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DECRETO DEL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO UFFICIO SPECIALE RICOSTRUZIONE

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n. 3075 del 30 maggio 2023

Oggetto: O.C.S.R. n. 100/2020 – (O.C.S.R. 19/2017) Concessione contributi per edifici


danneggiati o distrutti dal sisma 2016. COD. FASC. 490.40.10/2022/USR/5969
MUDE 1104400600002041242022 INTESTATARIO CONSORZIO AGGREGATO
CALVELLI 8-6 (P.IVA 92068560447) rappresentato da Urbem srls P.IVA
02327640443 nella persona di Uriani Riccardo in qualità di presidente di
consorzio. Immobile ubicato nel Comune di Arquata del Tronto, € 1.696.778,82
CUP H23E23001310008 CIG 98532349EA

VISTO il documento istruttorio riportato in calce al presente decreto, dal quale si rileva la necessità
di adottare il presente atto;

RITENUTO, per i motivi riportati nel predetto documento istruttorio e che vengono condivisi, di
adottare il presente decreto;

VISTO l’articolo 16 della legge regionale 30.07.2021, n. 18 (Disposizioni di organizzazione e di


ordinamento del personale della Giunta regionale);

VISTO il decreto-legge 189/2016, convertito con modificazioni dalla legge n. 229/2016 e s.m.i
(Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016);

VISTA la Delibera di Giunta regionale n. 84 del 07/02/2022 concernente “Articoli 4, 11, comma 2,
lettere b) e c), 13 e 14 L.R. 18/2021 - Articolo 3 D.L. 189/2016 convertito con modificazioni dalla L.
229/2016 e s.m.i. – Istituzioni della Direzione e dei Settori dell’Ufficio speciale per la ricostruzione”;

VISTA la Delibera di Giunta regionale n. 200 del 28/02/2022 concernente “Articoli 4, comma 3,
lettera c), 11 comma 2, lettera f) e 41, commi 1 e 2, L.R. n 18/2021 - Articolo 3 D.L. 189/2016 convertito
con modificazioni dalla L. 229/2016 e s.m.i. – Conferimento degli incarichi dirigenziali dell’Ufficio speciale
per la ricostruzione”;

VISTO il decreto n. 2/VCOMMS16 del 01/04/2022 del Vice Commissario delegato per gli interventi
di ricostruzione post-sisma 2016, concernente “D.L. 6/1998 convertito dalla L. 61/98 e s.m.i. – D.L. n.
189/2016 convertito dalla L. 229/2016 e s.m.i. – Nomina soggetti delegati”;

DECRETA

 di prendere atto della segnalazione certificata di inizio attività, ai sensi e per gli effetti di cui
all’articolo 19, comma 1 della legge 7 agosto 1990 n. 241, con cui il professionista incaricato, in
relazione alla domanda di contributo del CONSORZIO AGGREGATO CALVELLI 8-6 (P.IVA
92068560447) rappresentato da Urbem srls P.IVA 02327640443 nella persona di Uriani Riccardo
in qualità di presidente di consorzio presentata ai sensi dell’Ordinanza n. 100 del 9.5.2020 e

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sinteticamente esposta qui di seguito, ha assunto la qualità di persona esercente un servizo di
pubblica necessità ai sensi dell’articolo 29, comma 3 del d.P.R. 380 del 2001, nonché asseverato
e attestato la conformità dei contenuti della stessa domanda, ai requisiti e ai presupposti previsti
da leggi, Ordinanze Commissariali emanate, in particolare a quanto previsto dalla stessa
Ordinanza e atti amministrativi allegati:

Richiedente\Professionista\Istituto di Credito\Impresa esecutrice


Tipologia Richiedente Consorzio
Nome/Denominazione AGGREGATO CALVELLI 8-6 92068560447
Rappresentato da URBEM S.r.l.s. 02327640443
Professionista procuratore FONTANA GIANLUCA FNTGLC79A02A462A
Pec professionista procuratore gianluca.fontana1@archiworldpec.it
Istituto di Credito Convenzionato INTESA SANPAOLO
Impresa Esecutrice CONSORZIO PANICHI&STREVER 02589190699
Dati edificio
Comune Arquata del Tronto
Indirizzo Frazione Borgo - Via Calvelli n°6-8
Identificativi catastali FG: 18 MAP: 471 - 472
Livello Operativo L4 - L3 - L3
Destinazione d’uso prevalente Residenziale
Identificativi richiesta di contributo
Protocollo 118649
Data 09/12/2022
Codice Richiesta Mude 1104400600002041242022
CUP H23E23001310008
CIG 98532349EA
Identificativi intervento
Tipo Ricostruzione
Intervento unitario/aggregato SI Art. 15bis
Numero di unità strutturali 3
interessate
Delocalizzazione NO
Ordinanze applicabili in Ord. 111/2020, Ord. 108/2020, Ord.116/2021
riferimento a particolari condizioni
Maggiorazioni richieste Aggregato art. 15-bis, Ord. 19 tab. 7 lett. c), d), e2), g), l), m)

 di dare atto che la domanda di contributo di cui sopra non è stata oggetto di controllo
preventivo, ai sensi dell’articolo 12 bis, comma 3 primo periodo, del decreto-legge n. 189/2016,
e dell’articolo 12, comma 1, Ordinanza n. 100/2020;

 di concedere, conseguentemente, i contributi a tutti i soggetti beneficiari, per gli importi


rispettivamente indicati nell’allegato unico, tabella “A”, al presente atto, che ne forma parte
integrante, da erogare nelle forme previste dalle Ordinanze Commissariali 19/2017, per un
importo totale di € 1.696.778,82 (iva inclusa) , pari al 100% della spesa ammissibile;

 di dare altresì atto che:

- con proprio decreto (n. 1657 del 24 marzo 2023) è stato concesso e liquidato l’anticipo del
50% dell’importo delle spese tecniche per la progettazione, per la relazione geologica e delle

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spese per le indagini preliminari geognostiche e/o prove di laboratorio sui materiali relative
all’edificio in oggetto, ai sensi dell’articolo 2 dell’Ordinanza n. 94/2020 per un importo
complessivo di € 61.561,21 che dovrà essere riversato nella contabilità speciale n. 6044
aperta presso la tesoreria dello Stato di Ancona e intestata a “V.C. PRES.REG.MARCHE
DECRETO-LEGGE 189-16”, istituita ai sensi dell’articolo 4, comma 4, del decreto-legge
n.189 del 17 ottobre 2016;

- che il saldo dovuto per le spese tecniche per la progettazione, per la relazione geologica e
delle spese per le indagini preliminari geognostiche e/o prove di laboratorio sui materiali è
pari ad € 53.232,17;

 di dare atto che con la domanda di contributo, come previsto dall’art. 7 dell’O.C.S.R. n. 108/2020,
con le modalità espresse dall’art. 6 dell’O.C.S.R. n. 111/2020, è stata fatta istanza di poter
usufruire di ogni incentivo fiscale applicabile (Superbonus) e cumulabile ai sensi della legislazione
vigente per l’importo eccedente il contributo previsto per la ricostruzione, relativo alle lavorazioni
ed alle eventuali spese professionali connesse agli interventi indicati nelle asseverazioni e negli
elaborati tecnico-economici da redigersi secondo le indicazioni contenute nella Guida
“Ricostruzione Post Sisma Italia Centrale e SuperBonus 110%”;

 di autorizzare l’istituto di credito Intesa Sanpaolo ad assegnare i contributi ai soggetti indicati


nell’allegato A, rispettivamente per gli importi riconosciuti a ciascuno;

 di autorizzare il rimborso di eventuali spese relative a interventi di messa in sicurezza effettuati


prima della presentazione della domanda di contributo;

 di stabilire l’obbligo per beneficiari dei contributi di restituire all’Erario le detrazioni d’imposta,
eventualmente usufruite ai sensi dell’articolo 16-bis d.P.R. n. 917/1986 e s.m.i. per ristrutturazioni
edilizie sulle spese di cui al punto precedente;

 di dare atto che i lavori dovranno essere completati nei termini prescritti dalle Ordinanze
Commissariali di riferimento, a pena di decadenza dai rispettivi contributi;

 di trasmettere copia del presente atto all’Istituto di credito prescelto dal richiedente e al
Commissario Delegato mediante procedura informatica;

 di stabilire che i pagamenti vengano sospesi al venir meno del possesso dei requisiti di legge in
materia di antimafia da parte dell’impresa affidataria dei lavori, a far data dalla relativa
comunicazione al beneficiario del contributo;

 di stabilire che la sospensione di cui al punto precedente dura fino alla regolarizzazione
dell’impresa affidatatria o nomina di altra nuova impresa, in possesso dei requisiti in materia di
normativa antimafia, in sostituzione di quella irregolare;

 di stabilire che nel contratto d'appalto dev’essere inserita la condizione di risoluzione espressa in
caso di adozione della comunicazione o dell’informazione antimafia interdittiva a carico
dell’impresa che ha avuto incarico di eseguire i lavori, come previsto dalle vigenti linee guida
antimafia;

