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CENTRO STUDI SANGUIS CHRISTI .

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ATTI DELLA SETTIMANA

SANGUE
E ANTROPOLOGIA BIBLICA

(Roma, 10-15 marzo 1980)

(Sanguee antropologia biblica


BUJPII 232(08) SA-1

VII
95-8124

PIA UNIONE PREZIOSISSIMO SANGUE


x ULT VIA NARNI, 29 — 00181 ROMA
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BIBLIOTECA

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SANGUE E VENDETTA

RoBERTO GELIO

Gli studi di H.G. Reventlow (1) e di K. Koch (2) hanno po-


ai rapporti tra sangue €
sto in luce la complessità del tema relativo
plice stratificazione della
vendetta, e ciò sia nel novero di una molte
ica a teologica (3), sia per
teoria della remunerazione, da naturalist
o, nonostante le variazioni e
contro nella stabilità dello stesso motiv
ente di carattere analogo,
specificazioni, che trova paralleli, naturalm
Proprio questo confronto
nelle culture del Vicino Oriente Antico. senza di-
però
socio-culturale circostante evidenzia,
con l’ambiente
da opinione, quale impor-
venire prova decisiva a favore della secon
ministico all’interno del dog-
tanza rivestisse il fattore naturale e deter sincronico con
ubio anche
ma suddetto, pur non escludendo un conn
il fattore divino (4).
tta impone l’esigenza di
Il tema dei rapporti tra sangue € vende
, bensì pure come effetto
considerare il sangue non solo come causa
il sangue sparso (5) coinvol.
della vendetta: in questa duplice veste colui che l’ha
, direttamente
ge, quando lo si consideri come colpa
l’ambiente sociale e cosmo-
ingiustamente versato e indirettamente

iiber sein Haupt », VT, 10 (1960), 311-327.


(1) « Sein Blut komme
Alten Testament? », ZTK, 52
(2) « Gibt es ein Vergeltungsdogma im seinem Haupt” und die
Blut bleibe
(1955), 1-42; Id, «Der Spruch “Sein
», VT, 12 (1962), 396-416.
israelitische Auffassung von vergossenen Blut
(3) Cfr H.G. RevENTLOW, art. cit., 312.
(4) Cfr K. KocH, VT, 12 (1962), 398-399.
ta, espressa per lo più dal singo-
(5) Si intende qui sia la morte violen plu-
vole, meglio determinata come d4rîm, al
lare dim, sia l'uccisione colpe
Testament. Der gewaltsame Tod
rale: cfr H. CurIst, Blutvergiessen im Alten
bebri ische n Wort dam, Basilea 1977, 48.
des Menschen untersucht am

