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ASSOCIAZIONE FRUTTETO

DI VEZZOLANO
Elementi per la CURA DEL FRUTTETO
L’Arte della Potatura
In seguito alle innumerevoli domande scaturite dalle discussioni nate in frutteto nei corsi di
potatura abbiamo pensato di riversare in queste diapositive alcune informazioni che dovrebbero
aiutare a capire « Perché si potano le Piante>>.
Perché si Potano le Piante

Tutti noi abbiamo almeno una volta pensato


 perché potare le piante quando la natura per millenni ha
creato alberi possenti e belli che vivono e fruttificano
senza l’aiuto dell’uomo?
 Per poter rispondere è necessario capire come le piante si sviluppano in
natura, cioè come si sviluppano i rami e i frutti negli anni.
 La conoscenza dello sviluppo naturale di una pianta è anche la chiave per
comprendere al meglio le modalità della potatura
 E’ essenziale quindi capire come funziona la fisiologia di una pianta
Sviluppo delle piante in natura

 Ipotizziamo di seguire lo sviluppo naturale di una giovane


ideale piantina da frutto costituita da:
 un tronco di due anni su cui sono inseriti tre rami di un
anno rivestiti di gemme

Alla fine dell’inverno, al risveglio vegetativo, le gemme di


rivestimento dei rami di un anno germogliano:
 Alcune gemme svilupperanno nuovi germogli
 Altre gemme daranno origine a fiori, che diverranno frutti,
maturando in diverse stagioni dell’anno, a seconda
della specie e della varietà.
 Durante lo sviluppo ogni germoglio si riveste di foglie e,
all’inserzione di ogni foglia, si origina una nuova gemma Le
foglie e quindi le gemme sono posizionate in modo da non
ostacolare l’illuminazione e lo spazio di quelle posizionate più
in basso sul germoglio

 In estate inizia la lignificazione dei germogli che si


completerà nell’autunno, con la maturazione completa del
ramo rivestito di gemme
 Quindi, dopo un anno la pianta ideale sarà formata dal tronco,
che ha ora 3 anni, dai tre rami che hanno due anni e da nuovi
rami di un anno.

È da notare come unicamente i rami di un anno siano provvisti di gemme di


rivestimento: sia il tronco, sia i rami di due anni, le cui gemme hanno generato la
nuova vegetazione (e la produzione) non presentano più gemme visibili
Riassumendo
Ogni ramo produce frutti e nuova vegetazione una sola volta, nel secondo anno
di vita, per poi diventare sostegno per la nuova vegetazione.
La pianta deve quindi continuamente rinnovare i rami non più produttivi sviluppando
nuova vegetazione produttiva.
La vegetazione giovane negli anni si mantiene costantemente sulla parte esterna e
soleggiata della chioma.
Parte dei rami interni della chioma vengono eliminati attraverso una sorta di potatura
naturale.
Una pianta adulta non potata sarà perciò costituita dalla giovane vegetazione
produttiva posta all’esterno di un’imponente impalcatura formata da legno sempre più
vecchio dagli apici verso il tronco principale

Pesco:
notare la vegetazione attiva (evidenziata dalla presenza dei fiori)
unicamente nella parte distale della chioma
Sviluppo e potatura
 Analizzato il comportamento delle piante in natura, possiamo ora provare a rispondere alla
domanda iniziale: perché potare le piante?
In natura le piante producono frutti e semi non per far piacere all’uomo ma per riprodurre
la specie: fatta questa considerazione si può dedurre che:
 1) l’allontanamento progressivo della chioma dal suolo è una caratteristica positiva perché
permette alla pianta di sfuggire alla competizione per la luce data dalle altre piante,
mantenendo la vegetazione attiva costantemente illuminata.
 2) Una chioma molto espansa produrrà molti frutti, non importa se di scarsa qualità per i
nostri gusti, garantendo una buona propagazione della specie (i frutti sono il contenitore
dei semi).
Il frutticoltore elimina la competizione di altri vegetali e coltiva le piante per ottenere:
 1) piante da gestire con facilità, con una chioma facilmente raggiungibile in tutte le sue
parti.
 2) Una ottimale densità di vegetazione attiva ben esposta alla luce, condizione necessaria
per ottenere tutti gli anni frutti di qualità.
IN CONCLUSIONE:
la potatura si effettua per:
 CONTENERE LE DIMENSIONI delle piante per poter gestire agevolmente le operazioni necessarie
 RINNOVARE LA VEGETAZIONE, in natura la vegetazione si rinnova mediante lo sviluppo di nuovi
rami sempre più lontani dal tronco. Nelle piante coltivate, volendo contenere le dimensioni, è
necessario sostituire continuamente i rami che hanno prodotto con nuova vegetazione produttiva
 DIRADARE la chioma mantenendo la giusta fittezza della vegetazione

