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&

L'Essere rnusicale
Nuovi orizzonli della didattica della musica

a cura di
Grazia Sebastiani
lNorcp GBNBnITB
Rorr'tlo l)rr Ltir.rN-lrutts
PresentaTione 5
Gn-tzr,r Sr.sasttA,Nr
LeJrontiere dell'inregnaruento ruasicale agt .. . .. . ..............7
INsBcNalrENTo STRUMENTATE E FoRMAzIoNE DIDATTTco-MUSTcALE
NELL,OTTICA INCLUSIVA
Yr-sNra CÀRBoNu\RÀ
h di- Sworuare ìl flauto ne/ traltamenta dell'iperattiuità
lota" ANroNro Dr Loru,Nzo
'Ro- l-a Percussione e l'Uniuerso Sincretico della Didaltica per le Diuersità 27
18 ed IoraNoa Manzia Mazzo ccort
lessi- Diuersabilità e uiolino )t
.e del ANaNoa Orra
Tra il pentagramma e /e sei corde: la lerute "iruterpretatilta" del dislessico.
Problematiche e rtrategie metodologiche nella didaltica della chitarra ())
NIu-
Gn rzm Sss,{srlaNr
lume Fare inclwsione in Conseruatorio: laformaqione musicale
) con accademica tra possibilità e limiti 73
denti EspBRrrNzE DI E PER L'TNCLUSToNE
IIrrPo VrNcLNzo Dpl-ucr
E,lmec II e AnordiAbili: Jàre musica con abilità diuerse B5
BnuNo Nlrncnr
Alcune consideraqioni per un ,/r0 riabilitatiuo della muica 9t
CarBmNa. SaNrono
Lt tecnologia al seruiTio della musica: nwoue possibiÌità per i diuersamente abili 97
PnocsTTeRE I.A DIDATTICA MUSICALE TRA COMPETENZE ED INCLUSIONE:
UoA ED EAS
DeNrtt.,l Crpr>ureNco
Unità di Apprendimento Uil tuffo musicale nel paxato 109
Yr r.Nr.t C tnsoNan-À
UnitàdiApprendimentoMwsicaemedia:la.vglateleuisiuadalVaietàalTalentshow...../19
Sp,neNa Dip,trva
Unità di Apprendimento Altrimenti... ci arrangiaruo! 125
ANaNoa Om,L
Unità di Apprendimento Otherruess: lo showcase della plaralità t)/
GrusEI,'r,IN,\ Gngco
M es e cin a : una leztcne capovolta 149
Rosa Lasar.a.Nonq.
Tema con uariaTioni per raccontare I'amore come esempio di EAS inclusivo ........... / 6,
Ringraziamenti 174

t/5
Ln TnoNTIERE oBtt'tNsEGNAMENTo MUSICALE occl

L'ambito c1e1la metociologia delf insegnamento musicalc rappresenta un terreno


sul clualc la pr«rtèssionaLtà de1 clocente ha moc'lo di esprimersi in manicre crertir-e,
c<rniuganclo 1a consapevolez.z.a cTet processi c'li apptendimento con la 'libcrtà' cli spe-
rimcfltàre moilelli pcrs<tnalizzati o cli ricercare soluzioni originali d'interr.ento clidat-
tico.
In tempi di "Buona scuola" si parla di promt,zionc istituzronaÌe clclla qualiuì
deìf insegnament() e cli "prcmialità" in relazionc alla vtlorizzaz.ictne dcl merito clei
doccnti.' Atttar,erso esperienze già in atto, si definiscono intanto criteri per la valuta-
zione della qualità c1c1l'insegnamento c si affermano così r.ari indicatori e descritttiri
tra i quaLi quclli relativì a processi di «moderniz.zaz.ionc e migliotamento qualitat-ivir
dclf inscgnamento)), cii «innor.azione erlucatir.a r.eicolata clall'integrazione di strumenti
e metocli basati su1la [. ..1 conoscenza ed uso dcllc Tecn«rlogie Diclattiche (TD)», di
inclusione ed accoglienza delle clir,ctsc categorie di alunni con biscigni speciali attra-
yerso una nLÌo\-2t e attcflte progettuelità supporteta cla opportuni c specifici sussicli,
cli creazione di «ambienti cli apprcncìimento innovatn.r cc1 efficaci per la costruzione
cli curriculi perxtnaltzz',tti», insicme alla cliclattica laborat«rtiale ed a strumcnti diversi
ficati pet la r.alutazionc.'
Alla luce di qucsti criteri, come in tutti gli altd ambiti anchc in cluello c1e1la forma-
zione all'insegnemento musicalc ne11e scuole seconclaric di I gracb e nei Ìicei musicali
si impone 1a neccssità cli supportate l'azione fotn-ratir.a attra\rcrs() i1 rifer.imento a
rr-rodelli e prototipi cliclatticr.

1n patticolete Ja Leggc 107/2015 (art.1, cotrrma 129) si riletisce alla uquaLità cìelf inscgnamcnto e
clel conttiituto a1 n-rigliotanrcnto cìcll'istitr-rzione scolasticr, nonché clcl succcsso f(rrrìt.rtivu c scu
lastico clcgli studentjr> ed ai «tisultati ottenuti dal clocente o c1:r1 gruppo cìi docenti jn telazionc al
potenzialncflto cletÌe cornpctcnzc clcgLi alunni e clelÌ'innor.':rzionc rliclattica c rnetotlolt,,gica, uonché
tlclla collaborazione alla ticetca diclattic:r, alla clt-,ctrmentrzionc c alla cliffusione clj buone ptatichc
cliclattiche».

:rrtt.rttr,Lr, da "scuoh e lmministrazione", n.3, ÀIerzo 2016, pp.(r2 (r'1, http://s'r,rueclscuol:r.eu./


..orchrcss/?p=13558. L'articolo si rifcriscc uìì'csperienza clel Ptimo Tstituto Comprensivo di Ce
:lic Nlcssapica (I3R).

N
Grazia Sebasriani

«Un modeilo didattico rappreseflta un dispositivo urile nella costruzione di cultura che «accog
competenza nella gestione dell'insegnamento sopratrutto in quanto favorisce la di rinunciare a quz
costruzione di schemi, la cui acquisizione rappresenta un passaggio fondamen- I processi di in:
tale nei proce s si di profes sion ahzzazrote.>>1 punti di vista, aggir
I modelli proposti coflsentono di far interagire Ia dimensione pedagogica con posti al vaglio dell'
quella tecnico-operativa deÌIa funzione docente, 1a ricerca a sostegno delle pratiche Aila base del la
didattiche con il livello delf impegno educativo. turiti i contributi
Sui modelli proposti, dunque, si fonderanno Ie competenze ineludibili dei do- sempre più chiara
cente: le capacità, di gestione del1a classe, la flessibiLità dei percorsi didattici ed pito ora come opr
educativi, Ia disponibilità alla collaboraziorìe e allo scambio attraverso gruppi di del fuoco dai conr
lavoro anche per l'inclusione e le buone prassi, Iavalorizzazione dei BES (Bisogni bzzate che risultin
Educativi Speciali),l'uso delle tecnologie didattiche. Perché r modelli sono in grado do il principio del
di favorire un atteggiamento analitico, il confronto con pratiche didattiche inno- Gardner.6
vative, l'assunzione dell'ottica progettuale, la gestione consapevole dei tempi e dei Le questioni fi
modi della propria didattica, 1a riflessione approfondita sui processi di valutazione indirizzi piu fe
g)j.
ed autovalutazione. da tempo aI centr
Assume fondamentaleit:rtpottanza,aTTora,un attento coordinamento della formazio- che frequentano i
ne inDiale attraverso il riferimento clel D.N{. 249 /2010 che definisce 1e competenze iru monopolitano pe
nahdeldocente (disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didatriche, organizzaive e di insegnanti poss
rclazionah) delineando la frgrua de1 doccnte riflessivo e l'idea di una formazione fondata professionalità. Pr
sulla ricerca, sulle nuove competenze che esso deve possedere nel nostro tempq sull'im- petenze e del disp<
si è sviluppato il la
Portanza delle culture della collaboràzione, del lavoro di gruppo, del monitoraggio delle
attività, de11a supervisione e poi della rralutazione, tutte azioni f,nahzzate a coinvolgere chi zione pratica del p
insegna nei processi che attendono alla sua formazione. Come si inseri
Le c<rmpetenze di formazione, di esperienza e di sviluppo si devono tradurre poi chiave di cittadina
in atteggiamento di ricerca, riflessione, metacognizione e valorizzaztone delle stesse possono inserire n
perché il fulcro della qualità dell'azione didattica si fondi su analisi di contesto, stra- Consapevolezza e<
tegie efficaci, gestione de1la classe, uso delle tecnologie didattiche. Può valere anct
Su queste premesse si è articolata f idea, rivolta dapprima agli studenti che si mento in termini r
preparano ail'insegnamento nei Corsi Accademici di II Livello di Didattica della Si può fare did
Musica, nei PAS (Percorsi Abiiitanti Speciali A.A.2014-15) e TFA (Tirocinio For- risultare più effica<
mativo Attivo) del Conservatorio "Nino Rota" di Monopoli e poi estesa a docenti
già in servizio di vari ordini e gradi scolastici, dr far sperimentare i modelli piu in- + Rrvorrau-a P.C., I
novativi nel campo della progettazione didattica - il dispositivo della didattica pet s Questo rappresen'
competenze e lo schema dell'EAS (Episodio di Apprendimento Situato) - a partire, mutua da Diane L
da un lato, da una problematizzazrone riguardo alla funzionalità e all'effettiva ap- Tiane,trad. it., ÀIila
plicabilità di questi modelli all'ambito disciplinare musicale e, dall'altro, da quella c Cft. Ausr-mer- D.P.
coAngeli, 2004 e (
cultura inclusiva alla quale fa riferimento Pier Cesare fuvoltella, ovvero da una z L'idea della centra
condivisione all'in
che, e il concetto (
: Ivi., p.66 Cesare Rivoltella.
Le frr»rtiere delf inscgnar:rcnto musicale oggi

