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6 “FRIULI OCCIDENTALE”
33170 Pordenone - Via Vecchia Ceramica, 1 - C.P. 232
Tel. 0434/369111 - Fax. 0434/523011 - C.F. / P. Iva 01278420938
PROCEDURA
GESTIONE DEI RIFIUTI
revisione: 1 del 01.02.2011
INDICE
1. SCOPO ............................................................................................................................................................................2
2. CAMPO DI APPLICAZIONE .........................................................................................................................................2
3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI .........................................................................................................................2
4. RESPONSABILITÀ ........................................................................................................................................................6
5. MODALITÀ ESECUTIVE...............................................................................................................................................9
5.1. RACCOMANDAZIONI GENERALI PER RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO......9
5.2. ATTIVITA’ SANITARIE FUORI DALLE STRUTTURE AZIENDALI DI RIFERIMENTO ..........................10
5.2.1 ASSISTENZA INFERMIERISTICA DOMICILIARE E ATTIVITÀ VETERINARIA TERRITORIALE ......10
5.2.2 AMBULATORI DECENTRATI.......................................................................................................................11
5.2.3. ALTRE ATTIVITA’ SANITARIE...................................................................................................................12
5.3 SMALTIMENTO DEI RIFIUTI ...........................................................................................................................13
5.3.1 CARATTERISTICHE DEL DEPOSITO TEMPORANEO ...............................................................................13
5.3.2. RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO .......................................................................14
5.3.3. ALTRI RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO PARTICOLARI ...............................................................18
MODALITÀ DI SMALTIMENTO.............................................................................................................................18
5.3.4. RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AGLI URBANI .......................................................................................19
5.3.5 RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AGLI URBANI A RACCOLTA INDIFFERENZIATA ........................20
5.3.6 RIFIUTI SANITARI ASSIMILATI AGLI URBANI SOGGETTI A RACCOLTA DIFFERENZIATA..........21
5.3.7. FANGHI DELLE FOSSE SETTICHE(cod.CER 200304) / RIFIUTI DELLA PULIZIA DELLE
FOGNATURE .............................................................................................................................................................28
5.3.8. MATERIALE FUORI USO O FINE USO........................................................................................................29
5.4 MONITORAGGIO...................................................................................................................................................29
6. RIFERIMENTI (bibliografici, scientifici, legislativi) ...................................................................................................30
7. ARCHIVIAZIONE..........................................................................................................................................................30
8. DESTINATARI ..............................................................................................................................................................30
9. ALLEGATI......................................................................................................................................................................30
.............................................................................................................................................................................................40
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
La procedura indicata si applica in tutte le strutture e unità operative dell’Azienda o luoghi
in cui gli operatori sanitari producono qualunque tipo di rifiuto . La presente procedura viene
implementata in funzione delle specificità organizzative delle singole strutture operative.
3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI
GLOSSARIO
CER:Codice Europeo Rifiuti
SISTRI: sistema elettronico che consente la tracciabilità dell'intera filiera dei rifiuti speciali,
sfruttando le più avanzate tecnologie.
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GESTIONE DEI RIFIUTI
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Definizioni
a) rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie riportate nell'allegato A
alla parte quarta del D.Lgs.152/2006 e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia
l'obbligo di disfarsi;
b) produttore: la persona la cui attività ha prodotto rifiuti cioè il produttore iniziale e la
persona che ha effettuato operazioni di pretrattamento, di miscuglio o altre operazioni che
hanno mutato la natura o la composizione di detti rifiuti;
c) detentore: il produttore dei rifiuti o il soggetto che li detiene;
d) gestione: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compreso il
controllo di queste operazioni, nonché il controllo delle discariche dopo la chiusura;
e) raccolta: l'operazione di prelievo, di cernita o di raggruppamento dei rifiuti per il loro
trasporto;
f) raccolta differenziata: la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni
merceologiche omogenee compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al
riciclo ed al recupero di materia. La frazione organica umida é raccolta separatamente o
