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GIUSEPPE FERRANDI, Emilio Chiocchetti e la cultura filosofica italiana : una

nota di discussione, in «Archivio trentino» (ISSN: 1125-8225), 51/2 (2002),


pp. 307-311.

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Giuseppe Ferrandi

Emilio Chiocchetti
e la cultura filosofica italiana
una nota di discussione

Il 29 dicembre del 1906 p. Emilio to risulta evidente come il program-


Chiocchetti in una lettera al confra- ma di lavoro, portato avanti con
tello Orazio Dell'Antonio indicava coerenza fin dall'esordio della sua
la direzione di marcia del suo itine- attività di studioso, sia ispirato alla
rario intellettuale e della sua ricerca ricerca di un confronto con la pro-
filosofica: «cerco di conoscere [... ) spettiva della modernità, con i suoi
gli ultimi risultati della disciplina che temi, le sue logiche, i suoi linguag-
studio, per vivere col mio tempo e gi. Anche se non dichiarate ed
imparare le parole che il mio tempo esplicitate si registrano ampie e si-
vuole e intende». Chiocchetti era gnificative convergenze con gli
impegnato in quegli anni nella spe- orientamenti più innovativi della
cializzazione in filosofia presso il cultura del primo Novecento, orien-
romano Collegio internazionale di S. tamenti che non si risolvono per
Antonio. Nel 1908 avrebbe conse- Chiocchetti nell'ambito della cultu-
guito il titolo di Lettore generale e ra cattolica e nei confini nazionali.
quindi l'abilitazione all'insegnamen- Rispetto alla cultura italiana egli
to della filosofia nelle scuole e negli sembra sintonizzato con il lavoro di
istituti superiori gestiti dall'ordine rinnovamento teorico proposto in
francescano. modo diverso da riviste quali il Leo-
Si tratta di un periodo nel quale il nardo di Papini, la Voce di Prezzolini,
filosofo nativo di Moena era impe- la Cultura sociale di Romolo Murri,
gnato nella lettura di opere fonda- la Rivista storico-critica delle scien-
mentali per la sua formazione di stu- ze religiose di Bonaiuti e il Rinno-
dioso: innanzitutto i testi rosminiani, vamento dei modernisti lombardi. In
ma anche Descartes, Spinoza e generale la sua impostazione sem-
Kant. Dal carteggio e dagli scritti bra respirare quel clima di grande
autobiografici che egli ci ha lascia- fermento caratterizzato dalla presen-
308 za di Benedetto Croce e dalla pub- filosofia neoscolastica retto dal car-
blicazione, a partire dal 1903, dei dinale Désiré Mercier, dove soggior-
fascicoli della Critica. Nuove filoso- nò per quindici mesi.
fie, nuovi indirizzi, che per Chioc- La permanenza a Lovanio e il suc-
chetti si traducevano nello studio e cessivo periodo trascorso presso
nella discussione del pragmatismo l'Università di Bonn, la Facoltà Te-
americano di Peirce e James con la ologico-filosofica di Fulda, dove co-
dichiarata finalità di sottrarre le ra- nobbe Kostantin Gutberlet, e a
gioni della scienza al monopolio del- Vienna, per altri intensi sette mesi,
la cultura positivistico-materialista, come uditore delle lezioni di psico-
nell'approfondimento delle opere di logia di Wundt, contribuirono a pre-
Bergson e nel tentativo di seguire sto- cisare e ad aprire maggiormente i
ricamente e teoreticamente la via propri interessi in campo filosofico
dello spiritualismo francese inaugu- e scientifico. Sui caratteri di questa
rata da Maine de Biran e rilanciata apertura pesò sicuramente, come
nella seconda metà del XIX secolo risulta dal carteggio conservato
da Ravaisson e Boutroux. presso l'archivio provinciale dei Fra-
Egli si muove in questo orizzonte e ti Minori di Trento, l'incontro e la
durante gli anni romani completa il frequentazione con P. Agostino Ge-
proprio corso di studio approfon- melli, rapporto fondamentale per
dendo lo studio della matematica comprendere il ruolo e la posizione
ma specialmente della biologia e di Chiocchetti all'interno della cul-
della fisiologia, per poi approdare tura filosofica italiana e, più in spe-
alla psicologia. In questo contesto cifico, le vicende della sua carriera
giova ricordare come egli fosse giun- accademica e l'appartenenza alla
to agli studi filosofici, e quindi alla scuola neoscolastica. Gli articoli
specializzazione presso il Collegio di pubblicati sulla Rivista di filosofia
S. Antonio, dopo che gli erano stati neoscolastica testimoniano l'ampio
preclusi gli studi biblici. I suoi supe- spettro di questioni sui quali Chioc-
riori avevano infatti respinto la sua chetti è impegnato in questi anni:
richiesta di ottenere il trasferimento segnalazioni, recensioni, studi per
presso l'Istituto biblico francescano rendere conto delle novità prove-
di Gerusalemme e presso la facoltà nienti dalla neoscolastica tedesca,
teologica di Vienna. in particolare la riflessione prodotta
Dopo l'esperienza romana era rima- dalla Philosophisches Jahrbuch e
sto a Rovereto fino all'autunno del da Gutberlet, e dalla scuola di
1910, quando si recò presso l'Uni- Lovanio, articoli dedicati al pragma-
versità cattolica di Lovanio, centro tismo, i primi interessi per la filoso-
internazionale di irradiazione della fia idealistica italiana, che saranno