cultura che «accoglie senza neutrallzzare, accett^ senza chiedete a chi viene incluso
di dnunciare a quanto 1o caratterizza>>.a
I processi di insegnameflto e di apprendimento vanno, quindi, ripensati da nuovi
punti di vista, aggiornati secondo le più attuali istanze didattico-pedagogiche e sotto-
posti al vaglio dell'esperienza sul campo.
Alla base del lavoro di ticerca e di sperimentazione didattica da cui sono sca-
tutiti i contributi raccolti in questo volume c'è la consapevolezza della tendenza
sempre più chiara verso nuove forme di progettazione deil'insegnamento, conce-
pito ora come opera di design e come'scienza progettuale'u, e dello spostamento
de1 fuoco dai contenuti alle attività, alle esperienze di apprendimento cofltestua-
b.zzate che tisultino significative perché stabili e fatte proprie dal discente, secon-
do il principio dell'apprendimento "profondo" di cui parlano Ausubel, Bruner e
Gardner.6
Le questioni fondamentali su cui si articola l'attuale dibattito pedagogico e
gli inàirizzi più fecondi della ricerca nel campo dell'innovazione didattica soflo
da tempo al centro della formazione tniztale dei docenti di discipline musicali
che frequentano i Corsi della Cattedra di Pedagogia musicale del Conservatorio
monopolitano perché anche in questi ambiti disciplinari le nuove generazioni
di insegnanti possano arrivare preparate a svolgere il loro compito a scuola con
professionaiità. Partendo dagìi interrogativi sulla applicabilità del modello per com-
petenze e del dispositivo di microprogettazione dell'EAS alf insegnamento musicale,
si è sviluppato il lavoro di piarufrcazione e, nella maggior parte dei casi, di realtzza-
z\one praica del progetto elaborato.
Come si inserisce l'apprendimento musicale nello sviluppo delle competenze
chiave di cittadinanza? Quali aspetti dell'insegnamento/apprendimento musicale si
possono inserire nella progettazione di Unità di Apprendimento in cui 1'ambito della
Consapevolezza ed espressione culturale si intersechi con le altre competenze?
Può valere anche per le discipline musicali l'idea di un ripensamento dell'insegna-
mento in termini di'scienza della progettazione'att(averso l'uso deile tecnologie?'
Si può fare didattica della musica con gli EAS? E in quale grado scolasuco può
risultare pirì efficace? I1 metodo può effettivamente migliorare e facl\tarc gh appren-

Rnzotrert.rt P.C., Didattica incÌusiua con gli EAS, Brescia, Editrice La Scuola, 2015,p.307.
Questo rappresenta uno dei costrutti sui quali si fonda il metodo EAS che Pier Cesare fuvoltella
mutua da Diane Laurillard, autrice del fondamentale volume Insegnamento come scienTa de,lla progetta-
qione,trad. it., Milano, Franco Angeli, 2014.
Cfr. Aususpr. D.P., EducaTione e procetti ngnitiui: gaìda psicologica per insegnanti, trad. it., N{ilano, }rran-
coAngeli, 2004 e Genoxr.xH., Saperper comprendere, tracl. it., Nfilano, Feltrinelli, 1999.
I-'idea deila centralità dei sussidi tecnologici, tanto neli'agevolazione del1a comunicazione e de1la
condivisione alf interno di Communiries di insegnanti quanto nella valutazione delle prassi didatti-
che, e il concetto di "pattern progettuale"sono al centro del pensiero di Diane I-aurillard e di Pier
Cesare Rivoltella.
Crazia lir'birr, iani ...---.-----

dimenti in ambito musicale? Si pur) fare musica con La 'classc cap()\-olte'? Qualc rucilcr
possono svolgcre in questo ambito le nuor.e tecnologie?
Ci siamo chiestj in- che misura la diclattica strumentalc posse utilizzarc It Teaclting
,tncl [,earnin,g Acth,i4 che connota il metoclo dell'EAS, modclio in fiise cli spcdmen
tazionc in clir-ersi ambiti ilisciplìnari, «un'attività c1i insegnamento e apprcnclimento
(TLA) che atrrarerso un contunuto circoscritto, uno sviluppo tcmpomìe rjrlotto e un
aqirc c<rntestua.)lzlltrt si propone c()1ne fofma di insegnamento cfficàce e opportll-
nità di ..rpprenclimento significativo».' Questo r.uoi dire pcnsare mocli nuovi di iare
scuurla facendri entrarc nrcpr)tcntemcntc in essa il rcale, 1a quoticlianità, le «pratichc c1i
corlsulno e cli costruzione di cultura che attorno ai media cligitali e sociali è possibile
osscr\rare negìi spazi c nei tempi clelf infotmal. f . ] clir-erse cla quelle che gli stcssi
soggctti sono chiamati a srrilupPare nei contcsti formalf>.'
I- possibile allora innor.ate la cliclattica mr,rsicale integranclo formale c inftrrmale
in un m<tdello d'insegnamento che guicli glì alunni r,crso l'autonomia con il supportrt
della tecnologia?
La fipped t/a.r.rroolt, ct insegnaruettto cttporo/ta, pr-rò rapprcsentare una fluova frrtntiera
anche pct f insegnamento delio strument() musicale, fornenclo la risposta a1lc csi-
gcnzc cli personahz.z.azione c1e1la diclattica in un tcmpo cl',rssc che non è più c1,rel
1o clella lezionc frontale, ma qr-relkr in cui si cliscute, ci si confronta, si r.icetca e si
progetta utlltz.zarufo risorse cliclattiche n-rultimeclia[. «L'inscgnamento capo\oltti pet-
mette 1a creazione di un nuor«r tipo cli classc in cui il tcmpo r.isultzr c()mpletamente
iorgtnizzato»"' c l'insegnantc flon fa lezione nc11'accezionc piir comunc del termine,
ma si limita zr seguire e a tndirizz.arc il lavoro dei ragazzi ìn moclo ntrn inr-lsir-tr :ìsslt-
menclo tr-rttar.ia un ruolo fonclamcntale, a1 c|-ralc non pr-rc) -sottr-itrsi, ncile lezioni "a
posteriori".rl
Parallelan:rente, nc1 conlronto con gìi autori considerati è stato affrontato il temzr
cli grzrncle attr-r..r[tà delf inch,rsione: in chc moclo 1e cliscipììnc n-u-isic'.rli possono faroritc
attr2Ì\,ers() l'apprencl,imento una va.lortzzazklne clellc cliftèrenzc incln-rcluaLi ncl signifì-
cato più ampio c'lel terminc-? (]uali ri{lessioni po-ssiamo ricer-are cla alcunc esperiellzc
inclusir,c clel nostro territorio 2tttra\-erso la musicll
Tr.rtti questi ccl altri interrogativi, scaturiti clel dibattito in aula c cla1 conftonto
con l'attir,ità cli musicisti e(1 operetori clel scttore e con Le buone pratiche clei collcghi
impegnati nci licei e neile scr-role secondaric iL 1 graclo comprese qr-relle ad inclirtz.zct
rnusicale, hanno ar,r-i:rto un lar.oro cli ricerca che si e sr,iluppato in molteplici percclrsi.

s fur,olrlr.r.,t P.C., cit., p.13.


o ìr.i, p.9.
io },Lrc;r.rcxr 1\I. e llrsc..rRo F., L,t c/,ts.w cafotrt/ta. Innot,are la diddttitrt cor ld ftpper! t/a.;sroottt, Trento,
I- r'rckson. 2t tl4. l. I -.
rr Cfr.BirrrlmiF-., [/tndododiinlegrnrtenlo. Iprobkridellrdidttlicane/l,rscttohrlr]a.rr:,Nlilano.Ftanccr
Angeìi, 2{)1,1.

