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Maria Rita Cattani

LI 0395 00036P

Maria Rita Cattani


Percorsi di Diritto ed Economia
per studenti non madrelingua

Percorsi di Diritto ed Economia


• Il Diritto e l’Economia sono materie che richiedono, oltre alle comuni conoscenze lessicali,

Percorsi di Diritto ed Economia


l’apprendimento di una specifica terminologia disciplinare. Pertanto può essere necessario predispor-
re percorsi didattici personalizzati per studenti non madrelingua, finalizzati alla comprensione e al-
l’acquisizione delle conoscenze essenziali. per studenti non madrelingua
• Tali percorsi dovrebbero tendere a realizzare il principale obiettivo dello studio del Diritto e
dell’Economia nel biennio, cioè l’acquisizione della “cultura della legalità”.Tra gli strumenti opera-
tivi che possono essere usati a tal fine è opportuna la riduzione dei contenuti alle conoscenze rite-
nute essenziali, cercando di ricorrere quanto più possibile alla schematizzazione grafica e all’eviden-
ziazione dei concetti anche attraverso fotografie e disegni.
• In questo volumetto si propone una serie di percorsi didattici fortemente riassuntivi e facili-

per studenti non madrelingua


tati, anche dal punto di vista lessicale, rispetto ai contenuti del manuale. Essi potranno essere usa-
ti dall’insegnante per fornire allo studente una traccia guidata e comprensibile degli argomenti di
base da apprendere; tali argomenti, in considerazione delle caratteristiche dei singoli ragazzi, po-
tranno essere approfonditi nel manuale.
• Le soluzioni delle attività didattiche, presentate in fondo al volumetto, intendono essere per i
ragazzi uno strumento motivante allo scopo di controllare direttamente gli esiti dell’apprendimento.
• Un glossario finale aiuta lo studente a superare le difficoltà generate dall’uso di termini spe-
cifici delle due discipline.

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(D.P. R. 26.10.1972, n. 633, art. 2, lett. d)
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Maria Rita Cattani

Percorsi di Diritto ed Economia


per studenti non madrelingua

paravia
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INDICE
Diritto 1 Economia 43

PARTE 1 PARTE 1
I princìpi generali del diritto 2 I sistemi economici e la loro
1. Le norme giuridiche 2 evoluzione 44
2. Le fonti del diritto 4 1. Bisogni, beni e servizi 44
3. L’efficacia delle norme giuridiche 6 2. I sistemi economici 46
3. L’evoluzione storica dei
PARTE 2 sistemi economici 47
I soggetti del diritto 8
1. Le capacità e i diritti delle PARTE 2
persone 8 I soggetti del sistema
2. Le organizzazioni 10 economico 49
3. I rapporti giuridici 11 1. Reddito, consumo e
investimenti 49
PARTE 3 2. Le imprese e la produzione 51
Lo Stato 13 3. L’intervento dello Stato in
1. Lo Stato e i suoi elementi economia 53
costitutivi 13
2. Le forme di Stato e le forme di PARTE 3
governo 15 L’economia di mercato 55
1. Mercato, domanda e offerta 55
PARTE 4 2. Le forme di mercato 57
La Costituzione e i diritti dei 3. Il lavoro 59
cittadini 18
1. La Costituzione e i suoi PARTE 4
caratteri 18 I rapporti economici
2. I princìpi fondamentali 20 internazionali 62
3. I principali diritti tutelati dalla 1. I rapporti con l’estero 62
Costituzione 22 2. Le principali politiche
4. La famiglia 23 economiche dell’Unione europea 64
5. I diritti economici e politici 25 3. Sviluppo e sottosviluppo 66

PARTE 5 PARTE 5
Gli organi dello Stato 27 La moneta, le banche e
1. Il Parlamento 27 l’inflazione 68
2. Il Presidente della Repubblica 29 1. La moneta 68
3. Il Governo 31 2. Le banche 70
4. Gli enti locali 32 3. L’inflazione 72
5. La Magistratura 35
6. La Corte costituzionale 37

PARTE 6 Soluzioni
Le organizzazioni internazionali 38 (degli esercizi a risposta chiusa) 74
1. L’Unione europea 38
2. Le altre organizzazioni Le parole del Diritto
internazionali 40 e dell’Economia 75

II
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Diritto
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I princìpi generali del diritto


PARTE
1
1. Le norme giuridiche
Obblighi e divieti
Nella vita sociale tutti noi dobbiamo rispondere a una serie di comportamenti,
che possono consistere in obblighi (come arrivare a scuola entro un certo orario)
o in divieti (ad esempio, non usare il ciclomotore prima dei 14 anni).

Esamina i disegni seguenti: il primo si riferisce all’obbligo di entrare a scuola entro


un dato orario, il secondo al divieto di usare il motorino prima dei 14 anni.
UO
LA 9
12

3
6
ME
DIA

Un esempio di obbligo. Un esempio di divieto.

Le norme giuridiche indicano i comportamenti che si devono seguire o, in determi-


nate situazioni, evitare. Esse quindi stabiliscono, per tutti i cittadini, in certi casi de-
gli obblighi, in altri casi dei divieti.

Le sanzioni
Se non si rispettano le norme giuridiche si è soggetti a sanzioni, cioè a punizioni. Le
sanzioni possono essere pecuniarie (una somma di denaro da dover pagare, come
una multa), detentive (cioè periodi di tempo da dover trascorrere in carcere), oppu-
re possono consistere in misure restrittive (come il ritiro della patente di guida).

DIRITTO 2 PARTE 1 I PRINCÌPI GENERALI DEL DIRITTO


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pecuniarie una multa

Sanzioni detentive il carcere

misure restrittive il ritiro della patente

I giudici
I giudici, o magistrati, hanno il com-
pito di stabilire quale sanzione ap-
plicare a chi non rispetta una norma
giuridica.

I magistrati interpretano le norme e stabiliscono


le sanzioni per chi non le rispetta.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Leggi il seguente brano e rispondi alla domanda.
Se una persona vivesse completamente sola (pensiamo, ad esempio, a un naufrago
su un’isola deserta), potrebbe fare ciò che vuole, proprio perché il suo comporta-
mento non danneggerebbe nessun altro.
Ma noi non viviamo soli. Non possiamo permetterci di fare tutto quello che vogliamo,
perché dobbiamo rispettare gli altri: se fossimo senza norme la vita sociale sarebbe
un gran caos, tutti vorrebbero avere ragione e imporsi sugli altri.
Le norme ci servono per vivere: da un lato il doverle rispettare può apparirci spiacevole,
dall’altro però ci torna molto utile il fatto che gli altri le rispettino nei nostri confronti.

• Sei d’accordo con il contenuto della lettura?

2. Costruisci una frase di senso compiuto, usando i termini indicati.


norme, rispettare, sanzioni, giudici
.........................................................................................................................................................................

3. Scegli la risposta corretta.


Lo scopo delle norme giuridiche è quello di:
a regolare la vita sociale;
b punire chi non le rispetta;
c procurare soldi allo Stato, attraverso le multe;
d proporre dei modelli di comportamento.

1. Le norme giuridiche 3
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2. Le fonti del diritto


Il concetto di fonte del diritto
Le norme giuridiche vengono emanate attraverso atti specifici, che prendono il
nome di fonti del diritto.

La gerarchia delle fonti


Nel diritto italiano le fonti non hanno tutte la stessa importanza: esistono fonti di
grado superiore e fonti di grado inferiore. Queste ultime non possono essere in
contrasto con le fonti di grado superiore; in caso contrario non sono valide.
In relazione alla loro diversa importanza le fonti sono ordinate secondo una spe-
cifica gerarchia:

I POSTO Costituzione È la raccolta delle norme fondamentali dello Stato; fu scritta dall’Assem-
blea costituente (un organo eletto dal popolo; p. 18) ed è operativa
dal 1948.
Leggi Sono leggi con cui il Parlamento può integrare o modificare le norme
costituzionali della Costituzione.

II POSTO Leggi ordinarie Sono le norme emanate dal Parlamento.

Leggi sostanziali Sono norme emanate dal Governo in casi di urgenza (decreti legge)
o su richiesta del Parlamento (decreti legislativi).

III POSTO Leggi regionali Sono norme emanate dalle Regioni: sono valide solo nel territorio
della Regione interessata e possono riguardare materie che non
siano riser vate esclusivamente al Parlamento.

IV POSTO Regolamenti Si tratta di norme che il Governo può emanare per spiegare i contenuti
di altre norme giuridiche.

1° COSTITU
ZIONE
ALI
I C O S T ITUZION
LEGG
2° LEGGI O
RDINAR
IE

IALI
E G G I S OSTANZ
L

3° L E G G I R EGIONAL
I

MENTI
4° REGOLA
La gerarchia delle fonti del diritto.

DIRITTO 4 PARTE 1 I PRINCÌPI GENERALI DEL DIRITTO


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Il Parlamento, composto da Senato e Camera dei deputati, è l’organo che emana le leggi ordinarie,
che sono al secondo posto della gerarchia delle fonti. Nelle immagini sono raffigurati l’interno e
l’esterno della Camera, che ha sede a Palazzo Montecitorio a Roma.

Le consuetudini
Il diritto italiano dispone prevalentemente di fonti scritte. Solo in pochi casi si
applicano le cosiddette consuetudini o usi, che corrispondono a comportamenti
ripetuti nel tempo da una collettività con la convinzione che siano obbligatori.
Lo Stato italiano ammette le consuetudini se sono espressamente richiamate da
una legge scritta: ad esempio, il Codice civile (la raccolta delle norme che regola-
no i rapporti tra le persone) prevede che, per quanto riguarda la distanza a cui
possono essere piantati gli alberi, si osservano i regolamenti, o, in mancanza, gli
usi locali.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Indica la differenza tra:
1. leggi ordinarie e leggi sostanziali;
2. Costituzione e leggi costituzionali.

2. Rispondi alla seguente domanda.


Se due fonti (ipotizziamo una legge ordinaria e una legge regionale) dovessero disci-
plinare in modo diverso uno stesso argomento, quale dovrebbe essere applicata?
Perché?

3. Scegli la risposta corretta.


Sono le norme che possono essere emanate dal Governo in casi di urgenza:
a i regolamenti;
b i decreti legislativi;
c i decreti legge;
d le leggi ordinarie.

2. Le fonti del diritto 5


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3. L’efficacia delle norme


giuridiche
L’inizio di efficacia delle norme giuridiche
Le norme giuridiche, una volta emanate, ven-
gono portate a conoscenza dei cittadini attra-
verso la loro pubblicazione sulla Gazzetta Uf-
ficiale della Repubblica.

La Gazzetta Ufficiale è il documento in cui


vengono pubblicate le norme giuridiche.

Dopo la pubblicazione si lascia ai cittadini un periodo di tempo (solitamente di 15


giorni) per prendere conoscenza delle norme giuridiche. Scaduto tale periodo, de-
nominato vacatio legis, le norme entrano in vigore, diventano cioè obbligatorie e
chi non le rispetta incorre nelle sanzioni previste.

entrata in vigore
emanazione pubblicazione (la norma diventa
vacatio legis
di una sulla Gazzetta efficace e deve
di 15 giorni
norma giuridica Ufficiale essere rispettata)

La cessazione di efficacia delle norme giuridiche


Le norme giuridiche perdono i loro effetti attraverso l’abrogazione.
Essa può avvenire:
■ quando viene emanata una nuova legge che regola la stessa materia, ma in
modo diverso dalla norma precedente (abrogazione tacita);
■ quando una nuova norma prevede espressamente che una legge precedente
(o parte di essa) sia abolita (abrogazione espressa);
■ attraverso un referendum abrogativo, cioè una consultazione popolare che
consente ai cittadini di decidere se una determinata norma debba essere abro-
gata oppure no.

tacita

Abrogazione espressa

a seguito di referendum abrogativo

DIRITTO 6 PARTE 1 I PRINCÌPI GENERALI DEL DIRITTO


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L’efficacia delle norme giuridiche nello spazio


Le leggi di uno Stato valgono all’interno dei suoi confini e si applicano a tutti co-
loro che si trovano sul territorio nazionale, sia ai cittadini sia agli stranieri. È, que-
sto, il principio di territorialità.

Le norme giuridiche si
applicano a tutte le
persone che si trovano
sul territorio dello Stato.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Trova l’errore nelle seguenti frasi.
1. Le norme giuridiche entrano in vigore trascorsi 15 giorni dalla data della loro ap-
provazione.
2. Il principio per cui le norme giuridiche di uno Stato si applicano a tutti coloro che
si trovano sul suo territorio è il principio di sovranità.

2. Scegli la risposta corretta.


Le norme entrano in vigore:
a il giorno della loro approvazione;
b il giorno della loro pubblicazione;
c 15 giorni dopo la loro approvazione;
d 15 giorni dopo la loro pubblicazione.

3. L’efficacia delle norme giuridiche 7


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I soggetti del diritto


PARTE
2
1. Le capacità e i diritti delle persone
La capacità giuridica
Ogni persona, quando nasce, acquista la capacità giuridica, cioè le vengono rico-
nosciuti quei diritti (come il diritto alla vita e il diritto al rispetto della propria di-
gnità) che appartengono a ogni essere umano.
La capacità giuridica si perde solo con la morte.

La capacità di agire
Quando si diventa maggiorenni, a 18 anni, si acquista la capacità di agire, che
corrisponde al potere di esercitare determinati diritti: pensiamo al diritto di vota-
re e a quello di concludere contratti (come acquistare un’automobile).

L’incapacità assoluta di agire


Sono privi della capacità di agire i minorenni, cioè i ragazzi che non hanno anco-
ra compiuto i 18 anni. Essi devono pertanto essere rappresentati dai propri geni-
tori, che operano in loro favore in tutte le occasioni in cui sia richiesta la capacità
di agire (ad esempio firmano le giustificazioni per le assenze scolastiche e posso-
no depositare denaro in banca a loro nome).
Possono essere private della capacità di agire anche persone maggiorenni.
Chi è condannato alla reclusione per un periodo superiore a 5 anni viene, per leg-
ge, interdetto, cioè privato della capacità di agire, e deve essere rappresentato da
un tutore nominato dal Tribunale.
Il Tribunale, inoltre, può interdire persone gravemente malate di mente, su richie-
sta di un loro famigliare.

minorenni rappresentati dai genitori


Persone
incapaci di agire
interdetti rappresentati da un tutore

DIRITTO 8 PARTE 2 I SOGGETTI DEL DIRITTO


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L’incapacità relativa di agire


Il Tribunale (su richiesta dei famigliari) può li-
mitare la capacità di agire degli alcolisti e dei
tossicodipendenti. Questi soggetti vengono
inabilitati: ciò significa che, per compiere at-
ti di particolare valore economico (ad esem-
pio, l’acquisto di una casa), devono avere
l’autorizzazione di un’altra persona, denomi-
nata curatore e incaricata dal Tribunale.

Gli alcolisti possono essere inabilitati e vedersi


quindi limitare la capacità di agire.

L’amministrazione di sostegno
A favore delle persone disabili (sordomuti,
non vedenti...) può essere nominato un ammi-
nistratore di sostegno, cioè una persona che
le aiuta nei problemi quotidiani, come investi-
re piccole somme di denaro o concludere un
contratto di affitto.

Le persone disabili possono essere assistite da


un amministratore di sostegno.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Indica se le seguenti frasi sono vere o false.
1. La capacità giuridica si acquista a 18 anni. A a
2. I minorenni sono rappresentati dai genitori. A a
3. Gli interdetti sono rappresentati da un curatore. A a
4. Un tossicodipendente può essere inabilitato. A a
5. L’amministratore di sostegno assiste le persone disabili. A a

2. Indica la differenza tra:


1. capacità giuridica e capacità di agire;
2. interdetti e inabilitati;
3. tutore e curatore.

1. Le capacità e i diritti delle persone 9


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2. Le organizzazioni
Associazioni e fondazioni
Le norme giuridiche, sono destinate, oltre che agli individui, agli enti collettivi.
Tali enti si distinguono in:
■ associazioni;
■ fondazioni.

Le associazioni sono organizzazioni formate da più persone che si uniscono tra


loro per raggiungere uno scopo comune: pensiamo, ad esempio, all’AVIS, l’Asso-
ciazione volontari italiani sangue.
Le fondazioni sono enti costituiti da un patrimonio monetario destinato a realiz-
zare un determinato obiettivo, come, ad esempio, la Fondazione italiana per la ri-
cerca sul cancro.

La costituzione delle organizzazioni


Per dare vita a un’organizzazione occorre un atto scritto, denominato atto costi-
tutivo, cui è collegato uno statuto, che contiene le norme relative al funzionamen-
to dell’ente.
Le associazioni e le fondazioni possono chiedere di essere riconosciute dallo Sta-
to mediante la loro iscrizione in appositi registri: in questo caso prendono il nome
di persone giuridiche, altrimenti corrispondono a enti di fatto. Le persone giuri-
diche godono di una maggiore tutela giuridica rispetto agli enti di fatto ma, per
questo motivo, sono soggette a controlli da parte dello Stato.

Il CAI, Club alpino italiano,


è un’associazione riconosciuta
dallo Stato che si propone
di diffondere la conoscenza
e la tutela della montagna.

L’estinzione delle organizzazioni


Le organizzazioni possono estinguersi, cioè sciogliersi, per diverse cause, come il
raggiungimento dello scopo per cui sono state costituite o l’impossibilità di realiz-
zare tale scopo, oppure per decisione dei componenti.
Quando un’organizzazione si estingue, si procede alla sua liquidazione: tutti i
suoi beni vengono venduti e il denaro ricavato viene utilizzato per pagare even-
tuali debiti e, se ne rimane, viene distribuito tra i consociati.

