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(comma 2). Al dirigente scolastico spetta l’onere di attivare questi rapporti.
Il POF è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e
delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico e viene approvato dal
consiglio d'istituto. Con la Legge 107 del 13 luglio 2015 “Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” (cd. Buona
Scuola), entrata in vigore il 16 luglio 2015, il POF viene sostituito dal Piano Triennale dell’Offerta
Formativa (PTOF), che viene compilato entro il mese di ottobre dell’anno scolastico precedente al
triennio di riferimento, ma può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre. Per la concreta
ed effettiva attuazione e realizzazione del PTOF è fondamentale l’apporto di ogni componente della
comunità̀ scolastica. Il PTOF deve prevedere anche linee di indirizzo per la Segreteria ed il
personale ATA, la cui gestione permane tuttavia afferente all’autonomia della DSGA.
Nei PTOF andranno inseriti le eventuali attività di formazione in materia di tutela della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavoro (comma 38 della legge 107) e in quelli della scuola secondaria
di secondo grado vanno inclusi anche i percorsi di alternanza scuola-lavoro così come indicato nel
comma 33 della legge 107. Il Piano può altresì promuovere azioni per sviluppare e migliorare le
competenze digitali degli studenti attraverso il Piano nazionale per la scuola digitale i cui obiettivi
specifici sono indicati nel comma 58. Lo sviluppo delle competenze digitali riguarda anche il
personale docente e il personale tecnico e amministrativo.
Il PTOF è pubblico, inserito nell'area dedicata del Ministero e sul sito della scuola. All'atto
dell’iscrizione, le famiglie hanno l'obbligo di leggerlo e sottoscriverlo.
L’autonomia organizzativa (art. 5 D.P.R. n. 275/99) consente di dare al servizio scolastico
flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia e di realizzare l’integrazione e il miglior utilizzo
delle risorse e delle strutture, anche attraverso l’introduzione e la diffusione di tecnologie
innovative. Riguarda:
l'adattamento del calendario scolastico;
la programmazione plurisettimanale dell'orario del curricolo in non meno di 5 giorni settimanali
e nel rispetto del monte ore annuale previsto per le singole discipline e attività obbligatorie;
l'impiego flessibile dei docenti nelle varie classi e sezioni in funzione delle eventuali opzioni
metodologiche ed organizzative adottate nel POF.
L’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo viene esercitata tenendo presente le esigenze
del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà̀ locali, con particolare cura:
− della ricerca didattica sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e la loro
integrazione nei processi formativi, anche relativamente alla loro valenza inclusiva;
− la documentazione educativa e la sua diffusione all’interno della scuola;
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− gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici;
− la valutazione degli apprendimenti e la certificazione delle competenze degli alunni
Le scuole possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie
finalità̀ istituzionali.