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 di prendere atto dell’attestazione di avvenuto deposito ai sensi dell’articolo 94-bis del DPR
380/2001, della DGR 669 del 20/06/2017 e della DGR 1364 del 11.11.2019 rilasciata dall’Ufficio
Speciale per la Ricostruzione con prot. n. 35666 del 31/03/2023;

 di stabilire che l’Allegato A forma parte integrante del presente atto;

 di prendere atto che dal presente atto non deriva né può derivare un impegno di spesa a carico
della Regione o della contabilità speciale istituita ai sensi dell’articolo 4, comma 4, del decreto-
legge del 17 ottobre 2016, n. 189 e s.m.i., trattandosi di finanziamento agevolato sulla base di
stati di avanzamento lavori;

 di dare atto che contro il presente decreto è ammesso, nel termine di giorni 60 dalla notificazione,
ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale competente (decreto legislativo n. 104 del
02/07/2010) oppure, in via alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica da
proporre entro 120 giorni dalla notificazione (d.P.R. 1199/1971);

 di attestare l’avvenuta verifica dell’inesistenza di situazioni anche potenziali di conflitto di


interesse ai sensi dell’articolo 6 bis della legge n. 241/1990 e degli artt. 6 e 7 del d.P.R. n. 62/2013
e della deliberazione della Giunta regionale n. 64/2014 e s.m.i..

 di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche, ai sensi dell’articolo 4
della legge regionale del 28 luglio 2003 n. 17.

Il Direttore
Marco Trovarelli
Documento informatico firmato digitalmente

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DOCUMENTO ISTRUTTORIO

Normativa di riferimento

 Decreto-legge n. 189/2016 recante “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma
del 24 agosto 2016”, convertito con modificazioni dalla legge n. 229/2016 e s.m.i. (per brevità in
seguito decreto-legge 189/2016);
 Articolo 94 bis del d.P.R. n. 380/2001 inserito con decreto-legge n. 32 del 14/04/2019, così come
convertito con modificazioni dalla legge n. 55 del 14/06/2019, successivamente modificato dal
decreto-legge n. 123 del 24/10/2019 così come convertito con modificazioni dalla legge n. 156
del 12/12/2019;
 Ordinanza del Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione sisma 2016 n. 94 del
20 marzo 2020 “Anticipazione a favore dei soggetti professionali relativa alle attività concernenti
le prestazioni tecniche per la progettazione, per la redazione della relazione geologica e per
l’esecuzione delle indagini specialistiche preliminari relative agli interventi di edilizia privata di
ricostruzione sia per danni lievi che per danni gravi, dei territori colpiti dagli eventi sismici
verificatisi a decorrere dal 24 agosto 2016”.
 Ordinanza del Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione n. 100 del 9 maggio
2020 “Attuazione della semplificazione ed accelerazione della ricostruzione privata, definizione
dei limiti di importo e delle modalità procedimentali per la presentazione delle domande di
contributo, anche ai sensi dell’articolo 12-bis del decreto-legge n. 189 del 2016, convertito con
modificazioni dalla legge n. 229 del 2016” e s.m.i..
 Decreti del Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione n. 164 del 22/05/2020 e
n. 283 del 6 ottobre 2020.
 Ordinanza del Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016 n. 107 del
22 agosto 2020 “Linee guida sui Programmi Straordinari di Ricostruzione, indirizzi per la
pianificazione e ulteriori disposizioni di accelerazione della ricostruzione privata” e s.m.i.;
 Ordinanza del Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016 n. 108 del
10/10/2020 “Disciplina dei compensi dei professionisti in attuazione dell’art. 34 comma 5 del dl
189/2016, come modificato dall’art. 57 del decreto legge 14 agosto 2020 n. 104 e ulteriori
disposizioni”;
 Ordinanza del Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016 n. 111 del
23 dicembre 2020 “Norme di completamento ed integrazione della disciplina sulla ricostruzione
privata”;

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 Ordinanza del Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione 6 maggio 2021, n. 116
“Riordino e razionalizzazione delle vigenti disposizioni in materia di riparazione, restauro,
ripristino e ricostruzione degli immobili di interesse culturale e paesaggistico appartenenti a
soggetti privati”.
 Ordinanza del Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016 n. 118 del
7 settembre 2021 Disposizioni relative alle attività delle imprese operanti nella ricostruzione e
integrazioni delle ordinanze vigenti in materia di ripresa delle attività produttive danneggiate dal
sisma”
 Ordinanza del Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016 n. 121 del
22 ottobre 2021 “Armonizzazione delle scadenze relative ai danni lievi e disposizioni integrative
in materia di manifestazione di volontà alla presentazione del contributo, ex art.9 dell’ordinanza
commissariale n.111 del 23 dicembre 2020, nonché di revisione dei prezzi e dei costi parametrici,
di cui agli artt.6, 7 e 8 dell’ordinanza commissariale n.118 del 7 settembre 2021”
 Ordinanza del Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016 n. 126 del
28 aprile 2022, in vigore dal 24 maggio 2022 “Misure in materia di eccezionale aumento dei costi
delle materie prime nella ricostruzione ed altre disposizioni e modifiche e intergrazioni ad altre
ordinanze vigenti”

Motivazione ed esito del procedimento

L’articolo 1, comma 3, del decreto-legge n. 189/2016 dispone che il Commissario Straordinario del
Governo per la ricostruzione provvede all’attuazione degli interventi per la ricostruzione conseguenti gli
eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016 ai sensi e con i poteri previsti dal decreto stesso.

Il successivo comma 5 prevede che i Presidenti delle Regioni interessate operano in qualità di Vice
Commissari per gli interventi di cui al citato decreto, in stretto raccordo con il Commissario Straordinario,
che può delegare loro le funzioni a lui attribuite dal decreto.

L’articolo 5, comma 2, dello stesso decreto stabilisce che sono erogati, in coerenza con i criteri stabiliti
dal decreto n. 189/2016, sulla base dei danni effettivamente verificatisi, i contributi, fino al 100% delle
spese occorrenti, per far fronte alla riparazione, ripristino o ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa
danneggiati dagli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016, in relazione al danno effettivamente subito.

Il comma 3, del medesimo articolo 5, prevede che i contributi di cui alle lettere a), b), c), d), e) e g) del
comma 2 sono erogati, con le modalità del finanziamento agevolato, sulla base di stati di avanzamento
lavori relativi all'esecuzione dei lavori, alle prestazioni di servizi e alle acquisizioni di beni necessari
all'esecuzione degli interventi ammessi a contributo.

Il decreto-legge 24 ottobre 2019, n. 123 convertito con modificazioni dalla legge 12 dicembre 2019, n.
156 ha disciplinato, in particolare con l’articolo 3, che ha aggiunto l’articolo 12 bis al decreto-legge
189/2016, nuove modalità per la semplificazione e l’accelerazione della ricostruzione privata, affidando
ai poteri di Ordinanza del Commissario Straordinario l’attuazione delle modalità procedimentali e la
definizione dei limiti di importo dei lavori.