DIRITTO 10 PARTE 2 I SOGGETTI DEL DIRITTO


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RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Leggi il seguente brano e rispondi alle domande.
Emergency: un’associazione che tutela le vittime delle guerre
Emergency decide i suoi interventi basandosi soprattutto su due criteri: l’effettivo biso-
gno della popolazione di assistenza medico-chirurgica specializzata e la scarsità o la
mancanza di altri interventi umanitari analoghi nel Paese. Emergency costruisce e gesti-
sce ospedali per i feriti di guerra e per le emergenze chirurgiche, centri per la riabilita-
zione fisica e sociale delle vittime delle mine antiuomo e di altri traumi di guerra, posti
di primo soccorso (FAP, First aid post) per il trattamento immediato dei feriti, centri sani-
tari per l’assistenza medica di base. Emergency forma il personale locale secondo cri-
teri e standard di alto livello professionale; attua interventi umanitari di assistenza ai
prigionieri in contesti connessi a situazioni di conflitto; realizza progetti di sviluppo nei
Paesi in cui opera.
da www.emergency.it
• Quali sono gli scopi dell’associazione cui fa riferimento la lettura?
• Conosci altre organizzazioni che si propongono scopi analoghi?

3. I rapporti giuridici
I diritti che nascono dai rapporti giuridici
Le relazioni che esistono tra le persone, se sono regolate dalle norme giuridiche,
corrispondono a rapporti giuridici.

Il rapporto che nasce tra gli sposi è regolato da specifiche norme, contenute nella Costituzione
e nel Codice civile: esso è, pertanto, un rapporto giuridico. Quello tra due fidanzati non ha invece
questo carattere, proprio perché non è disciplinato da specifiche norme da parte dello Stato.

Dai rapporti giuridici derivano alle persone determinati diritti:


■ diritti di natura personale, se si riferiscono alla persona. Tra questi possiamo
riconoscere il diritto all’immagine, in base al quale l’immagine di una persona
può essere utilizzata solo con il suo consenso, e il diritto alla riservatezza e al-
la tutela dei dati personali, per cui tutte le informazioni relative alle persone
possono essere utilizzate da altri solo con il consenso dell’interessato;
■ diritti di natura patrimoniale, se si riferiscono a beni: l’esempio principale è
la proprietà.

3. I rapporti giuridici 11
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L’oggetto dei rapporti giuridici


I rapporti giuridici riguardano i beni, cioè tutte le cose che possono essere ogget-
to di diritti.
I beni si distinguono in immobili, che corrispondono al suolo e a tutto ciò che è le-
gato a esso, e in mobili.
I beni possono, inoltre, essere privati o pubblici, se appartengono allo Stato o ad
un altro ente pubblico.

Gli edifici sono beni immobili, mentre un computer è un bene mobile.

Il contratto
Tra i rapporti giuridici ha particolare rilevanza il contratto. Esso corrisponde al-
l’accordo con cui due o più persone danno vita a un rapporto giuridico. Pensiamo,
ad esempio, ad un contratto di compravendita, che viene concluso quando acqui-
stiamo o vendiamo un bene e dà vita a reciproci diritti e doveri per il compratore
e per il venditore.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Scegli la risposta corretta.
È un diritto di natura patrimoniale che nasce da un rapporto giuridico:
a la tutela dei dati personali;
b il diritto all’immagine;
c il diritto alla riservatezza;
d il diritto di proprietà.

2. Indica se i seguenti beni sono mobili (M) o immobili (I).


1. Un edificio scolastico. M I
2. Una lavagna. M I
3. I banchi in cui siedono gli alunni. M I
4. Un terreno agricolo. M I
5. Gli attrezzi per coltivare un terreno. M I
6. Un elettrodomestico. M I

DIRITTO 12 PARTE 2 I SOGGETTI DEL DIRITTO


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Lo Stato
PARTE
3
1. Lo Stato e i suoi elementi costitutivi
Il concetto di Stato
Lo Stato è un ente che, su un determinato territorio, impone le proprie leggi al
popolo, costituito dai cittadini. Gli elementi che costituiscono lo Stato sono tre:
1. il territorio;
2. il popolo;
3. la sovranità, cioè il potere di imporre le leggi.

popolo

Elementi costitutivi territorio


dello Stato

sovranità

Lo Stato non va confuso con la Nazione, che corrisponde all’insieme dei soggetti
legati tra loro dalle stesse origini, dalle stesse tradizioni, dalla stessa lingua e cul-
tura. Ad esempio, la Svizzera è uno Stato multinazionale, perché sul suo territorio
vivono persone di diversa nazionalità.

ALPI ORIENTALI
Il territorio ALP
I CE
NTR
ALI
I
AL

Il territorio corrisponde a una porzione di ter-


ALPI OCCIDENT

ra delimitata da confini, che possono essere


naturali (ad esempio, un fiume) o convenzio- M
AR
AD
nali (stabiliti cioè tramite accordi con altri ITALIA
RI
AT
IC
O
Stati). Se uno Stato si affaccia sul mare, que-
sto fa parte del suo territorio fino a 22 km MAR TIRRENO
dalla costa.

MA R
IONIO
MAR MEDITERRANEO
I confini del territorio italiano cono costituiti
dalla catena delle Alpi, a Nord, e dal mare
che circonda la penisola e le isole.

1. Lo Stato e i suoi elementi costitutivi 13


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Il popolo
Il popolo di uno Stato è costituito dai cittadini.
Diventa cittadino italiano:
■ chi nasce da padre o da madre italiani;
■ chi viene adottato da genitori italiani;
■ chi sposa un cittadino o una cittadina italiani;
■ lo straniero nato in Italia se risiede legalmente nel nostro Paese sino al compi-
mento della maggiore età e dichiara, entro un anno da tale data, di volere ac-
quistare la cittadinanza italiana;
■ chi ha avuto la residenza in Italia per un periodo di almeno 4 anni, se si tratta
di una persona appartenente a uno Stato dell’Unione europea, o di almeno 10
anni se appartiene a uno Stato extracomunitario.

I cittadini hanno determinati diritti (ad esempio, il voto) e determinati doveri (co-
me pagare le imposte allo Stato; p. 54).
Il popolo di uno Stato non va confuso con la popolazione, che è l’insieme dei sog-
getti, cittadini e non cittadini, che si trovano in un determinato momento sul ter-
ritorio dello Stato.

Gli stranieri che


provengono da un
Paese extracomunitario
possono ottenere la
cittadinanza italiana
dopo 10 anni di
regolare soggiorno.

La sovranità
Ogni Stato è sovrano, nel senso che può imporre le proprie norme a tutti coloro
che vivono sul suo territorio. La sovranità si esprime in tre poteri:
1. il potere legislativo, cioè di emanare le leggi, che spetta al Parlamento ( p. 28);
2. il potere esecutivo, che compete al Governo ( p. 32) e permette di realizza-
re nella pratica gli interessi dei cittadini, garantendo determinati servizi come
l’istruzione pubblica e la sanità;
3. il potere giudiziario, che consiste nell’applicare le leggi ai casi concreti ed è
affidato ai giudici ( p. 35).

DIRITTO 14 PARTE 3 LO STATO


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RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Leggi il seguente brano e rispondi alla domanda.
Il termine cittadinanza ha le sue origini nel sostantivo latino civitas, che indicava sia
la “condizione di cittadino” sia “il complesso dei cittadini”. Presso i popoli antichi, in
particolare Greci e Romani, erano cittadini di pieno diritto solo gli appartenenti alla
classe dominante, mentre fortemente ridotti erano i diritti degli altri. Per gli antichi
Greci poteva essere considerato cittadino solo chi era nato da padre cittadino e, dal
450 a.C., anche chi era nato da madre cittadina. Presso gli antichi Romani i diritti
della cittadinanza erano riservati alla classe dei nobili, mentre non erano riconosciu-
ti al popolo, cui appartenevano i piccoli agricoltori, i pastori, i commercianti, gli arti-
giani. Dai diritti della cittadinanza erano completamente escluse le donne.

• Quale importante evoluzione puoi cogliere nel concetto di cittadinanza dall’antichi-


tà a oggi?

2. Indica quale tra i seguenti cittadini stranieri può acquistare la


cittadinanza italiana dopo 4 anni di regolare permanenza in Italia.
1. Un americano. sì no 6. Un polacco. sì no
2. Un canadese. sì no 7. Uno svizzero. sì no
3. Un tunisino. sì no 8. Un russo. sì no
4. Un albanese. sì no 9. Un cinese. sì no
5. Un turco. sì no 10. Un greco. sì no

2. Le forme di Stato e le forme di governo


Il concetto di forma di Stato
L’espressione forma di Stato si riferisce alle norme che regolano i rapporti tra gli
organi che detengono il potere e i cittadini.
Storicamente si sono instaurate diverse forme di Stato: lo Stato assoluto, liberale,
socialista, totalitario e democratico.

Lo Stato assoluto
Nello Stato assoluto tutti i poteri sono concentrati nelle mani del Re, che emana
le leggi, nomina i giudici, impone le tasse ( p. 54) e comanda l’esercito.
Le prime forme di Stato assoluto si diffusero in Europa, ad esempio in Francia e in
Inghilterra, tra il 1400 e il 1600.

Lo Stato liberale
Lo Stato liberale tutela le libertà fondamentali dei cittadini e prevede la divisio-
ne dei poteri tra Parlamento, Governo e giudici.
Il primo Stato liberale si costituì in seguito alla Rivoluzione francese del 1789.

2. Le forme di Stato e le forme di governo 15


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Lo Stato socialista
Nello Stato socialista è abolita la proprietà privata e i mezzi di produzione appar-
tengono esclusivamente allo Stato, che indirizza l’economia del Paese.
Il principale Stato socialista fu l’Unione Sovietica, che si affermò in seguito alla Ri-
voluzione russa del 1917.

Lo Stato totalitario
Nello Stato totalitario il regime accentra ogni potere statale nella figura di un “ca-
po”, ritenuto superiore rispetto al popolo; questa forma di Stato si caratterizza,
inoltre, per un’ideologia esclusiva e per la drastica limitazione delle libertà dei cit-
tadini (pensiamo al nazismo in Germania e alla dittatura fascista in Italia nella pri-
ma metà del secolo scorso).

Lo Stato democratico
Lo Stato democratico si fonda sul valore della
democrazia, cioè della sovranità popolare: è
infatti il popolo che elegge i propri rappresen-
tanti politici, ai quali è affidato il compito di
governare lo Stato.
L’Italia è uno Stato democratico.

Attraverso le elezioni i cittadini eleggono


i loro rappresentanti politici: ciò corrisponde
all’esercizio della democrazia.

Il concetto di forma di governo


L’espressione forma di governo indica il modo in cui sono regolati i rapporti tra
gli organi dello Stato. Sono forme di governo la monarchia e la repubblica.

La monarchia
La monarchia è una forma di governo caratterizzata dalla presenza di un Sovra-
no, che accede alla propria carica per successione o per elezione. Ai giorni nostri
è praticamente scomparsa la monarchia assoluta, in cui il Re esercita tutti i pote-
ri dello Stato, ed esistono forme di monarchia in cui il potere è condiviso con altri
organi.
La monarchia è pura se il Sovrano è titolare del potere esecutivo ed esercita
quello legislativo in collaborazione con il Parlamento (ad esempio, la Spagna); è
invece parlamentare quando la sovranità effettiva spetta al Parlamento e al Go-
verno, mentre il Re riveste un ruolo rappresentativo (ad esempio, la Gran Bretagna).

DIRITTO 16 PARTE 3 LO STATO


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Nella monarchia il Re, come Juan Carlos di Spagna, o la Regina, ad esempio Elisabetta II in Gran
Bretagna, accedono a tale carica prevalentemente per successione.

La repubblica
La repubblica è una forma di governo in cui i poteri statali spettano a organi elet-
ti dai cittadini.
L’Italia è, dal 1946, una repubblica e il popolo elegge il Parlamento, l’organo che ha
il potere di emanare le leggi (potere legislativo). A sua volta il Parlamento elegge
il Presidente della Repubblica, che rappresenta lo Stato ( p. 29). Il Presidente
della Repubblica nomina i membri del Governo, l’organo che guida la politica del
Paese e realizza le deliberazioni del Parlamento (potere esecutivo). Il Governo, per
potere operare, deve avere la fiducia del Parlamento; in caso contrario perde i pro-
pri poteri e occorre nominare un nuovo Governo o eleggere un nuovo Parlamento.

eleggono elegge Presidente della nomina


Cittadini Parlamento Governo
Repubblica

concede fiducia a

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Costruisci due frasi di senso compiuto, usando i termini indicati.
1. Stato socialista, mezzi di produzione, economia, proprietà privata
..........................................................................................................................................................................

2. Popolo, repubblica, Parlamento, Governo, fiducia


..........................................................................................................................................................................

2. Scegli la risposta corretta.


L’Italia è:
a uno Stato socialista;
b una monarchia parlamentare;
c uno Stato democratico e una repubblica;
d uno Stato totalitario.

2. Le forme di Stato e le forme di governo 17


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La Costituzione e i diritti
dei cittadini
PARTE
4
1. La Costituzione e i suoi caratteri
L’Assemblea costituente
Il 2 giugno 1946, dopo le dolorose esperienze del fascismo e della guerra, le cit-
tadine e i cittadini italiani votarono per eleggere i membri dell’Assemblea costi-
tuente, organo cui fu affidato il compito di scrivere la Costituzione italiana.
Nella Costituzione furono definiti i princìpi fondamentali del nostro ordinamento,
le norme relative alla struttura dello Stato e ai diritti e ai doveri dei cittadini. Es-
sa entrò in vigore il 1° gennaio 1948.

La Costituzione fu scritta dai


componenti dell’Assemblea
costituente, eletti dal popolo
il 2 giugno 1946.

DIRITTO 18 PARTE 4 LA COSTITUZIONE E I DIRITTI DEI CITTADINI


00036P_001-026_PERC STRAN 9-02-2008 10:29 Pagina 19

La struttura della Costituzione


I primi 12 articoli della Costituzione comprendono i princìpi fondamentali: tra es-
si assumono grande rilievo la tutela dei diritti umani, l’uguaglianza dei cittadini, il
diritto-dovere al lavoro, la libertà religiosa, il ripudio della guerra.
Gli articoli dal 13 al 54 si occupano dei diritti e dei doveri dei cittadini e costitui-
scono la Prima Parte della Costituzione.
Gli articoli dal 55 al 139, corrispondenti alla Seconda Parte della Costituzione, si ri-
feriscono all’ordinamento dello Stato, indicano cioè le funzioni degli organi statali.

STRUTTURA DELLA COSTITUZIONE

artt. 1-12 artt. 13-54 artt. 55-139

Princìpi fondamentali Diritti e doveri dei cittadini Ordinamento dello Stato

I principali caratteri della Costituzione


La Costituzione italiana è:
■ popolare, in quanto fu scritta da un organo eletto dal popolo;
■ rigida, perché, per poterla modificare, è necessaria una complessa procedura
legislativa (revisione costituzionale);
■ democratica, in quanto è ispirata al principio della sovranità popolare;
■ lunga, perché dedica ampio spazio ai diritti civili.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Leggi il seguente brano e rispondi alla domanda.
Le radici della Costituzione
La Costituzione italiana deve essere considerata come il risultato di una determinata
situazione storica. Essa nacque in diretto contrasto con il regime instaurato dal fasci-
smo, il quale aveva soffocato le libertà dei cittadini, posto tra i cittadini discriminazio-
ni ingiuste e fondato [...] un sistema di governo in cui il popolo non aveva la possibi-
lità di fare valere la propria volontà. […] La Costituzione si ricollega a ideali come la
difesa delle libertà civili, l’istituzione della democrazia, la solidarietà delle nazioni.
da N. Bobbio – F. Pierandrei, Introduzione alla Costituzione,
Laterza, Roma-Bari 1972, pp. 35-36
• In che senso si sostiene, nella lettura, che la Costituzione è in netto contrasto
con il regime dittatoriale che ci fu in Italia prima della sua emanazione?

2. Collega ciascun carattere della Costituzione con la definizione corretta.


1. Lunga a Fu scritta dall’Assemblea costituente, organo eletto dal popolo
2. Rigida b Riconosce molti diritti civili
3. Popolare c Si basa sul principio della sovranità popolare
4. Democratica d Può essere modificata solo tramite una procedura alquanto com-
plessa

1. La Costituzione e i suoi caratteri 19


00036P_001-026_PERC STRAN 9-02-2008 10:29 Pagina 20

2. I princìpi fondamentali
La struttura democratica
L’Italia è una repubblica democratica, nel senso che la sovranità è del popolo. So-
no infatti i cittadini a eleggere periodicamente i loro rappresentanti politici, che
guidano la vita politica ed economica del Paese.

L’uguaglianza
Davanti allo Stato tutte le persone sono uguali, senza differenze di sesso, di raz-
za, di lingua o di religione. Lo Stato si impegna a eliminare eventuali situazioni di
disuguaglianza.

Lo Stato italiano afferma il principio


di uguaglianza tra le persone.

Il lavoro
Tutti i cittadini hanno il diritto di lavorare. Il lavoro è anche un dovere, in quanto
tramite esso si contribuisce alla crescita economica e sociale dello Stato.

La libertà religiosa
L’Italia ammette tutte le religioni, anche se riserva alcuni privilegi a quella catto-
lica, dal momento che la maggior parte degli italiani condivide questa fede.

La posizione degli stranieri


La posizione degli stranieri deve essere regolata dalla legge.
Le norme attuali stabiliscono che gli stranieri provenienti dagli Stati dell’Unione eu-
ropea ( p. 38) hanno piena libertà di circolare e di soggiornare in Italia. Invece, gli
stranieri che hanno cittadinanza in Paesi extracomunitari possono entrare in Italia
solo se sono in possesso di un regolare passaporto e di un visto d’ingresso. Una vol-
ta entrati regolarmente in Italia, devono recarsi presso gli uffici della Questura per
ottenere un permesso di soggiorno, che deve essere periodicamente rinnovato.
Trascorsi 10 anni dall’ingresso nel nostro Paese, possono richiedere la cittadinan-
za italiana, che li pone nella stessa posizione degli altri cittadini italiani.