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1
due diversi sta-
logico in cui questi vive; quando invece Io si prenda come effetto, Jahweh, ma ciò non deve indurre a stimare presenti
ente più pro-
esso determina i soggetti della vendetta. I due motivi stanno tra lo- di di sviluppo, uno più naturalistico, l’altro religiosam
rescritto di Te.
ro in diretta correlazione, anche se, come si vedrà, il secondo può gredito (12), perché essi si trovano congiunti gia nel
che fecero seguito
intervenire talvolta scisso dal primo. lepinu (13), nella valutazione generale dei torbidi
alla congiura e soppressione di Mursili primo: il fatto di sangue
Come assioma assoluto — perché posto fuori della storia e coin-
a famiglia reale è
volgente tutta l’umanità e indimostrato — perché in sé evidente (6), (esbar ija-) (14) che travolge i componenti l’inter
e divina.
l'Antico Testamento ritiene che la vita, identificata nel sangue (7), presentato ad un tempo come vendetta umana
malefica contro
avendo origine divina (Gen 4, 10-11; 9,6; Lv 17,11) deve essere La convinzione che il sangue agisca come forza
in cui, riprendendo
tutelata e trattata con estremo rispetto e mai effusa dall’uomo, il responsabile è attestata ancora da quei testi
deve coprire il sangue
senza creare come conseguenza dei contraccolpi nell'ambiente sociale antiche tradizioni, si afferma che la terra non
operare: così Giuda
in cui è avvenuta la violenza (8). Si trova qui riflessa una concezio- innocente, ma lasciarlo visibile, perché possa
di Giuseppe non arre-
ne generalmente diffusa nell’antichità, e in parte anche nelle culture ricorda ai fratelli che una eventuale uccisione
il sangue fosse rico
moderne, secondo la quale il sangue versato persegue (radapb) il cherebbe guadagno di sorta, anche nel caso che recente se
testo più
colpevole fino alla sua completa distruzione (Ez 35, 6) (9). Così Ge. perto dalla terra (Gen 37,26) (15); in altro ricordando
causa dei suoi misfatti,
remia ammonisce i suoi concittadini a non levar la mano contro di chiele biasima Gerusalemme a
pietra, senza pos
lui per sopprimerlo, per non attirarsi addosso (n4tan ‘a/) il sangue in- che il sangue innocente rimarrà sparso sulla nuda di frenare la
quindi
nocente (Ger 26, 15) (10). Lo stesso caso è contemplato da Dt 21, sibilità di essere ricoperto, senza possibilità
1-9 con la differenza che mentre in Geremia il delitto è ancora a
livello di possibile, nel Deuteronomio esso è contemplato nella sua
h a porre il sangue innocente »
realizzazione, ergo attivo nelle sue conseguenze (11). Talvolta a (12) In Dt 21,8 è l'intervento di Jahwe
che questa reinterpretazione deu ero
questo motivo si abbina quello dell’intervento vincide ed attivo di mezzo ad Israele. Ciò però non significa Il. ,
come sembrerebbe suggerire
nomistica si sia sovrapposta all'antica,
BECHTEL, 4 bittite Chrestomathy, Fila-
di dic E.H. SrurtEvanT-G.
(6) Cfr C. WESTERMANN, Genesis, Neukirchen-Vluyn 1974, 415. co.
i 190-191: II, 48-49.
(7) Cfr Gen 9,4; Lv 17,14; Dt 12,23. Oppure parallelamente è detto M è ott
Se II scagoe che secondo II, 48 « diventa comune ad Hatnufa
che la vita risiede nel sangue: Nm 17,11. Per più ampie indicazioni vedasi conseguente uccisione di Muri N der |Ha
sinato da un complotto, con la
E. Jenni-C. WESTERMANN, Theologisches Handwòrterbuch zum Alten Testa: ere di premeditazione: cfr R. n E
ment, I, Monaco 1971, 450; G.J. BorrerwecK - H. RinccrEN, Theologisches aggiunge all’azione precedente il caratt Vermò gensr eci e in
und der einzelnen
Woòrterbuch zum Alten Testament, II, Stuttgart-Berlino 1977, 255. Der privatrechtliche Schutz der Person Che i due motiv i € e à
1961, 28.
(8) Cfr C. WESTERMANN, op. cit., 628. der betbitischen Rechtssammlung, Wiesbaden fosser o indip enden ti, anche s
€ divina
(9) L’immagine è inusuale, derivata dal linguaggio giuridico. Rimane dif- vendetta naturale, connessa al sangue, lo stesso lesse ma pie
raffronto con
non estranei o concorrenti, appare da un
ficile stabilire la tradizione anteriore. Comunque il concetto che il sangue,
accadi ci: dami epésu (cfr H. Kronassen, I su ara
come il male, persegua direttamente il colpevole sembra prevalere (cfr W. Zim- sente nei testi paleo- eide perg 1959,
hrift J. Friedrich,
MERLI, Ezechiel, Neukirchen-Vluyn 1969, 860): la stessa cosa sembra affer- e$har ija- = akk. dami &pésu », Festsc iens er appadore,
P. GAREL LI, Les Assyr
mare più chiaramente anche Gen 4,7: cfr C. WESTERMANN, op. cif., 406-408. 275-276). In CCT 4, 3a, 13-14 (cfr è ratifi cato per Ni
karum assiro non
Contrario a questa opinione è invece H. CHRIST, op. cit., 94-95. Parigi 1963, 350) il trattato con il re ha comm esso | ade
-ma-at « Il
(10) Vedasi ancora a questo proposito 1 Re 2,5. Il caso contrario è con- Sarru dame e-ta-pa-af-ma ku-si-tu la ta-ag o è qu al
stabile ». L'aspetto divin
templato in Gn 1,14: dei marinai non israeliti chiedono alla divinità di non litto di sangue, il suo trono non è
à è attrib uita al sangue deliberatamente spar o
essere stimati colpevoli della morte del profeta infedele: cfr H.W. WoLLF, mente assente, mentre l’instabilit
l’accento non sarebbe da porsi sugli
Dedekapropheton 3, Obadja und Jona, Neukirchen-Viuyn 1977, 96. Il sangue (15) Per H. CHRIST, op. cit., 71-74
sibilità di sfuggire al dominio vino
da versarsi, e di cui si teme la vendetta, è qui quello di Giona: cfr ib. effetti del sangue sparso, ma sulla impos
Gen 4,10 e Gb 16,18 non contraddic
(11) Cfr R. Parar, « The ‘Egla ‘arufa or the Expiation of the polluted perciò egli stima che passi come
Land », JOR, 30 (1939-40), 63-64. sua opinione.

