
(OH)D3
Uso di anticonvulsivanti
(prolungato uso di fenobarbitale,
fenitoina)
Difetti correlati Rachitismo vitaminaD
all’azione del 1,25 dipendente (pseudocarenza di
(OH)2D3 vitaminaD) tipoI, dovuto a un
difetto nella 1- idrossilazione del
25(OH)D3
Rachitismo vitaminaD
dipendente tipo II [diverse
forme; recettori mancanti o
difettosi per il 1,25(OH)2D3]
Altro Rachitismo familiare ipofos
fatemico (vitamina D resistente)
(difetto tubulare renale nel
trasporto dei fosfati)
Insufficienza renale cronica
(osteodistrofia renale)
Sindrome di Fanconi
Acidosi tubulare renale
Diabete mellito (aumentata
incidenza di osteopenia,
osteoporosi e di alcune fratture)
Ipoparatiroidismo
file:///F|/sito/merck/tabelle/00302.html02/09/2004 2.01.59
Manuale Merck - Tabella
Malattia Carenza
cronica Altri disordini da genetica
Abetalipo- epatobiliare malassorbimento di
Segni proteinemia colestatica dei grassi vitaminaE
Iporeflessia, areflessia ++ ++ ++ ±
Atassia cerebellare ++ ++ ++ ++
Perdita del senso di ++ ++ + ±
posizione
Perdita del senso di ++ ++ ++ ++
vibrazione
Perdita della sensibilità + ± +
tattile e dolorifica
Oftalmoplegia + + +
Ptosi + + ±
Debolezza muscolare + + + +
Retinopatia pigmentosa ++ ± +
Disartria + ± + ±
++=sempre presente; +=comunemente presente; ±=incostantemente presente;
=assente.
file:///F|/sito/merck/tabelle/00303.html02/09/2004 2.01.59
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/00601.html02/09/2004 2.02.00
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/00701.html02/09/2004 2.02.00
Manuale Merck - Tabella
Fisiologiche Acromegalia
Ipoglicemia Ipernefroma
Sarcoidosi Farmacologiche
Traumi cranici
Farmaci antiipertensivi
Tumori ipofisari prolattino-secernenti
Reserpina
Sezione chirurgica del peduncolo
ipofisario e altre lesioni del peduncolo αMetildopa
Contraccettivi orali
Diuresi osmotica
Gravidanza molare
Coriocarcinoma
Iperemesi gravidica
Tireotossicosi factitia
Ingestione di iodio
Struma ovarii
TSH=ormone tireo-stimolante.
THBR Captazione di
(captazione radioiodio nelle 24h
TSH della T su (tiroide)
3
Stato fisiologico sierico T sierica T sierica resina)
4 3
Ipertiroidismo, non trattato Basso Alta Alta Alto Alta
Ipertiroidismo, T3 tossicosi Basso Normale Alta Normale Normale
Ipotiroidismo, non trattato Alto Bassa Bassa Basso Bassa o normale
Eutiroidismo, in terapia con Normale Normale Normale Normale Bassa
iodio
Eutiroidismo, in terapia con Normale Alta o Alta con la T3, Normale Bassa
ormoni tiroidei esogeni o basso normale con normale con la T4
la T4, bassa
con la T3
Eutiroidismo, in terapia con Normale Alta Alta Basso Normale
estrogeni
Eutiroidismo, in terapia con Normale Bassa o Bassa o normale Alto o Normale
feni toina normale normale
Euthyroid sick syndrome Normale, Normale o
Bassa Normale o
Normale
basso o bassa alto
alto
TSH=ormone tireo-stimolante; T4=tiroxina; T3=triiodotironina; THBR (Thyroid Hormone-Binding Ratio)=tasso di
legame degli ormoni tiroidei.
file:///F|/sito/merck/tabelle/00802.html02/09/2004 2.02.01
Manuale Merck - Tabella
Soluzioni glucosate EV
Digossina se necessario
file:///F|/sito/merck/tabelle/00803.html02/09/2004 2.02.01
Manuale Merck - Tabella
Intolleranza al Gozzo
caldo e
sudorazione Soffio
(occasionali)
Livelli di tiroxina circolante
Diarrea
(occasionale) Calo ponderale (può essere stabilizzato, ma
non migliorato)
Miopatia
prossimale Esoftalmo
(occasionale)
file:///F|/sito/merck/tabelle/00804.html02/09/2004 2.02.01
Manuale Merck - Tabella
Linfocitosi relativa
Tubercolosi renale
Tubercolosi polmonare
file:///F|/sito/merck/tabelle/00901.html02/09/2004 2.02.02
Manuale Merck - Tabella
Iperaldosteronismo Iperaldosteronismo
primitivo secondario
Parametro clinico Adenoma Iperplasia Ipertensione Edema
PA ↑↑ ↑ ↑↑↑↑ N, ↑
Na sierico N, ↑ N N, ↓ N, ↓
K sierico ↓ N, ↓ ↓ N, ↓
Attività ↓↓ N, ↑ ↑↑ ↑
reninica
plasmati
ca*
Aldosterone ↑ ↑ ↑↑ ↑
*Se corretta per età. Le persone più anziane hanno un'attività reninica
media più bassa.
file:///F|/sito/merck/tabelle/00902.html02/09/2004 2.02.02
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/01001.html02/09/2004 2.02.02
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/01101.html02/09/2004 2.02.03
Manuale Merck - Tabella
Etanolo
Alcol isopropilico
Metanolo
Glicol etilenico
Mannitolo
file:///F|/sito/merck/tabelle/01201.html02/09/2004 2.02.03
Manuale Merck - Tabella
Extrarenali
Cute: sudorazione
Ustioni, traumi
Renali/surrenaliche
Diuretici
Sindrome di Bartter
file:///F|/sito/merck/tabelle/01202.html02/09/2004 2.02.03
Manuale Merck - Tabella
Cirrosi epatica
Sindrome nefrosica
Enteropatia protidodisperdente
Sindrome settica
Ustioni, traumi
Angioedema
Edema idiopatico
file:///F|/sito/merck/tabelle/01203.html02/09/2004 2.02.03
Manuale Merck - Tabella
Perdite extrarenali
Perdite renali
Diuretici
Deficit di mineralcorticoidi
Diuretici
Ipotiroidismo
Deficit di glucocorticoidi
Polidipsia primitiva
Malattie extrarenali
Cirrosi epatica
Malattie renali
Sindrome nefrosica
Tumori maligni
Polmone
Duodeno
Pancreas
Linfomi
SNC
Malattie polmonari
Polmonite
Ascesso polmonare
Tubercolosi
Aspergillosi
Respirazione a pressione
positiva
Encefalite
Meningite
Ascesso cerebrale
Sindrome di Guillain-Barré
Emorragia subdurale o
subaracnoidea
Psicosi acute
Ictus
Perdite extrarenali
Perdite renali
Diuretici dell'ansa
Perdite extrarenali
Apparato respiratorio:
tachipnea
Perdite renali
Diabete insipido
nefrogenico
Altre
Impossibilità di accedere
all'acqua
Ipodipsia primitiva
Reset osmostatico
Somministrazione di liquidi
ipertonici (soluzioni saline
ipertoniche, NaHCO3,
nutrizione parenterale
totale)
Eccesso di mineralcorticoidi
Iatrogeno
Tumori surrenalici
secernenti desossicorticos
terone
Iperplasia surrenalica
congenita (causata da
deficit di 11-idrossilasi)
Eccesso di ormone
paratiroideo:
iperparatiroidismo primitivo,
carcinoma paratiroideo,
ipercal cemia ipocalciurica
familiare,
iperparatiroidismo
secondario in fase avanzata
Ipercalcemia umorale
paraneoplastica: cioè,
ipercalcemia associata a
tumori maligni in assenza
di metastasi ossee
Ipertiroidismo
Tossicità da vitaminaD;
tossicità da vitaminaA
Immobilizzazione:
specialmente nei soggetti
giovani in fase di
accrescimento e in quelli
con morbo di Paget
dell'osso; anche negli
anziani con osteoporosi,
paraplegia e tetraplegia
Milk-alkali syndrome
Tossicità da vitaminaD
Aumento di concentrazione
delle proteine plasmatiche
Meccanismo incerto
Mixedema, morbo di
Addison, morbo di Cushing
post-operatorio
Ipercalcemia dell'infanzia
Miscellanea
Intossicazione da litio,
intossicazione da teofillina
Osteomalacia indotta
dall'alluminio
Sindrome maligna da
neurolettici
Da artefatti
file:///F|/sito/merck/tabelle/01208.html02/09/2004 2.02.04
Manuale Merck - Tabella
Acidosi metabolica
Chetoacidosi (diabete,
alcolismo cronico)
Acidosi lattica
Insufficienza renale
Intossicazioni
(glicoletilenico, metanolo,
paraldeide, salicilati)
Nefropatie interstiziali
Ureterosigmoidostomia,
condotto ureteroileale
Ingestione di cloruro di
ammonio
Alcalosi metabolica
Responsiva ai cloruri
Vomito o drenaggio
nasogastrico
Diuretici
Stati post-ipercapnici
Resistente ai cloruri
Deficit grave di Mg o K
Ipermineralcorticoidismo
(sindrome di Cushing,
iperaldosteronismo
primitivo, stenosi
dell'arteria renale)
Malattie ereditarie
(sindrome di Bartter,
sindrome di Gitelman)
Criteri per la diagnosi di diabete mellito e di ridotta tolleranza al glucoso Criteri per la diagnosi di
(tutti i livelli glicemici sono espressi inmg/dl [mmol/l]) diabete gestazionale
(100g di OGTT)
Test Normale Diabete mellito Ridotta tolleranza al Glicemia venosa
glucoso
Adulti Bambini Adulti Bambini Adulti Bambini ≥105mg/dl [5,83mmol/l] a
digiuno
GD <115 <130 ≥140* ≥140 115-139 130-139 ≥190mg/dl [10,54mmol/l] a 1h
Da Harris M, et al. for the National Diabetes Data Group: "Classification and diagnosis of diabetes mellitus and
other cate gories of glucose intolerance." Diabetes 28:1049, 1979. Copyright 1979 by American Diabetes
Association, Inc.; riprodotta con l’autorizzazione.
