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Su un problema del calcolo delle variazioni:

la rigidità torsionale

Alessio Parlati

Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini”


Università degli Studi di Napoli Federico II

Laurea Triennale in Fisica

22 Luglio 2020

Relatrice: Prof.ssa Nunzia Gavitone

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 0
Obiettivo e motivazioni

L’obiettivo di questo lavoro è studiare l’esistenza e l’unicità di una soluzione


debole del seguente problema della torsione:

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 1
Obiettivo e motivazioni

L’obiettivo di questo lavoro è studiare l’esistenza e l’unicità di una soluzione


debole del seguente problema della torsione:

#
´∆u “ 1 in Ω
(P1)
u“0 su BΩ

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 1
Obiettivo e motivazioni

L’obiettivo di questo lavoro è studiare l’esistenza e l’unicità di una soluzione


debole del seguente problema della torsione:

#
´∆u “ 1 in Ω
(P1)
u“0 su BΩ

Ω è un aperto limitato di Rn
∆ è l’operatore differenziale di Laplace.

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 1
Obiettivo e motivazioni

L’obiettivo di questo lavoro è studiare l’esistenza e l’unicità di una soluzione


debole del seguente problema della torsione:

#
´∆u “ 1 in Ω
(P1)
u“0 su BΩ

Ω è un aperto limitato di Rn
∆ è l’operatore differenziale di Laplace.

L’equazione di Poisson descrive diversi fenomeni fisici :


Problema fondamentale dell’elettrostatica
Moti piani stazionari e irrotazionali di fluidi perfetti
Vibrazione di membrane elastiche

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 1
Obiettivo e motivazioni

L’obiettivo di questo lavoro è studiare l’esistenza e l’unicità di una soluzione


debole del seguente problema della torsione:

#
´∆u “ 1 in Ω
(P1)
u“0 su BΩ

Ω è un aperto limitato di Rn
∆ è l’operatore differenziale di Laplace.

Il problema (P1) rappresenta il modello matematico che descrive il


problema elasto-statico della teoria del I ordine relativo ad una trave
elastica.

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Trave elastica

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 2
Trave elastica

#
∆Φ “ ´2G θ̄ in Ω
(P2)
Φ“0 su BΩ

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 2
Trave elastica

# G : coefficiente di Lamè;
∆Φ “ ´2G θ̄ in Ω θ̄: angolo di rotazione torsionale
(P2)
Φ“0 su BΩ nell’unità di lunghezza.

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 2
Trave elastica

# G : coefficiente di Lamè;
∆Φ “ ´2G θ̄ in Ω θ̄: angolo di rotazione torsionale
(P2)
Φ“0 su BΩ nell’unità di lunghezza.

Osservazione: Si osservi che i problemi (P1) e (P2) sono equivalenti essendo


l’operatore di Laplace un operatore differenziale lineare.

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Gli spazi di Sobolev

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Gli spazi di Sobolev

Sia Ω un aperto limitato di Rn e 1 ď p ď `8

Spazio di Sobolev W 1,p pΩq


(Sobolev, S.L. 1938)

" *
W 1,p pΩq “ u P Lp pΩq| D∇u P Lp pΩq

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Gli spazi di Sobolev

Sia Ω un aperto limitato di Rn e 1 ď p ď `8

Spazio di Sobolev W 1,p pΩq


(Sobolev, S.L. 1938)

" *
W 1,p pΩq “ u P Lp pΩq| D∇u P Lp pΩq

ż ż
∇u “ pux1 , . . . , uxn q u φxi dx “ uxi φ dx @ φ P Cc8 pΩq
Ω Ω

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 3
Gli spazi di Sobolev

Sia Ω un aperto limitato di Rn e 1 ď p ď `8

Spazio di Sobolev W 1,p pΩq


(Sobolev, S.L. 1938)