2 517
516 3
prosperità e
imminente vendetta divina (Ez 24, 7-8) (16). L’Anatolia è allineata del sangue dell’uccisore, ma solo alla privazione della o)
i
su posizioni analoghe quando prescrive all’esecutore di un rito di dei frutti della terra (22).
Il brano testimonia il perma nere di certe antich e tradizioni e
indirizzare le proprie invocazioni agli dei inferi, affinché questi ac- ad accordare
colgano nelle viscere della terra l’offerta sacrificale, che trascina con concezioni, ma ad un tempo anche una certa difficoltà sperien-
tico della vendetta con i dati forniti dall’e
sé, sottraendolo ad ogni influsso deleterio, il sangue e le altre col- il principio dogma
to da una pena
za: è evidente che non sempre il colpevole è travol
pe mediante le quali si è contaminata qualche persona (17). Anche in trova riproposto
Assiria riscopriamo lo stesso concetto nella prescrizione di ostruire conforme al delitto commesso. Tutto sommato si
nella reinterpreta-
qui lo stesso procedimento, definito ed applicato
alla sommità il sacello rituale, per evitare ogni contatto tra mondo il sangue versato
dei viventi e mondo infero (18). zione teologica della storia di Israele: l'infedeltà ed uata non fa
subito effett
In Gen 4, 10-11 il sangue perde qualcosa della sua forza ven- richiede pari vendetta; se questa non viene dei discen-
uno
dicativa indipendente. Il sangue di Abele, che Caino ha fatto scor- problema, significa solo che è dilazionata su qualc
i i
rere, eleva la sua voce (24549) dalla terra ed è raccolta da Dio, che denti dinastici (23).
è conse guenz a immed iata della
L’ineluttabilità della vendetta
come avviene nella maggior parte delle attestazioni di 24%49 (19), si tema che corri spond e a un
presenta come uditore attento e pronto. All’audizione fa seguito non azione inquinante e indelebile del sangue, ’, det-
hiare , ‘segnare
l’indifferenza di Jahweh, ma il suo intervento attivo e determinante, ‘rendere impuro’ (#472’; Sal 106, 38-39), ‘macc
6, 8) o degli indum enti che si indossano
finalizzato a ristabilire la giustizia menomata. Il tema si prospetta to di persona (‘a9404h; Os
Niphal; Is 59,3;
qui più complesso e per l’intervento di un secondo luogo comune, (natan; 1 Re 2,5); 0 ancora un ‘lordare’ (g4°4l
al di fuori di Israele:
Lam 4, 14). Simile concezione è nota anche
quello della terra che ingoia il sangue della vittima — motivo già lonese, si espri-
noto da altri contesti anche se con diversa finalità (20) — e per la in una lettera di Kibri-Dagan, del periodo paleo-babi u) col san-
impuro (balal
circostanza che la vendetta non esige il sangue del colpevole, ma solo me la convinzione che il criminale si è reso
parallelamente,
(24); anche se in un testo neoassiro,
la maledizione della terra ed il successivo annientamento d’ogni rap- gue versato
demone, macchiato
porto con essa (21). Un parallelo solo parziale è contenuto nel re- l'avversario di Assurbanipal è paragonato ad un ia, nel
nnio e all Anatol
scritto di Telepinu dove la vendetta, operata dagli dei contro Am- di sangue (25). Ritornando al secondo mille
è dissociata dai suoi pro-
muna per l’uccisione del padre Zidanta, non arriva fino alla richiesta rituale di Nerik si dichiara che la divinità si
resisi rossi come sangue,
tetti per essersi questi macchiati di sangue, ;
commesso (26).
a causa di un delitto precedentemente
delitto, che è og-
Volgendo ora l’attenzione al responsabile del
(16) Ancora interpretazione restrittiva in H. CHRIST, op. cit., 77. Di
natur almen te del a ver
getto dell’azione inquinante del sangue e
parere contrario è invece W. ZIMMERLI, op. cit., 365.
(17) Cfr KUB, VII 41+ I 28-34 [H. OTTEN, « Eine Beschwérung der
co Testamento al pari del-
Unterirdischen aus Bogazk6y », ZA, 54 (1961), 118-119. 140-141]. detta da esso generata, si nota come l'Anti
(18) Cfr E. EseLING, KAR, 146 II 28s. Una usanza comune è attestata
anche in Anatolia: cfr KUB, X 63 Vs. I 26-28. Azione contraria esprime in- it., 186-187, p II 69-71.a
EL, op. cit.,
vece Is 26,21: all'avvento vendicatore di Dio, la terra rivelerà (g4/45) il san- (22) Cfr E.H. STURTEVANT - G. BECHT
padre di Ammun a. Per aver ueciso Pi
gue, toglierà il velo (/o’ kàs45) dai morti. . Diversa sorte spetta invece a Zidanta, dei a vendicatore
eletto dagli
(19) Cfr E. JENNI-C. WESTERMANN, op. cit., II, Monaco 1976, 573. seni, egli trova la morte per mano del figlio, i
(20) Cfr W. von Sonpen, Akkadisches Handwòrterbuch, Wiesbaden 1965, del sangue. 2 Re 9,26; 10,10-11;
Gdc 9,23-24; 1 Re 21,19ss. 29; 22,38;
245b, sub 3a. Nel mito di Etana Sama$ è colui che divora il sangue degli ani- ° (23) Cle i
mali offerti, il sangue invece è bevuto ($214) dalla terra: cfr S. LanGDON, « The ; Os 1,4.
R, Correspondance de Kibri-Dagan
Legend of Etana and the Eagle or the Epical Poem "The City they hated” », 14120) de ARM 3, 18, 13 (J.R. KuPPE o.
i
Babyloniaca, 12 (1931), 33 III 35. In Gen 4,11 soggetto è la terra come in G eur de Terga, Parigi 1950, 34).
Assur banip als, Lipsia 1933, 71, 13.
Etana, ma l’azione non è tanto quella di bere (7/45), quanto piuttosto quella 24125) Cfr T. BAUER, Das Inschriftenwerk Das Kult von
(26) Cfr KUB, XXXVI 89 Vs. 13-14; Rev. 1 (V. Haas,
di aprire (ps) la bocca e accogliere (/2745) il sangue.
Nerik, Roma 1973, 144-145. 150-151).
(21) Cfr WESTERMANN, op. cit., 415.

