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ALBERTO PORRETTI
Fin dai primordi della sua esjsten- primi rimedi, più o meno sintetici, di tesi uscenti dai laboratori, privi di ef-
;la l'uomo, appena superate le imnie- origine vegeto-minerale. Atlraoerso f'etti collaterali dannosi d ' o r g a n i -
diate necessità di sopravvivenza, av- alterne vicende moltissime persone, smo. La riscoperta delle erboristerie,
valendosi deIIa sua arma più potente, in particolare donne, furono inviate talora ubicate nelle stesse farmacie.
I'intelIigenza, sentì in si. assai forte al rogo per l'accusa di magia e strego- indica e garantisce livelli di serietà,
l'attrazione per d mistero e per tutto neria, I'alchimia passa dai segreto dei efficacia r proprietà dei prodotti
ciò che misteriuso apparisse. E così laboratori al fasto delle corti, non di- commercializzati mai raggiunti nel
restò affascinato dai fenomeni natura- sprezzandola re ed itnperatori, come passato, degni di ogni considerazione
li, ai quali, non trovando aitre spiega- tutti gli altri mortali afflitti da pro- e J i ogni fiducia qualora, come la
zioni, dette a priori origini divine e, blemi e da acciacchi, finché cori la normativa esige, escano dai laborato-
mediante la sua sconfinata fantasia, nascita della chimica, scienza esatta ri e dalle esperienze di seri erboristi
iina qualche spiegazione mitologica. ed affatto alentoria, viene del tutto altamente qualficati.
Con il passare del tempo, ed affj- superata ed anzi considerata pratica Per totnare al passato, ed alle ri-
nandosj sempre più le sue caratteri- adatta ai creduloni ed agli sciocchi, ai cette di cui tratteremo, si noterà
stiche introspettive, le sue visioni di- vijionari ed agli occuItisti, cui co- quanto, a fianco di alcune che possie-
vennero sempre più lusinghiere ed i munque si sconsiglisiva di usare di dono sufficienti doti d i attendibiliti,
suoi sogni sempre più paradisiaci, pericolose formulc. In epoca ve ne siano altre (e sono la maggior
quali (famosi per la perseveranza del- moderna, in quella in cui oggi vivia- parte) nelle quali i componenti non
la ricerca) quello della ricerca della mo, tuttavia essa non e del tutto hanno alcuna ragione scientifica, o
pietra filosofale, mediante la quale scomparsa ed anzi, adottata dalla as- perché assolutamente irreperibili con
trasformare j metaUi vili in oro, e sociazione dei Rosa-Croce, che si oc- i mezzi del tempo, o perché a priori
l'altro, a l t r e t t a n t o perseguito, cupa anche di medicina e d i cabala, è dannosi se non esiziali; noterà infine
dall'elisit di lunga vita, con il quale tutt'ora coltivata da occultisti più o il lettore che per taluni malanni, re-
procrastinare a tempo indeterminato meno illuminati c praticamente stando incerta ia efficacia della cura
la vecchiaia e la morte; iiccertata poi sfruttata, a scopo venale, da abidona- a base d i erbe o altro, si ripiega co-
la materiale iinpossibilità a t.rovare ri>i, ciarlatani e profittatori della modainente sulla soluzione magica
tali fantastici ritrovati ripiegò verso ignora~iza altrui. Specie negli am- mediante l'invocazione clj santi, o vi-
soluzioni più pratiche, per la cura bienti d i canipagna, anche da noi, es- ceversa d i entità demoniache, o di
delle comuni ni-dlattie, che, da sem- sa trova turt'oggi dei convinti fautori occulte formule magiche e , talora, su
pre, hanno afflitto il genere umano, e dove le tradizioni sono più lente a rei «cocktails>idelle une e delle altre
o per arricchirsi più o meno legal- scomparire i suoi segreti vengono in composjzioni e misure diverse, per
mente, per trovare l'amore o per ren- traniandati di generazione in genera- tutti i gusti.
dere più bello il corpo umano ed an- zione e divengono parte integrante Sarà qui appena il caso di sconsi-
che, perchC: no? per affatturare un della cultura d i alcuni ambienti socia- gliare, nella maniera pii] assoluta, il
nemico o, viceversa, controbattere le li, specie di quelli meno elevati. Fre- lettore di utilizzare quaicuna d i tali
altrui fatture. quenti fatti di cronaca la riportano formule per talune delle quali già a
Certamente I'alchimia f i i in Italia all'attenzjone della attuale società priori potremmo immaginare risulta-
coltivata fin dal secolu XI ed alla che non può non manifestare la più ti disastrosi.
stessa si dedicarono non solo illusi e profonda meraviglia nel notare qiian- Come abbiamo prima accennato, a
ciarlatani comuni, ma anche seri stu- to essa tutt'ora aiiigni in alcuni strati tali scienze, per cos'i dire, si dedicaro-
diosi ed autentici indagatori dei fe- sociali in un'epoca in cui scienza e no anche persone di cultura e degne,
nomeni naturali, veri e propri uomini tecriologia hanno otmai raggiunto li- sotto altri aspetti, di ogni rispetto.
