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Potatura delle piante

p
ornamentali
Dr. Agr.
Ri
Riccardo
d Antonaroli
A t li
studioantonaroli@antonaroliriccardo.191.it
http://www.reteimprese.it/studioantonaroli
Indice
• Potare è necessario?
• Introduzione: organografia,
conformazione, accrescimento
• Meccanismi di difesa delle
piante
• Motivi della potatura
• Principali operazioni di
potatura
• Epoca di potatura
• Casi particolari di potatura
• Come salire sull’albero
• Consolidamento e cavità
• Abbattimento
• La organizzazione di un cantiere
Potare è necessario?

• In ambiente
urbano
esistono dei
bersagli: non
è possibile
affidarsi
ffid i alla
ll
autopotatura
Albero: organografia
Branche e rami: inserzione

Branch Defense
Zone

Branch Bark Ridge

Branch Collar
Branche e rami:
inserzione
Ramo: organografia
Ramo: crescita e
vigore

• La crescita annuale è indice del


vigore (capacità della pianta di
crescere in un certo luogo)
Sezione del tronco
Classificazione
gemme
•Dormienti o ibernanti
•Pronte
•Sostituzione
•Latenti
•Avventizie
Tipi di gemme
Le gemme delle
conifere

• La maggior
gg parte delle conifere non
p
possiede gemme dormienti e
avventizie lungo il tronco e i rami:
non possono produrre nuova
vegetazione
t i d l legno.
dal l
• Possono emettere nuove foglie solo da
gemme che si trovano sulle parti non
ancora lignificate, cioè sui rametti
ancora verdi.
Classificazione rami

•A legno (polloni e
succhioni)
•A frutto (p.es.
drupacee)
p )
•Misti (p.es. pomacee)
Anticipati
•Anticipati
•Di prolungamento
•Branche
Rami corti
(brachiblasti)
• Portano le
foglie (Pinus,
Ginkgo)
g )
• Portano fiori
e quindi
frutti
(Ginkgo,
Malus,
Prunus))
• Spesso hanno
vita breve
CRESCITA
SIMPODIALE
• Aesculus
hippocastanum
• Betula spp.
• Castanea sativa
• Magnolia
grandiflora
• Syringa vulgaris
• Tilia spp.
• Ulmus spp.
Conformazione della
pianta

Struttura scheletrica

Gradiente vegetativo Lunghezza rami e branche Lunghezza internodi


Angolo di inserzione rami e branche
P t
Portamento
t naturale
t l

• Conoscere il
portamento
naturale
tipico della
specie: la
potatura
deve
rispettarlo.
Portamento naturale
M
Meccanismi
i i di difesa
dif

Quando un albero è ferito,


ferito la superficie
esposta può diventare la sede iniziale di un
processo di degradazione del legno.
Per proteggersi dalla diffusione del
decadimento verso i tessuti sani,, g
gli alberi
mettono in atto dei meccanismi per isolare
l’area malata.
Meccanismi di difesa:
la catena di
microrganismi
• Appena l'albero è ferito i
microrganismi presenti sulla corteccia
e nell'aria contaminano la superficie
d ll ferita.
della f i M l i di essii sono in
Molti i
grado di colonizzare il legno e di
invaderlo, nonostante l'albero produca
sostanze chimiche che ne inibiscono
lo sviluppo. Inizialmente sono più
attivi i microrganismi pionieri (funghi
imperfetti e batteri) che utilizzano il
contenuto delle cellule dello xilema.
Successivamente prendono il
sopravvento i funghi agenti di carie,
che hanno la capacità di degradare la
cellulosa e la lignina della parete
cellulare.
Meccanismi di difesa
Meccanismi di difesa
Meccanismi di difesa:
zona di barriera
• Fisicamente molto
sottile (1-3 mm),
impregnata di
acqua e composti ti
tossici (fenoli,
acido gallico, ecc).
• Resistente, ma
fisicamente
fragile (tagli, urti,
danni da freddo,
stress
t id i
idrico
estivo, analisi
strumentali
invasive))
Mai rompere le
barriere
Perchè potare?

• Ridurre od
eliminare
p
problemi
strutturali o
sanitari
dell’albero
• Favorire una
crescita
equilibrata,
q ,
così da ridurre
la necessità di
futuri tagli
g
Quanto potare?
Quanto potare?