con contenitori a svuotamento riutilizzabili o con sacchetti biodegradabili certificati;
g) smaltimento: le operazioni previste nell'allegato B alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006;
h) recupero: le operazioni previste nell'allegato C alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006
i) luogo di produzione dei rifiuti: uno o più edifici o stabilimenti o siti infrastrutturali
collegati tra loro all'interno di un'area delimitata in cui si svolgono le attività di produzione
dalle quali sono originati i rifiuti;
l) stoccaggio: le attività di smaltimento consistenti nelle operazioni di deposito preliminare
di rifiuti di cui al punto D15 dell'allegato B alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006, nonché le
attività di recupero consistenti nelle operazioni dimessa in riserva di materiali di cui al punto
R13 dell'allegato C alla medesima parte quarta;
m) deposito temporaneo: il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel
luogo in cui gli stessi sono prodotti
n) frazione umida: rifiuto organico putrescibile ad alto tenore di umidità, proveniente da
raccolta differenziata o selezione o trattamento dei rifiuti urbani;
o) frazione secca: rifiuto a bassa putrescibilità e a basso tenore di umidità proveniente da
raccolta differenziata o selezione o trattamento dei rifiuti urbani, avente un rilevante
contenuto energetico;
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d) rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo: i rifiuti sanitari individuati dalle voci
18.01.03* e 18.02.02* nell'allegato D alla parte quarta del D.Lgs. 152/2006
g) rifiuti sanitari assimilati ai rifiuti urbani:
1)i rifiuti derivanti dalla preparazione dei pasti provenienti dalle cucine delle
strutture sanitarie;
2) i rifiuti derivanti dall'attivita' di ristorazione e i residui dei pasti provenienti dai
reparti di degenza delle strutture sanitarie, esclusi quelli che provengono da
pazienti affetti da malattie infettive per i quali sia ravvisata clinicamente, dal
medico che li ha in cura, una patologia trasmissibile attraverso tali residui;
3) vetro, carta, cartone, plastica, metalli, imballaggi in genere, materiali
ingombranti da conferire negli ordinari circuiti di raccolta differenziata,
4) la spazzatura
5) indumenti e lenzuola monouso e quelli di cui il detentore intende disfarsi;
6) i rifiuti provenienti da attivita' di giardinaggio effettuata nell'ambito delle
strutture sanitarie;
7) i gessi ortopedici e le bende, gli assorbenti igienici anche contaminati da
sangue esclusi quelli dei degenti infettivi, i pannolini pediatrici e i pannoloni, i
contenitori e le sacche utilizzate per le urine;
8) i rifiuti sanitari a solo rischio infettivo assoggettati a procedimento di
sterilizzazione effettuato con abbattimento della carica microbica tale da
garantire un S.A.L. (Sterility Assurance Level) non inferiore a 10-6, a condizione
che lo smaltimento avvenga in impianti di incenerimento per rifiuti urbani.
h) rifiuti sanitari che richiedono particolari sistemi di gestione che comprendono le
seguenti categorie di rifiuti sanitari:
1a) farmaci scaduti o inutilizzabili;
1b) medicinali citotossici e citostatici per uso umano o veterinario ed i materiali
visibilmente contaminati che si generano dalla manipolazione ed uso degli stessi
2) organi e parti anatomiche non riconoscibili (tessuti , sezioni di animali da esperimento)
3) piccoli animali da esperimento
4) sostanze stupefacenti e altre sostanze psicotrope;
i) rifiuti speciali, prodotti al di fuori delle strutture sanitarie, che come rischio
risultano analoghi ai rifiuti pericolosi a rischio infettivo: i rifiuti speciali, di cui al decreto
legislativo 152/2006, prodotti al di fuori delle strutture sanitarie, con le caratteristiche di cui
all'articolo 2, comma 1, lettera d) del DPR 254/2003, quali ad esempio quelli prodotti presso
laboratori di analisi microbiologiche di alimenti, di acque, o di cosmetici, presso industrie di
emoderivati, istituti estetici e similari. Sono esclusi gli assorbenti igienici;
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DIAGRAMMA 1
CRITERI PER VALUTARE L'APPARTENENZA DI UN RIFIUTO AI RIFIUTI PERICOLOSI A RISCHIO
INFETTIVO:
PERICOLOSI INFETTIVI
o escreti di pazienti in isolamento per
malattie trasmesse attraverso droplets
(goccioline) o per contatto?
RIFIUTI SANITARI
NO
NO
SI
il rifiuto è contaminato da secrezioni
vaginali, liquido seminale, cerebrospinale,
sinoviale, pleurico, peritoneale, pericardico,
amniotico?
NO
SI
il rifiuto è contaminato da saliva
NO
RIFIUTI SANITARI
ASSIMILATI AGLI
URBANI
I gessi ortopedici, le bende, gli assorbenti igienici, anche contaminati da sangue, i pannolini
pediatrici ed i pannoloni, i contenitori e le sacche utilizzate per le urine sono assimilati ai
rifiuti urbani e come tali devono essere smaltiti
Il D.P.R. 254 /03 art.6 ribadisce che le feci, le urine ed il sangue possono essere fatti
confluire nelle acque reflue che scaricano nella rete fognaria.
Lo scarico di acque reflue provenienti da attivita' sanitarie e' disciplinato D.Lgs. 03 aprile
2006 n. 152 parte terza, e successive modificazioni
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4. RESPONSABILITÀ
Premesso che la responsabilità principale nella approvazione di procedure per la gestione
dei rifiuti prodotti nelle strutture aziendali è il Direttore Generale, in qualità di legale
rappresentante dell’Azienda e il Direttore Sanitario, in qualità di responsabile della gestione
dei servizi sanitari (ai fini organizzativi e igienico-sanitari) questo documento diventa il
riferimento tecnico nella definizione delle procedure di gestione e di delega organizzativa.
L’argomento investe trasversalmente l’intera organizzazione e richiede l’integrazione fra
diversi settori aziendali. Sono pertanto le figure di vertice dell’Azienda (Direttore Sanitario,
Direttori di Distretto e i Direttori di Dipartimento) che devono provvedere a impartire le
necessarie direttive al personale sott’ordinato e vigilare sulla corretta applicazione dei
protocolli aziendali.