itl
Le lron tie re d ell'in segn arnento m usical e oqRì

In realtà ia didattrca musicale si muove da tempo nella direzione del cooperatiue


learning, del metodo didattico laboratoriale, della selezione dei contenuti per l'acqui-
sizione di sttategie e schemi d'azione, del1'apprendimento basato sulla ripetizione,
del mode/lìng della lezione collettiva, della musica d'insieme
l'imitazione e l'esperienz a,
come buona prassi didattica dal potere sociahzzante e così via.r'
Tuttavia molto lavoro si deve aflcora oriefltare verso la conquista di una piu
ampia autonomia nell'apprendimento da patte dell'alunno e verso lo sviluppo
dei processi metacognitivi e di competenze stabili, spendibili anche al di fuori del
cofltesto scolastico, perché avvenga anche nel1a didattica musicale il «passaggio
dal sapere solitamente codificato dalla scuola e dalf insegnarTte vfl sd?ere .rczm-
^
posto, ricomposto e fatto propio dall'allieuo sulla base della propria comprensione e
riotganizzazione».r3
Nel nostro tempo la cr-rnoscenza del modello progettuale per competenze si sta
gradualmente diffondendo nei vari livelli delf istruzione, dal primo e secondo ciclo
- con le Indicazioni Nazionali, gli Assi culturali ed i1 sistema di certtfr,cazione delle
competenze - sino alla formazione universitaria, anche se il processo verso una sua
concreta attùazione è ancora in atto in tutti questi contesti.to
La Raccomandazione del Patlamento Europeo pet il Quadro Europeo delle
Qualifiche del 2008 (EQF - Earopean pualif.cation Framework) indica la didatti-
ca per competenze come la fluova frontiera e il nuovo impegno per docenti e
dirigenti: è necessario superafe g1i stili d'insegnamento del passato attraverso
l'innovazione metodologica per assumere ufl punto di vista nuovo sulla realtà e
promuovere un tipo di apprendimento in cui le abilità e Ie conoscenze si inte-
grino con le risorse e le capacità petsonali, genedizzando ii modello d'azione
a contesti differenti e sviluppando nuove conoscenze e abilità per accrescere Ia
comPetenza stessa.
La competenza è mobilitazione delle risorse di ciascuno in termini di conoscenze,
abilità, capacità, attitudini individuali, frnalizzata alla risoluzione dei problemi alf in-
terno di una situazione reale: il compito assegnato diventa una sfida, attiva quelle che
gli studiosi di genetica comportamentale definiscono "capacità di pensiero"15, mette
in gioco molteplici meccanismi quahllproblem salaìng la metacognizione,la flessibilità,
t-avorendo in tal modo 1o sviluppo dell'Adaptiue Decision Makingle capacità decisiona-
li e, dunque, lo sviluppo del pensiero creativo.
Dai contdbuti di questo volume emerge allora un'idea di competenza come cli un
'sapere pratico' che ribalta \a tradtzionale situazione di distanza tra 'sapere scolasti-

Cfr. fu..n,ru»pNcc., A.,La kTione colletti»a di strumento, "Musica Domani", n. 139, giugno 2006; Dnr-
nna.r C., Fandamenti dì pedagogta musicale, Torino, EDT, 2008.
A;rrrnrit.t-t P., EAS e agiornaminto profetionah: il caso SIA4-KI'|, in Rivoltella P.C., cit., p. 37.
Cfr. SrNrNr G., Fare EAS nella didattica uniuersitaria, in Rivoltella P.C., cit.
Cfr. Asnuny I(. - ProrrtN R., G come gene. L'impatto della genetica .rall'apprendinento, tr.it., Milano, Raf-
faello Cortina, 2015.
Grazia Sehastisni

co' e 'sapere reale', maggior ragione nell'ambito dell'insegnamento/apprendimentci


a
musicele ckrr.c tale ciistanza è ar.r.ert.ita da docenti e discenti lìrtse ancor di pru rispctto
acl altre clisciplìne.
Si fa stracla qucllo che Nlario Castoldi definisce i1 'sapere globale', un sapere che
abbatte 1c storiche sepal:,Ìzioni tr:a modelli drc'lattici dir.ergenti far.otcnclo piuttostcr
una continuità rrel processo cli apprendimcnto tra lc espericnze ciirette e i saperi
cosicldctti formali'' perché la clid:ittica musicale r.iene qui ripensata in moclo da con-
durre alla risoluzionc di problemi concreti prendendo spunto cla situezioni con-
testuàlizzàte. ,{gli stucicnti vcngono richieste prestazioni complesse sotto la guida
ilclf inscgnante, con iì supporto clei sussicli - tecnokrgici e non e del1a c'limensione
cooperativa de1 gruppo cii pari.
L cr.iclcnte come qlìesto tipo di sapete debba càt:ltterrzz,,:te anche l'ambito
clell'Alta Formazione Àfusicale per garantirc r-rn'offctta tìrrmatir.a in graclo di
risponclere ni bisogni cli rcahzzazionc pcrsonale clci gior.ani nclla complcssita clcl
flostro tcmPo.
,\1 tcma clcllo sr.iluppo cli cornpetenze si collega poi strettamente quello dell'in-
l lgsi,nc ncll'irtsr'qnrnrtnlo mtrsic:rlr': i .l uc ttrmini lro\aìnu Lrn t(rrLno cottturtt sit
sul pi'.rr-ro pedagogico dell'rdea di .rruola inclt.rit,tt nelle accezioni clegli autori con-
siclctati'', sia su quello operativo nella clitezione d.i una didttttica inc/usita orientata
tlla. val.orizz.ezione del1e potenzialità inclir.iduali del1o stllclente attr:ì\-crso pcrcorsi
c1i tipo tecnico-strurnentale o vocale, teorico analitico e compusili\-u o sturico
mr-rsicologico.
Irartendo c1al dato ormai acclarato dcll'cspericnza musicalc comc t\cz.z() privtlcgiato
per f-ar.orire inclusione ncj c,ntcsti E,rrratir-i, la locuzione r-iene clui collsiclerata ne1 sucr
significato piu atlrpìo fàcendo leva sulla sinergia fr:r cliclrttica inclir.iclualizzata e persona-
hz.zata, richian'rata dalle l-inee.gurda del NIIL,R'', per tr-attrrre i piir r.ad Bisogni E,clucatir.i
Speciali e poi 1a sinclromc autisticai!, 1a clisabihtà motoriiÌ c visir-a, oltrc ai clisturbi spcci-

rr, Cfr.C,,,slot.»tl,l.,Prqgelturefercz/ilPdeil<e.Percor-riestrttntenti.Roma,Carocci editore.201 1.


r: Clr. C.r:.ttr'tRo 4., Pdaqogid.rfecidh. Ld riduTioae del/'lttndiL,r,Ò, Nlilano, Brtrno Nfonclarlor:i, 1999;
Gi-xtn,r-sr ().,,\'Ltenry dell'edturlione e t'edttg,qgirt :fd'ntle, Romr, (-:rtocci, 2005 ; Ltxr.s I).,1 ,o .rpetia/e nor-
rtalitt). .f n'dtcgi,: di iùegrtTione e inclusione per /tt disttbi/iti e i Jlitoyi Ldrmtit:ì Spectrt/i, Ttento, llrickson,
20(,)6; Rtlolrut,t,s P.(-..,cit.; (iottL,r 11., Owtnì77drt ì o'u!!i trtoftrtrtìtì. Rtto/i,-lun<ionì, atlir:ih), Ttento,
Eticlisr>n, 1999.
rs t\{1UR, Linu grìdd fer ì/ diitn a/ht s/adio dtgli a/unrti e d{i silrdeati t:on DJ)A,l)NI 12 luglio 2011.
t,r lrNel volumc Aali.vtto e talerto (II,trnn Fl er Fntrtl L.l. a c. cli.Trento, Er-ickson, 201q n particolere
rapporto tra clisturbo autistico ecl abilità musica[ è a1 centro cli un'interessante inclaslne sul1e
potcnzìalìte musicaLi non rzlorizzate nei bambini auti-stici co1ìalotta da Pamela Heaton la quale
afiìtma l'cliclerrze secondo cr-ri r.no1u zrlunni autisticj ùon !./nutl possteclano porenziaLità musicali
chc vurno sviluppate, ln pattìcolare petcezione, merr.ri.r c c, 'grrzj.rle mLìsicalj. Da1 punto c1i r.ista
pedagoeiccr possiamo estenrlete poi a tutti i casi rli disabrlità f idea sui .rdunb tiierntta nel r.olutne
ria l)arolci A. Tteffert. perilquaJe la.ye.lortz.z,azictne de1 talento musicale può favorire la socialjzza-
zionc', l'esptessrone e 1'attenzrone rlir-entanclo «un canale r.erso la tot:nahzzazione» (p.34).
.------.* l"* l iln l crt
i d cl f i n srl4-.trarrr:: r l o rr r i si r:;r l r: rg-::."i

f,ci delÌ'apprendimento, e in particolare la dislessia, che sono già da tempo al centro di


un'ampia riflessione nel campo della didattica musicale.20
Oltre ai benefici nell'autoefficacia scolastica, nel comportamento e nelle abilità
sociali, fare musica favorisce a1 tempo stesso anche processi riabilitauvi e terapeutici
in contesti 'altd' rispetto a quello scolastico ed a questa ulteriore dimensione del
rapporto tra musica e inclusione si riferiscono ne1 ptesente volume esperienze di as-
sociazionismo e di ricerca in campo tecnologico che evidenziano itragoardi raggiunti
anche in ambito regionale pugliese.
Il risultato è un lavoro collettafleo dal carattere composito, datalavarietà delle tema-
tiche trattate e dei percorsi professionaìr e personaìi degìi autori.
Nei contributi qui raccolti i due poli della didattica, 1o sviluppo e\avalorizzazione
delle competenze e la cifra di un fare scuola che riconoscall <<paùvalore intrinseco di
ogni persona»"nella diversità, convergono verso la formazione ed il consolidamento
delf identità di ogni discente, nel suo Essete musicale come compendio del sapere,
saper fare e saper essere nel saper agire in cui risiede l'intrinseco signifcato di ogni
apprendimento signifi cadvo.
L'affermazione delf individual-ità di ciascuno e della 'speciale normalità' di tutt?'
come capacità di intervenire nel reale, mobilitando i molteplici stili di pensiero e le
dir,.erse intelligenze a disposizione'r, è resa possibile da figure educanti che, a loro vol-
ta, mettano in gioco tutto il proprio Essere docenti offrendosi come modelli positivi
per ciò che sono oltre che per ciò che insegnano2a.
La prima parte del presente volume comprende gli interventi sulia didattica stru-
mentale inclusiva dei docenti di liceo musicale Venia Carbonara, Antonio Di Lo-
rertzo, Iolanda Nfarzia Mazzctccob., Ananda Olita, insieme ad un contributo della
scrivente sulle prospettive delia formazione musicale di tipo accademico per i diver-
samente abili; segue una sezione dedicata ad una ricognizione riguardante inizialJve
a sostegno della disabilità maturate tanto nel territorio pugliese quanto in quello
internazionale e nate anche da storie di vita vissuta, a frrma del musicista Vincenzo