• L’età fisiologica, non


anagrafica, influisce sulla
quantità massima di foglie
eliminabile con un intervento
di potatura:
• - albero giovane o maturo e
vigoroso: fino al 25%
•- albero veterano o
deperiente: fino al 10%
Potatura severa:
influenza dell’età
• Albero giovane: il rapporto
tra foglie e legno rimane a
favore delle foglie
• Albero veterano o
deperiente: la percentuale di
foglie è già insufficiente. La
potatura severa accelera il
degrado progressivo
dell’albero
Perché evitare le
potature severe
• La
L riduzione
id i della
d ll superficie
fi i fogliare
f li sii traduce
t d in
i una
minore disponibilità di nutrienti per le radici e le altre
parti dell’albero.
• L’esposizione frequente della corteccia dei rami più
interni alla luce diretta del sole può provocarne il
surriscaldamento con conseguente necrosi dei tessuti.
• Il taglio dei rami si traduce in un’abbondante
produzione di germogli inseriti debolmente che, col
tempo, possono divenire pericolosi.
• Il legno dei monconi rilasciati dopo il taglio è
vulnerabile all’attacco dei funghi patogeni, poiché i
monconi sono incapaci di produrre barriere chimiche di
difesa o di ricoprire completamente la ferita.
• La perdita della parte superiore della chioma porta
l’albero a raddrizzare le giovani branche rimaste o a
costituire dei ricacci verticali,
verticali con formazione di
biforcazioni assurgenti e codominanti, che presentano
spesso alla inserzione della corteccia inclusa.
Gli alberi sono
strutture statiche e
dinamiche
Eliminare delle
branche e statica
• La rimozione di parti della
chioma altera il comportamento
fisico dell’insieme delle branche:
queste alterazioni posso rendere
le porzioni di chioma rilasciate
soggette
gg a danni dovuti ad agenti
g
meteorologici.
• CONSEGUENZA: RIMUOVERE
IL MINOR NUMERO DI
BRANCHE POSSIBILE!
Eliminare delle
branche e statica
Albero piccolo Albero medio Albero gigante
(h < 10 m) (h 10-60 m) (> 60 m)

Hanno la Hanno la Hanno la


maggior maggior massa maggior massa
proporzione di nelle branche nel tronco
foglie
g
Al vento le Comportamento La inerzia della
foglie cambiano al vento legato a massa del
conformazione portamento e tronco
proporzione tra minimizza
branche effetti del vento
Statica: Statica: Statica:
eliminare eliminare eliminare
branche poco branche molto branche poco
pericoloso pericoloso pericoloso
Quando potare?

NO POTATURA:
• dalla ripresa vegetativa fino alla
completa distensione e
maturazione delle foglie
• da agosto (periodo che precede
la caduta delle foglie)
Quando potare?
Epoca e intensità di potatura
sbagliate
• Gommosi su Prunus: deperimento. La
gomma è un composto
g p di lipidi
p che si
accumula in piccole tasche. Quando queste
tasche sono lacerate, corre verso l'esterno.
Fino a quando l'apertura esiste, le cellule
secretorie rimangono attive e producono
gomma.
Quando potare?

Potatura verde drupacee.


• potatura
t t di allevamento
ll t d
durante
t lal
stagione vegetativa (1 o 2 interventi nel
periodo maggio-agosto). La potatura
“verde” riduce la vigoria contenendo lo
sviluppo
il d ll
delle piante,
i stimolando
i l d
l’emissione dei rami anticipati
Quando potare le
conifere?
Stress idrico:
danni e potature
• Alberi danneggiati da lavori o da
potature e sottoposti
contemporaneamente a stress
id i possono morire:
idrico i i tagli
t li di
potatura interrompono, infatti, il
trasporto di linfa grezza ed
elaborata in un momento in cui, cui
invece, il trasporto è
fondamentale.
• La siccità rallenta e riduce la
crescita radiale del cambio, le
ferite chiudono più lentamente,
causando una prolungata
esposizione
i i d l legno
del l e lol
stabilirsi di microrganismi agenti
di carie.
Le fasi di lavoro