file:///F|/sito/merck/tabelle/01302.html02/09/2004 2.02.05
Manuale Merck - Tabella
*Gli ampi intervalli indicati sono dovuti alle notevoli variabilità tra i pazienti.
Iniezione sottocutanea.
NPH=Insulina neutra protamina di Hagedorn; PZI=Insulina zinco-protamina.
file:///F|/sito/merck/tabelle/01303.html02/09/2004 2.02.06
Manuale Merck - Tabella
Clorpropamide 100-750 60
Glimepiride 1-8 24
Da altre cause
1.Ipoglicemia a digiuno
Nesidioblastosi
Ipoglicemia chetosica
Difetti ereditari
dell'ossidazione degli acidi
grassi, compreso il deficit
sistemico di carnitina
Ipoglicemia associata a
tumori mesenchimali di
grandi dimensioni
Ipoglicemia autoimmune
nei non diabetici
Ipoglicemia da anticorpi
anti-recettore insulinico
Cachessia
Shock endotossinico
2.Ipoglicemia reattiva
Intolleranza ereditaria al
fruttoso
Galattosemia
Ipoglicemia alimentare
Ipoglicemia alimentare
idiopatica
Enzima
N. Nome Localizzazione Malattia Ereditarietà
cromosomica
1 Acido delta-aminolevulinico Xp11,21 Anemia sideroblastica Recessiva legata al
sintetasi (eritroide) legata al cromosomaX cromosomaX
†Questo enzima è noto anche come idrossimetilbilano sintetasi e precedentemente come uroporfirinogeno
I sintetasi.
‡La porfiria cutanea tarda è dovuta principalmente a un deficit epatico di uroporfirinogeno decarbossilasi
che sembra essere acquisito. Un deficit ereditario di questo enzima a livello epatico e di altri tessuti è
parzialmente responsabile della forma familiare (tipo II) della porfiria cutanea tarda.
file:///F|/sito/merck/tabelle/01401.html02/09/2004 2.02.06
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/01402.html02/09/2004 2.02.07
Manuale Merck - Tabella
†Il dosaggio frazionato delle porfirine fecali e urinarie si esegue soltanto se sono
aumentati i livelli totali.
file:///F|/sito/merck/tabelle/01403.html02/09/2004 2.02.07
Manuale Merck - Tabella
Felbamato
Dioni (trimetadione,
parametadione)
*Non vengono riportati i farmaci che in base alle informazioni disponibili non sono
chiaramente classificabili come poco sicuri o sicuri.
‡Esistono solide prove sperimentali e alcune evidenze cliniche che questi agenti
possano essere dannosi.
||Le prove a sostegno della pericolosità degli estrogeni da soli nelle porfirie acute
sono modeste. Essi sono stati considerati pericolosi fondamentalmente sulla base
dell'esperienza con i preparati estroprogestinici combinati e a causa del fatto che
possono esacerbare la porfiria cutanea tarda.
Tipo Altri nomi Forma Specie Livello Livello plasmatico di Principali cause Rischio di Presentazione Terapia
genetica principali di plasmatico trigliceridi secondarie aterosclerosi clinica
lipoproteine di
interessate colesterolo
I Ipertrigliceridemia esogena Autosomica Chilomicroni: Normale o Molto notevolmente LES; Rischio non Pancreatite, xantomi Dieta: basso
Ipertrigliceridemia familiare recessiva; rara notevolmente lievemente aumentato disgammaglobulinemie; aumentato eruttivi, contenuto di
Chilomicronemia familiare aumentati aumentato diabete mellito in epatosplenomegalia, lipidi, no alcol
Iperlipidemia familiare indotta dal HDL: sulinopenico lipemia retinica
grasso diminuite
Iperchilomicronemia
II Quattro diverse condizioni Autosomica LDL: Notevolmente Normale Eccesso di colesterolo Rischio molto Aterosclerosi Dieta: basso
genetiche: dominante; notevolmente aumentato (nell'iperlipoproteinemia nella dieta; alto, specie per accelerata, contenuto di
comune aumentate di tipo IIa) ipotiroidismo; nefrosi; l'aterosclerosi xantelasmi, xantomi colesterolo
Lievemente aumentato mieloma multiplo; coronarica tendinei e tuberosi, Farmaci:
A.Ipercolesterolemia (nell'iperlipoproteinemia porfiria; epatopatie arco corneale sequestranti,
familiare di tipo IIb) ostruttive giovanile niacina,
Iperbetalipoproteinemia (a) Normale statine
familiare (b) Lievemente Possibile
Xantomatosi aumentato chirurgia;
ipercolesterolemica aferesi delle
familiare LDL
B.Iperlipidemia combinata
familiare
C.Deficit familiare
dell'apolipoproteina B
D.Ipercolesterolemia
poligenica
III Disbetalipoproteinemia familiare Ereditarietà IDL: Notevolmente Notevolmente Disgamma globuline Rischio molto Aterosclerosi Dieta: ritorno
Malattia della banda beta allargata non chiara; notevolmente aumentato aumentato mie; ipotiroidis mo alto, specie accelerata delle al peso
Floating betalipoproteinemia non comune aumentate nelle arterie coronarie e delle ideale;
ma neanche periferiche e arterie periferiche, mantenimento
rara nelle coronarie xantomi piani, di bassi livelli
xantomi tubero- di colesterolo,
eruttivi e tendinei dieta
bilanciata
Farmaci:
niacina,
fibrati, ?
statine
IV Due diverse condizioni genetiche: Comune, VLDL: Normale o Notevolmente Eccessivo consumo di Rischio Possibile Dieta:
spesso aumentate lievemente aumentato alcol; con traccettivi possibile, specie aterosclerosi riduzione di
sporadica HDL: aumentato orali; diabete mellito; per accelerata, peso, basso
A. sebbene diminuite? glicogenosi; l'aterosclerosi intolleranza al contenuto di
Iperprebetalipoproteinemia familiare; gravidanza; coronarica (in glucoso, iperuricemia carboidrati, no
familiare geneticamente glucocorticoidi; particolare alcol
Ipertrigliceridemia eterogenea retinoidi; sequestranti nell'iperlipidemia Farmaci:
endogena degli acidi biliari; combinata niacina,
Iperprobetalipoproteinemia sindrome nefrosica; familiare) gemfibrozil
familiare stress
Trigliceridemia indotta dai
carboidrati
B.Iperlipidemia combinata
familiare
V Ipertrigliceridemia mista Non comune VLDL: Normale o Molto note volmente Alcolismo; di abete Rischio non Pancreatite,xantomi Dieta:
Ipertrigliceridemia combinata ma neanche aumentate lievemente aumentato mellito insulino- chiaramente eruttivi, riduzione di
esogena ed endogenaIperlipemia rara; Chilomicroni: aumentato dipendente; nefrosi; aumentato epatosplenomegalia, peso, basso
mista geneticamente aumentati disgammaglobulinemie neuropatia sensitiva, contenuto di
eterogenea HDL: lipemia retinica, grassi, no
diminuite iperuricemia, alcol
intolleranza al Farmaci:
glucoso niacina,
gemfibrozil
HDL=lipoproteine ad alta densità; LES=lupus eritematoso sistemico; LDL=lipoproteine a bassa densità; IDL=lipoproteine a densità intermedia; VLDL=lipoproteine a bassissima densità.