:o Limitandoci ad alcuni titoìi segnaliamo, oltre a vari articoli della rivista "Musica Domani", Curer
rnru L., 'Puzzct 4., L4usica e inclusione. Teoie e strategie didattiche, Roma, Carocci,2016; MoNra.N-tnr
M., Disks:ia nzta per nata. Manuale di pratica musicale, Milano, Rugginenti, 201,4;P.tzzct A. L. e Lrsrrr
M.,l-a didauica inclusiaa dalla tcuola del/'infan{a al conseruatorio, Miiano, Rugginenti, 2013; BuraNo M.,
DSA e masica. L'inrcgnamento della musica agli stadeni con Disturbi Specifci dellApprendimento, Milano,
Pearson, 2013; OcrErHotru S., Diskssia e rtrumefitl musicale, Milano, Ruggrnenti, 2011; N{rr.r.s T.R.,
Wnsrr:ormlJ., Musica e dislexia. Apire naoue porte,M.tlano, Rugginenti, 2008.
:r LrNns D., cit., p.11.
r Cfr. IaNss D., L'Index per I'inclwsione: dai Bisogni Edacatiui Speciali ai Lìuellì Essenzjali di pualità, inBo-
orH T. e Amscorv M., L'Index per I'inclasione. Pramuauere l'apprendinenta e la partecipaqione nella scaola,
Trento, Erickson, 2008.

zt Cfr. Da. Re F., l-^a didattica per com?eten<e . Apprendere competen<e, descriuerle, ualutarle, Torino, Pearson,
2013.

l.)
Crazia Sebastiani

Deluci, dello psicoterapeut^ Bruno Marchi e della ex studentess:L ora docente di


liceo musicale, Caterina Santoro.
La seconda parte raccoglie proposte di progettazione didattica a sosrerno dello
sviluppo delle competenze e delf inclusione attra\-erso la musica" con Lnita di -\p-
prendimento sul modello della didattica per competenze proposto da Franca Da Re
ed EAS ispirati aI format inclusivo elaborato dal CRL\trT dellt.nirersirg Canolica
di Milano25, rea)izzatt dalle docenti di scuola secondaria di I e II grado Daniela Ca-
pobianco e Rosa Lasalandra e dalle ex studentesse del Biennio di speciaiizzazione di
Didattica della Musica A.A.2014-15 Yenia Carbonara, Serena Dipalma- Gira-"eppina
Gteco, Ananda Oltta, attwalmente docenti di ruolo di scuola secofldada di I grado e
di liceo musicale.

. fllr. Ji Ricerca .ull'Lrluc,rzion. .,i \ls.ì, . .,- L


( .r
Pict Cesare Rir-oltella, Profcssrite orrììlmr, pr..' :

ntversità (lattolica rli \[ilano.

§4
Fenn TNCLUSIoNE rN CoNsBnveroRro: LA FoRMAZToNE
MUSTcALE ACCADEMTcA TRA possrBrr-r,rÀ B trurtr
GraTia Sebastiani

Pnoroco

Anno Accademico 201.6-201.7. A1 Conservatorio "N.Rota" di N{onopoli comin-


ciano le iezioni di Pedagogia musicale del Corso Triennale di I livello di Didattica
della Musica per 1a formazione di operatori musicali.
Quest'anno ne1 gruppo di studenti ai quali der.o insegnare ad insegnare ci sono un
ipovedente e due non vedenti.
Sinora mi sono occupata di preparare operatori ed insegnanti di discipline musica-
li non diversamente abilì (contorsione linguistica per evitare l'ineiegante de{inizione
"normodotati") a svolgere il loro lavoro anche con alunni pottatori di bisogni edu-
cativi speciali, disturbi specifici dell'apprendimento e clisabilità e, nei casi di certifica-
zione clinica, ad affr,ancare i docenti spectaltzzaa (quando ci sono).
Ora, invece, mi aspetta un'esperienza del tutto nLlova: tnjzio a leggere qualcosa
sugJi studi musical,i per i non vedenti, sul sistema di letruta e scrittura musicale in
Braille, sul supporto delle tecnologie, mentre intrattengo conversazioni con colleghi
che hanno maturato unx certa esperienza in questo ambito. ponendo loro molte
domande. Poi un giorno entro in classe e, inaspettatamente, mi trovo di fronte un
bellissimo esemplare di labrador sdraiato ai piedi di V, che appena mi vede st alza e
allunga il suo muso verso di me.
«Prof, ha pauta del cane?», mi chiede il suo padrone.
Non ho p^ùra-, è che non ero preparata a questo incontro e mi sorprende pia-
cevolmente la presenza di Mitch (questo è ii nome del cane-guida) in un'aula del
Conservatorio, perfettamente a suo agio tra echi di sonorità pianistiche, di r.oci che
c^fitano, di musica sinfonica provenienti dall'au1a dr Storia della musica, di effetti so-
nori di body percussion o di strumenti Orff e di dissertazioni su argomenti didattici
e musica[.
Comincia così un'altra fase clel mio percorso professionale, una fase che mi ha
indotto a riflettere ancorà di più sulle questioni che già da tempo stavo trattando, a
pormi (e a porre) domande su cosa e come fare, sui limiti (molti) e le possibilità (po-
che) de1 sistema cli formazione nel quale operano docenti come me nel fronteggiare
tali situazioni.

IJ
(lrazia Sebastiani

l)a alcr-rni nnr-ri i pirni cli stuclio clei Corsi Accaclernici cli I e I1 lir.ello c1i Dicìattica
clclla \Insice clci conservatori colnprenckrno cliscipline quali Pedagogia spcciale e Di
clettica pel f intcul-rrzione clei cLsabili: arlbiti chc mirano a complctare la iìrrmazione
c'liclattico mctc,dologica clei ir-rturi inscgr-ranti dcllc scuole primarie c scconclarie ne1la
c'lir-cziorrt delle pru :rmpia inclusìone (almeno ne11e intcnzioni) cli alunni c al-rnrie cli-
VcrsrbiL :lttr:l\ crs() 1e rttir it:t r-r-rusica[.
1l tclntinc "ìr.rchrsir)rlc' rìppresenta, intatti, r-rna clellc parole chiar.e dc11a piu ag-
giot'n:rta clichtrice urlcilc in:lnll)it() mu-sicale e si collega strcttalnente all'iclca cli sr-ilup-
llxl:c c()lllPctenzc r-rLLrr.izzlnc'lo attituclir-ri, trn-olenclo apprenclimenti cli tipo intbrma-
le, prerlisponeuclo contcsti di tìrtmazione e istruzionc aperti alla spcrimentlzi, ,nc c
a1i'inr-ror azione. Lt ogni cr'rtllpo clclf inscgnament() asslrmcre l'ottica incl,rsir-a sLgnifica
lrettcre in atto buonc pratiche Per slrpportt:e aclegr-ratamcnte il percorso cli appren-
clirnento cli stuclenti c stlrclentesse con svantaggio cli tipo socio economico, lineui-
stico e cr-rlturale (BL,S) o con clis:rgi de1 comportanlento, con clisturbi generaJìzzati e
spccifici r1e11o slrluppo, con difficoltà cli apprenclimcnto (DS,\) o con clis..rbilità r.eta
e Propfie (rlotoria, r.isir.a, etc.)'.
11 tema clcll'inclusicine, cL-rnque, si è imposto per il momento ncll'irnpiant«r cuLr-
licolare c1clla fotmazi«rnc dei futr-rti inscgnanti cli discipline mr-rsicali .Ìnchc 2ì lir.cllcr
conscr\''atof iale, clato chc il monclo clella scuola è clir-entato rtrmai cla clir.-ersi anni 1o
sp:rzicr clcl clibattito sull'accoglienzt eIe..,'akxtzz.ttz.rone c'1el1c clir,erse abilità e la nor-
mati\-e a rigu'.rrclo ha sollccitato un".rttenzionu sclllpt'c mrqgi, rrc in cluesta c'lirczione
cìa pattc ciclle clir.erse hgurc istituzionali..
Solo per citarc alcune fonti, il D.P.C.II. 9 apdle 2001 r'iguarda l'uniformità di
trattemento sul cliritto:rgìi stucìi universitari;la Leggc 171)/2010 cofltieflc le Nuor-e
norme in matcria cli Distutbi Specifici c1e1l',\pprcnclimcr-rto in ambito scol:rstico ed
i1 riconoscimer-rto siuridico clcl clistutbo, la cui ccrtificazione obbliga tutti i cloccnti
e mettcrc in atto ',tz)ctnt hnaTiz,zate a garantrre il citlitto c1i apprcnclete :rnchc :rqli stu
denti con qlÌestx cìiagnosi :Ìclottanclo str2rtegie cliclettiche rli rccuprero e c'li rinfìrrzcr
miratc al superamcnto cli tali clitlicoltzì; il D.\1. 12lus[o 2011 n.5(169 rnclir-idua lc

Pi:r lr
rlcÉtnizjone dì BFIS ci trfetiet.no al concctto sr,i1r-rppato tla Dario Iancs Per tlrtre lc calcgo
ric cli alrnrni non cliegnostic:rbi1i, secondo cui «11ìsogno li,rlucativo Spcciale è cpreìsiasi clifllcoltrì
er-olutir,r, in embito cclucatiro e/o ep;rrenditivo, che c()llsistc irr un irinziun.urento problcmati-
co come tisr-rltantc dcll'intc-rtelazione rccìproca tra i sette ambiti clcllr salute.seconclo rl n'rocleLlo
I(ìl] cìcll'C)tganizzezutttc t\londiale de11a Sanità. Il hrnzionmrento è prol)lcrnxticri per 1'a1unno, ìn
tcrmint c1i rlanno, osl:acolo o stigma srici:rlc, inclipendenteraentc clall'czroìoqia, e necessita cli cclu-
ctz:cnef clidatticr specìa1e indiviclualizzat'.r» ll.rrls D. el rl., [,'indit.,ilttrTiont, ltl/'alunuo ccttt Biso,qti

BL.\'. P,isoEi l:dtttirti .\Petial2. Trcnto, F,rickson, 2013. p.36).