Controlla prima di potare

Valutazione statica e sanitaria

Potatura Abbattimento

Consolidamento
Controlla
prima di potare

• Perdita della corteccia:


indice di grave alterazione
del legno sottostante.
Inserzione ramo

• Il ramo
penetra nel
tronco con il
“cono del
ramo”
Inserzione ramo
epicormico
• I rami epicormici non
formano il “cono del ramo” o
lo formano dopo più di 10
anni dallo sviluppo
Rami codominanti

• minore
resistenza
meccanica data
dal particolare
angolo di
inserzione,
riconducibile ad
una “V”,
V ,
• ripiegamento
verso l’interno
della corteccia
compresa tra la
branca o la
biforcazione ed
il fusto
principale
Rami codominanti
Rami codominanti
Rami codominanti:
orecchie di elefante
• Nei casi più
gravi nel
punto di
p
inserzione è
visibile una
deformazione
detta
“orecchie di
elefante”.
Rami codominanti
Osservare la
conformazione del
corrugamento della
corteccia al punto di
inserzione dei due
rami:
• Se corrugamento
forma una cresta
verso l'alto
all'interno
ll'i t d ll due
delle d
ramificazioni:
unione forte
• Se nel punto di
inserzione la
corteccia si ripiega
verso l'interno:
corteccia inclusa che
separa i due rami.
Unione debole
La fine dei rami
codominanti:
rottura a
“ramo
ramo incastrato
incastrato”
La fine dei rami
codominanti:
rottura a
“sfera
sfera e incavo
incavo”
Corretto punto di
potatura
Corretto punto di
potatura
Corretto punto di
potatura: conifere
Corretto punto di
potatura
• Ad un anno dal
taglio si è
formato il legno
d ferita
da f it su tutto
t tt
il perimetro del
ramo tagliato.

Taglio raso: troppo


vicino al tronco
Principali operazioni
di potatura
• Interventi • Operazioni di
potatura
di potatura
• Rimonda alberi
• Cimatura
• Sfoltimento
• Diradamento chiome
• Raccorciamento • Innalzamento
rami chiome
• Inclinazione, • Riduzione
piegatura, chiome
curvatura • Ristrutturazione
chiome
hi
• Allevamento
• Riduzione radici
Taglio di ritorno
Taglio di ritorno su
gemma

• Da sinistra a destra: taglio


troppo alto, taglio troppo
basso, taglio corretto.
Taglio di ritorno su
gemma
Tagliare senza taglio
di ritorno
• Formazione
di un
moncone:
– deperimento
perché non
alimentato
– fonte di
nutrimento
per patogeni
– ramificazioni
multiple
– schianto del
moncone
o co e
Tagliare senza taglio
di ritorno
• Formazione di
ramificazioni
multiple:
inserzione
f il e peso
fragile
eccessivo.
Cimatura verde:
come si fa
Cimatura verde:
effetto
Eliminazione ramo di
grande dimensione
Eliminazione precoce
di ramo codominante
Eliminazione ramo
codominante
• Individuare il
punto più basso e
da cui inizia il
corrugamento
della corteccia
(E)
• Punto B è alla
stessa altezza di
E
• Taglio lungo la
linea A-B
• In A non si deve
danneggiare il
corrugamento
della corteccia.
Eliminazione ramo
codominante rotto
• Individuare il
punto più basso
della fenditura
(E)
• Punto B è alla
stessa altezza di
E
• Taglio lungo la
linea A-B
• Rimarrà una
“lingua” di
legno
Eliminazione ramo
codominante
Eliminazione di un
moncone

• Non entrare nella zona di


b i
barriera: tagliare
li nell legno
l
morto.
C it
Capitozzatura:
t
accorciamento delle branche
principali o del tronco della pianta
Capitozzatura:
accorciamento delle branche
principali o del tronco della pianta
Conseguenze
capitozzatura
• provoca
formazione di
monconi morti,
rami e branche
malel ancorati
ti e
dalla base spesso
alterata
• causa riduzione
delle riserve
dell’albero, che è
più recettivo alle
avversità
ità
• causa la morte di
parte delle radici:
la stabilità
dell’albero è
compromessa
Conseguenze
capitozzatura
Conseguenze
capitozzatura
Conseguenze
capitozzatura
Potatura di rimonda