Con Ordinanza Commissariale n. 100 del 9 maggio 2020 (alla quale ha fatto seguito il Decreto

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commissariale attuativo n. 164 del 22 maggio 2020) si è data attuazione all’ articolo 12 bis del decreto-
legge n. 189/2016.

In particolare, l’articolo 2 rende esplicita una delle finalità principali dell’Ordinanza costituita dal pieno
ritorno alla legislazione ordinaria del Testo unico dell’edilizia nonché ai principi generali del procedimento
amministrativo della legge 241/1990, in coerenza con il decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, nell’intento
di favorire la semplificazione amministrativa. Tali principi si applicano agli interventi dell’articolo 12 bis
del decreto-legge ma anche, per quanto compatibili, a tutti gli interventi della ricostruzione privata, ai
sensi dell’articolo 12 del decreto-legge n. 189/2016. Il comma 2 stabilisce il principio secondo cui non
trovano applicazione le disposizioni delle precedenti Ordinanze in materia di titoli abilitativi e contributi,
nelle parti in contrasto o incompatibili con la stessa Ordinanza n. 100/2020.

L’articolo 3, sulla base di quanto richiesto dall’articolo 12 bis del decreto-legge, definisce i limiti di importo
dei lavori cui si applicano le procedure di semplificazione e di accelerazione individuate in sole tre fasce
di lavori;

L’articolo 4 stabiisce che il professionista assume la qualifica e la responsabilità di incaricato di pubblico


servizio nella certificazione di conformità legale dell'intervento mentre gli Uffici Comunali e gli stessi Uffici
Speciali per la ricostruzione, per quanto di competenza, assumono un ruolo prevalente di controllo e
verifica a campione. Il comma 1 delinea con precisione i compiti del professionista alle lett.a), b), c), d),
e). Il comma 3 ribadisce il principio secondo cui gli Uffici Speciali e gli Uffici Comunali procedono, in
autonomia e parallelamente, nel rispetto del principio di leale e massima collaborazione, all'adozione dei
provvedimenti di rispettiva competenza.

L’articolo 5 richiama i relativi poteri di controllo degli Uffici Comunali, come già disciplinati
nell’ordinamento generale dalle norme del testo unico dell’edilizia e dalla legge generale sul
procedimento amministrativo n. 241/1990.

Pertanto, in caso di interventi realizzati con SCIA edilizia, il responsabile del procedimento o il dirigente
dell'ufficio tecnico comunale è tenuto a concludere i controlli relativi alla regolarità della S.C.I.A. nel
termine di 30 giorni dalla presentazione ai sensi dell’art.19, comma 6 bis, della legge 241/1990 e s.m.i.
Decorso tale termine il potere di controllo è inibito all’amministrazione comunale salvo che non
sussistano i presupposti per agire in presenza delle condizioni previste dall'art. 21 nonies legge
241/1990, come previsto dall'art. 19, quarto comma, della medesima legge. Una volta decorsi i termini
per l'esercizio del potere inibitorio-repressivo la SCIA costituisce un titolo abilitativo valido ed efficace,
che può essere rimosso, per espressa previsione legislativa, solo attraverso l'esercizio del potere di
autotutela decisoria e alla presenza di precise condizioni e valide ragioni. Nel caso, dunque, di
formazione del silenzio assenso, l’ufficio Speciale è tenuto a concludere il procedimento di concessione
del contributo, salvo esercizio del potere di annullamento in autotutela, conseguente a quello,
eventualmente e motivatamente, esercitato da parte del Comune.

L’inibizione tardiva dell’attività di ricostruzione del privato, è giustificabile, sostanzialmente, solo ove si
sia in presenza di un abuso edilizio grave, ai sensi dell'art. 31 Testo unico dell'edilizia, tale da
pregiudicare seriamente la qualità della ricostruzione e il corretto assetto urbanistico-edilizio comunale,
essendo peraltro ogni altra difformità o irregolarità soggetta alle sanzioni, o ad accertamento di

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conformità, ai sensi degli artt. 36 e 37 Testo unico edilizia, nonché delle disposizioni dell' art. 9 dell'
ordinanza 100/2020.

Resta fermo il potere conformativo dell’ufficio tecnico comunale, da esercitarsi con atto motivato entro e
non oltre 30 giorni dalla presentazione della domanda, con l’effetto di arrestare l’avvio dei lavori e di
richiedere l’adeguamento della S.C.I.A. in caso di irregolarità, secondo quanto previsto dall’art. 19, terzo
comma della legge n. 241/1990, fissando un termine ragionevole e proporzionato al compimento degli
adempimenti necessari e comunque non inferiore a 30 giorni.

L’articolo 6 introduce un’innovazione costituita dal mutamento della funzione sostanziale degli Uffici
speciali nel procedimento di rilascio della concessione di contributo che diventa, in pratica, quello di
verifica della completezza e della regolarità della domanda certificata dal professionista abilitato in luogo
della classica istruttoria preventiva. Il professionista abilitato attesta, sotto propria responsabilità, ogni
elemento richiesto, ivi compresa la congruità del computo metrico estimativo in relazione al progetto ed
all’entità del contributo richiesto” che deve essere comunque inferiore ai costi parametrici stabiliti dalle
Ordinanze per le specifiche tipologie, fatti salvi i lavori di miglioria in accollo, anche tramite bonus fiscali
previsti dalle leggi. L’Ufficio Speciale per la ricostruzione verificata la completezza delle certificazioni
asseverate, e ciò anche in contraddittorio con il soggetto interessato e tramite richieste di rettifica della
domanda eventualmente necessarie, allo scopo di superare ogni formalità che determini aggravio, adotta
la proposta di concessione del contributo entro e non oltre il termine di 60 giorni dalla presentazione della
domanda tramite la piattaforma informatica , che viene trasmessa al Vice Commissario, il quale adotta il
provvedimento entro e non oltre dieci giorni. I termini possono essere interrotti per una sola volta, non
oltre 15 giorni, per l’acquisizione di informazioni o certificazioni, anche relativi ai titoli edilizi, che non
siano già in possesso dell'amministrazione o di altre amministrazioni. Il termine diventa di 90 giorni ove
sia necessaria la convocazione della Conferenza regionale, per la presenza di vincoli, o di procedimenti
di sanatoria per abusi, o di SCIA parziale ai sensi dell’articolo 12, comma 1 bis, del decreto-legge n.
189/2016 e del successivo articolo 7 dell’Ordinanza ovvero nei casi in cui la domanda viene sorteggiata
per la verifica preliminare a campione ai sensi dell’articolo 12 dell’Ordinanza. Il comma 5 evidenzia il
fondamentale ruolo dei controlli, preventivi, successivi, nel corso dei lavori e finali, secondo le modalità
dell'articolo 12 dell'Ordinanza. Il comma 6 precisa che, ai sensi dell'articolo 2, comma 6, della legge 241
del 1990, i termini previsti decorrono dalla presentazione della domanda. Viene ricordato inoltre che,
ove i termini procedimentali previsti non siano rispettati, è possibile richiedere l'esercizio dei poteri
sostitutivi previsti dall’articolo 2, commi 9, 9 bis, ter, quarter e quinquies della legge 241/1990 da parte
del Commissario Straordinario, che li esercita nell'ambito di quanto previsto dall'articolo 2 decreto,
nonché far ricorso al Giudice amministrativo per l'accertamento dell'obbligo dell’amministrazione di
provvedere.