Nletrtte si apptoioncìisce selr"rprc pirì Ìa tìflessione suJ prano tcodco e sr moltipLic:r h nornra[ir-a
a rigutrdo, nell:r scuoÌa perfìanpon() tutt..r\-iu real cliflicoltà ncl]'zrrtr-razìonc praticÀ dcrl 1rr-ìncipì
pet teaLizzate un:L piena soclc'lisirzir»rc tlci brsosni firrrlatir-r tcncnclo corrro dc-lle,-'liffìtcnze. Cir.
Rrzzrr À. L., (,1ì a/unri nn l).\',,1 tttllrt:rtoh itulitno le//'jnt/rr.riurt,tn Rrzzo r\. l-. e Lrlr rr \I. a c. di,

7*
l'are inclusione in Conser-vatoric:
la fbrmazione musicaie accademica *a possibilità e limiri

misure educatir.e e didattiche di suppotto, le modalità di formazione dei docenti e


dei dirigenti e Ie forme di verifica e valutazione per gxrantire il diritto allo studio
degli studenti con diagnosi di DSA, delle scuole di ogni or<1ine e grado del sistema
nazionale di istruzione e nelle università (art.1); la Direttiva Ministeriale sui Bisogni
Educativi Speciali de|27 /12/2012 "Strumenti d'intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e orgarizzazione tettitoriale pet f inclusione scoiastica" fornisce in
dicazioni organrzzattve sull'inclusione deglì studenti anche non certificabili o disabili,
in particolare il paragrafo 1,.6 faiferimento all'impegno del N{IUR ad attivare corsi di
formazione per didgenti e docenti curricolati sulla didattica inclusiva eci il paragrafo
2 è dedicato al7'orgatizzazione territoriale per la mrgliore reahzzazione dell'inclusio-
ne con i Centti Territoriali di Supporto in ogni provincia e i Gruppi c{i Lavoro per
l'inclusione a livello regionale e provinciale; il Decreto Lgs.68/201,2 "Rer.'isione della
normativa in principio di diritto allo studio" prevede « il potenziameflto dei servizi
volti a faci,litare l'accesso e Ia frecluenza del sistema universitario anche da parte di
studenti con disabilità>>(art.2, comma 5);la Legge 228/2012 (art.1) comprende il rife-
rimento a1l'equipollenza dei diplomi accademici di I e II Livello e di quelli cli vecchio
ordinamento del settore AFAN{ alle lauree universitarie triennali e magistrali (Legge
di Stabilità 2013)3;1a Nota MIUR prot. 2623 dell'Il/05/2011-DSA Consiglio Na-
zionale AFAM offre alcune indicazioni riguardanti le modalità di svolgimento degli
esami per studenti con DSA e Ie misure compensative e dispensative per tutti gli
esami dei Conservatori e degli Istituti musicali pareggiati approvate dal CNAM e poi
fatte proprie dal MIUR.'
Anche l'Alta Formazione Musicale, al pari delle università, ha awiato quindi i1
processo di aggiornamento e di revisione dei curricoli5 conseguentemente alla dif-
fusione del modello concettuale e antropologico de11o Humanfunctìoning che si è im-
posto con Ia pubblicazione dell'ICF (International Classifcation of Fanctioning, Duabili4t
and Health) da parte dell'Organizzaziooe Mondiale della Sanità.n

La normativa completa sull'integrazione e l'inclusionc scolastica si trova sul sito dcl ÀIinisteto
dell'Istruzione, dell'Univetsità e de11a Ricerca wwr.vistruzionc.it.
.l Le misure sono state redatte cla À{atilde Bufano, docente di Teoria e Solfeggio al Consen'atorio
di NIilano, c poi approvate dal CNAI\{. Cfr. But,r.xo M., Un'e.rperien1a in conserualorio: la .rcoperla della
dis/e.rsìa, in fuzzo A. L. c Ltm-rt N[.. a c. dt, rit.
5 Alcune istituzioni si stanno muovendo anche nclla dirczionc di una diversifìcazione degli inclirizzi
didattici per arricchire ultetiormente l'offcrta formadr.a: è il caso, ad esempio, de1 Conservatorio
"G.Pollini" di Padova dove è stato attivato un corso triennale dt Nlendo/oge e tecnicbe tnusica/i per
la diubilità, pet la pteparazione di tutor specialisti, e del Conservatorio "F.Modacchi" di Perugia
che propone corsi ljberi di Didattica musicale pcr DSA, N{etodo Braille e Pianoforte per cicchi e
ipovedenti.
6 Le ciassificazioni lorrute dall'ICF- ne1 2001 e nel 2007 mppresentano il più accteditato strumefl-
to metodologico per I'osservazione e 1a rilevazione clel funzionamento umano come risultante
delf interazione tra fattori individuali e ambientali; di conseguenza 1a disabilità viene intesa con-re
«glì aspetti negativi dell'interazione ffa un indir.iduo (con una condizione di salute) e i fattori
contestuali di quell'inclividuo (fattori ambientali e personali)». §(/HO/WORLD HEAIITH OR
GANIZATION, Internatìoaal ClassiJicaion oJ Fancltoning, Disabili\ and Hea/th Jòr Cbildren and Youtlt,
Gencva, 2007,p.212.

,5
Crazia Sebastiarri

Ritnrnc .rl-lcor'.1 itrisolta, invcce, la clucstionc cleÌla formazioner didattico-musicale


- c clclla tìrrn-razÌonc c()n,§cr\ atorialc in qcncrale ;rer gL studcnti chc r.ir,ono in
prrmr persona le conclizionc cli clisabiiitrì o Prcscntano clisturbi cli apptcnclinicnt() e
i ntencl ono tì'eclue ntrrt'e pcl'c( )rsi rlu si cll i accacìemici.

(-osr sr-rcccdc sc tlis:rbili visn'r o rlislcssici scelgono c1i intraprenclcre una fot'mazio-
nc :rlf inscqnrlTrcllto clc1la rlusica iscr:ircndosi acl un Corso cli Diclattica clella musica?
L)1rr:c aqii zttLÌ,ì1i ,studenti cor-r c'lisrrbilità r-isir-a cle[ (-orso c]i I I-rr.e11o, ci sot-ro stati in
pxssato stu(lcnti con djslessie associrrtrr a clisortograiìa e clisgrafia e con Sinclrome
tlj 'lour:ette , non lìconc)sc.iute se non per' ìL irtto che gìi stessi studenti ne ar-evancr
parlato clurante le lezioni una volta afftorrtato L'argomento.
I1 Dipartir-nento cli Diclattica de11a r\Ir-rsic'.t, cle1 c1,rale chi scri.,'e è titolare cli Peclagcr
gia niusicale, si è r.enuto a tro\rare cluest'anno 2ll centro di un cLbattil, , rncurn xfcrh ,
ccl cstcso anchc ai clocenti cli altri clipartimcnti e settori disciplinari, chc impartiscono
inscgn:rmenti previsti nc1 piano c1i stuLcli clegLi stuclcnti non r.eclenti.
Nlentre 1e espetienze conLl()tte con i1 dislessico e i1 tourettiano non hanno creatc)
clifficoltzì ncll'ctgtnizz^z.tor1c dclla clidattica, anchc pcrché si tratteva c'Li tbrme lier-i e
gestibiìi con le risorse unlane ed i rncz,z.\ a cìisposizione, l'ammissione clegli stucLenti
non r.eclenti al percorso formatir-o per operatori musicali ha apctto qucstioni chc
hanno er.iclenziat<.r la sostanziale inacleguatezza del sistema clell'Alta Formazione ri-
guarclo all'atticolazione cli questo tipo cii offerta formatir,a, qr,rcstioni che non hanno
tfo\-rìto, '.rl momento, soluzioni r.nlicle.
Succecle che nei corrscr\-rtorì si prescntino i casi cìi stuclenti con clisabilità r,isir-a
chc scclgono di inttaptcnclerc pcrc()rsi di fìrtmrziu,nc sie in cxrnpo vocale o stru
mcntale che in ambito cliclattico; cluest'u1timo, in particolare, potrebbe rappresentel'e
un'opportunità pcr layalotiz;az1onc c1clla profcssionalità cli clocenti non r.eclenti che
posseno successir,amente sr-olgere un lar,oLo ìnsegnanclo tanto ai r.eclcnti chc acl altri
non r.eclenti. Tuttavia, non e-sistenclo un protocolìo per L'accoglienza di qucsta e c1c1lc
altre categot'ie cli utenza cli cui si è cletto (con o senza certillcazione), in questc isti-
1u7i, rni 111611o spc::o tlìriqcrrri. rl,centi gil ,,rgiìni rrntrinistr':rtir i non sunu pr(pìr'rli iì
ricer.ere e gestire questi stuclenti e, tra l'altro, anche i tentaLivi cii monitor:rre la situa-
zionc sul tcrritorio nazionalc rilcr.ancio i lir.elLi numcrici c le tip«riogie di BtrS, DSA e
disabili sono clcstinati a failire.
l
E ,,pini, rnc diiluse tra i clocenti che g1i stuclenti con c'lisabilità cli tipo r-jsir.o pos
sano aftontàre cofl minori clifficolta gli studi accaclemici in ambito strr-Ìmentele c)
r.ocale pcr la fisionomia stcssa clci prani di stuclio cli tali perc«irsi fr,rrnatir-i rispettt, rr