Effetto sul
metabolismo
Effetti delle
Categoria collaterali Indicazioni Meccanismo lipoproteine Farmaco Dosaggio
Sequestranti Costipazione, Aumento Legano gli acidi Aumentano la Colestiramina 8-32 g/die
degli acidi dolore delle HDL biliari clearance delle
biliari addominale, nell'intestino, LDL attraverso Colestipolo 10-40 g/die
(colestiramina nausea, interrompendo il l'aumento
e colestipolo) gonfiore, loro circolo dell'attività del
interazioni enteroepatico loro recettore
farmacologiche,
aumento dei
trigliceridi
Inibitori della 3- Epatite, Aumento Inibiscono Aumentano la Atorvastatina 10-80 mg/die
idrossi- 3- miosite, delle HDL competitivamente clearance delle
metilglutaril rabdomiolisi, la fase precoce LDL attraverso Cervistatina 0,3 mg/die
coenzima A innalzamento della biosintesi l'aumento
reduttasi degli enzimi del colesterolo dell'attività del
Lovastatina e 20-80 mg/die
(statine) epatici loro recettore fluvastatina
20-40 mg/die
Pravastatina
5-80 mg/die
Sinvastatina
Niacina (acido Epatite, gotta, Aumento Probabilmente Riduce la sintesi 1-3 g tid
nicotinico) iperglicemia, delle LDL e inibisce la lipolisi delle VLDL e la
ulcerogenesi, delle VLDL, negli adipociti e clearance delle
acanthosis diminuzione la produzione HDL
nigricans, ittiosi delle HDL epatica di
trigliceridi
Derivati Colelitiasi, Diminuzione Probabilmente Aumentano il Gemfibrozil 600 mg bid
dell'acido epatite, delle HDL, aumentano catabolismo non
fibrico aumento delle aumento l'attività della splancnico delle Clofibrato 1 g bid
(clofibrato, LDL, riduzione delle VLDL e lipoprotein lipasi VLDL e
gemfibrozil e della libido, delle LDL probabilmente
Fenofibrato
fenofibrato) miosite, aritmie aumentano la
ventricolari, sintesi delle HDL
aumento
dell'appetito,
dolore
addominale,
nausea
LDL=lipoproteine a bassa densità; HDL=lipoproteine ad alta densità; VLDL=lipoproteine a bassissima densità.
file:///F|/sito/merck/tabelle/01502.html02/09/2004 2.02.08
Manuale Merck - Tabella
Tratto GI superiore
Ulcera duodenale (20-30%)
Varici (15-20%)
Angioma (510%)
Malformazione (<5%)
arterovenosa
Tratto GI inferiore
(le percentuali variano nelle diverse fasce di età)
Malattia diverticolare
Carcinoma del colon
Polipi del colon
Malattia infiammatoria dell’intestino:
colite/proctite
ulcerosa,
morbo di Crohn,
colite infettiva
Organo o indicazione Indicazioni alla terapia chirurgica Indicazioni alla terapia medica
Esofago Perforazione iatrogena in corso di Esofagite da reflusso, spasmo esofageo
endoscopia, cateterismo, dilatazione
con palloncino; perforazione da
vomito (sindrome di Boerhaave)
Stomaco Ulcera perforata, ernia paraesofagea, Ulcera gastrica benigna non complicata,
cancro dello stomaco gastritie, gastroenterite acuta, ernia iatale da
scivolamento
Duodeno Ulcera duodenale perforata Ulcera duodenale non complicata
Digiuno, ileo Ostruzione intestinale, diverticolo di Gastroenterite, morbo di Crohn
Meckel
Appendice Appendicite
Colon-retto Diverticolo perforato o stenosante, Colite ulcerosa, morbo di Crohn, diverticolite
volvolo (del ceco, del sigma), cancro, (lieve), fecalomi, dolore colico funzionale,
invaginazione, ostruzione del colon, disturbi della motilità, diarrea, costipazione,
fistola perianale, ragade anale ileo
Fegato Adenoma epatocellulare, sindrome di Malattia infiltrativa del fegato con
Budd-Chiari, ascessi distensione della capsula, ematoma
sottocapsulare
Via biliare Calcolosi, colecistite acuta, colangite Calcolosi
acuta
Milza Rottura, ascessi
Pancreas Pancreatite (grave), pseudocisti Pancreatite (lieve)
Vasi Aneurisma aortico; trombosi o
embolia dell’arteria o della vena
mesenterica; angina abdominis
Rene Calcolosi Pielonefrite
Vescica Calcolosi Cistite
Organi genitali maschili Torsione del testicolo Prostatite, epididimite
Organi genitali femminili Gravidanza ectopica, ascessi tubo- Dismenorrea, dolore intermestruale, malattia
ovarici, aborto incompleto, cisti pelvica infiammatoria, cisti ovarica (piccola,
ovarica (grande o maligna, torta o benigna), endometriosi, gravidanza normale
sanguinante)
Peritoneo Peritonite o emoperitoneo da causa Tubercolosi; peritonite primitiva; peritonite
sconosciuta, deiscenza anastomotica da talco o da amido; emoperitoneo
postoperatoria, ascesso secondario agli anticoagulanti; dolori
intraperitoneale (pelvico, sottofrenico, "urenti" (eccetto da ulcera peptica); febbre
sottoepatico, laterale tra le anse) tifoide; radicolite
Ernia Esterna o interna (non complicata,
incarcerata, o strangolata)
Trauma (penetrante il Tutti i casi
peritoneo)
Trauma (chiuso) Tutti i casi con segni peritoneali, Pazienti emodinamicamente stabili con
rottura traumatica del diaframma lavaggio peritoneale diagnostico o
tomografia computerizzata dell’addome,
negativi; tutti i casi senza segni peritoneali,
lacerazione splenica limitata in un bambino
file:///F|/sito/merck/tabelle/02701.html02/09/2004 2.02.09
Manuale Merck - Tabella
Agente Tipo Dosaggio Inizio Meccanismo d’azione Effetti collaterali Costo per
dell’azione uso*
Crusca Fibra Fino a 1 tazza/ Giorni Aumento della massa Meteorismo, Varia
die fecale, riduzione del flatulenza,
tempo di transito colico, malassorbimento di
aumento della motilità ferro e calcio
GI
Psillio Fibra Fino a 30g/die Giorni Stessi della crusca Meteorismo, +
in dosi flatulenza
frazionate di
2,5-7,5g
Metilcellulosa Fibra Fino a 6g/die in Giorni Stessi della crusca Minor meteorismo ++
dosi frazionate rispetto alle altre fibre
di 0,45-3g
Policarbofil Fibra 26 compresse/ Giorni Stessi della crusca Meteorismo, +
calcico die flatulenza
Docusato di Emolliente 100mg bid o tid 12-72h Stimolazione dell’AMP Inefficace nella stipsi +
sodio delle feci ciclico a secernere grave
acqua, Na e Cl nel lume
Sorbitolo Agente 15-30ml PO 24-48h Disaccaridi non Sapore dolciastro, +
iperosmolare della soluzione assorbibili metabolizzati crampi addominali
al 70% una o dai batteri colici in acido transitori, flatulenza
due volte/die; acetico e altri acidi
120ml della grassi a catena corta
soluzione al 25-
30% per via
rettale
Lattuloso Agente 10-20g (15- 24-48h Stesso del sorbitolo Stessi del sorbitolo +++
iperosmolare 30ml)/die o bid
Glicole Agente Fino a 3,8 l in 0,5-1h Aumento osmotico dei Incontinenza (causata ++++
polietilene iperosmolare un periodo di liquidi nel lume dalla potenza)
4h
Glicerina Supposte 2- Fino a una volta 0,25-1h Defecazione indotta Irritazione del retto +
3g tutti i giorni dalla stimolazione locale
del retto
Bisacodile Stimolante Supposte da 10 0,25-1h Simili agli antrachinoni Incontinenza, ++
mg fino a 3 ipokaliemia, crampi
volte/sett.; 5-15 addominali, bruciore
mg/ die PO rettale con l’uso
giornaliero delle
supposte
Antrachinoni Stimolante Dipende dalla 8-12h Alterazione del trasporto Degenerazione dei ++
marca usata degli elettroliti da parte plessi di Meissner e
dei fluidi nel lume, Auerbach,
stimolazione del plesso malassorbimento,
mioenterico, aumento crampi addominali,
della motilità disidratazione,
melanosi del colon
Fenolftaleina Stimolante 30-270 mg/die 6-8h Simili agli antrachinoni Rash, +
malassorbimento,
disidratazione
Olio di Lubrificante 15-45ml 6-8h Lubrificazione delle feci Polmonite lipidica +++
vasellina esogena,
malassorbimento delle
vitamine liposolubili,
disidratazione,
incontinenza
Clistere con Clistere 100-250ml/die 6-8h Lubrificazione e Incontinenza, trauma +++
olio di per via rettale ammorbidimento delle meccanico
vasellina feci
Clistere con Clistere 500 ml per via 5-15min Defecazione indotta Trauma meccanico Solo per la
acqua di rettale dalla distensione del preparazione
rubinetto colon, lavaggio
meccanico
Clistere con Clistere 1U per via 5-15min Stesso del clistere con Danno progressivo +++
fosfati rettale acqua di rubinetto della mucosa rettale,
iperfosfatemia, trauma
meccanico
Clistere con Clistere 1500 ml per via 2-15min Stesso del clistere con Danno progressivo +++
acqua rettale acqua di rubinetto della mucosa rettale,
saponata iperfosfatemia, trauma
meccanico
*Il costo relativo è espresso, dal meno costoso (+) al più costoso (++++).