L’articolo 10 disciplina i compiti degli Uffici Speciali, che devono essere letti con rinvio all'articolo 6, per
quanto concerne la procedura di rilascio del contributo, e con l'articolo 12 relativo alla disciplina dei
controlli, che costituiscono le principali attività degli Uffici Speciali della ricostruzione. L'insieme delle
norme richiamate delinea un sostanziale mutamento di assetto dei rapporti tra Uffici Speciali e Comuni ,
da una parte, e professionisti abilitati. Se a questi ultimi è affidata in maggior misura la certificazione di
conformità degli interventi, ai primi spettano i compiti di controllo e verifica a campione, in coerenza con
le ordinanze precedenti e con gli obblighi di legge. Il comma 1 indica i due compiti principali degli Uffici
Speciali :a) verifica preliminare della legittimazione del richiedente ; b) accertamento della completezza

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della certificazione e dei documenti prodotti dal professionista abilitato. Il comma 2 disciplina le misure
di riscontro e regolarizzazione delle domande e rinvia all'articolo12 per le verifiche a campione e i
controlli. Il comma 3 richiama l'obbligo di formare elenchi A e B per l'esame con priorità delle domande.

L’articolo 11 prevede che gli Uffici Comunali, nel pieno rispetto delle competenze che la Costituzione e
la legge riconoscono loro, svolgeranno i procedimenti e i controlli secondo la legislazione ordinaria
stabilita dal testo unico dell'edilizia e dalla legge 241 del 1990, salve specifiche funzioni collaborative
attribuite dalle ordinanze commissariali, ai sensi dell'articolo 2, comma secondo, del decreto-legge n.
189/2016 in materia di ricostruzione. Il comma 2 ribadisce che i titoli sono di due tipi, secondo le norme
del testo unico dell’edilizia, approvato con d.P.R. 380/2001: permesso di costruire per le nuove
costruzioni; SCIA per tutti gli altri interventi (considerando la CILA di cui all'articolo 6 una SCIA
semplificata). Il comma 3 richiama gli obblighi dei Comuni nell'espressione del parere sulla conformità
urbanistica nell'ambito della Conferenza Regionale. Il comma 4 evidenzia gli obblighi di controllo che gli
Uffici Comunali esercitano sulle SCIA e sulla corretta esecuzione dei lavori, ai sensi del codice
dell’edilizia. Come già osservato all’articolo 5, con la SCIA i lavori possono avere inizio dopo 30 giorni,
alle condizioni previste dalla legge. Il fine principale dell’Ordinanza è quello di ridurre i termini massimi
ma non tutti gli effetti positivi sono astrattamente misurabili secondo lo schema dei termini massimi
procedimentali. Secondo l'Ordinanza essi sono di 2 tipi: a) 30 giorni per l’inizio dei lavori dalla
presentazione della SCIA, in assenza di vincoli o con nullaosta e pareri gia’ allegati alla SCIA dal
professionista, ed in assenza di sanatoria ex articolo 1 sexies; 70 giorni per il decreto di concessione del
contributo; b) 100 giorni, in tutti gli altri casi in cui sia richiesta o intervenga, ai sensi dell'articolo 1 bis
dell'articolo 12 bis, del decreto 123/2019, la competenza della Conferenza Regionale, che agisce come
conferenza semplificata dei servizi, ai sensi dell'articolo 14 ter della legge 241 del 1990, ovvero nei casi
in cui l’Ufficio Speciale procede alle verifiche preventive ai sensi dell’articolo 12 dell’Ordinanza.

L’articolo 12 disciplina i controlli che sono preventivi e successivi alla concessione dei contributi e
determina le modalità casuali dei controlli preventivi. I commi 1 e 2 delineano, in sintesi, il seguente
quadro: a) il controllo preventivo, per sorteggio del 20 per cento delle SCIA presentate per le domande
di contributo; b) il controllo con cadenza mensile in misura del 10 per cento sui contributi concessi nel
mese precedente; c) il controllo pari al 10 per cento all'esito finale dell'intervento; d) ove possibile, gli
Uffici Speciali esercitano i controlli anche nel corso dei lavori poiché, ad una maggiore responsabile
fiducia iniziale accordata al richiedente si accompagna il dovere del controllo pubblico nel massimo
rispetto della legalità. Il comma 3 stabilisce che, in assenza dei presupposti o in grave difformità
dell'intervento rispetto ai presupposti accertati del contributo concesso, il Vice Commissario può revocare
il contributo, in tutto o in parte.

L’articolo 13, in attuazione dell’articolo 12 bis del decreto-legge n. 189/2016, introdotto dall’articolo 3 del
decreto-legge n. 123/2019, stabilisce che gli Uffici Speciali per la ricostruzione provvedono a definire
elenchi separati delle richieste di contributo (priorità) relative a unità strutturali in cui sono ricomprese
unità immobiliari ad uso abitativo (elenco a), distinte da quelle ad uso produttivo (elenco b).

L’articolo 15 prevede che le certificazioni, le attestazioni e ogni altro adempimento previsto dalla presente
Ordinanza, sono indicati nella piattaforma informativa della Struttura Commissariale (vedi sez. Z).
Vengono indicati tutti gli adempimenti da presentare agli Uffici tramite la piattaforma informatica in
relazione alle specifiche tipologie di intervento.

9
L’articolo 16 stabilisce che la domanda di contributo, le certificazioni, i documenti, sottoscritti digitalmente
dal professionista e dal richiedente, nell'ottica di una efficace semplificazione, dovranno essere
presentati tramite piattaforma informatica, che sarà implementata ulteriormente, anche sotto il profilo
degli adeguamenti tecnologici, al fine di rendere più automatici e semplici i calcoli del contributo. Il
comma 3 specifica il ruolo di assistenza e consulenza degli Uffici Speciali nei confronti dei professionisti
ai fini di una coordinata ed efficiente attuazione della procedura.

Per quanto previsto dal citato articolo 2, per le parti non espressamente derogate valgono le disposizioni
delle precedenti Ordinanze commissariali e, per la fattispecie, l’Ordinanza 19/2017 per quanto concerne
le modalità di concessione dei contributi.

Per la concessione dei contributi vanno rispettate le prescrizioni contenute nelle linee guida antimafia di
cui all’articolo 30, comma 3, del decreto-legge del 17 ottobre 2016, n. 189, convertito con legge n. 229
del 15 dicembre 2016, emanate dal Comitato di coordinamento di cui all’articolo 203, comma 1, del
decreto legislativo del 18 aprile 2016, n. 50.

Per la determinazione dell’ammontare del contributo si deve tener conto che, in base l’articolo 6, comma
6, del decreto-legge n. 189/2016, “il contributo concesso è al netto dell’indennizzo assicurativo o di altri
contributi pubblici percepiti dall’interessato per medesime finalità di quelli di cui al presente decreto”.

L’Ordinanza del Commissario Straordinario del Governo 20 marzo 2020, n. 94, la quale prevede
l’anticipazione a favore dei soggetti professionali relativa alle attività concernenti le prestazioni tecniche
per la progettazione, per la redazione della relazione geologica e per l’esecuzione delle indagini
specialistiche preliminari relative agli interventi di edilizia privata di ricostruzione sia per danni lievi che
per danni gravi, dei territori colpiti dagli eventi sismici verificatisi a decorrere dal 24 agosto

La stessa Ordinanza, all’articolo 2, comma 5, prevede che nel provvedimento di concessione del
contributo l’Ufficio Speciale deve:

a) indicare l’importo del contributo già erogato a titolo di anticipazione, da riversare, da parte dell’Istituto
di credito prescelto dal soggetto beneficiario, nella contabilità speciale intestata al Presidente della
Regione - Vice Commissario Straordinario;

b) determinare l’importo complessivo delle spese per la progettazione, per la relazione geologica, nonché
per le indagini preliminari geognostiche e/o prove di laboratorio sui materiali da corrispondere ai soggetti
professionali, a seguito dell’effettiva determinazione del contributo, indicando la quota di anticipazione
già erogata ed il saldo dovuto.

Con decreto del Diretttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione n. 1657 del 24 marzo 2023 è stato
concesso e liquidato l’anticipo del 50% dell’importo delle spese tecniche per la progettazione, per la
relazione geologica e delle spese per le indagini preliminari geognostiche e/o prove di laboratorio sui
materiali relative all’edificio in oggetto, ai sensi dell’articolo 2 dell’O.C. n. 94/2020 per un importo
complessivo di € 61.561,21.