Sr ttatt:rdi una concliztone cli clisortline lcutoLogico ct\rtttetlzT-lti\ dalla prLrscnzrì di tic rnotori e
fonatoti incost:rnti, spcrsso pteselrtc ir lotuc licri c ta1r,olta rssociate alla Sincìtrmc da clcllcit cli
xttenziooc e iperattirità (,\DIID). II() rltro\-iìto molti trattr clcllo studcnte in cprr:ri,rnc li p.uti
r:olare la spicceta cteatir-iriì, i1 g,rsto per l'improvvisaziore e u1r1'r ccrrta ptcclilczionc pcr' la rnusica
rrrck - re11e parole ile1 celebre n,-'u«rlogo ()iir,er Sacks che, ir l[uicof/id (-Àclc$hi, 2007). ilcdicr iÌ
capitolo Nlror.urt l'tnitti: ld n//:iiL/ e /t.rindrontc diTotrtvttt alla clescrizione clci casi clì clucsto ti;ro, il:r
lui anaLizzati.

,{f,
,)

lale ilttrusione in Conservatorio;


ìa lbrme::ir;ne music:lle a..a{ierxi.a tra polsibilità e 1ìmiti

e que1lo dell'attuale tradizionzrle (Ìrtso di Diclattica della ÀIusica o cli Composizione.r


:t Nc1la formazionc cliclattica a lir,cllo conscrvatofialc traclizionaÌmente non è pr:e-
\-ista 1?1 p()ssibilltà di prcll1,11s inscqnenti c1i n-l-rsica non r.cclenti o di suppottare
zicleguatamente l'apprenclimentc.r dì una pop«rlazione studcntcsca con clistr,rrbi specì-
irct perchè questo tichiecle tanto lo sr.iluppo di ccimpctcnzc spccifiche cla parte clei
? docenti dell'organico attreverso opp«rrtunità di fotmazionc c aggiornxmcntrr nrirlte
1 chc le stcssc istitr-rziom c'1i appertcnenza clorrrebbcro promllo\rere con i1 sostegno
cle1 NIItlR, quanto I'affiancamcnto cli tr,rtor c figure specializzate come avr-iene nella
) scuola gencrale.
Comc si può pcnsarc che i1 contcsto cii istruzionc c lormazione c'lei consetr-atori
non abbia bisogno, al pari c'li tutti gL altri contcsti cli clucsto tipo, c1i tecepire le istanze
) cli nn "insegnamento su r-r1isura", fondato scientificamente sui principi piir ar':rnzati
) clella rillessione diclattico pecl:igogica e sulÌ".rdozione cli sen.izi e ntcz,zi cli supporrcr
aLla persona in [nea con iÌ clettato ìegislatir.o che riguarda anche il comparto r\IrA\I?
) Ignorare la necessità ch Iìgure professionali -specializznte che integrino la funzionc
3 clocente cofl un'azione c'li afhencalncflto c cli mccliazionc significa aclclossare la re
i sponsabilità clcll'intcrvcnto fotmatir,o unicamcnte at singoli clocenti de.i conserr.'.rtori
3 - spcsso imptcparati, insicuri c clcstabilizzati cli lronte a qLÌeste situazioni facenclcr
afEclamento solo su1la buon:r \.ol()nt'à c la scnsibilità cli alcuni cli e-.si e su]l'achzione
) rli sfr:rtcsiu .li tip,, r'ntpiric, ,.
Sicuramente molti diclatti, di fronte a questc situezir ,11i, s,nc.r assaliti ria quclla cl"re
Dario Ianes definisce una ((sana)) pteoccupazi()ne, ma clobbiamo anchc consiclcr:rrc
con obiettir.ità l'ipotesi che tale apprensione possa celate dcll'altro.
«Non potrebbe esserci c1-ralche caso in cui la pteoccupazione dcìl'insegnente
sia pìuttosto rivolta:rilc difficoltà c1're l'rr.ìunno crea al p«rprio 1alor,,, qLrirsi Lrrrì
pret>ccupazione pcr il ptoprio benessere, per la propria trancluilLrtà quoticlianal
In questi casi. speriarno rari, i1 centro clcila prroccuprzir)lìr nnn s:rcbbc affatto
il Lrcnessere clcll'alunno, ma la trancluillità clel lar-oro clell'inse,qnrìnte, chc non
dcve esserc tr()pp() clisrurbato, tr()ppo rnesso in crisi claiie c1itfico1tà, rropp.)
ost'.rcolato. ccc.
Forse csistono a1lcorà inscgnanti così rìgicìi, cosi legati a un mr.rclr., standrrrl cli
cornportàrsi c c1i pensarc, a r:n moclelkr ideale cli aiunno cosiclcletto normrLc.
prer i cluaii ogni cleviazìone deìia norm?Ì proclurrà ar.rsja, disagio e clitfìcoltà.»"

Per le problematiche lcgatc e1Ia clidattica dclla Composizionc per nor ledenti, r'itcrit.- s, )fL.ìtnrL
to all'uscr clci sistcmi cli lcttur:r c sctittr:tr in llraille e "in neto". cir. (ìn.tr»l G.( ... l)ila/licd tlella

Tuttalia il sr-rpporto rlelf itfcirn'r:rticr e l'u-.o di sofin.urt specifici, comc :rcl c-sclllpio "Cìriragc bzrnd"
pcr i computer Àlacintosh e "\{r-rsjc Rrajlle liditor", consentono ost1i rh tisoÌrete molte clifticolta
rnche per 1e attività compo-sitir-e dei non r.cdcnti; pcr un'an:rÌisi tli .rofht.urt: per- 1e compc.rsizione,
Ì':rscol«r e ì'cclìting da pattc cìi clislcssici c cli-*abili clr. F,ttt"rr.t.,r ()..,\lr:iu t stLrr..,/a e iistnrbi -rpttifìci
da//'rpprtnlintnn (D.\::1),1\lodena, EcìizioniAttestampa" 2013 ed i1 corttjbuto cli Srllxo C., Lz
ttlto/oEtt a/ seniT,io tle/Lt rturicrt: ttuot.e po:libi/ili per i diL'ersdutnte ,tbi/i, pttsente in qucsto lolurlc.
9 l.txr,s 1)., Ld :pecìdh trunttrlità. Jn'trgie di intcgn:1lonc t inhtsiart ptr lt di.;dltilità e i Bì.ro3ni Eùmtit,i
.l p ci d /i. Trentc;, L,richson, 200 6, pp.23 24.
e
Crazia Sebastiani

Trrttar-je i1 nostro conrpxrto vile effettir.errcnte Lrnx sitlu.zionc cli granclc clifficol
tà per Ìa mrrncanza c'li risorse nc)fl s()lo Lrmane (cloccnti fcrrmzrti ecì esperti dcl scttorc),
Ilr.r .tncltc,li,l.rrrit'lr. 'grtrppi co(,P!rtliri, trrt,,rirrq. Irbr)rrt()ri. rrlrttrmcnti. fcrcr,l<i
inclir.iduali, etc.) c materiali (supporti tccnologici, sufttt',tti spccifici, ctc.).r"
Si clcnuncia ii fatto chc gli str:cli mr-rsicali pcr i non r-eclenti in ltalia stieflo attrrì.ver
snt-t,-'lo unl fàse cli clecaclcnza iniziata, aila fine clcgli '.rnni Settanta con f intcgrazione
cc1 il rinnolamento su1 piano clidattico-metoclologico che hanno imp,st, tcrnpi c
rr-r<tclalit:ì non acleguati ai ritmi c1i apprendlneflto basati sr-ri canali nofl r-isili clell'ucÌito
c r1c1 tatto", mentre si apptofonclisce il dir-ario tra la realtà cielle unir-crsità che di
spo1lgo1lo cli un scn'izjo cli supporto cliclattico agli stuclenti con l)S,{ c con clisabilità
c clella fisura istituzionale di un c'krcentc clclcgato e cluellà clell'AF,\NI (Consen atori
cli NluLsica e r\ccaclemic cli Belle r\tu) r cui stuclcnti non hanno la possibrlità di r-rsufrr-r-
ite clci finanziamenti per f intcgtaz:one prer-isti clalla Legge 17 f clt1."
Da circa clue anni si è costituito il GT,Ir\F-i\ÀI (Cìruppo l-aloro lnclusione Com-
parto ,\F].\NI), costituit«r attl-Ìàlmentc c1a un clocente esternc) pcr i consetr-atori e da
alcuni docenti c1i accaclemre cli BBAA, che sta p«rttando ar.anti uLn'azione cli sensibi[z-
zezir:nc in nome clelle pad opportunit:ì anche per gli -studenti con clisabilt:ì di questcr
comparto e sta indirizzanclo il proprio inrpcgno verso il riconoscimento c1cl1a cqui-
parazictne agli atenci c 1'.r nomina cli un delegato alla clisabilità anchc nci cttnscr\':rttlri
e ne1le accademic con il sostegno del CNLiDD (Conferenza Nazionale LJnir.ctsitaria
clci Dclcgati aìle Drsabiltà).''
Ncl frattempo i nostri studenti con disabrlità scnsoriale r.isir.a totale ct puzialc
clevoncr <t:ganizzarst autonomàmcfltc pcr clotarsi di supprtrti pcr l2t trascrizione e
l'utlltzz<t clci tcsti musicali ingrancliti o in Braille oppurc clegìì strumenti infbrrnetici
cli r-icleo-ingrzrnciimento o di scrittura music:rle Braille, ma non possono usutruire c'li
r,rna figurra c1isuppritto specializzato e cli un docente clelegato per l'orgenizzazktne
c1cllo stuclio, di uno spazio cU ascolto per le spccifiche esigenze cli inf«rrmazionc e cli
gcstione cìe1 piano c1i stuclio, pet la mecliazionc cot-i i cìocenti e con il petsonalc an-rmi
nistrativo. (-osì essi si vcclono sostanzialmefltc ncgato il diritto allo str,rclio pcr 12ì mafl,

rr, (lfr. I-srs l)., Ivi.


