L’autonomia organizzativa e didattica nella scuola secondaria di primo grado.
L’autonomia e la personalità giuridica a tutte le istituzioni scolastiche sono
state riconosciute nella Legge 59/1997 (art 21), pietra miliare dei processi di cambiamento che hanno caratterizzato le norme successive. Nel Regolamento di attuazione della Legge 59, DPR 275/1999, all’art. 1, si indicano le finalità e gli scopi del nuovo ordinamento, in particolare il principio dell’autonomia funzionale, finalizzata ad assicurare il successo formativo degli studenti. Inoltre, nell’art. 4, 5 e 6 vengono esplicitate le tre forme dell’autonomia: didattica, organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo. L’autonomia didattica, nel rispetto della libertà di insegnamento, consente alle singole scuole di adottare criteri di flessibilità del curricolo: diversa articolazione del monte ore annuale di ciascuna disciplina; definizione di unità di apprendimento inferiori ai 60 minuti; predisposizione di percorsi individualizzati e aggregazione modulare di gruppi della stessa classe o di classi diverse. In particolare, nell’esercizio di tale autonomia, le istituzioni scolastiche sono tenute ad assicurare interventi di recupero e di sostegno coerenti con la finalità del successo formativo di ogni alunno. L’autonomia organizzativa riguarda l’utilizzo delle risorse umane e l’artico#lazione del tempo scolastico. In questo senso, le scuole possono organizzare l’insegnamento anche sulla base di una programmazione plurisettimanale e adattare il calendario scolastico suddivisibile in trimestri o quadrimestri. In ogni caso, l’organizzazione settimanale delle lezioni non potrà essere organizzata su tempi inferiori a cinque giorni settimanali. Le istituzioni scolastiche, infine, singolarmente o in rete, esercitano l’auto#nomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo, curando tra l’altro la formazione dei docenti, l’innovazione metodologico-didattica, la documentazione delle buone prassi di lavoro, la ricerca in ambito valutativo e autovalutativo, l’individuazione delle conoscenze ritenute irrinunciabili. L’autonomia è un mezzo per attuare sistematici percorsi di miglioramento dell’offerta formativa, sulla base delle esigenze e delle istanze espresse da ogni realtà scolastica nel curricolo d’istituto, il documento nel quale «si sviluppano e si organizzano la ricerca e l’innovazione didattica»(Indicazioni nazionali 2012). Il documento invece in cui si declinano le caratteristiche dell’autonomia sco#lastica è il Piano dell’Offerta Formativa (POF) che, dopo la Legge 107/2015, ha valenza triennale (PTOF). In esso viene delineata l’identità culturale di ciascuna istituzione scolastica, sul piano della progettazione curricolare ed extracurricolare. Il PTOF è elaborato dal Collegio dei docenti, sulla base degli indirizzi definiti dal dirigente scolastico e approvato dal Consiglio di istituto (art. 1, comma 14 della Legge 107/2015).