L’Ordinanza del Commissario Straordinario del Governo n. 60 del 31 luglio 2018, che disciplina le
modalità di predisposizione dei progetti per chi intenda fruire dei benefici fiscali di cui all’articolo 16,
comma 1-bis, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto

10
2013, n. 90, e s.m.i. (sisma bonus), in relazione agli interventi sugli edifici privati distrutti o danneggiati
dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio,
Marche e Umbria, la quale si applica ai soggetti legittimati ai sensi dell’articolo 6 del decreto-legge 17
ottobre 2016, n. 189, convertito con modificazioni dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, e s.m.i. per le
spese sostenute per l’esecuzione di opere antisismiche nell’ambito degli interventi sopra detti. In
applicazione dell’articolo 1, comma 3, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, i soggetti di cui al comma 2
dell’articolo 1 possono fruire delle detrazioni fiscali di cui alla sopra citata ordinanza solo per le eventuali
spese eccedenti il contributo concesso ai sensi delle Ordinanze Commissariali nn. 4 e 8 del 2016, n. 13
del 2017 e n. 19 del 2017. La richiesta di detrazione è presentata con le modalità stabilite nei
provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate che disciplinano le dichiarazioni dei soggetti assoggettati
all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e all’Imposta sul reddito delle società (Ires). A tal fine,
le spese sostenute per interventi edilizi coperti dai contributi di cui alle ordinanze citate al comma 1 sono
in ogni caso oggetto di contabilizzazione separata rispetto a quelle per gli interventi edilizi non coperti
dai contributi e per i quali si intende fruire della detrazione fiscale.

Ai sensi del comma 4 dell’art. 2 dell’Ordinanza n. 60/2018, ai fini dell’applicazione delle detrazioni di cui
alla sopra citata Ordinanza, i soggetti legittimati allegano alla domanda di contributo, presentata ai sensi
degli articoli 4 dell’Ordinanza n. 4/2016, art. 9, comma 1, dell’Ordinanza n. 13/2017 e art. 7, comma 1,
dell’Ordinanza n. 19/2017, apposita dichiarazione con cui si impegnano a richiedere la detrazione fiscale
di cui al comma 1 della suddetta Ordinanza, ovvero copia della documentazione attestante l’avvenuta
presentazione della richiesta all’Agenzia delle Entrate. In sede di richiesta di erogazione del saldo finale,
a pena di decadenza dal contributo, è altresì allegata la documentazione prescritta dai provvedimenti
dell’Agenzia delle Entrate atta a dimostrare le spese sostenute ai sensi del comma 3 del medesimo
articolo 2.

L’art. 7 dell’Ordinanza n. 108/2020 statuisce, altresì, che le disposizioni di cui all’Ordinanza


Commissariale n. 60/2018, e successive modifiche ed integrazioni, concernenti i rapporti tra interventi di
ricostruzione privata e benefici fiscali di cui all’articolo 16, comma 1-bis, del decreto-legge 4 giugno 2013,
n. 63, convertito con modificazioni dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, e s.m.i. (“sisma bonus”), si applicano
anche agli interventi edilizi che, a seguito dell’entrata in vigore del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34,
convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, rientrino nelle previsioni di cui all’articolo
119, comma 4, del medesimo decreto - legge (cosiddetto “super sisma bonus”), per gli edifici danneggiati
dagli eventi sismici a far data dal 24 agosto 2016, di cui decreto-legge 24 ottobre 2016, n.189.

Infine, l’art. 6 dell’Ordinanza n. 111/2020, al comma 1, stabilisce che gli incentivi fiscali previsti dall’art.
119 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020,
n.77 (di seguito anche “superbonus”), nonché ogni altro incentivo fiscale applicabile ai sensi della
legislazione vigente, sono fruibili per l’importo eccedente il contributo previsto per la ricostruzione e sono
fruibili per tutti gli interventi edilizi di riparazione o di ricostruzione in sito disciplinati dalle ordinanze
commissariali, nonché per gli interventi di ricostruzione degli edifici danneggiati per i quali si sia resa
obbligatoria la ricostruzione in altro sito ( comma 2).

Il comma 3 del medesimo articolo specifica che per poter accedere, oltre che ai contributi per la
ricostruzione post sisma, agli incentivi fiscali, è possibile redigere un progetto unitario dell’intervento ed
un unico computo metrico estimativo. Tale facoltà, ai sensi del successivo comma 4, si applica anche

11
agli interventi per i quali sia già stato emanato il decreto di concessione del contributo anche, ove occorra,
previa presentazione di varianti in corso d’opera nel rispetto della normativa sulla ricostruzione.

Il comma 5 stabilisce, infine, che, con riferimento agli interventi edilizi su edifici con danni lievi, per i quali
si intende fruire degli incentivi fiscali di cui ai commi 1, 2, 4-bis, 5, 6 e 8 dell’articolo 119 del decreto-
legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 (cosiddetto
“Ecobonus”) il termine di esecuzione dei lavori è ulteriormente prorogato di sei mesi; in caso di interventi
edilizi su edifici con danni lievi che comportano lavorazioni finalizzate al miglioramento sismico
dell’edificio che rientrino nelle previsioni di cui all’art.119, comma 4, del citato decreto-legge n.34 del
2020 (cosiddetto “super sisma bonus”), il medesimo termine è equiparato a quello previsto per gli
interventi sugli edifici con danni gravi, fermi restando i termini individuati dalla vigente normativa fiscale.

In considerazione dell’importanza paesaggistica dei luoghi interessati dal sisma2016, del carattere
dell’architettura storica di cui per la maggior parte sono costituiti i centri e piccoli borghi dello zone colpite
e dell’importanza della conservazione e della salvaguardia degli elementi costitutivi che connotano il
paesaggio storico di queste aree, con puntuale disciplina nell’ordinanza 116 del 6 maggio 2021 -
“Riordino e razionalizzazione delle vigenti disposizioni in materia di riparazione, restauro, ripristino e
ricostruzione degli immobili di interesse culturale e paesaggistico appartenenti a soggetti privati”- è stata
prevista una maggiorazione del contributo pubblico di ricostruzione per gli interventi di restauro, ripristino
e ricostruzione del patrimonio storico e della parte di edificato rientrante in quella che è da considerare
architettura storica o tradizionale, che può circoscriversi agli edifici realizzati anteriormente all’anno 1945,
considerato uno spartiacque epocale nella configurazione degli ambiti edificati e dello sviluppo
urbanistico ed edilizio del Paese,

Pertanto, in ragione dell’importanza paesaggistica dei luoghi interessati dal sisma, della presenza di
numerosi immobili sottoposti a tutela ai sensi della parte II del Codice dei beni culturali e del paesaggio
e del carattere dell’architettura storica diffusa che contraddistingue i centri e i piccoli borghi colpiti, nonché
dell’importanza della salvaguardia degli elementi costitutivi che connotano la qualità paesaggistica di
queste aree, con la sopra citata ordinanza (nelle modalità esemplificate all’art. 6) è stata prevista una
maggiorazione del contributo, pubblico di ricostruzione, pari al massimo al 100 per cento del contributo
base (costo parametrico) per gli interventi di restauro, ripristino e ricostruzione degli immobili dichiarati e
verificati di interesse culturale ai sensi della Parte II del codice, fino a un massimo del 70 per cento per
quelli sottoposti a tutela ope legis e per i centri e nuclei storici sottoposti a vincolo paesaggistico specifico,
e fino a un massimo del 50 per cento (articolato in una quota maggiore per gli interventi di conservazione
e restauro e in una quota minore per quelli di demolizione e ricostruzione) per la parte di edificato
rientrante in altre aree sottoposte a vincolo paesaggistico o che sono qualificati di interesse culturale
dagli strumenti di pianificazione urbanistica, in quanto ricompresi nelle “zone a carattere storico,
ambientale, paesistico” previste dai piani regolatori comunali ai sensi dell’articolo 7, comma 5, della legge
n. 1150 del 1942, o da altri atti generali regionali o comunali, in quanto architettura storica o tradizionale.