Si ammirano spesso, nei giardini, magnifici esemplari di alberi monumentali,


con una struttura simile a un’opera d’arte (fig. 10), la cui produzione è tuttavia raggiungibile
unicamente facendo ricorso a pericolosi equilibrismi.
All’impianto è allora necessario decidere se si desidera un albero che possa essere
ammirato dai nostri figli oppure:
una pianta le cui dimensioni permettano di eseguire con facilità le diverse operazioni
(raccolta, potatura) e la vegetazione dia la possibilità a tutte le foglie di avere la
massima quantità di luce possibile

PER TUTTE QUESTE RAGIONI


È NECESSARIO POTARE CON REGOLARITÀ LE PIANTE DA FRUTTO.
I DIVERSI INTERVENTI DELLA POTATURA
L’intervento classico della potatura è il taglio

Ogni taglio effettuato sulla pianta induce una reazione diversa in funzione:
 1) del tipo di taglio: accorciamento o eliminazione del ramo;
 2) dell’età del ramo su cui si effettua il taglio;
 3) del periodo in cui si opera (pianta in riposo o in vegetazione);
 4) dell’età della pianta.
È necessario di conseguenza porre grande attenzione alla scelta dei rami da potare, al
tipo di taglio, alla scelta dell’epoca di intervento, considerando anche l’età della pianta.
Tipi di taglio
I tagli si possono suddividere in due grandi categorie:
 eliminazione completa di un ramo o di una branca (fig. 1);
 accorciamento più o meno spinto di un ramo (fig. 2)

a) ramo di un anno

b) ramo di due anni

fig. 2) accorciamento più o meno spinto di


fig. 1) eliminazione completa di un ramo alcuni rami di un anno
Età del ramo
Parlando dei rami dell’anno si è accennato all’importanza del riconoscimento di
questi rami da quelli più vecchi:
 I rami di 1 anno infatti rispondono ai tagli di potatura in maniera
sensibilmente differente dai rami più vecchi.
 È quindi indispensabile, potando una pianta, aver sempre presente se il ramo da
potare è di un anno oppure di più anni

Ramo di 1 anno
In inverno il ramo di un anno è nel pieno della sua vigoria potenziale.
La sua funzione è infatti produrre frutti e nuova vegetazione attraverso lo sviluppo
delle gemme di rivestimento. Il ramo, come già visto, si può potare mediante
asportazione parziale o eliminazione.

a) asportazione parziale di un ramo:


si tratta di un accorciamento più o meno drastico del ramo questo tipo di taglio
determina l’interruzione del flusso della linfa verso la gemma apicale e induce un
forte riscoppio vegetativo, soprattutto a carico delle gemme poste in
prossimità del taglio.
in generale determina un aumento della vigoria della pianta con conseguente
abbondante produzione di rami:
tagli di questo tipo vengono detti tagli a legno
 I tagli a legno tendono a indurre nella pianta un’eccessiva vigoria, con una
conseguente diminuzione della produttività.
 Per questa ragione questo tipo di taglio deve essere considerato un intervento
eccezionale, da effettuare con oculatezza e solo in momenti particolari

sviluppo di rami vigorosi in seguito a un taglio a legno


b) asportazione completa del ramo:
 L’eliminazione completa del ramo non crea un’interruzione del flusso della linfa
perché con la gemma apicale vengono eliminate tutte le gemme di rivestimento: si
eliminano quindi le condizioni per un forte riscoppio vegetativo.
 Il riscoppio vegetativo sarà dato dallo sviluppo delle gemme dei rami rimasti e sarà
meno intenso e più equilibrato su tutta la pianta.
 Questo tipo di taglio induce nella pianta un buon equilibrio fra spinta vegetativa e
produttiva, è detto perciò taglio a frutto