AMP=adenosina monofosfato.
Adattata da Romero Y, Evans JM, Fleming KC, Phillips SF: "Constipation and fecal incontinence in the elderly population."
Meccanismo Malattia
Inadeguato Gastroenterostomia
mescolamento gastrico Gastrectomia sec. BillrothII
Fistola gastrocolica
file:///F|/sito/merck/tabelle/03002.html02/09/2004 2.02.10
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/03101.html02/09/2004 2.02.10
Manuale Merck - Tabella
Epatite da farmaci
Epatite atipica
Colestasi intraepatica
file:///F|/sito/merck/tabelle/03701.html02/09/2004 2.02.11
Manuale Merck - Tabella
Classificazione Causa
Pre-epatica Trombosi della vena porta o della vena
splenica
file:///F|/sito/merck/tabelle/03801.html02/09/2004 2.02.11
Manuale Merck - Tabella
Malattia o Manifestazioni
organismo
Virus
Epstein-Barr Mononucleosi infettiva. Epatite clinica con ittero nel 5-10% dei casi;
interessamento epatico sub-clinico negli altri. Importante causa di epatite
acuta nei giovani adulti.
Febbre gialla Ittero con segni di intossicazione sistemica, sanguinamento. Necrosi epatica
con scarsa reazione infiammatoria.
Cytomegalovirus Nei neonati: epatomegalia, ittero, difetti congeniti. Negli adulti: malattia simile
alla mononucleosi con epatite; si può verificare dopo le trasfusioni.
Altro Occasionalmente, epatite da virus dell’herpes simplex, reovirus, coxsackie-
virus, vi rus della rosolia, del morbillo o della varicella.
Batteri
Tubercolosi Frequente interessamento epatico. Infiltrazione granulomatosa. In genere,
decorso sub-clinico; raro l’ittero. Sproporzionato aumento della fosfatasi
alcalina.
Actinomicosi Reazione granulomatosa del fegato con ascessi necrotizzanti progressivi.
Ascessi piogenici Grave infezione acquisita per piemia portale, colangite o per diffusione
ematogena o diretta. Implicati vari organismi, specialmente gram - e
anaerobi. Il paziente è grave, con un quadro settico, ma con una lieve
disfunzione epatica. Vanno differenziati dagli ascessi amebici. Devono
essere drenati chirurgicamente o aspirati sotto guida ecografica.
Altro Epatite focale lieve in numerose infezioni sistemiche (frequente, di solito a
decorso sub-clinico).
Funghi
Istoplasmosi Granulomi nel fegato e nella milza, di solito subclinici, che guariscono con
calcificazioni residue.
Altro Infiltrazione granulomatosa talora in corso di criptococcosi,
coccidioidomicosi, blastomicosi, ecc.
Protozoi
Amebiasi Malattia importante, spesso senza un’importante dissenteria. Di solito, un
solo, grosso ascesso con liquefazione. Paziente grave; epatomegalia
dolente, disfunzione epatica sorprendentemente lieve. Deve essere
differenziato dagli ascessi piogenici.
Malaria Causa importante di epatosplenomegalia nelle aree endemiche. Ittero
assente o lieve, a meno che non ci sia un processo di emolisi attiva.
Toxoplasmosi Infezione transplacentare. Nei neonati: ittero, manifestazioni sistemiche e a
carico del SNC.
Kala-azar Infiltrazione del sistema reticoloendoteliale da parte del parassita.
Epatosplenomegalia.
Elminti
Schistosomiasi Reazione granulomatosa periportale alle uova, con progressiva
epatosplenomegalia, fibrosi, ipertensione portale e varici. Conservata la
funzione epatocellulare; non è una vera cirrosi.
Clonorchiasi Infestazione della via biliare; colangite, calcoli, colangiocarcinoma.
Fascioliasi Acuta: epatomegalia dolente, febbre, eosinofilia. Cronica: fibrosi biliare,
colangite.
Echinococcosi Una o più cisti idatidee, di solito, con contorni calcifici. Possono essere
grandi, ma spesso sono asintomatiche; la funzione epatica è conservata. Si
possono rompere nella cavità addominale o nella via biliare.
Ascaridiasi Ostruzione biliare causata dai vermi adulti e granulomi parenchimali causati
dalle larve.
Toxocariasi Sindrome della larva migrans viscerale. Epatomegalia con granulomi,
eosinofilia.
Spirochete
Leptospirosi Febbre acuta, prostrazione, ittero, sanguinamento, danno renale. Necrosi
epatica spesso modesta, nonostante l’ittero grave.
Sifilide Congenita: epatosplenomegalia neonatale, fibrosi. Acquisita: epatite
variabile nella stadio secondario, gomme con cicatrici irregolari nello stadio
terziario.
Febbre ricorrente Infestazione da Borrelia. Sintomi sistemici, epatomegalia, talvolta ittero.
Sconosciuto
Sarcoidosi Comune l’infiltrazione granulomatosa, di solito a decorso sub-clinico; raro
l’ittero. A volte infiammazione progressiva con cicatrizzazione, ipertensione
portale.
Epatite Infiammazione granulomatosa cronica attiva non legata a cause note
granulomatosa (variante della sarcoidosi?). Possono dominare i sintomi sistemici, con
idiopatica febbre e malessere.
Colite ulcerosa Ampio spettro di epatopatie, specialmente nella colite ulcerosa. Si può avere
morbo di Crohn una fl ogosi periportale (pericolangite), una colangite sclerosante, un
colangiocarcinoma, un’epatite autoimmune. Scarsa correlazione con l’attività
o con il trattamento del disordine intestinale.
Virus
Virus Virus Virus Virus Virus Epatite
Epatite A Epatite B Epatite C Epatite D Epatite E G
Fattore
file:///F|/sito/merck/tabelle/04202.html02/09/2004 2.02.12
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/04901.html02/09/2004 2.02.12
Manuale Merck - Tabella
A. Artrite reumatoide
B. Artrite giovanile
1. Esordio sistemico
2. Esordio poliarticolare
3. Esordio oligoarticolare
E. Polimiosite o dermatomiosite
3. Granulomatosi di Wegener
a. Arterite temporale
b. Arterite di Takayasu
6. Sindrome di Behçet
8. Dermatomiosite giovanile
G. Sindrome di Sjögren
A. Spondilite anchilosante
C. Artrite psoriasica
B. Secondarie
A. Dirette
1. Batteriche
c. Bacilli gram
d. Micobatteri
Lyme)
f. Altri
2. Virali
3. Fungine
4. Parassitarie
A. Malattie da cristalli
3. Idrossiapatite
4. Ossalato
B. Anomalie biochimiche
1. Amiloidosi
5. Mucopolisaccaridosi
8. Emocromatosi
9. Malattia di Wilson
10. Altre
C. Malattie endocrine
1. Diabete mellito
2. Acromegalia
3. Iperparatiroidismo
5. Altre
2. Sindromi da ipermobilità
VI. Tumori
A. Primitivi (sinovioma)
B. Metastatici
C. Mieloma multiplo
D. Leucemia e linfomi
F. Osteocondromatosi
G. Altri
A. Articolazioni di Charcot
B. Neuropatie da compressione
2. Radicolopatie
3. Stenosi vertebrale
D. Altre
A. Osteoporosi
1. Generalizzata
2. Localizzata (distrettuale)
B. Osteomalacia
C. Osteoartropatia ipertrofica
E. Osteite
Scheuermann)
J. Osteolisi e condrolisi
L. Osteomielite
2. Distrettuale
1. Borsite sottoacromiale/sottodeltoidea
3. Borsite olecranica
5. Tenosinovite di de Quervain
D. Cisti gangliari
E. Fascite
G. Disturbi vasomotori
1. Eritromelalgia
I. Altre miopatie
A. Traumi (diretto)
B. Malattia pancreatica
C. Sarcoidosi
D. Reumatismo palindromico
E. Idrartro intermittente
F. Emofilia
G. Eritema nodoso
H. Sindrome di Weber-Christian
K. Reticuoloistiocitosi multicentrica
M. Sindrome di Goodpasture
R. Sindrome di Sweet
Esami di
laboratorio di
routine
Conta GB† <200/µl 200-2000/µl 2000-100000/ µl >100000/
µl
PMN%† <25 <25 >50 >75
†La conta dei GB e la % dei PMN nell’artrite settica sono più basse se il
microrganismo è meno virulento o parzialmente trattato. Alcuni versamenti nel
Lupus eritematoso sistemico ed in altre malattie del collagene sono infiammatori
in modo ambiguo, con una conta di GB di 500-2000/ml.