Sono quindi individuate per le varie funzioni correlate alla gestione dei rifiuti i seguenti centri
di responsabilità:
• Direzione Aziendale
• Servizio di Prevenzione e Protezione dei Lavoratori.
• Provveditorato Economato
• Investimenti e manutenzioni
• Direzione Dipartimento di Salute Mentale
• Direzione Dipartimento di Prevenzione
• Direzione Dipartimento delle Dipendenze
• Direzione del Distretto Est
• Direzione del Distretto Sud
• Direzione del Distretto Ovest
• Direzione del Distretto Nord
• Direzione del Distretto Urbano
Ad ogni struttura Direzionale viene attribuita la funzione di responsabilità complessiva della
gestione dei rifiuti per la singola unità organizzativa prevista dall’atto aziendale e per le
figure incaricate di posizioni organizzative. Sono pertanto previsti sulle linee di
responsabilità anche i Direttori di struttura complessa, Responsabili di Struttura Semplice,
coordinatori di Equipe Assistenziali. Le attività e l’attribuzione delle funzioni viene riassunta
nella seguente matrice delle responsabilità.
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1 Produzione e I I I I R I C C
revisione delle
procedure di
gestione rifiuti ;
identificazione
delle attività e dei
depositi
temporanei idonei.
Attività di
formazione
aziendale
2 Adozione formale I I I C C I C R
della procedura di
gestione rifiuti
aziendale.
3 Predisposizione I I I I C I R C
degli atti
amministrativi
previsti dalla
normativa vigente
per la gestione dei
depositi
temporanei e la
fornitura dei
dispositivi previsti
dalla procedura
aziendale.
4 Identificazione per I C C R I I I I
ogni deposito
temporaneo di
almeno tre
operatori abilitati
alla gestione
amministrativa
sistri
5 Produzione del R C I I I I I I
rifiuto e
introduzione nel
contenitore
appropriato
(speciale, urbano
e assimilato)
6 Chiusura ed R C I C I I I I
etichettatura del
contenitore
(speciale a rischio
infettivo) a
riempimento.
7 Conferimento R C I C I I I I
rifiuti speciali nel
Punto di Raccolta
nell’U.O./Servizi
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ATTIVITA’ Operatori Coordinatori Incaricato Dir. SPP Investimenti Provveditorato Dir.
di U.O./ di U.O./ SISTRI Distretto e Gen.Dir.
Servizi Servizi Dir. Manutenzioni San
Dipartimenti
8 Conferimento R C I I I I I I
rifiuti urbani e
assimilati nel
Punto di raccolta
nell’U.O./Servizio
9 Trasporto rifiuti C C C R I I I I
speciali dal Punto
di raccolta di
U.O./Servizi al
Deposito
temporaneo
10 Definizione C C I C R I C I
contenuto e
relativa procedura
kit emergenze
11 Conservazione Kit R C I C I I C I
Emergenze
nei depositi
temporanei
12 Sorveglianza delle C R I R I I I I
operazioni 5 - 11
14 Conferimento alla I I R1 R I I C I
ditta esterna
appalto rifiuti
speciali.
15 Tenuta e I C R1 R I I C I
compilazione
registri
carico/scarico
rifiuti e tenuta
formulari
16 Identificazione I C I C R C C C
luogo deposito
temporaneo e
verifica idoneità
17 Realizzazione del I C I C C R C C
Deposito
Temporaneo
Legenda:
− R: responsabile dell’attività
− C: coinvolto (persona coinvolta in qualche fase dell’attività)
− I: informato
− R1: operatori individuati e delegati con atto formale
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5. MODALITÀ ESECUTIVE
Le fasi che costituiscono il processo di gestione del rifiuto sono:
1. Produzione
2. Differenziazione
3. Raccolta
4. Confezionamento
5. Etichettatura
6. Trasporto interno
7. Conferimento
Di seguito sono descritte le modalità operative per la corretta gestione delle varie tipologie
di rifiuto sanitario prodotti all’interno dell’Azienda:
a. I contenitori dei rifiuti devono essere manipolati con cautela e devono essere
perfettamente chiusi quando vengono movimentati
b. I contenitori dei rifiuti devono permanere fino alla loro chiusura, solo in aree dedicate
alla raccolta all’interno del servizio e/o U.O. definite dall’organizzazione
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g. Nel caso in cui i contenitori da prelevare nei servizi/U.O. risultino danneggiati e/o
bagnati e/o non chiusi e con materiale che fuoriesce procedere in questa maniera:
• l'addetto deve segnalare prontamente l'inconveniente al responsabile del
servizio/ U.O. senza effettuare il trasporto
• Il responsabile del servizio/U.O o suo sostituto si attiverà per recuperare il
materiale utilizzando un secondo contenitore esterno per inserire il
contenitore danneggiato e farà eseguire la pulizia dell’eventuale zona
bagnata e/o sporca.
b. All’inizio del turno l’operatore fissa il contenitore monouso da 20 litri per i rifiuti
sanitari pericolosi a rischio infettivo nel vano separato dell’auto di servizio e ne porta
con se uno di scorta per eventuali rotture o spandimenti. Per facilitare la gestione dei
rifiuti prodotti al domicilio, utilizzare singoli sacchetti gialli per rifiuti sanitari pericolosi
a rischio infettivo in modo da chiudere il prodotto di ogni prestazione evitando
spargimenti odori all’interno del vano auto.
c. Alla fine del turno, provvede alla chiusura del contenitore presente in auto e scrive
data e servizio di provenienza
d. Si precisa che i taglienti vanno inseriti nel contenitore speciale per taglienti (0,6 lt). Al
termine della prestazione chiude il contenitore con il coperchio dalla parte riapribile
fino a quando non sarà a 3/4 della sua capienza. Quindi va chiuso in modo definitivo
con lo scatto sigillante e deve essere introdotto nel contenitore monouso per rifiuti
sanitari pericolosi da 20 L.