" *
W 1,p pΩq “ u P Lp pΩq| D∇u P Lp pΩq

ż ż
∇u “ pux1 , . . . , uxn q u φxi dx “ uxi φ dx @ φ P Cc8 pΩq
Ω Ω

Se p “ 2, si pone H 1 pΩq “ W 1,2 pΩq

Si denota con H01 pΩq lo spazio delle funzioni di H 1 pΩq che si annullano sul bordo

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Risultato principale

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Risultato principale
Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn . Si consideri il problema della torsione:

#
´∆u “ 1 in Ω
(P1)
u“0 su BΩ

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Risultato principale
Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn . Si consideri il problema della torsione:

#
´∆u “ 1 in Ω
(P1)
u“0 su BΩ

Soluzione debole
Una funzione u P H01 pΩq si dice soluzione debole del problema (P1) se
ż ż
(1) ă ∇u, ∇ϕ ą dx “ ϕ dx @ϕ P H01 pΩq.
Ω Ω

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Risultato principale
Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn . Si consideri il problema della torsione:

#
´∆u “ 1 in Ω
(P1)
u“0 su BΩ

Osservazione
Se u è una soluzione debole del problema della torsione allora u è positiva in Ω.

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 5
Risultato principale
Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn . Si consideri il problema della torsione:

#
´∆u “ 1 in Ω
(P1)
u“0 su BΩ

Osservazione
Se u è una soluzione debole allora scegliendo ϕ “ u come test si ottiene:
ż ż
2
(2) |∇u| dx “ u dx
Ω Ω

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Risultato principale
Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn . Si consideri il problema della torsione:

#
´∆u “ 1 in Ω
(P1)
u“0 su BΩ

Teorema di esistenza e unicità per il problema della torsione


Esiste un’unica soluzione debole u P H01 pΩq del problema (P1).

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Risultato principale
Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn . Si consideri il problema della torsione:

#
´∆u “ 1 in Ω
(P1)
u“0 su BΩ

Teorema di esistenza e unicità per il problema della torsione


Esiste un’unica soluzione debole u P H01 pΩq del problema (P1).

Sia u P H01 pΩq la soluzione del problema. Si chiama torsione o rigidità torsionale
di Ω: ż
T pΩq “ u dx

La funzione u è nota come funzione di stress.

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Approccio variazionale
Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn e sia u P H01 pΩq. Si consideri il
funzionale ż ż
1 2
I pu, Ωq “ |∇u| dx ´ u dx
2 Ω Ω

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Approccio variazionale
Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn e sia u P H01 pΩq. Si consideri il
funzionale ż ż
1 2
I pu, Ωq “ |∇u| dx ´ u dx
2 Ω Ω

Teorema
Esiste un’unica funzione v P H01 pΩq tale che:
I pv , Ωq “ m “ inftI pu, Ωq, u P H01 pΩqu

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 7
Approccio variazionale
Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn e sia u P H01 pΩq. Si consideri il
funzionale ż ż
1 2
I pu, Ωq “ |∇u| dx ´ u dx
2 Ω Ω

Teorema
Esiste un’unica funzione v P H01 pΩq tale che:
I pv , Ωq “ m “ inftI pu, Ωq, u P H01 pΩqu

Dal precedente risultato discende il Teorema di esistenza e unicità per il problema


della torsione.

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Approccio variazionale

Teorema di esistenza e unicità per il problema della torsione


Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn . Esiste un’unica soluzione debole
v P H01 pΩq del problema della torsione.

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Approccio variazionale

Teorema di esistenza e unicità per il problema della torsione


Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn . Esiste un’unica soluzione debole
v P H01 pΩq del problema della torsione.

Dimostrazione:

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 8
Approccio variazionale

Teorema di esistenza e unicità per il problema della torsione


Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn . Esiste un’unica soluzione debole
v P H01 pΩq del problema della torsione.

Dimostrazione:

1. Per l’esistenza si supponga che v sia un punto di minimo per il funzionale


I pu, Ωq e si consideri v ` tϕ con ϕ P H01 pΩq.