rr Cir-. Nlirtlln,t G.,Ntrorr pro:!t/li*lcrt/i sturli na-rictli leri cittlt;,30 nor-ernbre 2()16,http:/ /nfarn.it/;

rh/le ntot't lenologic. Cìrotnalc tlICI. \i'ctonr, C-onr-esno 27 fcbbtaio 2015.


t: '['ale lcgge, ac1 "[ntegtazione e nrodiftca de11a Leggc quadro 5 feb]rtaro 1992, n.104, per 1'assi
stenza. l'illtegr:rzionc sociale e i diritti de11e pcrsonc hantilcappate", stebilisce cire gìì atcnci italiarri
si clotino cli "sussidi tecnici e clidattici spccifìci" e assicurino "il supporto cli appositr servizi cli
rutora.lo spccializzato", oltrc al ttattamento inclir-icìualiz.zato pct il superramento rleglì esami; di
sponc inoltre che aÌf intcgrazione degli sturlenti con clì-s:rbiLit:ì sia ciestinatl una.11Ì()ra clcl ljonclo cli
Finanzi:rfileoto Llrclinatio e chc ìn ogni ateneo sia irclir-iclturtri urr docentc deleeato claIRettote chc
sr-olga lunzioni cli coordinamcnto, monitotaggio e supporto cli tutte lc attir,itrì finalzzate alf intc

2() l 6, http: / / vrfirm.it/.


r: http://ialarn.it/.
Fare inclusione in Conservatolio:
la lbrmaziure musicale accademica tra polsibilità e limili

ìco1- c^nz^ à1 appositi finanziamenti che clovtcbbcto essere estesi anchc ri cr,nscn-ritori,
trfe), unifbrmati con 1a Legge 508/99 al mocleilo Lrniversitariolr, mcntre 1a possrbrlità cL
tofsi ptoseguirc gli stucli è afficlata csclusj\-àmente a1lc capacita di ci:iscuno cli autoscstirc
il pr«rprio apprenclimcnto.
t\.cf- Lln aiuto all'.r cliclattice musicele inclusiva può r.enite dallo sr-iluppo clc11c tecno-
ionc logic assistive che conscnton() :r molti disabili visir.j cli affrontale e colnpletare con
rpi e success() il proprio percorso f<rrmativo musicaic c di inseqnate ad altri'-: su questo
rdito terreno il cLbattito è '.rperto c si cclnfiontano 1e posizioni cli chi si ar.r-aie ampiamcntc
e cli dell'informatica rr-usicalc c clclla tccnologia per ciechi c cii cokrto che inr-ece conti-
rilità llllan() ac1 insegnare utilizzancLo 1a pagina in Btar11c.
2rtori «Pmeclossalmente anche l'an-ento cle1i'informatica ha clemoti\.ato k) stuclio clcl
.rfru- I t'à,g,,t7.7.t non leclenti, grazic allc nuor.e tecnologie preferiscono afficlar-
brar11e.
si all'orccchio, ossir all'ascolto, pìuttosto che allo stuclio ar-urlitico tmnitc i testi
lom llraille. ll rutto cio, se cìa une perte rcl<tciz.zt l'apprentìimento, a lunso anclate
eda cree una incapacitrì c1i "leggere" in modo ana[tico e c]i entrare realmente ne1la
:lltz- comprensione clel tcsto».'n
resto
(-erto, l'uso clclle tecnologie informatiche nel campo clella cliclattica musicale in
3qu1-
atoti clusira richicclc una colnpetenza specifica da parte clei ciocenti e, sc pure la cono
itaria scenza eI'rtlljzzo tlet mezzi tccnologici rappresentano a1lo stato attu:rle uno clei punti
focali clclla \-àlLrtezione c1cl1a qualita c'lelf insegnamcnt(), mcfltre per un r.erso lo sp2rzio
.Z1,.1e risctr.lrto a qr-resti contcnlÌti rimrnc '.lnc( ,trr più che altro tcotico nei cutricoli formativi
Ine e traclizionali, per altro r.erso alcunc inizrative a 1ive1lo nazionalc'- senza dubbio miratc
latici e proficuc - manifestano il kiro limite nel carettere di cpisoclicite.''

ire di
rione r+ (lfr. Nrr:rrrR,r G., tl dìrittrt dllo .;htdio nelk i.rtittlìoni dell-zlf:L\I-,1/tl Fn»td7.iane Arli.rtim, llrcicLtL c

(. nrt, ti tt, 2[)


u novem]rrc 20 1 (r, http:,/ /iatìm.it/.
:ec1i
r: Questo ò il caso cli Luigi NIarjeni, clocente non rcc'lente dj Ìrjanofìrtte presso il Consetr-atotio cli
r-rmi- Torino oltte chc clircttore cl'orchestra e cornpositore. ,\larjani svolge un'ìntensa attir.ità anche gra
man- zie a1 s,-rppotto clcll'infcrrnrarica nr-Lsicaie utrlizzanclo rl Rr:ajlle \lusic llc]jtrit, trr programma che
collsellte rgli stuclcnti ciechj cL svolgere in picna autonomia Ìe clir.erse opetrzir:rni tÌi un sot-nvare
c'li r.ideoscritrut:r c poi cli etfettuate un cofltrollo attr2\:crs() la lettur:r ratdlc' e' uclitivlL. sr4reranckr
lc c'lifhcolt:ì legate a1la scrittuta Braille. (lft. N{,tLrL,rrr L., L'iflirttdtica nu-si;rr/t c Rtzzr-r tt.t P.. Btiti/ie
m.itl; llr.rit ltdirr,r 2,in "Oltte i1 confinc. Lc nuovc lrontiere del1e tiabilitazionc", IRIF()R, lstituto per la
'rtèrn Rìcerca, ìa Formazione e le RiabiLitazìone ONLLIS. Anno XX, N.2. 2015.

1'assi content/rilancio-dcgli stucli mr-rsica[ i sior-anl-ciechì ptcrsso i licci musicaLì e i consetvatotj. Pet
tahani nn'analisi più approfonclita sull'argomento cfr. Prrix JL\l, Hon, Ll.rtlrl i., Bntii/t:\Ltsitl:,4 Cntica/
vizi cÌi Iltr.,ita',in «Intcrnationel JournzrL of l)isabili§-, Dcr-clrpment rnd Tlclrrcatiort», \ro1.(r2, n.3, pp.303
ni; cli 31f1.2015.
Lrdo cli r; t.lna prima esperierrza cli lonnaziofle ò stàta c|-rei1a clel Corso "\Iusicanilo" ptornosso ne1 2015
re chc c1all'IRIF()R ir-r collaborazione col la (lornmissione nazionale lret qli sttrrli musicali clcll'llnione
if intc Italian:r Ciechi e Tpovedenti, curato clall'Arca Irrogetti cli \retona e rirolto ac1 inscgnanti di mr-rsict
erlbtc rcclcnti per:rffrontere le problcmatichc tclatir-c a1Ì'auronornia personale clei non r-cclcnti, all'ap
ptenclitncnto clella scritura e Lett,-u'a clel linguaggio Braille e a1la conc.iscenza clei sof-tu,arc di sup
P()rto.
{}razia Seba:irirni