Riassumendo: sul ramo di 1 anno


Tipo di taglio Reazione del ramo
Raccorciamento Taglio a legno dalle gemme rimaste più prossime al taglio si
del ramo svilupperanno rami vigorosi

Eliminazione dell’intero Taglio a frutto crea un miglior equilibrio tra i rami della
ramo chioma
Taglio a Legno o Taglio a Frutto
Per comprendere la differenza fra Taglio a Frutto e Taglio a Legno, soprattutto per capire
come l’eliminazione di un ramo possa favorire la fruttificazione, si può considerare una
branca di due anni con quattro rami laterali di un anno (fig. 4).
Sulla branca si può intervenire:
 accorciando più o meno a metà i quattro rami (tagli a legno);
 eliminando due rami (tagli a frutto).
In entrambi i casi si sarà dimezzato il numero di gemme ma:
 nel primo caso i tagli a legno favoriscono lo sviluppo di germogli vigorosi e sfavoriscono la
fruttificazione.
 Nel secondo caso, sui rami rimasti si avrà uno sviluppo di germogli equilibrati e una buona
fruttificazione.
Rami di un Anno

fig. 4 a) gestione della branca mediante quattro tagli a legno

fig. 4 b) gestione della branca mediante due tagli a frutto (diradamento)


Ramo di 2 o più anni

Sul ramo di più anni si può intervenire come per il ramo di un anno mediante:
 1) asportazione totale della branca: in questo caso la pianta reagisce come già
visto per il ramo di 1 anno; si parla quindi di un taglio a frutto;
 2) asportazione parziale della branca: in questo caso la reazione è
completamente diversa da quella vista per il ramo di un anno.
 Il ramo (o branca) di 2 o più anni, non ha gemme di rivestimento ma rami già
sviluppati: in qualsiasi posizione si effettui il taglio, esso risulterà sempre al di sopra
di un ramo laterale destinato a diventare il nuovo prolungamento.
 Possiamo anche dire che si effettua una deviazione della vegetazione su un ramo
laterale (fig. 5).
Ramo di 2 o più anni

Taglio su ramo di due anni

Taglio su ramo di tre anni

fig. 5) deviazione (asportazione parziale)

Con un taglio di questo tipo la corrente linfatica diretta verso la gemma apicale non viene interrotta, ma
deviata verso altre gemme apicali che sostituiscono quella asportata. Anche in questo caso si limita il
riscoppio vegetativo della pianta

Per queste ragioni un taglio su un ramo di due o più anni è sempre assimilabile a un
taglio a frutto.
Taglio di Deviazione
 Il taglio di deviazione su un ramo o branca laterale è conosciuto come taglio di ritorno (fig. 6).
Come vedremo in seguito il taglio di ritorno è il classico taglio utilizzato:
 sugli apici delle branche per contenere la forma della pianta entro le dimensioni volute;
 per rinnovare la vegetazione

fig. 6) taglio di ritorno su branca di albicocco

Riassumendo, come visto precedentemente le piante si potano per contenere il volume della pianta, diradare la
chioma e rinnovare la vegetazione
 Per contenere il volume di norma non si devono accorciare i rami di un anno anche se molto lunghi, ma si ricorre ai
tagli di ritorno su legno di due o più anni per non stimolare un eccesso di vigoria
 Il diradamento si effettua tramite asportazione completa di alcuni rami e branche.
 Rinnovo della vegetazione: i tagli di ritorno e di diradamento svolgono anche la funzione di rinnovo della vegetazione
favorendo lo sviluppo di una chioma equilibrata
 I tagli a legno si effettuano, di norma, su piante poco vigorose per creare un rinnovo di vegetazione con buona vigoria
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I testi e le immagini sono tratti dal supplemento al n.9 de Il coltivatore Piemontese 1-30 Settembre 2014 in distribuzione gratuita presso le sedi
della coldiretti a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti,
impaginate ed adattate a cura dell’Associazione Frutteto di Vezzolano

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