4 519
518 >)
l'Oriente Antico in genere, proponga, a seguito del principio corpo- In senso più materiale e diretto la vendetta può aderire alle
rativo della società (27), dei criteri non statici e individuali, ma di- mura di una casa, quando il sangue, anche involontariamente ver-
attesta
namici, tendenti cioè a corresponsabilizzare oltre all’individuo anche sato, le abbia infestate (Dt 22, 8) (31). Questa sporadica
dai casi assai più
l’ambiente sociale in cui questi vive. zione dell'Antico Testamento è ben accompagnata
nel ritualismo ittita-anatolico (32). n co]
Ad essere coinvolto nella vendetta del sangue può allora es: numerosi presenti
sere il diretto responsabile dell’azione delittuosa: Gioab, ad esempio, Ampliando ancor più il contesto della corresponsabilità, co pe
è ucciso per vendicare il sangue di Abner che egli aveva ingiusta- voli possono diventare un'intera città ed i suoi abitanti 93): cos
spargi-
mente versato in tempo di pace (I Re 2, 5; cfr Gdc 9, 23-24); lo Geremia, come visto, invita i suoi concittadini ad evitare lo
pagato le conse-
stesso trattamento è riservato agli uccisori di Isbaal, cancellati dalla mento del suo sangue, perché tutti ne avrebbero
ca 34),
terra per ordine di Davide (2 Sam 4, 11); oppure ancora a qualcuno guenze (Ger 26, 16). Secondo una diffusa disposizione giuridi
ci tto d
(cfr Os 1, 4) o a tutti i componenti la sua famiglia: Jeu annienta contemplata pure dal libro del Deuteronomio, in caso di
su la città
tutta la discendenza di Ahab per vendicare, conformemente all’ora- cui rimanga ignoto il responsabile, la colpevolezza ricade
rinvenuto Ì ca a
colo divino, il sangue di Nabot e dei profeti (2 Re 10, 10-11; cfr 1 geograficamente più vicina al luogo in cui è stato
al i ori
Re 2, 33) (29); in altro contesto Davide si dissocia dalle iniziative vere del morto (Dt 21, 1-9). Identico concetto trovasi
di puril ca
di Gioab per stornare da sé e dai discendenti il sangue ingiustamente Israele, ovvero presso gli Ittiti e ad Ugarit. Nel rituale
na ino) ni m
versato (1 Re 2, 33). Nel rituale ittita per la coppia reale si cerca zione, già più volte citato, l’azione rituale accomu
( 5). D
di lavare, cancellare, astergere, mediante azione purificatrice, gli ef- la purificazione di una abitazione e della città intera
ittita, con i
fetti di un episodio di sangue, affinché non ricadano sul capo della testo di Ra$ Shamra, invece, si apprende come il re ra
csi remune
coppia reale e dei figli (30). quale Ugarit ha stipulato trattato di vassallaggio,
dai soli colp
zione per il sangue di alcuni Doo servi ivi uccisi, non
i Ila città intera (36).
(27) Cfr J.R. PortER, « The Legal Aspects of the Concept of "Corporate veli ci Saiano talvolta in affermazioni che rendono correspon.
solidale con i
Personality” in the Old Testament », VT, 15 (1965), 361-362. sabile del sangue innocente un popolo, considerato
(28) In Es 22,1-2 il proprietario della casa che viene derubato è assog-
gettato alla vendetta del sangue solo nel caso che egli uccida l’aggressore dopo
il sorgere del sole, la sua colpevolezza infatti risiederebbe nell’aver fatto ri-
corso all’omicidio quando vi era possibilità di ristabilire la giustizia diversa- 31) Il tema dell’im i aderente alla casa è contenuto anche in Lv 14,
di purità
e Dt 22, 8. Nel primo caso
mente: cfr J. ScHoneveLD, «Le Sang du Cambrioleur. Exode XXII, 1-2 », in 3356 Vi è però una differenza tra Lv 14, 33-56
lebbra è infatti solo effetto di una prece:
Symbolae F.M.T. de Liagre Bòbl, Leida 1973, 339-340. Le due espressioni: si tace il motivo dell’impurità, la
caso al contrar io non si parla di alcuna cerimonia
daimîm b° e dimim lo, che contraddistinguono le due possibilità, si riconnet- dente colpa, nel secondo
tono a quelle più comuni dam/damîm b6, b°r6'%, ‘al r6'%, ‘al, espressioni disinfestazione.
54; IV 2-4. 9-14. 50-54
derivate dall'ambiente giuridico, finalizzate ad escludere il trasferimento della (32) KUB, VII 41+ I 1-3. 28-34. 56-56; II 4-7.
n i i
sfera del sangue: cfr H. KocH, art. cit, VT, 12 (1962), 414; E. JENNI - C. H. OTTEN, art. cit., 1175). sn
negli scritti profetic i la città, colpevot e del
WESTERMANN, op. cit., I, 449. Le variazioni di costruzione d4r:+b°; dam+‘al (33) Assai frequentemente
6-8; Na 5,1;
non incidono essenzialmente sul significato fondamentale dell’espressione [cfr gue versato, è apostrofata come persona: cfr Is 4,4; Ez 22,4; 24,
H. KocH, VT, 12 (1962), 413, n. 2]. Ab 2, 8-17. n, 6
63. i da
(29) Un altro caso, citato da J.R. PORTER, art. cit., 362, è attinente ai (34) Cfr R. PATAI, art. cit.,
are KUB, VII 41+ IV z È 914,
discendenti di Saul, coinvolti nella vendetta per il sangue sparso dal loro capo- (35) Cfr testi citati alla n. 31, in particol
IV, 106, RS, 17. 229, 111: < alimmu,
stipite: cfr 2 Sam 21, 1-9. (36) Cfr J. Noucayrot, PRU, Apsuma e
stati uccisi ad
(30) Cfr KBo, XVII, 7, III, 10-11 (H. OTTEN - V. Souétex, Ein althe- il mercante, ha detto: alcuni miei mercanti sono venni
di Apsuma sono
thitisches Ritual fiir das Kònigspaar, StBoT 8, Wiesbaden 1969, 30-31) e com- Talimmu così come gli abitanti (alla lettera figli”) e gli abitan
che hanno versato il sangue
mento in S. Bin-Nun, The Tawananna in the bittite Kingdom, Heidelberg in giudizio e sono compatti... Quelli
1975, 130. di Apsuma 1 talento d’argento... ».