file:///F|/sito/merck/tabelle/04903.html02/09/2004 2.02.13
Manuale Merck - Tabella
Colite ulcerosa
Traumi
Sclerosi Sistemica Progressiva
Febbre reumatica
file:///F|/sito/merck/tabelle/04904.html02/09/2004 2.02.13
Manuale Merck - Tabella
Artrite simmetrica*
Noduli reumatoidi
file:///F|/sito/merck/tabelle/05001.html02/09/2004 2.02.13
Manuale Merck - Tabella
Dose
giornaliera
massima
Farmaco Dosaggio Abituale raccomandata
Diclofenac 75mg bid o 50mg tid, 100mg 150mg
una volta/die retard
Fenoprofene 300-600mg qid 3200mg
file:///F|/sito/merck/tabelle/05002.html02/09/2004 2.02.13
Manuale Merck - Tabella
Rash malare
Rash discoide
Fotosensibilità
Ulcere orali
Artrite
Sierosite
Disordini renali
Disordini neurologici
file:///F|/sito/merck/tabelle/05003.html02/09/2004 2.02.14
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/05004.html02/09/2004 2.02.14
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/05005.html02/09/2004 2.02.14
Manuale Merck - Tabella
Diabete mellito
Tabe dorsale
Siringomielia
Malformazione d’Arnold-Chiari
Lebbra
Neuropatia da amiloidosi
(amiloidosi secondaria)
Neuropatie familiari-ereditarie:
Atrofia muscolare
peroneale (malattia di
Charcot- Marie-Tooth)
Neuropatia sensoriale
ereditaria
Neuropatia ipertrofica
interstiziale (malattia di
Dejerine-Sottas)
Disautonomia familiare
(sindrome di Riley-Day)
Polineuropatia familiare da
amiloidosi
Associazione definita
Dislocazione d’anca
Malattia da decompressione
Malattia drepanocitica
("sickle cell")
Radioterapia
Malattia di Gaucher
Terapia corticosteroidea ad
alte dosi
Associazione possibile
Lupus eritematoso
sistemico
Trapianto renale
Policitemia vera
Sindrome di Cushing
Diabete mellito
Arteriosclerosi
Chemioterapia citotossica
Abuso di alcol
Steatosi epatica
Psoriasi
Pancreatite
Gotta
Alcolismo
Anemia
Diabete
Emofilia
Tumori
Insufficienza renale
Artrite reumatoide
Infezioni cutanee
file:///F|/sito/merck/tabelle/05401.html02/09/2004 2.02.15
Manuale Merck - Tabella
‡Possono essere marcati con alizarina rossa S per confermare che contengono
calcio.
file:///F|/sito/merck/tabelle/05501.html02/09/2004 2.02.15
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/06001.html02/09/2004 2.02.15
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/06002.html02/09/2004 2.02.16
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/06201.html02/09/2004 2.02.16
Manuale Merck - Tabella
4.Sollevare lentamente
l’avampiede estendendo (flettendo
dorsalmente) la caviglia, quindi
flettere (plantarmente) lentamente.
Eseguire l’esercizio 10 volte,
facendo seguire alcuni secondi di
riposo, quindi effettuare altre 2
serie da 10 ripetizioni.
file:///F|/sito/merck/tabelle/06202.html02/09/2004 2.02.16
Manuale Merck - Tabella
Rotazioni esterne
file:///F|/sito/merck/tabelle/06203.html02/09/2004 2.02.16
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/06204.html02/09/2004 2.02.16
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/06205.html02/09/2004 2.02.17
Manuale Merck - Tabella
Modificata da Mirkin G, Shangold M: The Complete Sports Medicine Book for Women.
New York, Simon & Schuster, 1985, pp105-107. riproduzione autorizzata da The Miller
Press.
Poi,
file:///F|/sito/merck/tabelle/06207.html02/09/2004 2.02.17
Manuale Merck - Tabella
4. Sollevare ed abbassare
lentamente la mano estendendo e
flettendo il polso.
Poi,
verso l‘interno.
file:///F|/sito/merck/tabelle/06301.html02/09/2004 2.02.18
Manuale Merck - Tabella
‡Caratteristiche distintive.
file:///F|/sito/merck/tabelle/06402.html02/09/2004 2.02.18
Manuale Merck - Tabella
Pneumopatie restrittive
Alterazione Assente Lieve Moderata Grave Gravissima
VC (% >80 60-80 50-60 35-50 <35
predetto)
FEV1%FVC >75 >75 >75 >75 >75
MVV (% >80 >80 >80 60-80 <60
predetto)
RV (% 80-120 80-120 70-80 60-70 <60
predetto)
DLCO N ↓E ↓R ↓ ↓↓
PaO2 N N ↓E ↓ ↓↓
PaCO2 N N ↓ ↓ ±↑
Dispnea 0 + ++ +++ ++++
(gravità)
Broncopneumopatia cronica ostruttiva
VC (% >80 >80 >80 ↓ ↓↓
predetto)
FEV1 % >75 60-75 40-60 <40 <40
FVC
MVV (% >80 65-80 45-65 30-45 <30
predetto)
RV (% 80-120 120-150 150-175 >200 >200
predetto)
DLCO N N N ↓ ↓↓
PaO2 N ↓E ↓ ↓ ↓↓
PaCO2 N N No↑ ↑E ↑R
Dispnea 0 + ++ +++ ++++
(gravità)
N=normale; E=esercizio; R=riposo; ↓=ridotto; ↑=aumentato.
Le altre abbreviazioni sono spiegate nella Tab.64-1.