• eliminazione dei rami e monconi


morti, mortificati, ammalati e
rimozione delle formazioni fungine
g e
dei detriti nelle biforcazioni.
Potatura di
diradamento
Potatura di riduzione

• Ridurre od
eliminare
ramii dallo
d ll
sviluppo
eccessivo o
con deficit
strutturali.
Potatura di riduzione
Potatura di riduzione

• Ramo con rottura per


delaminazione
((“trave
trave della sventura
sventura”))
Potatura di riduzione:
danni radicali
• Ridurre la
superficie
g
fogliare di
alberi
dalle
radici
lesionate o
tagliate.
Potatura di
ristrutturazione

Diradamento
selettivo con
riduzione rami
di ordine
minore
i

Riduzione con
taglio di ritorno
cime rilasciate

Eliminazione Verifica
cime in condizioni
soprannumero legno del taglio
di
capitozzatura
Potatura di
ristrutturazione

PRIMA DOPO
Esempio di potatura
di ristrutturazione
Esempio potatura
ristrutturazione
Celtis australis
Esempio di potatura
di ristrutturazione
Esempio di potatura
di ristrutturazione:
dopo 1 anno
Potatura fitosanitaria

• Eliminare le
parti colpite
da patogeni:
p g
funghi,
batteri, insetti
Potatura fitosanitaria:
Corineum cardinale
Potatura fitosanitaria
su platano
In realtà si uniscono le
operazioni di potatura

• Farnia (Quercus
robur)
b ) soltanto
l
diradata dentro
la chioma da 5
anni:
i il peso alle
ll
estremità ha già
causato delle
f tt
fratture alle
ll
ramificazioni
Potatura all
all’impianto:
impianto:
cosa e perchè
• eliminare i rami spezzati o
gravemente danneggiati durante
il trasporto e la piantagione
• diradare i rami codominanti,
concresciuti o sovrapposti
• diradare (poco) la porzione
p
superiore della chioma se si deve
diminuire la resistenza al vento
od il peso di questa parte della
pianta, consentendone il
raddrizzamento
dd i t
• diradare per ridurre la
traspirazione: se una pianta ha
troppo fogliame rispetto alle
radici o se manca l’irrigazione
Potatura all’impianto
Potatura all’impianto
Potatura all’impianto
Potatura all’impianto:
qualità pianta
e/o zolla
Potatura di
allevamento
• ottenere un
fusto diritto e
solido
• regolare
l’altezza sotto la
chioma
• formare lo
scheletro
h l t
dell’albero su
cui eseguire
ulteriori tagli di
potatura
t t solo
l se
necessario
• eliminare le
branche mal
orientate
Potatura di
allevamento
• 1) RICOSTITUZIONE
DELLA FRECCIA
• 2) RIMOZIONE RAMI
VERTICALIZZATI
• 3)) SCELTA DELLA
IMPALCATURA
INFERIORE
• 4) EQUILIBRATURA DEI
RAMI TRA LORO
Potatura di
allevamento: esempio
Potatura di
allevamento:
conformazione
• Escurrente:
formare un
unico tronco

• Decurrente:
mantenere un
unico tronco
d i
dominante
fino ad
almeno 2/3
dell’altezza
dell altezza a
maturità
Potatura di
allevamento: intensità
Potatura di
allevamento