di scienza. La ricerca e la sperimenta- velli raffinatissimi. Eppure, forse E il caso dell'autore delle formule
zjone conririua di ricette mediche proprio per contrasto, in questi ulti- e delle ricette che andiamo a riporta-
~ r a s f o r m aben presto l'alchimia in ia- mi anni v'è iina nuova riscoperta del- re di seguito, il notaio Guidantonio
trochimica, con la quale si tenta di le proprieti medicamentose delle er- di Alojsio (o di Luigi, se vogliamo)
isolare, mediante primitivi alarnbic- be, giudicate anche da illustri medici che rogava i suoi atti, degni d i ogni
chi, i principi attivi contenuti nelle prodotti naturali facilmente assimila- fede, in O r t e nel secolo XVI: costui,
diverse erbe medicinali per trovare i hili e, al contrario dei prodotti di sin- padre di ben quindici iigli, tia glossa-
qualche modo la noia che consegue ad
ogni lavoro di <(routine>i,approfittava-
no di brevi intervalli per intercalare
notizie su fatti ed avvenimenti straor-
dinari (morti di personaggi famosi, di-
sastri e sconvolgimenti tellnrici, pesti-
lenze etc...) oppure comporizioni p-
tiche, o nosizie di famiglia o, infinc,
corn'è qui il caso, ricette di magin e di
erboristerjn. Talune di queste ricorro-
no in altri notai e anche in aitre epoche
storiche, confermandosene cosl impli-
cjtarnente la presunta efficacia e, pi-
chi il fine precipuo che si r ~ g g i u n g
mediante l'atto ncitarile è quello di ri-
mandare uad perpepet~iamrei mema-
rioirnw la veridicita c la attendibiliti di
quanto il notaio afferma essere awe-
nuto h stia presenza, ne cansegue che,
s e p p w di riflesso, le formule interca-
late ottengono quella «publica fides*
che è la caratteristica essenziale dei ro-
ghi notarili.
I1er porse un qualchc ordine alla
serie di ricetre che, currenti calarno,
il notaio ci ha tramandare, abbiamo
cercato di dividerle secondo una tri-
partjzione a seconda che riguardasse-
ro malattie del corpo, ricette di bel-
lczza, formule rnadehe e, infine, in
iina miscellanea, cutte quelle di ca-
rattere eterogeneo. La trascrizione
delle stesse ha presentato notevolis-
sime difficolth sia per il carattere
scrittori0 sia perche spesso delete; al-
tra diffico1t.At derivara dalla t e m i -
nalogia idiomatica usata specie nel
volgare, per la cui intelligenza ci sia-
mo avvalsi di indagini linguistjche lo-
cali, mentre sarcl~hestata assai pre-
zioso un qualche glossadetto.
Infine: difficoltosa e d o r a irrisolvi-
bile è stata la individuazionc scicnzifi-
ca delle trbc e degli dtri elementi cita-
to alcuni dei suoi protocolli con tsli vergogni, anche se oppone su taluni ti q u d i componenti delle ricette stesse.
formule, a molte deIIe quali apponc- il cipxcibaturn estil! Pcs una facile comprensione abbiamo
va, a garanzia della esperimentats cf- La lingua usata a decorrere dal se- ritenuto opportuno fare brevi e sinteti-
ficacia, la postilla aprobatum estu af- colo XI dai notai per la redazione de- ci richiami a pjè dj paaina; i1 lettore,
finché non vi fossero dubbi di sosta. gU atti era il latino, seppure assai infine, ci perdoni qualche breve com-
Era, d'alrro canto, il notaio, s cau- scorrcrto ed infarcito di termini vol- menta inserito in ralunt ricette, di ca-
sa della professione esercitata, strct- ~ d r i .Comunque esso denota Iconsl- rattere del tutto personale, motivato
rnirnente legato alla evolurione socio- derari i tempi) jl possesso di una ctr- dalla lettura deila ricetta stessa.
economica e culturale della società e ta c d t u r a di base; si noterà che, per UnUtima puntualizzazione: non
del luogo in cui rogava ali atri e, pcr- una maggiore intelligenza delle [or- si creda che risalga ad epoche remo-
tanto, in piena fioritura dell'alchi- mule da parte dei suoi contempora- tjssirne la pratica a simili formulari,
mia, non appare anacronistico che nei, spcsso il notaio usa il volgare e, paichC, per restare ne1 nostro ambito
egli, come malti altri, si sia dilettato non infrequentemente, intercala Iati- territoriale, nel non lontano 1915 in
di tale ascienza~,e provenendo dalle no e volasse assieme. S, Mastino al Cimino avvenne I'omi-
classi più modeste, a queste dedica e Il fatto di essere inserite dette for- cidio di una afntucchierai, rea di es-
indirizza i suoi formulari, seppure mule e ricette in atti notarjli non de- sersi rifiutata di ccto~ljercla fartura*
non in forma ufficiale, ma bcns'l al- ve assolurrimente meravigliare il let- ad una donna del Itioge che la trucidb
quanto nascosti tra le serie r i ~ h cde- tore, poiché assai spesso j notai del barbaramente a colpi di mncolri?!
gli atti, quasi che un pochinci se ne tempo, forse anche per alleviare in Ogni carnrnenro al lettore.
A) MALATTIE DEL CORPO.
Queste e Ir p+ne seguenti sono tratte dall'inventario deiia farmacia settecentesca degli eredi
('ì Nnmt volgare rlel Cornus hlas dal Iranr, durir-
simo usato in ehanisteria e dai [rutti ~cirliili,\lcll,i di Giiiseppe Benedetti vitetbese
famiglia delle Cornacee, assai sparso iiri brschi 1.1
cili corteccia è rcputala astringente, tonica e feI3- IYj, de la verbena (l0), de la bertonica polvere polvrrizate con doi cocchiari
brifriga
I') Dii facies, quando Ia luna è ben pieli3 agrimonia il1)'nenedecta in folii ma- de mele biancho et mettice uno po-
( 9 Nome v o l e ~ r crlclla Ruru Cravevlrns, pianrn chulati pimpinelle edragie ( l 2 ) et mi- che de vercieramo ( l 3 ) et tritia et
d d e Rutacee, indigena che si trova irn ]n' ojmiiii-
quc. ~ 1 1 t hla pi;ints emana un forte odore aromari-
scola insieme con urina del fanciullo comprexa er poi lo metti in uno vaso
cv, poco gradevole. ed iin tempo era riteiiu[ii riinc. vergine lactante et adiungi griini 4 de de ramo e t se la decta confectione se
rliu sovriin~iconlru i vermi dei bambini mentre le secchasse risoIvila con orina de fan-
foglie stcctic irtiii-ano us;ite c-o~nesudurifero e on-
tisparmodico ma. in dosi elevate. <;iti,a a\.iclc~i;i- ciullo vergine, et piglia una penna et
menti. Oggi ~ i c n cusata anche per ~rornatizzare con c,usIIa te1 metti ne li occhi spes-
]'acquavitu (grappa alla rutai. i') Vedi noto 3
Vedi nota ) (j0'1 Gencrt. rappresentativo delle Vcrbcti.icrr che so.
