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LEGISLAZIONE AMBIENTALE

AA 2018 2019
Dott. Eugenio Caliceti
PROGRAMMA LEGISLAZIONE AMBIENTALE
1. NOZIONI INTRODUTTIVE
2. IL RICONOSCIMENTO DELL’AMBIENTE QUALE BENE GIURIDICAMENTE PROTETTO
3. IL RIPARTO DI COMPETENZE TRA STATO E REGIONI: AUTORIZZAZIONE IMMISSIONI IN
ATMOSFERA
4. LE DEFINIZIONI GIURIDICHE: LA NOZIONE DI RIFIUTO
5. PRINCIPIO SVILUPPO SOSTENIBILE: GESTIONE BENE FORESTALE
6. PRINCIPIO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE: CONCESSIONE DI UNA CAVA DI MARNA
7. PRINCIPIO SVILUPPO SOSTENIBILE: PROCEDIMENTI AMBIENTALI
8. PRINCIPIO DI PREVENZIONE: AUTORIZZAZIONE SCARICHI
9. PRINCIPIO DI PRECAUZIONE: EMISSIONE DELIBERATA DI OGM
10. PRINCIPIO CHI INQUINA PAGA: RISARCIMENTO DANNO AMBIENTALE
D. LGS. 152/2006
ART. 101 (Criteri generali della disciplina degli scarichi)

1. Tutti gli scarichi sono disciplinati in funzione del rispetto [DEGLI STANDARD DI QUALITA’,
TABELLA 1/B] dei corpi idrici e devono comunque rispettare i valori limite previsti
nell'Allegato 5 alla parte terza del presente decreto. L'autorizzazione può in ogni caso
stabilire specifiche deroghe ai suddetti limiti e idonee prescrizioni per i periodi di
avviamento e di arresto e per l'eventualità di guasti nonché per gli ulteriori periodi
transitori necessari per il ritorno alle condizioni di regime.

2. Ai fini di cui al comma 1, le regioni, nell'esercizio della loro autonomia, […] definiscono i
valori-limite di emissione, diversi da quelli di cui all'Allegato 5 alla parte terza del presente
decreto […]. Le regioni non possono stabilire valori limite meno restrittivi di quelli fissati
nell'Allegato 5 alla parte terza del presente decreto:
d) nelle Tabelle 3 […], per quelle sostanze indicate nella Tabella 5 del medesimo Allegato [TRA CUI IL
CROMO TOTALE E CROMO 6].
D. LGS. 152/2006
ART. 105 (Scarichi in acque superficiali)
1. Gli scarichi di acque reflue industriali in acque superficiali devono
rispettare i valori-limite di emissione fissati ai sensi dell'articolo 101,
commi 1 e 2, in funzione del perseguimento degli [STANDARD DI
QUALITA’, TABELLA 1/B].
D. LGS. 152/2006
ART. 107 (Scarichi in reti fognarie)
1. Ferma restando l'inderogabilità dei valori-limite di emissione di cui
[…] alla Tabella 3 [ALLEGATO 5 ALLA PARTE III], gli scarichi di acque
reflue industriali che recapitano in reti fognarie sono sottoposti alle
norme tecniche, alle prescrizioni regolamentari e ai valori-limite
adottati dall'ente di governo dell'ambito competente in base alle
caratteristiche dell'impianto, e in modo che sia assicurata la tutela del
corpo idrico […].
2. Gli scarichi di acque reflue domestiche che recapitano in reti fognarie
sono sempre ammessi purché osservino i regolamenti emanati dal
soggetto gestore del servizio idrico integrato ed approvati dall'ente di
governo dell'ambito competente.
D. LGS. 152/2006
ART. 108 (Scarichi di sostanze pericolose)
1. Le disposizioni relative agli scarichi di sostanze pericolose si applicano agli
stabilimenti nei quali si svolgono attività che comportano la produzione, la
trasformazione o l'utilizzazione delle sostanze di cui alle Tabelle 3/A e 5
dell'Allegato 5 alla parte terza del presente decreto, e nei cui scarichi sia accertata
la presenza di tali sostanze.

