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ATTO N.

DD 4548 DEL 25/07/2023

Rep. di struttura DD-TA2 N. 570

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DIPARTIMENTO AMBIENTE E VIGILANZA AMBIENTALE


DIREZIONE RISORSE IDRICHE E TUTELA DELL'ATMOSFERA

OGGETTO: art. 278 del D.Lgs. 3/04/2006 n. 152 e s.m.i.. Autorizzazione di carattere generale di cui
all’art. 272 del d.lgs. 152/06 e s.m.i. e della D.D. Regione Piemonte n. 145 del 02/05/2011 .
PROVVEDIMENTO DI DIFFIDA.

Impresa: VEMA S.r.l.


Sede legale: via Santa Brigida n. 41 – 10060 – Roletto
P. IVA: 10788290012
Codice Fiscale: 10788290012
Sede Operativa: via Marconi n. 5/5 – 10060 – Roletto (TO)
Codice Stabilimento: 024867

Il Dirigente del Servizio

Premesso che:

l’impresa VEMA S.r.l. (di seguito impresa) svolge attività di lavorazione, trattamento e rivestimento di
materiali metallici, presso la propria sede operativa, sita in via Marconi n. 5/5 nel comune di Roletto;

l’impresa è autorizzata alle emissioni in atmosfera, ai sensi della D.D. Regione Piemonte n. 145 del
02/05/2011 “autorizzazione di carattere generale per le emissioni in atmosfera provenienti da stabilimenti di
lavorazione, trattamento e rivestimento di materiali metallici”, a seguito dell'istanza di adesione presentata ai
sensi dell’Allegato 2A e protocollata in data 03/08/2022 - prot. n. 104122;

l’adesione a tale autorizzazione vincola l’impresa al rispetto dei requisiti tecnico costruttivi e gestionali
nonché delle prescrizioni di cui all’Allegato 3 alla D.D. n. 145 del 02/05/2011;

nelle seguenti date: 10/05/2023, 26/05/2023 e 31/05/2023, personale del Servizio territoriale di Tutela e
Vigilanza di A.R.P.A. Piemonte, ha effettuato un’attività ispettiva presso lo stabilimento in oggetto, ed ha
trasmesso con nota pervenuta in data 11/07/2023 prot. n. 96026 le risultanze degli accertamenti effettuati dai
quali emerge quanto segue:

a) la macchina per la pulizia delle superfici dei pezzi da verniciare, aventi ridotte dimensioni, risulta essere

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chiusa ma non dotata di sistemi di captazione e convogliamento in atmosfera degli sfiati e delle emissioni
prodotte a seguito dell’apertura del portellone di carico e scarico;

b) le postazioni di verniciatura a spruzzo (vernici al solvente) non possono essere ricondotte a cabine di
verniciatura chiuse o a tunnel di verniciatura essendo costituite essenzialmente da pareti aspiranti alle quali
sono state applicate anteriormente sui lati delle pareti e superiormente un tettuccio. Tali strutture aggiuntive,
realizzate in lamiera, presentano una profondità di circa un metro e lasciano la postazione di verniciatura
aperta anteriormente. Le postazioni per la verniciatura a polvere ad eccezione di una in cui le strutture
laterali e superiori in lamiera risultano più ampie (circa due metri) presentano le stesse carenze di quelle per
la verniciatura al solvente;

c) risultano installati due forni per l’essiccazione e la cottura dei manufatti verniciati, di cui uno utilizzato per
la polimerizzazione dei pezzi verniciati a polvere e uno per l’appassimento/essiccazione dei pezzi verniciati a
spruzzo (vernici al solvente). Quest’ultimo forno presenta convogliamento delle emissioni in atmosfera e non
è dotato di sistemi di abbattimento;

d) I sistemi per il lavaggio con solvente delle attrezzature di verniciatura non risultano essere chiusi;