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 8
Approccio variazionale

Teorema di esistenza e unicità per il problema della torsione


Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn . Esiste un’unica soluzione debole
v P H01 pΩq del problema della torsione.

Dimostrazione:

Sia ż ż
1 2
g ptq “ I pv ` tϕ, Ωq “ |∇v ` t∇ϕ| dx ´ pv ` tϕq dx
2 Ω Ω
e si osservi che t “ 0 è un punto di minimo per la funzione di una variabile reale
g ptq perché v lo è per il funzionale I pu, Ωq.

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Approccio variazionale

Teorema di esistenza e unicità per il problema della torsione


Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn . Esiste un’unica soluzione debole
v P H01 pΩq del problema della torsione.

Dimostrazione:

Derivando sotto il segno di integrale:


ż ż
g 1 ptq “ ă ∇v ` t∇ϕ, ∇ϕ ą dx ´ ϕ dx @ϕ P H01 pΩq.
Ω Ω

1
Infine, da g p0q “ 0, segue
ż ż
ă ∇v , ∇ϕ ą dx “ ϕ dx @ϕ P H01 pΩq
Ω Ω

ovvero v è una soluzione debole del problema.

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Approccio variazionale

Teorema di esistenza e unicità per il problema della torsione


Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn . Esiste un’unica soluzione debole
v P H01 pΩq del problema della torsione.

Dimostrazione:

2. Per l’unicità sia w un’altra soluzione debole del problema, ovvero


ż ż
ă ∇w , ∇ϕ ą dx “ ϕ dx @ϕ P H01 pΩq
Ω Ω

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 8
Approccio variazionale

Teorema di esistenza e unicità per il problema della torsione


Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn . Esiste un’unica soluzione debole
v P H01 pΩq del problema della torsione.

Dimostrazione:

Scegliendo come test ϕ “ w ` v , si ha:


ż ż ż
2
|∇w | dx ` ă ∇w , ∇v ą dx “ pw ` v q dx
Ω Ω Ω
ż ż ż
2
|∇v | dx ` ă ∇w , ∇v ą dx “ pw ` v q dx
Ω Ω Ω

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Approccio variazionale

Teorema di esistenza e unicità per il problema della torsione


Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn . Esiste un’unica soluzione debole
v P H01 pΩq del problema della torsione.

Dimostrazione:

Da cui, sottraendo membro a membro, si ottiene:


ż ż
2 2
|∇v | dx “ |∇w | dx.
Ω Ω

Ricordando la relazione (2), si evince che:


ż ż
v dx “ w dx
Ω Ω

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Approccio variazionale

Teorema di esistenza e unicità per il problema della torsione


Sia Ω un aperto, connesso e limitato di Rn . Esiste un’unica soluzione debole
v P H01 pΩq del problema della torsione.

Dimostrazione:

Ricordando che v è il minimo e che il funzionale


ż ż
1 2
I pu, Ωq “ |∇u| dx ´ u dx,
2 Ω Ω

resta dimostrato che I pv , Ωq “ I pw , Ωq “ m, da cui l’unicità della soluzione


debole.

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Il caso radiale
Sia Ω “ BR p0q, dove BR p0q è la palla di Rn di raggio R centrata nell’origine.

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 9
Il caso radiale
Sia Ω “ BR p0q, dove BR p0q è la palla di Rn di raggio R centrata nell’origine.

Sfruttando la simmetria del problema e l’unicità della soluzione, è lecito


cercare soluzioni radiali, ovvero della forma:

upxq “ v p|x|q “ v pr q, r ě0

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 9
Il caso radiale
Sia Ω “ BR p0q, dove BR p0q è la palla di Rn di raggio R centrata nell’origine.

