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SLAVOJ ZIZEK q Tredici volte Lenin Per sovvertire il fallimento del presente Titolo dell’opera originale DIE REVOLUTION STEHT BEVOR. DREIZHEN VERSUCHE ZU LENIN © Suhrkamp Verlag Frankfurt am Main 2002 Traduzione dal manoscritto originale inglese di FEDERICO RAHOLA © Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano Prima edizione in “Campi del sapere” aprile 2003 ISBN 88-07-10348-6 in uscita, interviste, reading, commentie percorsi di lettura. Aggiornamenti quotidiani Tra due rivoluzioni Naturale che la prima reazione all'idea di ritornare su Lenin sia stata un’esplosione di risate piene di sarcasmo: nulla da dire su Marx, del resto oggi anche a Wall Street c’é gente che lo ama... Marx, il poeta della merce, Marx che ci ha restituito una foto- grafia assolutamente perfetta delle dinamiche del capitalismo, Marx che ha descritto l’alienazione e la reificazione della vita quo- tidiana sotto il capitale... Ma Lenin no! Non vorrai dawvero fare sul serio! Lenin?... non rappresenta forse i] FALLIMENTO di ogni tentativo di attuare Marx, l’enorme catastrofe che ha segnato in modo indelebile Y'intera vicenda politica del xx secolo, l’espe- rienza di socialismo reale che é sfociata in dittature economica- mente a dir poco rovinose? Cosi, se esiste un motivo di consenso diffuso nell’odierna si- nistra radicale (0 in quello che ne resta), con ogni probabilita lo si trova proprio nella.convinzione che oggi, per poter dare vitaa un progetto politico altrettanto radicale, occorra lasciarsi alle spalle ogni tipo di filiazione leninista: I'ossessiva centralita della lotta di classe, l'enfasi sul partito come forma di organizzazione assoluta, la violenta presa di potere rivoluzionaria, la conseguente e necessaria “dittatura del proletariato”: tutti concetti che ci ap- paiono pit che altro dei veri e propri zombie da cui fuggire ter- rorizzati — sempre ammesso che la sinistra voglia davvero avere una qualche minima chance di sucesso in questa fase storica, nell’era del tardo-capitalismo “postindustriale”... Il problema con questo tipo di ragionamenti, all’apparenza convincenti, é che assumono tutti e troppo facilmente un‘imma- gine convenzionale e profondamente radicata di Lenin: quella dello scaltro leader rivoluzionario che, dopo aver esposto le linee di fondo del suo pensiero e della sua prassi politica in Che fare?, le mette in atto seguendo una logica lineare e spietata. E se in- vece ci fosse un’altra storia da raccontare su Lenin? Certo, non

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