DIRITTO 20 PARTE 4 LA COSTITUZIONE E I DIRITTI DEI CITTADINI


00036P_001-026_PERC STRAN 9-02-2008 10:29 Pagina 21

Il diritto di asilo
L’Italia concede asilo politico sul proprio territorio agli stranieri ai quali non sono
riconosciute, nella propria terra di origine, le principali libertà civili.

Se uno straniero vede calpestati i propri


diritti fondamentali nel suo Paese di origine
può ottenere asilo in Italia.

Il ripudio della guerra


Lo Stato italiano ammette il ricorso alla guerra solo per difesa. Non la giustifica,
invece, per attaccare altri Stati o per risolvere controversie internazionali.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Rispondi alle seguenti domande.
1. In che senso il lavoro è un dovere, oltre che un diritto?
2. Quali documenti devono avere gli stranieri che entrano in Italia?
3. Che cos’è il permesso di soggiorno?
4. In che cosa consiste il diritto di asilo?
5. Quale posizione ha lo Stato italiano di fronte alla guerra?

2. Trova l’errore nelle seguenti frasi.


1. In base al principio di uguaglianza formale, lo Stato si impegna a rimuovere gli
ostacoli che limitano le pari opportunità tra i cittadini.
2. I cittadini stranieri, appartenenti a Stati che non fanno parte dell’Unione europea,
possono entrare in Italia solo se in possesso di passaporto e di carta di identità.
3. L’Italia ammette solo la religione cattolica.

2. I princìpi fondamentali 21
LI039500036P_001_026 24-01-2011 15:05 Pagina 22

3. I principali diritti tutelati


dalla Costituzione
La libertà personale
La libertà personale può essere limitata solo nei casi stabiliti dalla legge e sulla
base di un provvedimento scritto, emanato da un giudice, chiamato mandato giu-
diziario. È necessario un mandato, ad esempio, per effettuare una perquisizione
presso l’abitazione di una persona, oppure per arrestarla.

In casi di necessità e urgenza le autorità di pubblica sicurezza (come la Polizia e i Ca-


rabinieri) possono effettuare il fermo di persone sospettate di aver commesso un rea-
to, comunicandolo entro 48 ore a un giudice che deve convalidare il provvedimento
entro le successive 48 ore, altrimenti esso decade.

Una persona può essere privata


della libertà solo se lo dispone
un giudice e solo nei casi stabiliti
dalla legge.

I diritti di riunione e di associazione


I cittadini italiani possono riunirsi tra loro purché ciò avvenga pacificamente e
senza armi.
Possono inoltre dare vita ad associazioni (come il WWF, che si occupa di tutelare
l’ambiente e gli animali, o un’associazione sportiva), con cui instaurano tra loro
rapporti stabili e duraturi.

La libertà di manifestazione del pensiero


La Costituzione tutela la libertà di manifestazione del pensiero. Tale libertà incon-
tra un limite nei reati di opinione: ne è un esempio l’ingiuria, che si commette se si
offende una persona.
Alla libertà di opinione è strettamente collegata la libertà di stampa, che non è
soggetta ad alcuna forma di censura, ma può comportare interventi di sequestro
da parte di un giudice in determinati casi previsti dalla legge.

DIRITTO 22 PARTE 4 LA COSTITUZIONE E I DIRITTI DEI CITTADINI


00036P_001-026_PERC STRAN 9-02-2008 10:29 Pagina 23

I diritti legati ai processi penali


Secondo la Costituzione le persone imputate di un reato hanno il diritto alla dife-
sa e sono presunte non colpevoli fino alla condanna definitiva, per cui non posso-
no essere loro applicate pene fino a quel momento.
Ci sono però casi in cui un giudice, prima della condanna definitiva, può decide-
re l’arresto di una persona sospettata di aver commesso un grave reato (ad
esempio se c’è pericolo di fuga o se si teme che possa commettere altri reati). In
casi meno gravi possono essere adottati provvedimenti meno severi come la li-
bertà vigilata.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Individua il termine corretto.
1. È l’atto con cui si può limitare la libertà di una persona:
...........................................................................................................................................................................

2. È il reato che si commette se si offende una persona:


...........................................................................................................................................................................

3. Non vi è sottoposta la libertà di stampa:


...........................................................................................................................................................................

4. Così è ritenuto l’imputato fino alla condanna definitiva:


...........................................................................................................................................................................

4. La famiglia
Il matrimonio
La famiglia, secondo la Costituzione, si basa sul matrimonio. Con esso nascono
tra i coniugi reciproci diritti e doveri, che consistono nella coabitazione, nella fe-
deltà, nella collaborazione nell’interesse della famiglia e nell’assistenza materia-
le e morale; i coniugi sono posti su un piano di assoluta parità.
Non possono sposarsi, e se lo facessero il matrimonio sarebbe nullo, gli incapaci
di agire ( p. 8), i parenti stretti, le persone dello stesso sesso, coloro che sono
già sposati e coloro che hanno commesso determinati delitti.
Il matrimonio, per avere il riconoscimento giuridico, deve essere celebrato dal Sin-
daco o da un suo delegato.
Per quanto riguarda gli effetti religiosi, invece, esso ottiene validità alla presenza
del ministro del culto cui si appartiene.
Per i cittadini cattolici, che sono la maggioranza in Italia, è possibile ottenere ef-
fetti sia religiosi sia civili con la sola celebrazione religiosa, in virtù di uno speci-
fico accordo tra lo Stato e la Chiesa cattolica.

4. La famiglia 23
00036P_001-026 13-02-2008 14:00 Pagina 24

Con il matrimonio, sia civile sia religioso, i coniugi acquistano reciproci diritti e doveri.

Il divorzio
Gli effetti civili del matrimonio possono essere sospesi tramite la separazione legale,
che i coniugi possono ottenere rivolgendosi a un giudice. Dopo tre anni di separazio-
ne è possibile chiedere il divorzio, che scioglie il matrimonio in modo definitivo.

separazione legale divorzio


(sospende gli effetti (scioglie gli effetti
del matrimonio) del matrimonio)

La tutela dei figli


I genitori hanno l’obbligo di mantenere, istruire ed educare i figli ed esercitano su
di loro e nel loro esclusivo interesse la potestà, cioè il potere di educarli.
Se i genitori trascurano i propri doveri o abusano della loro potestà possono esse-
re denunciati e, nei casi più gravi, possono perdere il potere educativo verso i figli.
I figli possono essere legittimi, naturali o adottivi. I figli legittimi sono nati da due
persone sposate tra loro, mentre i figli naturali sono nati da persone tra loro non
coniugate e possono essere riconosciuti da uno o da entrambi i genitori. Sono figli
adottivi quelli che entrano a far parte della famiglia in seguito a un procedimento
di adozione.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Rispondi alle seguenti domande.
1. Quale differenza esiste tra figli naturali, legittimi e adottivi?
2. Qual è il fondamento del matrimonio, secondo la Costituzione?
3. Quanti anni di separazione legale sono necessari per poter divorziare?

2. Scegli la risposta corretta.


Possono legittimamente sposarsi:
a le persone dello stesso sesso;
b le persone di nazionalità diversa;
c i parenti stretti;
d gli incapaci di agire.

DIRITTO 24 PARTE 4 LA COSTITUZIONE E I DIRITTI DEI CITTADINI


00036P_001-026_PERC STRAN 9-02-2008 10:29 Pagina 25

5. I diritti economici e politici


I diritti dei lavoratori
La Costituzione tutela i lavoratori subordinati, riconoscendo loro in particolare il
diritto alla retribuzione (che deve assicurare una vita dignitosa), la tutela della
maternità (le donne hanno diritto di astenersi dal lavoro in prossimità del parto e
nei primi mesi di vita del figlio), la libertà sindacale (cioè di iscriversi a un sinda-
cato, un’associazione che tutela i lavoratori), il diritto di essere assistiti dallo Sta-
to in particolari situazioni (come la ma-
lattia, l’infortunio, l’invalidità) e il diritto
di sciopero. Quest’ultimo è sottoposto a
determinate regole se viene esercitato
nei servizi pubblici essenziali, come la
sanità e la scuola.

Se un lavoratore subisce un infortunio sul


lavoro, ha diritto di ricevere dallo Stato
un’indennità economica per il periodo in cui
non è in grado di lavorare.

Il diritto di proprietà
La Costituzione tutela la proprietà privata, che può però essere oggetto di
espropriazione da parte degli enti pubblici (come le Regioni e i Comuni) se si de-
ve provvedere a necessità collettive. In
tal caso il bene espropriato viene ac-
quisito dall’ente pubblico, che deve pa-
gare al proprietario un’indennità mo-
netaria.
Ogni cittadino è libero di disporre delle
sue proprietà, anche per il periodo suc-
cessivo alla morte: è infatti possibile
destinare i propri beni tramite testa-
mento.

Lo Stato può togliere un bene al legittimo


proprietario (pagandogliene il valore) se deve
usarlo per fini di utilità pubblica. Ad esempio,
può espropriare una o più abitazioni se deve
utilizzare i terreni su cui si trovano per
costruire una strada pubblica.

5. I diritti economici e politici 25


00036P_001-026_PERC STRAN 9-02-2008 10:29 Pagina 26

Il diritto di voto
Ai cittadini italiani è riservato il diritto di votare in occasione dell’elezione dei
membri del Parlamento o di quella degli organi locali (ad esempio, l’elezione dei
componenti del Consiglio comunale).
Nelle elezioni comunali i cittadini di altri Stati dell’Unione europea, residenti nel
Comune ( p. 32), possono candidarsi all’elezione con gli stessi diritti dei cittadi-
ni italiani.
Il voto è:
■ personale: non è possibile incaricare altri di votare al nostro posto;
■ uguale: ogni voto ha lo stesso peso;
■ libero: nel senso che non è soggetto ad alcuna forma di costrizione;
■ segreto: si vota, infatti, all’interno di una cabina.

personale

uguale
Caratteri del voto
libero

segreto

Il diritto di iscriversi a un partito politico


Ogni persona ha il diritto di iscriversi a un partito politico. I partiti sono associa-
zioni ( p. 10) private che si propongono di determinare l’indirizzo politico del
Paese.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Indica la differenza tra:
1. un sindacato e un partito politico;
2. personalità e segretezza del voto;
3. libertà sindacale e diritto di sciopero.

DIRITTO 26 PARTE 4 LA COSTITUZIONE E I DIRITTI DEI CITTADINI


00036P_027-041_PERC STRAN 9-02-2008 10:09 Pagina 27

Gli organi dello Stato


PARTE
5
1. Il Parlamento
La composizione del Parlamento
Il Parlamento è l’organo legislativo, ha cioè il potere di emanare le leggi.
È composto da due Camere, il Senato e la Camera dei deputati, i cui componen-
ti rimangono in carica per cinque anni: tale periodo è denominato legislatura.

Senato

Parlamento
Camera dei deputati

Si può essere eletti alla carica di deputato dopo avere compiuto 25 anni, ne occor-
rono invece 40 per entrare a fare parte del Senato.

Le immunità parlamentari
I parlamentari godono di alcuni privilegi, denominati “immunità”:
■ possono esprimere liberamente le loro opinioni nello svolgimento delle loro
funzioni, senza correre il rischio di essere denunciati per reati di opinione
( p. 22);
■ se vengono accusati di aver commesso un reato, non possono essere arrestati
solo su richiesta del giudice, ma è necessario il permesso della Camera cui ap-
partengono.

non sono punibili


per i reati di opinione
Immunità
parlamentari
parlamentari
non possono essere arrestati
senza il consenso della
Camera di appartenenza

1. Il Parlamento 27
00036P_027-041_PERC STRAN 9-02-2008 10:09 Pagina 28

Le votazioni
In ogni Camera, per potere votare, è necessario
che sia presente almeno la metà più uno dei
componenti (il cosiddetto numero legale). Le de-
liberazioni, che si svolgono solitamente con il si-
stema del voto elettronico, vengono approvate a
maggioranza semplice (metà più uno dei voti dei
presenti). Solo in alcuni casi sono richieste mag-
gioranze più alte.

Ogni parlamentare, per votare,


utilizza specifici pulsanti, corrispondenti al
“sì” alla deliberazione (verde), al “no”
(rosso) e all’astensione (bianco).

L’organizzazione del Parlamento


Ogni Camera elegge un proprio Presidente. I parlamentari si organizzano in grup-
pi, corrispondenti ai partiti politici di appartenenza. Esistono inoltre le commis-
sioni, competenti ciascuna su specifiche materie, che svolgono un importante
ruolo preparatorio all’approvazione delle leggi.

La funzione legislativa
L’approvazione delle leggi avviene tramite una specifica procedura, l’iter legisla-
tivo, che si articola nelle fasi dell’iniziativa, della discussione e approvazione, del-
la promulgazione e della pubblicazione.
■ L’iniziativa corrisponde alla presentazione al Parlamento di proposte di legge.
Tale potere spetta al Governo, a ogni parlamentare, ai cittadini (almeno 50 000),
ai Consigli regionali.
■ La discussione e l’approvazione competono alle due Camere, che operano se-
paratamente ma giungono entrambe ad approvare un identico testo di legge.
■ La promulgazione corrisponde all’atto con cui la legge viene resa ufficiale: ta-
le potere appartiene al Presidente della Repubblica ( p. 29).
■ Infine, la legge viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale; con questo atto vie-
ne portata a conoscenza di tutti i cittadini, che di conseguenza sono tenuti a ri-
spettarla.

iniziativa
discussione
• Governo promulgazione pubblicazione
e approvazione
• popolo Presidente della sulla Gazzetta
Camera dei
• parlamentari Repubblica Ufficiale
deputati e Senato
• Consigli regionali

DIRITTO 28 PARTE 5 GLI ORGANI DELLO STATO


00036P_027-041_PERC STRAN 9-02-2008 10:09 Pagina 29

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Individua il termine corretto.
1. Corrisponde al periodo di tempo in cui rimangono in carica i membri del Parlamento:
...........................................................................................................................................................................

2. È l’atto con cui il Presidente della Repubblica rende ufficiale una legge:
...........................................................................................................................................................................

3. È il numero di parlamentari che devono essere presenti perché la votazione sia con-
siderata valida:
...........................................................................................................................................................................

4. È la tipologia di maggioranza normalmente richiesta per l’approvazione delle votazio-


ni parlamentari:
...........................................................................................................................................................................

5. È l’ultima fase della procedura legislativa:


...........................................................................................................................................................................

2. Il Presidente della Repubblica


Il ruolo e le funzioni del Capo dello Stato
Il Presidente della Repubblica rappresenta lo Stato e svolge alcune specifiche
funzioni:
■ promulga le leggi;
■ può sciogliere le Camere prima della scadenza naturale della legislatura;
■ nomina il Capo del Governo ( p. 31);
■ può concedere la grazia (cioè la riduzione o l’annullamento della pena) ai car-
cerati che abbiano scontato una parte significativa della loro condanna e si sia-
no distinti per buona condotta.

Il Presidente della Repubblica


italiana è Giorgio Napolitano, eletto
nel maggio 2006.

2. Il Presidente della Repubblica 29


00036P_027-041_PERC STRAN 9-02-2008 10:09 Pagina 30

L’elezione del Presidente della Repubblica


Il Capo dello Stato viene eletto ogni 7 anni dal Parlamento. Può essere eletto a
questa carica solo chi sia cittadino italiano e abbia compiuto 50 anni.
La sede ufficiale del Presidente della Repubblica è il Palazzo del Quirinale, a
Roma.

Parlamento

elegge

Presidente della
Repubblica

Per essere eletto deve: Svolge importanti funzioni:


• essere cittadino italiano • rappresenta lo Stato italiano
• avere almeno 50 anni • promulga le leggi
• può sciogliere le Camere
• nomina il Capo del Governo
• concede la grazia

La responsabilità penale
La Costituzione prevede che il Presidente della Repubblica possa commettere
due reati speciali, talmente gravi da mettere in pericolo le regole della Costituzio-
ne stessa: l’attentato alla Costituzione e l’alto tradimento. Se il Presidente della
Repubblica commette uno di questi reati (ipotesi che fino a oggi non si è mai ve-
rificata), viene giudicato dalla Corte costituzionale ( p. 37).

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Trova l’errore nelle seguenti frasi.
1. Il Presidente della Repubblica approva le leggi.
2. Il Presidente della Repubblica è eletto dai cittadini.
3. Il Capo dello Stato rimane in carica per 5 anni.
4. La sede ufficiale del Presidente della Repubblica è Palazzo Chigi.
5. Se il Capo dello Stato dovesse commettere un reato, sarebbe giudicato dal Consiglio
superiore della Magistratura.

DIRITTO 30 PARTE 5 GLI ORGANI DELLO STATO


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3. Il Governo
La composizione del Governo
Il Governo è l’organo titolare del potere esecutivo. Esso è essenzialmente compo-
sto dal Presidente del Consiglio, dai ministri e dal Consiglio dei ministri. Ne fan-
no inoltre parte altri organi, tra cui i viceministri e i sottosegretari.
■ Il Presidente del Consiglio dirige la politica del Governo e coordina l’attività
dei ministri.
■ I ministri sono responsabili di un determinato settore pubblico (ad esempio
l’istruzione, la salute, i trasporti). Nelle loro funzioni sono aiutati da vicemini-
stri e da sottosegretari.
■ Il Consiglio dei ministri, composto da tutti i ministri e dal Presidente del Con-
siglio, è responsabile delle decisioni relative alla guida del Paese, sia in senso
politico sia in senso economico.