521
520 6 7
proprio sovrano (2 Re 24, 4) (37) e con i suoi rappresentanti: nel
Nonostante l'atmosfera di vendetta creata dal sangue dell’uc
dissociarsi dalle iniziative di Gioab Davide intende allontanare da sé
ciso intorno all’uccisore, per divenire operante questa necessita del-
e da tutto il popolo ogni responsabilità (2 Sam 3, 28; 1 Re 2, 31-32); la mediazione di un’altra persona, ma assai più comunemente della
la carestia che si abbatte su tutto Israele ai tempi di Davide è stata
divinità, il vendicatore vero ed ultimo. Il caso della vendetta del
originata, risponde l’oracolo, dal sangue che Saul ha effuso tra i Ga-
sangue lasciata all’iniziativa dei parenti della vittima è forse crono.
baoniti (2 Sam 21, 1); è luogo comune assai diffuso presso i profeti logicamente anteriore al sbeologumenon della retribuzione divina.
che Assur o Edom o l’Egitto o Israele stesso siano perseguitati pet E’ il parente a vendicare il sangue del proprio congiunto (42), come
il sangue versato (38). Gioab per il sangue di Asaele, suo fratello, sparso da Abner (2 Sam
Rimane da analizzare un ultimo argomento che coinvolge i rap- 3, 27); questo parente è denominato più comunemente come « ven-
porti tra uomo e ambiente: anche la terra (’eres), ovvero la terra dicatore del sangue » (go’8l ba-dim) (Nm 35, 19ss; Dt 19, 6.12;
promessa (cfr Dt 24, 4), è, al pari dell’uomo, resa impura dalla pre- Gs 20, 3-9; 2 Sam 4, 11) (43): suo compito è di restaurare, me
senza del sangue (39). Per esprimere questo concetto l'Antico Testa-
mento si serve per lo più del verbo k4raph, quasi sempre con 0g-
getto la terra; k4naph è lessema di chiara impronta sacerdotale, ma
questa accezione sembra antecedere la fonte sacerdotale, visto che (42) Già nel diritto penale ittita del secondo millennio si trovano dispo-
si ritrova lo stesso tema ben attestato fuori di Israele: in un testo sizioni relative al parente cui incombe il dovere di eseguire la vendetta: cfr
R. Haase, op. cit., 20 Questa consuetudine è ben attestata nell'Antico Te-
proveniente da Ugarit la constatazione della improduttività della stamento, comparendo esplicitamente nel discorso tenuto dalla donna teqoita
terra individua la causa del fenomeno nell’impurità conseguente ad a Davide in 2 Sam 14,7 « tutta la parentela insorse contro la tua serva e disse:
un delitto di sangue (40). Anche #4722° (Ez 36, 17-18) — così come Consegnaci l’uccisore di suo fratello, affinché lo mettiamo a morte, a motivo
il causativo di b414h — con oggetto normalmente una persona può, della vita di suo fratello che egli ha ucciso ». Su questo argomento vedasi in
per parallelismo con k4rapb, essere trasferito analogicamente alla particolare H. McKratINnG, « Vengeance is Mine. A Study of the Pursuit of
Vengeance in Old Testament », ET, 74 (1962-63), 240-241; e ancor prima
terra: in Nm 35, 33-34, nell’ambito della legislazione relativa alle
M. BurTENWIESER, « Blood Revenge and Burial Rites in Ancient Israel »,
città-asilo, si ingiunge al popolo di non rendere impura (42°) la JAOS, 39 (1919), 303-321; S.H. BLANK, « Blood Revenge », The Universal
terra in cui Jahweh ha posto la sua dimora. Devesi precisare però Jewish Encyclopedia, II, 410-412; J. MiLerom, « Blood-avenger », EJ, IV, 1116-
che l’impurità del sangue coinvolge direttamente la persona e solo 1118. Nel primo millennio a.C. la stessa consuetudine la si riscopre anche al
indirettamente il suolo, così come avviene nel rituale di Nerik. di fuori di Israele, presso le tribù aramaiche, insediatesi nella crescens fertili
mesopotamica. Tra le clausole contemplate nel trattato paritetico tra il re di
testo ittita del secondo millennio, in cui si narra come Nerik abban-
Arpad e un non ben identificato contraente (H. DonnER - W. RéLLIe, Ka
doni la terra a causa delle sozzure di cui si è macchiata la sua popo- naandische und aramiische Inschbriften, Wiesbaden 1966, Nr. 224 III, 11-12) si
lazione (41). legge: « Se (un nemico...) mi uccide, tu devi, tu solo, venire e vendicare il mio
sangue dalla mano dei miei nemici, e tuo figlio deve venire e vendicare il
(37) Cfr J.R. PORTER, art. cit., 361ss. sangue di mio figlio dalla mano dei suoi nemici; e tuo nipote deve venire e
(38) Cfr Is 34, 3.6.7; Ger 19,4; 46, 10; Ez 9,9; 17,18; 22, 13; 23,45; vendicare il sangue di mio nipote e la tua discendenza deve venire e vendi
GI 4,19. care il sangue della mia discendenza ». L'obbligo di intervenire non dipende
(39) Per più ampie indicazioni cfr H. CHRIST, op. cit., 71-79. solo dal mutuo giuramento di assistenza, ma da un legame di parentela instau-
(40) Cfr T.H. Gaster, Thespis. Ritual, Myth and Drama in the Ancient ratosi al momento della ratifica del trattato: cfr V. KoroSEx, Hetbitische
Near East, New York 1950, 296. Per un altro caso, proveniente dalla sfera Staatsvertrige. Ein Beitrag zu ibrer juristischen Wertung, Lipsia 1931, 48;
ittita vedere E. H. STURTEVANT - G. BECHTEL, op. cit., 186-187: « Ammuna D. McCartHY, Treaty and Covenant. A Study in Form in the Ancient Oriental
divenne re. E allora gli dei vendicarono il sangue di suo padre Zidanta; non Documents and in the Old Testament, Roma 1978, 46-47.
gli permisero di prosperare nelle sue mani il grano (dei campi); i giardini, (43) Su questo argomento vedasi N.H. SnarTH, « The Hebrew Root g’1 »
i vigneti, il bestiame e le pecore ». The Annual of Leeds University Oriental Society, 3 (1961-62), 60-67; G.J.
(41) Cfr KUB, XXXVI 89 Vs. 13-14 rapportato a Rev. 1 (V. Haas, op. cit, BorrERWECK - H. RincGREN, op. cif., I, 886, sub voce g’1 e II, 258, sub
144-145. 150-151). voce dim. E per un'analisi della figura del vendicatore del sangue nel con-