file:///F|/sito/merck/tabelle/06403.html02/09/2004 2.02.19
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/06404.html02/09/2004 2.02.19
Manuale Merck - Tabella
Diagnosi Terapia
Diagnosi e stadiazione dei pazienti con segni Rimozione di secrezioni ristagnanti, di pus, di
di neoplasia polmonare sangue e di corpi estranei dall‘albero tracheo-
bronchiale mediante aspirazione, lavaggio o
Definizione delle cause di tosse, respiro strumenti per l‘estrazione
sibilante o stridore ad eziologia ignota
Gestione delle macroatelettasie resistenti alla
Valutazione dell’emottisi ad eziologia ignota terapia fisica o farma cologica
Identificazione degli agenti patogeni causa di Terapia della proteinosi alveolare attraverso il
infezioni respiratorie lavaggio
Definizione delle cause di addensamenti Instillazione di farmaci in una specifica zona del
polmonari, di febbre o di turbe degli scambi polmone
gassosi in pazienti immunocompromessi
Guida al posizionamento di un tubo naso-
Raccolta di biopsie bronchiali transpolmonari e tracheale od orotracheale
di campioni di liquido di lavaggio
broncoalveolare per la diagnosi di patologie
polmonari interstiziali specifiche, per la guida
della terapia e per la valutazione della risposta
alla terapia
file:///F|/sito/merck/tabelle/06501.html02/09/2004 2.02.19
Manuale Merck - Tabella
Emergenze Urgenze
Arresto cardiaco Insufficienza respiratoria
Arresto respiratorio o apnea (p.es., per malattie del Necessità di supporto ventilatorio (p.es., nella
SNC, farmaci o ipossia) sindrome da distress respiratorio dell’adulto, nelle
esacerbazioni della COPD o dell’asma, in malattie
Coma profondo, quando la lingua perdendo tono diffuse del parenchima polmonare, infettive o di
chiude la glottide altra natura, in malattie neuromuscolari, nella
depressione dei centri respiratori)
Edema laringeo acuto
Estremo affaticamento dei muscoli respiratori con
apnea imminente (p.es., nel respiro alternante o
Laringospasmo
nel movimento paradosso del diaframma)
Lesioni craniche o del midollo spinale più craniale Prima della broncoscopia nei pazienti con
funzionalità respiratoria ridotta
file:///F|/sito/merck/tabelle/06502.html02/09/2004 2.02.19
Manuale Merck - Tabella
Apparato Segni
Insufficienza cardiovascolare Ipotensione che non risponde all’infusione di
liquidi EV
Bradicardia grave
GB ≤1000cell/µl
Piastrine ≤25000cell/µl
Ematocrito ≤20%
Scompenso neurologico Grado del coma ≤6 della scala di Glasgow
(senza sedazione)
Scompenso nutrizionale Albuminemia <2g/dl
Colesterolemia <100mg/dl
file:///F|/sito/merck/tabelle/06701.html02/09/2004 2.02.20
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/06802.html02/09/2004 2.02.20
Manuale Merck - Tabella
La gravità della
riacutizzazione determina
l‘aggressività del trattamento
Utilizzo di un β2-agonista a
breve durata d‘azione, del
cromoglicato o del
nedocromile prima
dell’esercizio o
dell’esposizione agli
allergeni
2 Lieve per Farmaci di uso quotidiano: Un broncodilatatore a breve
sistente durata d’azione (β -agonisti
2
Corticosteroidi inalatori† inalatori) al bisogno ma non
200-500µg, più di 3-4volte al giorno
cromoglicato†,
nedocromile† o una
teofillina a lento rilascio
Se necessario, il
dosaggio dei
corticosteroidi inalatori
può essere aumentato
(p.es. da 500µg a
800mg), o può essere
associato un
broncodilatatore a lunga
durata d’azione (un β2-
agonista ad azione
ritardata inalatorio o per
os o una teofillina a lento
rilascio), soprattutto in
presenza di sintomi
notturni
Un broncodilatatore a
lunga durata d’azione
(un β2-agonista ad
azione ritardata
inalatorio o per os o una
teofillina a lento rilascio),
soprattutto in presenza
di sintomi notturni
Un broncodilatatore a
lunga durata d’azione
(un β2-agonista ad
azione ritardata
inalatorio e/o uno per os
e/o una teofillina a lento
rilascio)
Corticosteroidi orali a
lungo termine
*La scelta del trattamento dipende dal livello di gravità dell’asma. Salita di livello: se
l’asma non è controllato, il trattamento può essere incrementato al livello superiore
dopo aver riesaminato la tecnica di assunzione dei farmaci, la compliance e
l’evitamento degli allergeni e degli altri fattori scatenanti da parte del paziente.
Discesa di livello: il trattamento deve essere rivisto ogni 36 mesi. Se si è mantenuto
un buon controllo per ≥3 mesi, il trattamento può essere gradualmente ridotto di livello.
Un trattamento di emergenza con prednisone o prednisolone può rendersi necessario
in ogni momento.
file:///F|/sito/merck/tabelle/06805.html02/09/2004 2.02.21
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/06806.html02/09/2004 2.02.21
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/06807.html02/09/2004 2.02.22
Manuale Merck - Tabella
Assolute
PaO2=55-59 mm Hg o SaO2≤89%†
Opzionali
Nei pazienti con PaO2 ≤55 mm Hg o SaO2≤88%† durante esercizio fisico o nel
sonno respirando aria ma con valori diurni pari a
PaO2≥60 mm Hg o SaO2≥90%
file:///F|/sito/merck/tabelle/06809.html02/09/2004 2.02.22
Manuale Merck - Tabella
Età avanzata
Immobilità prolungata
Paralisi
Neoplasie maligne
Obesità
Fibrillazione atriale
Scompenso cardiaco
Ictus
Chirurgia maggiore
file:///F|/sito/merck/tabelle/07201.html02/09/2004 2.02.22
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/07202.html02/09/2004 2.02.23
Manuale Merck - Tabella
Cambiamento della
APT T velocità di infusione
(s) (ml/h)* Altri interventi†
≤45 +6
46-54 +3
55-85 0
86-110 -3 Eparina sospesa per 1h
>110 -6 Eparina sospesa per 1h
*Concentrazione di eparina=40U/ml, di solito pari a
20000U/500ml.
file:///F|/sito/merck/tabelle/07203.html02/09/2004 2.02.23
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/07301.html02/09/2004 2.02.23
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/07501.html02/09/2004 2.02.23
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/07502.html02/09/2004 2.02.24
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/07601.html02/09/2004 2.02.24
Manuale Merck - Tabella
Associazione Grado di
con asma eosinofilia Interessament
Malattia Eziologia bronchiale periferica o sistemico Prognosi
Polmonite Sconosciuta Assente Normale o Assente Buona
eosinofila acuta elevato
Aspergillosi Aspergillus fumigatus Quasi Elevato Assente Discreta
broncopolmonare (occasionalmente altre costante
allergica specie)
Granulomatosi Sconosciuta Costante Elevato Comune Da
allergica (sindrome discreta ad
di Churg- Strauss) ?Farmaci infausta
Polmonite Sconosciuta Usuale Elevato (può Raro Buona
eosinofila cronica essere minimo
Farmaci o normale)
Parassiti
Sindrome Ingestione di l- triptofano Assente Elevato Usuale Buona
eosinofilia-mialgia contaminato
Sindrome Sconosciuta Assente Elevato Costante Discreta
ipereosinofila
Polmonite Sconosciuta Rara Moderato Raro Eccellente
eosinofila semplice
(sindrome di Farmaci
Löffler)
Parassiti
Eosinofilia tropicale Parassiti Occasionale Elevato Occasionale Buona
file:///F|/sito/merck/tabelle/07603.html02/09/2004 2.02.24
Manuale Merck - Tabella
Principali
Asma bronchiale
Reazione eritemato-
pomfoide al test cutaneo
con antigene di Aspergillus
Bronchiettasie prossimali
Minori
Aspergillus fumigatus
nell’escreato
Dato anamnestico di
escreato con stampi o zaffi
brunastri
Reattività cutanea a
insorgenza ritardata all’anti
gene di Aspergillus
Ipofosfatemia
Polimiosite
Degenerazione spinocerebellare
Neuropatia periferica
Cardiovascolare/ Endocardite non batterica (marantica)
ematologico
Tromboflebite migrante (sindrome di Trousseau)
file:///F|/sito/merck/tabelle/08101.html02/09/2004 2.02.25
Manuale Merck - Tabella
file:///F|/sito/merck/tabelle/08201.html02/09/2004 2.02.25
Manuale Merck - Tabella
Localizzazione Condizione
Orecchio esterno Miringite bollosa
Cerume, occludente
Corpi estranei
Foruncoli
Cheratosi occlusiva
(colesteatoma del condotto
uditivo esterno)
Neoplasia
Otomicosi
Pericondrite
Trauma
Orecchio medio o Otite media acuta da barotrauma
processo mastoideo
Ostruzione acuta della tuba di
Eustachio
Mastoidite acuta
Neoplasia
Otalgia post-chirurgica
Trauma
Nervo cranico
interessato Localizzazione Condizione
V nervo Rinofaringe Adenoidectomia
Infezione
Neoplasia
Sistema nervoso Neuralgia sfenopalatina
Neuralgia trigeminale
Naso e seni Infezioni
paranasali
Neoplasia
Ghiandole salivari Calcoli
Infezione
Denti e articolazione Eruzione di un molare
Malocclusione
Neuralgia timpanica
Esofago Corpo estraneo
Reflusso gastro-esofageo
Ernia iatale
Neoplasia
Laringe Infiammazione
Neoplasia
Neoplasia
Ascesso parafaringeo o
retrofaringeo
Ascesso peritonsillare
Tonsillectomia
Lingua Infiammazione
Neoplasia
file:///F|/sito/merck/tabelle/09501.html02/09/2004 2.02.26
Manuale Merck - Tabella
Secrezione; Interessamento
Eziologia tipo di cellule Edema palpebrale linfonodale Prurito
Batterica Purulenta; leucociti Modesto No No
polimorfonucleati
Virale Chiara; cellule Minimo Si No
mononucleate
Allergica Chiara, mucoide, viscosa; Da modesto a No Intenso
eosinofili grave
file:///F|/sito/merck/tabelle/09502.html02/09/2004 2.02.26
Manuale Merck - Tabella
B.Glaucoma giovanile
C.Sindrome di Axenfeld-Rieger
D.Anomalia di Peters
E.Aniridia
Glaucoma pigmentario
Iridoschisi
Iride plateau
Sindome esfoliativa
Glaucoma neovascolare
file:///F|/sito/merck/tabelle/10002.html02/09/2004 2.02.27
Manuale Merck - Tabella
Demecarium†
Ecotiopato ioduro†
Isofluorfato†
Inibitori dell’anidrasi Acetazolamide Riducono la produzione
carbonica (orali, EV, (orale, EV) di umore acqueo
topici)
Diclorfenamide
(orale)
Metazolamide
(orale)
Etozolamide (orale)
Dorzolamide
(topico)
Agonisti adrenergici non Adrenalina Provocano midriasi,
selettivi (topici) aumento del deflusso
Dipivefrina dell’umore acqueo e
riduzione della sua
produzione
Agonisti adrenergici α2- Apraclonidina Provocano riduzione della
selettivi (topici) produzione dell’umore
Brimonidina‡ acqueo, aumento del suo
deflusso uveo-sclerale e
possono causare midriasi
Carteololo
Metipranololo
Analoghi delle Latanoprost Aumentano il deflusso
prostaglandine (topici) (topico) dell’umore acqueo tramite
la via uveo-sclerale
piuttosto che il deflusso
convenzionale (via
trabecolo-canalicolare)
Diuretici osmotici (orali, Glicerina (orale) L’ipertonicità plasmatica
EV) favorisce la fuoriuscita di
Mannitolo (EV) fluido dall’occhio
Isosorbide (orale)
*Reversibile.