Organi principali
del Governo

Presidente del ministri Consiglio dei


Consiglio ministri

Palazzo Chigi a Roma è la


sede della Presidenza
del Consiglio.

La formazione del Governo


Il Presidente del Consiglio viene nominato dal Presidente della Repubblica e pro-
cede alla scelta dei ministri, che riceveranno a loro volta la nomina dal Capo del-
lo Stato. In seguito sia il Presidente del Consiglio sia i ministri prestano giura-
mento davanti al Presidente della Repubblica: è questo il momento in cui il
Governo entra ufficialmente in carica.
Entro 10 giorni dal giuramento il Governo deve ottenere, da entrambe le Camere,
la fiducia sul proprio programma.

3. Il Governo 31
00036P_027-041_PERC STRAN 9-02-2008 10:09 Pagina 32

Il rapporto di fiducia
Il Governo deve sempre avere la fiducia da parte del Parlamento. Se questa viene
a mancare, perché la maggioranza dei parlamentari non è soddisfatta dell’opera-
to del Governo, si apre una crisi di governo, che può essere risolta in due modi:
1. si procede alla formazione di un nuovo Governo;
2. vengono sciolte le Camere e si va alle elezioni anticipate per eleggere un nuo-
vo Parlamento.

Le funzioni del Governo


Oltre alla funzione esecutiva, che corrisponde all’amministrazione dei settori
pubblici, il Governo ricopre una funzione politica, dato che dirige la politica sia
interna sia estera del Paese, e una funzione normativa.
La funzione normativa viene realizzata attraverso l’emanazione di decreti legge e
di decreti legislativi ( p. 4). I decreti legge sono provvedimenti che possono es-
sere emanati nei casi di urgenza e necessità, entrano immediatamente in vigore
e devono essere convertiti in legge dal Parlamento entro 60 giorni, altrimenti de-
cadono. I decreti legislativi vengono emanati su richiesta del Parlamento, attra-
verso una legge delega che indica i criteri da osservare nell’emanare la norma.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Rispondi alle seguenti domande.
1. Quale ruolo ha il Presidente del Consiglio?
2. A quale autorità politica compete la nomina del Presidente del Consiglio?
3. Che funzione hanno i ministri?
4. Quale tipo di rapporto deve esistere tra Parlamento e Governo perché questo possa
rimanere in carica?
5. Quale differenza esiste tra un decreto legge e un decreto legislativo?

4. Gli enti locali


Il decentramento amministrativo
In base al principio del decentramento, molte funzioni competono, anziché a orga-
ni centrali (Parlamento, Governo, Presidente della Repubblica) a enti locali auto-
nomi: si tratta dei Comuni, delle Province e delle Regioni.

I Comuni e le loro funzioni


L’ente locale più vicino ai cittadini è il Comune, che fornisce servizi di grande im-
portanza, come l’erogazione del gas e dell’acqua potabile, i trasporti urbani, lo
smaltimento dei rifiuti.

DIRITTO 32 PARTE 5 GLI ORGANI DELLO STATO


00036P_027-041_PERC STRAN 9-02-2008 10:09 Pagina 33

Per questi servizi gli abi-


tanti di un Comune devono
pagare delle quote moneta-
rie, chiamate contributi.

I trasporti pubblici urbani


sono uno dei servizi resi
dai Comuni ai cittadini.

Comuni forniscono servizi ai cittadini

Persone che vivono pagano contributi per


in un Comune i servizi ricevuti

Gli organi del Comune


Ogni 5 anni i cittadini che risiedono in un determinato Comune eleggono il Sinda-
co, che, insieme con la Giunta comunale, guida l’attività politica locale.
I membri della Giunta prendono il nome di assessori e sono nominati dal Sindaco.
Ognuno di essi dirige uno specifico settore dell’attività comunale: l’Assessore al-
la Cultura, ad esempio, si occupa delle iniziative culturali all’interno del territorio
comunale.
Oltre al Sindaco, i cittadini eleggono i componenti del Consiglio comunale, cui
competono fondamentali decisioni relative all’attività cittadina.

Sindaco

Organi dei Comuni Giunta comunale

Consiglio comunale

Le Province
Del tutto simile all’organizzazione dei Comuni è quella delle Province.
Gli organi della Provincia sono infatti il Presidente, la Giunta provinciale e il
Consiglio provinciale.

4. Gli enti locali 33


00036P_027-041_PERC STRAN 9-02-2008 10:09 Pagina 34

Le principali funzioni delle Province sono la difesa dell’ambiente, la costruzione e


la manutenzione delle strade comunali, la gestione delle politiche giovanili e l’ac-
coglienza degli stranieri.

Le Regioni
Le Regioni, di cui 5 a statuto speciale e 15 a statuto ordinario, sono gli enti pub-
blici territoriali di origine più recente; furono infatti istituite dalla Costituzione.
Le Regioni a statuto speciale (Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adi-
ge e Friuli Venezia Giulia) hanno maggiore autonomia rispetto alle altre, soprat-
tutto perché in esse vivono persone di cultura e di lingua non italiana, come le co-
munità di lingua tedesca in Alto Adige.
Gli organi della Regione sono il Consiglio regionale, la Giunta regionale e il
Presidente, eletto direttamente dai cittadini. I Consigli regionali possono ema-
nare leggi valide nel loro territorio, limitatamente alle materie non riservate al-
lo Stato.

Il Lazio è una Regione, la città di Roma è un Comune; Roma e una serie di centri urbani limitrofi
costituiscono la Provincia di Roma.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Rispondi alle seguenti domande.
1. Che cosa sono i contributi?
2. Da chi è formata e quale ruolo svolge la Giunta comunale?
3. Le Regioni possono emanare leggi?

2. Svolgi la seguente ricerca.


Se già non ne conosci il nome, informati su chi siano il Sindaco e gli assessori del
Comune in cui vivi. Puoi consultare il sito Internet del Comune (se è stato allestito)
oppure rivolgerti all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) in Municipio.

DIRITTO 34 PARTE 5 GLI ORGANI DELLO STATO


00036P_027-041_PERC STRAN 9-02-2008 10:09 Pagina 35

5. La Magistratura
La funzione dei magistrati
Il compito di risolvere le controversie tra i cittadini o di stabilire le pene a carico di
chi commette reati spetta ai magistrati o giudici. Per diventare giudice occorre
laurearsi in giurisprudenza e superare un concorso pubblico.

Le tipologie di Magistratura

La Magistratura può essere civile, penale o amministrativa.

Operano i magistrati civili quando si tratta di giudicare una lite tra soggetti pri-
vati. Pensiamo al proprietario di un appartamento che si rivolge al giudice perché
l’inquilino non paga l’affitto. Se il valore economico della causa non è particolar-
mente elevato ci si deve rivolgere al Giudice di pace, altrimenti al Tribunale,
composto da 3 magistrati.

Il Tribunale è un organo composto da 3 magistrati.

I giudici penali hanno il compito di giudicare le persone imputate di avere com-


messo reati. Per i reati meno gravi è competente il Giudice di pace, per i reati di
media gravità il Tribunale, per quelli molto gravi (ad esempio, l’omicidio) la Cor-
te d’assise, un organo composto da 2 magistrati e da 6 cittadini maggiorenni scel-
ti a sorte da appositi elenchi.

I giudici amministrativi intervengono quando insorge una lite tra un privato e un


organo dell’amministrazione pubblica: pensiamo all’ipotesi in cui una persona
contesti un provvedimento del Comune in base al quale non si possono costruire
abitazioni in una determinata zona. In questo caso ci si deve rivolgere al Tribuna-
le amministrativo regionale (TAR).

5. La Magistratura 35
00036P_027-041_PERC STRAN 9-02-2008 10:09 Pagina 36

Ogni causa viene risolta con un provvedimento finale, denominato sentenza, con-
tro cui è possibile presentare ricorso, cioè richiedere presso altri giudici che il ca-
so sia riesaminato.

Magistrati

civili penali amministrativi

liti tra privati commissione di reati liti tra privati e organi della
Pubblica amministrazione

L’indipendenza dei magistrati


I giudici sono autonomi rispetto ai poteri dello Stato. Tutte le decisioni relative
alla loro posizione (come i trasferimenti oppure l’adozione di sanzioni verso di lo-
ro) spettano a un organo composto da magistrati: il Consiglio superiore della
Magistratura (CSM).

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Leggi il seguente brano e rispondi alla domanda.
La responsabilità penale, da cui deriva la posizione di imputato, scatta nel nostro
Paese a 14 anni: sotto questo limite di età non si può essere processati. Chi ha
un’età compresa tra i 14 e i 18 anni, qualora sia accusato di un reato, viene giudi-
cato dal Tribunale dei minorenni. Negli altri Paesi europei l’età minima per l’imputa-
bilità penale varia dai 10 anni (Gran Bretagna e Cipro) ai 18 (Belgio e Lussemburgo).
• Secondo te, qual è l’età al di sotto della quale è giusto non punire penalmente
l’autore di un reato? Perché?

2. Individua il termine corretto.


1. È l’organo giudiziario composto da 3 magistrati:
..........................................................................................................................................................................

2. È il provvedimento con cui i giudici chiudono un processo:


..........................................................................................................................................................................

3. È l’organo cui competono le decisioni relative ai magistrati:


..........................................................................................................................................................................

DIRITTO 36 PARTE 5 GLI ORGANI DELLO STATO


00036P_027-041_PERC STRAN 9-02-2008 10:09 Pagina 37

6. La Corte costituzionale
La composizione della Corte costituzionale
La Corte costituzionale è un organo istituito per sovrintendere al rispetto della
Costituzione. Essa, chiamata anche “Consulta” dal nome del palazzo in cui ha
sede in Roma, è composta da 15 giudici, che rimangono in carica per 9 anni.

Le funzioni della Corte costituzionale


La principale funzione della Corte costituzionale è quella di verificare che le leg-
gi emanate dal Parlamento e gli atti con forza di legge emessi dal Governo sia-
no rispettosi della Costituzione; in caso contrario essa ha il potere di annullare
tali norme.
La Corte costituzionale ha poi il potere di giudicare il Presidente della Repubblica
( p. 30), nell’ipotesi in cui commetta specifici reati indicati dalla Costituzione, e
di pronunciarsi circa l’ammissibilità di un referendum abrogativo ( p. 6).

potere di annullare le leggi in


contrasto con la Costituzione

Funzioni della Corte potere di giudicare


costituzionale il Presidente della Repubblica

valutazione dell’ammissibilità
di un referendum abrogativo

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Trova l’errore nelle seguenti frasi.
1. La Corte costituzionale ha sede a Roma nel Palazzo del Quirinale ed è composta da
15 giudici, la cui carica dura 9 anni.
2. La Corte costituzionale può annullare una legge o un atto avente forza di legge se ri-
tiene che essi siano contrari al pubblico interesse.
3. La Corte costituzionale ha il potere di valutare l’ammissibilità di un referendum abro-
gativo e, inoltre, può giudicare il Presidente del Consiglio accusato di avere com-
messo reati contro la Costituzione.

6. La Corte costituzionale 37
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Le organizzazioni
internazionali
PARTE
6
1. L’Unione europea
Il mercato unico
L’Italia fa parte dal 1957 dell’Unione europea, un’organizzazione basata sull’esi-
stenza di un mercato unico tra i Paesi aderenti.
Il mercato unico consiste nella libera circolazione di merci, capitali, servizi e per-
sone tra gli Stati comunitari, senza ostacoli alle esportazioni e alle importazioni.
Attualmente l’UE è composta da 27 Stati: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Dani-
marca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Ita-
lia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Repub-
blica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria.
Stati UE ISLANDA
al 2002
Stati non
appartenenti all’UE
Nuovi Stati
UE al 2004
FINLANDIA
Nuovi Stati NORVEGIA
UE al 2007
SVEZIA
ESTONIA
MARE
DEL LETTONIA
NORD RUSSIA
IRLANDA DANIMARCA
LITUANIA
GRAN
BRETAGNA PAESI BIELORUSSIA
BASSI
OCEANO POLONIA
BELGIO GERMANIA
ATLANTICO LUSS. REP. CECA UCRAINA
MAR
SLOVACCHIA CASPIO
FRANCIA MOLDAVIA
SVIZZERA AUSTRIA UNGHERIA
SLOVENIA BULGARIA
CROAZIA
GEORGIA
PORTOGALLO BOSNIA MAR NERO
AZERBAIGIAN
SPAGNA ITALIA SERBIA ROMANIA
ARMENIA
ALBANIA

GRECIA

MALTA
MAR MEDITERRANEO CIPRO

Gli Stati che compongono l’Unione europea sono 27.

DIRITTO 38 PARTE 6 LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI


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Gli organi dell’Unione europea


Gli organi principali dell’Unione europea sono il Consiglio dei ministri, il Consiglio
europeo, il Parlamento e la Commissione.
■ Il Consiglio dei ministri è, insieme con il Parlamento, l’organo deliberativo,
che emana le norme europee. È composto da un ministro per ogni Stato e deli-
bera all’unanimità o, in alcuni casi, a maggioranza.
■ All’interno del Consiglio europeo, formato dai Capi di Stato e di Governo, ma-
turano le scelte politiche ed economiche dell’Unione.
■ Il Parlamento, eletto ogni cinque anni da tutti i cittadini dell’Unione, ha funzio-
ni sia legislative (in collaborazione con il Consiglio dei ministri) sia di controllo.
■ L’organo esecutivo dell’Unione europea è la Commissione, composta da un rap-
presentante per ogni Stato: essa si occupa di fare rispettare le norme europee.

Consiglio dei emana le norme europee


ministri

Consiglio adotta le scelte economiche


Organi dell’Unione europeo e politiche dell’UE
europea

collabora alla formazione


Parlamento delle leggi e ha funzioni
di controllo

cura il rispetto delle


Commissione
norme europee

La cittadinanza europea e la Carta dei diritti


Ai cittadini europei è riconosciuta piena libertà di circolazione e di soggiorno in
tutti i Paesi aderenti all’Unione. Essi, inoltre, possono lavorare in ogni Stato comu-
nitario a parità di condizioni dei cittadini di quello Stato.
L’UE si basa sui valori contenuti nella Carta dei diritti fondamentali, che ricono-
sce e tutela, nel rispetto delle culture e delle tradizioni dei popoli europei, i dirit-
ti inviolabili delle persone, in particolare la libertà.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Individua il termine intruso.
1. Belgio, Francia, Norvegia, Italia.
2. Commissione, Consiglio dei ministri, Consiglio europeo, Consiglio d’Europa.

1. L’Unione europea 39
00036P_027-041_PERC STRAN 9-02-2008 10:09 Pagina 40

2. Scegli la risposta corretta.


Il Parlamento europeo:
a è eletto da tutti i cittadini dell’Unione europea ogni 5 anni;
b è l’organo titolare del potere esecutivo nell’UE;
c è formato dai Capi di Stato e di Governo;
d ha sede a Roma.

2. Le altre organizzazioni internazionali


Le origini e gli obiettivi dell’ONU
L’Organizzazione delle Nazioni unite
(ONU) fu istituita nel 1945, con l’obiettivo
principale di tutelare la pace nel mondo.
Favorisce inoltre lo sviluppo economico,
combatte la fame dei popoli, tutela i dirit-
ti umani nel rispetto della Dichiarazione
universale dei diritti umani approvata
nel 1948.
Per favorire la pace, se sorgono conflitti
tra uno o più Stati, l’ONU opera inizialmen-
te con interventi diplomatici; se questi
non hanno successo è possibile l’invio, sui L’emblema dell’ONU rappresenta il mondo
circondato da rami d’ulivo, simbolo di pace.
luoghi di tensione, dei caschi blu, contin-
genti militari di pace. Se poi la situazione degenera in guerra e non si intravedo-
no altre possibilità, possono essere disposti interventi armati.

Gli organi dell’ONU


I principali organi dell’ONU sono l’Assemblea generale, il Consiglio di sicurezza e
il Segretario generale.
■ L’Assemblea generale è composta dai rappresentanti di tutti gli Stati membri
e si riunisce a New York; al suo interno vengono discusse le questioni di inte-
resse globale e ogni Stato ha diritto a un voto.
■ Il Consiglio di sicurezza è l’organo decisionale ed è composto da 15 membri,
di cui 5 sono permanenti e 10 vengono eletti ogni 2 anni dall’Assemblea gene-
rale. Il Consiglio di sicurezza può adottare decisioni che gli altri Stati dell’ONU
sono tenuti a rispettare; nelle votazioni ciascuno dei membri permanenti ha il
diritto di veto (cioè di opporsi a decisioni adottate dagli altri Stati).

DIRITTO 40 PARTE 6 LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI


00036P_027-041_PERC STRAN 9-02-2008 10:09 Pagina 41

■ Il Segretario generale rappresenta l’ONU e svolge compiti di mediazione nelle


controversie internazionali.

discute questioni di interesse


Assemblea generale
mondiale

Organi dell’ONU Consiglio di sicurezza è l’organo decisionale

Segretario generale rappresenta l’ONU

Le origini e gli obiettivi della NATO


La NATO, istituita nel 1949 con il Patto atlantico, è un’organizzazione politico-militare
costituita allo scopo di proteggere i Paesi membri dal rischio di attacchi militari e
terroristici. I princìpi che la ispirano sono la tutela della libertà dei popoli, il rispet-
to della pace e della sicurezza, la salvaguardia dell’integrità territoriale degli Stati.