2. Tenendo conto della tossicità, della persistenza e della bioaccumulazione della


sostanza considerata nell'ambiente in cui è effettuato lo scarico, l'autorità
competente in sede di rilascio dell'autorizzazione fissa, nei casi in cui risulti
accertato che i valori limite definiti ai sensi dell'articolo 101, commi 1 e 2,
impediscano o pregiudichino il conseguimento degli [STANDARD DI QUALITA’
AMBIENTALE], anche per la compresenza di altri scarichi di sostanze pericolose,
valori-limite di emissione più restrittivi di quelli fissati ai sensi dell'articolo 101,
commi 1 e 2.
D. LGS. 152/2006
ART. 124 (Criteri generali)
1. Tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati.
3. Il regime autorizzatorio degli scarichi di acque reflue domestiche e di reti fognarie, servite o meno da impianti di depurazione delle
acque reflue urbane, è definito dalle regioni nell'ambito della disciplina di cui all'articolo 101, commi 1 e 2.
4. In deroga al comma 1, gli scarichi di acque reflue domestiche in reti fognarie sono sempre ammessi nell'osservanza dei regolamenti
fissati dal gestore del servizio idrico integrato ed approvati dall'ente di governo dell'ambito
7. Salvo diversa disciplina regionale, la domanda di autorizzazione e' presentata alla provincia ovvero all'ente di governo dell'ambito
se lo scarico e' in pubblica fognatura.
8. […] l'autorizzazione è valida per quattro anni dal momento del rilascio. Un anno prima della scadenza ne deve essere chiesto il
rinnovo. […] La disciplina regionale di cui al comma 3 può prevedere per specifiche tipologie di scarichi di acque reflue domestiche,
ove soggetti ad autorizzazione, forme di rinnovo tacito della medesima.
10. In relazione alle caratteristiche tecniche dello scarico, alla sua localizzazione e alle condizioni locali dell'ambiente interessato,
l'autorizzazione contiene le ulteriori prescrizioni tecniche volte a garantire che lo scarico, ivi comprese le operazioni ad esso
funzionalmente connesse, avvenga in conformità alle disposizioni della parte terza del presente decreto e senza che consegua alcun
pregiudizio per il corpo ricettore, per la salute pubblica e l'ambiente.
D. LGS. 152/2006
ART. 133 (Sanzioni amministrative)
2. Chiunque apra o comunque effettui scarichi di acque reflue
domestiche o di reti fognarie, servite o meno da impianti pubblici di
depurazione, senza l'autorizzazione di cui all'articolo 124, oppure
continui ad effettuare o mantenere detti scarichi dopo che
l'autorizzazione sia stata sospesa o revocata, è punito con la sanzione
amministrativa da seimila euro a sessantamila euro. Nell'ipotesi di
scarichi relativi ad edifici isolati adibiti ad uso abitativo la sanzione è da
seicento euro a tremila euro.
ALLEGATO V, PARTE III, D. LGS. 152/2006
ALLEGATO V, PARTE III, D. LGS. 152/2006
TABELLA 3

Numero PARAMETRI Unità di Scarico in Scarico in rete


parametro misura acque fognaria (*)
superficiali

14 CROMO mg/L ≤2 ≤4
15 Cromo VI mg/L 0,2 ≤ 0,20
ALLEGATO V, PARTE III, D. LGS. 152/2006
GLOSSARIO
definizioni art. 74 d. lgs. 152/2006
q) ente di governo dell'ambito: la forma di cooperazione tra comuni e province per l'organizzazione
del servizio idrico integrato;
r) gestore del servizio idrico integrato: il soggetto che gestisce il servizio idrico integrato in un
ambito territoriale ottimale;
ff) scarico: qualsiasi immissione effettuata esclusivamente tramite un sistema stabile di
collettamento che collega senza soluzione di continuità il ciclo di produzione del refluo con il corpo
ricettore acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla
loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione.