Sfruttando la simmetria del problema e l’unicità della soluzione, è lecito


cercare soluzioni radiali, ovvero della forma:

upxq “ v p|x|q “ v pr q, r ě0

Si ottiene che u risolve il problema se e solo se v risolve l’equazione


differenziale ordinaria:

pn ´ 1qv 1
v2 ` “ ´1
r

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Il caso radiale
Sia Ω “ BR p0q, dove BR p0q è la palla di Rn di raggio R centrata nell’origine.

Sfruttando la simmetria del problema e l’unicità della soluzione, è lecito


cercare soluzioni radiali, ovvero della forma:

upxq “ v p|x|q “ v pr q, r ě0

Si ottiene che u risolve il problema se e solo se v risolve l’equazione


differenziale ordinaria:

pn ´ 1qv 1
v2 ` “ ´1
r

2
Risolvendo, la funzione di stress è: R 2 ´ |x|
upxq “
2n

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Il caso radiale
Posto R “ 1, nel caso n “ 1 si ha:

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Il caso radiale
Posto R “ 1, nel caso n “ 2 si ha:

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Costanti di Poincaré ottimali

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 12
Costanti di Poincaré ottimali

Ricordando la disuguaglianza di Poincaré:


ˆż ˙2 ˆż ˙
2
|v | dx ď C pΩq |∇v | dx , @v P H01 pΩq
Ω Ω

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 12
Costanti di Poincaré ottimali

Ricordando la disuguaglianza di Poincaré:


ˆż ˙2 ˆż ˙
2
|v | dx ď C pΩq |∇v | dx , @v P H01 pΩq
Ω Ω

Si deduce che la miglior costante è data da:


ˆż ˙2
v dx

max
1
ż “ max Jpv , Ωq.
v PH0 pΩqzt0u 2 v PH01 pΩqzt0u
v ě0 |∇v | dx v ě0

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 12
Costanti di Poincaré ottimali

Ricordando la disuguaglianza di Poincaré:


ˆż ˙2 ˆż ˙
2
|v | dx ď C pΩq |∇v | dx , @v P H01 pΩq
Ω Ω

Si deduce che la miglior costante è data da:


ˆż ˙2
v dx

max
1
ż “ max Jpv , Ωq.
v PH0 pΩqzt0u 2 v PH01 pΩqzt0u
v ě0 |∇v | dx v ě0

Si dimostra che il valore della migliore costante coincide esattamente con la


torsione T pΩq.

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Teorema
Esiste un’unica funzione v P H01 pΩq tale che:
I pv , Ωq “ m “ inftI pu, Ωq, u P H01 pΩqu

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 13
Teorema
Esiste un’unica funzione v P H01 pΩq tale che:
I pv , Ωq “ m “ inftI pu, Ωq, u P H01 pΩqu

L’idea della dimostrazione è:


mostrare che il funzionale I pu, Ωq è inferiormente limitato;

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Teorema
Esiste un’unica funzione v P H01 pΩq tale che:
I pv , Ωq “ m “ inftI pu, Ωq, u P H01 pΩqu

L’idea della dimostrazione è:


mostrare che il funzionale I pu, Ωq è inferiormente limitato;
costruire una successione minimizzante in H01 pΩq;

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 13
Teorema
Esiste un’unica funzione v P H01 pΩq tale che:
I pv , Ωq “ m “ inftI pu, Ωq, u P H01 pΩqu

L’idea della dimostrazione è:


mostrare che il funzionale I pu, Ωq è inferiormente limitato;
costruire una successione minimizzante in H01 pΩq;
costruire un’estratta convergente a v in H01 pΩq;

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 13
Teorema
Esiste un’unica funzione v P H01 pΩq tale che:
I pv , Ωq “ m “ inftI pu, Ωq, u P H01 pΩqu

L’idea della dimostrazione è:


mostrare che il funzionale I pu, Ωq è inferiormente limitato;
costruire una successione minimizzante in H01 pΩq;
costruire un’estratta convergente a v in H01 pΩq;
mostrare che v è un punto di minimo del funzionale I pu, Ωq;

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 13
Teorema
Esiste un’unica funzione v P H01 pΩq tale che:
I pv , Ωq “ m “ inftI pu, Ωq, u P H01 pΩqu

L’idea della dimostrazione è:


mostrare che il funzionale I pu, Ωq è inferiormente limitato;
costruire una successione minimizzante in H01 pΩq;
costruire un’estratta convergente a v in H01 pΩq;
mostrare che v è un punto di minimo del funzionale I pu, Ωq;
mostrare che v è l’unico punto di minimo del funzionale I pu, Ωq.