Il G8 e il WTO
Il G8 (Gruppo degli otto) è un’organizzazione internazionale composta dagli 8
Stati più potenti al mondo: Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Gran
Bretagna, USA, Russia. Ha lo scopo di esaminare e discutere problemi di rilevanza
mondiale, in particolare di natura economica, politica e ambientale.
Il WTO (World trade organization, Organizzazione mondiale per il commercio) ha
l’obiettivo di liberalizzare al massimo gli scambi internazionali, eliminando le bar-
riere doganali e riducendo le tariffe commerciali.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Leggi il seguente brano e rispondi alla domanda.
Una domanda che si pone a 60 anni dall’approvazione della Dichiarazione dei diritti
umani è quella se gli Stati aderenti abbiano mantenuto fede agli impegni assunti oppu-
re no. Va detto che, al di là del raggiungimento di alcuni importanti risultati, non si può
ignorare che per la maggioranza delle persone e degli Stati molti dei diritti sanciti dalla
Dichiarazione sono rimasti a livello di ipotetiche promesse: pensiamo al mantenimento,
in molte parti del mondo, della pena di morte, all’estensione della pratica della tortura,
allo stato di estrema povertà in cui si trovano moltissime persone, all’analfabetismo an-
cora diffuso in molte zone della terra, alle ingiustizie a danno di chi manifesta idee con-
trastanti con il “regime” di Stato, alle persecuzioni di intere popolazioni per motivi di na-
tura etnica o religiosa.

• Che cosa si potrebbe fare, secondo te, per spingere gli Stati a rispettare sempre e in
ogni caso i diritti propri della natura umana, in particolare quello alla vita e al rispet-
to della propria dignità?

2. Le altre organizzazioni internazionali 41


00036P_027-041_PERC STRAN 9-02-2008 10:09 Pagina 42
00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 43

Economia
00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 44

1
M. Cattani
Diritti alla meta

PARTE
I sistemi economici
e la loro evoluzione

1. Bisogni, beni e servizi


I bisogni economici e i loro caratteri
Nella vita di ogni giorno proviamo sensazioni di bisogno, che ci spingono a procu-
rarci i mezzi per poterle soddisfare.

Tutti noi proviamo regolarmente il bisogno


di mangiare, che riusciamo a soddisfare
attraverso il cibo.

I bisogni che proviamo si caratterizzano per essere:


■ illimitati, dato che ne sorgono continuamente di nuovi. Pensiamo, ad esem-
pio, al bisogno di avere un telefono cellulare o un computer: anni fa questo ti-
po di necessità non era avvertita;
■ saziabili, in quanto siamo in grado di soddisfarli procurandoci i mezzi neces-
sari. Se abbiamo sete, con l’acqua o un’altra bevanda saziamo il bisogno di
bere;
■ risorgenti, perché una volta soddisfatti tendono a ripresentarsi. Così, dopo che
abbiamo mangiato, il bisogno di mangiare è soddisfatto, ma si ripresenta dopo
alcune ore;

ECONOMIA 44 PARTE 1 I SISTEMI ECONOMICI E LA LORO EVOLUZIONE


00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 45

■ variabili, perché cambiano nel tempo. Al mattino, ad esempio, abbiamo biso-


gno di fare colazione, di lavarci e vestirci, mentre al pomeriggio le nostre esi-
genze sono altre: fare i compiti, dedicarci a un’attività sportiva, rilassarci
ascoltando un po’ di musica ecc.;
■ soggettivi, in quanto sono diversi da persona a persona.

Beni e servizi
La soddisfazione dei bisogni può avvenire attraverso servizi, cioè attività rese da
determinate persone ad altre, e attraverso beni, cioè cose materiali.

Il bisogno dell’istruzione viene soddisfatto sia dalle lezioni


degli insegnanti (servizi) sia dai libri, dai quaderni e da tutto
il materiale scolastico (beni).

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Indica quali sono i beni (B) e quali i servizi (S).
1. L’attività di un allenatore sportivo. B S
2. Gli attrezzi di una palestra. B S
3. Un televisore. B S
4. La riparazione di un televisore rotto da parte di un elettricista. B S
5. Un computer. B S

1. Bisogni, beni e servizi 45


00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 46

2. I sistemi economici
I soggetti dei sistemi economici
Con l’espressione sistema economico si intende l’insieme delle relazioni che esi-
stono tra più soggetti: i consumatori, le imprese, lo Stato e il resto del mondo.
Ognuno di questi soggetti compie scelte che condizionano il comportamento de-
gli altri.

Le imprese producono beni che i consumatori acquistano per le necessità quotidiane.

Le relazioni tra i soggetti economici


Tra i soggetti del sistema economico si instaurano molteplici rapporti di scambio.
Ad esempio:
■ le famiglie offrono lavoro alle imprese, dalle quali acquistano beni e servizi;
■ le imprese cedono beni ai consumatori in cambio di un prezzo;
■ lo Stato rende servizi ai cittadini (come l’istruzione pubblica) e riceve da loro il
pagamento delle tasse ( p. 54);
■ alcuni prodotti vengono importati da Paesi esteri in cambio di denaro.
L’insieme di questi rapporti prende il nome di circuito economico.

I problemi di un sistema economico


Le imprese che operano in un sistema economico devono compiere scelte in rela-
zione a diversi problemi:
■ che cosa produrre? (devono cioè decidere quali beni e servizi realizzare);
■ come produrre? (occorre stabilire quali tecniche di produzione sia meglio
adottare);
■ per chi produrre? (si devono individuare i soggetti a cui destinare i beni e i
servizi prodotti).

ECONOMIA 46 PARTE 1 I SISTEMI ECONOMICI E LA LORO EVOLUZIONE


00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 47

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Costruisci una frase di senso compiuto usando i termini indicati.
imprese, famiglie, Stato, resto del mondo, sistema economico
...................................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................

3. L’evoluzione storica dei sistemi


economici
Il liberismo e il capitalismo
A partire dalla seconda metà del 1700 si affermò il sistema economico liberista,
fondato sulla fiducia assoluta nella libertà di iniziativa economica e sulla convin-
zione che lo Stato non deve intervenire nell’ambito dell’economia.
Dalle idee liberiste ebbe origine il capitalismo, un sistema economico caratterizza-
to dalla proprietà privata dei mezzi produttivi, dalla larga diffusione del lavoro sala-
riato e dalla meccanizzazione dei processi produttivi. Dal punto di vista sociale si di-
stinsero due classi: i capitalisti, cioè gli imprenditori titolari del potere economico,
e i proletari, i lavoratori subordinati, che vivevano in condizioni di estrema povertà.

Le condizioni di vita dei lavoratori nelle società capitaliste del 1800 erano
caratterizzate da un’estrema povertà.

Il collettivismo
All’opposto del sistema capitalista si affermò il collettivismo, in seguito alla Ri-
voluzione russa del 1917.
Questo sistema vietò sia la proprietà privata sia la libertà di esercitare attività
economiche. Tutti i beni, compresi i mezzi di produzione, appartenevano allo Sta-
to, che stabiliva gli interventi economici da attuare e controllava ogni aspetto del-
l’attività produttiva.

3. L’evoluzione storica dei sistemi economici 47


00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 48

La Grande crisi e il New Deal


Nel 1929 si verificò negli Stati Uniti d’America una gravissima crisi economica, in
conseguenza della quale molte imprese fallirono, lasciando senza lavoro intere fa-
miglie e generando una situazione di diffusa povertà.
La crisi mise in evidenza i limiti del liberismo e fu superata grazie ad una serie di
interventi dello Stato, che favorì alcune importanti opere pubbliche. Si costruiro-
no ponti, strade, ferrovie, dighe, creando così occasioni di lavoro per moltissime
persone che erano rimaste disoccupate. In questo modo, grazie ai redditi dei la-
voratori ( p. 49), si ebbe un aumento dei consumi e, di conseguenza, le impre-
se si ripresero, la produzione venne riavviata e si risanò l’economia. Da allora la
maggior parte degli Stati si basa su sistemi economici di tipo misto, in cui è ga-
rantita la libertà di iniziativa economica, ma sono previsti anche specifici inter-
venti da parte dello Stato.

aumento
opere lavoro ai crescita della risanamento
dei redditi
pubbliche disoccupati produzione dell’economia
e dei consumi

Lo Stato sociale
Lo Stato può intervenire in economia anche allo scopo di aiutare le categorie so-
ciali più deboli, caratterizzandosi così come Stato sociale.
In Italia i principali interventi dello Stato sociale sono attuati a sostegno degli an-
ziani (attraverso il pagamento delle pensioni), dei disoccupati (ai quali viene asse-
gnato un sussidio; p. 60), della salute dei cittadini (attraverso il Sistema sani-
tario nazionale).

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Leggi il seguente brano e rispondi alle domande.
Fin dagli inizi degli anni Venti del secolo scorso i prezzi dei prodotti agricoli statunitensi
avevano subito forti ribassi; ciò dipese principalmente dal fatto che l’economia agrico-
la europea, in forte crisi durante la Prima guerra mondiale, si era ripresa ed erano di
conseguenza diminuite le importazioni di prodotti dagli Stati Uniti. L’America si trovò
pertanto in una situazione di sovrapproduzione, che portò a una drastica riduzione dei
prezzi, allo scopo di aumentare le vendite interne. Molti agricoltori, in conseguenza di
questi eventi, andarono in rovina. Con il passare del tempo la crisi agricola determinò
una generalizzata riduzione dei consumi, a cui fecero seguito la diminuzione della produ-
zione, il fallimento di molte imprese, l’aumento della disoccupazione, la diffusione di
una situazione di miseria e povertà.

• In che senso si verificò negli USA una situazione di sovrapproduzione?


• Quali furono gli effetti immediati e le conseguenze di lungo periodo della sovrappro-
duzione americana?

ECONOMIA 48 PARTE 1 I SISTEMI ECONOMICI E LA LORO EVOLUZIONE


00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 49

I soggetti del sistema


economico
PARTE
2
1. Reddito, consumo e investimenti
Il reddito e le sue fonti
All’interno delle nostre famiglie entrano uno o più redditi, cioè quantità di dena-
ro che possono derivare:
■ dal lavoro; in tal caso il reddito prende il nome di salario o stipendio se è lega-
to a un lavoro dipendente (ad esempio il salario di un operaio o lo stipendio di
un impiegato), di onorario o parcella se corrisponde a un lavoro autonomo (ad
esempio quello di un artigiano o di un avvocato);
■ da proprietà di case o di terreni dati in affitto (rendita);
■ dall’investimento dei propri risparmi, che produce interessi ( p. 50);
■ dall’esercizio di un’attività di impresa (profitto; p. 52).

Il lavoro è la principale fonte di reddito delle famiglie.

1. Reddito, consumo e investimenti 49


00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 50

Il consumo e il risparmio
Una parte consistente dei nostri redditi viene destinata all’acquisto di beni e di
servizi, cioè al consumo.
L’entità dei consumi dipende essenzialmente dal livello del reddito percepito: più
alto è il reddito, più si consuma. I nostri consumi sono però influenzati anche dal-
la pubblicità e dal desiderio di possedere gli stessi beni che hanno gli altri.
La parte di reddito che non viene consumata prende il nome di risparmio.

Risparmio = Reddito – Consumo

Gli investimenti
Le famiglie che riescono a risparmiare tendono a investire, cioè a impiegare il
proprio denaro per avere un’altra fonte di reddito. Un modo molto diffuso di inve-
stire il risparmio è quello di darlo in prestito alle imprese o allo Stato in cambio di
interessi.
I prestiti alle imprese possono corrispondere all’acquisto di azioni e di obbliga-
zioni: le prime danno interessi variabili, in relazione all’andamento dell’econo-
mia; le altre, invece, producono interessi fissi, predeterminati.
Si possono fare prestiti anche allo Stato acquistando titoli pubblici, come i Buoni
ordinari del tesoro (BOT) e i Certificati di credito del tesoro (CCT).

Famiglie

prestano
soldi

alle imprese allo Stato

azioni e obbligazioni titoli pubblici

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Indica la differenza tra:
1. salari e parcelle;
2. profitto e interessi;
3. consumo e risparmio;
4. azioni e obbligazioni.

ECONOMIA 50 PARTE 2 I SOGGETTI DEL SISTEMA ECONOMICO


00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 51

2. Le imprese e la produzione
La funzione delle imprese
L’impresa è un’attività economica che consiste nella produzione o nello scambio
di beni o di servizi; può essere diretta da un solo soggetto (impresa individuale)
o da più persone (società).

I settori produttivi
L’attività produttiva si distingue in tre settori:
1. il settore primario, che comprende la produzione agricola (agricoltura, alleva-
mento, caccia, pesca ecc.);
2. il settore secondario, nel quale rientrano le attività industriali di lavorazione e
trasformazione delle materie prime (ad esempio, la trasformazione del legno in
mobili);
3. il settore terziario, che si riferisce alla prestazione di servizi (come un’agenzia
di viaggi o l’attività di un avvocato).

Nelle economie più evolute è il terziario a dominare l’attività produttiva, mentre è


passato all’ultimo posto il settore primario; nelle economie povere, invece, l’agri-
coltura prevale ancora sull’industria ed i servizi, che hanno entrambi, in genere,
uno sviluppo fortemente limitato.

ECONOMIE EVOLUTE

1
Terziario
(servizi)
2
Industria 3
Agricoltura

I fattori produttivi
Per realizzare i prodotti o i servizi da offrire alla clientela, le imprese si avvalgono
di diversi elementi, che corrispondono ai fattori produttivi. I più importanti sono:
■ la terra, che corrisponde ai terreni e a tutti gli elementi naturali;
■ il lavoro dei dipendenti;

2. Le imprese e la produzione 51
00036P_043-074 13-02-2008 14:15 Pagina 52

■ il capitale, che comprende il denaro (capitale finanziario) e i beni destinati al-


la produzione (capitali reali). I capitali sono fissi se vengono utilizzati più vol-
te nel ciclo produttivo, circolanti se possono essere usati una sola volta.

Il macchinario raffigurato nell’immagine è un capitale fisso, perché può essere più volte utilizzato
nel corso della produzione di prodotti da forno. La farina è invece un capitale circolante, perché può
essere usato una volta sola e, per continuare la produzione, l’impresa dovrà procurarsene altra.

I costi e il profitto
L’impresa, per produrre, deve sostenere dei costi, cioè deve pagare degli importi
monetari per acquistare i fattori produttivi; quando poi vende i beni o i servizi
prodotti realizza dei guadagni monetari, definiti ricavi.
Il guadagno di ogni impresa, denominato profitto, deriva dalla differenza tra i ri-
cavi ottenuti dalle vendite e i costi sostenuti nella produzione.

Profitto = Ricavi – Costi

Il Prodotto interno lordo


Il valore di tutti i beni e di tutti i servizi prodotti in un anno dalle imprese di uno
Stato corrisponde al Prodotto interno lordo (PIL) e indica la ricchezza nazionale.
L’aumento o la diminuzione del PIL da un anno all’altro indicano l’andamento del-
la nostra economia.

crescita dell’economia aumento del


aumento del PIL
nazionale benessere

Il Reddito nazionale lordo


L’espressione Reddito nazionale lordo (RNL) si riferisce alla somma di tutti i red-
diti realizzati all’interno di uno Stato in un anno (salari e stipendi, onorari e par-
celle, rendite, interessi, profitti; p. 49).

• redditi di lavoro (dipendente e autonomo)


• rendite
RNL
• interessi
• profitti

ECONOMIA 52 PARTE 2 I SOGGETTI DEL SISTEMA ECONOMICO


00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 53

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Leggi il seguente brano e rispondi alle domande.
L’obiettivo principale dell’imprenditore è quello di massimizzare il profitto, cioè di orga-
nizzare i fattori della produzione in modo tale da ottenere il maggiore guadagno. A que-
sto fine egli cerca di individuare il livello di produzione più conveniente, in relazione al-
la disponibilità dei fattori produttivi e alle richieste del mercato.
Diversamente dal compenso degli altri fattori produttivi, il profitto imprenditoriale non è
sicuro, in quanto è legato al rischio proprio dell’impresa. Chi svolge un’attività produtti-
va non ha, infatti, la sicurezza che al termine di essa riuscirà a conseguire un profitto,
per il fatto che possono verificarsi imprevisti spesso indipendenti dalla volontà e dalle
possibilità di controllo dell’imprenditore.

• Quali caratteri distinguono il profitto dagli altri redditi?


• In base alle tue conoscenze, esistono imprese che non si pongono come obiettivo
unico quello del profitto? Quali?

3. L’intervento dello Stato in economia


Le spese pubbliche
Lo Stato sostiene delle spese pubbliche intervenendo nell’economia del Paese at-
traverso servizi resi ai cittadini (ad esempio l’istruzione, l’assistenza sanitaria,
l’amministrazione della giustizia ecc.).

Lo Stato sostiene ogni anno elevate spese per l’istruzione pubblica: deve infatti
mantenere gli edifici scolastici, pagare gli insegnanti, il personale di segreteria ecc.

3. L’intervento dello Stato in economia 53


00036P_043-074 13-02-2008 14:00 Pagina 54

Le entrate pubbliche
Per poter finanziare le spese da sostenere, lo Stato si procura entrate pubbliche
soprattutto attraverso il pagamento di imposte e di tasse da parte dei cittadini.
Le imposte sono quote di denaro obbligatorie che devono essere versate allo Sta-
to da tutti coloro che percepiscono un reddito.
Le tasse sono quote monetarie che devono essere pagate da quanti richiedono al-
lo Stato determinati servizi. Ad esempio, le tasse universitarie sono a carico solo
degli studenti che si iscrivono all’università, che chiedono cioè uno specifico servi-
zio allo Stato.

Il Bilancio dello Stato


Le entrate e le spese dello Stato vengono riportate su un documento chiamato
Bilancio. Esistono due tipi di Bilancio:
1. il Bilancio consuntivo;
2. il Bilancio preventivo.