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f. E’ indispensabile che, prima di effettuare il trasporto del contenitore chiuso con data
e servizio di provenienza, venga compilato in ogni sua parte e firmato il “Documento
di trasporto su strada di merci pericolose” e firmarlo (Allegato 4 “Documento di
trasporto su strada di merci pericolose”).
g. I contenitori dei rifiuti devono essere trasportati esclusivamente con mezzi aziendali
garantendo la separazione fisica tra conducente e rifiuto. Può essere utilizzato il
bagagliaio dell’autovettura a condizione che mantenga detta separazione. Il
contenitore per rifiuto o quant’altro deve essere possibilmente bloccato affinchè in
caso di manovre brusche o incidente non ci sia spandimento e fuoriuscita di
materiale.
h. All’interno dell’auto che si utilizza per il trasporto dei rifiuti deve essere presente un
contenitore di riserva, guanti monouso, carta assorbente, disinfettante per
intervenire in sicurezza in caso di rotture accidentali e in cui si debba recuperare del
materiale.
a. I contenitori, una volta riempiti per ¾ del suo volume vanno chiusi scrivendo data e
servizio di provenienza .
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5.2.3. ALTRE ATTIVITA’ SANITARIE ( Case di Riposo, RSA)
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Il deposito temporaneo dei contenitori dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo
(art. 8, punto 3, comma a, del DPR n° 254/2003) può avere una durata massima di 5
(cinque) giorni dal momento della chiusura del contenitore. Tale termine è esteso a 30
(trenta) giorni per quantitativi inferiori a 200 litri (circa tre cartoni del volume di 60 litri)
prodotti all’interno del mese dalla struttura.
a. essere collocato in un luogo funzionale per gli operatori addetti sia nelle fasi di
deposito che ritiro dei materiali;
b. avere una chiusura in modo da impedire l’accesso alle persone non autorizzate;
c. essere lontano da fonti di calore o da fiamme libere.
d. avere un adeguato sistema di ricambio dell’aria e di illuminazione;
e. soddisfare i requisiti previsti dalle norme antincendio se è ubicato all’interno di una
struttura
f. essere costituito da box di materiale metallico chiuso da tutti i lati , provvisto di
feritoie o grate per l’aerazione,se ubicato all’esterno della struttura
g. essere dotato di attrezzatura idonea allo spegnimento di incendi;
h. essere segnalato all’esterno con cartelli indicanti la tipologia di rifiuti e i simboli di
pericolo previsti con il relativo simbolo di rifiuto “R” nera in campo giallo e simbolo del
rischio biologico;
i. essere garantita la pulizia settimanale da parte di operatori individuati dall’Azienda.
j. essere dotato di un kit per le emergenze con relative procedure scritte da attuare in
caso di rottura accidentale del contenitore per rifiuti
k. essere dotato di carrello per trasporto rifiuti
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5.3.2. RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO
Nelle Tabelle 2a, 2b, 2c e 2d si riportano le principali indicazioni per la gestione di questa
tipologia di rifiuto.
Ai sensi dell'articolo 10 del DPR n. 254/2003 i rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo
devono essere smaltiti tramite termodistruzione in impianti autorizzati ai sensi del D.Lgs. 3
aprile 2006, n. 152, come modificato dal D.Lgs. 16 gennaio 2008, n. 4.
Chiudere accuratamente il
sacco
Chiudere accuratamente il
contenitore rigido esterno
Accertarsi che non fuoriescano
liquidi o altro materiale, nel qual
caso, sostituire il contenitore
con un altro integro
Scrivere sui colli la data di
chiusura e il nome del servizio
di provenienza e/o U.O.
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Contenitore in plastica rigido Introdurre solo rifiuti a rischio Collocare i contenitori chiusi nei
(polietilene/polipropilene) da litri infettivo luoghi di raccolta dedicati
20-40 a chiusura ermetica, con Utilizzare sempre tali Mantenerli in posizione verticale
dicitura:“RIFIUTI SANITARI contenitori per situazioni utilizzare carrelli idonei ed
PERICOLOSI A RISCHIO favorenti spandimento di liquidi Impilare adeguatamente i
INFETTIVO” cod CER 180103* e contenitori all’interno del
simbolo di rischio biologico, al cui I rifiuti non vanno mai pressati carrello per evitare eventuali
interno viene posto un sacco all'interno dei contenitori e non rovesciamenti
colorato riportante la medesima vanno mai riempiti per più dei
dicitura. ¾
Non introdurre quantità
consistenti di liquidi biologici
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I rifiuti pericolosi a rischio infettivo contenitori (cartonplast Conferire i contenitori chiusi nei
provenienti da attività veterinaria monouso da 20 - 40 – 60 litri) luoghi di raccolta dedicati
sono di seguito elencati: recante la scritta “rifiuti sanitari (depositi temporanei) più vicini
pericolosi a rischio infettivo” dal luogo di produzione
1. Rifiuti contaminati da (cod CER 180202*) e il simbolo Mantenerli in posizione
agenti patogeni per l’uomo del rischio biologico. verticale
o per gli animali; ( C.E.R
180202*). Vanno inseriti Contenitori per
per esempio anche i Taglienti/pungenti a rischio
contenitori vuoti di vaccini infettivo
con antigene vivo.