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 13
1. Applicando la disuguaglianza di Hölder e la disuguaglianza di Poincaré, si ha:

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 14
1. Applicando la disuguaglianza di Hölder e la disuguaglianza di Poincaré, si ha:

ż ˆż ˙1{2 ˆż ˙1{2
2 1{2 2 1{2
u dx ď u dx |Ω| ď C |∇u| dx |Ω|
Ω Ω Ω

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 14
1. Applicando la disuguaglianza di Hölder e la disuguaglianza di Poincaré, si ha:

ż ˆż ˙1{2 ˆż ˙1{2
2 1{2 2 1{2
u dx ď u dx |Ω| ď C |∇u| dx |Ω|
Ω Ω Ω

ż ˆ ż ˙1{2
2
u dx ď Cε |∇u| dx pC |Ω| ε´1 q1{2
Ω Ω

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 14
1. Applicando la disuguaglianza di Hölder e la disuguaglianza di Poincaré, si ha:

ż ˆż ˙1{2 ˆż ˙1{2
2 1{2 2 1{2
u dx ď u dx |Ω| ď C |∇u| dx |Ω|
Ω Ω Ω

ż ˆ ż ˙1{2
2
u dx ď Cε |∇u| dx pC |Ω| ε´1 q1{2
Ω Ω

ż ˆż ˙
Cε 2 C |Ω|
u dx ď |∇u| dx `
Ω 2 Ω 2ε

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 14
Sostituendo nell’espressione del funzionale I pu, Ωq , si ha:
ˆ ˙ż
1 ´ Cε 2 C |Ω|
I pu, Ωq ě |∇u| dx ´
2 Ω 2ε

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 15
Sostituendo nell’espressione del funzionale I pu, Ωq , si ha:
ˆ ˙ż
1 ´ Cε 2 C |Ω|
I pu, Ωq ě |∇u| dx ´
2 Ω 2ε

1 ´ C ε̄ 1 1
Scegliendo ε̄ in modo che “ ñ ε̄ “ , si ottiene infine:
2 4 2C

ż
1 2
I pu, Ωq ě |∇u| dx ´ C 2 |Ω| ě ´ C 2 |Ω|
4 Ω

e quindi la limitatezza dal basso.

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 15
2. Essendo I pu, Ωq inferiormente limitato, si ha che @n P N, D un P H01 pΩq tale
che:
1
m ď I pun , Ωq ď m `
n
da cui, passando al limite per n Ñ `8, si ha:

lim I pun , Ωq “ m
n

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 16
2. Essendo I pu, Ωq inferiormente limitato, si ha che @n P N, D un P H01 pΩq tale
che:
1
m ď I pun , Ωq ď m `
n
da cui, passando al limite per n Ñ `8, si ha:

lim I pun , Ωq “ m
n

3. La successione un è limitata in H01 pΩq. Infatti, nel primo punto della


dimostrazione si è ottenuto
ż
1 2
I pu, Ωq ě |∇u| dx ´ C 2 |Ω| ě ´ C 2 |Ω|
4 Ω

da cui: ż
1 2 1
|∇un | dx ´ c̄ ď I pun , Ωq ď m `
4 Ω n
2
dove c̄ “ ´C |Ω| .

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 16
ż
2
Ne consegue che |∇un | dx ď 4pm ` c̄ ` 1q ovvero, per la disuguaglianza di

Poincaré, la limitatezza di un nello spazio H01 pΩq.