i\ monte cli tutti glì ìnterr.enti cier,'esserci, pcrc), un profoncl<) ripcns2ìmento clei E
plocessi c1i inscsnamcnto: si tratta allora cli inizi.irc x pcnsxrc irr termini di «spccia- (ì
le ncrrn-raiità» pcr attlìarc c1ucll'azione cìi'correspols^b1l1zz,À,7.ione'chc « r,-r-rol clire
trienr
'.rttir-arsi in un progetto c1i intcqrazionc non delegando altli in nome c1c1l:r presuurta
rtenz
clitfrcoità c complessità clei bisognil>', un pr()sctto cl'ic richiecle i1 coir-rr-olgimento r1i
trequ
tlrtti i prot,lgonisti clel sistema cli istruzionc c firtmaziot'tc nelle prassì incìusir,e per
D
s()stcncrc acleguatamente anche il processo cli alriamcnto acl una pfolessione per
dc1 s
inclivicluLi spcciali con abilita mr-rsicali.
attra.
F, si imponc i1 critcrio clclla flessibilità diclattica zÌttra\.erso l'adozione di strr-imenti
pianr
c1i apptenclimento altcrnati\-i () intcqriìtiri c, ,n1p1snclenti le tccnologie infotmatiche
VOCA
come dchiamato clalla T.cgge 170"' - e l'ind-ir.icluazir)ne consepcrolc c scientjficamente
hann
guiclata cli stratcgic e proccclurc risponder-rti aÌle cliftcrcnze inciir-icluali'"; a maggior ra-
e gli
gkrne cliventa imprescir-rdibile rinnor.arc rr-roLi c rapporti tta i dir.ersi ambiti cliscipLnari
di to,
alf interno dei cutticoli per fondate un'azir.rnc cliclettica di upo ir-rtegtato che r.alorizzi
poter
la «rtrÌticlimensionalità cli ogni soggctt(») pet nlezzo cli moclellj fcrrmatir.i condir-isi.'
comi
In piu, se intendiamo l'esperienza cii insegnamento colrìe un pcrcorso nel qua
rePel
lc cntra sempre in gioco la climensionc dcl cambi2ullento perché a contatto con 1e
T
esperienze, lc compctcnzc , i r-issuti clei cliscenti anche i1 clocente er.olr.e neìla ptopria
quan
identitàtt, a maggior mqi,nc p,,ssirrn,r -ifltrx\.eclcfe nella frrrmazione accaclemica cli
celhL
questi stucicnti "speciaLi" 1a possibiLità di conosccrc qualcose cli nuor.o ancl-rc sur noi
mate
stessi c cli scopdre risorse inesplotate in una «sficla a1lc n()stre possibilita».t'
gfa1T
'.Ìd rÌl
NI

f2\7.ic
er-ic1t

1B L\NL-s D., cìt.. p.,17.


anch
tq [,'articolo 5 comma 2 f:r rifcrimcnto alla « c]jclattrca inclir-iclualìzzata e pctsontrLizzatlÌ cofl fotlnc men
etiìcacj e flessibili [... I chc tenseno conto anche dr calatteristiche peculiari cìci soggetti>. Ir
ques
di @prt:tdinento,irlRv.t.ct A.. L. c Ltr.'r'r't À[. a c. di, cit. non
che r
Rrzzo A. l-. c I-rr,'rlr NI. a c. di, z4 Do-rrlNtr:r C., saftri ntllt .roiita coltples.re, in Cui,rpt,tit t r.
Sctt,,h e
(l.ttcit..r. T.., I)ortnrrt-t Cì., Oryaail1a1itnt didùtictt e t.ulttu1,iortt. Rnma, NkrnoLite, 2005; Polnrots J., L
Dr,srtt,r LI., L'tirc,tzjone lollruoùrna, Pisa, "f ittema - l)el Cetro. 2006. a far
r: l)a tcrnpo i clir.ersi itclitiz.zi peclagc.rgici hlrnrro inclicato il ruolo fonciamentale clclla rcÌezionc edu- citzì ,

cati\.2r tra insc:gnantc c alLier-o e, in pattrcoiale, l'aPproccio sistcn'rico ha sottolinerto il carattcrc di


rnterclipenrlenza dcgli cvcnti c dci protagonistr a1 sr-ro intet'no. Clt. Bt.n'r.u-,tt't t,t'L. r,ou, 'l't'oria14nt-
m/e dti -ri-teni.l\Iilano, \foncladori, 19,33; Nf()'f'I',\NA P,llela// e tccniclLe it edtcaqìont, in NLtss,t R.,
z+L
Lr/i/tr{anì liped4ogìt t,-sicni.c de//'eùtu"4.ione, Roma B:rri, La.rerze. 1992; Dr.rrnrnto L)., Japqisu//'u,ì .ri,
adahtt,\'IlJ:enc:. Llnìcopli. 1986; Posrrr- I'1., Ld relt1ione rdrcalit,a, Roma, Arm'.rndo, 1989.
tf
:r L'espressrolle \-eflfle Lrsata pcr dcfinrtc il icnomeno c1elf idiota vuntia una rclazione acl un conve-
P(
gno deJJ'American Pst'cl-riattic Association nel 19(r4 (Floru,'itz et e1., lrlntica/ h.t.,ins -«idiot satnntt»- cd- N
hnlarca/ctt/ttforL, «The r\meticel.Journal of Psr.chiatrrr>, n.121, p.1075, 1965). La citazione è ripresa
:s (,
8(
in ILtppr Fl c Fnli.H ll. a c. di, :Ttiisnta t lalento, Ttcnto, F.rickson,2tl12. p.38.
,)

I'are inclusione in Consenatorio:


1a formazione musicaie a{cademica tra possiLrilita e limiti

Lto dei Epnoco


;pecia-
Giunta a questo punto, dovendo tirare Ie somme della prima fase del percorso
rl dire
triennale con i miei studenti diversamente abili, posso constat^re che la loro espe-
esunta
rienza si è sviluppata tn varie direzioni anche se, per il momento, alcuni non harrno
:nto di
frequentato tutte le discipline che il piano di studi prevede.
ve per
Durante le attività svolte a lezione essi hanno aff,nato la sensibilità alla percezione
ne per
del suono nello spazio e della sua quaiità attraverso l'uso della voce per c^ntare e
attraverso gli strumenti musicali utsJtzz.at ( tanto lo strumentario didattico quanto il
-lmentl
pianoforte) pef scoprire effetti, cre^te accompagnamenti ritmico-melodici a melodie
.tiche -
vocali o basi musicali per testi verbali e sperimentare tecniche di musica d'insieme;
rmente
hanno ulteriormente sviluppato Ia percezione tattile manipolando gli strumenti Orff
1ior ra- e gli strumenti d'orchestra dei loro colleghi, che non avevaflo mai avuto l'occasione
iplinari
di toccare e ascoltare dal vivo; hanno Iavorato sulla memoria acustica e cinetica e sul
iorizzi
potenziamento del senso ritmico attraverso le esperienze di body percussion; hanno
,risi.21
comirìciato a costruire le loro competenze didattiche anche riguardo all'uso di vari
el qua-
repertori per l'ascolto guidato.
con 1e
Tutto questo ed altro atihzzandc> tanto le risorse personali (udito, tatto, memoria)
>ropria
quanto quelle tecnologiche di cui dispongono a lezione o a c^sa (computer, scanfler,
nica di
ceilulari, software) per leggere in Braille o con la sintesi vocale, scànnerizza;re testi e
su fioi
materiali musicali, registrare le lezioni, fare ricerche su internet, testare l'uso di pro-
grammi per registrare, mixare, condividere musica e suonare collegando il computer
ad una tastiera.
Mutuando le considerazioni di studiosi che hanno anahzzatct le capacità di elabo
razione percettiva nei casi di autismo, ho riscontrato che l'ipersensibilità sensoriale
evidenziata in quell'ambito come eccezionafe focaltzzazione dei clettagli2a si riscontra
anche nei non vedenti, laddove il deficit visivo determina evidentemente rlpotenzia-
n forme mento, lo sviluppo a volte straotdinario delle capacità uditive.
Infatti, dei due studenti non vedenti uno di essi possiede l'orecchio assoluto e
bi Eecìfd questa capacità caratteristica, che si evidenzra con maggiore frequenza tra i musicisti
non vedenti rispetto ai musicisti vedenti, viene attribuita a meccanismi neurologici
y'usiua,'n
che sono al centro di interessanti studi.'z5
r\PPF,TTA.
. nrors J., Inoltre, così come la componente affettivo-emotiva dell'esperienza musicale oltre
a favorire le funzioni inttapersonali può diventare stimolo alla memoria e alle capa-
rne edu- cità di ascolto, l'aspetto socialtzzante clel suonare rn gtuppo o cantare in coro può
'attere di
toria gene
Iassa R.,
zq Cfr. BanoN-ConeN S. et a1., IÌ talento nell'aatitmo. IpersistematiT7a.4one, tperaltcnTione ai dettagli e ipersen-
gi tull'età
sibilità sensoiak, in H,rppr: P e FntrH. U. a c. di, Autìsmo e talcnta. Saelare il mittero delle abilità ecceTìonalì,
tr. it., Trento, Erickson, 201.2. Si fa riferimento qui al modello dei «funzion2mento percettivo
n coflve potenziato» di MorrnoN L. e Bttt.rrcrJ.A. (Enhanud percEtualfunctioning in tbe deuelopment of autìsm,
)attt»)- cd-
Mahwah, NJ, Erlbaum, 2001).
è ripresa
zs Ofr. Harnrro^- R.H. et al., Ab:o/u* pitcb in blìnd nusiciaaq Boston, «NeuroReporo> 15(5), pp.803-
t fataro,
e
806, 9 Apr 2004.

dt
Grazia Sebastiani

promuovere la sfera interpersonale e quindi lo sviluppo di dimensioni fotmative, ma


anche quello di abilità musicali di base e di carattere complesso.2('
Tuttavia le abilità devono essere alimcntate e ardcchite di conclscenze e strategie
per tradutsi in competenze attra-verso f insegnamento da patte di docenti capaci di
andare oltre glì aspetti tecnici e, per così dke, razional.j della loro funzione e consi-
derare i1 « potenziale umano» che gli studenti con bisogni speciali o disabilità rappre-
sentano, «composto anche, ed [...] alimentato, dalle {orze vitali delf incoraggiamento
e del dnforzo che fluiscono dall'amore incondizionato, clalla fducia, dal sostegno e
dalla determinazione»"di un contesto di relazioni che può e deve operare nella dire-
zione della loro piena rcaizzaztone sul piano personale e professionale.

zc Cft. Pamr- 4.D., Masic, langaage and tbe brain, New York, Nl Oxford Universiry Ptess, 2008.
zr TRrnrpRt D.4., in Flnppr F. e FRnri U. a c. di, cit., p.38.

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