Nel quadro della razionalizzazione di tale disciplina, così come operata attraverso l’ordinanza 116/2021,
in definitiva, si è raccordata la concessione degli incrementi, opportunamente rimodulati, al grado e al
tipo di riconoscimento dell’interesse culturale o paesaggistico dell’immobile, alla categoria tipologica
degli interventi previsti (di restauro, di ricostruzione, di miglioramento sismico, etc.), alla qualità della
progettazione sotto il profilo della conservazione dei valori storici, artistici, architettonici o paesaggistici

12
che gli interventi mirano a conservare e, quindi, anche al necessario approfondimento della fase
conoscitiva, nonché in relazione al grado e al tipo di miglioramento sismico compatibile con le esigenze
di tutela e con il conseguimento della massima sicurezza possibile compatibilmente con l’interesse
culturale dell’edificio (art. 9).

Gli incrementi previsti dall’ordinanza 116 e declinati nelle singole Tabelle di cui all’Allegato all’ordinanza
stessa, non sono cumulabili tra loro, ma sono cumulabili con quelli previsti dalle vigenti ordinanze
commissariali n. 4 del 17 novembre 2016, n. 8 del 14 dicembre 2016, n. 13 del 9 gennaio 2017, n. 19
del 7 aprile 2017, n. 61 del 1° agosto 2018, fatte salve le eccezioni espressamente indicate nell’articolo
8, in ogni caso, in riferimento alle maggiorazioni/incrementi, comprensivi anche dell’incremento di cui al
comma 4 dell’articolo 2 della Ordinanza n. 61/2018, il cumulo totale non può superare il 100 per cento
del costo parametrico per gli interventi sugli immobili dichiarati di interesse culturale e non può superare
l’80 per cento del costo parametrico per tutte le altre tipologie.

La predetta ordinanza, inoltre, ha ricompreso nel proprio ambito applicativo anche gli interventi che
hanno ad oggetto tipologie particolari di immobili di interesse culturale, di proprietà privata, non
qualificabili come abitazioni di carattere ordinario, quali, a titolo esemplificativo, i complessi monastici e
abbaziali, le chiese, i castelli, ivi incluse le fortificazioni e altri manufatti architettonici che, in relazione
alle peculiari tipologie edilizie e costruttive, richiedano una specifica valutazione del connesso costo
economico, interventi di riparazione e consolidamento di tutti gli elementi architettonici anche
complementari quali, ad esempio, fontane, recinzioni, scaloni, chiostre, giardini, che concorrono a
determinare il carattere di pregio dell’immobile, nonché il restauro pittorico e degli apparati decorativi fissi
che facciano parte integrante della struttura e limitatamente alle parti danneggiate dal sisma e/o
interessate dagli interventi ( art. 3).

Alle tipologie di immobili ricompresi nell’ordinanza 116/2021 si applicano le modalità procedurali


semplificate dell’ordinanza 100/2020, salve le eccezioni ivi espressamente previste e riguardanti
tipologie rientranti nelle previsioni del comma 4 dell’articolo 3 (“stima diretta del contributo”), gli edifici di
proprietà mista pubblica/privata e in tutti i casi in cui è prevista la concorrenza al finanziamento tramite
contabilità speciale (es. art. 13 comma 6bis DL 189).

La sussistenza dei presupposti e delle condizioni per conseguire gli incrementi, è, dunque, asseverata
dal professionista all’atto della presentazione della domanda di contributo, corredata dei documenti
progettuali, dei dati e degli elementi informativi indicati nelle tabelle contenute nell’allegato 1, mediante
la procedura informatica messa a disposizione del Commissario, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 4
dell’ordinanza n. 100 del 9 maggio 2020 con il procedimento specificato dall’art. 10 dell’ordinanza
116/2020.

L’art. 3 dell’ordinanza 116/2021, ha, altresì, previsto casi eccezionali di immobili rientranti nella previsione
degli immobili dichiarati di interesse culturale particolarmente importante ai sensi degli articoli 10, 13 e
14 del “codice” e gli immobili verificati di interesse culturale ai sensi degli articoli 10 e 12 del medesimo
“codice, per i quali l’applicazione dei parametri valutativi e dei criteri applicativi stabiliti nell’Allegato alla
medesima ordinanza risulti insufficiente a coprire i costi effettivi degli interventi progettati, in
considerazione della peculiare o unica configurazione strutturale dell’immobile; per tali casi eccezionali
il soggetto avente titolo è legittimato a domandare una stima diretta del contributo allegando un’apposita

13
relazione tecnica che dimostri l’insufficienza del contributo così come calcolato in base agli ordinari
parametri, utilizzando la procedura si cui all’art. 12 del decreto-legge sisma.

L’ordinanza 116 ha declinato, infine, una disciplina di recupero anche per gli edifici collabenti e ruderi
vincolati, per essi intendendosi quelli formalmente dichiarati di interesse culturale ai sensi della parte
seconda del codice, prevedendo gli incrementi solo per i collabenti e non per i ruderi, conseguentemente
a questi ultimi è riconosciuto solo il contributo di cui all’ordinanza n. 90 del 24 gennaio 2020, non
superiore a euro 250/mq, senza maggiorazioni, onnicomprensivo di ogni onere relativo a lavori e spese
tecniche, al netto di IVA, con l’esclusione delle maggiorazioni di cui all’allegato 1 alla Ordinanza 116.

Gli incrementi del costo parametrico in ordinanza previsti sono applicabili anche agli immobili privati
sottoposti alla normativa di tutela ai sensi degli articoli 10, comma 1, e 12 del decreto legislativo 22
gennaio 2004, n. 42 per i quali sia stata presentata, prima della domanda di contributo, la domanda di
verifica dell’interesse culturale, ai sensi del predetto articolo 12 del decreto legislativo n. 42 del 2004, a
condizione che la verifica positiva da parte dei competenti organi del Ministero per i beni e le attività
culturali e per il turismo intervenga prima della concessione del contributo.

L’Ordinanza del Commissario Straordinario del Governo n. 126 del 28 aprile 2022, in vigore dal 24
maggio 2022, all’art. 1 ha approvato il “Prezzario unico del cratere del Centro Italia – Edizione 2022, che
costituisce il prezzario unico interregionale delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria ai sensi
dell’art. 6, comma 7 del decreto legge n. 189 del 2016” (comma 1);

ai sensi del comma 2 “Il Prezzario unico, di cui al comma precedente, può applicarsi: a) per la
ricostruzione privata, alle nuove domande di contributo e a quelle pendenti alla data di entrata in vigore
della presente ordinanza. Può inoltre essere applicato, su richiesta dell’interessato, alle domande: a.1)
decretate fino al 31 dicembre 2020, per le lavorazioni eseguite dal 1luglio 2021, ferma l’applicazione
dell’art. 7 dell’ordinanza 118/2021 per il primo semestre 2021; a.2) per le quali sia stato decretato il
contributo a far data dal 1 gennaio 2021, ai sensi del successivo art. 2”;

ai sensi del comma 6 “Per gli interventi di cui ai commi precedenti, fino al 31 dicembre 2022, le stazioni
appaltanti, nei bandi e nelle procedure di affidamento dei lavori della ricostruzione pubblica, e i beneficiari
dei contributi, nei progetti di riparazione, ricostruzione e demolizione dei lavori della ricostruzione privata,
possono applicare, ai sensi e per gli effetti di cui ai commi precedenti, alternativamente il Prezzario unico
del cratere 2022 ovvero, anche rispetto alle singole voci, il prezzario regionale di riferimento vigente e,
limitatamente alle voci non contemplate dallo stesso, anche i prezzari delle altre regioni interessate dal
sisma 2016.”.