gg) acque di scarico: tutte le acque reflue provenienti da uno scarico;
ll) standard di qualità ambientale, denominati anche «SQA»: la concentrazione di un particolare
inquinante o gruppo di inquinanti nelle acque […]che non deve essere superata per tutelare la
salute umana e l'ambiente;
oo) valore limite di emissione: limite di accettabilità di una sostanza inquinante contenuta in uno
scarico, misurata in concentrazione, oppure in massa per unità di prodotto o di materia prima
lavorata, o in massa per unità di tempo;
SUL CHI PUO’ DECIDERE: LA COMPETENZA
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA VERA:
• L’autorizzazione è rilasciata, salva diversa disciplina regionale, dalla provincia o dall’ente
di governo d’ambito, se la fognatura è pubblica
• L’autorizzazione è rilasciata dalla provincia o dall’ente di governo d’ambito se la fognatura
è pubblica
• L’autorizzazione è rilasciata, dalla provincia o dall’ente di governo d’ambito
• L’autorizzazione è rilasciata, salva diversa disciplina regionale, dalla provincia o dall’ente
di governo d’ambito
• In alcuni casi l’ente gestore può definire - in concreto, caso per caso, per mezzo
dell’autorizzazione - i valori limite che devono essere rispettati affinché lo scarico di
acque reflue industriali in rete fognaria possa essere autorizzato
• In alcuni casi l’ente di governo dell’ambito può definire - in concreto, caso per caso, per
mezzo dell’autorizzazione - i valori limite che devono essere rispettati affinché lo scarico
di acque reflue industriali in rete fognaria possa essere autorizzato
SUL CHI PUO’ DECIDERE: LA COMPETENZA
LA REGIONE PUO’ INDIVIDUARE UN DIVERSO ENTE
COMPETENTE
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA VERA:
• L’autorizzazione è rilasciata, salva diversa disciplina regionale, dalla provincia o dall’ente
di governo d’ambito, se la fognatura è pubblica
• L’autorizzazione è rilasciata dalla provincia o dall’ente di governo d’ambito se la fognatura
è pubblica
• L’autorizzazione è rilasciata, dalla provincia o dall’ente di governo d’ambito
• L’autorizzazione è rilasciata, salva diversa disciplina regionale, dalla provincia o dall’ente
di governo d’ambito
• In alcuni casi l’ente gestore può definire - in concreto, caso per caso, per mezzo
dell’autorizzazione - i valori limite che devono essere rispettati affinché lo scarico di
acque reflue industriali in rete fognaria possa essere autorizzato
• In alcuni casi l’ente di governo dell’ambito può definire - in concreto, caso per caso, per
mezzo dell’autorizzazione - i valori limite che devono essere rispettati affinché lo scarico
di acque reflue industriali in rete fognaria possa essere autorizzato
SUL CHI PUO’ DECIDERE: LA COMPETENZA
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA VERA:
• L’autorizzazione è rilasciata, salvaAPPLICABILE
DISPOSIZIONE diversa disciplina regionale,
A CONDIZIONE CHE dalla provincia o dall’ente
di governo d’ambito,FOGNATURA
se la fognatura è pubblica
SIA PUBBLICA
• L’autorizzazione è rilasciata dalla provincia o dall’ente di governo d’ambito se la fognatura
è pubblica
• L’autorizzazione è rilasciata, dalla provincia o dall’ente di governo d’ambito
• L’autorizzazione è rilasciata, salva diversa disciplina regionale, dalla provincia o dall’ente
di governo d’ambito
• In alcuni casi l’ente gestore può definire - in concreto, caso per caso, per mezzo
dell’autorizzazione - i valori limite che devono essere rispettati affinché lo scarico di
acque reflue industriali in rete fognaria possa essere autorizzato
• In alcuni casi l’ente di governo dell’ambito può definire - in concreto, caso per caso, per
mezzo dell’autorizzazione - i valori limite che devono essere rispettati affinché lo scarico
di acque reflue industriali in rete fognaria possa essere autorizzato
SUL CHI PUO’ DECIDERE: LA COMPETENZA
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA VERA:
• L’autorizzazione è rilasciata, salva diversa disciplina
QUESTA regionale,
E’ UNA FACOLTA’ dalla provincia
CHE SPETTA ALL’ENTE o dall’ente
di governo d’ambito, se la fognaturaCOMPETENTE
è pubblica NEI CASI IN CUI VI SIANO SCARICHI
• L’autorizzazione è rilasciata dalla provincia
CHE CONTENGONO
o dall’enteSOSTANZE PERICOLOSE.