regolare
g con g
gradualità l’altezza sotto la
chioma: si evitano squilibri fisiologici
IRREVERSIBILI
Potatura di
allevamento in sintesi
Potatura di
allevamento in sintesi
Potatura di
allevamento:
risparmio futuro!
• Se la
potatura di
allevamento
è corretta si
diminuisce
il numero
dei futuri
interventi
cesori.
Potatura di
allevamento:
risparmio futuro!
• Potatura di allevamento su
Platanus x acerifolia di
recente impianto: costo
medio AUD 4,13 (dollaro
australiano anno 2013)
• Potatura di ristrutturazione
su Platanus x acerifolia di 20
anni di impianto: costo
medio AUD 44,59
44 59 (dollaro
australiano anno 2013)
Fonte: Ryder C.M., Moore G.M., Arboriculture & Urban Forestry,
gennaio 2013.
Alberi veterani:
ostacolo senescenza
Cosa succede con
l’invecchiamento?
• Col progredire dell’età il
ritmo di crescita si
modifica. Nella fase di
invecchiamento si ha un
rallentamento del
metabolismo: ll’area
area fogliare
rimane invariata, ma la resa
fotosintetica declina
leggermente e il consumo
di sostanza organica,
dovuto alla respirazione,
aumenta. Ciò, col tempo,
porta alla morte degli alberi.
Cosa succede con
l’invecchiamento?
Le foglie non sono più in grado di
alimentare il legno accumulato
nel corso dell’esistenza: quantità
crescenti
ti d ll
delle i
insufficienti
ffi i ti
sostanze elaborate servono non
più per la crescita, ma per
alimentare il legno del tronco e
delle branche e per sostenere il
peso dei rami posti all’estremità
delle branche (crescita terminale).
Le branche, soprattutto se con
difetti strutturali interni, si
spezzano con facilità. La potatura
è essenziale per la sicurezza
meccanica.
Obiettivi potatura
alberi veterani
• Ridurre il rischio di crollo o
sbrancatura
• Ridurre il rischio di lesioni in
caso di eventi atmosferici
avversi
• Garantire
G ti la
l sicurezza
i dei
d i
fruitori
• Favorire il soleggiamento
entro e sottochioma
• Conservare lo stato sanitario
dell’albero
Potature particolari:
Viscum album
• Pianta emiparassita che
provoca il deperimento
degli alberi colpiti, sia
conifere sia latifoglie. Il
vischio è in grado di
compiere la fotosintesi,
ma sottrae acqua e
elementi minerali
all'albero su cui cresce.
• I rami colpiti devono
essere potati ad almeno
30 cm dal punto in cui
si trova la pianta di
vischio. La sola
rimozione dei germogli
del vischio può aiutare
gli alberi ospiti, ma può
anche stimolare il
sistema endofitico del
vischio ad espandersi.
Potature particolari:
albero in forma
obbligata

• Dare o
mantenere
una
particolare
forma
• Turno di
taglio annuale
• Taglio sempre
allo stesso
punto
• Formazione
teste di salice
Potatura in forma
obbligata: testa di
salice
Potature particolari:
albero in forma
obbligata
Potature particolari:
siepe in forma obbligata

Cupressocyparis x
leylandii:
y
• taglio di potatura
su parti lignificate
causa
disseccamento
parte sottostante
• modesta quantità
di gemme non
consentet l
la
formazione, lungo
il germoglio, di
nuove
ramificazioni
ifi i i
laterali
Potatura siepe in
forma obbligata
Potatura siepe
P i iin
forma obbligata
6 - 8 in.

Planting Year 1 Year 2 Year 3


Potatura di conifere

• rimonda:
eliminazione
rami e monconi
morti,
mortificati,
ammalati e
rimozione
formazioni
fungine e detriti
• riduzione e
modellazione
della chioma
Potatura
straordinaria conifere

• Branche
assurgenti dal
peso apicale
eccessivo
i
soggette a
schianto:
eseguire
potatura di
riduzione
Le radici

• le radici degli alberi crescono


poco in profondità e molto in
larghezza:
g sono da 1,5, a 4 volte
più ampie della proiezione della
chioma e si trovano,
generalmente, nei p
g primi 60 cm di
terreno. Con l'aumentare della
profondità del suolo, diminuisce
la densità delle radici,
principalmente a causa della
diminuzione dei livelli di
ossigeno e di umidità.
R di i morfologia
Radici: f l i
Radici: potatura
Radici: potatura
Esempio di potatura
di un rampicante:
glicine

• Potatura estiva: accorciare i rami di 1


anno lasciandoli lunghi 1 metro.
Eliminare
li i i polloni.
ll i
• Potatura invernale: speronare i rami
di 1 anno lasciando 4/6 gemme.
Eliminare i rami deboli,, rotti o secchi
e i polloni.
Esempio di potatura
di un rampicante:
glicine
Esempio di potatura
di un rampicante:
glicine
Epoca
p di fioritura dei
principali arbusti
ARBUSTI Epoca di fioritura ARBUSTI SPOGLIANTI Epoca di
SEMPREVERDI fioritura