e) all’atto dei campionamenti i sistemi di abbattimento a carboni attivi asserviti ai punti di emissione E2 ed
E3 non risultavano rispettare il rapporto di 15 kg di carboni attivi per 1000 mc/ora di portata, (prescrizione di
cui al punto 22.1, lettera A, dell’allegato 3, della D.D. della Regione Piemonte n. 145 del 02/05/2011);

f) l’Impresa non risulta aver trasmesso gli esiti analitici relativi agli autocontrolli iniziali dell’impianto di
sabbiatura (camino E6), previsti dalla prescrizione n. 12 lettera B, dell’allegato 3 della D.D. della Regione
Piemonte n. 145 del 02/05/2011;

g) l’Impresa non risulta aver eseguito gli autocontrolli iniziali delle emissioni provenienti dal forno utilizzato
per la fase di essiccazione dei particolari metallici verniciati con rivestimenti aventi contenuto di solvente
organico superiore al 10%.

Considerato che:

quanto riportato al punto a) costituisce violazione della prescrizione n. 7.1, alla lettera A, dell’allegato 3 della
D.D. Regione Piemonte n. 145/2011 che, nel caso di impiego di macchine di lavaggio a circuito chiuso per la
pulizia di superfici con solventi organici e/o solventi organici clorurati, prevede che: "[...] La macchina di
lavaggio deve essere dotata di un sistema per l'aspirazione del solvente rilasciato dagli sfiati e durante
l'apertura del portello di carico e scarico della macchina stessa. Tale sistema di aspirazione deve
convogliare gli effluenti ad un apposito condotto per lo scarico in atmosfera..[...]”

quanto riportato ai punti b) e c) costituisce violazione della prescrizione n. 22.1, alla lettera A, dell’allegato 3
della D.D. Regione Piemonte n. 145/2011 che, nel caso di impiego di prodotti vernicianti con contenuto in
solvente organico superiore al 10% prevede che: "[...] l’applicazione, l’appassimento e l’essiccazione dei
prodotti vernicianti devono essere svolte in cabine chiuse o tunnel dotati di idonei impianti per la captazione
degli effluenti e deve essere adottato, al fine del rispetto dei limiti di emissione, un sistema di abbattimento
costituito da uno stadio di prefiltraggio a secco per il trattamento del particolato, seguito da uno stadio di
adsorbimento con carboni attivi per il trattamento dei solventi[…]. La carica di carbone attivo deve essere
correttamente dimensionata in termini di tempo di contatto e velocità di attraversamento, e comunque non
inferiore a 15 kg di carbone attivo installato per ogni 1000 m 3/ora (a 0°C e 0,101 MPa) di portata trattata.

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[…]”, nonché violazione della prescrizione n. 22.3 che prevede che […] L'applicazione e la cottura dei
prodotti vernicianti in polvere devono essere svolte in cabine, tunnel o forni dotati di idonei impianti per la
captazione degli effluenti”;

quanto riportato al punto d) costituisce violazione della prescrizione n. 22.1, alla lettera A, dell’allegato 3
della D.D. Regione Piemonte n. 145/2011 che, nel caso di impiego di prodotti vernicianti con contenuto in
solvente organico superiore al 10% prevede che: "[...] Il lavaggio degli attrezzi con solventi organici deve
essere svolto in sistemi chiusi in modo da minimizzare le emissioni diffuse e permettere di raccogliere il
solvente utilizzato ai fini dello smaltimento o dell'eventuale recupero.[…]”;

quanto riportato al punto e) costituisce violazione della prescrizione n. 22.1, alla lettera A, dell’allegato 3
della D.D. Regione Piemonte n. 145/2011 che, nel caso di impiego di prodotti vernicianti con contenuto in
solvente organico superiore al 10% prevede che: "[...] La carica di carbone attivo deve essere correttamente
dimensionata in termini di tempo di contatto e velocità di attraversamento, e comunque non inferiore a 15
kg di carbone attivo installato per ogni 1000 m3/ora (a 0°C e 0,101 MPa) di portata trattata.[…]”;

quanto riportato al punto f) costituisce violazione della prescrizione n. 8, alla lettera B, dell’allegato 3 della
D.D. Regione Piemonte n. 145/2011 che prevede che “[…] I risultati dei rilevamenti effettuati devono poi
essere trasmessi alla Provincia, all’A.R.P.A. e al Comune territorialmente competenti, entro 60 giorni dalla
data del rilevamento.