di governo d’ambito se la fognatura
è pubblica OCCORRE VERIFICARE, NELLA LEGISLAZIONE
REGIONALE,
• L’autorizzazione è rilasciata, dalla provincia SE ENTE GESTORE
o dall’ente / ENTE
di governo DI GOVERNO
d’ambito
D’AMBITO SIA ENTE COMPETENTE
• L’autorizzazione è rilasciata, salva diversa disciplina regionale, dalla provincia o dall’ente
di governo d’ambito
• In alcuni casi l’ente gestore può definire - in concreto, caso per caso, per mezzo
dell’autorizzazione - i valori limite che devono essere rispettati affinché lo scarico di
acque reflue industriali in rete fognaria possa essere autorizzato
• In alcuni casi l’ente di governo dell’ambito può definire - in concreto, caso per caso, per
mezzo dell’autorizzazione - i valori limite che devono essere rispettati affinché lo scarico
di acque reflue industriali in rete fognaria possa essere autorizzato
SUL CHI PUO’ DECIDERE: LA COMPETENZA
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA VERA:
• L’autorizzazione è rilasciata, salva diversa disciplina regionale, dalla provincia o dall’ente
di governo d’ambito, se la fognatura è pubblica
• L’autorizzazione è rilasciata dalla provincia o dall’ente di governo d’ambito se la fognatura
è pubblica
• L’autorizzazione è rilasciata, dalla provincia o dall’ente di governo d’ambito
• L’autorizzazione è rilasciata, salva diversa disciplina regionale, dalla provincia o dall’ente
di governo d’ambito
• In alcuni casi l’ente gestore può definire - in concreto, caso per caso, per mezzo
dell’autorizzazione - i valori limite che devono essere rispettati affinché lo scarico di
acque reflue industriali in rete fognaria possa essere autorizzato
• In alcuni casi l’ente di governo dell’ambito può definire - in concreto, caso per caso, per
mezzo dell’autorizzazione - i valori limite che devono essere rispettati affinché lo scarico
di acque reflue industriali in rete fognaria possa essere autorizzato
SULLA NATURA DEL POTERE DELL’AMMINISTRAZIONE
NELL’AUTORIZZARE LO SCARICO DI ACQUE REFLUE
DOMESTICHE IN RETE FOGNARIA
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA VERA:
• Lo scarico di acque reflue domestiche in rete fognaria non deve essere
autorizzata perché è attività libera non sottoposta a nessuna condizione
• Lo scarico di acque reflue domestiche in rete fognaria non deve essere
autorizzata perché attività libera a condizione che si rispettino i
regolamenti dell’ente gestore della rete fognaria approvati dall’ente di
governo d’ambito
• Lo scarico di acque reflue domestiche in rete fognaria deve essere
autorizzata, anche se l’ente competente non può negare tale
autorizzazione ove si rispettino i regolamenti dell’ente gestore della rete
fognaria approvati dall’ente di governo d’ambito
SULLA NATURA DEL POTERE DELL’AMMINISTRAZIONE
SI PRESCRIVE COMUNQUE IL RISPETTO DEI
NELL’AUTORIZZARE LOREGOLAMENTI
SCARICODELL’ENTE
DI ACQUEGESTOREREFLUE
APPROVATI
DOMESTICHE DALL’ENTE
IN RETE FOGNARIA
DI GOVERNO D’AMBITO

QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA VERA:


• Lo scarico di acque reflue domestiche in rete fognaria non deve essere
autorizzata perché è attività libera non sottoposta a nessuna condizione
• Lo scarico di acque reflue domestiche in rete fognaria non deve essere
autorizzata perché attività libera a condizione che si rispettino i
regolamenti dell’ente gestore della rete fognaria approvati dall’ente di
governo d’ambito
• Lo scarico di acque reflue domestiche in rete fognaria deve essere
autorizzata, anche se l’ente competente non può negare tale
autorizzazione ove si rispettino i regolamenti dell’ente gestore della rete
fognaria approvati dall’ente di governo d’ambito
SULLA NATURA DEL POTERE DELL’AMMINISTRAZIONE
NELL’AUTORIZZARE LO SCARICO DI ACQUE REFLUE
DOMESTICHE IN RETE FOGNARIA
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA VERA:
• Lo scarico di acque reflue domestiche in rete fognaria non deve essere
autorizzata perché è attività liberaCOSI’
non sottoposta
FOSSE, a nessuna