L’imballaggio deve essere un
2. Rifiuti che sono venuti a contenitore rigido, in plastica
contatto con qualsiasi imperforabile con certificazioni
liquido biologico secreto (tipo BS 7320) recante la scritta
od escreto per il quale sia “rifiuti sanitari pericolosi a
ravvisato dal medico rischio infettivo taglienti e
veterinario competente un pungenti” da inserire comunque
rischio di patologia nell’imballaggio a perdere
trasmissibile da tali liquidi; (cartonplast) con cod CER
( C.E.R .180202*) 180202*
3. Rifiuti taglienti contaminati
(aghi, siringhe, rasoi,
lama, bistuti). ( C.E.R
.180202*) tutti i taglienti,
tranne praticamente quelli
sterili ma scaduti, sono da
considerarsi a rischio
infettivo per spore di
Clostridium Tetani
ubiquitarie nell’ambiente.
4. Organi e parti anatomiche
non riconoscibili; ( C.E.R.
180202*)
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PROCEDURA
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Contenitore rigido, disponibile in Individuare il contenitore della Collocare i contenitori chiusi nei
diverse dimensioni, in plastica misura adatta rispetto alle luoghi di raccolta dedicati
imperforabile con certificazioni dimensioni di acuminati e Mantenerli in posizione verticale
(tipo BS 7320) con dicitura: taglienti da eliminare
“RIFIUTI SANITARI Assemblare il contenitore
PERICOLOSI A RISCHIO avendo cura di assicurare la
INFETTIVO TAGLIENTI E perfetta chiusura delle parti ad
PUNGENTI” cod CER 180103* incastro
o 180202* e simbolo di rischio Introdurre i rifiuti taglienti e
biologico acuminati, immediatamente
dopo l’uso, senza ricoprire o
incappucciare aghi e punte
Non riempire i contenitori per
più dei ¾ della loro capacità
Non travasare i rifiuti da un
contenitore ad un altro
Una volta riempiti, i contenitori
del tagliente, vanno messi
all'interno dei sacchi colorati
nell’imballaggio a perdere
(cartonplast) o in polietilene
rigido per Rifiuti Sanitari
Pericolosi
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5.3.3. ALTRI RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO PARTICOLARI
MODALITÀ DI SMALTIMENTO
ORGANI E PARTI ANATOMICHE Come tabella 2a, 2b, 2c, Come tabella 2a, 2b, 2c,
NON RICONOSCIBILI (INCLUSI I
DENTI)
Rifiuti pericolosi a rischio infettivo
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TABELLA 3 – ALTRI RIFIUTI SANITARI CHE RICHIEDONO
PARTICOLARI MODALITA’ DI SMALTIMENTO (incenerimento)
TIPOLOGIA DI RIFIUTO MODALITÀ DI UTILIZZO DEI RACCOLTA E
CONTENITORI ASPORTAZIONE
I rifiuti sanitari assimilati agli urbani vanno depositati negli appositi contenitori
per rifiuti assimilati ad urbani e per la raccolta differenziata situati all’interno o
all’esterno della struttura e vanno seguite le procedure di smaltimento previste in
quella specifica area comunale
N.B. I contenitori esterni vengono messi a disposizione dalla ditta incaricata dello
smaltimento, che ne è la proprietaria secondo le procedure previste in quell’area territoriale
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NON INSERIRE
• Materiale non organico
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RIFIUTI DI AMALGAMA • Contenitori appositi rigidi con • Non viene prevista una
PRODOTTI DA INTERVENTI chiusura ermetica periodicità nello smaltimento.
ODONTOIATRICI (cod CER • Il personale incaricato
180110) provvederà al trasporto
nell'apposita area di deposito
PERICOLOSO temporaneo più vicina al luogo
di produzione
• Per lo smaltimento va contattato
l’Ufficio Provveditorato della
sede centrale che provvederà
ad avvertire la ditta incaricata al
ritiro.