Nel primo vengono indicate le spese e le entrate dell’anno precedente; nell’altro, in-
vece, le spese e le entrate che lo Stato prevede di sostenere nell’anno successivo.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Rispondi alla seguente domanda.
Molte persone sostegono che, in Italia, le imposte sono eccessivamente alte e che
sarebbe necessario diminuirle per permettere alle famiglie di beneficiare di redditi
maggiori. Tu come la pensi in proposito?

2. Individua il termine corretto.


1. Le sostiene lo Stato per rendere servizi ai cittadini:
........................................................................................................................................................................

2. Devono essere versate allo Stato da chi richiede determinati servizi pubblici:
........................................................................................................................................................................

3. Devono essere versate allo Stato da chi percepisce un reddito:


........................................................................................................................................................................

4. È il documento in cui si registrano le entrate e le spese pubbliche relative all’an-


no precedente:
........................................................................................................................................................................

5. È il documento che registra le entrate e le spese pubbliche che si prevedono per


l’anno successivo:
........................................................................................................................................................................

ECONOMIA 54 PARTE 2 I SOGGETTI DEL SISTEMA ECONOMICO


00036P_043-074 13-02-2008 14:01 Pagina 55

L’economia di mercato
PARTE
3
1. Mercato, domanda e offerta
Il mercato
Il mercato corrisponde all’insieme delle contrattazioni che avvengono tra com-
pratori e venditori. Può corrispondere a un luogo fisico (ad esempio, il mercato di
quartiere) oppure può basarsi su scambi a distanza (pensiamo a merci acquista-
te tramite Internet).

La tecnologia informatica consente di effettuare contrattazioni in un mercato che


ha assunto dimensioni mondiali.

La relazione tra prezzo e domanda


La domanda è la quantità di merci che si è disposti a comprare a un certo prezzo,
in un determinato mercato e in un dato momento. Se il prezzo aumenta la doman-
da tende a diminuire e viceversa: possiamo pertanto affermare che la domanda è
inversamente proporzionale al prezzo.
Supponiamo, ad esempio, di voler acquistare delle mele: se costano 2,5 euro al
chilogrammo ne compreremo solo un chilo, mentre a un prezzo di 1,8 euro ne
prenderemo due chili; tuttavia, di fronte a un prezzo molto conveniente (ad esem-
pio 0,6 euro/kg) saremo disposti ad acquistarne una cassetta da dieci chili.

1. Mercato, domanda e offerta 55


00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 56

La relazione tra prezzo e offerta


L’offerta è la quantità di merci che si è disposti a vendere a un certo prezzo, in un
determinato mercato e in un dato momento. Se il prezzo aumenta, i venditori (vi-
sta la convenienza) aumentano l’offerta e viceversa. Pertanto, l’offerta è diretta-
mente proporzionale al prezzo.
Supponiamo, ad esempio, che l’impresa Beta abbia programmato di produrre
10 250 televisori nel prossimo anno, da vendere a 600 euro ciascuno. Una recente
analisi di mercato prevede però che, in seguito a un aumento generale dei prezzi,
ciascun apparecchio potrebbe essere venduto a un prezzo superiore a quello ini-
zialmente ipotizzato; l’amministratore della società ( p. 51) decide pertanto di
aumentare la produzione fino a 11 500 unità.

Il mercato dei titoli


La Borsa valori è il mercato in cui vengono contrattati sia titoli privati (azioni e
obbligazioni) sia titoli pubblici ( p. 50). Il prezzo dei titoli è chiamato quotazio-
ne ed è legato alla domanda e all’offerta dei titoli stessi.
In Borsa operano, oltre ai compratori (cioè i risparmiatori) e ai venditori (cioè le
imprese e lo Stato), gli speculatori, che scommettono sulle variazioni, al rialzo o al
ribasso, di determinati titoli in base a previsioni economiche.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Definisci i seguenti termini.
1. Mercato: .................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................

2. Domanda: .................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................

3. Offerta: .................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................

4. Borsa valori: ..............................................................................................................................................


.................................................................................................................................................................................

5. Quotazione: ...............................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................................

2. Scegli la risposta corretta.


Se i prezzi aumentano:
a la domanda sale;
b la domanda diminuisce;
c l’offerta diminuisce;
d sia l’offerta sia la domanda tendono ad aumentare.

ECONOMIA 56 PARTE 3 L’ECONOMIA DI MERCATO


00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 57

2. Le forme di mercato
La concorrenza imperfetta
Il mercato può assumere diverse forme in relazione alle condizioni in cui operano
i compratori (per quanto riguarda la domanda) e i venditori (per quanto riguarda
l’offerta).
Una delle forme di mercato più diffuse è la concorrenza imperfetta. Essa si carat-
terizza per la presenza di numerosi compratori e di molte imprese che offrono
prodotti simili, ma differenziati tra loro per qualità, per modalità produttive o at-
traverso i messaggi pubblicitari. Ogni impresa offre il proprio prodotto a un deter-
minato prezzo, facendo leva sulle differenze attribuite al prodotto stesso.

Il mercato dei detersivi rientra nella concorrenza imperfetta: ci sono infatti


tante imprese che producono lo stesso tipo di prodotto (il detersivo), ma
con caratteristiche diverse, che giustificano le differenze di prezzo.

L’oligopolio
L’oligopolio è una forma di mercato in cui operano poche imprese di grandi di-
mensioni che offrono prodotti simili. La concorrenza tra le imprese si basa essen-
zialmente sul marketing (cioè su ricerche di mercato) e sulla pubblicità.

Il mercato dell’automobile rientra nell’oligopolio.

2. Le forme di mercato 57
00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 58

Il monopolio
Nel monopolio la domanda è frazionata tra numerosi compratori, mentre l’offerta
è concentrata in una sola impresa, che ha pertanto libertà di determinare il prez-
zo. Nella realtà esistono quasi esclusivamente monopoli pubblici: ne è un esem-
pio la vendita dei tabacchi, riservata per legge allo Stato.

Le coalizioni tra imprese


Le imprese costituiscono spesso intese tra loro per aumentare il proprio potere
nel mercato.
Si costituisce un cartello economico quando più imprese si accordano su politiche
comuni (ad esempio realizzano campagne pubblicitarie volte a promuovere il pro-
dotto comune).
Si dà vita a un trust quando più imprese si riuniscono sotto una direzione co-
mune.
Le holding trust sono, invece, coalizioni in cui un’impresa, detta holding, possie-
de la maggioranza delle azioni di altre imprese e ne indirizza pertanto l’operato.
Per evitare che le intese tra aziende impediscano o limitino la concorrenza esiste,
nella maggior parte degli Stati, una legge antitrust, che impone il rispetto di de-
terminati criteri ai gruppi di imprese che intendono unirsi tra loro.

cartelli

Coalizioni tra imprese trust

holding trust

possono realizzarsi
nel rispetto delle norme

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Trova l’errore nelle seguenti frasi.
1. Nella concorrenza imperfetta i prezzi praticati dalle imprese sui propri prodotti sono
uguali.
2. Nell’oligopolio operano numerose imprese di grandi dimensioni.
3. Il mercato dell’automobile è una forma di monopolio.
4. Nel trust più imprese si uniscono in società.
5. La legge antitrust vieta il principio della libera concorrenza.

ECONOMIA 58 PARTE 3 L’ECONOMIA DI MERCATO


LI039500036P_043_074 24-01-2011 15:09 Pagina 59

3. Il lavoro
Come trovare lavoro
La più importante fonte di reddito è il lavoro. In Italia per trovare lavoro ci si può
rivolgere ad appositi enti, come i centri per l’impiego e le agenzie per il lavoro
( p. 61). È inoltre possibile presentare domanda diretta alle imprese, inviando in
forma scritta il proprio curriculum, vale a dire un prospetto da cui risultano gli stu-
di effettuati, le esperienze acquisite, le lingue conosciute e tutte le informazioni
che possono essere utili per il lavoro che si sta cercando.

Il contratto di lavoro
L’assunzione avviene tramite un contratto individuale, che si basa sugli accordi
stabiliti nei contratti collettivi di categoria (cioè i contratti conclusi a livello nazio-
nale tra i sindacati dei lavoratori e i sindacati dei datori di lavoro) e su eventuali
condizioni concordate a livello individuale (ad esempio il compenso, la sede di la-
voro ecc.).
L’assunzione può avvenire a tempo indeterminato o a tempo determinato (cioè
con una scadenza concordata al momento del contratto).

si attiene alle condizioni previste dai


contratto di lavoro contratti collettivi

Gli obblighi dei lavoratori


Gli obblighi principali dei lavoratori sono:
■ la diligenza, che corrisponde all’impegno e alla correttezza nello svolgimento
dell’attività lavorativa;
■ la fedeltà, in base alla quale i lavoratori non devono adottare comportamenti
che possono danneggiare l’impresa per cui lavorano (ad esempio, divulgare
notizie riservate);
■ il rispetto delle direttive del datore di lavoro.

I diritti dei lavoratori


Oltre ai diritti garantiti dalla Costituzione (retribuzione adeguata, protezione del-
la maternità, libertà di iscriversi a sindacati, diritto di sciopero; p. 25), i lavo-
ratori hanno il diritto di vedere rispettata la propria dignità, di non essere sog-
getti a discriminazioni basate sul sesso, di essere adibiti alle mansioni per cui
sono stati assunti e di vedere compensate in modo più elevato le ore di lavoro
straordinario (cioè svolto oltre l’orario stabilito) e notturno.

Le dimissioni e il licenziamento
Un lavoratore può dimettersi dal lavoro (cioè lasciare il posto di lavoro) per qual-
siasi motivo; è solo tenuto a dare un certo preavviso al datore di lavoro.

3. Il lavoro 59
00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 60

I datori di lavoro, nelle imprese con più di 15 dipendenti, possono licenziare solo
per giusta causa o per giustificato motivo.
La giusta causa corrisponde a un comportamento molto grave del lavoratore (ad
esempio, se viene sorpreso a rubare nei locali aziendali).
Il giustificato motivo ricorre invece in conseguenza di ripetuti comportamenti
scorretti (come arrivare spesso in ritardo sul luogo di lavoro), oppure nel caso in
cui una ristrutturazione aziendale determina la chiusura di settori produttivi.

DIMISSIONI LICENZIAMENTO
possono essere rese liberamente, ma è è ammesso solo per giusta causa e per
richiesto un minimo di preavviso giustificato motivo

La disoccupazione
Uno dei maggiori problemi sociali dei nostri giorni è la disoccupazione. Essa è do-
vuta a diverse cause:
■ può essere legata ai periodi di crisi che periodicamente si presentano in eco-
nomia;
■ può aumentare nell’ipotesi in cui le imprese, che chiedono normalmente pre-
stiti alle banche, si trovino costrette a pagare sui prestiti interessi più alti; in
tal caso l’elevato costo del denaro spinge a fare meno investimenti e, quindi,
ad assumere meno personale;
■ può dipendere dalla chiusura di alcuni settori produttivi.

Le persone che rimangono


involontariamente senza la-
voro hanno il diritto di rice-
vere, per un certo periodo,
un aiuto economico o sussi-
dio: l’indennità di disoccu-
pazione. In questo modo lo
Stato cerca di ridurre gli ef-
fetti sociali negativi legati al-
la povertà che deriva dalla
mancanza di lavoro.

La disoccupazione è un grave problema sociale e può


generare situazioni di povertà.

La lotta alla disoccupazione


Per aumentare il numero degli occupati lo Stato può effettuare diversi tipi di inter-
vento: ad esempio può procedere alla costruzione di opere pubbliche, in modo da
creare nuovi posti di lavoro.

ECONOMIA 60 PARTE 3 L’ECONOMIA DI MERCATO


LI039500036P_043_074 24-01-2011 16:37 Pagina 61

In Italia, inoltre, sono state riformate alcune tipologie di lavoro e ne sono state
create di nuove per incrementare l’occupazione. Tra queste possiamo indicare:
■ il part-time, che consiste in un rapporto di lavoro a tempo parziale, a orario e
a salario ridotti;
■ l’apprendistato, destinato alla formazione professionale dei giovani lavoratori
di età compresa tra i 16 e i 26 anni;
■ il contratto di somministrazione del lavoro, in cui il lavoratore iscritto a
un’agenzia fornitrice viene da essa “affittato”, dietro il pagamento di un corri-
spettivo monetario, alle imprese a titolo temporaneo, per sostituire lavoratori
assenti o per attività di tipo saltuario (cioè non continuativo) o straordinario.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Scegli la risposta corretta.
1. È il rapporto di lavoro destinato specificamente ai giovani:
a il lavoro interinale;
b il lavoro temporaneo;
c l’apprendistato;
d il lavoro a tempo parziale.

2. È un diritto dei lavoratori:


a la diligenza;
b il rispetto della propria dignità;
c la fedeltà;
d l’ubbidienza.

3. Si può generare disoccupazione se:


a l’economia attraversa fasi di ripresa;
b aprono nuovi settori produttivi;
c le banche aumentano gli interessi sui prestiti concessi alle imprese;
d le banche riducono gli interessi sui prestiti concessi alle imprese.

3. Il lavoro 61
00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 62

I rapporti economici
internazionali
PARTE
4
1. I rapporti con l’estero
Il liberismo e il protezionismo
I rapporti economici internazionali si basano prevalentemente sul libero scambio
commerciale tra gli Stati, volto a favorire la qualità dei prodotti e il contenimento
dei prezzi. In tal senso possiamo affermare che i rapporti economici tra l’Italia e il
resto del mondo sono ispirati al liberismo.
A volte, però, uno Stato può fare ricorso al protezionismo, che si basa sull’adozio-
ne di misure, come i dazi doganali, volte a limitare le importazioni e che ha l’obiet-
tivo di sostenere le industrie interne e di tutelare l’occupazione.
Tra le possibili conseguenze negative del protezionismo ci sono il deterioramento
dei rapporti con gli altri Stati, la riduzione di competitività delle industrie interne e
il peggioramento della qualità dei loro prodotti.

Rapporti con l’estero

liberismo protezionismo

libero scambio Vantaggi: Svantaggi:


commerciale • tutela delle imprese • peggioramento dei rapporti
tra gli Stati interne con gli altri Stati
• tutela • minore competitività
dell’occupazione e qualità dei prodotti

La Bilancia dei pagamenti


Il valore degli scambi commerciali tra gli Stati viene registrato in un documento
contabile, la Bilancia dei pagamenti, che si suddivide in due sezioni: l’attivo e il
passivo.

ECONOMIA 62 PARTE 4 I RAPPORTI ECONOMICI INTERNAZIONALI


LI039500036P_043_074 25-01-2011 9:42 Pagina 63

Nell’attivo viene registrato il valore delle operazioni che comportano l’ingresso di


moneta nel nostro Paese (ad esempio, le esportazioni), nel passivo il valore di
quegli scambi che fanno uscire moneta dallo Stato (come le importazioni).

Il cambio
Quando viaggiamo in un Paese straniero che non adotta l’euro, dobbiamo “cam-
biare” la nostra moneta in quella dello Stato che visitiamo: ad esempio, se faccia-
mo un viaggio negli Stati Uniti, dobbiamo cambiare euro in dollari.
Il cambio è la quantità di moneta nazionale necessaria per acquistare un’unità di
valuta estera. Per procedere al cambio di monete ci si rivolge normalmente a una
banca ( p. 70).
Ogni giorno possiamo trovare nelle pagine economiche dei quotidiani il riferimen-
to al mercato valutario. Si tratta di una tabella in cui vengono indicati i prezzi
delle principali monete estere: consultandola è possibile conoscere l’andamento
dell’euro rispetto alle altre valute.

MERCATO VALUTARIO

valuta per euro var. %

Corona danese 7,4564 – 0,007


Corona norvegese 8,2030 + 0,706
Corona svedese 9,3230 + 0,501
Dollaro australiano 1,4021 – 0,518
Dollaro canadese 1,4168 + 0,056
Dollaro USA 1,4018 + 0,661
Franco svizzero 1,3766 + 0,073
Sterlina inglese 0,8749 + 0,940
Yen giapponese 113,1800 + 1,108

Quotazioni del mercato valutario del 2 novembre 2010,


pubblicate su “la Repubblica” del 3 novembre 2010.

A fianco della quotazione di ciascuna moneta, o valuta, è indicata la variazione


percentuale rispetto al cambio del giorno precedente.
Come mai, di giorno in giorno, i cambi oscillano? Che valore assumono afferma-
zioni giornalistiche come «l’euro ha perso rispetto al dollaro» oppure «la sterlina
inglese è salita»?
Per rispondere a queste domande è opportuno richiamare brevemente il funzio-
namento della domanda e dell’offerta sul mercato.
Quando un bene è molto richiesto il suo prezzo tende a salire, così come tende a
diminuire nel caso opposto. Se, come bene, consideriamo la moneta, compren-
diamo le motivazioni delle oscillazioni del cambio: quando una moneta è molto
richiesta, il suo prezzo, cioè il cambio, tende a salire, mentre se la richiesta dimi-
nuisce allora anche il cambio scende.

aumento della domanda di una moneta aumento del cambio

1. I rapporti con l’estero 63


00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 64

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


1. Definisci i seguenti termini.
1. Protezionismo: ....................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................

2. Bilancia dei pagamenti: .....................................................................................................................

........................................................................................................................................................................

3. Cambio: .........................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................................

4. Mercato valutario: ....................................................................................................................................


........................................................................................................................................................................

2. Rispondi alla seguente domanda.


Supponi di dover andare in Gran Bretagna e di volere avere a disposizione 1 000
sterline in contanti. Quanti euro sono necessari per il cambio? (Per la risposta fai ri-
ferimento al mercato valutario riportato nella pagina precedente).

2. Le principali politiche economiche


dell’Unione europea
La politica agricola
L’Unione europea adotta una politica comune in materia di agricoltura che si pro-
pone, come finalità principali, la moderazione dei prezzi dei prodotti agricoli, la
protezione del lavoro e del reddito degli agricoltori, la salute degli animali, la tu-
tela del territorio rurale. Tutto ciò rientra in un più ampio obiettivo di tutela della
salute dei cittadini.