;'I 'i I ~ I C I I L F I ~ C ~ d~ n
C ~ h tr~ll(ir.iv'<r.iii~ii falsi cie- comprtndc un;i ottantina di yiecie C iin grirndirri-
<i>i'! rnu numero di ibride varictà; chiamata anche irol- 4) Ad cogiirini infiati ( l 4 ) . Prot. 402,
E i! rri3trrnenre Earnusri prddutrii ilclia coapuia- garmente erba di S. Ciovaririi, veniva usata In lnt.
zibone del I x t ice del P~[idi,crdjoiiilii tcriiin . dclla rlicina popolare come virlneraria, risolutiis. mnii- 1. 111
f;iiiijsli:i iIt.11~P:ipa\ t.rd<et.. urigin.iri~bilella Cina e spasmodica iinnchb pcr presunte proprieri ~ l r o J i . Recipe lo roscio del lovo t'rescho et
diffiiw. fin dall'anr i t h i t i . uvunquc per i suoi peri- siache.
c o l ~ > l > ~Al< l l ,iIt>itlj.
~i~ I") Leggi Betonics, genere di Lahiate la cui bpccie mistica bene con un pocho de mele et
(7 1 ~ > 1 nvev l g ~ r rtlcl C O I > K ~ , L I ~ C ~ , , ~ r,ipptcscri-
IVIL~ più nota t la Ueronica officinnlih, piante perenne metti su et guarirà subito.
ronte del penere Focniciilii~,b:iilchre, k l c i i I~niiglia ~ assai comune nei prati e luoghi int-ulri umidi ed
dcllc Oriihrcllifrrc ~urnprcndcntc1specie, ditiuso ombrosi. carartcristica per un legperr~o ~ l o r cdi ~ i -
ux-unqur v11 utilizzaiu per arurnatizrare ribi t in mice che emana; Ic furonu attribuite ~nrictimeti~c
farmacia per l'olio esqtnzialt r~iultevirtù teraIie!itichc oggi d,iai dubbie I"] Solfato di rame rCuS04), usato in agricuItiir;i
1 9I c n r t e dclle Labiare comprendente piìi di j00 C i i l Yr~rnt.vulgare del LJateri~imiing~ti>cirba.pian- come anticrittogamico e... siiuramenre a s s a i c a u -
spvcic. i i i i l c p i ~ n r ccminentctiicntc aromatiche ed [:i ir,<ligt.na frequente nei luoghi crbosi apparte- sticu Wr eli occhi
anctie aieiiri proprietà toniche. anti~corbutichee nente aljo famiglia Jellc R~i,acre.un rcrnliti ritenii- ( l 4 > C u n i tempiche corrono questa ricetta s ~ r e b b r
risoltitive = che arrosrano In pelle). tii diuretica e vulnerarid - ihc cura le ferirei. IIIIL~BLB a ruba!
8) Experin~cntum experfrtm in qrron~
dam reliorr, pnfienfi mali ,zreneIlir.
Prot. -102, 1. I
Recipe herba quod noscunt cdpillum
veneris (l8) pistata cum vino cdido
bibitam et dormitum vadat et sratim
post dermiverit videbit effectum
mingendi.
l1 misticace un pocha de polvere de ni- a r m i , che tra l'drra <untcnpnno anche piciolc
quanljth di slcaiiiidi i ~ c l c n oflupinina.~i lup:nidina
Recipc scorzi de ova dove sono stati li do de rundine pesta bene e t conti- cic i.l u r r i l a r r i e iiantumrri venivano i ; i ~ r ianche
pulcini ct facci polvere sottile quanto nuarsi vinti di e t guarito seria. cumr in>crrifiigo~
t2'i Indica l'aloè epaticn, genrre dcllc Glgliacee
poi et ipsa polvere incorpora con bu- deUu spcsic Aloince, piantr g r r i i c e carnose origi.
tirro (l') vaccino et biacha ( 6 ) et narie dei pacli caldi; il ruicu dellc foglie di ralune
medirarncnro anche i < . cdmc riirri i r o m p u i t i dcl d i esse, di saporr ~ m * i i i s i r n o .era rnqlto usato per
piombo, rriiinrs L a biacca di Milano s i r Ì r i i ~ i ~ i le ~ i i e propririi purgarive e t o n i r h r Arriemc
col piombo rnttallico iidorro in soitilirsitiii lili che all'alaè r a v r l l i n i c r a arisi usato in medicina e i r t e ~
i ") Ancora usato nelle norirc cinlliagne pcr brirru. venivano ,oitripoiri a vapori dt a i r u l - di acido rinaria.
li? S m ~ i t a r o ,
i'll Ca~honarodi piornbri P h C a l , runorciuro f i o aceiiidl e. s r ( i o r t i p o i all'iiria, (>rcriiiirauano la pol-
dali'mrirhità comc cnmponcnrc con l'olio d i lino Ycre di b i a c c a ~ I"; :n dialetto s i chiama irnpirtionc o u r n p i i ~ i n n e
a . usatu anche come
corro, n e l bianco i n ~ ~ i r r i t r n r 8 i ~vedi nota 11. I'o~nbcliro
6
fino a la gola, e t onto che serri metti-
ce un pochii de stoppa calda et poi lo
intaccia, et si non guarisce ad una
volta fallo pii1 volte che è cosa per-
fectissima et provata.