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diante vendetta, la totalità danneggiata dal precedente delitto, al l'intervento di un estraneo, ma quello del figlio contro il proprio ge-
lontanando ogni potere alieno (44). Secondo un motivo abbastanza nitore (47).
comune nelle culture antiche il sangue sparso da un re si riversa La persona del vendicatore può talvolta essere designata a se-
contro il suo regno e la stabilità del suo trono (45): la dignità re- guito di un titolo giuridico (48): Davide, come unto di Dio e re di
gia e la vita vengono sottratte attraverso un violento intervento Israele, ha il potere di far ricadere impunemente sui messi che ave-
esterno. Operatore della vendetta è, in Israele, dove le dinastie si suc- vano osato volgere la mano omicida contro Saul (2 Sam 1, 14-16) e
cedettero con una certa frequenza, la persona eletta da Dio, come Isbaal (2 Sam 4, 11) le conseguenze della loro azione peccaminosa;
Jeu nei confronti di Ahab e della sua famiglia (cfr Re 10, 28-30); è lo stesso re che ingiunge di consegnare alla vendetta dei Gabaoniti
Ahab cade in battaglia (1 Re 21, 19) e i suoi successori sono truci- i superstiti della casa di Saul (2 Sam 21, 7-9) (49).
dati dall’usurpatore (2 Re 9, 7.26). Per nemesi storica simile sorte Anche un re straniero, in base al diritto internazionale, può es:
è riservata pure alla discendenza di Jeu (Os 1, 4), a causa del sangue sere delegato dal sovrano legittimo a compiere la vendetta del san-
gue. L'Antico Testamento non contempla un simile caso, ma la ri-
da quest’ultimo versato (cfr anche Gdc 9, 23-24) (46). In Anatolia
e Mesopotamia la vendetta del sangue non contempla normalmente chiesta di Burna Buria$, re di Kardunia$, ad Amenofi IV di far scon-
tare ai colpevoli la vendetta del sangue di alcuni suoi servi uccisi,
avalla l’ipotesi che questa fosse una clausola comunemente appli.
cfr H. ScHuLz, Das Todesrecht cata (50).
testo della legislazione vetero-testamentaria:
im Alten Testament, BZAW, 114, Berlino 1969, 92, n. 36; A. PHILLIPS,
Ancient Israel's Criminal Law. A New Approach to the Decalogue, Oxford (47) Cfr E.H. SrurtEvaNT - G. BECHTEL, op. cit., 186-187, 11. 66-67:
1970, 102-109: l'intervento del go’#l ba-dim non era lasciato alla libera ini- « Zidanta divenne re. E allora gli dei vendicarono il sangue di Piseni. Gli dei
ziativa privata, ma regolamentato dal giudizio degli anziani o della comunità resero Ammuna, suo figlio (= di Zidanta) suo nemico ed egli uccise Zidanta,
intera. In ogni caso si avrebbe qui uno stadio più recente della vendetta del suo padre ». Un caso simile è attestato nell’A.T. In 2 Sam 16, 7-8 Simei,
sangue, dove la volontarietà o meno del delitto è giuridicamente comprovata. nella sua maledizione pronunciata contro Davide, ricorda che a causa del san:
(44) Cfr E. JENNI - C. WESTERMANN, op. cit., I, 450. gue da questo versato (cfr 2 Sam 21,1-10 e ancor prima 2 Sam 12,13) e dell’usur-
(45) Cfr S. Smitu, Cuneiform Texts from Cappadocian Tablets in the pazione del trono di Saul, il regno è stato trasferito ad Assalonne, che nel
British Museum, IV, Londra 1927, tav. 30a, 12-14 (P. GARELLI, op. cif., 350): frattempo era insorto, si era impadronito del trono regale e mirava a soppri-
a-wilu-i i-ta-ba-al-ku-té / Sarrum (LucaL) da-me e-té-pa-af-ma / ku-si3u là mere il genitore.
ta-ag-ma-at: | «Degli uomini si sono ribellati. Il re ha commesso un delitto (48) La donna di Teqoa (2 Sam 14, 4-10) ricorre al re Davide perché
di sangue; il suo trono non è più stabile ». questi impedisca l’esecuzione della vendetta del sangue. Più che di vera ven-
detta del sangue si tratta di una richiesta di morte a comprova della legge
(46) Il giudizio negativo di Osea sulla congiura di Jeu desta qualche
criminale di Israele, in cui il re ha ovviamente una parte preponderante: cfr
perplessità, specialmente se confrontato con le decisioni di Elia-Eliseo e della
tradizione deuteronomistica, che invece plaudono al suo intervento, ed anzi A. PHILLIPS, op. cit., 85.
lo suffragano col sigillo della volontà divina (1 Re 21, 21-22; 2 Re 9,7. 26; (49) Il racconto di 2 Sam 21, 1-10 sembra alludere ad un rito della fer-
10, 10-11.30). Questo prendere le distanze dalla tradizione anteriore indica tilità, orientato al recupero della benevolenza divina, venuta meno a seguito
delle mancanze contro un trattato precedentemente stipulato. Come re di
un progresso nella rivelazione, ma soprattutto una valutazione storico-religiosa
più obiettiva, condizionata dalla costatazione che la congiura operata da Jeu Israele Davide deve attenersi agli impegni assunti, facendo eseguire la legge
non generò una purificazione del culto di Jahweh, ma al contrario deve essere del taglione, che gli antichi costumi di Israele contemplavano e permettevano:
and the Gibeonite Claim (2 Sam 21,
intesa come il primo atto di prostituzione (cfr 2 Re 9,2), ovvero il primo cfr H. CazeLLEs, « David’s Monarchy
atto di baalizzazione, compiuto da Israele nei confronti del suo Dio: cfr 1-14 », PEQ, 87 (1955), 165-175; F.C. FENSHAM, « The Treaty between Israel
W. RupoLP4, Hosea, in Kommentar zum Alten Testament, Giitersloh 1966, 51; and the Gibeonites », BA, 27 (1964), 96-100.
A. DEISSLER, « Die Interpretation von Hos. 1,2-9 in den Hosea-Kommentaren (50) Cfr J. A. Knuprzon, Die El-Amarna Tafeln, Lipsia 1907, 86, Nr. 8,
von H.W. Wolff und W. Rudolph im kritischen Vergleich », Forschung zur 11. 28-29. Vedere ancora la stele di Sfirè citata più sopra alla n. 41. Il trat:
Bibel 2, Wiirzburg 1972, 131-132; H. W. WoLFP, Dodekapropheton I. Hosea, tato di pace intervenuto tra i Gabaoniti e Giosuè (cfr Gs 9) e infranto da
Biblischer Kommentar Altes Testament, XIV/1, Neukirchen-Vluyn 1978, ad Saul (2 Sam 21, 1-14) deve essere stimato di carattere internazionale, anche se
locum. i Gabaoniti vennero assimilati al popolo di Israele.