La politica ambientale
Tra gli obiettivi dell’Unione europea ha grande importanza la politica ambientale
basata sul valore dello sviluppo sostenibile, cioè di uno sviluppo che riduce i live-
li d’inquinamento, permettendo di soddisfare i bisogni del presente senza com-
promettere quelli delle generazioni future.
In relazione al cambiamento climatico l’Unione si propone di ridurre le emissio-
ni di quei gas che determinano il surriscaldamento del pianeta e influiscono ne-
gativamente sul clima, causando il cosiddetto effetto serra. Ciò potrà realizzarsi,
oltre che con la riduzione delle emissioni dei gas, con l’adozione di misure speci-
fiche per migliorare l’efficienza energetica e con il potenziamento della ricerca nel
settore del cambiamento climatico.
Per la tutela della salute, l’UE intende potenziare la ricerca, limitare l’uso dei pe-
sticidi più pericolosi (cioè sostanze chimiche impiegate in agricoltura) e garanti-
re l’applicazione della legislazione sulle acque e sulla qualità dell’aria.

ECONOMIA 64 PARTE 4 I RAPPORTI ECONOMICI INTERNAZIONALI


00036P_043-074 13-02-2008 14:01 Pagina 65

Nell’ambito del problema relativo ai rifiuti urbani e industriali, i Paesi comuni-


tari si propongono di individuare nuove e più efficienti modalità per il riciclaggio
dei rifiuti: ad esempio la raccolta differenziata di carta, plastica e vetro permette
di recuperare questi materiali per un nuovo utilizzo.

riduzione dei gas serra

potenziamento della ricerca


Principali interventi
ambientali
riduzione dell’uso dei pesticidi

riciclaggio dei rifiuti

La politica monetaria
I Paesi dell’Unione europea che fanno parte dell’Unione economica e monetaria
(UEM), tra cui c’è anche l’Italia, hanno una moneta unica, l’euro. Questi Stati, a ga-
ranzia della stabilità monetaria, devono rispettare alcuni criteri: avere prezzi sta-
bili e contenere il disavanzo e il debito pubblico entro determinati limiti.
Il disavanzo corrisponde all’ammontare delle spese pubbliche annuali superiori
alle entrate ( pp. 53-54). Il debito pubblico indica, invece, la quantità di mone-
ta che lo Stato deve restituire, con gli interessi, alle persone che gli hanno presta-
to denaro (ad esempio, investendo i risparmi in titoli pubblici; p. 50).
L’organo che guida la politica monetaria dei Paesi dell’euro è la Banca centrale
europea (BCE), che ha sede a Francoforte, in Germania.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Leggi il seguente brano e rispondi alle domande.
Lo sviluppo sostenibile si basa sulla necessità di ridurre le varie forme di inquinamento
che si sono determinate nel tempo e sulla necessità di distribuire più equamente la ric-
chezza nel mondo, in quanto non si può parlare compiutamente di “sostenibilità” se in-
tere zone della terra sono abbandonate a una situazione di miseria e di fame. Lo svilup-
po economico, pertanto, può e deve proseguire, ma in modo tale da non compromettere
le risorse ambientali, garantendo idonee condizioni di vita a tutti noi e a chi ci sarà dopo
di noi.
La legge italiana prevede, in materia di sviluppo sostenibile, di eliminare progressiva-
mente tecnologie e composti tossici, di attribuire il riconoscimento di “origine controlla-
ta” (DOC) ai prodotti realizzati con attenzione alla salvaguardia ambientale e di favorire le
attività di ricerca in tema di trattamento dei rifiuti.

• Che cosa si intende per “sviluppo sostenibile”?


• Secondo te, quali interventi si potrebbero attuare (oltre a quanto già prevede la leg-
ge italiana) per meglio realizzare la sostenibilità dello sviluppo?

2. Le principali politiche economiche dell’Unione europea 65


00036P_043-074 13-02-2008 14:01 Pagina 66

3. Sviluppo e sottosviluppo
Lo sviluppo economico
Lo sviluppo economico corrisponde al processo di crescita non solo economica,
ma anche sociale di uno Stato e può essere valutato misurando alcuni indicatori
economici. I principali indicatori di sviluppo sono il reddito medio, che corrispon-
de al Reddito nazionale lordo ( p. 52) diviso per il numero di abitanti, la distri-
buzione del reddito, il livello dei servizi sociali (come la sanità e l’istruzione), il
progresso tecnologico e il livello occupazionale.

Il sottosviluppo
Le situazioni di sottosviluppo economico sono caratterizzate dal basso livello del
reddito, dalla sovrappopolazione, dal basso grado di istruzione, dall’elevata mor-
talità infantile, dalla scarsità dei servizi sociali, dalla bassa produttività del lavo-
ro e dalla scarsa propensione al consumo.
La maggior parte dei Paesi sottosviluppati deve inoltre affrontare il problema del
debito verso l’estero (cioè debiti contratti con le banche straniere per sostenere
investimenti), avviato ormai a raggiungere cifre elevatissime.

Alcune organizzazioni internazionali,


come Medici senza frontiere,
promuovono e sostengono
importanti iniziative di solidarietà
verso i Paesi poveri.

I rimedi al sottosviluppo
Molte organizzazioni internazionali offrono aiuti ai Paesi poveri, che non risultano
però sufficienti a dare l’impulso necessario per la ripresa dell’economia. Occorre-
rebbe infatti consentire a quei Paesi di avere i capitali e le conoscenze tecnologi-
che necessarie per avviare attività d’impresa, per impostare su nuovi criteri il com-
mercio internazionale e per migliorare le condizioni di vita della popolazione.

cancellazione del debito

Aiuti ai Paesi poveri capitali da investire

conoscenze tecnologiche

ECONOMIA 66 PARTE 4 I RAPPORTI ECONOMICI INTERNAZIONALI


00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 67

La globalizzazione
I problemi dei Paesi sottosviluppati rischiano di aggravarsi per effetto della globa-
lizzazione: essa, iniziata nel periodo degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso
e ancora in evoluzione, corrisponde alla creazione di un unico mercato mondiale,
basato sull’esistenza di uno spazio omogeneo, sulla rapidità delle comunicazioni,
sull’eliminazione di barriere doganali e sul superamento dei confini politici tra gli
Stati, fattori che portano a individuare nuove e più ampie aree di scambio tra mer-
ci, capitali e persone.
La globalizzazione, dominata da enti privati (soprattutto banche e imprese multi-
nazionali che svolgono la loro attività economica in più Stati) provoca l’aumento
della differenza tra chi ha e chi non ha e rischia di potenziare, anziché di ridurre
o eliminare, le differenze tra Paesi ricchi e Paesi poveri. L’economia, infatti, si è
fortemente evoluta in relazione a norme, politiche e istituzioni, ma non ha tenuto
giusta considerazione degli individui e dei loro diritti. Pensiamo al fatto che il red-
dito delle 225 persone più ricche del mondo equivale a quello del 47% della popo-
lazione e che vi sono persone i cui redditi superano il RNL (Reddito nazionale lor-
do; p. 52) di alcuni Stati poveri.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Leggi il seguente brano e rispondi alle domande.
In alcuni Stati, come gli USA, molti servizi sociali, ad esempio l’assistenza sanitaria, so-
no privatizzati, nel senso che ogni cittadino tutela se stesso o direttamente, utilizzando
le proprie risorse economiche, oppure attraverso il sistema delle assicurazioni private.
I servizi che in tal modo si ottengono sono indubbiamente efficienti, ma che dire di quel-
le persone con scarsi mezzi economici, che non possono permettersi un’assicurazione
sanitaria e quindi non sono in grado di tutelare efficacemente la propria salute?
Altri Stati, tra cui l’Italia, hanno invece scelto il modello di Stato sociale, che assicura
a tutti, anche ai meno abbienti, determinati servizi che si possono ottenere attraverso
il sistema dell’assistenza sociale.
Un elemento di sicuro rilievo ai fini dello sviluppo di uno Stato è il grado di istruzione dei
cittadini, non solo per la preparazione professionale dei lavoratori, ma anche per il maggior
senso di partecipazione ai problemi sociali, economici e politici del proprio Paese.
In uno Stato, dunque, si può parlare di sviluppo solo se esistono le condizioni per un
soddisfacente livello di benessere dei suoi cittadini.

• A tuo parere, è preferibile il modello statunitense o quello italiano per quanto riguar-
da la gestione dei servizi sociali?
• Quali altri servizi ritieni indispensabili, oltre alla sanità e all’istruzione, per favorire lo
sviluppo degli Stati?

3. Sviluppo e sottosviluppo 67
00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 68

La moneta, le banche
e l’inflazione
PARTE
5
1. La moneta
Le origini della moneta
Anticamente per gli scambi commerciali si utilizzava il sistema del baratto, che con-
sisteva nello scambio diretto tra beni o servizi. Successivamente venne introdotta la
moneta naturale, cioè un bene esistente in natura (ad esempio, il bestiame) che
veniva accettato da tutti come strumento di pagamento. Quando gli scambi nel-
l’area del Mediterraneo interessarono un mercato molto più vasto, si abbandonò la
moneta naturale, preferendo l’utilizzo dei metalli nobili, soprattutto l’oro e l’argento.

Le funzioni della moneta


La moneta serve per effettuare pagamenti e per acquistare determinati beni e
servizi. Inoltre, attraverso il risparmio, consente di conservare nel tempo una da-
ta ricchezza.

La principale funzione della moneta è quella di mezzo di scambio e di pagamento.

ECONOMIA 68 PARTE 5 LA MONETA, LE BANCHE E L’INFLAZIONE


00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 69

Le principali tipologie di moneta


Esistono diversi tipi di moneta:
■ la moneta metallica (ad esempio, 10 centesimi di euro), che serve per i picco-
li pagamenti;
■ la moneta cartacea (ad esempio, 10 euro);
■ la moneta bancaria.

Fanno parte della moneta bancaria gli assegni, le carte di credito, i bancomat.
L’assegno è un documento attraverso il quale un soggetto, titolare di un deposi-
to bancario, ordina alla propria banca di pagare un determinato importo alla per-
sona indicata sull’assegno stesso. Le carte di credito e i bancomat sono tessere
di plastica rigida, munite di una banda magnetizzata o di un microchip che ne
consentono il riconoscimento; permettono di effettuare pagamenti e prelievi di
denaro, utilizzando i fondi depositati in banca dal titolare.

Il potere d’acquisto
La quantità di beni e di servizi che possiamo acquistare con una determinata
quantità monetaria corrisponde al potere d’acquisto della moneta. È evidente
che, se i prezzi aumentano, il potere d’acquisto si riduce e le persone, penalizza-
te dal punto di vista economico, devono ridurre i propri consumi.
A titolo di esempio, consideriamo che il potere d’acquisto di un euro può essere
rappresentato da un pacchetto di caramelle. Se il suo prezzo aumentasse, il pote-
re d’acquisto di un euro diminuirebbe e si dovrebbe aggiungere altra moneta per
poter acquistare il pacchetto di caramelle.

aumento dei prezzi riduzione del potere d’acquisto della moneta

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Scegli la risposta corretta.
1. È il documento tramite cui si ordina a una banca di pagare un determinato importo
di denaro alla persona su di esso indicata:
a una cambiale;
b una carta di credito;
c un bancomat;
d un assegno.

2. Se i prezzi aumentano:
a le famiglie aumentano i propri consumi;
b è possibile aumentare gli investimenti;
c diminuisce il potere d’acquisto della moneta;
d aumenta il potere d’acquisto della moneta.

1. La moneta 69
00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 70

2. Le banche
Il credito
Il credito consiste nello scambio di ricchezza presente con ricchezza futura.
Si ha un’operazione di credito quando un soggetto, detto creditore, presta dena-
ro a un altro soggetto, detto debitore, concedendogli fiducia e non richiedendo
immediatamente la restituzione del prestito, ma rinviandola a un momento suc-
cessivo nel tempo. Attraverso il credito, il debitore e il creditore realizzano un
vantaggio reciproco: il debitore può disporre subito di una somma che altrimenti
non avrebbe, e il creditore, rinunciando temporaneamente alla somma prestata,
se la vedrà poi restituire aumentata di un interesse.

La funzione delle banche


Le banche raccolgono il denaro dai risparmiatori attraverso operazioni di deposi-
to e lo cedono in prestito alle imprese per i loro investimenti. In tal modo realizza-
no un profitto dovuto alla differenza tra gli interessi attivi (che fanno pagare alle
imprese a cui concedono prestiti) e quelli passivi (che pagano a chi deposita de-
naro presso di esse).

Profitti = Interessi attivi – Interessi passivi

Le operazioni bancarie
Le operazioni delle banche si distinguono in passive e in attive.
Tramite le operazioni passive i risparmiatori depositano denaro presso le ban-
che in cambio di interessi.
Le operazioni attive sono invece quelle con cui le banche prestano denaro a chi
ne fa richiesta (soprattutto gli imprenditori), facendosi pagare interessi. Tra le
principali operazioni di prestito possiamo ricordare il mutuo (in cui la restituzione
dell’importo prestato e degli interessi avviene con il versamento di rate periodi-
che) e l’apertura di credito, in cui la banca mette a disposizione un credito, cioè
una somma di denaro che il cliente può utilizzare in tutto o in parte, pagando pe-
riodicamente gli interessi.

Operazioni bancarie

passive attive

depositi da parte dei concessione di prestiti


risparmiatori soprattutto alle imprese

ECONOMIA 70 PARTE 5 LA MONETA, LE BANCHE E L’INFLAZIONE


00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 71

L’organizzazione del sistema bancario


L’attività delle banche è organizzata secondo una gerarchia e dipende da alcuni
organi:
■ il Ministro dell’Economia e delle Finanze;
■ il Comitato interministeriale per il credito e il risparmio (CICR);
■ la Banca d’Italia.

Da quando è entrato in circolazione l’euro, in Italia e negli altri Paesi dell’Unione


europea che aderiscono alla moneta unica, le banche si adeguano alle indicazio-
ni fornite dalla Banca centrale europea ( p. 65), che ha sede a Francoforte e la
cui principale funzione è quella di regolare la quantità di moneta in circolazione e
di evitare un eccessivo aumento dei prezzi.

Le banche etiche
Esistono, inoltre, le cosiddette banche etiche: si tratta di enti che concedono
credito alle associazioni non profit, che si basano sull’impegno civile e sulla soli-
darietà e non hanno fini di guadagno.
Ad esempio, tra i settori finanziati dalle banche etiche c’è il commercio equo e
solidale, che incoraggia le iniziative imprenditoriali dei Paesi poveri (pensiamo
alla produzione di caffè, di cioccolato, di artigianato locale). Chi investe il proprio
denaro in una banca etica realizza comunque interessi monetari, per quanto mi-
nori rispetto a quelli forniti dalle altre banche, ma con la garanzia che il proprio
denaro viene utilizzato in operazioni di solidarietà.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Indica se le seguenti frasi sono vere o false.
1. La differenza tra gli interessi attivi e quelli passivi corrisponde
alla rendita. A a
2. Il deposito è un’operazione attiva. A a
3. Una delle principali forme di prestito concesse dalle banche è
il mutuo. A a
4. La Banca centrale europea ha sede a Roma. A a
5. Le banche etiche sono enti morali e non pagano interessi a chi
deposita denaro presso di esse. A a

2. Le banche 71
00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 72

3. L’inflazione
Il concetto di inflazione
L’inflazione corrisponde a un aumento continuo e generalizzato del livello dei
prezzi. Viene definita strisciante se è inferiore al 5%, galoppante se supera tale
percentuale. Se l’aumento dei prezzi supera il 20%, si entra in iperinflazione.

L’inflazione si definisce “strisciante” se il suo tasso è inferiore al 5%, “galoppante” se è superiore.

Le tipologie e le cause dell’inflazione


Le tipologie più diffuse di inflazione sono due:
1. l’inflazione da costi, che si verifica quando, in conseguenza di un aumento dei
costi di produzione (come i prezzi delle materie prime, i salari dei lavoratori di-
pendenti), gli imprenditori, per non rimetterci, aumentano i prezzi dei prodot-
ti finali, generando quindi inflazione;
2. l’inflazione da domanda, che è provocata da un eccesso della domanda globa-
le (cioè dei consumi e degli investimenti privati sommati alle spese pubbliche)
rispetto all’offerta globale, che corrisponde al reddito nazionale. Quando la do-
manda è elevata, infatti, i prezzi tendono ad aumentare.

Tipologie e cause
dell’inflazione

inflazione da costi inflazione da domanda

aumento dei costi eccesso della domanda


produttivi globale rispetto
all’offerta globale

ECONOMIA 72 PARTE 5 LA MONETA, LE BANCHE E L’INFLAZIONE


00036P_043-074_PERC STRAN 9-02-2008 10:10 Pagina 73

Gli effetti dell’inflazione


Nell’ambito dei rapporti con l’estero l’inflazione penalizza le esportazioni; infatti,
a causa dell’aumento dei prezzi, i nostri prodotti costano di più e sono meno ri-
chiesti sul mercato internazionale.
Da un punto di vista sociale risultano svantaggiati dall’inflazione coloro che per-
cepiscono redditi fissi (lavoratori dipendenti, pensionati…), perché con l’inflazio-
ne si riduce il potere d’acquisto della moneta. Nei rapporti di debito e di credito
sono penalizzati i creditori, in quanto si vedono restituire somme di importo pari
a quelle prestate, ma che hanno perso valore a causa dell’aumento dei prezzi.

RIPASSO E VERIFICA DEI CONCETTI APPRESI


Definisci i seguenti termini.
1. Inflazione galoppante: ..................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................