Considerato inoltre che:

con riferimento a quanto riportato al precedente punto e), A.R.P.A., nella relazione trasmessa informa che i
quantitativi di carbone attivo installati negli appositi abbattimenti dei camini E2 ed E3 sono stati
successivamente adeguati alle portate rilevate durante il campionamento delle emissioni.

Rilevato che:

a seguito di verifiche d’ufficio, le emissioni di cui al punto g) non risultano autorizzate all’atto dei
sopralluoghi di A.R.P.A. e che per le stesse l’Impresa ha successivamente presentato istanza di
autorizzazione di carattere generale (D.D. n. 145/2011) in data 13/06/2023 (data di ricezione di Città
metropolitana di Torino).

Ritenuto che:

alla luce delle violazioni riportate ai punti a), b), c), d) e f) sussistano le condizioni per procedere ai sensi
dell’art. 278 lettera a) del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.;

la violazione di cui alla lettera e) abbia già trovato il necessario adempimento con l’adeguamento dei
quantitativi di carbone attivo installati per soddisfare il rapporto tra portata e peso di carbone attivo installato
previsto alla prescrizione di cui al punto 22.1, alla lettera A, dell’allegato 3 della D.D. della Regione
Piemonte n. 145 del 02/05/2011.

Dato atto:

dell’insussistenza di conflitto di interessi ai sensi dell’art. 6 bis della legge 241/90 e degli articoli 6, comma

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2, e 7 del D.P.R. 62/13 e dell’art. 7 del Codice di comportamento della Città metropolitana di Torino:

che con deliberazione del Consiglio Metropolitano n. 6/2023 del 14/02/2023 è stato approvato il D.U.P.
relativo agli anni 2023 2025.

Visti:
• l'art. 278 lettera a) del D.L.gs. 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i. recante norme in materia di tutela
dell'aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera;

• la L.R. 26/4/2000, n. 44 che all'art. 44, comma 1, lett. c) attribuisce alle Province il controllo delle
emissioni atmosferiche, ivi compresi i provvedimenti di autorizzazione, di diffida, di sospensione,
di revisione e di revoca delle autorizzazioni agli impianti che producono emissioni, attribuzione già
precisata nella specifica L.R. n. 43/2000 all'art. 3, comma 1, lett. d);

• la Legge 7 aprile 2014 n. 56: "Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e
fusioni di comuni";

• l'obiettivo operativo 2023 n. 0908Ob02 (Qualità dell'aria: autorizzazioni di emissioni in atmosfera


egrandi impianti di combustione) del DUP Sezione Operativa;

• che la competenza all'adozione del presente provvedimento spetta al Dirigente, ai sensi dell'articolo
107 del Testo Unico delle leggi sull'Ordinamento degli Enti Locali approvato con D.Lgs 18 agosto
2000, n. 267 e dell'articolo 45 dello Statuto della Citta Metropolitana di Torino;

• l'art. 48 dello Statuto Metropolitano.;

DETERMINA

di DIFFIDARE l’impresa VEMA S.r.l., con sede legale in Via Santa Brigida n. 41 nel comune di Roletto
(TO) e operativa in Via Marconi n. 5/5 nel Comune di Roletto (TO), ad adempiere a quanto di seguito
riportato nei termini ivi previsti, decorrenti dalla data di ricevimento del presente atto:

1. a dotare, entro 60 giorni, la macchina di lavaggio per particolari di piccole dimensioni con un sistema per
l'aspirazione del solvente rilasciato dagli sfiati e durante l'apertura del portello di carico e scarico della
macchina stessa prevedendone il relativo convogliamento in un apposito condotto per lo scarico in
atmosfera (punto 7.1, lettera A, dell’allegato 3, della D.D. n. 145/2011);