Aucuba japonica 4-5 Abelia spp. 6 – 10

Buxus sempervirens 4 Buddleia spp. 7-9

Callicarpa bodinieri
Carpenteria giraldii
7-8 6 -7
californica

Caryopteris x
Eleagnus spp. 10 - 11 clandonensis 8- 10

Chaenomeles spp.
Evonimus spp. 5–6 3–5

Cornus spp.
spp
Hebe spp. 7–9 5

Cotynus coggyria
Ilex spp. 5–8 6–7

Forsythia spp.
Laurus nobilis 4 3

Hamamelis mollis
Lavandula spp.
pp 5–7 1–3

Hibiscus syriacus
Nerium oleander 6 - 10 7–9

Jasminum nudiflorum
Osmanthus spp. 4/9 – 10 11 -3

Philadelphus spp.
Prunus laurocerasus 4–5 5-6

Rosmarinus
5 Syringa vulgaris 4–5
officinalis

Vitex agnus castus


Skimmia japonica 3-4 6-7
Arbusti a fioritura
estiva autunnale

• si sviluppano in primavera e
fi i
fioriscono suii ramii dell’anno
d ll’
• potatura sul secco alla fine dell’
inverno
• raccorciamento dei rami, con
taglio di ritorno su un ramo
secondario
d i o su una gemma
Arbusti a fioritura
estiva autunnale
Arbusti a fioritura
invernale primaverile

• si sviluppano in estate e
fioriscono sui rami delldell’anno
anno
precedente
• potatura non in inverno, ma
d
dopo lla fioritura,
fi it sull verde
d
• raccorciamento dei rami in
prossimità di una gemma, al
fine di favorire lo sviluppo di
nuovi rami fioriferi per l’anno
successivo
Arbusti a fioritura
invernale primaverile
Arbusti a fioritura
invernale primaverile
Arbusti semi-
sempreverdi
(Hypericum
mouserianum e
Hypericum patulum
“Hidcote”)
• Si giovano del
taglio dei
vecchi
hi fusti
f ti ini
primavera per
mantenere un
aspetto folto
o to
• Se hanno
subito danni
da gelo
possono
essere tagliati
quasi a livello
del suolo
Potatura di formazione di
arbusti
b ti spoglianti
li ti

• Se ne giovano
soprattutto gli
arbusti di cui
si vuole
evidenziare lo
scheletro in
inverno.
• A maggiori
ragione se
portano grandi
fiori sui rami
nudi.
• Un esempio è
Magnolia
stellata.
Potatura di formazione Magnolia stellata

1 Dopo
1.
l’impianto,
eliminare i
rami deboli o
mal
p
posizionati.
2. Nel secondo
anno in
marzo-aprile
rifare
l intervento.
l’intervento.

3. Nel terzo anno,


in marzo-
aprile
eliminare solo i
rami che
alterano lo
scheletro.
4. Fioritura al
terzo anno.
anno
Ringiovanimento
arbusti
b ti con polloni
ll i

Year 1:
Remove half
the growth
Thinning and
Year 2:
heading cuts
Remove
other half of
old wood

Shrub is now
smaller
Potatura arbusti: aprire la
vegetazione troppo fitta
Con cosa potare?

• Cesoie adatte, ben affilate e


registrate
Manutenzione
ordinaria motosega
• lubrificata con
due oli
diversi,, uno
per il motore,
miscelato con
la benzina,
l'altro per la
catena;
• affilatura dei
denti della
catena
Potatura in scala
• Li
Limitato
i raggioi di azione
i
• Difficoltà di spostamento e
posizionamento
• Limiti legislativi
l l llegati alla
ll
sicurezza
TREE-CLIMBING
( Potatura in corda )
• 1. Grande
mobilità e
rapidità di
spostamento
t t
dentro la
chioma
• 2.
2 Sicurezza
per
l’operatore
• 3.
3 Assenza di
limite
all’altezza
raggiungibile
gg g
TREE-CLIMBING
( Potatura in corda )
• Con funi e carrucole
l’operatore in tree-climbing
può movimentare le p
p parti
tagliate.
Tree-climbing:
attrezzatura
1. Utensili da taglio, cesoia e segaccio.
2. Sagola con pesino per lancio.
3. Set "bellunese" per spostamento
pianta.
4. Imbragatura con cordini e moschettoni.
5 Casco con guanti.
5. guanti
6. Motosega mono-impugnatura.
7. Cambium-saver ( falsa forcella ).
8. Longe anti-taglio in acciaio.
9. Corda semi-dinamica.
10. Longe di servizio.
11. Set di risalita con maniglia.
Potatura con cestello
Consolidamento
• ancorare con
tiranti le branche
che sono ritenute
non sicure, dopo
un’ analisi
dell’intera
dell intera pianta,
pianta
creando
consolidamenti
dinamici e statici
(orizzontali) o di
tenuta (verticali).
Ancorando grossi
rami malformati,
difettosi o
codominanti se ne
previene la rottura
e se ne controlla la
caduta
Consolidamento:
regole
Consolidamento:
no
al riempimento cavità
• Impedisce
osservazione
evoluzione cavità
• Crea ambiente
b
favorevole a
sviluppo funghi
• Ostacola analisi
strumentali sia con
dendrodensimetro
(rottura punte) sia
con tomografo
sonico (rifrazione
dell’onda sonora)
Consolidamento e
dendrochirurgia
Dendrochirurgia
ispettiva:
• Rimozione
legno alterato
privo di
funzioni
meccaniche
• No a
rimozione
barrier zone
• Osservazione
avanzamento
carie
ABBATTIMENTO:
COME LAVORARE
 · Valutare con attenzione l'albero da