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Israele ha sempre avversato l'abbandono dei canoni della ven- conseguenze di certi atti: il culto rivolto a divinità straniere, ovverc
detta del sangue, per questo una legislazione appropriata ai casi di l'abbandono della religione dei padri è peccato punibile e punito con
omicidio ha avuto la sua formulazione ed applicazione solo dopo l’esi- la morte ed espiato con il sangue dei colpevoli, i quali possono es:
lio (Dt 17, 8) (51). Nel Vicino Oriente invece il passaggio dalla sere, come nel caso della vera e propria vendetta del sangue, o i sin:
vendetta privata alla legislazione pubblica era già avvenuto da lun: goli o l’intera loro famiglia: così va istruendo l’interprete della sto-
go tempo, trovandone traccia già fin dal periodo paleo-babilonese e ria d'Israele, per il quale le disavventure delle varie casate che si
da quello paleo-ittita (52). Lo stesso dicasi delle pene pecuniarie in- sono succedute nel regno del nord sono riconducibili alle infedeltà
ferte per un delitto che l'Antico Testamento contempla solo in qual commesse dai capostipiti e loro degni successori (cfr 1 Re 21, 19-26;
che rarissimo caso, dove intervenga però l’involontarietà: secondo 22, 38; 2 Re 10, 17-18; cfr pure 1 Re 15, 29; 16, 12-13.18-19;
un diverso principio remunerativo si tratta però in questo caso non 2 Re 9, 36-37).
di compenso, ma di redenzione. Anche nell'ambiente orientale contemporaneo di Israele è faci-
Del ritualismo orientale e delle cerimonie catartiche miranti le cogliere l’esistenza dello stesso motivo: l’usurpazione di alcune
alla purificazione e all’annientamento delle conseguenze del sangue città di Hatti ad opera dei Ka$kei sarà punita con il loro sangue,
ben poca cosa è rimasta, se si eccettua la legislazione di Dt 21, 1-9, che gli dei faranno effondere abbondantemente in battaglia (55); allo
dove la lavanda delle mani e la dichiarazione di innocenza ha forse stesso modo la defezione dal potere centrale e la ribellione sarà pu-
ascendenze culturali in certi cerimoniali dell’area siro-palestinese (53). nita, assicura in sogno Istar, da un intervento sterminatore:
Le istituzioni più comuni per risparmiare la vita al colpevole invo-
lontario sono le città-asilo (Gs 20, 3.5.9; Nm 35, 19-33; Dt 19, 6-12),
«I tuoi nemici io ho abbattuto
nei cui confini non poteva giungere la vendetta del go’! (54).
del loro sangue ho riempito il fiume » (56).
Più antico era forse l’uso di riparare presso l’altare del tempio, in
Quello del sangue dei vinti che irriga anfratti e cavità è uno
zona cioè considerata inviolabile, ma la sorte di Gioab (1 Re 2, 28.
dei luoghi più comuni dell’annalistica di corte, che fa apparizione
35), che espia il sangue di Abner e degli altri ingiustamente uccisi,
anche nelle parole di incoraggiamento rivolte ai soldati prima di uno
dice quanto poco affidamento avesse anche questa istituzione.
scontro militare (57).
S'è accennato precedentemente alla possibilità di introdurre una travolto nella
Il cosmo stesso, solidale con l’uomo, può essere
scissione tra il momento della richiesta del sangue espiatorio e quello Dea Inanna,
vendetta divina: un mito sumerico ci informa che la
del precedente delitto, e ciò senza intaccare il dogma della retribu- nei suoi ele-
subita nel sonno una violenza, non ben identificabile
zione, in quanto che altri delitti sono giuridicamente equiparabili a inviando una
menti metaforici, interviene alla ricerca del colpevole
quelli di sangue (cfr Ger 7, 6-7). L'intervento divino, che come vi.
sto, presiedeva a tutti i casi di vendetta, caratterizza ancor più le