NON SI RILEVEREBBE condizione
LA DIFFERENZA
(«IN DEROGA») TRA IL REGIME DEROGATORIO
• Lo scarico di acque reflue domestiche in rete fognaria non deve essere
PREVISTO DALL’ART. 124 COMMA 4 E QUELLO
autorizzata perché attività libera aORDINARIO
condizione cheDALL’ART.
PREVISTO si rispettino
124 COMMAi 1
regolamenti dell’ente gestore della rete fognaria approvati dall’ente di
governo d’ambito
• Lo scarico di acque reflue domestiche in rete fognaria deve essere
autorizzata, anche se l’ente competente non può negare tale
autorizzazione ove si rispettino i regolamenti dell’ente gestore della rete
fognaria approvati dall’ente di governo d’ambito
SULLA NATURA DEL POTERE DELL’AMMINISTRAZIONE
NELL’AUTORIZZARE LO SCARICO DI ACQUE REFLUE
DOMESTICHE IN RETE FOGNARIA
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA VERA:
• Lo scarico di acque reflue domestiche in rete fognaria non deve essere
autorizzata perché è attività libera non sottoposta a nessuna condizione
• Lo scarico di acque reflue domestiche in rete fognaria non deve essere
autorizzata perché attività libera a condizione che si rispettino i
regolamenti dell’ente gestore della rete fognaria approvati dall’ente di
governo d’ambito
• Lo scarico di acque reflue domestiche in rete fognaria deve essere
autorizzata, anche se l’ente competente non può negare tale
autorizzazione ove si rispettino i regolamenti dell’ente gestore della rete
fognaria approvati dall’ente di governo d’ambito
SULLA NATURA DEL POTERE DELL’AMMINISTRAZIONE
NELL’AUTORIZZARE LO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI
IN RETE FOGNARIA
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA
VERA:
• Lo scarico di acque reflue industriali è attività che deve essere
autorizzata sulla base di una valutazione, caso per caso, dell’impatto
che essa produce sulla qualità della risorsa idrica
• Lo scarico di acque reflue industriali è attività che deve essere
autorizzata sulla base di un accertamento dei requisiti oggettivi cui
degli atti normativi generali (attraverso regolamenti e valori limite di
emissione) subordinano l’esercizio dell'attività
SULLA NATURA DEL POTERE DELL’AMMINISTRAZIONE
NO, LA VALUTAZIONE DELL’IMPATTO PRODOTTO
NELL’AUTORIZZARE LO SCARICO DIDETERMINAZIONE,
ACQUE
DALL’INSIEMEREFLUE INDUSTRIALI
DEGLI SCARICHI AVVIENE NELLA
IN VIA GENERALE, DEI VALORI
IN RETE FOGNARIA
LIMITE APPLICABILI A TUTTI GLI OPERATORI CHE
VOGLIONO SCARICARE IN UNA RETE FOGNARIA O IN
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI UN
DEVE ESSERE
MEDESIMO CORPOCONSIDERATA
IDRICO SUPERFICIALE
VERA:
• Lo scarico di acque reflue industriali è attività che deve essere
autorizzata sulla base di una valutazione, caso per caso, dell’impatto
che essa produce sulla qualità della risorsa idrica
• Lo scarico di acque reflue industriali è attività che deve essere
autorizzata sulla base di un accertamento dei requisiti oggettivi cui
degli atti normativi generali (attraverso regolamenti e valori limite di
emissione) subordinano l’esercizio dell'attività
SULLA NATURA DEL POTERE DELL’AMMINISTRAZIONE
NELL’AUTORIZZARE LO SCARICO DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI
IN RETE FOGNARIA
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA
VERA:
• Lo scarico di acque reflue industriali è attività che deve essere
autorizzata sulla base di una valutazione, caso per caso, dell’impatto
che essa produce sulla qualità della risorsa idrica
• Lo scarico di acque reflue industriali è attività che deve essere
autorizzata sulla base di un accertamento dei requisiti oggettivi cui
degli atti normativi generali (attraverso regolamenti e valori limite di
emissione) subordinano l’esercizio dell'attività
SUL COSA PUO’ ESSERE DECISO
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA VERA:
• L’ente di governo d’ambito può definire - in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione - i valori limite che devono
essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato
• L’ente di governo d’ambito può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – i valori limite che devono
essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato, ma solo se lo scarico
contiene sostanze pericolose
• L’ente di governo d’ambito può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – i valori limite che devono
essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato, ma solo se lo scarico
contiene sostanze pericolose e allo stesso tempo sia accertato che il rispetto dei valori limite stabiliti ai sensi di art. 101, co. 1 e 2,
non sia sufficiente per garantire gli standard di qualità ambientali
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – i valori
limite che devono essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – le
ulteriori prescrizioni tecniche (compresi degli specifici valori limite) che devono essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue
industriali in acque superficiali possa essere autorizzato evitando un pregiudizio per il corpo ricettore, per la salute pubblica e per
l’ambiente
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – le
ulteriori prescrizioni tecniche (escluse degli specifici valori limite) che devono essere rispettate affinché lo scarico di acque reflue
industriali in acque superficiali possa essere autorizzato evitando un pregiudizio per il corpo ricettore, per la salute pubblica e per
l’ambiente
L’ENTE DI GOVERNO
SUL COSA PUO’ ESSERE DECISO D’AMBITO NON è SEMPRE
L’ENTE COMPETENTE AL
RILASCIO
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA VERA: DELL’AUTORIZZAZIONE
• L’ente di governo d’ambito può definire - in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione - i valori limite che devono
essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato
• L’ente di governo d’ambito può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – i valori limite che devono
essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato, ma solo se lo scarico
contiene sostanze pericolose
• L’ente di governo d’ambito può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – i valori limite che devono
essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato, ma solo se lo scarico
contiene sostanze pericolose e allo stesso tempo sia accertato che il rispetto dei valori limite stabiliti ai sensi di art. 101, co. 1 e 2,
non sia sufficiente per garantire gli standard di qualità ambientali
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – i valori
limite che devono essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – le
ulteriori prescrizioni tecniche (compresi degli specifici valori limite) che devono essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue
industriali in acque superficiali possa essere autorizzato evitando un pregiudizio per il corpo ricettore, per la salute pubblica e per
l’ambiente
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – le
ulteriori prescrizioni tecniche (escluse degli specifici valori limite) che devono essere rispettate affinché lo scarico di acque reflue
industriali in acque superficiali possa essere autorizzato evitando un pregiudizio per il corpo ricettore, per la salute pubblica e per
l’ambiente
SUL COSA PUO’ ESSERE DECISO
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA VERA: NO, PERCHÉ L’AUTORIZZAZIONE DI
SCARICHI INDUSTRIALI
• L’ente di governo d’ambito può definire - in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione è ATTIVITA’
- i valori limite che devono
essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato
VINCOLATA: L’AUTORITA’
• L’ente di governo d’ambito può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione
COMPETENTE – i ACCERTA
valori limiteCHE
che devono
essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato, ma solo se lo scarico
contiene sostanze pericolose SIANO RISPETTATI I VALORI LIMITE
DETERMINATI –INi valori
• L’ente di governo d’ambito può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione VIA GENERALE.