Ai sensi del successivo art. 2, “I costi parametrici relativi alla ricostruzione privata, ai sensi dell’art. 6 del
decreto legge 189/2016, di cui all’Allegato 1 dell’ordinanza 14 dicembre 2016, n. 8, alla tabella 6
dell’Allegato 2 dell’ordinanza 9 gennaio 2017, n.13 e alla tabella 6 dell’Allegato 1 dell’ordinanza 7 aprile
2017, n.19 e di cui all’art. 2 dell’ordinanza 5 ottobre 2018, n. 68, aggiornati ai sensi dell’art. 6
dell’ordinanza 118/2021, come novellato dall’ordinanza 123/2021, sono aumentati, in coerenza con la
variazione dell’Indice generale Istat per i costi di costruzione di un capannone industriale e di un
fabbricato residenziale, nonché con l’incremento delle materie prime e la relativa incidenza
nell’aggiornamento del prezziario unico, nel modo seguente: al citato art. 6 dell’ordinanza n. 118/2021,
come novellato dall’ordinanza n. 123/2021, la cifra “6%”, è sostituita dalla cifra “20%” per i fabbricati

14
residenziali o 9 ad essi assimilabili, e la cifra “11%” è sostituita dalla cifra “25%” per gli edifici adibiti ad
attività produttive. Si applicano le modifiche e le integrazioni previste dai successi artt. 8 e 9” (comma 1);

ai sensi del comma 3, “Il professionista incaricato procede, ad integrazione della documentazione già
prodotta, a trasmettere la sola istanza, con la quale assevera il nuovo importo dei lavori in misura non
superiore ai limiti derivanti dall’applicazione degli incrementi del presente articolo nonché, limitatamente
alle domande presentate con le modalità di cui all’ordinanza n.100 del 9 maggio 2020, l’importo del
contributo concedibile con allegato il modello di calcolo presente sulla piattaforma informatica della
struttura commissariale”;

ai sensi del comma 4 “I costi parametrici di cui al comma 1 sono adeguati semestralmente alle
variazionidell’indice ISTAT del costo di costruzione”;

ai sensi del comma 5 “Ai fini degli adempimenti previsti dall’art. 1 e dal presente articolo, sono riconosciuti
i compensi professionali, calcolati secondo i parametri professionali vigenti, per le prestazioni tecniche
documentate necessarie alla revisione dei progetti già presentati”.

Premessa la normativa di carattere generale, preso atto della domanda di contributo del Consorzio
Aggregato Calvelli 8-6 (P.IVA 92068560447) rappresentato da Urbem srls P.IVA 02327640443 nella
persona di Uriani Riccardo in qualità di presidente di consorzio presentata ai sensi dell’Ordinanza
commissariale n. 100 del 9.5.2020, sinteticamente esposta qui di seguito, che costituisce segnalazione
certificata di inizio attività, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 19, comma 1 della legge 7 agosto
1990 n. 241, con cui il professionista incaricato, che assume la qualità di persona esercente un servizio
di pubblica necessità ai sensi dell’articolo 29, comma 3 del dPR n. 380 del 2001, assevera e attesta la
conformità dei contenuti della stessa domanda ai requisiti e ai presupposti previsti da leggi, ordinanze
commissariali emanate, in particolare a quanto previsto dalla stessa Ordinanza n. 100/2020 e atti
amministrativi allegati:

Richiedente\Professionista\Istituto di Credito\Impresa esecutrice


Tipologia Richiedente Consorzio
Nome/Denominazione AGGREGATO CALVELLI 8-6 92068560447
Rappresentato da URBEM S.r.l.s. 02327640443
Professionista procuratore FONTANA GIANLUCA FNTGLC79A02A462A
Pec professionista procuratore gianluca.fontana1@archiworldpec.it
Istituto di Credito Convenzionato INTESA SANPAOLO
Impresa Esecutrice CONSORZIO PANICHI&STREVER 02589190699
Dati edificio
Comune Arquata del Tronto
Indirizzo Frazione Borgo - Via Calvelli n°6-8
Identificativi catastali FG: 18 MAP: 471 - 472
Livello Operativo L4 - L3 - L3
Destinazione d’uso prevalente Residenziale
Identificativi richiesta di contributo
Protocollo 118649
Data 09/12/2022
Codice Richiesta Mude 1104400600002041242022
CUP H23E23001310008

15
CIG 98532349EA
Identificativi intervento
Tipo Ricostruzione
Intervento unitario/aggregato SI Art. 15bis
Numero di unità strutturali 3
interessate
Delocalizzazione NO
Ordinanze applicabili in Ord. 111/2020, Ord. 108/2020, Ord.116/2021
riferimento a particolari condizioni
Maggiorazioni richieste Aggregato art. 15-bis, Ord. 19 tab. 7 lett. c), d), e2), g), l), m)

Ai sensi dell’articolo 12 bis, commi 1 e 1 bis del decreto-legge n. 189/2016, sulla domanda di contributo,
presentata con le modalità informatiche (MUDE) previste ai sensi dell’articolo 6 dell’Ordinanza n.
100/2020, verificato:

a) che l’intervento proposto:

1. rientra nell’ambito di applicazione delle procedure di semplificazione ed accelerazione


della ricostruzione privata disciplinate dall’Ordinanza Commissariale n. 100/2020 in
quanto, come dichiarato e certificato dal professionista incaricato, il costo convenzionale,
al netto dell’IVA, è pari a € 1.517.583,58, ed è dunque pari o inferiore ai limiti di importo
previsti dall’articolo 3 dell’ordinanza n. 100/2020 e s.m.i..;

2. rientra nell’ambito oggettivo di applicazione dell’Ordinanza n. 100/2020;

b) che sussiste la legittimazione del richiedente:

- Consorzio Aggregato Calvelli 8-6 (P.IVA 92068560447) rappresentato da Urbem srls P.IVA
02327640443 nella persona di Riccardo Uriani nato a Ascoli Piceno il 20/03/1986 e residente
a Ascoli Piceno in Via Redipuglia n. 29 codice fiscale RNURCR86C20A462Z in qualità di
presidente di consorzio

ha titolo a richiedere il contributo per l’immobile in oggetto in quanto:

- consorzio di proprietari, usufruttuari e titolari di diritto di garanzia degli immobili i cui


consorziati sono elencati nella Tabella A allegata quale parte integrante e sostanziale del
presente atto

c) che sussiste l’abilitazione dei professionisti;

d) che vi è completezza delle certificazioni asseverate e dei documenti prodotti dal


professionista sottola propria responsabilità, in particolare:

- estremi della scheda AeDES;

- relazione tecnica asseverata a firma del professionista iscritto all'elenco speciale di

16
cui all'articolo 34 del decreto-legge, attestante la riconducibilità causale diretta dei
danni esistenti agli eventi sismici di cui all'articolo 1 del medesimo decreto-legge n.
189/2016, e il titolo edilizo con i documenti previsti dall'articolo 5 dell’Ordinanza n.
100/2020;

- indicazione dell'impresa affidataria di tutti i lavori compelssivamente da eseguire,


compresi quelli aventi ad oggetto gli interventi per i quali sono stati richiesti gli
incentivi fiscali ai sensi delle Ordinanze Commissariali nn. 60/2018, 108/2020 e
111/2020, con allegata documentazione relativa alla sua selezione e attestazione
dell'iscrizione nell’Anagrafe di cui all'articolo 30, comma 6, del decreto-legge n.
189/2016, nei termini previsti dall’articolo 10 dell'Ordinanza n. 95 del 2020;