§β1-selettivo.
TABELLA 105-1. Alcune malattie del cavo orale per siti di coinvolgimento
predominanti
Manuale Merck
SINDROME DI SJÖGREN
Sommario:
Introduzione
Fisiopatologia, sintomi e segni
Diagnosi
Prognosi e terapia
La sindrome di Sjögren (SS) è più comune del LES ma meno comune della AR.
Una associazione è stata trovata tra gli antigeni
La SS può colpire soltanto gli occhi o la bocca (SS primaria, sicca complex, sicca
syndrome), oppure può essere associata a una collagenopatia vascolare
generalizzata (SS secondaria). L'artrite si verifica in circa il 33% dei pazienti e ha
una distribuzione simile a quella dell'AR; in ogni caso, i sintomi articolari della SS
primaria tendono a essere più lievi e raramente portano alla distruzione
articolare. Alcuni pazienti, affetti da SS non diagnosticata e con sintomi reumatici,
possono non lamentare la sicca syndrome; la SS viene in questi casi
diagnosticata in base ai dati di laboratorio.
Allo stesso modo può comparire secchezza della pelle, delle mucose del naso,
della gola, della laringe, dei bronchi, della vulva e della vagina. La secchezza del
tratto respiratorio può causare infezioni polmonari e talvolta, polmoniti. Vi può
essere alopecia.
I danni a carico dell'apparato GI (p. es., disfagia) sono legati all'atrofia delle
mucose e delle sottomucose e all'infiltrazione plasmacellulare e linfocitaria
diffusa. Si possono verificare malattie epatobiliari croniche e pancreatite (il
tessuto esocrino pancreatico è simile a quello delle ghiandole salivari). La
pericardite fibrinosa è una complicanza occasionale. La neuropatia sensitiva è
comune. Vasculite del SNC può anche verificarsi nella SS. Circa il 20% dei
pazienti affetti da SS presenta acidosi renale tubulare; in molti è dimostrabile un
diminuito potere di concentrazione renale. La nefrite interstiziale è comune, ma la
glomerulonefritie è rara. Nei pazienti che presentano ingrossamento delle
parotidi, splenomegalia e linfoadenopatia si può sviluppare uno pseudolinfoma o
un linfoma maligno. Il rischio che si manifesti un linfoma nei pazienti affetti da SS
è 44 volte maggiore che per il resto della popolazione; questi pazienti sono inoltre
più esposti al rischio di insorgenza di una macroglobulinemia di Waldenström.
Diagnosi
Prognosi e terapia
Manuale Merck
8. PATOLOGIE OFTALMOLOGICHE
CHERATOCONGIUNTIVITE SECCA
(Cheratite secca)
Sommario:
Sintomi e segni
Diagnosi
Terapia
Sintomi e segni
Diagnosi
Terapia
Manuale Merck
ROSACEA
Sommario:
Introduzione
Terapia
Terapia
file:///F|/sito/merck/sez10/1160878a.html02/09/2004 2.02.30
Malattie dei follicoli piliferi e delle ghiandole sebacee
Manuale Merck
ACNE
Sommario:
Patogenesi
Sintomi e segni
Diagnosi
Terapia
Patogenesi
Sintomi e segni
Diagnosi
Terapia
Sebbene l’acne sia oramai universale, crea imbarazzo negli adolescenti che
tendono a isolarsi, usando l’acne come una scusa per evitare la socializzazione.
Può essere utile un’assistenza psicologica sia per il paziente che per i suoi
genitori. Gli erronei convincimenti di una possibile relazione fra acne e dieta,
sport e attività sessuale sono comuni e vanno discussi con il paziente. Il
trattamento dipende dalla gravità delle lesioni.
La tretinoina (acido retinoico) allo 0,025%, 0,05%, 0,1% in crema, allo 0,1% in
lozione oppure allo 0,01% o 0,025% in gel è spesso efficace. Un nuovo retinoide
topico, l’adapalene allo 0,1% in gel, è stato recentemente approvato negli USA e
risulta essere lievemente meno irritante della tretinoina topica. Questi retinoidi
vanno applicati con molta cautela, ricoprendo con un solo strato l’intera area
interessata, di sera o a sere alterne, in caso di forte irritazione. Vanno protetti
dall’applicazione gli occhi, i solchi nasogenieni e le piccole rugosità labiali. La
tretinoina in forma liquida deve essere applicata con l’ausilio di un cotton fioc.
L’esposizione alla luce solare e l’uso di altri topici devono essere limitati per
evitare gravi fenomeni irritativi. Con l’uso della tretinoina o dell’adapalene, l’acne
può inizialmente peggiorare; infatti, per un miglioramento è necessario attendere
di solito 3-4 settimane.
Nelle donne, il più noto effetto collaterale dovuto all’utilizzo di prolungate terapie
antibiotiche è la candidiasi vaginale. Se la terapia locale e sistemica non riesce a
eradicare la Candida, occorrerà sospendere la terapia antibiotica per l’acne.
L’uso di antibiotici per lungo tempo può inoltre provocare follicoliti pustolose da
gram – al centro del viso o intorno al naso. Questa rara sovrainfezione può
essere difficile da eliminare e va preferibilmente trattata con isotretionina orale,
dopo la sospensione della terapia antibiotica.
Manuale Merck
Prurito
111. Dermatiti
Dermatite da contatto
Dermatite atopica
Dermatite seborroica
Dermatite nummulare
Dermatite da stasi
Cellulite
Linfangite acuta
Linfoadenite
Erisipela
Ascessi cutanei
Follicolite
Foruncoli
Idrosadenite suppurativa
Carbonchio
Paronichie
Eritrasma
Infezioni da dermatofiti
Tinea corporis
Tinea pedis
Tinea unguium
Tinea capitis
Tinea cruris
Infezioni da lieviti
Candidiasi
Tinea versicolor
Scabbia
Pediculosi
Verruche
Mollusco contagioso
Acne
Rosacea
Dermatite periorale
Ipertricosi
Alopecia
Cisti cheratiniche
Psoriasi
Pitiriasi rosea
Dermatite da farmaci
Eritema multiforme
Eritema nodoso
Granuloma anulare
Ustioni
Fotosensibilità
Pemfigo
Pemfigoide bolloso
Dermatite erpetiforme
Ittiosi
Cheratosi pilare
Ipopigmentazione
Iperpigmentazione
Miliaria
Iperidrosi
Nevi
Nevi displastici
Fibromi penduli
Lipomi
Angiomi
Granuloma piogenico
Cheratosi seborroica
Dermatofibroma
Cheratoacantoma
Cheloide
Carcinoma basocellulare
Carcinoma squamocellulare
Morbo di bowen
Melanoma maligno
Sarcoma di Kaposi
Manuale Merck
file:///F|/sito/merck/sez10/1090841a.html02/09/2004 2.02.33
Manuale Merck - Tabella
Patologia Sede
Acne Volto, collo, torace, dorso,
l’intero tronco può essere
coinvolto nell’acne tropicale
(acne volgare severa)
Dermatite atopica Area poplitea e antecubitale,
volto, mani; nei bambini può
essere limitata al volto o
all’area del pannolino
Lupus eritematoso Volto, cuoio capelluto,
discoide cronico orecchie, collo
Eritema multiforme Sede palmo-plantare,
mucose; può essere diffuso
Eritema nodoso Estremità distale degli arti
inferiori, specialmente la
superficie pretibiale
Lichen planus Mucosa orale, polsi
(superficie flessoria), tronco,
genitali; può essere diffuso
Reazioni di Area esposta alla luce
fotosensibilità naturale o artificiale, inclusa
la zonaV del collo, le braccia
al disotto delle maniche, il
volto (in particolare le
guance e il naso a
esclusione della zona
sottomentoniera); può
essere confusa con la
dermatite da contatto
Pityriasis rosea Tronco, estremità prossimali
(l’asse maggiore delle lesioni
ovalari decorre parallelo alle
linee di clivaggio); può
interessare esclusivamente
le estremità, risparmiando il
tronco
Psoriasi Superficie estensoria di
gomiti e ginocchia, cuoio
capelluto, dorso, regione
anogenitale, unghie; può
manifestarsi anche sulle
superfici flessorie, l’apice del
pene, o a livello palmare
Manuale Merck
Guida
Se i documenti ottenuti sono troppi, puoi effettuare una ricerca più selettiva
cliccando su "Ricerca avanzata".