1
.- - 7
-l
-. 5 --:.T - tro cum tribus digitis capi ponti (Let-
tura incerta), poniili in avo cum coc-
-83 cie sua in furno calida et ihi tunc di-
-2---
- . -. -P--. --
- .
- - - p' v 7i+/.?
mittat quando nigriscat et cum illo
fricat Jentes et dolorem auferet con-
-- ,-45;
-,:. z firmat et albificat.
3. 3
- ,-
j- n: fi
farrie figli. Pror. -102, 1. I l
Rrcipe lo tele de uno cervo et dal10
.. -
.
L',! .
f
idrdic
P -~ ~
-. 25 :~~
~-
P /: ~ - ~
> i ~ v r r aocciso,
i piglia lo suo cor e t -7 3$-$<33 -i
seccalo e t fanne polvere er Uc poi mi- cor che siano de uno medesimo porco 7 7 ) Ad iapere ii iiua donna s i in gravi^
sticavi questi doi polvere insieme, e t de ipsa po?verc danne ad ber ogne illzfii o no. C.c.
cioé quello rie cuglioni et qucIla del sera anderi allecto la mogli? Recipe della orina de la <ioiiiia et
er marito mezza dramma per volte mettila in uno orinale o ii-ipignatto et
continuando per nove d i , di ~ oiisino
i in ipsa mcttcrai malva ("! et lassala
I+,) Ragmella niimr ;.ujgsrc dell'llvls arborra.
piccolo an!ihicc degli h n u r i ihr ,i arrampica s g i l ~ insieme et ingravidarasse rt si questo star dentro trc di e :cc nocte; si de-
rnrnir >agli alberi nei luughi arnlirosi~ iion fa lo effecto, non sprri mai far vcnterà srih.i iion si ingravidarà, se
l'*l Vedi nota 3.
( ' i Prohabilmerirc I'iilirorc inrrndr f ~riicrirncti~
t ~ figLi. remanerà r u d i si ingravidarà.
01 ,.chiorlo di pnrofanon. p r o ~ l ~ r i <l;,;
l r i fiori rrric~
,.!ti dcl <.arvoph~lluiiirom:,iiLi,r. ;iicrolo a l k r o 26) Ad aupnr chi mancu !o ingenerare 28) AJ rgr!orcer.c si una donna è ~ i f ~ i -
srrnl,reicrde della famigli& di.llr M\iirra<ece,
nai io delle luloliirchc, drl qudc o l i r c I4 i i t i t a spezia o dal hon~r,o da ia dorano P2). C.S. ne a no. p'). C.S.
o druW 'i r i c i y u anclir on <>lai
cl>iii/rle (irato i n Recipr doi scudelle de legno nove et 3alle ad bere oca <leformiche, si noil
medicina impa!i dc jeiiibola et de poi fai orina. è vergine subito andrrà ad pisciar, si
, < a i Scr~>iiiIi~ntiii-azioni di tnluni locali. indica
iino sraro di angusii~c d i apirazionr P s i ~ h l?l>i~ t~~ rc quello honio in una et nellalrra la e vergine no.
pra riceilr rliLsrrc alrre voltr in altri ~iratncirllidello donna et lassali star t r e di. poi g u a r ~
stesso a,lloli.
(*"I i'<.I, 1101<1 Y
da nel fondo de lr deitc scudelle, ii3i S o m e i,olgaie de%i 1rli.r , v l t c r i r i s c della
quella ne la quale serianno li vcrmi \1i1-3 r,.r~indiiiilii. dcllc hlalr;icee. iiidigena nelle
ri,ij E evidenti rkc anclie il notaio mani?rbt.i un.i n o i t r e carnpgni. c c<inosciiiriiiima per le siir u r o ~
da quello rnanch2 !u ingenerar. Pro- prin, ctiiul!,rnri c (per il siio contenuto n iiiiiiiII i-
c e r t a pirplc,,iihii~lla hiinrir i i u i i i i 2 <irll'operaiio-
i
ne a c a u ~ a dcl nnrorio i s p r r ,iiiii«i<li~ s l eorgano, baturn est. p i i r pCr (l,ode c tiitt'ois usata per d e i u i ~ chi i iii-
d i qiialiilihi iriirnale s i a . fiiiicni
r i i i Tale roprra pcrfrcr>. C impliciranieiilr rotilr:.- ("I Q ~ > , i ~ri'iirr
i è &ià stata r i r r o v ~ i Id~l r r qitale I; evidente
i?'! ~ h ilr maschio latino ha ci,u!d r i r n ~
Opli!
mata d i l j l ' ~ ~ 8 c ~ r ~ , d1 ~ T I Iillcin<li~i i i i nrirai del 5erolo XIV, prc clucjio chiodo iiiic'
pra la poppa er serri guarita et è pro-
vato.