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TABELLA 9– RIFIUTI SANITARI NON A RISCHIO INFETTIVO
• termometri e sfigmomanometri rotti o non più funzionanti contenenti mercurio,
• amalgama da interventi odontoiatrici
• Liquidi di sviluppo e fissaggio prodotti negli ambulatori odontoiatrici
• Pile e accumulatori toner, cartucce per stampanti
• Imballaggi di scarto vuoti contenenti residui di sostanze pericolose
• Filtri di impianti di ventilazione e condizionamento
Per tutte queste tipologie di rifiuto l’Azienda ha attivato modalità di conferimento specifiche
TONER, CARTUCCE PER • Contenitori appositi forniti • Non viene prevista una
STAMPANTI dalla/e ditta/e convenzionate periodicità nello smaltimento
Cod. CER 080318 recante la scritta che indichi il • Per lo smaltimento va
NON PERICOLOSO tipo di rifiuto contattato l’Ufficio
Provveditorato della sede
centrale che provvederà ad
avvertire la ditta incaricata al
ritiro.
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PROCEDURA
GESTIONE DEI RIFIUTI
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TABELLA 9– RIFIUTI SANITARI NON A RISCHIO INFETTIVO
• termometri e sfigmomanometri rotti o non più funzionanti contenenti mercurio,
• amalgama da interventi odontoiatrici
• Liquidi di sviluppo e fissaggio prodotti negli ambulatori odontoiatrici
• Pile e accumulatori toner, cartucce per stampanti
• Imballaggi di scarto vuoti contenenti residui di sostanze pericolose
• Filtri di impianti di ventilazione e condizionamento
Per tutte queste tipologie di rifiuto l’Azienda ha attivato modalità di conferimento specifiche
Se non bonificati
• Contenitori appositi distinti per
caratteristica del rifiuto (taniche
di plastica, bombolette spray)
forniti dalla ditta al cui interno
viene posto un sacco nero
• Una volta chiusa la confezione,
scrivere la data di
confezionamento ed il nome del Pag. 27 di 41
Servizio
• Conservare i contenitori in
luogo idoneo, ben chiusi
PROCEDURA
GESTIONE DEI RIFIUTI
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TABELLA 9– RIFIUTI SANITARI NON A RISCHIO INFETTIVO
• termometri e sfigmomanometri rotti o non più funzionanti contenenti mercurio,
• amalgama da interventi odontoiatrici
• Liquidi di sviluppo e fissaggio prodotti negli ambulatori odontoiatrici
• Pile e accumulatori toner, cartucce per stampanti
• Imballaggi di scarto vuoti contenenti residui di sostanze pericolose
• Filtri di impianti di ventilazione e condizionamento
Per tutte queste tipologie di rifiuto l’Azienda ha attivato modalità di conferimento specifiche
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PROCEDURA
GESTIONE DEI RIFIUTI
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Manutenzioni darne comunicazione alla Provincia al fine di
esclusione di responsabilità.
Comprende:
• 1 arredi d'ufficio: obsoleti e non più utilizzati
• 2 attrezzature informatiche: obsoleti e non più utilizzate
• 3 apparecchiature medicali: obsolete e non più utilizzate
La rimozione potrà essere effettuata previa acquisizione dell’estratto del verbale in cui si
autorizza la dismissione dei beni, da allegare alla richiesta.
N.B. Sino al momento del ritiro del bene di cui è stato richiesto il fuori uso, con conseguente
cancellazione e scarico dall’inventario dello stesso , è responsabile della sua custodia il
Consegnatario dei beni del reparto / servizio.
5.4 MONITORAGGIO
Dopo sei mesi dall’applicazione verrà effettuato un monitoraggio da parte della Direzione
Sanitaria di staff della procedura al fine di verificare la correttezza e fattibilità in tutti i suoi
passaggi con le relative responsabilità .
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PROCEDURA
GESTIONE DEI RIFIUTI
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7. ARCHIVIAZIONE
I Direttori Strutture Complesse, di Strutture Semplici e i Coordinatori di equipe assistenziali
di natura infermieristica, tecnico sanitaria, riabilitativa o della prevenzione provvedono
all’archiviazione e conservazione della procedura e hanno anche la responsabilità del ritiro
e distruzione della procedura in caso di modifiche.
8. DESTINATARI
Tutto il personale dell’Azienda e delle singole strutture territoriali possono essere individuati
quali destinatari del documento prodotto.
9. ALLEGATI
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PROCEDURA
GESTIONE DEI RIFIUTI
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ALLEGATO 1
DISTRETTO NORD
ANDREIS ADI
BARCIS P.zza Vitt.Emanuele ADI
ADI
RSA
MANIAGO Via Unità d'Italia Poliambulatori+Dent. Deposito temporaneo
Guardia medica
Consultorio
MEDUNO Via del Municipio Guardia medica
ADI
CLAUT Via Giordani Poliambulatorio
Guardia medica
ADI
Poliambulatori+Dent.
SPILIMBERGO Via Raffaello,1 Deposito temporaneo
Guardia medica
Consultorio
S. GIORGIO RICH. Ambul. Inf. (ADI)
SEQUALS Ambul. Inf. (ADI)
MONTEREALE
VALC. Ambul. Inf. (ADI)
VITO D'ASIO Loc.Anduins, Via Macilas,1 Guardia Medica
LESTANS Ambulatorio inf. (ADI)
TRAVESIO Ambulatorio inf. (ADI)
DISTRETTO SUD
Poliambulatorio+Dent.