abbattere e la zona circostante


• Scegliere il metodo di abbattimento più
sicuro
• Stabilire una via e un luogo di ritirata
• Sgomberare
S b lla bbase ddell'albero,
ll' lb llo spazio
i
di lavoro e la via di ritirata da possibili
ostacoli
• Utilizzare accessori di abbattimento
adeguati
• Allontanare eventuali terzi
• Bloccare gli accessi, disporre cartelli
segnaletici
ABBATTIMENTO:
REGOLE DI
COMPORTAMENTO
• fare allontanare le persone dalla zona
di caduta
• interrompere i lavori nella zona di
pericolo; riprendere soltanto una
volta che il tronco è a terra
• fare sorvegliare da qualcuno la zona
di caduta
d e la l zona di pericolo
i l
• avvisare gridando
• utilizzare la via di ritirata e recarsi
nel luogo di ritirata
• durante la caduta dell'albero
osservare la chioma
ABBATTIMENTO IN
ZONA URBANA:
DOCUMENTAZIONE
• PERIZIA TECNICA REDATTA DA UN
PROFESSIONISTA (ISCRITTO ALBO
DOTTORI AGRONOMI/FORESTALI)
• FOTOGRAFIE DELL’ALBERO
• INDIVIDUAZIONE PLANIMETRICA
ALBERO
ABBATTIMENTO IN ZONA
CON VINCOLO
PAESAGGISTICO-
AMBIENTALE:
DOCUMENTAZIONE
• La norma tutela Documentazione:
tutte le • Relazione
R l i
alberature paesaggistica
presenti • Planimetria
• Il Comune
C f
fa abbattimenti
bb i i
da tramite con previsti e vincoli
la • Planimetria
Soprintendenza reintegri
e esprime un
• Planimetria
pre-parere
sinottica
(confronto)
ABBATTIMENTO IN
ZONA URBANA
• Abbattimento controllato:
depezzamento progressivo
dell’albero a partire dall’alto
ABBATTIMENTO
CONTROLLATO
• L’albero è
depezzato, ossia
“smontato”, e
ognii pezzo è
calato a terra per
mezzo di corde,
carrucole,
moschettoni e
frizioni.
• NO CESTELLO
COME
ASCENSORE
LEGNAME!
ABBATTIMENTO IN
ZONA URBANA
• Fresatura del ceppo sotto il piano
di campagna, posa terreno
vegetale e semina prato.
Abbattimento albero
con deficit strutturali
• Prestare
attenzione
alle reazioni
durante la
caduta
dell’albero:
rischio di
rottura
durante la
caduta
Abbattimento albero
diviso in 2 parti
codominanti
• Prevedere le
reazioni nel
momento in
cui toccherà
il suolo:
rischio di
rimbalzo
laterale o
all’indietro
Abbattimento di alberi
in prossimità di linee
elettriche
• - Avvisare
proprietario linea
• - Disconnettere
linea elettrica
durante
abbattimento se la
distanza è
inferiore al doppio
dell'altezza
dell'albero
• - Eventualmente
fare rimuovere la
linea elettrica da
esperto
Abbattimento di alberi in
prossimità di linee
elettriche
Il vecchio D.P.R. 164/1956 fissava una distanza
minima da mantenere dalle predette linee pari
a 5 m mentre il nuovo D. Lgs 81/2008
prescrive la seguente tabella :
Tensione nominale Distanza minima
consentita
Un
kV m
≤1 3
10 3,5
15 3,5
132 5
220 7
380 7
ABBATTIMENTO
PLATANI CANCRO
COLORATO
• abbattimenti nei periodi
asciutti dell'anno;
• riservata tutta la superficie
atta a contenere la ricaduta
d ll segatura
della t
• abbattimenti eseguiti a partire
dalle piante di rispetto e
procedendo verso quelle
malate o morte
• terreno circostante le piante
da abbattere ricoperto con
robusti teli di plastica
• minor numero possibile di
tagli
• estirpazione delle ceppaie e
disinfezione delle buche con
calce viva
• attrezzi utilizzati e zona
interessata dagli abbattimenti
disinfettata con sali
quaternari di ammonio
ABBATTIMENTO
PLATANI CANCRO
COLORATO
Punteruolo rosso della
palma
• Anomalo
portamento
della chioma
che perde la
simmetria
verticale e che
successivamen
te è divaricata
con l’aspetto
ad ombrello
aperto.
aperto
• Nelle fasi
terminali la
palma appare
p pp
come
“capitozzata”.
Punteruolo rosso della
palma: abbattimento
• abbattimento effettuato in assenza di
pioggia e di vento
• copertura dell’area sottostante la
proiezione della pianta da abbattere
con un telone di plastica dello
spessore di almeno 0,20 millimetri
• abbattimento asportando prima le
f li e l’apice
foglie l’ i vegetativo,
t ti evitando
it d
la caduta libera a terra
• se cavità con presenza di larve o
adulti le parti tagliate devono essere
chiuse in buste di plastica
• no rimozione della ceppaia (di solito
non attacca questo organo)
• raccolta e imbustamento di tutti i
residui caduti sul telone di plastica
Un caso pratico:
Tangenziali Carpi
(MO)
• Obiettivo:
intervenire su
755 alberi di
altezza media
26-32 m. In
precedenza si
p
erano
verificati
schianti di
rami ed interi
alberi.
Un caso pratico:
Tangenziali Carpi
Tangenziali Carpi
impostazione lavoro
• Analisi visiva e
strumentale
• Individuazione
modalità di
potatura
• Organizzazion
e cantiere: 4
squadre.
Tangenziali Carpi
Tangenziali Carpi
Primo anno
Abbattute Mantenim Potate Totale
ento
condizion
ato
Via Mulini Interna 5 1 0 6