1
In qucnis e rwne due seguenti foto tre pagine del protocollo noisriie contenente le fomult e l e
ricette t'>)k il comunc olio di lino ricavato. pcr csrraxio-
dul Liniiin usarisrimitm, della famiglia dtllt 1.i-
tic.
nactc. indigrna dcll'Eump meridionate e di t u ~ u
231 Ad /ar vmir h hcte. Prot. 402, dallc ad bere ad donna che 1'C.brientc.
I. I1 non ha lacte et subite le tornar;. ('e) VFEW esmno dai fiori, qualc o l i cssmaialc,
drHn Mutricati~Charnornilla, piana appartcncnrc
Recipe transmerino 1'3 et: coque be- slFa Ismiglr~delte Composite, il mi Infuw i.
ne et della acqua lava mamrnilias. iuit'orn usniissirno qualc blando calmanu del siste-
3 1) Ad donna che havesse infirfte /e ma n c t v m .
30) Ad ~ Q Y Ctornare lo lacte ad Z ~ H U ritrneperbrcrppo k t e . Prot. 399,l. 111 (1Knme wl~ared c U ' H y s q ~ sOfficinalis, pian-
donna. Prot. 402, 1, IV Recipe farina de fave, chiara davo et t a indi~cnidrUr Labiste. mrnrna~imin tuizc L >W
Recipe Ie rase de la spina biancha (39 olio rosato, mistica ogne case insie- p;is~>crroranrc r t i , c t a usar%in medicinsi quale skoIantr 4
mentre il suo olio essenziale veniva
e t cocile can lacqua piovana et de poi me ad m d a de onguento et pone su tifaro conrm l'asma ed i catarri aouia.
le zinne er guariti et niisticandovi un
Nome vuIprrc deil'hcms Cdamus dtna hmi-
p c h o de polvere de radicha de cavo- ulia dttlt Aroidtt, pianta prohnhilmenre arieinaria
c+fficin&. pisn- li serla meglio.
13" )orne volgere del R o s m ~ i m a dcll'Tndi5 chc si C poi naturalizzata in r u t t i 1'Euro-
t* indigena ikllc Iahiate c1w r i v e nsturalmmtc mi pr nci Iiioghi ucqiiatici, dal rizoma odornsissimo
luoghi vicini a i mme; oltrc alle wic proprieri amrna- u s ~ t r iper
arornaiizzarc liquori.
tiche. 'imeusaro in mditina pcr k pvopriera scirno- (41) l'rai tasi dclla cumunissirna e... piccante Urtlcm
lanti C coadiuvante 13 E~TCO!UZWC 5nnguigng 32) Ad dolore de Ee ziprne o vero poppe. Mcmbrnnxtn chc, con la spacic pii1 grande. lo
cpireliak mediante h p d d Ì di infusi. Frat. 402, 1. IV dinica, era riieniira nella medicina popolare depu-
I'P) Nome volp,arc del Crat-1s oxyacnnrha (volg rliriva del sanaiic c mrirna F r le aKezioni eqwtichc
biancovpinol, arbosccIlo deIk Kosicer diffuso Recipe sterco de palombo, mele et rncnzrc i suoi semi hanno ancora fama di esscrc
ovunqiic , cera incorporati insieme et ongi M- purgacivi C kcrmifuphi.
4) Ad Zevraw stn sigrao de la faccia o da
altro loto. Prot. 402, 1. II
Recite lacte de donna che habia facto
il figlio maschio et sia frescho et ogni
(63spesso con bambace al signo et
guariti,
15
Quale bestiarum infecto deve passa- 46) E . ~ p t ~ ~ i ?provato
~ ~ ~ n ldeo erna donna sr,arino (l0') et lorpimento siil spcl-
re per uno guado de farsi in uno cam- che Atlvcssc e1 pelo ne la sinna. Prot. verizaio et miscola insieme et nietti ;i
po ci casale de ecclesja tre volte uno 402,l. IV lambichare et con quella acqtia che
dì r t tre volte unaltro di per unaltro In prima farrai la + ne lii zinna et nescie scrivi.
gciado per terra d e ecclesia et trc al- toccha con mano dove è duro et subi- Ad idem
tre volte indicto modo per tre rnatine tiimcnte diriai tre pattr nostri e t tre Tolli orpimento e t sulfure r' '~ V Ocum
et tre volte per matina per tre diversi avr marie tutti quelli stanno presenti l a c ~ cde femina et stempzr:i insieme
guadi, et sempre reppila (lettura iii- et dicre fariai m Ia zinna con la pen- et scrivi.
certa) guado sono passati et na quesyo signo con queste parole et Ad iJem
inquello giindo hanno ad passar sot- fallo la sera et la niiitina e t faccia dire Tolli fele de tenchn (lU"ovvero de
terra dicto breve, et sopra ipso pdssi- la messa de la .;:inta Triniti et dc anguilla et rompilo sopra una pietra
no, et serranno liberati. Santa Agata et guarirà. con pocha de biiicha ( l o 3 ) de polizaici
E t comcnsi la domenica e t si questi (let-tura incerta) avcro vetro calcina-
Ere dì, ci comensi lo Iovedi et si yues:i to con un pucho de aceto biancho rt
como de sopra per tre dì et tre volte stempera con chiara ci? ovo et cle
per dì. gornba (1") et serrà ad modv d e color
de oro bello e t fino.