limite che devono
essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato, ma solo se lo scarico
contiene sostanze pericolose e allo stesso tempo sia accertato che il rispetto dei valori limite stabiliti ai sensi di art. 101, co. 1 e 2,
non sia sufficiente per garantire gli standard di qualità ambientali
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – i valori
limite che devono essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – le
ulteriori prescrizioni tecniche (compresi degli specifici valori limite) che devono essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue
industriali in acque superficiali possa essere autorizzato evitando un pregiudizio per il corpo ricettore, per la salute pubblica e per
l’ambiente
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – le
ulteriori prescrizioni tecniche (escluse degli specifici valori limite) che devono essere rispettate affinché lo scarico di acque reflue
industriali in acque superficiali possa essere autorizzato evitando un pregiudizio per il corpo ricettore, per la salute pubblica e per
l’ambiente
SUL COSA PUO’ ESSERE DECISO
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA VERA:
• L’ente di governo d’ambito può definire - in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione - i valori limite che devono
essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato
NO, PERCHÉ LA
• L’ente di governo d’ambito può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – i NOZIONE
valori limiteDI
che devono
essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficialiVALORE
possa essere autorizzato, ma
LIMITE E’ DIVERSA DA solo se lo scarico
contiene sostanze pericolose
QUELLA DI PRESCRIZIONE
• L’ente di governo d’ambito può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – i valori limite che devono
essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali TECNICA (EX
possa essere ART. 107,maCO.
autorizzato, solo1)se lo scarico
contiene sostanze pericolose e allo stesso tempo sia accertato che il rispetto dei valori limite stabiliti ai sensi di art. 101, co. 1 e 2,
non sia sufficiente per garantire gli standard di qualità ambientali
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – i valori
limite che devono essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – le
ulteriori prescrizioni tecniche (compresi degli specifici valori limite) che devono essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue
industriali in acque superficiali possa essere autorizzato evitando un pregiudizio per il corpo ricettore, per la salute pubblica e per
l’ambiente
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – le
ulteriori prescrizioni tecniche (escluse degli specifici valori limite) che devono essere rispettate affinché lo scarico di acque reflue
industriali in acque superficiali possa essere autorizzato evitando un pregiudizio per il corpo ricettore, per la salute pubblica e per
l’ambiente
SUL COSA PUO’ ESSERE DECISO
QUALI DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI DEVE ESSERE CONSIDERATA VERA:
• L’ente di governo d’ambito può definire - in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione - i valori limite che devono
essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato
• L’ente di governo d’ambito può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – i valori limite che devono
essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato, ma solo se lo scarico
contiene sostanze pericolose
• L’ente di governo d’ambito può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – i valori limite che devono
essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato, ma solo se lo scarico
contiene sostanze pericolose e allo stesso tempo sia accertato che il rispetto dei valori limite stabiliti ai sensi di art. 101, co. 1 e 2,
non sia sufficiente per garantire gli standard di qualità ambientali
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – i valori
limite che devono essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue industriali in acque superficiali possa essere autorizzato
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – le
ulteriori prescrizioni tecniche (compresi degli specifici valori limite) che devono essere rispettati affinché lo scarico di acque reflue
industriali in acque superficiali possa essere autorizzato evitando un pregiudizio per il corpo ricettore, per la salute pubblica e per
l’ambiente
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione può definire – in concreto, caso per caso, per mezzo dell’autorizzazione – le
ulteriori prescrizioni tecniche (escluse degli specifici valori limite) che devono essere rispettate affinché lo scarico di acque reflue
industriali in acque superficiali possa essere autorizzato evitando un pregiudizio per il corpo ricettore, per la salute pubblica e per
l’ambiente
CASO
• Tizio, operatore economico, richiede l’autorizzazione allo scarico in rete fognaria, di reflui
industriali contenenti Cromo in misura pari a 1 mg/L.