Giuseppe Ferrandi
il filone di studio e di ricerca che lo italiana ricerca la propria originale 309
videro più impegnato con le due via e il suo peculiare approccio al
monografie dedicate a La filosofia problema del rinnovamento del pen-
di Benedetto Croce, uscita nel 1915 siero tomistico. A Chiocchetti ven-
in una prima edizione con la rac- ne affidato da Gemelli un incarico
colta degli articoli pubblicati tra il di grande significato strategico te-
1912 e il 1914 sulla Rivista di filo- stimoniato dalla fitta corrisponden-
sofia neoscolastica, in una seconda za che si è sviluppata tra i due
e in una terza edizione rispettivamen- confratelli e che ci è giunta grazie
te nel 1920 e nel 1924 rivedute e alla conservazione e al riordino del
ampliate, e a La filosofia di Giovan- suo archivio. Innanzitutto, come si
ni Gentile, uscita nel 1922 ed in una è già accennato, la conoscenza di-
seconda edizione nel 1925. retta delle scuole della neoscolastica
Lo studio della filosofia idealistica di area francese, belga e tedesca.
italiana, interesse decisamente pre- Una conoscenza costituita da rap-
valente e caratterizzante l'opera di porti diretti con i massimi esponen-
Chiocchetti a cui si deve la sua no- ti di questo indirizzo, ma anche da
torietà, muove da una precisa op- un lavoro di divulgazione e di colle-
zione teoretica condivisa e formu- gamento che Chiocchetti svolse pub-
lata da Gemelli e comune alla scuo- blicando numerosi articoli sulla Ri-
la neoscolastica italiana. Nei con- vista di filosofia neoscolastica oltre
fronti dell'idealismo, che secondo il ad una segnalazione altrettanto si-
fondatore dell'Università cattolica di gnificativa sulla Revue Néo Scolas-
Milano «ha avuto il merito di aver tique de Philosophie, edita a Lova-
resuscitato negli italiani il senso del- nio, dove nel 1911 recensiva la re-
la storia e della continuità dello svi- lazione di Gemelli tenuta al Congres-
luppo storico, ponendo la cultura ita- so internazionale di filosofia di Bo-
liana in contatto diretto con tutta la logna. l.'.argomento era di partico-
moderna filosofia europea», non lare interesse. Gemelli, prendendo
andava attuata nessuna forma di parte al Congresso voluto e organiz-
ostracismo e di chiusura, ma si trat- zato dal matematico ed epistemo-
tava di assimilarne, sempre secon- logo Federigo Enriques, aveva af-
do la formula utilizzata dal Gemelli frontato i rapporti tra scienza e filo-
nel Contributo alla filosofia scola- sofia, e Chiocchetti insisterà su que-
stica del 1932, «quanto in esso vi è sto tema centrale proponendolo
di vitale». È proprio nella dimensio- come titolo di una sua relazione let-
ne della storicità, e di conseguenza ta in occasione della seduta inau-
nel rapporto privilegiato con il gurale della Società per gli studi fi-
neoidealismo, che la neoscolastica losofici e psicologici che si tenne a