Ii1'311ii r i v ~ G i i a I icavsrc \lalla linfa di varie acarie. iri~,snihe in piccolissinic dosi poiché le stesse s i r i i -
a10 focho. rt faci lo ferito quando se da intagli ~ii-rtisxiAfpd>iramente sui tronco o siii mulanr: tra loro ncl rcmpo sino a divenirc letali
medica dica 3 pater nostri et i ave ranii. I1abIVedi sopra
il0" Tririaulfiiru di arsenico (AsS03), di colore
marie e t quando voli coiiirnsat ad be- piallo. dorarr. u u i b in pittura ed anchc i r i mcdici- (lo9) Vcrli r l ~ ~ iI dI
nedire Iilcqua dica il confireor pater. li21 popolare per Ir ntfrziotii drlh c l x e i:'') Vedi nota F i
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Recto:
Ricette per frenetici (cui si consigliava unzionl di aceto, olio mssto o miele e, per co,rrmtke furoil sonno, oppb, o in maacnm deno steim,
*capiteli8 papiveris agtestisi*, in alternativa a unzioni uuna fronte di mimi, oppio e grssw di castwo); per consentire il m o s febbricitanti il sa-
go ( = Iattice) della lattuga appito sulla h e , a i semi della con quelli del ppnwm bolliti e dati a &re, le -e, i1mal di tema o di p n -
~ i f ii. m dcj smpmii o la puntura -i, k febbri d i r i c h c tcnena e qunrtani, l i podagrri, la diiaenteriad dtre malattie tromno qui
s W i h e c m il cui risultato, e gluanzia del conwumatore, ucertum est*.
Notare molti termini ormai in volgare.
17
dicto de sopra del cinabro ("'I per alcali (l1') et f a n ~ epolvere como de quai-ido vorrai cognoscere si d i n a lis-
insino mandino tucti I j fumi et cossì sopra subtile et mescolati tucti insie- sia che cola è bona, mettice uno avo,
serrà facto. m e molto bene et mettile tucte in s i nota è bona, si va in iondo non è
uilu pignatta invitriata ( l I s ) ben luta- forte né bona; adiunnice più calcina
5 ) Ad fare lo cirrabrci. C .S. t a con creta da la banda dr fora et et cenere et poi la poni sopra e1 foco
Rrcjye doi parti de solfo et una de poi metti detta pignlitta i n u n a forna- che bolla tanto che si stregna per
niirannu (lettura incerta) et porrai in CC de vetro ( l I Y ) et lassala star li insi- componere questa liscia, ma prima la
u n a ampolla decto soIfo trito et nura- no ad cirique o sei giorni, cioe insino metti al foco; parti in questo modo:
no ic.s.1 et sia de vetro Iampdla ben dicte polvere si fonderanno et quan- piglia tre bwcali di lissia et uno d e
lutata luso sapientis in modo shel nct- do serranno fiisc f a sii apparecchiato olio. parti serripre in questo modo, poi
rano (c.5.) non possa uscir; qual am- con li colori t u vorrai, vero: si vorrai fa bollire corno de sopra et bollita un
pulla cossi Iiitata lo ponerai in cin far zaffiro voi gcttarite dentro ... (let- gran pezo mettice tante Iibre de sale
gran foco et in ipso foco lassa star tiira incerta) cioè de Io smeraldo, et quante detti boccali de olio ci ha messi
dicta ampolla per fin che farrà tre si- si vorrai far de lo smjraldo ci buttarai r t acomegia con una bastone et
gnj. lo prirrio serrà rosio, lo secondo dentro verderamo ( 129rt si vorrai far quando vorrai vedere si k fatto, metti
serrà biancho, lo terzo serrà como topazio, ci buttarite dentro zaffarano quel bastone ad fredar: si se congela è
azuro, quando serrà cossi como azuro ( l 2 ' ) hen pesto, et si vorrite far rubi- fatto et d b r a versa su in qualche tavv-
~ l h o r aserrà facio. no, buttarite dentro cenabrio et la et ragli li pani de sapone como vor-
si volete guadagnar metteteci ancho rai, si no ta più bilire.
6 ) Polvere da argcntcire qriel che voi. del ... (lettura incerta), et si vorrite
Prot. 399, 1. I V far djaspro, butta dentro orpimenzo 11) Per fare lo sr4fio;lirt.nmscatu. Prot.
Recipe terra da far sardelli (?) cioè la (lz3) vivo et rsinno abruscjato et 402, 1. V
creta, sangue de li porci, cenere de cossì volendo far altre pietre d'altre Recipe sapnoe comune lo più duro
viti et Argento vivo ( l l z )equalmente. sorte como vorrete ci poterite mette- che possi trovare et grattalo molto
poi mistica insieme et fariai bene src- re quelli colori vorrjte appropriati. bene corno si gratta lo caso (l3') ct
car et fanne polvere, et de ipsa polve- cossì gratcato mettilo in una pjgnatta
re strifolarai quello che voi argentar 3) Per nugunaentlrre 10 oro. Prot . 404, et fallo fondere con lacqua a1 foco et
et questo è provato. I. 1v fuso tacilo rifredar et poi fredo butta
Recipe doro terzi doi de uno diicato l'aqua, qual buttata piglia decto sa-
7) Ad fnrr irnfiroccato in itdrl o in qua- genovese o portugalese et uno de ar- pone et pista10 dentro lo niortaru de
Zaeanq~eultru Ioco vorrai dapengiere B. gento cripellato (1z5),et metti ad fon- pietra et meitice dentro in polvere
35 1 , fogli sciolti der insieme et stando in effusione ci ireos sandali ( l 3 > ) ,farina de
Bagnn prima ii lochi che voi del p-~ n n o metterai dentro 11110 mezo circa de amido (l3"),citiclue grani de garofali
d'oro o imbroccato con acqua de goma arsenico (126j con una bacha de lauro ( 1 3 7 ) et far~rlepalle et est facto.
de vino hid11-
( l 1 ) ) et buttace ~ l v e r e (127') pisti insieme et fattane polvere
12) Ad fare le candele dr smo (l che
cho ben pisto sopra dicti lwhi bangna- fa b d i r et butta in canalis et verrà
prlriranilo de cem. C . S .
ti de dicta acqua, et poi quando serrà perfecto de 20 carati et si tu harai ra-
ben secchi, metterai sopra giavoli ( I l 4 ) mo (128) fino non serrà mancho bono Recipe sevo colato libre 1, pece greca
o neri, zaffarano a altro color gial- che lo argento cripellato. once 3, rosio de tentor libre 1,
fondi e1 sevu et la pece et poi metti
lo, et si sorrai far cosa bela, in lwo del
vino mittici lo litargirio ('lb)de oro et: 10) Per fare lo sapone b o m ~ .Prot. dentro il roscio et onci 1 de cii-iabro
fariai cosa honorevole. 402, 1. I (140)et miscola bene et fa candele.