Via XXV Aprile,40 ADI
AZZANO DECIMO deposito temporaneo
RSA
Via Mores di Sotto,68 Guardia Medica
Ambulatori
FIUME VENETO Piazza Marconi,1
ADI
Poliambulatorio+Dent.
PRATA DI PN Via Raffaello Sanzio,3 ADI 5/6 cartoni settimana
Consultorio
PASIANO DI PN Via Coletti,2 ADI
ADI
ZOPPOLA Via Leonardo da Vinci,4
Ambulatori
piccola: l'inf. porta ad
PRAVISDOMINI Ambulatori Azzano
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PROCEDURA
GESTIONE DEI RIFIUTI
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DISTRETTO URBANO
Poliambulatorio+Dent.
CORDENONS Via Makò 8 settimana
ADI
Via S.Quirino,5 ADI a breve verrà trasferito
Guardia Medica
PORDENONE Via Revedole
RSA
Via Montereale,28 Consultorio 2 settimana
ROVEREDO Via Carducci,42 RSA Deposito Temporaneo
Ambulatorio
SAN QUIRINO Via S.Rocco,11 5 mese
ADI
Poliambulatori +Dent.
Via Marconi,1
PORCIA ADI
Via Risorgive Ambulatorio a breve verrà trasferito
DISTRETTO EST
Poliambulatorio+Dent.
ADI
SAN VITO P.le Linteris,7 Deposito Temporaneo
Consultorio
HOSPICE
DISTRETTO OVEST
ADI
AVIANO Via C.Battisti,8 2/3 settimana
Poliambulatorio
LOC.
Via Barcis
PIANCAVALLO Guardia Medica 1 settimana
BRUGNERA Via Fermi,2 ADI 1 settimana
BUDOIA Via Panizzut Ambulatorio 1 ogni 15gg
CANEVA Via Roma 60/A Ambulatorio 1/2 ogni 15gg
FONTANAFREDDA Via del Parco Ambulatorio 1 settimana
POLCENIGO Via Plebiscito,3 Poliambulatorio 1 ogni 15gg
ADI
SACILE Via Ettoreo,4 Poliambulatorio Deposito Temporaneo
RSA
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PROCEDURA
GESTIONE DEI RIFIUTI
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DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Vaccinazioni
Via Unità d'Italia Deposito temporaneo
MANIAGO Medicina dello sport
Via Rosa Brustolo Veterinaria
Via Della Vecchia Vaccinazioni
1/2 mese
PORDENONE Ceramica,1 Medicina dello sport
Fraz Villanova Veterinaria
TORRE Via Piave,54 Vaccinazioni 1/2 ogni 15gg
Veterinaria
AVIANO Via C.Battisti,8 2/3 settimana
Vaccinazioni
AZZANO DECIMO Via XXV Aprile,40 Vaccinazioni
CLAUT Via Giordani Vaccinazioni
FIUME VENETO Piazza Marconi,1 Veterinaria
MEDUNO Via del Municipio Vaccinazioni
PRATA DI PN Via Raffaello Sanzio,3 Vaccinazioni
Vaccinazioni
SAN VITO P.Le Linteris,7 Veterinaria Deposito Temporaneo
Medicina dello sport
Veterinaria
SACILE Via Ettoreo,4 Vaccinazioni Deposito Temporaneo
Medicina dello sport
SAN QUIRINO Via S.Rocco,11 Veterinaria
Veterinaria
SPILIMBERGO Via Raffaello,1 Deposito Temporaneo
Vaccinazioni
ZOPPOLA Via Leonardo da Vinci,4 Vaccinazioni
DIPARTIMENTO DIPENDENZE
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PROCEDURA
GESTIONE DEI RIFIUTI
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Gravi-gravissimi
SACILE Via Ettoreo,4 CENTRO Diurno- Deposito temporaneo
disabili
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PROCEDURA
GESTIONE DEI RIFIUTI
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ALLEGATO 2
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AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N. 6 “FRIULI OCCIDENTALE”
33170 Pordenone - Via Vecchia Ceramica, 1 - C.P. 232
Tel. 0434/369111 - Fax. 0434/523011 - C.F. / P. Iva 01278420938
PROCEDURA
GESTIONE DEI RIFIUTI
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Poliambulatorio+Dent. Operatore
CORDENONS Via Makò 8 settimana sanitario
ADI
Operatore
TORRE Via Piave,54 Vaccinazioni 1/2 ogni 15gg aziendale d
Operatore
Vaccinazioni 5 mese aziendale d
Operatore
SAN QUIRINO Via S.Rocco,11 ADI sanitario
Operatore
Veterinaria aziendale d
V.Montereale ,24c/o
Operatore
AOSMA DSM - SPDC sanitario
Via Montereale 28 CSM
Operatore
Via Montereale,28 SERT 2 settimana sanitario
Operatore
Via Montereale,28 Consultorio 2 settimana sanitario
Operatore
Via de Paoli,21 DSM 2 settimana aziendale
PORDENONE Operatore
Via Revedole Guardia Medica aziendale
RSA ESTERNO
Necroscopo Necroscopo
Via Della Vecchia
Ceramica,1 Vaccinazioni Operatore
1/2 mese aziendale
Medicina dello sport
Operatore
Fraz. Villanova Veterinaria sanitario
a breve verrà
Via S.Quirino,5 ADI+Amb. Inf. trasferito
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PROCEDURA
GESTIONE DEI RIFIUTI
revisione:1 del 01.02.2011
ROVEREDO Via Carducci,42 RSA ESTERNO
Operatore
Via Marconi,1 Poliambulatorio+Dent. aziendale
PORCIA ADI Operatore
Via Risorgive Ambulatorio NUOVA SEDE sanitario
Guardia Medica
Poliambulatorio+Dent.