(55) Cfr KUB, IV 1 II 19-24 (E. von ScHuLeR, Die Kaskéer. Ein Beitrag
{51) Non è improbabile però che un distacco dalla tradizione legale an zur Ethnographie des alten Kleinasien, Berlino 1965, 172; J. PRITCHARD,
tica fosse iniziato già fin dall'epoca davidica: l’istituzione delle città-asilo vien ANET, 355).
fatta risalire al regno di Davide (cfr H. CAZELLES, art. cit., 171; A. PHILLIPS, (56) J.A. Cra, Assyrian and Babylonian Religious Texts, I, Lipsia
op. cit., 102-103), ma queste costituivano un freno giuridico alla legge del 1895, Nr. 23 II 23. Lo stesso ricorso alla vendetta divina per punire i fedi.
taglione. fraghi o i ribelli diventa assai frequente, specialmente verso la fine dell’im-
(52) Cfr R.F. Harper, The Code of Hammurabi King of Babynonia, pero assiro. Gli annali di Assurbanipal sono a questo proposito assai istruttivi.
Londra 1904, 75-76, Nrr. 203. 213. E per l’Anatolia cfr R. HA4se, op. Abbastanza frequente è pure il ricorso alla vendetta per mano dei figli o dei
cit., 28 ss. servi del colpevole: cfr R. GeLIO, « Caratterizzazione ideologica e politica del
(53) Cfr Z. Zevir, « The ‘EGLA Ritual of Deuteronomy 21, 1-9 », JBL, Cilindro Rassam », Vicizo Oriente, 1 (1977), 59-60. Vedere lo stesso theolo-
95 (1976), 376 (opinioni e relativa bibliografia). 389-390. gumenon a proposito della colpa di Joas in 2 Cr 24, 17-28.
(54) Cfr A. PHILLIPS, op. cif., 99-109. (57) Cfr CAD, D/3, 78.

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piaga che trasforma in sangue tutte le acque sorgive, contaminando
così palmeti e vigneti e ogni bevanda necessaria all’uomo. E” richia
mata in altre forme e contesto la piaga del sangue narrata da Es 7,
14-25 (58).
Si può affermare concludendo, che se l’effusione del sangue è
costantemente intesa come effetto della vendetta, le sue cause, siano
esse delitti di sangue o meno, sono riconducibili a gravi turbamenti
del tessuto sociale, sanabili solo con la soppressione del colpevole.
Gli sviluppi sociologici e giuridici e le conseguenti nuove procedure
di sanazione economica non giunsero mai, in Israele, a soppiantare
l'antica concezione religiosa della vendetta.

SANGUE E ANTROPOLOGIA
nel giudaismo

(58) Cfr S.N. KRAMER, « A Blood-plague Motif in Sumerian Mithology »,


in ArOr, 17/1 (1949), 404-405. Un motivo simile si rinviene forse nelle la
mentazioni di Ipu-ur, un antico testo egizio, nel quale i disordini sociali fanno
sì che il Nilo e ogni fonte divengano sangue: « Davvero il fiume è sangue:
si beve da esso, si ritira dagli uomini, sicché si ha sete di acqua »: cfr A.H.
GarpINER, The Admonitions of an Egyptian Sage from a Hieratic Papyrus in
Leiden, Lipsia 1909, 27; J. SpreceL, Soziale und weltanschaulische Reform.
bewegung im Alten Egypten, Heidelberg 1950, 10.

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