Figlia cenere tre misure et una e mezza 131 Ad mohjplicar la cera. C.S.
8) Per fare ogni sorte de pielre pretiose. de calcina viva et mistica bene in- Recipe cera libre XII, farina de favii
Prot. 402, 1. I l sieme, poi mettila in qualche vassillo libre 3 , aglio d'olive Ijbre !et poni al
Recipe Iibre 1 de xristallo et faccie (ljO)che voli ad colare pian piano como
foco sino ad tanto che lolio si va via
polvere subtilissima, poi piglia li ossi fanno la lissia ('9') li barbieri et et serrà facto.
de uno cerva et talli brusciar intanto
che diventi biancho et fanne simii- (lr2) TlITlP5ld
mente polvere ben subtile et sia me- I"'] In chimica i saii alcali Tona quei sali che si ot- il3') C a ~ i i i .formaggio.
tengono facendo agirc un acido sopra un alcale ! ' j 4 ) l r ~ sr:orne
, volgare dell'lris tubcrola. rlcllr: I r i -
za libra, poi piglia meza libra de sale (l1') Vtdi nota 14 dee, conrisciuta anche con il nome di ~ i a g ~ i p ltiit o. -
("9) Ove si riciix,ava per fiisinne il vetrn. te con pratu[naiissimi fiori e dai rkomi erriananti
(l2") Vtdi nota 1) i;n huo profuma d i viole (radice di violerts)
("1) Solfuro di mcrciiriri (HgS) il c u i culurc va dal (l*') l'edi nota 115. ("I) Nome volgarr delle piante del penere Ssnra-
rosso c o c c ~ n i ~ l jii1a riisso bruno e abbasta~izadiffii- (l*?) \'&i nata l l l , lurn, delle Santalacec. o. più yrrrj>amente, dcl loro
so in natura ~conorciutissime, fin dai tempi i n t i - ('?'I Vcdi nutd 1UU. legno che, prvfumaiis~iinliquai'è viene usato in
chi, lc miniere del Montc Amiataì; chiamato anche 1"') Vedi nota 35. profumeria insiernt all'oliv essenziale che si ricava
vcrmiglione e rosso cinese. era molto usalo Lmnic (lz') Bucherellato, forato dalla pianta. E originario dell'lndia.
coloran~cd t ~ c l per l ~ USO di pitture artistiche Vedi (l2&) >ledi nota 107. Composto orgar!~~o diflusissirno ne1 regno ve-
ricer:a che scgiic. (127) E la drupa, velt.no,a e lottemente aromatica, getale. del quale sunu mtilro ritchi le patatc, i ce.
il:'i Vcdi nota 83. del Lsurus nobilic, la rnla .ipecie europea apparte. reali, lr Liistagne ed nicune legiirnkse.
r i i i i Vedi noia '19. nente alla famielia d c U ~Li~irinee l l " i Vedi noia 47.
l ' " I Gialli, (""i Rame (C;).
Zafferano, nome i.olgarr dcl Lrociis sativus, Chimicameiite ~hinmasicosì l'ossido d i calcio Sego.
~ i i ~ n delle
ta Iridacee originaria tlcll'oriente. dai ( l a 0 1 d o p aver farto agirc su[ carbonato di calcio 1"') .Lli,c+la di sustanze residuair rlnlln di,tillazio-
fiori delIa quale si ricaid il farnaso gitillo che è iin corro al farno l'acqua (Calce viva). n e del carrsrne o bitume o della tremeorina, usata
potenrP ru1cr;inte. znche in piciolc dosi. ("9 ?ixulri raso. fin dall'antichita per le totce r per urdigni incen.
(!tG) Vedi I I V ~ . I76 tii!i [n questri Caso la lisciva è il sapone da barba. diari.
('40) L7edi nors i l l
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VCW del di cartn membrinrepe di cui sonra. L I .
Su questi ficditri della p t p m c n r le ricette si n'liarninoc ai completsno con fomid~ magiche quali i due cwrh! nttribiiiti dnll'nutore iiI filowfo
(e matematica) Pitngora e Ic Irttert npposte sul metpine inferiore destro sotto l i qunli rrh notnre il lettore come, per Kivnuire rirtificidi me.
iiruiYoN n r l l ~donnc (n uopa nbortiro?) trn pii ~ltriingedienii ii neusiaria l i npeK.11. quod hvrntrie tiilo dc
Le altre ricrite cnnccrnona c.rnorrsffe e i dolmi delle donne partoricnti.
~ b o iirico,,.~.
1Y
14) Ad fare le nispole g n i s s ~ . Prot . 2 0) Ad far crescere Iogne ad un r-dualki. 25) Senza titolo. Prot. 402, 1. III
402. 1. I1 Prot. 402, 1. V Nota che si porhrai adosso la berbe-
Insita ("l) le nispole in lino Fede de Piglia herba pelosella (I4Y et mettila na ('9 ,
camminando non ti straccha-
melo cotogno e t farrà le nispole gros- ne Ia biada o nel o fieno et in Li di lo- rai mai n6 temerai morsura de cane
se corno palla. gne cresceranno. né de serpente.