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 17
ż
2
Ne consegue che |∇un | dx ď 4pm ` c̄ ` 1q ovvero, per la disuguaglianza di

Poincaré, la limitatezza di un nello spazio H01 pΩq.

Allora, per classici risultati sugli spazi di Sobolev, esiste un’estratta tale che:

unk á v P H01 pΩq.

unk Ñ v P L2 pΩq
(Kondrachov, 1945)

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 17
ż
2
Ne consegue che |∇un | dx ď 4pm ` c̄ ` 1q ovvero, per la disuguaglianza di

Poincaré, la limitatezza di un nello spazio H01 pΩq.

Allora, per classici risultati sugli spazi di Sobolev, esiste un’estratta tale che:

unk á v P H01 pΩq.

unk Ñ v P L2 pΩq
(Kondrachov, 1945)

Nel seguito la sottosuccessione estratta unk verrà denotata, per semplicità, con un .

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 17
4. Per la semicontinuità inferiore rispetto alla topologia debole, si ha:

ż ż
1 2
I(v,Ωq “ |∇v | dx ´ v dx
2 Ω Ω
„ ż ż 
1 2
ď lim inf n |∇un | dx ´ un dx “ lim inf n I pun , Ωq “ m
2 Ω Ω

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 18
4. Per la semicontinuità inferiore rispetto alla topologia debole, si ha:

ż ż
1 2
I(v,Ωq “ |∇v | dx ´ v dx
2 Ω Ω
„ ż ż 
1 2
ď lim inf n |∇un | dx ´ un dx “ lim inf n I pun , Ωq “ m
2 Ω Ω

Quindi I pv , Ωq ď m ma, essendo m l’estremo inferiore, si ha I pv , Ωq “ m ovvero


v è un punto di minimo per il funzionale I pu, Ωq.

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 18
5.
1 2
F pu, zq “ |z| ´ u
2

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 19
5.
1 2
F pu, zq “ |z| ´ u
2

v `w
U“ P H01 pΩq
2

A. Parlati Su un problema del calcolo delle variazioni: la rigidità torsionale Napoli Federico II 19
5.
1 2
F pu, zq “ |z| ´ u
2

v `w
U“ P H01 pΩq
2

1 1
F pU, ∇Uq ď F pv , ∇v q ` F pw , ∇w q, q.o. in Ω.
2 2

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5.
1 2
F pu, zq “ |z| ´ u
2

v `w
U“ P H01 pΩq
2

1 1
F pU, ∇Uq ď F pv , ∇v q ` F pw , ∇w q, q.o. in Ω.
2 2

Per assurdo, esista un’altra funzione w P H01 pΩq, con w ‰ v , tale che
I pw , Ωq “ m. Allora deve valere @ϕ P H01 pΩq:
ż ż ż
F pv , ∇v qdx “ F pw , ∇w qdx ď F pϕ, ∇ϕqdx,
Ω Ω Ω

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Scegliendo ϕ “ U nella precedente relazione si deduce che essa deve sussistere
con il simbolo di uguaglianza:
ż ż ż
1 1
F pU, ∇Uqdx “ F pv , ∇v qdx ` F pw , ∇w qdx.
Ω 2 Ω 2 Ω

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Scegliendo ϕ “ U nella precedente relazione si deduce che essa deve sussistere
con il simbolo di uguaglianza:
ż ż ż
1 1
F pU, ∇Uqdx “ F pv , ∇v qdx ` F pw , ∇w qdx.
Ω 2 Ω 2 Ω

La stretta convessità di F nella variabile gradiente implica che

∇v “ ∇w , q.o. in Ω,

ovvero che v ´ w P H01 pΩq è tale che ∇pv ´ w q “ p0, ..., 0q.

Resta dimostrato che v e w coincidono q.o. in Ω.

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GRAZIE A TUTTI PER L’ATTENZIONE

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