2. ad adeguare, entro 60 giorni, le attuali postazioni di verniciatura a spruzzo (vernici al solvente) dei
particolari, a quanto prescritto al punto n. 22.1, lettera A, dell’allegato 3, della D.D. n. 145/2011 (cabine
chiuse o tunnel di verniciatura);

3. ad adeguare, entro 60 giorni, le attuali postazioni di verniciatura a polvere, a quanto prescritto al punto n.
22.3, lettera A, dell’allegato 3 della D.D. n. 145/2011 (cabine o tunnel di verniciatura);

4. a dotarsi, entro 60 giorni, del prescritto sistema chiuso per il lavaggio degli attrezzi con solventi organici,
realizzato in modo da minimizzare le emissioni diffuse e permettere di raccogliere il solvente utilizzato ai
fini dello smaltimento o dell'eventuale recupero (punto 22.1, lettera A, dell’allegato 3 della D.D. n.
145/2011);

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5. a trasmettere, entro 10 giorni, gli esiti degli autocontrolli alle emissioni in atmosfera effettuati al camino
E6 (sabbiatrice) alla Città Metropolitana di Torino, ad ARPA ed al Comune competente. Ovvero, qualora
non siano stati effettuati, ad eseguire gli stessi, entro 45 giorni, comunicando, tramite PEC, con almeno
15 giorni di anticipo, alla Città Metropolitana di Torino (protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it) e ad
ARPA Piemonte (dip.torino@pec.arpa.piemonte.it), la data nella quale sarà eseguito il campionamento
così come previsto dalla prescrizione n. 8), lettera B), dell’Allegato 3, alla D.D. n. 145 del 02/05/2011;

6. a trasmettere le risultanze dell’autocontrollo di cui al precedente punto 5), entro 30 giorni, dalla data di
effettuazione del campionamento, agli indirizzi PEC della Città Metropolitana di Torino
(protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it) e del Dipartimento ARPA di Torino
(dip.torino@pec.arpa.piemonte.it);

7. trasmettere tramite PEC, entro 5 giorni dall'ultimazione di ciascun intervento di cui ai precedenti punti 1,
2, 3 e 4, alla città Metropolitana di Torino (protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it) ed al “Servizio
Territoriale di Tutela e Vigilanza 1” del Dipartimento Piemonte Nord Ovest dell'ARPA
(dip.torino@pec.arpa.piemonte.it) una relazione degli interventi effettuati corredata da idonea
documentazione fotografica e dall'indicazione della data di completamento di ciascun intervento richiesto
nel presente provvedimento;

di attestare l’insussistenza di conflitto di interessi ai sensi dell’art. 6 bis della legge 241/90 e degli artt. 6,
comma 2, e 7 del D.P.R. 62/13 e dell’art. 7 del Codice di comportamento della Città metropolitana di Torino.

AVVERTE

l’impresa VEMA S.r.l. che:


- l’inosservanza della presente diffida comporta l'applicazione degli ulteriori provvedimenti previsti dall’art.
278 del D.Lgs. 152/2006 ed s.m.i.;

- la conformità (presenza e quantità di carbone attivo etc.) del forno di cottura/essiccazione dei particolari
rivestiti con vernici al solvente (contenuto superiore al 10% in peso) è presupposto fondamentale per la
procedibilità dell’istanza di autorizzazione di carattere generale presentata dall’Impresa;

DISPONE

che copia del presente atto sia trasmesso all’Impresa e all’A.R.P.A. e al Comune di Roletto per gli
adempimenti di competenza.

INFORMA

che avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al TAR Piemonte entro il termine di 60
giorni dalla notificazione dell’atto.

Il presente provvedimento, non comportando spese, non assume rilevanza contabile.

RGN

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Torino, 25/07/2023
IL DIRIGENTE (DIREZIONE RISORSE IDRICHE E TUTELA
DELL'ATMOSFERA)
Firmato digitalmente da Claudio Coffano

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