- i documenti indicati nella piattaforma informatica della Struttura Commissariale,


ritenuti necessari dal professionista in riferimento alla domanda di contributo nonché
l’All.1 - Allegato Semplificazione Ordinanza n. 100/2020 al Decreto
commissariale attuativo n. 164 del 22 maggio 2020 nella sezione “Z-Allegati” con
cui il professionista in particolare certifica:

 l’importo del contributo, determinato tenendo conto anche di quanto previsto


dagli artt. 1 e 2 dell’ordinanza 126/2022, pari a euro 1.696.778,82 (IVA
inclusa)

 il metodo di calcolo adottato e che per la determinazione dell’importo del


contributo concedibile è stato utilizzato il foglio di calcolo reperito sul sito del
Commissario Straordinario e che la stampa allegata (in formato PDF/A) è il
risultato della compilazione del foglio utilizzato allegato;

e) che è stata presentata la dichiarazione sull’utilizzabilità edificio alla data del sisma, ai
sensi dell’articolo 10 del decreto-legge e delle previsioni indicate dall’Ordinanza n. 90/2020
con riferimento agli edifici collabenti;
f) che è stata presentata la richiesta di poter usufruire di ogni incentivo fiscale applicabile ai
sensi della legislazione vigente, presentata ai sensi delle disposizioni dell’Ordinanza
Commissariale n. 60/2018 e secondo quanto previsto dall’art. 7 dell’Ordinanza n. 108/2020, con
le modalità espresse dall’art. 6 dell’Ordinanza n. 111/2020, per l’importo eccedente il contributo
previsto per la ricostruzione relativo alle lavorazioni ed alle eventuali spese professionali
connesse agli interventi indicati nelle asseverazioni e negli elaborati tecnico-economici da
redigersi secondo le indicazioni contenute nella Guida “Ricostruzione Post Sisma Italia Centrale
e SuperBonus 110%”;

g) che è stata presentata la dichiarazione dei soggetti legittimati con cui si impegnano a richiedere
la detrazione fiscale di cui al comma 1 dell’art. 2 dell’ordinanza n. 60/2018, ovvero il deposito
della copia della documentazione attestante l’avvenuta presentazione della richiesta all’Agenzia
delle Entrate;

Si è provveduto in contraddittorio con il soggetto interessato a richiedere la regolarizzazione della

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domanda, all’ esito del quale è stato formalizzato il verbale n. 25007 del 08/03/2023.

La documentazione richiesta è pervenuta dal professionista in data 08/03/2023, 20/03/2023, 21/03/2023,


21/03/2023, 23/03/2023, 28/03/2023, 08/05/2023, 23/05/2023.

Si è preso atto:

• che, unitamente alla domanda di concessione del contributo, in data 09/12/2022 è stata
presentata SCIA edilizia, ai sensi degli articoli 22 e 23 del d.P.R. n. 380/2001;

• che in data 03/01/2023, quindi, entro il termine di 30 giorni dalla presentazione della domanda,
il Comune competente ha richiesto integrazioni documentali e sospeso l’avvio dei lavori;

• che alla data del 17/04/2023 quindi, il professionista incaricato ha comunicato di aver adottato
le misure prescritte e il Comune ha espresso parere favorevole; pertanto, questo Ufficio può
procedere alla concessione del contributo ai sensi dell’articolo 6, comma 2, Ordinanza n.
100/2020;

E’ stata verificata l’attestazione di avvenuto deposito rilasciata dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione
al prot. n. 35666 del 31/03/2023.

L’anticipazione del 50%, concessa e liquidata con Decreto del Direttore dell’Ufficio Speciale per la
Ricostruzione n. 1657 del 24 marzo 2023, ai sensi dell’articolo 2 Ordinanza n. 94/2020 di € 61.561,21,
dovrà essere riversata nella contabilità speciale n. 6044 aperta presso la tesoreria dello Stato di Ancona
e intestata a “V.C. PRES.REG.MARCHE DECRETO-LEGGE 189-16”, istituita ai sensi dell’articolo 4
comma 4, del decreto-legge n.189 del 17 ottobre 2016, in fase di liquidazione del SALZERO.

Il saldo dovuto per le spese tecniche per la progettazione, per la relazione geologica e delle spese per
le indagini preliminari geognostiche e/o prove di laboratorio sui materiali è pari ad € 53.232,17 come
definito nella tabella (Allegato A) .

In fase di pagamento dell’anticipo del 50% delle spese tecniche per la progettazione, per la relazione
geologica e per le indagini preliminari geognostiche e/o prove di laboratorio sui materiali, nella tab.
Allocazione del contributo per pagamenti del Quadro di sintesi al Decreto del Direttore dell’Ufficio
Speciale per la Ricostruzione n. 1657 del 24 marzo 2023, erano state erroneamente scorporate le
prestazioni svolte dall’arch. Fontana Gianluca e dall’ing. Alessandrini Roberto, rispetto alle disposizioni
per le liquidazioni previste dall’art. 1 dell’Ord. 108 del 10 ottobre 2020. Le stesse, nella tabella B-bis
dell’Allegato Unico al presente decreto, sono state raggruppate sotto l’identificativo della PROG ARCH
per l’arch. Fontana Gianluca e sotto SICE per l’ing. Alessandrini Roberto (prestazione svolta dallo stesso,
a cui è stata aggiunta la prestazione di certificazione energetica svolta dal geom. Alex Lupini).

E’ stata formata la tabella A la quale contiene il contributo determinato e certificato dal professionista in
€ 1.696.778,82 ai sensi dall’Ordinanza n. 100/2020, corrispondente al 100% della spesa ammissibile.

E’ stata verificata la completezza delle certificazioni di cui all’articolo 6 dell’Ordinanza n.100/2020.

Si prende atto che il codice CIG è stato regolarmente richiesto all’ANAC: N 98532349EA.

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Si da atto che tutti i beneficiari dei contributi hanno l’obbligo di:

- comunicare immediatamente all'Ufficio Speciale ogni variante o modifica progettuale;


- dare al predetto ufficio tempestiva informazione dell'insorgere di qualsivoglia procedura
amministrativa o giudiziale concernente le opere o i programmi finanziati dal contributo e, se del
caso, presentare apposita istanza di sospensione dei termini per l'ultimazione dei lavori,
dettagliata e motivata con indicazione dello stato di avanzamento dei lavori e delle spese
sostenute;
- comunicare immediatamente ogni variazione delle imprese affidatarie ed esecutrici o fornitrici;
- eseguire i pagamenti relativi agli interventi effettuati esclusivamente attraverso bonifico bancario
ovvero altro strumento di pagamento che ne consenta la tracciabilità, così come indicato nelle
linee guida del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza sulle grandi opere ai sensi della
legislazione vigente;
- mantenere a disposizione dell'Ufficio Speciale la documentazione attestante i preventivi acquisiti
per l'individuazione delle imprese affidatarie, i documenti di spesa e ogni altra documentazione
relativa ai lavori svolti, al loro completamento e all'acquisizione dei necessari collaudi o
certificazioni;
- fornire, su semplice richiesta del Commissario Straordinario, del Vice Commissario o dell'Ufficio
Speciale, tutte le informazioni richieste ai fini della valutazione, del monitoraggio e del controllo
sull'impiego dei contributi e sono tenuti, altresì, a consentire al personale incaricato l'accesso a
tutti i documenti relativi al programma, in occasione dei sopralluoghi e delle ispezioni.

Per tutto quanto premesso e considerato, attesa l’esigenza di procedere con la massima sollecitudine
possibile, in modo da favorire la ripresa delle attività produttive ed il rientro di cittadini sfollati nelle proprie
abitazioni, sottolineato, altresì, che al Comune spettano funzioni rilevanti di vigilanza sulla corretta
esecuzione dei lavori, a norma degli articoli 27 e 94 del d.P.R. n. 380/2001 e dalle vigenti leggi regionali,
si propone l’adozione di conforme atto.

Si attesta, infine, l’avvenuta verifica dell’inesistenza di situazioni anche potenziali di conflitto di interesse
ai sensi dell’articolo 6bis della L. 241/1990 e degli artt. 6 e 7 del d.P.R. n. 62/2013 e della deliberazione
della Giunta 64/2014 e s.m.i..

Il Responsabile del Procedimento


Andrea Vicomandi
Documento informatico firmato digitalmente

ALLEGATI

A. ALLEGATO UNICO AL DECRETO DI CONCESSIONE

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