Via Lenin - Nuova 5 1 0 6


Ponente

Via Lama - Cattani 52 15 14 81

Via Bruno Losi 54 18 194 266

Vi C
Via Cabassi
b i 0 0 31 31

Via Magazzeno - 2 0 131 133


Parco

TOTALE 523
Tangenziali Carpi
Secondo anno
N° alberi
Tipologia lavoro

116
Potature alberi h= 26-32 m

73
Potature alberi h= 19-26 m

43
Potature alberi h= 12-19 m

TOTALE 232
Ricordate: anche gli
alberi si arrabbiano
Q l
Qualcosa da
d lleggere
• Antonaroli R., Negroni B., Rabacchi R.
(
(2003)-) Alberi
lb i nell paesaggioi rurale
l e
urbano. Il Divulgatore, XXVI, n° 3.
• http://www.trafioriepiante.it/VitaAlberi
/V d
/VademecumPotatore.htm
P t t ht
• http://www.fondazioneminoprio.it/attic
onvegni_flyer/Convegno_PiantaQualita
/gestione delle potature pdf
/gestione_delle_potature.pdf
• http://www.treeclimbing.it/alberi/torino
.html
• http://site.agr.unipi.it/Link.501.0.html
http://site agr unipi it/Link 501 0 html
• www.provincia.vt.it/Ambiente/.../Alleg
ati_Linee_Verde_Urbano.pdf
• www.ilverdeeditoriale.com/public/verd
www ilverdeeditoriale com/public/verd
e/1_09_63_66.pdf

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