2. Inflazione strisciante: ..................................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................

3. Inflazione da domanda: ..............................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................

4. Inflazione da costi: ........................................................................................................................................


...........................................................................................................................................................................

3. L’inflazione 73
00036P_043-074_PERC STRAN 11-02-2008 11:03 Pagina 74

SOLUZIONI – Diritto
Parte 1 – I princìpi generali del diritto 2 I princìpi fondamentali
2. Trova l’errore nelle seguenti frasi.
1 Le norme giuridiche 1. formale > sostanziale; 2. carta di identità > visto
3. Scegli la risposta corretta. d’ingresso; 3. solo la religione cattolica > tutte le reli-
a. gioni.
2 Le fonti del diritto 3 I principali diritti tutelati dalla Costituzione
3. Scegli la risposta corretta. 1. Individua il termine corretto.
c. 1. mandato giudiziario; 2. ingiuria; 3. censura; 4. non
3 L’efficacia delle norme colpevole.
1. Trova l’errore nelle seguenti frasi. 4 La famiglia
1. approvazione > pubblicazione; 2. sovranità > terri- 2. Scegli la risposta corretta.
torialità. b.
2. Scegli la risposta corretta.
d.
Parte 5 – Gli organi dello Stato
Parte 2 – I soggetti del diritto 1 Il Parlamento
1. Individua il termine corretto.
1 Le capacità e i diritti delle persone 1. legislatura; 2. promulgazione; 3. numero
1. Indica se le seguenti frasi sono vere o false. 4. legale;maggioranza semplice; 5. pubblicazione.
1. F; 2. V; 3. F; 4. V; 5. V.
3 I rapporti giuridici 2 Il Presidente della Repubblica
Trova l’errore nelle seguenti frasi.
1. Scegli la risposta corretta.
1. approva > promulga; 2. cittadini > Parlamento; 3. cin-
d.
que > sette; 4. Palazzo Chigi > il Quirinale; 5. Consiglio
2. Indica se i seguenti beni sono mobili (M) o immobili (I).
superiore della Magistratura > Corte costituzionale.
1. I; 2. M; 3. M; 4. I; 5. M; 6. M.
5 La Magistratura
Parte 3 – Lo Stato Individua il termine corretto.
1. Tribunale; 2. sentenza; 3. CSM.
1 Lo Stato e i suoi elementi costitutivi 6 La Corte costituzionale
2. Indica quale tra i seguenti cittadini stranieri può ac-
Trova l’errore nelle seguenti frasi.
quistare la cittadinanza italiana dopo 4 anni di rego-
1. del Quirinale > della Consulta; 2. contrari al pubbli-
lare permanenza in Italia.
co interesse > incostituzionali; 3. del Consiglio > della
1. no; 2. no; 3. no; 4. no; 5. no; 6. sì; 7. no; 8. no; 9. no;
Repubblica.
10. sì.
2 Le forme di Stato e le forme di governo Parte 6 – Le organizzazioni
2. Scegli la risposta corretta.
c.
internazionali
1 L’ Unione europea
Parte 4 – La Costituzione e i diritti 1. Individua il termine intruso.
dei cittadini 1. Norvegia; 2. Consiglio d’Europa.
2. Scegli la risposta corretta.
1 La Costituzione e i suoi caratteri a.
2. Collega ciascun carattere della Costituzione con la
definizione corretta.
1. b; 2. d; 3. a; 4. c.

SOLUZIONI – Economia
Parte 1 – I sistemi economici e la loro lio > oligopolio; 4. in società > sotto una direzione co-
evoluzione mune; 5. vieta > garantisce.
3 Il lavoro
1 Bisogni, beni e servizi 1. Scegli la risposta corretta.
1. Indica quali sono i beni (B) e quali i servizi (S). 1. c; 2. b; 3. c.
1. S; 2. B; 3. B; 4. S; 5. B.

Parte 2 – I soggetti del sistema Parte 4 – I rapporti economici


economico internazionali
1 I rapporti con l’estero
3 L’intervento dello Stato in economia 2. Rispondi alla seguente domanda.
2. Individua il termine corretto. 1.348,98 euro
1. spese pubbliche; 2. tasse; 3. imposte; 4. Bilancio
consuntivo; 5. Bilancio preventivo.
Parte 5 – La moneta, le banche e
Parte 3 – L’economia di mercato l’inflazione
1 Mercato, domanda e offerta 1 La moneta
1. Scegli la risposta corretta. Scegli la risposta corretta.
b. 1. d; 2. c.
2 Le forme di mercato 2 Le banche
2. Trova l’errore nelle seguenti frasi. 1. Indica se le seguenti frasi sono vere o false.
1. uguali > diseguali; 2. numerose > poche; 3. monopo- 1. F; 2. F; 3. V; 4. F; 5. F.

74 SOLUZIONI
00036P_glossario 8-02-2008 15:08 Pagina 75

Le parole del Diritto


e dell’Economia
Diritto
A brogazione Cessazione di efficacia di una Fondazioni Insieme di beni vincolato a un de-
legge. ➞ p. 6 terminato scopo. ➞ p. 10
Asilo Diritto dello straniero di essere accolto in Fonti del diritto Atti da cui nascono le norme
Italia se in patria si vede negare i diritti fondamen- giuridiche. ➞ p. 4
tali ➞ p. 21
Assemblea costituente Organo, eletto dal po- G iudici amministrativi Giudici che si occupa-
no delle controversie tra privati e la Pubblica am-
polo, che scrisse la Costituzione italiana. ➞ p. 18
ministrazione. ➞ p. 35
Associazione Gruppo di persone che si unisco-
no tra loro per raggiungere uno scopo comune. Giudici civili Giudici che hanno il compito di ri-
➞ p. 10 solvere le controversie tra privati. ➞ p. 35

Capacità di agire Capacità di compiere atti


validi per il diritto. ➞ p. 8
Giudici penali Magistrati che giudicano gli im-
putati di reati. ➞ p. 35

Capacità giuridica Possibilità di un soggetto di Ificiano


mmunità parlamentari Privilegi di cui bene-
i membri del Parlamento. ➞ p. 27
avere dei diritti e dei doveri. ➞ p. 8
Commissione europea Organo dell’Unione eu- Inabilitati Persone maggiorenni limitatamen-
ropea che cura il rispetto delle norme comunita- te capaci di agire. ➞ p. 9
rie. ➞ p. 39 Interdetti Persone maggiorenni incapaci di agi-
Consiglio europeo Organo dell’Unione europea re. ➞ p. 8
in cui maturano le principali decisioni comunita- Iter legislativo Percorso necessario per appro-
rie. ➞ p. 39 vare una legge. ➞ p. 28
Consuetudine Comportamento ripetuto nel
tempo che assume validità di legge. ➞ p. 5 L egislatura Periodo di tempo in cui rimango-
no in carica le Camere. ➞ p. 28
Contratto Accordo tramite cui si dà vita a un
rapporto giuridico. ➞ p. 12 Leggi costituzionali Leggi con cui è possibile
modificare la Costituzione. ➞ p. 4
Corte costituzionale Organo che può annulla-
re le leggi incostituzionali. ➞ p. 37 Leggi ordinarie Leggi emanate dal Parlamen-
Contributi Somme monetarie che occorre ver- to. ➞ p. 4
sare ai Comuni per usufruire di determinati ser- Leggi sostanziali Leggi emanate dal Governo.
vizi. ➞ p. 33 ➞ p. 4
Costituzione Raccolta delle norme fondamenta-
li dello Stato. ➞ p. 4
M andato giudiziario Atto scritto tramite cui
un giudice autorizza la limitazione della libertà
CSM (Consiglio superiore della Magistratura) di una persona. ➞ p. 22
Organo di autogoverno dei magistrati. ➞ p. 36

D N Alleanza politico politico-militare che


ATO
ecreti legge Leggi emanate dal Governo in opera in caso di attacchi militari ai Paesi mem-
situazioni di urgenza e necessità. ➞ p. 32 bri ➞ p. 41
Decreti legislativi Leggi emanate dal Governo Numero legale Numero minimo di parlamen-
su richiesta del Parlamento. ➞ p. 32 tari che devono essere presenti in aula per ren-
Divieti Comportamenti da evitare. ➞ p. 2 dere valida la votazione. ➞ p. 28
Divorzio Atto tramite cui cessano gli effetti ci-
vili del matrimonio. ➞ p. 24
orispettati
bblighi Comportamenti che devono essere
in determinate situazioni. ➞ p. 2
Epuòspropriazione Atto con cui un ente pubblico
togliere uno o più beni al legittimo proprie-
ONU Organizzazione delle Nazioni unite, che ha
come obiettivo principale la tutela della pace.
tario. ➞ p. 25 ➞ p. 40

LE PAROLE DEL DIRITTO 75


LI039500036P_075_078_glossario 24-01-2011 16:57 Pagina 76

Parlamento Organo titolare del potere legi- Srispetta


slativo. ➞ p. 27
anzioni Pene previste dallo Stato per chi non
le norme giuridiche. ➞ p. 2
Parlamento europeo Organo che partecipa al- Sentenza Atto tramite cui un giudice risolve il
la procedura legislativa all’interno dell’Unione caso a lui sottoposto. ➞ p. 36
europea. ➞ p. 39 Separazione legale Atto con cui un giudice so-
Permesso di soggiorno Documento che auto- spende gli effetti di un matrimonio. ➞ p. 24
rizza gli stranieri a risiedere temporaneamente Sindaco Organo rappresentativo e di indirizzo
in Italia. ➞ p. 20 politico dei Comuni. ➞ p. 33
Persone giuridiche Enti riconosciuti dallo Sta- Stato Ente sociale e territoriale in cui un popo-
to. ➞ p. 10
lo è sottoposto a un potere centrale. ➞ p. 13
Popolazione Insieme delle persone che, in un da- Stato democratico Forma di Stato fondata sul
to momento, si trovano sul territorio dello Stato.
principio della sovranità popolare. ➞ p. 16
➞ p. 13
Stato liberale Forma di Stato che riconosce le li-
Popolo Insieme dei cittadini di uno Stato. ➞ p. 14 bertà civili. ➞ p. 15
Potestà Potere educativo dei genitori sui figli Stato socialista Forma di Stato che abolisce la
minori. ➞ p. 24
proprietà privata e riserva i mezzi di produzione
Promulgazione Atto con cui il Presidente del- allo Stato. ➞ p. 16

R Territorialità Principio per cui le leggi dello


la Repubblica rende ufficiale una legge. ➞ p. 28

apporto giuridico Relazione tra due o più Stato si applicano a tutti coloro che si trovano sul
persone regolata dal diritto. ➞ p. 11 suo territorio. ➞ p. 7
Referendum abrogativo Consultazione popo- Tutore Persona, nominata dal Tribunale, che
lare che si propone l’abrogazione di una legge. rappresenta gli interdetti. ➞ p. 8
➞ p. 6

Economia
A pprendistato Rapporto di lavoro rivolto ai
giovani tra i 16 e i 26 anni. ➞p. 61
Capitalismo Sistema economico fondato sul-
la proprietà privata dei mezzi di produzione.
➞ p. 47
Assegno Documento tramite cui un soggetto Cartello Accordo con cui più imprese stabili-
ordina alla propria banca di pagare un determi- scono politiche comuni. ➞ p. 58
nato importo alla persona su di esso indicata.
➞ p. 69 Circuito economico Complesso delle relazioni
esistenti tra i soggetti del sistema economico.
Azioni Forma di investimento a cui corrispondo- ➞ p. 46
no interessi variabili. ➞ p. 50
Collettivismo Sistema economico che abolisce
Bilancia dei pagamenti Documento che regi-
stra i rapporti commerciali tra gli Stati. ➞ p. 62
la proprietà privata e riserva allo Stato l’attività
economica. ➞ p. 47
Bilancio dello Stato Documento che registra le Concorrenza imperfetta Forma di mercato in cui
entrate e le spese pubbliche. ➞ p. 54 più imprese offrono prodotti simili ma in qual-
Bisogni economici Situazioni di necessità che che modo differenziati. ➞ p. 57
spingono a procurarsi beni o servizi per poterle Consumo Parte del reddito che viene destina-
soddisfare. ➞ p. 44 ta all’acquisto di beni e di servizi. ➞ p. 50
Borsa valori Mercato in cui vengono contratta- Contratto di somministrazione del lavoro Ti-
ti titoli privati e pubblici. ➞ p. 56 pologia di lavoro in cui i lavoratori vengono tem-
C ambio Quantità di moneta necessaria per
acquistare una unità di moneta straniera. ➞ p. 63
poraneamente ceduti da imprese fornitrici a im-
prese utilizzatrici. ➞ p. 61
Curriculum Prospetto personale che si può pre-
Capitali circolanti Beni che si utilizzano una sentare alle aziende allo scopo di trovare lavoro.
volta sola nell’attività produttiva. ➞ p. 52 ➞ p. 59
Capitali fissi Beni che si possono usare più vol-
te nel ciclo produttivo. ➞ p. 52 Debito pubblico Ammontare monetario che lo

76 LE PAROLE DEL DIRITTO E DELL’ECONOMIA


LI039500036P_075_078_glossario 25-01-2011 9:44 Pagina 77

Stato deve a chi ha investito denaro in titoli pub-


blici. ➞ p. 65 Part-time Tipologia lavorativa a orario ridot-
to. ➞ p. 61
Disavanzo Eccesso delle spese pubbliche ri-
spetto alle entrate pubbliche. ➞ p. 65 PIL (Prodotto interno lordo) Valore dei beni e
Disoccupazione Fenomeno sociale che com- dei servizi prodotti in un anno nello Stato. ➞ p.
porta l’impossibilità di trovare lavoro. ➞ p. 60 52

Domanda Quantità di beni o di servizi che vie- Potere d’acquisto Quantità di beni e servizi che
ne richiesta a un certo prezzo in un determinato si possono acquistare con una data quantità di
mercato e in un dato momento. ➞ p. 55 moneta. ➞ p. 69

Globalizzazione Realizzazione di un unico


mercato mondiale. ➞ p. 67
Profitto Compenso legato all’attività d’impresa.
➞ p. 52

H olding trust Sistema per cui una società


controlla altre società. ➞ p. 58
Protezionismo Politica commerciale volta a tu-
telare le imprese interne. ➞ p. 62

mposte Prelievi obbligatori di denaro a carico Quotazione Prezzo dei titoli quotati in borsa.
Idelle persone titolari di un reddito. ➞ p. 54 ➞ p. 56

Impresa Attività economica di produzione o di Reddito Quantità monetaria che si produce in


scambio. ➞ p. 51 un dato arco di tempo. ➞ p. 49
Inflazione Aumento generalizzato e continua- Rendita Compenso del fattore natura. ➞ p. 49
tivo del livello dei prezzi. ➞ p. 72
Interesse Compenso degli investimenti mone- Risparmio Parte del reddito che non viene con-
tari. ➞ p. 49 sumata. ➞ p. 50

Lralizzazione (Reddito nazionale lordo) Somma di tutti i


RNL
iberismo Politica commerciale volta alla libe- redditi realizzati in uno Stato in un anno. ➞
degli scambi. ➞ p. 62
p. 52

M Salario Compenso del lavoro dipendente di ti-


ercato Insieme delle contrattazioni tra po manuale. ➞ p. 49
compratori e venditori. ➞ p. 55
Monopolio Forma di mercato in cui l’offerta è Servizi Prestazioni rese da determinate perso-
concentrata in una sola impresa. ➞ p. 58 ne ad altre. ➞ p. 45

O bbligazioni Titoli cui corrispondono inte-


ressi fissi. ➞ p. 50
Società Imprese dirette da più persone. ➞ p. 51
Speculatori Soggetti che, nella Borsa valori,
scommettono sulle variazioni dei titoli ➞ p. 56
Offerta Quantità di beni o di servizi che si è di-
sposti a cedere in cambio di un certo prezzo, in Stipendio Compenso del lavoro dipendente di
un determinato mercato e in un dato momen- carattere intellettuale. ➞ p. 49
to. ➞ p. 56
Oligopolio Forma di mercato in cui l’offerta è T asse Quote monetarie che devono essere ver-
costituita da poche imprese di grandi dimen- sate se si vuole usufruire di determinati servizi
sioni. ➞ p. 57 statali. ➞ p. 54
Onorario (o parcella) Compenso del lavoro au- Trust Accordo tramite cui più imprese si riuni-
tonomo. ➞ p. 49 scono sotto una direzione comune. ➞ p. 58

Referenze fotografiche
Archivio Iconografico Pearson Paravia Bruno Mondadori; Livio Anticoli/Olympia; Roberto Caccuri/Con-
trasto; Remo Casilli/Grazia Neri; Contrasto; Franceschi/Siqueira/Olycom; M. Fulgenzi/Grazia Neri; Agen-
zia; Gmt/Olympia; Getty Images/Laura Ronchi; Francesco Laera; Meigneux/Sipa Press/Olympia; Guido
Ohlenbostel/Action Press/Olympia; Photodisc; Photosud/Olympia; Patrick Robert/Corbis/Contrasto;
Alessandro Schirò/Olycom, Riccardo Schito/Olympia; Stock Food/Olycom, P. Sittler/Contrasto; Penny
Tweedie/Laura Ronchi-Tony Stone

Si ringraziano:
Archivio CONI; CAI; Club Alpino Italiano; Ebay.it

LE PAROLE DELL’ECONOMIA 77
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Coordinamento editoriale : Franca Crosetto


Coordinamento redazionale e redazione: Alessandra Marietti
Progetto grafico: adattamento da progetto di Elio Vigna Design, Torino
Coordinamento grafico e controllo qualità: Giuseppe Stefanelli
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Copertina: ap COMUNICAZIONE, Torino
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In copertina:
Young woman standing by field, looking into distance, foto Zen
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