Emilio Chiocchetti e la cultura filosofica italiana


310 Mìlano il 29 maggio 1913. Coinci- che la filosofia tradizione risolve nel
denza importante perché la Società senso della trascendenza ... Il Croce
era stata fondata da Agostino Ge- vede il mondo e si ferma lì; il Genti-
melli e perché questa uscita mila- le vede il mondo e lo afferma come
nese rappresenta il suo esordio, il pre- Dio».
ludio ad una cattedra che egli con- Il suo incontro con il crocianesimo,
quisterà incontrando molte resisten- la rivendicazione di una funzione al-
ze solo nel 1930, dopo un periodo di tamente positiva dell'idealismo nel
cinque anni in cui fu incaricato di rinnovamento della cultura italiana
storia della filosofia moderna. ed europea, caratterizzano la figura
I..:altra direttrice dell'impegno di e l'opera di questo pensatore.
Chiocchetti è rappresentata dai suoi Chiocchetti rivendica contro l'im-
lavori sulla filosofia di Croce e di manentismo idealistico crociano
Gentile. Si tratta, come si è accen- una concezione gnoseologica soli-
nato, di un tema di grande impor- damente ancorata ad un realismo
tanza e di difficile interpretazione. teistico. Su questo aspetto, su que-
Le due monografie hanno un tono sta sua collocazione, non possono
completamente diverso: di grande essere avanzati dei dubbi. Lo stes-
apertura e disponibilità nei confronti so dibattito suscitato dalle due
di Benedetto Croce, che valse a monografie, che coinvolse esponenti
Chiocchetti l'epiteto confezionato della filosofia idealistica della leva-
da Papini di essere rimasto l'unico tura di Ugo Spirito, indica il rilievo
discepolo del filosofo napoletano, e con il quale la cultura italiana con-
di una manifesta ostilità nei con- siderò il contributo e le critiche pro-
fronti di Giovanni Gentile. «Da tutti poste da Chiocchetti. Un rilievo che
e due - traeva le conclusioni Chioc- appare evidente scorrendo i nomi
chetti nelle ultime pagine del volu- dei corrispondenti di Chiocchetti, la
me dedicato a Gentile - dobbiamo fitta rete di relazioni che egli man-
imparare a vedere e cogliere la tenne nel corso della sua carriera ac-
organicità, la metodicità, la moder- cademica - scientifica, relazioni e
nità e la concretezza storica del sa- contatti coltivati con fatica anche a
pere», ma nel caso dell'attualismo fronte dell'avanzare della malattia.
gentiliano il giudizio e la contrap- L'archivio si propone nella sua ric-
posizione con la concezione cristia- chezza a partire dalle numerose let-
na sono netti. «Il Croce tratta e ri- tere di Agostino Gemelli sulla cui
solve problemi che anche la filoso- rilevanza si è già insistito, ma an-
fia tradizionale considerava come che di Bruno Nardi e del gruppo di
immanenti; il Gentile invece risolve filosofi protagonisti della neoscolas-
nel senso dell'immanenza problemi tica e della cultura cattolica del No-

Giuseppe Ferrandi
vecento: Gustavo Bontadini, Carlo Gino Onestinghel e con altri intel- 311
Giacon, Francesco Olgiati, M.F. lettuali e cultori della storia trenti-
Sciacca, per finire con Sofia Vanni na. Nel corso di questi incontri si
Rovighi. Ne esce l'immagine di un definivano grandi progetti per il do-
protagonista di primo piano del di- poguerra, per la ricostruzione della
battito filosofico e di un irytellettuale vita culturale, per la rinascita di una
che mantenne sempre un rapporto terra colpita dalla guerra e segnata
non formale con la propria terra, con da grandi cambiamenti. Le carte
le sue istituzioni scolastiche ed ac- d'archivio documentano la propo-
cademiche. La lezione idealistica sta di una collana di pubblicazioni,
della storicità come dimensione fon- i Monumenta Tridentina, che avreb-
damentale per lo sviluppo del sape- bero dovuto occupare le migliori
re e della conoscenza trova anche energie intellettuali disponibili in
in questo aspetto un riscontro im- quegli anni. Chiocchetti non parte-
portante. Negli ultimi mesi del pri- cipò poi a simili progetti, ma nel
mo conflitto mondiale Chiocchetti, tracciare il suo profilo. e pensando
che dal settembre del 1918 raggiun- ad un adeguato approfondimento
se la Val di Non dopo aver trascor- della sua figura, si ritiene impossi-
so l'intero periodo bellico in Austria, bile prescindere da questa sua «ap-
partecipò a numerose riunioni con partenenza».

Emilio Chiocchetti e la cultura filosofica italiana

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