Operatore
Consultorio sanitario
ADI
HOSPICE
SAN VITO P.le Linteris,7 Vaccinazioni
Operatore
Veterinaria sanitario
Medicina dello sport
Operatore
SERT sanitario
Operatore
ADI sanitario d
Operatore
AVIANO Via C.Battisti,8 Poliambulatorio 2/3 settimana aziendale
Veterinaria Operatore d
2/3 settimana aziendale
Vaccinazioni
Operatore
BUDOIA Via Panizzut Ambulatorio+ADI 1 ogni 15gg sanitario
LOC. d
Via Barcis Operatore
PIANCAVALLO Guardia Medica 1 settimana aziendale
POLCENIGO Via Plebiscito,3 Poliambulatorio 1 ogni 15gg
Operatore
ADI sanitario
Operatore
Poliambulatorio+Dent. sanitario
operatore
Centro Diurno DISABILI aziendale
Operatore
Via Ettoreo,4 RSA sanitario
SACILE Operatore
SERT sanitario
Veterinaria
Operatore
Vaccinazioni sanitario
Medicina dello sport
operatore
Via Trento,1 DSM aziendale
BRUGNERA Via Fermi,2 ADI 1 settimana
Operatore d
CANEVA Via Roma 60/A Ambulatorio+ADI 1/2 ogni 15gg sanitario
FONTANAFREDDA Via del Parco Ambulatorio+ADI 1 settimana
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PROCEDURA
GESTIONE DEI RIFIUTI
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ALLEGATO 3
DOCUMENTO DI TRASPORTO SU STRADA DI MERCI PERICOLOSE (ADI-VETERINARI)
Nome e indirizzo dello SPEDITORE: Documento di Trasporto su strada di merci pericolose.
AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI
N° 6 – FRIULI OCCIDENTALE Automezzo: Tipo………………….Targa………….……..
Via Vecchia Ceramica ,1 33170 Pordenone
Distretto Sanitario …… N° Documento(*)………………….. …del …………….…
Servizio di Assistenza Domiciliare Infermieristica
Materia contenente: Rifiuto, UN 3291 – RIFIUTI Nome ed indirizzo del VETTORE:
OSPEDALIERI NON SPECIFICATI, N.A.S. (Rifiuti AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N° 6 “FRILUI
sanitari pericolosi - Rifiuti sanitari pericolosi, OCCIDENTALE N.6” Via Vecchia Ceramica,1 33170
taglienti e pungenti), 6.2, II, A.D.R. Pordenone
Luogo di partenza: Istruzioni di sicurezza per il trasporto su strada di rifiuti
Abitazione di assistiti nei Comuni di: sanitari pericolosi:
……………..; ………….; …………….; Natura del pericolo: può provocare infezioni
……………..; ………….; …………….; Mezzi protettivi personali: guanti
……………..; ………….; …………….; Primi interventi, del conducente in caso d’incidente:
fermare il motore
Ambulatorio periferico di ______________ Avvertire i soccorritori (polizia e vigili del fuoco) del
trasporto di materie infettanti
Comportamento in caso di perdite o spandimenti del rifiuto:
Luogo di destinazione (timbro sede di riferimento indossare i mezzi protettivi. Avvertire il proprio
dell’Operatore Sanitario). responsabile per organizzare la raccolta in altri idonei
Azienda Servizi Sanitari n. 6 “Friuli Occidentale” contenitori della sostanza fuoriuscita e la sanificazione.
Distretto Sanitario ……….., Via ………. Primo soccorso: togliersi gli indumenti contaminati,
consultare un medico.
Nome della sostanza trasportata:
RIFIUTI OSPEDALIERI NON SPECIFICATI, Massa lorda: (**)
N.A.S., (Rifiuti sanitari pericolosi ,Rifiuti sanitari
pericolosi, taglienti e pungenti) litri 20 – numero dei colli: 1 ;
Numero ONU: UN 3291 litri 40 – numero dei colli: 1 ;
Classe:: 6.2
Gruppo d’imballaggio: II
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GESTIONE DEI RIFIUTI
revisione:1 del 01.02.2011
DOCUMENTO DI TRASPORTO SU STRADA DI MERCI PERICOLOSE (GENERICO)
Nome e indirizzo dello SPEDITORE: Documento di Trasporto su strada di merci pericolose.
AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI
N° 6 – FRIULI OCCIDENTALE Automezzo: Tipo………………….Targa………….……..
Via Vecchia Ceramica ,1 33170 Pordenone
N° Documento(*)………………….. …del …………….…
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PROCEDURA
GESTIONE DEI RIFIUTI
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