• I valori limite determinati dalla Regione ripropongono i valori limite contenuti nel d.lgs.
152/2006
• I valori limite determinati dall’Ente di governo d’ambito si allineano sui valori limite
determinati dalla Regione
• L’ente competente al rilascio dell’autorizzazione la nega in quanto il rilascio di tale
sostanza, pur non precludendo il rispetto di standard di qualità ambientale, diminuisce
efficienza di sistema di depurazione.
• Il provvedimento è legittimo?
• Il provvedimento sarebbe legittimo qualora l’autorizzazione fosse negata in quanto, a
fronte delle sostanze analoghe che vengono già riversate nel corpo ricettore,
l’autorizzazione di un ulteriore scarico contenente Cromo incrementerebbe la
concentrazione di tale sostanza al punto di precludere il rispetto dello standard di qualità
ambientale?
CASO
• Il provvedimento è legittimo?
• NO: NON RISULTA ACCERTATO CHE LA DETERMINAZIONE DI VALORI
LIMITE PIU’ RESTRITTIVI DI QUELLI PREVISTI IN VIA GENERALE SIA
NECESSARIO PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI STANDARD DI QUALITA’
AMBIENTALE
CASO
• Il provvedimento sarebbe legittimo qualora l’autorizzazione fosse
negata in quanto, a fronte delle sostanze analoghe che vengono già
riversate nel corpo ricettore, l’autorizzazione di un ulteriore scarico
contenente Cromo incrementerebbe la concentrazione di tale
sostanza al punto di precludere il rispetto dello standard di qualità
ambientale?
• SI’, ANCHE SE VI SONO PROBLEMI RIFERIBILI A PARITA’ DI
TRATTAMENTO DI OPERATORI ECONOMICI
COSA SIGNIFICA: IN DEROGA AL COMMA 1?
PERCORSO LOGICO:
• CONFORMAZIONE ATTRAVERSO CONCESSIONE:
• MECCANISMO PREVISTO, IN VIA SPECIALE, PER SOSTANZE PERICOLOSE
• PRINCIPIO DI SPECIALITÀ
• DISPARITÀ DI TRATTAMENTO
• DA AUTORIZZAZIONE A CONCESSIONE
• A CONTRARIO PER SOSTANZE NON PERICOLOSE VALORI LIMITE NON POSSONO ESSERE
DETERMINATI ATTRAVERSO PROVVEDIMENTO PUNTUALE, MA ATTRAVERSO VALORI
LIMITE DETERMINATI IN VIA GENERALE
• DISTINZIONE TRA VALORI LIMITE E NORME TECNICHE
• SE VALORI LIMITE SONO DETERMINATI IN VIA GENERALE: AUTORIZZAZIONE A SCARICO
DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI È SUBORDINATA A VERIFICA DI RISPETTO DI
REGOLAMENTI E DI VALORI LIMITE
• SE AUTORIZZAZIONE DI SCARICHI INDUSTRIALI è ATTIVITÀ VINCOLATA, A CONTRARIO
SCARICO DI REFLUI DOMESTICI IN FOGNATURA NON DEVE ESSERE AUTORIZZATO

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