15) Ad far le visciole grosse C .S. 21) Ad far parere alaa bestia morta. 26) S r n o ~titolo. Prot. 402, l. V
Insita le cerasa ne le visciole et Prot. 399, 1. 111 Herba linaria (LJ')portata adosso o
serranno grosse. Piglia una nocchia et perrusala (l4') ne le scarpe coiui che la portarà mai
et impila de argento vivo et attu- si stracharà di caminare.
16) Contra tignos etc. in pannis laninis. rala bene, poi mettila ne la orecchia
Prot. 402. 1. I V de qual bestia voli et subito cascarà 27) Ad mollzfrcarc suffisfico (u6) che
Folia persici (l4')positas inter pie- et parerà morta. fossefvangiliik. Prot. 379, 1.
chas pannorum liine preservat a tar- Recipe euforhio ('>:l, sainitro ( ' 5 * ) , ce-
mis. 22) Ad stagnare lo algeato vivo ra rossa, sapone assafetida once
Prot. 399, 1. 111 2 et de poi la pista bene insieme et f a
17) Ad cacciare le piilci de la carniscia. Piglia la laza (150) de 10 fico, suco de ad modo de pasta et de ipsa ne fariaj
Prot. 402, 1. I11 aglio et suco de perforata ( l r 1 )et tuc- pallocte, de quali ne giettaraj ad tua
Recipe griisso de riccio et ongi una te queste cose se vogliono misticar discretione ne1 tuo suffistiìo quando
virga et poi IA puni ne la carniscia et insieme et stagnarasse lo argento vi- serà fuso et è provato.
tiicte se ciattaccariinno su. vo che ristarà ad martello.
18) Ad girarire uno cotjalko che fosse 2 3 ) Ad fare lume in acqua. Prot . 399,
bolso .)'4l( Prot. 402, l.I1 I. IV
Recipe polmone de viilpe et fanne Recipe canfora (l5=) et mettila ne lac- ("4) Vedi sopra.
polvere, quale darrai ad ber al cavallo qua pian piano et poi la piccia et ar- (l5') Nome uolgarr i1~11ii Linliria vulgaris, genere
et guarirà. derà. Probatum. dcllc Scrofiilnriacee, assai ricca di specic curopee.
Ritenuta un rernyo astringente e vuineraria, era
usata anchc quale diiiretica c purgativa nci casi di
19j A J in~rassar uno caivzllo. Prot . 24) Senza titoko.B. 951, carte sciolte ~ d r o ~ i s ri adi itterizia. In questo caso le vengono
402, 1. IV Si lo suco de la verbena sparge- uttribuitc sualiiii del tutto immaginarie.
i l 7 6 1 Terrtiine di significato sibillino che non siamo
Recipe fasoli {143 et faIIi bollir in ac- rai per casa, alegramente assai li ha- riiisciti 3 coniprendere; unica interpretazione al ri-
qua et lassali poi fredar, de poi li da- biterai in ipsa, et portando dicta her- rolo: c.4 rendere molle ciò che apparentemente (da
riai ad magnar con la biada. ba adosso obtinerai quello vorrai da wdisricti.. in senso lato) fosse fragile*. Cio prc-
messo. reirs il fatto che la ricetta non appare co-
ogne persona domandandolo. mLinque attarro chiara.
{":I Nonic voigare dciia Euforbia, gcncre principale
Jclie Eutorl\iacee comprendenti oltre 700 spefie mol-
to diverse trn di loro ma tutte, o quasi, caratterizzate
!'".)Yiiiiic v i i l p r e deil'htabi~ caucasica. p i d l i ~ s ddc* abbndante lattice di cui sono imbevute; da una
dclle C:riicifere. nariva del caucaio c ormai diltiisn spxic esotici, la Euforbia cotidolia, i selvaggi
vviinqiie dcii'A[iicriì~nicridionaie ricavavano un porcntissimo
Innesta. \l4;) .4pril1i>hrii1.1. veleno ciin d quale avvelenavano le loro frecce
Vedi sopra. ( ' ' p ) V e d ~I I O I H F5 i"*l Vedi n o t i 105.
( ' 4 1 ) Nome volgare del Prunus persica, pianta delle (,'"i Vedi nota S1 I""\ 1;pxir p h t a n a di fenda appartenente al genere
Rosacee, conosciutissima per i suoi succosi e deli- ("O) 1.itte. l ~ t t i s e dtUe r>rnhreUii~red d a quale si ricava I'assa fetida,
ziosi frutti (pesche) ( ' > ' i Vedi 13. nora 1 yliiniorrsml Lin tcmpo Inryamente usala in mdicina
(1") si estrae dal Laurus iamphora, delle Laurinre. ionrw l'ipxoiidria. l'isterismo, I'amenorrea e Ic coli
Malato di polmoni. oripinari~del GiapFne. 1.a caniora non e solubile ilic. Siirto la tsnili mmune (volgarmente ferula, fi-
(l4')Fagioli, frutti del Phascolus vulgaris dclle Le- in acqua. ma in essa Frtiara assume un rapido m o - r.~chionelche trov~qidiffusa da noi nei prati incolti
gurninose. E evidente l'effetto che se ne ottiene vimenir roiairri~ic h r non avibirnr c impu- di Nantc Romano. Tarquinia e Tuscania, nasce in
grazie iil grnnde sviluppo di gas chc gli stessi procu- ra. i. iiifirinimribilc iimbioii &in Ic r;iilici dciia pianta il fungo de noi ~ h i a .
rano nell'intzstino! ["'I V c l i i ni>t3 11) matu ferlengci (Pelurdtus etyngii).