file:///F|/sito/merck/guida.html02/09/2004 2.02.34
Diagnosi delle malattie cutanee
Manuale Merck
L’esame alla luce di Wood richiede l’ispezione della cute in ambiente buio sotto
una luce ultravioletta filtrata attraverso la lampada di Wood ("luce nera"). La tinea
versicolor da una lieve fluorescenza dorata, mentre l’eritrasma appare rosso
arancio. La Tinea capitis determinata da Microsporum canis e da Microsporum
audouinii, ha una fluorescenza color verde chiaro (ma la maggior parte delle
infezioni da tinea capitis è determinata dalla specie Trichophyton che molto
raramente risulta fluorescente). Il primo indizio di un’infezione da Pseudomonas,
in special modo nelle ustioni, può essere una fluorescenza verde, mentre la
depigmentazione da vitiligine può essere differenziata dalle lesioni ipopigmentate
per la tipica colorazione bianco-avorio alla luce di Wood.
materiale cellulare viene prelevato dal fondo e dalle pareti della vescicola e
colorato con soluzione di Wright o colorazione di Giemsa. Cellule giganti
multinucleate sono presenti nell’herpes simplex, nell’herpes zoster e nella
varicella, ma non nella vaccinia. Il pemfigo può essere diagnosticato per la
rilevata presenza di cellule acantolitiche, con grandi nuclei e scarso citoplasma e
una perduta adesività intercellulare.
Le colture per i virus sono più sensibili e facili da interpretare di quanto non lo
sia il test di Tzanck e l’identificazione dell’agente patogeno, viene solitamente
effettuata nell’arco di 2 o 3 giorni. Se si sospetta un’infezione virale, il liquido
proveniente dalle vescicole può essere posto in speciali mezzi di coltura da
trasporto nella maggior parte dei centri medici.
Manuale Merck
Sommario:
Introduzione
Diagnosi
Il meccanismo del danno cellulare viene esemplificato nel modo migliore dagli
effetti sui GR. Nelle anemie emolitiche i GR vengono distrutti per emolisi
intravascolare o per fagocitosi macrofagica, soprattutto all’interno della milza.
Studi in vitro hanno dimostrato che in presenza del sistema complementare
alcuni anticorpi leganti il complemento (p. es. gli anticorpi dei gruppi sanguigni
anti-A e anti-B) provocano una rapida emolisi; altri (p. es. gli anticorpi anti-LE)
provocano una lisi cellulare lenta; altri ancora non danneggiano le cellule in modo
diretto, ma ne causano l’adesione e la distruzione da parte dei fagociti. Al
contrario, gli anticorpi anti-Rh sui GR non attivano il complemento e distruggono
le cellule soprattutto per fagocitosi extravascolare.
Diagnosi
di antigeni esogeni, purché sia possibile produrre anticorpi animali specifici diretti
contro di essi. La tecnica di per sé non indica la presenza di un antigene
citospecifico, a meno che l’anticorpo non possa essere eluito dal tessuto e possa
essere determinata la sua specificità per gli antigeni tissutali.
Manuale Merck
Incontinenza transitoria
Incontinenza stabilizzata
Vescica neurogena
Disfunzione ureterale
Prostatite
Priapismo
Malattia di Peyronie
Epididimite
223. Dialisi
Emodialisi
Dialisi peritoneale
Sindrome nefritica
Sindrome nefrosica
Glomerulonefrite membranosa
Glomerulonefrite membranoproliferativa
Glomerulonefrite mesangioproliferativa
Infezioni batteriche
Infezioni micotiche
Infezioni parassitarie
Cistite interstiziale
Sclerodermia renale
Glicosuria renale
Sindrome di Bartter
Sindrome di Liddle
Nefropatie cistiche
Nefrite ereditaria
Trauma renale
Trauma vescicale
Trauma ureterale
Trauma uretrale
Carcinoma renale
Neoplasia uretrale
Manuale Merck
Sommario:
Introduzione
Sintomi e segni
Esami di laboratorio
Normalmente, un adulto urina 4-6 volte/die, per lo più durante il giorno, con una
diuresi totale di 700-2000 ml/die.
Sintomi e segni
La poliuria (diuresi > 2500 ml/die) può essere causata da aumentata assunzione
di liquidi (p. es., disturbo compulsivo del bere), da diuresi osmotica (p. es.,
glicosuria da diabete mellito scompensato), da diminuito rilascio di vasopressina
dovuto a patologia dell’ipotalamo o dell’ipofisi posteriore o diminuita risposta
all’ADH da parte dei tubuli renali da ipercalcemia, carenza di K o diabete insipido
nefrogeno (DIN), congenito o acquisito.
L’oliguria (diuresi < 500 ml/die negli adulti o < 24 ml/kg/die nei bambini) tende a
essere acuta e a essere causata da diminuzione della perfusione renale (fattori
prerenali), da ostruzione ureterale o dello sbocco vescicale (fattori postrenali) o
da una malattia renale primitiva. Si può verificare uremia.
L’anuria (diuresi < 100 ml/die negli adulti), sebbene rara, può essere il segno di
un’insufficienza renale acuta, dello stadio finale di un’insufficienza renale cronica
progressiva o, raramente, d’infarto renale o necrosi corticale. Può essere anche
dovuta a ostruzione urinaria reversibile. L’anuria prolungata dà luogo
inevitabilmente a insufficienza renale.
L’ematuria (sangue nell’urina) può produrre una variazione del colore che va dal
rosso al marrone secondo la quantità di sangue presente e dell’acidità dell’urina.
Un’ematuria lieve può non dare variazioni di colore e può essere diagnosticata
soltanto con l’analisi microscopica e chimica. L’ematuria senza dolore è
solitamente dovuta a un’affezione renale, vescicale o prostatica. In assenza di
cilindri ematici (che di solito indicano glomerulonefrite, v. Tab. 214-1),
un’ematuria asintomatica può essere causata da neoplasia della vescica o del
rene. Di solito, questi tumori sanguinano a intermittenza e il fatto che il
sanguinamento si interrompa spontaneamente non deve essere motivo di
tranquillità. In corso di nefropatia da IgA, si può anche verificare ematuria
intermittente, ricorrente. Altre cause di ematuria asintomatica comprendono
calcoli, malattia policistica, cisti renali, malattia drepanocitica (anemia a cellule
falciformi), idronefrosi e iperplasia prostatica benigna. Ematuria accompagnata
da dolore lancinante (colica renale) indica il passaggio di un calcolo o di un
coagulo formatosi in seguito a un sanguinamento renale. L’ematuria con disuria è
associata anche a infezioni vescicali o a litiasi.
Il dolore prostatico dovuto alla prostatite può essere avvertito come un vago
fastidio o un senso di pesantezza nell’area perineale o rettale, ma la patologia
prostatica è generalmente priva di sintomatologia dolorosa.
Esami di laboratorio
Esame chimico dell’urina: l’esame chimico delle urine è la miglior guida per
evidenziare malattie GU intrinseche e comprende l’esame microscopico del
sedimento e la valutazione qualitativa di proteine, glucoso, chetoni, sangue, nitriti